Medivh e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2016 aprile 30: differenze tra le pagine

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{{personaggio
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*[[Aegwynn]] (madre)
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Nell'[[universo di Warcraft]], '''Medivh''', che può essere conosciuto anche come '''Magna Medivh''', fu l'ultimo dei "''Guardiani di Tirisfal''", un'antica linea di protettori dotati di grandi poteri al fine di combattere gli agenti della [[Legione Infuocata]]. Negli [[RPG]] egli dice di essere uno degli Outsider<ref>Un '''outsider''', nell'universo di Warcraft, è un essere dell'[[Universo di Warcraft#Introduzione|universo materiale]] che ha raggiunto un altissimo stato spirituale diventando parzialmente ''composto'' dell'essenza (ma non necessariamente del materiale) di un altro Piano di Esistenza oltre a quello materiale.</ref> e un [[Eterni (Warcraft)|Eterno]].
 
Nel mondo reale, è doppiato da [[Michael Bell]] in [[Warcraft III]] e da [[Cam Clarke]] in [[World of Warcraft: The Burning Crusade]].
 
==Biografia==
===La nascita===
La madre di Medivh, [[Aegwynn]], fu un Guardiano di Tirisfal prima di lui. Otto secoli prima della venuta degli orchi, ella combatté e sconfisse, contro tutte le probabilità, [[Sargeras]]. Questo era in realtà in accordo con i piani del Signore dei Demoni, il quale si fece uccidere appositamente per trasferire la sua essenza nel corpo della donna, dove rimase in attesa.
 
Quarantacinque anni prima della venuta degli Orchi, Aegwynn desiderò dare alla luce un figlio nel quale trasferire i suoi poteri. Sedusse quindi uno dei componenti della corte del regno di Azeroth, Nielas Aran, il quale era anch'egli un potente stregone dell'Ordine. Il bambino fu chiamato Medivh che significa "custode di segreti" nel linguaggio degli [[elfi alti (Warcraft)|elfi alti]]. Aegwynn non era a conoscenza del fatto che Sargeras aveva corrotto il suo bambino quando si trovava ancora nel grembo materno. A Medivh, e quindi a Sargeras, furono conferiti tutti i poteri di Aegwynn, che rimasero dormienti fino al'età adulta.
 
===Infanzia===
Medivh ebbe una infanzia felice, trascorsa soprattutto con i suoi amici, il principe Llane Wrynn e [[Anduin Lothar]]. Un giorno, mentre era in viaggio, Medivh ed i suoi amici vennero assaliti da tre [[troll (Warcraft)|troll della giungla]]. Sebbene nessuno di loro fosse stato ferito seriamente, Medivh svenne dopo aver lanciato numerosi incantesimi<ref>Jeff Grubb ''L'ultimo Guardiano'', pag. 34.</ref>. Cadde di nuovo in coma al compiersi del suo quattordicesimo compleanno: si svegliò nella notte a causa di spaventosi sogni, si mise a disegnare ciò che aveva sognato, poi s'intrufolò nella stanza di suo padre e gli toccò la fronte. Fu allora che il potere della madre che era in lui si risvegliò, causando un'esplosione di magia che uccise all'istante Nielas e gettò nuovamente in coma il ragazzo.
Medivh rimase in quello stato per vent'anni, sorvegliato dai monaci di Northshire Abbey e dal suo amico Lothar.
 
=== Il guardiano decaduto ===
Quando si risvegliò, Medivh assicurò ai chierici e a sua madre che stava benissimo, e che aveva il pieno controllo dei suoi poteri.
Ma lo spirito oscuro di Sargeras stava corrompendo tutti i suoi pensieri ed emozioni, cercando di soggiogarlo al suo oscuro volere. I poteri di Medivh crescevano in modo esponenziale ogni giorno che passava, così come la sua conoscenza delle arti oscure, fino a riuscire a circondarsi di demoni minori. Iniziò a cercare un metodo per distruggere gli umani di Azeroth, visti come l'unica cosa che avrebbe potuto contrastare i suoi poteri e ambizioni, e riuscì a trovare un nuovo potere nel mondo di [[Draenor]].
Dopo un confronto con lo stregone [[Gul'dan]] nella sua torre di Karazhan, Medivh gli promise di rivelargli la locazione della tomba di Sargaras, se Gul'dan avesse portato la sua [[Orda (Warcraft)|Orda]] di [[Orchi (Warcraft)|orchi]] ad Azeroth, con lo scopo di distruggere gli umani.
Fu così che Medivh aprì il [[Portale Oscuro]] tra il mondo di Draenor e Azeroth, anche grazie ai consigli dello stesso Gul'dan.
 
