Colpo di Stato del 18 fruttidoro e Katarzyna Dydek: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 59036643 di 87.15.63.253 (discussione)
 
Botcrux (discussione | contributi)
m Collegamenti esterni: Bot: fix elenco puntato (v. discussione)
 
Riga 1:
{{S|allenatori di pallacanestro polacchi|cestisti polacchi}}
Il '''colpo di Stato del 18 fruttidoro anno V''' (4 settembre [[1797]]) fu un colpo di Stato organizzato, sotto il [[Direttorio]], da tre direttori ([[Paul Barras|Barras]], [[Jean-François Reubell|Reubell]] e [[Louis-Marie de La Révellière-Lépeaux|La Reveillière-Lépeaux]]) sostenuti dall’esercito, contro la maggioranza moderata e realista del [[Consiglio dei Cinquecento]] e del [[Consiglio degli Anziani (Francia)|Consiglio degli Anziani]].
{{Sportivo
|Nome = Katarzyna Dydek
|NomeCompleto = Katarzyna Elżbieta Dydek
|Sesso = F
|CodiceNazione = {{POL}}
|Altezza = 197
|Peso = 86
|Disciplina = Pallacanestro
|Ruolo = [[Allenatrice]] (ex [[Centro (pallacanestro)|centro]])
|Squadra =
|TermineCarriera =
|Squadre =
{{Carriera sportivo
||{{Basket Lotos Gdynia|G}}|
|1996-1997|{{Basket Colorado Xplosion|G}}|24
}}
|SquadreNazionali=
{{Carriera sportivo
|1991-2001 |{{Naz|PC|POL|F}} |
}}
|Allenatore =
{{Carriera sportivo
||{{Basket Lotos Gdynia}}|<small>(vice)</small>
||AZS Poznan|
}}
|Vittorie =
{{MedaglieCompetizione|Europei}}
{{MedaglieOro|[[FIBA EuroBasket Women 1999|Polonia 1999]]}}
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Katarzyna Elżbieta
|Cognome = Dydek
|Sesso = F
|LuogoNascita = Varsavia
|GiornoMeseNascita = 21 marzo
|AnnoNascita = 1970
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = ex cestista
|Attività2 = allenatrice di pallacanestro
|Nazionalità = polacca
}}
È la sorella di [[Margo Dydek]].
 
==Collegamenti esterni==
== Antefatti ==
*{{SchedaSR}}
=== La lunga caduta dei Giacobini ===
*{{cita web|http://archive.fiba.com/pages/eng/fa/player/p/pid/4964/sid/2268/tid/347/tid2//_/2001_European_Championship_for_Women/index.html|Scheda agli europei 2001 su fiba.com|lingua=en}}
Dopo la [[caduta di Robespierre]], il [[Caduta di Robespierre|9 termidoro]] (27 luglio [[1794]]) e la fine del [[Regime del Terrore|Terrore]], il principale pericolo alla stabilità politica (ed alla stessa esistenza in vita dei deputati moderati) era rappresentato dall’eventuale reazione [[montagnardi|montagnarda]] e [[giacobini|giacobina]]<ref>il [[club dei Giacobini]] venne disciolto nel novembre [[1794]]</ref>, che si concretizzò nelle due grandi insurrezioni del [[Insurrezione del 12 germinale, anno III|12 germinale]] e [[Insurrezione del 1 pratile, anno III|1 pratile]] (1º aprile e 20 maggio [[1795]]) alla cui repressione diedero un contributo decisivo i realisti e le loro sezioni armate di [[Parigi]]. Dopo di che la alleanza fra repubblicani e realisti si distese nel resto della [[Francia]], con la repressione impropriamente ricordata come il ''[[Terrore bianco (1795)|Terrore bianco]]''.
 
{{Polonia femminile di pallacanestro agli europei 1991}}
=== Il primo tentativo realista ===
{{Polonia femminile di pallacanestro agli europei 1999}}
La definitiva repressione dei [[montagnardi]], d'altra parte, rese i termidoriani infine liberi dalla necessità di assicurarsi l'alleanza con i realisti, dei quali temevano, anzi, la grande forza elettorale. Questi erano sicuramente maggioranza nel [[Francia|Paese]], ancorché non nell'esercito ed alla [[Convenzione Nazionale|Convenzione]]: ciò che indusse alla approvazione del famigerato [[Decreto dei due terzi]] che negava di fatto ai realisti la possibilità di assicurarsi democraticamente la maggioranza parlamentare nelle elezioni generali programmate per il 12 ottobre<ref>terminate il 29 vendemmiaio – 21 ottobre</ref>.
{{Polonia femminile di pallacanestro alle olimpiadi 2000}}
 
