Volpago del Montello e Balthazar Johannes Vorster: differenze tra le pagine

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{{Carica pubblica
{{Avvisounicode}}
|nome = Balthazar Johannes Vorster
{{Divisione amministrativa
|immagine = John Vorster.jpg
|Nome=Volpago del Montello
|carica = [[Presidente del Sudafrica]]
|Panorama=Volpago del Montello Capitello San Carlo.jpg
|mandatoinizio = 21 agosto [[1978]]
|Didascalia=Il capitello votivo di San Carlo
|mandatofine = 10 ottobre [[1978]]
|Bandiera=
|predecessore = [[Marais Viljoen]]
|Voce bandiera=
|successore = [[Marais Viljoen]]
|Stemma=Volpago del Montello-Stemma.png
|carica2 = [[Primi ministri del Sudafrica|Primo ministro del Sudafrica]]
|Voce stemma=
|mandatoinizio2 = 13 settembre [[1966]]
|Stato=ITA
|mandatofine2 = 2 ottobre [[1978]]
|Grado amministrativo=3
|predecessore2 = [[Hendrik Frensch Verwoerd]]
|Divisione amm grado 1=Veneto
|successore2 = [[Pieter Willem Botha]]
|Divisione amm grado 2=Treviso
|partito = [[National Party (Sudafrica)|National Party]]
|Amministratore locale=Roberto Toffoletto
|Partito=[[lista civica]]
|Data elezione=16/05/2011
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=45
|Latitudine minuti=47
|Latitudine secondi=0
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=12
|Longitudine minuti=7
|Longitudine secondi=0
|Longitudine EW=E
|Altitudine=94
|Superficie=44.69
|Note superficie=
|Abitanti=10024
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=[[Santa Maria della Vittoria (Volpago del Montello)|Santa Maria della Vittoria]], Selva del Montello, Venegazzù
|Divisioni confinanti=[[Crocetta del Montello]], [[Giavera del Montello]], [[Montebelluna]], [[Moriago della Battaglia]], [[Paese (Italia)|Paese]], [[Ponzano Veneto]], [[Povegliano]], [[Sernaglia della Battaglia]], [[Trevignano]]
|Codice postale=31040
|Prefisso=[[0423]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=026093
|Codice catastale=M118
|Targa=TV
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=volpaghesi
|Patrono=[[santa Maria Maddalena]]
|Festivo=[[22 luglio]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa = Map of comune of Volpago del Montello (province of Treviso, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa = Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
|Sito=http://www.comune.volpago-del-montello.tv.it
}}
{{Bio
|Nome = Balthazar Johannes
|Cognome = Vorster
|PostCognome = meglio conosciuto come '''John Vorster'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Jamestown
|LuogoNascitaLink = Jamestown (Sudafrica)
|GiornoMeseNascita = 13 dicembre
|AnnoNascita = 1915
|LuogoMorte = Città del Capo
|GiornoMeseMorte = 10 settembre
|AnnoMorte = 1983
|Attività = politico
|Nazionalità = sudafricano
|PostNazionalità =, importante figura del [[nazionalismo]] [[afrikaner]] e uno dei principali fautori del regime dell'[[apartheid]]
|Immagine =
|Didascalia =
}}
Conosciuto come un personaggio decisamente schierato a [[destra (politica)|destra]], si oppose duramente sia al [[liberalismo]] che al [[comunismo]]. Fu membro del [[National Party (Sudafrica)|National Party]], [[Ministro della Giustizia]] ([[1961]]-[[1966]]), [[Primo Ministro]] ([[1966]]-[[1978]]) e infine ricoprì la carica (allora solo onorifica) di [[Presidente del Sudafrica|Presidente Statale del Sudafrica]] ([[1978]]-[[1979]]), posizione che fu costretto ad abbandonare a causa di uno scandalo politico-finanziario.
 
== Biografia ==
'''Volpago del Montello''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/vol'pago del mon'tɛllo/}}; ''Volpago'' in [[lingua veneta|veneto]], [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/vol'pago/}}) è un [[comune italiano]] di 10.003 abitanti<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2010gen/index.html Dato Istat al 31/08/2010].</ref> della [[provincia di Treviso]], in [[Veneto]].
=== Gioventù ===
Vorster nacque il 13 dicembre 1915 nell'area rurale di Jamestown, nel distretto di [[Uitenhage]], nella parte orientale della [[Provincia del Capo]], tredicesimo figlio di una ricca famiglia afrikaner di [[allevamento|allevatori]] di pecore. Frequentò le scuole Primarie e Secondarie nel suo distretto per poi essere ammesso all'[[Università di Stellenbosch]] presso la facoltà di Legge.
 
L'Università di [[Stellenbosch]] può essere considerata la culla del nazionalismo afrikaner: sei dei sette Primi Ministri del [[Sudafrica]], fra il [[1910]] e il [[1971]], provenivano da questa Università. In questo istituto Vorster fu presto coinvolto dalla politica, schierandosi con i nazionalisti e diventando vicepresidente del consiglio studentesco e capo della sezione giovanile del National Party. Si laureò nel [[1938]], per diventare in seguito cancelliere del Presidente della Divisione Provinciale del Capo della [[Corte Suprema sudafricana]]. Non rimase a lungo in questo impiego: l'anno seguente iniziò la professione di Procuratore a [[Port Elizabeth]], per poi spostarsi nella città di [[Brakpan]], nel [[Witwatersrand]].
==Storia==
{{Nota|allineamento =sinistra|larghezza = 200px|titolo=Le origini del nome|contenuto=
Si sono fatte diverse supposizioni circa l'origine del toponimo Volpago.
 
