Bolivia e Sebastián Pinto: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{Coord|19|2|S|16|15|W|display=title}}
|Nome = Sebastián Pinto
{{Stato
|NomeCompleto = Sebastián Andrés Pinto Perurena
|nomeCorrente = Bolivia
|Immagine =Sebastian_Pinto.JPG
|nomeCompleto = Stato Plurinazionale della Bolivia
|Sesso = M
|nomeUfficiale = Estado Plurinacional de Bolivia
|CodiceNazione = {{CHL}}
|linkBandiera = Flag of Bolivia.svg
|Altezza = 187
|paginaBandiera = Bandiera della Bolivia
|Peso = 89
|linkStemma = Coat_of_arms_of_Bolivia.svg
|Disciplina = Calcio
|paginaStemma = Stemma boliviano
|Ruolo = [[Attaccante]]
|linkLocalizzazione = Bolivia (orthographic projection).svg
|Squadra = {{Calcio Eskisehirspor}}
|linkMappa = Bl-map.png
|TermineCarriera =
|motto = Firme y Feliz por la Unión
|SquadreGiovanili=
|lingua = [[Lingua spagnola|Spagnolo]] e tutte le lingue native<ref>[http://www.presidencia.gob.bo/download/constitucion.pdf Costituzione boliviana] - L'art. 5 della costituzione riconosce come ufficiali lo spagnolo e tutti gli idiomi di tutte le nazioni e popoli originari. Lo stesso articolo elenca questi idiomi: [[Lingua aymara|aymara]], araona,
{{Carriera sportivo
baure, bésiro, canichana, cavineño, cayubaba, chácobo, chimán, ese ejja, [[Lingua guaraní|guaraní]],
| |{{Calcio Universidad Catolica|G}} |
guarasu’we, guarayu, itonama, leco, machajuyai-kallawaya, machineri, maropa, mojeñotrinitario,
| |{{Calcio Universidad de Chile|G}} |
mojeño-ignaciano, moré, mosetén, movima, pacawara, puquina, [[Lingua quechua|quechua]],
}}
sirionó, tacana, tapiete, toromona, uru-chipaya, weenhayek, yaminawa, yuki, yuracaré e
|Squadre =
zamuco.</ref>
{{Carriera sportivo
|capitale = Sucre.
|2005-2006 |{{Calcio Universidad de Chile|G}} |7 (0)
|capitaleAbitanti = 215.778
|2006 |→ {{Calcio Cobreloa|G}} |17 (5)
|capitaleAbitantiAnno = 2001
|2007 |{{Calcio Universidad de Chile|G}} |27 (10)
|governo = [[Repubblica presidenziale]]
|2008 |{{Calcio Santos|G}} |8 (1)
|presidente = [[Evo Morales]]
|2008 |{{Calcio Nancy|G}} |0 (0)
|primoMinistro = <!-- nome del primo ministro o capo del governo - con o senza parentesi quadre -->
|2009 |{{Calcio Godoy Cruz|G}} |5 (0)
|elenco capi di stato = [[Presidenti della Bolivia|Presidente]]
|2009-2011 |{{Calcio Audax Italiano|G}} |25 (8)
|elenco capi di Governo =
|2011 |{{Calcio Varese|G}} |3 (0)
|indipendenza = Dalla [[Spagna]] il [[6 agosto]] [[1825]]
|2011-2012 |{{Calcio O'Higgins|G}} |14 (13)
|ingressoONU = [[14 novembre]] [[1945]] <sup>1</sup>
|2012-2014 |{{Calcio Bursaspor|G}} |38 (17)
|superficieTotale = 1.098.581
|2014-2015 |{{Calcio Millonarios|G}} |? (?)
|superficieOrdine = 27
|2015 |{{Calcio O'Higgins|G}} |? (?)
|superficieAcqua = 1,29
|2015- |{{Calcio Eskisehirspor|G}} |0 (0)
|popolazioneTotale = 8.274.325
}}
|popolazioneAnno = 2001
|popolazioneOrdine = 85
|popolazioneDensita = 8
|continente = [[America meridionale]]
|orario = [[Tempo Coordinato Universale|UTC]] -4
|valuta = [[Boliviano]]
|PIL= 25.684
|PILValuta= $
|PILAnno= 2005
|PILOrdine= 101
|PILprocapite= 2.724
|PILprocapiteValuta= $
|PILprocapiteAnno= 2005
|PILprocapiteOrdine= 127
|HDI= 0,723 (medio)
|HDIAnno= 2008
|HDIOrdine= 111
|energia = 0,05
|tld = .bo
|telefono = +591
|targa = BOL
|inno = [[Bolivianos, el hado propicio]]
|festa = [[6 agosto]]
|note = <sup>1</sup>È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nel [[1945]].
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Stato -->
La '''Bolivia''' è uno [[Stato]] dell'[[America meridionale]], situato nel centro del [[subcontinente]], [[stato senza sbocco al mare|senza sbocchi al mare]].
La sua superficie è di 1.098.581&nbsp;km². Secondo il [[censimento]] svolto nel [[2001]] contava 8.274.325 abitanti, mentre, secondo stime più recenti<ref>{{es}} [http://www.ine.gov.bo/ Istituto statistico boliviano]</ref> ([[2005]]), la popolazione avrebbe raggiunto quota 8.857.870 unità. In base alla nuova costituzione del Paese, adottata il [[25 gennaio]] del [[2009]], la [[Capitale (città)|capitale]] è unicamente [[LaPaz (città)|LaPaz]]<ref>http://www.presidencia.gob.bo/asamblea/nueva_cpe_aprobada_en_grande_en_detalle_y_en_revision.pdf</ref>, mentre precedentemente oltre alla capitale costituzionale, sempre Sucre, era riconosciuta come capitale amministrativa [[La Paz]], dove ha tuttora sede il Governo. La città più popolata è [[Santa Cruz de la Sierra]], con circa 1,5 milioni di abitanti. La Bolivia è uno dei paesi più poveri dell'[[America Latina]].
 
|SquadreNazionali=
Confina a [[nord]] e ad [[est]] con il [[Brasile]], a [[sud]] con [[Argentina]] e [[Paraguay]]
{{Carriera sportivo
e ad [[ovest]] [[Perù]] e [[Cile]].
|2011- |{{Naz|CA|CHL}} | 4 (3)<ref>2 (3) se si considera l'amichevole non ufficiale contro la [[Selezione di calcio dell'Aragona]] del 2006.</ref>
}}
|Aggiornato = 20 febbraio 2012
}}
{{Bio
|Nome = Sebastián Andrés
|Cognome = Pinto Perurena
|ForzaOrdinamento = Pinto ,Sebastian
|Sesso = M
|LuogoNascita = Santiago del Cile
|GiornoMeseNascita = 5 febbraio
|AnnoNascita = 1986
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = calciatore
|Nazionalità = cileno
|PostNazionalità = , di ruolo [[attaccante]] dell'[[Eskişehirspor Kulübü Derneği|Eskişehirspor]]
}}
 
== Storia Carriera==
===Club===
{{Vedi anche|Storia della Bolivia|Presidenti della Bolivia}}
In possesso di passaporto spagnolo,<ref>{{cita web|lingua=es|url=http://www.terra.com/deportes/articulo/html/fox500515.htm|titolo=El Real Madrid ficha gratis al chileno Sebastián Pinto 'el Tanque'|editore=terra.com|data=31 dicembre 2007|accesso=23 agosto 2012}}</ref> nel 2008 ha giocato con la squadra [[Brasile|brasiliana]] del [[Santos Futebol Clube|Santos]] una partita di Coppa Libertadores contro il [[Club Deportivo San José|San José]] (sconfitta per 2-1).<ref>{{cita web|url=http://www.transfermarkt.it/it/club-deportivo-san-jose-santos-futebol-clube/index/spielbericht_994236.html|titolo=Cronaca della partita - Tabellini Club Deportivo San José-Santos Futebol Clube, 20.03.2008 - Copa Libertadores|editore=transfermarkt.it|accesso=23 agosto 2012}}</ref>
=== Storia precolombiana ===
{{Vedi anche|Storia della Bolivia precolombiana}}
Questa parte del continente americano è abitata dalla nostra specie da 15.000-20.000 anni. Nelle regioni andine dell'attuale Bolivia fiorirono numerose culture di cui la più importante è forse la cultura [[Tiwanaku]], che si sviluppò tra il [[II secolo a.C.]] el il [[XIII secolo]] nella parte meridionale del [[Titicaca|Lago Titicaca]].
Molto più recente il dominio [[Inca]], che data il [[XV secolo]]. L'[[Impero Inca|impero]] del [[Tawantinsuyu]] venne sottomesso dalla conquista spagnola di [[Francisco Pizarro]] anche grazie alle lotte intestine per il potere.
 
