Tirano e Telepass: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Leopold (discussione | contributi)
 
Nessun oggetto della modifica
 
Riga 1:
{{NN|trasporti|febbraio 2013}}
{{C|accozzaglia confusa e disorganica di informazioni, sarebbero da separare (scremandole) e dividere nelle opportune sezioni|geografia|giugno 2008}}
[[File:Telepass.jpg|thumb|Il logo di Telepass]]
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
[[File:Telepass 1st Release.jpg|thumb|Un Telepass di prima generazione]]
|nomeComune = Tirano
'''Telepass''' è un [[marchio registrato]] di proprietà di ''[[Atlantia]] S.p.A.'' (di cui Telepass S.p.A. è licenziataria) atto a contraddistinguere un sistema di riscossione automatica del [[pedaggio]] [[autostrada]]le, introdotto in [[Italia]] nel [[1989]] da [[Società Autostrade]] Concessioni e Costruzioni S.p.A. (oggi [[Telepass S.p.A.]]).
|panorama = Tirano vista.jpg
|linkStemma = Tirano-Stemma.png
|siglaRegione = LOM
|siglaProvincia = SO
|latitudineGradi = 46
|latitudineMinuti = 12 <!-- solo valore numerico dei minuti primi di latitudine -->
|latitudineSecondi = 59 <!-- solo valore numerico dei minuti secondi di latitudine -->
|longitudineGradi = 10
|longitudineMinuti = 10 <!-- solo valore numerico dei minuti primi di longitudine -->
|longitudineSecondi = 8 <!-- solo valore numerico dei minuti secondi di longitudine -->
|mappaX = 95 <!-- posizione x del comune nella mappa -->
|mappaY = 33 <!-- posizione y del comune nella mappa -->
|altitudine = 430
|superficie = 32
|abitanti = 9.136
|anno = 31-12-04
|densita = 283
|frazioni = Baruffini, Cologna, [[Madonna di Tirano]], Roncaiola
|comuniLimitrofi = [[Brusio]] (CH-GR), [[Corteno Golgi]] (BS), [[Sernio]], [[Vervio]], [[Villa di Tirano]]
|cap = 23037
|prefisso = [[0342]]
|istat = 014066
|fiscale = L175
|nomeAbitanti = Tiranesi
|patrono = [[San Martino]]
|festivo = [[11 novembre]]
|sito = http://www.comune.tirano.so.it/
}}
'''Tirano''' (''Tiràn'' in dialetto valtellinese) è un [[comune]] di 9.136 abitanti della [[provincia di Sondrio]]. Paese situato sul confine con la [[Svizzera]], è un importante centro turistico e luogo d'incontro di diverse vie di comunicazione: si trova infatti in corrispondenza dell'intersezione tra la [[Strada Statale 38 dello Stelvio|Strada Statale n. 38]] (cosiddetta "Statale dello [[Passo dello Stelvio|Stelvio]]") e della strada che porta al [[Passo del Bernina]] ed in [[Engadina]] ed inoltre è capolinea delle linee ferroviarie Tirano-[[Milano]] ([[Ferrovie dello Stato]]) e Tirano-[[Sankt Moritz]] ([[Ferrovia Retica]]).
È rinomata anche per la presenza di un santuario mariano posto nella parte settentrionale dell'abitato.
 
Opera secondo la normativa [[Ente Nazionale Italiano di Unificazione|UNI]]-10607 del [[1996]], affiancata nel [[1999]] da una normativa europea ([[ETSI]] ES 200 674-1).
==Amministrazione comunale==
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco=Pietro Giovanni Del Simone<!-- nome, cognome SENZA titoli-->
|DataElezione=14/06/2004 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|partito=[[lista civica]]
|TelefonoComune=0342 701256 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune=ufficio.protocollo@comune.tirano.so.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
Inizialmente installato sulla tratta [[Prato]] [[Calenzano]]-[[Firenze]] Nord in via sperimentale, è stato installato in un primo tempo sull'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]] nei caselli delle principali città italiane ([[Milano]], [[Roma]] e [[Napoli]]) in occasione del [[Campionato mondiale di calcio 1990|Mondiale di calcio 1990]], e in seguito l'implementazione si è estesa a tutti i caselli della rete autostradale nazionale.
== Geografia ==
Sorge a un'altitudine di 450 m ed è contornato dalle montagne: a sud le [[Alpi Orobie]] valtellinesi, a nord il massiccio del [[Bernina]] e a nord-est quello dello [[Stelvio]]. L'abitato è situato nei pressi della confluenza dei fiumi [[Adda]] e [[Poschiavino]] e delle valli in cui questi scorrono, rispettivamente la [[Valtellina]] e la [[Val Poschiavina]], quest'ultima pressoché interamente ubicata in territorio svizzero.
 
