Jim Plunkett e Balthazar Johannes Vorster: differenze tra le pagine

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{{Carica pubblica
{{Sportivo
|nome = Balthazar Johannes Vorster
|Nome = Jim Plunkett
|immagine = John Vorster.jpg
|NomeCompleto =
|carica = [[Presidente del Sudafrica]]
|Immagine = Jim Plunkett (cropped).jpg
|mandatoinizio = 21 agosto [[1978]]
|mandatofine = 10 ottobre [[1978]]
|predecessore = [[Marais Viljoen]]
|successore = [[Marais Viljoen]]
|carica2 = [[Primi ministri del Sudafrica|Primo ministro del Sudafrica]]
|mandatoinizio2 = 13 settembre [[1966]]
|mandatofine2 = 2 ottobre [[1978]]
|predecessore2 = [[Hendrik Frensch Verwoerd]]
|successore2 = [[Pieter Willem Botha]]
|partito = [[National Party (Sudafrica)|National Party]]
}}
{{Bio
|Nome = Balthazar Johannes
|Cognome = Vorster
|PostCognome = meglio conosciuto come '''John Vorster'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Jamestown
|LuogoNascitaLink = Jamestown (Sudafrica)
|GiornoMeseNascita = 13 dicembre
|AnnoNascita = 1915
|LuogoMorte = Città del Capo
|GiornoMeseMorte = 10 settembre
|AnnoMorte = 1983
|Attività = politico
|Nazionalità = sudafricano
|PostNazionalità =, importante figura del [[nazionalismo]] [[afrikaner]] e uno dei principali fautori del regime dell'[[apartheid]]
|Immagine =
|Didascalia =
}}
|Sesso =
Conosciuto come un personaggio decisamente schierato a [[destra (politica)|destra]], si oppose duramente sia al [[liberalismo]] che al [[comunismo]]. Fu membro del [[National Party (Sudafrica)|National Party]], [[Ministro della Giustizia]] ([[1961]]-[[1966]]), [[Primo Ministro]] ([[1966]]-[[1978]]) e infine ricoprì la carica (allora solo onorifica) di [[Presidente del Sudafrica|Presidente Statale del Sudafrica]] ([[1978]]-[[1979]]), posizione che fu costretto ad abbandonare a causa di uno scandalo politico-finanziario.
|CodiceNazione = {{USA}}
|Altezza = 191
|Peso = 100
|Disciplina = Football americano
|Ruolo = [[Quarterback]]
|Squadra = ''Ritirato''
|TermineCarriera =
|GiovaniliAnni =
|GiovaniliSquadre = {{Football Stanford Cardinal}}
|Squadre = {{Carriera sportivo
| {{NFLS|1971}} - {{NFLS|1975}}| {{Football New England Patriots}} |
| {{NFLS|1976}} - {{NFLS|1977}}| {{Football San Francisco 49ers}} |
| {{NFLS|1978}} - {{NFLS|1986}}| {{Football Oakland Raiders}} |}}
|AnniNazionale =
|Nazionale =
|PresenzeNazionale(goal) =
|Allenatore =
|RigaVuota =
 
== Biografia ==
=== Gioventù ===
Vorster nacque il 13 dicembre 1915 nell'area rurale di Jamestown, nel distretto di [[Uitenhage]], nella parte orientale della [[Provincia del Capo]], tredicesimo figlio di una ricca famiglia afrikaner di [[allevamento|allevatori]] di pecore. Frequentò le scuole Primarie e Secondarie nel suo distretto per poi essere ammesso all'[[Università di Stellenbosch]] presso la facoltà di Legge.
 
L'Università di [[Stellenbosch]] può essere considerata la culla del nazionalismo afrikaner: sei dei sette Primi Ministri del [[Sudafrica]], fra il [[1910]] e il [[1971]], provenivano da questa Università. In questo istituto Vorster fu presto coinvolto dalla politica, schierandosi con i nazionalisti e diventando vicepresidente del consiglio studentesco e capo della sezione giovanile del National Party. Si laureò nel [[1938]], per diventare in seguito cancelliere del Presidente della Divisione Provinciale del Capo della [[Corte Suprema sudafricana]]. Non rimase a lungo in questo impiego: l'anno seguente iniziò la professione di Procuratore a [[Port Elizabeth]], per poi spostarsi nella città di [[Brakpan]], nel [[Witwatersrand]].
|Palmares =
|Vittorie =
|Aggiornato = 11/08/2012
}}
 
