Bernard Williams (filosofo) e Wikipedia:Pagine da cancellare/Elezioni papali prima del 1058: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|l'omonimo velocista statunitense|[[Bernard Williams (atleta)|Bernard Williams]]}}
{{Bio
|Titolo = Sir
|Nome = Bernard Arthur Owen
|Cognome = Williams
|Sesso = M
|LuogoNascita = Westcliff-on-Sea
|GiornoMeseNascita = 21 settembre
|AnnoNascita = 1929
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 10 giugno
|AnnoMorte = 2003
|Attività = filosofo
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = britannico
}}
 
=== [[:Elezioni papali prima del 1058]] ===
È stato definito da ''[[The Times]]'' il "[[etica|filosofo morale]] inglese più brillante e importante del suo tempo." <ref name=Times1>Obituary, "Professor Sir Bernard Williams," ''The Times'', 14 giugno 2003</ref>
<noinclude>{{Cancellazione/Disclaimer}}</noinclude>
{{Cancellazione/proposta|Elezioni papali prima del 1058}}
<noinclude>{{DEFAULTSORT:Elezioni papali prima del 1058}}</noinclude>
<small>'''La procedura semplificata scade alle 23.59 del giorno 23 maggio 2015.'''</small><br />
<noinclude>[[Categoria:Cancellazioni del 16 maggio 2015]]</noinclude>
 
La pagina, a mio avviso, è semplicemente superflua, dal momento che ripete i contenuti delle biografie dei papi ivi citati. Non può neanche rientrare nell'uso del template U, in quanto la voce espone argomenti avvenuti nel corso di centinaia di anni e quindi non riconducibili ad una voce soltanto. Visto il suo carattere: 1. Ripetitivo; 2. Non congruo con una voce specifica, propongo la sua cancellazione.
Williams trascorse più di 50 anni a cercare delle risposte a una domanda: ''Che cosa vuol dire vivere bene?''. Questa è una questione filosofica che pochi filosofi hanno esplorato, preferendo invece concentrarsi sulle questioni concernenti il [[dovere morale]]. Per Williams, il dovere morale, è una frase che non ha alcun significato se non viene connessa al conseguimento dell'individualismo e del ben vivere.
--[[Utente:Erasmus 89|Erasmus 89]] ([[Discussioni utente:Erasmus 89|msg]])--15:52, 16 mag 2015 (CEST)
::Effettivamente si tratta di ripetizioni, spesso di copia-incolla dalla voce del singolo papa. Forse sarebbe meglio modificare il [[Template:Conclavi]] integrandolo coi nomi dei singoli pontefici eventualmente suddivisi per secolo. --'''[[Utente:Mr-Shadow|<span style="font-family:Segoe Print;color:#2F86DD">Mr-Shadow</span>]]''' [[Discussioni utente:Mr-Shadow|<span style="font-arial:Fantasy;color:#CD5C5C">(ex Wristrel)</span>]] 17:08, 16 mag 2015 (CEST)
:::Ho dato una controllata al template segnalato. Sarebbe un'idea, però le voci relative ai conclavi non segnalano solo la data d'elezione del nuovo pontefice e la sua nazionalità, ma anche la lista dei cardinali. Ora, prima dell'XI secolo con la Riforma Gregoriana, questo compito spettava al "popolo romano" nel suo complesso (quindi laici e chierici). Di conseguenza, non ha senso inserire quest'elenco nelle elezioni papali tra il IX e l'XI secolo. Io opterei, semplicemente, per una sua cancellazione.
p.s: al limite, nella voce "conclave" si può spiegare (se non è ancora stato fatto) come avveniva l'elezione papale prima del Concilio di Firenze del 1058. --[[Utente:Erasmus 89|Erasmus 89]] ([[Discussioni utente:Erasmus 89|msg]])--17:27, 16 mag 2015 (CEST)
:::[[Conclave#Storia_dell.27elezione_papale_e_origine_del_conclave|E' spiegato.]] --'''[[Utente:Mr-Shadow|<span style="font-family:Segoe Print;color:#2F86DD">Mr-Shadow</span>]]''' [[Discussioni utente:Mr-Shadow|<span style="font-arial:Fantasy;color:#CD5C5C">(ex Wristrel)</span>]] 17:31, 16 mag 2015 (CEST)
* {{ping|Erasmus 89}} Quando metti una pagina in cancellazione bisogna avvisare l'autore (a meno che non sia IP dinamico o utente infinitato). Sta volta l'ho fatto io, ma ricordatene per il futuro ;) --[[Utente:Caarl 95|<span style="color:#B20000;">'''Caarl'''</span>]]<sup>[[Discussioni utente:Caarl 95|<span style="color:#FFA257;">'''95'''</span>]]</sup> 17:34, 16 mag 2015 (CEST)
* [[Discussioni progetto:Cattolicesimo#Segnalo voce inutile|Segnalo]] discussione fatta prima dell'apertura al progetto cattolicesimo.--[[Utente:Caarl 95|<span style="color:#B20000;">'''Caarl'''</span>]]<sup>[[Discussioni utente:Caarl 95|<span style="color:#FFA257;">'''95'''</span>]]</sup> 17:39, 16 mag 2015 (CEST)
:Chiedo scusa, non si ripeterà più, [[Utente:Caarl 95]]. --[[Utente:Erasmus 89|Erasmus 89]] ([[Discussioni utente:Erasmus 89|msg]])--18:43, 16 mag 2015 (CEST)
:::<small>tranquillo ;)</small>--[[Utente:Caarl 95|<span style="color:#B20000;">'''Caarl'''</span>]]<sup>[[Discussioni utente:Caarl 95|<span style="color:#FFA257;">'''95'''</span>]]</sup> 22:13, 16 mag 2015 (CEST)
::Appena l'ho vista ho pensato che dovrebbe diventare una voce discorsiva e sintetica, poi ho verificato che le altre wp ([[:en:Papal selection before 1059|en]] e la sua traduzione [[:fr:Choix du pape avant 1059|fr]]) usano appunto questo modello. Si potrebbe pensare di svuotarla del contenuto attuale e impostare il discorso. In subordine mi viene in mente un «minimo sindacale» che potrebbe consistere in una tabella con nome papa, data elezione e consacrazione, intervalli temporali (ove rilevanti per ragioni politiche), eventuali altri candidati, note (comprensive di ingerenze del potere imperiale, lotte tra fazioni, modalità dell'elezione e altri fatti di interesse). Potrebbe essere fruibile come riepilogo visivo. --[[Utente:Erinaceus|Erinaceus]] ([[Discussioni utente:Erinaceus|msg]]) 18:54, 16 mag 2015 (CEST)
*Chiedo scusa, forse sono un po' troppo sempliciotto e, di sicuro, poco ferrato nella storia del papato, ma non riesco proprio a capire i motivi di questa cancellazione. --[[Utente:Superzen|Superzen]] ([[Discussioni utente:Superzen|msg]]) 22:57, 17 mag 2015 (CEST)
::Non è chiaro? La voce ripete, spesso a copia-incolla, le scarse notizie che si hanno dei papi ante 1058. Quindi la voce da cancellare è quella che c'è ora. Se viene riscritta nelle forme citate delle wiki francese e inglese la motivazione della PDC sarebbe superata e la procedura certamente interrotta. --'''[[Utente:Mr-Shadow|<span style="font-family:Segoe Print;color:#2F86DD">Mr-Shadow</span>]]''' [[Discussioni utente:Mr-Shadow|<span style="font-arial:Fantasy;color:#CD5C5C">(ex Wristrel)</span>]] 23:06, 17 mag 2015 (CEST)
:::Che le voci inglese e francese fossero di gran lunga migliori di questa, ci voleva ben poco ad arrivarci; e infatti fin lì c'ero arrivato anch'io. Che l'alternativa a questo stato di cose dovesse essere per forza la cancellazione, non c'ero affatto arrivato e, a dire il vero, non ci arrivo neanche adesso. --[[Utente:Superzen|Superzen]] ([[Discussioni utente:Superzen|msg]]) 23:18, 17 mag 2015 (CEST)
::::Anche io non ci arrivo. Che la voce sia ampiamente migliorabile sono d'accordo, ma non mi pare che sia ad un livello così infimo che non possa essere tenuta su wiki. --[[Utente:Arres|Arres]] ([[Discussioni utente:Arres|msg]]) 08:41, 18 mag 2015 (CEST)
 
