Max Scheler e Gruppo di intervento speciale: differenze tra le pagine

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Storia: Comsubin e col Moschin non sono unità antiterrorismo
 
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{{Infobox unità militare
[[File:Scheler max.jpg|senza_cornice|destra|Max Scheler]]
|Nome= GIS<br />Gruppo di intervento speciale
{{Bio
|Nome Immagine= Max
|Categoria = gendarmeria
|Cognome = Scheler
|Attiva= [[1977]] - in attività
|Sesso = M
|Alleanza=[[NATO]] [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]
|LuogoNascita = Monaco di Baviera
|Servizio=[[Arma dei Carabinieri]]
|GiornoMeseNascita = 22 agosto
|Tipo= [[Forze speciali italiane|Forze speciali]] (FS - TIER1)
|AnnoNascita = 1874
|Ruolo= Operazioni speciali in teatro ostile, Antiterrorismo, Liberazione ostaggi, Scorta VIP, Operazioni speciali di polizia e Ordine pubblico
|LuogoMorte = Francoforte sul Meno
|Descrizione_ruolo=
|GiornoMeseMorte = 19 maggio
|Struttura_di_comando=
|AnnoMorte = 1928
|Reparti_dipendenti=
|Attività = filosofo
|Descrizione_reparti_dipendenti=
|Epoca = 1900
|Guarnigione= [[Livorno]]
|Nazionalità = tedesco}}
|Descrizione_guarnigione=
|Equipaggiamento=
|Descrizione_equipaggiamento=
|Soprannome=
|Patrono=
|Motto="Silenziosi come la notte... veloci come la folgore"
|Colori=
|Descrizione_colori=
|Marcia=
|Mascotte=
|Operazioni= [[KFOR|Kosovo Force]], [[ISAF]], [[Antica Babilonia|Operazione Antica Babilonia]], [[Missione Atalanta]],
|Anniversari= 6 febbraio 1978
|Decorazioni=
|Descrizione_comandante_corrente=
|Capo_cerimoniale=
|Descrizione_capo_cerimoniale=
|Descrizione_Colonel_in_Chief=
|Comandanti_degni_di_nota=
<!-- Simboli -->
|Descrizione_simbolo=
|Descrizione_simbolo2=
<!-- Varie ed eventuali -->
|Titolo_vario=
|Descrizione_vario=
|Testo_vario1=
}}
Il '''Gruppo Intervento Speciale '''('''GIS''') è il reparto d'élite dell'[[Arma dei Carabinieri]], qualificato inoltre [[Forze speciali italiane|Forza Speciale]] TIER1 assieme al ''[[9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin"|Nono]]'' dell'[[Esercito Italiano|Esercito]], al [[Comando subacquei e incursori|Comsubin]] della [[Marina Militare|Marina]] e al [[17º Stormo incursori|17'''º''' Stormo]] dell'[[Aeronautica Militare|Aeronautica]]. La decisione di un suo impiego è da considerarsi ''[[extrema ratio]].''
 
Il GIS ha una duplice natura: è sia unità d'élite delle forze dell'ordine (''[[teste di cuoio]]'') che [[Forze speciali|Forza Speciale]], predisposto per ogni tipo di azione ad alto rischio, a livello nazionale e internazionale.
== Biografia ==
 
Dal momento della sua nascita, il reparto si è distinto in tutta Italia per efficienza e eccellente preparazione, ma nel corso degli anni il reparto ha anche operato e opera, molto spesso non ufficialmente, in diversi teatri di guerra ([[Penisola balcanica|Balcani]], [[Afghanistan]], [[Iraq]], [[Corno d'Africa]], ecc.) nonché in tutti i paesi dove le [[ambasciata|sedi diplomatiche]] italiane si trovano più a rischio.
Di madre ebrea e padre protestante si convertì al cattolicesimo, anche se nell'ultima fase della sua vita se ne allontanò. Da giovane si appassionò alla lettura di [[Nietzsche]] e poi di [[Bergson]]. Studiò medicina a München e successivamente filosofia e sociologia a Berlino con Wilhelm [[Dilthey]], Carl Stumpf e [[Georg Simmel]]. A [[Jena]] venne a contatto con il [[Neokantismo]] (soprattutto nelle sue dottrine etiche ed epistemologiche) e completò il dottorato sotto la guida di Rudolf Eucken nel 1897 con una tesi su "Contributi per stabilire le relazioni tra le relazioni logiche ed etiche" (''Beiträge zur Feststellung der Beziehungen zwischen den logischen und ethischen Prinzipien''). Nel 1899 ottenne l'abilitazione con la tesi su "Il metodo trascendentale ed il metodo psicologico" (''Die transzendentale und die psychologische Methode'').
Dal 1900 al 1913 fu vicino alla fenomenologia di Edmund [[Husserl]], ma non si considerò mai un allievo di Husserl. Dal 1913 (uscita del primo volume del ''Formalismus'') fino al 1927 (uscita di ''Essere e Tempo'' di [[Heidegger]]) fu considerato il maggior filosofo tedesco per le sue analisi sulla persona e sulla sfera affettiva (il fenomeno del risentimento, del pudore, della simpatia, dell'amare e dell'odiare, dell'umiltà, della meraviglia, della sofferenza, dell'angoscia della morte) in cui sviluppa e rivede molte tematiche nietzschiane con una sensibilità profondamente ispirata dal cristianesimo (per questo venne soprannominato da Ernst Troeltsch il "Nietzsche cattolico"). Nell'autunno del 1914 abbandonò l'iniziale entusiamo con cui aveva accolto la notizia dell'entrata in guerra della Germania e cominciò a criticare il militarismo tedesco. Nel primo dopoguerra divenne uno dei più importanti punti di riferimento del mondo culturale cattolico tedesco anche grazie all'uscita di "L'eterno nell'uomo". Anche successivamente alla presa di distanza dal cattolicesimo continuò a porre al centro dei suoi scritti il problema di Dio e del sacro, contrapponendosi sia al processo di desacralizzazione del mondo e alle varie forme di relativismo sia al dogmatismo etico e comunque rimase sempre molto legato al cattolicesimo. Per questo fu sempre di difficile collocazione, ma anche uno dei filosofi più segretamente influenti del XX secolo<ref>Franco Volpi, ''Scheler incognitus'', in: «Verifiche» 1978, 85-104</ref> e diversi accenti del suo pensiero sono facilmente riconoscibili ad es. in Heidegger, in [[Maria Zambrano]]<ref>"L'amore e la morte, eluse dalla filosofia pura, mi diedero coraggio, quando scoprii l<nowiki>'</nowiki>''ordo amoris'' di Max Scheler, per me più decisivo del concetto di angoscia di Kierkegaard" (M. Zambrano, Verso un sapere dell'anima, Milano 1996, 7). "Così ci sentiamo di fronte alla rivelazione che ci offre la Ragione secondo il suo nuovo significato: quello di essere guida, cammino di vita. In questo cammino avvertiamo la necessità di un sapere dell'anima, di un ordine della nostra interiorità. A ciò mirano gli scritti postumi di Max Scheler, Ordo amoris e Morte e sopravvivenza" (ibid., 13).</ref>, nella fenomenologia della corporeità di [[Merleau Ponty]]<ref>R. Guccinelli, ''Le direzioni del sentire. Intersoggettività e conoscenza interpersonale tra Scheler e Merleau-Ponty'', in: http://mondodomani.org/dialegesthai/rgu01.htm; inoltre: M. Spina, ''Al cuore dell'esperienza. Scheler nella prospettiva di Merleau-Ponty'', in: http://mondodomani.org/dialegesthai/msp01.htm</ref>, come anche nel testo di [[Hans Jonas]] sul concetto di Dio dopo Auschwitz. Morì prematuramente nel 1928 a 53 anni. Il suo primogenito Wolfgang Heinrich Scheler venne ucciso dai nazisti alla fine degli anni Trenta nel Lager di Oranienburg come "materiale umano inferiore".<ref>Cfr. M. Mader, ''Scheler'', Hamburg 1980, pag. 140.</ref>
 
Creato nel [[1978]], è inquadrato nella [[seconda Brigata mobile carabinieri]].
==Pensiero==
===Persona e atto===
 
== Storia ==
Il nucleo del suo pensiero è costituito dalla cosiddetta ''Materiale Wertethik'' (l'etica materiale dei valori sviluppata fra il 1913 eil 1916 nel ''Formalismus''), come premessa per una teoria della persona e dei rapporti interpersonali. Scheler vede nella riduzione kantiana della persona a soggetto logico della ragion pratica una spersonalizzazione della persona. La persona non è neppure identificabile con l'Io, come soggetto della sfera psichica, o con un'anima dualisticamente contrapposta al corpo. Non coincide neppure con lo spirito in quanto, come portatrice di valori attraverso l'esecuzione di atti, è la persona che rende concreto lo spirituale in una identità irriducibile: è lo spirituale fattosi visibile nell'individuale.<ref>Giovanni Ferretti, Max Scheler, Vol I, ''Fenomenologia e antropologia personalistica'', Milano 1972</ref> La persona è piuttosto un ordine del sentire (''ordo amoris'') che si esprime nell'atto: è «la concreta unità ontologica, in se stessa essenziale, di atti di diversa natura». Ad ogni atto inerisce la persona nella sua totalità, ma senza esaurire nell’atto stesso il suo essere. Nell'esecuzione dell'atto la persona diviene nel rapporto con gli altri. Sempre in contrasto con Kant la persona realizza se stessa nell'atto agapico dell'amare<ref>A. R. Luther, ''Persons in Love'', The Hague 1972</ref>. Se nel ''Formalismus'' vigeva ancora una completa autonomia della persona nei confronti della vita, nell'ultimo periodo tale autonomia viene ripensata all'interno di un processo di sublimazione delle energie dal basso verso l'alto: la persona assume le proprie energie dalla sfera vitale, ma nella ''co-esecuzione'' dell'atto offre loro la possibilità di svilupparsi in una direzione completamente autonoma dalla logica vitale. In tal modo, superando il dualismo anima-corpo, la persona finita diventa centro concreto di atti che si esprime in un corpo-vivo (''Leib'').
Durante gli [[anni 1970|anni settanta]] del secolo scorso (i cosiddetti [[anni di piombo]]) le istituzioni politiche e civili italiane subirono un violento assalto da parte di [[terrorismo|gruppi terroristici]] endemici. Sebbene il Governo non avesse preso delle iniziative ufficiali, nei [[unità d'élite|reparti d'élite]] delle [[Forze armate]] e di [[Polizia]] furono create unità per lo sviluppo e la sperimentazione di tecniche di intervento in situazioni di crisi in presenza di ostaggi.
 
