Esperimento di cancellazione quantistica a scelta ritardata e Discussioni utente:Bonaventura9: differenze tra le pagine

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L'esperimento di '''cancellazione quantistica a scelta ritardata''', per la prima volta eseguito da R. Yu, SP Kulik, YH Shih e Marlan O. Scully <ref name="DCQE"><span class="citation journal" contenteditable="false">Kim, Yoon-Ho; R. Yu; S.P. Kulik; Y.H. Shih; Marlan Scully (2000). </span></ref>, e riportato all'inizio del 1999, è una elaborazione sull'esperimento di cancellazione quantistica che incorpora i concetti considerati nell'esperimento scelta ritardata di Wheeler. L'esperimento è stato progettato per indagare le conseguenze peculiari del noto [[esperimento della doppia fenditura]] in [[meccanica quantistica]] e le conseguenze dell'entanglement quantistico.
 
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
L'esperimento di cancellazione quantistica a scelta ritardata indaga su un paradosso. Se un fotone si manifesta come se fosse venuto da un unico percorso al rivelatore, allora il "buon senso" (che Wheeler e gli altri sfidano) dice che deve essere entrato dal dispositivo a doppia fenditura come una particella. Se un fotone si manifesta come se fosse venuto da due percorsi indistinguibili, allora deve essere entrato nel dispositivo come un'onda. Se l'apparato sperimentale viene modificato mentre il fotone è in volo, il fotone dovrebbe invertire la sua originale "decisione" sul fatto di essere un'onda o una particella. Wheeler ha sottolineato che quando queste ipotesi sono applicate ad un dispositivo di dimensioni interstellari, una decisione dell'ultimo minuto fatta sulla terra su come osservare un fotone potrebbe alterare una decisione presa milioni o addirittura miliardi di anni fa.
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
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Mentre gli esperimenti di scelta ritardata hanno confermato la capacità apparente delle misurazioni effettuate su fotoni nel presente di alterare eventi verificatisi in passato, ciò richiede una visione non-standard della meccanica quantistica. Se un fotone in volo viene interpretato come in una cosiddetta "sovrapposizione di stati", cioè se è interpretato come qualcosa che ha la potenzialità di manifestarsi come una particella o un'onda, ma durante il suo tempo in volo non è tale, allora non c'è del tempo per il paradosso. Questa è la visualizzazione standard, e recenti esperimenti l'hanno sostenuta.<ref>Ma, Zeilinger, et al., "Quantum erasure with causally disconnected choice." </ref><ref>Peruzzo, et al., "A quantum delayed choice experiment," arXiv:1205.4926v2 [quant-ph] 28 Jun 2012. </ref>
 
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== Introduzione ==
Nell'esperimento di base della doppia fenditura, un fascio di luce (di solito da un [[laser]]) è diretto perpendicolarmente verso una parete forata da due aperture a fessura parallela. Se uno schermo di rilevamento (nulla da un foglio di carta bianca ad un [[Dispositivo ad accoppiamento di carica|CCD]]) è messo sull'altro lato della parete a doppia fenditura, si osserverà un modello di luce e buio a frange, un modello che viene chiamato '''modello di interferenza'''. Altri enti su scala atomica come gli [[elettroni]] si trovano a mostrare lo stesso comportamento quando vengono sparati verso una doppia fenditura<ref name="Feynman"><span class="citation book" contenteditable="false">Feynman, Richard P.; Robert B. Leighton; Matthew Sands (1965). </span></ref>. Diminuendo la luminosità della sorgente in maniera sufficiente, singole particelle che formano la figura di interferenza sono rilevabili<ref>Donati, O, Missiroli, G F, Pozzi, G (1973). </ref>. L'emergere di una figura di interferenza suggerisce che ogni particella che passa attraverso le fessure interferisce con se stessa, e che quindi in un certo senso le particelle stanno attraversando entrambe le fessure in una volta<ref name="Greene2003"><span class="citation book" contenteditable="false">Greene, Brian (2003). </span></ref>. Questa è un'idea che contraddice la nostra esperienza quotidiana degli oggetti discreti.
 
