Latronico e William Farish: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{W|Basilicata|gennaio 2014}}
|Titolo =
{{Divisione amministrativa
|Nome =Latronico William
|Cognome = Farish
|Panorama= Rione Capadavutu.jpg
|Sesso = M
|Didascalia= Il centro storico (Capadavutu) visto dal rione Munisterio
|LuogoNascita =
|Bandiera=
|LuogoNascitaLink =
|Voce bandiera=
|GiornoMeseNascita =
|Stemma=Latronico-Stemma.png
|AnnoNascita = 1759
|Voce stemma=
|LuogoMorte =
|Stato=ITA
|LuogoMorteLink =
|Grado amministrativo=3
|GiornoMeseMorte =
|Divisione amm grado 1=Basilicata
|AnnoMorte = 1837
|Divisione amm grado 2=Potenza
|Attività = scienziato
|Amministratore locale=Fausto Alberto De Maria
|Attività2 = chimico
|Partito=[[lista civica]]
|Attività3 =
|Data elezione=07/05/2012
|Nazionalità = inglese
|Data istituzione=
|PostNazionalità =. Fu il primo presidente della [[Cambridge Philosophical Society]]. È considerato il padre della [[Assonometria#Assonometria isometrica|prospettiva isometrica]]<ref>{{cita libro|autore=Cristina Càndito|titolo=Le proiezioni assonometriche. Dalla prospettiva isometrica all'individuazione dei fondamenti del disegno assonometrico|editore=Alinea Editrice, 2003|pagine=pag.15|id= ISBN 9788881256860|url=http://books.google.it/books?id=8Qmhn6vzXYgC&pg=PA15&lpg=PA15&dq=%22william+farish%22&source=bl&ots=Uc5Qu8uNTr&sig=S9Fg99NPogIrICeLkK0706OanFA&hl=it&sa=X&ei=TKT_UoPAKseihgfv_YGYAQ&ved=0CJ8BEOgBMA4#v=onepage&q=%22william%20farish%22&f=true}}</ref>. Fu il primo a sviluppare ed applicare alla valutazione scolatica il "voto" inteso come valutazione quantitativa del livello di apprendimento<ref>{{cita web|titolo=A short history of grading|autore=Thom Hartmann|url=http://www.joebower.org/2012/09/a-short-history-of-grading.html|accesso=23-02-2014}}</ref>
|Latitudine gradi=40
|Immagine=William Farish.jpg
|Latitudine minuti=5
|Didascalia =
|Latitudine secondi=0
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=16
|Longitudine minuti=1
|Longitudine secondi=0
|Longitudine EW=E
|Altitudine=888
|Superficie=75
|Note superficie=
|Abitanti=4773
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 aprile 2012.
|Aggiornamento abitanti=30-04-2012
|Sottodivisioni=Agromonte Magnano, Agromonte Mileo, Calda, Cerri, Fraccia-Laghi, Iannazzo, Ischitelli, Lucarelli, Battista, Mastroluca, Masullo, Pargo, Pantoni, Perosa, Perricchio, Preti, Procoio, Serrone, Varrazzo, Santa Croce<ref name=istat2001>{{cita web|url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007TE5&v=1UH07B07TE50000|titolo=Popolazione residente nelle frazioni e nei borghi, Istat 2001|accesso=13-03-2010}}</ref>
|Divisioni confinanti=[[Carbone (Italia)|Carbone]], [[Castelluccio Inferiore]], [[Castelluccio Superiore]], [[Castelsaraceno]], [[Episcopia]], [[Fardella]], [[Lauria]]<ref>{{cita web|url=http://www.pcn.minambiente.it/viewer/viewer.htm?service=IGM250000&box=15.9382491269927:40.0266902856628:16.0764831132221:40.1451765595738&fuso=0|titolo=Comuni limitrofi, dati del ministero dell'ambiente|accesso=13-03-2010}}</ref>
|Codice postale=85043
|Prefisso=[[0973]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=076040
|Codice catastale=E474
|Targa=PZ
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=2535
|Diffusività=
|Nome abitanti=latronichesi, latronicesi
|Patrono=[[sant'Egidio]]
|Festivo=1º settembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Latronico (province of Potenza, region Basilicata, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Latronico all'interno della provincia di Potenza
|Sito=http://www.latronico.eu/
}}
[[File:Optimal-grinding engine model.jpg|thumb|right|206x206px|Disegno in prospettiva isometrica di William Farish (1822)]]
== Biografia ==
William Farish era figlio del reverendo James Farish (1714-1783), vicario di Stanwix vicino a [[Carlisle]] nell'[[Nord Ovest (Inghilterra)|Inghilterra Nord-occidentale]]. Entrò come ''sizar'' nel [[Magdalene College]] di [[Università di Cambridge|Cambridge]] nel 1774 e si laureò [[Bachelor of Arts|BA]] nel 1778 ottenendo il [[senior Wrangler]] e vincendo il [[Premio Smith]] quale miglior studente in Fisica e Matematica.<ref>{{cita web|titolo=Farish, William|editore=A Cambridge Alumni Database. University of Cambridge.|url=http://venn.lib.cam.ac.uk/cgi-bin/search.pl?sur=&suro=c&fir=&firo=c&cit=&cito=c&c=all&tex=%22FRS774W%22&sye=&eye=&col=all&maxcount=50|accesso=22-02-2014}}</ref> Nel 1792 fu eletto ''Proctor''. Divenne Professore di Chimica nel 1794 e vi rimase fino al 1813. Nel 1813 divenne titolare della cattedra Jacksonian della [[filosofia naturale]] e vi rimase fino alla sua morte.
 
Nel 1819, alla fondazione della Cambridge Philosophical Society, fu eletto come primo presidente.
'''Latronico''' ({{IPA|[la'troniko]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=43822&r=150612|titolo=Dizionario d'ortografia e di pronunzia-Latronico|accesso=10-03-2010}}.</ref> o ''Latruonicu'' in [[dialetto lucano|latronichese]]) è un [[comune italiano]] di 4.773 abitanti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2010gen/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P076&Com=40&submit=Tavola|titolo=Bilancio demografico Anno 2010 - Comune: Latronico|accesso=30-01-2011}}</ref> della [[provincia di Potenza]] in [[Basilicata]].
 
Morì a Little Stonham nel [[Suffolk]], il 12 Gennaio 1837.
==Geografia==
Il centro è posizionato a 888 m [[s.l.m]] all'entrata della Valle del [[Sinni]], nella parte sud-occidentale della provincia, e sorge ai piedi del [[monte Alpi]], un'imponente montagna dell'[[Appennini#Appennino_meridionale|Appennino meridionale]], costituito da tre cime denominate ''Santa Croce'' (1893 {{M s.l.m.}}), ''Punta del Corvo'' (1880 {{M s.l.m.}}) e ''Pizzo Falcone'' (1900 {{M s.l.m.}}).
Ha una superficie di 75,98&nbsp;km² prevalentemente montuoso ed è attraversato dal fiume [[Sinni]] e dal torrente Fiumitello, entrambi a [[regime torrentizio]].
 
