Governatorato di Jaroslavl' e Mafia italiana e appalti: differenze tra le pagine

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{{S|Impero russo|Oblast' di Jaroslavl'}}{{tmp|Divisione amministrativa}}[[File:1822 Ярославская Губерния.jpg|thumb|left|[[Carta geografica|Cartina]]]]
Il rapporto tra '''mafia italiana e appalti''' è stato fondamentale nella costruzione del potere della [[mafia in Italia]]; soprattutto per quanto riguarda la [[gestione, amministrazione, esercizio]] [[Illecito|illecita]] del sistema di aggiudicazione degli [[appalti pubblici]] in [[Sicilia]] e in altre regioni da parte di [[Cosa Nostra]] e delle altre [[mafie italiane]].<ref>[http://www.ipezzimancanti.it/download/Filone%20mafia%20e%20appalti%20richiesta%20archiviazione.doc ''Filone mafia e appalti richiesta archiviazione'']. {{doc}} N. 4645/00 Mod. 21. Procura della Repubblica. Presso il Tribunale di Caltanissetta. Direzione Distrettuale Antimafia.</ref>
[[File:Ярославская губерния МВД Бенке.jpg|thumb|[[Stemma]]]]
La '''Gubernija di Jaroslavl<nowiki>'</nowiki>''', {{russo|Ярославская губерния}} era una [[Gubernija]] dell'[[Impero Russo]], che occupava grossomodo l'attuale territorio dell'[[Oblast' di Jaroslavl']]. Istituita nel [[1777]], esistette fino al [[1929]], il [[capoluogo]] era [[Jaroslavl']].
 
Le continue [[indagine|indagini giudiziarie]], i [[Processo (diritto)|processi]] quasi settimanali, l'arresto dei [[prestanome]] e le [[Confisca (diritto penale)|confische]] delle [[proprietà (diritto)|proprietà]] dei malfattori mettono in rilievo sia la grossa consistenza economica sia la sua espansione su tutto il [[territorio]]. Questa attività mafiosa è servita sia per l'accumulo di enorme [[ricchezza]] sia per esercitare il controllo prepotente e sovente [[Violenza|violento]] sul territorio.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Yaroslavl Governorate}}
 
Il controllo degli appalti pubblici è utilizzato dai delinquenti mafiosi per fornire [[lavoro nero]] ai suoi [[Affiliazione|affiliati]], eludendo l'autoregolamentazione [[Sindacato|sindacale]] dei [[Rapporto di lavoro|rapporti di lavoro]]. In questo modo viene messo sotto controllo non solo l'appalto ma anche la gestione del lavoro e la [[speculazione]] sull'acquisto delle [[materie prime]].
{{Suddivisioni dell'Impero russo}}
La gestione mafiosa degli appalti pubblici ha anche favorito la [[corruzione]] nelle [[Pubblica amministrazione|pubbliche amministrazioni]] e ha accresciuto, con il [[voto di scambio]], l'associazione mafiosa della [[Casta#Utilizzo del termine dibattito politico italiano|classe politica]] con i [[Criminalità organizzata|gruppi criminali]].
 
La [[corruzione]] perpetrata riguarda anche quelle persone che dovrebbero controllare la [[qualità]] delle [[Opera pubblica|opere pubbliche]] a fine lavori.<ref>[http://www.strumentires.com/index.php?option=com_content&view=article&id=298:mafie-e-grandi-opere&catid=31:criminalita&Itemid=11 ''Mafie e grandi opere'']. Vittorio Mete.</ref> Il gettito di denaro pubblico di cui i criminali si sono appropriati attraverso gli appalti pubblici, ha contribuito sia a finanziare il sistema mafioso con denaro pulito, che a [[Riciclaggio di denaro|riciclare]] il denaro sporco.<ref>[http://www.piolatorre.it/public/pdf-pubblicazioni/La%20mafia%20in%20cantiere.pdf ''La mafia in cantiere'']. {{pdf}}. Salvatore Sacco. CSIC Pio La Torre. 2010.</ref>
[[Categoria:Governatorati dell'Impero russo|Jaroslavl']]
[[Categoria:Oblast' di Jaroslavl']]
 
== Metodo ==
{{portale|Romanov|Russia|storia}}
Il capitale di base viene reperito tramite l'estorsione in cambio di [[Racket|protezione]], la rapina, il sequestro di persona, la prostituzione.<br />
I soldi vengono investiti nell'[[Traffico di droga|acquisto e spaccio di sostanze stupefacenti]], che comporta l'accumulo di enormi [[Capitale|capitali]].<br />
Il capitale così accumulato viene poi reinvestito in attività varie, possibilmente legali, come alberghi e ristoranti, dove è possibile spacciare più tranquillamente ma anche illegali come le case da gioco, investire nell'edilizia e negli appalti truccati.<br />
La novità è che si ricorre alla violenza il meno possibile, per non destare indagini e si cerca un colloquio più corruttivo che prepotente o violento.<br />
Poi, per mezzo della corruzione di uomini politici ed amministratori locali, si fanno ottenere gli appalti alle società controllate dai delinquenti, influenzando le relative gare d'appalto.
 
I fondi occulti destinati alle tangenti per i politici e gli amministratori e alla retribuzione dei membri della banda criminale vengono prodotti con l’emissione di fatture false per operazioni inesistenti. In particolare, le società riconducibili a soggetti esterni al sodalizio mafioso, a fronte dei pagamenti ricevuti, restituiscono all’organizzazione criminale denaro contante per la creazione di fondi occulti e utilizzati per i pagamenti illeciti.
 
== Appalti in Sicilia ==
=== Sacco di Palermo ===
{{Vedi anche|Sacco di Palermo}}
Il [[sacco di Palermo]] descrive il boom edilizio avvenuto tra gli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]] del [[XX secolo]], a Palermo.<ref>[http://www.dipalermo.it/2010/11/24/il-sacco-di-palermo-la-mafia-e-le-colpe-di-una-citta/ ''Il sacco di Palermo e le colpe di una città'']. Salvatore Butera. diPalermo.</ref>
Nel [[1956]] [[Salvo Lima]] divenne assessore ai lavori pubblici e mantenne la carica fino al luglio [[1959]], quando venne eletto sindaco di [[Palermo]] e [[Vito Ciancimino]], gli subentrò Ciancimino nella carica di assessore.<ref>[http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/03_rel.pdf ''Relazione di minoranza della Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA'']. {{pdf}}. Mafia urbana. pag. 577.</ref>
Durante il periodo degli assessorati di Lima e Ciancimino, il [[piano regolatore]] cittadino sembrò andare in porto e vennero approvate dal consiglio comunale due versioni provvisorie nel [[1956]] e nel [[1959]] a cui però furono apportati centinaia di emendamenti, in accoglimento di istanze di privati cittadini, molti dei quali in realtà erano uomini politici e mafiosi, a cui si aggiungevano parenti e associati.<br />
Nel [[1960]] le varianti del piano derivate dalle istanze permisero pure alla ditta del [[Cosa Nostra|mafioso]] Nicolò Di Trapani (pregiudicato per [[associazione a delinquere]]) di vendere aree edificabili ad imprese edili<ref name=autogenerato2>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/02/ritirato-il-passaporto-ciancimino.html ''Ritirato il passaporto a Ciancimino'']. Sandra Bonsanti. Repubblica. 2 ottobre 1984.</ref>.
In particolare durante il periodo in cui Ciancimino fu assessore ai lavori pubblici, delle 4.000 licenze edilizie rilasciate, 1600 figurarono intestate a tre [[prestanome]] di boss mafiosi.
<ref>[http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/01_rel_p03_3.pdf ''La mafia urbana'']. {{pdf}}. Documenti della Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA</ref><ref>[http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/023/016t02_RS/00000033.pdf ''Documenti del Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA'']. Deposizione di Giovanni Brusca.</ref><ref name=autogenerato1>[http://www.centroimpastato.it/publ/online/mafia_e_impresa.php3 ''Mafia e impresa'']. Umberto Santino. Centro Siciliano di Documentazione "Giuseppe Impastato". Journees D'etude Sur La Mafia. Università Parigi I. 5 e 6 luglio 2001.</ref>.
 