=== Coinvolgimento attivo in politica ===
{{Bio
Lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] nel settembre [[1939]] vide Vorster, per la prima volta, coinvolto nella politica nazionale. La decisione del [[Parlamento sudafricano]] di entrare in guerra a fianco degli Alleati scontentò aspramente i nazionalisti afrikaner che provavano indignazione per l'alleanza del Sudafrica con il loro vecchio nemico, l'[[Regno Unito|Inghilterra]]. Molti nazionalisti [[boeri]], più per uno sentimento anti-[[Regno Unito|inglese]] che per chiaro spirito filo-[[nazismo|nazista]], speravano ardentemente in una vittoria della [[Germania]].
|Nome = James William "Jim"
|Cognome = Plunkett
|Sesso = M
|LuogoNascita = San José
|LuogoNascitaLink = San José (California)
|GiornoMeseNascita = 5 dicembre
|AnnoNascita = 1947
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = giocatore di football americano
|Nazionalità = statunitense
|FineIncipit =è stato un [[football americano|giocatore di football americano]], di [[Cittadinanza statunitense|nazionalità]] [[Stati Uniti|statunitense]], che ha giocato nel ruolo di [[quarterback]] per i [[New England Patriots]], [[San Francisco 49ers]] e [[Oakland Raiders|Oakland/Los Angeles Raiders]] della [[National Football League]] (NFL). Fu scelto come primo assoluto nel [[Draft NFL 1971]] dopo aver giocato alla [[Stanford University]] e vinto l'[[Heisman Trophy]]<ref>{{cita web |url=http://www.heisman.com/winners/j-plunkett70.php | titolo=Heisman: Jim Plunkett |lingua=en}}</ref>, massimo riconoscimento individuale a livello universitario.
 
Vorster incanalò le sue attività in una organizzazione chiamata [[Ossewabrandwag]] (letteralmente "sentinelle dei carri trainati dai buoi"), fondata nel [[1938]] per perpetuare lo spirito prodotto dalle celebrazioni del centenario del [[Afrikaner#Great Trek|Great Trek]] che si tennero, appunto, in quell'anno. Sotto la leadership del leader [[Johannes van Rensburg]], l'Ossewabrandwag divenne una organizzazione anti-[[britannica]] e nazista che si adoperò attivamente per vanificare gli sforzi di guerra del Sudafrica. Molte azioni di [[sabotaggio]] e violenza commesse nel paese durante la guerra furono attribuite all'Ossewabrandwag; in seguito Vorster avrebbe dichiarato di non aver partecipato direttamente a nessuno di tali atti.
Plunkett guidò i Raiders a due vittorie del [[Super Bowl]] ed è attualmente l'unico quarterback a partire titolare, e vincere, due Super Bowl e non essere stato indotto nella [[Pro Football Hall of Fame]].
 
Scalando i livelli dell'organizzazione che era ormai diventata una struttura paramilitare, Vorster raggiunse il rango di generale. In una dichiarazione fatta in questo periodo, egli identificava l'ideologia dell'organizzazione come "[[nazionalismo cristiano]]", l'equivalente sudafricano del [[nazionalsocialismo]]. Anche suo fratello, [[J.D. Vorster]], pastore della [[calvinismo|chiesa riformata]] [[Chiesa riformata olandese|olandese]], prese posizione a favore della Germania, ricevendo con regolare sentenza una condanna al carcere per aver trasmesso informazioni al nemico circa i movimenti delle navi da guerra alleate.
}}
==Carriera professionistica==
===New England Patriots===
Nel 1971, Plunkett fu scelto come primo assoluto nel draft dai New England Patriots (all'epoca ancora denominati Boston Patriots; la ridenominazione "New England" non divenne ufficiale fino al 21 marzo di quell'anno)<ref>{{cita news|lingua=en|url= http://www.profootballhof.com/story/2005/1/1/2004/ |titolo= 1971 National Football League Draft |editore= Pro Football Hall of Fame |data= |accesso=11 febbraio 2013 }}</ref>. Plunkett si distingue per essere stato l'unico giocatore di retaggio ispanico ad essere selezionato come primo assoluto in un draft NFL. I Patriots terminarono l'annata 1971 con un record di 6-8, al quarto posto nella [[AFC East]]. La prima gara di Plunkett fu una vittoria 20-6 sugli Oakland Raiders, nella prima gara di stagione regolare dei Patriots allo [[Schaefer Stadium]]. New England influenzò anche la corsa al titolo della AFC East, quando un [[touchdown]] da 88 yard di Plunkett per l'ex compagno di squadra a Stanford Randy Vataha nell'ultima gara di stagione regolare fece scendere i [[Baltimore Colts]] al secondo posto nella division dietro i [[Miami Dolphins]]. Due settimane prima della vittoria sui Colts, Plunkett aveva guidato New England a una vittoria 34-13 sui Dolphins.
 