== Opere ==
Esso nasce inizialmente attorno alla parte alta per poi svilupparsi successivamente nelle zone sottostanti. Lo si può notare guardando la struttura urbanistica: è sostanzialmente a "macchia d'olio" e si può distinguere una parte, dove sorge il centro storico, denominata ''Capadavutu'' ed una parte bassa detta ''Capabbasciu''. Nella zona denominata dagli abitanti ''Munisterio'' in tempi antichi sorgeva un Monastero di monaci [[Gesuiti]]<ref>{{cita web|url=http://maps.google.com/maps?ll=40.083333,16.016667&spn=0.1,0.1&t=k&q=40.083333,16.016667&t=k&z=16|titolo=Vista di Latronico dal satellite|accesso=13-03-2010}}</ref>.
* {{cita libro|autore=William Farish|titolo=A plan of a course of lectures on arts and manufactures : more particularly such as relate to chemistry|editore=University of Cambridge, 1803|url=http://books.google.it/books?id=3Z8IAAAAQAAJ&pg=PT6&dq=inauthor:%22William+Farish%22&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=3#v=onepage&q&f=true}}
* {{cita libro|autore=William Farish|titolo=A Report of the Formation of the Cambridge Auxiliary Bible Societ|editore=Hodson, 1812|url=http://books.google.it/books?id=06xVcgAACAAJ&dq=inauthor:%22William+Farish%22&hl=it&sa=X&ei=JbcJU-KIM4i20QXQw4DgBw&ved=0CEcQ6AEwAw}}
* {{cita libro|autore=William Farish|titolo=On Isometrical Perspective|editore=University of Cambridge, 1820|url=http://books.google.it/books?id=02ndcQAACAAJ&dq=inauthor:%22William+Farish%22&hl=it&sa=X&ei=eKoJU5vDOorJ0QWK6YHQBw&ved=0CFQQ6AEwBjgK}}
 
== Note ==
Confina con i comuni di: [[Episcopia]] (14&nbsp;km), [[Castelluccio Superiore]] (19&nbsp;km), [[Castelluccio Inferiore]] (20&nbsp;km), [[Lauria]] (22&nbsp;km), [[Carbone (Italia)|Carbone]] (24&nbsp;km), [[Castelsaraceno]] e [[Fardella]] (25&nbsp;km).
{{references|1}}
Dista 118&nbsp;km da [[Potenza (Italia)|Potenza]] e 129&nbsp;km dall'altra provincia lucana di [[Matera]].
 
* [[Classificazione sismica]]: zona 2 (sismicità media)<ref>{{cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/dipinfrastrutture/default.cfm?fuseaction=doc&dir=342&doc=360&link=|titolo=Classificazione sismica dei comuni lucani, dati della Regione Basilicata|accesso=11-02-2010}}</ref>, Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
 
===Clima===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Latronico}}
Nel territorio comunale vi è ubicata la [[stazione meteorologica di Latronico]], ufficialmente riconosciuta dall'[[organizzazione meteorologica mondiale]], fondamentale punto di riferimento per lo studio del [[clima]] che caratterizza l'[[Appennino Meridionale]].
 
In base alle medie climatiche del periodo [[1971]]-[[2000]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, febbraio, è di +4,2 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +20,8 °C; mediamente si contano 30 [[giorni di gelo]] all'anno e 4 giorni con temperatura massima uguale o superiore ai +30 °C. I valori estremi di temperatura registrati nel medesimo trentennio sono i -9,4 °C del gennaio [[1979]] e i +34,8 °C dell'agosto [[2000]].
 
Le [[precipitazioni]] medie annue si attestano a 981&nbsp;mm, mediamente distribuite in 91 [[giorni di pioggia]], con minimo in [[estate]], picco massimo in [[inverno]] e massimo secondario in [[autunno]].
 
L'[[umidità relativa]] media annua fa registrare il valore di 73 % con minimo di 65 % a luglio e massimi di 80 % a novembre e a dicembre; mediamente si contano 12 giorni di [[nebbia]] all'anno.
 
Di seguito è riportata la tabella con le medie climatiche e i valori massimi e minimi assoluti registrati nel trantennio [[1971]]-[[2000]] e pubblicati nell'Atlante Climatico d'Italia del [[Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare]] relativo al medesimo trentennio<ref>{{cita web|url=http://www.meteoam.it/modules/AtlanteClim2/pdf/(316)Latronico.pdf|titolo=Tabelle climatiche 1971-2000 dall'Atlante Climatico 1971-2000 del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare|accesso=10-03-2010}}</ref>.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = LATRONICO <br /> <small>([[1971]]-[[2000]])</small>
| tempmax01 = 6.4
| tempmax02 = 6.7
| tempmax03 = 9.0
| tempmax04 = 11.8
| tempmax05 = 17.1
| tempmax06 = 21.2
| tempmax07 = 24.5
| tempmax08 = 24.6
| tempmax09 = 20.9
| tempmax10 = 15.9
| tempmax11 = 10.8
| tempmax12 = 7.6
| tempmin01 = 2.0
| tempmin02 = 1.6
| tempmin03 = 3.1
| tempmin04 = 5.3
| tempmin05 = 10.1
| tempmin06 = 13.7
| tempmin07 = 16.4
| tempmin08 = 16.9
| tempmin09 = 13.9
| tempmin10 = 10.2
| tempmin11 = 5.9
| tempmin12 = 3.1
| pioggia01 = 92.7
| pioggia02 = 105.9
| pioggia03 = 84.3
| pioggia04 = 94.4
| pioggia05 = 57.7
| pioggia06 = 35.4
| pioggia07 = 23.1
| pioggia08 = 37.6
| pioggia09 = 64.6
| pioggia10 = 113.5
| pioggia11 = 140.9
| pioggia12 = 130.5
| giornipioggia01 = 9
| giornipioggia02 = 9
| giornipioggia03 = 9
| giornipioggia04 = 10
| giornipioggia05 = 7
| giornipioggia06 = 4
| giornipioggia07 = 3
| giornipioggia08 = 5
| giornipioggia09 = 6
| giornipioggia10 = 8
| giornipioggia11 = 10
| giornipioggia12 = 11
| giorninebbia01 = 2
| giorninebbia02 = 2
| giorninebbia03 = 2
| giorninebbia04 = 1
| giorninebbia05 = 1
| giorninebbia06 = 0
| giorninebbia07 = 0
| giorninebbia08 = 0
| giorninebbia09 = 0
| giorninebbia10 = 1
| giorninebbia11 = 1
| giorninebbia12 = 2
| umido01 = 79
| umido02 = 76
| umido03 = 73
| umido04 = 72
| umido05 = 72
| umido06 = 69
| umido07 = 65
| umido08 = 66
| umido09 = 69
| umido10 = 75
| umido11 = 80
| umido12 = 80
}}
[[Classificazione climatica]] di Latronico<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-BASILICATA.htm|titolo=Classificazioni climatiche dei comuni lucani, dati Confedilizia|accesso=11-02-2010}}</ref>: Zona climatica E, 2535 [[GG]].
 
==Storia==
{{vedi anche|Storia della Basilicata}}
Vi sono diverse opinioni sulla derivazione del suo nome: secondo alcuni deriverebbe da due termini di lingua greca che significano "luogo nascosto", mentre altri affermano che sia una derivazione del termine anch'esso greco ''Latomia'' (cava di pietre, che il paese possiede tuttora) con l'aggiunta del [[suffisso]] -ico<ref>{{cita web|url=http://www.ecodibasilicata.it/1novembre2009/pag29.pdf|titolo=Articolo di Antonio Rossi riguardante l'origine del nome di Latronico|accesso=11-03-2010}}</ref>.
 
Allo stesso modo del nome anche le origini dell'attuale centro abitato di Latronico sono molto incerte. Nel corso degli anni è stato provato con ricerche archeologiche che esistesse un insediamento di una comunità di origine [[enotri]]a nella località che oggi viene chiamata Colle dei Greci. Gli insediamenti umani nel territorio di Latronico sono presenti fin dal [[Mesolitico]] (circa 8000 a.C.). Testimonianza ne è il ritrovamento di tracce di una comunità di uomini primitivi che vissero in piccoli gruppi per oltre 6000 anni nelle Grotte di Calda praticando essenzialmente un'economia di tipo agricolo-pastorale<ref>{{Cita|Ugo Rellini|pag. 37|U. Rellini, 1916, Roma}}</ref>.
 
Il primo nucleo abitativo risale probabilmente all'[[Alto Medioevo]] ad opera di una popolazione rurale che si stabilì su un colle più alto per sottrarsi alle scorribande di [[Longobardi]] e [[Saraceni]].
 
Le vicende storiche di Latronico e del suo popolo continuano ad essere oscure dal [[III secolo a.C.]] al [[XI secolo]], quando solo nel 1063 per la prima volta compare il nome di Latronico in un documento, il ''Syllabus Graecarum Membranarum''.
Negli anni che seguirono il paese fu feudo di Cola di Jonata, dei [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]], dei Palmieri, dei Corcione e infine dei [[Gesuiti]]. Quando i Gesuiti furono espulsi dal Regno di Napoli (1767) il feudo passò al [[Demanio]].
 