=== Coinvolgimento attivo in politica ===
Secondo una convinzione popolare, sarebbe in relazione con [[volpe]]. Ma un'ipotesi più probabile osserva che anticamente era scritto ''Bolpagus'', dove si può individuare una radice ''bol''-, di origine tardo-barbarica e significante "terra rossa", e un suffisso -''[[pagus]]'' che in [[lingua latina|latino]] indica una piccola circoscrizione territoriale e, di conseguenza, un villaggio. Volpago starebbe quindi a significare "paese della terra rossa", cosa confermata dalle caratteristiche geologiche del territorio<ref name=sto/>.
Lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] nel settembre [[1939]] vide Vorster, per la prima volta, coinvolto nella politica nazionale. La decisione del [[Parlamento sudafricano]] di entrare in guerra a fianco degli Alleati scontentò aspramente i nazionalisti afrikaner che provavano indignazione per l'alleanza del Sudafrica con il loro vecchio nemico, l'[[Regno Unito|Inghilterra]]. Molti nazionalisti [[boeri]], più per uno sentimento anti-[[Regno Unito|inglese]] che per chiaro spirito filo-[[nazismo|nazista]], speravano ardentemente in una vittoria della [[Germania]].
 
Vorster incanalò le sue attività in una organizzazione chiamata [[Ossewabrandwag]] (letteralmente "sentinelle dei carri trainati dai buoi"), fondata nel [[1938]] per perpetuare lo spirito prodotto dalle celebrazioni del centenario del [[Afrikaner#Great Trek|Great Trek]] che si tennero, appunto, in quell'anno. Sotto la leadership del leader [[Johannes van Rensburg]], l'Ossewabrandwag divenne una organizzazione anti-[[britannica]] e nazista che si adoperò attivamente per vanificare gli sforzi di guerra del Sudafrica. Molte azioni di [[sabotaggio]] e violenza commesse nel paese durante la guerra furono attribuite all'Ossewabrandwag; in seguito Vorster avrebbe dichiarato di non aver partecipato direttamente a nessuno di tali atti.
Un'ulteriore teoria lo ritiene un [[prediale]] legato a un ''Vulpius'', con suffisso aggettivale -''acus''<ref>{{cita web
|cognome= Ferrarese
|nome= Francesco
|url=http://www.3kcl.net/montello/montello-research/11-FerrareseDefinitivo.pdf
|titolo=Elementi di toponomastica
|accesso=29-8-2010
|formato=PDF
|editore= Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna
|opera= Montello
|pagina= 102
|data=
|anno= 2005
|mese=
}}.</ref>.}}
 
Scalando i livelli dell'organizzazione che era ormai diventata una struttura paramilitare, Vorster raggiunse il rango di generale. In una dichiarazione fatta in questo periodo, egli identificava l'ideologia dell'organizzazione come "[[nazionalismo cristiano]]", l'equivalente sudafricano del [[nazionalsocialismo]]. Anche suo fratello, [[J.D. Vorster]], pastore della [[calvinismo|chiesa riformata]] [[Chiesa riformata olandese|olandese]], prese posizione a favore della Germania, ricevendo con regolare sentenza una condanna al carcere per aver trasmesso informazioni al nemico circa i movimenti delle navi da guerra alleate.
Le civiltà antiche hanno lasciato consistenti tracce in tutto il territorio. Si tratta di reperti risalenti alla [[preistoria]], al periodo dei [[castellieri]], ai [[Paleoveneti]] e ai [[Civiltà romana|Romani]]. A questi ultimi si deve anche la disposizione di strade e fossati, orientati in direzione nordovest-sudest e sudovest-nordest, secondo la [[centuriazione]] del ''[[municipium]]'' di ''[[Treviso|Tarvisium]]''.
 
Nello stesso periodo Vorster attirò l'attenzione facendo dichiarazioni sprezzanti nei confronti delle [[democrazia|democrazie]] occidentali e di lode per il regime di [[Adolf Hitler]], il cui governo [[dittatura|dittatoriale]] considerava come modello ideale per il governo del Sudafrica, in contrapposizione al sistema parlamentare di tipo inglese in vigore.
Nel [[basso medioevo]] Volpago diventa [[capopieve]], mentre a Selva viene costruito un castello dei nobili Vidoti (o Guidoti). Nel [[XIV secolo]] seguì le sorti di Treviso e fu annessa alla [[Serenissima]].
 
Nel settembre del [[1942]], Vorster fu incarcerato in un campo di detenzione a [[Koffiefontein]] a causa delle sue attività di sabotaggio. Durante questo internamento chiese ripetutamente di essere portato davanti a una Corte di Giustizia, guidando persino uno sciopero della fame in un tentativo di attirare l'attenzione e far pressioni sulle autorità, affinché gli concedessero un regolare processo. Fu rilasciato nel febbraio [[1944]], con alcune restrizioni. Si rifiutò di sottostare a queste limitazioni della sua libertà (che includevano il confino in un particolare distretto) ma non fu punito per averle violate.
Durante il dominio veneziano, si diffuse stabilità e relativo benessere grazie all'interessamento di alcune famiglie nobili che investirono sull'agricoltura e sulla [[sericoltura]]. L'accesso al sovrastante [[Montello (colle)|Montello]], invece, era vietato, poiché il suo bosco era sfruttato esclusivamente dall'[[Arsenale di Venezia|Arsenale]].
 
