Bertel Thorvaldsen e Categoria:Città dell'Ucraina: differenze tra le pagine

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Categoria che contiene le categorie relative alle '''[[Titolo di città in Ucraina|città dell'Ucraina]]''', ovvero i centri abitati che hanno lo status ufficiale di città (''мiсто'', trasl. ''misto'').
{{Bio
|Nome = Bertel
|Cognome = Thorvaldsen
|PostCognomeVirgola = in italiano '''Bartolomeo''', giunto a Roma decide di chiamarsi Alberto (declinato in Alberto o Albrecht in contesto danese o tedesco) nome che mantiene fino alla morte
|Sesso = M
|LuogoNascita = Copenaghen
|GiornoMeseNascita = 19 novembre
|AnnoNascita = 1770
|LuogoMorte = Copenaghen
|GiornoMeseMorte = 24 marzo
|AnnoMorte = 1844
|PreAttività = fu uno
|Attività = scultore
|Nazionalità = danese
|Immagine = Karl Begas 001.jpg
|DimImmagine = 200
|Didascalia = [[Karl Begas]]: ''Ritratto di Thorvaldsen''
|PostNazionalità = , esponente del [[Neoclassicismo]]
}}
 
{{interprogetto|commons=Category:Cities in Ukraine}}
== Biografia ==
===Un genio precoce===
[[File:Venus apple Thorvaldsen RF 3334.jpg|thumb|180px|left|Thorvaldsen: ''Venere con mela'', 1805, Louvre]]
Thorvaldsen affermava di essere nato il 19 novembre 1770 (ma la data non è mai stata realmente chiarita, secondo alcuni sarebbe nato nel 1768, secondo altri nel 1771 o 1772) da Gotskalk Thorvaldsen, intagliatore di legno [[Islanda|islandese]] che si era stabilito in [[Danimarca]] come commerciante, e da Karen Dagnes; quanto al luogo di nascita, alcune fonti citano la capitale danese, altre indicano una nave in viaggio tra l'Islanda e la Danimarca, e in Islanda alcuni ritengono che fosse nativo dell'isola. Il giovane Thorvaldsen seguì le prime lezioni d'arte del padre, per poi entrare all'età di soli undici anni nella Libera Scuola della Reale Accademia di Belle Arti a Copenaghen, dove fu seguito principalmente da [[Nikolaj Abraham Abildgaard]].
 
{{Portale|Ucraina}}
Nel [[1787]] Thorvaldsen ottenne una piccola medaglia d'argento quale riconoscimento per le sue qualità nel modellare i materiali e due anni dopo fu premiato con la grande medaglia d'argento per il suo bassorilievo "''Amore che riposa''". In seguito alla premiazione del bassorilievo "''La cacciata di [[Eliodoro]] dal Tempio''" ([[1791]]), il ministro conte Christian Frederik Reventlow prese Thorvaldsen sotto la sua ala protettrice e gli procurò i mezzi finanziari necessari per la prosecuzione dei suoi studi.
 
[[Categoria:Titolo di città|Ucraina]]
Nel [[1793]] il bassorilievo ''Gli apostoli Pietro e Giovanni guariscono uno storpio'' venne premiato con una grande medaglia d'oro e con una regia borsa di studio per un viaggio di studio a [[Roma]], che Thorvaldsen non poté dapprima intraprendere a causa dei molteplici lavori che gli erano stati commissionati. Per altri tre anni lo scultore impartì lezioni private di disegno e soprattutto creò numerose statue per il palazzo del principe ereditario [[Federico VI di Danimarca|Federico]] nel [[Palazzo di Amalienborg]]. Dello stesso periodo sono anche i busti dei politici conte Andreas Peter von Bernstorff e Tyge Rothe.
[[Categoria:Centri abitati dell'Ucraina| Città]]
 
===Il soggiorno romano===
[[File:Christian charity Thorvaldsen Louvre RF3968.jpg|thumb|220px|Thorvaldsen: ''Carità cristiana'', Louvre]]
Fu soltanto il 29 agosto [[1796]] che Thorvaldsen poté finalmente iniziare il suo viaggio per Roma, dove giunse l'8 marzo dell'anno successivo a causa di soste a [[Malta]] e [[Napoli]]. Tale data venne in seguito festeggiata dall'artista come il suo "compleanno romano"; nell'Urbe Thorvaldsen si fece chiamare "Scultore Alberto". Poco tempo dopo il suo arrivo a Roma Thorvaldsen conobbe l'archeologo [[Jörgen Zoega]], che lo aiutò nello studio dell'antichità classica e che col tempo divenne anche il suo [[mentore]], nonché il pittore [[Asmus Jacob Carstens]], che parimenti si prese cura di lui. Nel 1797 Thorvaldsen inaugurò il suo primo studio in via del Babuino 119, nell'atelier previamente utilizzato dallo scultore inglese [[John Flaxman]].
 