In origine vincolato al singolo veicolo e destinato all'utenza ''business'', dal [[1998]] è stato esteso alla clientela privata e dal [[2005]] il servizio è stato abilitato anche per le motociclette.
L'importanza della posizione geografica del centro, che spinse [[Ludovico il Moro]] a fortificare l'abitato, seppe garantire un certo benessere, di cui danno testimonianza i bei palazzi signorili eretti tra [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo]].
 
Secondo i dati aggiornati all'aprile [[2016]], circolano 8 milioni di apparecchi Telepass, per un totale di circa 2 milioni di transiti al giorno.
==Toponimo==
 
Attualmente con il Telepass è possibile pagare anche il pedaggio per il [[traforo dello Zovo|traforo ordinario dello Zovo]], per i parcheggi dell'aeroporto di Malpensa, Linate, Roma Fiumicino e la fiera di Bologna e per la [[Pedaggi urbani di Milano|ZTL]] di Milano.<ref>[http://www.telepass.it/ecm/faces/public/telepass/intestazione/newsc43c.html?portal:componentId=intestazione-news&portal:type=action&portal:isSecure=false&uicomponent=UIContentDetail&op=viewDocument&objectId=production:/cms/production/intestazione/news/area-c/area-c Telepass.it: - News<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Sull’etimologia del nome "Tirano" gli storici e gli specialisti, in varie epoche, si sono dati battaglia e alcuni optano per ''“inter amnes”'' cioè tra i fiumi: infatti, il paese si trova tra i fiumi [[Adda]] e [[Poschiavino]].
 
== Caratteristiche tecniche ==
== Storia ==
Dal punto di vista tecnico si compone di un sottosistema di terra (RSE: ''Road Side Equipment'') e di un apparato di bordo (OBU: ''On Board Unit''), composto da un [[transponder]] da tenere sul parabrezza dell'auto nella zona dello specchietto retrovisore (tenendolo fissato a un supporto incollato sul vetro).
Essendo un sistema [[DSRC]] a 5,8 [[gigahertz|GHz]], il transponder (OBU) non ha un [[oscillatore]] locale per comunicare con il RSE, ma sfrutta la [[portante]] emessa dall'RSE stessa.
 
È un sistema [[Radio Frequency IDentification|RFID]] SEMI ATTIVO, ovvero dotato di alimentazione autonoma tramite batterie nell'unità di bordo o tramite il collegamento alla batteria dell'auto ed acceso solo in prossimità del gate autostradale.
Nella zona in cui poi sorse Tirano esistevano insediamenti già in epoca preistorica, le cui tracce sono rivelate da incisioni rupestri, dai pugnali del [[XVIII secolo a.C.]] e dalla stele dell'[[età del rame]] ora sita presso l'''Antiquarium Tellino''. Sull base dei reperti ritrovati pare accertata la presenza di etruschi e celti sull'area, ma si può ad oggi a giusta ragione ritenere che il nucleo originario della città di Tirano abbia avuto origini romane e che sia sorto ai piedi del pendio di Roncaiola giungendo sino alle sponde dell'[[Adda]] già in età imperiale.
In alcune varianti, può anche essere dotato di display per trasmettere informazioni addizionali, anche se questo si effettua solitamente solo con servizi riservati agli autotrasportatori professionali.
 
