Gerulata e Alfa Romeo 159: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|la monoposto che ha vinto il [[campionato mondiale di Formula 1]] nel 1951|Alfa Romeo 159 (F1)}}
{{Coord|48.056031|17.149661|display=title|region:AU_type:city}}
{{Auto
{{Castra romana
|nome=Alfa Romeo 159
| nome_castra_romana = ''Gerulata''
|immagine =Alfa [[File:Mapa159 Gerulatygrey.jpg|300px]]
|didascalia=
|legenda = Il forte romano di ''Gerulata''.
|bandiera=ITA
| date = forte [[Truppe ausiliarie dell'esercito romano|ausiliario]] a partire da [[Domiziano]], fino al [[400]];<br />a) forte in legno e terra<br />b-e) forte in pietra;
|costruttore=Alfa Romeo
| località moderna = [[Rusovce]] in [[Slovacchia]]
<!-- Sezione descrizione generale -->
| unità presenti = ''[[Elenco delle truppe ausiliarie romane|Ala I Cannanefatium]]''<ref>{{AE|1972|448}}; {{AE|1972|443}}; {{AE|1973|438}}; {{CIL|3|4391}}; {{AE|1966|292}}; RHP 82; RHP 83; Lupa 8225; Lupa 8226; Lupa 8250.</ref><br />''[[Elenco delle truppe ausiliarie romane|Coh.XVIII Voluntariorum]]''<ref>Lupa 8129.</ref><br />''[[Elenco delle truppe ausiliarie romane|Coh.I Ulpia Pannoniorum mil.eq.]]''<ref>Lupa 8230; TPSSR 14.</ref><br />''[[Elenco delle truppe ausiliarie romane|Coh.I Lucensium]]''<ref>RHP 286.</ref><br />''vexill.'' [[legio XIV Gemina|legio XIV ''Gemina'']]<br />''Equites sagittarii''<ref>[[Notitia dignitatum]], ''Occ.'', XXXIV.</ref>
|tipo=Berlina 3 volumi
| dimensioni castra = a) forte in terra e legno di 113 x 113 metri circa;<br />b) forte in pietra di 133 x 166 metri, pari a 3,5 [[ettaro|ha]]
|stelleEU= 5
| provincia romana = [[Pannonia (provincia romana)|Pannonia superiore]]
|stelleEUanno=2006<ref name=euroncap/>
| Status località =
|altre_versioni=[[Station wagon|Sportwagon]]
| battaglie nei pressi =
|design=Giorgetto Giugiaro
|inizio_produzione=2005
|fine_produzione=2011
|famiglia=[[Alfa Romeo Brera]] e [[Alfa Romeo Spider (2006)|Spider (939)]]
|lunghezza=4.660
|larghezza=1.828
|altezza=1.417 (Berlina) mm<br />1.425 (Sportwagon)
|passo=2.700
|peso=da 1.480 a 1.630 (Berlina) kg<br />da 1.530 a 1.680 (Sportwagon)
|antenata=Alfa Romeo 156
|altre_antenate=
|erede=Alfa Romeo Giulia (2015)
|assemblaggio=[[Stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco|Stabilimento di Pomigliano d'Arco]], [[Napoli]]
|altre_eredi=
|concorrenti=[[BMW E90|BMW Serie 3]]<br />[[Jaguar X-Type]]<br />[[Lexus IS]]<br />[[Mercedes-Benz W204|Mercedes-Benz Classe C]]<br />[[Saab 9-3]]<br />[[Audi A4]]<br />[[Subaru Legacy]]<br />[[Volvo S60]]
|esemplari=
|note=
|immagine2=Alfa 159 - Flickr - David Villarreal Fernández (14).jpg
|didascalia2=
}}
'''''Gerulata''''' era un [[castrum|forte romano]]'' [[auxilia|ausiliario]]'' che faceva parte della catena di postazioni militari presenti lungo il ''[[limes danubiano]]'' nel [[limes pannonicus|settore pannonico]]. Si trova nei pressi della cittadina di [[Rusovce]] in [[Slovacchia]], a pochi chilometri ad ovest di [[Bratislava]].
 
L<nowiki>'</nowiki>'''Alfa Romeo 159''' è una [[berlina]] che è stata prodotta dalla [[case automobilistiche|casa automobilistica]] [[italia]]na [[Alfa Romeo]] dal [[2005]] al [[2011]].
== Nome ==
Il forte di ''Gerulata'' fu menzionato per la prima volta sia nella ''[[Tabula Peutingeriana]]'',<ref>''[[Tabula Peutingeriana]]'', [http://www.hs-augsburg.de/~harsch/Chronologia/Lspost03/Tabula/tab_pe06.html VI segmento].</ref> sia nella ''[[Notitia dignitatum]]'' accanto alla lista delle truppe del ''[[Dux Pannoniae primae et Norici ripensis]]''.<ref name="NotOcc34">[[Notitia dignitatum|Not.Dign.]], ''Occ''., XXXIV.</ref>
 
Presentata all'inizio del [[2005]], è la diretta discendente della [[Alfa Romeo 156|156]] che è andata a sostituire nel listino della casa. Il nome della vettura è invece un omaggio all'[[Alfa Romeo 159 (F1)|omonima monoposto]] di [[Formula 1]], campione del mondo nella [[Campionato mondiale di Formula 1 1951|stagione 1951]] con [[Juan Manuel Fangio]].<ref>{{cita news|url=http://www.auto-km-0.com/alfaromeo/159.html|titolo= Alfa Romeo 159: l’ammiraglia sportiva dallo stile inconfondibile|pubblicazione=auto-km-0.com}}</ref>
== Posizione ==
{{Vedi anche|Limes pannonicus}}
 