Quando poco prima della scadenza della borsa di studio Thorvaldsen inviò il suo ''[[Bacco]] e [[Arianna (mitologia)|Arianna]]'' all'Accademia di Belle Arti di Copenaghen, quest'ultima gli estese il finanziamento del suo soggiorno romano per un altro biennio e nel [[1802]] per un ulteriore anno. In questo periodo l'artista danese patì tuttavia notevoli ristrettezze economiche e visse in una situazione di incertezza politica. Quando nel [[1803]] Thorvaldsen era in procinto di ritornare a Copenaghen assieme allo scultore berlinese Hagemann la partenza venne differita per alcuni giorni; fu proprio in questo frangente che egli conobbe il banchiere e collezionista inglese [[Thomas Hope]] (già mecenate di Flaxman), che gli commissionò la traduzione in marmo del ''[[Giasone (mitologia)|Giasone]]''. Un primo modello del 1801 del soggetto era già stato distrutto da Thorvaldsen, mentre un secondo - pur altamente lodato da [[Georg Zoëga]] ed [[Antonio Canova]], non piacque all'artista. Varie vicissitudini rallentarono però il lavoro, cosicché solamente nel [[1828]] Thorvaldsen poté terminare la scultura ed inviarla a Hope in Inghilterra. Sta di fatto che lo scultore danese ottenne un enorme successo, che fino al 1818 lo trattenne in Italia.
 
===Il successo varca le Alpi===
Nel maggio [[1805]] l'Accademia delle Belle Arti di Copenaghen nominò Thorvaldsen membro ordinario e nello stesso anno egli fu nominato membro onorario dell'[[Accademia di belle arti di Bologna]]. In quel periodo Thorvaldsen ottenne alcuni incarichi di stato da parte di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], parte dei quali vennero accollati dal mecenate e collezionista conte Giovanni Battista Sommariva per la sua villa al [[lago di Como]] in seguito alla caduta dell'imperatore dei francesi. Il fregio ''L'entrata trionfale di [[Alessandro Magno]] a [[Babilonia]]'' venne poi replicato nel [[1829]] per il castello di [[Christiansborg]] a Copenaghen e fu inciso in [[rame]] da Samuel Asler.
 
Lo scultore danese cadde in una crisi creativa, da cui poté risollevarsi nel [[1815]] grazie ad un soggiorno a [[Montenero (Livorno)|Montenero]], presso [[Livorno]], che gli diede un rinnovato impulso creativo da cui scaturirono negli anni seguenti alcune delle sue più belle opere.
 
[[File:PiusVII af Bertel Thorvaldsen.jpg|thumb|left|220px|La tomba di Pio VII Chiaramonti nella Basilica di S. Pietro]][[File:Thorvaldsen - Particolare della tomba di Pio VII a San Pietro.jpg|thumb|right|220px|Particolare della tomba di Pio VII]]
 
===Copenaghen, Roma e ritorno===
Il 3 ottobre [[1818]] Thorvaldsen fece ritorno a Copenaghen, dove divenne professore all'Accademia di Belle Arti, ottenendo l'anno successivo anche la nomina a consigliere di stato danese (un titolo più onorifico che politico). Nella capitale danese Thorvaldsen venne incaricato di eseguire la colossale serie di statue di Cristo e dei dodici apostoli per la ricostruzione della ''Vor Frue Kirke'' (l'attuale cattedrale di Copenaghen), che era stata distrutta dai bombardamenti inglesi del [[1807]]. La serie fu eseguita in seguito al suo ritorno a Roma e non fu completata fino al [[1838]], quando Thorvaldsen tornò in Danimarca.
 
Tuttavia, nell'agosto [[1820]] Thorvaldsen lasciò nuovamente la sua città natale e, viaggiando attraverso la [[Germania]], la [[Polonia]] e l'[[Austria]], fece ritorno in Italia, dove tornò a creare i suoi capolavori, quale la statua bronzea di [[Niccolò Copernico]] che venne eretta nel [[1830]] di fronte all'[[Università di Varsavia]].
Quando il cardinale [[Ercole Consalvi]] commissionò a Thorvaldsen l'abbellimento della sua tomba, il Vaticano iniziò a mostrare interesse per lui; nonostante l'artista fosse un fervido [[protestantesimo|protestante]], il [[papa Pio VII]] giunse ad affidargli l'incarico di eseguirgli un monumento, che dal [[1830]] si trova nella Cappella Clementina della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]].
 