<span style="font-size:105%">
Un [[esperimento mentale]] ben noto, che ha svolto un ruolo fondamentale nella storia della [[meccanica quantistica]], ha dimostrato che, se i rivelatori di particelle sono posizionati nelle fessure si mostra attraverso quale fenditura un fotone va, ma la figura di interferenza scompare<ref name="Feynman" />. Questo esperimento illustra il [[principio di complementarità]] sul fatto che i fotoni possono comportarsi sia come particelle o onde, ma non entrambi allo stesso tempo<ref><span class="citation web" contenteditable="false">Harrison, David (2002). </span></ref><ref><span class="citation web" contenteditable="false">Cassidy, David (2008). </span></ref><ref><span class="citation conference" contenteditable="false">Boscá Díaz-Pintado, María C. (29–31 March 2007). </span></ref>. Tuttavia, realizzazioni tecnicamente possibili di questo esperimento non sono state proposte fino al 1970.<ref name="Bartell1980"><span class="citation journal" contenteditable="false">Bartell, L. (1980). </span></ref>
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<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
Le informazioni sul percorso e la visibilità delle frange di interferenza sono quantitativi complementari. Nell'esperimento della doppia fenditura, con la saggezza convenzionale si è ritenuto che osservando le particelle esse vengono disturbate di una misura sufficiente a distruggere la figura di interferenza a causa del [[principio di indeterminazione di Heisenberg]].
 
<div style="margin:0; padding:0">
Tuttavia, nel [[1982]], Scully e Drühl hanno trovato una scappatoia intorno a questa interpretazione<ref name="Scully1982"><span class="citation journal" contenteditable="false">Scully, Marlan O.; Kai Drühl (1982). </span></ref>. Hanno proposto un "cancellatore quantistico" per ottenere le informazioni del percorso senza disperdere le particelle o comunque con l'introduzione di fattori di fase non controllati da loro. Piuttosto che tentare di osservare quale fotone entrasse in ogni fessura (disturbandoli in questo modo), hanno proposto di "marcarli" con l'informazione che, in linea di principio, permetterebbe ai fotoni di essere distinti dopo il passaggio attraverso le fessure. Affinché non vi sia alcun equivoco, la figura di interferenza non scompare quando i fotoni sono marcati. Tuttavia, la figura di interferenza riappare se le informazioni sul percorso vengono ulteriormente manipolate ''dopo'' che i fotoni segnalati sono passati attraverso le doppie feritoie onde oscurare le marcature. Dal 1982, ulteriori esperimenti hanno dimostrato la validità della cosiddetta "cancellazione quantica". <ref name="Zajonc1991"><span class="citation journal" contenteditable="false">Zajonc, A. G.; Wang, L. J.; Zou, X. Y.; Mandel, L. (1991). </span></ref><ref name="Herzog1995"><span class="citation journal" contenteditable="false">Herzog, T. J.; Kwiat, P. G.; Weinfurter, H.; Zeilinger, A. (1995). </span></ref><ref name="Walborn2002"><span class="citation journal" contenteditable="false">Walborn, S. P. et al. (2002). </span></ref>
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== Avviso ==
=== Un semplice esperimento di cancellazione quantica ===
[[File:Beam_Split_and_fuse.svg|thumb|300x300px|L'esperimento che mostra la determinazione ritardata del fotone]]
Una semplice versione della cancellazione quantica può essere descritta come segue: invece di suddividere un fotone o la sua onda di probabilità tra due fessure, il fotone attraversa un divisore di fascio. Se si pensa in termini di un flusso di fotoni ad essere diretto in modo casuale verso questo separatore di fascio vi saranno due percorsi che vengono considerati per l'interazione, sembrerebbe che nessun fotone può quindi interferire con altro o con se stesso.
 
{{test|Rocco Hunt}} --[[Utente:SuperVirtual|<span style="color:black;">'''Super'''</span>]][[Discussioni utente:SuperVirtual|<span style="color:blue;">'''Virtual'''</span>]] 10:59, 24 ott 2015 (CEST)
Tuttavia, se il tasso di produzione di fotoni è ridotto in modo che solo un fotone entra dell'apparecchiatura nell'unità di tempo, diventa impossibile comprendere se il fotone si muove attraverso un percorso, perché quando le uscite del percorso vengono reindirizzate in modo da coincidere su di un rivelatore o dei rivelatori comuni, i fenomeni di interferenza appaiono.
 