<noinclude>[[Categoria:Cancellazioni consensuali del 18 maggio 2015]]</noinclude>
Professore Knightbridge di filosofia all'[[Università di Cambridge]] per più di un decennio e rettore del [[King's College (Cambridge)]] per quasi altrettanto, <ref name=Telegraph1> l'articolo commemorativo, senza alcun nome dell'autore, [http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2003/06/14/db1401.xml&sSheet=/portal/2003/06/14/ixportal.html Professor Sir Bernard Williams] su ''The Daily Telegraph'', del 14 giugno 2003, </ref> Williams divenne noto a livello internazionale per il suo tentativo di far tornare alle origini lo studio della filosofia morale: dalla storia alla cultura, dalla politica alla psicologia e, in particolare, ai Greci. Descritto come un "[[filosofia analitica|filosofo analitico]]" con l'anima di un [[umanismo|umanista]]," <ref name=NYbooks1>McGinn, Colin, [http://www.nybooks.com/articles/article-preview?article_id=16188 "Isn't It the Truth?"] ''The New York Review of Books'', 10 aprile 2003.</ref> si considerava un [[sintesi|sintetico]] che raggruppava le idee da quei campi che sembravano essere più incapaci di comunicare con gli altri. Rigettò il [[riduzionismo]] scientifico ed [[evoluzione|evolutivo]], non appena ebbe definito i riduzionisti "quelli che non piacciono per niente" perché moralmente dotati di scarsa fantasia. <ref name=SF>Baker, Kenneth, [http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/chronicle/archive/2002/09/22/RV77987.DTL Bernard Williams: "Carrying the torch for truth"], un'intervista con Bernard Williams, ''San Francisco Chronicle'', 22 settembre , 2002.</ref> Secondo Williams, la complessità era [[bellezza|bella]], significativa e irriducibile.
==== Discussione iniziata il [[Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2015 maggio 18#Elezioni papali prima del 1058|18 maggio 2015]] ====
<noinclude>{{notecancellazione}}</noinclude>
:[[File:Symbol_wait_vote.svg|25px|link=]] <span style="color:red; font-size:90%">La [[Wikipedia:Regole per la cancellazione#Discussione sulla cancellazione (modalità consensuale)|discussione]] per la cancellazione termina ordinariamente entro le 23:59 di '''lunedì 25 maggio 2015'''. Può eccezionalmente essere prolungata al massimo fino alle 23:59 di '''lunedì 1 giugno 2015'''.</span> '''Per tutti gli utenti''': [//it.wikipedia.org/w/index.php?title=Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Elezioni_papali_prima_del_1058&action=edit&section=new&preload=Template:Cancellazione/chiusura Proponi una chiusura della procedura]! &middot; [//it.wikipedia.org/w/index.php?title=Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Elezioni_papali_prima_del_1058&action=edit&section=new&preload=Template:Proroga/subst proroga] &middot; <small>'''Per gli [[Wikipedia:Amministratori|amministratori]]''': [//it.wikipedia.org/w/index.php?title=Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Elezioni_papali_prima_del_1058&action=edit&section=new&preload=Template:Votazione avvia la votazione].</small>
 