Il 18 ottobre [[1977]] la volontà politica mutò a seguito del successo dell'''[[Operazione Feuerzauber]]'' (''Fuoco Magico'') condotta dai [[Germania|tedeschi]] del ''[[GSG-9]]'' che in [[Somalia]] riuscirono a liberare 86 passeggeri e 3 membri dell'equipaggio del volo [[Lufthansa]] 181 dirottato ed ancora in mano ai terroristi.
===Persona e diritto===
Un problema molto controverso è quello del rapporto fra persona e diritto in Scheler.<ref>M. A. Marquez, ''Derecho y valor'', Madrid 2004</ref> Scheler svolge analisi molto dettagliate su come nelle diverse società e epoche storiche sia stato diversamente considerato l'omicidio. La variazione dell'ethos e la diversità delle varie culture non permettono di far riferimento a un'idea univoca di persona partendo dal diritto vigente (proprio questi motivi avevano indotto Scheler a fondare la persona ontologicamente). Nel ''Formalismo'' Scheler nota che il diritto storicamente non ha considerato come omicidio l’uccisione di chi in quel momento non veniva riconosciuto socialmente come persona (schiavi, donne, malati mentali, stranieri, popolazioni nemiche, ecc.). Ma l’essere persona essendo inoggettivabile sfugge ai confini che il diritto ha di volta in volta storicamente tracciato fra persona e non persona a seconda delle più disparate esigenze, per cui questo confine è inutilizzabile: non si può far coincidere la persona con quello che il diritto definisce un individuo responsabile e quindi imputabile. Secondo Scheler anche i malati mentali e i bambini sono persone, pur non essendo per il diritto responsabili penalmente delle loro azioni. Come persona rimane anche un individuo che entra in coma. In questi casi «si può solo affermare che la malattia rende completamente invisibile la personalità e che non è pertanto possibile alcun giudizio su di essa» (''Formalismo'', tr. it. 594).
 
A seguito di questa azione, l'allora [[Ministero dell'Interno|ministro degli interni]] [[Francesco Cossiga]] ordinò la creazione di quattro ''UN.I.S.'' (''[[Forze speciali|UNità interventi speciali]]'') che si sarebbero dovuti specializzare in anti-terrorismo da parte:
=== Il valore e la gerarchia dei valori ===
# dei [[carabinieri]] che attinsero dal 1º Battaglione carabinieri paracadutisti "[[1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania"|Tuscania]]" (anch'esso diventato reggimento);
Premettendo al volere la ''materia'' dei valori e indagando le componenti emozionali della vita morale, Scheler ha inteso operare una revisione critica del formalismo e dell'intellettualismo dell'etica di Immanuel Kant, di cui peraltro egli accetta l'apriorismo anti psicologistico. Infatti, il coglimento del valore non è il contagio affettivo dei comportamenti gregari, ma l'atteggiamento simpatetico, in cui la presenza del valore unisce le persone senza abolire la loro distanza.
# della [[Polizia di Stato]] che specializzò ulteriormente alcuni reparti creati per appoggiare le azioni antiterrorismo di [[UCIGOS]] (ora riordinato) e dalla [[DIGOS]].
Secondo Scheler non è la volontà buona che definisce il valore, ma al contrario l'altezza del valore scelto che qualifica l'intenzione. Le classi di valore sono ordinate secondo una gerarchia non convenzionale (da quelli sensibili ai valori vitali, spirituali e del sacro), a cui corrisponde un graduale incremento oggettivo dell'apertura che porta dalla chiusura ambientale all'apertura al mondo (''Weltoffenheit''), in un processo soterico la cui espressione massima è raggiungibile attraverso il valore del sacro. In altri termini Scheler con valore intende qualcosa di profondamente diverso da ciò che Heidegger e [[Carl Schmitt|Schmitt]] criticano con valore. Quando Scheler definisce il valore come protofenomeno (''Urphänomen'') esclude che il valore possa essere ridotto a un attributo o una qualità del fenomeno dato: se è protofenomeno è qualcosa che rende possibile il fenomeno stesso. Il valore del valore non è nell'essere una qualità, ma nel permettere al fenomeno di venire alla luce: per questo il valore è il "primo messaggero dell'oggetto". In questo senso va completamente reinterpretato anche il concetto di gerarchia dei valori: le classi di valori rappresentano altrettanti gradi di apertura al mondo. In questa direzione il valore più che una qualità è un "diaframma esistenziale" capace di regolare l'apertura al mondo.<ref>G. Cusinato, ''Katharsis'', Napoli 1999, 235-259: Id., ''Orientamento al bene e trascendenza dal sé. Il problema dell’oggettività dei valori in Max Scheler'', in: «Verifiche», 2012, 39-63.</ref>.
 
Il GIS fu istituito ufficialmente il 6 febbraio [[1978]]<ref name=autogenerato1>[http://www.carabinieri.it/Internet/Arma/Oggi/Reparti/Organizzazione+Mobile+e+Speciale/Unita+Mobili/07_GIS.htm?wbc_purpose=Basic&WBCMODE=PresentationUnpublished Arma dei Carabinieri - Home - L'Arma - Oggi - I Reparti - Organizzazione Mobile e Speciale - Divisione Unità Mobili<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
=== I limiti della critica di Schmitt al concetto di valore ===
Di questa nuova concezione del valore come indice della ''Weltoffenheit'' non c'è traccia nella celeberrima interpretazione di C. Schmitt sulla così detta "tirannia dei valori".<ref>C. Schmitt, ''La tirannia dei valori'', Adelphi 2008</ref> Schmitt critica in modo convincente un concetto di valore che però era già stato superato da Scheler stesso nella sua etica materiale. Schmitt concentra la sua attenzione su di un passo ambiguo che Scheler riprende da Brentano: «la non esistenza d’un valore negativo è in sé un valore positivo». Tuttavia Schmitt per dimostrare la propria tesi aveva bisogno d'includere in esso l’idea di un’azione attivamente "negatrice" del valore positivo su quello negativo. Dal momento che tale idea nel testo di Scheler non c'era, gliela aggiunge lui stesso, così nella citazione di Schmitt il passo di Scheler diventa: «La ''negazione'' d’un valore negativo è un valore positivo» (Schmitt ''Tyrannei'', 38). A questo punto Schmitt può concludere che «quel principio di Scheler consente di ripagare il male con il male e in questo modo di trasformare la nostra terra in un inferno, e l’inferno in un paradiso dei valori» (Schmitt, ''Tyrannei'', 39).
La differenza fra il concetto di valore criticato da Schmitt e quello proposto da Scheler risulta evidente se si tiene presente che Schmitt ritiene che il principio costitutivo di ogni gerarchia dei valori indichi necessariamente un rapporto di forza fra i valori, per cui il valore superiore è quello capace d’imporsi "militarmente" sugli altri:
un valore, per Schmitt, vale solo nella misura in cui "si fa valere con la forza". Scheler al contrario sostiene che proprio i valori più alti sono quelli più fragili e trascurati dall'uomo. L'azione etica per Scheler non consiste nell’eliminazione d’un valore in se stesso negativo, piuttosto bene è il volere il valore più alto in relazione alla solidarietà verso la comunità illimitata delle persone che amano. Tale atto del preferire non implica però alcuna violenza verso il valore non scelto. Al contrario i valori personali si affermano non distruggendo i valori economici, ma solo dopo che i valori economici sono stati «appagati» e rilasciano, in un processo di ''sublimazione'', la loro energia ai valori superiori. Nella storia, per Scheler, l'uomo si è sempre dedicato, tranne in rare e momentanee eccezioni, all'arte e alla cultura solo ''dopo'' aver appagato in qualche misura la fame e i bisogni primari. Questi bisogni primari in sé non sono affatto negativi, ma assolutamente positivi. Negativo è casomai l'assolutizzarli o il continuare a orientarsi ad essi, a scapito dei valori estetici o solidaristici, anche quando sono stati appagati. Si può inoltre tracciare un parallelo fra la "gerarchia dei valori" di Scheler e la "gerarchia dei bisogni" di Maslow.<ref>Sui limiti della critica di Schmitt a Scheler cfr. G. Cusinato, ''Katharsis'', op. cit. 226-227</ref>
 
Le unità delle [[Forze armate italiane|Forze armate]] sono specificatamente rivolte ad interventi in ambiti militari, quelle della [[Polizia di Stato]] all'ambito civile e di ordine pubblico mentre quelle dei [[Carabinieri]] possono operare in entrambi i casi. Mentre [[Marina Militare]] ed [[Esercito Italiano|Esercito]] mantennero il personale ''UN.I.S'' all'interno dei loro reparti di origine, il Comando generale dell'Arma dei carabinieri (così come la [[Polizia di Stato]] con i [[NOCS]]) preferì istituire un nuovo gruppo autonomo denominato GIS, ''Gruppo Intervento Speciale''. Era il 6 febbraio [[1978]].
===La funzionalizzazione dell'''ordo amoris'' e il problema dell'intuizione dei valori===
 