Nello stesso periodo Vorster attirò l'attenzione facendo dichiarazioni sprezzanti nei confronti delle [[democrazia|democrazie]] occidentali e di lode per il regime di [[Adolf Hitler]], il cui governo [[dittatura|dittatoriale]] considerava come modello ideale per il governo del Sudafrica, in contrapposizione al sistema parlamentare di tipo inglese in vigore.
Nella stagione successiva per Plunkett sorsero i primi problemi causati da passaggi da touchdown non precisi e [[intercetto|intercetti]] subiti, aggravati anche dagli infortuni di cui soffriva e da una linea offensiva non all'altezza. Nel 1975 i Patriots selezionarono Steve Grogan, che sarebbe rimasto con la squadra per 16 stagioni, e sotto la direzione dell'allenatore Chuck Fairbanks, l'attacco di New England si specializzò nel gioco sulle corse, guidato da [[Sam Cunningham]], piuttosto che sui passaggi.
 
Nel settembre del [[1942]], Vorster fu incarcerato in un campo di detenzione a [[Koffiefontein]] a causa delle sue attività di sabotaggio. Durante questo internamento chiese ripetutamente di essere portato davanti a una Corte di Giustizia, guidando persino uno sciopero della fame in un tentativo di attirare l'attenzione e far pressioni sulle autorità, affinché gli concedessero un regolare processo. Fu rilasciato nel febbraio [[1944]], con alcune restrizioni. Si rifiutò di sottostare a queste limitazioni della sua libertà (che includevano il confino in un particolare distretto) ma non fu punito per averle violate.
===San Francisco 49ers===
Prima del [[Draft NFL 1976]], Plunkett fu scambiato coi San Francisco 49ers in cambio del quarterback Tom Owen, due scelte del primo giro del draft 1976 e le scelte del primo e secondo giro del 1977. Jim guidò la squadra a una partenza di 6-1 prima di precipitare a un record di 8-6. Dopo una stagione da 5-9 nel 1977, i 49ers lasciarono libero il giocatore prima della pre-stagione 1978.
 
Negli anni seguenti, diventato una figura importante nel National Party, Vorster si sentì spesso rinfacciare dai suoi oppositori i suoi trascorsi in tempo di guerra; tuttavia, egli non rinnegò mai nulla di ciò che aveva detto o fatto in quel periodo. Parlò della sua reclusione in Parlamento nel maggio [[1960]], dichiarando che un possibile motivo di questo provvedimento era il fatto di essere stato sospettato di aver ospitato dei disertori. Inoltre spiegò anche come, dopo essere stato rilasciato, avesse chiesto al [[Ministro della Giustizia]] di allora, [[Colin Fraser Steyn]], di perorare la causa di coloro che erano ancora detenuti, e che Steyn, per tutta risposta, lo avesse minacciato di farlo arrestare di nuovo se non avesse lasciato subito il suo ufficio. L'esperienza del campo di detenzione ebbe l'effetto di inasprire il carattere e l'estremismo politico di Vorster.
===Oakland Raiders===
Plunkett si unì agli Oakland Raiders nel 1978, giocando come riserva nelle due annate successive, non lanciando alcun passaggio nel 1978 e appena 15 nel 1979. La sua carriera ebbe un punto di svolta durante la quinta settimana della stagione 1980, quando il quarterback titolare [[Dan Pastorini]] si fratturò una gamba durante una gara contro i [[Kansas City Chiefs]]. Il trentatreenne Plunkett uscì dalla panchina per rilevare Pastorini, lanciò ben cinque intercetti nella sconfitta 31-17. I Raiders, ad ogni modo, non ritenevano che Marc Wilson fosse in possesso dell'esperienza necessaria per partire come titolare, nominando quindi Plunkett titolare per il resto dell'anno. Nella sua prima gara come titolare, egli completò 11 passaggi su 14 tentativi con un touchdown e nessun intercetto. Plunkett guidò Oakland a nove vittorie su undici partite, raggiungendo la qualificazione per i playoff come wild card. Plunkett guidò i Raiders a quattro vittorie nei playoff, compresa la prima vittoria di sempre di una squadra qualificata come wild card al [[Super Bowl]], battendo i [[Philadelphia Eagles]] 27–10 nel [[Super Bowl XV]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.nfl.com/superbowl/history/recap/sbxv |titolo=Super Bowl XV Game Recap |editore=NFL.com |data= |accesso=1 novembre 2011 }}</ref>. Lanciando per 261 yard e 3 touchdown, Plunkett fu nominato MVP della partita; conseguentemente, Plunkett divenne il primo quarterback appartenente a una minoranza a vincere un Super Bowl e l'unico latino a essere nominato MVP del Super Bowl. Inoltre, divenne il secondo dei quattro giocatori a vincere l'Heisman Trophy ed essere nominato MVP del Super Bowl: prima di lui ci riuscì [[Roger Staubach]] e in seguito solo [[Marcus Allen]] e [[Desmond Howard]].
 