== Il funzionamento ==
Col crollo dell'Impero, la città venne conquistata dai Longobardi e successivamente passò entro le dipendenze della [[Diocesi di Como]]. Tirano nella storia si è sempre trovata in una posizione strategica di primaria importanza, di cui si occuparono le Cancellerie di [[Parigi]], [[Vienna]], [[Venezia]] e [[Madrid]]. Infatti, chi possedeva il castello ed il relativo borgo fortificato possedeva le chiavi d’accesso all’[[Engadina]], al [[lago di Como]], all’[[Impero germanico]] ed alla [[Serenissima Repubblica di Venezia]], i cui confini includevano la vicina [[Valcamonica]]. A Tirano il Castello del Dosso, venne costruito proprio per iniziativa vescovile, il quale sarà alla base della contesa tra guelfi e ghibellini nel paese, fervente la rivalità tra l'influenza dei comaschi e dei milanesi sul borgo.
[[File:Telepass-A9-20060209.ogg|thumb|Attraversamento di un casello dell'[[Autostrada A9 (Italia)|autostrada A9]] col sistema Telepass]]
Il funzionamento pratico è relativamente semplice: quando il veicolo dotato di Telepass transita lungo l'apposita corsia riservata al casello, un impianto ottico (CTV) riconosce il tipo di veicolo e attiva l'emissione del segnale da parte dell'apposito apparato trasmettitore.
 
L'impianto di bordo risponde alla "chiamata" del dispositivo a terra, ritrasmettendo un codice identificativo univoco. La centralina a terra registra il passaggio del veicolo identificato e dà ordine di sollevare la [[Barriera automatica|sbarra]].
Dopo una breve signoria dei Capitanei di [[Stazzona]], Tirano cadde come tutta la [[Valtellina]], sotto la dominazione dei [[Visconti]] che divennero nel contempo signori di [[Milano]] e [[Como]]. Nel [[1457]] anche la città venne obbligata a prestare giuramento all'effimera [[Repubblica Ambrosiana]] per poi tornare sotto il dominio ducale con gli [[Sforza]], sotto i quali rimase sino al [[1487]] quando i Grigioni occuparono [[Bormio]] e, scendono per la Valtellina, depredarono e saccheggiarono l'area abitata tiranese. [[Ludovico il Moro]] fa costruire per questo motivo le mura attorno alla città di Tirano, all'interno delle qual, Duca di Milano, temendo di perdere l'area, si apprestò pertanto a fortificarla con la costruzione di una cerchia di mura difensive.
 
In caso di mancato dialogo tra le due parti del Telepass, una speciale fotocamera fotografa o filma la [[Targa automobilistica|targa]] del veicolo, per poter risalire all'autore del transito non autorizzato o del pedaggio non riuscito. In ogni caso, un secondo impianto ottico provvede alla conferma della classificazione del tipo di veicolo e alla sua categorizzazione in una delle cinque classi tariffarie.
Avvenimento chiave nella storia di Tirano fu la miracolosa apparizione della Madonna il [[29 settembre]] [[1504]], con la successiva edificazione del santuario dedicato alla Beata Vergine, che divenne ben presto il baluardo del cattolicesimo contro la diffusione della [[riforma luterana]] promossa dalle Leghe grigionesi.
 
Tutta la transazione avviene in pochi decimi di secondo, evitando di doversi fermare. L'unico vincolo è il dover procedere abbastanza lentamente da dare il tempo all'apparato di ricevere il segnale ed eseguire la transazione, per cui è presente un limite di velocità di 30 [[chilometro orario|km/h]] durante il transito nella corsia del Telepass.
Lo storico G. A. Cornacchi ([[1560]]-[[1604]]) pubblicò nel [[1621]] una "Breve istoria..." ove narra del miracolo del salvataggio del sacerdote G. B Marinoni, caduto nell'Adda.
L'eliminazione del tempo di fermata e ripartenza e del pagamento manuale velocizza notevolmente lo scorrimento e riduce la probabilità che si formino code e ingorghi, annullando i tempi di attesa.
Il pagamento del pedaggio viene addebitato automaticamente sul conto corrente o su una [[carta di credito]] dell'intestatario (che deve dichiararne i dati) del contratto e fatturato a scadenze regolari, semplificando anche la gestione amministrativa di chi usa l'auto come strumento di lavoro.
 