Nel [[1961]], sempre durante l'assessorato di Ciancimino nella giunta del sindaco Lima, il costruttore Girolamo Moncada (legato al ''boss'' mafioso [[Michele Cavataio]]) aveva ottenuto in soli otto giorni licenze edilizie per numerosi edifici in viale Lazio e via Cilea mentre il fratello Salvatore (pure costruttore e legato al ''boss'' [[Angelo La Barbera]]) riuscì ad ottenere licenze edilizie per costruire in terreni destinati a [[verde pubblico]]<ref name=autogenerato2 /><ref>[http://www.clarence.com/contents/societa/memoria/andreotti/tribunale/and2_0522.html ''Testimonianze degli ispettori di polizia Bonferraro e Mangiaracina al processo Andreotti'']. Clarence. Udienza. 22 maggio 1996.</ref>; anche il costruttore Francesco Vassallo (genero di Giuseppe Messina, capomafia della borgata [[Tommaso Natale-Cardillo|Tommaso Natale]]<ref name=autogenerato1 />) riuscì a costruire numerosi edifici nonostante violassero le clausole dei progetti e delle licenze edilizie, avvalendosi di prestiti di comodo rilasciati senza garanzia dalla Cassa di Risparmio, presieduta da Gaspare Cusenza, suocero dell'onorevole [[Giovanni Gioia]]: per queste ragioni, numerosi appartamenti edificati da Vassallo vennero subito ceduti alle famiglie di Gioia e Cusenza<ref>[http://legislature.camera.it/_dati/Leg08/lavori/Seduta_Comune/doc/02bis/02bis_1.pdf ''Relazione sugli atti del procedimento concernente il deputato Giovanni Gioia nella sua qualità di Ministro della marina mercantile'']. {{pdf}}. Documenti della Commissione Parlamentare sui procedimenti di accusa. VIII LEGISLATURA.</ref>.
 
Nel [[1969]] l'ex sindaco [[Salvo Lima]] (nel frattempo eletto alla [[Camera dei deputati]]) verrà incriminato per aver consentito al costruttore Vassallo di poter costruire illegalmente<ref>[http://legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stampati/pdf/004_050001.pdf ''Autorizzazione a procedere contro il deputato Lima'']. {{pdf}}. Camera dei deputati. 20 gennaio 1969.</ref>.
 
=== Informativa Mafia Appalti 1991 ===
L'informativa Mafia Appalti<ref>[Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, Richiesta per l'applicazione di misure cautelari, procedimento n. 2789/90 N.C.].</ref> è stata la prima operazione che ha fatto luce sulle connessioni mafioso-politico-imprenditoriali, svolta in Sicilia.<br />
L'informativa Mafia Appalti, nasce dalla collaborazione di [[Giovanni Falcone]], del colonnello [[Mario Mori]] e del capitano [[Giuseppe De Donno]] ma era contrastata oltre che dai mafiosi, dai politici, dagli imprenditori, perfino da diversi elementi della procura stessa di Palermo: l'ordinanza fu congelata per 5 mesi, dal procuratore capo di Palermo, che sosteneva l'inutilità di una tale inchiesta, poi l'inchiesta fu inviata a tutte le procure della Sicilia, fu inviata a Roma, fu data per intero agli avvocati degli indagati, fu data sottobanco ai politici e mafiosi<ref>[http://morimario.it/Ordinanza%20di%20archiviazione%20Caltanissetta_luglio%2099.pdf ''Richiesta di archiviazione'']. {{pdf}}. Procedimento n. 2108/97. 7 luglio 1999.</ref>, in modo da avvisare i delinquenti mafiosi interessati e dare loro tempo di scappare. Infine su 45 richieste di custodia cautelare di mafiosi, noti imprenditori nazionali, progettisti, faccendieri e un paio di politici palermitani, 24 di loro per associazione mafiosa e 21 di loro per associazione per delinquere finalizzate alla spartizione degli appalti pubblici, ne furono eseguite solo 5 personaggi.<ref>[http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/11:11/3929864 ''De Donno: Nel '92 informativa Ros su 'Mafia e appalti' fu congelata'']. Repubblica. Palermo. Dettaglio. 8 marzo 2011.</ref><br />
L’inchiesta su mafia e appalti inizia nel 1988, in seguito ad una delazione ricevuta dai carabinieri che indagano sull’assassinio di un allevatore in un comune delle Madonie.<ref>[http://latrattativa.wordpress.com/2013/06/08/mafia-appalti-e-stragi-un-depistaggio-lungo-ventanni/ ''Mafia, appalti e stragi. Un depistaggio lungo vent’anni'']. Word Press. La trattativa. 8 giugno 2013.</ref><br />
Il 20 febbraio [[1991]] il ROS depositò l’informativa ''Mafia e Appalti''<ref>[http://www.panorama.it/news/cronaca/mafia-appalti/ ''Mafia & appalti, una verità scomoda'']. Luciano Tirinnanzi. Panorama. Cronaca.</ref>, relativa alla prima parte delle indagini sulle connessioni tra politici, imprenditori e mafiosi, dove si rivelava l’esistenza di un comitato d’affari illegale e si facevano i nomi di società e persone coinvolte. Il ROS indicò in Angelo Siino<ref>[http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=SIINO+Angelo ''Angelo Siino'']. Corriere della sera. Cinquantamila giorni. Giorgio Dell’Arti, Paola Bellone. 30 luglio 2014.</ref> il riferimento centrale per la gestione illecita di tutte le gare pubbliche in Sicilia.<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/dossier-mafia-appalti-spunta-l-informativa-coi-politici.html ''Dossier mafia-appalti, spunta l’'informativa coi politici'']. Gian Marco Chiocci. Il giornale. 13 giugno 2007.</ref> Il dossier fu dato a [[Giovanni Falcone]] depurato dei nomi di politici, [[Salvo Lima]], [[Rino Nicolosi]], presidente della Regione Siciliana e [[Calogero Mannino]].<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/08/processo-mannino-il-pm-il-suo-nome-depurato-dai-ros-dallinformativa-su-mafia-e-appalti/1148814/ ''Processo Mannino, il pm: il suo nome depurato dai Ros dall’informativa su Mafia e appalti'']. Il fatto quotidiano. Mafie. 8 ottobre 2014.</ref>
Il 9 luglio 1991, furono arrestati Angelo Siino organizzatore, un massone mafioso legato ai Brusca di S. Giuseppe Jato. Il geometra Giuseppe Li Pera, capoarea in Sicilia occidentale della [[Rizzani De Eccher]] di Udine, e gli imprenditori Cataldo Farinella, Alfredo Falletta e Serafino Morici. All’inizio del 1992, si aggiungeranno Vito Buscemi e Rosario Cascio.<br />
Angelo Siino in particolare spiegò che da un dato momento in poi Cosa Nostra non si accontentò più di estorcere tangenti, ma passò direttamente a far aggiudicare gli appalti a imprese a lei sottomesse.<ref>[http://www.antimafiaduemila.com/200805094926/articoli-arretrati/appalti-e-migliaia-di-miliardi-dietro-le-stragi-falcone-e-borsellino.html ''Appalti e migliaia di miliardi dietro le stragi Falcone e Borsellino'']. Anna Petrozzi. Antimafia Duemila. n. 35.</ref> Dirigevano gli appalti [[Salvatore Riina]], [[Bernardo Provenzano]], Antonino Buscemi, Giuseppe Lipari, Giovanni Bini responsabile della [[Calcestruzzi|Calcestruzzi Spa]] del gruppo [[Italcementi]], di proprietà [[Ferruzzi]], Antonino Reale, Benedetto D’Agostino, [[Agostino Catalano]] (amministratore della Reale costruzioni e consuocero di [[Vito Ciancimino]]). [[Paolo Borsellino]] aveva deciso di approfondire l'indagine mafia e appalti. [[Pietro Giammanco]], procuratore capo della Repubblica a Palermo, il 13 luglio 1992, fece depositare da Guido Lo Forte e Roberto Scarpinato e controfirmò il 22 luglio la richiesta di archiviazione dell’inchiesta Mafia e Appalti,<ref>[http://farm5.static.flickr.com/4063/4226152876_1853aa2db6_z.jpg ''Richiesta di archiviazione procedimento n. 2789/90'']. copia fotostatica.</ref> che venne eseguita il 14 agosto 1992.<ref>[http://livesicilia.it/2009/10/21/il-jaccuse-di-mori_31191/ ''Mori: Borsellino ucciso per l'inchiesta su mafia e appalti'']. Live Sicilia. 21 ottobre 2009.</ref>
 