=== Vorster in parlamento ===
Dopo essere tornato al ruolo di riserva nel 1983, Plunkett assunse nuovamente il compito di titolare, questa volta a causa di un infortunio di Wilson. I Los Angeles Raiders arrivarono a disputare il [[Super Bowl XVIII]], dove furono sconfitti dai [[Washington Redskins]] 38-9. Plunkett completò 16 passaggi su 25 per 172 yard e un touchdown nella partita.
Le relazioni fra l'Ossewabrandwag e il National Party, allora guidato da [[Daniel Francois Malan]], raggiunsero un punto di rottura alla fine del [[1941]]. Ripudiato dal National Party, l'Ossewabrandwag si alleò con l'[[Afrikaner Party]], nato nello stesso anno. Alla fine della guerra, a Vorster fu permesso di riprendere la sua professione di [[avvocato]]. Nel [[1948]] cercò di ottenere una candidatura in Parlamento nelle file dell'Afrikaner Party, nella [[circoscrizione elettorale]] di [[Brakpan]]. Intanto, le relazioni fra l'Afrikaner Party e il National Party erano state ristabilite, tanto da permettere la stipulazione di un patto elettorale contro lo [[United Party]] di [[Jan Smuts]], allora al potere. I nazionalisti diffidavano del giovane agitatore Vorster, e rifiutarono di appoggiare la sua candidatura. Così egli corse alle elezioni come indipendente, non riuscendo a guadagnare il seggio per pochissimi voti (quattro).
 
Quell'anno, la maggioranza andò alla coalizione di National e Afrikaner Party che, una volta saliti al governo, cominciarono a realizzare la politica dell'[[apartheid]]. Sebbene le discriminazioni razziali a favore dei bianchi fossero già presenti nella politica e nella società sudafricana, questo nuovo governo le istituzionalizzò.
Nella stagione successiva, Plunkett e i Raiders giunsero nuovamente alla partecipazione del [[Super Bowl XVIII]], in una rivincita contro i Redskins. Jim partì come titolare nella partita vinta nettamente 39-8 dai Raiders, lanciando un passaggio da touchdown da 12 yard per Cliff Branch che portò avanti Los Angeles per 14-0 all'inizio del secondo periodo. Grazie a questa vittoria, Plunkett, all'età di trentasette anni, si laureò per la seconda volta campione NFL.
 
Vorster dovette aspettare fino al [[1953]] per entrare in Parlamento, quando la sua candidatura fu accettata dal National Party. Fu eletto nella circoscrizione elettorale di [[Nigel]] nel [[Transvaal]], e dimostrò subito di essere un parlamentare molto capace, un buon oratore, molto esperto nell'agone politico e trascinatore di folle. Divenne ben presto il leader dell'ala destra del National Party e in questa veste aiutò l'ascesa al potere di [[Hendrik Frensch Verwoerd]], che divenne Primo Ministro nel [[1958]]. Con il nuovo capo del governo la scalata di Vorster nella gerarchia del partito fu rapida: fu nominato Sottosegretario all'Istruzione, alle Arti e alle Scienze e in tale veste applicò in modo intransigente il [[Bantu Education Act]], legge che costringeva i non bianchi a frequentare solo scuole di indirizzo tecnico o che insegnavano un lavoro manuale. Nell'ottobre [[1958]] fu nominato anche Sottosegretario al Welfare. Si guadagnò subito una reputazione di rigido esecutore dell'apartheid e di fautore di un inasprimento ulteriore di tale politica di segregazione.
Plunkett trascorse la maggior parte delle successive tre stagioni infortunato o come riserva. Si ritirò dopo la stagione 1986 ed è attualmente al quarto posto nella classifica dei passaggi della storia dei Raiders. Detiene ancora il record di franchigia degli Oakland Raiders, oltre che quello della NFL alla pari, per il più lungo passaggio della storia: un passaggio da 99 yard eseguito il 2 ottobre 1983 contro i Washington Redskins.
 