Disegnata da [[Giorgetto Giugiaro]] e prodotta negli [[Stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco|stabilimenti di Pomigliano d'Arco]], la vettura riprende nel frontale il ''family feeling'' inaugurato dalla [[coupé]] [[Alfa Romeo Brera|Brera]], basata sul medesimo pianale. Disponibile anche nella versione ''Sportwagon,'' che viene lanciata nel [[2006]], giunge al termine della produzione nell'ottobre [[2011]],<ref>Per avviare nello [[Stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco|stabilimento di Pomigliano d'Arco]] la produzione della terza serie della [[Fiat Panda (2012)|Fiat Panda]], cfr. {{cita news|url=http://www.alvolante.it/news/l%E2%80%99alfa_romeo_159_ha_ore_contate-544911044|titolo=L’Alfa Romeo 159 ha le ore contate|pubblicazione=alvolante.it|data=19 ottobre 2011}}</ref> pur rimanendo nei listini della casa fino al giugno [[2013]], senza essere rimpiazzata da alcun modello di pari categoria. Bisognerà attendere il [[2015]] prima che la casa di [[Arese]] presenti in veste ufficiale la sua erede diretta, la [[Alfa Romeo Giulia (2015)|nuova Giulia]].
Il forte fu posizionato proprio dove il [[Danubio]] raggiunge il confine dell'attuale [[Slovacchia]] e si genera come un collo di bottiglia chiamata ''porta Hungarica'' (presso [[Devín]]), tra i [[Piccoli Carpazi]] ed i [[Monti Hundsheimer]]. Rallentando il suo corso, ciò porta ad accumulare estesi depositi di ghiaia, che costringono la corrente del fiume a dividersi in numerosi "bracci". A ciò si aggiunga che il fiume [[Morava]] confluisce nel Danuibio poco più a monte. Oggi [[Bratislava]] sorge al di là di due grandi isole fluviali, sul lato opposto al forte romano di ''Gerulata''. E se la più piccola delle due isole, apparteneva provabilmente ai territori romani della provincia della [[Pannonia superiore]], quella più grande, più ad est, era rimaneva sotto il dominio della popolazione [[germani]]ca dei vicini [[Quadi]].
 
== Caratteristiche ==
Dalla fortezza legionaria di ''[[Carnuntum]]'' si diramavano due strade. La prima conducava al forte di ''[[Ad Flexum]]'' dopo circa 23 km, mentre la seconda a ''Gerulata'' dopo 20 km circa. [[Rusovce]] rappresenta oggi uno dei tre piccoli comuni a sud dell'attuale [[Bratislava]]. L'area del forte si trova su un pianoro di forma quasi rettangolare (alto 130-136 m [[sul livello del mare|s.l.m.]]) lungo il fiume Danubio. La distanza dal corso principale del Danubio è di circa 1,3 chilometri.
[[File:Alfa Romeo 159 ti Sportwagon rear 20100814.jpg|thumb|left|Alfa 159 Sportwagon]]
La 159 è equipaggiata con il nuovo [[GM Fiat Pianale Premium|pianale ''Premium'']] che equipaggia unicamente la berlina del Biscione e che non è previsto essere utilizzato in futuro per altri modelli né di Alfa Romeo, né del gruppo Fiat o di altri costruttori. Il progetto di questo pianale nacque nell'era della ''[[joint venture]]'' fra [[Fiat Group]] e la [[General Motors]]. In un primo momento si presentò una collaborazione tra Alfa Romeo, [[Cadillac]] e [[Saab]] con l'intenzione di progettare un pianale da utilizzare su autovetture di segmento superiore ed eventualmente su vetture del segmento a cui appartiene la 159. Successe però che Cadillac e Saab si ritirarono in successione ed Alfa Romeo si trovò ad essere l'unica a portare avanti il progetto. Fu così che gli ingegneri della casa di Arese decisero di riadattare il progetto per creare una berlina media e dar vita a quella che sarebbe stata la discendente dell'Alfa Romeo 156.
 
La nuova 159 è stata presentata insieme alla derivata [[Alfa Romeo Brera|Brera]] sul palcoscenico internazionale del [[salone dell'automobile|salone]] di [[Ginevra]] nel marzo del 2005. La vettura si presenta caratterizzata da linea ed interni sportivi e al tempo stesso molto eleganti, frontale aggressivo (derivato dalla [[concept car]] che aveva preceduto la Brera definitiva, che riprende lo schema a sei faretti dei modelli [[Alfa Romeo SZ|SZ]] ed [[Alfa Romeo RZ|RZ]]), sospensioni anteriori a quadrilatero e multilink a quattro bracci (3+1) posteriori, [[trazione integrale]] [[torsen|Torsen C]].
== Il forte ==
=== Storia ===
{{Vedi anche|Limes pannonicus}}
 
Le maggiori differenze telaistiche riscontrate rispetto alla precedente 156 sono nell'importante aumento delle dimensioni, per cui si ha una [[lunghezza]] di 4,66 m (+23&nbsp;cm), larghezza 1,83 m (+9&nbsp;cm), altezza 1,42 (+3&nbsp;cm). Inoltre si nota un netto incremento della massa (oltre 200&nbsp;kg), che penalizza parzialmente le doti velocistiche in rettilineo e i consumi. A titolo di paragone, un'Alfa 166 Mjet di dimensioni analoghe fa segnare 1540&nbsp;kg a secco, contro 1660 della 159 2.4 mjet (concepita 5 anni dopo la 166) La qualità percepita e le finiture interne risultano notevolmente migliorate rispetto alla sua progenitrice
Il forte era posizionato lungo una [[strada romana|strada militare]] che univa le fortezze legionarie di ''Carnuntum'' e ''[[Brigetio]]''. È possibile poi che vi fosse un contatto visivo tra i campi di ''Gerulata'' e quelli vicini, più ad ovest, di ''[[Ala Nova]]'' ed ''[[Aequinoctium]]''. Si trovava, inoltre, di fronte ad una zona paludosa formata dalla confluenza di Danubio e [[Morava]], tra i pendii densamente boscosi dei [[Piccoli Carpazi]] e la [[Žitný ostrov|grande isola di Žitný ostrov]], lasciando che vi fosse un unico passaggio per attraversare il grande fiume, a forma di "collo di bottiglia" di fronte all'attuale città di [[Bratislava]]. Tale condizione particolare permise ai Romani di posizionare un unico forte in questo [[limes pannonicus|tratto di ''limes'']], a ''Gerulata'', a protezione di questo varco, al fine di bloccare eventuali invasioni delle vicine popolazioni germaniche a nord del grande fiume.
 