L'''esordio pubblico'' dei GIS avvenne a [[Trani]] ([[Barletta-Andria-Trani|BT]]) il 29 dicembre [[1980]]. Nel [[Prigione|carcere]] scoppiò una rivolta capeggiata da terroristi. Sull'edificio cominciarono a volteggiare [[elicottero|elicotteri]] dai quali si calarono velocemente uomini mascherati. Ripresero il controllo della prigione in pochi minuti nonostante i tanti cancelli saldati dai rivoltosi per ostacolare un intervento dall'esterno.<ref name=autogenerato1 />.
L'''ordo amoris'' è una struttura dinamica di orientamento che costituisce il ''principium individuationis'' della persona e che si esprime in particolar modo negli atti dell'amare e dell'odiare. Scheler non cerca di superare il relativismo dei valori e lo storicismo attraverso la tesi dell'intuizionismo dei valori. La recezione dei valori non avviene né attraverso l'intuizione intellettuale (l'intelletto è cieco nei confronti dei valori come l'udito nei confronti dei colori) né l'intuizione sensibile, ma attraverso un "sentire affettivo", il ''Fühlen'' indipendente dall'intelletto e dalla sensibilità. Tale recezione dei valori è a priori rispetto alla stessa percezione sensibile (tesi della priorità del "Wert-nehmen" sul "Wahr-nehmen"). Nella prima parte del ''Formalismus'' Scheler usa l'espressione "intuizione dei valori", e parla del valore come meta intenzionale di una intuizione, tuttavia già nella seconda parte del ''Formalismus'' l'intuizionismo, se con esso s'intende un atto che pretende di far a meno dei segni, viene superato precisando che la recezione del valore non è data in modo apodittico. Il fatto che i valori siano "oggettivi" non esclude che ci si possa ingannare sul loro conto o che si verifichino fenomeni di illusione etica o di distorsione valutativa (fenomeno quest'ultimo indagato esemplarmente da Scheler a proposito del risentimento). Essi inoltre sono colti da diverse prospettive, così come da diverse prospettive può essere vista una montagna (il che nel linguaggio di Husserl significherebbe che non si danno in modo apodittico). La recezione del valore richiede pertanto un complesso processo non solo ''ermeneutico'' ma pure formativo (problema della ''Bildung'' e dell'analfabetismo emozionale): esiste una ''funzionalizzazione'' dei valori (''ordo amoris'') che esprime un prospettivismo unico e irripetibile per ogni persona. Per Scheler infatti il punto di partenza dell'uomo non è l<nowiki>'</nowiki>''ordo amoris'' ma piuttosto un disordine del cuore che va costantemente rettificato grazie all'esemplarità altrui (''Vorbild'').<ref>M. Scheler, ''Modelli e capi'', Milano 2011.</ref> Invece l'idea di una intuizione dei valori di tipo apodittico, in cui il valore viene cioè colto con evidenza e senza residui, lungi dal contrastare il relativismo etico, finirebbe con il ritorcersi contro la libertà della persona e quindi risulterebbe incompatibile con il concetto stesso di etica. In tal modo si confonderebbe, come fa Carl Schmitt, l'etica materiale dei valori con la tirannia dei valori, il prospettivismo solidaristico nei confronti dell'infinito mondo dei valori con l'assolutizzazione egocentrica del proprio ''ethos''.
 
Viene inquadrato nella [[Seconda Brigata mobile carabinieri]], di cui fanno parte anche il [[7º Reggimento carabinieri "Trentino-Alto Adige"]] con sede a [[Laives (Italia)|Laives]] ([[Provincia autonoma di Bolzano|BZ]]), il [[13º Reggimento carabinieri "Friuli Venezia Giulia"]] con sede a [[Gorizia]] ed il [[1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania"]].
===Linguaggio, parola, strumento===
Non è corretto affermare, come fa Geheln in ''L'uomo'', che Scheler non si sia mai occupato del problema del linguaggio. Una discussione sull'origine e l'essenza del linguaggio è rintracciabile nel saggio del 1914 ''Sull'idea dell'uomo''. In questo saggio Scheler contesta l'interpretazione di origine pragmatista che cerca di definire l'uomo a partire dal linguaggio o dalla capacità di usare gli utensili, ma senza distinguerli adeguatamente dal segno e dallo strumento. Scheler sottolinea che la 'parola' non riporta semplicemente, come l'espressione di un urlo, ad un'esperienza vissuta ma rinvia intenzionalmente attraverso una funzione rappresentativa ad un oggetto nel mondo. La parola viene cioè vivificata da un'intenzionalità che non compare nel segno o nell'urlo di paura o nella pura espressione di dolore. In questo la parola eccede e trascende la rilevanza organica. La stessa differenza viene riscontrata a proposito dello strumento e dell'utensile. L’utensile è qualcosa di essenzialmente diverso da un semplice strumento (ad es. un oggetto ambientale come una pietra usato, anche da certe scimmie, per schiacciare una noce), in quanto è alla base del processo di esonero delle energie verso l'alto che va sotto il nome di civilizzazione. L'utensile, e tutto ciò che appartiene alla civilizzazione, acquista infatti il suo senso ultimo come via alla cultura<ref>G. Cusinato, ''Guida alla lettura di'' [http://books.google.it/books?id=fZlVe1GMwkQC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q=&f=false#''La posizione dell'uomo nel cosmo''] pp. 32-38</ref>.
 
== Organizzazione ==
===Fenomenologia dell'alterità ed espressività===
La sede dei GIS è a [[Livorno]].
Secondo Scheler l'Io emerge da un livello unipatico in cui vige una indistinzione originaria fra Io e Tu. La consapevolezza di sé avviene dunque all'interno di un processo in cui la messa a fuoco del Tu procede di pari passo alla messa a fuoco dell'Io. Non esiste un Io monadico puro, cioè non contaminato originariamente da influssi esterni che incontra l'altro solo dopo aver già costituito la propria identità. La situazione di partenza della fenomenologia dell'alterità (e dell'empatia, come atto con cui viene colta l'alterità in quanto alterità) non sarebbe dunque il rapporto fra soggetti già costituiti (l'inter-soggettività) ma il processo stesso di costituzione dell'identità in base alla funzione esemplare o controesemplare dell'espressività altrui.<ref>[http://www.phenomenologylab.eu/index.php/2010/10/espressivita-empatia-intersoggettivita/''Espressività, empatia, intersoggettività'']</ref> Nella prima versione del 1913 del saggio sulla ''Simpatia'' Scheler afferma la possibilità di percepire l'espressività altrui senza basarsi su di un argomento per analogia. «Nel sorriso altrui cogliamo direttamente la sua gioia, nelle lacrime il suo dolore, nel suo arrossire il suo senso di vergogna». Questa tesi venne successivamente fatta propria da E. Stein nel saggio sulla ''Empatia'' del 1917<ref>Un confronto fra il testo di Scheler del 1913 e quello di Stein del 1917 è rintracciabile in: G. Cusinato, ''La Totalità incompiuta'', Milano 2008, 232-238</ref>. Negli ultimi anni fra gli studiosi più attenti della fenomenologia c'è un risveglio di interesse per le analisi di Scheler sull'alterità, come testimonia anche un recente libro di Gallagher e Dan Zahavi in cui, nel trattare la fenomenologia dell'alterità, viene dato largo spazio proprio a Scheler. Secondo Gallagher e Dan Zahavi particolarmente significative sarebbero le critiche di Scheler alle teorie che desumono l'alterità attraverso la simulazione o l'argomento per analogia.<ref>Gallagher/Dan Zahavi, ''La mente fenomenologica'', Milano 2009, p. 275-279.</ref>.
 
Il numero esatto del personale operativo è un'informazione riservata, si sa però che il Gruppo è organizzato a livello di compagnia.
===L'ultima fase: la tesi delle ''ideae cum rebus'' e del Dio in divenire===
L'interpretazione relativa ai valori è molto controversa. Da un lato si insiste su un intuizionismo dogmatico di un mondo di valori statici<ref>In questa direzione A. Escher di Stefano afferma che Scheler «intende fondare e celebrare una intelligibile, eterna realtà come sede di valori immutabili, il cui supporto è il cosmo metafisico e il cui metodo è quello realistico-dogmatico» (''Il coraggio della verità'', Napoli 1991, p. 168).</ref>. Dall'altro si è messo in luce come questo non sia vero neppure per il periodo intermedio, dove sarebbe più corretto parlare di "prospettivismo" e che in ogni caso nel tardo Scheler la tesi del prospettivismo viene radicalizzata nel contesto della tesi delle ''ideae cum rebus'' e dell'impotenza dello spirito: non si tratta solo di una funzionalizzazione e di un divenire della conoscenza umana, ma di un divenire della realtà stessa, in questo senso non esiste un mondo delle idee antecedente il divenire del mondo, ma quelle che venivano chiamate ''ideae ante res'' prendono forma ''cum rebus'', solo nel e attraverso il divenire del mondo<ref>Sulla teoria delle ''ideae cum rebus'' cfr. in particolare G. Cusinato, ''Katharsis'', op. cit., 325-345.</ref>. Non esiste di conseguenza nessuna forma di teleologia o di finalismo, ma solo un processo aperto in senso ''teleocline''. Negli scritti postumi pubblicati nel volume XI delle sue opere in tedesco Scheler afferma: «Von Teleologie und Plan ist gar keine Rede» (Scheler GW XI, 211). Si tratta di una brusca rottura nei confronti del periodo intermedio che trova espressione nella tesi del Dio in divenire. Da cosa venne causata?
A partire dal 1923 Scheler si dimostrò molto colpito dal libro di Harnack su Marcione e dallo ''Scritto sulla libertà'' di Schelling. Nella seconda edizione di ''Essenza e forme della simpatia'' (1923) vengono aggiunte alcune pagine particolarmente significative su San Francesco, considerato come il vero punto di svolta del cristianesimo nei confronti di Marcione a favore di una riabilitazione della natura e di un nuovo equilibrio fra eros e agape È su queste basi che Scheler sviluppa, in alternativa all'ateismo postulatorio di Nicolai Hartmann, la tesi di un "Dio in divenire": un Dio trascendente, ma che si manifesta nel mondo dalla parte del sofferente. Un Dio tragico che nel contatto con la finitezza non ammutolisce tutti gli interrogativi e non neutralizza all'istante tutte le sofferenze, ma realizza il superamento del male nel mondo solo alla fine della storia attraverso il divenir persona dell'uomo.<ref>Sugli influssi di Schelling, Harnack, Hartmann e in particolare sulla rilevanza delle pagine di Scheler su San Francesco ha richiamato l'attenzione G. Cusinato, ''Scheler. Il Dio in divenire'', Padova 2002, pp. 137-147.</ref>.
 
Il GIS è diviso in:
Dal 1924 si dedicò inoltre alla fondazione della Sociologia del sapere (''Wissensoziologie'') conosciuta anche come Sociologia della conoscenza. Sempre in quegli anni iniziò a precisare anche il progetto di una antropologia filosofica, i cui tratti essenziali sono consegnati alla celebre conferenza del 1927 pubblicata poi in forma separata nel 1928 con il titolo ''La posizione dell'uomo nel cosmo'' (opera che Maria Zambrano ebbe a definire "immortale") e dal saggio sull<nowiki>'</nowiki>''Ausgleich'', in cui definisce in termini di globalizzazione la nuova era dell'umanità. Il principale problema della nuova era della globalizzazione è l'individuazione di una orientatività rettificante come antidoto all'altrimenti inevitabile processo di livellamento e neutralizzazione delle differenze. La nuova concezione dell'uomo all'altezza della nuova era dello ''Ausgleich'' è, in opposizione all'''Übermensch'' di Nietzsche, quella di ''Allmensch'' o ''uomo-globale''.
 
* una sezione comando
===L'errore di Cartesio===
* una sezione amministrativa
* una sezione addestramento e esercitazione
la componente operativa si presume disponga di circa 100/120 effettivi ed è divisa in:
* una sezione di esplorazione, ricognizione e acquisizione obiettivi
* una sezione di combattimento
* una sezione di tiratori scelti
La sezione di combattimento, la più numerosa, è a sua volta suddivisa in tre distaccamenti costituiti da squadre di quattro uomini: un comandante, uno specialista in esplosivi, uno specialista in arrampicata e uno specialista di equipaggiamenti.
 