=== VittorieMinistro edella premigiustizia ===
Nel marzo del [[1960]], gli [[massacro di Sharpeville|scontri interrazziali]] di [[Sharpeville]] (69 dimostranti africani uccisi dal fuoco della polizia) convinsero Verwoerd decise che era necessaria una mano più ferma nell'applicazione dell'apartheid. Nel [[1961]], Vorster fu promosso Ministro della Giustizia, della Sicurezza Sociale e delle Pensioni; nel [[1966]] divenne Ministro anche della Polizia e delle Prigioni. Con lui in carica, l'autorità della legge fu estesa a dismisura e l'opposizione all'apartheid venne soffocata. Proprio nel suo ruolo di Ministro della Giustizia, però, Vorster si trovò a dover affrontare nuove critiche legate al suo passato filo-nazista. In questo periodo egli dichiarò pubblicamente di aver cambiato opinione e di essere diventato un sostenitore del sistema parlamentare.
(2) '''[[Super Bowl|Vittorie del Super Bowl]]''' ('''[[Super Bowl XV|XV]], [[Super Bowl XVIII|XVIII]]''')
 
Entrambe le maggiori organizzazioni politiche non bianche, cioè l'[[African National Congress]] e il [[Pan-African Congress of Azania|Pan-African Congress]] erano state bandite, ma la possibilità di altre insurrezioni era concreta; esistevano inoltre altre organizzazioni clandestine che ricorrevano programmaticamente alla violenza. La risposta di Vorster, come Ministro della Giustizia, fu di dotare lo Stato di poteri straordinari per affrontare l'opposizione extraparlamentare. Egli fu ideatore dell'arsenale legislativo più repressivo possibile contro i militanti anti-apartheid. Sotto l'egida di Vorster, il sistema di sicurezza della polizia divenne una macchina formidabile, penetrando in ogni angolo e nicchia della società sudafricana, scovando gli oppositori e smascherando i movimenti e le organizzazioni clandestine. Furono approvate ferree leggi sulla sicurezza, che in effetti davano alle autorità carta bianca di fare quello che volevano con poche o nessuna possibilità di ricorso ai tribunali. L'arresto senza un processo, introdotto come misura provvisoria, divenne un aspetto permanente della scena sudafricana e fu usato in modo esteso contro persone sospettate e contro coloro che svolgevano attività politiche ritenute illegali.
'''[[Super Bowl MVP|MVP del Super Bowl]]''' (1980)
 
Nell'ambito di queste leggi repressive ricordiamo la [[Sabotage Act]] del giugno [[1962]], che prevedeva arresti domiciliari e messe al bando più severe e non soggette ad appello in tribunale, limitando drasticamente le libertà civili. Il reato di [[sabotaggio]] comportava adesso da un minimo di cinque anni, senza possibilità di rilascio sulla parola, fino alla [[pena di morte]]. A causa della formulazione estremamente generica della legge, atti come la violazione della [[proprietà privata]] o il [[possesso illegale di armi]] potevano essere fatti rientrare nel reato di sabotaggio.
''' [[Heisman Trophy]]''' (1970)
 
Il 1º maggio [[1963]] il governo varò la [[General Law Amendment Act]], meglio nota come "legge dei novanta giorni di carcerazione", che cancellava il diritto dell'arrestato di conoscere le cause dell'arresto e conferiva di fatto a qualunque agente di polizia il potere di trattenere chiunque senza [[mandato]], sulla base di un semplice [[sospetto]] di [[reato politico]]. Gli arrestati potevano essere detenuti fino a 90 giorni senza capi d'accusa e senza assistenza legale; i novanta giorni potevano essere prolungati. Le percosse agli arrestati erano all'ordine del giorno; si cominciarono ad utilizzare [[elettroshock]], soffocamenti e altre forme di [[tortura]]. In parlamento, l'unico voto contrario a quella legge fu quello della deputata del [[Progressive Party]], [[Helene Suzman]]. Furono previste pene più severe per l'appartenenza ad organizzazioni illegali; furono introdotte condanne da cinque anni alla pena di morte per il reato di [[fiancheggiamento]] al [[South African Communist Party]] e ad altre organizzazioni al bando.
'''[[NFL Comeback Player of the Year Award]]''' (1980)
== Statistiche ==
 
Un'altra legge del parlamento proibiva la riproduzione e diffusione di qualunque dichiarazione resa da persone messe al bando. In base a questa legge, alla fine del [[1962]], furono [[libertà di stampa|chiusi molti giornali]] e il possesso di pubblicazioni vietate divenne un [[reato]] punibile con la detenzione fino a due anni.
{| class="wikitable"
|-
| Yard lanciate || 25.882
|-
| Touchdown || 146
|-
| Intercetti subiti || 198
|-
| Media del rateo || 67,5
|}
==Note==
<references/>
 
