Fudbalski Klub Željezničar e Le metamorfosi (Ovidio): differenze tra le pagine
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{{F|opere letterarie|settembre 2009}}
{{Libro
|titolo = Metamorfosi
|titoloorig = Metamorphoseon libri XV
|titoloalfa = Metamorfosi, Le
|autore = [[Publio Ovidio Nasone]]
|annoorig = ultimato nell'[[8|8 d.C.]]
|forza_cat_anno = 8
|genere = [[poema epico]]
|lingua = la
|immagine = Ovidius Metamorphosis - George Sandy's 1632 edition.jpg
|didascalia = Frontespizio di una edizione della ''Metamorfosi'', datata 1632
}}
'''''Le metamorfosi''''' (''Metamorphoseon libri XV'') è il titolo di un [[poema epico]]-[[Mitologia|mitologico]] di [[Publio Ovidio Nasone]] ([[43 a.C.]]-[[18]]) incentrato sul fenomeno della [[mutaforma|metamorfosi]]. Attraverso l'opera, ultimata poco prima dell'esilio dell'[[8|8 d.C.]], Ovidio ha reso celebri e trasmesso ai posteri numerosissimi storie e racconti mitologici dell'[[mitologia greca|antichità greca]] e [[mitologia romana|romana]].
== Contenuti ==
L'opera, composta da circa 12.500 versi, può essere considerata uno dei più imponenti e importanti componimenti epici della [[letteratura latina]].
Nel poema, Ovidio raccoglie e rielabora più di 250 [[mitologia greca|miti greci]]: la narrazione copre un arco temporale che inizia con il [[Caos (mitologia)|Caos]] (è lo stato primordiale di esistenza da cui emersero gli dei) e che culmina con la morte di [[Gaio Giulio Cesare]] e il suo [[catasterismo]].
Nel I e nel II libro vengono narrati i [[Cosmogonia|miti cosmogonici]], il [[diluvio universale#Nel mito greco|diluvio universale]] e la rinascita del genere umano ad opera di [[Deucalione e Pirra]]. Poi l'autore inizia a narrare le storie metamorfiche, che riguardano, il più delle volte, dell'amore di un dio nei confronti di una mortale o di una [[Ninfa (mitologia)|ninfa]]: tra le storie più celebri, ci sono quelle di [[Apollo e Dafne]], [[Zeus]] ed [[Io (mitologia)|Io]], Zeus ed [[Europa (principessa)|Europa]]. Questa non è l'unica tipologia di storie presenti nei primi due libri: si veda, a questo proposito, il mito di [[Fetonte]], il giovane figlio del dio [[Elio (mitologia)|Elio]], che morì nel tentativo di guidare il cocchio del padre.
Il III libro riporta i miti riguardanti la nascita dell'era degli eroi. I protagonisti di questi racconti sono gli [[Tebe (Grecia)|eroi tebani]] (tra questi i più famosi sono [[Cadmo]] e i suoi discendenti). Le vicende degli dei non scompaiono in questo libro, ma hanno un ruolo marginale (si vedano le vicende di [[Artemide]] ed [[Atteone]] e di Zeus e [[Semele]]).
Gli dei ritornano ad avere un ruolo centrale, anche se saranno presenti ancora miti riguardanti gli eroi, nel IV, V e VI libro. Gli episodi più conosciuti sono il ratto di [[Persefone]] da parte di [[Ade (divinità)|Ade]], la sfida musicale tra [[Apollo]] e [[Marsia]], le avventure di [[Dioniso]], le imprese di [[Perseo (mitologia)|Perseo]] e la sfida canora tra le [[Muse (mitologia)|Muse]] e le [[Piche]].
Le avventure degli [[argonauti]] e di [[Medea (mitologia)|Medea]] sono l'argomento principale del VII libro, mentre nel libro VIII sono presenti le avventure del giovane [[Minosse]] e di [[Scilla (Niso)|Scilla]], la storia d'amore tra [[Teseo]] e [[Arianna (mitologia)|Arianna]], l'uccisione del [[Minotauro]] e le tragica storia di [[Dedalo]] ed [[Icaro]].
I libri IX e X hanno come protagonisti, rispettivamente, [[Ercole]] ed [[Orfeo]], quest'ultimo canterà diversi miti che hanno come protagonisti eroi antecedenti al leggendario cantore, tra questi non si può non citare quello di [[Pigmalione]].
L'XI e il XII libro sono dedicati agli anni della [[guerra di Troia]], ma ci sono anche miti che o sono legati ai protagonisti di questa guerra, l'incontro tra [[Peleo]] e [[Tetide]], o miti quali la [[centauromachia]] e [[Ceneo]] narrati da [[Nestore (mitologia)|Nestore]]. Concatenati a quelli precedenti sono il libro XIII e il XIV che hanno come protagonista l'eroe troiano [[Enea]]. L'ultimo libro, il XV, viene introdotto da un ampissimo sermone rivolto da [[Pitagora]] al re [[Numa Pompilio]]. In questo discorso il filosofo illustra la teoria della [[metempsicosi]]. Il libro si conclude con le avventure dei discendenti di Enea: rievocando la storia di Roma, culminando con la [[Apoteosi|divinizzazione]] di [[Giulio Cesare]] e una celebrazione di [[Augusto]].
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[[File:Virgil Solis - Triptolemus Lyncus.jpg|thumb|right|300px| Virgil Solis (1514-1562). ''Metamorfosi.'' 1565.]]