=== Cemento depotenziato ===
L'uso di cemento depotenziato ha comportato numerosi crolli in tutta la Sicilia e in altre regioni italiane.<ref>[http://www.ilfattonisseno.it/2015/02/in-sicilia-usato-troppo-cemento-depotenziato-rischio-crolli-lallarme-di-agliastro/ ''In Sicilia usato cemento depotenziato, rischio crolli. Allarme di Agliastro'']. Il fatto nisseno. Cronaca. 27 febbraio 2015.</ref>
Strade, ponti, viadotti, ferrovie, gallerie, case, centri commerciali e perfino scuole, ospedali e commissariati sono a rischio di crolli perché costruiti con poco cemento e molta sabbia. L'affare redditizio per i clan della mafia, che in Italia gestiscono il ciclo del cemento aggiudicandosi appalti nazionali e locali per costruire opere pubbliche e private.<ref>[http://www.lastampa.it/2010/06/04/scienza/ambiente/ecomafia-cemento-depotenziato-decine-di-opere-a-rischio-crollo-3lPzXMjgBklCQczxM4QOxK/pagina.html ''Ecomafia. Cemento depotenziato, decine di opere a rischio crollo'']. La Stampa. 4 giugno 2010.</ref>
 
Il 4 giugno [[2009]] a [[Trapani]], i carabinieri nell'operazione Benny, hanno arrestato l’imprenditore Benedetto Valenza di [[Borgetto]], vicino ai mafiosi Michele e Leonardo Vitale, di Partinico, che si era reinserito nella produzione e fornitura di calcestruzzo, intestando beni e società a prestanome; nell'operazione sono stati sequestrati 5 impianti di calcestruzzo e una società di trasporto merci, per un valore di circa 20 milioni di euro<ref>[http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2009/06/favorevole-santino-bozza-si-anche-d.html ''Mafia e Appalti. Arresti e Sequestri tra Borgetto, Balestrate, Capaci e Castelvetrano '']. Pino Ciampolillo. Nuova Isola delle Femmine. 4 giugno 2009.</ref>.
 
Durante l’operazione i carabinieri che hanno rivelato il controllo esercitato sugli appalti pubblici dalla mafia della Sicilia occidentale e l’utilizzo di [[Cemento#Cemento depotenziato|cemento depotenziato]] per la realizzazione delle opere, allo scopo di incrementare i profitti ma producendo immobili soggetti a crolli. Sequestrato il commissariato di polizia di [[Castelvetrano]], in provincia di Trapani, opera pubblica data in appalto; il sequestro è dovuto perché realizzato con cemento depotenziato.
 
Sono stati messi in rilievo anche altri appalti nei quali è stato fornito cemento depotenziato, tra cui quelli per gli aeroporti di Trapani Birgi<ref>[http://www.lastampa.it/2014/08/05/italia/cronache/sequestro-da-milioni-al-vicepresidente-dellance-sicilia-oGTtsPxmFGNiu184SMX0yN/pagina.html ''L’ombra della mafia sui cantieri. Sequestro da 25 milioni al vicepresidente dei costruttori siciliani'']. La Stampa. Cronaca. 5 agosto 2014.</ref> e Palermo Punta Raisi, per il porto di Balestrate (operazione Benny 2)<ref>[http://www.sicilianews24.it/partinico-al-porto-di-balestrate-cemento-depotenziato-arrestate-7-persone-13503.html ''Partinico, al porto di Balestrate cemento depotenziato, arrestate 7 persone'']. Sicilia news 24. 4 giugno 2009.</ref> e per le infrastrutture dell’area industriale di Partinico e del lungomare di Mazara del Vallo.
 
Il 17 giugno [[2011]] a [[Palermo]], la [[Direzione Investigativa Antimafia]], ha sequestrato la cava di marmo di Giuseppe Bordonaro e beni per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro. L'imprenditore era coinvolto nel sistema degli appalti di Cosa nostra e condannato con sentenza definitiva per associazione mafiosa. Il cemento depotenziato per i lavori a Punta Raisi era procurato da questo criminale imprenditore per mezzo di società intestate a prestanome. Giuseppe Bordonaro faceva parte del cosiddetto "metodo Siino" per mezzo del quale [[Cosa nostra]] controllava l'aggiudicazione degli appalti, con un "tavolo tecnico", del quale facevano parte imprenditori, politici e mafiosi, e che era presieduto da Angelo Siino, detto il "ministro dei lavori pubblici" della mafia. La società di Bordonaro risulta avere effettuato la fornitura del calcestruzzo povero anche per l'edificazione della nuova Pretura di Palermo.<ref>[http://www.lasiciliaweb.it/articolo/59662/cronaca/index.php?id=59662/cronaca/dia-maxi-sequestro-da-13-milioni-di-euro// ''Cemento mafioso per la Pretura'']. La Sicilia Web. Cronaca. 17 giugno 2011.</ref>
 
Il 14 luglio 2104 in contrada Petrulla di Licata, in provincia di Agrigento, sulla statale 626 che collega Campobello di Licata, Ravanusa e Canicattì, la carreggiata di un ponte si è piegata in basso crollando da un’altezza di quattro metri.<ref>[http://www.italiapost.info/145784-cemento-depotenziato-lultimo-crollo-di-un-ponte-nellitalia-del-sud/ ''Cemento depotenziato: l’ultimo crollo di un ponte nell’Italia del Sud'']. Simona Cangelosi. Italia Post. 10 luglio 2014.</ref>
 
Il 4 gennaio 2015 sulla strada Palermo-Agrigento è crollato il viadotto Scorciavacche.<ref>[http://www.lasicilia.it/articolo/viadotto-crollato-non-il-primo-caso-ecco-tutti-gli-scandali-del-cemento-sicilia ''Viadotto crollato, «non è il primo caso» ecco tutti gli scandali del cemento in Sicilia'']. La Sicilia. 6 Gennaio 2015.</ref>. Il magistrato della Procura di Termini Imerese, in provincia di Palermo, ha aperto un’indagine per crollo colposo, il capo progetto Pierfrancesco Paglini, coadiuvato da Davide Tironi e dal direttore tecnico Giuseppe Buzzanca, della ditta Bolognetta scpa, raggruppamento di imprese tra la capofila Cmc di Ravenna, Tecnis e Ccc, sono imputati per difetto di esecuzione.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/04/palermo-agrigento-viadotto-inaugurato-vigilia-natale-crollato-capodanno/1313745/ ''Palermo-Agrigento, viadotto inaugurato la vigilia di Natale e crollato a Capodanno'']. Il fatto quotidiano. 4 gennaio 2015.</ref>.
 