*{{commento}} ha ragione [[Utente:Superzen|Superzen]]. Lo stato della voce non suggerisce cancellazione, ma solo riorganizzazione delle informazioni. In realtà nulla esclude che un'enciclopedia possa riportare informazioni identiche afferenti ad ''argomenti diversi'' (l'[[Aiuto:Unione|unione]] si pratica in caso di ''identità di argomento''). È un copincolla? Fintanto che non è un copyviol non impone affatto cancellazione. Se ciò comporta riscrivere la voce, ispirandosi magari al modello di en.wiki, non significa però che al momento la voce sia infruibile, inutile o dannosa, e anzi ''sconsiglia'' la cancellazione perché l'operazione di riscrittura può essere agevolata anche di molto dalla possibilità di editare una voce già esistente, piuttosto che lavorare in contemporanea su più pagine, ad esempio per tradurre o per recuperare fonti citate in altre voci (discorso diverso per il lavoro sulle fonti cartacee, che però o interferisce sempre o non lo fa mai). P.Q.M. ritengo la voce da {{mantenere}} in vista di una pur necessaria ristrutturazione complessiva. --[[Utente:Erinaceus|Erinaceus]] ([[Discussioni utente:Erinaceus|msg]]) 08:50, 18 mag 2015 (CEST) P.S. Il titolo è sbagliato: [[Elezioni papali anteriori al 1059]].
Fu noto per la grande solidarietà mostrata per le donne dedite agli [[accademia|studi accademici]], <ref name=Nussbaum> Nussbaum, Martha, [http://www.bostonreview.net/BR28.5/nussbaum.html "Tragedy and Justice"], ''Boston Review'', ottobre-Novembre 2003</ref> notando in esse la possibilità di quella sintesi tra [[ragione]] e [[emozione]] che sentiva come filosofia analitica sfuggevole. La filosofa americana [[Martha Nussbaum]] disse che Williams era "così vicino ad essere un [[femminismo|femminista]] come poteva essere un uomo potente della sua generazione." <ref name=Nussbaum/>
* {{cancellare}} Cito Mr. Shadow: "La voce ripete, spesso a copia-incolla, le scarse notizie che si hanno dei papi ante 1058". Quindi un utente che modifica la voce di un papa, deve poi andare in questa voce per aggiornarla. Non ha senso. --[[Utente:Sentruper|Sentruper]] ([[Discussioni utente:Sentruper|msg]]) 16:19, 18 mag 2015 (CEST)
* {{cancellare}} Salvo adattamento alle corrispondenti voci su En e Fr. --'''[[Utente:Mr-Shadow|<span style="font-family:Segoe Print;color:#2F86DD">Mr-Shadow</span>]]''' [[Discussioni utente:Mr-Shadow|<span style="font-arial:Fantasy;color:#CD5C5C">(ex Wristrel)</span>]] 16:34, 18 mag 2015 (CEST)
* {{commento}} [[Utente:Sentruper|Sentruper]], sono papi morti da oltre un millennio, davvero prevedi tutte queste necessità d'aggiornamento? :-D Inoltre scusa ma è un non-argomento. Dato che si lamenta il copincolla, tanto meglio se le voci si differenziano! --[[Utente:Erinaceus|Erinaceus]] ([[Discussioni utente:Erinaceus|msg]]) 16:59, 18 mag 2015 (CEST)
* {{cancellare}} Quoto [[Utente:Sentruper|Sentruper]]. A questo punto, dovremmo anche creare una pagina "elezioni papali dopo il 1058"? Non ha senso, visto che le informazioni qui contenute non fanno altro che ripetere, per l'esattezza, già il contenuto delle singole voci sui papi. Inoltre, il fatto che sia presente in un'altra versione linguistica, non conferisce a tale pagina lo ''status'' di dogma. --[[Utente:Erasmus 89|Erasmus 89]] ([[Discussioni utente:Erasmus 89|msg]])--17:53, 18 mag 2015 (CEST)
* {{commento}} Perché non cancelliamo tutte le voci "Governo XXX" ? In fondo sono informazioni copia-incolla di quanto si trova nelle biografie dei singoli ministri...--[[Speciale:Contributi/151.67.197.56|151.67.197.56]] ([[User talk:151.67.197.56|msg]]) 20:33, 18 mag 2015 (CEST)
*{{Mantenere}} In effetti la voce è un po' pasticciata e non spiega nemmeno perché è così importante distinguere le elezioni papali prima e dopo il 1058. Fu infatti il 12 aprile 1059 che le cose cambiarono radicalmente. Infatti in quella data il [[papa Niccolò II]] promulgò la bolla [[In nomine Domini]] che dettava le regole per le successioni papali, regole che sono in vigore ancora adesso. Ecco perché è importantissima questa voce. Essa raggruppa tutte le elezioni anteriori al 1059, elezioni che potevano avvenire nei modi più disparati. E allora, visto che si è ricorsi per ben due volte alla frase "non ha senso", ecco qui spiegato il "senso della voce" ed ecco anche spiegato il perché "non ha senso" cancellarla. Certo la pagina va integrata con queste notizie essenziali, ma poi si rivela imprescindibile per capire le elezioni dei pontefici fino al 1058. È questo il vero contenuto della voce e non ha senso, anche qualora se ne fosse afferrato il vero significato, andare a scartabellare le voci di oltre 150 papi per ricostruire la storia delle successioni papali, così come non avrebbe senso cancellare la voce [[Impero romano]] perché intanto basterebbe andare a leggersi le voci di tutti gli imperatori... --[[Utente:Superzen|Superzen]] ([[Discussioni utente:Superzen|msg]]) 23:46, 18 mag 2015 (CEST)
*{{Mantenere}} Per me la motivazione "contiene già informazioni presenti nelle voci dei 57 papi citati" non ha senso, si potrebbe muovere questa obiezione a qualsiasi elenco. Il senso della voce è dare informazioni sui conclavi prima della bolla citata da Superzen. Non capisco il senso di cancellare una voce solo perché contiene informazioni presenti in altre 57 pagine. Conosco [[WP:ANALOGIA]], ma sarebbe come voler cancellare la voce [[Presidenti della Repubblica Italiana]] perché se voglio sapere qualcosa su questi signori mi basta andare a cercare nelle 12 pagine di ciascuno di loro. Veramente, non capisco il senso di questa motivazione. --[[Utente:Arres|Arres]] ([[Discussioni utente:Arres|msg]]) 00:29, 19 mag 2015 (CEST)
*{{Mantenere}} Come compiutamente spiegato da Superzen, la voce ha una sua logica. È vero, è scritta male, le voci su en.wiki e fr.wiki sono fatte meglio ma questi non sono buoni motivi per cancellarla. --[[Utente:Antonio1952|Antonio1952]] ([[Discussioni utente:Antonio1952|msg]]) 19:05, 19 mag 2015 (CEST)
:<small>P.S.:La voce va spostata a Elezioni papali anteriori al '''1059''' in quanto anche l'elezione di papa Niccolò II nel 1059 rientra in questa fattispecie. </small>
::<small>Hai ragione. Grazie --[[Utente:Erinaceus|Erinaceus]] ([[Discussioni utente:Erinaceus|msg]]) 19:32, 19 mag 2015 (CEST)</small>
*{{Cancellare}} L'incipit della voce riporta: "Dalla nascita della chiesa fino a [[Papa Stefano IV]] i papi venivano eletti per acclamazione, mentre da [[Papa Pasquale I]] in poi vennero nominati da sovrani o uomini potenti del tempo." Da una voce intitolata "[[Elezioni papali prima del 1058]]" con un simile incipit mi aspetto di trovare, per ciascuno dei papi elencati, le modalità e gli eventuali problemi dell'elezione. E invece, scorrendo la lunga lista (confesso di non averli letti tutti), trovo che solo per alcuni casi si dice qualcosa sull'elezione vera e propria, mentre per molti altri ci si limita a "fu eletto Tizio", o qualcosa di analogo, senza ulteriori precisazioni in merito. Per molti dei primi papi elencati, tra l'altro, si precisa che l'elezione continua ad avvenire per acclamazione del popolo e del clero, contrariamente a quanto affermato nell'incipit. Non riesco perciò a concordare con [[Utente:Superzen|Superzen]] quando dice che la voce è imprescindibile per capire le elezioni dei pontefici fino al 1058, visto che spesso non si parla proprio di elezione, e magari ci si sofferma più su particolari biografici che poco o nulla hanno a che vedere con l'elezione. Consentimi, amico mio: la storia delle successioni papali da qui non esce! Per lo stesso motivo non mi sento di condividere l'opinione di [[Utente:Arres|Arres]] quando dice che scopo della voce è di dare informazioni sui conclavi prima della bolla, visto che la voce parla al massimo di '''qualche''' conclave (immagino si intenda genericamente modalità di elezione). Sul fatto, poi, che la voce contiene informazioni presenti nelle voci singole, proprio questo la differenzia da "[[Presidenti della Repubblica Italiana]]" e da "[[Impero romano]]" (direi piuttosto "[[Imperatori romani]])" e anche, già che ci siamo, da "[[Lista dei papi]]"; in queste le informazioni sono schematiche e ridotte all'essenziale, in forma tabellare, con indicazioni minime e senza alcuna narrazione di tipo biografico che va, nel caso, ricercata nella voce specifica dei singoli individui: il senso è, mi sembra, un'informazione schematica e generale sui personaggi in questione. Così sì, forse, potrebbe venir fuori una visione sinottica sulle modalità ed eventuali differenze di elezione dei pontefici. --[[Utente:Galzu|Galzu]] ([[Discussioni utente:Galzu|msg]]) 20:15, 23 mag 2015 (CEST)
*{{mantenere}} La pagina ha una sua ragione d'essere enciclopedica, è fruibile e, anche se è certamente migliorabile, non mi pare proprio il caso di cancellarla. Addirittura alcune sezioni potrebbero, in teoria, essere scorporate in voci autonome. --[[Utente:Hypergio|<span style="font-size:95%;font-family:arial;color:#990000;text-shadow: 1px 2px 2px #aaaaaa">НУРшЯGIO</span>]]<sup>([[Discussioni_utente:Hypergio|attenti all'alce]])</sup> 16:35, 24 mag 2015 (CEST)
* {{cancellare}} Lista non esaustiva e con informazioni scarse. I casi più salienti possono essere indicati in [[Conclave#Storia_dell.27elezione_papale_e_origine_del_conclave|Conclave]], se già non fosse così. --[[Utente:Harlock81|Harlock81]] ([[Discussioni utente:Harlock81|msg]]) 17:03, 24 mag 2015 (CEST)
 
