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{{P|toni giornalistico-epici|calcio|giugno 2010}}
{{Torna a|Nazionale di calcio dell'Italia}}
[[File:Italia Svizzera 1899.JPG|thumb|La prima selezione nazionale dell'Italia (in maglia palata) a [[Torino]] nel 1899, ritratta assieme agli avversari della Svizzera (in maglia bianca).]]
== Gli inizi ==
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|title= La divisa usata dalla Selezione Italiana nel 1899
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La [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione Italiana del Football]] nacque nel 1898, quando il calcio in Italia era ancora a un livello pionieristico. Il primo tentativo di dar vita ad una selezione italiana fu effettuato già nel 1899 (secondo alcune fonti nel 1895<ref>[http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&f=9177&p=1&c=1#page/8/mode/2up ''Lo Sport Illustrato''] , 28 febbraio 1915, p. 7</ref>) quando la FIF selezionò undici giocatori che militavano nel campionato italiano, di cui solo tre italiani, per giocare il 30 aprile un incontro amichevole a [[Torino]] presso il [[Velodromo Umberto I]] contro una rappresentativa svizzera che si impose per due reti a zero. In quell'occasione la rappresentativa italiana indossò una divisa biancoblù che era in effetti quella di gioco del [[Genoa]]. I giocatori "italiani" selezionati per quell'incontro furono [[George Beaton|Beaton]], [[Edoardo Bosio|Bosio]], [[Edward Dobbie|Dobbie]], [[Herbert Kilpin|Kilpin]], [[John Savage (calciatore)|Savage]] e [[Albert Weber]] dell'{{Calcio Internazionale Torino|N}} e [[Joseph William Agar|Agar]], [[Ernesto De Galleani|De Galleani]], [[Norman Victor Leaver|Leaver]], [[Edoardo Pasteur|Pasteur I]] e [[James Spensley|Spensley]] del [[Genoa]].<ref>[http://www.tuttomercatoweb.com/genoa/?action=read&idnet=cGlhbmV0YWdlbm9hMTg5My5uZXQtODcyOQ Nel 1899 nasce a Genova il grande Ottavio Barbieri; la Federazione calcistica Italiana sfida la Federazione Svizzera] Tuttomercatoweb.com</ref><ref>[http://www.akaiaoi.com/Tabellini_1899.htm Tabellini 1899] Akaiaoi.com</ref>
I vari tentativi di dar vita a un'effettiva selezione nazionale, sulla falsariga di quelle già esistenti nelle [[Isole britanniche]], si concretizzarono nel 1910 quando grazie a [[Luigi Bosisio]], Presidente della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]] (nuova denominazione assunta dalla FIF nel 1909) e tra i fautori dell'italianizzazione del calcio italiano, si decise di costituire una vera Nazionale italiana.<ref>Chiesa, pp. 39-40.</ref> Ad annunciare la novità fu lo stesso ''Foot-Ball'', rivista ufficiale della FIGC, il 13 gennaio 1910:
[[File:Francesco Calì.jpg|thumb|upright|[[Francesco Calì]], primo [[Capitano (calcio)|capitano]] della Nazionale]]
{{Citazione|LA SQUADRA NAZIONALE ITALIANA - Quest'anno anche l'Italia avrà la sua squadra nazionale composta da soli giuocatori italiani. La FIGC ha a questo d'uopo incaricata la Commissione Tecnica Arbitrale... [per] mettere assieme una squadra che degnamente sappia rappresentare i colori d'Italia, colla speranza che la vittoria arrida agli undici valorosi atleti.|''Foot-Ball'' del 13 gennaio 1910, citato in Chiesa, pp. 40-41.}}
A tal fine, in mancanza di allenatori veri e propri (il calcio era ancora pionieristico) ed essendo gli arbitri i più esperti, tra gli addetti ai lavori, sul tasso tecnico dei diversi giocatori che militavano in Prima Categoria (l'odierna Serie A), la FIGC incaricò la Commissione Tecnica Arbitrale di scegliere i giocatori che avrebbero giocato in Nazionale per le prime partite.<ref>Chiesa, p. 40.</ref> Tale commissione tecnica, formata da [[Umberto Meazza]] ({{Calcio US Milanese|N}}), [[Alberto Crivelli]] ({{Calcio Ausonia Pro Gorla|N}}), [[Agostino Recalcati]]<ref>Sulla Guida Savallo & Fontana del 1910 (che riporta entrambi i direttivi di U.S. Milanese e Milan F.B. & C.C.) è citato come Responsabile della Sezione Calcio della U.S. Milanese ([[Biblioteca Nazionale Braidense]] di [[Milano]]).</ref> ({{Calcio US Milanese|N}}), [[Giuseppe Gama]] ({{Calcio Inter|N}}) e [[Gianni Camperio]] ({{Calcio Milan|N}}), designò [[Umberto Meazza]] come allenatore. Tali giocatori vennero selezionati dalla Commissione Tecnica Arbitrale suddividendo i convocati per la selezione in due squadre, denominate dei "probabili" (i titolari, in maglia bianca) e dei "possibili" (le riserve, in maglia celeste), facendoli giocare tra di loro in modo da poter valutare i migliori. La partita disputata il 5 maggio fu vinta dai "probabili" per 4-1, quella dell'8 maggio (con qualche cambio di formazione), sul campo dell'Inter, 4-2 sempre per i "probabili", che alla fine costituiranno i 10/11 (Bontadini dell'Ausonia, pur essendo un "probabile", fu escluso in favore del torinista De Bernardi, uno dei "possibili") della formazione che scese in campo nella partita d'esordio.<ref name="Chiesa, p. 41">Chiesa, p. 41.</ref>
{{vedi anche|Italia-Francia (1910)}}
[[File:Virgilio Fossati.jpg|thumb|upright|left|[[Virgilio Fossati]], terzo capitano della Nazionale, scomparso al fronte nella Grande Guerra]]
Il debutto avvenne contro la {{NazNB|CA|FRA}}, il 15 maggio all'[[Arena Civica]] di [[Milano]]. Per la cronaca, l'Italia vinse 6-2<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/TabellinoGara?squadra=1&codiceGara=30|titolo=Sito ufficiale FIGC, Italia-Francia 15-5-1910|accesso=25 agosto 2009}}</ref> (capitano [[Francesco Calì|Francesco "Franz" Calì, giocatore dell'Andrea Doria]]) e il primo [[gol]] italiano fu segnato da [[Pietro Lana]] che, nell'occasione, realizzò una tripletta. {{Citazione necessaria|In questa occasione, la divisa ufficiale dell'Italia fu il bianco, come il colore della squadra che stava dominando il calcio italiano dell'epoca, la {{Calcio Pro Vercelli|N}}.}}
Vinti i titoli 1908 e 1909, la squadra dei "Leoni" vercellesi fu però sconfitta dall'{{Calcio Inter|N}} nel 1910, nel primo vero spareggio della storia del campionato italiano. Il presidente della Pro, [[Luigi Bozino]] (futuro presidente FIGC e primo vicepresidente italiano della FIFA e amico fraterno di [[Jules Rimet]]), schierò gli undicenni ragazzini della Quarta Squadra contro i nerazzurri, che vinsero di conseguenza facilmente per 10-3. Il motivo fu la data dello spareggio stesso, disputato come da regolamento a Vercelli, che – a dire dei vercellesi – non consentiva alle Bianche Casacche di schierare tre giocatori titolari impegnati nello stesso giorno in un torneo militare, in cui erano stati precedentemente invitati. Ne seguì la beffa per il club piemontese: una sonora squalifica fino al 31 dicembre da parte della FIGC a tutti i calciatori vercellesi, proprio a pochi giorni dall'esordio in Nazionale. La squalifica fu poi ridotta fino a ottobre, in seguito anche ai disastrosi risultati ottenuti dagli azzurri.
[[File:Nazionale italiana calcio - 6 1 1911.jpg|thumb|6 gennaio 1911. La Nazionale italiana indossa per la prima volta la [[Maglia azzurra (Italia)|maglia azzurra]]]]
Secondo una versione falsa, per scusarsi, la Federazione avrebbe scelto di far debuttare la Nazionale con la maglia bianca di quei giocatori che non poterono prendere parte alla sfida con la Francia. In realtà, all'epoca della partita del debutto, la squalifica contro la Pro Vercelli era ancora in vigore e la scelta del bianco era semplicemente dovuta al fatto che non si era raggiunto ancora l'accordo sulla divisa ufficiale, e dunque si decise di non colorarla lasciandola bianca.<ref name="Chiesa, p. 41"/>
{{Vedi anche|Maglia azzurra (Italia)}}
Pochi giorni dopo l'esordio, l'Italia andò a far visita all'[[Ungheria]] che all'epoca, insieme all'[[Austria]], rappresentava quanto di meglio si potesse trovare sulla scena del calcio mondiale (la cosiddetta ''Scuola Danubiana'', in auge fino a tutto il [[primo dopoguerra]] e poi decaduta). Non stupisce quindi la pesante sconfitta che gli azzurri rimediarono a opera dei Magiari. A causa della sconfitta, si decise di ridurre la squalifica della Pro Vercelli facendola scadere a ottobre in modo da garantire la regolarità del campionato e consentire ai giocatori vercellesi di vestire finalmente la maglia della Nazionale.<ref>Chiesa, p. 43.</ref> Nell'occasione, quella fu la seconda e ultima volta che la Nazionale utilizzò maglie bianche con lo stemma di Casa Savoia. Fu deciso che dall'incontro successivo (per combinazione, sempre contro gli Ungheresi, il 6 gennaio 1911 a [[Milano]]) il colore da utilizzare, proprio in onore dei [[Casa Savoia|Savoia]], fosse l'azzurro della loro bandiera, al centro della quale v'era lo Scudo Sabaudo rosso con una croce bianca all'interno.<ref>Chiesa, p. 44.</ref>
[[File:Football at the 1912 Summer Olympics - Italy squad.JPG|thumb|left|La Nazionale del 1912 ai [[Giochi della V Olimpiade|Giochi olimpici di Stoccolma]]]]
Le foto dell'epoca ci mostrano un colore slavato tendente al [[celeste (colore)|celeste]] e in effetti le sfumature cromatiche della maglia cambiarono notevolmente nel corso degli anni, passando da un bluastro-indaco fino a un azzurro scuro, non essendo mai stata chiarita con precisione la tonalità dell'azzurro da usare. Comunque, il colore fece subito presa e fin da allora i giocatori della Nazionale vennero chiamati "Azzurri". Con tale nome vengono chiamati anche oggi, per estensione, tutti gli atleti che, dopo i calciatori, si trovarono a rappresentare l'Italia nelle varie discipline sportive.
Gli esordi della Nazionale videro una squadra piena di carattere e di buona volontà ancorché tatticamente sprovveduta. A dispetto del fatto che l'ossatura fosse basata sui giocatori della Pro Vercelli, ovvero la miglior squadra italiana del momento, i risultati tardarono ad arrivare e alla prima uscita ufficiale, il torneo calcistico dei [[Giochi della V Olimpiade|Giochi olimpici di Stoccolma]] nel 1912, l'Italia, guidata per la prima volta da [[Vittorio Pozzo]] fu eliminata al primo turno.
[[File:Giuseppe Meazza 1930-1933.jpg|thumb|upright|[[Giuseppe Meazza]], tra i più grandi nella storia del calcio<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/22-03-2010/mondiali-time-non-ha-dubbi-603392253928.shtml|titolo=Mondiali, Times non ha dubbi. Maradona è il più grande|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Simona Marchetti|data=22 marzo 2010}}</ref>]]
Si dovette attendere il 1920 e la fine della [[Grande Guerra]] per rivedere l'Italia in un torneo ufficiale, ancora i Giochi olimpici, quelli di [[Giochi della VII Olimpiade|Anversa]]. Progressi se ne videro, giacché gli azzurri giunsero ai quarti di finale. Stesso risultato quattro anni dopo a [[Giochi della VIII Olimpiade|Parigi]].
=== Giochi olimpici 1928 ===
Nel 1928, dopo l'esordio nella neonata [[Coppa Internazionale]] (l'antenata del [[Campionato europeo di calcio|Campionato Europeo]]), l'Italia si presentò con fondate speranze di far bene al [[Calcio ai Giochi della IX Olimpiade|torneo calcistico]] dei [[Giochi della IX Olimpiade|Giochi olimpici di Amsterdam]]. In effetti gli azzurri, dopo aver superato il girone di qualificazione, sconfissero la Francia negli ottavi di finale (4-3, rimontando da 0-2) e la [[Spagna]] nella ripetizione dei quarti dopo aver pareggiato il primo incontro (1-1 la prima partita, addirittura 7-1 la ripetizione) qualificandosi così alle semifinali dove si dovettero fermare di fronte ai campioni olimpici uscenti dell'{{NazNB|CA|URY}}, che vinsero 3-2. Considerando che l'Uruguay – squadra che avrebbe poi vinto per la seconda volta consecutiva il torneo olimpico – era all'epoca una delle potenze mondiali del calcio (e avrebbe in seguito conquistato anche il primo [[campionato del mondo di calcio|titolo mondiale]] di calcio due anni dopo), il risultato dell'Italia fu più che lusinghiero.
A completare l'ottimo torneo, arrivò la [[Medaglia olimpica|medaglia di bronzo]] conquistata battendo l'{{NazNB|CA|EGY}} per 11-3, tuttora l'incontro degli azzurri con il maggior numero di reti segnate (e sarebbero probabilmente state 12 se [[Fulvio Bernardini]] non avesse deliberatamente calciato fuori un calcio di rigore per non infierire ulteriormente).
{{Nazionale italiana Olimpiadi 1928}}
Nel 1930, l'Italia conquistò inoltre la prima edizione della [[Coppa Internazionale 1927-1930|Coppa Internazionale]], giocatasi fra il 1927 e il 1930.
== Anni 1930: i successi di Vittorio Pozzo ==
[[File:Naz italia-1934.jpg|thumb|left|L'Italia per la prima volta campione del mondo nel 1934]]
Per iniziativa di [[Jules Rimet]], l'allora presidente della [[FIFA]], nacque il [[Campionato mondiale di calcio|Campionato del Mondo di calcio]], competizione riservata alle squadre nazionali. Fu decisa la cadenza quadriennale, sulla falsariga delle [[Giochi olimpici|Olimpiadi]], e si stabilì che il torneo si sarebbe giocato negli anni pari non olimpici. La prima nazione a ospitare il campionato fu l'[[Uruguay]], nel luglio del 1930. Ma l'Italia non partecipò a tale [[Campionato mondiale di calcio 1930|edizione]] del campionato per via del lungo viaggio transoceanico da affrontare e anche per via di un certo snobismo delle nazioni europee nei confronti di tale torneo, in particolare dell'{{NazNB|CA|ENG}} che fino al 1950 non parteciperà al Mondiale.
Ciononostante, in quel decennio l'Italia si fece conoscere come una delle nazionali più forti del mondo, facendosi valere dovunque e vincendo in sequenza il {{WC|1934}}, il torneo di calcio [[Giochi della XI Olimpiade|olimpico del 1936]] e, di nuovo, il {{WC|1938}}, a spese di nazionali prestigiose come {{NazNB|CA|HUN}}, {{NazNB|CA|AUT}}, {{NazNB|CA|CSK}}, {{NazNB|CA|ESP}}, {{NazNB|CA|FRA}} e perfino {{NazNB|CA|BRA}}; inoltre arrivò seconda nella [[Coppa Internazionale 1931-1932]] e vinse nuovamente quella successiva ([[Coppa Internazionale 1933-1935|1933-1935]]), siglando così il secondo successo, un record per quella competizione.
[[File:Coppa Rimet 1934 - Roma - Italia vs Cecoslovacchia - Vittorio Pozzo e Gianpiero Combi.jpg|thumb|Il CT [[Vittorio Pozzo]] dà indicazioni ai suoi giocatori, fra cui il portiere e capitano azzurro [[Gianpiero Combi]], prima dei [[Tempi supplementari|supplementari]] nella finale contro la {{NazNB|CA|CSK}}.]]
Il giocatore di maggior spessore di quella squadra era senza dubbio il milanese [[Giuseppe Meazza]], fuoriclasse assoluto con la palla tra i piedi e antesignano del ''bon-vivant'' e donnaiolo fuori dal campo. A guidare la squadra un vecchio [[tenente]] degli [[Alpini]], il monarchico [[Vittorio Pozzo]], piemontese tutto d'un pezzo con l'etica del lavoro e del sacrificio, che da Commissario Unico riuscì a far primeggiare la Nazionale dovunque, ottenne 30 risultati utili di fila (record poi battuto da [[Marcello Lippi|Lippi]] negli anni 2000).
Tra i vari elementi nell'orbita della squadra, degno di nota è [[Renato Cesarini]], giocatore quasi specializzato nel trovare gol negli ultimi minuti di gioco: il 13 dicembre 1931, dopo una rete siglata allo scadere che permise alla Nazionale di avere la meglio sull'{{NazNB|CA|HUN}} per 3-2, venne coniata la famosa espressione ''[[Zona Cesarini]]''.
=== Mondiali 1934: la prima Coppa Rimet ===
Lo spirito dei giocatori, in omaggio alla visione cameratesca che Pozzo aveva della squadra, era quella del reciproco aiuto. Ad esempio, il trio arretrato della {{Calcio Juventus|N}}, [[Trio dei ragionieri|Combi-Rosetta-Caligaris]], era impenetrabile proprio per via della solida amicizia e collaborazione che univa i tre compagni di reparto.
[[File:Coppa Rimet 1934 - Italia - Vittorio Pozzo.jpg|thumb|left|Pozzo (al centro) portato in trionfo dai suoi giocatori dopo la vittoria della Coppa Rimet 1934]]
Superato agevolmente l'incontro di qualificazione a [[Milano]] contro la {{NazNB|CA|GRE}} (battuta 4-0), l'Italia affrontò il Mondiale casalingo vero e proprio a partire dagli {{NazNB|CA|USA}}, facilmente battuti 7-1. In quell'occasione Rosetta giocò la sua ultima partita in Nazionale, e peggio andò a Caligaris, rimasto a quota 59 incontri e rimpiazzato già dalla prima partita da [[Luigi Allemandi|Allemandi]]. A [[Firenze]] vi fu dura una battaglia terminata per 1-1 contro la {{NazNB|CA|ESP}}, la cui porta era difesa dal leggendario [[Ricardo Zamora]], colui al quale Meazza non riuscì mai a segnare. Infatti, tra ruvidezze ed entrate al limite del regolamento – e forse oltre – toccò a [[Giovanni Ferrari|Ferrari]] pareggiare il gol iniziale degli spagnoli. La ripetizione il giorno dopo terminò 1-0 per l'Italia e non vide in campo molti protagonisti della battaglia precedente, tra cui lo stesso Zamora; fu Meazza a segnare il gol che dava all'Italia la semifinale.
Sempre per 1-0 (gol di [[Enrique Guaita|Guaita]]) fu battuta a [[Milano]] anche l'{{NazNB|CA|AUT}}. Il 10 giugno 1934 allo [[Stadio Nazionale|stadio del Partito Nazionale Fascista]] di [[Roma]] l'Italia batté dopo i tempi supplementari la {{NazNB|CA|CSK}} per 2-1 (primo tempo 0-0; secondo tempo 1-1). [[Raimundo Orsi]] pareggiò il gol cecoslovacco a 9' dalla fine, e nei supplementari il centravanti del {{Calcio Bologna|N}}, [[Angelo Schiavio]], nella sua ultima apparizione azzurra segnò al 5' del primo tempo supplementare la rete che valse il titolo mondiale. La successione delle reti fu: 0-1, 1-1, 2-1.
{{Nazionale italiana mondiali 1934}}
=== I leoni di Highbury ===
{{vedi anche|Battaglia di Highbury}}
[[File:Umberto Caligaris.jpg|thumb|upright|[[Umberto Caligaris]], capitano degli azzurri campioni del mondo nel 1934]]
A quel tempo, come detto, gli inglesi, che si ritenevano i maestri del calcio, non partecipavano neppure al campionato del mondo, giudicato una rassegna di rango inferiore alle loro ambizioni. Al massimo la Nazionale campione del mondo poteva guadagnarsi il diritto di sfidare gli Albionici, come un esame di laurea, e così fu: la prima uscita degli azzurri dopo il Mondiale (14 novembre 1934) li vide affrontare a [[Londra]] proprio la Nazionale inglese, nello stadio di [[Arsenal Stadium|Highbury]], il tempio dell'[[Arsenal]]. Quella partita passò alla storia come la ''[[battaglia di Highbury]]'': come costume di quell'epoca, l'incontro non risparmiò durezze e scontri, tanto che nei primi minuti di gioco il [[centromediano]] azzurro [[Luisito Monti]] ebbe un piede fratturato (e fu solo il primo di una lunga serie di infortunati) e, dopo aver tentato di resistere per alcuni minuti dovette uscire dal campo lasciando la squadra in 10 (infatti a quei tempi non erano previste le sostituzioni).
In questi primi minuti gli azzurri si trovarono privati di un giocatore determinante per l'assetto difensivo della squadra, e nel periodo in cui l'Italia non aveva ancora trovato un nuovo assetto difensivo gli inglesi ebbero il dominio di gioco. Già dopo un minuto fu fischiato un rigore a favore degli inglesi ma il portiere [[Carlo Ceresoli|Ceresoli]] riuscì a deviare con un tuffo sulla sinistra il tiro dell'attaccante inglese Brooke; nonostante questo al quarto d'ora gli avversari dell'Italia erano già avanti per tre gol a zero. A quel punto, gli azzurri in dieci reagirono e Meazza realizzò una doppietta. Pur sconfitta per 3-2, l'Italia uscì dal campo guadagnandosi il rispetto degli inglesi, che definirono gli azzurri "I leoni di Highbury".
=== Giochi olimpici 1936: l'oro degli studenti ===
[[File:Italy1936 olympic.jpg|thumb|left|La nazionale studentesca medaglia d'oro ai [[Giochi della XI Olimpiade|Giochi olimpici di Berlino]]]]
Due anni dopo la vittoria nel campionato del mondo, l'Italia si impose anche nel [[Calcio ai Giochi della XI Olimpiade|torneo olimpico di Berlino]], schierando una squadra formata da soli studenti per protesta contro le accuse di [[professionismo]] mosse da altre nazioni. A [[Berlino]] la stella indiscussa fu l'ala destra [[Annibale Frossi]], autore di 7 gol in 4 partite di quella edizione dei [[Giochi olimpici]], tra cui la doppietta nella finale con l'{{NazNB|CA|AUT}}, decisa ai tempi supplementari. Frossi, laureato in [[ingegneria]] e affetto da [[miopia]], era famoso per i suoi [[occhiali]] dai quali non si separava mai, neanche in campo, e per il suo fisico snello e il volto caratterizzato dagli occhiali era soprannominato dai tifosi "Dottor Sottile"; calciatore dell'{{Calcio Aquila|N}}, venne acquistato dopo il torneo olimpico dall'{{Calcio Ambrosiana-Inter|N}}, squadra nella quale avrebbe giocato dal 1936 al 1942 vincendo due [[Scudetto (sport)|Scudetti]], nel 1938 e nel 1940, e una [[Coppa Italia]] nel 1939.
L'Italia iniziò battendo di misura gli {{NazNB|CA|USA}} con un gol di Frossi, che avrebbe poi realizzato una tripletta contro il {{NazNB|CA|JPN}}, battuto 8-0 dagli azzurri nei quarti di finale. In semifinale, dopo che i tempi regolamentari contro la {{NazNB|CA|NOR}} si erano conclusi 1-1, all'inizio dei supplementari fu decisivo un gol di Frossi, che si sarebbe ripetuto nella finale contro l'Austria realizzando una doppietta con un gol nei regolamentari e uno nei supplementari, permettendo così all'Italia di vincere l'[[Medaglia olimpica|oro olimpico]].
{{Nazionale italiana Olimpiadi 1936}}
=== Mondiali 1938: il bis mondiale ===
Quando gli azzurri si presentarono all'esordio della [[Campionato mondiale di calcio 1938|terza Coppa del mondo]], in programma nel 1938 in [[Francia]] come campioni mondiali e olimpici uscenti, essi vantavano anche il non indifferente record di imbattibilità che durava dal 1935 (e alla fine saranno 30 incontri fino al 1939). Infortunatosi alla vigilia il portiere titolare [[Carlo Ceresoli|Ceresoli]], i pali furono affidati ad [[Aldo Olivieri]], che fu fra i protagonisti della vittoria azzurra, insieme a Meazza, a [[Giovanni Ferrari]], a [[Gino Colaussi]] e a [[Silvio Piola]]: eliminata per 2-1 dopo i tempi supplementari la {{NazNB|CA|NOR}} in quello che fu forse l'incontro più difficile per l'Italia in quel Mondiale, gli azzurri volarono a [[Parigi]] ed eliminarono per 3-1 i padroni di casa della {{NazNB|CA|FRA}} (la maglia della divisa italiana era nera, in onore al fascismo), per poi far fuori il {{NazNB|CA|BRA}} a [[Marsiglia]] per 2-1, con Meazza protagonista di un singolare episodio.
La stella dell'Ambrosiana-Inter, prima di tirare il rigore che portò l'Italia sul 2-0, ebbe un piccolo problema: si era rotto l'elastico dei suoi pantaloni. Così "Peppino" dovette tenerli con una mano ma ciò non gli impedì di beffare il portiere con una finta e segnare. La finale, allo [[Stade olympique Yves-du-Manoir|stadio Yves du Manoir]] di [[Colombes]], a [[Parigi]], fu tutto sommato una formalità: mai in discussione il risultato, il 19 giugno l'Italia batté l'Ungheria per 4-2 (primo tempo 3-1) con due doppiette, di [[Silvio Piola|Piola]] e di [[Gino Colaussi|Colaussi]]; la successione delle reti fu: 1-0, 1-1, 2-1, 3-1, 3-2, 4-2. Gli azzurri vinsero il secondo mondiale consecutivo.