In ogni momento c'è un distaccamento pronto a lasciare la base in 30 minuti. A questo scopo hanno sempre a disposizione alcuni [[Agusta-Bell AB 412]] in dotazione ai carabinieri ed un aereo da trasporto della [[46ª Brigata Aerea]] dell'[[Aeronautica Militare]] di stanza nella vicina [[Pisa]] che, quando necessario, può fornire i velivoli [[Lockheed C-130 Hercules|C-130 Hercules]]. I rimanenti possono essere impiegati entro tre e ventiquattro ore dall'allarme. Nei casi più urgenti un nucleo avanzato precede la sezione operativa al fine di pianificare la strategia di intervento in base ad informazioni di prima mano.
L'errore di Cartesio consiste secondo Scheler nell'aver misconosciuto la funzione intermediatrice di tutto il sistema fisiologico e pulsionale che unifica psichico e fisico nel corpo-vivente, solo attraverso questo nuovo concetto di corporeità vivente «l’abisso che Descartes ha scavato fra anima e corpo è stato colmato da un’unità della vita divenuta tangibile. Naturalmente il fatto che quando un cane vede un pezzo di carne il suo stomaco inizi a secernere determinati succhi gastrici, risulta, dal punto di vista di Descartes, un miracolo assoluto: egli infatti elimina dalla sfera psichica il complesso della vita pulsionale e affettiva e tenta inoltre una spiegazione puramente chimico-fisica delle manifestazioni vitali anche relativamente alle loro leggi strutturali. […] Che cosa direbbe però Descartes se gli si facesse vedere l’esperimento di Heyder, secondo cui la semplice suggestione del mangiare un cibo sortisce gli stessi effetti che si verificano a proposito di un mangiare effettivo? Qui emerge l’errore, l’errore fondamentale di Descartes: l’aver misconosciuto completamente il sistema pulsionale nell’uomo e nell’animale. È solo tale sistema che costituisce la mediazione e l’unità fra ogni autentico movimento vitale e il contenuto della coscienza»<ref>Max Scheler, ''La posizione dell'uomo nel cosmo'', cit., pp. 163-164</ref>.
 
La sezione di esplorazione, ricognizione e quella di tiratori scelti è a sua volta costituita da squadre di tre uomini: due tiratori armati con [[Mauser]] [[Mouser 86 SR|86 SR]] ed un esploratore equipaggiato con un [[Heckler & Koch|HK]] [[Heckler & Koch PSG-1|PSG-1]] semiautomatico. Durante le azioni più lunghe gli uomini possono avvicendarsi nel ruolo di esploratore.
===La questione del dualismo cartesiano e l'impotenza dello spirito===
 
== Selezione e addestramento ==
Uno dei punti di maggior attrito nelle diverse interpretazioni sull'ultimo Scheler è quello relativo al nodo del dualismo cartesiano. Eppure Scheler a proposito è molto chiaro:
Trattandosi di un'[[unità d'élite]], il percorso che i candidati devono compiere per accedervi è particolarmente duro e selettivo fin dalla prima fase che prevede colloqui e visite psicofisiche.
 
Il bando di concorso (interpellanza in gergo) è stato aperto, dal 2011, agli appartenenti all’Arma che non abbiano compiuto il 33º anno di età. Non sono previsti per il momento corsi per operatori del rango di ufficiali.
'''''«In epoca moderna la teoria classica dell’uomo ha trovato la sua forma più efficace nella dottrina di Descartes, una dottrina che a dire il vero solo recentemente ci siamo impegnati a demolire completamente. Dividendo tutte le sostanze in "pensanti" ed "estese" Descartes ha introdotto nella coscienza occidentale una fitta schiera di errori, del tipo più grave, relativamente alla natura umana. […] Oggi possiamo affermare che il problema del rapporto fra anima e corpo-vivente, che per così tanti secoli non ci ha dato tregua, ha perso per noi la sua importanza metafisica. I filosofi, i medici, gli scienziati che si occupano di questa questione convergono sempre di più verso una visione fondamentale unitaria. [...] Fondamentalmente falsa risulta anche la tesi di Descartes secondo cui lo psichico coincide con la "coscienza" e risulta connesso esclusivamente alla corteccia cerebrale. […] È tutto il corpo-vivente che oggi torna prepotentemente ad essere quel campo fisiologico parallelo dei fenomeni psichici, che finora era stato limitato al cervello. Oggi non si può più parlare seriamente di una connessione esterna fra una sostanza psichica e una sostanza corporea così come era stato ipotizzato da Descartes. Si tratta al contrario di un’unica e medesima vita che nel suo "esser-interno" assume la forma dello psichico e nel suo esser-in-relazione-all’altro assume la forma del corpo-vivente. […] Opponendoci nella maniera più risoluta a tutte queste teorie noi affermiamo che il processo vitale fisiologico e psichico risultano rigorosamente identici da un punto di vista ontologico»'''''<small>'''''<ref>Max Scheler, ''La posizione dell’uomo nel cosmo'', Milano 2004 (II edizione), 159-160.</ref>.'''''</small>
Non è quindi più condizione indispensabile l’essere effettivi al 1° Rgt Tuscania.
 
Il corso è denominato “'''Operatore G.I.S.- con brevetto militare d’incursore'''”, poiché alla fine dell'iter formativo il militare riceve il brevetto militare di incursore, così come avviene nelle altre tre Forze Speciali Italiane già citate.
L'interpretazione che riconduce Scheler al dualismo cartesiano, assimilando di fatto Scheler a Klages, ebbe vasta diffusione, probabilmente anche in quanto venne proposta con molta insistenza sia da Plessner che da Gehlen, e per certi versi dallo stesso Cassirer in un articolo del 1930<ref>"Spirito e vita nella filosofia contemporanea" (ora in: Cassirer, ''Spirito e vita'', a cura di R. Racinaro, Salerno 1992). In Italia su questa linea si è espresso F. Bosio, che ha definito il rapporto fra spirito e vita in Scheler nei termini di un "dualismo addirittura ontologico" (F. Bosio, ''L'idea dell'uomo e la filosofia nel pensiero di Scheler'', Roma 1976, p. 272) e più recentemente M. T. Pansera, che vede solo in Plessner, e non in Scheler, un superamento del dualismo cartesiano: «a differenza di quella scheleriana, la prospettiva filosofica di Plessner rifiuta qualsiasi conclusione dualistica che opponga spirito e vita, anima e corpo, ''res cogitans'' e ''res extensa''» (M. T. Pansera, ''Antropologia filosofica'', Milano 2007, p. 20).</ref> Il dualismo si sarebbe inoltre accentuato nell'ultimo periodo in seguito all'allontanamento dal cattolicesimo fino a sfociare in un "dualismo panteista".<ref>Questa tesi è stata recentemente ripresa da S. Sánchez-Migallón, ''La persona humana y su formación en Max Scheler'', Eunsa, Pamplona 2006.</ref> Questo canone interpretativo a metà degli anni Novanta è stato messo in discussione da G. Cusinato, notando che l'opposizione fra spirito e vita, che è in realtà già ben presente nel periodo intermedio (anche se non nel senso del dualismo cartesiano), nell'ultimo periodo, in concomitanza con l'elaborazione dell'antropologia filosofica, non può essere interpretato nel senso del dualismo cartesiano fra ''res cogitans'' e ''res extensa'' ma piuttosto della distinzione di due attributi spinoziani. La questione decisiva è che dopo il 1923, il termine spirito (''Geist'') e persona non coincidono più<ref>Cfr. in particolare G. Cusinato, ''La tesi dell'impotenza dello spirito e il problema del dualismo nell'ultimo Scheler'', in: «Verifiche», XXIV 1995, pp. 65-100</ref>. Dopo il 1923 la persona diventa infatti un centro reale dotato di forza, che inaugura un inizio excentrico rispetto alla chiusura ambientale: diventa l'essere capace di ''Weltoffenheit'', al centro dell'antropologia filosofica. In questo nuovo contesto l'opposizione diventa semmai quella fra vita e intelletto: «non lo spirito, ma solo l'intelletto ipersublimato, che Klages confonde con lo spirito, è in un certo senso ostile alla vita»<ref>Max Scheler, GW IX, p. 150</ref>. Lo spirito invece diventa completamente ''impotente'': «per sua natura e fin dall’inizio lo spirito non possiede alcuna energia propria»<ref>Max Scheler, ''La posizione dell'uomo'', cit., p. 152</ref>. A proposito del dualismo cartesiano Cusinato si chiede: con quali forze uno spirito originariamente impotente si potrebbe contrapporre dualisticamente alla vita? La soluzione consisterebbe in una rilettura del rapporto fra spirito (''Geist'') e impulso vitale (''Drang'') nel senso di una progressiva ''compenetrazione'' (il termine centrale per comprendere l'ultima fase del pensiero di Scheler non sarebbe dunque quello di "dualismo" ma di ''Durchdringung'') a livelli sempre più complessi. Tuttavia finché incentrato su di un concetto astratto di spirito, questo sembra rimanere un tentativo che non viene a capo di numerose ambiguità e aporie. Una alternativa è eventualmente quella di rileggere il concetto di ''Geist'' attraverso quello di ''Bildung'' o di "compartecipatività"<ref name="ReferenceA">G. Cusinato, ''Person und Selbsttranszendenz'', Würzburg 2012</ref>
 
I carabinieri, che fanno domanda vengono inviati presso il 1º Reggimento Tuscania dove iniziano il durissimo percorso selettivo. La prima fase di selezione per il GIS prevede un colloquio con un alto ufficiale dei GIS che ne verifica le motivazioni, un elemento chiave per entrare a far parte del reparto. Poi sono esaminati da psicologi e medici. Questa prima selezione è superata dal 40% dei candidati.
===Le nuove interpretazioni dell'antropologia filosofica===
 