== Telepass ricaricabile ==
[[Immagine:Adda.jpg|thumb|right|200px|Il fiume Adda a Tirano.]]
È un servizio attivo dal 2006 in via sperimentale, su tutte le autostrade a pedaggio della Sicilia ed in alcuni tratti autostradali della Campania.
L'architetto [[Giovanni Antonio Amadeo]], eletto nei ranghi degli ingegneri ducali, nel [[1488]] si era recato a Piattamala (frazione di Tirano) per procedere al "restauro delle fortificazioni" locali, poiché il duca aveva ragione di temere della nuova politica aggressiva degli Svizzeri.
 
Il dispositivo per fruire del servizio deve essere acquistato dall'automobilista e, pertanto, non è previsto un costo di noleggio e non deve essere necessariamente titolare di conto corrente o carta di credito.
Tirano, come del resto tutta la [[Valtellina]] e la [[Val Poschiavo]], fu nel [[Medioevo]] e anche nelle epoche successive teatro di sconto non solo per questioni politiche europee, ma anche per conflitti di natura religiosa.
 
A differenza del Telepass tradizionale, il Telepass ricaricabile, pur funzionando con la stessa tecnologia, presenta un display attivabile con la pressione di un pulsante, che consente di controllare il credito residuo ed altre informazioni connesse al suo corretto funzionamento.
Proprio a Tirano, a partire dal [[1620]], ebbe inizio la famosa rivolta valtellinese, citata dai testi di storia come “Sacro Macello” con riferimento alla battaglia decisiva contro i Grigioni, i quali intendevano imporre, tra l'altro, ai cattolicissimi valtellinesi la fede riformata.
 
I veicoli dotati di Telepass Ricaricabile accedono all'autostrada attraverso le stesse porte riservate ai veicoli dotati del Telepass tradizionale tuttavia, a differenza di quanto avviene per questi ultimi, l'addebito dei costi non è posticipato sul [[conto corrente]] o sulla [[carta di credito]] di appoggio, ma avviene scalando un credito prepagato, come avviene per i telefoni cellulari senza abbonamento. I tagli di ricarica previsti sono da 25, 50 e 75 €; il costo di ricarica è gratuito se effettuato presso i Punto Blu oppure on line sul sito Telepass, invece è di 1 € ogni 24 € di pedaggio se effettuato nella tabaccherie Sisal abilitate.
La sua vocazione commerciale si focalizza nel [[1514]] quando, su autorizzazione del governo grigionese, nelle zone adiacenti al santuario e per più giorni si teneva la fiera di [[San Michele]], una vera e propria fiera internazionale che durava due settimane, nella quale i mercanti erano ospitati con le loro merci nei fondaci (alcuni ancora esistenti) e dove i prodotti di [[Venezia]], d’[[Austria]] e di [[Francia]] venivano commercializzati.
 
Al momento dell'avvio della sperimentazione il Telepass ricaricabile aveva un costo di 55€ IVA compresa. Nel corso dell'estate 2012 è stato offerto in promozione a 49€ comprensive di 10&nbsp;€ di pedaggio prepagato. Tuttavia per l'attivazione, che comporta comunque la sottoscrizione di un contratto, è obbligatorio effettuare una ricarica di almeno 25€ di credito.
==Evoluzione demografica==
Pertanto al consumatore che opta per questa soluzione è richiesto un costo iniziale minimo di 74€.
{{Demografia/Tirano}}
Pertanto il costo dell'apparecchio in sé, escludendo l'acquisto "obbligatorio" di 35€ di credito, è di 39€ somma che, con gli attuali costi di noleggio del dispostivo tradizionale, comporterà un risparmio effettivo solo dopo 32 mesi dall'acquisto.
 
