Chiesa di San Salvatore in Lauro e Bernard de Castanet: differenze tra le pagine

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{{WIP|YukioSanjo}}
{{Infobox edifici religiosi
 
|NomeEdificio = San Salvatore in Lauro
{{Cardinale
|Immagine = Ponte - san Salvatore in Lauro 1879.JPG
|nome=Bernard de Castanet
|Didascalia = Facciata
|titolocard=
|Larghezza = 200px
|ruoliattuali=
|Città = [[Roma]]
|immagine= Bertnard de Castagnet.jpg
|Regione = [[Lazio]]
|larghezza=
|Stato = [[Italia]]
|ruoliricoperti=
|Religione = [[Chiesa cattolica|cattolica]]
|stemma=Cardinalbishop.svg
|Diocesi = [[Diocesi di Roma]]
|motto=
|AnnoConsacr =
|nato=a [[Montpellier]] verso il [[1240]]
|StileArchitett =
|ordinato=
|InizioCostr = [[XVI secolo]]
|nomvescovo=7 marzo [[1276]] da [[papa Adriano V]]
|FineCostr =
|consacrato=
|Website =
|creato=17 dicembre [[1316]] da [[papa Giovanni XXII]]
|Note =
|deceduto=14 agosto [[1317]] ad [[Avignone]]
}}
{{Bio
|Nome = Bernard
|Cognome = de Castanet
|Sesso = M
|LuogoNascita = Montpellier
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1240]] ca.
|LuogoMorte = Avignone
|GiornoMeseMorte = 14 agosto
|AnnoMorte = [[1317]]
|Epoca = 1300
|Attività = cardinale
|Nazionalità = francese
}}
 
==Biografia==
'''San Salvatore in Lauro''' è una [[Chiesa (architettura)|chiesa]] di [[Roma]], che si trova nel [[rioni di Roma|rione]] [[Ponte (rione di Roma)|Ponte]]. È la [[Chiese nazionali di Roma|chiesa nazionale]] dei marchigiani residenti a Roma.
Studiò legge all'[[Università di Montpellier]] e terminò gli studi verso il [[1262]]. Arcidiacono a [[Le Fenelet]], [[Narbona]], fu in successione arcidiacono della [[Cattedrale di Santa Maria (Palma di Maiorca)|Cattedrale di Palma di Maiorca]], professore di diritto civile e cappellano di [[papa Gregorio X]], nel [[1266]] divenne auditore generale della [[Sacra Rota]] e poi arcidiacono di [[Narbona]].
 
== Storia ==
La chiesa deve il nome, secondo la tradizione, ad un boschetto di [[alloro|lauri]] che esisteva nelle vicinanze <ref>che l'archeologo [[Antonio Nibby]] riferisce al ''Portico di Europa'' che sorgeva in [[Campo Marzio]], nei pressi, ed ospitava al proprio interno, secondo [[Marziale]], diversi boschetti di alloro. Si veda in [http://avirel.unitus.it/bd/autori/canina/indicazione_topografica_roma_antica/index.html Canina, Indicazione topografica di Roma antica].</ref>, ed è citata come ''Salvatori de Lauro'' nel ''[[Catalogo di Cencio Camerario]]'' del [[1192]], con una [[rendita (economia)|rendita]] presbiteriale di 6 denari.
 
Annesso alla chiesa fu fatto costruire dal cardinale [[Latino di Carlo Orsini|Latino Orsini]], nel [[XV secolo]], un [[convento]] di [[San Giorgio]], affidato ai [[Canonici Regolari di San Giorgio in Alga]].
 
La chiesa originale, che [[Sisto V]] aveva eretto in [[titolo cardinalizio]] nel [[1587]], andò però distrutta in un incendio (che lasciò intatto il convento), nel [[1591]]. Il titolo fu soppresso da [[Clemente X]] [[Altieri (famiglia)|Altieri]] nel [[1670]], ma già nel [[1668]] il complesso era passato in proprietà del [[Pio Sodalizio dei Piceni]], al quale ancora appartiene<ref>La [[confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] fu fondata nel [[1633]] - come ricorda una lapide nel chiostro a lui dedicato - dal cardinale [[Giovanni Battista Maria Pallotta]], e fu potente e ricca, perché marchigiani erano per tradizione guardie del papa ed esattori pontifici (da cui il proverbio popolare [[dialetto romanesco|romanesco]] "Meglio un morto a casa che un marchigiano fuori alla porta", cioè, meglio una disgrazia che essere oggetto delle attenzioni di un esattore o di uno sbirro). Anche [[Mastro Titta]], lo storico boia del papa-re, era di [[Senigallia]].</ref>, divenendo così la "[[Chiese nazionali di Roma|chiesa nazionale]]" dei [[Marche|marchigiani]] a Roma, mentre il convento veniva destinato a collegio per venticinque alunni di medicina e legge. Il sodalizio ne ottenne nel [[1862]], sotto gli auspici del marchigiano [[papa Pio IX]], la dedica alla [[Madonna di Loreto]], loro patrona.
 