Nel 2008-2009 ha giocato prima nella massima serie Argentina con la maglia del [[Club Deportivo Godoy Cruz Antonio Tomba|Godoy Cruz]] (5 presenze) e poi in quella cilena con l'[[Audax Italiano La Florida|Audax Italiano]] (2 presenze).
La Bolivia non è però solo un Paese andino. I due terzi del suo territorio sono bassipiani tropicali. In queste regioni, da epoca anteriori alla cultura [[Tiwanaku]], si svilupparono complesse organizzazioni umane che crearono e controllarono estese opere di ingegneria idraulica, nelle [[Savana|savane]] e [[foreste]] dell'attuale regione del [[Dipartimento di Beni|Beni]]. La [[cultura delle Lomas]] di [[Moxos]] e [[Baures]] permise per quasi 3.000 anni l'esistenza di una densa popolazione che riuscì a convivere con le periodiche inondazioni di imponenti affluenti del [[Rio delle Amazzoni]], come il [[Mamoré (fiume)|Mamoré]], [[Beni (fiume)|Beni]] e [[Iténez]].
 
Nel 2009-2010, sempre con l'Audax Italiano, ha disputato 24 partite del campionato di massima serie con 3 partite di spareggi.
=== Colonizzazione spagnola ===
{{Vedi anche|Storia della Bolivia coloniale}}
=== Dalle ribellioni all'indipendenza ===
{{Vedi anche|Storia dell'indipendenza della Bolivia}}
=== Storia della Repubblica ===
{{Vedi anche|Storia contemporanea della Bolivia}}
==== Le guerre di confine ====
Tra il [[1828]] e il [[1900]] la Bolivia fu in guerra aperta o latente un po' con tutte le Nazioni confinanti ([[Perù]], [[Cile]], [[Paraguay]] e [[Brasile]]), per questioni di confine e per il controllo di giacimenti minerari o risorse forestali (1899-1900 [[guerra del Acre]] per il controllo dell'estrazione del [[caucciù]]). Il più importante di questi conflitti è certamente la [[Guerra del Pacifico (1879-1884)|guerra del Pacifico]] ([[1879]]-[[1884]]), in cui Bolivia e [[Perù]] si scontrarono con il [[Cile]]. La sconfitta in questo conflitto e i successivi trattati di pace sottoscritti ed approvati dal governo boliviano, portarono alla cessione del litorale oceanico boliviano che così perse il suo accesso al mare.
 
Nel gennaio del [[2011]] viene acquistato dal [[Associazione Sportiva Varese 1910|Varese]], squadra [[italia]]na militante in [[Serie B 2010-2011|Serie B]], con cui ha firmato un contratto semestrale fino al 30 giugno dello stesso anno, con opzione per le due stagioni successive.<ref>{{cita web|url=http://www.varese1910.it/news.php?id=44|titolo=Chiuso il mercato: ecco le operazioni ufficiali|editore=A.S. VARESE 1910|data=31 gennaio 2011|accesso=23 agosto 2012}}</ref>
La Bolivia non si fece coinvolgere nella [[Prima guerra mondiale]], ma provocò il primo conflitto moderno del continente americano: la [[Guerra del Chaco]] ([[1932]]-[[1935]]) contro il [[Paraguay]]. La disfatta di fronte al più debole Paraguay, che portò alla perdita di parte del territorio del Chaco boreale, nel sud-est del paese, fu originata anche a causa dei gravi conflitti interni al suo esercito, la corruzione di parte degli ufficiali di maggior grado e la quasi totale estraneità del territorio del [[Chaco (regione geografica)|Chaco]] alla realtà nazionale boliviana.
 
A fine stagione rientra in [[Cile]], ingaggiato dal [[Club Deportivo O'Higgins]], squadra di massima serie cilena.
==== Storia moderna ====
La [[Guerra del Chaco]] portò al potere una nuova generazione di militari, con una forte enfasi nazionalista. Internamente la situazione restava caotica, con il dominio economico e sociale dei ''baroni dello stagno'' che controllavano l'intera economia nazionale. Fu opera di questi la destituzione degli ufficiali nazionalisti e l'instaurazione di un governo pro-[[Stati Uniti d'America|USA]] che partecipò formalmente alla [[Seconda guerra mondiale]]. Questa partecipazione generò solo maggior risentimento nella popolazione, giacché si limitò alla fornitura agli USA di materia prima a prezzi irrisori, senza nessun reale riconoscimento per l'economia nazionale.
 
Nel gennaio del 2012, viene prelevato dai turchi del [[Bursaspor]].<ref name = "arrivo al Bursaspor">{{cita web |autore = |data = 10 gennaio 2012 |url =http://www.latercera.com/noticia/deportes/2012/01/656-423710-9-sebastian-pinto-firma-en-turquia-y-aumenta-rumores-sobre-milla.shtml |titolo =Sebastián Pinto firma en Turquía y aumenta rumores sobre Milla |editore = [[La Tercera|latercera.com]] |accesso= 20 febbraio 2012}}</ref>
Tutto ciò contribuì all'avvenimento storico di maggior trascendenza dall'indipendenza: la [[Rivoluzione boliviana (1952)|rivoluzione]] del [[1952]]. Artefice della rivoluzione fu [[Víctor Paz Estenssoro]] e il [[Movimento Nazionale Rivoluzionario]]. Venne istituito il suffragio universale, furono nazionalizzate le miniere di stagno e nel [[1953]] si decretò la [[riforma agraria]]. Con la rivoluzione nazionalista la Bolivia uscì, secondo l'opinione di molti, dall'età feudale.
 
===Nazionale===
==== Storia contemporanea ====
Conta una presenza con la [[Nazionale di calcio del Cile|Nazionale cilena]] nel [[2006]] in un'amichevole non ufficiale disputata contro la [[Selezione di calcio dell'Aragona]].<ref>{{cita web|lingua=es|url=http://www.cooperativa.cl/prontus_nots/site/artic/20061222/pags/20061222134832.html|titolo=Sebastián Pinto fue el último convocado a la selección|editore=Cooperativa.cl|data=22 dicembre 2006|accesso=23 agosto 2012}}</ref>
L'[[Movimento Nazionale Rivoluzionario|MNR]] restò al Governo, con importanti successi elettorali, fino al [[1964]], quando un colpo di Stato militare portò alla presidenza il generale [[René Barrientos Ortuño]]; fu durante il suo Governo che si sviluppò la guerriglia del [[Ernesto Guevara|Che]] nel Dipartimento di Santa Cruz. Fu lui a dare l'ordine di assassinare [[Ernesto Guevara|Ernesto "Che" Guevara]] il 9 ottobre del 1967. Barrientos morì l'anno dopo in un misterioso incidente aereo.
Il 21 dicembre [[2011]] gioca la sua prima partita ufficiale firmando una tripletta in una vittoriosa amichevole contro il [[Nazionale di calcio del Paraguay|Paraguay]].<ref>{{cita web|url=http://www.calciosudamericano.it/amichevole-cile-paraguay-3-2-tripletta-per-sebastian-pinto/|titolo=Amichevole: Cile-Paraguay 3-2, tripletta per Sebastian Pinto|data=22 dicembre 2011|accesso=22 dicembre 2011|autore=''calciosudamericano.it''}}</ref>
 