I tratti autostradali nei quali è utilizzabile (nonostante gli oltre sei anni di sperimentazione) sono rimasti i seguenti:
==Personaggi illustri==
* [[Autostrada A56|A56]] [[Tangenziale di Napoli]] - tutto il tratto;
* [[Autostrada A1 (Italia)|A1]] [[Napoli]] - [[Milano]] - solo nel tratto compreso tra Napoli e [[Caserta]] [[Sud]];
* [[Autostrada A16 (Italia)|A16]] [[Napoli]] - [[Canosa di Puglia]] - solo nel tratto compreso tra Napoli e [[Pomigliano d'Arco]];
* [[Autostrada A3 (Italia)|A3]] [[Napoli]] - [[Pompei]] - [[Salerno]] - nel tratto compreso tra Napoli e Salerno;
* [[Autostrada A18 (Italia)|A18]] [[Messina]] - [[Catania]] - per intero;
* [[Autostrada A20 (Italia)|A20]] [[Messina]] - [[Palermo]] - per intero;
* [[Autostrada A19 (Italia)|A19]] [[Catania]] - [[Palermo]] - al momento non è richiesto alcun pedaggio;
 
Il servizio è garantito dalla dotazione di uno speciale apparecchio con display che indica sia il costo del pedaggio, sia (tramite l'uso di un pulsante) il credito aggiornato dopo ogni passaggio sotto le barriere; quest'apparecchio, anziché essere consegnato in comodato d'uso dal "Punto Blu" come il Telepass tradizionale, va acquistato e rimane di proprietà del cliente.
Tra i "Mille" di [[Garibaldi]] vi era infatti un tiranese, nei primi governi dopo l'Unità figurava un ministro degli esteri tiranese, tra i progettisti del [[Canale di Suez]] un tiranese e a portare il tricolore sul pinnacolo della "Madunina" durante le Cinque giornate di Milano fu un tiranese.
 
Per ricaricare il credito (senza costi aggiuntivi) è sufficiente andare sul sito istituzionale Telepass oppure presso i Punti Blu presenti nelle zone interessate. Nelle [[tabaccherie]]-[[Lotto|ricevitoria del Lotto]] abilitate unitamente alla somma da ricaricare, dovrà essere esibita una "card" identificativa col codice a barre dell'apparecchio contenuta nella confezione del dispositivo ed è previsto un costo di 1euro.
Inoltre uno dei tiranesi più noti è il paroliere e produttore discografico [[Alberto Carisch]].
In un prossimo futuro sarà disponibile anche il servizio di ricarica tramite terminale [[Automated Teller Machine|Bancomat]].
 
La società [[Autostrade per l'Italia]] ha auspicato che, in futuro, potrà essere utilizzato su tutta la rete autostradale italiana.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
 
== Storia e tecnica dell'apparecchio ==
===Santuario della Madonna di Tirano===
{{citazione necessaria|Il primo [[prototipo]] del terminale di bordo fu sviluppato dal 20 dicembre [[1986]] fino al 17 aprile [[1987]], in tempi di record da soli tre progettisti (uno [[hardware]] e due [[software]], allora solo 24-25enni)}}, dipendenti di [[Sixcom]]<ref>[http://www.smartcard.co.uk/members/newsletters/1992/dec92.pdf smartcard.co.uk]</ref>, azienda del gruppo [[Olivetti]]. La presentazione del sistema fu fatta davanti ai direttori della [[Società Autostrade]] e dell'Olivetti, battendo sul tempo la [[Marconi]], azienda inglese che, in tempi successivi, fornì la tecnologia delle antenne.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/05/telepass-come-aggirare-il-casello.html repubblica.it]</ref>
[[Immagine:Santuario della Madonna di Tirano 095.jpg|thumb|right|150px|La facciata rinascimentale del Santuario della Madonna di Tirano]]
 
