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{{S|allenatori di pallacanestro polacchi|cestisti polacchi}}
{{User sandbox}}
{{Sportivo
 
|Nome = Katarzyna Dydek
{{Divisione amministrativa
|NomeCompleto = Katarzyna Elżbieta Dydek
|Nome=Faraone
|Sesso = F
|Nome ufficiale=
|CodiceNazione = {{POL}}
|Panorama=
|Altezza = 197
|Didascalia=Il paese disabitato di Faraone<br />nel comune di [[Sant'Egidio alla Vibrata]]
|Peso = 86
|Stemma=
|Disciplina = Pallacanestro
|Stato=ITA
|Ruolo = [[Allenatrice]] (ex [[Centro (pallacanestro)|centro]])
|Grado amministrativo=4
|Squadra =
|Divisione amm grado 1=Abruzzo
|TermineCarriera =
|Divisione amm grado 2=Teramo
|Squadre =
|Divisione amm grado 3=Sant'Egidio alla Vibrata
{{Carriera sportivo
|Latitudine gradi=42
||{{Basket Lotos Gdynia|G}}|
|Latitudine minuti=48
|1996-1997|{{Basket Colorado Xplosion|G}}|24
|Latitudine secondi=13
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=13
|Longitudine minuti=40
|Longitudine secondi=51
|Longitudine EW=E
|Altitudine= 328 <ref>[http://www.portaleabruzzo.com/nav/tabfrazioni.asp?id=1839 Dati della frazione di Faraone - Sito portaleabruzzo.com] URL consultato il 28 aprile 2014.</ref>
|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=0
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=
|Codice postale=64010
|Prefisso=<!-- 0861 -->
|Fuso orario=+1
|Codice catastale=
|Nome abitanti=
|Patrono=
|Festivo=
}}
|SquadreNazionali=
{{Carriera sportivo
|1991-2001 |{{Naz|PC|POL|F}} |
}}
|Allenatore =
{{Carriera sportivo
||{{Basket Lotos Gdynia}}|<small>(vice)</small>
||AZS Poznan|
}}
|Vittorie =
{{MedaglieCompetizione|Europei}}
{{MedaglieOro|[[FIBA EuroBasket Women 1999|Polonia 1999]]}}
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Katarzyna Elżbieta
|Cognome = Dydek
|Sesso = F
|LuogoNascita = Varsavia
|GiornoMeseNascita = 21 marzo
|AnnoNascita = 1970
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = ex cestista
|Attività2 = allenatrice di pallacanestro
|Nazionalità = polacca
}}
È la sorella di [[Margo Dydek]].
 
==Collegamenti esterni==
Con la denominazione '''Faraone Vecchio''', comunemente detto anche '''Faraone Antico''',<ref>[http://www.paesiteramani.it/paesi/FaraoneAntico.htm Faraone Antico - Sito paesiteramani.it] URL consultato il 28 aprile 2014.</ref><ref>[http://www.valvibratalife.com/faraone-antico-borgo-dimenticato/ Faraone Antico - Sito valvibratalife.com] URL consultato il 28 aprile 2014.</ref> s'intende l'insediamento abbandonato che precedeva l'attuale abitato di Faraone Nuovo, paese edificato dopo il terremoto verificatosi nel [[settembre]] dell'anno [[1950]].<br />
*{{SchedaSR}}
Il borgo fortificato, ormai disabitato dagli anni [[Sessanta]] del [[XIX secolo]], è ubicato nel comune di [[Sant'Egidio alla Vibrata]] in [[provincia di Teramo]].
*{{cita web|http://archive.fiba.com/pages/eng/fa/player/p/pid/4964/sid/2268/tid/347/tid2//_/2001_European_Championship_for_Women/index.html|Scheda agli europei 2001 su fiba.com|lingua=en}}
 
Il [[toponimo]] deriva dal termine [[longobardo]] «''fara''» che, nel tempo, ha assunto dapprima il significato militare di «''spedizione''» o «''insediamento a scopo militare''» ed, in seguito, dopo che il popolo germanico divenne stanziale, assunse la connotazione agricola di «''piccolo nucleo demografico e fondiario''».<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." />
 
==Geografia fisica==
===Territorio===
L'insediamento [[Abruzzo|abruzzese]] si trova tra i paesi di Villa Lempa e Sant'Egidio, al confine tra i territori dell'[[provincia di Ascoli Piceno|ascolano]] e del teramano.<br />
Il piccolo borgo sorge raccolto su una modesta altura che si eleva tra profondi fossati nei quali scorre il [[Salinello]] che si congiunge al [[Vibrata]].<br />
È possibile raggiungere l'area dell'incasato percorrendo il ponte che attraversa il fiume sottostante.
 