Della 159 sono state anche sottolineate le doti di tenuta di strada e di stabilità, grazie alla lega di [[acciaio|acciai]] ad alta resistenza che costituiscono il telaio e che le conferiscono una rigidità torsionale (180.000 daN m/rad) ed una rigidità flessionale (12.400 daNm/mm) molto elevate.
Dopo i primi insediamenti romani posti sul [[Danubio]] al tempo dell'imperatore [[Claudio (imperatore romano)|Claudio]], lungo la via che da ''[[Carnuntum]]'' conduceva a ''[[Ad Flexum]]'' (databili al [[50|50 d.C.]] circa), in seguito alla [[Campagne daciche di Domiziano|crisi dacica]] degli anni [[85]]-[[89]], [[Domiziano]] dispose la costruzione del primo forte in legno e terra a ''Gerulata''. Durante il [[dinastia degli Antonini|periodo antonino]], il campo fu ricostruito in pietra. A giudicare dai reperti ceramici (''[[terra sigillata]]''), neppure ''Gerulata'' fu risparmiata dalle distruzioni che le [[guerre marcomanniche]] portarono un po' ovunque lungo il ''[[limes pannonicus]]''.
 
Per quanto riguarda la [[sicurezza automobilistica|sicurezza]] passiva, anche la presenza di sette [[airbag]], le permisero di ottenere ottimi risultati nei [[crash test]] [[Euro NCAP]].<ref name=euroncap>{{cita web|lingua=en|url=http://www.euroncap.com/tests/alfa_romeo_159_2006/248.aspx|titolo=Alfa Romeo 159 – Results|editore=[[Euro NCAP|euroncap.com]]}}</ref> Tra gli optional offre il [[Blue&Me]].
Con le riforme di [[riforma dioclezianea dell'esercito romano|Diocleziano]] e poi di [[riforma costantiniana dell'esercito romano|Costantino il Grande]] degli inizi del [[IV secolo]], l'area del forte venne ridotta notevolmente e le fortificazioni subirono una conversione in una tipica struttura tardo-antica con torri a "ferro di cavallo". Probabilmente in occasione delle [[campagne suebo-sarmatiche di Valentiniano I]] degli anni [[374]] e [[375]], il forte già ridotto venne trasformato, come tanti altri della zona (tra cui quello di ''[[Cannabiaca]]''), in una città fortificata per proteggere la popolazione circostante (''oppidum''). Il sito venne infine completamente abbandonato con l'assegnazione della [[Pannonia (provincia romana)|Pannonia]] agli [[Unni]] nel [[433]] circa.
 
Il [[coefficiente di resistenza aerodinamica|coefficiente di penetrazione aerodinamica]] ha raggiunto il valore di 0,32.
=== Struttura ===
{{Vedi anche|Castrum}}
 
=== Restyling 2008 ===
;Forte in legno/terra
{{Doppia immagine verticale|left|1a Alfa Romeo 159 (gruppo ottico anteriore).JPG|- 159 rear light.jpg|200|Particolare dei [[gruppi ottici]] anteriori, non carenati, a tre faretti indipendenti|Logo e luci posteriori}}
Il primo accampamento venne costruito in legno e terra. Era posizionato sulla riva occidentale del canale di Rusovcer, nel nord-est della città di [[Rusovce]], vicino all'antico "letto" del fiume Danubio. La profondità del fossato circostante il forte sembra che oscillasse tra 1,3 ed 1,8 metri, mentre la sua larghezza era pari a circa 5 metri. Si è quindi indagata una sezione del muro sud-ovest per una lunghezza di 27 metri. L'angolo orientale è stato invece rimosso dal Danubio, consentendo limitati sondaggi di questa sezione di forte. Dalla ''[[terra sigillata]]'' rinvenuta, di tipo gallico e dell'Italia settentrionale, si è giunti alla conclusione che il campo fu costruito al tempo di Domiziano. La larghezza massima del forte è stato stimato in circa 113 metri.
Con questo [[Restyling (auto)#MY Model Year|lifting]] sono state apportate al modello modifiche strutturali, alcune variazioni nell'estetica, negli allestimenti e nuove motorizzazioni.
 
La novità più rilevante riguarda proprio la parte strutturale del veicolo, il corpo vettura ha perso 45&nbsp;kg, portando benefici all'automobile, soprattutto nei consumi e nelle prestazioni. Molto lievi gli accorgimenti estetici, con l'introduzione di nuovi [[cerchione|cerchi]] in lega (a seconda degli allestimenti) e nuove rifiniture negli interni; all'esterno l'apertura del portellone è possibile mediante la pressione del logo. Di serie su tutte il dispositivo ''[[Q2 (trazione)|Electronic Q2]]'': simula elettronicamente un [[differenziale (meccanica)|differenziale]] autobloccante, con conseguente riduzione del [[sottosterzo]].
Degli edifici interni è stata scoperta un baraccamento del periodo di Domiziano o [[Traiano]] lungo la strada 65. Le sue pareti erano fatte in legno, intonacate e dipinte con malta. Vi erano in totale quattro stanze lungo due fila parallele e due piccoli forni. Essi erano orientati nella direzione verticale del canale Rusovcer. Questa struttura venne distrutta, sulla base delle indagini archeologiche, da un incendio. La prima stanza era misurava 3,1-3,12 metri di larghezza e 2,20-2,70 metri di lunghezza. L'intonaco era ancora conservato per uno spessore di quattro centimetri nell'angolo nord-est, fino ai 40 cm. Il colore grigio dell'intonaco era dovuto ad un rapporto calce-sabbia pari a 5:1. In alcune parti del muro sono stati trovati tre strati sovrapposti di intonaco. Il pavimento era costituito da terra battuta. Tra la camera 1 e 2 vi era, quindi, un corridoio largo tra i 60 e gli 80 centimetri. Il muro tra le camere 1 e 4 era invece largo 25 cm.
Il leggero restyling ha riguardato anche la versione Sportwagon.
 