Quando vide ciò che suo figlio aveva fatto, Aegwynn lo raggiunse furiosa. Cercò di farlo ragionare, di fargli capire che stava prendendo la strada sbagliata, ma lui non l'ascoltò. Cominciarono a combattersi, Medivh vinse e le ordinò di sparire dalla sua vista. La battaglia però l'aveva stremato, così Medivh tentò di trarre il potere dalla terra stessa. Aegwynn sopravvisse alla battaglia, e lui prontamente innalzò delle guardie magiche per far sì che sua madre potesse vivere in pace.<ref>Keith R. A. DeCandido ''[[Il ciclo dell'odio]]'', p. 143.</ref>
Aegwynn non fu l'unica a confrontarsi col guardiano: il [[draghi (Warcraft)|drago blu]] Arcanagos andò a Kharazan, tentando di sviare Medivh dal percorso che lo stava portando alla rovina. Il drago si risolse infine ad usare la forza, ma il potere di Medivh era tale che lo bruciò dall'interno, uccidendolo.
 
Poco dopo, i maghi del Kirin'Tor di Dalaran inviarono a Medivh un apprendista, di nome [[Khadgar]] (che significa Fiducia nella lingua dei nani).
Il giovane Khadgar visse assieme a Medivh, studiando le arti arcane, e a pochi altri: il maggiordomo Moroes e la cuoca (di cui non si conosce il nome, ma che viene a volte chiamata Cook).
 
In quel tempo, scoppiò anche lo scontro tra umani e orchi, e le loro scorribande, che partivano da Black Morass (la regione di "''Acquitrino Nero''" in alcune traduzioni italiane), erano sempre in aumento. Medivh era conscio di ciò che accadeva nel mondo, dato che l'aveva pianificato lui stesso. Khadgar e Garona furono i primi a scoprire che la colpa di tutto ciò che stava succedendo era di Medivh<ref>Jeff Grubb ''L'ultimo Guardiano'', pag. 73-74.</ref>.
 
Sempre in quel periodo, Khadgar e [[Garona Halforcen]], emissario dell'Orda, ottennero udienza da Re Llane e Anduin Lothar. Fu in quest'occasione che anche Lothar si convinse della corruzione di Medivh. Fu così che il cavaliere guidò una spedizione a Kharazan, assieme a Khadgar e a Garona e ad alcuni soldati, per farla finita con il folle guardiano. Nella torre trovarono i corpi senza vita di Moroes e della cuoca, ma stanarono Medivh solo in fondo all'edificio.
Durante la battaglia che ne scaturì, Khadgar, invecchiato magicamente da un incantesimo di Medivh, afferrò la spada di Lothar e la conficcò nel petto del Guardiano, squarciandone il cuore.
Il demone dentro di lui si risvegliò, fino a quando Lothar, ripresa la sua spada, con un colpo di grazia decapitò Medivh, cacciando Sargaras nell'[[Ade Vorticoso]].
 
Medivh non era morto, come nemmeno Sargeras, visti i loro poteri. Medivh combatté contro Sargeras nella torre di Karazhan e lo scontro tra i due poteri fu tale che l'energia scaturita dalla morte di Medivh trasformò la torre e tutto ciò che la circondava in un maledetto e brullo luogo, ora chiamato [[Valico del Vento della Morte]].
La torre divenne un luogo maledetto, pieno di esseri malvagi e chiunque vi entri non ne esce più.
 
===Resurrezione===
Quando Lothar uccise Medivh e distrusse lo spirito di Sargeras, lo spirito del mago fuggì<ref>. Robert Baxter, Tim Campbell, Bob Fitch, Luke Johnson, Seth Johnson, Mur Lafferty, Andrew J. Scott ''Lands of Conflict'', p.33.</ref> Medivh previde l'incombente caduta di [[Lordaeron]]<ref>Robert Baxter, Tim Campbell, Bob Fitch, Luke Johnson, Seth Johnson, Mur Lafferty, Andrew J. Scott ''Lands of Conflict'', p. 34.</ref>, e con l'aiuto di sua madre<ref>Keith R. A. DeCandido ''[[Il ciclo dell'odio]]'', pag. 145.</ref> diede forma al suo spirito<ref> Rob Baxter, Bob Fitch, Luke Johnson, Seth Johnson, Mur Lafferty, Andrew Rowe ''World of Warcraft: The Roleplaying Game'', p. 11.</ref> e risorse grazie all'ultima magia che ad Aegwynn restava.
 
Medivh fece brevemente ritorno a Karazhan, dove interagì con una versione passata di Khadgar (anche se dal punto di vista di quest'ultimo, ovviamente, era Medivh ad arrivare dal futuro). Spiegò al suo ex apprendista che dopo gli avvenimenti del passato il bene e il male dentro di lui (ovvero il Guardiano e Sargeras) erano stati distrutti e che lui era, forse per la prima volta, solo Medivh.
 