Il 10 aprile 2015, tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli è avvenuto un nuovo cedimento. Il pilone di sostegno si è spezzato e si è inclinato scontrando la campata opposta.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/13/autostrada-palermo-catania-procura-apre-inchiesta-cedimento-pilone/1585582/ ''Autostrada Palermo-Catania, procura apre inchiesta su cedimento del pilone'']. Il fatto quotidiano. 13 aprile 2015.</ref>. Questa volta la responsabilità è caduta su Pietro Ciucci, direttore generale dell'ANAS, già indagato per abuso d’ufficio per la costruzione della statale 275 Maglie-Leuca.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/13/anas-governo-renzi-scarica-ciucci-supermanager-annuncia-dimissioni/1586302/ ''Anas, governo Renzi scarica Ciucci. E il supermanager di Stato annuncia dimissioni'']. Il fatto quotidiano. 13 aprile 2015.</ref>
 
=== Metanizzazione di Comuni della Sicilia e dell'Abruzzo ===
Il 22 maggio [[2013]] a [[Palermo]], la [[Guardia di Finanza]] sequestrò 48 milioni di euro alla [[mafia]] per appalti truccati.<ref>[http://www.milanofinanza.it/news/gdf-sequestrati-48-mln-alla-mafia-per-appalti-truccati-201305221114111195 ''GdF: sequestrati 48 mln alla mafia per appalti truccati'']. Milano finanza. 22 maggio 2013.</ref> Le indagini hanno rivelato le infiltrazioni di "[[Cosa Nostra]]" e dei suoi leader, fra cui [[Bernardo Provenzano]], [[Leoluca Bagarella]] e [[Matteo Messina Denaro]], negli affari di un gruppo imprenditoriale che ha installato, fra gli anni [[1980]] e [[1990]], la metanizzazione di vaste aree in [[Sicilia]].<ref>[http://www.lasiciliaweb.it/articolo/99083/sicilia/le-mani-della-mafia-sulla-metanizzazione ''Le mani dei boss sulla metanizzazione'']. La Sicilia Web. 22 maggio 2013.</ref>
 
Le confessioni di alcuni collaboratori di giustizia, in particolare di [[Giovanni Brusca]], [[Vincenzo Ferro]] e [[Antonino Giuffré]] ed il contenuto di alcune note scritte dei boss mafiosi e l'esame dei contratti di appalto e sub appalto hanno consentito di ricreare la "storia economico finanziaria" del gruppo imprenditoriale.
 
Ingenti somme investite in un affare che si è sviluppato anche grazie alla protezione di "Cosa Nostra" e di appoggi politici, in particolare dell'ex sindaco di [[Palermo]] [[Vito Ciancimino]]<ref>[http://www.palermotoday.it/cronaca/mafia/sequestro-gas-spa.html ''Mafia e metano, al centro dell’inchiesta la società Gas spa'']. Palermo today. 22 maggio 2013.</ref>, arrivando ad ottenere ben 72 concessioni per la metanizzazione di Comuni della Sicilia e dell'[[Abruzzo]], i cui lavori sono stati in più occasioni affidati in subappalto ad imprese direttamente riconducibili alla criminalità organizzata.
 
Il dicembre [[2013]] a Palermo, il tribunale aveva sequestrato circa 7,6 milioni di euro, della famiglia Cavallotti di Belmonte Mezzagno, operanti da diversi anni nel settore edilizio e della manutenzione delle reti di gas metano. Secondo le risultanze indiziarie, gli imprenditori avrebbero agevolato delle persone già sottoposti ad indagini e misure di prevenzione antimafia<ref>[http://www.lasicilia.it/articolo/le-mani-della-mafia-sulla-metanizzazione-societ%C3%A0-posta-amministrazione-controllata ''Infiltrazioni mafiose nella metanizzazione, commissariata per sei mesi l'Italgas'']. La Sicilia. Palermo. 12 luglio 2014.</ref>
 
== Appalti a Roma ==
=== Cosa Nostra Beach ===
Il [[Ostia (frazione di Roma)|lido ostiense]] è soggetto ad [[appalto|appalti]] [[Criminalità|criminali]] da parte di [[clan]] [[Mafia|mafiosi]] che si accaparrano aree [[Demanio|demaniali]] e [[Stabilimento balneare|stabilimenti balneari]] per mezzo della [[corruzione]] di [[Pubblico ufficiale|pubblici ufficiali]], a favore di [[Imprenditore|imprenditori]] associati ai clan mafiosi<ref>[http://www.romatoday.it/cronaca/ostia-criminale-triassi-fasciani-d-agati-spada.html ''Ostia Criminale, un 'malaffare' dal '95 ad oggi: il romanzo del litorale'']. Roma to day. Cronaca. 29 luglio 2013.</ref>. Nel giro di 10 anni, dal 2003 ad oggi, è stata denunciata la presenza di infiltrazioni di stampo mafioso<ref name=anni>[http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/09/22/denuncia-di-ex-poliziotto-mafia-sul-litorale-di-roma-poteva-essere-sconfitta-10/245117/ ''La denuncia di un ex poliziotto: La mafia sul litorale di Roma poteva essere sconfitta 10 anni fa'']. Luca Teolato. Il fatto quotidiano. 22 settembre 2013.</ref> che dal porticciolo di Ostia si sono addentrate sino all'economia di Roma<ref>[http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/roma-mappa-clan-quartiere-per-quartiere-1718139/ ''Roma, la mappa dei clan quartiere per quartiere'']. Il blitz quotidiano. 14 novembre 2013.</ref> tramite le famiglie mafiose dei Triassi, dei Fasciani<ref>[http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/06/11/news/cosi-funziona-la-mafia-di-ostia-1.168949 ''Così funziona la mafia di Ostia'']. Repubblica. Espresso. Attualità. 11 giugno 2014.</ref>, dei [[Clan dei Casamonica|Casamonica]], dei D'Agati<ref name=tramonto />, degli Spada e del clan camorristico Senese<ref>[http://www.metropolisweb.it/Notizie/Torrese/Cronaca/senese_boss_7_condanne_che_conquisto_roma_grazie_brand_camorra.aspx ''Senese, il boss delle 7 condanne che conquistò Roma grazie al brand Camorra'']. Ciro Sabatino. Metropoli Web. Notizie. 2 febbraio 2013.</ref>.
 
==== Informativa della Guardia di Finanza di Ostia del 2003 ====
Nel [[2003]], a Ostia, un'informativa della [[Guardia di finanza]]<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/06/nuovo-colpo-alla-mafia-di-ostia-loperazione-tramonto-smantella-il-sistema-imprenditoriale-del-clan-fasciani/904267/ ''Mafia a Ostia, “Tramonto” smantella il sistema imprenditoriale del clan Fasciani'']. Luca Teolato. Il fatto quotidiano. Cronaca. 6 marzo 2014.</ref> parlava dell'attività di Fabrizio Sinceri, associato al sistema mafioso, come uomo di collegamento con i fratelli Vito e Vincenzo Triassi. Fabrizio Sinceri con la società Faber Beach costruì una florida attività criminale turistico commerciale sul litorale ostiense. Questa indagine fu bloccata da una serie di esposti anonimi contro le forze di polizia, che li accusava di essersi intascati dei soldi illegittimamente, accuse negli anni rivelatisi falsi<ref name=anni />.
 