Negli anni seguenti, diventato una figura importante nel National Party, Vorster si sentì spesso rinfacciare dai suoi oppositori i suoi trascorsi in tempo di guerra; tuttavia, egli non rinnegò mai nulla di ciò che aveva detto o fatto in quel periodo. Parlò della sua reclusione in Parlamento nel maggio [[1960]], dichiarando che un possibile motivo di questo provvedimento era il fatto di essere stato sospettato di aver ospitato dei disertori. Inoltre spiegò anche come, dopo essere stato rilasciato, avesse chiesto al [[Ministro della Giustizia]] di allora, [[Colin Fraser Steyn]], di perorare la causa di coloro che erano ancora detenuti, e che Steyn, per tutta risposta, lo avesse minacciato di farlo arrestare di nuovo se non avesse lasciato subito il suo ufficio. L'esperienza del campo di detenzione ebbe l'effetto di inasprire il carattere e l'estremismo politico di Vorster.
Alla caduta della Repubblica seguì uno sconvolgimento dei sistemi rurali, politici e religiosi sostituiti dai comuni. Volpago passò poi con tutto il Veneto al [[Regno Lombardo-Veneto]] per essere poi unito al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
=== Vorster in parlamento ===
Nel [[1870]], il comune fu uno dei primi ad essere industrializzato, grazie all'attività dei Gobbato. Alle ville di questa famiglia furono annessi una filanda e uno stabilimento bacologico che diedero lavoro a centinaia di persone provenienti anche dai paesi vicini. Tuttavia, ciò non servì a frenare la diffusa povertà, che provocò una massiccia emigrazione verso l'estero, specialmente in [[Sudamerica]].
Le relazioni fra l'Ossewabrandwag e il National Party, allora guidato da [[Daniel Francois Malan]], raggiunsero un punto di rottura alla fine del [[1941]]. Ripudiato dal National Party, l'Ossewabrandwag si alleò con l'[[Afrikaner Party]], nato nello stesso anno. Alla fine della guerra, a Vorster fu permesso di riprendere la sua professione di [[avvocato]]. Nel [[1948]] cercò di ottenere una candidatura in Parlamento nelle file dell'Afrikaner Party, nella [[circoscrizione elettorale]] di [[Brakpan]]. Intanto, le relazioni fra l'Afrikaner Party e il National Party erano state ristabilite, tanto da permettere la stipulazione di un patto elettorale contro lo [[United Party]] di [[Jan Smuts]], allora al potere. I nazionalisti diffidavano del giovane agitatore Vorster, e rifiutarono di appoggiare la sua candidatura. Così egli corse alle elezioni come indipendente, non riuscendo a guadagnare il seggio per pochissimi voti (quattro).
 
Quell'anno, la maggioranza andò alla coalizione di National e Afrikaner Party che, una volta saliti al governo, cominciarono a realizzare la politica dell'[[apartheid]]. Sebbene le discriminazioni razziali a favore dei bianchi fossero già presenti nella politica e nella società sudafricana, questo nuovo governo le istituzionalizzò.
In prossimità del [[fronte del Piave]], Volpago si ritrovò in prima linea durante la [[Grande Guerra]], che infuriò soprattutto lungo il versante settentrionale del Montello.
 
Vorster dovette aspettare fino al [[1953]] per entrare in Parlamento, quando la sua candidatura fu accettata dal National Party. Fu eletto nella circoscrizione elettorale di [[Nigel]] nel [[Transvaal]], e dimostrò subito di essere un parlamentare molto capace, un buon oratore, molto esperto nell'agone politico e trascinatore di folle. Divenne ben presto il leader dell'ala destra del National Party e in questa veste aiutò l'ascesa al potere di [[Hendrik Frensch Verwoerd]], che divenne Primo Ministro nel [[1958]]. Con il nuovo capo del governo la scalata di Vorster nella gerarchia del partito fu rapida: fu nominato Sottosegretario all'Istruzione, alle Arti e alle Scienze e in tale veste applicò in modo intransigente il [[Bantu Education Act]], legge che costringeva i non bianchi a frequentare solo scuole di indirizzo tecnico o che insegnavano un lavoro manuale. Nell'ottobre [[1958]] fu nominato anche Sottosegretario al Welfare. Si guadagnò subito una reputazione di rigido esecutore dell'apartheid e di fautore di un inasprimento ulteriore di tale politica di segregazione.
Degli eventi tra le due guerre, da ricordare la [[tromba d'aria]] del [[24 luglio]] [[1930]], che provocò morte e distruzione e danneggiò gravemente la chiesa di Selva.
 
=== Ministro della giustizia ===
Durante il [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto]], Volpago vide cadere molti suoi cittadini in guerra, e molti furono pure i tragici rastrellamenti nazi-fascisti<ref name=sto>[http://www.comune.volpago-del-montello.tv.it/pages/ita/templates/t2.asp?codice=864] Informazioni dalla sezione ''La storia'' del sito del comune.</ref>.
Nel marzo del [[1960]], gli [[massacro di Sharpeville|scontri interrazziali]] di [[Sharpeville]] (69 dimostranti africani uccisi dal fuoco della polizia) convinsero Verwoerd decise che era necessaria una mano più ferma nell'applicazione dell'apartheid. Nel [[1961]], Vorster fu promosso Ministro della Giustizia, della Sicurezza Sociale e delle Pensioni; nel [[1966]] divenne Ministro anche della Polizia e delle Prigioni. Con lui in carica, l'autorità della legge fu estesa a dismisura e l'opposizione all'apartheid venne soffocata. Proprio nel suo ruolo di Ministro della Giustizia, però, Vorster si trovò a dover affrontare nuove critiche legate al suo passato filo-nazista. In questo periodo egli dichiarò pubblicamente di aver cambiato opinione e di essere diventato un sostenitore del sistema parlamentare.
 