=== Aggiornamento 2009 ===
La seconda stanza misurava 3,02-3,10 metri × 3,60 metri. L'intonaco è stato conservato per un massimo di 15 centimetri. Il muro della terza stanza era largo 14 cm. Gli elementi portanti della struttura erano posti ai quattro lati della stanza. Si trattava di aste spesse 1,5/2 pollici (probabilmente di pino). In questa stanza il pavimento fu fatto con cura. Era formato da uno strato di ghiaia o frammenti di laterizi minutamente frantumati e malta fine a base di calce aerea (chiamato dai romani ''[[opus signinum]]'').
[[File:- 01 interni Alfa 159.jpg|thumb|Particolare degli interni, con la consolle centrale orientata verso il guidatore]]
In occasione del [[Salone di Ginevra]] nel [[2009]] l'Alfa Romeo per rinnovare la gamma della 159 ha introdotto la prima motorizzazione a benzina sviluppata e prodotta interamente in [[Italia]] dalla [[Fiat Powertrain Technologies]]. Il 1.750 siglato ''TBI'' ha sostituito gli ormai anziani 1.9 e 2.2 ''JTS'' accusati di consumi fin troppo eccessivi e prestazioni deludenti. Tra i [[motore Diesel|diesel]] è entrato in listino il nuovo 2.0 ''JTDm'' da 170 cavalli che affianca il più piccolo 150 cavalli, mentre debutta una nuova versione del 1.9 ''JTDm'' 120 cavalli denominata ''Eco'' capace di emissioni e consumi ridotti e prestazioni migliori rispetto al passato. Esce di produzione il motore 2.4 ''JTDm'' da 210 cavalli.
 
Rinnovati anche gli interni; mentre il disegno della plancia è rimasto inalterato, la qualità degli assemblaggi risulta sensibilmente migliore. Rinforzato l'[[freno|impianto frenante]] per le versioni di punta.
Un forno molto ben conservato (a pianta ovale, di 20 cm di profondità, l'apertura di 40 cm, l'area occupata di 62 × 52 cm) si trovava lungo la parete ovest della seconda stanza. Fu ricostruito almeno una volta. Aveva pareti spesse 4/5 centimetri ed era fatto di argilla e mattoni dello stesso colore. È stato conservato per un'altezza di 30 centimetri. In sintesi si può affermare che dagli scavi fino ad oggi compiuti su questo edifici, si trattava:
*o di due edifici separati, che si davano le spalle gli uni agli altri;
*oppure di un edificio unico, separato da un corridoio centrale, come sostiene Vladimir Varsik, per il fatto che i muri erano stati intonacati all'interno.<ref>''Jahrbuch des Römisch-Germanischen Zentralmuseums Mainz'', 1998, 43, vol. 2, p. 550.</ref>
 
== Motorizzazioni e trasmissioni ==
;Forte in pietra
La gamma motorizzazioni si articola in otto propulsori: cinque [[Motore ad accensione comandata|benzina]] e tre [[motore Diesel|diesel]].
Grazie alla sepoltura dei fossati di terra e legno, si è potuto stimare il periodo della costruzione del primo forte in pietra ad [[Antonino Pio]]. Probabilmente questo forte fu ricostruito uno seconda volta. Nel [[1991]], fu indagato il lato sud del muro di cinta, che era largo un metro circa e si trovava lungo le rive del canale Rusovce. Sul suo lato interno vi era poi un vallo di terra. La scoperta poi di ''terra sigillata'' della tipologia gallica propria del ''[[limes renano]]'', ha indotto gli archeologi a datare la costruzione in pietra ad Antonino Pio. Si è potuto poi ipotizzare che le dimensioni del campo nella seconda metà del [[II secolo]] fossero di 133 x 166 metri.
 
=== Benzina ===
Gli scavi degli anni [[1982]]-[[1984]] hanno poi messo in luce due fossati, orientati a nord-est e a sud-ovest, larghi 6-7 metri, profondi 2,5 metri e distanti tra loro 4,5-5 metri. Il forte di legno ed il canale distavano 300 metri circa. Il ritrovamento di una moneta del periodo di [[Marco Aurelio]] suggerisce che questa costruzione venne fatta dopo la fine delle [[guerre marcomanniche]]. Magda Pichlerová suggerisce che tutto ciò apparteneva al muro difensivo del ''Vicus'' occidentale, Vladimir Vasik lo vede invece come parte di un'installazione militare.
 
{|class="wikitable" style="font-size:90%;width:auto"
La ricostruzione che ne seguì, avvenne sicuramente non prima del tardo [[III secolo]], poiché numerosi e continui furono gli interventi medievali e moderni sulla precedente struttura [[tarda antichità|tardo antica]], distruggendo quasi completamente le fondazioni romane. Solo una moneta di [[Aureliano]], scoperta sotto un muro crollato, potrebbe essere utilizzata per una vaga datazione sul possibile inizio del processo di ricostruzione del secondo forte in pietra. Si ritiene anche che presso l'accampamento vi fosse un piccolo porto, sebbene al momento non sia stato ancora localizzato.
! Modello
! Disponibilità
! Motore
! Cilindrata
! Potenza
! Coppia Massima
! Emissioni [[Anidride carbonica|CO<sub>2</sub>]]<br />(g/Km)
! 0–100&nbsp;km/h<br />(secondi)
! Velocità max<br />(Km/h)
! Consumo medio<br />(Km/l)
|-
|'''1.750 TBI 16V'''||dal 2009 a giugno 2011||4 cilindri in linea, [[Benzina]]||1.742&nbsp;cm³||147&nbsp;kW (200 CV)||320 [[N·m]] a 1.400 giri/min||189||7,7||235||12,3
|-
|'''1.8 MPI 16V'''||dal debutto a ottobre 2010||4 cilindri in linea, [[Benzina]]||1.796&nbsp;cm³||103&nbsp;kW (140 CV)||175 N·m a 3.800 giri/min||179||10,2||208||13,2
|-
|'''1.9 JTS 16V'''||dal debutto al 2009||4 cilindri in linea, [[Benzina]]||1.859&nbsp;cm³||118&nbsp;kW (160 CV)||190 N·m a 4.500 giri/min||205||9,5||216||11,5
|-
|'''2.2 JTS 16V'''||dal debutto al 2009||4 cilindri in linea, [[Benzina]]||2.198&nbsp;cm³||136&nbsp;kW (185 CV)||230 N·m a 4.500 giri/min||208||8,7||224||10,9
|-
|'''2.2 JTS 16V''' Selespeed||dal 2006 a maggio 2010||4 cilindri in linea, [[Benzina]]||2.198&nbsp;cm³||136&nbsp;kW (185 CV)||230 N·m a 4.500 giri/min||214||8,7||224||11,0
|-
|'''3.2 JTS V6 24V'''||dal 2008 al 2009||6 cilindri in V, [[Benzina]]||3.195&nbsp;cm³||191&nbsp;kW (260 CV)||322 N·m a 4.500 giri/min||260||7,1||250||9,1
|-
|'''3.2 JTS V6 24V''' Q4||dal debutto al 2009||6 cilindri in V, [[Benzina]]||3.195&nbsp;cm³||191&nbsp;kW (260 CV)||322 N·m a 4.500 giri/min||270||7,0||244||8,8
|-
|'''3.2 JTS V6 24V''' Q4 Q-Tronic||dal 2007 a maggio 2010||6 cilindri in V, [[Benzina]]||3.195&nbsp;cm³||191&nbsp;kW (260 CV)||322 N·m a 4.500 giri/min||286||7,2||244||8,3
|-
|}
 
