Salice (Messina) e Cantone di Olliergues: differenze tra le pagine

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{{S|cantoni della Francia}}
{{Frazione
{{Divisione amministrativa
|nomeFrazione = Salìce
|Nome = Cantone di Olliergues
|immagine = Salice.jpg|310px|
|Nome ufficiale = Canton d'Olliergues
|siglaRegione = SIC
|Panorama =
|siglaProvincia = ME
|Didascalia =
|nomeDelComune = Messina
|Bandiera =
|linkStemma = Messina-Stemma.png
|Voce bandiera =
|latitudineGradi = 38
|Stemma =
|latitudineMinuti = 15
|Voce stemma =
|latitudineSecondi = 4
|Stato = FRA
|longitudineGradi = 15
|Grado amministrativo = 4
|longitudineMinuti = 29
|Divisione amm grado 1 = Alvernia
|longitudineSecondi = 36
|Divisione amm grado 2 = Puy-de-Dôme
|mappaX = 67
|Divisione amm grado 3 = Ambert
|mappaY = 55
|Capoluogo = [[Olliergues]]
|altitudine = 236
|Amministratore locale =
|abitanti = 805
|annoPartito = 2001
|Data elezione =
|frazioni = [[Urni]]
|Data istituzione =
|cap = 98154
|Data soppressione = 21 febbraio 2014
|prefisso = 090
|Latitudine decimale = 45.666667
|nomeAbitanti = ''Salicesi'' (''Salicioti'' in [[lingua siciliana|siciliano]])
|Longitudine decimale = 3.633333
|patrono = [[Santo Stefano Protomartire]]
|Altitudine =
|festivo = [[3 agosto]]
|Superficie = 106.8
|Note superficie =
|Acque interne =
|Abitanti = 2879
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2009
|Sottodivisioni = 6
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale =
|Prefisso =
|Fuso orario = +1
|Codice statistico = 63 27
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti =
|Immagine localizzazione =
|Mappa = Map canton code 63 27.svg
|Didascalia mappa = Posizione del cantone all'interno dell'arrondissement di Ambert
|Sito =
}}
'''Salìce''' (''Salìci'' in [[lingua siciliana|siciliano]]), è una villaggio della zona nord di [[Messina]], appartenente alla ''VI circoscrizione'' del Comune di Messina.
 
Il '''Cantone di Olliergues''' era una [[cantone francese|divisione amministrativa]] dell'[[Arrondissement di Ambert]].
== Geografia ==
Salìce, è un villaggio della VI circoscrizione del Comune di [[Messina]], posto sui [[Monti Peloritani]] a 236 m s.l.m., dista circa 13 km a nord dal centro di Messina. L’arteria principale che attraversa il paese è la S.P.51 che per un chilometro circa è denominata Via Principe Umberto. La popolazione residente è di 805 persone ([[censimento]] [[2001]]).
 
È stato soppresso a seguito della riforma complessiva dei cantoni del 2014,<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000028652558&categorieLien=id|titolo = Décret n° 2014-210 du 21 février 2014 portant délimitation des cantons dans le département du Puy-de-Dôme |accesso = 4 agosto 2015|editore = http://www.legifrance.gouv.fr/|data = 21 febbraio 2014|lingua = fr}}</ref> che è entrata in vigore con le [[Elezioni dipartimentali francesi del 2015|elezioni dipartimentali del 2015]].
== Cenni storici ==
Le prime fonti storiche ci riportano al [[1134]], quando [[Ruggero II]] donò alcuni feudi, tra cui il territorio di Salìce, al Monastero del [[San Salvatore di Messina]]. Anche Salìce, come altri paesi circostanti, fu sede dei culti [[basiliani]] (prima del [[2005]], Salìce, insieme a [[Gesso (Messina)|Gesso]], [[Orto Liuzzo]] e [[Rodia (Messina)|Rodia]] era compreso nel XIII quartiere o circoscrizione, detto ''dei basiliani'').
Si pensa che un tempo, situato in ''contrada Badia'', vi si trovava un monastero dedicato a [[Santo Stefano Juniore]], che dipendeva direttamente dall’[[Archimandritato]] del [[San Salvatore dei Greci]]. Tuttavia è possibile far risalire le origini di questo piccolo borgo al periodo corrispondente al basso medioevo. Una vasta area di terreno, nella zona nord di Messina, fu affidata nel 1134 da Ruggero II (primo regnante dell'isola)ai monaci basiliani. All' Archimandrita Luca fu affidato il territorio di Salice con disposizione di creare un villaggio con dei servitori per il monastero.Il territorio di Salice fu venduto diverse volte ed acquistato da esponenti nobiliari, ultimo di questi il conte Pettini che nel 1920 circa, vendette le proprietà alla famiglia Mazzeo. Lo stemma araldico con il motto della famiglia Pettini (NE PEREAT) è ancora visibile sul prospetto principale del palazzo che da su via Principe Umberto.
 