Entrambe le maggiori organizzazioni politiche non bianche, cioè l'[[African National Congress]] e il [[Pan-African Congress of Azania|Pan-African Congress]] erano state bandite, ma la possibilità di altre insurrezioni era concreta; esistevano inoltre altre organizzazioni clandestine che ricorrevano programmaticamente alla violenza. La risposta di Vorster, come Ministro della Giustizia, fu di dotare lo Stato di poteri straordinari per affrontare l'opposizione extraparlamentare. Egli fu ideatore dell'arsenale legislativo più repressivo possibile contro i militanti anti-apartheid. Sotto l'egida di Vorster, il sistema di sicurezza della polizia divenne una macchina formidabile, penetrando in ogni angolo e nicchia della società sudafricana, scovando gli oppositori e smascherando i movimenti e le organizzazioni clandestine. Furono approvate ferree leggi sulla sicurezza, che in effetti davano alle autorità carta bianca di fare quello che volevano con poche o nessuna possibilità di ricorso ai tribunali. L'arresto senza un processo, introdotto come misura provvisoria, divenne un aspetto permanente della scena sudafricana e fu usato in modo esteso contro persone sospettate e contro coloro che svolgevano attività politiche ritenute illegali.
===Sviluppo socio-economico dal dopoguerra ad oggi===
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{{Controlcopy|Inserimento in blocco di grande quantità di testo. Probabile copyviol cartaceo o da url rimosso dal web.|Veneto|settembre 2009}}
Il territorio di Volpago fu fortemente caratterizzato fino agli [[anni 1960|anni sessanta]] da grandi ondate migratorie che diedero la possibilità, per coloro che restarono, di ricevere le rimesse dai concittadini all'estero, fondamentali per investire nelle imprese e contribuire al miracolo economico che travolse l'Italia nel dopoguerra. Rapidamente il paese divenne un importante centro di indotti industriali (soprattutto nel settore calzaturiero) e sede di rilevanti attività; fra queste meritano di essere citate l'''Ennerev'', che produceva materassi a molle esportati in tutta Italia e all' estero, la ''Garmont'', il cui prodotto, una scarpa sportiva lavorata a mano molto innovativa per l'epoca, s'impose in tutto il mondo, ed infine la “Funghi del Montello”, la prima coltura razionale di funghi organizzata con modernissimi laboratori e un rivoluzionario procedimento di [[coltura]]. Volpago sembrava così essersi definitivamente allontanata dal [[latifondo]] che ancora dominava fino a poco tempo prima le campagne venete costringendole all'arretratezza e alla povertà. Ma negli [[anni 1970|anni settanta]] una grave crisi politica ed economica investì la società, portando al fallimento molte importanti realtà locali e creando una nuova forma di organizzazione del lavoro: l'azienda a conduzione familiare. Si svilupparono così moltissime microimprese che migliorarono definitivamente la qualità della vita, garantendo una piena occupazione e un veloce sviluppo. Oggi il territorio è caratterizzato da una forte dinamicità del tessuto economico produttivo: le infrastrutture hanno un ruolo importante, e vi è sempre più l'evidente necessità di superare le annose questioni che gravano sulla loro modernizzazione. In questi ultimi anni, la nostra regione è investita da una lenta metamorfosi, all'interno di una generale riconfigurazione delle componenti economiche, con i relativi cambiamenti demografici e territoriali. Si sta sempre più sviluppando il settore dei servizi (la cui quota di valore negli ultimi anni ha avuto un incremento del 1,3 %) a scapito dell'industria, in tendenza con le principali economie europee. La terziarizzazione determina il contenimento della crescita delle attività ad elevato contenuto di lavoro. A questo si deve aggiungere la necessità di investimento nella Ricerca e nello Sviluppo, tradizionalmente esiguo (0,7 % del [[Pil]] regionale), benché gli ultimi dati, congiunti all'incremento dei numeri di laureati (oggi al 9,1 %), facciano ben sperare. Si denota inoltre una dinamica più contenuta nei consumi: l'incertezza sull'economia, la flessione delle esportazioni, l'invecchiamento della popolazione generano il cosiddetto risparmio precauzionale. È chiaro che oramai le nostre imprese necessitano di norme che agevolino il passaggio a produzioni più competitive (flessibilità del mercato e adeguati ammortizzatori sociali), che consentano lo sviluppo della logistica al fine di raggiungere i propri mercati di sbocco ed approvvigionamento, garantite nella propria sicurezza e nella valorizzazione della mobilità sociale. In questo contesto i settori maggiormente rilevanti a Volpago sono il tessile, il calzaturiero con il suo indotto e il metalmeccanico.
 