{{Nazionale italiana mondiali 1938}}
Anche dopo la seconda vittoria gli azzurri incontrarono la Nazionale inglese a [[Milano]]. La partita finì 2-2 (successione dei gol: 1-0, 1-1, 2-1, 2-2); per due volte gli azzurri andarono in vantaggio (reti di [[Amedeo Biavati|Biavati]] e [[Silvio Piola|Piola]]) e furono raggiunti dagli inglesi. Il gol di Piola rimase celebre perché fu segnato in elevazione aiutandosi con una mano.
Pochi anni dopo il calcio tornò a fermarsi per la [[seconda guerra mondiale]]. Nonostante il regolare svolgimento del campionato italiano, tra alti e bassi, fino al 1943, la Nazionale giocò solo tre incontri fra il 1940 e il 1942 prima della [[Resistenza italiana|Liberazione]].
== Il secondo dopoguerra ==
[[File:ItaliaUngheria3-2.jpg|thumb|La formazione italiana scesa in campo contro l'{{NazNB|CA|HUN}} l'11 maggio 1947. Nell'undici titolare erano presenti ben 10 giocatori del [[Grande Torino]]: unico "intruso" il portiere [[Lucidio Sentimenti|Sentimenti IV]], in forza alla Juventus.]]
La ripresa italiana del [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] passò anche attraverso lo sport, in particolare il [[ciclismo]] e il calcio. Già nella stagione 1945-46 il campionato italiano era infatti tornato a una formula unitaria, prevedendo due gironi eliminatori su base regionale e una fase finale a cui parteciparono 8 squadre: fu il Torino a imporsi, dando inizio a uno storico ciclo per la squadra granata che passerà agli annali con il nome di "[[Grande Torino]]". A partire dalla stagione 1946-47, la [[Serie A|massima serie]] riprenderà il formato del girone unico vedendo al via 20 partecipanti. L'impatto dei granata sul campionato parve ancor più evidente negli anni successivi, allorché la squadra si aggiudicò tre Scudetti consecutivi (sino al 1948-49); un tale exploit trasferì i suoi effetti anche sulla Nazionale, tanto che in occasione di un'amichevole con l'{{NazNB|CA|HUN}} nella primavera del 1947 furono impiegati ben 10 giocatori del Torino, con l'unica eccezione rappresentata dal bianconero [[Lucidio Sentimenti|Sentimenti IV]].<ref>{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/italia_torino.html|titolo=Maggio 1947: un Toro tutto azzurro|sito=storiedicalcio.altervista.org}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/28-11-2014/sentimenti-iv-morto-juve-lutto-addio-primo-portiere-goleador-10082277260.shtml|titolo=Sentimenti IV è morto: Juve in lutto, addio al primo portiere goleador|sito=gazzetta.it|data=28 novembre 2014}}</ref>
Il 4 maggio 1949 un [[Tragedia di Superga|disastro aereo]] segnò in maniera tragica la fine del Grande Torino: l'aereo che stava riportando la squadra da [[Lisbona]] si schiantò, per via della nebbia, sul colle di [[Superga]] uccidendo nell'impatto tutti i 31 passeggeri a bordo. In segno di lutto, la Nazionale giocherà per un anno con la fascia nera al braccio.<ref>{{cita web|url=http://www.gianfrancoronchi.net/foto/maglie_calcio/Nazionale/CATTANI-1949-Maglia-Nazionale-lutto-post-Superga|titolo=Amedeo Cattani, 1950, maglia Nazionale lutto post-Superga|sito=gianfrancoronchi.net}}</ref> A distanza di alcuni giorni dall'evento, la Federazione assegnò ai torinesi la vittoria del [[Serie A 1948-1949|campionato 1948-49]] indipendentemente dalle 4 gare ancora in programma (nelle quali scesero in campo le formazioni Primavera).<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/04-05-2015/grande-torino-toro-sale-superga-il-66-anniversario-tragedia-110679030412.shtml|titolo=Grande Torino, il Toro sale a Superga per il 66º anniversario della tragedia|sito=gazzetta.it|data=4 maggio 2015}}</ref>
[[File:Italia-Austria 3-1, Firenze, 22 maggio 1949.jpg|thumb|left|Italia-{{NazNB|CA|AUT}} del 22 maggio 1949, prima gara successiva alla scomparsa del Grande Torino.]]
Dal punto di vista sportivo, la scomparsa dell'intera squadra privò la Nazionale di un fondamentale apporto in vista del {{WC|1950}}: dacché il massimo torneo riprese dopo dodici anni di sospensione, l'Italia si presentò detenendo ancora il titolo vinto in Francia nel 1938.<ref name="palloni in mare">{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/14_febbraio_11/mondiale-1950-quando-italia-ando-brasile-nave-48240e8a-9328-11e3-aaf6-4579e45c2a0a.shtml|titolo=Mondiale 1950: quando l'Italia andò in Brasile in nave (e non fu una grande idea)|autore=Tommasso Pellizzari|sito=corriere.it|data=11 febbraio 2014}}</ref> Negativi presagi vennero già dalla spedizione verso il [[Brasile]]: la formazione attraversò l'Oceano Atlantico in nave, perdendo l'attrezzatura per l'allenamento e non riuscendo a eseguire una preparazione adeguata.<ref name="palloni in mare" /> L'eliminazione non tardò ad arrivare, giungendo addirittura al primo turno: la sconfitta per 3-2 con la {{NazNB|CA|SWE}} nella gara di esordio rese inutile il successivo 2-0 rifilato al {{NazNB|CA|PRY}}.<ref>{{cita web|url=http://www.panorama.it/sport/calcio/italia-mondiali-risultati/|titolo=Italia ai Mondiali, tutti i risultati|sito=panorama.it|data=6 dicembre 2013}}</ref>
{{Nazionale italiana mondiali 1950}}
=== Gli anni bui: dal dopo Superga alla Corea (1950-1966) ===
La qualificazione al {{WC|1954}} passò dal turno preliminare, in cui l'{{NazNB|CA|EGY}} venne regolato con 7 gol complessivi.<ref>{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/624/2011/01/24-151649/1954,+Italia-Egitto%3A+la+prima+partita+in+tv|titolo=1954, Italia-Egitto. La prima partita in tv|autore=Francesca Fanelli|sito=corrieredellosport.it|data=24 gennaio 2011}}</ref> Il cammino nel torneo iniziò e finì al primo turno, per la doppia sconfitta incassata dai padroni di casa elvetici.<ref>{{cita web|url=http://www.mondialidicalcio.org/2014/04/italia-in-svizzera-1954.html|titolo=Italia in Svizzera 1954|sito=mondialidicalcio.org|data=27 aprile 2014}}</ref> Nel corso del 1955 la squadra parve offrire segnali di ripresa, sconfiggendo in 2 occasioni (sempre in amichevole e sempre per 2-1) i campioni uscenti della {{NazNB|CA|FRG}}.
{{Nazionale italiana mondiali 1954}}
[[File:Italia-Austria 2-1, Genova, 9 dicembre 1956.jpg|thumb|Una formazione azzurra che prese parte alla sesta e ultima edizione della Coppa Internazionale]]
Il 1957 fu l'anno delle qualificazioni al {{WC|1958}} in Svezia, i primi che vedono l'Italia fallire sul campo la partecipazione.<ref>[http://www.storiedicalcio.altervista.org/1958-1.html Racconto dei Mondiali 1958]</ref> Inserita in un girone con {{NazNB|CA|PRT}} e {{NazNB|CA|NIR}}, alla Nazionale sarebbe stato sufficiente un pari con i britannici nell'ultimo impegno per qualificarsi.<ref name="ferrario">{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/settembre/20/Addio_Ferrario_leone_Belfast_incubo_ga_3_120920015.shtml|titolo=Addio Ferrario, leone di Belfast e incubo degli attaccanti|autore=Andrea Schianchi|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=20 settembre 2012}}</ref> L'arbitro designato, il magiaro Zsolt, non raggiunse mai lo stadio a causa della nebbia che bloccò gli aeroporti di Londra.<ref name="belfast">{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1957&month=12&day=04|titolo=Calcio, 2-2 azzurro nell'"amichevole" di Belfast|sito=cinquantamila.corriere.it}}</ref> La federazione nordirlandese propose una soluzione con un arbitro locale, scelta rifiutata dagli azzurri: la partita fu declassata ad amichevole e finì 2-2, con scontri in campo e fuori.<ref name="ferrario" /><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/gennaio/22/quando_gli_azzurri_furono_aggrediti_ga_0_9701221100.shtml|titolo=Quando gli azzurri furono aggrediti a Belfast|autore=Angelo Rovelli|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=22 gennaio 1997}}</ref> Il recupero si disputò nel gennaio del 1958, alla presenza di Zsolt: un'Italia infarcita di oriundi (Schiaffino, Ghiggia, Da Costa, Montuori) perse 2-1 rimanendo esclusa dalla fase finale.<ref name="ferrario" /> La mancata qualificazione rappresentò una spia del modesto stato di forma del calcio italiano, oltre che il culmine di una situazione ormai precaria: nell'agosto dello stesso anno, la FIGC giunse a uno storico commissariamento.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1958_08/19580814_0006.pdf&query=Tocco|titolo=Zauli nominato commissario della Feder-calcio|pubblicazione=L'Unità|data=14 agosto 1958|formato=PDF}}</ref>
Le stagioni successive, che introdurranno gli anni 1960, videro un deludente penultimo posto nella [[Coppa Internazionale 1955-1960|Coppa Internazionale]] (giunta alla sua ultima edizione) e la rinuncia di partecipazione al primo [[Campionato europeo di calcio|campionato d'Europa]] (organizzato nel 1960 in sostituzione del precedente torneo).
==== Mondiali 1962 ====
Nel 1961 l'Italia disputò le qualificazioni per il {{WC|1962}} in Cile: l'avversario fu {{NazNB|CA|ISR}}, sconfitto agevolmente in entrambe le gare.<ref>{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/624/2011/11/04-202529/1961,+Corso+segna+il+gol+numero+500+dell'Italia|titolo=1961, Corso segna il gol numero 500 dell'Italia|autore=Francesca Fanelli|sito=corrieredellosport.it|data=4 novembre 2011}}</ref> Le concorrenti della fase finale furono la Germania Ovest, il {{NazNB|CA|CHL}} padrone di casa e la Svizzera.<ref name="mondiali62">[http://www.storiedicalcio.altervista.org/1962-2.html Mondiali 1962] su Storie di calcio.org</ref>
{{Vedi anche|Battaglia di Santiago (calcio)}}
[[File:Batalla de Santiago 2.jpg|thumb|left|Un'immagine della "[[Battaglia di Santiago (calcio)|battaglia di Santiago]]", episodio dei Mondiali cileni.]]
Cominciato il torneo con uno 0-0 con i tedeschi, nel successivo incontro gli azzurri furono opposti ai cileni.<ref name="mondiali62" /> L'ambiente fu surriscaldato dalle polemiche dei giorni precedenti, sorte in seguito a un articolo (pubblicato dalla stampa italiana) che dipingeva un quadro desolante della [[Cile|nazione]].<ref name="mondiali62" /> Sul campo fu evidente, sin da subito, il clima ostile che aleggiava<ref name="mondiali62" />: la tifoseria locale ignorò i saluti dei calciatori italiani, subissandoli di urla e fischi.<ref name="mondiali62" /> L'arbitraggio dell'inglese [[Ken Aston|Aston]] costituì un'ulteriore difficoltà: i cileni commisero duri falli, senza ricevere alcuna sanzione.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/19-11-2009/top-10-vergogne-mondiali-602024154112.shtml|titolo=La Top 10 delle vergogne mondiali, Maradona due volte "colpevole"|autore=Simona Marchetti|sito=gazzetta.it|data=19 novembre 2009}}</ref> La veemente reazione degli italiani provocò invece le espulsioni di [[Giorgio Ferrini|Ferrini]] e [[Mario David|David]], causando anche l'ingresso della polizia sul terreno di gioco per 3 volte.<ref name="mondiali62" /> In 9 contro 11, l'Italia difese lo 0-0 sino all'ultimo quarto d'ora subendo poi 2 reti.<ref name="mondiali62" /> La sconfitta eliminò, di fatto, la squadra cui non bastò superare per 3-0 gli svizzeri nell'ultimo incontro.
{{Nazionale italiana mondiali 1962}}
==== Mondiali 1966: la disfatta con la Corea ====
[[File:Sandro Salvadore, Italia.jpg|thumb|upright|[[Sandro Salvadore]], capitano azzurro al Mondiale del 1966]]
La squadra che andò ad affrontare l'ottavo campionato del mondo di {{WC2|1966}} era forse la più forte degli ultimi anni, ma se [[Campionato mondiale di calcio 1962|quattro anni prima]] si poté invocare ad attenuante per l'eliminazione il brutto clima creato a seguito delle improvvide dichiarazioni della stampa italiana, in Inghilterra si dovette fare il ''mea culpa'' per scelte sbagliate e ambigui rapporti di potere in seno alla [[FIGC|Federazione]]. Ma la responsabilità maggiore risiede nelle scelte di fondo del CT, [[Edmondo Fabbri]], che non solo volle fare a meno dello [[Grande Inter|squadrone interista]], ma ne ruppe la difesa non convocando il libero [[Armando Picchi]] e l'estrosa ala sinistra [[Mario Corso]].
Inserita probabilmente nel girone più facile con {{NazNB|CA|SUN}}, {{NazNB|CA|CHL}} e {{NazNB|CA|PRK}}, l'Italia vinse 2-0 nell'esordio-rivincita contro i sudamericani, ma perse 1-0 dai sovietici. La partita con la Corea del Nord divenne determinante e sarebbe bastato un pareggio per la qualificazione ai quarti. Invece, nonostante la squadra asiatica fosse nettamente sfavorita, la partita divenne quasi subito difficile: chi afferma, dopo che il centrocampista [[Giacomo Bulgarelli]] dovette uscire per un grave infortunio al ginocchio e la squadra rimase in dieci (il Mondiale inglese fu l'ultimo per il quale non furono possibili [[Calciatore di riserva|sostituzioni]]); chi, invece, per una totalmente sbagliata formazione. Fatto sta che gli azzurri non riuscirono a segnare mentre alla fine del primo tempo il nordcoreano [[Pak Doo Ik]] andò in gol e gli italiani non seppero rimontare, condannando così la squadra azzurra alla più cocente umiliazione sportiva della sua storia.
Tuttavia giova ricordare che la squadra asiatica, snobbata completamente in fase di pronostico, si dimostrò poi una delle autentiche rivelazioni del torneo inglese. Infatti nei quarti di finale riuscì a portarsi sul 3-0 contro il {{NazNB|CA|PRT}}, che aveva battuto il [[Brasile]] campione del mondo in carica. Il Portogallo riuscì a vincere alla fine per 5-3 solo grazie all'apporto del fuoriclasse [[Eusébio]], che segnò 4 reti e che sarebbe stato il capocannoniere del torneo con 9 reti.
{{Nazionale italiana mondiali 1966}}
== Gli anni della ripresa (1968-1978) ==
=== Euro 1968: il trionfo continentale ===
[[File:Italia campione europa.jpg|thumb|left|L'Italia campione d'Europa nel 1968, di nuovo vittoriosa a trent'anni di distanza dai successi dell'era Pozzo.]]
Nel 1968 l'Italia ospitò il terzo Europeo, partecipando per la prima volta alla fase finale. Dopo aver rinunciato alle qualificazioni nel 1960, in occasione dell'edizione successiva la squadra era stata eliminata dall'{{NazNB|CA|URSS}} negli ottavi di finale. In questo caso il girone preliminare era stato superato davanti a {{NazNB|CA|ROU}}, {{NazNB|CA|CYP}} e {{NazNB|CA|CHE}}: avversario nel turno seguente l'ostica {{NazNB|CA|BGR}}, regolata col punteggio complessivo di 4-3. Le altre 3 partecipanti alle semifinali erano l'Unione Sovietica, la {{NazNB|CA|YUG}} e l'{{NazNB|CA|ENG}}.
All'Italia capitò come sfidante la rappresentativa sovietica, mentre nell'altra gara si incontravano slavi e britannici. La semifinale contro i sovietici, giocata a [[Napoli]], finì 0-0 anche dopo i tempi supplementari, ma visto che non esisteva ancora lo spareggio tramite i [[tiri di rigore]], vide l'Italia prevalere grazie al lancio della monetina. Gli azzurri dovettero così affrontare in finale la Jugoslavia di [[Dragan Dzajić]], che aveva battuto nell'altra semifinale per 1-0 l'Inghilterra, allo [[Stadio Olimpico di Roma]].
[[File:Nazionale di calcio dell'Italia - Euro '68.jpg|thumb|upright|Il capitano azzurro [[Giacinto Facchetti]] solleva la [[Coppa Henri Delaunay]] appena vinta]]
La finale contro gli jugoslavi fu assai sofferta e si ottenne soltanto un pareggio per 1-1 (con gol dello stesso [[Dragan Dzajić|Dzajić]] e pareggio piuttosto fortunoso su punizione di [[Angelo Domenghini]], sul cui tiro un giocatore si mosse e il pallone attraversò la barriera finendo in rete); così si dovette procedere alla [[Replay (sport)|ripetizione]] della finale, ma questa seconda partita ebbe un esito ben diverso e vide l'Italia trionfare con un rotondo 2-0 (grazie a Riva e Anastasi) che diede alla Nazionale il suo primo e, per ora, unico trofeo continentale.
{{Nazionale italiana europei 1968}}
=== Mondiali 1970: la "staffetta" e il mito dell'Azteca ===
Il nono campionato del mondo di {{WC2|1970}} fu quello che, nonostante la mancata vittoria, segnò il ritorno più o meno in pianta stabile dell'Italia ai vertici del calcio mondiale. È tuttora noto per la semifinale Italia-Germania Ovest, che molti ribattezzarono come la ''[[partita del secolo]]'': in effetti, viste le premesse, non era certo preventivabile una partita così spettacolare. L'Italia proveniva da un cammino tutto sommato facile, avendo superato senza strafare una non proibitiva fase a gironi con {{NazNB|CA|URY}}, {{NazNB|CA|SWE}} e {{NazNB|CA|ISR}}; dopo la vittoria per 1-0 contro gli svedesi (tiro da lontano di [[Angelo Domenghini|Domenghini]] che entra in rete passando sotto il corpo del portiere in goffo tuffo sulla sinistra), ci fu il prevedibile 0-0 con gli uruguagi e l'inatteso 0-0 contro gli israeliani, caratterizzato però dall'annullamento di due gol di [[Gigi Riva|Riva]] per due fuorigioco inesistenti segnalati da uno dei guardalinee. A questo episodio è legato un cambio della guardia significativo per i telespettatori italiani: infatti, a causa di sospetti epiteti razzisti rivolti nei confronti del guardalinee etiope responsabile degli annullamenti (mai provate, e collegate al [[Africa Orientale Italiana|passato coloniale italiano]]), il telecronista [[Nicolò Carosio]], che aveva narrato ai microfoni dell'EIAR tutte le avventure della selezione azzurra, fin dai tempi della Coppa Rimet 1934, venne bruscamente sostituito da [[Nando Martellini]].
[[File:Italia-Galles 4-1, Roma, 4 novembre 1969.jpg|thumb|left|Una formazione azzurra che prese parte alle qualificazioni al Mondiale di {{WC2|1970}}]]
Passata comunque la Nazionale ai quarti di finale, è considerabile nella norma anche il 4-1 con cui aveva regolato nella Bombonera di [[Toluca]] i modesti padroni di casa del {{NazNB|CA|MEX}}. La Nazionale di casa aveva segnato per prima ma era stata raggiunta sull'1-1 grazie a un autogol dovuto a una deviazione su tiro di Domenghini; nel secondo tempo gli azzurri dilagarono segnando due volte con [[Gigi Riva|Riva]] e una con [[Gianni Rivera|Rivera]]. Tutt'altro affare per la {{NazNB|CA|FRG}} che nei quarti aveva dovuto battere ai supplementari per 3-2 l'{{NazNB|CA|ENG}} campione uscente, rimontando da 0-2, in quella che in assoluto fu la prima vittoria della compagine tedesca contro quella inglese.
{{vedi anche|Partita del secolo}}
La semifinale tra italiani e tedeschi (per la cronaca, giocatasi all'[[Estadio Azteca|Azteca]] di [[Città del Messico]] il 17 giugno 1970) si stava avviando verso uno stanco e non troppo meritato 1-0 azzurro (il gol era stato realizzato da [[Roberto Boninsegna|Boninsegna]] nei primi minuti di gioco) e per tutto il resto della partita furono soprattutto i tedeschi ad attaccare. Ma i sogni di una finale già conquistata furono infranti dall'1-1 segnato da [[Karl-Heinz Schnellinger|Schnellinger]] dopo che il 90' era scaduto da due minuti e mezzo (c'è da ricordare che a quei tempi non era ancora invalsa la regola del recupero e, sebbene fosse facoltà dell'arbitro fischiare dopo, le partite di calcio terminavano di solito allo scoccare del 90').
[[File:Nazionale di calcio dell'Italia - Sandro Mazzola + Gianni Rivera.jpg|thumb|upright|[[Sandro Mazzola]] e [[Gianni Rivera]] furono protagonisti, ai Mondiali messicani, della famosa "staffetta" voluta dal CT [[Ferruccio Valcareggi]].]]
A emozionare gli spettatori fu l'altalena di gol nei tempi supplementari. Prima andarono in vantaggio i tedeschi con gol di [[Gerd Müller]] su incomprensione tra il portiere azzurro [[Enrico Albertosi|Albertosi]] e il terzino [[Fabrizio Poletti|Poletti]], ma subito pareggiarono gli Italiani con una provvidenziale quanto atipica proiezione offensiva del terzino azzurro [[Tarcisio Burgnich|Burgnich]] (che segnò qui uno dei pochi gol della sua carriera, certo il più importante), e poi di nuovo gli Italiani con una rete di [[Gigi Riva|Riva]] per il 3-2 con cui si chiuse il primo tempo supplementare.
Tuttavia nel secondo tempo supplementare vi fu il momentaneo pareggio tedesco ancora con [[Gerd Müller]] che segnò di testa a filo del palo di sinistra, complice una grave incertezza di [[Gianni Rivera|Rivera]] che si vide passare la palla rasente alla gamba senza intervenire. Ma lo stesso Rivera si fece perdonare nell'azione successiva; dopo una fuga sulla sinistra, Boninsegna effettuò un passaggio all'indietro a centro area verso uno smarcato Rivera che spiazzò il portiere [[Sepp Maier|Maier]] segnando alla sua destra per il 4-3 finale che deliziò gli spettatori.
Lo sforzo sostenuto a 2000 metri d'altezza fu pagato nella finale, nel corso della quale l'Italia riuscì a tener testa al {{NazNB|CA|BRA}} di [[Pelé]] (che segnò al 18' uno 0-1 di testa) per circa un'ora, pareggiando alla fine del primo tempo con Boninsegna. Tuttavia tre gol negli ultimi venti minuti ([[Gérson]], [[Jairzinho]] e [[Carlos Alberto]]) sancirono la superiorità dei sudamericani che si portarono definitivamente a casa la Coppa Rimet (salvo perderla per furto qualche anno dopo). Comunque l'Italia si confermò la miglior Nazionale europea e fece un'ottima impressione nonostante l'invenzione della "staffetta" tra Mazzola e Rivera a opera del CT [[Ferruccio Valcareggi|Valcareggi]] e, a seguito di questa, i soli sei minuti giocati dallo stesso Rivera, entrato all'84' di una partita ormai ampiamente compromessa (episodio, questo, che darà vita al detto "i sei minuti di [[Gianni Rivera|Rivera]]").
{{Nazionale italiana mondiali 1970}}
=== Da Ferruccio Valcareggi a Enzo Bearzot (1970-1978) ===
[[File:Gigi Riva, Italia, 1968.JPG|thumb|upright|left|Il 29 settembre 1973, [[Gigi Riva]] segnò alla {{NazNB|CA|SWE}} il suo gol n. 34 in Nazionale, divenendo il miglior marcatore della storia azzurra; l'ultimo, il n. 35, lo siglò alla {{NazNB|CA|CHE}} il 20 ottobre seguente.]]
La Nazionale che aveva ben figurato al Mondiale necessitava di ricambio generazionale in alcuni settori fondamentali di gioco, ma Valcareggi rimase fedele ai calciatori che erano arrivati in finale, così l'Italia non fu in grado di difendere il suo titolo continentale. Dopo aver superato la fase a gironi (formata da {{NazNB|CA|AUT}}, {{NazNB|CA|SWE}} e {{NazNB|CA|IRL}}), la compagine italiana venne eliminata ai quarti di finale del {{EC|1972}} dal {{NazNB|CA|BEL}} capitanato da [[Paul Van Himst]] (0-0 in casa e 2-1 belga nel doppio confronto), non ottenendo l'accesso per la fase finale del torneo.