Nel [[1838]] Thorvaldsen tornò per la seconda volta in Danimarca, dove venne accolto con grandi onori. Nel suo paese natale Thorvaldsen si dedicò a nuove opere: i busti di [[Ludvig Holberg]], [[Adam Oehlenschläger]] e [[Henrik Steffens]], nonché - su esplicito desiderio della Casa Reale - anche uno di sé stesso. Tre anni dopo, nel [[1841]], Thorvaldsen tornò nuovamente a Roma per svolgere alcuni incarichi già da tempo accettati, per poi fare definitivamente ritorno a Copenaghen nell'ottobre [[1842]].[[File:Thorvaldsens museum.jpg|thumb|left|220px|[[Museo Thorvaldsen]] a [[Copenaghen]]]]
 
===Il lascito ed il [[Museo Thorvaldsen]]===
Il 24 marzo [[1844]], durante uno spettacolo teatrale nel Teatro Reale della capitale danese, Thorvaldsen ebbe un collasso e morì il giorno stesso all'età di 73 anni, destinando gran parte della sua fortuna alla costruzione di un museo a [[Copenaghen]], per il quale riservò la sua collezione di opere d'arte ed anche tutti i modelli e i calchi delle sue sculture. La città di Copenaghen funse da esecutore testamentario ed incaricò quindi il rinomato architetto danese [[Gottlieb Bindesbøll]] della progettazione e costruzione di quello che oggi è il [[Museo Thorvaldsen]].
 
L'edificio fu inaugurato nel [[1846]] su di un'isola nel centro di [[Copenaghen]] e custodisce una vasta collezione di opere di Thorvaldsen, nonché la tomba dello scultore, che per suo espresso desiderio si trova nel cortile centrale sotto un letto di rose.
 
Thorvaldsen non contrasse mai matrimonio, ma dalla sua compagna ebbe una figlia che, riconosciuta dal padre, ha dato origine ai Thorvaldsen che risiedono oggi negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] ed in [[Sicilia]].
 
==Opere==
[[File:Thorvaldsen Christus.jpg|thumb|right|200px|Copenaghen, Vor Frue Kirke, ''Cristo'']]
Thorvaldsen fu uno dei massimi rappresentanti del [[neoclassicismo]] nella scultura, che interpretò rigorosamente aderendone ai canoni estetici con grande purezza formale. Pur essendo spesso paragonato a Canova, rispetto a quest'ultimo Thorvaldsen incarnò in misura maggiore lo stile dell'arte classica greca. Le pose ed espressioni delle sue figure sono molto più rigide e formali di quelle di Canova.
 
Per la quasi totalità delle sue opere (bassorilievi, statue e busti) Thorvaldsen scelse figure e motivi tratti dalla [[mitologia greca]], che raffigurò con tratti semplici ed idealizzati. Si dedicò anche a ritratti di personalità di spicco, come per esempio la statua di Pio VII. Le sue opere possono essere ammirate in molti paesi europei, ma soprattutto in Italia e nel Museo Thorvaldsen di Copenaghen.
 
Parte delle sue opere sono caratterizzate da una sensibilità [[Pederastia greca|pederastica]], tradizionalmente rappresentata nell'arte europea col mito di [[Zeus]] e Ganimede. Tra le sue creazioni che attingono a questa tematica spiccano il suo ''Eros'', numerosi ''[[Ganimede (mitologia)|Ganimede]]'', il ''Pastorello col cane'' e il bassorilievo di ''[[Ila (mitologia)|Ila]] e le [[Ninfa (mitologia)|ninfe]]''.
 
Tra gli allievi di Thorvaldsen vanno ricordati Hermann Vilhelm Bissen, Hermann Ernst Freund, Emil Wolff, Ludwig Schwanthaler, Eduard Schmidt von der Launitz, Pietro Tenerani e Luigi Bienaimé. Anche se al di fuori dell'Europa la fama di Thorvaldsen non è paragonabile a quella di cui gode nel vecchio continente, alcune sue opere sono state riprodotte oltreoceano: ad esempio, la statua del Cristo risorto nel Centro visitatori nord della [[Piazza del Tempio di Salt Lake City]], e l'autoritratto dello scultore a [[Central Park]], nei pressi della East 97 Street.
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Pour_le_Mérite.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite (classe di pace)
|collegamento_onorificenza=Pour le Mérite
|motivazione=
|luogo=1842
}}
 