Nell'ambito di queste leggi repressive ricordiamo la [[Sabotage Act]] del giugno [[1962]], che prevedeva arresti domiciliari e messe al bando più severe e non soggette ad appello in tribunale, limitando drasticamente le libertà civili. Il reato di [[sabotaggio]] comportava adesso da un minimo di cinque anni, senza possibilità di rilascio sulla parola, fino alla [[pena di morte]]. A causa della formulazione estremamente generica della legge, atti come la violazione della [[proprietà privata]] o il [[possesso illegale di armi]] potevano essere fatti rientrare nel reato di sabotaggio.
Volpago è anche una terra di cultura e di uomini d'ingegno. L'ing. [[Ugo Gobbato]] ([[1888]]-[[1945]]) diresse l'[[Alfa Romeo]] impedendo ai nazisti di trasferire la casa automobilistica e i suoi materiali in [[Germania]]. Grandi artisti di Volpago sono [[Ottorino Stefani]] ([[1928]]), pittore e poeta di fama nazionale, che ha dedicato gran parte dei propri capolavori alle terra natia ed [[Island Guizzo]] ([[1915]]-[[1987]]), pittore deportato nei lager, operante a Roma accanto a grandi personalità come [[Giorgio De Chirico]]. La nostra terra è anche aggraziata da numerose opere architettoniche di straordinaria bellezza: nella frazione di Selva vi sono la quattrocentesca [[Villa Priuli-Barea]], la cinquecentesca barchessa di ca' Marcello, la chiesa che ospita le storie di Mosè dei Guardi, Tintoretto e [[Paolo Veneziano]], il più illustre pittore del Trecento veneto; a Volpago si trovano [[Villa Saccardo]] ( [[XVI secolo]]) e l'ex convento dei Nonantolani e casa Fiorentin, del 1902, unico esempio di architettura [[Stile Liberty]]; nella frazione di Venegazzù si possono ammirare la settecentesca villa palladiana [[Villa Spineda|Spineda]] e la quattrocentesca casa Dal Zotto, uno dei più significativi esempi di edilizia rurale veneta di impronta tipicamente gotica. Terra di cultura, Volpago vede negli ultimi tempi una grande rinascita culturale, un rifiorire di attività ed eventi culturali su iniziativa pubblica e privata, con mostre, manifestazioni, concerti, spettacoli, proiezioni e visite, che ottengono sempre più importanti e riconosciuti successi.
 
Il 1º maggio [[1963]] il governo varò la [[General Law Amendment Act]], meglio nota come "legge dei novanta giorni di carcerazione", che cancellava il diritto dell'arrestato di conoscere le cause dell'arresto e conferiva di fatto a qualunque agente di polizia il potere di trattenere chiunque senza [[mandato]], sulla base di un semplice [[sospetto]] di [[reato politico]]. Gli arrestati potevano essere detenuti fino a 90 giorni senza capi d'accusa e senza assistenza legale; i novanta giorni potevano essere prolungati. Le percosse agli arrestati erano all'ordine del giorno; si cominciarono ad utilizzare [[elettroshock]], soffocamenti e altre forme di [[tortura]]. In parlamento, l'unico voto contrario a quella legge fu quello della deputata del [[Progressive Party]], [[Helene Suzman]]. Furono previste pene più severe per l'appartenenza ad organizzazioni illegali; furono introdotte condanne da cinque anni alla pena di morte per il reato di [[fiancheggiamento]] al [[South African Communist Party]] e ad altre organizzazioni al bando.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Architetture religiose===
*[[Chiesa Parrocchiale di Selva]]: Selva possedeva una delle chiese più ricche d'opere d'arte di tutta la diocesi trevigiana. Venne distrutta da un tromba d'aria nel 1930.
Il nuovo tempio vasto ed imponente, di linee architettoniche sobrie ed eleganti, fu progettato dall'architetto F.Scudo.
Recentemente, dopo essere state restaurate ad opera della fondazione Cassamarca, sono state ricollocate nella chiesa 6 grandi tele, opere di Giannantonio Guardi, Francesco Guardi e Francesco Fontebasso, rappresentanti storie di Mosè.
 
Un'altra legge del parlamento proibiva la riproduzione e diffusione di qualunque dichiarazione resa da persone messe al bando. In base a questa legge, alla fine del [[1962]], furono [[libertà di stampa|chiusi molti giornali]] e il possesso di pubblicazioni vietate divenne un [[reato]] punibile con la detenzione fino a due anni.
*[[Santuario S.Maria della Vittoria]]: costruito dopo la vittoria del 1918, anch'esso su progetto dell'arch. Fausto Scudo, come chiesa parrocchiale della comunità montelliana che si andava va sviluppando all'interno del bosco Montello.
 
La vigorosa politica di Vorster sulla sicurezza, ritenuta dai nazionalisti un successo, aumentò il suo prestigio all'interno del partito. Forte di questo successo, Vorster dichiarò di essere l'"uomo forte" che aveva annientato la resistenza interna e reso il paese più sicuro. Inoltre la sua attività come Ministro della Giustizia gli assicurò un posto stabile nella ribalta politica sudafricana.
*[[Chiesa del Belvedere]]: inizio sec. XX, su progetto dell'ing. Ignazio Saccardo.
 
=== Primo Ministro ([[1966]]-[[1976]]) ===
*[[Chiesa di Sant'Andrea (Venegazzù)|Chiesa di Sant'Andrea Apostolo]] a Venegazzù: importante edificio religioso neoclassico, opera del noto architetto castellano [[Giordano Riccati]].
Il 6 settembre [[1966]] il Primo Ministro [[Hendrik Frensch Verwoerd]] fu assassinato nell'aula del parlamento di [[Città del Capo]] da un commesso parlamentare che soffriva di squilibri psichici. Una settimana dopo, un comitato ristretto del National Party elesse Vorster all'unanimità come successore di Vewoerd, sia come leader del partito, sia come capo del [[governo]]. Nessuno dei suoi rivali poteva godere dei suoi appoggi, che andavano dall'ala destra del partito alla ''Nederduitse Gereformeerde Kerk'' (Chiesa Riformata Olandese) e persino alla influente [[società segreta]] afrikaner denominata [[Broederbond]].
 
Da un lato egli continuò la realizzazione del sistema legislativo che costituiva l'apartheid, (come dimostra il fatto che nel [[1968]] abolì gli ultimi quattro seggi parlamentari che erano riservati alla rappresentativa bianca eletta con i voti dei [[cape coloured]]). Dall'altro, anche se il suo premierato cominciò con una linea dura, egli fu inaspettatamente l'uomo della svolta in senso moderato.
===Architetture civili===
*Municipio: già villa residenziale di uno dei due rami della famiglia Gobbato.
Poco discosto sorgeva lo stabilimento bacologico.
 