Tutte le motorizzazioni a [[benzina]] denominate ''[[Jet Thrust Stoichiometric|JTS]]'' ('''J'''et '''T'''hrust '''S'''toichiometric) sono dotate di basamento in [[leghe di alluminio|lega leggera]], distribuzione a catena, [[iniezione (motore)|iniezione diretta]] e fasatura variabile in aspirazione e scarico. Entrambi i propulsori 1.9 e 2.2 JTS sono disponibili con una [[cambio manuale|trasmissione manuale]] a 6 rapporti mentre dall'ottobre [[2006]] è disponibile una versione del 2.2 JTS con il [[cambio robotizzato]] ''[[Selespeed|M32 MTA Selespeed]]''. Il blocco cilindri del 2.2 JTS fa parte della famiglia [[GM Family II]] con una testata modificata dai tecnici Alfa Romeo per ricavare spazio agli iniettori.
<gallery>
File:Gerulata, september 2010 (2).jpg|Rovine del forte romano in pietra (1)
File:Gerulata, september 2010.jpg|Rovine del forte romano in pietra (2)
File:Gerulata.jpg|Rovine del forte romano in pietra (3)
</gallery>
 
[[File:Alfa Romeo Brera V6 engine.JPG|thumb|left|Motore 3.2 JTS V6]]
== Note ==
Il motore 1.8 ''[[MPI]]'' è stato progettato e prodotto dalla General Motors per conto del marchio tedesco [[Opel]] nello stabilimento ungherese di [[Szentgotthárd|Szentgotthàrd]]. Si tratta di un ''Ecotec'' a [[iniezione elettronica]] adottato da numerosi modelli prodotti dal colosso americano quali le [[Opel Vectra]], [[Opel Astra]] e [[Saab 9-3]]. Il motore, dotato di doppio variatore di fase e collettore ad aspirazione variabile, è capace di un potenza massima di 140 cavalli e svolge la funzione di motorizzazione benzina d'ingresso. Rispetto ai propulsori ''JTS'', questo 1.8 gode di costi di produzione minori di conseguenza i listini della berlina italiana risultano lievemente inferiore rispetto alle versioni equipaggiate con la gamma motori restante. Questo motore è abbinato ad un [[cambio manuale]] a 5 rapporti.
{{references|2}}
 
Il 3.2 ''JTS'' V6 fa parte dei nuovi 6 cilindri [[motore a V|a V]] di 60º [[GM HFV6]] il cui sviluppo è iniziato nel [[1999]]. La produzione avviene nello stabilimento [[Holden (azienda)|Holden]] di [[Port Melbourne]]. Le 159 equipaggiate con il 3.2 ''JTS'' V6 sono disponibili sia in versione a [[trazione integrale]] Q4 (con trasmissione manuale o [[cambio automatico|automatica]] [[Q-Tronic]] a 6 rapporti) sia in versione a [[trazione anteriore]] (introdotte dal 2008) con la sola trasmissione manuale a 6 rapporti.
== Bibliografia ==
 
* {{cita libro|autore1=Herwig Friesinger|autore2=[[Friedrich Krinzinger|Fritz Krinzinger]]|titolo=Der römische Limes in Österreich|editore=Österreichischen Akademie der Wissenschaften|città=Wien|anno=2002|ISBN=3-7001-2618-2|pp=278-280}}
Il motore 1750 ''TBi'' ('''T'''urbo '''B'''enzina '''I'''niezione diretta) è stato introdotto nel marzo [[2009]] in seguito ad un aggiornamento;<ref>{{cita news|url=http://www.autoblog.it/post/19125/alfa-romeo-159-1750-tbi-il-listino-parte-da-28360-euro|titolo=Alfa Romeo 159 1750 Tbi: il listino parte da 28.360 Euro|pubblicazione=autoblog.it|autore=Lorenzo Corsani|data=31 marzo 2009}}</ref> si tratta della prima motorizzazione benzina adottata dalla 159 progettata e prodotta dal gruppo Fiat alla FMA di [[Pratola Serra]]. Il 1.750 ''TBI'' adotta la distribuzione [[Doppio albero a camme in testa|bialbero]] (con variatore di fase sia all'aspirazione che allo scarico), l'iniezione diretta ''high precision'' capace di ridurre le emissioni ed i consumi, e il [[turbocompressore]] incrementando i valori di potenza (200 cavalli) e coppia massima (320 N·m erogati a 1.400 giri). Il motore estremamente compatto risulta più leggero di 15 chilogrammi rispetto all'unità da 2,2 litri ''JTS'' progettata anni prima. Il 1750 ''TBi'' risulta omologato [[Euro 5]] permettendo emissioni di [[anidride carbonica]] contenuti in 189 grammi emessi al [[Chilometro|km]] nel ciclo combinato.
* {{cita news|autore1=Vladimir Vlasak|autore2=Eva Kolnikova|autore3=Klára Kuzmová|titolo=Das Römische Lager von Rusovce-Gerulata. Ein Beitrag zu Lokalisierung und Anfängen|pubblicazione=Jahrbuch des Römisch-Germanischen Zentralmuseum Mainz|volume=43|anno=1998|pp=531-589}}
 