==Note==
Furono periodi di colpi di Stato militari, anche qualcuno di sinistra. In quegli anni, la Bolivia partecipò al piano continentale di repressione e assassinio degli oppositori politici denominato ''[[Operazione Condor|Plan Condor]]'', assieme a [[Cile]], [[Argentina]], [[Brasile]], [[Paraguay]] e [[Uruguay]]. Al generale [[Hugo Banzer]], succedette [[García Meza Tejada]] che instaurò l'epoca della narco-dittatura, in cui la [[cocaina]] e il narcotraffico diventarono strumento di pianificazione economica dello Stato. A sorreggere il potere di Meza e del suo ministro dell'interno, [[Arce Gomez]], furono anche squadre di neonazisti e neofascisti italiani (tra i quali il terrorista [[Stefano Delle Chiaie (politico)|Stefano Delle Chiaie]]). Con la caduta di Garcia Meza si chiusero anche gli anni del dorato esilio in Bolivia di Klaus Altman (cioè [[Klaus Barbie]]), il carnefice nazista chiamato il ''boia di Lione'', che aveva goduto di grande favore da parte dei militari boliviani e che verrà estradato in [[Francia]] al ritorno della democrazia nel [[1982]].
 
Col Governo democratico di [[Hernán Siles Zuazo|Siles Zuazo]] ([[1982]]-[[1985]]) si aprì il periodo democratico che dura tutt'oggi. La grave crisi economica durante questo primo governo, con un'inflazione a vari zeri, portò ad una nuova presidenza del [[Movimento Nazionale Rivoluzionario|MNR]] con [[Víctor Paz Estenssoro]] (1985-1989) che risanò l'economia al prezzo di gravi disagi sociali. La politica economica strutturata dall'MNR, definita neoliberale, proseguì con la presidenza di [[Paz Zamora]], del Movimento della sinistra rivoluzionaria ([[MIR]]), appoggiato dal partito dell'ex dittatore [[Hugo Banzer|Banzer]].
 
Nel [[1993]] tornò al governo l'MNR con [[Sanchez de Lozada]] ([[1993]]-[[1997]]). Si trattava di un Governo riformista di impronta [[Neoliberalismo|neoliberale]], con l'appoggio di alcuni partiti della sinistra boliviana. Durante la presidenza di Sanchez de Lozada si promulgarono molte importanti Leggi di riforme sociale ed economica, come la Legge di partecipazione popolare, la Legge INRA e quella forestale. Si avviarono anche i processi di privatizzazione di molte compagnie statali che portarono a contestazioni e accuse di ''vendere la Patria agli stranieri''. Successivamente, durante la presidenza dell'ex dittatore [[Hugo Banzer]] ([[1997]]-[[2001]]), sostenuto da un'incontrollabile e corrotta mega coalizione di partiti di varia tendenza [[Populismo|populista]]), furono capitalizzate anche le due raffinerie boliviane. Dopo la disastrosa presidenza di Banzer e, alla sua morte, del vicepresidente [[Jorge Quiroga]] ([[2001]]-[[2002]]), l'economia boliviana era al tracollo. Inoltre, durante la presidenza Banzer iniziarono con forza le lotte popolari con la rivolta dell'acqua a [[Cochabamba]] nel [[2000]], lotte che si sarebbero poi consolidate negli anni seguenti.
 
Nel [[2002]] è stato rieletto alla presidenza [[Sanchez de Lozada]], detto ''Goni''. Nel febbraio del [[2003]] una sommossa della polizia ha fatto rimanere il Paese senza forze dell'ordine per tre giorni ed ha portato ad uno scontro armato di alcuni reparti della polizia con l'esercito. Nell'ottobre del 2003, la sommossa si è estesa ed ha avuto come epicentro la città altipianica di [[El Alto]], cresciuta vertiginosamente negli ultimi anni, diventando la terza città della Bolivia.
El Alto ha bloccato i rifornimenti alla capitale [[La Paz]], l'esercito ha sparato sulla folla ed il bilancio è stato di una sessantina di morti. La situazione per Sanchez de Lozada si è fatta insostenibile dopo che il vicepresidente [[Carlos Mesa]] ha ritirato il suo appoggio al Governo. ''Goni'' è così fuggito negli [[Stati Uniti d'America|USA]].
 
Il vicepresidente, il giornalista Carlos Mesa, ha preso il suo posto ma, nonostante la sua abilità dialettica, il Paese ha continuato a vivere in perenne sommossa. Mesa ha convocato un referendum sulle risorse idrocarburifere che non accontenta le parti in conflitto. La sua ambiguità ha generato inquietudine nelle nuove aree economicamente centrali del Paese, soprattutto la regione attorno alla città di [[Santa Cruz de la Sierra]]. Per la prima volta l'oriente della Bolivia, i due terzi del territorio nazionale, più volte considerato subalterno alla zona andina, ha parlato di autonomia dal potere centrale e si è ipotizzato addirittura un movimento secessionista.
 
Un'iniziale alleanza con il partito del dirigente dei produttori di foglie di coca, e capo del principale partito di opposizione, [[Evo Morales]], si è frantumato di fronte all'ambiguità del presidente, ai continui blocchi stradali ed alle richieste popolari di nuove elezioni e dell'istituzione di un'assemblea costituente. Mesa, dopo aver assicurato il ricorso a nuove elezioni, ha passato la presidenza della Repubblica per le questioni amministrative a [[Eduardo Rodriguez]], presidente della Corte Suprema.
 
Il 21 dicembre 2008 è stata dichiarata ''nazione liberata dall'analfabetismo'' [http://www.unita.it/index.php?section=ansanews&idNotizia=8748]
 
==== Attualità ====
Nelle elezioni convocate per dicembre del [[2005]], Morales, del ''Movimiento al Socialismo'' ([[MAS]]), ha vinto le elezioni con la maggioranza assoluta degli elettori. Nel gennaio del [[2006]], Morales si è insediato come presidente. Nonostante la vittoria ottenuta, a causa della legge elettorale boliviana, il MAS ha ottenuto la maggioranza alla Camera ma non al Senato.
 
Il [[1º maggio]] [[2006]], Morales ha nazionalizzato, per la terza volta nella storia boliviana, gli idrocarburi, creando apprensione in [[Spagna]] e [[Brasile]], principali compratori del [[gas]] boliviano e in [[Argentina]], destinataria del gas della spagnola ''Repsol''. Con questa riforma, lo Stato boliviano guadagnerà circa l'80% dei profitti dell'estrazione del petrolio. Nello stesso mese, il governo di Morales ha annunciato una nuova riforma agraria, con l'obiettivo ufficiale di redistribuire la terra ai contadini. Si tratta di una proposta controversa e che potrebbe creare conflitti tra i nuovi concessionari di terre, principalmente di origine altipianica, [[Quechua]] e [[Aymara]] (come Morales), e gli oltre 30 gruppi indigeni delle terre tropicali amazzoniche e del Chaco, dove sono ubicate le terre a distribuirsi. Inoltre, questa proposta potrebbe aggravare ulteriormente la distruzione di ecosistemi forestali e savane e porre in pericolo aree protette e parchi nazionali.
 
Il 2 luglio del 2006 si sono svolte le elezioni per l'Assemblea Costituente. Il partito di governo, il MAS, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi (poco più del 50% dei voti e 137 assembleisti su 255 in totale, oltre ad alcuni eletti con altre sigle). Gli eletti all'assemblea si sono insediati nella città di Sucre il giorno della festa nazionale boliviana, il 6 agosto.
 