La vigorosa politica di Vorster sulla sicurezza, ritenuta dai nazionalisti un successo, aumentò il suo prestigio all'interno del partito. Forte di questo successo, Vorster dichiarò di essere l'"uomo forte" che aveva annientato la resistenza interna e reso il paese più sicuro. Inoltre la sua attività come Ministro della Giustizia gli assicurò un posto stabile nella ribalta politica sudafricana.
==Collegamenti esterni==
*[http://www.nfl.com/players/profile?id=PLU604056 Statistiche su NFL.com]
*[http://www.collegefootball.org/famer_selected.php?id=60027 Profilo sul sito della College Football Hall of Fame]
 
=== Primo Ministro ([[1966]]-[[1976]]) ===
{{Draft NFL 1971}}
Il 6 settembre [[1966]] il Primo Ministro [[Hendrik Frensch Verwoerd]] fu assassinato nell'aula del parlamento di [[Città del Capo]] da un commesso parlamentare che soffriva di squilibri psichici. Una settimana dopo, un comitato ristretto del National Party elesse Vorster all'unanimità come successore di Vewoerd, sia come leader del partito, sia come capo del [[governo]]. Nessuno dei suoi rivali poteva godere dei suoi appoggi, che andavano dall'ala destra del partito alla ''Nederduitse Gereformeerde Kerk'' (Chiesa Riformata Olandese) e persino alla influente [[società segreta]] afrikaner denominata [[Broederbond]].
{{Prime scelte Draft NFL}}
{{Controllo di autorità|VIAF=43079252|LCCN=}}
{{Portale|biografie|sport}}
 
Da un lato egli continuò la realizzazione del sistema legislativo che costituiva l'apartheid, (come dimostra il fatto che nel [[1968]] abolì gli ultimi quattro seggi parlamentari che erano riservati alla rappresentativa bianca eletta con i voti dei [[cape coloured]]). Dall'altro, anche se il suo premierato cominciò con una linea dura, egli fu inaspettatamente l'uomo della svolta in senso moderato.
[[Categoria:Giocatori dei New England Patriots]]
 
[[Categoria:Giocatori degli Oakland Raiders]]
In politica interna, nonostante l'impegno di base nel mantenere l'apartheid, il suo programma fu molto più liberale di quello del suo predecessore. È vero che fu spietato nel sopprimere il dissenso antisegregazionista, che durante il suo governo ci fu una [[escalation]] di conflitti razziali ed un marcato aumento di detenzioni senza processo; tuttavia, Vorster fu anche il primo fra i leader bianchi sudafricani a rimuovere alcuni odiati simboli della politica segregazionista e alcune delle più gravi pratiche di discriminazione razziale. Come Primo Ministro coltivò un'immagine molto più moderata rispetto a quella dura del suo periodo come Ministro della Giustizia, cercando di raccogliere consensi anche presso gli [[inglesi sudafricani]] (in genere più moderato dei boeri) e tentando in modo assiduo di guadagnare l'amicizia degli altri stati africani.
[[Categoria:Giocatori dei San Francisco 49ers]]
 
Entrambi questi aspetti destarono le ire dell'estrema destra del partito, i cosiddetti ''Verkramptes'', raggruppati intorno al ministro [[Albert Hertzog]]. Vorster procedette in modo energico nell'affrontare le loro crescenti critiche, dimostrando di non avere intenzione di passare alla storia come il leader che aveva permesso al nazionalismo afrikaner di perdere la sua unità. Nel tormentato periodo fra il [[1967]] e il [[1969]] Vorster tentò di tenere il partito unito ma alla fine la sua pazienza e quella dei suoi si esaurì e i ''Verkramptes'' (inclusi quattro membri del Parlamento del National Party) uscirono dal partito. Quindi le timide aperture di Vorster rispetto ai suoi predecessori riguardo all'apartheid provocarono uno scisma all'interno del partito di governo: gli estremisti lasciarono il partito per fondarne uno nuovo, l'[[Herstigde Nasionale Party]] ([[HNP]], Partito Nazionale Rifondato). Ma nelle elezioni anticipate dell'aprile [[1970]], primo banco di prova del nuovo partito, i ''Verkramptes'' furono completamente sconfitti non ottenendo nemmeno un seggio.
 
Nonostante questa sua apparente vittoria, era chiaro che il controllo di Vorster sul nazionalismo afrikaner non era completo come lo era stato quello di Verwoerd. L'[[afrikanerdom]] stava diventando un fenomeno diversificato, più pluralista e di conseguenza esso stava sempre di più diventando fonte di conflitti sempre maggiori.
 