==== Mondiali 1974 ====
Discrete erano le aspettative per il {{WC|1974}}, in programma in [[Germania Ovest]]: era pur vero infatti che la Nazionale era praticamente quella messicana con quattro anni in più sulle spalle e [[Dino Zoff|Zoff]] al posto di [[Enrico Albertosi|Albertosi]] a difendere i pali, ma a mettere gli Italiani tra i favoriti alla vittoria finale c'erano la lunga imbattibilità del portiere friulano (che durava dal 20 settembre 1972) e soprattutto la prima storica vittoria azzurra a [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]] nel 1973 contro l'{{NazNB|CA|ENG}} (gol di [[Fabio Capello|Capello]] a circa dieci minuti dalla fine).
Invece fu quasi una disfatta: nella prima partita ci fu la vittoria ottenuta in rimonta contro {{NazNB|CA|HTI}} per 3-1, dopo che [[Emmanuel Sanon|Sanon]] aveva portato in vantaggio i [[caraibi]]ci (interrompendo l'imbattibilità di Zoff e fissandola a 1143 minuti); 1-1 contro l'{{NazNB|CA|ARG}} ([[René Houseman|Houseman]] e autogol dell'[[Argentina|argentino]]-[[piemonte]]se [[Roberto Perfumo|Perfumo]]), e sconfitta 2-1 contro la {{NazNB|CA|POL}}, quando per entrambe, un pareggio sarebbe bastato per accedere al turno successivo. Con questa sconfitta, invece, Argentina e Polonia si qualificarono al turno successivo e Italia a casa tra le polemiche.
Su tale sfortunata – e mal gestita – spedizione, lo scrittore [[Giovanni Arpino]] scrisse nel 1977 un libro dall'eloquente titolo ''[[Azzurro tenebra]]''. In pratica, l'episodio più significativo di tutto il Mondiale azzurro fu la celebre parolaccia lanciata da [[Giorgio Chinaglia|Chinaglia]] e ripresa in diretta [[TV]] all'indirizzo di Valcareggi al momento di essere sostituito da [[Pietro Anastasi]] (che peraltro segnò) nella partita contro Haiti. L'episodio, rese bene il clima che si respirava nello spogliatoio, diviso per clan.
{{Nazionale italiana mondiali 1974}}
[[File:Dinozoff.jpg|thumb|upright|[[Dino Zoff]] fu convocato per i Mondiali del 1970, '74, '78 e 1982. Nel 1977 ereditò i gradi di capitano da Facchetti.]]
La fallimentare avventura mise in chiaro che era l'ora di chiudere con una generazione che non aveva più nulla da dare, sicché la Nazionale fu affidata nel luglio del 1974 a [[Fulvio Bernardini]], il quale scelse come suo secondo [[Enzo Bearzot]], già buon [[Mediano (calcio)|mediano]] di {{Calcio Inter|N}} e {{Calcio Torino|N}}. Bernardini iniziò a svecchiare la rosa e impiegò numerosi giovani promettenti che il campionato proponeva, come [[Giancarlo Antognoni|Antognoni]], [[Paolo Pulici|Pulici]], [[Roberto Bettega|Bettega]], [[Franco Causio|Causio]] (portato in Germania da Valcareggi ma poco utilizzato), [[Claudio Gentile|Gentile]], [[Gaetano Scirea|Scirea]] e [[Marco Tardelli|Tardelli]], insieme a giocatori di sicuro affidamento come [[Mauro Bellugi|Bellugi]] e [[Romeo Benetti|Benetti]].
La squadra, largamente in fase di formazione, fallì la qualificazione al {{EC|1976}} in Jugoslavia (inserita in un girone molto duro, che comprendeva Paesi Bassi e Polonia – rispettivamente seconda e terza al mondiale precedente – e la Finlandia), ma si intravedeva già un'ossatura solida che permise alla Nazionale di staccare il biglietto per l'undicesimo campionato del mondo di {{WC2|1978}}, in un girone europeo di qualificazione che vedeva come avversaria più pericolosa l'Inghilterra, regolata per 2-0 a [[Roma]] ed eliminata per la peggior differenza reti rispetto all'Italia. Nel frattempo Bernardini aveva lasciato la Nazionale, facendo sì che tutta la responsabilità tecnica ricadesse sulle spalle di Bearzot.
==== Mondiali 1978 ====
Ai Mondiali di Argentina l'Italia si presentò con un gruppo imperniato sul cosiddetto "[[Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia#Anni 1970 e 1980: il ''Blocco-Juve''|Blocco-Juve]]". [[Enzo Bearzot|Bearzot]] convocò infatti nove giocatori militanti nel [[Juventus Football Club|club bianconero]]: [[Dino Zoff|Zoff]], [[Romeo Benetti|Benetti]], [[Antonello Cuccureddu|Cuccureddu]], [[Gaetano Scirea|Scirea]], [[Antonio Cabrini|Cabrini]], [[Claudio Gentile|Gentile]], [[Marco Tardelli|Tardelli]], [[Franco Causio|Causio]] e [[Roberto Bettega|Bettega]]. A completare l'undici titolare erano il regista [[ACF Fiorentina|fiorentino]] [[Giancarlo Antognoni|Antognoni]] e il centravanti [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Rossi]], all'epoca in forza al {{Calcio Lanerossi|N}}.
[[File:Italia v Francia Mondiale 1978.jpg|thumb|left|La formazione dell'Italia scesa in campo contro la {{NazNB|CA|FRA}} nella gara di esordio del {{WC|1978}}.]]
Non rientrando tra le teste di serie, la squadra azzurra fu inserita nel primo gruppo con {{NazNB|CA|FRA}}, {{NazNB|CA|HUN}} e {{NazNB|CA|ARG}}. Esordì vincendo in rimonta contro i transalpini, che andarono a segno dopo 40": Rossi pareggiò in chiusura di tempo, mentre nella ripresa [[Renato Zaccarelli|Zaccarelli]] siglò la rete del sorpasso. Le successive vittorie ai danni di magiari (per 3-1) e padroni di casa (per 1-0) valsero il primo posto nel girone: il sorteggio della seconda fase a gruppi abbinò l'Italia alla {{NazNB|CA|FRG}}, all'{{NazNB|CA|AUT}} e ai {{NazNB|CA|NLD}}. I tre punti ottenuti nei primi due incontri (frutto del pari senza gol contro i tedeschi e della vittoria di misura sugli austriaci) non furono sufficienti al raggiungimento della finale, per via della sconfitta contro i Paesi Bassi: l'Italia perse l'ultima gara per 2-1, subendo entrambe le reti con tiri dalla lunga distanza.
Si qualificò così per la finalina di consolazione, disputandola e perdendola contro il {{NazNB|CA|BRA}} (con il medesimo risultato): terminò in quarta posizione.
{{Nazionale italiana mondiali 1978}}
== Anni 1980: il terzo titolo mondiale ==
L'[[Union of European Football Associations|UEFA]] assegnò all'[[Italia]] l'organizzazione del sesto campionato d'Europa. Questa edizione andava, infatti, a inaugurare una nuova formula: la federazione ospitante veniva ammessa d'ufficio alla fase finale, nell'occasione allargata alla partecipazione di otto squadre.
Nella primavera del 1980, l'esplosione dello scandalo denominato ''[[Totonero]]'' scosse alle fondamenta il calcio italiano: la classifica della [[Serie A 1979-1980|Serie A]] subì un mutamento, con il declassamento in [[Serie B|B]] di {{Calcio Milan|N}} e {{Calcio Lazio|N}}. In seguito all'indagine e al processo federale, vari giocatori furono squalificati: tra questi, i Nazionali [[Bruno Giordano (calciatore)|Giordano]], [[Lionello Manfredonia|Manfredonia]] e soprattutto [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Rossi]] (inibito per due anni); le sanzioni irrogate decorrevano dal 1º maggio di quell'anno, impedendo ai succitati azzurri la partecipazione all'Europeo.
=== Europei 1980: il quarto posto ===
[[File:Italia, Euro '80.jpg|thumb|Gli azzurri quarti classificati all'Europeo casalingo di {{EC2|1980}}]]
L'imprevisto scandalo privò la squadra di Rossi, il suo centravanti titolare, poco prima dell'inizio degli Europei di {{EC2|1980}}: [[Enzo Bearzot|Bearzot]] lo sostituì con [[Alessandro Altobelli|Altobelli]], attaccante dell'{{Calcio Inter|N}} che aveva appena conquistato lo [[Scudetto (sport)|Scudetto]].
Gli Azzurri esordirono nel gruppo B pareggiando 0-0 contro la {{NazNB|CA|ESP}}, mentre nel successivo incontro ebbero la meglio sull'{{NazNB|CA|ENG}} grazie alla rete di [[Marco Tardelli|Tardelli]]. L'ultima gara, decisiva ai fini della qualificazione, fu contro il {{NazNB|CA|BEL}}: quest'ultimo, a parità di [[differenza reti]] (+1), poteva vantare un maggior numero di reti all'attivo (3 contro 1). Il pari senza marcature gli consentì di accedere alla finale, contro la {{NazNB|CA|FRG}}.
Ai padroni di casa toccò quindi la finale per il terzo e quarto posto, contro la {{NazNB|CA|CSK}} detentrice del titolo europeo. Dopo l'1-1 al 90', di comune accordo tra le due squadre non si disputarono i tempi supplementari, ma si ricorse all'immediata esecuzione dei tiri di rigore: la lotteria del dischetto vide l'Italia uscire sconfitta per 9-8, con il decisivo errore di [[Fulvio Collovati|Collovati]].
{{Nazionale italiana europei 1980}}
=== Mondiali 1982: la terza Coppa del Mondo ===
{{citazione|Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo!|[[Nando Martellini]]}}
[[File:Italia vs Cecoslovacchia - 1984 - Verona - Alessandro Altobelli.jpg|thumb|left|[[Alessandro Altobelli]], autore del terzo gol azzurro alla Germania Ovest ai vittoriosi Mondiali di {{WC2|1982}}, fu il primo giocatore [[Calciatore di riserva|subentrante]] a segnare in una finale mondiale]]
Dopo un Europeo con più ombre che luci, l'Italia tornò in campo nell'autunno del 1980 destando una buona impressione: 4 vittorie consecutive, tutte per 2-0, nella [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1982|fase preliminare]] del {{WC|1982}} resero tangibile una qualificazione anticipata. La speranza di un 1981 da vertice fu smentita in breve tempo, sia dalla scialba partecipazione nella pausa invernale al [[Coppa d'Oro dei Campioni del Mondo|Mundialito]] in Uruguay, torneo a inviti celebrativo del cinquantenario della prima edizione della Coppa Rimet (seppur, in questo caso, con l'attenuante di una Nazionale abbastanza sperimentale), sua dall'impietosa conferma dei numeri: nell'intero anno solare la squadra scese in campo per 9 volte riportando 2 soli successi, il primo dei quali in amichevole, e subendo 13 reti. A ciò si aggiunse un sentimento generale di diffidenza verso Bearzot, reo dal canto suo di mancate convocazioni richieste a gran voce dalla stampa.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2006/05_Maggio/10/ct.shtml|titolo=Lippi a scuola da Bearzot|autore1=Nicola Cecere|autore2=Fabio Licari|sito=gazzetta.it|data=10 maggio 2006}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/08/che-mondo-anche-bearzot-era-criticato.html|titolo="Che mondo, anche Bearzot era criticato"|pubblicazione=la Repubblica|data=8 novembre 1996}}</ref> Anche i mesi precedenti la rassegna iridata parvero scoraggianti, allorché gli azzurri non vinsero alcuna amichevole: sconfitti da Francia e Germania Est (partita ricordata per l'esordio del diciassettenne [[Giuseppe Bergomi|Bergomi]]), non andarono oltre un pareggio senza reti con la Svizzera.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/ottobre/11/festa_dello_Zio_ga_0_9910114095.shtml|titolo=La festa dello zio|autore1=Luca Curino|autore2=Andrea Elefante|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=11 ottobre 1999}}</ref>
L'Italia andò, quindi, in [[Spagna]] per giocare il dodicesimo campionato del mondo. Un sorteggio apparentemente favorevole (gli azzurri erano stati sorteggiati in un girone che comprendeva {{NazNB|CA|POL}}, {{NazNB|CA|PER}} e {{NazNB|CA|CMR}}) rischiò di trasformarsi in una trappola: dopo aver pareggiato un brutto incontro per 0-0 contro i polacchi, infatti, l'Italia non andò oltre un altrettanto brutto 1-1 contro il Perù. Ci volle un ulteriore pareggio per 1-1 contro i pari classifica del Camerun per passare il turno grazie al maggior numero di reti segnate a parità di differenza-reti rispetto alla Nazionale africana.
[[File:Spagna '82 - Paolo Rossi, Coppa del Mondo.jpg|thumb|upright|Nel 1982, [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]] fu il primo italiano a laurerarsi [[capocannoniere]] di una fase finale della Coppa del Mondo.]]
Quando poi l'Italia, nella seconda fase a gironi, venne affiancata a {{NazNB|CA|BRA}} e {{NazNB|CA|ARG}}, molti pensarono che l'eliminazione azzurra fosse stata solo ritardata di due partite. Invece, nel primo incontro contro l'Argentina, l'Italia sfoggiò una prestazione di tutto rispetto, riuscendo anche a neutralizzare l'avversario più pericoloso, [[Diego Armando Maradona|Maradona]]: dopo un primo tempo equilibrato e chiuso sullo 0-0, furono prima [[Marco Tardelli|Tardelli]] e poi [[Antonio Cabrini|Cabrini]] a prendere in contropiede la formazione sudamericana che, nonostante un gol di [[Daniel Passarella|Passarella]] nel finale, non poté evitare la sconfitta.
Non evitò la sconfitta neppure contro il Brasile (3-1), sicché l'ultimo incontro, tra Brasile e Italia, divenne decisivo. Quello fu il capolavoro tattico di Bearzot che comprese in largo anticipo che i brasiliani, sia pur in vantaggio nel girone per differenza reti, non si sarebbero accontentati di passare alle semifinali con un pareggio, ma avrebbero strafatto pur di cercare la vittoria. E su questa presunzione brasiliana Bearzot costruì una gara fatta di difesa chiusa e contropiede: l'aver segnato quasi subito il gol dell'1-0 costrinse i sudamericani a uscire: nemmeno il pareggio di [[Sócrates]] fece loro cambiare tattica. Il 2-1 italiano fu opera di un allegro quanto sciagurato passaggio orizzontale nella difesa brasiliana. Ancora una volta, il Brasile non si chiuse in difesa, neppure dopo il 2-2 di [[Paulo Roberto Falcão|Falcão]], e l'Italia segnò il 3-2 su azione di calcio d'angolo (l'unico a suo favore in tutta la partita), mandando a casa il Brasile e tutta la pattuglia sudamericana in blocco.
A nulla valse l'assedio finale dei verde-oro, che si trovarono di fronte uno Zoff che chiuse la porta e si fece perdonare gli errori sui tiri da lontano di quattro anni prima in [[Argentina]]; anzi gli azzurri avevano segnato anche un quarto gol con [[Giancarlo Antognoni|Antognoni]] annullato per fuorigioco inesistente. Sugli scudi Paolo Rossi, autore di una tripletta, che il 30 aprile precedente aveva finito di scontare la squalifica biennale ed era stato subito richiamato da Bearzot in quanto pedina imprescindibile del suo gioco. La semifinale contro la Polonia priva di [[Zbigniew Boniek|Boniek]] fu poco più che una formalità (due gol di Rossi, e azzurri in finale), dopodiché, dodici anni dopo [[Partita del secolo|l'Azteca]], Italia e {{NazNB|CA|FRG}} si incrociavano di nuovo in un incontro a eliminazione.
[[File:Partita Pertini bearzot causio zoff 1982.jpg|thumb|left|Il capitano azzurro [[Dino Zoff]], [[Franco Causio]] e il CT [[Enzo Bearzot]] giocano a [[scopone]] con il presidente [[Sandro Pertini]], al ritorno in Italia dopo il trionfo mondiale di Madrid]]
L'Italia era più fresca, in quanto la Germania Ovest era reduce [[Notte di Siviglia|da una partita all'ultimo sangue]], con supplementari e rigori, contro la {{NazNB|CA|FRA}} di Platini, ma quando Cabrini sbagliò un rigore nella prima parte del primo tempo molti sudarono freddo. Ma la Germania Ovest non poteva più reggere, e nel secondo tempo crollò sotto i colpi di Rossi (57'), Tardelli (69'), Altobelli (80'), prima che il difensore tedesco [[Paul Breitner|Breitner]] vedesse premiata la sua buona volontà e realizzasse il punto dell'onore tedesco. 3-1 per l'Italia e quella sera dell'11 luglio 1982, nello stadio [[Santiago Bernabéu (stadio)|Santiago Bernabéu]] di [[Madrid]], di fronte all'allora [[Presidente della repubblica]] [[Sandro Pertini]], gli azzurri ridiventarono campioni del mondo a quarantaquattro anni dal trionfo di [[Parigi]].
I pronostici dei giornalisti furono così clamorosamente smentiti; per esempio, dopo la stentata qualificazione ai quarti di finale, uno dei più preparati e noti giornalisti italiani, [[Gianni Brera]], aveva pubblicamente detto in TV che se la squadra italiana avesse battuto l'Argentina (e per il Brasile non si poneva neanche il problema) sarebbe andato ad Assisi a piedi per farsi frate. Da quel giorno in avanti, e fino ai giorni nostri, i giornalisti furono in generale più prudenti nei loro pronostici.
{{Nazionale italiana mondiali 1982}}
=== Il declino della generazione mondiale (1982-1986) ===
[[File:Italia vs Cina - 1986 - Napoli.jpg|thumb|Una formazione azzurra del 1986<ref name="bearzot">{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/05/03/al-terzo-mondiale-bearzot-ritrovo-dubbi-antichi.html|titolo=Al terzo mondiale Bearzot ritrovò i dubbi antichi|autore=Giuseppe Smorto|pubblicazione=la Repubblica|data=3 maggio 1986}}</ref>]]
La conquista del titolo mondiale parve indicare un punto di arrivo, più che di partenza per un nuovo ciclo. Già le eliminatorie per gli Europei di {{EC2|1984}} si risolsero in una delusione: l'Italia portò a casa una sola vittoria, sconfiggendo il modesto {{NazNB|CA|CYP}} in una gara ormai inutile ai fini della classifica. Nel maggio del 1984 vi fu, comunque, una conferma del valore del calcio italiano: la FIFA assegnò infatti all'Italia la fase finale del {{WC|1990}}.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/20/bearzot-premiati-nostri-risultati.html|titolo=Bearzot: "Premiati i nostri risultati"|autore=Giuseppe Smorto|pubblicazione=la Repubblica|data=20 maggio 1984}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/20/mondiali-90-all-italia-bocciati-sovietici.html|titolo=Mondiali '90 all'Italia, bocciati i sovietici|autore=Giuseppe Smorto|pubblicazione=la Repubblica|data=20 maggio 1984}}</ref>
Da segnalare, sempre in quel mese, la "rivincita" persa con la Germania Ovest<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/23/italia-germania-che-noia-mundial.html|titolo=Italia-Germania che noia Mundial!|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=23 maggio 1984}}</ref> e la tournée in Nord America, dove gli azzurri vinsero col {{NazNB|CA|CAN}}<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/27/torna-vincere-una-piccola-italia.html|titolo=Torna a vincere una piccola Italia|pubblicazione=la Repubblica|data=27 maggio 1984}}</ref> e pareggiarono con gli Stati Uniti. Essendo qualificata d'ufficio ai Mondiali di {{WC2|1986}}, l'Italia occupò il biennio precedente con amichevoli.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/27/ma-cabrini-vola-verso-un-gol-proprio.html|titolo=Ma Cabrini vola verso un gol proprio speciale|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=27 settembre 1984}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/12/29/platini-europa-noi-america.html|titolo=A Platini l'Europa, a noi l'America|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=29 dicembre 1984}}</ref> Nell'autunno del 1985 subì due sconfitte di fila con {{NazNB|CA|NOR}}<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/26/italia-persa.html|titolo=L'Italia s'è persa|autore=Mario Sconcerti|pubblicazione=la Repubblica|data=26 settembre 1985}}</ref> e Polonia.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/11/17/ma-per-italia-altri-cento-di.html|titolo=Ma per l'Italia altri cento di questi giorni...|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=17 novembre 1985}}</ref> Anche l'anno del torneo iridato si aprì con una disfatta, ancora per mano dei tedeschi d'Occidente.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/02/06/la-germania-fior-del-fango.html|titolo=La Germania fior del fango|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=6 febbraio 1986}}</ref> A fermare la striscia negativa giunse, oltre un mese e mezzo più tardi, il 2-1 a spese dell'Austria.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/03/27/qualcosa-il-resto-verra.html|titolo=Qualcosa c'è, il resto verrà?|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=27 marzo 1986}}</ref> Infine, venne battuta per 2-0 la {{NazNB|CA|CHN}} (avversario mai sfidato in precedenza).<ref name="bearzot" />
=== Mondiali 1986 ===
[[File:Italia-Belgio 2-1, 26 gennaio 1977, Eric Gerets e Gaetano Scirea.jpg|thumb|left|[[Gaetano Scirea]], capitano azzurro ai Mondiali messicani.]]
Come da tradizione, l'incontro inaugurale vide scendere in campo i detentori del titolo: agli azzurri toccò la {{NazNB|CA|BGR}}, capace di strappare un 1-1.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/06/01/bellissima-ma-non-basta.html|titolo=Bellissima, ma non basta|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=1 giugno 1986}}</ref> Il risultato venne replicato nella gara seguente, con l'Argentina; soltanto la vittoria per 3-2 sulla {{NazNB|CA|KOR}} (con il decisivo contributo di Altobelli) portò agli ottavi.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/06/11/adesso-la-verita-vicina.html|titolo=E adesso la verità è vicina|autore=Mario Sconcerti|pubblicazione=la Repubblica|data=11 giugno 1986}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/06/11/poca-fatica-per-tutto.html|titolo=Poca fatica per tutto|autore=Luca Argentieri|pubblicazione=la Repubblica|data=11 giugno 1986}}</ref> Ma in questo turno il cammino si fermò, chiudendo definitivamente un'era: il 2-0 subìto dalla Francia di [[Michel Platini|Platini]] eliminò l'Italia, comportando poi l'addio di Bearzot.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/06/18/povero-bearzot.html|titolo=Povero Bearzot|autore=Mario Sconcerti|pubblicazione=la Repubblica|data=18 giugno 1986}}</ref>
{{Nazionale italiana mondiali 1986}}
=== Europei 1988 ===
Terminata l'era di Bearzot, si decise di puntare su [[Azeglio Vicini]]: il nuovo CT aveva condotto l'Under-21 alla finale degli Europei di categoria.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/08/03/alla-ricerca-dell-italia-perduta.html|titolo=Alla ricerca dell' Italia perduta|pubblicazione=la Repubblica|data=3 agosto 1986}}</ref> Il nuovo corso non partì sotto i migliori auspici: in estate, il calcio nazionale fu travolto da un [[Scandalo italiano del calcioscommesse del 1986|nuovo scandalo]] relativo alle scommesse.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/08/08/anche-carraro-fianco-di-de-biase.html|titolo=Anche Carraro a fianco di De Biase|pubblicazione=la Repubblica|data=8 agosto 1986}}</ref> L'esordio ufficiale si consumò a Bologna, dove la prima doppietta di Bergomi con la maglia azzurra stese la Grecia in un confronto amichevole.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/10/09/piu-zucchero-che-sostanza-ma-piace-gia.html|titolo=Più zucchero che sostanza ma piace già|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=9 ottobre 1986}}</ref> Un'altra doppia marcatura, questa volta di Altobelli, permise di superare la Svizzera (3-2) nel debutto delle qualificazioni al {{EC|1988}}.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/11/16/zenga-ammette-suoi-errori-se-pareggiavamo-era.html|titolo=Zenga ammette i suoi errori "Se pareggiavamo era colpa mia"|pubblicazione=la Repubblica|data=16 novembre 1986}}</ref> Lo stesso capitano, nel successivo incontro, fallì 2 rigori contro [[Nazionale di calcio di Malta|Malta]] senza pregiudicare la vittoria per 2-0.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/12/07/per-una-volta-tutta-colpa-mia.html|titolo="Per una volta è tutta colpa mia"|pubblicazione=la Repubblica|data=7 dicembre 1986}}</ref> Gli isolani furono poi travolti per 5-0 nella partita di ritorno, la prima del 1987.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/01/25/cinque-gol-non-fanno-italia.html|titolo=Cinque gol non fanno l' Italia|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=25 gennaio 1987}}</ref> La stagione vide anche due sfide con le finaliste dell'ultimo Mondiale, Germania Ovest ed Argentina, contro le quali l'Italia sfoderò ottime prestazioni: costrinse al pari i tedeschi<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/04/19/complimenti-dai-tedeschi.html|titolo=Complimenti dai tedeschi|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=19 aprile 1987}}</ref> e batté con il punteggio di 3-1 i sudamericani.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/06/11/vicini-applaude-mai-cosi-bravi-maradona-accusa.html|titolo=Vicini applaude, "Mai così bravi". Maradona accusa|autore=Luca Argentieri|pubblicazione=la Repubblica|data=11 giugno 1987}}</ref> Il percorso eliminatorio si concluse positivamente, grazie alle vittorie su Svezia (con doppietta di [[Gianluca Vialli|Vialli]])<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/11/15/non-ho-vinto-solo-io.html|titolo="Non ho vinto solo io"|autore=Licia Granello|pubblicazione=la Repubblica|data=15 novembre 1987}}</ref> e Portogallo.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/06/ora-chiamatelo-gruppo-energia.html|titolo="Ora chiamatelo gruppo energia"|autore=Licia Granello|pubblicazione=la Repubblica|data=6 dicembre 1987}}</ref> In preparazione all'Europeo, la squadra ottenne un promettente 4-1 sull'Unione Sovietica<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/02/21/abbracciati-vialli.html|titolo=Abbracciati a Vialli|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=21 febbraio 1988}}</ref> ma nell'ultima uscita stagionale perse con il [[Nazionale di calcio del Galles|Galles]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/05/troppi-peccati-cara-italia.html|titolo=Troppi peccati cara Italia...|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=5 giugno 1988}}</ref>
[[File:Azeglio Vicini.jpg|thumb|[[Azeglio Vicini]], commissario tecnico dal 1986 al 1991, sotto la sua gestione svecchiò sensibilmente la Nazionale promuovendo molti elementi da lui già allenati dell'Under-21.]]