Nonostante il testo di convocazione alle urne per la costituente, ed accordi anteriori, menzionasse che l'approvazione degli articoli e del nuovo testo costituzionale dovesse essere approvato dai due terzi degli eletti (170), il partito di governo di Morales vuole ora imporre l'approvazione degli articoli e del nuovo testo della costituzionale per maggioranza semplice.
 
Anche a causa di questi problemi la nuova carta costituzionale non è stata approvata nei tempi previsti (6 agosto 2007). Un accordo tra governo e opposizione ha permesso un'estensione dei lavori dell'assemblea fino a dicembre 2007, ma i gravi contrasti interni di tipo economico, etnico e politico, il nuovo conflitto sul tema della capitale nazionale (il dipartimento di [[Chuquisaca]] vuole che [[Sucre]] ritorni ad essere capitale della Bolivia a tutti gli effetti generando una forte opposizione del maggioritario dipartimento di [[La Paz]], grande serbatoio di voti per Morales) potrebbero non garantire una equitativa e democratica approvazione del nuovo testo costituzionale.
 
Il 25 gennaio 2009, in seguito ad un referendum, la Bolivia ha approvato la nuova Costituzione promossa dal Presidente Evo Morales. Questa nuova legge fondamentale si propone di realizzare delle nuove riforme volte a rinforzare il ruolo dello Stato e delle giustizia sociale.<ref>[http://www.europarl.europa.eu/news/public/story_page/029-47353-026-01-05-903-20090128STO47352-2009-26-01-2009/default_it.htm Osservatori europei in Bolivia per una nuova costituzione] articolo pubblicato sul sito web del Parlamento europeo il 28 gennaio 2009</ref>
 
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia della Bolivia}}
 
Compresa tra il [[tropico del Capricorno]] e il 10º parallelo S.
 
=== Morfologia ===
{{vedi anche|Montagne della Bolivia}}
Si distinguono due grandi aree geografiche:
 
*le terre orientali tropicali, i due terzi del paese, divise tra bacino amazzonico e l'area del chaco.
*le Ande, un terzo del paese, nella parte occidentale, costituite sia dalla cordigliera come dall'altipiano
 
Due terzi del territorio boliviano sono bassipiani tropicali, [[Affluente|tributari]] del [[Rio delle Amazzoni]] e del [[Rio de la Plata]]. Questa enorme estensione di più di 700.000&nbsp;km², è coperto da [[Foresta|foreste]] tropicali pluviali, umide, monsoniche e secche. <br />
Inoltre, la Bolivia possiede la foresta tropicale secca più estesa al mondo nella regione del [[Chaco (regione geografica)|Chaco]].<br />
Circa 250.000&nbsp;km² sono [[Savana|savane]] alluvionali, pantani e savane secche. Esistono inoltre grandi laghi amazzonici, i più estesi della regione.
 
La zona [[Ande|andina]] del Paese è situata nella parte occidentale. È caratterizzata da un ''plateau'' delimitato da due catene montuose: la ''Cordillera Occidental'' prossima a quella ''Oriental''.<br />
Sono numerose le cime superiori ai 6.000 metri, le più alte sono il [[Sajama]] (m. 6.542), l'[[Illampu]] (m. 6.421) e l'[[Illimani]] (m. 6.402).
 
=== Idrografia ===
 
Con l'eccezione del bacino [[endoreico]] costituito dal [[Desaguadero (fiume della Bolivia)|Desaguadero]] che collega il lago [[Titicaca]] al [[Lago Poopó]], la gran parte del territorio è tributario del sistema idrografico del rio delle Amazzoni e, in misura minore, del rio della Plata.
Il bacino idrografico più importante è quello del fiume [[Mamoré (fiume)|Mamoré]], che copre, con l'[[Iténez]] che segna il confine con il [[Brasile]], circa 600 000&nbsp;km². Riunendosi al nord della Bolivia con il [[Beni (fiume)|Beni]], forma il principale ramo d'origine del [[Madeira (fiume)|Madeira]], che costituisce uno dei principali affluenti del [[Rio delle Amazzoni]] (10% della portata complessiva). Tutto il corso del Mamoré è navigabile, assieme a parte dell'Iténez, Beni, [[Madre de Dios (fiume)|Madre de Dios]] e [[Ichilo (fiume)|Ichilo]]. Nell'area meridionale il corso d'acqua più importante è il [[Pilcomayo]] il quale tributa, dopo un lungo corso, nel fiume [[Paraguay (fiume)|Paraguay]] e quindi nel [[Rio della Plata]].
 
=== Clima ===
Data la morfologia del territorio e l'ampio spazio latitudinale occupato, la Bolivia possiede una delle maggiori diversità climatiche della Terra, ciò che permette un ampissimo spettro di specie coltivabili, sia tipiche di climi continentali e temperati, come la [[Solanum tuberosum|patata]] o l'[[Avena sativa|avena]], di climi mediterranei, come la [[Vitis|vite]] e l'[[olivo]], e climi tropicali, come il [[cacao]] e il [[banano]].
 
Nell'altipiano andino propriamente detto le precipitazioni non superano i 500&nbsp;mm annui nella fascia umida del settore nord e la temperatura media annua è inferiore ai 10 °C. Il settore meridionale è più secco e tendente alla formazione desertica.
 
Le terre tropicali dell'oriente boliviano hanno due climi principali. A nord del parallelo 18ºS, il clima è propriamente amazzonico, con breve stagione secca e temperatura variabili tra i 22 e 26 °C di media e precipitazioni tra i 1.000 e 3.000&nbsp;mm/anno.
Il settore a sud del parallelo 18ºS ha un clima più mite e secco, con temperature medie tra i 20 e 22 °C e precipitazioni tra i 500 e 1.000&nbsp;mm/anno. In questo settore si hanno le maggiori escursioni termiche del tropico boliviano, con massime superiori ai 35 °C e minime anche inferiori allo 0 °C.
Il settore più piovoso, e tra quelli con le maggiori precipitazioni del bacino amazzonico, è la fascia preandina, 180-700 m s.l.m., tra i dipartimenti di Santa Cruz, Cochabamba, Beni e La Paz. Le precipitazione vanno da 2.500 a 5.000&nbsp;mm anno, ma in alcuni settori superano i 6.000mm annui.
 
== Popolazione ==
Popolazione totale: 9.427.000
 
Densità: 8.5 per km²
 
=== Etnie ===
Secondo l'ultimo censimento del 2001 dell'Istituto Nazionale di Statistica (INE), la popolazione indigena rappresenta circa il 49,95% della popolazione totale. Percentuale che arriva al 73,20% se consideriamo le sole zone rurali.
 
Secondo il [[CIA World Factbook]] [[2006]], la popolazione boliviana è costituita dai seguenti gruppi etnici: [[quechua]] 30%, [[aymara]] 25%, meticci 30%, europei 15%.
 
In realtà, in Bolivia esistono attorno a 40 gruppi etnici, la maggior parte ignorati da questi dati e abitanti originari principalmente nelle pianure tropicali della Bolivia orientale [http://www.amazonia.bo/pueblos.php?opcion=pueblos&codigo=5]. Inoltre il processo di meticciato è stato continuo dal tempo della conquista spagnola e per questo una chiara ed inequivocabile definizione etnica non può esser determinata facilmente. Anche l'attuale presidente [[Evo Morales|Morales]] non potrebbe esser considerato esclusivamente di etnia aymara essendo imparentato con ''cholos'', la definizione boliviana del meticcio tra quechua o aymara con europeo.
 