===Opere scelte===
[[File:Stuttgart-schillerplatz.jpg|thumb|200px|La statua di [[Friedrich Schiller|Schiller]] a [[Stoccarda]] (1839)]]
*[[1789]] - ''Amore che riposa'' (bassorilievo)
*[[1791]] - ''La cacciata di Eliodoro dal tempio'' (bassorilievo)
*[[1792]] - ''Numa ed Egeria'' (bassorilievo)
*[[1793]] - ''Gli apostoli Pietro e Giovanni guariscono uno storpio''
*[[1798]] - ''Bacco e Arianna'' (gruppo di statue)
*[[1800]] - ''Raffaello'', ''Cicerone'', ''Agrippa'' (busti)
*[[1801]] - ''Achille e Pentesilea'' (statuetta)
*[[1803]] - ''Giasone''
*[[1804]] - ''Bacco'', ''Ganimede'', ''Barone Schubart'' (busti)
*[[1815]] - ''Contessa Elizabeth Ostermann-Tolstaja'' (statuetta)
*[[1817]] - [[1828]] - ''il principe Józef Poniatowski'', (monumento equestre, a [[Varsavia]])
*[[1820]] - ''Zar Alessandro'' ([[Alessandro I di Russia]])
*[[1821]] - ''[[Monumento del Leone]]'' (a [[Lucerna]])
*[[1825]] - ''Nicolò Copernico'' (monumento, a Varsavia)
*[[1837]] - ''Gutenberg'' (monumento, a Magonza)
*[[1839]] - ''statua del Cristo'' per la cattedrale di Copenaghen
*[[1839]] - [[1848]] - ''I dodici apostoli'' per la cattedrale di Copenaghen
 
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Immagine:Bertel Thorvaldsen portrait.jpg|Anonimo: ritratto di Thorvaldsen
Immagine:Bertel Thorvaldsen.jpg|[[Christoffer Wilhelm Eckersberg]]: ritratto di Thorvaldsen
Immagine: Rauch Thorvaldsen ANG Berlin.jpg| [[Christian Daniel Rauch]]: ritratto di Thorvaldsen
Immagine:Thorvaldsen og håbets gudinde.jpg|autoritratto di Bertel Thorvaldsen che si appoggia a [[Elpis]] dea della [[Speranza]]
Image:Warszawa Poniatowski.png| Monumento equestre del principe [[Józef Poniatowski]], [[Varsavia]] ([[1826]]-27)
Image:Warszawa Copernicus.png| Monumento a [[Niccolò Copernico|Copernico]], [[Varsavia]] ([[1822]])
Image:§Goethe, August von (1789-1830) - Tomba al Cimitero degli inglesi, [[Roma]] - Foto di Massimo Consoli, 1996.jpg| La tomba del figlio di [[Goethe]], Roma
Image:Giovanni Raimondo Torlonia.JPG| Busto di [[Giovanni Raimondo Torlonia]] - Museo Thorvaldsen, [[Copenaghen]]
Image:Lionmonumentlucerne.jpg | Monumento del leone (a [[Lucerna]])
</gallery>
 
== Dediche ==
=== Piazza a Roma ===
La [[Roma|città di Roma]] dedica all'artista la ''Piazza Thorvaldsen'' che si trova a ridosso di [[Villa Borghese]], dunque in un luogo simbolo per le arti per questa città; è circondata da varie prestigiose accademie e siti, fra cui [[Accademia di Romania]], [[Accademia Belgica]], [[Villa Giulia]], [[Accademia Britannica]], [[Caffè delle Arti]]; La piazza è attraversata nel mezzo da Viale Delle Belle Arti.
<br>
Il nome ''Thorvaldsen'' è altresì abbastanza noto ai romani in quanto l'importante linea tranviaria numero 3, che attraversa praticamente tutta la città e importanti quartieri, espone come capolinea i nomi di [[Stazione di Roma Ostiense|Stazione Ostiense]]-Thorvaldsen<ref>{{cita web|url=http://trovalinea.atac.roma.it/|titolo=Dal sito "trovalinea" dell'ATAC|accesso=28 aprile 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_agosto_17/trasporti-dopo-sette-anni-torna-circolare-tram-linea-tre-2111478967623.shtm|titolo= Dal Corriere della Sera, articolo sul nuovo percorso del tram numero 3|accesso=06-10-2012}}</ref>
 
== Curiosità ==
Fra i suo discendenti v'è l'autore televisivo italiano [[Pierfrancesco Diliberto]], meglio conosciuto come "Pif"<ref>{{cita web|http://ondemand.mtv.it/serie-tv/il-testimone/s05/il-testimone-s05e03-pif-islanda-crisi-bionde|titolo= Dal sito di Mtv, 'Il Testimone', episodio 3 - stagione 5, "L'Islanda, la crisi e le bionde"}}</ref>.
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
*[http://arkivet.thorvaldsensmuseum.dk/en The Thorvaldsens Museum Archives] Centro di documentazione sulla vita e l'opera di Bertel Thorvaldsen
 
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|scultura}}
 
[[Categoria:Neoclassicismo]]