Nei due schemi raffigurati i fotoni vengono emessi uno alla volta da un [[laser]] simboleggiato da una stella gialla. Essi passano attraverso un divisore di fascio al 50% (blocco verde) che riflette o trasmette metà dei fotoni. I fotoni riflessi o trasmessi viaggiano lungo due percorsi possibili rappresentati dalle linee rosse o blu. Il divisore è orientato in modo da riflettere i fotoni (percorso rosso) e creare uno sfasamento di 180°, con il secondo percorso (percorso blu).
 
Nel diagramma superiore, le traiettorie dei fotoni sono chiaramente note: se un fotone emerge dalla parte superiore dell'apparecchiatura, doveva provenire dal percorso blu, se emerge dal lato dell'apparecchio doveva provenire dal percorso rosso.
 
Nel diagramma inferiore un secondo divisore di fascio viene introdotto nella parte superiore destra. Si può così dirigere il fascio verso una delle due porte di uscita. Così i fotoni che emergono da ciascuna porta di uscita potrebbero provenire attraverso uno dei due percorsi. Questo secondo divisore è orientato in modo che riflette fotoni subiscono uno sfasamento di 180 gradi, ma fotoni trasmessi non lo fanno. Di conseguenza, i fasci rossi e blu emergenti verso l'alto sono 180 gradi fuori fase tra loro, mentre quelli di emissione di destra sono in fase.
 
Con l'introduzione del secondo divisore di fascio, le informazioni sul percorso sono state "cancellate", cancellando i risultati delle informazioni sul percorso e sui fenomeni di interferenza negli schermi di rilevamento posizionati appena oltre ogni porta di uscita.<ref><span class="citation journal" contenteditable="false">Jacques, Vincent; Wu, E; Grosshans, Frédéric; Treussart, François; Grangier, Philippe; Aspect, Alain; Rochl, Jean-François (2007). </span></ref>
 
=== Scelta ritardata ===
I precursori degli attuali esperimenti di cancellazione quantistica, come il "semplice cancellatore quantistico" sopra descritto, presentano semplici spiegazioni di onde classiche. In effetti, si potrebbe sostenere che non ci sia nulla di particolarmente quantico di questo esperimento.<ref name="Chiao1995"><span class="citation journal" contenteditable="false">Chiao, R. Y.; P. G. Kwiat; Steinberg, A. M. (1995). </span></ref> Tuttavia, Jordan ha sostenuto, sulla base del principio di corrispondenza, che nonostante l'esistenza di tali spiegazioni classiche, nel primo ordine di esperimenti di interferenza come quelli sopra possono essere interpretati come vere cancellazioni quantistiche. <ref name="Jordan1993"><span class="citation journal" contenteditable="false">Jordan, T. F. (1993). </span></ref>
 
Questi precursori utilizzano l'interferenza di un singolo fotone. Le altre versioni del cancellatore quantistico usando fotoni [[entangled]], tuttavia, sono intrinsecamente non-classici. A causa di ciò, al fine di evitare ogni possibile ambiguità sull'essenza quantistica rispetto l'interpretazione classica, la maggior parte degli sperimentatori ha scelto di utilizzare sorgenti luminose con fotoni entangled per dimostrare la cancellazione quantistica senza l'analogica alla [[fisica classica]].
 
Inoltre, l'uso di fotoni entangled consente la progettazione e la realizzazione di versioni del cancellatore quantistico che sono impossibili da ottenere con l'interferenza di un singolo fotone, come ad esempio l''''esperimento di scelta ritardata''', che è l'argomento di questo articolo.
 
== L'esperimento di Kim ''et al.'' (2000) ==
[[File:Kim_EtAl_Quantum_Eraser.svg|thumb|401x401px|Configurazione dell'esperimento di cancellazione quantistica a scelta ritardata di Kim ''et al.'' Il rilevatore D<sub>0</sub> è mobile.]]
La configurazione sperimentale, descritta in dettaglio in Kim et al.<ref name="DCQE" />, è illustrata nella figura. Un laser ad [[argon]] genera singoli fotoni di 351,1 nm che passano attraverso un apparato a doppia fenditura (linea verticale nera in alto a sinistra del diagramma).
 