L'informativa di circa 40 pagine con le descrizioni dettagliate di cosa stava accadendo a Ostia nel 2003, con grafici che evidenziavano i collegamenti delle famiglie mafiose operanti sul litorale, fu fatta insabbiare dalla [[Mafia romana]] attraverso le sue connessioni con il mondo della politica e dell’impresa, dal clan [[Cuntrera-Caruana]] e dal clan Caldarella. Santo Caldarella, misteriosamente scomparso, che ha due figlie che sono mogli dei fratelli Triassi, era il principale indagato. A partire dal 28 marzo 2003 il gruppo d'indagine fu smembrato.<ref>[http://www.prismanews.net/vox-populi/a-roma-regalati-dieci-anni-alla-mafia-gaetano-pascale-da-chi.html ''Roma, regalati dieci anni alla mafia!”: Gaetano Pascale. Da chi?''].</ref> Al suo posto iniziò un depistaggio con l'indagine denominata ''Anco Marzio'', la quale impiegò 6 milioni di euro senza dimostrare nulla. Cesare Bove, Ispettore di Polaria, era una gramigna all’interno della Polizia di frontiera, coinvolgendo poliziotti e finanzieri dentro un gioco che ha fatto transitare almeno 5 volte il peso della cocaina sequestrata in dieci anni di operazioni.<ref>[http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/07/27/news/parla_uno_degli_investigatori_della_polaria_indagava_sui_clan_del_narcotraffico-39795632/ ''A un passo dai capi della cupola, fermati e trasferiti d'ufficio'']. Repubblica. Cronaca. 27 luglio 2012.</ref><ref>[http://www.iltempo.it/cronache/2014/06/10/dama-bianca-auto-sospette-e-droga-il-giallo-del-maresciallo-suicida-1.1259348 ''Dama Bianca, auto sospette e droga. Il giallo del maresciallo suicida'']. Il tempo. Cronaca. 10 giugno 2014.</ref> La cocaina veniva introdotta dall'aeroporto di Fiumicino, corrompendo i funzionari, aspetti della vicenda che lasciano molti interrogativi sul livello di sicurezza dell’aeroporto romano.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/07/roma-mazzette-e-agenti-infedeli-ecco-il-sistema-per-far-entrare-la-coca-a-fiumicino/1052592/ ''Roma, mazzette e agenti infedeli: ecco il sistema per far entrare la coca a Fiumicino'']. Luca Teolato. Il fatto quotidiano. Cronaca. 7 luglio 2014.</ref>
 
==== Operazione Nuova Alba ====
Il 27 luglio [[2013]], a Roma, la squadra mobile con l'operazione Nuova Alba, arresta 51 persone per associazione a delinquere di stampo mafioso.<ref>[http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=6589 ''Roma, squadra mobile. Operazione "Nuova Alba": 51 mandati di arresto e sequestro di beni e attività'']. Osservatore laziale. Dossier. 27 luglio 2013.</ref>. Nel controllo del Porto Turistico di Roma, i mafiosi si sono serviti di imprenditori al di sopra di ogni sospetto.<ref>[http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/07/27/news/quel_patto_tra_boss_e_colletti_bianchi_per_il_controllo_di_ostia-63791359/ ''Quel patto tra boss e colletti bianchi per il controllo di Ostia'']. Repubblica. Roma. Cronaca. 27 luglio 2013.</ref>
 
==== Operazione Tramonto ====
Il 4 marzo [[2014]], a Ostia, la squadra mobile con l'operazione Tramonto,<ref name=tramonto>[http://www.romatoday.it/cronaca/beni-clan-fasciani-ostia-sequestri-.html ''Dall'Alba al Tramonto: nuovo colpo al clan Fasciani. Sequestrate imprese sul litorale'']. Roma to day. Cronaca. 4 marzo 2014.</ref> arresta 16 persone per associazione a delinquere di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di beni<ref>[http://www.archiviopenale.it/apw/wp-content/uploads/2014/03/web.04.2014.Osservatorio.Cass_.12-quinquies.Brizzi1.pdf ''Il trasferimento fraudolento di beni tra sistema penale e sistema di prevenzione'']. Ferdinando Brizzi. Archivio Penale 2014, N. 2. 07 marzo 2014.</ref><><ref>[http://www.diritto.it/docs/36272-ricettazione-riciclaggio-reimpiego-illecito-intestazione-fittizia-considerazioni-generali-operativit-della-clausola-di-riserva-ed-approfondimenti-in-tema-di-momento-consumativo ''Ricettazione, riciclaggio, reimpiego illecito, intestazione fittizia; considerazioni generali, operatività della clausola di riserva ed approfondimenti in tema di momento consumativo'']. Ingrao Cristina. Diritto. Codice penale. 14 maggio 2014.</ref>. In particolare Carmine Fasciani<ref>[http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/carmine-fasciani-il-boss-di-ostia-condannato-13-anni-1694816/ ''Carmine Fasciani, il “boss” di Ostia condannato a 13 anni'']. Gianluca Pace. Il blitz quotidiano. 17 ottobre 2013.</ref><ref>[http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/07/30/news/ostia_gli_agganci_politici_di_fasciani_le_strette_relazioni_con_le_istituzioni-63956938/ ''Ostia, gli agganci politici di don Carmine Fasciani'']. Federica Angeli e Giuseppe Scarpa. Repubblica. Cronaca. 30 luglio 2013.</ref> si era insinuato e stabilito nell'economia legale di Roma, per mezzo della costituzione, per il tramite di prestanome, di molte società operanti nel settore della ristorazione, della gestione di stabilimenti balneari, delle discoteche e della rivendita e noleggio di autovetture<ref name=tramonto />. Le società di balneazione sequestrate sono Settesei, Rapanui, Yogusto, Mpm, Dafa, Sand, Kars.<ref>[http://www.blitzquotidiano.it/video/clan-fasciani-operazione-tramonto-ostia-16-arresti-tutti-nomi-foto-video-1807350/ ''Clan Fasciani, operazione “Tramonto” a Ostia: 16 arresti, tutti i nomi'']. Il blitz quotidiano. 4 marzo 2014.</ref>. Le operazioni condotte sul litorale romano con l'operazione Tramonto sono state di fondamentale importanza per rilanciare la parte sana dell’imprenditoria locale che non si piega e continua produrre per la città di Roma e per ripristinare la legalità, per cancellare le presenze malavitose che negli anni si sono insediate sul litorale romano, così come su tutto il territorio nazionale.
 