Il dato della CIA sembra più un'informazione linguistica riferita ai Quechua ed Aymara parlanti. Nonostante questo il riferimento linguistico non assegna automaticamente un'appartenenza etnica.
In questo senso va menzionato come, dopo gli avvenimenti della rivoluzione nazionalista del 1952, il processo storico di integrazione che essa avviò portò anche alla rimozione dell'identità indigena, vista allora come un'eredità negativa della conquista e dello stato para feudale prerivoluzionario, facendo delle genti quechua e aymara un popolo contadino. Tuttora tutte le federazioni rurali quechua e aymara sono federazioni di contadini o coloni, dove non si menziona il termine indigeno. Solo recentemente il presidente Morales ha recuperato la nozione indigena anche per quechua e aymara, pur restando gli unici che si definivano e continuano a definire indigeni quelli delle terre orientali tropicali.
 
Infine, non va dimenticato come il Quechua fu mantenuto e fomentato in forma pianificata dagli spagnoli come strumento di omogeneizzazione linguistica nelle terre andine per facilitarne quindi anche il dominio. Per questo vennero gradualmente rimosse le altre lingue andine (nelle Ande boliviane, oltre al Quechua ed Aymara, rimane solo un piccolo nucleo di [[lingua Uru]]). La diffusione del Quechua contò anche con l'intervento della chiesa che, col frate [[Ordine dei Frati Predicatori|domenicano]] [[Domingo de Santo Tomás]], produsse la prima grammatica di lingua quechua già verso la metà del [[XVI secolo]]. Anche per questi motivi, quindi, il dato dei parlanti quechua supererebbe quello degli appartenenti realmente all'etnia quechua, portando, talvolta, a sovrastime dei dati relativi alle etnie.
 
Nelle regioni orientali amazzoniche e del Chaco della Bolivia vivono circa 500mila indigeni, in cui è certamente maggior la perdita delle conoscenze linguistiche ancestrali ma non del concetto di appartenenza etnica, che ha avuto nella ''marcia per il territorio e la dignità'' del [[1990]] [http://www.amazonia.bo/amazonia_bo.php?id_contenido=252&opcion=detalle_not] [http://www.la-razon.com/versiones/20060806_005625/nota_276_317151.htm] un'affermazione chiara e cosciente dei popoli indigeni boliviani delle pianure tropicali [http://www.coica.org/sp/miembros/cidob.html].
 
Le popolazioni indigene del tropico [[amazzonia|amazzonico]] e del chaco boliviano appartengono principalmente ai gruppi:
*[[Tupi Guaranì]]: guaranì, izoceño, sirionò, guarayo, yuqui, ecc.
*[[Arawak]]: mojeños, baures, trinitarios, ecc.
*[[Tacaná]]: cavineños, ese ejja, araona, tacaná
*[[Mosetén]]: chimanes, mosetenes
*[[Zamuco]]: ayoreo
*[[Pano]]: chacobo, yaminahua, pacahuara
*[[Chapacura]]: morè
 
Importanti anche altri gruppi etnici non appartenenti a famiglie linguistiche specifiche: [[chiquitos]], [[yuracaré]], [[cayubaba]], [[movima]], ecc.
 
Queste popolazioni delle terre tropicali della Bolivia rappresentano più del 5% della popolazione totale boliviana.
 
In Bolivia gli abitanti nati nelle regioni orientali tropicali (2/3 del paese), siano essi di origine europea, meticci o indigeni, vengono colloquialmente chiamati [[camba]]. Parimenti gli abitanti delle regioni andine, vengono definiti, anche se spesso in forma dispregiativa, [[kolla|colla]].
 
=== Emigrazione ===
Negli ultimi anni la Bolivia è divenuta una terra di emigranti. Inizialmente le mete principali dell'emigrazione boliviana erano i paesi vicini, principalmente [[Brasile]] e [[Argentina]] (dove si creda vivano due milioni di boliviani, tra immigrati e discendenti) e dove essa ha assunto caratteri illegali ed ha provocato tendenze xenofobe.<ref>{{es}} [http://www.la-razon.com/versiones/20080923_006404/nota_250_675980.htm “Boliviano” es un insulto en Argentina] - da ''La Razón'' del [[23 settembre]] [[2008]].</ref> Dalla crisi economica della fine degli anni novanta, e con il progressivo estremo restringimento all'emigrazione negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], la migrazione boliviana ha assunto caratteri di esodo massiccio verso l'Europa, principalmente [[Spagna]] e [[Italia]], che hanno portato l'[[Unione Europea]] all'istituzione del visto d'entrata per i cittadini boliviani, al quale erano esenti (a differenze per esempio dei cittadini colombiani e peruviani) fino all'aprile del 2007. Attualmente in Spagna la comunità di boliviani supera ampiamente le 300 mila persone, delle quali solo 63mila sono residenti legali.
 
=== Religione ===
L'articolo terzo della Costituzione boliviana riconosce e sostiene la libertà di culto.
 
La maggior parte della popolazione è [[cattolica]] (75%) ma sono in forte crescita culti genericamente definiti protestanti e movimenti cristiani detti sette, molto popolari nei quartieri periferici delle città. Si stanno riproponendo con forza anche gruppi che fanno riferimento a rituali religiosi ancestrali preispanici.
 
Molte scuole ed università sono di proprietà di gruppi religiosi di vario orientamento, cattolici, [[Bahai]], la setta Moon coreana, ecc.
 
La chiesa cattolica ha in Bolivia 4 arcidiocesi, sette diocesi, due prelature e cinque vicariati apostolici.
 
Tra i più importanti avvenimenti religiosi degli ultimi decenni, si possono menzionare la visita di [[Giovanni Paolo II]], nel 1988, e la nomina a cardinale, il primo boliviano, di monsignor Terrazas, arcivescovo di [[Santa Cruz]].
 
<!--=== Lingue ===-->
 
== Ordinamento dello stato ==
=== Suddivisione amministrativa ===
{{vedi anche|Suddivisioni della Bolivia}}
La Bolivia è divisa in 9 [[Dipartimenti della Bolivia|dipartimenti]] (''departamentos''). Ogni dipartimento si divide in [[Province della Bolivia|province]] per un totale di 112 su tutto il territorio nazionale. A sua volta ogni provincia si divide in [[Comuni della Bolivia|comuni]], attualmente sono presenti 348 comuni. A sua volta ogni comuni si divide in [[Cantoni della Bolivia|cantoni]], attualmente sono presenti 989 cantoni. A sua volta ogni cantone si divide in [[Vice-cantoni della Bolivia|vice-cantoni]], attualmente sono presenti 2998 vice-cantoni.
 
{| bgcolor=#FFFFCC border=1 cellspacing=2 cellspacing=0 align=center style="Border:1px solid grey; border-collapse:collapse" cellpadding=2
|-
| style=background:#DBEDF0; align=center colspan=6 |<span style="font-size:1.3125em">
'''Bolivia: divisione amministrativa per dipartimento'''
</span>
|rowspan="12" align=center|[[File:Bolivia departments named.png|230 px]]
|-
|'''Dipartimento'''
|'''Capoluogo'''
|'''Abitanti<br />capoluogo'''
|'''Superficie<br />km²'''
|'''Abitanti<br />(INE 2005)'''
|'''Densità*'''
|-
|'''[[Dipartimento di Beni|Beni]]'''
|[[Trinidad (Bolivia)|Trinidad]]
|89.000
|213.564
|406.000
|1,7
|-
|'''[[Chuquisaca]]'''
|[[Sucre (città)|Sucre]]
|261.000
|51.524
|601.000
|10,3
|-
|'''[[Dipartimento di Cochabamba|Cochabamba]]'''
|[[Cochabamba]]
|578.000
|55.631
|1.671.000
|26,2
|-
|'''[[Dipartimento di La Paz (Bolivia)|La Paz]]'''
|[[La Paz]]
|839.000
|133.985
|2.630.000
|17,6
|-
|'''[[Dipartimento di Oruro|Oruro]]'''
|[[Oruro]]
|216.000
|53.588
|433.000
|7,3
|-
|'''[[Dipartimento di Pando|Pando]]'''
|[[Cobija]]
|31.000
|63.827
|66.000
|0,8
|-
|'''[[Dipartimento di Potosí|Potosì]]'''
|[[Potosí]]
|160.000
|118.218
|768.000
|6,0
|-
|'''[[Dipartimento di Santa Cruz|Santa Cruz]]'''
|[[Santa Cruz de la Sierra]]
|1.372.000
|370.621
|2.388.000
|5,5
|-
|'''[[Dipartimento di Tarija|Tarija]]'''
|[[Tarija]]
|183.000
|37.623
|459.000
|10,4
|-
|'''TOTALE'''
|
|''' '''
|'''1.098.581'''
|'''9.427.000'''
|'''7,5'''
|}
 
