Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e Bernard de Castanet: differenze tra le pagine

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La '''Direzione Nazionale Antimafia''' (DNA) è un organo della Procura generale presso la [[Corte di Cassazione]]. È stata istituita con la legge 20 gennaio 1992 n.8 con il compito di coordinare, in ambito nazionale, le indagini relative alla criminalità organizzata.
 
{{Cardinale
==Compiti==
|nome=Bernard de Castanet
È diretta dal [[Procuratore nazionale antimafia|Procuratore Nazionale Antimafia]] (PNA), nominato direttamente dal [[Consiglio Superiore della Magistratura]] in seguito ad un accordo col [[ministro della Giustizia]] (art. 76-bis, comma 3 ord. giudiziario) e ne fanno parte, quali sostituti procuratori, venti magistrati esperti nella trattazione di procedimenti relativi alla criminalità organizzata.
|titolocard=
|ruoliattuali=
|immagine= Bertnard de Castagnet.jpg
|larghezza=
|ruoliricoperti=
|stemma=Cardinalbishop.svg
|motto=
|nato=a [[Montpellier]] verso il [[1240]]
|ordinato=
|nomvescovo=7 marzo [[1276]] da [[papa Adriano V]]
|consacrato=
|creato=17 dicembre [[1316]] da [[papa Giovanni XXII]]
|deceduto=14 agosto [[1317]] ad [[Avignone]]
}}
{{Bio
|Nome = Bernard
|Cognome = de Castanet
|Sesso = M
|LuogoNascita = Montpellier
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1240]] ca.
|LuogoMorte = Avignone
|GiornoMeseMorte = 14 agosto
|AnnoMorte = [[1317]]
|Epoca = 1300
|Attività = cardinale
|Nazionalità = francese
}}
 
==Biografia==
Il PNA è sottoposto alla vigilanza del Procuratore generale presso la Corte di Cassazione, che riferisce al Consiglio Superiore della Magistratura circa l'attività svolta e i risultati conseguiti dalla DNA e dalle ''Direzioni distrettuali antimafia'' ('''DDA''') istituite presso le Procure della Repubblica presso il tribunale dei 26 capoluoghi di distretto di Corte d'appello.
Studiò legge all'[[Università di Montpellier]] e terminò gli studi verso il [[1262]]. Arcidiacono a [[Le Fenelet]], [[Narbona]], fu in successione arcidiacono della [[Cattedrale di Santa Maria (Palma di Maiorca)|Cattedrale di Palma di Maiorca]], professore di diritto civile e cappellano di [[papa Gregorio X]], nel [[1266]] divenne auditore generale della [[Sacra Rota]] e poi arcidiacono di [[Narbona]].
 
Il 7 marzo [[1276]] fu nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Albi|Albi]]. Il 15 agosto [[1282]] pose la prima pietra della [[Cattedrale di Albi|Cattedrale di Santa Cecilia]]; fondò anche il locale convento dei [[Domenicani]]. Ma, a causa dell'ostilità degli albigesi, dovette trovare riparo ad [[Annecy]]. Fu [[nunzio]] alla corte di [[Rodolfo I d'Asburgo]], re dei Romani; fu poi inviato del re francese [[Filippo il Bello]] alla corte papale di [[Roma]] per richiedere la canonizzazione del defunto re [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]], che riuscì ad ottenere 11 agosto [[1297]].
Per le indagini, il Procuratore si avvale delle strutture della [[Direzione Investigativa Antimafia]] (D.I.A.).
 
Tra il [[1307]] ed il [[1308]], dopo le denunce di due canonici della cattedrale di Albi che avevano presentato alla curia Romana una serie di accuse contro il vescovo de Castelet, il [[papa Clemente V][
==Storia==
Primo procuratore nazionale antimafia è l'ex procurtore aggiunto di Milano, da pochi mesi a capo della procura generale di Palermo, [[Bruno Siclari]] ([[1992]]-[[1997]]), che si trova a dover mediare tra chi vuole rafforzare i poteri di coordinamento della DNA e chi teme la perdita di autonomia delle direzioni distrettuali.
cA Sclari segue il procuratore di Firenze [[Pier Luigi Vigna]] (1997-[[2005]]). Con lui la DNA assume una fisionomia definitiva. Nell'[[ottobre]] 2005 il plenum del [[Consiglio Superiore della Magistratura]] nomina procuratore nazionale antimafia [[Piero Grasso]] all'epoca procuratore della Repubblica a Palermo, con 18 voti favorevoli (tra cui quello del vice presidente, [[Virginio Rognoni]], nonché quelli di [[Unicost]], [[Magistratura Indipendente]], [[Movimento per la Giustizia]]) e 5 astensioni ([[Magistratura democratica]]).
 
== Bibliografia ==
====L'elezione di Grasso====
* [http://www2.fiu.edu/~mirandas/bios1316.htm#Castanet The Cardinals of the Holy Roman Church]
L'elezione di [[Piero Grasso]] a PNA nel 2005, se da un lato è salutata con giudizi positivi e di stima da parte del [[Governo Berlusconi III]] e di larghe componenti della magistratura, suscita accese polemiche per le modalità con cui viene estromesso dal concorso il concorrente, il giudice [[Giancarlo Caselli]]. Infatti, un emendamento alla legge delega di riforma dell'ordinamento giudiziario, noto come "emendamento Bobbio" dal nome del senatore di [[Alleanza Nazionale]] Luigi Bobbio, fra l'altro, prevede che per aspirare a tutti gli uffici direttivi (PNA compresa), esclusi quelli di Cassazione, occorre garantire quattro anni pieni di servizio prima del compimento del settantesimo anno di età: al momento della nomina il candidato non avrebbe dovuto avere più di 66 anni, cioè proprio l'età di Giancarlo Caselli. La maggioranza di governo non nasconde la finalità ''contra personam'' dell'iniziativa, e l’autore dell’emendamento, il senatore Bobbio afferma: "Caselli è indegno di ricoprire quell’incarico"<ref>[http://www.lalente.net/memorie.php Articolo sull'elezione di Grasso]</ref>.
Nel giugno 2007 la [[Corte costituzionale della Repubblica italiana|Corte Costituzionale]] dichiara illegittima la norma, inserita nella "riforma [[Roberto Castelli|Castelli]]" sull'ordinamento giudiziario, sul conferimento degli incarichi direttivi a magistrati ordinari che aveva consentito l'esclusione di Caselli dal concorso per la nomina di procuratore nazionale antimafia (per via della non ammissibilità alla procedura selettiva dei magistrati che non possano assicurare almeno 4 anni di servizio prima della data di collocamento a riposo per gli uffici di merito o almeno 2 anni per quelli di legittimità, senza tener conto delle norme che permettono ai magistrati di permanere in servizio fino al 75º anno di età) <ref>[http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2324782.html?ref=hpsbdx1 Articolo da [[la Repubblica]]]</ref>.
 
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
Nel maggio [[2010]] Piero Grasso è stato confermato all'unanimità dal plenum del Csm, alla guida della Procura Nazionale Antimafia.
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlate==
* [[Direzione Investigativa Antimafia]]
* [[Procuratore Nazionale Antimafia]]
 
{{Portale|diritto}}
 
[[categoria:Lotta alla mafia]]
[[categoria:Diritto penale]]
[[Categoria:Ministero della Giustizia]]