Comprendeva i comuni di
== I tre Stefano santi ==
La fede e la devozione dei salicesi è sempre ruotata intorno a tre figure di santi, tutti con lo stesso nome: Stefano. La devozione dei fedeli si è sempre rivolta al S. Stefano Protomartire della Chiesa occidentale, ad un S. Stefano di Costantinopoli, monaco basiliano, conosciuto come il Giovane o il Greco, e ad un monaco di nome Stefano, vissuto proprio a Salice e ivi morto in odore di santità. Quest'ultima figura viene talvolta confusa con la altre due e in particolare con la seconda. Dalla commistione di questi due Stefano (il Giovane e il Salicioto) viene fuori la figura di S. Stefano Juniore. C'è da dire che il culto e la devozione al protomartire si sono diffusi quasi certamente in un epoca abbastanza posteriore a quella di S. Stefano il Giovane. Padre Antonino Settineri nel 1948 scriveva: "Qualcuno spiega questa seconda devozione (del protomartire) per il fatto che essendo stato un tempo desiderio di qualche cappellano locale rintracciare qualche reliquia del Santo venerato nel villaggio (il Giovane) ed avendone chiesta a Roma per errore gli fu spedita una reliquia del Santo protomartire. Nacque così la devozione al santo della reliquia che col tempo soppiantò nella celebrazione esteriore quella del Santo Juniore".In ogni caso non si può affermare con certezza a quale evento è collegata la diffusione della devozione di Questo Santo, noncuranza od errore, fatto sta che il culto del protomartire fu ben accetto da tutti e si diffuse tra i fedeli. S. Stefano il Giovane, nato a Costantinopoli verso il 714-715 e morto nello stesso luogo il 28 novembre 764,è conosciuto anche come il martire dell'iconoclastia. A Salice il suo culto si diffuse in seguito alla costruzione di un monastero basiliano di cui si sono perse le tracce, ma di cui è provata l'esistenza in un manoscritto del 1342. Con il tempo il nome di Stefano il Giovane si è confuso con quello di un monaco che, secondo la tradizione, visse in questo monastero e fu lapidato e sepolto a Salice. Questa figura è avvolta dal mistero in quanto non esistono fonti o documenti che comprovano la sua esistenza. I due Santi, quindi, vengono ad assimilarsi, nonostante per gli abitanti sia chiaro il fatto che S. Stefano il Giovane non venne mai a Salice e che si parla di due figure distinte che poi, di fatto, durante le celebrazioni diventano un tutt'uno. Il giorno in cui la Chiesa celebra ufficialmente S. Stefano il Giovane è il 28 novembre, il giorno della sua morte. A Salice la ricorrenza cade, invece il 29 ottobre, giorno in cui si fa risalire la morte di S. Stefano di Salice
 
* [[Le Brugeron]]
== Monumenti ==
* [[Marat]]
===Fontana Settecentesca===
* [[Olliergues]]
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* [[Saint-Gervais-sous-Meymont]]
Immagine:Fontana salice.jpg|Fontana settecentesca
* [[Saint-Pierre-la-Bourlhonne]]
Immagine:Particolare fontana salice.jpg|Particolare fontana
* [[Vertolaye]]
</gallery>
 
===Forte deiNote Centri===
<references />
{{vedi anche|Forte Monte dei Centri}}
Particolarmente interessante è il Forte ottocentesco. Appartenente ai cosiddetti "[[Forti Umbertini]]", realizzati tra il [[1882]] e il [[1892]] circa, soprattutto viene collocato nell'[[ottobre]] del [[1889]] per difendere l'area dello Stretto dagli eventuali attacchi.
Si estendono per quasi tutta la costa tirrenica. La costruzione imitando le fortificazioni rinascimentali, segue sempre lo stesso schema: fossati, spigoli profilati in pietra e cornici, sotterranei e moltro altro ancora.
[[Immagine:Forte dei Centri.JPG|thumb|200px|left|Veduta principale del Forte dei Centri]]
Venne utilizzato sia prima che dopo la [[Seconda guerra mondiale]] come punto di ritrovo dei soldati e come deposito di munizioni; nell'area circostante vi si trovano ruderi di una casermetta di notevole pregio storico. Molto suggestive sono le vedute offerte dal paesaggio. All'ingresso vi sono alcune ''Casermette'' che venivano al secolo utilizzate come abitazione dei soldato, un'altra struttura molto importante era la Torre di vedetta stile [[anni 1930|trenta]].
 