[[File:Tizian 012.jpg|thumb|right|300px|Il dipinto di [[Tiziano]] ''Danaë'', è solo uno degli innumerevoli tratti dalle ''Metamorfosi'']]
Le metamorfosi possiedono una struttura ipotattica: l'autore, consapevole della sua bravura, articola i periodi attraverso l'utilizzo di molte proposizioni subordinate. Ne deriva una struttura articolata e sfarzosa. L'autore predilige aggiungere piuttosto che eliminare: abbondano, ad esempio, gli aggettivi che ricorrono nelle descrizioni dei personaggi.
== Struttura ==
Tutti gli episodi cantati nel poema hanno come origine una delle cinque grandi forze motrici del mondo antico: Amore, Ira, Invidia, Paura e Sete di conoscenza; non esistono azioni, né di dei né di uomini, non riconducibili a questi motori invisibili. I racconti delle metamorfosi presentano una struttura fissa; sono quattro le tipologie di miti presenti:
* la prima narra l'attrazione di un dio o di un uomo nei confronti di una donna, mortale o divina. Normalmente il racconto si conclude o con l'appagamento del desiderio sessuale del protagonista o con la fuga, a volte possibile solo con la trasformazione della donna.
* la seconda presenta un capovolgimento delle parti: è la donna che si innamora di un uomo. Questo amore non si affievolisce con la consumazione di un atto sessuale, ma continua a perdurare nel tempo, procurando dei grandi cambiamenti nei luoghi dove vivono le innamorate (così, ad esempio, per [[Arianna (mitologia)|Arianna]] e [[Teseo]], [[Medea (mitologia)|Medea]] e [[Giasone (mitologia)|Giasone]], [[Scilla (Forco)|Scilla]] e [[Minosse]]).
* la terza concerne storie di uomini che hanno osato sfidare gli dei (Apollo e Marsia, Atena e Aracne). Questi racconti finiscono sempre con la vittoria del dio e con la morte o con la punizione degli uomini o delle donne che hanno sfidato la divinità.
* la quarta è concentrata sul duello: due personaggi, spesso due mortali, si sfidano in un duello mortale che si conclude con la morte di uno dei due combattenti (Achille e Cigno, Perseo e Fineo).
Nei primi dieci libri i miti vengono raccontati senza rispettare un preciso ordine cronologico, molte volte Ovidio utilizza i suoi personaggi per raccontare miti che sono antecedenti al periodo in cui vivono i protagonisti, Orfeo, Nestore dopo la morte di Cigno, sono solo alcuni degli svariati episodi in cui l'autore utilizza questo espediente.
Dopo il decimo libro, con la trattazione della guerra di Troia, le storie iniziano ad essere raccontate con una successione cronologica ben scandita. La scelta non è casuale: con Omero i miti, che prima erano confusamente tramandati per via orale, vengono riordinati e scritti per la prima volta, allo stesso modo Ovidio inizia a raccontare i miti con una scansione temporale ordinata solo dopo aver trattato i racconti che furono cantati dal sommo poeta greco.
In tutto il poema ricorrono anche numerosi elogi ad Augusto molte sono le lodi che Ovidio compie, le più articolate sono presenti nell'episodio di Apollo e Dafne e negli ultimi versi del XV libro.
== Edizione ==
* {{Cita libro
|autore= Publio Ovidio Nasone
|altri= trad. di [[Lalla Romano]], a cura di Antonio Ria
|titolo= Le metamorfosi
|anno= [[2005]]
|città= [[Torino]]
|editore= [[Einaudi]] (ET Scrittori)
|edizione=
|pagine= pp. XII-276
|id= ISBN 978-88-06-17653-2
}}
* {{Cita libro
|autore= Publio Ovidio Nasone
|altri= trad. di [[Serafino Balduzzi]], a cura di Serafino Balduzzi
|titolo= Le metamorfosi
|anno= [[2011]]
|città= [[Milano]]
|editore= Cerebro
|pagine= pp. 256
|id= ISBN 978-88-96782-47-7
}}
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|etichetta=''Le metamorfosi''|q=Publio Ovidio Nasone#Metamorfosi|q_preposizione=da|commons=Category:Metamorphoses (Ovid)|testo_oggetto=una '''[[s:Le Metamorfosi|traduzione]]''' in [[lingua italiana|italiano]] di [[Giovanni Andrea dell'Anguillara]] del [[1563]]|testo_preposizione=del|testo=s:la:Metamorphoseon|testo_etichetta=testo di Ovidio}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://spazioinwind.libero.it/latinovivo/Ovidio_Metamorfosi.htm Traduzione in versi]
* [http://www.iconos.it/index.php?id=18 Sito con compendio delle ''Metamorfosi'']
* [http://www.uvm.edu/~hag/ovid/index.html Il "Progetto Ovidio" dell'Università del Vermont], una raccolta di immagini raffiguranti gli episodi del poema
* [http://digitale.bnnonline.it/index.php?it/149/ricerca-contenuti-digitali/show/89/ Il codice delle ''Metamorfosi'' conservato dalla Biblioteca Nazionale di Napoli]
{{Ovidio}}
{{Portale|Letteratura|Lingua latina|mitologia}}
[[Categoria:Mitologia romana]]
[[Categoria:Componimenti poetici in latino]]
[[Categoria:Opere di Ovidio]]
[[Categoria:Poemi]]
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