In politica interna, nonostante l'impegno di base nel mantenere l'apartheid, il suo programma fu molto più liberale di quello del suo predecessore. È vero che fu spietato nel sopprimere il dissenso antisegregazionista, che durante il suo governo ci fu una [[escalation]] di conflitti razziali ed un marcato aumento di detenzioni senza processo; tuttavia, Vorster fu anche il primo fra i leader bianchi sudafricani a rimuovere alcuni odiati simboli della politica segregazionista e alcune delle più gravi pratiche di discriminazione razziale. Come Primo Ministro coltivò un'immagine molto più moderata rispetto a quella dura del suo periodo come Ministro della Giustizia, cercando di raccogliere consensi anche presso gli [[inglesi sudafricani]] (in genere più moderato dei boeri) e tentando in modo assiduo di guadagnare l'amicizia degli altri stati africani.
*[[Ca' Duodo]]: a Martignago, quasi lambita dalla Brentella, spicca nel verde Ca' Duodo, ora Schippa, elegante nella sua veste originale, dopo l'accurato restauro.
Qui nel lontano 1752 fu ospitato il vescovo Paolo Francesco Giustinian.
 
Entrambi questi aspetti destarono le ire dell'estrema destra del partito, i cosiddetti ''Verkramptes'', raggruppati intorno al ministro [[Albert Hertzog]]. Vorster procedette in modo energico nell'affrontare le loro crescenti critiche, dimostrando di non avere intenzione di passare alla storia come il leader che aveva permesso al nazionalismo afrikaner di perdere la sua unità. Nel tormentato periodo fra il [[1967]] e il [[1969]] Vorster tentò di tenere il partito unito ma alla fine la sua pazienza e quella dei suoi si esaurì e i ''Verkramptes'' (inclusi quattro membri del Parlamento del National Party) uscirono dal partito. Quindi le timide aperture di Vorster rispetto ai suoi predecessori riguardo all'apartheid provocarono uno scisma all'interno del partito di governo: gli estremisti lasciarono il partito per fondarne uno nuovo, l'[[Herstigde Nasionale Party]] ([[HNP]], Partito Nazionale Rifondato). Ma nelle elezioni anticipate dell'aprile [[1970]], primo banco di prova del nuovo partito, i ''Verkramptes'' furono completamente sconfitti non ottenendo nemmeno un seggio.
*[[Villa Gobbato]]: era la villa originaria della famiglia Gobbato.
Oltre il parco si articolava il lungo edificio della filanda, una della più produttive di tutta la Provincia.
 
Nonostante questa sua apparente vittoria, era chiaro che il controllo di Vorster sul nazionalismo afrikaner non era completo come lo era stato quello di Verwoerd. L'[[afrikanerdom]] stava diventando un fenomeno diversificato, più pluralista e di conseguenza esso stava sempre di più diventando fonte di conflitti sempre maggiori.
*[[Casa Dal Zotto]]: costruzione di notevole interesse, con un caratteristico ballatoio più recente rispetto all'edificio originario.
Fu notata anche dall'attento scrittore Giovanni Comisso che la portò come esempio di architettura rurale veneta.
*[[Villa Spineda]], Gasparini, Loredàn: rilevata prima dal Gruppo Benetton e successivamente da Veneto Banca, è stata completamente restaurata con progetto degli architetti Afra e Tobia Scarpa e del prof. Mora.
È uno dei più riusciti esempi del palladianesimo settecentesco.
Il progetto iniziale di F. M.Preti (1701-1774) fu rielaborato dal Miazzi (1699-1797) che ne condusse a termine la realizzazione. Il complesso presenta un imponente edificio dominicale, che si sviluppa attorno al pronao centrale, affiancato da due ariose barchesse.
Il giardino che precede la facciata è tutto circondato da una peschiera, mentre quello retrostante si spinge alle pendici del [[Montello (colle)|Montello]]. Villa Spineda fu residenza del sen. [[Jacopo Gasparini]], governatore d'[[Eritrea]] e Ambasciatore nello [[Yemen]].
 
Anche in politica estera egli fu alquanto più pragmatico e meno dogmatico del suo predecessore, avviando una politica di distensione e più conciliante con gli altri stati africani e perseguendo una politica di relazione diplomatiche stabili con questi paesi. Ad esempio, egli acconsentì che diplomatici neri potessero vivere in aree riservate alla popolazione bianca (come capitò ai diplomatici del [[Malawi]] accreditati in Sudafrica). Allacciò relazioni ininterrotte con gli altri capi dell'[[Africa nera]] come [[Felix Houphouet-Boigny]] della [[Costa d'Avorio]] e [[Kenneth Kaunda]] dello [[Zambia]]. Queste aperture furono probabilmente dettate dalla comprensione, da parte di Vorster, dell'evoluzione degli equilibri politici nella zona legate alla caduta dell'[[impero coloniale portoghese]] ([[1974]]), in particolare rispetto alle situazioni della [[Rhodesia]] e l'[[Africa del Sudovest]] ([[Namibia]]).
*[[Barchessa Loredan]]: imponente barchessa, di inconfondibile stile settecentesco, superstite di una più ampia residenza di campagna, distrutta agli inizi del XIX secolo. Di bellezza straordinaria è il parco naturale che si stende ai suoi piedi.
 