=== Corso paracadutisti (9 mesi) ===
Negli ultimi anni sono emerse alcune nuove interpretazioni dell'antropologia filosofica di Scheler oltre il consueto orizzonte dell'opposizione dualistica fra vita e spirito. J. Fischer, noto studioso di Plesser, in un poderoso volume ha messo in evidenza la necessità di superare il doppio pregiudizio interpretativo finora dominante sia nei confronti di Scheler (il dualismo fra spirito e vita) sia nei confronti di Gehlen (il riduttivismo naturalista) come presupposto per una rivalutazione complessiva dell'antropologia filosofica, che nel corso del XX secolo avrebbe ottenuto una legittimazione come sapere scientifico alternativo alla metafisica e al riduttivismo naturalista. L'antropologia filosofica in questo modo, da sottodisciplina filosofica, diventa una filosofia all'altezza dei tempi che, superando le premesse metafisiche, viene pienamente riconosciuta come scienza sociale non riduttivistica.<ref>J. Fischer, ''Philosophische Anthropologie'', Freiburg/München 2008</ref>. G. Cusinato parte invece dalla constatazione che l'antropologia filosofica, nelle originarie intenzioni di Scheler, mantiene la pretesa di promuovere un rinnovamento interno alla filosofia stessa: non punta a rendere "scientifica" la filosofia, ma mira a ritornare al significato originario della filosofia come formazione (Bildung) maieutica. La legittimazione viene cercata attraverso una reinterpretazione della filosofia come esercizio di trasformazione (''Umbildung'') del centro personale nel suo posizionarsi nel cosmo (''Weltoffenheit''). In tal modo si apre una convergenza ideale fra l'antropologia filosofica della ''Bildung'' di Scheler e la filosofia come esercizio spirituale di [[Pierre Hadot]]. In questa ottica una particolare rilevanza assume l'interpretazione della riduzione fenomenologica come ''cura sui'', nel senso di un esercizio di autotrascendimento (presa di distanza critica dal sé abitudinario) e trasformazione (''Umbildung'')<ref name="ReferenceA"/>. Al centro dell'antropologia filosofica di Scheler non ci sarebbe quindi la coppia ''Geist''-''Drang'', ma piuttosto il concreto processo di formazione della persona, intesa come totalità incompiuta. La proposta è quella di passare da un'antropologia filosofica focalizzata unicamente sullo spirito (''Geist'') a un'antropologia filosofica della formazione (''Bildung'')<ref>G. Cusinato, ''La Totalità incompiuta'', Milano 2008. In questo senso si è mossa anche l'iniziativa editoriale che ha portato in Italia alla traduzione degli scritti di Scheler raccolti in: ''Formare l'uomo'', e del saggio ''Modelli e capi'', che quindi andrebbero letti, assieme a ''La posizione dell'uomo nel cosmo'', come testi fondamentali dell'antropologia filosofica.</ref>.
I superstiti iniziano quindi un durissimo iter formativo presso il ''Tuscania'' di circa 9 mesi (tale addestramento è pressoché identico a quello che effettuano i '''carabinieri paracadutisti del Reggimento Tuscania''', pertanto coloro che provengono da quest'ultimo vengono direttamente immessi alla seconda fase, ossia quella specialistica per il GIS).
 
Il corso comprendente:
==Opere==
* corso di paracadutismo militare; (lancio con fune di vincolo)
===Ricezione delle opere e ''Gesammelte Werke''===
* addestramento all'impiego operativo di corde
Nel 1929 Maria Scheler consegnò a Heidegger un'importante raccolta di opere postume del marito, incluso lo scritto ''Ordo amoris'', chiedendo un aiuto per trovare un finanziamento e un editore per la stampa. Heidegger preferì non appoggiare l'iniziativa, così nel 1933 Maria Scheler stampò gli inediti a proprie spese. Dal 1933 al 1945 il regime nazista vietò la pubblicazione e la ristampa delle sue opere, anche perché Scheler era di madre ebrea. Tuttavia pure durante il nazismo il pensiero di Scheler continuò a circolare fra i maggiori intellettuali tedeschi più di quanto potesse trasparire. Emblematico è il caso di Arnold Gehlen che nel 1936 tenne alcune lezioni universitarie sul problema dell'uomo riproponendo alla lettera le tesi di ''La posizione dell'uomo nel cosmo'', senza tuttavia avvertire gli studenti che si trattava non di un suo testo, ma di quello di Scheler. Ricostruendo l'intera vicenda L. Samson (uno dei maggiori studiosi di Gehlen) ha proposto di rovesciare la diffusa credenza secondo cui il capolavoro di Gehlen, ''L'uomo'', manterrebbe solo un rapporto episodico e critico nei confronti dell'antropologia filosofica di Scheler.<ref>L. Samson, ''Gehlen und Scheler'', in: H. Klages/H. Quaritsch (Hg.), ''Zur geisteswissenschaftlichen Bedeutung Arnold Gehlens'', Berlin 1994.</ref>.
* corso di primo soccorso operativo (CLS)
* tecniche di orientamento e di navigazione terrestre
* corso difesa personale ([[Krav Maga]])
* corso NBCR sulle operazioni in ambienti contaminati
* tecniche di mascheramento, mimetizzazione, movimento tattico, superamento ostacoli, capacità di operare in sicurezza in ambienti montani e sopravvivenza in climi rigidi
* corso per operatore eliportato
* addestramento di pattuglia e di plotone: (procedure operative standard delle minori unità,operazioni anfibie, ricognizioni,acquisizione obiettivi, piantonamenti, tecniche di guerriglia, anti-guerriglia e operazioni speciali);
* tecniche Sopravvivenza, Evasione, Resistenza agli interrogatori e Fuga
* addestramento all'impiego di armi e materiali speciali: (tiro con armi corte, medie, lunghe, utilizzo accessori vari, materiali esplodenti o speciali, piena conoscenza degli apparati per le comunicazioni, anche satellitari, in dotazione al reparto).
* tecniche di combattimento e pattugliamento in ambiente urbano (MOUT/FIBUA/FIWAF)
* tecniche di Polizia Militare, Counter-IED, HUMINT e all'impiego in unità e comandi multinazionali
 
I carabinieri che terminano il periodo addestrativo citato, circa il 30% rispetto ai candidati iniziali, sono ammessi alla frequenza di un corso di 45 settimane diviso in un ''Corso Base'' di 18 settimane (superato al più dal 50% dei candidati) ed in un ''Corso Specialistico'' di 27 settimane. Solo a questo punto si diventa membri operativi ed effettivi del reparto.
Dal 1948 iniziò la pubblicazione delle opere di Scheler in lingua tedesca (i ''Gesammelte Werke'') dapprima a cura della moglie Maria Scheler, anche se in completo isolamento e senza finanziamenti dal mondo accademico tedesco, e successivamente in America da Manfred Frings (che fu anche il suo maggiore studioso a livello internazionale).
* [http://maxscheler2.wordpress.com/der-philosoph-max-scheler/gesammelte-werke/'''Gesammelte Werke''']
 
=== Corso base G.I.S. (18 settimane) ===
===Principali opere tradotte in italiano===
 
* ''Esercizi fisici ed arti marziali'': oltre ad un intenso esercizio fisico, i candidati apprendono le [[arti marziali]] (soprattutto ''[[Judo]]'', ''[[Brazilian Jiu Jitsu]]'' e ''[[boxe thailandese]]'') per disarmare, immobilizzare e, in generale, poter fronteggiare combattimenti corpo a corpo senza l'impiego di armi da fuoco.
* ''Metodo trascendentale e metodo psicologico'' (1900), Quodlibet Macerata 2009.
* ''Esplosivi'': costruzione, impiego e disinnesco di ordigni esplosivi.
* ''Logica'' (1906), Quodlibet Macerata 2011.
* ''Armi da fuoco'': uso di armi da fuoco lunghe e corte (pistole, pistole mitragliatrici, mitragliette, mitragliatrici, fucili, fucili d'assalto e fucili di precisione), scelta del tipo di arma e di munizionamento in funzione dello scenario operativo.
*''Il risentimento nella edificazione delle morali'' (1912)
* ''Equipaggiamenti speciali'': uso di apparati elettronici di sorveglianza quali ad esempio visori notturni, telecamere a fibra ottica, microfoni, oltre a strumenti meccanici di intrusione quali quelli utilizzati per lo sfondamento di porte.
*Sfera assoluta e posizione reale dell'idea di Dio, [a cura di A. Piazza] FrancoAngeli 2014
* ''Tecniche di irruzione'': modalità di irruzione in edifici, veicoli, aeromobili, ecc.
* ''Scritti fenomenologici'' (1911-1913), [a cura di V. D'Anna] FrancoAngeli, Milano 2013
* ''Tecniche di arrampicata e discesa'': arrampicata in diverse situazioni utilizzando corde, scale ed altri strumenti; utilizzo della tecnica [[fast rope]] per la discesa rapida da edifici o elicotteri.
* ''Amore e conoscenza'' (1915), Morcelliana, Brescia 2009; oppure: Aracne, Roma 2010 (con testo tedesco a fronte).
* ''Tecniche fotografiche'': tecniche di base di fotografia e uso di macchine fotografiche, videocamere, apparecchiature per la registrazione termica ed agli infrarossi, elaborazione di immagini. Chi sarà assegnato alla sezione degli esploratori/ricognitori approfondirà ulteriormente queste nozioni.
*''Ordo amoris'', FrancoAngeli, Milano 2008; oppure: Morcelliana, Brescia 2008; oppure: Aracne, Roma 2010 (con testo tedesco a fronte).
* ''Valutazione degli obiettivi'': raccolta di informazioni utili per la pianificazione di un'azione quali la robustezza ed il tipo di materiali di porte, finestre e strutture.
*''Il formalismo nell'etica e l'etica materiale dei valori'', (originale 1913-1916) Bompiani Milano 2013, con testo tedesco a fronte (tr. it. e ''Saggio introduttivo'' di R. Guccinelli, ''Presentazione'' di R. de Monticelli); oppure: San Paolo, Milano 1996.
* ''Tiro'': esercitazione al tiro soprattutto contro obiettivi statici utilizzando sia un sistema noto come ''FATS'' (''[[FireArm Training System]]''), un sistema laser interattivo che proietta su uno schermo immagini e registra tutte le reazioni dell'allievo, sia prove di fuoco con munizionamento reale.
* ''Morte e sopravvivenza'', Morcelliana, Brescia 2012.
* ''ModelliAttività edi capipolizia'',: FrancoAngeli,tecniche Milanodi 2011arresto.
* ''Inglese''
*''L'eterno nell'uomo'' (1921), Edizioni Logos, Roma 1991 (tr. it. di Ubaldo Pellegrino); oppure: Bompiani, Milano 2009 (con testo tedesco a fronte)
* ''Scorta ad alto rischio''
*''Essenza e forme della simpatia'' (1923), FrancoAngeli, Milano 2010.
* ''Tecniche di primo soccorso''
*''Sociologia del sapere'' (1924)
* ''La posizione dell'uomo nel cosmo'' (1927 su rivista, 1928 come libro), FrancoAngeli, Milano 2000, V ed. 2009.
* ''Formare l'uomo'', FrancoAngeli Milano 2009, Titolo originale: ''Philosophische Weltanschauung'' (comprende la raccolta di saggi relativi alla ''Bildung'' e all'''Ausgleich'' usciti fra il 1925 e il 1928).
* ''L' idea di pace e il pacifismo'', (a cura di Leonardi Allodi; Prefazione di Angelo Scivoletto), 2. ed. riveduta Milano, FrancoAngeli, 1995
* ''Politica e morale'', Morcelliana, Brescia 2011.
* ''Conoscenza e lavoro'', FrancoAngeli 1997.
* ''Sociologia del sapere'', Edizione Abete, Roma 1976.
 