* La densità è calcolata ai dati del censimento del 2001
 
<!--=== Rivendicazioni territoriali, exclavi, enclavi, territori d'oltremare ecc. ===
(utilizzare il titolo idoneo per lo stato descritto)-->
 
=== Città principali ===
Oltre ai capoluoghi dei dipartimenti, altre città importanti sono (per dipartimento e per l'intera area municipale):
 
[[El Alto]] (800.000 ab., Dipartimento di La Paz), [[Quillacolo]] (124.000 ab., Dip. di Cochabamba), [[Sacaba]] (146.000 ab., Dip. di Cochabamba), [[Yacuiba]] (108.000 ab., Dip. di Tarija),
[[Montero]] (90.000ab., Dip. di Santa Cruz), [[Riberalta]] (88.000 ab., Dip. di Beni).
 
<!--=== Istituzioni ===
Spiegazione...-->
==== Ordinamento scolastico ====
 
* Tasso di alfabetizzazione: 84%.
* Studenti universitari: 109.503.
 
Obbligo scolastico fino a 14 anni.
 
==== Sistema sanitario ====
Il sistema sanitario pubblico è altamente carente, sia in mezzi come nelle risorse umane. Gli aventi diritto a questo sistema devono comunque, nella maggior parte dei casi, pagare tutte le medicine anche durante il ricovero ospedaliero. Non esistono medici curanti convenzionati e le visite vengono effettuale solo all'interno delle strutture sanitarie pubbliche.
 
Durante il secondo governo di [[Sanchez de Lozada]] venne introdotta l'assicurazione pubblica materna-infantile, destinata a garantire le cure a tutte le donne in periodo di gestazione e per gli infanti fino ai due anni.
 
<!--==== Forze armate ====
== Politica ==
=== Politica interna ===
=== Politica estera ===-->
 
== Economia ==
* Prodotto Nazionale Lordo: 970$ pro capite (91º posto della classifica mondiale).
* Bilancia dei pagamenti: -715 milioni di $.
* Inflazione: 4,7%.
* Disoccupazione: 10,00%. Questo dato è puramente indicativo giacché in Bolivia il commercio e le attività definite informali, completamente al di fuori anche del debolissimo sistema impositivo boliviano, sono difficilmente quantificabili.
[[File:Periferia montero4.jpg|thumb|right|250px|Maiali liberi per le strade di [[Montero]]]]
 
Secondo i dati della tradizionale statistica mondiale, la Bolivia ha uno dei redditi pro-capite tra i più bassi del continente. Questo dato contrasta con la grande ricchezza di risorse naturali e la scarsa densità della popolazione, che potrebbe far pensare ad una maggior disponibilità economica per gli abitanti.
Le ragioni sono evidentemente da individuarsi nell'arretratezza del sistema produttivo e sociale.
 
Punti di forza: Abbondanza di risorse naturali (minerali, petrolio, gas, foreste, terra, acqua, ecc). Bassa densità della popolazione.
Punti di debolezza: [[Corruzione]]. Mercato delle materie prime vulnerabile alla fluttuazione dei prezzi. Economia informale. Contrabbando. Struttura educativa inadeguata.
 
=== Risorse ===
* Produzione di energia elettrica: 805.000&nbsp;kW.
* Pesca: 6.300 tonnellate l'anno.
* Petrolio: 20.631 b/g.
* Allevamento: pecore 8,4 milioni, capre 1,5 milioni, bovini 6,4 milioni, suini 2,6 milioni.
* Minerali: [[stagno (metallo)|stagno]], [[gas naturale]], [[petrolio]], [[zinco]], [[oro]], [[antimonio]], [[tungsteno]], [[argento]], [[piombo]], [[litio]]
La Bolivia, la regione più ricca della colonia spagnola durante i secoli XVI e XVII, è oggi il paese più povero dell'America del Sud, nonostante l'indubbia abbondanza di materie prime e l'alto potenziale di sviluppo.
 
=== Industria ===
Le attività industriali sono incipienti e Bolivia continua ad essere un importatore netto di prodotti finiti, molti dei quali entrano nel paese di contrabbando. Nonostante le difficoltà strutturali della Bolivia, con una scadente rete stradale e ferroviaria, in questi ultimi anni, dato anche il basso costo della manodopera e le irrilevanti garanzie sociali per i lavoratori, sono aumentate notevolmente le attività manifatturiere. Nella città di El Alto si sono sviluppate le industrie tessili e di altre manifatture principalmente destinate all'esportazione. La città di Santa Cruz de la Sierra ha una fiorente industria alimentare, tessile e di materiali per la costruzione. Una delle più importanti attività industrali nazionali è la produzione della birra. Due le raffinerie di petrolio, a Santa Cruz de la Sierra e Cochabamba. Numerosi i cementifici. Negli ultimi anni hanno acquistato peso la trasformazione di materie prime di origine forestale per l'esportazione, come il legno pregiato ([[mogano]] e cedro principalmente) e la [[noce del Brasile]].
 
=== Trasporti ===
[[File:Periferia montero3.jpg|thumb|left|250px|Due taxi e un carretto nella periferia di [[Montero]]]]
Il parco automotore della Bolivia è aumentato notevolmente negli ultimi 10 anni. Si è avuto un fenomeno che potrebbe definirsi, in analogia con quello avvenuto in Italia negli anni sessanta, di motorizzazione del paese. Parte di questo fenomeno si deve all'aumento notevole delle strade asfaltate, grazie a crediti principalmente internazionali, e al contrabbando di veicoli usati di origine giapponese (trasformati artiginalmente per essere adeguati alla guida a destra), che hanno fatto abassare i prezzi delle autovetture in precedenza notevolmente alti a causa dei dazi imposti all'importazione legale. Attualmente il parco vetture del paese e di circa mezzo milione di veicoli.
 
* Rete stradale: 41.642&nbsp;km.
* Rete autostradale: non esiste una vera rete autostradale. Nonostante questo tutte le strade della Bolivia, siano esse asfaltate o di terra, sono sottoposte a pedaggio.
* Rete ferroviaria: 3.701&nbsp;km. La rete ferroviaria è divisa in due tronconi non collegati. Quello occidentale andino è stato creato soprattutto attorno ai centri minerari ed è ora in parte in disuso. Quello orientale, nel tropico, construito attorno agli anni cinquanta, ha due sole direzioni, una diretta all'Argentina e l'altra al Brasile. Vi è tuttora in queste linee un notevole traffico di merci e persone.
* Rete navigabile: 10.000&nbsp;km. Oltre al lago Titicaca, dove la navigazione è oggi principalmente turistica o di piccolissimo cabotaggio, tutti i principali fiumi navigabili del bacino amazzonico sono percorsi da imbarcazioni di trasporto di vario tonellaggio. I più importanti porti fluviali sono: Puerto Villarroel, Trinidad e Guayaramerin.
* Aeroporti internazionali: [[Aeroporto Internazionale di El Alto|El Alto]] di La Paz, [[Aeroporto Internazionale di Viru Viru|Viru Viru]] di Santa Cruz de la Sierra.
 