* {{cita news|autore=Titus Kolník|titolo=Römische Stationen im slowakischen Abschnitt des nordpannonischen Limesvorlandes|pubblicazione=Archeologické Rozhledy|numero=38|anno=1986|pp=411–434, 467–472}}
=== Diesel ===
* {{cita conferenza|autore1=Karol Pieta|autore2=Veronika Plachá|capitolo=Die ersten Römer im nördlichen Mitteldonauraum im Lichte neuer Grabungen in Devín|titolo=Germanen beiderseits des spätantiken Limes|conferenza=Materialien des X. Internationalen Symposiums Grundprobleme der frühgeschichtlichen Entwicklung im nördlichen Mitteldonaugebiet, Xanten vom 2.-6. Dezember 1997|curatore=Thomas Fischer, Gundolf Precht e Jaroslav Tejral|editore=Archäologisches Instiut der Universität zu Köln|città=Köln|anno=1999|pp=179–205}}
 
* {{cita news|autore1=Veronika Plachá|autore2=Karol Pieta|titolo=Die Römerzeitliche Besiedlung von Bratislava – Devín|pubblicazione=Archeologické Rozhledy|numero=38|anno=1986|pp=339–357}}
{|class="wikitable" style="font-size:90%;width:auto"
* Ludmilla Kraskovska: ''Gerulata-Rusovce, das römische Gräberfeld I'', in ''Slovenske Narodne Muzeum/Museum Nationale Slovacum, Institutum Archeologicum, Gerulata-Rusovce'', Rimske Pohrebisko I, Fontes, vol. II, Osveta, Martin 1974, Deutsche Zusammenfassung, pp. 117 e 165-166.
! Modello
* {{cita libro|autore=Zsolt Visy|titolo=Der pannonische Limes in Ungarn|editore=Konrad Theiss|città=Stuttgart|anno=1988|ISBN=963-13-2431-1|pp=41–40}}
! Disponibilità
* Zsolt Visy, ''The ripa Pannonica in Hungary'', Akadémiai Kiadó, Budapest 2003, ISBN 9630579804.
! Motore
* Jaroslava Schmidtova, ''Die vorrömische und frührömische Besiedlung von Gerulata'', pp. 133 - 137, Franz Humer (a cura di), in ''Legionsadler und Druidenstab. Vom Legionslager zur Donaumetropole'' (''Katalog des Niederösterreichischen Landesmuseums'' NF 462; catalogo della mostra presso il Museo archeologico di ''Carnuntum''-Bad Deutsch-Altenburg, dal 21 marzo 2006 all'11 novembre 2007), vol. II, St. Pölten 2006, ISBN 3-85460-229-4.
! Cilindrata
* {{cita libro|autore=Werner Jobst|titolo=Provinzhauptstadt Carnuntum. Österreichs größte archäologische Landschaft|editore=Österreichischer Bundesverlag|città=Wien|anno=1983|ISBN=3-215-04441-2}}
! Potenza
! Coppia Massima
! Emissioni [[Anidride carbonica|CO<sub>2</sub>]]<br />(g/Km)
! 0–100&nbsp;km/h<br />(secondi)
! Velocità max<br />(Km/h)
! Consumo medio<br />(Km/l)
|-
|'''1.9 JTDm 8V''' 120||dal debutto al 2009||4 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||1.910&nbsp;cm³||88&nbsp;kW (120 CV)||280 N·m a 2.000 giri/min||159||11,0||191||16,9
|-
|'''1.9 JTDm 8V''' Eco 120||dal 2009 a ottobre 2010||4 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||1.910&nbsp;cm³||88&nbsp;kW (120 CV)||280 N·m a 2.000 giri/min||138||10,7||197||19,2
|-
|'''1.9 JTDm 16V''' 150||dal debutto a maggio 2010||4 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||1.910&nbsp;cm³||110&nbsp;kW (150 CV)||320 N·m a 2.000 giri/min||157||9,2||212||17,5
|-
|'''1.9 JTDm 16V''' Q-Tronic 150||dal 2006 a maggio 2010||4 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||1.910&nbsp;cm³||110&nbsp;kW (150 CV)||320 N·m a 2.000 giri/min||180||9,5||209||14,7
|-
|'''2.0 JTDm 16V''' 136||da ottobre 2010||4 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||1.956&nbsp;cm³||100&nbsp;kW (136 CV)||350 N·m a 1.750 giri/min||134||9,9||202||19,5
|-
|'''2.0 JTDm 16V''' 170||dal 2009||4 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||1.956&nbsp;cm³||125&nbsp;kW (170 CV)||360 N·m a 1.750 giri/min||142||8,8||218||18,5
|-
|'''2.0 JTDm 16V''' Eco 170||dal 2009||4 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||1.956&nbsp;cm³||125&nbsp;kW (170 CV)||360 N·m a 1.750 giri/min||136||8,8||218||18,5
|-
|'''2.4 JTDm 20V''' 200||dal debutto al 2007||5 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||2.387&nbsp;cm³||147&nbsp;kW (200 CV)||400 N·m a 2.000 giri/min||180||8,4||228||14,7
|-
|'''2.4 JTDm 20V''' Q-Tronic 200||dal 2006 a ottobre 2010||5 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||2.387&nbsp;cm³||147&nbsp;kW (200 CV)||400 N·m a 2.000 giri/min||208||8,3||225||12,7
|-
|'''2.4 JTDm 20V''' 210||dal 2007 al 2009||5 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||2.387&nbsp;cm³||154&nbsp;kW (209 CV)||400 N·m a 1.500 giri/min||179||8,2||230||14,7
|-
|'''2.4 JTDm 20V''' Q4 210||dal 2007 al 2009||5 cilindri in linea, [[Motore Diesel|Diesel]]||2.387&nbsp;cm³||154&nbsp;kW (209 CV)||400 N·m a 1.500 giri/min||192||8,2||228||13,9
|-
|}
Le motorizzazioni turbodiesel, a differenza dei propulsori benzina, sono prodotte e progettate dal gruppo Fiat in [[Italia]] col nome [[Motori modulari FIAT Pratola Serra]]. Il piccolo 1.9 ''JTDm'' è il classico [[Multijet]] che equipaggiava già la 156 ma rivisto sotto il profilo dei consumi e della potenza. La 159 infatti dispone di due step della nota motorizzazione: la prima da 120 cavalli con distribuzione 2 valvole per cilindro (per un totale di 8 valvole), la seconda da 150 cavalli con distribuzione a 4 valvole per cilindro (per un totale di 16). Entrambe le versioni dispongono del [[filtro antiparticolato]] ''DPF For Life''. Abbinate al 1,9 litri la trasmissione manuale a 6 rapporti trasferisce la potenza alle ruote motrici anteriori. Tra gli optional figura il cambio automatico sequenziale a 6 rapporti [[Q-Tronic]] disponibile esclusivamente per la versione da 150 cv. Dal 2009 il 1.9 ''JTDm'' 120 cv è stato rivisto ed aggiornato, capace di consumi ed emissioni di anidride carbonica ridotte in modo notevole (soli 138 grammi emessi al km nel ciclo combinato per la 159 berlina). L'aggiornamento ha portato al debutto la 159 ''JTDm Eco''.
 