==== Appalti illeciti per stabilimenti balneari ====
Il 4 novembre [[2014]] a Ostia, la polizia, i carabinieri e la guardia costiera, hanno scoperto in una indagine congiunta, appalti illeciti e tangenti per gli stabilimenti balneari del litorale. In particolare Aldo Papalini, direttore dell'ufficio tecnico e dell'unità operativa ambiente del XIII municipio aveva revocato la concessione di balneazione dello stabilimento balneare Orsa maggiore al Cral delle Poste e lo aveva riaffidato alla società Blu Dream i cui soci erano Cosimo Appeso, luogotenente della Marina militare e Carmine Spada<ref>[http://www.blitzquotidiano.it/blitztv/carmine-spada-romoletto-arrestato-a-ostia-operazione-anti-estorsione-1855416/ ''Carmine Spada, “Romoletto”, arrestato a Ostia in operazione anti-estorsione'']. Il blitz quotidiano. 5 maggio 2014.</ref>. È stato arrestato Armando Spada, del clan Spada, associato ai Fasciani, egemone nel territorio di Ostia.<ref>[http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/11/04/news/ostia_gestione_illecita_degli_appalti_pubblici_in_corso_operazione_di_polizia_-99703222/ ''Mafia a Ostia, tangenti e appalti illeciti per gli stabilimenti balneari: 9 arresti'']. Repubblica. Cronaca. Roma. 4 novembre 2014.</ref>
 
=== Processo Iblis ===
Il 9 aprile [[2011]], a [[Catania]], l'indagine [[Iblīs|Iblis]] della [[Direzione distrettuale antimafia]] (Dda), si è conclusa con la scoperta che l'[[armatore]] [[Amedeo Matacena]] Junior, era in affari con la mafia catanese, con la società Amadeus Spa,<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/03/02/traghetti-due-famiglie-contro.html ''Traghetti, due famiglie contro'']. Rosaria Brancato. Repubblica. Archivio.l 2 marzo 2004.</ref> per la gestione dei traghetti sullo Stretto di Messina. Sono stati arrestati 23 mafiosi e sequestrati 50 milioni di euro.<br />
La famiglia Ercolano, di Catania, si è infiltrata in vari settori dell'economia, edilizia, grande distribuzione alimentare e in particolare dei trasporti su iniziativa del boss Enzo Ercolano, figlio di Giuseppe, in combutta con Francesco Caruso e Giuseppe Scuto che avevano rapporti con mafiosi di Catania e Agrigento e con politici corrotti, tra i quali Giovanni Cristaudo e Raffaele Lombardo, imputati nel processo Iblis, con la costituzione nel [[2008]] del Partito nazionale degli autotrasportatori, per avere un canale privilegiato con le amministrazioni pubbliche e incassare ecobonus<ref>[http://www.rischiocalcolato.it/2013/06/si-scrive-ecobonus-ma-si-legge-stangatina-fiscale.html ''Si scrive ecobonus, ma si legge stangatina fiscale'']. Claudio Romiti. L'indipendenza Nuova e Rischio Calcolato. 1 giugno 2013.</ref>.
 
Tra gli anni 2005 e 2006 i collegamenti tra la Sicilia e la Calabria erano tenuti dalla Società Servizi Autostrade del Mare in mano agli Ercolano e ai fratelli Aiello, ma intestata al prestanome Francesco Caruso, che aveva preso in affitto dalla società Amadeus spa, tre navi da utilizzare come vettori.<ref>[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/11/20/news/catania_23_arresti_per_mafia_sequestro_da_50_milioni-100988449/ ''Catania, la mafia in affari con Matacena per i traghetti: 23 arresti per mafia, suquestro da 50 milioni'']. Repubblica. Palermo. Cronaca. 20 novembre 2014.</ref>
 
Alla fine del processo Iblis<ref>[http://www.radioradicale.it/processo/processo-iblis-rapporti-tra-mafia-politica-e-imprenditoria ''Processo Iblis (rapporti tra mafia politica e imprenditoria)'']. Radio Radicale. Sedute del processo. 26 gennaio 2012 - 9 maggio 2014.</ref> sono stati condannati 23 delinquenti fra cui l’ex sindaco di [[Palagonia]] e deputato regionale, Fausto Fagone<ref>[http://catania.meridionews.it/articolo/10056/iblis-da-ginevra-torna-in-aula-fausto-fagone-a-palagonia-appalti-ai-boss-senza-bandi/ ''Iblis, da Ginevra torna in aula Fausto Fagone. A Palagonia appalti ai boss senza bandi'']. Claudia Campese. Meridio News. 28 novembre 2013.</ref> è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.<ref>[http://www.liberainformazione.org/2014/05/09/processo-iblis-la-sentenza-270-anni-di-carcere-condannati-fausto-fagone-e-santapaola-jr/ ''Processo Iblis, la sentenza: 270 anni di carcere. Condannati Fausto Fagone e Santapaola jr'']. Claudia Campese. Libera Informazione. 9 maggio 2014.</ref>. Amedio Matacena, condannato a 5 anni di prigione, per concorso esterno in associazione mafiosa, è fuggito in Dubai.<ref>[http://www.ilquotidianoweb.it/news/cronache/713537/L-ex-deputato-Amedeo-Matacena-andra.html ''L'ex deputato Amedeo Matacena andrà in carcere. Confermata condanna a 5 anni per concorso esterno'']. Claudio Cordova. Il Quotidiano Web. Cronaca. 6 giugno 2013.</ref>
 
=== Mafia Capitale ===
"Mafia Capitale" è il nome con cui è stata indicata una presunta [[associazione per delinquere]] di tipo [[mafia|mafioso]]-[[Politica|politico]]-[[Imprenditore|imprenditoriale]], che operava a [[Roma]] a partire dal [[2000]] circa.
 
Il 2 dicembre [[2014]], in seguito all'operazione ''Mondo di Mezzo'',<ref>{{Cita web|url = http://www.giuliocavalli.net/wp-content/uploads/2014/12/ORDINANZA-MONDO-DI-MEZZO.pdf|titolo = Ordinanza di applicazione di misure cautelari – procedimento penale N. 30546/10 R.G.N.R.|editore = Tribunale di Roma|data = 28 novembre 2014|formato = pdf|accesso = 15 settembre 2015}}</ref> sono stati arrestati l'ex-terrorista dei [[Nuclei Armati Rivoluzionari|NAR]] [[Massimo Carminati]] (considerato il capo dell'associazione) e altre 37 persone, di cui 8 agli [[arresti domiciliari]], accusati di [[associazione di tipo mafioso]], [[estorsione]], [[usura]], [[corruzione]], turbativa d’asta, [[Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti|false fatturazioni]], trasferimento fraudolento di valori, [[riciclaggio di denaro]] e altri reati.<ref>{{Cita news|url = http://www.repubblica.it/cronaca/2014/12/02/news/mafia_roma_37_arresti_appalti_comune_alemanno-101964106/|titolo = Ecco la 'mafia Capitale': 37 arresti per appalti del Comune. Indagato anche Alemanno|pubblicazione = [[la Repubblica]]|data = 2 dicembre 2014|accesso = 15 settembre 2015}}</ref><ref>{{Cita news|autore = Fabio Tonacci|url = http://www.repubblica.it/cronaca/2014/12/02/news/verbali_roma_mondo_mezzo_mafia_appalti_alemanno_carminati-101949435/|titolo = Appalti e criminalità a Roma: nei verbali la mappa di Mafia Capitale|pubblicazione = [[la Repubblica]]|data = 2 dicembre 2014|accesso = 15 settembre 2015}}</ref>
 
Il 4 giugno [[2015]], nell'ambito della stessa inchiesta, vengono arrestate altre 44 persone, di cui 25 agli arresti domiciliari, in gran parte ex manager delle Coop ed ex assessori e consiglieri. Altri 21 indagati rimangono a piede libero.<ref>{{Cita news|url = http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/mafia_capitale_lista_arresti_domiciliari/notizie/1392429.shtml|titolo = Mafia Capitale, la lista degli arresti e dei domiciliari|pubblicazione = [[Il Messaggero]]|data = 4 giugno 2015|accesso = 15 settembre 2015}}</ref><ref>{{Cita news|autore = Maria Elena Vincenzi|autore2 = Giovanna Vitale|url = http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/06/04/news/mafia_capitale_44_nuovi_arresti-115986532/|titolo = Mafia capitale: 44 nuovi arresti, anche nel centrodestra e centrosinistra. Pd sott'accusa, "ma Marino baluardo di legalità"|pubblicazione = [[la Repubblica]]|data = 4 giugno 2015|accesso = 15 settembre 2015}}</ref>
 