La gara di apertura del torneo propose l'ennesimo capitolo della rivalità con la Germania Ovest: del doriano [[Roberto Mancini|Mancini]] e del futuro interista [[Andreas Brehme|Brehme]] i gol dell'1-1 finale.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/11/bandiere-senza-guerra.html|titolo=Bandiere senza guerra|autore=Emanuela Audisio|pubblicazione=la Repubblica|data=11 giugno 1988}}</ref> Sconfitte la Spagna e la Danimarca, la semifinale incrociò di nuovo le strade azzurra e sovietica<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/22/in-perfetto-equilibrio-confronti-diretti.html|titolo=In perfetto equilibrio i confronti diretti|pubblicazione=la Repubblica|data=22 giugno 1988}}</ref>: in questo caso fu la formazione dell'Est ad imporsi, con un 2-0 che rispedì a casa gli italiani.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/25/la-delusione-del-nostro-giocatore-simbolo.html|titolo=La delusione del nostro giocatore simbolo, l'ultimo match in azzurro|autore1=Fabrizio Bocca|autore2=Emanuela Audisio|pubblicazione=la Repubblica|data=25 giugno 1988}}</ref>
{{Nazionale italiana europei 1988}}
== Anni 1990: la maledizione dei rigori ==
==== Mondiali 1990 ====
[[File:Mondiali 1990 - Italia vs USA - Salvatore Schillaci e Jimmy Banks.jpg|thumb|left|[[Salvatore Schillaci]], mattatore delle [[Un'estate italiana|"notti magiche"]] di [[Italia '90]]]]
La Nazionale che si presentò al via dei Mondiali di {{WC2|1990}} nutriva fondate speranze di vittoria, motivate dal buon Europeo disputato due anni prima, dall'avere una squadra sì giovane ma ricca di elementi di talento, e dal vantaggio di giocare la manifestazione in casa, col tifo italico a supporto. Inserita in un girone non impossibile, la Nazionale batté in sequenza {{NazNB|CA|AUT}} (1-0), {{NazNB|CA|USA}} (1-0) e {{NazNB|CA|CSK}} (2-0). Sugli scudi [[Roberto Baggio|Baggio]] (il suo gol ai cecoslovacchi fu scelto come il migliore di Italia '90) e soprattutto [[Salvatore Schillaci|Schillaci]], attaccante messosi in luce in [[Serie A]] nella [[Serie A 1989-1990|stagione appena conclusa]], che durante la manifestazione mondiale vivrà un'incredibile esplosione.
Superato agilmente il girone, la vittima sacrificale degli azzurri agli ottavi fu l'{{NazNB|CA|URY}}, anche se occorse più di un'ora al solito Schillaci per averne ragione; [[Aldo Serena|Serena]] poi arrotondò il punteggio a 2-0. Sempre Schillaci realizzò il gol-partita col quale l'Italia eliminò ai quarti di finale l'{{NazNB|CA|IRL}}. Ancora Schillaci portò in vantaggio l'Italia in semifinale contro l'{{NazNB|CA|ARG}} di [[Diego Armando Maradona|Maradona]], che tuttavia grazie a una chiamata difensiva errata tra [[Walter Zenga|Zenga]] e [[Riccardo Ferri|Ferri]] pareggiò con [[Claudio Paul Caniggia|Caniggia]] e, dopo due tempi supplementari, batte l'Italia ai tiri di rigore.
[[File:Nazionale di calcio dell'Italia - Italia '90.jpg|thumb|L'Italia che affrontò l'{{NazNB|CA|ARG}} nella semifinale mondiale del [[Stadio San Paolo|San Paolo]]]]
Agli azzurri non rimase che la "finalina" di [[Bari]] per il terzo posto, vinta battendo l'{{NazNB|CA|ENG}} ancora grazie alle reti di Baggio e Schillaci; l'attaccante siciliano venne eletto miglior giocatore della manifestazione, laureandosi anche [[capocannoniere]] assoluto con 6 reti.
{{Nazionale italiana mondiali 1990}}
Fallita l'occasione di vincere il campionato del mondo con una squadra bene attrezzata e un ambiente favorevole, l'Italia smarrì la strada e non riuscì ad accedere alla fase finale del nono campionato europeo di {{EC2|1992}}. Nel girone di qualificazione l'Italia fu sorteggiata insieme a Norvegia, Ungheria, Cipro e URSS; furono nuovamente i sovietici (che parteciparono poi come {{NazNB|CA|CSI}} alla fase finale) a frustrare le ambizioni azzurre. È questo, attualmente, l'ultimo torneo tra Europei e Mondiali a cui la Nazionale italiana non si è qualificata.
Nonostante una prestigiosa vittoria nel giugno del 1991 al quadrangolare amichevole [[Torneo Scania 100|Scania Cup]] (dove gli azzurri superarono in semifinale la {{NazNB|CA|DEN}}<ref>{{cita web|autore=Francesco Verderami|url=http://archivio.agi.it/articolo/bd80be2f8e7d85c901a6ea3a79ee2114_19910612_calcio-scania-cup-italia-danimarca-2-0/|titolo=Scania Cup: Italia-Danimarca 2-0|editore=Agenzia Giornalistica Italia|data=12 giugno 1991}}</ref> e in finale ancora l'Unione Sovietica<ref>{{cita web|autore=Francesco Verderami|url=http://archivio.agi.it/articolo/e4c1e6feb4234211cb040480305797ce_19910616_calcio-scania-cup-italia-urss-4-3-2/|titolo=Scania Cup: Italia-URSS 4-3|editore=Agenzia Giornalistica Italia|data=16 giugno 1991}}</ref>), sul finire dell'anno e a qualificazione europea ormai compromessa, Vicini venne esonerato e, con due gare ancora da giocare, sostituito sulla panchina azzurra da [[Arrigo Sacchi]], già tecnico del {{Calcio Milan|N}} e propugnatore di un nuovo tipo di calcio offensivo, le cui teorie avevano un ugual numero di accesi sostenitori e altrettanto accesi detrattori.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/06/01/mi-fermo-per-stress.html|titolo="Mi fermo, per stress"|autore=Licia Granello|pubblicazione=la Repubblica|data=1 giugno 1991}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/18/sacchi-carte-complicate.html|titolo=Sacchi, carte complicate|pubblicazione=la Repubblica|data=18 ottobre 1991}}</ref>
=== La "rivoluzione culturale" di Arrigo Sacchi (1991-1996) ===
[[File:Sacchi.JPG|thumb|upright|left|[[Arrigo Sacchi]], CT dal 1991 al 1996. A [[USA '94]] il tecnico riportò l'Italia a giocare una finale mondiale dopo dodici anni, ciò nonostante il suo lustro sulla panchina azzurra fu globalmente incolore]]
Sacchi presentò alla stampa la sua "rivoluzione culturale": bandita la figura del semplice selezionatore dei migliori talenti, il suo progetto era diventare un CT a tempo pieno, intento ad allestire una squadra amalgamata a suo modo.<ref name="sacchi">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/02_mondiali_calcio_1994.html|titolo=1994: Brasile - Capitolo II: La rivoluzione di Sacchi}}</ref> Grazie agli "stage" periodici, addestrò tatticamente i giocatori al modulo a zona, così da costituire un catalogo di azzurri o "azzurrabili" perfettamente intercambiabili;<ref name="sacchi" /> in tre anni, ne chiamò ben 71.<ref name="sacchi" /> Il verbo tattico sviluppa concetti ripetuti più e più volte: squadra corta, pressing, attacco degli spazi, "ripartenze" (una modernizzazione linguistica dell'antico contropiede), equidistanze tra i reparti.<ref name="sacchi" /> Lo schema base prevede tre linee orizzontali davanti al portiere, con quattro difensori in linea, quattro centrocampisti e due attaccanti: il [[4-4-2]] utilizzato anche nel suo {{Calcio Milan|N}}.<ref name="sacchi" />
L'Italia nel frattempo è stata inserita in un girone mondiale abbordabile, anche se il CT ne ingigantisce le difficoltà, esaltando le grandi tradizioni di Portogallo e Scozia. Svizzera, Malta ed Estonia sono le altre avversarie.<ref name="sacchi" />
All'esordio, in novembre a Genova con la Norvegia finì 1-1 condito dalle giocate dell'esordiente [[Gianfranco Zola|Zola]].<ref name="sacchi" /> Un mese dopo, a [[Foggia]] contro Cipro, Sacchi recuperò [[Roberto Baggio]] - discusso nella {{Calcio Juventus|N}} da [[Giovanni Trapattoni]], che vorrebbe trasformarlo in centrocampista puro - inventò [[Dino Baggio]] terzino destro e Zola ala destra.<ref name="sacchi" /> Esordisce il giovane milanista [[Demetrio Albertini|Albertini]], l'Italia vinse 2-0 latitando nel gioco.<ref name="sacchi" /> In febbraio ci fu un 4-0 a Cesena contro San Marino<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/02/20/zola-lentini-piu-giu-sacchi-non.html|titolo=Zola e Lentini più giù, Sacchi: "Non li boccio"|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=20 febbraio 1992}}</ref> e un mese dopo vittoria 1-0 a Torino contro la Germania, grazie all'innesto nel finale di [[Gianluigi Lentini|Lentini]], che si procurò il rigore decisivo.<ref name="sacchi" />
[[File:Italy 1991.jpg|thumb|Una formazione azzurra che prese parte alle qualificazioni a Euro 1992]]
A primavera, la stagione azzurra si chiuse con una trasferta negli Stati Uniti, per la [[U.S. Cup]].<ref name="sacchi" /> Il 31 maggio, allo [[Yale Bowl]] di [[New Haven]], gli azzurri pareggiano a reti bianche contro il Portogallo sotto il diluvio (col mediano [[Luca Fusi|Fusi]] in regia e il laterale [[Alberto Di Chiara|Di Chiara]] ala sinistra), poi battono 2-0 all'Irlanda al [[Foxboro Stadium]] di [[Boston]], grazie al positivo esordio dell'attaccante [[Giuseppe Signori|Signori]] e al gol di [[Alessandro Costacurta|Costacurta]] su [[calcio di rigore]].<ref name="sacchi" /> Infine affrontano gli Stati Uniti al [[Soldier Field]] di [[Chicago]] e pareggiano per 1-1 (gol di Roberto Baggio), regalando agli avversari il trofeo.<ref name="sacchi" /> Le qualificazioni mondiali passano attraverso alti e bassi, con importanti e decisive vittorie contro Portogallo in trasferta per 3-1 (reti di Roberto e Dino Baggio e tris di [[Pierluigi Casiraghi|Casiraghi]]) e Scozia a Roma sempre con il medesimo punteggio (Donadoni, Casiraghi ed Eranio) conquistando il primo posto nel girone.<ref name="sacchi" />
==== Mondiali 1994 ====
Guadagnata la qualificazione al quindicesimo campionato del mondo di {{WC2|1994}}, l'Italia capitò in un girone non impossibile, ma pieno di insidie, nel quale avrebbe dovuto incontrare nell'ordine {{NazNB|CA|IRL}}, {{NazNB|CA|NOR}} e {{NazNB|CA|MEX}}.<ref name="sacchi2">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/04_mondiali_calcio_1994.html|titolo=1994: Brasile - Capitolo IV: Italia, corsa ad ostacoli}}</ref> Sacchi schierò nella prima partita in campo la seguente formazione: Pagliuca in porta, Tassotti e Maldini terzini, Costacurta e Baresi centrali; a centrocampo, Donadoni ed Evani sugli esterni con Albertini e Dino Baggio in mezzo; in attacco, la coppia Roberto Baggio e Signori.<ref name="sacchi2" /> Sotto un caldo opprimente e un'elevata umidità, l'esordio a [[New York]] al [[Giants Stadium]] gelò gli azzurri: Baresi sbaglia un rinvio di testa, [[Ray Houghton|Houghton]] tenta il tiro da lontano, Pagliuca lo "battezza" fuori e si inarca senza convinzione, consentendo alla palla di finire in rete rendendo così decisivo già l'incontro successivo, contro gli scandinavi.<ref name="sacchi2" />
[[File:Baresi, Italia-Francia 1994.jpg|thumb|upright|left|[[Franco Baresi]], capitano degli azzurri ai Mondiali statunitensi, si infortunò al menisco nella fase a gironi, ritornando in campo a tempo di record per la finale contro il {{NazNB|CA|BRA}}]]
Per il secondo appuntamento al Giants Stadium, Sacchi cambiò rotta: dentro [[Pierluigi Casiraghi|Casiraghi]] con Baggio mentre Signori gioca laterale di sinistra a centrocampo accanto a Berti, Albertini e Dino Baggio.<ref name="sacchi2" /> Difesa più aggressiva, con [[Antonio Benarrivo|Benarrivo]] al posto di Tassotti.<ref name="sacchi2" /> Dopo venti minuti i modesti norvegesi rischiarono di passare in vantaggio: lanciato da Mykland, Leonhardsen si infilò nella difesa azzurra, invano protesa a metterlo in fuorigioco, e si lanciò verso Pagliuca il quale uscì dall'area a deviare con la mano il tiro, guadagnando l'espulsione.<ref name="sacchi2" /> Sacchi, senza esitazioni, chiamò fuori [[Roberto Baggio]] per far entrare il secondo portiere [[Luca Marchegiani|Marchegiani]].<ref name="sacchi2" /> «Questo qui è impazzito» mormorò incredulo l'azzurro, prima di uscire scrollando la testa. Messi al muro, gli uomini di Sacchi ritrovarono lo spirito combattivo e si gettarono in avanti.<ref name="sacchi2" /> Nella ripresa capitan Baresi si infortunò a un ginocchio e il CT, anziché sostituirlo col pari ruolo [[Lorenzo Minotti|Minotti]], mandò in campo lo stopper [[Luigi Apolloni|Apolloni]], subito tra i migliori nei duelli fisici coi potenti norvegesi.<ref name="sacchi2" /> L'assalto azzurro, generoso quanto confuso, non si placò fino al gol, una poderosa incornata in area di [[Dino Baggio]] su punizione pennellata da [[Giuseppe Signori|Signori]].<ref name="sacchi2" /> L'Italia con questo successo tornò in corsa per la qualificazione al turno successivo ma la vittoria del Messico sull'Irlanda lasciò aperta ogni possibilità.<ref name="sacchi2" /> Per Baresi la diagnosi fu operazione al menisco interno destro.<ref name="sacchi2" /> Se l'Italia dovesse arrivare in finale, dissero i medici dell'ospedale a Manhattan, ci sarebbe il tempo per un prodigioso recupero.<ref name="sacchi2" />
Contro il {{NazNB|CA|MEX}} a [[Washington]] Sacchi confermò gli uomini dell'impresa sulla Norvegia, Roberto Baggio incluso.<ref name="sacchi2" /> Casiraghi fece il percussore senza riuscire a concludere, Marchegiani dovette superarsi su un tiro da lontano di Aspe.<ref name="sacchi2" /> Nella ripresa, Sacchi operò la staffetta: fuori Casiraghi, dentro l'agile [[Daniele Massaro|Massaro]], che, acceso da un superbo lancio in verticale di [[Demetrio Albertini|Albertini]], fece gol con un destro angolato.<ref name="sacchi2" /> Pochi minuti dopo, su un cross di Roby Baggio, lo stesso Massaro incornò a lato di un soffio.<ref name="sacchi2" /> L'Italia finì qui, stremata dal caldo.<ref name="sacchi2" /> I messicani pareggiarono con Bernal, con un tiro a fil di palo.<ref name="sacchi2" /> L'Irlanda, pareggiando con la Norvegia, ha passato il turno assieme al Messico.<ref name="sacchi2" /> «Corriamo tutti a pregare» raccomandò Sacchi con un sorriso tirato dopo la partita, prima di apprendere che il 6-1 della Russia sul Camerun qualificò l'Italia come migliore terza.<ref name="sacchi2" />
[[File:Roberto Baggio - Italia '90.jpg|thumb|upright|[[Roberto Baggio]], a partire dall'ottavo di finale contro la {{NazNB|CA|NGA}}, fu l'autentico trascinatore degli azzurri negli Stati Uniti. Ritiratosi dalla Nazionale nell'aprile del 2004, dopo 27 reti in 56 partite, in suo onore vi sarà un'amichevole con la {{NazNB|CA|ESP}}.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/sport/calcio/nazionale/trapbagg/trapbagg/trapbagg.html|titolo=Trapattoni: "Baggio convocato per la partita con la Spagna"|sito=repubblica.it|data=16 aprile 2004}}</ref>]]
Gli ottavi di finale misero gli Azzurri di fronte alla {{NazNB|CA|NGA}}. L'Italia vinse 2-1, ma si espresse largamente al di sotto del suo standard e giocò tutta la partita in svantaggio per 0-1 finché il fantasista [[Vicenza|vicentino]] riuscì a pareggiare all'88', dopo che l'assurda espulsione di [[Gianfranco Zola|Zola]],<ref>{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/zola_espulsione_usa_1994.html|titolo=Zola a USA '94:
Fratello bianco, non sei colpevole}}</ref> decretata dall'arbitro messicano [[Arturo Brizio Carter|Brizio Carter]] al 75', sembrava aver definitivamente spento le speranze di rimonta italiane.<ref name="sacchi3">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/06_mondiali_calcio_1994.html|titolo=1994: Brasile - Capitolo VI: Ottavi, predominio europeo}}</ref> Un rigore di Baggio (decretato per fallo di [[Augustine Eguavoen|Eguavoen]] su [[Antonio Benarrivo|Benarrivo]]) nei supplementari diede i quarti all'Italia.<ref name="sacchi3" /> Lì gli azzurri trovarono la {{NazNB|CA|ESP}}, regolata per 2-1 dalla coppia [[Dino Baggio]]-[[Roberto Baggio]] al termine di una gara molto difficile e spigolosa durante la quale [[Mauro Tassotti|Tassotti]] rifilò una gomitata nell'area italiana a [[Luis Enrique]], non vista dall'arbitro [[Ungheria|ungherese]] [[Sándor Puhl|Puhl]] (ma non sarebbe stato rigore per gli spagnoli in quanto se l'arbitro avesse visto l'azione avrebbe sanzionato l'intervento precedente dello spagnolo ed espulso in seguito il difensore italiano punendo la reazione che gli valse, tramite la prova TV, otto turni di squalifica).<ref name="sacchi4">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/07_mondiali_calcio_1994.html|titolo=Capitolo VII: Crescendo Azzurro, Germania fuori}}</ref> Ancora Roberto Baggio realizzò la doppietta con la quale l'Italia vinse la semifinale contro la {{NazNB|CA|BGR}} per 2-1 (gol della bandiera bulgara di [[Hristo Stoičkov|Stoichkov]] su rigore).<ref name="sacchi5">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/08_mondiali_calcio_1994.html|titolo=Capitolo VIII: È Italia-Brasile, 24 anni dopo Messico 70}}</ref>
La finale fu un classico del calcio mondiale, {{NazNB|CA|BRA}}-Italia, all'epoca tre Mondiali vinti a testa. Il luogo prescelto fu il [[Rose Bowl]] di [[Pasadena (California)|Pasadena]] in [[California]] e per esigenze televisive si giocò a mezzogiorno e mezzo (sebbene in un caldo soffocante).<ref name="sacchi6">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/09_mondiali_calcio_1994.html|titolo=Capitolo IX: La Finale, mezzogiorno di fuoco}}</ref> La vigilia azzurra è stata lunga e movimentata per le condizioni del ''Divin Codino'', afflitto da una contrattura ai flessori della coscia destra ma disperatamente deciso a giocare. Anche Dino Baggio e Albertini lamentarono acciacchi muscolari mentre capitan [[Franco Baresi|Baresi]] venne recuperato a tempo di record. Sacchi schierò Pagliuca in porta, Mussi e Benarrivo terzini, Maldini e Baresi centrali, Donadoni, Albertini, Dino Baggio e Berti a centrocampo e la coppia Baggio-Massaro in avanti. Il Brasile confermò Taffarel in porta, Aldair e Marcio Santos al centro, Jorginho e Branco ai lati, i quattro mediani Mauro Silva, Mazinho, Dunga e Zinho e la coppia gol del mondiale Romario-Bebeto in attacco.
L'Italia riuscì a chiudere con il risultato di 0-0 sia al 90' che al 120'.<ref name="sacchi6" /> Ma così come quattro anni prima fu sconfitta ai rigori (errori di [[Franco Baresi|Baresi]], Massaro e Roberto Baggio) e il Brasile vinse il suo quarto titolo del mondo, il secondo consecutivo in una finale contro l'Italia.<ref name="sacchi6" /> Va tuttavia ricordato che nonostante il clamore suscitato dall'errore al dischetto del fantasista, la squadra brasiliana avrebbe dovuto ancora effettuare l'esecuzione del proprio quinto rigore.<ref name="sacchi6" /> Pertanto, l'eventuale realizzazione di Baggio avrebbe potuto non essere sufficiente per proseguire la serie.<ref name="sacchi6" />
{{Nazionale italiana mondiali 1994}}
==== Euro 1996 ====
[[File:Italia vs Slovenia - 1995 - Udine.jpg|thumb|left|Una formazione azzurra che prese parte alle qualificazioni a Euro 1996]]
I risultati immediatamente successivi al Mondiale non furono all'altezza: nelle eliminatorie per il {{EC|1996}} gli azzurri non riuscirono a battere {{NazNB|CA|SVN}} e {{NazNB|CA|HRV}}.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/09/08/panucci-sperduto.html|titolo=Panucci sperduto|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=8 settembre 1994}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/11/17/palermo-fischia-solo-dopo-gol.html|titolo=Palermo fischia solo dopo i gol|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=17 novembre 1994}}</ref> La stagione 1994-95 fu chiusa da una sconfitta con la Germania<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/06/22/sacchi-quelli-forti-sono-loro.html|titolo=Sacchi, quelli forti sono loro|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=22 giugno 1995}}</ref>, ma all'inizio della seguente Sacchi venne confermato: la Federazione decise addirittura di prolungare il contratto sino al 1998.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/12/06/affare-fatto-ma-ora-sacchi-deve-vincere.html|titolo=Affare fatto ma ora Sacchi deve vincere|autore=Fulvio Bianchi|pubblicazione=la Repubblica|data=6 dicembre 1995}}</ref>
L'Italia si presentò così all'Europeo d'Inghilterra, il primo allargato a 16 partecipanti.<ref name="euro 96">[http://www.storiedicalcio.altervista.org/europei_1996.html Europei 1996] su Storie di calcio.com</ref> All'esordio, soltanto una doppietta di [[Pierluigi Casiraghi|Casiraghi]] portò la vittoria contro la Russia.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/06/12/finalmente-italia-bella-partenza.html|titolo=Finalmente Italia, bella partenza|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=12 giugno 1996}}</ref> Pochi giorni più tardi, il k.o. con la {{NazNB|CA|CZE}} rimise tutto in discussione<ref name="euro 96" />: le speranze di qualificazione vennero rimandate all'ultimo incontro, con i tedeschi come avversari.<ref name="euro 96" /> Obbligata a vincere, la squadra riportò solo un pareggio senza reti<ref name="euro 96" />: a gravare sul punteggio l'errore di [[Gianfranco Zola|Zola]] dal dischetto, che contribuì all'eliminazione anticipata.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/06/20/zola-piange-chiedo-scusa.html|titolo=Zola piange "Chiedo scusa"|autore=Maurizio Crosetti|pubblicazione=la Repubblica|data=20 giugno 1996}}</ref> Il fallimento fece traballare la panchina di Sacchi, che dal canto suo rispose vincendo i primi 2 incontri dell'annata 1996-97.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/10/06/ravanelli-casiraghi-bastano-loro.html|titolo=Ravanelli e Casiraghi, bastano loro|autore=Fulvio Bianchi|pubblicazione=la Repubblica|data=6 ottobre 1996}}</ref> La goccia che fece traboccare il vaso era però dietro l'angolo: un'inopinata sconfitta con la {{NazNB|CA|BIH 1992-1998}}, dopo essere passati in vantaggio,<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/08/sarajevo-non-stato-un-giorno-di.html|titolo=Sarajevo, non è stato un giorno di vergogna|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=8 novembre 1996}}</ref> causò le polemiche dimissioni dell'allenatore. Fu sostituito da [[Cesare Maldini]]<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/12/11/nizzola-maldini-benvenuto-ct.html|titolo=Nizzola a Maldini "Benvenuto ct"|pubblicazione=la Repubblica|data=11 dicembre 1996}}</ref>, che debuttò sconfiggendo l'Irlanda del Nord.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/23/maldini-riconquista-tifosi.html|titolo=Maldini riconquista i tifosi|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=23 gennaio 1997}}</ref>
{{Nazionale italiana europei 1996}}
=== Cesare Maldini (1996-1998): il dualismo Baggio-Del Piero ===
Alla seconda presenza di Maldini in panchina, un gol di Zola regalò uno storico successo a [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/02/13/storico-zola-wembley-all-italiana.html|titolo=Storico Zola, Wembley all'italiana|autore=Maurizio Crosetti|pubblicazione=la Repubblica|data=13 febbraio 1997}}</ref> Il seguente 3-0 sui moldavi portò al millesimo gol della storia azzurra, marcato dall'esordiente [[Christian Vieri|Vieri]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/03/30/avete-violato-il-sabato-santo.html|titolo="Avete violato il sabato santo"|autore=Fulvio Bianchi|pubblicazione=la Repubblica|data=30 marzo 1997}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/marzo/30/Vieri_subito_nella_storia_ga_0_9703308010.shtml|titolo=Vieri subito nella storia|autore=Lodovico Maradei|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=30 marzo 1997}}</ref> L'Italia chiuse il girone imbattuta, ma i due pareggi (entrambi senza rete) con georgiani e inglesi regalarono a questi ultimi l'accesso diretto<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/11/italia-si-ferma-tbilisi.html|titolo=L'Italia si ferma a Tbilisi|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=11 settembre 1997}}</ref>: agli azzurri toccò invece uno spareggio, con andata e ritorno, contro la Russia.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/11/01/italia-russia-in-tv-per-10.html|titolo=Italia - Russia in TV per 10 miliardi|autore=Corrado Sannucci|pubblicazione=la Repubblica|data=1º novembre 1997}}</ref> Dopo l'1-1 sotto la neve moscovita, un gol di Casiraghi nella seconda sfida allo [[Stadio San Paolo]] di [[Napoli]] valse la partecipazione ai Mondiali.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/novembre/17/Casiraghi_rivoluzione_russa_ga_0_9711177789.shtml|titolo=Casiraghi, rivoluzione russa|autore=Paolo Condò|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=17 novembre 1997}}</ref>
[[File:Christian Vieri.jpg|thumb|Il 29 marzo 1997, [[Christian Vieri]] realizzò il millesimo gol nella storia della Nazionale.]]