===Il Profeta===
Molto dopo la [[Seconda Guerra (Warcraft)|Seconda Guerra]], uno strano profeta capace di trasformarsi in un grosso corvo<ref> Tim Campbell, Bob Fitch, Bruce Graw, Luke Johnson, Seth Johnson ''Shadows & Lights'', p.46.</ref> apparve a diversi abitanti di Azeroth. Il suo scopo era di avvertire il mondo di un apocalittica minaccia che si profilava all'orizzonte. Il giovane capo dell'Orda [[Thrall]] percepì la verità nelle sue parole e salpò verso le antiche terre di [[Kalimdor]], ad ovest oltre il Grande Mare. Con gli umani, però, Medivh trovò parecchie difficoltà.
 
Sia [[re Terenas]] di Lordaeron che [[Antonidas]] di Dalaran considerarono il profeta come un pazzo. Anche il figlio del re, il principe [[Arthas Menethil|Arthas]], si rifiutò di seguire il suo consiglio. Solo [[Jaina Proudmoore|Jaina]], la giovane figlia dellammiraglio [[Daelin Proudmoore]] e apprendista di Antonidas, sentì che Medivh aveva ragione.
Subito dopo la distruzione della città di Stratholme ad opera di Arthas l'incantatrice raccolse più gente che poteva e lasciò Lordaeron, subito prima che il [[Flagello (Warcraft)|Flagello]] devastasse la regione.
 
Il Profeta svanì per un po' di tempo, fino a che si presentò a Thrall e a Jaina che all'interno di una grotta stavano per darsi battaglia l'uno con l'altra. Disse loro che dovevano mettere da parte le differenze ed unirsi, se volevano avere qualche possibilità di sconfiggere la Legione. I due capi, anche se riluttanti, accettarono.
 
Alla fine il Profeta rivelò la sua identità quando giunse il momento di radunare le forze, apparendo in sogno sia all'orco che all'umana, e anche agli [[elfo della notte|elfi della notte]] [[Malfurion Stormrage]] e [[Tyrande Whisperwind]]. Comandò loro di unire le forze contro la Legione, che stava marciando sul [[Monte Hyjal]], e spiegò di essere lo spirito di Medivh, l'ultimo Guardiano di Tirisfal, che sua madre aveva riportato in vita usando l'ultima magia che le restava quando capì che la Legione stava per minacciare nuovamente Azeroth. Seguendo il consiglio di Medivh, i tre popoli si riunirono per difendere l'[[Albero del Mondo (Warcraft)|Albero del Mondo]], permettendo così agli spiriti della natura di prepararsi a loro volta e conducendo alla sconfitta della Legione e alla morte di [[Archimonde]]. Fatto questo, il Profeta svanì, sapendo che almeno per ora il mondo era ancora salvo, e grazie a queste sue azioni Medivh aveva trovato almeno in parte la redenzione.<ref> Tim Campbell, Bob Fitch, Bruce Graw, Luke Johnson, Seth Johnson ''Shadows & Lights'', p.45.</ref>
 
===Morte===
La morte di Medivh è unica, dato che è stata provata dai giocatori in almeno tre differenti modi. Nel gioco originale ''[[Warcraft: Orcs and Humans]]'' toccava al giocatore entrare nel suo covo, pieno di [[Non morti (Warcraft)|non morti]], bestie e demoni, e sconfiggerlo: Lothar, Khadgar e Garona non sono presenti. La morte di Medivh è descritta chiaramente nel libro ''[[L'ultimo Guardiano]]'', dove sono stati i tre personaggi sopra citati ad ucciderlo (più nello specifico, Khadgar lo pugnalò al cuore mentre Lothar lo decapitò subito dopo). Questa versione è supportata da diverse fonti<ref> ''Dungeons & Dragons Warcraft The Roleplaying Game'', p.26.</ref><ref> Robert Baxter, Tim Campbell, Bob Fitch, Luke Johnson, Seth Johnson, Mur Lafferty, Andrew J. Scott ''Land of Conflict'', p.33.</ref><ref> Rob Baxter, Bob Fitch, Luke Johnson, Seth Johnson, Mur Lafferty, Andrew Rowe ''World of Warcraft: The Roleplaying Game'', p.26.</ref><ref> White Wolf ''Alliance Player's Guide'', p.134.</ref><ref>''The Dark Portal and the Fall of Stormwind'' (libro interno a ''World of Warcraft'')</ref><ref> ''World of Warcraft comic'', numero 13</ref>.
<br>Infine, nell'interludio ''l'Ultimo Guardiano'' nella campagna di [[Warcraft III: Reign of Chaos]] ''La Fine dell'Eternità'' Medivh viene ucciso da un gruppo di fanti umani. Anche se tra i fanti è presente un capitano, volendo identificabile con Lothar, non c'è traccia né di Khadgar né di Garona.
 
