Utente:L'inesprimibile nulla/Sandbox 2: differenze tra le versioni

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Se l'opposizione tra i due pare avere origini politiche, [[Aristone di Ceo]] afferma che la loro così intensa avversità fosse nata in conseguenza di una contesa amorosa e [[omosessualità|omosessuale]] per il giovane e bellissimo [[Stesilao]]: Plutarco commenta che, se una volta che la bellezza del giovane era venuto meno per l'età i due avevano proseguito a contrastarsi, era solo perché questa attività era ormai divenuta quasi una parte integrante della loro quotidianità.<ref>{{cita|Plutarco|II, 3}}.</ref>
 
Da quando Temistocle, aizzatore delle folle, cominciò a opporsi apertamente al suo avversario, Aristide stesso cominciò a ricambiare le mosse del concorrente, per difendersi e per fargli concorrenza tentando di contenere la sua rete di conoscenze.<ref>{{cita|Plutarco|III, 1}}.</ref> In alcuni frangenti, la sua opposizione vittoriosa nei confronti dell'avversario fu dettata dalla necessità di prendere alcuni provvedimenti fondamentali: la tradizione, tramite la penna di Plutarco, ci offre vari aneddoti tratti da questi scontri.
* Si dice che anche in questi contesti, uscendo dall'assemblea e rendendosi conto che anche quando avesse preso il controllo dello stato non avrebbe mantenuto per i cittadini la pace, abbia affermato che non ci sarebbe stata stabilità nella politica fino alla cessazione del suo personale conflitto, che si sarebbe concluso solo con la morte di entrambi i contendenti.<ref name=PLIII2>{{cita|Plutarco|III, 2}}.</ref>
* Si dice che, dopo aver proposto tra mille critiche e opposizioni una misura veramente utile per la popolazione, raggiungendo una sostanziale approvazione, si sia ritirato senza votare quando il presidente era sul punto di metterla ai voti finali, comprendendo che essa si sarebbe rivelata inefficace e non sarebbe stata rispettata, come reso palese dai discorsi degli oppositori.<ref name=PLIII2/>
* Molte volte egli avrebbe voluto introdurre provvedimenti per altri uomini, ma avrebbe preferito rivolgersi ad altri uomini affinché lo sostituissero, cosicché Temistocle non reprimesse queste queste iniziative.<ref name=PLIII3>{{cita|Plutarco|III, 3}}.</ref>
 
Altresì fu ammirabile la sua salda costanza durante le variazioni di governo. Egli non si esaltò mai per gli onori, e affrontò le avversità con moderazione, mentre in tutti i casi egli considerò suo dovere dare i propri servigi alla patria gratuitamente e senza alcun guadagno, né economico, né in onore.<ref name=PLIII3/> La storiografia trasmette che gli venne rivolto lo sguardo di tutti gli spettatori nel momento in cui durante la prima rappresentazione de ''[[I sette contro Tebe]]'' di [[Eschilo]] vennero pronunciati alcuni versi descriventi [[Anfiarao]] come modello di eccellenza.<ref name=PLIII4>{{cita|Plutarco|III, 4}}.</ref><ref>{{cita libro|titolo=[[I sette contro Tebe]]|autore=[[Eschilo]]|capitolo=592
|citazione=Egli vuole, e non parere, savio, / avendo nella mente un profondo solco, / donde nobile semenza di consigli / tutt'ora germoglia in abbondanza.}}</ref>
 
=== Battaglia di Maratona ===
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