Un singolo fotone passa attraverso una (o entrambe) le fenditure. Nella figura, i percorsi dei fotoni sono codificati da linee luce di colore blu o rosso per indicare da quale fenditura il fotone è passato (il rosso indica la fessura A, l'azzurro la B).
 
Finora, l'esperimento è come un esperimento di due fenditure convenzionali. Tuttavia, dopo le fessure, una [[conversione parametrica]] viene utilizzata per preparare uno stato a due fotoni entangled. Questo è fatto da un cristallo ottico lineare BBO (beta borato di bario) che converte il fotone (da entrambe le fessure) in due identici fotoni polarizzati ortogonalmente ed entangled con metà della frequenza del fotone originale. I percorsi seguiti da questi fotoni polarizzati ortogonalmente sono condotti a divergere dal [[prisma di Glan-Thompson]].
 
Uno di questi fotoni a 702.2 nm, indicato come il fotone "segnale" (guarda le linee rosse e celesti che vanno ''verso l'alto ''dal prisma di Glan-Thompson) continua verso il bersaglio chiamato D0. Durante un esperimento, il rilevatore D0 rileva lungo l'asse x e i suoi movimenti sono comandati da un motore passo-passo. Una serie di "segnali" conta i fotoni rilevati da D0 sull'asse x e può esaminare se il segnale cumulativo costituisce una figura di interferenza.
 
L'altro fotone entangled, indicato come fotone pigro (guarda le linee rosse e azzurre che vanno verso il basso dal prisma di Glan-Thompson), viene deflesso dal prisma PS che lo invia lungo percorsi divergenti a seconda se è provenuto dalla fessura A o B.
 
Un po' al di là della divisione del percorso, i fotoni pigri incontrano i divisori di fascio BSa, BSb e BSc che hanno ognuno una probabilità del 50% di consentire al fotone di passarvi attraverso e un altro 50% causare una riflessione. Ma e Mb sono specchi.
[[File:KimDelayedChoiceQuantumEraserGraphsSVG.svg|right|thumb|268x268px|<span>'''Asse''' </span>'''x''': position di ''D''<sub>0</sub>. '''Asse''' '''y''': unisce le rilevazioni tra ''D''<sub>0</sub> e ''D''<sub>1</sub>, ''D''<sub>2</sub>, ''D''<sub>3</sub>, ''D''<sub>4</sub> (''R''<sub>01</sub>, ''R''<sub>02</sub>, ''R''<sub>03</sub>, ''R''<sub>04</sub>). ''R''<sub>04</sub> non è previsto nell'articolo di Kim article, e viene fornito in base alla loro descrizione verbale.]]
[[File:KimDelayedChoiceQuantumEraserGraphsGIF.gif|right|thumb|268x268px|<span>Registrazioni simulate di fotoni rilevati congiuntamente da</span>'' D''<sub>0</sub> e ''D''<sub>1</sub>, ''D''<sub>2</sub>, ''D''<sub>3</sub>, ''D''<sub>4</sub> (''R''<sub>01</sub>, ''R''<sub>02</sub>, ''R''<sub>03</sub>, ''R''<sub>04</sub>)]]
I separatori di fascio e gli specchi dirigono i fotoni pigri verso i rivelatori ''D''<sub>1</sub>, ''D''<sub>2</sub>, ''D''<sub>3</sub> e ''D''<sub>4</sub>. Nota che:
* Se un fotone pigro è rilevato da D3, può solo provenire dalla fessura B. 
* Se un fotone pigro è rivelato da D4, può solo provenire dalla fessura A. 
* Se un fotone pigro viene rilevato da D1 o D2, può provenire dalla fessura A o B. 
* La lunghezza del cammino ottico misurato dalla fessura a D1, D2, D3 e D4 è 2,5 metri più lungo della lunghezza del cammino ottico dalla fessura D0. Ciò significa che tutte le informazioni che il fotone può ricevere da un fotone pigro di rinvio deve essere di circa 8 nsec più tardi di quello che si può ricevere dai fotoni entangled.<br>
Il rilevamento del fotone da D3 o D4 fornisce un ritardo nell' "informazione del percorso" che indica se il segnale dei fotoni con cui è entangled aveva attraversato la fessura A o B. D'altra parte, il rilevamento del fotone da D1 o D2 fornisce un'indicazione ritardata sul fatto che tali informazioni non siano disponibili per i suoi fotoni entangled. Nella misura in cui le informazioni che aveva precedentemente erano disponibili dal fotone pigro, si dice che l'informazione è stata sottoposta a una "cancellazione ritardata".
 