Alla fine del Settecento anche Latronico partecipava attivamente alla vita della [[Repubblica Partenopea]], e alcuni latronichesi, che avevano evidentemente a cuore le idee rivoluzionarie di fratellanza, libertà, uguaglianza furono inclusi nel "[[Notamento dei Rei di Stato]]" e andarono così incontro al carcere e alla morte.
Anche Latronico dal 1861 al 1865 ebbe i suoi briganti che erano organizzati in bande. Ricordiamo quella di De Luca Nicola (detto ''Scaliero'') e quella di Francesco Viola (''Pedatella'').
 
Scoppiò la [[Grande Guerra]] e Latronico pagò anch'essa uno scotto di 52 tra morti e dispersi e 12 mutilati.
Durante l'[[Ventennio fascista|epoca fascista]] si incominciarono a sfruttare le sorgenti solfo-magnesiache site in contrada Calda costituendo una società e costruendo uno stabilimento termale all'avanguardia per l'epoca. Questo fece di Latronico una delle zone di cura, svago e riposo più importanti dell'intera [[Basilicata]]. Sempre durante il ventennio Fascista al comune di Latronico furono aggregate le frazioni di [[Agromonte Magnano]] e [[Agromonte Mileo]].
 
Durante gli anni sessanta Latronico vide il suo più grande incremento demografico, situazione che da quegli anni non si è più ripetuta a causa della piaga sociale che da molti anni ormai sta condizionando pesantemente lo sviluppo meridionale: l'[[emigrazione]].
 
=== Stemma ===
[[File:Latronico-Stemma.png|180px|right|thumb|Stemma del Comune di Latronico.]]
 
I tre monti sovrastati da tre stellette a cinque raggi d'argento (chiaro riferimento al [[Monte Alpi]]), rappresentano l'unità dei latronichesi e il profondo legame che intercorre tra gli abitanti del paese e il monte.
 
Il sito Comuni italiani<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/076/040/stemma.html|titolo=Blasonatura stemma e gonfalone, da comuni-italiani.it|accesso=11-02-2010}}</ref> descrive così lo stemma:
 
'''Blasonatura stemma'''
{{quote|Di azzurro, ai tre colli all'italiana, uniti, ristretti, d'oro, il colle centrale più alto, accompagnati in capo da tre stelle di cinque raggi, di argento, ordinate in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.}}
 
'''Blasonatura gonfalone'''
{{quote|Drappo di bianco con la bordatura di azzurro.}}
 
'''Caratteristiche dello stemma'''
: ''Simboli'': Colle all'italiana, Stella.
 
==Monumenti e luoghi di Interesse==
=== Architetture religiose ===
[[File:Latronico Basilica.jpg|250px|left|thumb|Vista della Basilica di S. Egidio.]]
====Basilica Pontificia Minore di Sant'Egidio Abate====
La Basilica Pontificia Minore di Sant'Egidio Abate è situata nel centro storico, sull'omonima piazza. La data probabile dell'ampliamento è quella del [[1570]], quando la statua del Santo, cui la chiesa fu edificata, fu scolpita. Essa crollò in parte a causa dei [[terremoti]] del 1837 e del 1857, la ricostruzione fu ultimata nel 1859. L'effetto di quei terremoti è forse alla base della costruzione così come si presenta oggi: bassa e con colonne mastodontiche.
 
L'interno è a tre [[navate]], divise da sei colonne con [[capitelli]] dorici. Sulle prime due colonne della navata centrale sono ubicate due acquasantiere datate 1859 realizzate con marmo locale. Nel [[transetto]] a destra c'è una tela ad olio del [[XVIII secolo]] raffigurante Sant'Alfonso. Si notano sulle pareti laterali dell'[[abside]] le tele dipinte ad olio ''Sant'Egidio nella gloria'' di Emilio Larocca di [[Trecchina]] e il polittico ''Vita di Sant'Egidio'' realizzato dal Latronichese Egidio Viola.
 
Nel transetto a sinistra si può ammirare l'[[affresco]] del XVIII secolo ''Incontro di Sant'Egidio col re Wamba'', dal quale dal [[1709]] trasuda in uno o più venerdì di marzo il miracolo della [[Santa Manna]]. Poco lontano troviamo in una nicchia la statua marmorea del santo realizzata nel 1570. Di recente costruzione la cripta (1998) che custodisce gelosamente il mezzo busto in argento finemente lavorato del protettore del paese, il cui volto manifesta un'espressione di severo ascetismo.
 
La Chiesa di Sant'Egidio fu proclamata Basilica Minore da Pontefice [[Paolo VI]], nel [[1971]].
[[File:Madonnalignea.jpg|250px|right|thumb|La statua lignea della Madonna delle Grazie.]]
 
====Chiesa di San Nicola====
La Chiesa di [[San Nicola]], datata [[secolo XII]], domina il paese e costituisce uno degli edifici più caratteristici del centro storico. È a navata unica con [[torre campanaria]] quadrata. Il [[presbiterio]] è su un piano rialzato. Custodisce sull'altare il dipinto ad olio del settecento, restaurato nel 1852, della Madonna della Pietà di Simone Oliva (pittore di [[Tursi]]). Nell'anno 2009, nell'ambito di una rappresentazione di opere d'arte permanenti sul territorio latronichese, sono stati posti all'interno del campanile dei fari a luce rossa temporizzata che accendendosi ogni 15 minuti lo illuminano. La luce resta accesa per 64 secondi in memoria dei 64 tra morti, mutilati e invalidi che Latronico pagò durante il [[Prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]].
 
====Chiesa di Santa Maria delle Grazie====
La chiesa di Santa Maria delle Grazie sorgeva al centro dell'attuale piazza del paese. Demolita per allargare la piazza, fu spostata alle base del rialto nel rione Munisterio dove già si trovava la cappella della SS. Concezione.
 
La chiesa è a navata unica con torre campanaria quadrata e al suo interno custodisce un altare [[barocco]] con un affresco del Crocifisso risalente al [[XVIII secolo]]. Degna di nota la statua lignea settecentesca della Madonna delle Grazie. Restaurata dal 1988 è stata riaperta nel 1996.
 
==== Altre chiese ====
* la Cappella di [[Cataldo vescovo|San Cataldo]]
* la Cappella di [[San Vito]]
* la Cappella di [[Sant'Antonio]].
 
===Architetture civili===
[[File:Latronico Palazzo arcieri.jpg|250px|left|thumb|Il portale di Palazzo Arcieri]]
====Palazzo Arcieri====
Antico palazzo appartenente alla famiglia Arcieri, una tra le ricche famiglie di possidenti e, per tutto il [[XIX secolo]], la famiglia che ha espresso a Latronico il massimo grado di cultura. Il palazzo sito in via Dante 96 inizialmente contava 64 vani, tra cui un oratorio privato.
Presenta un interessante [[portale]] con stemma nobiliare, [[volute]] e una rosta in ferro battuto che testimonia la bravura degli artigiani nella lavorazione della pietra locale. Molto interessante il cortile interno attraverso il quale si nota un uso particolare del marmo dato dalla ricerca di particolarità di quei tempi.
 
====Palazzo Gioia====
Imponente palazzo posto in posizione dominante sull'altopiano della piazza principale, è appartenuto alla famiglia Gioia. Utilizzato oltre che come residenza anche da magazzino, ha sull'entrata principale un notevole portale in marmo bianco con stemma nobiliare.
 
===Altro===
*'''''Il Centro storico antico''''' con le sue caratteristiche stradine tortuose e i diversi portali in pietra lavorata o in marmo del Monte Alpi. Degni di menzione quello di via Dante 124, ex casa Maturi, con fregi floreali e animalistici e quello situato in via Dante 191/193 con un originale portale in pietra locale, con un fregio floreale e la data [[1548]] scolpiti in [[bassorilievo]] nella [[chiave di volta]]. Sono testimonianza del livello dell'artigianato locale, definibile quasi come artistico. Innumerevoli le edicole votive ammirabili.
 