Ai primi di giugno 2015, vengono inoltre indagate dalla Procura di Catania 6 persone, tra cui il sottosegretario [[Giuseppe Castiglione (politico)|Giuseppe Castiglione]], per turbativa d'asta nell'inchiesta sull'appalto per la gestione del Centro di Accoglienza migranti irregolari e Richiedenti Asilo di [[Mineo]].<ref>{{Cita news|url = http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/mafia_capitale_lista_arresti_domiciliari/notizie/1392429.shtml|titolo = Mafia Capitale, indagato anche il sottosegretario Castiglione (Ncd). Lui: sono sereno|pubblicazione = [[Il Messaggero]]|data = 5 giugno 2015|accesso = 15 settembre 2015}}</ref> I sospetti di una connessione fra l'inchiesta su "Mafia capitale" e la gestione del CARA erano già stati avanzati nei mesi precedenti dagli inquirenti.<ref>{{Cita news|autore = Fabio Tonacci|url = http://www.repubblica.it/cronaca/2014/12/15/news/non_solo_roma_cos_mafia_capitale_aveva_messo_le_mani_sull_italia-102911516/|titolo = Non solo Roma così Mafia capitale aveva messo le mani sull'Italia|pubblicazione = [[la Repubblica]]|data = 15 dicembre 2014|accesso = 15 settembre 2015}}</ref>
 
Il 3 agosto 2015, Luca Odevaine (uno dei principali indagati) annuncia di voler collaborare con gli inquirenti, rivelando l'esistenza di aspetti irregolari nel sistema di gestione degli appalti del Centro di accoglienza.<ref>{{Cita news|autore = Fabio Tonacci|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/03/mafia-capitale-odevaine-collabora-parla-dellappalto-da-100-milioni-al-cara-di-mineo/1929350/|titolo = Mafia capitale, Odevaine collabora: parla dell’appalto da 100 milioni al Cara di Mineo|pubblicazione = [[Il Fatto Quotidiano]]|data = 3 agosto 2015|accesso = 15 settembre 2015}}</ref>
 
== Conseguenze ==
{{P|Presenta la corruzione come causa principale della crisi economica dell'Italia|società|ottobre 2015}}
La conduzione delle aziende da parte di amministratori corrotti dai delinquenti non è orientata all’economicità.<br />
I servizi ai cittadini, sono di qualità scadente e costano cari, per il sovrapprezzo che i delinquenti impongono agli appaltatori, per pagare la corruzione degli uomini politici.<br />
La gestione mafiosa degli appalti è criminale e a volte rovinosa: i rifiuti, specialmente tossici, sono gestiti senza rispettare alcuna regola e comportano disastri ambientali.<br />
Le case, i ponti, le scuole, gli argini costruiti con cemento depotenziato crollano e le persone, gli alunni muoiono sotto le macerie.
 
L'immagine dell'Italia all'estero ne usce ulteriormente depauperata.<ref>{{en}} [http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/11271882/Mafia-capital-Rome-hit-by-mobster-scandal.html ''Mafia capital: Rome hit by mobster scandal'']. Nick Squires. The Telegraph. 3 dicember 2014.</ref><ref>{{en}} [http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/11287738/Rome-mafia-scandal-broadens-to-Ndrangheta-in-southern-Italy.html ''Rome mafia scandal broadens to 'Ndrangheta in southern Italy'']. Nick Squires. The Telegraph. 11 dicember 2014.</ref>
 
Il 5 dicembre 2014, [[Standard & Poor's]], agenzia di classificazione (rating), ci ha ulteriormente declassati a BBB-, diminuendo di conseguenza l'afflusso di investimenti stranieri e aumento della disoccupazione. Il dirigente di Standard & Poor's ha detto: “Non crediamo che la riforma del lavoro creerà occupazione nel breve termine. Come conseguenza il già elevato tasso di disoccupazione, potrebbe peggiorare”.
<ref>[http://www.repubblica.it/economia/2014/12/05/news/s_p_taglia_il_rating_dell_italia-102212555/ ''Standard & Poor's taglia il rating dell'Italia: un gradino per diventare 'spazzatura'. Effetti Jobs Act solo nel lungo periodo'']. Repubblica.</ref>
* La corruzione aumenta la disoccupazione perché gli imprenditori diminuiscono gli investimenti e faticano a nascere nuove imprese, ci sono meno fondi per la ricerca e lo sviluppo, gli investimenti stranieri scarseggiano,
<ref>[http://archivio.riparteilfuturo.it/la-corruzione-fa-aumentare-la-disoccupazione-giovanile-ecco-come-litalia-perde-le-opportunita/ ''La corruzione fa aumentare la disoccupazione giovanile. Ecco come l’Italia perde le opportunità'']. Riparte il futuro. Corruzione. 19 febbraio 2013.</ref>
* La corruzione costa allo Stato Italiano circa 60 miliardi di euro l’anno ma nel 2011 sono state inflitte condanne solo per 75 milioni, dice Maria Teresa Arganelli, procuratore generale aggiunto della Corte dei Conti, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
<ref name=costi>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/16/evasione-italia-livelli-alti-europa-dilagano-illegalita-corruzione-malaffare/ ''Corte dei Conti: La corruzione costa 60 miliardi l’anno, condanne solo per 75 milioni'']. Il fatto quotidiano. Cronaca. 16 febbraio 2014.</ref>
 
L'11 dicembre 2014, il quotidiano New York Times ha dedicato un articolo sulla corruzione generalizzata in Italia, dice Elisabetta Povoledo, giornalista: ''Perfino per un Paese in cui la corruzione è data per scontata nella vita quotidiana le rivelazioni hanno sbalordito i cittadini'' e ribadisce ''La diffusa e incontrollata corruzione di fondi pubblici rivelata dall’inchiesta è un esempio della situazione che ha portato il debito pubblico dell’Italia ad uno dei livelli più alti''.<ref>{{cita news|autore=Elisabetta Povoledo|url=http://www.nytimes.com/2014/12/12/world/italy-gasps-as-inquiry-reveals-mobs-long-reach.html?_r=0|titolo=Italy Gasps as Inquiry Reveals Mob’s Long Reach |pubblicazione=nytimes.com|data=11 dicembre 2014|accesso=11 dicembre 2014|lingua=en}}</ref>
 
== Reazioni ==
Il 5 dicembre 2014, a Roma, [[Pietro Grasso]], presidente del [[Senato della Repubblica|Senato]] ed ex [[procuratore nazionale antimafia]] mette in guardia da un pericolo: il pericolo più visibile e impressionante, la violenza brutale dei delinquenti, che offende il rispetto per la vita umana, non è il pericolo più grave. Il pericolo più spaventoso è la parte oscura della mafia, quella che scava nella società, all'interno delle istituzioni, nell’economia; quella che controlla il territorio, che corrompe le anime e impedisce lo sviluppo e la democrazia.<br />
Perciò per lottare contro le mafie e le organizzazioni criminali non basta un approccio di tipo militare, di controllo del territorio, che spesso ha incrementato la spirale della violenza. Servono sistemi investigativi e giudiziari indipendenti ed efficienti in grado di disarticolare le organizzazioni criminali, svelando le complicità istituzionali e privandole dei capitali illeciti, attraverso la confisca.<br />
Intervenire sui territori più deboli con un progetto economico, sociale e di istruzione verso i più giovani in modo da sottrarre la popolazione dal bisogno e per sconfiggere la sottocultura del successo e del guadagno facile, della sopraffazione e della violenza.<br />
La criminalità si avvale dell'omertà, della complicità, e cerca di fermare i politici scomodi. Quindi possiamo fare la nostra lotto quotidiana contro la mafia stringendoci tutti attorno alle persone, che la combattono, far sentire a chiunque si impegni per la verità e la giustizia, ai magistrati, alle forze dell’ordine, alla parte sana della società civile che si espone, con coraggio e determinazione, contro la criminalità, al posto nostro, far sentire almeno la nostra solidarietà, la nostra vicinanza, il nostro affetto, la nostra riconoscenza.
<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/05/mafia-capitale-grasso-ci-tutti-i-presupposti-per-aggregazione-mafiosa/1251749/ ''Mafia Capitale, Grasso: “Ci sono tutti i presupposti per aggregazione mafiosa”'']. Il fatto quotidiano. 5 dicembre 2014.</ref>
 