Il [[prototipo]] originale del Telepass aveva una forma rettangolare leggermente più grande e piatta, leggeva carte senza contatti [[AT&T]] ed avrebbe dovuto rendere possibili anche i pagamenti nelle [[area di servizio|aree di servizio]]. Quello attuale è basato su una tecnologia di [[transponder]], antenna passiva che, eccitata via radio da un'antenna attiva (boa), comunica con quest'ultima. All'avvicinarsi al casello autostradale la prima Boa accende il Telepass e lo prepara per la comunicazione con le altre due. La seconda Boa riconosce l'apparato sull'automezzo, trasmettendone i dati alla rete autostradale che fa alzare la sbarra. La terza Boa chiude e conferma il passaggio. Le tre Boe e il sistema a terra sono collegate con la sbarra con delle telecamere digitali e la rete autostradale, e il passaggio in entrata viene inviato al sistema informatico autostradale in modo da calcolare la tariffazione e accettare lo stesso apparato al casello in uscita. Più tardi i dati verranno elaborati e verrà spedito l'estratto conto.
Il Santuario della Madonna di Tirano, che sorge nella parte settentrionale dell'abitato, è da considerarsi il monumento religioso più importante della [[Valtellina]].
 
== Note ==
L'evento miracoloso alla base della costruzione del santuario stesso, ebbe luogo il [[29 settembre]] [[1504]] a Tirano, in un campo di [[fico|fichi]], quando la [[Madonna]] apparve al beato Mario Omodei, benedicendo la popolazione e chiedendogli di edificare un tempio in suo onore. Egli fu quindi il primo promotore della costruzione del Santuario, iniziata il [[25 marzo]] (giorno dell'Annunciazione di Maria Vergine) del [[1505]] e terminata nella sua parte esteriore nel [[1513]]. Per la consacrazione della chiesa si dovette attendere sino al [[14 maggio]] [[1528]] quando, completati gli interni, il santuario venne benedetto dal [[diocesi di Como|vescovo di Como]] [[Cesare Trivulzio]].
<references/>
 
== Altri progetti ==
Monumento insigne d'arte rinascimentale lombarda, si presenta poliedrico nella presenza delle opere d'arte che lo adornano: sulla facciata della chiesa spicca un portale dello scultore [[Alessandro Scala]] da [[Carona]], mentre all'interno si trova un [[organo (musica)|organo]] di pregevole fattura, realizzato tra il [[1608]] e il [[1617]] da [[Giuseppe Bulgarini]].
{{interprogetto|etichetta=telepass|wikt=telepass}}
 
Il gusto [[barocco]], la grazia e la ricchezza delle decorazioni a stucco, delle sculture e degli affreschi, fa sì che il santuario venga considerato, con il [[Duomo di Milano]] e la [[Certosa di Pavia]], una delle tre chiese più belle della [[Lombardia]].
 
La Madonna di Tirano è stata proclamata patrona della [[Valtellina]] da papa [[Pio XII]].
 
===Altri luoghi di culto===
 
Nel borgo è situata la collegiata di San Martino con il bel campanile in stile [[romanico]] lombardo del [[XV secolo]].
 
Il fatto che Tirano è stata per secoli crocevia di viandanti e di [[pellegrino|pellegrini]] è testimoniata dallo [[xenodochio]] di [[Santa Perpetua]], risalente al [[XI secolo]], ove venivano ospitati coloro che dal milanese e da Venezia si recavano in Germania, e che ancora domina Madonna di Tirano col piccolo campanile della sua chiesetta che vanta affreschi alto medioevali.
 
A poca distanza, sempre sulla stessa antica strada ma in [[Svizzera|territorio svizzero]], si incontra lo [[xenodochio]] di [[San Romerio]], costruito a 1.800 metri di altitudine su una rupe a strapiombo sul [[lago di Poschiavo]] e strettamente collegato al precedente. Fondati, pare, da nobili milanesi, i due conventi possedevano un ricco patrimonio fondiario e vennero ceduti nel [[1517]] al Santuario della Madonna.
 
===Luoghi d'interesse===
 
[[Immagine:Tirano centro.jpg|thumb|right|200px|Vista del centro di Tirano]]
 
Tirano è stata definita "la [[Merano]] della [[Valtellina]]", poiché con quella località condivide la presenza di viali e strade alberate e pregevoli giardini pubblici nelle zone centrali.
 