In precedenza, nel giugno del 1997 gli azzurri parteciparono al [[Torneo di Francia]], quadrangolare amichevole organizzato dalla [[Federazione calcistica della Francia|FFF]] come un "banco di prova" in vista della rassegna iridata dell'anno seguente. Invitata a questo «mondialino»<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/12/Azzurri_testa_alta_ga_0_9706124456.shtml|titolo=Azzurri a testa alta|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=12 giugno 1997}}</ref> o «mini-mondiale»<ref>{{cita news|autore=Germano Bovolenta|autore2=Giampietro Agus|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/04/questo_gia_calcio_mondiale__ga_0_9706047630.shtml|titolo="Questo è già calcio mondiale"|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=4 giugno 1997}}</ref> (come lo ribattezzò stampa e addetti ai lavori) assieme ai padroni di casa della {{NazNB|CA|FRA}}, al {{NazNB|CA|BRA}} e all'{{NazNB|CA|ENG}}, l'Italia offrì un'altalenante esibizione perdendo 0-2 la gara d'esordio con i britannici,<ref>{{cita news|autore=Lodovico Maradei|autore2=Antonello Capone|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/05/Italia_proprio_non__ga_0_9706058035.shtml|titolo=L'Italia proprio non c'è|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=5 giugno 1997}}</ref> e pareggiando poi le successive sfide contro sudamericani (3-3)<ref>{{cita news|autore=Lodovico Maradei|autore2=Luca Calamai|autore3=Sergio Di Cesare|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/10/stregati_Italia_Brasile_ga_0_9706105164.shtml|titolo=Stregati da Italia-Brasile|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=10 giugno 1997}}</ref> e transalpini (2-2),<ref>{{cita news|autore=Lodovico Maradei|autore2=Antonello Capone|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/12/tutti_contenti_con_quattro_gol_ga_0_9706124517.shtml|titolo=Tutti contenti con quattro gol|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=12 giugno 1997}}</ref> chiudendo all'ultimo posto questo girone all'italiana. Intanto alla fine dell'anno, come avversarie degli azzurri per il girone della fase finale dei Mondiali 1998, vennero sorteggiate il Cile, il Camerun e l'Austria.<ref name="mondiale1998">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/02_mondiali_calcio_1998.html|sito=storiedicalcio.altervista.org|titolo=Capitolo II: Le scelte di Cesare}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/05/obbligati-vincere.html|titolo=Obbligati a vincere|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=5 dicembre 1997}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/06/la-scommessa-di-baggio.html|titolo=La scommessa di Baggio|autore=Fulvio Bianchi|pubblicazione=la Repubblica|data=6 dicembre 1997}}</ref>
==== Mondiali 1998 ====
Dalla lista dei 22 convocati per i Mondiali di {{WC2|1998}}, fu escluso [[Gianfranco Zola]]: il CT motivò la scelta dichiarando che il fantasista del {{Calcio Chelsea|N}} aveva già dovuto affrontare una stagione difficile.<ref name="mondiale1998" /> L'esclusione interessò anche il difensore [[Ciro Ferrara]], vittima di un infortunio.<ref name="mondiale1998" /> Riguardo l'undici titolare, vi era la certezza dell'impossibilità di schierare contemporaneamente [[Roberto Baggio|Baggio]] e [[Alessandro Del Piero|Del Piero]].<ref name="mondiale1998" /> Il "Divin Codino" fu inserito solamente in extremis, benché reduce da una stagione al {{Calcio Bologna|N}} in cui aveva segnato 22 reti in [[Serie A 1997-1998|campionato]] (suo primato)<ref name="mondiale1998" />; l'attaccante della {{Calcio Juventus|N}}, a sua volta autore di 32 gol, aveva subìto un infortunio nella [[UEFA Champions League 1997-1998|finale di Champions League]] che si tradusse in un calo fisico.<ref name="mondiale1998" />
L'Italia debuttò a [[Bordeaux]] contro il Cile del futuro centravanti della {{Calcio Lazio|N}}, [[Marcelo Salas|Salas]], e di quello dell'{{Calcio Inter|N}}, [[Iván Zamorano|Zamorano]]. Maldini partì con il "Divin Codino" in campo e Del Piero in panchina.<ref name="mondiale1998" /> Venne meno all'ultimo [[Fabrizio Ravanelli|Ravanelli]] colpito da febbre alta e sostituito da [[Enrico Chiesa|Chiesa]].<ref name="mondiale1998" /> La Nazionale perse nel frattempo anche Peruzzi (stop di quattro settimane per un infortunio): in porta tornò così Pagliuca. Con centrocampo e difesa in difficoltà ([[Fabio Cannavaro|Cannavaro]] su Salas e [[Alessandro Nesta|Nesta]] su Zamorano), ci volle Baggio per strappare il pareggio.<ref name="mondiale1998" /> Prima mandò in gol Vieri in contropiede dopo appena 10 minuti e, dopo il sorpasso dei cileni che segnarono due volte con Salas, si procurò e realizzò il rigore (dubbio) del pareggio a pochi minuti dal termine (2-2).<ref name="mondiale1998" />
[[File:Paolo Maldini in Under 21.jpg|thumb|upright|left|[[Paolo Maldini]], figlio di [[Cesare Maldini|Cesare]], conta 126 presenze in azzurro di cui 74 da capitano.]]
Nella seconda partita a [[Montpellier]], ancora Baggio in campo contro il {{NazNB|CA|CMR}}.<ref name="mondiale1998" /> Vittoria larga ma match molto duro:<ref name="mondiale1998" /> il terzino Njanka entrò duro molte volte su Baggio fino a farlo uscire zoppicante, così nel secondo tempo entrò Del Piero al suo posto,<ref name="mondiale1998" /> mentre l'altro difensore Kalla falciò [[Luigi Di Biagio|Di Biagio]] trasportato fuori campo in barella (espulso l'africano alla fine del primo tempo).<ref name="mondiale1998" /> Una doppietta di Vieri nell'ultimo quarto d'ora (il secondo gol in combinazione con Del Piero) seguì alla rete di Di Biagio, con un colpo di testa su corner battuto da Baggio, nella prima parte della gara.<ref name="mondiale1998" />
Nella terza partita, giocata nel nuovo stadio di [[Stade de France|Saint-Denis]], l'Italia perse Nesta per un grave infortunio ma sconfisse l'{{NazNB|CA|AUT}} (2-1).<ref name="mondiale1998" /> Il difensore, cadendo dopo uno scontro con [[Heimo Pfeifenberger|Pfeifenberger]], riportò una grave lesione al ginocchio destro che lo avrebbe tenuto a riposo per nove mesi.<ref name="mondiale1998" /> L'ex capitano [[Giuseppe Bergomi|Bergomi]], tornato in Nazionale dopo sette anni e reduce da un'ottima annata con l' {{Calcio Inter|N}}, prese il suo posto.<ref name="mondiale1998" /> La novità fu che giocò dall'inizio Del Piero. Si disse che lo sponsor personale del giocatore ([[Adidas]]) ne pretendesse la presenza in squadra dopo avergli dedicato una pubblicità con una grande foto e la scritta: “Un uomo solo può impedirgli di segnare: Cesare Maldini”.<ref name="mondiale1998" /><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/giugno/13/Del_Piero_arrabbia_sponsor_scusa_co_0_97061315653.shtml|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|titolo=Del Piero s'arrabbia, lo sponsor si scusa|data=13 giugno 1997|accesso=13 dicembre 2011}}</ref> Nella partita contro l'Austria, Del Piero diede a Vieri il pallone della prima rete battendo una punizione che il centravanti deviò di testa in porta.<ref name="mondiale1998" /> A venti minuti dalla fine, Maldini lo sostituì ancora con Baggio che raddoppiò dopo una triangolazione con [[Filippo Inzaghi|Inzaghi]] chiudendo il match.<ref name="mondiale1998" /> Al 90' il gol della bandiera austriaca su rigore.<ref name="mondiale1998" />
Agli ottavi al [[Stadio Vélodrome|Velodrome]] ci fu la partita con la {{NazNB|CA|NOR}}, Vieri siglò in contropiede personale la sua quinta rete e portò gli azzurri ai quarti.<ref name="mondiale1998norvegia">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/mondiali_1998_italia_norvegia.html|sito=storiedicalcio.altervista.org|titolo=Italia, la vittoria della sofferenza}}</ref>
A [[Parigi]] andò in scena l'incontro dei quarti di finale più voluto e temuto, quello contro i transalpini padroni di casa della {{NazNB|CA|FRA}}: poche occasioni per parte e nemmeno i supplementari servirono a smuovere il risultato, che rimase sullo 0-0.<ref name="mondiale1998francia">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/mondiali_1998_italia_francia.html|sito=storiedicalcio.altervista.org|titolo=Francia avanti, ancora rigori stregati}}</ref> Ai rigori gli azzurri persero 4-3; è la terza volta in tre edizioni consecutive dei [[Campionato mondiale di calcio|mondiali]].<ref name="mondiale1998francia" /> L'errore decisivo fu di [[Luigi Di Biagio|Di Biagio]], che vide il suo tiro stamparsi sulla traversa; in precedenza sbagliò anche [[Demetrio Albertini|Albertini]].<ref name="mondiale1998francia" /><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/itafra/itafra/itafra.html|titolo=L'Italia è fuori ancora ai rigori|sito=repubblica.it|data=3 luglio 1998}}</ref> [[Cesare Maldini|Maldini]] fu criticato per la pochezza del gioco azzurro e anche per le mancate convocazioni di due giocatori decisivi nelle qualificazioni: [[Gianfranco Zola|Zola]], che siglò il gol-partita con l'{{NazNB|CA|ENG}} a [[Wembley]] e [[Pierluigi Casiraghi|Casiraghi]] che segnò il gol-partita nello spareggio con la {{NazNB|CA|RUS}}.<ref name="mondiale1998francia" /> Dopo il torneo Maldini si dimise dall'incarico di [[Commissario tecnico|CT]].<ref name="mondiale1998francia" />
{{Nazionale italiana mondiali 1998}}
=== Dino Zoff (1998-2000) ===
Alla conclusione dei Mondiali, la panchina azzurra venne affidata all'ex portiere Zoff.<ref name="zoff">{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/settembre/05/scrive_Zoff_legge_Italia_ga_0_9809058757.shtml|titolo=Si scrive Zoff, si legge Italia|autore1=Luca Calamai|autore2=Angelo Rovelli|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=5 settembre 1998}}</ref> L'Italia tornò in campo partecipando alle eliminatorie per il {{EC|2000}}<ref name="zoff" />: i 2-0 contro Galles e Svizzera portarono subito 6 punti in classifica.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/10/11/bentornato-del-piero.html|titolo=Bentornato Del Piero|autore=Licia Granello|pubblicazione=la Repubblica|data=11 ottobre 1998}}</ref> L'anno solare si chiuse con due amichevoli, una pareggiata con la Spagna (2-2<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/novembre/19/tanto_Inzaghi_poca_Italia_ga_0_9811198428.shtml|titolo=Tanto Inzaghi, poca Italia|autore=Lodovico Maradei|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=19 novembre 1998}}</ref>) e l'altra vinta su una selezione di World Stars della FIFA per 6-2.<ref>[http://www2.raisport.rai.it/news/sport/calcio/199812/16/36782555029e7/ Servizio di Rai Sport del 16 dicembre 1998]</ref> La rincorsa all'Europeo venne complicata, nel 1999, dai pareggi con bielorussi ed elvetici oltre che dal k.o. in rimonta con la Danimarca (2-3).<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/settembre/10/Anche_perdendo_Bielorussia_Italia_potrebbe_ga_0_9909109638.shtml|titolo=Anche perdendo il Bielorussia l' Italia potrebbe essere la migliore seconda.|autore=Sergio Di Cesare|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=10 settembre 1999}}</ref> Lo 0-0 a [[Minsk]], giunto al termine di una prova incolore, valse la qualificazione diretta.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/politica/mur/mur.html|titolo=Azzurri e Zoff sotto processo|autore=Gianni Mura|sito=repubblica.it|data=10 ottobre 1999}}</ref> La scarsa condizione fu però confermata, un mese più tardi, dal 3-1 incassato dal Belgio in amichevole.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/lecce/totti/totti.html|titolo=Affonda l'Italia sperimentale, il Belgio vince largo: 3-1|sito=repubblica.it|data=13 novembre 1999}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/novembre/14/battute_Pecci_tengono_morale_ga_0_9911146449.shtml|titolo=Le battute di Pecci tengono su il morale|autore1=Gabriella Mancini|autore2=Antonello Capone|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=14 novembre 1999}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/novembre/14/Dobbiamo_dimenticare_fretta__ga_0_9911146455.shtml|titolo=«Dobbiamo dimenticare in fretta»|autore=AA.VV.|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=14 novembre 1999}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/novembre/14/Questa_Italia_arrossire_ga_0_9911146452.shtml|titolo=Questa Italia ci fa arrossire|autore=Lodovico Maradei|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=14 novembre 1999}}</ref> Le strade delle due Nazionali si incrociarono nuovamente nella fase finale, con la compagnia di Svezia e {{NazNB|CA|TUR}}.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/eurix/sorteggi/sorteggi.html|titolo=Europei di calcio, Italia fortunata|sito=repubblica.it|data=12 dicembre 1999}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/maggio/31/Europei_nella_prima_fase_sono_co_0_0005314998.shtml|titolo=Europei: nella prima fase sono più duri dei Mondiali|autore=Giorgio Tosatti|pubblicazione=Corriere della Sera|pagina=43|data=31 maggio 2000|urlarchivio=https://archive.is/Ff5EK|dataarchivio=26 dicembre 2015}}</ref>
==== Europei 2000 ====
[[File:Italy - France, 2 July 2000.jpg|thumb|upright=1.3|Francia e Italia schierate in campo prima della finale degli Europei 2000.]]
A poche settimane dall'inizio del torneo, Zoff dovette rinunciare a Vieri per infortunio.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/radu/vieri/vieri.html|titolo=Nazionale nei guai Vieri dà forfait|sito=repubblica.it|data=24 maggio 2000}}</ref> L'ultima amichevole prima dell'esordio portò alla defezione anche di Buffon, il quale riportò una frattura della mano.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/commento/commento/commento.html|titolo=Gli Europei adesso fanno più paura|autore=Massimo Vincenzi|sito=repubblica.it|data=4 giugno 2000}}</ref> Al debutto con i turchi, le reti nella ripresa di Conte e [[Filippo Inzaghi|Inzaghi]] (a segno su rigore) portarono i primi tre punti.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/partita/partita/partita.html|titolo=L'Italia scaccia gli incubi, la Turchia al tappeto|sito=repubblica.it|data=11 giugno 2000}}</ref> Tre giorni più tardi, il successo per 2-0 sui padroni di casa diede la certezza della qualificazione ai quarti.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/partita2/partita2/partita2.html|titolo=L'Italia non si ferma. Totti illumina, chiude Fiore|sito=repubblica.it|data=14 giugno 2000}}</ref> Il 2-1 sulla Svezia consentì, infine, di vincere il raggruppamento a punteggio pieno.
Battuta la {{NazNB|CA|ROU}} nei quarti, ancora per 2-0,<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/quarto2/quarto2/quarto2.html|titolo=L'Italia fa tutto bene. Romania ko, è semifinale|sito=repubblica.it|data=24 giugno 2000}}</ref> in semifinale la squadra di Zoff si trovò abbinata all'altra nazione ospitante, i {{NazNB|CA|NLD}}.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/giugno/27/Italia_Olanda_Stop_lavori_co_0_00062710277.shtml|titolo=C'è Italia-Olanda? Stop ai lavori|pubblicazione=Corriere della Sera|pagina=9|data=27 giugno 2000|urlarchivio=https://archive.is/x8ae5|dataarchivio=21 gennaio 2016}}</ref> L'espulsione di [[Gianluca Zambrotta|Zambrotta]] dopo appena 30' complicò le cose, ma il portiere [[Francesco Toldo|Toldo]] (che disputò il torneo da titolare per l'infortunio occorso a Buffon) si erse a protagonista assoluto parando un rigore a [[Frank De Boer|De Boer]]: nella ripresa, [[Patrick Kluivert|Kluivert]] ne fallì un altro calciando il pallone sul palo. In inferiorità numerica, l'Italia difese il risultato di 0-0 anche nei supplementari: nella serie finale dei rigori rimase nella memoria il "cucchiaio" di [[Francesco Totti|Totti]], mentre un altro paio di parate di Toldo regalarono agli azzurri la seconda finale europea della storia.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/itasemi/itasemi/itasemi.html|titolo=Italia, finale da leggenda Olanda spreca e va fuori|autore=Giancarlo Mola|sito=repubblica.it|data=29 giugno 2000}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/giugno/30/Toldo_paratutto_Italia_finale_co_0_00063010586.shtml|titolo=Toldo paratutto, Italia in finale|autore1=Giancarlo Padovan|autore2=Alberto Costa|autore3=Roberto Perrone|pubblicazione=Corriere della Sera|pagina=2|data=30 giugno 2000|urlarchivio=https://archive.is/UbyGv|dataarchivio=28 novembre 2015}}</ref>
[[File:Totti Euro 2000.jpg|thumb|left|[[Alessandro Del Piero|Del Piero]] e [[Francesco Totti|Totti]] nel corso della finale di Rotterdam.]]