== Video ==
=== Arresto di Vincenzo Triassi ===
{{Cita video
|autore = Pino Finocchiaro
|titolo = Arrivo in aeroporto e traduzione in carcere di Vincenzo Triassi
|url = http://www.youtube.com/watch?v=8GmUL8rrJgA
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|editore = Rai News 24
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|citazione = Luogotenente a Roma dei Caldarella e i [[Cuntrera-Caruana]]
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}}
 
=== Operazione Nuova Alba ===
{{Cita video
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|titolo = Operazione Nuova Alba
|url = http://www.youtube.com/watch?v=N5qLEV87JmA&list=UURbhz9slGhws1VouoJg4Phg
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|data = 5 novembre 2014
|editore = OstiaTV
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|citazione = Ostia, concessioni demaniali e appalti pubblici: arrestati imprenditori e funzionari
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}}
 
=== Operazione Tramonto ===
{{Cita video
|autore =
|titolo = Operazione Tramonto
|url = http://www.youtube.com/watch?v=EG9EugdHnxQ
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|data = 4 marzo 2014
|editore = [http://www.youtube.com/user/OstiaTVnews OstiaTV]
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|tempo =
|citazione = Criminalità, smantellate imprese dei clan mafiosi: 16 arresti
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|dataarchivio =
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}}
 
=== Processo Iblis ===
{{Cita video
|autore =
|titolo = Processo Iblis
|url = http://www.youtube.com/watch?v=ZxCQAsJlleo
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|data = 13 gennaio 2012
|editore = D1Television
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|citazione = Processo Iblis a Catania: scende in campo "la società degli onesti"
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}}
 
=== Mafia Capitale ===
{{Cita video
|autore = Ezio Mauro
|titolo = Roma, la politica serva della banda criminale
|url = http://video.repubblica.it/rubriche/repubblica-domani/roma-la-politica-serva-della-banda-criminale/185587/184473?ref=HRER2-1
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|data = 4 dicembre 2014
|editore = Repubblica
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|citazione = Il commento del Direttore del giornale [[la Repubblica]]
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{{Cita video
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|titolo = Mafia capitale, Mussolini: 'Questa è feccia, non è destra!'
|url = https://www.youtube.com/watch?v=SND22ZF3Dxw
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|data = 5 dicembre 2014
|editore = La7 Attualità
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|citazione = Il commento di Alessandra Mussolini: È un errore definire questa vicenda in termini di destra e sinistra, questa è feccia<ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/feccia/ ''féccia'']. Treccani. Vocabolario.</ref> umana, i cittadini romani devono essere risarciti. Io sono di destra, ma non ho mai fatto impicci
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}}
 
== Note ==
{{references}}
 
== Bibliografia ==
* Alessandro Centonze. [http://books.google.it/books/about/Il_sistema_di_condizionamento_mafioso_de.html?id=_MUZPQAACAAJ&redir_esc=y Il Sistema Di Condizionamento Mafioso Degli Appalti Pubblici. Modelli di analisi e strumenti di contrasto]. Giuffré. 2005. ISBN 88-14-11850-7
* {{Cita web
|url = http://www.sudpress.it/_/wp-content/uploads/2014/12/ORDINANZA-MONDO-DI-MEZZO.pdf?be1d20
|titolo = Procedimento penale N. 30546/10 R.G.N.R. - Ordinanza Di Applicazione Di Misure Cautelari
|autore = Flavia Costantini
|editore = Tribunale di Roma - Ufficio VI GIP
|data = 28 novembre 2014
|formato = pdf
|citazione = Ordinanza Mondo di Mezzo
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}}
* Luigi Patronaggio et al. [http://legislature.camera.it/_dati/leg11/lavori/stampati/pdf/37943.pdf Autorizzazione a procedere nei confronti del deputato Rosario Nicolosi]. {{pdf}}. 11 giugno 1993.
* Luigi Patronaggio et al. [http://www.senato.it/Web/AutorizzazioniAProcedere.nsf/f1592a575eef7066c1257be500556921/4d85b1960a61336ac1256eae0032e7d8/$FILE/DOC.%20IV,%20N.%20208.pdf Sistemi di illecita gestione degli appalti in Sicilia]. {{pdf}}. Sviluppo delle indagini. I tre sistemi di illecita gestione degli appalti pubblici in Sicilia. 7 agosto 1993.<br />in Autorizzazione a procedere nei confronti del senatore [[Michelangelo Russo]].
* Luigi Patronaggio et al. [http://legislature.camera.it/_dati/leg11/lavori/stampati/pdf/38221.pdf Il finanziamento degli uomini politici come attività preliminare del sistema di illecita gestione degli appalti]. {{pdf}}. Lo svolgimento delle indagini. Il sistema delle tangenti e dell'illecita regolamentazione fra gli imprenditori. 9 agosto 1993. In Autorizzazione a procedere nei confronti del deputato [[Sergio Mattarella]]
* Luigi Patronaggio et al. [http://legislature.camera.it/_dati/leg11/lavori/stampati/pdf/38222.pdf Sistemi di illecita gestione degli appalti in Sicilia]. {{pdf}}. Sviluppo delle indagini. I tre sistemi di illecita gestione degli appalti pubblici in Sicilia. 9 agosto 1993.<br />in Autorizzazione a procedere nei confronti del deputato [[Rosario Nicolosi]]
* Luigi Patronaggio. [http://www.csm.it/quaderni/quad_71/qua_71_3.pdf Il controllo degli appalti pubblici da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso]. {{pdf}}. Tribunale di Palermo. 31 gennaio 2000.
 
== Voci correlate ==
* [['Ndrangheta e appalti]]
* [[Mafia in Italia]]
* [[Direzione nazionale antimafia]]
* [[Direzione distrettuale antimafia]]
* [[Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.televideoagrigento.tv/pages/mafia-sequestro-beni-cascio-il-tesoro-nel-dettaglio Mafia, sequestro beni Cascio: il tesoro nel dettaglio]. Televideo Agrigento. 27 gennaio 2010.
* [http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7646 Libera]. Contro le mafie.
* [http://www.savip.it/attachments/article/3695/03%2012%2014%20Il.Corriere.della.Sera.Nazionale.pdf Mafia in Campidoglio, la grande retata]. Corriere della sera. Roma. 3 dicembre 2014
 
{{portale|italia|storia d'Italia}}
 
[[Categoria:Criminalità in Italia]]
[[Categoria:Appalti pubblici]]
[[Categoria:Lotta alla mafia]]
[[Categoria:Mafia]]
[[Categoria:Organizzazioni criminali in Italia]]
[[Categoria:Scandali politici italiani]]