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==Vita==
*;{{icon|attendere}} Proroga di 7 giorni, a partire dal [[Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2015 maggio 25#Elezioni papali prima del 1058|25 maggio 2015]]: <noinclude>[[Categoria:Cancellazioni consensuali prorogate del 25 maggio 2015]]</noinclude> <span style="color:red; font-size:90%">Non riscontrandosi [[Wikipedia:Consenso|consenso]], la discussione è prolungata fino alle 23:59 di '''lunedì 1 giugno 2015'''; se entro tale termine non sarà ravvisabile un consenso, un admin aprirà una [[Wikipedia:Regole per la cancellazione#Votazione sulla cancellazione|votazione]].</span> '''Per tutti gli utenti: [//it.wikipedia.org/w/index.php?title=Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Elezioni_papali_prima_del_1058&action=edit&section=new&preload=Template:Cancellazione/chiusura Proponi una chiusura della procedura!]''' - <small>Per [[Wikipedia:Amministratori|amministratori]]: [//it.wikipedia.org/w/index.php?title=Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Elezioni_papali_prima_del_1058&action=edit&section=new&preload=Template:Cancellazione/votazione avvia la votazione].</small><br/>
Williams nacque nell'[[Westcliff-on-Sea]], [[Essex]]. Era figlio unico di un dipendente pubblico. Fu istruito alla [[Chigwell School]] e lesse i Grandi(Classici) al [[Balliol College, Oxford]]. Dopo essersi laureato nel 1951 con la rara distinzione di una laurea congratulatoria ad honorem di prima classe, il più alto riconoscimento di questo livello nel sistema universitario britannico, svolse per un anno il [[servizio militare]] nella [[Royal Air Force]] (RAF), pilotando [[Supermarine Spitfire|Spitfires]] in [[Canada]].
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*La pagina non è il massimo ma nel complesso ha ragione Superzen, è meglio averla che non averla. Direi che è da {{mantenere}} a patto che nell'incipit si spieghi un pochino meglio come mai la data del 1059 (e non 1058) è importante. --[[Utente:Carlomartini86|Carlomartini86]]<sup>[[Discussioni_utente:Carlomartini86|<span style="color:#32CD32">('''''Dlin-Dlon''''')</span>]]</sup> 09:30, 26 mag 2015 (CEST)
*Onestamente, non serve una lista per spiegare come le elezioni del papa siano mutate prima del 1059. Anzi, una sezione storica nella voce [[Conclave]] (e c'è) assolve decisamente meglio tale ruolo. Se dovesse risultare che vi manchino delle informazioni (ma qui si è più volte affermato anzi il contrario: che questa pagina è stata redatta duplicando informazioni), è possibile integrarne alcune presenti in questa lista, ma la sua utilità è scarsa. --[[Utente:Harlock81|Harlock81]] ([[Discussioni utente:Harlock81|msg]]) 12:02, 26 mag 2015 (CEST)
 
<noinclude>[[Categoria:Cancellazioni con votazione del 2 giugno 2015]]</noinclude>
Incontrò la sua futura moglie, [[Shirley Williams|Shirley Brittain-Catlin]], la figlia dello scienziato politico e filosofo [[George Catlin (scienziato politico)|George Catlin]] e della romanziera [[Vera Brittain]], mentre lui lasciava [[New York]], dove lei stava studiando presso la [[Columbia University]]. All'età di ventidue anni, dopo aver vinto un Premio Fellowship al [[All Souls College, Oxford]], Williams ritornò in Inghilterra con Shirley per accettare la propria carica – sebbene essa avesse avuto prima una relazione sentimentale con il corridore (famosi sono i suoi quattro minuti) [[Roger Bannister]] <ref name=Jeffries>Jeffries, Stuart, [http://books.guardian.co.uk/review/story/0,12084,850062,00.html The Quest for Truth] ''The Guardian'', November 30, 2002.</ref> – e si sposarono nel 1955. [[Shirley Williams]], come fu presto conosciuta, fu eletta [[Membro del Parlamento]] del [[Partito Laburista (Regno Unito)]] , poi attraversò i banchi dei deputati come una della "[[Banda dei quattro]]" per diventare un membro fondatore del [[Partito Socialista Democratico (Regno Unito)|PSD]], un partito separatista del centro. Fu più tardi nobilitata, divenendo la Baronessa Williams di Crosby, e rimase un membro prominente dei [[Liberal Democratici (Regno Unito)|Liberal Democratici]].
==== Votazione iniziata il [[Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2015 giugno 2#Elezioni_papali_prima_del_1058|2 giugno 2015]] ====
{{Cancellazione/vota2|9 giugno 2015|martedì}}
===== Mantenere =====
# --[[Utente:Superzen|Superzen]] ([[Discussioni utente:Superzen|msg]]) 00:13, 2 giu 2015 (CEST)
# [[Utente:Carlomartini86|Carlomartini86]]<sup>[[Discussioni_utente:Carlomartini86|<span style="color:#32CD32">('''''Dlin-Dlon''''')</span>]]</sup> 01:33, 2 giu 2015 (CEST)
# --[[Utente:Hypergio|<span style="font-size:95%;font-family:arial;color:#990000;text-shadow: 1px 2px 2px #aaaaaa">НУРшЯGIO</span>]]<sup>([[Discussioni_utente:Hypergio|attenti all'alce]])</sup> 05:59, 2 giu 2015 (CEST)
# --[[Utente:Erinaceus|Erinaceus]] ([[Discussioni utente:Erinaceus|msg]]) 08:28, 2 giu 2015 (CEST)
# --[[Utente:Arres|Arres]] ([[Discussioni utente:Arres|msg]]) 17:43, 2 giu 2015 (CEST)
# Da migliorare ma enciclopedica.--[[Utente:Caarl 95|<span style="color:#B20000;">'''Caarl'''</span>]]<sup>[[Discussioni utente:Caarl 95|<span style="color:#FFA257;">'''95'''</span>]]</sup> 20:20, 2 giu 2015 (CEST)
# --[[Utente:Ferdi2005|Ferdi2005]] ([[Discussioni utente:Ferdi2005|msg]]) 20:51, 2 giu 2015 (CEST) Sono favorevole al mantenimento della voce perchè è sempre utile avere informazioni senza dover visitare le singole pagine
 