=== Corso specialistico G.I.S. (27 settimane) ===
==Bibliografia==
* ''Tiro avanzato'': tiro contro obiettivi in movimento ed in presenza di ostaggi per apprendere a discriminare tra individui ostili o innocenti in frazioni di secondo; tiro da posizioni difficili e con entrambe le mani, sia da soli che in squadra utilizzando munizionamento reale.
* M. Amori, Forme dell'esperienza e persona. La filosofia di Max Scheler dai primi scritti al ''Formalismus'', Catanzaro 2010.
* ''Tecniche avanzate con esplosivi'': uso di esplosivi in presenza di ostaggi, caratteristiche e scelta degli esplosivi e della quantità e modalità di impiego per minimizzare i danni collaterali. Uso di gas e loro impiego con granate da 40&nbsp;mm.
* S. Besoli e G.Mancuso (a cura di), ''Un sistema, mai concluso, che cresce con la vita : studi sulla filosofia di Max Scheler'', Macerata, Quodlibet 2010.
* ''Sci ed arrampicata'': frequentato presso il [[Centro Alpino dei Carabinieri]] a [[Selva di Val Gardena]] e nella scuola degli [[Alpini]] ad [[Aosta]].
* G. Cusinato, ''Katharsis. La morte dell’ego e il divino come apertura al mondo nella prospettiva di Max Scheler'', (con una Prefazione di Manfred Frings), Napoli 1999.
* ''Guida veloce'': tecniche di guida difensiva ed offensiva.
* -Id., ''Scheler. Il Dio in divenire'', Padova 2002.
* ''Nuoto e assalto anfibio'': frequentato presso il [[Centro Sub dei Carabinieri]] di [[Genova-Voltri]], quindi presso i [[COMSUBIN]] della [[Marina Militare Italiana|Marina Militare]] per apprendere tecniche di ricognizione, avvicinamento, assalto e combattimento anfibio, oltre che l'uso di equipaggiamenti per ''subacquei ARO/ARA'', motoscafi e gommoni.
* -Id., ''La totalità incompiuta. Antropologia filosofica e ontologia della persona'', Milano 2008.
* ''Infrastrutture'': vengono studiati edifici, treni, aerei, autobus, che caratterizzano i possibili teatri di impiego. A questo scopo i GIS hanno un archivio molto dettagliato di obiettivi sensibili quali [[ambasciata|ambasciate]], edifici pubblici, [[azienda|industrie]], oltre che specifici modelli simulacri di veicoli ed aeromobili con cui addestrarsi.
* -Id., ''Person und Selbsttranszendenz. Ekstase und Epoché des Ego als Individuationsprozesse bei Schelling und Scheler'', Königshausen & Neumann Verlag, Würzburg 2012.
* ''Tattiche di guerriglia e contro-guerriglia'': per apprendere le tecniche comunemente utilizzate dai terroristi quali imboscate, contro-imboscate, neutralizzazione di oppositori, combattimento in aree urbane.
* -Id. (a cura di), ''Max Scheler. Esistenza della persona e radicalizzazione della fenomenologia'', Milano 2007.
* ''Assalto ad aeromobili'': I GIS sono la principale unità di assalto ad aeromobili in Italia. Mensilmente (ma forse anche ogni due settimane) conducono esercitazioni specifiche con simulacri a grandezza naturale per apprendere e perfezionare l'uso di esplosivo ed altre tecniche per lo sfondamento dei portelloni, scale telescopiche, sensori termici ed altri strumenti e tecniche applicabili in quelle situazioni.
* V. D'Anna, ''Max Scheler'', Roma 2006.
* -Id., ''Il Dio in tensione. Uomo e mondo della vita nella metafisica di Max Scheler'', Milano 2011.
* G. De Simone, ''L'Amore fa vedere. Rivelazione e conoscenza in Max Scheler'', San Paolo, Cinisello Balsamo 2005.
*A. Deeken, ''Process and Permanence in Ethics'', New York 1974.
*M. Dupy, ''La philosophie de Max Scheler. Son évolution et son unité'', 2 voll. Paris 1959.
* [[Giovanni Ferretti (filosofo)|Giovanni Ferretti]], ''Max Scheler'', Vita e Pensiero, Milano 1972 (2 voll.).
* -Id., ''La trascendenza dell'amore. Saggi su Max Scheler'', Milano 2014.
* V. Filippone-Thaulero, ''Società e cultura nel pensiero di Max Scheler'', 2 voll., Milano 1964-1969.
* M. Frings, ''Max Scheler. A Coincise Introduction to the Word of a Great Thinker'', Pittsburg-Louvain 1965.
*-Id., ''Person und Dasein. Zur Frage der Ontologie des Wertseins'', Den Haag 1969.
*-Id., ''The Mind of Max Scheler'', Univ. Press 1997
*-Id. ''Lifetime. Max Scheler's Philosophie of Time'', Boston 2003.
*-Id., (Ed.), ''Max Scheler (1874-1928): centennial essays'', The Hague 1974.
*M. Gabel, ''Intentionalität der Geist'', Leipzig 1991.
*P. Good, ''Max Scheler. Eine Einführung'', Düsseldorf 1998.
*-Id., (Hg.), ''Scheler im Gegenwartsgeschehen der Philosophie'', Bern und München 1975.
* L. Iannascoli, ''Scheler e Agostino'', Milano 2012
*A. R. Luther, ''Persons in Love'', The Hague 1972.
*E. Kelly, ''Structure and Diversity. Studies in the Phenomenological Philosophie of Max Scheler'', Dordrecht-London-Boston, 1997.
*W. Mader, ''Scheler'', Hamburg 1995 (II ed.).
*G. Mancuso, ''Il giovane Scheler'', Milano 2007.
* M. A. Marquez, ''Derecho y valor'', Madrid 2004.
*R. Racinaro, ''Il futuro della memoria. filosofia e mondo storico fra Hegel e Scheler'', Napoli 1985.
*E. W Ranly, ''Scheler's Phenomenology of Community'', L'Aia 1966.
*E. Rothacker, ''Schelers Durchbruch in die Wirklichkeit'', Bonn 1949.
* B. Rutishauser, ''Max Schelers Phänomenologie des Fühlen'', Bern 1969
*A. Sander, ''Max Scheler zur Einführung'', Hamburg 2001.
*St. F. Schneck, ''Person and Polis. Max Scheler's Personalism as Political Theory'', New York 1987.
*E. Simonotti, ''Max Scheler. Universalismo e verità universale'', Brescia 2011.
* E. Simonotti, ''La Svolta antropologica. Scheler interprete di Nietzsche'', Pisa, Ets, 2006.
* V. Venier, ''Il gesto della trascendenza. Un'interpretazione di Max Scheler'', Padova 2001.
*D. Verducci, ''Il segmento mancante'' (II parte su Scheler), Roma 2003
*K. Wojtyla, ''Valutazioni sulla possibilità di costruire l’etica cristiana sulle basi del sistema di Max Scheler'', in: Id., Metafisica della persona, Milano 2003, 263-450.
* A. Zhok, ''Intersoggettività e fondamento in Max Scheler'', Firenze 1997
 
Entrati a far parte della forza effettiva dei GIS, l'addestramento è quotidiano e le loro capacità sono perfezionate grazie ad ulteriori corsi:
== Voci correlate ==
*[[Ressentiment]]
 
=== Corsi di perfezionamento ===
== Altri progetti ==
* Corso di Paracadutismo con la Tecnica della Caduta Libera (TCL). Esso si svolge presso il Centro Addestramento Paracadutismo (CAPAR) di Pisa per un periodo compreso tra le cinque e le sei settimane, durante le quali si effettuano lanci ad apertura comandata da una altezza massima di 3-4000 metri (10.000 piedi).
{{interprogetto|commons=Category:Max Scheler}}
* Corso Avanzato di Paracadutismo, della durata di 3-4 settimane, per l'apprendimento delle tecniche per lanci ad alta quota (di 7.000-11.000 metri) con ossigeno ad apertura a quote basse – HALO (High Altitude Low Opening) o con apertura ad alta quota e navigazione sotto vela – HAHO (High Altitude High Opening).
 
=== Corsi per specialità ===
==Collegamenti esterni==
(''un Distaccamento Operativo ha al suo interno: un Incursore con specializzazione Combat Medic, un Breacher: disattivatore EOD-IEDD, un SFJTAC – Special Forces Joint Terminal Attack Controller, ed uno o due Sniper'')
* [http://www.max-scheler.de/?t=organisation&PHPSESSID=8aecd50c1abad7b65e6a4cd501d43f81/'''Max Scheler Gesellschaft''']
 
* [http://maxscheler2.wordpress.com/der-philosoph-max-scheler/literatur-ab-2000/ Bibliografia]
* Corsi per ''Tiratori scelti'': frequentati solo dai candidati della sezione ''esplorazione, ricognizione e tiratori scelti'' per apprendere il tiro di precisione e contro cecchini, le tecniche di occultamento e camuffaggio, il fuoco coordinato e l'uso di diversi tipi di armamento e mirini. Per il fuoco coordinato tra più tiratori si addestrano all'uso del sistema [[Sincrofire]] che consente al responsabile dell'azione di vedere quanto viene inquadrato dai singoli tiratori e di comandare il fuoco simultaneo.
* Corso EOD (Operatore Bonifica Ordigni Esplosivi) e Corso IEDD (Operatore Bonifica Ordigni Esplosivi Improvvisati).
* Corso Combat Medic. A livello nazionale gli Incursori destinati a questo settore conseguono la qualifica di “Soccorritore Militare” presso la Scuola di Sanità di Roma, dopo un corso di tre settimane che garantisce, tra l’altro, una sorta di veste legale per operare nell’ambito del primo soccorso, anche se con significative limitazioni. Special Operations Combat Medics (SOCM) Course”, svolto presso l’ISTC di Pfullendorf e che insegna le procedure fondamentali di pronto soccorso, come fermare le emorragie e garantire una corretta terapia infusionale ed anti shock, e soprattutto il prestigioso corso “18D – Special Operations Combat Medic” dei Berretti Verdi americani. Della durata complessiva di circa un anno, quest’ultimo è tenuto presso il JFKSWTSC di Fort Bragg ed è dedicato esclusivamente alle Forze Speciali (per l’Italia lo frequentano anche operatori del GOI, del GIS e del 17º Stormo).
* Corso FAC (Forward Air Controller), per abilitazione alle missioni relative alla direzione da terra degli attacchi aerei e la designazione ai piloti degli obiettivi, tenuto presso la Scuola di Aerocooperazione dell'Aeronautica Militare, della durata di cinque settimane (tre teoriche e due pratiche). Tale qualifica è limitata agli elementi in possesso del necessario livello di conoscenza della lingua inglese (che può essere conseguita con la frequenza del corso avanzato alla SLEE di Perugia). Di norma, il corso è seguito da quello di Controllore del Fuoco per Operazioni Speciali (CF/OS), di ulteriori tre settimane. Tutto ciò prelude all'abilitazione alla funzione di Laser Target Marking (FAC/LTM) per l'impiego dei designatori laser in dotazione al Reggimento. L'addestramento all'impiego dei relativi designatori laser avviene con corsi di un paio di settimane, che si tengono nei principali poligoni alleati (in Sardegna come all'estero), o addirittura in occasione delle missioni esterne, durante la permanenza dei distaccamenti in teatro.
 