Utilizzando un contatore di coincidenze, gli sperimentatori sono stati in grado di isolare il segnale affetto da foto-rumore, registrando solo gli eventi in cui sono stati rilevati sia i fotoni di segnale che quelli pigri (dopo la compensazione degli 8 nsec di ritardo). Fare riferimento alle figure ultime due figure.
* Quando gli sperimentatori hanno esaminato i fotoni di segnale i cui gli entangled sono stati rilevati in D1 o D2, essi rivelano modelli di interferenza. 
* Tuttavia, quando guardavano i fotoni di segnale i cui gli entangled sono stati rilevati in D3 o D4, hanno rivelato semplici modelli di diffrazione senza interferenze.<br>
 
=== Significato ===
Questo risultato è simile a quello dell'esperimento a doppia fenditura da quando l'interferenza è osservata fino a che non è nota da quale fenditura il fotone è passato, mentre non si osservano interferenze quando il percorso è noto.
[[File:Detector0RawResults.svg|left|thumb|Primi risultati su D0 (con illuminazione ambientale rimossa) non si rivelerà interferenza, che ha importanti implicazioni per quanto riguarda la possibilità di utilizzare la scelta ritardata e violare la causalità.<br>
]]
Tuttavia, ciò che rende questo esperimento sorprendente è che a differenza dell'esperimento della doppia fenditura classico, la scelta se mantenere o cancellare le informazioni del percorso non compiuto fino a 8 nsec dopo la posizione del fotone, sia già stato misurato da D0.
 
La rilevazione dei fotoni su D0 non produce direttamente tutte le informazioni sul percorso. Il rilevamento dei fotoni pigri in D3 o D4, che forniscono informazioni sul percorso, vogliono dire che nessun modello di interferenza può essere osservato nel sottoinsieme di fotoni individuati su D0. Allo stesso modo, la rilevazione dei fotoni pigri in D1 o D2, che non forniscono informazioni che percorso, vogliono dire che i modelli di interferenza possono essere osservati nel sottogruppo di fotoni su D0.
 
In altre parole, anche se un fotone pigro non è osservato da molto tempo dopo che il suo segnale entangled arriva su D0 a causa del percorso ottico più breve, l'interferenza su D0 è determinata dal fatto che il fotone entangled pigro è rilevato in un rivelatore che conserva le informazioni del percorso (D3 o D4), o in un rivelatore che cancella le informazioni che percorso (D1 o D2).
 
Alcuni hanno interpretato questo risultato in merito alla scelta ritardata sul fatto che se non si osserva o meno il percorso del fotone pigro se cambia il risultato di un evento del passato. La posizione del consenso contemporaneo è che la retrocausalità non è necessaria a spiegare il fenomeno della scelta ritardata<ref name="Ionicioiu2011"><span class="citation journal" contenteditable="false">Ionicioiu, R.; Terno, D. R. (2011). </span></ref>. Si noti in particolare che una figura di interferenza può essere estratta solo per l'osservazione ''dopo'' che sono stati rilevati i fotoni "folli" (cioè, in D1 o D2).
 
Il modello complessivo di tutti i fotoni di segnale su D0, di cui gli entangled pigri sono andati su più rivelatori, non mostrerà mai un'interferenza su ciò che accade ai fotoni pigri. Si può avere un'idea di come funziona guardando i grafici di R01, R02, R03 e R04, e osservando che i picchi di R01 di linea con le depressioni di R02 (cioè una esistenza π di sfasamento tra le due frange di interferenza). R03 mostra un singolo massimo, e R04, che è sperimentalmente identico a R03 mostrerà risultati equivalenti. I fotoni entangled, come filtrati con l'aiuto del contatore di coincidenze, sono simulati nelle figura che invia un'impressione visiva delle prove disponibili dall'esperimento. In D0, la somma di tutti i conteggi correlati non mostrerà interferenze. Se tutti i fotoni che arrivano a D0 dovevano essere tracciati su un grafico, si vedrebbe solo una fascia centrale luminosa.
 