In ogni caso, la sua morte non pone la parola fine alla storia di Medivh, e anche in seguito alla sparizione del suo fantasma dopo la battaglia del Monte Hyjal non è chiaro cosa gli succeda in realtà. Le ipotesi più probabili sono che sia in effetti definitivamente morto e che abbia lasciato il piano materiale. In ''[[World of Warcraft]]'' attorno alla sua torre di Kharazan si vede circolare senza sosta un corvo, il che ha condotto alcuni a pensare che si tratti dello spirito di Medivh. Tuttavia non pervengono notizie certe sul suo fato finale.
 
==Discendenza==
Dopo diverso tempo, è stato rivelato che Medivh ha lasciato almeno un erede: si tratta di [[Med'an]]<ref>http://www.blizzplanet.com/blog/comments/world_of_warcraft_23</ref>, un figlio che ha avuto da [[Garona Halforcen|Garona]], mentre lei si trovava sua ospite a Karazhan.
 
Secondo alcune voci Medivh avrebbe anche una figlia, Brighteyes<ref> Robert Baxter, Tim Campbell, Bob Fitch, Luke Johnson, Seth Johnson, Mur Lafferty, Andrew J. Scott ''Lands of Conflict'', p.159.</ref>, che attualmente fa parte della compagnia criminale dei Defias. Brighteyes è conosciuta dai suoi compagni come ''l'ombra'', essendo muta dalla nascita e silenziosa nel muoversi così come lo è nella voce.
 
==Atiesh: il bastone di Medivh==
I maghi più potenti concentrano i loro poteri nei loro bastoni magici, e Medivh non era differente: il suo bastone era noto come Atiesh, Grande Bastone del Guardiano, ed era posseduto da uno degli agenti di Sargeras, il che fa intuire l'incommensurabile potenza di Medivh. Quando il mago fu ucciso, Atiesh fu portato a [[Dalaran]], dove si scopì che lo spirito al suo interno tentava di uccidere tutti colori che lo impugnavano. Fu così messo al sicuro per quasi trent'anni, fino a quando la città non fu distrutta da Archimonde. Il bastone si spaccò in 42 pezzi: quaranta che formavano l'impugnatura, la base e il pezzo di testa.
 
La base si fece strada nel mondo fino ad arrivare nelle grinfie dell'[[Antichi Dei|Antico Dio]] C'Thun, nel tempio di Ahn'Qiraji a [[Silithus]] (presumibilmente persa dall'esploratore [[Brann Bronzebeard]] che l'aveva trovata durante un suo viaggio per Azeroth), mentre la testa fu recuperata dall'evocatore di Archimonde, il lich [[Kel'Thuzad]]. I quaranta pezzi del manico si sparsero nelle mani dei luogotenenti di Kel'Thuzad, in tutte le [[Terre Infette Occidentali]]. Anche se il bastone fosse ricostruito, comunque, avrebbe bisogno di essere liberato dallo spirito malvagio che vi alberga all'interno.
 
==Presenza in ''World of Warcraft''==
Nell'espansione di ''World of Warcraft'', ''[[Tthe Burning Crusade]]'', ci sono tre [[instance]] legate a Medivh: la prima è la sua torre nel Valico del Vento della Morte, Kharazan, che dalla sua morte è stata abbandonata. Le altre due sono all'interno delle caverne del tempo: si tratta della battaglia del Monte Hyjal, dove Medivh convince l'Orda e l'Alleanza ad unirsi contro la Legione, e l'apertura del Portale Oscuro, dove i giocatori devono difenderlo mentre compie il rito per aprire il portale e permettere all'Orda di invadere Azeroth. Medivh compare anche come fantasma (o ''eco'') nella stanza degli scacchi di Karazhan, dove i giocatori iniziano una partita contro di lui.
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlate==
*[[Sargeras]]
*[[Eterni (Warcraft)]]
*[[Aegwynn]]
*[[Anduin Lothar]]
*[[Garona Halforcen]]
 
==Collegamenti esterni==
{{wowpedia|Medivh}}
 
{{portale|Warcraft}}
[[Categoria:Personaggi di Warcraft]]
[[Categoria:Profeti immaginari]]
 
[[bg:Медив]]
[[cs:Seznam postav ve světě Warcraftu#Medivh]]
[[fr:Medivh]]
[[pl:Postacie w Warcraft#Medivh]]