Anche in politica estera egli fu alquanto più pragmatico e meno dogmatico del suo predecessore, avviando una politica di distensione e più conciliante con gli altri stati africani e perseguendo una politica di relazione diplomatiche stabili con questi paesi. Ad esempio, egli acconsentì che diplomatici neri potessero vivere in aree riservate alla popolazione bianca (come capitò ai diplomatici del [[Malawi]] accreditati in Sudafrica). Allacciò relazioni ininterrotte con gli altri capi dell'[[Africa nera]] come [[Felix Houphouet-Boigny]] della [[Costa d'Avorio]] e [[Kenneth Kaunda]] dello [[Zambia]]. Queste aperture furono probabilmente dettate dalla comprensione, da parte di Vorster, dell'evoluzione degli equilibri politici nella zona legate alla caduta dell'[[impero coloniale portoghese]] ([[1974]]), in particolare rispetto alle situazioni della [[Rhodesia]] e l'[[Africa del Sudovest]] ([[Namibia]]).
 
Per quanto riguarda la Rhodesia il comportamento di Vorster fu alquanto ambiguo. La Rhodesia era governata da una minoranza bianca che si era ribellata al dominio britannico dichiarando unilateralmente la propria indipendenza nel [[1965]]. Vorster sostenne questo stato in modo non ufficiale, evitando però di riconoscerlo in modo ufficiale, cosa che avrebbe potuto costargli l'alleanza politica con gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Nel [[1974]] costrinse il Primo Ministro bianco della Rhodesia, [[Ian Smith]], ad accettare in principio che la minoranza bianca non potesse più continuare a governare il paese a tempo indeterminato e ad accettare di negoziare un passaggio di potere alla maggioranza nera. Questo portò molti compatrioti e molti rhodesiani bianchi a considerarlo come un traditore. Ma se da un lato lavorava con il [[Segretario di Stato]] [[statunitense|americano]] [[Henry Kissinger]] al fine di persuadere Ian Smith a dividere il potere con i leader neri, allo stesso tempo Vorster rimaneva risoluto nel non accettare un futuro simile per il proprio paese.
 
Per quanto riguarda l'Africa del Sudovest, ancora controllata dal Sudafrica, egli cercò una soluzione alle richieste internazionali di indipendenza. Nel [[1978]] il governo di Vorster accettò per la prima volta il principio dell'indipendenza della Namibia. Ci vollero comunque dieci anni (fino agli accordi del dicembre [[1988]]) perché la procedura di autodeterminazione di questo territorio fosse effettivamente aperta.
 
Proprio la revoca del mandato sudafricano sull'Africa del Sudovest (decretata dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nel 1974) e l'esclusione dell'ambasciatore del Sudafrica dall'[[Assemblea Generale delle Nazioni Unite]] nello stesso anno, fecero fallire questa politica di distensione. Per di più, a partire dal [[1975]], il governo di Vorster sostenne i movimenti che si ribellavano ai nuovi governi indipendenti di [[Mozambico]] e [[Angola]], invadendo quest'ultimo paese nello sforzo (rivelatosi poi infruttuoso) di bilanciare il sostegno [[Unione Sovietica|sovietico]] e [[cuba]]no al [[Movimento Popolare per la Liberazione dell'Angola]] ([[MPLA]]) di ispirazione [[marxista]].
 
Vorster modificò anche le prospettive politiche dei [[Bantustan]] istituiti dai precedenti governi del National Party. La prima novità fu la concessione più rapida possibile dell'autonomia ai focolai nazionali "bantu"; seguì il riconoscimento del loro diritto all'indipendenza. Il [[Transkei]] fu il primo bantustan a ottenere l'indipendenza diventando uno "stato nero" nel [[1976]]; seguì il [[Bophuthatswana]]. La concessione dell'indipendenza a questi territori era certamente anche connessa all'intento di estromettere i neri dalla vita politica del Sudafrica bianco, separando nettamente le due comunità sul piano politico. Questa azione tuttavia non fu riconosciuta dalla comunità internazionale. Critiche ai bantustan provennero anche dal capo [[Buthelezi]] (Primo Ministro del bantustan del [[Kwazulu]], una grande comunità di 5,6 milioni di abitanti) che rifiutò l'indipendenza ritenendola solo fittizia e strumentale allo sviluppo e all'estensione dell'apartheid.
 