Il 2 litri ''JTDm'' 16V è stato introdotto dal 2009.<ref>{{cita news|url=http://www.auto.it/novita/alfa_romeo/2009/02/23-2276/Nuovi+motori+Alfa+Romeo|titolo=A Ginevra l'Alfa presenta il nuovo benzina TBi|pubblicazione=[[Auto (rivista)|auto.it]]|data=23 febbraio 2009}}</ref> Si tratta di una motorizzazione completamente nuova progettata dalla Fiat a partire dalla fine del [[2006]]. Naturale evoluzione del 1.9 Multijet questo 2.0 è stato ottenuto incrementando il volume dei cilindri e portando la cilindrata dai 1.910&nbsp;cm³ originari a 1.956&nbsp;cm³ del nuovo 2.0. Debuttato nel corso del 2008 sulla [[Lancia Delta (2008)|Lancia Delta]] in una versione da 165 cavalli, i tecnici Alfa Romeo apportando leggere modifiche hanno permesso al propulsore di toccare quota 170 cavalli. La coppia massima di 360 N·m viene erogata a 1.750 giri al minuto. Le emissioni di anidride carbonica risultano contenute in soli 142 grammi al km per la berlina e in 144 grammi al km per la Sportwagon. Il cambio abbinato a questo propulsore è un manuale a 6 rapporti.
 
Il motore 2.4 ''JTDm'' corrisponde all'unità a 5 cilindri con 20 valvole che già equipaggiava la 156 ma profondamente rivista. Le novità apportate, oltre l'iniezione Multijet, riguardano l'icremento della potenza massima che passa da 175 a 200 cavalli in un primo momento e fino a 210 cavalli in occasione del resyling 2008. La coppia massima di 400 N·m erogati a soli 2.000 giri per la versione meno potente permette alla 159 prestazioni sportive e consumi accettabili. L'introduzione del 210 cavalli invece ha permesso di erogare i 400 N·m a soli 1.500 giri eliminando il fastidioso vuoto che si veniva a creare nell'unità precedente oltre i 4.000 giri. Il motore 2.4 da 200 cavalli è abbinato sia alla trasmissione manuale a 6 rapporti (trazione anteriore oppure integrale Q4) che alla trasmissione automatica Q-Tronic (trazione anteriore). La versione da 210 cavalli invece era disponibile solo abbinata al cambio manuale a 6 rapporti e alla trazione anteriore. Dal 2009 le 159 equipaggiate con il 2.4 da 210 cavalli e le relative versioni a quattro ruote motrici ''Q4'' non vengono più prodotte; rimane in listino la versione da 200 cavalli abbinata alla trasmissione automatica Q-Tronic.
 
Dall'[[estate]] del [[2011]] e fino allo smantellamento della linea di produzione ad ottobre 2011, i motori diesel JTDm da 136 e 170 cavalli (solo per la SportWagon) sono gli unici a rimanere in listino.
 
== Allestimenti ==
 
Nella 159 sono presenti 7 diversi allestimenti:<ref>[http://www.automoto.it/catalogo/alfa-romeo/159--2005--/index.html Catalogo Alfa Romeo 159]</ref>
 
* ''Base'': (non disponibile in Italia), il quale aveva di serie: ABS; 7 [[airbag]] di cui uno per le ginocchia del conducente; attacchi [[ISOFIX]]; climatizzatore manuale; [[Controllo elettronico della stabilità|VDC]]/[[Controllo della trazione|ASR]]/[[Ripartitore di frenata|EBD]]; ruotino di scorta; sedile guida e passeggero regolabile in altezza e lombare e vetri elettrici anteriori.
 
* ''Progression'': gli stessi della versione ''Base'', in più: [[autoradio]] [[Radio Dimensione Suono|RDS]] con [[Riproduttore di CD audio|lettore CD]]; bracciolo anteriore con vano climatizzato; bracciolo vano Ski; cerchi in lega da 16 pollici; climatizzatore automatico bi-zona; computer di bordo; [[fendinebbia]]; vetri elettrici posteriori e volante e pomello cambio in pelle.
 
* ''Distinctive'': gli stessi delle versioni precedenti, in più: autoradio RDS con lettiore CD/[[Lettore MP3|MP3]]; cerchi in lega da 17 pollici; comandi radio/telefono sul volante; [[cruise control]]; inserti in alluminio e sensori di parcheggio posteriori.
 
* ''Super'': gli stessi delle versioni precedenti, in più: appoggiatesta centrale posteriore; sedili anteriori regolabili in lunghezza/inclinazione; sedili in tessuto sport; specchietti esterni riscaldati e terminale di scarico cromato doppio.
 
* ''Exclusive'': gli stessi delle versioni precedenti (tranne ''Super''), in più: fire prevention system e navigatore con mappa Italia;
 
* ''Sport Plus'': gli stessi delle versioni precedenti, in più: cerchi in lega da 18 pollici; sidebag anteriori e VDC con [[hill holder]].
 
* ''TI'': gli stessi di ''Super'' e ''Sport'', in più: assetto sportivo; batticalcagno anteriore con inserti [[Acciaio inossidabile|inox]]; cerchi in lega da 19 pollici; esclusione codice motorizzazione; fari allo [[xeno]]; lavafari; pedaliera sportiva in alluminio e sedili sportivi in pelle nera.
 
== Versioni sportive ==
[[File:Alfa 159 Safety Car.jpg|thumb||Alfa 159 [[Superbike|SBK]] Safety Car]]
Per anni si è assistito a numerose speculazioni per la nascita di una versione ''GTA'' sulla base dapprima della 159 originale, dopodiché ipotizzando un alleggerimento del [[telaio (meccanica)|telaio]] in occasione di un possibile restyling della vettura. La casa infatti dichiarò ufficialmente lo sviluppo della versione ''Gran Turismo Alleggerita'' senza conferme sulla possibile motorizzazione che doveva equipaggiarla.
 