===== Cancellare =====
Williams lasciò Oxford per dar spazio alle ambizioni di ascesa politica di sua moglie, trovando un posto prima all'[[University College London]] e poi al [[Università di Londra|Bedford College]], mentre sua moglie lavorava come giornalista per il ''[[Financial Times]]''. Per diciassette anni, la coppia visse in una grande casa a [[Kensington]] con l'agente letterario Hilary Rubinstein e la sua sposa. Durante questo periodo, descritto da Williams come uno dei più felici della sua vita, <ref name=Jeffries/> il matrimonio diede vita ad una figlia, Rebecca, ma lo sviluppo della carriera politica di sua moglie tennero la coppia a distanza, e le marcate differenze nei loro princìpi personali – Williams fu un [[ateismo|ateista]] incallito, sua moglie una devota [[Chiesa Cattolica Romana|cattolica]] – misero a dura prova la loro relazione, che raggiunse il punto di rottura quando Williams ebbe una storia con Patricia Law Skinner, allora moglie dello storico [[Quentin Skinner]]. Il matrimonio di Williams si dissolse nel 1974, e Williams e Skinner poterono giungere a nozze, uno sposalizio da cui nacquero due figli.
# [[Utente:Erasmus 89|Erasmus 89]] ([[Discussioni utente:Erasmus 89|msg]])--10:19, 2 giu 2015 (CEST)
 
#--[[Utente:Anima della notte|Anima della notte]] ([[Discussioni utente:Anima della notte|msg]]) 16:00, 2 giu 2015 (CEST)
[[Immagine:KingsCollegeChapel.jpg|thumb|300px|Williams spese circa 20 anni a Cambridge, otto di essi come Rettore del [[King's College (Cambridge)|King's College]].]]
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Williams divenne Professore della cattedra Knightbridge di Filosofia Morale a Cambridge nel 1967, poi restò in carica come [[Rettore (educazione)|Rettore]] del [[King's College (Cambridge)]] dal 1979 fino al 1987, quando si trasferì presso l'[[Università della California]] a [[Berkeley]] per coprire il posto di Professore Sather dei [[Classici]]. Secondo quanto riferì un giornale britannico, Williams poteva permettersi a stento di comprare una casa nel centro di Londra con lo stipendio di un [[accademia|accademico]]. La sua polemica per i bassi salari nelle università britanniche fece apparire, ma in realtà tale era l'intenzione di Williams, la sua partenza come un esempio di [[fuga dei cervelli]], tale espressione fu coniata dai mezzi di comunicazione di massa britannici. In una intervista al ''The Guardian'' nel novembre 2002 riferì che si rammaricava che la sua partenza fosse diventata così pubblica: "Ero convinto che ci fosse un reale problema nelle condizioni accademiche e che se la mia partenza fosse stata resa nota ciò avrebbe portato questi problemi sotto la pubblica attenzione. La cosa un po' avvenne, ma mi considerai una spia, e quando ritornai in patria dopo tre anni tutto ciò apparve alquanto assurdo. In effetti, tornai per ragioni personali – è molto difficile vivere altrove con una famiglia, come supponevo. <ref name=Jeffries/></blockquote>
 
Ritornò in Inghilterra nel 1990 per diventare Professore della Cattedra White di Filosofia Morale ad Oxford, una carica che occupò fino al 1996, quando fu nominato Professore di Filosofia a Berkeley. Rimase ad Oxford fino alla sua morte.
 
In aggiunta alla vita accademica, Williams presiedette e fece parte di un numero di Commissioni Reali e comitati governativi. Negli anni settanta, presiedette la Commissione dell'[[Oscenità]] e della [[Censura]] dei Film. In una relazione del Comitato del 1979, Williams faceva notare che: "Data la quantità in circolazione di esplicito materiale sessuale e considerate le relative asserzioni spesso formulate circa i suoi effetti, è sorprendente rilevare nella cronaca dei casi di violenze e omicidi a sfondo sessuale l'assenza di alcun richiamo alla [[pornografia]] come possibile causa scatenante di tali reati." La relazione della Commissione venne chiaramente influenzata dal pensiero liberale di [[John Stuart Mill]], un filosofo tenuto in grande stima da parte di Williams che si rifece al principio di libertà di Mill per sviluppare l'idea della "condizione di danno", in base alla quale "nessuna condotta deve essere soppressa per legge a meno che non si possa dimostrare che arrechi danno a qualcuno."<ref name=Jeffries/>
 
Williams giunse alla conclusione che nella pornografia non è riscontrabile alcunché di dannoso e che "il ruolo della pornografia non è determinante nell'influenzare la società;... pensarla diversamente in merito significherebbe ingrandire il problema della pornografia a tal punto da far perdere di vista i problemi ben più gravi che assillano oggi la società." La commissione dichiarò che, fin tanto che i ragazzi fossero protetti dal vedere materiale pornografico, gli adulti possono ritenersi liberi di leggere e vedere pubblicazioni pornografiche a loro piacere.
 
Oltre alla commissione della pornografia, Williams fece anche parte di altre commissioni che presero in esame vari temi quali: il ruolo della scuola pubblica in Inghilterra nel periodo 1965–70; l'abuso di [[droga|droghe]] nel 1971; il [[gioco d'azzardo]] nel periodo 1976–78; la [[giustizia]] sociale nel 1993–94. A proposito di questi impegni, egli disse: "Ho praticato tutti i vizi principali"<ref name=Times1/>.
 
Williams era notoriamente molto svelto nelle discussioni. Il filosofo [[Gilbert Ryle]] una volta disse a tal proposito: "Williams capisce ciò che l'interlocutore sta per dire ancor prima che questi abbia formulato il suo pensiero, inoltre prevede tutte le possibili obiezioni da sollevare e tutte le risposte che l'interlocutore può dare alle obiezioni sollevate ancor prima che questi sia giunto a concludere la frase.
 
Williams fu nominato Sir nel 1999 e divenne membro della [[British Academy]] e membro onorario della [[American Academy of Arts and Sciences]]. Fece parte del consiglio della [[English National Opera]] e compilò la voce "opera" per il ''[[Grove Dictionary of Music and Musicians]]''.
 
Williams morì il [[10 giugno]] [[2003]], mentre trascorreva una vacanza a [[Roma]]. Aveva un [[mieloma multiplo]], una forma di [[Cancro (malattia)|cancro]]. Egli lasciò la seconda moglie Patricia Law Skinner, i loro due figli, Jacob e Jonathan, e Rebecca, la figlia avuta dal primo matrimonio.
 
==Filosofia morale==
Le opere di Williams contengono studi sulla filosofia di [[René Descartes]] e quella [[Antica grecia|greca]], come anche attacchi più dettagliati all'[[utilitarismo]] e al [[Kantismo]].
[[Immagine:Friedrich_Nietzsche.jpg|frame|Friedrich Nietzsche, 1844–1900. Williams disse che gli sarebbe piaciuto citarlo ogni 20 minuti<ref name=OGrady/>.]]
Williams era un distruttore di sistemi, attaccando tutti gli "ismi" con uguale vigore. Egli voltò le spalle alla meta-etica e agli interrogativi - "Che cos'è il Bene?" e "Che significa la parola 'dovere'?" oggetto di studio della maggior parte dai filosofi morali della tradizione analitica occidentale e si concentrò invece sull'[[etica normativa|etica pratica]]. Williams provò a rispondere alla domanda "come vivere una buona vita?", concentrandosi sulla complessità, la "[[fortuna morale]]", come la chiamò lui, della vita di tutti i giorni.
 