Nel 1976 Vorster intraprese una serie di visite in [[Europa]] che lo portarono in [[Francia]] e [[Germania]]. Il suo più grande successo diplomatico fu la visita di stato in [[Israele]] al fine di rilanciare la cooperazione militare e [[nucleare]] fra i due paesi. Accolto da [[Yitzhak Rabin]] come difensore delle libertà in nome dei valori comuni ai due stati, Vorster si inchinò davanti al memoriale dedicato all'[[Olocausto]] a [[Gerusalemme]], lo [[Yad Vashem]] e davanti al [[muro del pianto]], avvenimenti che destarono alcune polemiche, dato il passato filonazista del Primo Ministro sudafricano.
 
=== La caduta di un Primo Ministro (1976-1979) ===
Nel 1976, il suo Ministro dell'Istruzione, [[Andries Treurnicht]], tentò di imporre nelle scuole dei neri l'insegnamento obbligatorio della lingua [[afrikaans]], provocando gli [[scontri di Soweto]], repressa duramente dalle Forze di Sicurezza. Nel [[1977]] l'ONU votò l'interdizione alla vendita delle armi al Sudafrica.
 
Nel [[1978]] uno scandalo politico-finanziario, detto [[Scandalo dell'Informazione]] o [[Scandalo Muldergate]] o anche il " [[Watergate]] Sudafricano" (appropriazione indebita ed impiego di fondi segreti del Ministero dell'Informazione ed abuso del sistema parlamentare per indurre la stampa nazionale ed estera a pubblicare articoli favorevoli alla politica governativa) travolse il suo "delfino", il Ministro dell'Informazione [[Connie Mulder]]. Compromesso nell'affare, Vorster ne subì un grave danno di immagine: egli fu esonerato da ogni diretta responsabilità nello scandalo ma, nel settembre 1978 fu costretto a dimettersi ufficialmente per ragioni di salute. Dopo 12 anni lasciava la carica di Primo Ministro per passarla al suo Ministro della Difesa, [[Pieter Willem Botha]], un politico intransigente che tuttavia iniziò le prime serie riforme per moderare l'apartheid. Come consolazione Vorster, il 10 ottobre, venne eletto dai deputati [[Presidente Statale del Sudafrica]], carica allora puramente onorifica. Ma Vorster tenne questa carica per poco tempo, prima di essere travolto dallo Scandalo dell'Informazione. Infatti nel novembre dello stesso anno tale scandalo, che era stato contenuto per mesi, scoppiò. Continue rivelazioni misero sotto choc il paese e il National Party. Dopo che una [[Commissione d'Inchiesta]], concluse le indagini, aveva rivelato che Vorster, quando era Primo Ministro, sapeva tutto riguardo a tale corruzione, l'aveva tollerata ed aveva dato una mano a celare gli abusi (soprattutto l'impiego di fondi neri per comprarsi la lealtà del giornale ''[[The Citizen]]'' l'unico periodico su scala nazionale in lingua [[Lingua inglese|inglese]] favorevole al National Party), il 4 giugno [[1979]], ormai raggiunto dallo scandalo che aveva gettato un'ombra sulla sua credibilità, fu costretto di nuovo alle dimissioni e, inasprito, abbandonò in disgrazia sia la carica di Presidente della Repubblica, sia la vita politica.
 
Nel [[1982]] Vorster uscì brevemente dal suo riserbo per disapprovare le riforme portate avanti da Botha e per assistere al Congresso fondatore del [[Partito Conservatore (Sudafrica)|Partito Conservatore]] di Andries Treurnicht dopo aver lasciato definitivamente il NP. Ma la sua salute stava peggiorando continuamente fino a portarlo alla morte che lo colse a [[Città del Capo]] il 10 settembre [[1983]] a 67 anni.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Ord.GoodHope-ribbon.gif
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine della Buona Speranza
|collegamento_onorificenza=Ordine della Buona Speranza
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|luogo=
}}
 
== Voci correlate ==
* [[Ossewabrandwag]]
* [[National Party (Sudafrica)]]
* [[Nazionalismo cristiano]]
* [[Apartheid]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.vorster.net/ Website della famiglia Vorster] (In [[Afrikaans]])
* [http://www.bookrags.com/B.J._Vorster B.J. Vorster], BookRags (In [[Lingua inglese|inglese]])
* [http://www.anc.org.za/books/reich.html The Rise of the South African Reich - Capitolo 6], Brian Bunting, 1969 (in [[Lingua inglese|inglese]])
 
{{Box successione
|carica = [[Lista dei presidenti del Sudafrica|Presidente Statale del Sudafrica]]
|immagine= Flag of South Africa 1928-1994.svg
|periodo = [[1978]] - [[1979]]
|precedente = [[Marais Viljoen]]
|successivo = [[Marais Viljoen]]
}}
{{Controllo di autorità}}