Attualmente ogni anno nel periodo estivo si svolge il concorso di bellezza "Miss Messina".
 
==Chiese==
===La chiesa di Santo Stefano Juniore===
[[Immagine:CHIESA1.jpg|thumb|150px|Chiesa di Santo Stefano Juniore.|right]]
La piccola chiesa di Santo Stefano Juniore fu utilizzata fino al [[1805]] quando cioè il titolo di parrocchiale passò all’attuale chiesa madre. Da allora nel corso degli anni, ha subito un continuo e lento degrado che solo il recente restauro ha arrestato.
La chiesa è in stile [[normanno-svevo]] è stata costruita tra il [[XII]] e il [[XIV secolo]].
La pianta del sacro edificio è rimasta fondamentalmente come era in origine, a croce latina e nel piccolo transetto si trova un grazioso altare [[barocco]]. Il transetto è messo in comunicazione con la navata da un arco in pietra a sesto acuto. La chiesa, prima dei restauri, si mostrava priva di tetto e di pavimentazione e nel corso degli scavi sono affiorate le piccole cripte con all’interno ossa umane, testimonianza di antiche sepolture. La chiesa di Santo Stefano Juniore è pregevole dal punto di vista artistico per le sue forme architettoniche che la rendono unica in [[Sicilia]] simile e paragonabile soltanto a quella di [[San Nicola]] ad [[Agrigento]] dello stesso periodo.
Il tetto in legno ricopre adesso il transetto è la piccola sacrestia, mentre nella stanza sul lato sinistro sono state riposte in casse di legno le ossa ritrovate. In fondo alla stanza si possono vedere le antiche scale esterne che conducevano alla chiesa e che adesso sono state inglobate nella costruzione. Questa è stata la prima chiesa del nostro paese, pertanto è titolata a Santo Stefano Junior, costruita proprio negli anni in cui il monachesimo basiliano si diffondeva nell’Italia meridionale e in particolare il culto e la devozione a Santo Stefano Juniore si incarnavano a Salìce.
 
===Chiesa di Santa Maria delle Grazie===
[[Immagine:Facciata chiesa santa maria delle grazie salice.jpg|thumb|150px|Chiesa Santa Maria delle Grazie.|left]]
La chiesa di [[Santa Maria delle Grazie]], venne edificata nel [[1550]] e donata nel [[1654]] da un privato cittadino di nome Francesco Giacobbe, alla [[Parrocchia]] di S. Stefano Juniore, oggi (dal [[1781]]) è la chiesa parrocchiale. Bellissimi stucchi cinquecenteschi la rendono una tra le poche chiese barocche ancora esistenti nel territorio del comune di Messina. Al suo interno tra le opere di mediocre importanza sono da segnalare un dipinto ad olio su tavola raffigurante S. Caterina d'Alessandria del XVI secolo datato 1597. Si sconosce l'autore ma si ipotizza un pittore appartenente alla cerchia alibrandesca.La Santa, in piedi, con accanto la ruota, tiene tra le mani la spada e la palma simboli del martirio. Un altro dipinto del XVI secolo, sempre su tavola è la "Madonna di Monserrato" tra le sante siciliane Lucia ed Agata. Anche in questo caso l'autore (manierista seppure locale) è sconosciuto poichè si è firmato con un piccolo autoritratto in basso a destra ma comunque influenzato dalla maniera di Antonello Riccio. Sono pure da menzionare una piccola tela ottocentesca raffigurante la Madonna con Bambino, di impronta neo raffaellesca e la tela dei Santi Cosma e Damiano (XIX sec.). Una statua della Vergine Maria in marmo bianco risale al XVIII secolo. Fu commissionata nel 1724 da un certo Giuseppe Santoro per mezzo di un legato testamentario. La chiesa a navata unica possiede sei altari larerali, tre per lato ciascuno dei quali ospita statue di Santi. Quello più ricco e imponente è l'altare di S. Stefano Juniore, titolare della parrocchia.
 