In ''Morality: An Introduction to Ethics'' (1972), egli scrisse che "mentre la maggior parte della filosofia morale è stata per lo più vacua e noiosa;... la filosofia morale contemporanea ha trovato un modo originale per essere tediosa, cioè non discutendo affatto delle questioni." Lo studio della morale, egli sosteneva, deve essere essenziale e coinvolgente. Williams voleva proporre una morale che desse spiegazione della psicologia, della storia, della politica e della cultura. Nel suo rigetto della morale da lui definita come "una singolare istituzione", cioè un diviso e divisibile dominio del pensiero umano, alcuni hanno notato delle affinità con il filosofo tedesco del XIX secolo [[Friedrich Nietzsche]] sebbene Nietzsche fosse su posizioni opposte, come si evince dalle parole del filosofo tedesco alla fine di ''Ecce Homo'': "nel concetto dell'uomo ''buono'', si sostiene tutto ciò che è debole, malato, mal riuscito, sofferente". Nonostante che, a prima vista, il filosofo tedesco fosse un riduzionista, Williams fu un grande ammiratore di Nietzsche, tanto che diceva spesso che gli sarebbe piaciuto citare Nietzsche ogni venti minuti.<ref name=OGrady>O'Grady, Jane. [http://www.guardian.co.uk/obituaries/story/0,3604,976477,00.html Professor Sir Bernard Williams] ''The Guardian'', June 13, 2003.</ref>
 
Anche se il disdegno di Williams per il riduzionismo a volte lo faceva apparire un [[relativismo morale|relativista morale]], era lontano dall'esserlo. Credeva, come gli [[Antica Grecia|antichi greci]], che i cosiddetti "thick concepts", i concetti morali, come 'coraggio' e 'crudeltà', fossero reali e universali.
 
==Critica all'utilitarismo==
Williams criticò particolarmente l'[[utilitarismo]], la teoria [[consequenzialismo|consequenzialista]] che nella sua versione più semplice afferma che le azioni morali sono buone solo se rendono felici il maggior numero possibile di persone.
 
Uno degli argomenti più famosi di Williams contro l'utilitarismo riguarda Jim, uno scienziato che fa ricerche in un paese [[Sud America|Sudamericano]] governato da un brutale dittatore. Jim si trova nella piazza centrale di un villaggio dove sono stati catturati e legati 20 ribelli. Il capitano che li ha catturati dice che, se Jim ucciderà uno dei ribelli, gli altri verranno liberati per rispetto di Jim quale ospite. Ma se non lo fa, verranno tutti uccisi. <ref name=Williams1973>Williams, Bernard. ''Utiliarianism: For and Against'', 1973.</ref> L'utilitarismo più semplice (quello che invita a considerare le conseguenze prima di ogni atto) sostiene che Jim dovrebbe uccidere uno dei prigionieri in modo da salvare gli altri. Per la maggior parte delle teorie consequenzialiste, non c'è un dilemma morale in un caso come questo. Ciò che importa è il risultato.
 
Contro queste teorie, Williams sostiene che c'era una distinzione morale cruciale tra una persona uccisa da me e una persona uccisa da qualcun altro a causa di quello che faccio. L'utilitarista perde questa distinzione vitale, privandoci quindi della nostra umanità, trasformandocui in contenitori vuoti di fronte alle conseguenze che accadono, anziché preservare la nostra condizione di agenti morali che possono decidere secondo [[onestà]]. Per Williams, le decisioni morali devono preservare la nostra integrità e la nostra [[identità]] psicologica.
 
Un fautore dell'utilitarismo risponderebbe che la sua teoria non può essere respinta in un modo così superficiale. Il [[Premio Nobel]] per l'economia, [[Amartya Sen]], per esempio, ha sostenuto che l'agire morale, le questioni di probità e i punti di vista personali poosono essere considerati in modo consequenzialista; cioè, essi possono essere considerati anche come delle conseguenze.<ref name=Sen>Sen, Amartya, and Bernard Williams (eds),''Utilitarianism and Beyond''. Cambridge University Press, 1982.</ref>
 
Sen e Williams furono anche in disaccordo sul cosiddetto [[utilitarismo|"utilitarismo della regola"]], una versione dell'utilitarismo che concentra l'attenzione non su i singoli atti, ma su regole che facciano conseguire il massimo benessere al maggior numero di persone possibile, risolvendo alcuni problemi fondamentali della teoria utilitaristica. Per esempio, per risolvere i problemi di parcheggio nella città di Londra - Williams scrisse - un utilitarista dovrebbe favorire il minacciare di morte chiunque parcheggiasse in spazi proibiti. Se solo poche persone venissero fatte fuori per questo motivo, ben presto finirebbe il parcheggio selvaggio; quindi secondo le previsioni utilitaristiche sarebbe più che giustificato sparare perché milioni di Londinesi possano sentirsi felici per l'assenza di problemi di parcheggio. Qualsiasi teoria che porti a tali conseguenze, Williams fece notare, dovrebbe essere rifiutata, non importa quanto in modo [[intuizionismo|intuitivamente plausibile]] si possa convenire sul fatto che noi giudichiamo le azioni soltanto in base alle loro conseguenze.
 
Sen ed altri autori hanno sostenuto che l'utilitarismo della regola metterebbe nella condizione di poter estrapolare una regola dall'esempio del parcheggio. La regola secondo cui noi dovremmo "sparare a quelli che nel parcheggiare commettono infrazioni" è improbabile che, a lungo andare e considerandone le conseguenze, possa dare buoni risultati. Per Williams, tuttavia, già il rifarsi ad un tale argomento porta a rigettare l'utilitarismo della regola; noi dobbiamo "''sapere''" già da prima che è sbagliato minacciare di morte un trasgressore delle regole di parcheggio ed è quindi da rigettare qualsiasi teoria che ci obblighi a dover ricorrere a tali congetture.
 
==Critica al Kantismo==
[[Immagine:Kant2.jpg|thumb|right|200px|[[Immanuel Kant]], 1724–1804. Williams criticò la filosofia morale di Kant, sostenendo che i principi morali non devono impormi di agire come se fossi un'altra persona.]]
Una delle principali rivali dell'utilitarismo è la filosofia morale del filosofo tedesco del [[XVIII secolo]] [[Immanuel Kant]]. Le opere di Williams scritte negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]] <ref>''Morality: An Introduction to Ethics'' del 1972; ''Problems of the Self'' del 1973; ''Utilitarianism: For and Against'' con J.J.C. Smart, anch'esso del 1973; ''Moral Luck'' del 1981; e ''Ethics and the Limits of Philosophy'' del 1985 </ref> delinearono le basi per i suoi attacchi ai pilastri gemelli dell' utilitarismo e del Kantismo. [[Martha Nussbaum]] scrisse che la sua opera "denunciava il modo triviale e evasivo in cui la filosofia morale era stata praticata in Inghilterra sotto l'egida di queste due teorie dominanti." <ref name=Nussbaum>Nussbaum, Martha, [http://www.bostonreview.net/BR28.5/nussbaum.html Tragedy and Justice] ''Boston Review'', October/November 2003.</ref>
 
La ''[[Critica della ragion pratica]]'' e la ''[[Metafisica dei costumi]]'' di Kant avevano esposto un sistema morale basato su quello che Kant chiamava [[Imperativo categorico]], la cui meglio conosciuta versione è: "Agisci come se la massima della tua azione dovesse essere elevata dalla tua [[volontà]] a legge universale della natura".
 