Per quanto riguarda la Rhodesia il comportamento di Vorster fu alquanto ambiguo. La Rhodesia era governata da una minoranza bianca che si era ribellata al dominio britannico dichiarando unilateralmente la propria indipendenza nel [[1965]]. Vorster sostenne questo stato in modo non ufficiale, evitando però di riconoscerlo in modo ufficiale, cosa che avrebbe potuto costargli l'alleanza politica con gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Nel [[1974]] costrinse il Primo Ministro bianco della Rhodesia, [[Ian Smith]], ad accettare in principio che la minoranza bianca non potesse più continuare a governare il paese a tempo indeterminato e ad accettare di negoziare un passaggio di potere alla maggioranza nera. Questo portò molti compatrioti e molti rhodesiani bianchi a considerarlo come un traditore. Ma se da un lato lavorava con il [[Segretario di Stato]] [[statunitense|americano]] [[Henry Kissinger]] al fine di persuadere Ian Smith a dividere il potere con i leader neri, allo stesso tempo Vorster rimaneva risoluto nel non accettare un futuro simile per il proprio paese.
*[[Villa Priuli]], Barea: complesso architettonico ottenuto dall'ampliamento di un palazzetto cinquecentesco.
 
Per quanto riguarda l'Africa del Sudovest, ancora controllata dal Sudafrica, egli cercò una soluzione alle richieste internazionali di indipendenza. Nel [[1978]] il governo di Vorster accettò per la prima volta il principio dell'indipendenza della Namibia. Ci vollero comunque dieci anni (fino agli accordi del dicembre [[1988]]) perché la procedura di autodeterminazione di questo territorio fosse effettivamente aperta.
=== Aree naturali ===
==== Il Montello ====
{{vedi anche|Montello (colle)}}
 
Proprio la revoca del mandato sudafricano sull'Africa del Sudovest (decretata dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nel 1974) e l'esclusione dell'ambasciatore del Sudafrica dall'[[Assemblea Generale delle Nazioni Unite]] nello stesso anno, fecero fallire questa politica di distensione. Per di più, a partire dal [[1975]], il governo di Vorster sostenne i movimenti che si ribellavano ai nuovi governi indipendenti di [[Mozambico]] e [[Angola]], invadendo quest'ultimo paese nello sforzo (rivelatosi poi infruttuoso) di bilanciare il sostegno [[Unione Sovietica|sovietico]] e [[cuba]]no al [[Movimento Popolare per la Liberazione dell'Angola]] ([[MPLA]]) di ispirazione [[marxista]].
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Volpago del Montello}}
 
Vorster modificò anche le prospettive politiche dei [[Bantustan]] istituiti dai precedenti governi del National Party. La prima novità fu la concessione più rapida possibile dell'autonomia ai focolai nazionali "bantu"; seguì il riconoscimento del loro diritto all'indipendenza. Il [[Transkei]] fu il primo bantustan a ottenere l'indipendenza diventando uno "stato nero" nel [[1976]]; seguì il [[Bophuthatswana]]. La concessione dell'indipendenza a questi territori era certamente anche connessa all'intento di estromettere i neri dalla vita politica del Sudafrica bianco, separando nettamente le due comunità sul piano politico. Questa azione tuttavia non fu riconosciuta dalla comunità internazionale. Critiche ai bantustan provennero anche dal capo [[Buthelezi]] (Primo Ministro del bantustan del [[Kwazulu]], una grande comunità di 5,6 milioni di abitanti) che rifiutò l'indipendenza ritenendola solo fittizia e strumentale allo sviluppo e all'estensione dell'apartheid.
==Cultura==
=== Personalità legate a Volpago del Montello ===
* [[Luigi Pastro]] (Volpago del Montello, [[1822]] – Venezia, [[1915]]), patriota e politico
* [[Pier Andrea Saccardo]] ([[Treviso]], [[1845]] – [[Padova]], [[1920]]), botanico e micologo
* [[Jacopo Gasparini]] (Volpago del Montello, [[1879]] - [[Asmara]], [[1941]]), governatore d'[[Eritrea]] dal [[1928]] al [[1932]], senatore del Regno e ambasciatore nello Yemen
* [[Ugo Gobbato]] (Volpago del Montello, [[1888]] - [[Milano]], [[1945]]), dirigente [[FIAT]] e amministratore delegato [[Alfa Romeo]]
* [[Island Guizzo]] (Volpago del Montello, [[1915]] - [[Velletri]], [[1987]]), pittore
* [[Pierugo Gobbato]] ([[Firenze]], [[1918]] - [[Torino]], [[2008]]), figlio di Ugo, direttore generale [[Lancia (azienda)|Lancia]]
* [[Aldo Maria Lazzarín Stella]] ([[Selva del Montello]], [[1926]] - [[Aisén]], [[2010]]), [[vicariato apostolico|vicario apostolico]] [[vescovo emerito|emerito]] di [[Vicariato apostolico di Aysén|Aysén]]
* [[Paolo Bon]] (Volpago del Montello, [[1940]]), etnomusicologo, direttore di coro
Studi più recenti ritengono che [[Francesco di Vannozzo]], rimatore del [[XIV secolo]], sia nato a [[Padova]] e non a Volpago come sostennero alcuni.
 
Nel 1976 Vorster intraprese una serie di visite in [[Europa]] che lo portarono in [[Francia]] e [[Germania]]. Il suo più grande successo diplomatico fu la visita di stato in [[Israele]] al fine di rilanciare la cooperazione militare e [[nucleare]] fra i due paesi. Accolto da [[Yitzhak Rabin]] come difensore delle libertà in nome dei valori comuni ai due stati, Vorster si inchinò davanti al memoriale dedicato all'[[Olocausto]] a [[Gerusalemme]], lo [[Yad Vashem]] e davanti al [[muro del pianto]], avvenimenti che destarono alcune polemiche, dato il passato filonazista del Primo Ministro sudafricano.
== Amministrazione ==
 
=== La caduta di un Primo Ministro (1976-1979) ===
Nel 1976, il suo Ministro dell'Istruzione, [[Andries Treurnicht]], tentò di imporre nelle scuole dei neri l'insegnamento obbligatorio della lingua [[afrikaans]], provocando gli [[scontri di Soweto]], repressa duramente dalle Forze di Sicurezza. Nel [[1977]] l'ONU votò l'interdizione alla vendita delle armi al Sudafrica.
 