===La Chiesa della SS. Annunziata===
La chiesa della [[Santissima Annunziata]] è stata costruita tra il [[XIV]] e il [[XV secolo]]. La pianta è a croce latina e oggi della chiesa rimane solo il transetto e dell’unica navata solo il muro di sinistra. Nel transetto, in corrispondenza con la navata, vi è l’abside. Agli anni della costruzione dell’edificio risalgono i due archi centrali a tutto sesto. La volta interna del transetto è coperta da capriate in legno realizzate negli [[Anni 1960|anni sessanta]] del secolo scorso. Al suo interno di notevole pregio sotto l’arco centrale, un prestigioso alto rilievo in marmo bianco del [[XVI secolo]] che raffigura l’annuncio dell’angelo a [[Maria]]. Tale opera è attribuita a [[Rinaldo Bonanno]], noto scultore che lavorò anche al rinnovo della cattedrale di [[Messina]].
Finissime le figure racchiuse nel cerchio il cui dialogo è inteso dal gioco di sguardi tra i due personaggi, dal movimento aggraziato dell’angelo che piega le ginocchia posandosi al suolo, dall’espressione di Maria “colta di sorpresa”. Sotto le parole in latino del saluto dell’angelo ''“AVE FONS GRATIAE”''.
Nella chiesa la domenica delle palme di ogni anno i fedeli si radunano per la benedizione dei rami prima della messa nella chiesa parrocchiale. Inoltre il primo maggio si apre il mese mariano con la celebrazione eucaristica. È usata come luogo di accoglienza del [[Santissimo Sacramento]] durante la processione del [[Corpus Domini]], quando è addobbata con migliaia di fiori multicolore dagli abitanti del quartiere. Talvolta nei mesi estivi viene anche utilizzata per saggi e concerti musicali, poiché la sua bellezza, cha sa di antico, rende sempre l’atmosfera molto suggestiva.
 
== Personaggi importanti ==
Turiddu Currao, Salice, poeta dialettale e cantastorie siciliano.
 
==Demografia==
 
{{Demografia/Salice (Messina)}}
 
== Manifestazioni ==
[[Immagine:Statua di santo stefano juniore.jpg|thumb|150px|right|Statua raffigurante Santo Stefano Juniore durante la processione per le vie di Salìce]]
* Il [[29 ottobre]] si festeggia [[Santo Stefano Juniore]] il Santo titolare della parrocchia di Salice
* Il [[3 agosto]] si festeggia il patrono [[Santo Stefano Protomartire]].
 
== Trasporti ==
Il villaggio di Salìce è collegato tramite:
 
** Trasporto pubblico: l'autobus numero 72 gestito dall' ATM ([[ATM (Messina)|Azienda Trasporti di Messina]]), collega Salìce con il centro di [[Messina]] e la Località di [[Orto Liuzzo]], sulla sponda tirrenica;
** Autostrada: tramite l'[[Autostrada A20 |A20 Messina-Palermo]] con svincolo autostradale di Messina nord - [[Villafranca Tirrena]];
** Trasporto ferroviario: tramite la stazione centrale di [[Messina]] e [[Rometta]];
** Trasporto aereo: tramite l' [[Aeroporto di Catania-Fontanarossa]] o l' [[Aeroporto di Reggio Calabria]];
** Trasporto marittimo: tramite il porto di [[Messina]] o [[Milazzo]].
 
== Galleria di immagini ==
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Immagine:Tramonto_salice.jpg|Salice, viste panoramiche al tramonto
Immagine:Salice_tramonto.jpg|Sullo sfondo Vulcano, Lipari, Salina e Filicudi
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Immagine:Croce piazza salice.jpg|Colonna crocifera, piazza P. Umberto sec. XVI, marmo e pietra, h. 4 mt
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== Collegamenti esterni ==
*[http://www.insee.fr/fr/bases-de-donnees/esl/comparateur.asp?codgeo=CV-6327 Statistiche] sul sito dell'[[INSEE]]
* [http://www.messinawebtv.it/site/articolo_sx.php?contentId=4248/ Articolo giornalistico] - Alfio Bonanno a Salìce.
* [http://www.messinawebtv.it/site/articolo_sx.php?contentId=1977#/ Articolo giornalistico] - Testimonianza dei [[Monaci bizantini]] a Salìce.
* [http://www.tempostretto.it/8/index.php?___location=articolo&id_articolo=26129/ Articolo giornalistico] - inchiesta curata dalla testata giornalistica elettronica "Tempostretto" e i cittadini Salicesi.
 
 
{{Portale|Sicilia}}
 
{{Cantoni Puy-de-Dôme pre 2015}}
[[Categoria:Quartieri e frazioni di Messina]]
{{Portale|Francia}}
 
[[Categoria:Cantoni del Puy-de-Dôme soppressi|Olliergues]]
[[nl:Salice (Messina)]]