== Implicazioni ==
 
=== Possibilità della retrocausalità ===
Gli [[Esperimento di scelta ritardata di Wheeler|esperimenti di scelta ritardata]] sollevano interrogativi sul tempo e sulle sequenze temporali, e quindi portano le nostre solite idee di tempo e di sequenza causale in discussione. Se gli eventi su D1, D2, D3, D4 determinano esiti su D0, allora l'effetto sembra precedere la causa. Se i percorsi di luce "pigra" erano molto estesi in modo che passi un anno prima un fotone si presenti su D1, D2, D3, D4, quindi quando un fotone si presenta in uno di questi rilevatori, causerebbe un segnale fotonico mostrato in un anno prima. In alternativa, la conoscenza del futuro destino del fotone pigro determinerebbe l'attività del fotone nel presente. Nessuna di queste idee è conforme alla normale aspettativa umana della causalità.
 
=== La scelta ritardata vìola la causalità? ===
Gli esperimenti che coinvolgono i fenomeni di entanglement presentano fenomeni che possono creare dubbi su alcune persone riguardo alla sequenza causale. Nella cancellazione quantistica a scelta ritardata, una figura di interferenza si forma su D0 anche se i dati del percorso pertinente ai fotoni che la compongono vengono cancellati solo più tardi rispetto ai fotoni che colpiscono il rivelatore primario. Non solo il risultato di questo esperimento è sconcertante; ma D0 può, in linea di principio almeno, essere una parte dell'universo, e gli altri quattro rivelatori possono essere "dall'altro lato dell'universo" reciprocamente.<ref name="Greene2004"><span class="citation book" contenteditable="false">Greene, Brian (2004). </span></ref><sup class="reference" style="white-space:nowrap;"><nowiki>:</nowiki>197f</sup>
 
Tuttavia, la figura di interferenza può essere vista solo retroattivamente una volta che sono stati rilevati i fotoni pigri e lo sperimentatore ha avuto informazioni su di loro, la figura di interferenza può essere vista quando lo sperimentatore osserva particolari ''sottoinsiemi'' di fotoni che sono stati abbinati con i pigri che sono andato a particolari rivelatori.
 
Il modello complessivo dei segnali di fotone in corrispondenza del rivelatore primario non mostra mai interferenza (vedi figura), per cui ''non è possibile dedurre cosa accadrà ai fotoni pigri osservando solo il segnale dei fotoni.'' La cancellazione quantica a scelta ritardata non comunica informazioni in maniera retro-causale perché prende un altro segnale, uno che deve pervenire tramite un processo che può andare più veloce rispetto alla [[velocità della luce]], per ordinare i dati sovrapposti nei segnali dei fotoni dei quattro flussi che riflettono gli stati dei fotoni pigri ai loro quattro schermi di rilevazione.<ref group="note">"...&nbsp;the future measurements do not in any way change the data you collected today. </ref><ref group="note">The Kim paper says:<br>
'''P. 1f:''' The experiment is designed in such a way that L0, the optical distance between atoms A, B and detector D<sub>0</sub>, is much shorter than Li, which is the optical distance between atoms A, B and detectors D<sub>1</sub>, D<sub>2</sub>, D<sub>3</sub>, and D<sub>4</sub>, respectively. </ref>
 
In realtà, un teorema dimostrato da [[Phillippe Eberhard]] mostra che se le equazioni accettate della [[teoria quantistica dei campi]] sono corretti, non dovrebbe mai essere possibile violare sperimentalmente la causalità utilizzando effetti quantistici.<ref><span class="citation journal" contenteditable="false">Eberhard, Phillippe H.; Ronald R. Ross (1989). </span></ref> (Leggi i riferimenti<ref>Bram Gaasbeek. </ref> per un trattamento che enfatizza il ruolo delle probabilità condizionali.)
 