=== Corsi all'estero ===
Infine sono continui rapporti di collaborazione con reparti militari anche stranieri infatti altri corsi vengono svolti all’estero l’International Special Traning Center&nbsp;– ISTC di Pfullendorf, Germania, la scuola delle Forze Speciali della NATO, e varie esercitazioni congiunte con i colleghi delle FS e Antiterrorismo ([[SWAT]]'' ''- USA, [[GSG9]] - Germania, [[GIGN]] - Francia) degli altri paesi.
 
== Compiti ==
=== Antiterrorismo ===
Il ''[[Ministero della Difesa]]'' impiega i GIS per la liberazione di ostaggi da [[aeroplano|aerei]], [[nave|navi]], [[treno|treni]], [[autobus]] ed edifici. Li chiama anche per proteggere obiettivi sensibili da attacchi terroristici o criminali e per garantire la sorveglianza e la sicurezza in occasione di eventi ad alto rischio.
 
I GIS sono impiegati dal Comando generale dell'Arma dei Carabinieri per garantire la sicurezza di personalità minacciate o per coadiuvare le unità territoriali in situazioni di crisi come rapimenti e cattura di criminali, latitanti o evasi pericolosi. Essendo [[Carabinieri]], inoltre, sono dispiegabili fuori dall'[[Italia]] in occasione di interventi internazionali di ''peace-keeping''/''peace-enforcing'' per condurre operazioni di antiterrorismo o per la protezione di cittadini o interessi italiani.
 
Occasionalmente sono incaricati anche dell'addestramento di personale di polizie estere. In [[Italia]] non c'è un'unica unità dedicata specificatamente a compiti di antiterrorismo nell'ambito dell'ordine pubblico. Oltre ai GIS anche i [[NOCS]] (''Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza'') della [[Polizia di Stato]] e gli [[ATPI]] della Guardia di Finanza operano in azioni antiterrorismo.
 
A partire dal [[2004]], il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri, ha promosso il Gruppo d'intervento speciale, da unità controterrorismo a vera e propria [[forza speciale]], enfatizzando maggiormente la preparazione per i dispiegamenti nelle basi militari all'estero. In forza di ciò, l'attivazione dell'unità per operazioni fuori area potrà essere richiesta direttamente dal "COFS" ([[Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali]]), con sede presso l'aeroporto "Francesco Baracca" di Centocelle (Roma).
 
== Armamento ==
I GIS hanno in dotazione armi ed altri dispositivi molto sofisticati.
 
Le armi più comuni sono le [[Beretta]] [[Beretta M92|92FS]] e [[Heckler & Koch|HK]] [[HK MP5|MP5]] (nelle versioni [[HK MP5A5|A5]], [[HK MP5KA4|KA4]] e [[HK MP5SD3|SD3]]), [[HK MP7|MP7]] ma usano anche [[Beretta M12]], [[Steyr TMP]], [[Smith & Wesson]] [[.357 Magnum]].
 
Ultimamente i GIS hanno sostituito la pistola Beretta con la più moderna [[Glock 17]], considerata più pratica per la presenza della slitta nella parte anteriore/inferiore del fusto, atta all'inserimento delle [[torcia tattica|torce tattiche]] e/o puntatori laser, nonché per la praticità e rapidità di utilizzo grazie al cospicuo volume di fuoco.
 
L'arma bianca nella dotazione individuale è il pugnale "Suppressor GIS" della ditta italiana Extrema Ratio.
 
Come [[fucile a pompa|fucili a pompa]] utilizzano [[Franchi S.p.A.|Franchi]] [[Franchi SPAS-12|SPAS-12]], [[Franchi SPAS-15|SPAS-15]], [[Franchi PA3|PA3]] e [[Benelli Armi|Benelli]] [[Benelli M4 Super 90|M-4 Super 90]]. Come [[fucile d'assalto|fucili d'assalto]] vengono utilizzati lo [[Steyr AUG]], il [[Colt's Manufacturing Company|Colt]] (o Bushmaster) [[M4 (fucile d'assalto)|M4A1 SOPMOD]] e l'[[Heckler & Koch|Heckler und Kock]] [[Heckler & Koch G36|G-36]], nella versione K (Kurz) e C (Commando). Attualmente sono stati affiancati dal fucile d'assalto [[Heckler & Koch HK416|HK416]] e dall'[[Heckler & Koch HK417|HK417]]. I [[Barrett M82]] sono invece utilizzati per colpire obiettivi a lunga distanza o molto protetti.<br />
I tiratori hanno in dotazione anche [[Mauser 86 SR]] e [[Heckler & Koch PSG-1]] equipaggiati con un sistema [[Syncrofire]] che fa sparare tutti i fucili controllati simultaneamente. Su tutte queste armi possono essere installati vari visori laser o ad [[radiazione infrarossa|infrarossi]], [[visione notturna|visori notturni]], [[Silenziatore (armi)|silenziatori]] e [[mirino telescopico|mirini telescopici]].
 
Per quanto riguarda la divisa, quella normalmente utilizzata è [[blu scuro]] (ma ne hanno anche di mimetiche) costruite in materiali ignifughi ed isolanti e completata con vari rinforzi ([[ginocchiera|ginocchiere]], gomitiere, ecc.), diversi tipi di [[casco|caschi]] e [[giubbotto antiproiettile|giubbotti antiproiettili]]. Per comunicare tra loro utilizzano [[laringofono|laringofoni]] e [[Auricolari|cuffie]]. In totale l'equipaggiamento indossato dai GIS in azione si aggira sui 30&nbsp;kg.
 
== Azioni note ==
Gran parte delle informazioni sulle attività del gruppo sono riservate (specialmente riguardo operazioni fuori dai confini italiani), tuttavia sono sotto riportate le principali azioni in cui sono stati coinvolti i GIS.
 