Il 2 luglio, Italia e Francia si ritrovarono a due anni di distanza dal quarto di finale dei Mondiali. Il risultato fu sbloccato da [[Marco Delvecchio|Delvecchio]] a inizio ripresa: l'Italia non fu però in grado di trovare il colpo risolutivo, finendo per subire il pari di [[Sylvain Wiltord|Wiltord]] nei minuti di recupero. A decidere le sorti del confronto sarà il [[golden goal]] di [[David Trezeguet|Trezeguet]], successivamente acquistato dalla Juventus.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/luglio/03/Una_beffa_spezza_sogno_dell_co_0_0007033357.shtml|titolo=Una beffa spezza il sogno dell'Italia|autore=Giancarlo Padovan|pubblicazione=Corriere della Sera|pagina=2|data=3 luglio 2000|urlarchivio=https://archive.is/EGMO|dataarchivio=1º luglio 2012}}</ref> Già il giorno seguente, Zoff rassegnò le dimissioni a seguito della polemica contestazione di [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]].<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/dinolascia/dinolascia/dinolascia.html|titolo=Zoff lascia la Nazionale dopo l'attacco di Berlusconi|autore=Giancarlo Mola|sito=repubblica.it|data=4 luglio 2000}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/luglio/05/Zoff_dimette_Berlusconi_deriso_mio_co_0_0007052532.shtml|titolo=Zoff si dimette: Berlusconi ha deriso il mio lavoro|autore=Bruno Tucci|pubblicazione=Corriere della Sera|pagina=3|data=5 luglio 2000|urlarchivio=https://archive.is/9xuQq|dataarchivio=21 gennaio 2016}}</ref>
{{Nazionale italiana europei 2000}}
== Anni 2000 ==
=== Giovanni Trapattoni (2000-2004) ===
Il successore di Zoff fu [[Giovanni Trapattoni]], l'allenatore più titolato nella storia del calcio tricolore.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/luglio/07/Trapattoni_eredita_Zoff_anche_contratto_co_0_0007072685.shtml|titolo=Trapattoni eredita da Zoff anche il contratto|autore1=Alberto Costa|autore2=Giancarlo Padovan|pubblicazione=Corriere della Sera|pagina=43|data=7 luglio 2000|urlarchivio=https://archive.is/yqs8n|dataarchivio=10 gennaio 2016}}</ref><ref name="trap1">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/02_mondiali_calcio_2002.html|titolo=Mondiali 2002: l'Italia del Trap}}</ref> Nelle [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2002 - UEFA|qualificazioni]] al {{WC|2002}} (la cui assegnazione interessò per la prima volta due stati congiunti, il [[Giappone]] e la [[Corea del Sud]]) l'Italia ebbe vita facile in un girone con squadre dell'[[Europa orientale|est europeo]]<ref>{{cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/nazionale/199912/07/384d2e7b06da5/|titolo=Vento dell'Est|sito=raisport.rai.it|data=7 dicembre 1999}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/24/Trapattoni_ordina_Italia_senza_paura_co_0_01032412167.shtml|titolo=Trapattoni ordina un'Italia senza paura|autore1=Alberto Costa|autore2=Fabio Monti|autore3=Giorgio Tosatti|pubblicazione=Corriere della Sera|pagina=43|data=24 marzo 2001|urlarchivio=https://archive.is/MhNlK|dataarchivio=10 gennaio 2016}}</ref>: sei delle otto partite furono vinte.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/mondita/mondita/mondita.html|titolo=Così l'Italia verso i Mondiali|sito=repubblica.it}}</ref> Nel novembre del 2001 l'Italia pareggiò per 1-1 un'amichevole con il {{NazNB|CA|JPN}}, organizzata in vista dell'evento iridato.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/08/Italia_scopre_che_Giappone_male_co_0_0111086925.shtml|titolo=L'Italia scopre che il Giappone fa male|autore=Fabio Monti|pubblicazione=Corriere della Sera|pagina=43|data=8 novembre 2011|urlarchivio=https://archive.is/8j2g4|dataarchivio=15 luglio 2015}}</ref> Gli altri incontri precedenti la fase finale diedero risultati altalenanti, come la vittoria a [[Leeds]] sull'Inghilterra<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/italiausa/montella/montella.html|titolo=Concretezza e fantasia L'Italia espugna Leeds|sito=repubblica.it|data=27 marzo 2002}}</ref> e la sconfitta a [[Praga]] per mano dei cechi.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/calcio/repitalia/repitalia/repitalia.html|titolo=Brutta Italia a Praga l'avventura parte male|sito=repubblica.it|data=18 maggio 2002}}</ref>
==== Mondiali 2002: una nuova Corea ====
Nella fase a gironi gli avversari erano l'esordiente {{NazNB|CA|ECU}}, la {{NazNB|CA|HRV}} (giunta terza nell'ultimo Mondiale) e il {{NazNB|CA|MEX}}.<ref name="trap1" /><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/gironeitalia/gironeitalia/gironeitalia.html|titolo=Mondiali di calcio, per l'Italia esordio contro l'Ecuador|sito=repubblica.it|data=1º dicembre 2001}}</ref> La gara di esordio fu a [[Sapporo]], contro i sudamericani: una doppietta di [[Christian Vieri|Vieri]] decise il risultato già nella prima mezz'ora di gioco.<ref name="trap1" /> Nell'altra partita, a [[Niigata]], il Messico superò la Croazia per 1-0.<ref name="trap1" />
Il secondo incontro degli azzurri fu contro una Croazia lontana parente della squadra rivelazione del Mondiale di Francia.<ref name="trap1" /> Vieri segnò all'inizio del secondo tempo, ma il fischietto inglese [[Graham Poll]] vide un fuorigioco che in realtà non ci fu e annullò il gol; il centravanti dell'{{Calcio Inter|N}}, però, si ripetette dopo pochi minuti, e portò in vantaggio gli azzurri.<ref name="trap1" /> Ma in tre minuti la Croazia segnò prima con [[Ivica Olić|Olić]] e poi con un gol dell'ex attaccante del {{Calcio Perugia|N}}, [[Milan Rapaić|Rapaić]].<ref name="trap1" /> [[Francesco Totti|Totti]] colpì un palo su calcio di punizione; nel finale [[Marco Materazzi|Materazzi]], subentrato a [[Alessandro Nesta|Nesta]] per infortunio, realizzò un gol dalla difesa, sorprendendo con un lancio, non agganciato da [[Filippo Inzaghi|Inzaghi]], l'incerto portiere avversario ma anche questo gol venne annullato a causa di un inesistente fallo dell'attaccante del {{Calcio Milan|N}}.<ref name="trap1" /> L'altro match del girone, Messico-Ecuador, si chiude sul punteggio di 2-1 in favore dei messicani.<ref name="trap1" />
[[File:FIFA WC-qualification 2014 - Austria vs Ireland 2013-09-10 - Giovanni Trapattoni 03.JPG|thumb|upright|[[Giovanni Trapattoni]], CT dal 2000 al 2004. Il più vincente allenatore italiano nonché tra i più titolati del calcio mondiale, non riuscì a replicare in Nazionale i successi ottenuti con le squadre di club]]
L'Italia arrivò alla terza e decisiva giornata con la consapevolezza di dover battere il Messico, capolista del girone a punteggio pieno, per passare il turno.<ref name="trap1" /> Al 34' l'attaccante messicano [[Jared Borgetti]] inventò uno dei gol più incredibili del Mondiale, segnando di testa a [[Gianluigi Buffon]], con la palla che cambiò traiettoria prima di insaccarsi nell'angolino.<ref name="trap1" /> All'inizio del secondo tempo l'Ecuador, già eliminato, si porta in vantaggio contro la Croazia e all'85' un gol di testa di Del Piero, subentrato da poco a Totti, regalò la qualificazione all'Italia per gli ottavi di finale insieme al Messico, vincitore del gruppo.<ref name="trap1" /> Da segnalare, nella gara col Messico, anche un terzo gol regolare annullato alla Nazionale italiana.<ref name="trap1" /><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/giugno/14/Del_Piero_Ecuador_tengono_galla_co_0_02061410306.shtml|titolo=Del Piero e l'Ecuador tengono a galla l'Italia|autore1=Giancarlo Padovan|autore2=Alberto Costa|pubblicazione=Corriere della Sera|pagina=6|data=14 giugno 2002|urlarchivio=https://archive.is/hdklR|dataarchivio=29 gennaio 2015}}</ref>
A [[Daejon]] l'Italia, trovò i padroni di casa della {{NazNB|CA|KOR}}.<ref name="trap2">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/05_mondiali_calcio_2002.html|titolo=2002: Brasile - Capitolo V: per gli azzurri una nuova Corea}}</ref> I giornali locali diedero per sicuro il passaggio del turno dei padroni di casa e durante la partita i tifosi coreani esibirono lo slogan "Again 1966!", a ricordo dell'1-0 rifilato dalla Corea del Nord agli azzurri, nel Mondiale inglese di quell'anno.<ref name="trap2" /> Già al quarto minuto di gioco, l'Italia rischiò di andare sotto.<ref name="trap2" /> La palla filtrò nell'area di Buffon, arrivò sui piedi di Seol mandando in panico [[Christian Panucci|Panucci]] che lo strattonò: il rigore è sacrosanto e sarà l'unica decisione dell'arbitro ecuadoregno [[Byron Moreno]] non contestata dagli italiani.<ref name="trap2" />
Sul dischetto andò [[Ahn Jung-Hwan|Ahn]], giocatore al tempo militante in Serie A nel Perugia, ma Buffon bloccò alla sua destra il rasoterra dell'attaccante.<ref name="trap2" /> Al 18', Totti batté un calcio d'angolo dalla sinistra in mezzo per Vieri che spinse in rete di forza zittendo l'intero stadio.<ref name="trap2" /> Per qualche minuto la Corea traballò ma non cedette.<ref name="trap2" /> L'Italia era in vantaggio ma gli uomini di [[Guus Hiddink]] cominciarono a tessere la loro tela di passaggi anche se al 36' ancora Totti mandò [[Damiano Tommasi|Tommasi]] davanti alla porta, ma il centrocampista fallì il sinistro del possibile raddoppio.<ref name="trap2" /> Iniziò la ripresa e la panchina azzurra si inalberò ancora al 7', quando Kim colpì duro Del Piero.<ref name="trap2" /> Per un gesto analogo, alla fine del primo parziale, [[Francesco Coco (calciatore)|Coco]] rimediò un taglio al sopracciglio che lo costrinse a proseguire con un turbante.<ref name="trap2" /> La Corea sbatté contro il muro italiano ma l'Italia non affondò più.<ref name="trap2" /> Trapattoni anzi tolse Del Piero inserendo il centrocampista [[Gennaro Gattuso|Gattuso]].<ref name="trap2" /> Dall'altra parte Hiddink si giocò tutto e mandò in campo un attaccante, Hwang.<ref name="trap2" /> Intorno alla mezz'ora gli azzurri si costruirono altri motivi di rimpianto.<ref name="trap2" /> Al 28' [[Cristiano Zanetti|Zanetti]] lanciò Vieri, il bomber neutralizzò W. Lee con una finta ma calciò fuori.<ref name="trap2" />
In due minuti né Gattuso né Vieri riuscirono a dare il colpo del ko.<ref name="trap2" /> A due minuti dalla fine arrivò il pareggio firmato da [[Seol Ki-Hyeon|Seol]], nato da cross sul quale [[Mark Iuliano|Iuliano]] saltò a vuoto e [[Christian Panucci|Panucci]] rinviò male facendo carambolare la palla addosso al sudcoreano.<ref name="trap2" /> L'occasione del 2-1 per l'Italia arrivò due minuti più tardi con Vieri ma il bomber da due passi in scivolata sbagliò un facile tocco in rete.<ref name="trap2" /> Iniziarono così i tempi supplementari. Partì forte la Corea, ma l'Italia prese coraggio.<ref name="trap2" /> Al 13' Totti prese campo e allargò sulla destra, ma gli tolsero la palla dai piedi.<ref name="trap2" /> Il romanista cadde a terra, Byron Moreno arrivò trafelato e invece di indicare il dischetto estrasse il secondo cartellino giallo per il romanista.<ref name="trap2" /> L'Italia è in dieci e nel secondo parziale Vieri spedì Tommasi in gol ma l'arbitro vide un fuorigioco inesistente.<ref name="trap2" /> Al minuto 11, quando la Corea manovrò con calma di fronte a una squadra stanca e demoralizzata, Y. Lee crossò in area, Ahn ha tutto il tempo di prendere la mira, saltare su capitan [[Paolo Maldini|Maldini]] per il suo golden gol.<ref name="trap2" /> Finì qui l'avventura azzurra così come terminò qui la carriera in azzurro di Paolo Maldini, dopo 126 gare diventando il primatista nella classifica delle presenze in Nazionale (verrà superato in seguito da [[Fabio Cannavaro]] e da [[Gianluigi Buffon]]).
{{Nazionale italiana mondiali 2002}}
==== Europei 2004 ====
Nonostante la polemica e fallimentare spedizione in terra asiatica, la Federazione volle confermare Trapattoni il cui contratto era in scadenza nel 2004.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/calcio/nazionale/trap/trap.html|titolo=Trap: "Ho sbagliato ma non me ne vado"|sito=repubblica.it|data=4 luglio 2002}}</ref> La sua panchina vacillò comunque nell'autunno successivo, quando la squadra perse in [[Galles]] una gara di [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2004|qualificazione]] al {{EC|2004}}.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/calcio2002_serie_a/azzutrap/azzutrap/azzutrap.html|titolo=Gli azzurri con Trapattoni, "Qui nessuno rema contro"|sito=repubblica.it|data=14 ottobre 2002}}</ref> Il sorteggio della fase eliminatoria, avvenuto nel gennaio 2002, aveva posto gli azzurri in un girone all'apparenza facile<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/01/26/trapattoni-manovre-mondiali.html|titolo=Trapattoni, manovre Mondiali|autore=Enrico Currò|pubblicazione=la Repubblica|data=26 gennaio 2002}}</ref>: l'ostacolo più difficile era rappresentato dalla Jugoslavia, contro cui gli azzurri pareggiarono (1-1) a Napoli.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/calcio2002_serie_a/italiajugo/italiajugo/italiajugo.html|titolo=La Jugoslavia fa paura e l'Italia deve rincorrere|sito=repubblica.it|data=12 ottobre 2002}}</ref> Il 2003 fece registrare 7 vittorie consecutive, tra cui il prestigioso successo con la Germania (all'epoca vicecampione mondiale).<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2003/h/sezioni/sport/calcio/nazionale/vittoria1/vittoria1/vittoria1.html|titolo=Totti, Del Piero e Vieri, l'Italia vince in Germania|sito=repubblica.it|data=20 agosto 2003}}</ref> L'Italia si qualificò per la fase finale del torneo all'ultima giornata, sconfiggendo l'{{NazNB|CA|AZE}} per 4-0.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/sport/calcio/nazionale/italiaok/italiaok/italiaok.html|titolo=Vieri-Inzaghi, tutto è facile. L'Italia si qualifica per l'Europeo|sito=repubblica.it|data=11 ottobre 2003}}</ref>
Nella lista dei convocati per l'Europeo, ospitato in [[Portogallo]], spiccavano le assenze di Baggio e [[Alberto Gilardino|Gilardino]]: il primo si era già ritirato dall'attività agonistica mentre il secondo, autore di un'ottima stagione al Parma, continuò a vestire la divisa dell'Under-21.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2004/05_Maggio/18/calcio.shtml|titolo=Trap ha deciso: sì a Di Vaio, no a Gilardino|sito=corriere.it|data=18 maggio 2004}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/sport/calcio/nazionale/gilardino/gilardino/gilardino.html|titolo="Gilardino è un ragazzo, non paragonatelo a Rossi"|autore=Gianluca Moresco|sito=repubblica.it|data=20 maggio 2004}}</ref> L'amichevole precedente l'esordio fu con la {{NazNB|CA|TUN}}, mai affrontata prima d'ora e battuta con un 4-0.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/primi_piani/calcio/2004/pp_1.0.395186089.shtml|titolo=Italia, un poker senza bluff|autore=Luca Taidelli|sito=gazzetta.it|data=30 maggio 2004}}</ref> In giugno si disputò quindi la manifestazione, che per i colori azzurri si tradusse nell'ennesimo rimpianto: nonostante i gol del giovane [[Antonio Cassano|Cassano]] la squadra non superò il girone, condannata dal 2-2 tra Svezia e Danimarca nell'ultimo turno.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/e/speciale/altri/euro2004/itabulg/itabulg.html|titolo=Quanta fatica per niente. Un Cassano da ricordare|autore=Dario Olivero|sito=repubblica.it|data=22 giugno 2004}}</ref> Sul risultato, utile appunto a qualificare le scandinave a danno degli italiani, si concentrarono accuse di [[combine]] che non hanno mai ricevuto riscontro.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2004/07_Luglio/30/italia.shtml|titolo=Svezia-Danimarca: «Facciamo 2 a 2»|autore=Stefano Montefiori|sito=corriere.it|data=30 luglio 2004}}</ref>
=== Marcello Lippi e il quarto titolo mondiale (2004-2006) ===
[[File:Marcello Lippi by Martina De Siervo - International Journalism Festival 2010.jpg|thumb|upright|left|[[Marcello Lippi]] ha guidato la Nazionale in due periodi (2004-2006 e 2008-2010), vincendo i Mondiali nel 2006.]]
All'addio di Trapattoni fece seguito l'arrivo di [[Marcello Lippi]], liberato dalla Juventus.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/primi_piani/calcio/2004/pp_1.0.421366318.shtml|titolo=Italia, inizia l'era Lippi|autore=Livia Taglioli|sito=gazzetta.it|data=24 giugno 2004}}</ref> L'esordio fu in un'amichevole con l'{{NazNB|CA|ISL}}, mai affrontata sino a quel momento<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/h/sezioni/sport/calcio/nazionaleisla/nazionaleisla/nazionaleisla.html|titolo=Lippi all'esordio in Islanda prende per mano l'Italia|autore=Enrico Currò|sito=repubblica.it|data=18 agosto 2004}}</ref>: contro ogni pronostico, l'Italia perse 2-0.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/primi_piani/calcio/2004/pp_1.0.476065735.shtml|titolo=L'Islanda gela l'Italia di Lippi|autore=Francesco Ceniti|sito=gazzetta.it|data=18 agosto 2004}}</ref> Lippi lanciò in azzurro giovani promettenti come [[Daniele De Rossi|De Rossi]] e [[Alberto Gilardino|Gilardino]], rinunciando invece a Cassano.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/10/04/lippi-non-chiama-ancora-il-ragazzo.html|titolo=E Lippi non chiama ancora il ragazzo di Bari|pubblicazione=la Repubblica|data=4 ottobre 2004}}</ref> Dopo aver vinto le prime due gare di qualificazione ai Mondiali di {{WC2|2006}}, in ottobre giunse un'altra sconfitta (l'unica del girone e l'ultima della prima gestione del viareggino) per mano della {{NazNB|CA|SVN}}.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/sport/calcio/nazionale/amarezza/amarezza/amarezza.html|titolo=Azzurri ko, Lippi amareggiato, "Ma non facciamone un dramma"|sito=repubblica.it|data=10 ottobre 2004}}</ref> Il raggruppamento presentò più insidie del previsto, con la squadra costretta al pari da Norvegia<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/sport/calcio/nazionale/norvepari/norvepari/norvepari.html|titolo=Delude la Nazionale senza Totti, ma a Oslo c'è un punto che vale|sito=repubblica.it|data=4 giugno 2005}}</ref> e Scozia.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2005/09_Settembre/03/ita-scozia.shtml|titolo=L'Italia evita la doccia scozzese|autore=Diego Antonelli|sito=gazzetta.it|data=3 settembre 2005}}</ref> L'accesso al torneo divenne certo al penultimo turno, quando un gol di [[Cristian Zaccardo|Zaccardo]] alla formazione slovena portò l'aritmetico primato.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2005/10_Ottobre/08/partita.shtml|titolo=Zaccardo gol, Italia al Mondiale|autore=Diego Antonelli|sito=gazzetta.it|data=8 ottobre 2005}}</ref> In preparazione al Mondiale, si tenne un test amichevole con la Germania: l'Italia riportò una netta vittoria per 4-1.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2006/03_Marzo/01/italia-germania.shtml|titolo=Quest'Italia è una meraviglia|autore=Gaetano De Stefano|sito=gazzetta.it|data=1 marzo 2006}}</ref> Nel maggio del 2006 scoppiò invece la bomba di "[[Calciopoli]]" i cui effetti si riversarono, principalmente a livello mediatico, sul ritiro della squadra.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/sport/calcio/indagato-de-santis/indagato-de-santis/indagato-de-santis.html|titolo=Indagato De Santis, l'arbitro dei Mondiali|autore1=Marino Bisso|autore2=Corrado Zunino|sito=repubblica.it|data=10 maggio 2006}}</ref> L'avvio dei Mondiali fu preceduto da un pareggio con la Svizzera, analoga coincidenza di quanto avvenuto già ventiquattro anni prima.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2006/05_Maggio/31/sviIta.shtml|titolo=Pari svizzero, Italia da rivedere|autore=Gaetano De Stefano|sito=gazzetta.it|data=31 maggio 2006}}</ref>
==== Mondiali 2006: il trionfo di Berlino ====
{{citazione|È finita, è finita, è finita, è finita... il cielo è azzurro sopra Berlino! Siamo Campioni del Mondo! |[[Marco Civoli]]}}
[[File:Marco Materazzi.jpg|thumb|upright|[[Marco Materazzi]] emerse a sorpresa tra i migliori marcatori azzurri ai vittoriosi Mondiali di {{WC2|2006}}, con 2 reti compresa quella nella finale di [[Berlino]].]]
Il sorteggio mondiale mise gli azzurri di fronte a {{NazNB|CA|GHA}}, {{NazNB|CA|USA}} e {{NazNB|CA|CZE}}. L'esordio fu positivo, con un 2-0 ottenuto contro un Ghana pimpante, grazie alle reti di [[Andrea Pirlo|Pirlo]] e [[Vincenzo Iaquinta|Iaquinta]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/12/pregara.shtml|titolo=Italia, due gol per partire|sito=gazzetta.it|data=12 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> Il successivo 1-1 contro gli {{NazNB|CA|USA}} con rete di [[Alberto Gilardino|Gilardino]] e [[autogol]] di [[Cristian Zaccardo|Zaccardo]]<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/17/Italia-Usa.shtml|titolo=Italia, pari pieno di rimpianti|sito=gazzetta.it|data= 17 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> (partita nella quale fu espulso [[Daniele De Rossi|De Rossi]] per una gomitata a [[Brian McBride|McBride]], che gli costò 4 turni di squalifica, tornando disponibile solo per l'eventuale finale<ref>[http://www.repubblica.it/2006/06/speciale/altri/2006mondialipartite/italia-stati-uniti/italia-stati-uniti.html Italia-Usa: la guerra che non si voleva Pari con 3 espulsi. Qualificazione rinviata] repubblica.it</ref>) attenuò l'entusiasmo, ma bastò battere la Repubblica Ceca di [[Pavel Nedvěd]] per 2-0 nella gara decisiva (gol di [[Marco Materazzi|Materazzi]] e [[Filippo Inzaghi|Inzaghi]]) per guadagnare la qualificazione alla seconda fase del torneo.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/22/REPCEC-ITALIA.shtml|titolo=Gol di riserva, Italia agli ottavi|sito=gazzetta.it|data=22 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> Nel corso della sfida con i cechi ci fu l'infortunio a [[Alessandro Nesta|Nesta]] (sostituito poi da Materazzi), che confermò la sua personale "maledizione" nelle fasi finali dei Mondiali (capitò infatti lo stesso anche a {{WC2|1998}} e {{WC2|2002}}).<ref>[http://www.repubblica.it/2006/06/speciale/mondiali/servizi/azzurri-28-giugno/azzurri-28-giugno/azzurri-28-giugno.html Nesta non ce la fa per l'Ucraina "Voglio esserci per la semifinale"] repubblica.it</ref>
Agli ottavi di finale l'Italia si trovò di fronte l'{{NazNB|CA|AUS}} guidata da [[Guus Hiddink]], colui che quattro anni prima aveva eliminato l'Italia con la {{NazNB|CA|KOR}}. Dopo un primo tempo a reti inviolate, all'inizio della ripresa l'espulsione di Materazzi fece temere il peggio, ma un rigore di [[Francesco Totti|Totti]], "conquistato" da [[Fabio Grosso|Grosso]] al 3' di recupero, decise il risultato e diede i quarti di finale all'Italia in extremis, dopo una gara sofferta.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/26/ita-aus.shtml|titolo=Azzurri da batticuore: 1-0 al 95'|sito=gazzetta.it|data=26 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> Nei quarti di finale una modesta {{NazNB|CA|UKR}} guidata da [[Andriy Shevchenko]] mise in difficoltà gli azzurri, che dopo aver sbloccato subito il risultato con [[Gianluca Zambrotta|Zambrotta]] ebbero non poche difficoltà. Alla fine [[Luca Toni|Toni]] realizzò una doppietta che chiuse una partita molto combattuta. L'Italia vinse infine per 3-0 e approdò in semifinale.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/30/italiaucraina.shtml|titolo=E adesso la Germania|sito=gazzetta.it|data=30 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> La vittoria fu dedicata a [[Gianluca Pessotto]], ex calciatore della {{Calcio Juventus|N}} e della Nazionale, che tentò il suicidio alla vigilia del match.<ref>[http://passineldeserto.blogosfere.it/2006/06/italiaucraina-l.html Italia-Ucraina: la partita per Pessotto]</ref>
[[File:Fabio Grosso 2008.jpg|thumb|upright|left|[[Fabio Grosso]] fu tra i maggiori protagonisti del trionfo iridato del 2006: si procurò il [[Calcio di rigore|penalty]] con l'{{NazNB|CA|AUS}} agli ottavi, siglò l'1-0 nei [[Tempi supplementari|supplementari]] alla {{NazNB|CA|DEU}} in semifinale, e trasformò il decisivo [[Tiri di rigore|rigore]] in finale alla {{NazNB|CA|FRA}}.]]
L'ostacolo tra gli azzurri e la finale fu la {{NazNB|CA|DEU}} padrona di casa. Nessuna delle due squadre riuscì a prevalere nel corso dei 90 minuti, si andò quindi ai supplementari, dove in una partita diventata tutta d'un tratto spettacolare, a fare la differenza fu l'Italia, che più tonica rispetto ai tedeschi, prese due legni con Gilardino e Zambrotta all'inizio del primo tempo supplementare e passò in vantaggio al 119' con una rete segnata dal terzino [[Fabio Grosso]] su assist di Pirlo. Arrivò poco dopo anche il 2-0 firmato da [[Alessandro Del Piero|Del Piero]], su assist di Gilardino. L'Italia diventò la prima squadra a battere la Germania nel Westfalestadion ([[Dortmund]]), il più grande stadio tedesco, e conquistò la sua sesta finale mondiale.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/07_Luglio/04/GERMANIA-ITALIA.shtml|titolo=Italia gran finale|sito=gazzetta.it|data=4 luglio 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref><ref>[http://sport.sky.it/sport/mondiali_calcio/brasile_2014/2014/06/01/record_da_battere.html Mondiali, i record da battere: Del Piero ha il gol "tardivo"] sky.it</ref>
Nell'ultima sfida l'Italia si ritrovò di fronte alla {{NazNB|CA|FRA}}. L'incontro terminò 1-1 dopo 120 minuti (rigore dopo pochi minuti di [[Zinédine Zidane|Zidane]], pareggio di [[Marco Materazzi|Materazzi]] poco dopo) di partita sofferta, equamente condotta, a sprazzi, da entrambe le parti per la prima ora di gioco, ma giocata meglio dai francesi dal corso del secondo tempo in poi. Nei supplementari Zidane mise fine alla sua grande carriera nel peggior modo possibile, colpendo in petto Materazzi, che lo aveva provocato verbalmente, con una testata e facendosi espellere.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/frase-materazzi/frase-materazzi/frase-materazzi.html Materazzi-Zidane, mistero svelato Ecco la frase che scatenò la testata] repubblica.it</ref><ref>[http://www.corriere.it/sport/13_novembre_29/testata-zidane-materazzi-arbitro-rivela-grazie-moviola-tv-758595a4-58d3-11e3-ade8-6dbcc0d06561.shtml Testata di Zidane a Materazzi, l’arbitro rivela: «Me lo disse il quarto uomo, grazie alla moviola tv»] corriere.it</ref>
La sequenza dei rigori vide la Nazionale italiana a segno con tutti e cinque i suoi calciatori. Mai prima di allora aveva realizzato una serie completa senza errori (nell'ordine: [[Andrea Pirlo|Pirlo]], [[Marco Materazzi|Materazzi]], [[Daniele De Rossi|De Rossi]], [[Alessandro Del Piero|Del Piero]] e [[Fabio Grosso|Grosso]]). Per i francesi, [[Sylvain Wiltord|Wiltord]], [[Éric Abidal|Abidal]] e [[Willy Sagnol|Sagnol]] segnarono, mentre [[David Trezeguet|Trezeguet]], colui che aveva segnato il decisivo golden gol nella finale degli Europei di {{EC2|2000}}, colpì la traversa e con il suo errore condannò la Francia. L'Italia fu quindi incoronata campione del mondo per la quarta volta, scatenando la gioia di milioni di italiani, ventiquattro anni dopo il successo in terra spagnola e nello stesso stadio dove sette decenni prima aveva vinto la finale [[Giochi olimpici|olimpica]] del [[Calcio ai Giochi della XI Olimpiade|1936]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/07_Luglio/09/ITALIA-FRANCIA.shtml|titolo=Ci incoronano i rigori|sito=gazzetta.it|data=9 luglio 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> [[Marcello Lippi|Lippi]] non aveva, comunque, dimenticato le polemiche della vigilia e, durante la prima conferenza stampa ufficiale al rientro in Italia, rassegnò le sue dimissioni tra lo stupore generale.<ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7105044 Lastampa.It<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il Mondiale 2006 segnò anche gli addii dalla Nazionale di due bandiere come [[Francesco Totti]] e [[Alessandro Nesta]].<ref>[http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/sport/calcio/nazionale/totti-20-lug/totti-20-lug/totti-20-lug.html È ufficiale: Totti saluta l'azzurro "Non giocherò più in nazionale"] repubblica.it</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/nesta-nazionale/nesta-nazionale/nesta-nazionale.html Anche Nesta lascia la Nazionale "La mia avventura è finita"] repubblica.it</ref>
[[File:FIFA world cup 2006 - Rome circus maximus flag.jpg|thumb|Festa italiana al [[Circo Massimo]] il 10 luglio 2006, dopo la quarta vittoria mondiale degli azzurri.]]