Nel [[1978]] uno scandalo politico-finanziario, detto [[Scandalo dell'Informazione]] o [[Scandalo Muldergate]] o anche il " [[Watergate]] Sudafricano" (appropriazione indebita ed impiego di fondi segreti del Ministero dell'Informazione ed abuso del sistema parlamentare per indurre la stampa nazionale ed estera a pubblicare articoli favorevoli alla politica governativa) travolse il suo "delfino", il Ministro dell'Informazione [[Connie Mulder]]. Compromesso nell'affare, Vorster ne subì un grave danno di immagine: egli fu esonerato da ogni diretta responsabilità nello scandalo ma, nel settembre 1978 fu costretto a dimettersi ufficialmente per ragioni di salute. Dopo 12 anni lasciava la carica di Primo Ministro per passarla al suo Ministro della Difesa, [[Pieter Willem Botha]], un politico intransigente che tuttavia iniziò le prime serie riforme per moderare l'apartheid. Come consolazione Vorster, il 10 ottobre, venne eletto dai deputati [[Presidente Statale del Sudafrica]], carica allora puramente onorifica. Ma Vorster tenne questa carica per poco tempo, prima di essere travolto dallo Scandalo dell'Informazione. Infatti nel novembre dello stesso anno tale scandalo, che era stato contenuto per mesi, scoppiò. Continue rivelazioni misero sotto choc il paese e il National Party. Dopo che una [[Commissione d'Inchiesta]], concluse le indagini, aveva rivelato che Vorster, quando era Primo Ministro, sapeva tutto riguardo a tale corruzione, l'aveva tollerata ed aveva dato una mano a celare gli abusi (soprattutto l'impiego di fondi neri per comprarsi la lealtà del giornale ''[[The Citizen]]'' l'unico periodico su scala nazionale in lingua [[Lingua inglese|inglese]] favorevole al National Party), il 4 giugno [[1979]], ormai raggiunto dallo scandalo che aveva gettato un'ombra sulla sua credibilità, fu costretto di nuovo alle dimissioni e, inasprito, abbandonò in disgrazia sia la carica di Presidente della Repubblica, sia la vita politica.
=== Amministrazioni precedenti ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[10 agosto]] [[1988]]
|[[7 giugno]] [[1993]]
|Renato De Marchi
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|<ref>Eletto il [[29 maggio]].</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[7 giugno]] [[1993]]
|[[28 aprile]] [[1997]]
|Mirco Martini
|[[Liga Veneta]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|<ref>Eletto il [[6 giugno]].</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[28 aprile]] [[1997]]
|[[14 maggio]] [[2001]]
|Alvaro Perin
|[[Liga Veneta]]-[[Lega Nord]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|<ref>Eletto il [[27 aprile]].</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[14 maggio]] [[2001]]
|[[28 maggio]] [[2006]]
|Alvaro Perin
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|<ref>Eletto il [[13 maggio]].</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[30 maggio]] [[2006]]
|[[6 giugno]] [[2011]]
|Roberto Toffoletto
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|<ref>Eletto il [[28 maggio]].</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[16 giugno]] [[2011]]
|in carica
|Roberto Toffoletto
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|<ref>Eletto il [[15 maggio]].</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
Nel [[1982]] Vorster uscì brevemente dal suo riserbo per disapprovare le riforme portate avanti da Botha e per assistere al Congresso fondatore del [[Partito Conservatore (Sudafrica)|Partito Conservatore]] di Andries Treurnicht dopo aver lasciato definitivamente il NP. Ma la sua salute stava peggiorando continuamente fino a portarlo alla morte che lo colse a [[Città del Capo]] il 10 settembre [[1983]] a 67 anni.
=== Altre informazioni amministrative ===
La denominazione del comune fino al 1925 era Volpago<ref>Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3</ref>.
 
==Note Onorificenze ==
{{Onorificenze
<references />
|immagine=Ord.GoodHope-ribbon.gif
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine della Buona Speranza
|collegamento_onorificenza=Ordine della Buona Speranza
|motivazione=
|luogo=
}}
 
== AltriVoci progetticorrelate ==
* [[Ossewabrandwag]]
{{interprogetto|commons=Category:Volpago del Montello}}
* [[National Party (Sudafrica)]]
* [[Nazionalismo cristiano]]
* [[Apartheid]]
 
== Collegamenti esterni ==
{{Provincia di Treviso}}
* [http://www.vorster.net/ Website della famiglia Vorster] (In [[Afrikaans]])
* [http://www.bookrags.com/B.J._Vorster B.J. Vorster], BookRags (In [[Lingua inglese|inglese]])
* [http://www.anc.org.za/books/reich.html The Rise of the South African Reich - Capitolo 6], Brian Bunting, 1969 (in [[Lingua inglese|inglese]])
 
{{Box successione
[[Categoria:Volpago del Montello| ]]
|carica = [[Lista dei presidenti del Sudafrica|Presidente Statale del Sudafrica]]
|immagine= Flag of South Africa 1928-1994.svg
|periodo = [[1978]] - [[1979]]
|precedente = [[Marais Viljoen]]
|successivo = [[Marais Viljoen]]
}}
{{Controllo di autorità}}