La parte storica, che sorge sulla riva sinistra dell’Adda è, a tratti, ancora circondata dalle possenti mura volute dal duca di [[Milano]] [[Ludovico il Moro]] verso la fine del [[XV secolo]], e dominata dalle rovine della poderosa Torre del castello di Santa Maria, familiarmente detto Castellaccio, di recente restaurate.
 
In buono stato di conservazione sono le tre porte da cui si accedeva al borgo: la Porta Poschiavina collegante con i [[Grigioni]] e l’[[Engadina]], la Porta Bormina verso Bormio e il [[passo dello Stelvio]] e la Porta Milanese attraverso la quale accedeva chi pervenisse dal [[Lago di Como]] o dal [[Passo dell'Aprica]].
 
A Tirano sono presenti diversi palazzi signorili: tra questi si ricordano Palazzo Marinoni (anticamente convento degli [[Agostiniani]] nel [[XV secolo]] ed ora sede municipale), i Palazzi Quadrio, Salis, Merizzi, Visconti-Venosta, Parravicini, Buttafava, Torelli ([[XVII secolo|XVII]]-[[XVIII secolo]]).
 
==Enogastronomia==
{{quote|Voltolina, com'è detto, valle circundata d'alti e terribili monti, fa vini potenti ed assai, e fa tanto bestiame, che da paesani è concluso nascervi più latte che vino.|[[Leonardo da Vinci]], Codice Atlantico - Foglio 214, [[1483]]-[[1518]]}}
Tipici della zona sono, oltre a formaggi e salumi, la vasta produzione di [[mela|mele]] nelle zone sul versante orobico ed i vini (basti ricordare lo Sforzato) prodotti sui tipici vigneti a terrazzo del versante retico, dominati dalle frazioni Baruffini e Roncaiola.
 
In tempi più antichi era diffusissima in valle la coltivazione del [[grano saraceno]], che ci ha lasciato famosi piatti tradizionali, a base di farina nera e formaggi, quali [[polenta]] nera, sciat e [[pizzoccheri]].
 
== Trasporti ==
 
===Strade===
 
Tirano è situata in corrispondenza dello snodo tra due importanti strade carrozzabili:
* la [[Strada Statale 38 dello Stelvio]], che permette di raggiungere agevolmente da un lato [[Milano]] (imboccando la [[Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga]] all'altezza di [[Piantedo]]) e [[Como]] (tramite la cosiddetta "[[Antica Via Regina|Via Regina]]", che anch'essa si dirama da [[Piantedo]]) e dall'altro la [[Val Venosta]] e [[Bolzano]] passando per il [[Passo dello Stelvio]];
* la Strada Nazionale (svizzera) 29, che collega Tirano all'[[Engadina]] attraverso il [[Passo del Bernina]].
 
===Ferrovie===
[[Immagine:TiranoBerninabahn04.jpg|thumb|right|150px|Un treno della [[Ferrovia Retica]] in piazza Basilica, a Tirano]]
A Tirano vi sono due stazioni ferroviarie situate sulla medesima piazza, entrambe con funzione di capolinea delle rispettive tratte ferroviarie che tuttavia non sono collegate tra loro:
* la linea Tirano-[[Milano]], dapprima gestita dalla [[Ferrovia Alta Valtellina]] (limitatamente al tratto Tirano-[[Sondrio]]) e poi, dal [[1970]], dalle [[Ferrovie dello Stato]];
* la linea Tirano-[[Sankt Moritz]] della [[Ferrovia Retica]] che, attraversando la [[Val Poschiavo]] e il [[Passo del Bernina]], collega la [[Valtellina]] all'[[Engadina]], seguendo un percorso che per la sua bellezza e per l'arditezza del tracciato è considerato tra i più interessanti al mondo: è infatti la più alta ferrovia ad aderenza d'[[Europa]] ed i suoi treni di colore rosso trasportano ogni anno su binari a scartamento ridotto dai trecento ai quattrocentomila viaggiatori, quasi tutti stranieri; ciò contribuisce a dare alla cittadina quelle caratteristiche cosmopolite che si riscontrano nelle grandi città.
 