Oggi la chiesa è ritornata (dal [[2007]]) titolo cardinalizio, mentre il complesso monastico ed il suo [[chiostro]] rinascimentale sono sede di mostre e manifestazioni culturali, oltre che dell'attività del Sodalizio.
 
Il 1º aprile [[2009]] la chiesa ha ricevuto in dono una reliquia di [[papa Pio IX]], cui è stato posto un busto in marmo.
 
== Descrizione==
[[File:Interno della Chiesa di S. Salvatore in Lauro a Roma.jpg|thumb|right|260px|Interno della Chiesa]]San Salvatore è oggi visibile nella versione tardo-cinquecentesca, dovuta in gran parte al disegno del bolognese [[Ottaviano Mascherino]], meglio noto per essere stato l'architetto del [[Palazzo del Quirinale]].
 
La facciata è una tarda opera di architettura [[purismo (pittura)|purista]] ([[1857]]-[[1862]]) di [[Camillo Guglielmetti]] e presenta un protiro a colonne corinzie sormontato da un bassorilievo di [[Rinaldo Rinaldi (scultore)|Rinaldo Rinaldi]] raffigurante la Santa Casa di Nazareth che, come vuole la tradizione, viene trasportata dagli angeli verso [[Loreto]]. Sul tetto della Santa Casa, seguendo l'iconografia classica, è assisa la Madonna con il Bambino e a Lei fa riferimento l'iscrizione sul fregio al di sotto del frontone: "Mariae Lauretanae Piceni Patronae" ossia "A Maria di Loreto patrona del Piceno". L'interno, di impianto cinquecentesco, ricorda l'architettura [[Andrea Palladio|palladiana]] per i maestosi fusti delle colonne corinzie che a coppie sostengono la bianca [[volta a botte]] lunettata.
L'altar maggiore e la cupola risalgono al [[XVIII secolo]] e sono opera di [[Ludovico Rusconi Sassi]].
 
Nelle cappelle si possono ammirare diverse opere d'arte, di [[Antoniazzo Romano]], [[Camillo Rusconi]], [[François Duquesnoy]] e una ''Natività'' di [[Pietro da Cortona]]. A San Salvatore era anche originariamente destinata la ''[[Visione di san Girolamo]]'' del [[Parmigianino]], oggi alla [[National Gallery di Londra]].
 
Il [[refettorio]], decorato da un ciclo di [[affresco|affreschi]] [[manierismo|manieristi]] di [[Francesco Salviati]] ([[1550]]), custodisce la tomba quattrocentesca di [[papa Eugenio IV]] (opera di [[Isaia da Pisa]]), proveniente dall'[[antica basilica di San Pietro]] e il monumento funebre di Maddalena Orsini attribuito a [[Giovanni Dalmata]].
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Chiese nazionali di Roma]]
* [[San Salvatore in Lauro (titolo cardinalizio)|Il titolo cardinalizio di San Salvatore in Lauro]]
*[[Pio Sodalizio dei Piceni]]
 
Il 7 marzo [[1276]] fu nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Albi|Albi]]. Il 15 agosto [[1282]] pose la prima pietra della [[Cattedrale di Albi|Cattedrale di Santa Cecilia]]; fondò anche il locale convento dei [[Domenicani]]. Ma, a causa dell'ostilità degli albigesi, dovette trovare riparo ad [[Annecy]]. Fu [[nunzio]] alla corte di [[Rodolfo I d'Asburgo]], re dei Romani; fu poi inviato del re francese [[Filippo il Bello]] alla corte papale di [[Roma]] per richiedere la canonizzazione del defunto re [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]], che riuscì ad ottenere 11 agosto [[1297]].
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Category:San Salvatore in Lauro (Rome)|commons_preposizione=sulla}}
 
Tra il [[1307]] ed il [[1308]], dopo le denunce di due canonici della cattedrale di Albi che avevano presentato alla curia Romana una serie di accuse contro il vescovo de Castelet, il [[papa Clemente V][
{{Chiese di Roma}}
{{Portale|architettura|cattolicesimo|Roma}}
 
== Bibliografia ==
[[Categoria:Chiese di Roma (rione Ponte)|Salvatore, Lauro]]
* [http://www2.fiu.edu/~mirandas/bios1316.htm#Castanet The Cardinals of the Holy Roman Church]
[[Categoria:Chiese titolari di Roma|Salvatore, Lauro]]
[[Categoria:Chiese nazionali di Roma|Salvatore, Lauro]]
[[Categoria:Chiese dedicate a Gesù Salvatore|Roma]]
 
{{Portale|architetturabiografie|cattolicesimo|Roma}}
[[de:San Salvatore in Lauro]]
[[en:San Salvatore in Lauro]]
[[nl:San Salvatore in Lauro]]
[[uk:Сан Сальваторе ін Лауро]]