*'''''I Calanchi''''': uno dei punti panoramici più suggestivi del paese, delimitano sul lato est e nord-est il centro storico. Costituiscono una forma mista di erosione e colamento dei terreni argillosi e si presenatano come un ventaglio di creste affilate disposte una accanto all'altra che delimitano impluvi stretti e ripidi. Da tale zona è possibile vedere le montagne del [[Massiccio del Pollino]], dei Monti di [[Lauria]], di Colle dei Greci e gran parte della [[vallata]] del [[Sinni]].
 
*'''''Earth Cinema di Anish Kapoor''''': all'interno della zona verde del complesso termale in località Calda è stata realizzata dall'artista internazionale [[Anish Kapoor]] un'opera d'arte dal titolo "Earth Cinema" ossia "cinema di terra". Composta di cemento è rappresentata da un taglio scavato nella terra (45 metri di lunghezza e 7 di profondità) in cui le persone entrano dai due lati, all'interno della quale vi è una lunga feritoia che permette di vedere all'interno delle viscere del terreno circostante.
 
===Siti archeologici===
*'''''Colle dei Greci'''''.
La ricerca archeologica a Latronico si è svolta a più riprese nel corso degli anni ed ha portato alla luce diversi siti archeologici di interesse rilevante. Uno di questi è l'altura di Colle dei Greci che, allo stato attuale delle ricerche, sembra essere stata occupata tra il [[VII secolo a.C.|VII]] e il [[V secolo a.C.]] da piccoli gruppi di stirpe [[enotria]]. In tale sito sono state individuate varie zone cimiteriali dalle quali sono state dissepolte a più riprese [[Ceramica greca|vasi di tipo greco]], spade, pugnali, fuseruole, [[Alare|alari]], statuette, [[Elmo|elmi]], ambre, [[Catino|bacili in bronzo]]. Rilevante il ritrovamento di una sepoltura completa di scheletro risalente a 2500 anni fa.
*'''''Le Grotte di Calda'''''.
Cinque Grotte situate in località Calda sono state oggetto di ricerca archeologica da parte di diversi esperti nel corso degli anni. All'interno di esse oltre a formazioni calcaree come [[stalattite|stalattiti]] e [[stalagmite|stalagmiti]] sono stati portati alla luce diversi reperti che vanno dal 8000 al 1300 a.C., quali industrie litiche e su osso, ceramiche dell'[[Età del Rame]] e del [[Neolitico]] fino ad arrivare all'[[Età del Bronzo]]. Questi e molti altri reperti sono apprezzabili nel Museo Civico Archeologico.
*'''''Il pesce fossile'''''.
Alle pendici del [[Monte Alpi]], su una grossa lastra di pietra in contrada Iannazzo è possibile vedere il [[fossile]] di un pesce accreditato dagli esperti nel corso degli anni come un esemplare di [[Istiophoridae]] del genere makaira (noto agli appassionati di pesca come [[marlin]]) lungo 235&nbsp;cm, alto 95&nbsp;cm e dal rostro di 30&nbsp;cm, risalente a circa 30 milioni di anni fa. Esso costituisce una preziosa testimonianza di un ambiente marino molto particolare, risalente al [[Miocene]].
 
===Aree naturali===
Latronico è un comune del [[Parco nazionale del Pollino]] e della [[Comunità montana Lagonegrese]] ed è perciò ricco di ampie zone naturalistiche complete di aree attrezzate e percorsi alpinistici.
*'''''Terme Lucane'''''
In contrada Calda, immerse nel verde, vi sono le Terme Lucane dove da maggio a ottobre si possono effettuare molti tipi di cure idropiniche e soggiornare nelle attrezzate strutture ricettive. Il complesso basa le sue cure sul valore terapeutico delle acque bicarbonato solfato calcica e bicarbonato calcica solfurea. Le acque bicarbonato calciche sulfuree di Latronico sono selettivamente indicate per le malattie delle vie respiratorie, [[Reumatologia|artroreumatiche]], [[Epatologia|epatobiliari]] e [[Gastroenterologia|gastroenteriche]], delle vene e nella riabilitazione delle funzionalità respiratorie<ref>{{cita web|url=http://www.termelucane.it/|titolo=informazione sul complesso termale di Latronico|accesso=28-01-2011}}</ref>. Questi benefici sulla salute hanno fatto sì che venissero sfruttate già dal primo Novecento.
*'''''Malboschetto'''''
Il bosco comunale di Latronico, detto Malboschetto, ha una superficie di circa 700 ettari, con all'incirca 5 milioni e 600 mila piante. È situato ai confini occidentali del massiccio del Monte Alpi con quota compresa tra gli 850 m s.l.m. e i 1070 m s.l.m. Lo strato arboreo è costituito quasi prevalentemente da [[Quercus cerris|cerri]] e [[fagus|faggi]] con sporadici nuclei di [[abete bianco]] e [[pino nero]]. È attraversato da una strada che porta fino ad un rifugio montano, all'incirca a 1000 m s.l.m., dove sono allestite aree attrezzate con tavoli, panche e punti fuoco.
Al suo interno ritroviamo in abbondante quantità vari frutti della natura tra cui [[fragole]], [[funghi]] e [[Rubus ulmifolius|more]].
 
*'''''Il Monte Alpi'''''
{{vedi anche|Monte Alpi}}
[[File:Scheletro di Pino loricato (Serra delle Ciavole)..PNG|250px|right|thumb|Un pino loricato ormai scheletro.]]
Con diverse difficoltà durante il corso dell'anno si può raggiungere la cima del [[Monte Alpi]], area naturalistica incontaminata che ospita inerpicato tra le rocce il [[pino loricato]]. La stazione di pini loricati del Monte Alpi risulta essere la più settentrionale d'Italia, contando all'incirca 1000 esemplari distribuiti tra le quote di 1200 e 1700 [[m s.l.m.]]
Meta di escursioni da parte degli appassionati e di passeggiate naturalistiche, è possibile risalire fino alla cima in diversi modi: in auto e poi proseguendo a piedi oppure seguendo i percorsi alpinistici organizzati da esperti arrampicatori.
 