===Il borgo===
Il borgo, un tempo, era interamente circondato da [[Mura (fortificazione)|mura perimetrali di difesa]] di cui, oggi, sopravvivono solo alcuni tratti. Si accede al suo interno da [[sud]], attraverso la porta [[rinascimentale]] che immette sulla piazza principale del paese dove si trovano la [[chiesa (architettura)|chiesa]] dedicata a Santa Maria della Misericordia ed il cosiddetto palazzo baronale.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 750." > Documenti dell'Abruzzo Teramano, ''op. cit.,'' vol. IV, 3, p. 750. </ref>
Le abitazioni che compongono il suo tessuto urbano sono databili tra il [[XVIII secolo|XVIII]] ed il [[XIX secolo]], ma alcune mostrano segni di maggiore vetustà. Il perimetro esterno della cinta muraria presenta un'altra porta, rivolta ad [[est]], realizzata in pietrame non lavorato legato da malta.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 750." />
 
== Cronologia storica essenziale ==
Le origini di Farone Vecchio risalgono al periodo della dominazione [[Longobardi|longobarda]] del territorio abruzzese, quando lo stesso popolo germanico eresse le opere fortificate sulla sommità dell'altura che ospita il paese.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." /> La posizione strategica del sito fu sfruttata come baluardo militare di difesa del [[Ducato di Spoleto]] per il controllo della via [[Salaria]] e della via [[Metella]].<ref>[http://www.unionecomunivalvibrata.it/storia.php?id=4 I Comuni e la Storia - Sant'Egidio. Sito ufficiale dei Comuni della Val Vibrata: unionecomunivalvibrata.it] URL consultato il 28 aprile 2014.</ref>
Nel corso dei secoli il paese visse alterne vicissitudini e passò dalle perteninze dell'[[Abbazia di Montecassino]] alla proprietà della Contea e del Capitolo di [[Ascoli Piceno]], alle competenze del ''Giustiziere d'Abruzzo oltre il Pescara'' e all'università di [[Civitella del Tronto]]. Fu possedimento di varie nobili famiglie, tra le quali la famiglia Guidobaldi di [[Nereto]], '''NOTA''' e la famiglia Caucci.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 753." /> Con un Decreto Reale del 23 giugno fu accorpato al comune di Sant'Egidio alla Vibrata.
=== XI secolo ===
*[[1001]] - I primi documenti che citano il castello di ''Pharaone'' risalgono all'anno 1001, quando, insieme a ''Murro'', odierna denominazione di Piane di Morro, paese in provincia di Ascoli Piceno, fu donato da Raterio, figlio di Giuseppe, all'abbazia di Montecassino come bene di sua proprietà nella Contea Ascolana.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." > Documenti dell'Abruzzo Teramano, ''op. cit.,'' vol. IV, 3, p. 751. </ref>
 
=== XII secolo ===
*[[1137]] - L'[[imperatore]] [[Lotario III]] menzionò in un elenco di pertinenze dell'[[abbazia]] [[Cassino|cassinate]] i castelli di ''Pharaone e Murro''.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." />
*[[1150]] - [[Corrado III]], a [[Norimberga]], affidò Faraone alla Contea Ascolana donandolo al [[vescovo]] di Ascoli.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." />
*[[1185]] - [[Federico I]], fra i possedimenti riconosciuti alla Chiesa Ascolana, che accolse sotto la sua protezione il [[18 settembre]] dello stesso anno, citò anche ''Pharaone''.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." />
*[[1193]] - [[Enrico IV]] donò Faraone al vescovo Rinaldo della Chiesa di Ascoli.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." />
 
=== XIII secolo ===
*[[1252]] - [[Innocenzo IV]] riconfermò tra i possedimenti della Chiesa Ascolana il Castello di Faraone con l'obbligo per gli uomini della località di giurare fedeltà ed obbedienza al vescovo di Ascoli.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." />
*[[1255]] - [[Papa]] [[Alessandro IV]], investendo Teodino vescovo di Ascoli gli assegnò anche ''Pharaone''.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." />
*[[1237]] - [[Carlo I d'Angiò]] comprese nelle competenze del ''Giustizierato d'Abruzzo oltre il Pescara'' anche ''Faraonum'', affidandolo a Egidio de Saint-Liè che aveva investito della nomina di Giustiziere.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." />
*[[1276]] – Oltremare Melatino di Aquilano fu citato in giudizio dal Giustiziere d'Abruzzo per aver tenuto occupate parti del castello di Faraone.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 751." />
 