{{Polonia femminile di pallacanestro agli europei 2001}}
Il partito monarchico reagì con la fallimentare [[insurrezione del 13 vendemmiaio, anno IV|insurrezione del 13 vendemmiaio]] (5 ottobre [[1795]]), segnata dal grande massacro, nel centro di [[Parigi]], delle milizie legittimiste ribelli, operato dall'esercito fedele alla [[convenzione termidoriana]].
{{Portale|biografie|pallacanestro}}
 
Grosso modo in questo periodo il [[Club di Clichy]] venne abbandonato dai membri più repubblicani, i quali si riallinearono dietro le posizioni del [[Paul Barras|Barras]] e del [[Direttorio]] a maggioranza repubblicana. Ciò nonostante il Club sopravvisse al divieto generale, istituito dal [[Direttorio]], di costituire club, probabilmente poiché la repressione anti-monarchica fu, a parte la giornata campale, relativamente blanda.
 
=== La ripresa realista ===
Il breve avvicinamento dei repubblicani moderati (detti ''termidoriani'') ai giacobini ebbe, tuttavia, vita breve, concludendosi con la grande paura scatenata dall'ultimo tentativo [[giacobini|giacobino]], quello del [[François-Noël Babeuf|Gracco Babeuf]] e la sua famosa [[congiura degli Eguali]]<ref>Contro [[François-Noël Babeuf|Babeuf]] venne emesso un decreto di arresto il 5 dicembre [[1795]], arrestato il 10 maggio [[1796]] e ghigliottinato il 27 maggio).</ref>
 
La [[congiura degli Eguali]] fece sì che la situazione tornasse a rovesciarsi a favore di un rinnovato ''appeasement'' con i monarchici<ref>Tale evoluzione non fu del tutto estranea alla liberazione, il 26 dicembre [[1795]], di [[Maria Teresa Carlotta di Francia|Madame Royale]], ultima figlia di [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]], ancora prigioniera a [[Parigi]] che portò, il successivo 31 dicembre, all'armistizio con l'[[Austria]] di [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco II d'Asburgo]]. </ref>. Questi, organizzati attorno al [[Club di Clichy]] poterono registrare una grande vittoria alle elezioni dell'aprile-maggio [[1797]] per il rinnovo di un terzo della camera, con relativa conquista della maggioranza al [[Consiglio degli Anziani (Francia)|Consiglio degli Anziani]] ed a quello [[Consiglio dei Cinquecento|dei Cinquecento]]. Fecero approvare leggi quali l'abolizione delle norme contro gli ''émigrés'' ed i ''preti refrattari''<ref>''prêtres réfractaires''</ref> e riuscirono, nel giugno [[1797]], ad imporre la nomina nel [[Direttorio]] del [[François de Barthélemy|de Barthélemy]].
 
== La reazione dei repubblicani ==
=== L'appoggio dell'esercito ai repubblicani ===
La situazione cominciò a precipitare verso agosto [[1797]], allorché il [[Direttorio]], messo alle strette, si preparò a reagire avvicinando a [[Parigi]] l'armata di [[Sambre e Mosa]] (''Sambre-et-Meuse''), forte di 80.000 uomini comandati dal decisamente repubblicano [[Lazare Hoche|Hoche]] (già vincitore della [[seconda guerra di Vandea]] e massacratore dei superstiti [[Sbarco a Quiberon|arresisi al Quiberon]]).
 
Dei cinque componenti del [[Direttorio]] due ([[Jean-François Reubell|Reubell]] e [[Louis-Marie de La Révellière-Lépeaux|La Reveillière-Lépeaux]]) erano decisamente repubblicani, due ([[François de Barthélemy|de Barthélemy]] ed il [[Lazare Carnot|Carnot]], grande generale e già fiero [[Club dei Giacobini|giacobino]]) erano realisti, mentre il quinto, [[Paul Barras|Barras]], aveva lungamente oscillato. Egli era tuttavia assai vicino al generale [[Napoleone Bonaparte|Buonaparte]] (centin non è d'accordo), che già aveva concluso la parte più impegnativa della brillantissima [[Napoleone_Bonaparte#La_campagna_d.27Italia|Campagna d'Italia]] (che si sarebbe conclusa, di lì a poco, il 17 ottobre [[1797]], con il [[Trattato di Campoformio]]). Sia [[Paul Barras|Barras]] che [[Napoleone I di Francia|Napoleone]] dovevano farsi perdonare la repressione del [[insurrezione del 13 vendemmiaio, anno IV|13 vendemmiaio]] e comunque ben poco avrebbero avuto da guadagnare, rispetto a quanto già non avessero, da una svolta realista a [[Parigi]].
 