*'''''La pineta comunale'''''
Caratterizzata da una ricca copertura arborea in prevalenza di pino nero e abete bianco con sparuti gruppi di [[cedri]], [[cipressi]] e [[pseudotsuga]]; si estende su una superficie pari a 4 ettari. È posizionata alle porte del centro urbano del comune, a nord del ''rione Munisterio'' e vicino alla Cappella di S.Vito. La viabilità interna è esclusivamente pedonale e ciclabile. Dispone di una struttura di ristoro comprendente bar e ristorante.
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
Il comune conta, al 31 dicembre [[2009]], 4.859 abitanti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2009gen/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P076&Com=40&submit=Tavola|titolo=Bilancio demografico 2009, dati Istat|accesso=10-06-2010}}</ref> cosi ripartiti: 2.356 maschi e 2.515 femmine.
{| class="wikitable" style="float:right;"
| colspan="2" align="center" | '''Evoluzione storica della popolazione'''<ref>{{Cita|E. Giordano|pag. 552|E. Giordano, 2002, Lagonegro}}</ref>
|-
|'''anno'''
|'''abitanti'''
|-
|[[1275]]
|560 (112 fuochi)<ref>Ogni fuoco equivale a 5 abitanti, da {{Cita|E. Giordano|pag. 553|E. Giordano, 2002, Lagonegro}}</ref>
|-
|[[1532]]
|1.270 (254 fuochi)
|-
|[[1541]]
|1.785 (357 fuochi)
|-
|[[1561]]
|1.795 (359 fuochi)
|-
|[[1591]]
|1.925 (385 fuochi)
|-
|[[1630]]
|1.328 (265 fuochi)
|-
|[[1648]]
|1.400 (280 fuochi)
|-
|[[1669]]
|785 (157 fuochi)
|-
|[[1722]]
|1.723
|-
|[[1736]]
|2.218
|-
|[[1748]]
|2.307
|-
|[[1753]]
|2.382
|-
|[[1791]]
|3.321
|-
|[[1803]]
|3.228
|-
|[[1806]]
|3.427
|-
|[[1816]]
|3.445
|-
|[[1828]]
|3.889
|-
|[[1833]]
|3.536
|-
|[[1845]]
|3.928
|-
|[[1848]]
|4.094
|-
|[[1851]]
|4.262
|}
{| class="wikitable"
|-
! Località
! m.s.l.m.
! Popolazione<ref name="dawinci.istat.it">{{cita web|url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007TE5&v=1UH07B07TE50000|titolo=Popolazione residente, dettaglio locazioni abitate, dati Istat|accesso=13-03-2010}}</ref>
|-
|CALDA
|720
|434
|-
|LATRONICO
|888
|2.374
|-
|MAGNANO
|688
|1.067
|-
|MILEO
|655
|524
|-
|Cerri
|700
|82
|-
|Cimitero
|653
|72
|-
|Fraccia
|893
|16
|-
|Iannazzo
|850
|76
|-
|Ischitelli
|775
|7
|-
|Lucarelli
|733
|44
|-
|Masullo
|640
|9
|-
|Perosa
|563
|22
|-
|Pirricchio
|886
|23
|-
|Preti
|789
|140
|-
|Procoio
|705
|132
|-
|Serrone
|680
|143
|-
|Varrazzo
|600
|103
|-
|Case Sparse
| -
|119
|-
|Santa Croce<ref>Area speciale, territorio in contestazione con Castelsaraceno. Da {{Cita web|url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH70007TE5&v=1UH07B07TE50000&terr=076040#com076040|titolo=Popolazione residente, dettaglio locazioni abitate, dati Istat|accesso=13-03-2010}}</ref>
|1250/1893
| -
|-
|}
{{Demografia/Latronico}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Latronico è stata interessata da un'ampia [[emigrazione]] durante il [[XX secolo|Novecento]], prima verso le [[Americhe]] ([[Argentina]], [[Brasile]], [[Uruguay]]) successivamente verso l'[[Europa settentrionale]] ([[Germania]], [[Svizzera]]) e l'[[Italia nord-occidentale]] (soprattutto [[Lonate Pozzolo]], [[Modena]] e [[Prato]], dove si contano nutrite comunità di latronichesi), oggi invece è interessata in modo superficiale dall'[[immigrazione]].
Al 31 dicembre [[2008]] a Latronico risultano residenti 57 cittadini stranieri, che rappresentano l'1,08 della popolazione latronichese.<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2008/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P076&Com=40&paese=A9999&submit=Tavola|titolo=Cittadini Stranieri. Bilancio demografico anno 2008 e popolazione residente al 31 dicembre|accesso=10-03-2010}}</ref>
 
Le comunità maggiormente rappresentate sono:
{| class="wikitable"
|-
! Nazione
! Stranieri regolari
! sul totale degli immigrati
! sulla popolazione residente
|-
|{{ROU}}
|34
|59,65 %
|0,64 %
|-
|{{MAR}}
|19
|33,33 %
|0,36 %
|-
|Altre
|4
|7,02 %
|0,076 %
|-
|
|
|
|
|-
|
|57
|100,00 %
|1,08 %
|}
 
Tra le altre troviamo: [[Polonia]], [[Brasile]] e [[Austria]].
 
===Religione===
[[File:S.Egidio-cripta.jpg|265px|rigth|thumb|La statua di S.Egidio, patrono di Latronico.]]
La religione professata dalla maggioranza della popolazione latronichese, è la [[Cristianesimo|religione cristiano-cattolica]]. Il territorio comunale ricade nella [[diocesi di Tursi-Lagonegro]].
Attualmente operano sul territorio il parroco e un [[curato]], oltre alla presenza di sacerdoti in pensione. Oltre alla confessione Cattolica a Latronico è presente anche quella dei [[Testimoni di Geova]] che raggruppa all'incirca 150 persone.
 
Il [[patrono]] cristiano della comunità di Latronico è [[Sant'Egidio]] abate, e si festeggia il 1º settembre.
 
Di seguito è riportato l'elenco dei Reverendi parroci della comunità, dei quali ne è rimasta testimonianza<ref>{{Cita|E. Giordano|pag. 341|E. Giordano, 2002, Lagonegro}}</ref>.
 
{|class="wikitable" width="40%"
! Parroco
! dal
! al
|-
|'''Longo Giovanni Domenico'''
| align="center" | 1583
| align="right" | 1594
|-
|'''Auletta Giovanni'''
| align="center" | 1612
| align="right" | ?
|-
|'''Di Feudo Girolamo'''
| align="center" | 1634
| align="right" | ?
|-
|'''Papandrea Francesco'''
| align="center" | 1681
| align="right" | ?
|-
|'''Pancaro Girolami'''
| align="center" | 1701
| align="right" | 1707
|-
|'''Papandrea Francesco'''
| align="center" | 1708
| align="right" | 1715
|-
|'''Lofiego Antonio'''
| align="center" | 1726
| align="right" | ?
|-
|'''Maturo Ignazio'''
| align="center" | 1733
| align="right" | 1735
|-
|'''Del Gaudio Angelo'''
| align="center" | 1735
| align="right" | 1739
|-
|'''Cantisani Saverio'''
| align="center" | 1739
| align="right" | ?
|-
|'''Viola Francesco'''
| align="center" | 1759
| align="right" | 1782
|-
|'''Cirillo Francesco'''
| align="center" | 1782
| align="right" | 1792
|-
|'''De Luca Francesco'''
| align="center" | 1792
| align="right" | 1794
|-
|'''Papaleo Benedetto'''
| align="center" | 1794
| align="right" | 1796
|-
|'''Caricati Michele'''
| align="center" | 1797
| align="right" | 1799
|-
|'''Di Bartolomeo Liborio'''
| align="center" | 1800
| align="right" | 1801
|-
|'''De Marsico Simone'''
| align="center" | 1801
| align="right" | 1806
|-
|'''Caricati Michele'''
| align="center" | 1806
| align="right" | 1815
|-
|'''De Marsico Simone'''
| align="center" | 1816
| align="right" | 1818
|-
|'''Pietrapertosa Francesco Saverio'''
| align="center" | 1819
| align="right" | 1830
|-
|'''Basile Vincenzo'''
| align="center" | 1831
| align="right" | 1835
|-
|'''Spagna Crescenzo'''
| align="center" | 1835
| align="right" | 1836
|-
|'''Marsico Mariano'''
| align="center" | 1836
| align="right" | 1842
|-
|'''Del Gaudio Giuseppe'''
| align="center" | 1843
| align="right" | 1863
|-
|'''De Sanctis Giovanni'''
| align="center" | 1863
| align="right" | 1872
|-
|'''Del Gaudio Giuseppe Nicola'''
| align="center" | 1872
| align="right" | 1875
|-
|'''Bartolomeo Vincenzo'''
| align="center" | 1876
| align="right" | 1886
|-
|'''Maturo Egidio'''
| align="center" | 1886
| align="right" | 1899
|-
|'''Palagano Liborio'''
| align="center" | 1899
| align="right" | 1901
|-
|'''Basile Raffaele'''
| align="center" | 1902
| align="right" | 1908
|-
|'''D'Angelo Egidio Raffaele'''
| align="center" | 1913
| align="right" | 1919
|-
|'''Fiore Francesco'''
| align="center" | 1919
| align="right" | 1954
|-
|'''Giordano Gaetano'''
| align="center" | 1954
| align="right" | 1963
|-
|'''Riccio Mario'''
| align="center" | 1964
| align="right" | 1964
|-
|'''Iantorno Giovanni'''
| align="center" | 1964
| align="right" | 1971
|-
|'''Alagia Guido'''
| align="center" | 1971
| align="right" | 1974
|-
|'''Romano Nicola'''
| align="center" | 1974
| align="right" | 1982
|-
|'''Barbella Guido'''
| align="center" | 1982
| align="right" | 1991
|-
|'''Costanza Giovanni'''
| align="center" | 1991
| align="right" | in carica
|}
 