* 28 dicembre [[1980]], carcere di [[Trani]] ([[Barletta-Andria-Trani|BT]]): intervento all'interno del carcere dove si erano asserragliati alcuni esponenti delle Brigate Rosse. Al termine di violenti conflitti a fuoco e lanci di bombe dalle due parti, vengono liberati i 18 agenti di custodia presi in ostaggio. Molti coinvolti nel blitz vengono feriti, ma nessuno viene ucciso nello scontro.<ref>{{cita web |url= http://baruda.net/2011/06/19/il-diario-della-battaglia-del-carcere-di-trani-dicembre-1980/ |titolo=Il diario della battaglia del carcere di Trani, dicembre 1980 « Polvere da sparo |editore=baruda.net |accesso=26 novembre 2012}}</ref>
* 25 agosto [[1987]], [[Isola d'Elba]], carcere di [[Porto Azzurro]] ([[Livorno]]): 6 detenuti condannati all'ergastolo, tra cui il terrorista nero [[Mario Tuti]], prendono in ostaggio altri undici detenuti, diciassette guardie carcerarie e cinque civili. Secondo le cronache dell'epoca, gli ostaggi vennero liberati dopo trattative con i magistrati,<ref>{{cita web |url= http://www.altrodiritto.unifi.it/ricerche/asylum/masini/cap1.htm |titolo=Ricostruzione dei fatti |editore=altrodiritto.unifi.it |citazione=gis |accesso=26 novembre 2012}}</ref> ma il capo dell'epoca dei [[Nucleo operativo centrale di sicurezza|NOCS]], [[Umberto Improta]], rivelò in seguito essersi trattato di un blitz congiunto di GIS e NOCS tenuto riservato per non influenzare l'iter della [[legge Gozzini]] relativa ai benefici carcerari.<ref>{{cita web |url= http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2010/04/07/news/quando-mario-tuti-capeggio-la-rivolta-1.1797219 |titolo=Quando Mario Tuti capeggio la rivolta - Cronaca - il Tirreno |editore=iltirreno.gelocal.it |accesso=26 novembre 2012}}</ref>
* 24 giugno [[1989]], [[Oria]] ([[Brindisi]]): Roberto Di Giovanni, giovane di 26 anni già sottoposto a cure presso centri di igiene mentale e le cui condizioni si aggravano dopo la morte della madre, si barrica in casa con una pistola e alcuni fucili da caccia e spara oltre duecento colpi, dapprima sui passanti, poi alle forze dell'ordine intervenute, nel complesso uccidendo una persona e ferendone altre dieci, tra cui quattro carabinieri e un poliziotto. Tutti i tentativi di negoziato sono inutili, in quanto il ragazzo spara su tutto ciò che si muove all'esterno della casa. Arrivata la notte, il nucleo d'assalto dei GIS impiega il gas e irrompe nell'abitazione, arrestando dopo una breve colluttazione il giovane.<ref>{{cita web |url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/06/25/dieci-ore-di-terrore.html |titolo=Dieci ore di terrore |editore=repubblica.it |accesso=31 dicembre 2012}}</ref>
* dicembre [[1989]], [[San Luca (Italia)|San Luca]] ([[Provincia di Reggio Calabria|Reggio Calabria]]): cattura dell'esponente della 'ndrangheta Strangio, nell’ambito delle attività di indagine sul sequestro di Cesare Casella.
* 17 aprile [[1990]], [[Santa Margherita Ligure]] ([[Genova]]): liberazione di [[Patrizia Tacchella]].
* 16 gennaio [[1995]], [[Segrate]] ([[Milano]]): liberazione di [[Raffaele Alessi]].
* 9 maggio [[1997]], [[Venezia]]: liberazione del [[Campanile di San Marco]] da sedicenti militanti della [[Repubblica di Venezia]], definiti dai mass media [[Serenissimi]], che avevano raggiunto [[Piazza San Marco]] con un finto blindato e un camper.
* 18 dicembre [[1999]], Isola di [[Alicudi]] ([[Messina]]): operazione antidroga in mare.
* 7 giugno [[2000]], [[Torino]]: liberazione di [[Rosa Laura Spadafora]].
* 10 giugno [[2000]], [[Torre Annunziata]] ([[Napoli]]): cattura del latitante camorrista [[Ferdinando Cesarano]]
* 25 marzo [[2002]], [[Kabul]], [[Afghanistan]]: Scorta all'ex re afgano [[Mohammed Zahir Shah]] che rientra in patria.
* 30 novembre [[2002]], [[Ostia (Roma)|Ostia]] ([[Roma]]): cattura del pericoloso latitante tunisino [[Faid Isa Kamalfa]], asserragliato in una villetta.
* 14 marzo 2005, Corato, Bari: Un arsenale, utilizzato probabilmente da una banda specializzata negli assalti ai furgoni portavalori, è stato sequestrato dai Carabinieri. Il Gruppo di Intervento Speciale han fatto irruzione in un casolare di campagna dove si trovavano sei persone di cui un latitante, tutte originarie della Calabria e con precedenti per rapina, armi, droga ed estorsioni. Uno era latitante. I militari hanno trovato dieci kalashnikov, munizioni, giubbotti antiproiettile, tute mimetiche, lampeggianti utilizzati a bordo dei furgoni portavalori. Nelle vicinanze erano parcheggiate alcune auto di grossa cilindrata rubate. Durante l'operazione uno dei sei malviventi ha accennato un tentativo di reazione prontamente bloccato.<ref>{{Cita web|url = http://www.altamurgia.it/index.php/articoli/archivio2/8946-criminalitaarsquo-scoperto-arsenale-a-corato-arrestate-sei-persone.html|titolo = Criminalita&rsquo;: scoperto arsenale a Corato, arrestate sei persone|accesso = 2015-07-13}}</ref>
* 28 giugno [[2005]], [[Bogogno]], [[Novara]]: blitz notturno per catturare Angelo Sacco, che nella giornata precedente aveva ucciso a colpi di fucile 3 persone e ferite altre 8.
* febbraio [[2006]], sicurezza durante le olimpiadi invernali di Torino
* 22 agosto [[2008]], operazione antidroga a [[Poggiomarino]] ([[Napoli]]) contro i narcotrafficanti della camorra. Sequestrati 100 chili di cocaina purissima.
* 18 luglio [[2009]], frazione Bosco di [[Nanto]], [[Vicenza]]: blitz per catturare Battista Zanellato, 84 anni, che, asserragliato nella propria abitazione, aveva poche ore prima ucciso un ufficiale dei Carabinieri con un colpo di fucile.<ref>{{cita web |url= http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/carabiniere-morto/preso-anziano/preso-anziano.html |titolo=Carabiniere ucciso, blitz dei Gis arrestato l'anziano omicida - cronaca - Repubblica.it |editore=repubblica.it |accesso=26 novembre 2012}}</ref>
* 1º ottobre [[2009]], [[Napoli]]: blitz per catturare il boss latitante Ciro Nappo, di 34 anni, ritenuto reggente del clan camorristico Gionta di [[Torre Annunziata]]. La fulminea irruzione delle forze speciali nella casa del latitante di fronte a Palazzo Fienga, roccaforte del clan, ha permesso di mettere in sicurezza l'area prima di procedere alla cattura in una situazione potenzialmente pericolosa. I pensili della cucina di Nappo nascondevano una parete in apparenza piastrellata ma che si apriva, portando in un locale segreto ove l'uomo si ritirava durante le ricerche delle forze dell'ordine.
* 6 novembre [[2009]], [[Città di Castello]]: blitz per catturare un cittadino [[sudafrica]]no, che poche ore prima aveva assassinato a colpi di pistola un uomo di origine polacca. Durante l'irruzione uno dei carabinieri del GIS è rimasto lievemente ferito al viso da una scheggia.
* 10 dicembre [[2009]], [[Mestre]]: blitz per liberare un cittadino cinese che risultava essere scomparso nel mantovano da due giorni. L'immigrato era stato rapito da una banda di connazionali: infatti in sei sono stati trovati in un appartamento a Mestre, in via Piave.
* 29 maggio [[2010]], [[Comacchio]]: blitz per catturare Mario Cavalieri, asserragliato in casa. Nella giornata precedente aveva preso a pugni una vigilessa, e poco dopo si è chiuso respingendo le trattative delle forze dell'ordine. Dopo quasi trenta ore di assedio alla casa di via Spina a Comacchio, Mario Cavalieri, che era barricato nella camera da letto, si è arreso alle 16:45 ai carabinieri del Gis, che hanno sfondato la porta della camera e lo hanno bloccato.
* 23 ottobre [[2010]], [[Agrigento]]: blitz per catturare il boss della mafia Gerlandino Messina, ricercato dal 1999 per associazione di tipo mafioso e vari omicidi. Al momento del blitz il boss era in possesso di due pistole, cariche e pronte all'uso.
* 30 giugno [[2011]], [[Collegno]] ([[provincia di Torino|TO]]): irruzione nell'appartamento di Santo Guglielmino, dopo che questi si era barricato in casa per 15 ore, tenendo in ostaggio la convivente Rosa Colusso, un'anziana di 86 anni affetta da [[malattia di Alzheimer|demenza senile]]. Prima dell'intervento l'uomo ha ucciso la compagna e dopo aver sparato due colpi fuori dall'appartamento, si è suicidato.<ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/06/30/visualizza_new.html_811041162.html Notizia ANSA]</ref>
* 7 dicembre [[2011]], [[Vandoies|Vandoies di Sopra]] ([[Provincia autonoma di Bolzano|BZ]]): irruzione nel maso-villetta di Erwin Heinrich Purer, per arrestare il "re delle evasioni" [[Max Leitner]].<ref>{{cita web |url= http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/12/09/news/l-errore-di-max-in-cella-teneva-la-foto-del-cugino-1.4317283 |titolo=L-errore di Max in cella teneva la foto del cugino|editore=altoadige.gelocal.it |accesso=26 novembre 2012}}</ref>
* 3 maggio [[2012]], [[Romano di Lombardia]], nella [[Bergamasca]]: Un uomo armato si barrica nella sede dell'[[Agenzia delle Entrate]] prendendo in ostaggio alcune persone presenti nell'ufficio. Dopo 30 minuti l'uomo rilascia tutti gli ostaggi tranne uno. Alle 17:30 i GIS arrivano sul luogo e nelle ore successive il blitz sembra quasi imminente, ma intorno alle 20:30 l'ultimo ostaggio viene liberato grazie alla mediazione di un carabiniere all'interno e dei negoziatori del GIS.<ref>{{cita web |url= http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/articoli/1044977/bergamo-barricato-in-agenzia-entrate-libera-lultimo-ostaggio-e-si-arrende.shtml |titolo=Bergamo, barricato in Agenzia Entrate libera l'ultimo ostaggio e si arrende |editore=tgcom24.mediaset.it |accesso=26 novembre 2012}}</ref>
* 2 novembre [[2013]], [[Costa di Rovigo]]: con un blitz notturno durato poco più di 3 minuti, i carabinieri del Gruppo d'intervento speciale hanno fatto irruzione nella casa di Costa di Rovigo e immobilizzato le tre persone, due uomini e una donna, che per 33 ore si erano asserragliate minacciando di dar fuoco allo stabile. A nulla erano valse le trattative, iniziate il pomeriggio prima, di un negoziatore per far riportare alla ragione i tre, due fratelli e una loro dipendente. La dinamica ha visto impegnate 2 squadre del GIS (15 uomini circa), all'una di notte è scattato il blitz, le squadre si sono calate dal tetto e hanno infranto le finestre del casolare. Durante l'irruzione sono state usate delle granate flashbang. {{cn}}
* 9 febbraio [[2014]], [[Inveruno]], nel [[Provincia di Milano|Milanese]]: con un blitz in piena notte i [[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]] del GIS assieme ai colleghi del [[Nucleo investigativo dell'Arma dei carabinieri|Nucleo Investigativo]] di [[provincia di Varese|Varese]] e del [[Raggruppamento operativo speciale|ROS]] catturano Domenico Cutrì, boss della [['Ndrangheta]] condannato in [[Corte d'appello (Italia)|Appello]] all'ergastolo per omicidio ed evaso 5 giorni prima a [[Gallarate]], mentre lo stavano scortando all'interno del [[tribunale]]. Il 3 febbraio, appunto, un'auto si era avvicinata ad un blindato della Polizia Penitenziaria, dal quale stava scendendo Cutrì e, ad armi puntate, il commando è riuscito a farselo consegnare dagli agenti, ne è scaturito un conflitto a fuoco con questi ultimi dove ha perso la vita un membro del commando. Le indagini coordinate in tutto il Varesotto e nell'Alto Milanese hanno portato all'identificazione e alla cattura di tutti i membri accertati del gruppo. Il covo di Cutrì è stato individuato l'8 febbraio in un immobile in ristrutturazione a [[Inveruno]], città natale. Così, nella notte tra l'8 e il 9 febbraio, alle 2:35, il GIS ha fatto irruzione nel covo, catturando Cutrì e un altro complice che lo ospitava. Dall'entrata nello stabile alla messa in arresto sono trascorsi 8 secondi.
 
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Arma dei Carabinieri]]
* [[Gruppo Operativo Mobile]]
* [[Nucleo operativo centrale di sicurezza]]
* [[Antiterrorismo pronto impiego]]
* [[SWAT]]
* [[Reggimento Tuscania]]
* [[Forze speciali italiane]]
* [[Beretta]]
* [[Franchi SPAS-12]]
* [[Heckler und Koch MP5]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.giscarabinieri.altervista.org/ sito non ufficiale interamente dedicato al Gruppo intervento speciale dei carabinieri]
* [http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/11_Novembre/11/gis.shtml Articolo de "Il Corriere della Sera"]
* [http://vk.com/album-30272167_157936024 Alcune foto del GIS]
 
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[[Categoria:AntropologiaForze filosoficaspeciali italiane]]
[[Categoria:Fenomenologi|Scheler, MaxLivorno]]
[[Categoria:Unità militari dell'Arma dei Carabinieri]]