Stessa sorte è toccata all'impegno di Alfa Romeo nel campionato [[WTCC]]. Dopo anni di vittorioso impiego della [[Alfa Romeo 156|156 GTA]] e molteplici annunci che volevano la 159 impegnata nel campionato mondiale turismo a partire dal 2006, la casa di Arese si è progressivamente allontanata da questo impegno sportivo senza mostrare mai una versione pronto corsa della nuova 159. L'unico collegamento ufficiale tra l'Alfa Romeo 159 e il mondo della corse è rintracciabile nella sponsorizzazione di Alfa Romeo in [[Campionato mondiale Superbike|Superbike]], della quale la 159 nel 2007 ha rappresentato la [[Safety Car]] ufficiale.
 
Ad oggi le uniche versioni sportive prodotte ufficialmente dalla casa di [[Arese]] risultano le 159 ''Turismo Internazionale'' introdotte nel [[2006]] al Salone di [[Ginevra]] caratterizzate da minigonne laterali e [[spoiler (veicoli)|spoiler]] anteriori e posteriori, cerchi in lega maggiorati e terminali di scarico cromati. Il tutto abbinato alle motorizzazioni benzina 3.2 ''JTS'' e turbodiesel 1.9 e 2.4 ''JTDm''. Dal 2009, in seguito al pensionamento di numerosi propulsori, l'Alfa Romeo ha messo a disposizione il pacchetto ''Turismo Internazionale'' (abbreviato ''TI'') disponibile a pagamento abbinato a tutte le motorizzazioni ad eccezione del piccolo 1.8 ''MPI'' 140 cavalli.
 
== Versioni per le forze di polizia ==
 
L'Alfa Romeo 159 è utilizzata da diverse [[forze di polizia]] [[italia]]ne. La 159 è la vettura di punta del [[Nucleo operativo radiomobile]] dell'[[Arma dei Carabinieri]], in dotazione anche a [[Polizia di Stato]], [[Polizia stradale|stradale]], [[Guardia di Finanza]], [[Corpo Forestale dello Stato|Forestale]], [[Corpo di polizia penitenziaria|polizia penitenziaria]] e a diversi organi di [[polizia locale]] e [[Polizia municipale|municipale]]. È utilizzata anche per il trasporto [[Very Important Person|V.I.P.]] nella versione [[Blindatura|blindata]] in dotazione alle [[forze armate italiane]], oltre che per i [[ministeri della Repubblica Italiana]].
 
Il motore è il [[cilindrata|2.4]] JTDM 5 [[cilindro (meccanica)|cilindri]], [[valvole in testa|20 valvole]], [[Multijet]] da 200 [[Cavallo vapore|CV]] per Carabinieri e Polizia abbinato ad un [[cambio meccanico]] a sei marce (F40), è capace di imprimere una velocità massima di 228&nbsp;km/h e di passare dai 0–100&nbsp;km/h in 8,4 secondi; le restanti FF.PP. statali e locali utilizzano la motorizzazione 1.9 JTDm. Nel 2012 con l'aggiornamento dei mezzi appartenenti alla [[Guardia di Finanza]], i veicoli obsoleti sono stati sostituiti dall'Alfa Romeo 159 con motorizzazione 1750 TBi, versioni quindi a benzina e non più a gasolio con una potenza di 200 CV, cambio meccanico a 6 rapporti, velocità max di 235&nbsp;km/h ed un'accelerazione da 0 a 100&nbsp;km/h in 7,7 sec.
 
<center><gallery>
Alfa-Romeo159-Carabinieri-di-Roma.JPG|[[Arma dei Carabinieri]]
Alfa 159 cop.jpg|[[Squadra volante]] della [[Polizia di Stato]]
Alfa 159.jpg|[[Corpo di polizia penitenziaria]]
</gallery></center>
 
L'allestimento, realizzato direttamente nella fabbrica di [[Pomigliano d'Arco]], comprende gli accessori previsti anche nelle vetture di serie ([[Sistema anti bloccaggio|ABS]] ed [[Ripartitore elettronico di frenata|EBD]], climatizzatore bi-zona, [[airbag]] anteriori, laterali e per le ginocchia, [[Controllo elettronico della stabilità|VDC]]) ed altri specifici appositamente richiesti. Tra questi la [[blindatura|parziale blindatura]], i vetri antisfondamento, la paratia in [[policarbonato]] ed [[acciaio]] che separa i posti posteriori da quelli anteriori, ed all'esterno, sul tetto, i dispositivi elettroacustici quali le luci blu di emergenza, un faro orientabile ed un pannello a scomparsa con scritte luminose integrato aerodinamicamente con la [[Carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]]. Quest'ultimo dispositivo permette di segnalare con scritte luminose diversi tipi di situazioni che si possono verificare nel corso delle missioni sulle strade: incidente, nebbia, controllo carabinieri, deviazione, coda.
 
A ciò si aggiungono gli scompartimenti per riporre le dotazioni individuali di difesa, la predisposizione per gli [[Radio (elettronica)|apparati di comunicazione]], [[Navigatore satellitare|navigazione]], trasmissione e acquisizione dati come il lettore automatico targhe (posto sotto il faro orientabile), nonché il serbatoio che nasconde, al suo interno, speciali sfere di maglia in lega di alluminio per prevenire le esplosioni a causa di scoppi interni. Il bagagliaio è attrezzato per riporre la borsa per il [[primo soccorso]], l'[[estintore]], i cartelli ed i coni segnaletici. L'Alfa Romeo 159 è anche presente nelle forze di polizia straniere. In [[Polonia]] con più di 400 vetture introdotte dal [[2009]] nella Policja, in [[Spagna]] nella [[Guardia Civil]], ed in [[Australia]].
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Alfa Romeo 159 SW PLVEN.JPG|[[Polizia locale del Veneto]]
Alfa-romeo-159-policja.jpg|[[Policja]] della [[Polonia]]
Alfa-romeo-159-Guardia-Civil-Tráfico.jpg|[[Guardia Civil]] della [[Spagna]]
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== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.alfaromeo.it/cmsit/homepage/pages/home.aspx?outputXml=true&CustomResponse=WebCrawler Sito ufficiale]
 
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