Questa era una legge inderogabile, sosteneva Kant, che valeva per tutti gli esseri [[razionalità|razionali]] dotati di [[libero arbitrio]]. Devi immaginare, quando agisci, cosa succedesse se tutti facessero quello che vorresti fare in simili circostanze, incluso te stesso in futuro. Se non riesci a accettare le conseguenze di questo [[esperimento mentale]], o se porta a una contradizione, non devi fare quella cosa. Per esempio, se vuoi uccidere l'amante di tua moglie, devi immaginarti una legge che dice che tutti i mariti traditi hanno il diritto di uccidere gli amanti delle loro mogli. In altre parole, bisogna universalizzare le tue esperienze.
 
Williams contestò l'imperativo categorico nel saggio "Persons, character and morality." <ref name=ML>Williams, Bernard, ''Moral Luck''. Cambridge University Press, 1981.</ref> La morale non deve obbligarci adf agire senza ttener conto di noi stessi, come se noi non fossimo quelli che siamo e non ci trovassimo nelle circostanze in cui proprio noi ci troviamo ad agire. Non dobbiamo assumere un atteggiamento imparziale, ovvero un atteggiamento tipico del [[Cristianesimo]], nei confronti della realtà. Per Williams, i nostri valori, i nostri impegni e desideri fanno la differenza nel come osserviamo il mondo e nel come agiamo; così deve essere, altrimenti perdiamo la nostra individualità e di conseguenza la nostra umanità.
 
==Motivi per agire==
L'insistenza di Williams circa il fatto che l'oggetto della moralità concerne le persone e le loro singole vite, come pure il sostenere che l'agire nel proprio interesse o per mero [[egoismo]] non sono contrari all'agire morale, vengono illustrate mediante l'argomento delle "ragioni interne dell'azione", che i filosofi indicano come il dibattito su "ragioni interne/esterne".
 
I filosofi hanno cercato di sostenere che il soggetto morale può avere "ragioni esterne" come spinta ad agire moralmente; cioè essi sono capaci di agire in base a ragioni esterne ai loro propri stati mentali. Per Williams tutto ciò non ha senso. Perché qualcosa si possa definire come "ragione per agire", deve avere un che di "magnetico", ci deve attrarre verso l'azione. Ma cosa può avere di "magnetico" un qualcosa interamente esteriore a noi — per esempio, la [[proposizione]] che X è buono? In base a quale procedimento qualcosa di esteriore ci può spingere ad agire?
 
Per Williams ciò non è possibile. La [[conoscenza]] non ha alcunché di "attraente." Conoscenza e sensazione sono del tutto separate, una persona deve ''provare una sensazione'' prima di essere spinta ad agire, e perciò, Williams sostenne, le ragioni dell'azione sono sempre interiori. Se io mi sento spinto a fare qualcosa di buono, è perché io lo voglio. Io posso essere spinto a fare la cosa giusta per uno svariato numero di ragioni. Per esempio, posso essere stato indotto a credere che X è buono, posso voler agire secondo l'educazione che mi è stata impartita, oppure voglio apparire come una brava persona agli occhi della gente, ovvero posso temere la disapprovazione da parte dell'ambiente in cui vivo. Le ragioni, per Williams, possono essere complesse ma sono sempre di origine interiore e ci caricano fino a desiderare di agire.
 
==La Verità==
L'ultima opera completa di Williams, ''Truth And Truthfulness: An Essay In Genealogy'' (2002), tenta di difendere un attaccamento non-[[Fondazionalismo|fondazionalista]] ai valori di verità, che Williams identifica con accuratezza e sincerità, fornendo una [[genealogia]] naturalistica di esse.
 
Ancora una volta l'influenza di Nietzsche è evidente, infatti Williams come il filosofo tedesco adottò un metodo genealogico (un termine utilizzato nella filosofia accademica per indicare degli studi basati sull'evoluzione del comportamento e del pensiero dell'Umanità nella storia) come mezzo di esposizione e di critica. Sebbene in parte Williams intendesse attaccare quelli che secondo lui negavano il valore della verità, l'opera ammonisce che intenderla semplicemente in quel senso significherebbe comprendere solo parte del suo scopo: essa "presenta una&nbsp;... sfida" sia alla "credenza in auge che la verità non ha valore" sia alla "credenza tradizionale che il valore [della verità] garantisca essa stessa."<ref name=PUP>[http://www.pupress.princeton.edu/titles/7328.html Truth and Truthfulness: An Essay in Genealogy by Bernard Williams], Princeton University Press.</ref>
 
''The Guardian'' scrisse nel necrologio di Williams che l'opera esamina come i filosofi [[Richard Rorty]], [[Jacques Derrida]] e altri seguaci del [[politically correct|politicamente corretto]] ''à la Foucault '', "si prendano gioco di ogni verità presunta in quanto eccessivamente semplificata perché viene, inevitabilmente, distorta dal [[potere (sociologia)|potere]], dai pregiudizi [[classe sociale|sociali]] e dalla [[ideologia]]." <ref name=OGrady>O'Grady, Jane. [http://www.guardian.co.uk/obituaries/story/0,3604,976477,00.html Professor Sir Bernard Williams] ''The Guardian'', June 13, 2003.</ref> Come si può leggere nel necrologio di Williams pubblicato da ''The Guardian'' "atipicamente per un saggio filosofico,''Truth and Truthfulness'' muove al riso il lettore, che poi vuole piangere. <ref name=O'Grady>O'Grady, Jane, [http://www.guardian.co.uk/obituaries/story/0,3604,976477,00.html Professor Sir Bernard Williams] ''The Guardian'', June 13, 2003.</ref>
 
 
 
==Opere postume==
Dopo la morte di Williams, sono stater pubblicate tre raccolte di saggi, articoli e trascrizioni di conferenze. ''In the Beginning Was the Deed: Realism and Moralism in Political Argument'' (2005), tratta di filosofia politica; ''The Sense of the Past: Essays in the History of Philosophy'' (2006), contiene una serie di saggi descriventi i confini tra filosofia e storia; ''Philosophy as a Humanistic Discipline'' (2006), tratta di metafisica, epistemologia ed etica.
 