=== Turismo ===
* 1 visitatore l'anno ogni 21 abitanti.
* Provenienza: Perù 17%, USA 11%, Brasile 8%, Germania 7%, Cile 7%, altri 50%.
 
=== Agricoltura ===
L'agricoltura ha subito notevoli trasformazioni negli ultimi decenni, principalmente dopo la riforma agraria del 1953. Da un'attività quasi esclusivamente di sussistenza, si è trasformata in uno dei motori economici più importanti del paese. Le attività agricole si sono sviluppate soprattutto nelle terre orientali tropicali. In queste regioni parte delle foreste originarie sono state rimosse per far spazio alle coltivazioni.
 
Attualmente Bolivia è uno dei principali esportatori mondiali di [[soia|soya]], molta della quale di origine [[transgenica]]. Esporta inoltre [[Sorghum vulgare|sorgo]], zucchero, [[Cotone (fibra)|cotone]], [[Helianthus annuus|girasole]], [[sesamo]] ed altre oleaginose. La maggior parte di questi prodotti verranno poi destinati dagli importatori per l'alimentazione animale.
[[File:Camion canna zucchero.JPG|thumb|right|250px|Alcuni camion che trasportano canna da zucchero]]
Nelle aree tropicali si coltiva anche il [[riso]], la [[Erthroxylum coca|coca]], la [[manioca]], il [[mais]], il [[Musa paradisiaca|banano]] (e la sua variante ricca in [[amido|amidi]], commestibile dopo cottura, nota come [[Musa acuminata|platano]]) e moltissimi altri prodotti.
 
Dalle foreste si estraggono il [[caucciù]] e la [[noce del Brasile]], di cui la Bolivia è, nonostante il nome, il principale esportatore mondiale.
 
Nelle aree andine l'agricoltura è principalmente di sussistenza e/o destinata al commercio interno: vi si coltivano ortaggi, [[Solanum tuberosum|patate]], un tubero chiamato ''[[Oxalis tuberosa|oca]]'', [[mais]], [[Hordeum vulgare|orzo]], [[Frumento|grano]] e la [[quinoa]].
 
==== Allevamento ====
L'allevamento più diffuso è quello dei bovini, sia nelle estese savane tropicali, come nei pascoli andini. Numerosi anche gli ovini, caprini e suini. Molto importante l'allevamento di volatili (polli) che vengono anche esportati ad alcuni paesi limitrofi. L'allevamento dei camelidi, come il [[lama]] e la [[vigogna]], è frequente in isolate aree andine. L'itticoltura viene praticata principalmente nell'area del lago Titicaca, con specie introdotte, come le trote. In fase di sperimentazione l'allevamento nelle aree tropicali di un grosso pesce frugivoro della famiglia dei ''[[serrasalmidea]]'' (la stessa del [[piraña]]), localmente noto come ''pacù''.
 
==== Pesca ====
Di una certa rilevanza la pesca nei bacini idrografici dei bassipiani tropicali, sia nel rio [[Pilcomayo]], affluente del [[Rio della Plata]], come nei tributari del [[Rio delle Amazzoni]].
 
=== La problematica ambientale in Bolivia ===
 
L'attività umana ha avuto e continua ad avere un grosso impatto sugli ecosistemi naturali della Bolivia. In epoca storica gli isolati boschi delle Ande, composti principalmente da una specie sempreverde del genere ''[[Polylepis]]'' (localmenmte nota come ''queñua'') vennero quasi totalmente distrutti per usi civili (legna e costruzione).
 
Nelle aree tropicali gli ambienti naturali si erano conservati quasi intatti fino alla metà del [[XX secolo]]. Gli effetti sugli ecosistemi dell'alta densità della popolazione durante lo sviluppo delle [[cultura idraulica de las Lomas|cultura idraulica de ''las Lomas'']] sono solo ipotizzabili dato che le modifiche macroclimatiche del [[XIII secolo]] decimarono quelle popolazioni obbligandole al semi-nomadismo. Durante l'auge dello sfruttamento della [[Gomma (materiale)|gomma]], nelle [[Foresta|foreste]] del nord della Bolivia, negli attuali dipartimenti di [[Dipartimento di Beni|Beni]] e [[Dipartimento di Pando|Pando]], tra la fine del [[XIX secolo]] e gli inizi del [[XX secolo]], si ebbero localmente effetti negativi sulla [[fauna]] che però si ristabilì una volta cessato il boom economico dell'estrazione.
 
==== Biodiversità ====
La Bolivia è nota come un paese [[Biodiversità|megabiodiverso]]. Pur restando ancora notevoli margini di ricerca, attualmente in Bolivia sono state classificate circa 25 mila [[specie]] di [[Plantae|piante]], 1.400 di [[Aves|uccelli]], 550 di [[Pesci (biologia)|pesci]], 325 di [[Mammifero|mammiferi]], 260 di [[Rettile|rettili]] e quasi 200 di [[Anfibio|anfibi]].
 
Questa enorme diversità biologica è però in alcuni casi, come per altri paesi del [[Amazzonia|bacino amazzonico]], fortemente minacciata. Gli ecosistemi naturali maggiormente minacciati sono quelli delle [[foreste tropicali]], che hanno subito una notevole riduzione sia in termini di estensione come di valore biologico.
 
Si può stimare che annualmente vengono [[Disboscamento|distrutti]] ben 700.000 [[Ettaro|ettari]] di [[Foresta|foreste]]. Questo dato è stato in costante crescita negli ultimi 20 anni e in forte aumento negli ultimi 5 anni. Le ragioni principali di questa minaccia sono concomitanti fenomeni: espansione della frontiera [[Agricoltura|agricola]], agroindustria, imprese del [[legname]], [[caccia]] sportiva e di sussistenza.
[[File:Mattoni montero.jpg|thumb|right|250px|Fabbrica di mattoni nella periferia di [[Montero]]]]
 
==== Espansione frontiera agricola ====
Si tratta di un fenomeno che interessa la Bolivia principalmente dalla metà degli anni cinquanta, con la rivoluzione nazionalista del 1952 e la successiva riforma agraria del 1953. Per accontentare la richiesta di terre il governo avviò un piano di colonizzazione per i contadini [[quechua]] e [[aymara]] verso le aree dei bassipiani orientali tropicali: si chiamò questo processo la "marcia verso l'oriente". Uno dei principi di questo fenomeno era che si trattasse di terre inabitate. Quelle terre invece, per quanto non sottomesse ad attività umane intensive, erano abitate da numerosi popoli indigeni. Si ebbe così un fenomeno, poco studiato, di una popolazione indigena maggioritaria, quella andina quechua e aymara, che invade i territori e marginalizza gradualmente i popoli indigeni minoritari amazzonici e del chaco. Questo processo è tuttora in evoluzione e la colonizzazione agricola del tropico interessa ora tutte le regioni orientali ove si insediano, od occupano terre, contadini provenienti dalla realtà geografica andina con scarse o nulle conoscenza dell'ambiente tropicale e dei suoi metodi agricoli. Tal fenomeno si può constatare osservando come i terreni dei coloni andini siano spesso, per varie ragioni (maggior interrelazione col mercato, mobilità stagionale, interessi vari e non unicamente agricoli), una ''tabula rasa'' della passata foresta, mentre le popolazioni locali, originarie o meticce, conservano nei loro terreni ampi spazi naturali e, attorno alle case, un vero orto botanico in cui possono incontrarsi più di 50 specie vegetali di varia utilità (alimentare, costruzione, medicinale, tessile, cosmetica, rituale, ecc.).
Poco noto è anche il fenomeno dell'impatto ambientale della coltivazione della [[coca]]. Oltre all'inquinamento di fiumi e ruscelli - per l'uso di sostanze chimiche nel primo processo di trasformazione delle foglie di coca in pasta base di [[cocaina]], processo che si svolge quasi esclusivamente nei luoghi di produzione delle foglie - le coltivazioni di coca hanno portato alla distruzione di grandi settori delle foresta pluviale del piedimonte andino, una delle foreste a maggiore biodiversità della Terra, inclusa quella del [[Territorio Indigeno e Parco Nazionale Isiboro Secure]] e del [[Parco Nazionale Carrasco]].
 