Il 14 luglio 2006, a ricordo della vittoria mondiale, il governo italiano comunicò la realizzazione di un [[francobollo]] commemorativo dell'evento a cura di [[Poste Italiane]].<ref>[http://www.philweb.it/italia_campione_del_mondo_di_calcio_2006_francobollo_e_minifoglio-st629.html Italia Campione del Mondo di Calcio 2006: francobollo e minifoglio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Inoltre fu fatta coniare anche una moneta commemorativa in argento del valore nominale di 5 [[euro]] a cura dell'[[Istituto Poligrafico e Zecca di Stato]]. A fine anno il capitano [[Fabio Cannavaro]], tra i protagonisti del successo di Berlino, vinse il [[Pallone d'oro 2006|Pallone d'oro]] (davanti al compagno azzurro [[Gianluigi Buffon]]) e il [[FIFA World Player of the Year 2006|FIFA World Player]].<ref>{{Cita news|autore=Luigi Garlando|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2006/11_Novembre/17/cannavaro.shtml|titolo=Cannavaro mister Pallone d'Oro|pubblicazione=gazzetta.it|data=17 novembre 2006|accesso=27 agosto 2012}}</ref>
{{Nazionale italiana mondiali 2006}}
=== Roberto Donadoni (2006-2008) ===
Dopo le dimissioni di [[Marcello Lippi]], [[Roberto Donadoni]], già [[calciatore]] di {{Calcio Atalanta|N}} e {{Calcio Milan|N}}, e [[allenatore]] del {{Calcio Livorno|N}} fino al febbraio del 2006, venne nominato commissario tecnico della Nazionale.<ref>[http://www.mondialigermania.net/donadoni-e-il-nuovo-ct-dell-italia/ Donadoni è il nuovo ct dell’ Italia.] mondialigermania.net</ref> La prima partita diretta da Donadoni, un'[[amichevole]] giocata proprio allo [[Stadio Armando Picchi]] di [[Livorno]] contro la {{NazNB|CA|HRV}}, finì 2-0 per la squadra ospite. Nell'occasione venne schierata una formazione largamente sperimentale, totalmente priva degli elementi che avevano vinto il campionato del mondo<ref>[http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/sport/calcio/nazionale/italia-croazia/italia-croazia/italia-croazia.html Non va la nuova Italia di Donadoni La Croazia è più avanti: 0-2 a Livorno], da [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], 16 agosto 2006</ref>. Prima di Donadoni gli altri CT italiani che avevano perso all'esordio in panchina erano stati [[Vittorio Pozzo|Pozzo]], [[Enzo Bearzot|Bearzot]] e [[Marcello Lippi|Lippi]], cioè gli artefici dei quattro trionfi della Nazionale italiana ai Mondiali.
[[File:Roberto Donadoni 2008.jpg|thumb|upright|left|[[Roberto Donadoni]], allenatore dell'Italia dal 2006 al 2008. Da giocatore, ha vestito a lungo la maglia azzurra, partecipando a due campionati europei ({{EC2|1988}} e {{EC2|1996}}) e due campionati mondiali ({{WC2|1990}} e {{WC2|1994}})]]
Il 2 settembre 2006 cominciarono le gare di qualificazione al {{EC|2008}}. L'inizio non fu positivo: a [[Napoli]] gli azzurri pareggiarono per 1-1 con la {{NazNB|CA|LTU}}<ref>[http://it.uefa.com/uefaeuro/season=2008/matches/round=2241/match=83964/postmatch/report/index.html L’Italia di Donadoni non ingrana] it.uefa.com</ref> e poi persero a [[Parigi]] per 3-1 contro la {{NazNB|CA|FRA}}, a quasi due mesi dalla finale del Mondiale.<ref>[http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/sport/calcio/nazionale/francia-italia/francia-italia/francia-italia.html Donadoni, lezione francese Cassano e Semioli deludono] repubblica.it</ref> Dai turni successivi, però, giunsero le prime soddisfazioni con {{NazNB|CA|UKR}} (2-0 a [[Roma]]) e {{NazNB|CA|GEO}} (1-3 a [[Tbilisi]]), seguite dalle vittorie contro {{NazNB|CA|SCO}} (2-0 a [[Bari]]), {{NazNB|CA|FRO}} (1-2 a [[Tórshavn]]) e {{NazNB|CA|LTU}} (0-2 a [[Kaunas]]).
Nell'agosto del 2007, l'Italia venne sconfitta in un'amichevole per 3-1 a [[Budapest]] dall'{{NazNB|CA|HUN}}.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/nazionale/amichevole-budapest/amichevole-budapest/amichevole-budapest.html Italia umiliata a Budapest finisce 3-1 per l'Ungheria] repubblica.it</ref> Tornando alle gare di qualificazione, l'8 settembre 2007 la sfida contro la Francia allo [[Stadio Giuseppe Meazza|Stadio Meazza]] finì 0-0<ref>[http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/sport/calcio/nazionale/italia-francia-partita/italia-francia-partita/italia-francia-partita.html Troppo molle l'Italia di Donadoni La Francia cerca e trova lo 0-0] repubblica.it</ref>, ma subito dopo l'Italia continuò la sua serie di successi sconfiggendo Ucraina (1-2 a [[Kiev]])<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2007/09_Settembre/12/ucr-ita.shtml Super Di Natale L'Italia si rilancia] gazzetta.it</ref> e Georgia (2-0 a [[Genova]]).<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/13/pezzoitageorgia.shtml Italia, tre punti e poco più] gazzetta.it</ref>
Il 17 novembre 2007, grazie alla vittoria per 2-1 contro la Scozia a [[Glasgow]], dove non aveva mai vinto, la Nazionale azzurra si qualificò per il {{EC|2008}} con un turno d'anticipo.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2007/11_Novembre/17/partita.shtml L'Italia vola agli Europei! Panucci, gol qualificazione] gazzetta.it</ref> La vittoria per 3-1 sulle {{NazNB|CA|FRO}} a [[Modena]] risultò ininfluente per la qualificazione; l'Italia chiuse al comando del girone, davanti ai francesi.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/sport/calcio/nazionale/italia-far-oer/italia-far-oer/italia-far-oer.html Azzurri in relax, 3-1 alle Far Oer Inizia l'avventura Euro 2008] repubblica.it</ref> Prima della fase finale degli europei, gli azzurri disputarono tre amichevoli, la prima vinta 3-1 sul {{NazNB|CA|PRT}}<ref>[http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/sport/calcio/nazionale/portogallo-italia/portogallo-italia/portogallo-italia.html Toni, Cannavaro e Quagliarella l'Italia supera il Portogallo] repubblica.it</ref>, poi una sconfitta per 1-0 in casa della {{NazNB|CA|ESP}}<ref>[http://www.calcioalpallone.com/europei/amichevole-spagna-italia-azzurri-sconfitti-per-1-0-gol-spettacolare-di-david-villa/#sr=g&m=o&cp=or&ct=-tmc&st=(opu%20qspwjefe)&ts=1400264265 Amichevole Spagna – Italia, Azzurri sconfitti per 1-0. Gol spettacolare di David Villa.] calcioalpallone.com</ref> e infine pochi giorni prima della partenza per [[Austria]] e [[Svizzera]] vittoria per 3-1 contro il {{NazNB|CA|BEL}}.<ref>[http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/sport/calcio/nazionale/azzurri-euro2008/partita-italia-belgio/partita-italia-belgio.html Di Natale, una star in più E Donadoni sorride] repubblica.it</ref>
==== Euro 2008 ====
L'Italia, inserita dall'[[UEFA]] in seconda fascia, venne sorteggiata nel ''girone di ferro'' di [[Euro 2008]], con {{NazNB|CA|NLD}}, {{NazNB|CA|ROU}} e {{NazNB|CA|FRA}}.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2007/11_Novembre/30/sorteggiovigilia.shtml Girone di ferro a Euro 2008 Italia con Francia e Olanda!] gazzetta.it</ref> L'avvio non fu positivo: l'infortunio nel primo giorno di allenamento del capitano azzurro [[Fabio Cannavaro]] costrinse il CT a convocare al suo posto un altro difensore, [[Alessandro Gamberini]]<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Sport/2008/06/Cannavaro-infortunio-allenamento.shtml?uuid=6f521b88-30c2-11dd-8bf2-00000e251029&type=Libero Euro 2008: Cannavaro infortunato in allenamento. Al suo posto Gamberini], da [[Il Sole 24 Ore]], 2 giugno 2008</ref>. Il nuovo capitano ufficiale della competizione fu [[Alessandro Del Piero]] a patto che giocasse titolare, altrimenti la fascia passava a [[Gianluigi Buffon]].<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Europei/2008/Primo_Piano/2008/06_Giugno/12/delpierocapitano.shtml Buffon, niente fascia Il capitano è Del Piero] gazzetta.it</ref>
[[File:Alex Del Piero (2006).jpg|thumb|upright|[[Alessandro Del Piero]], capitano dell'Italia a [[Euro 2008]]; dopo tale competizione il fantasista giocò le sue ultime partite in azzurro, concludendo l'esperienza in nazionale con 27 reti (a pari merito con [[Roberto Baggio]]) in 91 presenze.]]
La squadra perse a [[Berna]] la partita d'esordio contro gli olandesi allenati da [[Marco van Basten|Van Basten]] (prima sconfitta con gli olandesi dopo trent'anni<ref name=ned>[http://www.corriere.it/Sport/2008/Euro2008/index_10_5dc2b2f0-362c-11dd-9226-00144f02aabc.shtml L'Italia travolta dall'Olanda Buffon: «Chiediamo scusa»], dal [[Corriere della Sera]], 9 giugno 2008</ref>), subendo ben tre reti senza segnarne neanche una, divenendo protagonista di una prestazione molto opaca. Già dal giorno dopo, la stessa conduzione di [[Roberto Donadoni|Donadoni]] fu messa pesantemente in discussione dalla stampa<ref name=ned />, che invocava cambi nella formazione titolare. Nella seconda partita contro rumeni l'Italia non andò oltre l'1-1 (vantaggio di [[Adrian Mutu|Mutu]] e pareggio di [[Christian Panucci|Panucci]]), con un gol annullato a [[Luca Toni|Toni]] e un rigore di Mutu parato da [[Gianluigi Buffon|Buffon]] nel finale, salvando di fatto gli azzurri da una clamorosa e prematura eliminazione.<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Europei/2008/Primo_Piano/2008/06_Giugno/13/italiaromania.shtml Non basta san Buffon E l'Olanda ci inguaia] gazzetta.it</ref> Nella terza partita, martedì 17 giugno, gara decisiva, l'Italia batté i francesi 2-0 a [[Zurigo]] con reti di [[Andrea Pirlo|Pirlo]], su rigore, e [[Daniele De Rossi|De Rossi]], su punizione deviata da [[Thierry Henry|Henry]] (erano trent'anni che gli azzurri non vincevano sulla Francia nei 90' regolamentari, esattamente dal {{WC|1978}}), qualificandosi ai quarti (beneficiando della sconfitta della Romania per 2-0 contro i Paesi Bassi già qualificati).<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Europei/2008/Primo_Piano/2008/06_Giugno/17/fraita.shtml Italia, la notte perfetta Nei quarti c'è la Spagna] gazzetta.it</ref>
Nell'ultimo quarto di finale del torneo, che venne disputato a [[Vienna]] domenica 22 giugno, l'Italia pareggiò 0-0 dopo i tempi supplementari contro la {{NazNB|CA|ESP}}, poi campione, e venne eliminata perdendo per 4-2 ai [[tiri di rigore|calci di rigore]]. Decisive risultarono le parate di [[Iker Casillas]] sui tiri di De Rossi e [[Antonio Di Natale|Di Natale]], mentre gli spagnoli fallirono un solo tiro, quello di [[Daniel Güiza]], parato da [[Gianluigi Buffon|Buffon]]. In ogni caso la Nazionale spagnola aveva tenuto il pallino del gioco per tutta la partita.<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Europei/2008/Primo_Piano/2008/06_Giugno/22/ita-spa.shtml Italia, che peccato! Fuori ai rigori con la Spagna] gazzetta.it</ref>
{{Nazionale italiana europei 2008}}
=== Il Lippi-bis e la doppia disfatta sudafricana (2008-2010) ===
Il 26 giugno 2008<ref name=addio>[http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/sport/calcio/europei/primo-incontro/primo-incontro/primo-incontro.html Lippi, primo incontro con Abete Oggi l'addio a Donadoni], da [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], 26 giugno 2008</ref> [[Roberto Donadoni]] venne esonerato tramite una [[Clausola (diritto)|clausola]] rescissoria secondo cui se il CT non fosse arrivato «almeno» alle semifinali degli Europei 2008, la [[FIGC]] sarebbe stata autorizzata a sollevarlo dal suo incarico<ref>[http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/sport/calcio/europei/abete-clausola-semifinali/abete-clausola-semifinali/abete-clausola-semifinali.html Abete-Lippi, incontro a Roma Addio Donadoni, tutti i particolari] da [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], 25 giugno 2008</ref>. L'eventualità si verificò e lo stesso giorno la Federcalcio ufficializza il ritorno di [[Marcello Lippi|Lippi]]<ref name=addio />, che tornò a guidare la Nazionale italiana in vista della [[FIFA Confederations Cup 2009]] e del {{WC|2010}}, in programma in [[Sudafrica]]. Il secondo debutto di Lippi sulla panchina azzurra avvenne il 20 agosto contro l'{{NazNB|CA|AUT}} a [[Nizza]] (2-2 il risultato finale, dopo un doppio svantaggio).<ref>[http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/sport/calcio/nazionale/amichevole-austria/match-20ago/match-20ago.html Lippi riparte da un pari Con l'Austria è 2-2] repubblica.it</ref>
Nelle qualificazioni per i Mondiali l'Italia venne inserita in un gruppo abbastanza agevole: gli azzurri pescarono {{NazNB|CA|IRL}}, {{NazNB|CA|BGR}}, {{NazNB|CA|CYP}}, {{NazNB|CA|MNE}} e {{NazNB|CA|GEO}}.<ref>[http://www.calcioalpallone.com/mondiali/qualificazioni-mondiali-sud-africa-2010-litalia-pesca-bene-le-sue-avversarie-gruppo-8-abbordabile/#sr=g&m=o&cp=or&ct=-tmc&st=(opu%20qspwjefe)&ts=1400264265 Qualificazioni Mondiali Sud Africa 2010: l’Italia pesca bene le sue avversarie. Gruppo 8 abbordabile.] calcioalpallone.com</ref> L'inizio non fu brillante: a [[Larnaca]] furono solo la doppietta di [[Antonio Di Natale|Di Natale]] e le prodezze di [[Gianluigi Buffon|Gigi Buffon]] a regalare la vittoria contro i modesti ciprioti.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2008/09/06/cipro-italia.shtml Di Natale: Cipro-Italia 1-2!] gazzetta.it</ref> Nemmeno l'impegno successivo a [[Udine]] contro i georgiani fu entusiasmante, gli azzurri vinsero 2-0 (doppietta di [[Daniele De Rossi|De Rossi]]) ma faticarono contro un avversario di gran lunga inferiore.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2008/09/10/partitabis.shtml Un doppio De Rossi tiene su gli azzurri] gazzetta.it</ref> Dopo un pari in [[Bulgaria]]<ref>[http://www.solocalcio.com/2008/10/12/italia-pari-senza-emozioni-in-bulgaria/ Italia, pari senza emozioni in Bulgaria] solocalcio.com</ref> e una vittoria contro i montenegrini a [[Lecce]]<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2008/10/15/italia_montenegro.shtml Doppietta di Aquilani Battuto il Montenegro] gazzetta.it</ref>, gli azzurri disputarono ad [[Atene]] un'amichevole contro la {{NazNB|CA|GRE}}, pareggiata per 1-1 grazie a una rete di Toni che tornò a segnare dopo mesi di digiuno da gol in Nazionale, dove Lippi conquistò il record assoluto di 32 risultati utili consecutivi con la Nazionale, superando [[Vittorio Pozzo]]<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2008/11/19/gre-ita.shtml Italia, pareggio in Grecia Lippi 31 volte imbattuto] gazzetta.it</ref>; imbattibilità che venne persa il 10 febbraio 2009, subendo una sconfitta per 2-0 in amichevole dal {{NazNB|CA|BRA}} a [[Londra]].<ref>[http://www.sportlive.it/calcio/calcio-news/amichevole-italia-brasile-londra-il-10-febbraio-2009-emirates-stadium.html Italia-Brasile 0-2: disastro azzurro a Londra] sportlive.it</ref>
[[File:Italyhomekit.jpg|thumb|upright|left|La speciale divisa utilizzata dall'Italia nella [[Confederations Cup 2009|Confederations 2009]], ispirata alle [[Maglia azzurra (Italia)|maglie azzurre]] degli anni 1930]]
Il 28 marzo 2009, la gara di ritorno contro il {{NazNB|CA|MNE}} a [[Podgorica]] fu vinta per 2-0, nella quale tra l'altro ci fu l'esordio con gol di [[Gianpaolo Pazzini|Pazzini]], letteralmente rinato con la maglia della {{Calcio Sampdoria|N}}.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2009/03/28/rifinitura.shtml Pazzini in gol al debutto! Live: Montenegro-Italia 0-2] gazzetta.it</ref> Il 1º aprile andò in scena a [[Bari]] lo scontro diretto con l'{{NazNB|CA|IRL}} allenata dall'ex CT azzurro [[Giovanni Trapattoni]]. Pazzini venne espulso dopo neanche un minuto, [[Vincenzo Iaquinta|Iaquinta]] portò avanti gli azzurri dopo 10 minuti, ma poco prima del 90' gli irlandesi pareggiarono con [[Robbie Keane]] e costrinsero l'Italia a rimandare i festeggiamenti per la qualificazione.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2009/04/01/ita_irl0104.shtml Keane riprende Iaquinta Italia bloccata dal Trap] gazzetta.it</ref>
==== Confederations Cup 2009 ====
Nel giugno del 2009, la Nazionale esordì in una competizione che non l'aveva mai vista protagonista, la [[Confederations Cup 2009|Confederations Cup]] che si svolse in [[Sudafrica]]. La partita d'esordio a [[Johannesburg]] contro gli {{NazNB|CA|USA}} venne vinta dagli azzurri per 3-1 in rimonta con una [[Gol#Doppietta|doppietta]] di [[Giuseppe Rossi (calciatore)|Giuseppe Rossi]], all'esordio in una fase finale con la Nazionale, e un gol di [[Daniele De Rossi]].<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/ConfederationCup/15-06-2009/italia-rimonta-50534288005.shtml Italia da rimonta Con Rossi e De Rossi] gazzetta.it</ref> Il passo falso arrivò però nella seconda giornata, con una imprevista sconfitta di misura (1-0) contro l'{{NazNB|CA|EGY}}, che mise a rischio la qualificazione degli azzurri alle semifinali.<ref>[http://www.repubblica.it/2009/05/sport/calcio/nazionale/italia-confederations-2009/italia-egitto-diretta/italia-egitto-diretta.html L'Italia s'arrende ai Faraoni] repubblica.it</ref> Le speranze italiane vennero riposte nell'ultimo incontro col [[Brasile]]. Tuttavia, la squadra azzurra disputò una brutta partita e perse 3-0. Tenendo testa ai brasiliani solo nella prima mezzora, l'Italia crollò alla fine del primo tempo, subendo tutti e tre i gol col quale si concluse il match; nella ripresa, nonostante bastasse una sola rete per passare il turno, gli azzurri (in maglia celeste per l'occasione) non riuscirono a pungere e i brasiliani controllarono il resto della gara. Quella che doveva essere la partita della svolta si trasformò in una disfatta. La squadra azzurra non subiva 3 reti nel primo tempo dal lontano 1957, contro la {{NazNB|CA|YUG}}. Perfino alcuni giocatori dello stesso Brasile furono stupiti della scarsa prestazione degli azzurri, dai quali ci si aspettava senza dubbio qualcosa di meglio.<ref>[http://www.repubblica.it/2009/05/sport/calcio/nazionale/italia-confederations-2009/italia-disfatta/italia-disfatta.html Questa nazionale è a fine ciclo Allarme rosso, ma Lippi non ci sta] repubblica.it</ref><ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/ConfederationCup/21-06-2009/brasile-da-spettacolo-50574360602.shtml Il Brasile dà spettacolo Italia travolta e fuori] gazzetta.it</ref>
L'attenzione si spostò quindi su una possibile rivincita a {{WC2|2010}}, che invece si rivelerà essere il peggior Mondiale in assoluto disputato dalla Nazionale italiana.
{{Nazionale italiana confederations cup 2009}}
Dopo la pessima [[Coppa delle Confederazioni FIFA|Confederations Cup]], l'Italia vinse in [[Georgia]] solo grazie a due autoreti del difensore del {{Calcio Milan|N}}, [[Kakhaber Kaladze|Kaladze]]. Poi, gli azzurri convinsero a [[Torino]] dove superarono 2-0 la {{NazNB|CA|BGR}} (reti di [[Fabio Grosso|Grosso]] e [[Vincenzo Iaquinta|Iaquinta]]) e il 10 ottobre, in seguito al 2-2 ottenuto a [[Dublino]] ([[Mauro Germán Camoranesi|Camoranesi]] e [[Alberto Gilardino|Gilardino]] in gol) contro l'Irlanda, gli azzurri staccarono il biglietto per il [[Sudafrica]].<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/10-10-2009/gilardino-gol-mondiale-501572350231.shtml Gilardino, gol Mondiale L'Italia è già in Sud Africa] gazzetta.it</ref> L'Italia chiuse battendo 3-2 {{NazNB|CA|CYP}} a [[Parma]], con tripletta di Gilardino.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/14-10-2009/pazza-italia-va-sotto-due-gol-501616764515.shtml Pazza Italia, va sotto di due gol poi Gila ribalta la partita: 3-2] gazzetta.it</ref>
==== Mondiali 2010: il "naufragio" azzurro ====
[[File:FIFA World Cup 2010 Italy Paraguay5.jpg|thumb|Gli azzurri schierati in campo per l'esecuzione dell'[[Il Canto degli italiani|inno nazionale]], prima dell'esordio ai Mondiali di {{WC2|2010}} contro il Paraguay.]]