=== L'''affaire d'Antraigues'' ===
In questo contesto al Buonaparte «capitò» di intercettare un agente realista, tale [[Emmanuel Henri Louis Alexandre de Launay, conte di Antraigues|conte d'Antraigues]], in possesso di documenti concernenti una cospirazione realista, incluso il tradimento del [[Jean-Charles Pichegru|Pichegru]].
 
Che essi fossero o meno veri, certo è che [[Vincent-Marie Viénot de Vaublanc|Vaublanc]], l'ammiraglio [[Louis Thomas Villaret de Joyeuse|Villaret de Joyeuse]] ed altri ''clichiens'' organizzarono effettivamente per il 4 settembre un nuovo colpo di Stato. Il piano era semplice: [[Vincent-Marie Viénot de Vaublanc|Vaublanc]] avrebbe tenuto un discorso al [[Consiglio dei Cinquecento]], esigendo la messa sotto accusa dei tre direttori repubblicani. Contemporaneamente [[Jean-Charles Pichegru|Pichegru]], alla testa della guardia del Corpo legislativo, avrebbe proceduto al loro arresto.<ref>J Tulard, J-F Fayard e A Fierro, ''Histoire et dictionnaire de la révolution française 1789-1799'', édition Robert Laffont, Parigi, 1987 (p. 222), ISBN 2-221-04588-2.</ref>
 
== Il colpo di Stato ==
=== L'arresto dei capi realisti ===
L'azione, se mai fu veramente organizzata, era tuttavia tardiva. Il Buonaparte aveva già fatto giungere a [[Parigi]] il generale [[Pierre François Charles Augereau|Augereau]], distaccato dall'armata d'Italia, per assumervi il comando delle truppe. Ciò consentì ai triumviri, preavvertiti delle mosse dei militari, di prevenire i ''[[Club di Clichy|Clichiens]]'' (moderati o, come si diceva, cripto-realisti) facendone arrestare i capi: il membro del [[Direttorio]] [[François de Barthélemy|de Barthélemy]], il generale [[Jean-Charles Pichegru|Pichegru]], il generale [[Amédée Willot|Willot]], un certo numero di deputati e giornalisti. All'alba, mentre [[Pierre François Charles Augereau|Augereau]] faceva occupare dalle truppe il centro di [[Parigi]], venivano affissi migliaia di manifesti che rivelavano parte del contenuto delle carte attribuite al [[Emmanuel Henri Louis Alexandre de Launay, conte di Antraigues|d'Antraigues]] e proclamavano il tradimento del Pichegru.
 
=== La repressione ===
In seguito i due direttori realisti [[François de Barthélemy|de Barthélemy]] e [[Lazare Carnot|Carnot]] (che fuggì, prima in [[Svizzera]], poi a [[Norimberga]]) vennero destituiti. Il repubblicano moderato [[Guillaume Alexandre Tronsson|Tronson]], [[Amédée Willot|Willot]], [[François de Barthélemy|de Barthélemy]], [[Jean-Charles Pichegru|Pichegru]], [[François Barbé-Marbois|Marbois]], La Rue, [[Jean Pierre Ramel|Ramel]] rinchiusi nella prigione del Tempio e, insieme ad un discreto numero di altri deputati, giornalisti e preti (sessantuno in totale), comandato alla deportazione in [[Guyana Francese|Guyana]], nella cittadina costiera di [[Sinnamary]], con decreto del 19 fruttidoro (5 settembre). Le elezioni di ben 49 dipartimenti furono annullate. Il vecchio [[François-Antoine de Boissy d'Anglas|Boissy d'Anglas]] fu rinchiuso sull'[[Oléron|Isola di Oléron]], [[Jacques Imbert-Colomès|Imbert-Colomès]] esiliato, [[Henry-Larivière]], colpito da decreto di deportazione, fuggì all'estero. Dopo di che, con decine dei membri più autorevoli in prigione o deportati in [[Guyana Francese|Guyana]], il Club di Clichy venne sciolto d'imperio.
 
Rispetto al [[insurrezione del 13 vendemmiaio, anno IV|13 vendemmiaio]] insomma mancarono gli scontri di strada ma la repressione politica fu decisamente più feroce.
 
== Note ==
<references />
 
{{Colpi di Stato francesi}}
 
{{Portale|Rivoluzione francese}}
 
[[Categoria:Rivoluzione francese|Fruttidoro]]
[[Categoria:Colpi di Stato]]