==== Agroindustria ====
Anche in questo caso si tratta di un fenomeno recente che ha avuto forte crescita prima negli anni settanta e quindi, in forma decisiva, dagli anni ‘80 del secolo scorso, con l'espansione costante della coltivazione della soia, espansione appoggiata anche da un grosso programma della [[Banca Mondiale]].
 
Le coltivazioni di [[soia]] (che allo stato attuale rappresenta il principale [[cash crop]]), ed in periodi successivi, anche di [[Sorghum vulgare|sorgo]], [[Helianthus annuus|girasole]] e [[sesamo]], hanno portato alla rapida distruzione delle foreste all'est e al nord della città di Santa Cruz de la Sierra. Negli ultimi anni anche l'incremento delle coltivazioni di [[Riso (alimento)|riso]] verso il dipartimento del [[Dipartimento di Beni|Beni]] hanno accresciuto ulteriormente il processo di deforestazione.
 
Le attività agroindustriali, pur teoricamente vigilate e normate dalle leggi nazionali, sono in realtà esenti da controllo, sia nel processo di rimozione degli ambienti naturali, come nell'occupazione dei territori dei popoli originari, nell'uso di pesticidi (glifosato) e di semi di provenienza [[transgenica]]. Data l'importanza che ha gradualmente acquisito nelle esportazioni boliviane, il settore agroindustriale viene considerato quasi intoccabile ed esente dalle applicazioni delle normative nazionali. Nonostante questo, le attività agroindustriali - controllate non solo da grandi gruppi locali ma che hanno gradualmente inglobato anche settori di ex coloni di origine andina, imprese brasiliane ed emigranti di origine russa e il gruppo dei [[mennoniti]] - contrariamente da quanto propagandato, generano scarsi benefici al paese, con pochi e precari posti di lavoro, vaste aree sottoposte ad [[erosione]] e un possibile [[cambio climatico]] locale con un futuro forte impatto negativo. Inoltre, approfittando degli accordi doganali di cui gode, Bolivia importa soia (transgenica) anche dal Brasile e Paraguay per riesportarla a paesi terzi.
 
Va menzionato che la [[soia]] della Bolivia, già in buona parte transgenica, viene importata in Europa in grandi quantità a tasso doganale di preferenze attraverso il patto andino. Questa soia finisce nelle tavole degli europei in forma di carne ottenuta da animali alimentati con mangimi in cui essa rappresenta una fondamentale percentuale.
 
==== Le imprese del legname ====
Di una superficie di foreste stimata in 500mila km², la Bolivia può contare attualmente su un'estensione di circa 400mila km² di cui solo forse meno della metà ancora non sottoposta in epoca recente a sfruttamento forestale.
Questo dato viene corroborato dalla scomparsa commerciale in Bolivia del [[mogano]] ([[Swietenia macrophylla]]), localmente noto come ''mara'', dopo che per un paio di decenni era stata tra il primo e il secondo esportatore mondiale di questa pregiata specie.
Lo sfruttamento forestale in Bolivia è recente come l'agroindustria e, come questa, ha acquisito grande importanza dagli anni ottanta. Con la legge forestale in vigore fino al 1996, un'estensione pari quasi alle dimensioni della penisola italiana, era dato in concessione semi-gratuita a circa un centinaio di impresa forestali nazionali. Il governo di [[Sanchez de Lozada]] approvò nel 1996 la nuova legge forestale, considerata tra le più avanzate del continente che, con l'istituzione della sovrintendenza forestale, finalmente poteva contare su un organo normativo e di controllo efficiente e quasi esente da corruzione (forse unico caso in Bolivia per una ripartizione dello stato). Alla nuova legge forestale si deve l'istituzione di un sistema impositivo sulle concessioni forestali, che ridusse notevolmente le dimensioni di queste, l'obbligatorietà di formulare un piano di gestione forestale per le concessioni che fosse approvato tecnicamente da esperti esterni ed interni della sovrintendenza, l'apertura alla partecipazione legale dello sfruttamento sostenibile delle foreste per le popolazioni indigene e i municipi rurali, ecc. Nonostante la realizzazione di un reale cambio di comportamento delle imprese del legname, l'incentivo per un maggior livello di trasformazione tecnologica del legno, l'inclusione di nuove specie che hanno sostituito il monosfruttamento di [[mogano]] e [[Cedrus|cedro]] ([[Cedrela]] sp.) e il rafforzamento di settori forestali non dedicati al legname, come quello della [[noce del Brasile]], negli ultimi anni la grande concentrazione dell'opinione pubblica nel tema idrocarburi, ha relegato in un secondo piano l'interesse per la conservazione e giusto uso delle risorse forestali boliviane. Anche in nuovo governo di [[Morales]] non sembra interessato a questo tema: quando si parla di risorse naturali si menzionano solo petrolio e gas o, ultimamente, terra. Non esiste nel nuovo governo del [[MAS]] un piano per la continuazione di una politica di uso uso sostenibile delle risorse naturali potenzialmente rinnovabili come le foreste. Tutto ciò ha di fatto riportato indietro la Bolivia di molti anni: i controlli e la rigorosità della sovrintendenza nel monitorare le imprese del legname stanno venendo meno e sembra che la Bolivia potrebbe riavviarsi all'epoca dello sconsiderato sfruttamento delle foreste.
 
=== Esportazioni ===
USA 20%, Argentina 13%, Perù 12%, Regno Unito 11%, Svizzera 9%.
 
=== Importazioni ===
USA 23%, Argentina 15%, Giappone 12%, Brasile 11%, Cile 6%, altri 33%.
 
<!--== Ambiente ==
Il 00,0% del territorio è totalmente/parzialmente protetto.
 
=== Flora ===
=== Fauna ===
== Arte ==
=== Architettura ===
=== Pittura e scultura ===
=== Letteratura ===
==== Poesia ====
==== Romanzo ====
==== Teatro ====
=== Musica ===
== Sport ==
== Tradizioni ==
=== Gastronomia ===
=== Festività ===
== Note ==
== Bibliografia ==-->
 
== Note ==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
==Bibliografia==
*{{Transfermarkt}}
* Kate Armstrong et al, ''Bolivia'', Lonely Planet, 2007. ISBN 978-88-6040-135-9.
*{{cita web|url=http://www.futbolxxi.com/Futbolista.aspx?ID=14046&SEOFutbolista=Pinto+Perurena+Sebastian+Andres|titolo=Statistiche su Futbolxxi.com|lingua=es}}
 
*{{cita web|url=http://www.bdfa.com.ar/jugador2.asp?codigo=39755|titolo=Statistiche su bdfa.com.ar|lingua=es}}
== Voci correlate ==
*[[Alternativa Bolivariana per le Americhe]]
*[[Città della Bolivia|Città]]
*[[Montagne della Bolivia|Montagne]]
*[[Fiumi della Bolivia|Fiumi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Bolivia}}
{{Interprogetto/notizia|Bolivia e Venezuela espellono gli ambasciatori statunitensi|12 settembre 2008}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Dmoz|World/Italiano/Regionale/America_del_Sud/Bolivia/}}
* [http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?bolivia Scheda della Bolivia dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
* {{es}} [http://www.bolivia.gov.bo Portale del Governo della Bolivia]
 
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