==Opere==
*''La Moralità. Un'introduzione all'etica, (Morality:An Introduction to Ethics'', 1972), trad. M. Reichlin, Einaudi, 2000
*''Problemi dell'io, (Problems of the Self'', 1973), trad. R. Rini, 1990
*''Utilitarismo e oltre, (Utilitarianism: For and Against'' with J.J.C. Smart, 1973), trad. A. Besussi, NET, 2002
*''Descartes: The Project of Pure Inquiry''. Harvester Press, 1978.
*''La sorte morale, (Moral Luck'', 1981), trad. R. Rini, il Saggiatore, 1987
*''L'etica e i limiti della filosofia, (Ethics and the Limits of Philosophy'' 1985), trad. R. Rini, Garzanti, 1987
*''Vergogna e necessità, (Shame and Necessity'', 1993), trad. M. Serra, il Mulino, 2007
*''Comprendere l'umanità, (Making Sense of Humanity'', 1995), trad. V. Ottonelli, il Mulino, 2006
*''Genealogia della verità, (Truth and Truthfulness: An Essay in Genealogy'', 2002), trad. G. Pellegrino, Fazi, 2005
*''In principio era l'azione:Realismo e Moralismo nella Teoria politica, (In the Beginning Was the Deed'', 2005),trad. C. Del Bò, Feltrinelli, 2007
*"Philosophy As a Humanistic Discipline," ''Philosophy'' 75 (294), Oct. 00, 477–496.
*"Understanding Homer: Literature, History and Ideal Anthropology," in ''Being Humans: Anthropological Universality and Particularity in Transdisciplinary Perspectives''. Neil Roughley, ed. de Gruyter, 2000.
*"Tolerating the Intolerable," in ''The Politics of Toleration''. ed. Susan Mendus, Edinburgh University Press, 1999.
*"Moral Responsibility and Political Freedom," 56 ''Cambridge Law Journal'', 1997.
*"Stoic Philosophy and the Emotions: Reply to Richard Sorabji," in ''Aristotle and After''. R. Sorabji (ed), Bulletin Inst. Class Stud. London, Supplement 68, 1997.
*"Contemporary Philosophy: A Second Look," in ''The Blackwell Companion to Philosophy''. N. F. Bunnin (ed), Blackwell, 1996.
*"History, Morality, and the Test of Reflection," in ''The Sources of Normativity''. Onora O'Neill (ed), Cambridge University Press, 1996.
*"The Politics of Trust," in ''The Geography of Identity'', ed. Patricia Yeager, University of Michigan Press, 1996.
*"The Women of Trachis: Fictions, Pessimism, Ethics," in ''The Greeks and Us''. R. B. Louden and P. Schollmeier (eds), Chicago University Press, 1996.
*"Truth, Politics and Self-Deception," ''Social Research''. 63.3 (Fall 1996).
*"Toleration: An Impossible Virtue?" in ''Toleration: An Exclusive Virtue'', ed. David Heyd, Princeton University Press, 1996.
*"Reasons, Values and the Theory of Persuasion," in ''Ethics, Rationality and Economic Behavior'', ed. Francesco Farina, Frank Hahn and Stefano Vannucci, [[Oxford University Press]], 1996.
*"Truth in Ethics," ''Ratio'' 8(3), 1995, 227–42.
*"Acting as the Virtuous Person Acts," in ''Aristotle and Moral Realism'', ed. Robert Heinaman, Westview Press, 1995.
*"Ethics," in ''Philosophy: A Guide Through the Subject'', ed. A. C. Grayling, Oxford University Press, 1995.
*"Identity and Identities," in ''Identity: Essays Based on Herbert Spencer Lectures Given in the University of Oxford'', ed. Harris, Henry, Oxford University Press, 1995.
*"Cratylus' Theory of Names and Its Refutation," in ''Language'', ed. Stephen Everson, Cambridge University Press, 1994.
*"Descartes and the Historiography of Philosophy," in ''Reason, Will and Sensation: Studies in Descartes's Metaphysics'', ed. John Cottingham, Oxford University Press, 1994.
*"The Actus Reus of Dr. Caligari," 142 ''Pennsylvania Law Review'', May 1994.
*"Pagan Justice and Christian Love," ''Apeiron'' 26 (3–4), 1993, 195–207.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Baker, Kenneth, [http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/chronicle/archive/2002/09/22/RV77987.DTL Bernard Williams: Carrying the torch for truth] An interview with Bernard Williams, ''San Francisco Chronicle'', September 22, 2002.
*Foot, Philippa, "Reasons for Action and Desires," in ''Practical Reasoning,'' ed. Joseph Raz, Oxford University Press, 1978.
*Jeffries, Stuart, [http://books.guardian.co.uk/review/story/0,12084,850062,00.html The Quest for Truth] ''The Guardian'', November 30, 2002.
*McGinn, Colin, [http://www.nybooks.com/articles/article-preview?article_id=16188 Isn't It the Truth?] ''The New York Review of Books'', April 10, 2003.
*Nussbaum, Martha, [http://www.bostonreview.net/BR28.5/nussbaum.html Tragedy and Justice] ''Boston Review'', October/November 2003.
*Obituary, no byline, [http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2003/06/14/db1401.xml&sSheet=/portal/2003/06/14/ixportal.html Professor Sir Bernard Williams] ''The Daily Telegraph'', June 14, 2003.
*Obituary, no byline, [http://www.timesonline.co.uk/article/0,,60-712787,00.html Professor Sir Bernard Williams] ''The Times'', June 14, 2003.
*Obituary, no byline, [http://economist.com/people/PrinterFriendly.cfm?Story_ID=1875125 Bernard Williams] ''The Economist'', June 26, 2003.
*O'Grady, Jane, [http://www.guardian.co.uk/obituaries/story/0,3604,976477,00.html Professor Sir Bernard Williams] ''The Guardian'', June 13, 2003.
*Pearson, Richard, [http://www.washingtonpost.com/ac2/wp-dyn?pagename=article&contentId=A7634-2003Jun17&notFound=true Philosopher Bernard Williams Dies: Weighed Questions of Moral Identify] ''The Washington Post'', June 18, 2003.
*Sen, Amartya, ''Ethics and Economics'' (Blackwell, 1989).
*Sen, Amartya and Williams, Bernard (eds),''Utilitarianism and Beyond'', Cambridge University Press, 1982.
*Williams, Bernard, ''Moral Luck''. Cambridge University Press, 1981.
*Williams, Bernard, ''Ethics and the Limits of Philosophy''. Harvard University Press, 1985.
*[http://educationtalk.guardian.co.uk/WebX?50@@.3ba77186/0 A live chat with Bernard Williams], ''GuardianUnlimited'', November 2002.
*Chappell, Timothy, [http://plato.stanford.edu/entries/williams-bernard/ Bernard Williams], [[Stanford Encyclopedia of Philosophy]], February 2006.
*McGinn, Colin, [http://www.nybooks.com/articles/article-preview?article_id=16188 Isn't it the truth?] ''New York Review of Books'', April 10, 2003. (requires subscription)
*Sides, Carl Brock, [http://home.midsouth.rr.com/philarete/philosophy/williams.html Williams on Personal Identity] ''Brock's Philosophy Page'', 1997, retrieved December 07, 2004.
*Williams, Bernard, [http://www.lrb.co.uk/v24/n20/will03_.html Why Philosophy Needs History] ''London Review of Books'', October 17, 2002. (requires subscription)
*Williams, Bernard, [http://www.royalinstitutephilosophy.org/articles/williams_lecture.htm Philosophy as a Humanistic Discipline] The Royal Institute of Philosophy, undated, retrieved December 7, 2004.
 
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