==Cultura==
===Musei===
*'''''Museo del Termalismo'''''
Il Museo del Termalismo, allestito nello storico stabilimento termale costruito nel 1928, è nato con lo scopo di approfondire e diffondere le conoscenze intorno all’attività termale del territorio comunale. Le terme, oltre a rivestire un’importante funzione terapeutica, sono state negli anni un significativo spazio di aggregazione e un elemento modificatore dei costumi sociali, tanto da rivestire una funzione di osservatorio sulle trasformazioni della vita sociale latronichese nel ’900.
Il Museo si articola in otto sezioni: Il ritorno a Latronico; La piazza; Le terme e la socializzazione; Le terme e le cure; L’artigianato latronichese; I cibi tradizionali; Il rito e la festa; L’emigrante e le sue storie. Completano l’allestimento lo Spazio introduttivo e la Galleria espositiva, dedicati alla rappresentazione e valorizzazione delle attività termali e alle risorse del territorio.
La presenza di elementi assai diversi, da pannelli fotografici a filmati, da oggetti a testi, inseriti in ambientazioni scenografiche, caratterizza un allestimento che punta a fare immergere il visitatore in un mondo passato. Le aree espositive presentano schermi tattili e documentazione inerente.
*'''''Museo Civico Archeologico'''''
 
Situato nella frazione Calda, ospita una selezione di materiali archeologici concessi in affidamento dalla [[Soprintendenze|Soprintendenza Archeologica della Basilicata]] e provenienti da scavi regolari condotti nel territorio di Latronico. È composto da due sale: quella della [[Preistoria]] e un'altra dell'Età storica, entrambe dotate di una serie di vetrine con didascalie e alle pareti pannelli esplicativi con documentazione grafica e fotografica. I materiali esposti riflettono gli intensi scambi culturali che la località di Colle dei Greci nel corso del VII e VI secolo a.C. aveva sia con i [[Greci]] della [[Mar Ionio|costa ionica]] che con gli [[Etruschi]] dell'area campano-tirrenica.
 
È possibile apprezzare al suo interno tutti i reperti rinvenuti nelle campagne di scavo su Colle dei greci e nelle Grotte di Calda.
 
*'''''Museo delle Arti, dei Mestieri e della Civiltà contadina<ref><small>{{cita web|url=http://www.comune.latronico.pz.it/museo/index.htm|titolo=Museo delle Arti, dei Mestieri e della Civiltà contadina, sito ufficiale del museo|accesso=12-03-2010}}</ref></small>'''''
 
Il Museo delle Arti, dei Mestieri e della Civiltà Contadina, inaugurato nel 2000, nasce dall'esigenza di documentare quel mondo contadino che sta rapidamente scomparendo, recuperando il patrimonio dei suoi usi e costumi. Gli oggetti esposti non riflettono, però, il lavoro di una sola [[classe sociale]], quella contadina, ma testimoniano anche il lavoro degli artigiani di supporto all'agricoltura. Il Museo è costituito da raccolte private latronichesi acquistate dal Comune, grazie a finanziamenti esterni. Completo di pannelli esplicativi e materiale informativo.
 
===Arte===
[[File:Puntino ad ago-latronico.jpg|thumb|left|Il tipico puntino ad ago di Latronico.]]
[[File:Puntino ad ago-latronico b.jpg|thumb|right|Merletto applicato ad un asciugamano.]]
 
*'''''Puntino ad ago di Latronico'''''
Menzione particolare va fatta al [[merletto]] e puntino ad ago. Le origini di questa tradizione risale ad alcune generazioni fa: è noto che alcune donne di Latronico di inizio [[XX secolo|Novecento]] ne conoscessero l'esecuzione. All'inizio del secolo scorso, appartengono alcuni pregevoli manufatti conservati ancora oggi in case private. Differente da tutti gli altri tipi di lavorati, ne è ignota l'origine, si ritiene che questo merletto sia un derivato dal [[filet]] classico molto diffuso nel Comune di Latronico ed esportato nei paesi limitrofi. La tradizione del puntino ad ago di Latronico è molto praticata ancora oggi, sia per i corredi nuziali che per arricchire l'abbigliamento. Molti lavori hanno ricevuto rilevanza nazionale tramite pubblicazioni su periodici del settore quali [[Rakam]]<ref>{{cita web|url=http://www.rakaminternet.it/pdf/scuola_febbraio.pdf|titolo=Articolo di Rakam del febbraio 2009 trattante il puntino ad ago di Latronico|accesso=11-03-2010}}</ref>.
*'''''Lavorazione artigianale della pietra'''''
Grazie alla presenza di giacimenti di [[pirite]], [[marmo]], [[quarzo]], [[talco]] e [[alabastro]] bianco sul Monte Alpi già in epoche remote la lavorazione della pietra era un'attività ampiamente diffusa.
Gli esperti scalpellini latronichesi lavorano tuttora la caratteristica pietra grigia di Latronico che ora si può ammirare su portali, scalinate e pavimenti. Ampio uso ne è stato fatto nella costruzione di portali nel centro storico e nelle chiese dove si possono apprezzare manufatti di un certo spessore artistico come la statua di S.Egidio custodita nell'omonima chiesa, acquesantiere e vari [[altari]].
 
===Cucina===
{{vedi anche|Basilicata#Cucina e gastronomia|Prodotti agroalimentari tradizionali della Basilicata}}
La cucina tradizionale presenta tutte pietanze prodotte con le genuinità della terra, con ingredienti autoprodotti e semplici ma di ottima fattura nonché di una squisitezza unica.
 
Tra i primi piatti, tutti rigorosamente fatti di pasta casereccia, da menzionare vi sono senza dubbio: le ''Tapparedde cch'i lardari'' (lasagnette con funghi porcini), i ''Maccaruni 'i casa ccu' savuzizzonu e coria'' (fusilli con salsiccione e cotica), i ''Rascatieddi du' gualano'' (gnocchi a tre dita del lavoratore), i ''Maccaruni 'i casa cca' muddica ''(fusilli con la mollica del pane), i ''Tagliulini e fasuoli ccu' zzifft'' (tagliolini, fagioli e polvere di peperoni macinati), le ''Lagane e ciciri'' (lagane e ceci), la ''Coria e fasuoli'' (cotica e fagioli), ''Raviuoli cca' ricotta'' (ravioli con ricotta di pecora), ''Virmicieddi 'a trappitara'' (vermicelli alla trappitara).
 
I secondi piatti sono rappresentati da: ''Crapettu sfrittuliatu'' ([[Capra hircus|capretto]] fritto in padella), ''Baccalà e zafarane crusc'che'' ([[baccalà]] e [[Capsicum|peperoni secchi]]), ''Ainu ccu' patane e cipuddine'' ([[ovis aries|agnello]] con patate e cipolline selvatiche), ''Puddastru arrustutu'' (pollo nostrano arrostito) e la ''Custata 'i castratu arrustuta'' (costata di [[castrato]] arrosto).
 
Altre pietanze tipiche della [[culinaria]] sono: gli ''gliummarieddi'' (budelline di agnello avvolte a gomitolo), la pastorale (carne di pecora cucinata secondo l'usanza dei pastori lucani), la '''Rrappaiona'' (piatto antichissimo composto da tutti i tipi di legumi e cereali con l'aggiunta di lardo, aglio, prezzemolo e peperoncino), una varietà di insaccati ([[salsiccia]], salsiccione, sopressata, [[prosciutto]], [[capicollo]]), latticini ([[formaggio pecorino]], caprino, [[ricotta]]) e funghi ([[porcini]], [[Amanita caesarea|ovoli]], [[Cantharellus cibarius|gallinacci]]). Non raramente la cucina si arricchisce di [[selvaggina]] come il [[cinghiale]] e la [[lepre]].
 
Dolci tipici della tradizione latronichese sono: ''u sanguinaccio'' (il [[sanguinaccio dolce|sanguinaccio]], dolce fatto in massima parte di [[sangue]] di maiale con aggiunta di riso, uva passa e cioccolato), ''u purciddato'' (dolce pasquale) e i ''cannariculi'' (dolcetti di pasta fritta consumati nel periodo di [[carnevale]]).
 