=== XIV e XV secolo ===
*[[1320]] – Nell'[[ottobre]] di questo anno, la Regia Curia, nella città di [[Napoli]], fissò in 22 once e 14 grana la sovvenzione annua di Faraone.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 752." > Documenti dell'Abruzzo Teramano, ''op. cit.,'' vol. IV, 3, p. 752. </ref>
*[[1454]] – [[Alfonso V d'Aragona]] acconsentì alla vendita di una porzione dei feudi di Faraone tra il [[Chieti|chietino]] Giovanni Vagliani, venditore, e Gioacchino di Nicola Luigi e Marino di Cola Mingo di Civitella del Tronto.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 752." />
*[[1497]] – Federico d'Aragona restituì il ''Castello di Faragone'', allora in possesso della Chiesa, all'università di Civitella del Tronto.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 752." />
* [[1499]] – Il ''Castello di Faragone'' fu reintegrato da Federico d'Aragona nell'università di Civitella del Tronto ed affidato al sindaco Vanne di Cola.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 752." />
 
=== XVI e XVII secolo ===
*[[1502]] – [[Luigi XII]], re di Francia, sancì il possesso del Castello di Faraone all'università di Civitella del Tronto.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 752." />
*[[1556]] – Il castello di Faraone fu occupato dalle truppe pontificie al comando di Antonio Carafa, conte di Montorio e nipote di [[Paolo IV]], che partì da Ascoli.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 753." > Documenti dell'Abruzzo Teramano, ''op. cit.,'' vol. IV, 3, p. 753. </ref>
*[[1588]] – Papa [[Sisto V]] emanò il ''motu proprio'', (''Nuper de certis causis''), che unì le dipendenze dell'[[abbazia di Santa Maria in Montesanto]] alla [[diocesi]] di [[Montalto delle Marche| Montalto]].<ref>C. Tempesti, ''op. cit.,'' p. 396. La Diocesi di Montalto fu istituita nel [[1586]], anno in cui papa Sisto V emanò la bolla pontificia ''Super universas orbis ecclesias'', del [[14 novembre]], che costituì Montalto sede vescovile. </ref>
*[[1611]]-[[1614]] - Dagli atti del vescovo G.B. Visconti di Teramo risulta che a Faraone, in quegli anni, vi fu una chiesa parrocchiale.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 753." />
*[[1640]] – Faraone fu trasferito in feudo dalla soggezione di Civitella del Tronto a Carlo Ottoni di [[Matelica]].<ref name= "DAT, IV, 3, p. 753." />
 
=== XVIII e XIX secolo ===
*[[1797]] - Farone contava 500 anime. Il Castello si trovava nella sfera dei possessedimenti della famiglia teramana dei Tullii che lo aveva acquistato dalla famiglia dei marchesi Caucci.<ref name= "DAT, IV, 3, p. 753." />
*[[1863]] – Con un Decreto Reale del 23 giugno, Faraone fu accorpato al comune di Sant'Egidio alla Vibrata.<ref>[http://www.unionecomunivalvibrata.it/storia.php?id=4 I Comuni e la Storia - Sant'Egidio. Sito ufficiale dei Comuni della Val Vibrata: unionecomunivalvibrata.it] URL consultato il 28 aprile 2014.</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Casimiro Tempesti, ''Storia della vita e delle gesta di Sisto V Sommo Pontefice'', Tomo I, Monaldi, Roma, 1866, p. 396.;
*AA. VV., ''Le valli del Vibrata e del Salinello'', ''Dizionario topografico e storico'', Documenti dell'Abruzzo Teramano vol. IV - 3, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, per conto di Carsa Edizioni, Edigrafital, Sant'Atto di Teramo, aprile 1996, pp. 750-754;
 
== Collegamenti esterni ==
 
<nowiki>
{{Portale|Abruzzo|Archeologia|Storia}}
 
{{Polonia femminile di pallacanestro agli europei 1991}}
[[Categoria:Frazioni di Sant'Egidio alla Vibrata]]
{{Polonia femminile di pallacanestro agli europei 1999}}
[[Categoria:Città fantasma dell'Abruzzo]]
{{Polonia femminile di pallacanestro alle olimpiadi 2000}}
</nowiki>
{{Polonia femminile di pallacanestro agli europei 2001}}
{{Portale|biografie|pallacanestro}}