Oltre a contestare le nostre idee di senso comune di sequenza temporale nei rapporti di causa ed effetto, questo esperimento è tra quelli che attaccano fortemente le nostre idee sulla [[località]], l'idea che le cose non possono interagire a meno che non siano in contatto, e se non in contatto fisico diretto almeno in interazione attraverso fenomeni magnetici o altro.<ref name="Greene2004"><span class="citation book" contenteditable="false">Greene, Brian (2004). </span></ref><sup class="reference" style="white-space:nowrap;"><nowiki>:</nowiki>199</sup>
 
=== Contro il consenso ===
Nonostante la prova di Eberhard, alcuni fisici hanno ipotizzato che questi esperimenti possano essere modificati in modo tale da essere coerenti con gli esperimenti precedenti, ma che potrebbero consentire delle violazioni di causalità sperimentali.<ref>John G. Cramer. </ref><ref>Paul J. Werbos, Ludmila Dolmatova. </ref><ref>John Cramer, "An Experimental Test of Signaling using Quantum Nonlocality" has links to several reports from the University of Washington researchers in his group. </ref>
 
== Altri esperimenti di cancellazione quantica ==
Molti perfezionamenti ed estensioni di Kim et al. riguardo alla cancellazione quantistica ritardata sono stati eseguiti o proposti. Un piccolo campione di relazioni e proposte sono inseriti qui:
 
Scarcelli et al. (2007) crearono un rapporto in un basato su un esperimento a due fotoni. Dopo aver rilevato un fotone che passava attraverso una doppia fenditura, una scelta casuale ritardata è stato eseguita per cancellare o non cancellare le informazioni sul percorso tramite la misura della sua gemella lontana entangled; il comportamento come particella e ondulatoria del fotone è stato poi registrato contemporaneamente e da un solo set di rivelatori congiunti.<ref name="Scarcelli2007"><span class="citation journal" contenteditable="false">Scarcelli, G.; Zhou, Y.; Shih, Y. (2007). </span></ref>
 
Peruzzo et al. (2012) hanno riportato un esperimento sulla base di un fascio controllato fascio in cui i comportamenti delle particelle e delle onde sono stati esaminati simultaneamente. La natura quantistica del comportamento del fotone è stata testata attraverso una [[disuguaglianza di Bell]], che ha sostituito la scelta ritardata dell'osservatore.<ref name="Peruzzo2012"><span class="citation journal" contenteditable="false">Peruzzo, A.; Shadbolt, P.; Brunner, N.; Popescu, S.; O'Brien, J. L. (2012). </span></ref>
 
La costruzione dello stato solido elettronico di interferometri di Mach-Zehnder (MZI) ha portato a suggerire un uso di versioni elettroniche degli esperimenti cancellazione quantistica. Questo sarebbe stato archiviato mediante un accoppiamento di Coulomb per un secondo MZI che agisce come un rivelatore elettronico.<ref name="Dressel2012"><span class="citation journal" contenteditable="false">Dressel, J.; Choi, Y.; Jordan, A. N. (2012). </span></ref>
 
Coppie di kaoni neutri entangled sono stati esaminati e giudicati idonei per le indagini che utilizzano la marcatura quantistica e tecniche di cancellazione quantistica.<ref name="Bramon2004"><span class="citation journal" contenteditable="false">Bramon, A.; Garbarino, G.; Hiesmayr, B. C. (2004). </span></ref>
 
== Notes ==
{{Reflist|group = note}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://strangepaths.com/the-quantum-eraser-experiment/2007/03/20/en/ presentation of the experiment]
* [http://www.bottomlayer.com/bottom/basic_delayed_choice.htm basic delayed choice experiment]
* [http://www.bottomlayer.com/bottom/kim-scully/kim-scully-web.htm delayed choice quantum eraser]
* [http://www.bottomlayer.com/ the notebook of philosophy and physics]
* [[arxiv:quant-ph/0009097|Comprehensive experimental test of quantum erasure, Alexei Trifonov, Gunnar Bjork, Jonas Soderholm, and Tedros Tsegaye]] ([[Digital object identifier|doi]]<span contenteditable="false">:</span>[[doi:10.1140/epjd/e20020030|<nowiki>10.1140/epjd/e20020030</nowiki>]])
* [[arxiv:1206.6578|A non-local quantum eraser (June 2012; 12 authors, including]] [[Anton Zeilinger]]<span>) </span>
[[Categoria:Esperimenti di fisica]]