===Persone legate a Latronico<small><ref>{{Cita|E. Giordano|pp. 9-169|E. Giordano, 2002, Lagonegro}}</ref></small>===
*[[Bonifacio De Luca]] (Latronico, 1727 - Latronico, 1798), scrittore e poeta.
*[[Gaetano Arcieri]] ([[Castelluccio Superiore]], 1794 - Latronico, 1867), [[giureconsulto]] e scrittore.
*[[Antonio Arcieri|Antonio Maria Arcieri]] (Latronico, 1819 - Latronico, 1894), avvocato, docente universitario, deputato e senatore del [[Regno d'Italia]].
*[[Raffaele Maturi]] (Latronico, 1832 - [[Napoli]], 1910), medico, filosofo, docente universitario.
*[[Egidia Bruno]] (Latronico,1965), attrice.
*[[Pino Forastiere]] (Latronico, 1966), chitarrista.
 
=== Eventi ===
[[File:Processione-S.Egidio.jpg|250px|left|thumb|La statua di S.Egidio durante la processione per le vie del paese.]]
Uno degli eventi più importanti di Latronico è senza dubbio la festa di S. Egidio Abate, con la consueta processione per le vie del paese della statua del Santo. Rinomata a livello locale ha una durata di tre giorni (30, 31 e 1 settembre) durante i quali il paese illuminato a festa viene invaso da [[venditori ambulanti]], giostranti, e molti emigrati. Allietata da rappresentazioni musicali di complessi bandistici e di artisti di livello nazionale, è senza dubbio la festa più amata dai latronichesi la cui attesa è specchio della devozione nei confronti del Santo.
 
Durante l'anno vengono organizzate diverse manifestazioni culturali.
 
Nel mese di agosto si svolge il ''Palio Rionale di S. Egidio'' in cui si sfidano in gare sportive diverse squadre rappresentanti i rioni del paese. È altresì previsto il ''Premio il Tassello'', manifestazione organizzata dall'associazione culturale il ''Tassello''<ref>{{cita web|url=http://www.iltassello.it/home.html|titolo=Associazione culturale il Tassello, sito ufficiale dell'associazione|accesso=11-03-2010}}</ref> in cui vengono premiate persone che si sono distinte nel campo professionale.
 
Altro evento rilevante è la rassegna musicale ''Terme Live Festival''<ref>{{cita web|url=http://www.termelive.it/|titolo=''Terme Live Festival'', sito ufficiale della manifestazione|accesso=13-03-2010}}</ref> che ospita sia artisti emergenti che nomi affermati del panorama musicale italiano e internazionale.
 
Latronico è stata negli ultimi anni tappa della tournée comica ''Risollevante Tour''<ref>{{cita web|url=http://www.risollevante.it/risollevante-tour.html|titolo=Risollevante Tour, sito ufficiale della manifestazione|accesso=13-03-2010}}</ref>, evento allargato del "Festival del Cabaret" di [[Martina Franca]].
Oltre a ciò vengono organizzate mostre, rappresentazioni (musicali, di letteratura) e sagre.
 
Ogni primo venerdì del mese si svolge il ''Mercato Cittadino'' lungo tutto il ''rione Funtana Villa''.
 
==Geografia antropica==
===Suddivisioni storiche===
'''''Rione Capadavutu'''''
 
È senza dubbio il primo rione abitato di Latronico. Anticamente costruito a ventaglio attorno al castello baronale (di cui oggi non rimane alcuna traccia) e alla chiesa di S. Nicola, ha mantenuto nonostante i pesanti riammodernamenti delle case la sua struttura originaria. È caratterizzato da un'architettura povera: le case addossate le une alle altre creano un labirinto di stradine ripide e vicoli, dette ''carrare'', la cui massima larghezza raggiunta è quella del metro. All'interno del rione si ritrovano vari portali di ottima fattura ad opera degli scalpellini locali. Ospita la Basilica Pontificia Minore di S. Egidio Abate e la Chiesa di [[San Nicola]] rispettivamente risalenti al [[XIV secolo|XIV]] e [[XII secolo]]. Vicino alla Chiesa di San Nicola c'è il largo [[Eleonora Pimentel]], il punto più alto del paese, dove è possibile contemplare lo spettacolare paesaggio.
 
<gallery>
File:Carrarelatronico.jpg|Tipica stradina del centro storico.
File:Carrarelatronico-b.jpg|Una "carrara".
File:Carrarelatronico-d.jpg|Uno "spuorto".
</gallery>
'''''Rione Cimarotto'''''
 
Formatosi subito dopo il centro storico si sviluppa immediatamente a valle di piazza [[Umberto I]]. Al suo interno ritroviamo la particolare Cappella di [[Cataldo vescovo|San Cataldo]].
[[File:Codda notte.JPG|250px|right|thumb|Il rione Codda illuminato di notte]]
 
'''''Rione Codda'''''
 
Con il passare del tempo e il progressivo spopolamento del centro storico è diventato il nuovo punto nevralgico del paese, frequentato in tutte le stagioni dai latronichesi che ne hanno fatto un po' il centro-salotto. Ospita svariati esercizi commerciali, in particolar modo quelli dedicati all'intrattenimento. Nel rione è presente il palazzo Gioia, uno dei più grandi palazzi di Latronico.
 
'''''Rione Munisteriu'''''
 
Deve il nome al convento di Frati Minori Osservanti (i [[Gesuiti]]) che un tempo ospitava. Nel rione è presente la chiesa della [[Madonna delle Grazie]], la cui semplice facciata presenta un portale del [[XVIII secolo]] e la cappella di S.Vito. Lambisce nella sua parte più alta la Pineta Comunale.
 
'''''Rione Viscigliu'''''
 
Abbraccia l'area compresa tra via [[Zanardelli]] e via Roma. Sorto in una zona anticamente caratterizzata dalla presenza diffusa di piante di visciglio (il [[Quercus cerris|cerro]]), oggi è un quartiere con discreta densità demografica che vanta insediamenti artigianali e commerciali. Al suo interno si può apprezzare la piccola Cappella di S. Antonio.
 
'''''Rione Funtana 'a Villa'''''
 
Prende il nome dalla presenza di un'antica fontana pubblica adibita a lavatoio. Fino agli anni cinquanta considerato quartiere fuori porta, oggi è il quartiere che ha conosciuto maggiormente lo sviluppo edilizio degli anni sessanta - settanta e gode di discreta presenza demografica e di attività commerciali. Nel rione è presente il complesso scolastico comprendente le scuole medie e il Liceo Scientifico "G. De Lorenzo", sezione staccata di [[Lagonegro]].
 
===Frazioni===
Il territorio comunale è formato da svariate [[frazione geografica|frazioni]].
 
Esse sono (in ordine decrescente di abitanti): Agromonte Magnano, Agromonte Mileo, Calda, Serrone, Preti, Procoio, Varrazzo, Cerri, Iannazzo, Cimitero, Lucarelli, Pirricchio, Perosa, Fraccia, Masullo, Ischitelli e Santa Croce<ref name="dawinci.istat.it"/>.
 
==Infrastrutture e trasporti==
{{Vedi anche|Strade statali e provinciali della Basilicata}}
===Strade===
I principali collegamenti stradali per raggiungere Latronico sono([http://www.mapquest.com/maps?city=Latronico&zipcode=85043&country=IT&latitude=40.083702&longitude=16.012816&geocode=ZIP MapQuest Maps - Driving Directions - Map]):
* [[File:Autostrada A3 Italia.svg|23px]] ''[[Autostrada A3 (Italia)|Autostrada Salerno-Reggio Calabria]]'': nel tratto lucano uscire a ''Lauria Nord'' e proseguire per la ''SS Sinnica''. Nel tratto calabro uscire a ''Lauria Sud'' e proseguire per la ''SS Sinnica''.
* [[File:Strada Statale 653 Italia.svg|50px]] ''[[Strada statale 653 della Valle del Sinni|Sinnica]]'': uscire a ''Latronico''.
 
===Autobus===
Data la mancanza di linee ferroviarie nella regione, i mezzi di trasporto maggiormente utilizzati per raggiungere o spostarsi da Latronico sono gli autobus. Latronico è servito quotidianamente da collegamenti autobus per:
* [[Potenza (Italia)|Potenza]]
* [[Maratea]], autolinee ''[[Sita Sud]]''
* [[Salerno]]-[[Napoli]]
A tali autolinee vanno aggiunte quelle destinate alle principali città italiane.
 