== Sport ==
 
La squadra di [[Calcio (sport)|calcio]] di Tirano è l'Unione Sportiva Tiranese, che milita nel campionato regionale di [[Prima Categoria]].
 
Il [[28 maggio]] [[2008]] ha ospitato l'arrivo della 20ª tappa del [[Giro d'Italia 2008|Giro d'Italia]] con la vittoria di [[Emanuele Sella]]
 
===Elenco dei Sindaci del Comune di Tirano dal [[1945]] ad oggi===
*[[1945]] - [[1946]]: [[Nicola Lucini]]
*[[1946]] - [[1949]]: [[Bernardino Mazza]]
*[[1949]] - [[1951]]: [[Balilla Pinchetti]]
*[[1951]] - [[1956]]: [[Ermenegildo Cattaneo]]
*[[1956]] - [[1960]]: [[Benedetto Della Vedova (I)|Benedetto Della Vedova]]
*[[1960]] - [[1964]]: [[Andrea Panizza]]
*[[1964]] - [[1970]]: [[Aldo Oberti]]
*[[1970]] - [[1990]]: [[Lorenzo Maganetti]]
*[[1990]] - [[1999]]: [[Flavio Poluzzi]]
*[[1999]] - [[2004]]: [[Giordano Rossi]]
*[[2004]] -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;:&nbsp;[[Pietro Giovanni Del Simone]]
 
==Bibliografia==
*G. A. Cornacchi, ''Breve Istoria della Miracolosissima Madonna di Tirano'', 1621, rist., Tirano, 1934.
*A. Giussani e L. Varischetti, ''Il Santuario della Madonna di Tirano nella Storia e nell'Arte'', Como, 1926, rist. Sondrio, 1964.
*R. Sertoli Salis ''I Salis di Valtellina e il loro palazzo in Tirano'', ed. Tipografia Bettini e Ramponi, Tirano, 1953
*R. Sertoli Salis ''Tirano di ieri: saggi storici con una tavola'', ed. A. Giuffrè, 1959
*E. Pedrotti ''Le fortificazioni di Tirano‎'', ed. A. Giuffrè, 1960
*E. Pedrotti, P. Angelini e U. Cavallari ''Regesto delle pergamene della parrocchia di S. Martino di Tirano'', ed. A. Giuffrè, 1961
 
==Galleria fotografica==
<gallery>
Immagine:Stazionefstirano.jpg|Stazione FS di Tirano.
Immagine:Depositolocomotive.jpg|Il deposito locomotive completamente restaurato da parte del gruppo [[ALe883]] di Tirano
 
</gallery>
 
==Voci correlate==
*[[Comunità Montana della Valtellina di Tirano]]
*[[Giovanni Antonio Amadeo]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.telepass.it/|sito ufficiale}}
* [http://www.autostrade.it/ sito ufficiale] di [[Autostrade per l'Italia]]
 
{{Portale|trasporti}}
*[http://www.tirano.altervista.org Tirano - Informazioni turistiche, arte e cultura, prodotti tipici, tempo libero ed eventi, hotel, ristoranti, B&B]
*[http://www.tiranosulweb.net/indexsito.htm TiranoSulWeb.net]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Tirano}}
 
{{Provincia di Sondrio}}
 
 
[[Categoria:Comuni della provincia di Sondrio]]
[[Categoria:Comuni della Lombardia]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[Categoria:Autostrade]]
[[bg:Тирано]]
[[Categoria:Codice della strada]]
[[de:Tirano]]
[[Categoria:Sistemi informativi]]
[[en:Tirano]]
[[eo:Tirano (Italio)]]
[[es:Tirano (SO)]]
[[fr:Tirano]]
[[id:Tirano]]
[[ja:ティラーノ]]
[[la:Tiranum]]
[[lmo:Tiràn]]
[[nap:Tirano]]
[[nl:Tirano]]
[[pl:Tirano]]
[[pt:Tirano]]
[[rm:Tiraun]]
[[ru:Тирано]]
[[sv:Tirano]]
[[vo:Tirano]]