===Ferrovie===
Latronico non è servita dai collegamenti ferroviari delle [[Ferrovie dello Stato|FS]]. Le [[Stazione ferroviaria|stazioni ferroviarie]] più vicine sono rappresentate dalla [[Stazione di Sapri]] (km 55), [[Stazione di Maratea]] (km 50) e dalla [[Stazione di Policoro-Tursi]] (km 80).
 
===Aeroporti===
Aeroporti per voli di linea più vicini:
*[[Aeroporto di Salerno-Pontecagnano]] (135&nbsp;km)
*[[Aeroporto di Lamezia Terme]] (200&nbsp;km)
*[[Aeroporto di Napoli-Capodichino]] (207&nbsp;km)
*[[Aeroporto di Bari-Palese]] (199&nbsp;km)
Per quanto riguarda voli privati e [[charter]] il punto di appoggio più vicino è l'aviosuperficie di [[Scalea]], in [[provincia di Cosenza]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1946]]
|[[1948]]
|Attilio Fanelli
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1948]]
|[[1948]]
|Vincenzo Rossi
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1948]]
|[[1948]]
|Gaetano Guarino
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1948]]
|[[1960]]
|Vincenzo Ciminelli
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1961]]
|[[1963]]
|Mario D'Angelo
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1964]]
|[[1964]]
|Pietro Cerminara
|-
|[[Sindaco]]
|I
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1965]]
|[[1965]]
|Luigi Grezzi
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1965]]
|[[1966]]
|Egidio Gioia
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1966]]
|[[1970]]
|Pietro Cerminara
|-
|[[Sindaco]]
|II
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1970]]
|[[1974]]
|Giovanni Del Vecchio
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1975]]
|[[1976]]
|Egidio Luigi Ponzo
|-
|[[Sindaco]]
|I
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1976]]
|[[1978]]
|Carmelo Rosario Grezzi
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1978]]
|[[1983]]
|Albino Rossi
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1983]]
|[[1984]]
|Luigi Ciminelli
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1985]]
|[[1985]]
|Egidio Nicola Mitidieri
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1985]]
|[[1990]]
|Egidio Luigi Ponzo
|-
|[[Sindaco]]
|II
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1991]]
|[[1992]]
|Domenico Ponzo
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1992]]
|[[1993]]
|Aniello De Blasio
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1994]]
|[[1997]]
|Domenico Antonio Pugliese
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1997]]
|[[2001]]
|Franco Mastropierro
|-
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2002]]
|[[2012]]
|Egidio Nicola Ponzo
|[[Centro Sinistra]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2012]]
|In carica
|Fausto Alberto De Maria
|Lista Civica
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
Il calcio è praticato a Latronico dal primo dopoguerra e nei momenti di maggiore presenza demografica ha visto anche due squadre contendersi accesi derby. Nel 1991 nasce la Polisportiva Latronico Terme che in seguito a diverse fusioni partecipa tuttora tra alterne fortune ai campionati regionali. La squadra nell'anno calcistico 2010-2011 si aggiudica il campionato di [[Prima Categoria]], girone B.
Rilevante anche l'attività di volley e atletica, discipline in cui le rappresentative giovanili hanno ottenuto numerosi riconoscimenti.
=== Impianti sportivi ===
*[[Stadio]] [[Comunale]], inaugurato nell'[[estate]] del [[1974]], è posto alla periferia del centro abitato. In seguito a pesanti riammodernamenti e lavori di messa in sicurezza lo stadio è stato munito di campo in erbetta, dispone di tribune coperte, di ottimi spogliatoi e di una buona illuminazione notturna. Ampie le possibilità di parcheggio.
*[[Palestra]] [[Comunale]], ospita partite di [[volley]] delle rappresentative giovanili locali.
*Campo di Calcetto Comunale, situato all'interno del complesso termale in contrada Calda, è munito di campo in [[Erba sintetica|erbetta sintetica]], spogliatoi e illuminazione notturna.
*[[Campo da tennis]] [[Comunale]], dispone di campo in gomma ed è munito di spogliatoi ed illuminazione per le partite in notturna. È utilizzato esclusivamente per le partite di tennis outdoor. È ubicato all'interno del complesso termale, in contrada Calda.
*Piscina Coperta Polifunzionale, situata all'interno del complesso termale, è dotata di impianto di riscaldamento dell'acqua, spogliatoi e zona svago. Vi si tengono corsi di nuoto e nuoto libero durante il periodo invernale.
 
== Galleria fotografica ==
<gallery>
File:Latronico sotto il cielo di giugno.JPG|Latronico al tramonto.
File:Latronico sotto la neve.jpg|Il paese ricoperto da un'ampia coltre di neve.
File:Carrarelatronico-c.jpg|via XX settembre, stradina del centro storico.
File:Monte Alpi.jpg|Vista del Monte Alpi, Latronico.
File:Cartel 070mod.jpg|Il Monte Alpi in autunno.
</gallery>
 
==Note==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Public Characters, Volume 2|autore=Alexander Stephens|editore=R. Phillips, 1799|pagine=pag. 153 - 161|url=http://books.google.it/books?id=900UAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=snippet&q=William%20Farish&f=true}}
* {{cita libro||[[Gaetano Arcieri]]|Monografia storico-statistica di Latronico|1852|Tip. S. Francesco|Sapri|cid=G. Arcieri, 1852, Sapri}}
* {{cita libro|Egidio Raffaele|D'Angelo|Monografia di Latronico: geografia, storia, culto di S.Egidio abate, zona climatica e turistica|1970||Napoli|cid=E. D'Angelo, 1970, Napoli}}
* {{cita libro|Egidio|Giordano|Latronico guida turistica e fotografica|2000|Tip. Zaccara|Lagonegro|cid=E. Giordano, 2000, Lagonegro}}
* {{cita libro|Egidio|Giordano|Cronache di Latronico, Folklore - Tradizioni - Cultura|2002|Tip. Zaccara|Lagonegro|cid=E. Giordano, 2002, Lagonegro}}
* {{cita libro|Giuseppe|Grezzi|Latronico in un soffio dell'Alpi|1996|Tip. Zaccara|Lagonegro|cid=G. Grezzi, 1996, Lagonegro}}
* {{cita libro|Lorenzo|Quilici|Carta Archeologica della Valle del Sinni|2003|L'Erma di Bretschneider|Roma|id=ISBN 88-8265-231-9|cid=L. Quilici, 2003, Roma}}
* {{cita libro|Ugo|Rellini|La caverna di Latronico e il culto delle acque salutari nell'età del Bronzo|1916|M.A.L. XXIV|Roma|cid=U. Rellini, 1916, Roma}}
* {{cita libro|Ugo|Rellini|Sui vasi contenenti cereali della grotta di Latronico|1940|BPI|Roma|cid=U. Rellini, 1940, Roma}}
* {{cita libro|Francesco|Trinchera|Syllabus Graecarum membranarum|2004|Ed. Ursini|Catanzaro|cid=F. Trinchera, 2004, Catanzaro}}
 
==Voci correlate==
*[[Comunità montana Lagonegrese]]
*[[Parco nazionale del Pollino]]
*[[Diocesi di Tursi-Lagonegro]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=en:Farish, William (DNB00)|b=en:Foundations of Education and Instructional Assessment/Grading/Purpose}}
{{interprogetto|commons=Category:Latronico}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.latronico.eu/ Comune di Latronico]
*[http://www.prolocolatronico.it/ Pro Loco]
*{{cita web|url=http://www.guidacomuni.it/Schedanuova.asp?ID=76040|titolo=Guida ai comuni - Latronico|accesso=11-03-2010}}
*{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/076/040/index.html|titolo=Comuni Italiani - Latronico|accesso=11-03-2010}}
 
{{Portale|biografie|chimica}}
{{Comuni del Parco Nazionale del Pollino}}
{{Controllo di autorità}}
{{Comunità montana Lagonegrese}}
{{Provincia di Potenza}}
{{portale|Basilicata|Italia}}
 
[[Categoria:Latronico|Membri *della Cambridge Philosophical Society]]