Il {{WC|2010}} in Sudafrica iniziò nel segno delle contestate convocazioni fatte da [[Marcello Lippi|Lippi]], che escluse alcuni talenti, in primis [[Antonio Cassano|Cassano]] e [[Mario Balotelli|Balotelli]], per far posto a molti calciatori reduci da una stagione poco brillante nei rispettivi club, affidandosi in pratica a diversi elementi della "vecchia guardia" artefice della vittoria mondiale di [[Campionato mondiale di calcio 2006|quattro anni prima]] (come d'altronde era già capitato in passato nella storia della Nazionale).<ref>[http://www.corrieredellosport.it/calcio/mondiali_2010/2010/03/16-102736/Lippi%3A+%C2%ABCassano+chi%3F+Inter+fa+maturare+Balotelli%C2%BB Lippi: «Cassano chi? Balotelli deve maturare»] corriere.it</ref><ref>[http://www.calcioalpallone.com/mondiali/convocati-amichevole-italia-brasile/#sr=g&m=o&cp=or&ct=-tmc&st=(opu%20qspwjefe)&ts=1400264265 I convocati di Lippi per l’amichevole Italia – Brasile] calcioalpallone.com</ref> Le amichevoli pre-Mondiale a [[Bruxelles]] contro il {{NazNB|CA|MEX}} (sconfitta per 2-1)<ref>[http://www.calcioalpallone.com/mondiali/amichevole-italia-messico/#sr=g&m=o&cp=or&ct=-tmc&st=(opu%20qspwjefe)&ts=1400264265 Amichevoli pre Mondiali: Italia battuta dal Messico 2-1] calcioalpallone.com</ref> e a [[Losanna]] contro la {{NazNB|CA|CHE}} (pareggio per 1-1) non diedero segnali incoraggianti.<ref>[http://www.corrieredellosport.it/calcio/mondiali_2010/girone_f/italia/2010/06/05-114756/Pari+tra+Svizzera+e+Italia.+Che+gol+di+Quagliarella! Pari tra Svizzera e Italia Che gol di Quagliarella!] corriere.it</ref>
Il girone mondiale, sorteggiato a [[Durban]] il 4 dicembre 2009, risultò essere molto favorevole per la squadra campione del mondo in carica: nel gruppo F infatti uscirono come avversari degli azzurri {{NazNB|CA|PRY}}, {{NazNB|CA|SVK}} e {{NazNB|CA|NZL}}.<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/sudafrica-2010-litalia-pesca-nuova-zelanda-paraguay-e.html Sudafrica 2010, l'Italia pesca Nuova Zelanda, Paraguay e Slovacchia] ilgiornale.it</ref> L'esordio nel primo Mondiale giocato in [[Africa]] avvenne il 14 giugno a [[Città del Capo]] contro il Paraguay. Nel finale di primo tempo passarono in vantaggio i sudamericani, con un gol di [[Antolín Alcaraz|Alcaraz]] di testa su calcio di punizione; nella ripresa arrivò il pareggio di [[Daniele De Rossi|De Rossi]], che depositò la palla in rete dopo uno svarione del portiere paraguayano [[Justo Villar|Villar]] su un calcio d'angolo per l'1-1 finale.<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/Squadre/14-06-2010/de-rossi-agguanta-paraguay-7192954174.shtml De Rossi agguanta il Paraguay L'Italia parte con un pari] gazzetta.it</ref>
Nella seconda gara, il 20 giugno a [[Nelspruit]] contro i neozelandesi, gli azzurri passarono di nuovo in svantaggio, questa volta a pochi minuti dal fischio iniziale, con un gol di [[Shane Smeltz|Smeltz]] che, in posizione dubbia e con un errore difensivo di [[Fabio Cannavaro|Cannavaro]], superò [[Federico Marchetti|Marchetti]] (sostituto di [[Gianluigi Buffon|Buffon]], infortunatosi dopo la prima partita). Nel corso del primo tempo [[Riccardo Montolivo|Montolivo]] colpì un palo interno con un tiro dalla distanza, tre minuti dopo pareggiò [[Vincenzo Iaquinta|Iaquinta]] su un rigore discutibile guadagnato da De Rossi. Nella ripresa l'Italia attaccò in modo sterile contro una Nuova Zelanda che in contropiede rischiò nuovamente di portarsi avanti, non riuscendo ad andare in gol, nonostante la spinta di campioni del mondo come [[Alberto Gilardino|Gilardino]] (sostituito a inizio secondo tempo), [[Mauro Germán Camoranesi|Camoranesi]] (subentrato) e [[Gianluca Zambrotta|Zambrotta]] e gli inneschi di [[Giampaolo Pazzini|Pazzini]] e [[Antonio Di Natale|Di Natale]]. Finì 1-1.<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/Squadre/20-06-2010/italia-continua-deludere-71159800681.shtml L'Italia continua a deludere Solo 1-1 con la Nuova Zelanda] gazzetta.it</ref>
[[File:Fabio Cannavaro 2011.jpg|thumb|upright|left|Ai Mondiali sudafricani [[Fabio Cannavaro]] chiuse la sua carriera in maglia azzurra col primato assoluto di 79 presenze con la fascia di capitano]]
A questo punto dopo il secondo pareggio consecutivo, all'Italia poteva bastare non perdere contro la Slovacchia di [[Marek Hamšík]] per qualificarsi, seppur come seconda, agli ottavi nelle sfida decisiva di [[Johannesburg]] del 24 giugno. Ciò nonostante gli azzurri campioni del mondo vennero sconfitti dalla Nazionale slovacca per 3-2 in una gara combattuta. Partita iniziata con [[Gennaro Gattuso|Gattuso]] titolare, l'Italia si ritrovò già in svantaggio alla fine del primo tempo su di un'azione partita da un errore a centrocampo di [[Riccardo Montolivo|Montolivo]], con gol di [[Róbert Vittek|Vittek]], che raddoppiò nella ripresa. L'ingresso in campo di [[Andrea Pirlo]] (all'esordio nel Mondiale, rientrato dopo un infortunio avvenuto poco prima del torneo) diede una scossa agli azzurri, che cominciarono ad attaccare, accorciando le distanze con [[Antonio Di Natale|Di Natale]] autore di una rete a porta vuota in tap-in. Ma subito dopo gli slovacchi trovarono il 3-1 in un'azione partita da una rimessa laterale, nella quale la difesa italiana si fece trovare impreparata. L'Italia poco dopo con [[Fabio Quagliarella|Quagliarella]] siglò il gol della speranza, una sorta di pallonetto da fuori area sotto l'incrocio. Gli azzurri, all'arrembaggio nel finale, sprecarono all'ultimo minuto di recupero una palla gol con [[Simone Pepe|Pepe]], per il possibile 3-3, sparando fuori da posizione favorevole una palla partita da una lunga rimessa laterale di [[Giorgio Chiellini|Chiellini]], spizzata in area sui piedi del giocatore bianconero. Finì così 3-2 per gli slovacchi e l'Italia venne eliminata per la sesta volta al primo turno di un Mondiale, chiudendo il girone addirittura all'ultimo posto e senza vittoria (dietro anche alla Nuova Zelanda), fatto mai accaduto prima nella storia degli Azzurri. Passarono il turno i paraguayani al primo posto, davanti alla Slovacchia.<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/Squadre/24-06-2010/umiliati-slovacchia-71207123469.shtml Umiliati dalla Slovacchia Torniamo a casa] gazzetta.it</ref><ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/Squadre/24-06-2010/ufficiale-gattuso-natale-71208625108.shtml A CASA CON VERGOGNA] gazzetta.it</ref>
I motivi dell'eliminazione – oltre alla squadra troppo "vecchia", con diversi giocatori reduci dal trionfo del 2006 e ormai al tramonto della loro carriera, a cui Lippi non volle rinunciare – furono la mancanza di talenti puri (come il già citato Cassano) e la scarsità di giovani promettenti.<ref>[http://blog.agostiniassociati.it/nazionale-italiana-calcio-25062010.html Nazionale Italiana di Calcio: i motivi della disfatta 2010]</ref><ref>[http://www.rivistasportiva.com/rubriche/item/1311-la-crisi-del-calcio-italiano-esasperazione-tattica-e-giocatori-vecchi La crisi del calcio italiano: esasperazione tattica e giocatori vecchi]</ref> Elementi a cui vanno aggiunti gli infortuni del portiere titolare Buffon nella prima partita e la mancanza del supporto di un regista come Pirlo, che mancò nelle prime due partite causa infortunio.<ref>[http://www.calciomercato.com/news/sudafrica-2010-pessimismo-per-buffon-mondiale-finito-pirlo-recupera Sudafrica 2010: pessimismo per Buffon, Mondiale finito? Pirlo recupera] calciomercato.com</ref><ref>[http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/sudafrica2010/squadre/italia/2010/06/04/news/un_azzurro_verso_il_forfait-4577286/ Infortunio al polpaccio Pirlo fa tremare Lippi]</ref> La partita con la Slovacchia segnò addii importanti per la Nazionale, come Fabio Cannavaro (colui che alzò la Coppa del Mondo quattro anni prima, con il record di presenze da capitano azzurro, ben 79) e Gennaro Gattuso.<ref>[http://temi.repubblica.it/corrierealpi-speciale-mondiali-2010/cannavaro-addio-%C2%ABlippi-la-colpa-e-di-tutti%C2%BB/ Cannavaro, addio: «Lippi? La colpa è di tutti»] repubblica.it</ref><ref>[http://sport.sky.it/sport/mondiali_calcio/2010/06/12/sudafrica_2010_gattuso_annuncio_addio_nazionale.html Gattuso come Cannavaro: addio all'azzurro dopo il Mondiale] sky.it</ref> La ''débacle'' sudafricana, globalmente la peggior fase finale di un Mondiale mai giocata dall'Italia, risulta essere stato il punto più basso della storia moderna della Nazionale italiana. È la fine di un ciclo.
== Anni 2010 ==
=== Cesare Prandelli: dalla finale europea alla delusione mondiale (2010-2014) ===
[[File:Cesare Prandelli Euro 2012 vs England.jpg|thumb|upright|[[Cesare Prandelli]], commissario tecnico dal 2010 al 2014.]]
Già prima del Mondiale in Sudafrica la [[FIGC]] comunica la scelta di [[Cesare Prandelli]] come successore di Lippi alla guida dell'Italia.<ref>[http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2010/05/30/news/prandelli_nuovo_ct_italia-4439098 Ufficiale, Prandelli nuovo ct] da [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], 30 maggio 2010</ref> Al nuovo commissario tecnico spetta il gravoso compito di risollevare una Nazionale giunta al punto più basso della sua storia recente. Prandelli amalgama nel suo gruppo volti vecchi e nuovi come [[Antonio Cassano]], [[Mario Balotelli]] (questi due esclusi da {{WC2|2010}}), [[Andrea Pirlo]] e [[Daniele De Rossi]].<ref>[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/201008articoli/28394girata.asp Prandelli svela la nuova Italia: "Balotelli-Cassano? Si può fare" - LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il debutto di Prandelli avviene all'[[Upton Park]] di [[Londra]], dove gli azzurri affrontano in amichevole la {{NazNB|CA|CIV}}; l'esordio non è dei migliori, poiché gli ivoriani vincono 1-0 con una rete del difensore [[Kolo Touré]].
Il 3 settembre 2010 cominciano le gare di qualificazione al {{EC|2012}}. L'inizio è positivo: a [[Tallinn]] gli azzurri vincono per 2-1 con l'{{NazNB|CA|EST}} in rimonta,<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/03-09-2010/cassano-spegne-estonia-711014445290.shtml Cassano spegne l'Estonia, Rimonta Italia con orgoglio - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/04/cassano-fa-vincere-una-piccola-italia.html|titolo=Cassano fa vincere una piccola Italia|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=4 settembre 2010}}</ref> vincono a [[Firenze]] per 5-0 contro le {{NazNB|CA|FRO}}<ref>[http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2010/09/08/prandelli_giorno_dopo_italia_far_oer.html Italia, Prandelli: ''Ora siamo più vicini ai nostri tifosi'' - Sport - Sky.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e poi pareggiano 0-0 con l'{{NazNB|CA|NIR}} a [[Belfast]]. Il 12 ottobre era prevista la partita contro la {{NazNB|CA|SRB}} allo [[Stadio Luigi Ferraris]] di [[Genova]], ma a causa delle intemperanze dei sostenitori serbi l'incontro è stato sospeso al sesto minuto del primo tempo sul risultato di 0-0,<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/uefa/aboutuefa/news/newsid=1545987.html|titolo=Comunicato UEFA su incidenti Italia-Serbia|sito=uefa.com|data=13 ottobre 2010}}</ref> in quella che è stata la seconda gara della Nazionale italiana a essere sospesa, dopo la partita Austria-Italia del 21 marzo 1937 a [[Vienna]];<ref>[http://www.italia1910.com/statistiche-le-partite-non-ufficiali.asp TUTTE LE PARTITE NON VALIDE O NON UFFICIALI DISPUTATE DALLA NAZIONALE] Italia1910.com</ref><ref>[http://anno.onb.ac.at/cgi-content/anno?apm=0&aid=wst&datum=19370322&zoom=2 Tagesübersicht: 22. März 1937] anno.onb.ac.at</ref> il 28 ottobre seguente viene ufficializzata la vittoria dell'Italia a tavolino per 3-0.<ref>[http://it.uefa.com/uefa/footballfirst/matchorganisation/disciplinary/news/newsid=1555043.html#decisione+uefa+caso+italia+serbia. Decisione UEFA sul caso Italia-Serbia – UEFA.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Successivamente l'Italia affronta due amichevoli: la prima, il 17 novembre 2010, è con la {{NazNB|CA|ROU}} che termina con il risultato di 1-1 dopo 90 minuti piovosi e senza pubblico;<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/17-11-2010/italia-sperimenta-711849710771.shtml Italia salvata da un autogol, Solo un pari con la Romania - Risultati e ultime notizie calcio e calciomercato - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> la seconda è l'amichevole del 9 febbraio 2011 contro la {{NazNB|CA|DEU}}, terminata anche questa con il risultato di 1-1.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/09-02-2011/rossi-salva-buona-italia-8098844119.shtml Rossi salva una buona Italia, In Germania finisce 1-1 - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il match con la Germania è anche il primo a vedere [[Gianluigi Buffon]] come nuovo capitano della squadra.
[[File:Gianluigi Buffon Euro 2012 final 02.jpg|thumb|upright|left|[[Gianluigi Buffon]], capitano azzurro dal 2011 e primatista assoluto di presenze in Nazionale]]
Nel mese di marzo gli azzurri affrontano una gara valida per la qualificazione a Euro 2012, e un'amichevole, vincendole entrambe: il 25 marzo ottengono un successo in casa della {{NazNB|CA|SVN}} per 1-0, partita valida come qualificazione,<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/25-03-2011/com-dolce-questo-motta--80618216629.shtml Com'è dolce questo Motta , Ora l'Italia vede gli Europei - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> bissato poi dalla vittoria contro l'{{NazNB|CA|UKR}} per 2-0 quattro giorni dopo in amichevole, sempre fuori casa.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/29-03-2011/apre-rossi-chiude-matri-80662994249.shtml Apre Rossi, chiude Matri, L'Italia passa in Ucraina: 2-0 - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il 3 giugno l'Italia batte nuovamente l'Estonia per 3-0.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/03-06-2011/italia-801465676842.shtml Italia, Europei a un passo, Rossi-Cassano: Estonia k.o. - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Intanto, il 10 agosto allo [[Stadio San Nicola]] di [[Bari]] l'Italia batte 2-1 in amichevole la {{NazNB|CA|ESP}}, detentrice del titolo [[Campionato mondiale di calcio|mondiale]] ed [[Campionato europeo di calcio|europeo]] (reti azzurre di [[Riccardo Montolivo|Montolivo]] e [[Alberto Aquilani|Aquilani]]).<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/10-08-2011/italia-vittoria-che-da-fiducia-802396779620.shtml|titolo=Italia, vittoria che dà fiducia. La Spagna è piegata 2-1|autore=Riccardo Pratesi|sito=gazzetta.it|data=10 agosto 2011}}</ref> Le partite del 2 e 6 settembre 2011, rispettivamente contro le Isole Fær Øer (in trasferta) e la Slovenia (a [[Firenze]]), sono l'ultimo atto della qualificazione aritmetica al {{EC|2012}}: l'Italia, infatti, le supera entrambe per 1-0 conquistando sei punti, con la certezza di non poter più essere superata dalla Serbia e dunque ottenendo la qualificazione con 180' di anticipo. È un risultato storico: mai la Nazionale aveva ottenuto una qualificazione così in anticipo,<ref name="attualita.tuttogratis.it">[http://attualita.tuttogratis.it/sport/europei-2012-ultime-notizie-italia-batte-slovenia-e-si-qualifica-con-2-turni-danticipo/P106751/ ''Europei 2012:Italia batte Slovenia e si qualifica con 2 turni d’anticipo'']</ref><ref>[http://www.notiziarioitaliano.it/italia/sportcalcio/75684/euro-2012-litalia-si-qualifica-con-due-turni-danticipo-non-era-mai-successo.html.print/ Euro 2012, l'Italia si qualifica con due turni d'anticipo: non era mai successo]</ref> oltretutto con 22 punti in otto partite.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/06-09-2011/pazzini-manda-italia-europeo-802776317365.shtml|pubblicazione=Gazzetta.it|titolo=''Pazzini manda l'Italia all'Europeo Slovenia piegata, festa azzurra''|accesso=7 settembre 2011|data=6 settembre 2011|autore=Davide Chinellato}}</ref> Il record viene migliorato con le ultime due sfide: la penultima giornata è il secondo pareggio del minitorneo, 1-1 contro la Serbia, mentre nell'ultima giornata l'Italia batte l'Irlanda del Nord per 3-0 chiudendo con 26 punti.<ref>[http://www.gazzetta.it/Nazionale/11-10-2011/cassano-chiude-col-botto-803250106815.shtml/ ''Cassano chiude col botto. Italia imbattuta e da record'']</ref> Con soli 2 gol subiti, quella azzurra è stata la miglior difesa di tutti i gironi di qualificazione.<ref>[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio_la_nazionale/articoli/69920/con-prandelli-e-italia-da-record.shtml/ ''Con Prandelli è Italia da record. Solo due gol subiti e 26 punti fatti'']</ref> Concluso il percorso eliminatorio, in novembre gli azzurri sostengono due test amichevoli con Polonia (battuta 2-0)<ref>{{cita web|url=http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2011/11/11/commento_polonia_italia_amichevole_11_novembre.html|titolo=Balotelli, gol al bacio: l'Italia vince in Polonia|autore=Valerio Spinella|sito=sport.sky.it|data=11 novembre 2011}}</ref> e Uruguay (vittorioso per 1-0).<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/15-11-2011/celeste-spegne-azzurri-803728293194.shtml|titolo=La Celeste spegne gli azzurri Italia battuta dall'Uruguay: 1-0|autore=Riccardo Pratesi|sito=gazzetta.it|data=15 novembre 2011}}</ref>
==== Euro 2012 ====
[[File:Mario Balotelli Euro 2012 vs England 02.JPG|thumb|upright|[[Mario Balotelli]]: con 3 reti all'Europeo 2012, diviene il primo calciatore azzurro a vincere la classifica marcatori del torneo continentale.]]
Il sorteggio degli Europei di {{EC2|2012}} inserisce l'Italia nel girone C con la {{NazNB|CA|ESP}} (detentrice dei titoli europeo e mondiale), la {{NazNB|CA|HRV}} e l'{{NazNB|CA|IRL}}. La preparazione all'evento non è delle migliori: già privata dell'infortunato [[Giuseppe Rossi (calciatore)|Giuseppe Rossi]], attaccante di riferimento dell'undici azzurro, a pochi giorni dalla partenza per il torneo il caos derivato dall'ennesimo [[Calcioscommesse 2011|scandalo scommesse]] si abbatte come una mannaia sulla Nazionale, con conseguenti polemiche che minano la serenità dei calciatori. Il difensore [[Domenico Criscito|Criscito]] deve lasciare la squadra a causa di un'[[informazione di garanzia]] che gli viene recapitata proprio nel ritiro di Coverciano.<ref>{{cita web|url=http://www.genova24.it/2012/05/calcioscommesse-criscito-non-convocato-preziosi-non-voglio-credere-che-centri-lui-33755/|titolo=Calcioscommesse, Criscito non convocato agli Europei, Preziosi: “Non voglio credere che c'entri lui”|sito=genova24.it|data=28 maggio 2012}}</ref> I [[mass media]] fanno anche il nome di [[Leonardo Bonucci|Bonucci]], che però rimane nella rosa dei [[Convocazioni per il campionato europeo di calcio 2012|23]].<ref>{{cita web|url=http://www.calcioblog.it/post/24613/perche-bonucci-e-stato-convocato-dallitalia-per-gli-europei-e-criscito-invece-no|titolo=Perché Bonucci è stato convocato dall'Italia per gli Europei e Criscito invece no?|sito=calcioblog.it|data=29 maggio 2012}}</ref> Come se non bastasse, delle due amichevoli di preparazione all'Europeo, la prima contro il {{NazNB|CA|LUX}} viene annullata a causa del [[Terremoti dell'Emilia del 2012|terremoto dell'Emilia]],<ref>{{cita news|url=http://www.tuttosport.com/calcio/2012/05/29-190656/Sisma+Emilia,+annullata+l%27amichevole+al+Tardini|titolo=Sisma Emilia, annullata l'amichevole al Tardini|pubblicazione=[[Tuttosport|tuttosport.com]]|data=29 maggio 2012}}</ref> mentre la seconda vede la Nazionale incassare un secco 0-3 dalla {{NazNB|CA|RUS}}.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Europei/2012/01-06-2012/italia-non-ci-siamo-proprio-la-russia-3-ko-fila-3-0-911410616527.shtml|titolo=Italia, non ci siamo proprio. Con la Russia 3º k.o. di fila: 3-0|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|gazzetta.it]]|autore=Riccardo Pratesi|data=1º giugno 2012}}</ref>
Il difficile esordio nella manifestazione continentale è contro gli spagnoli. L'Italia scende in campo grintosa e sicura, strappando un meritato pareggio; dopo essere passati in vantaggio con un gol di [[Antonio Di Natale|Di Natale]], gli azzurri vengono subito raggiunti da [[Cesc Fàbregas|Fàbregas]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/azzurri-buona.html|autore=Orlando Sacchelli|titolo=Azzurri, buona la prima|sito=ilgiornale.it|data=10 giugno 2012}}</ref> Anche la seconda uscita, con la Croazia, si chiude con un pareggio, ma se il primo era stato visto come un risultato positivo, altrettanto non si può dire del secondo; andati in vantaggio prima dell'intervallo con una [[Calcio di punizione|punizione]] di [[Andrea Pirlo|Pirlo]], a suggello di un ottimo primo tempo, nella ripresa un calo atletico fa sì che la Nazionale venga schiacciata nella sua metà campo con relativa beffa del gol del pareggio. Il cammino verso i quarti appare a questo punto complicato.<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/uefaeuro/season=2012/matches/round=15172/match=2003331/postmatch/report/index.html|autore=Michele Weiss|titolo=L'Italia non decolla|sito=uefa.com|data=14 giugno 2012}}</ref> L'ultima giornata prevede la sfida all'Irlanda di [[Giovanni Trapattoni]], già eliminata. La preoccupazione più grande però viene dall'altra partita del girone, Spagna-Croazia, che con un 2-2 eliminerebbero gli azzurri; torna la paura del [[Combine|"biscotto"]], cioè l'accordo tra due squadre per ottenere un risultato comodo a entrambe (come si era già verificato otto anni prima all'Europeo di {{EC2|2004}}, dove {{NazNB|CA|SWE}} e {{NazNB|CA|DNK}} eliminarono la Nazionale grazie al medesimo risultato). La cosa non si ripete: gli azzurri sbrigano, non senza qualche difficoltà, la pratica irlandese con i gol di [[Antonio Cassano|Cassano]] e [[Mario Balotelli|Balotelli]], e contemporaneamente la Spagna batte nel finale la Croazia 1-0.<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/uefaeuro/season=2012/matches/round=15172/match=2003340/postmatch/report/index.html|autore=Michele Weiss|titolo=Cassano e Balotelli gol, l'Italia vola ai quarti|sito=uefa.com|data=18 giugno 2012}}</ref> La Nazionale si qualifica così al turno successivo come seconda del suo girone.
[[File:Italy national football team Euro 2012 final.jpg|thumb|left|Formazione dell'Italia scesa in campo il 1º luglio 2012, nella finale degli Europei persa 4-0 contro la {{NazNB|CA|ESP}}.]]
Ai quarti di finale l'Italia pesca l'{{NazNB|CA|ENG}} di [[Roy Hodgson]]. La squadra di Prandelli appare in crescita sia sul piano atletico che su quello del gioco, ben comportandosi e dominando a lungo il match, ma non riuscendo a concretizzare nessuna della tante azioni da gol create; col punteggio inchiodato sullo 0-0 dopo i [[Tempi supplementari|supplementari]], sono necessari i [[Tiri di rigore|rigori]] per decidere la sfida, dove la Nazionale italiana (complici il [[Glossario calcistico#Cucchiaio|"cucchiaio"]] di Pirlo e la parata di [[Gigi Buffon|Buffon]] su [[Ashley Cole|Cole]]) prevale per 4-2. Questo successo vale il passaggio in semifinale, dove ad attendere l'Italia c'è la {{NazNB|CA|DEU}}.<ref>[http://www.repubblica.it/speciali/calcio/europei/polonia-ucraina2012/index.html?ref=gad L'Italia vola in semifinale contro la Germania]</ref> I tedeschi partono coi favori del pronostico, ma gli azzurri chiudono il match già nel primo tempo grazie a una doppietta di Balotelli (che alla fine si laureerà uno dei capicannonieri della manifestazione), vincono 2-1 e approdano in finale all'Europeo, per la terza volta nella loro storia e dopo dodici anni dall'[[Campionato europeo di calcio 2000|ultima volta]], trovandosi di fronte nuovamente la Spagna;<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Europei/2012/28-06-2012/germania-battuta-grande-italia-finale-911667414682.shtml|titolo=Germania battuta. Grande Italia in finale|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|gazzetta.it]]|autore=Riccardo Pratesi|data=28 giugno 2012}}</ref> con la vittoria sui tedeschi, l'Italia si assicura inoltre un posto alla [[FIFA Confederations Cup 2013|Confederations Cup 2013]].<ref>{{cita news|url=http://www.calcioblog.it/post/27889/italia-qualificata-alla-confederation-cup-2013|titolo=L'Italia è in finale di Euro 2012 e parteciperà alla Confederation Cup 2013|pubblicazione=calcioblog.it|data=28 giugno 2012}}</ref> Nella finale di [[Kiev]] del 1º luglio, a differenza della sfida del girone, stavolta non c'è partita: allo [[Stadio Olimpico di Kiev|Stadio Olimpico]] le ''Furie Rosse'' travolgono gli azzurri con un netto 0-4 e si confermano campioni d'Europa (prima squadra a riuscire nell'impresa). L'Italia paga con un passivo fin troppo pesante una prestazione sottotono, con una squadra arrivata stanca all'ultimo atto del torneo, e falcidiata dagli infortuni (con [[Daniele De Rossi|De Rossi]] sceso in campo non al meglio, [[Giorgio Chiellini|Chiellini]] costretto a dare ''forfait'' già nel primo tempo, e [[Thiago Motta]] infortunatosi dopo cinque minuti dal suo ingresso, lasciando i compagni in dieci a causa della fine delle [[Calciatore di riserva|sostituzioni]]).<ref>{{cita news|url=http://www.tuttosport.com/calcio/euro_2012/italia/2012/07/01-197411/L%26apos%3BItalia+crolla+in+finale.+Spagna+campione+d%26apos%3BEuropa+|titolo=L'Italia crolla in finale. Spagna campione d'Europa|pubblicazione=[[Tuttosport|tuttosport.com]]|autore=Alvaro Moretti|data=1º luglio 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/europei2012/news/2012/06/25/Prandelli-penso-divorzio-ma-ultimi-2-mesi-duri-_7118737.html|titolo=Spagna campione, è suo il 'triplete' storico. Debacle per azzurri, 'Non c'è stata partita'|pubblicazione=[[ANSA|ansa.it]]|data=1º luglio 2012}}</ref> Il secondo posto conseguito dalla Nazionale di Prandelli è da considerare comunque un risultato più che positivo, per una squadra tornata competitiva ad alti livelli a soli due anni dal "naufragio" azzurro di {{WC2|2010}}.<ref>{{cita news|url=http://circomassimo.corriere.it/2012/07/e_stato_bello_sognare.html|titolo=E' stato bello sognare|pubblicazione=[[Corriere della Sera|circomassimo.corriere.it]]|autore=[[Massimo De Luca]]|data=1º luglio 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/sport/euro-2012/notizie/02-luglio-una-nuova-generazione-da-domani-si-puo-ricominciare-mario-sconcerti_409694ee-c408-11e1-8a5a-a551a87e60ad.shtml|titolo=Una nuova generazione, e da domani si può ricominciare|pubblicazione=[[Corriere della Sera|corriere.it]]|autore=[[Mario Sconcerti]]|data=2 luglio 2012}}</ref>
{{Nazionale italiana europei 2012}}
Nelle qualificazioni per il {{WC|2014}} l'Italia viene inserita in un gruppo con {{NazNB|CA|DNK}}, {{NazNB|CA|CZE}}, {{NazNB|CA|BGR}}, {{NazNB|CA|ARM}} e {{NazNB|CA|MLT}}. Nella gara d'esordio, la Nazionale pareggia 2-2 coi bulgari a [[Sofia]].<ref>{{cita web|url=http://www.calciomercato.it/news/174623/Qualificazioni-Mondiali-Bulgaria-Italia-2-2-doppietta-Osvaldo-ma-Azzurri-rimandati.html|titolo=Qualificazioni Mondiali, Bulgaria-Italia 2-2: doppietta Osvaldo, ma 'Azzurri' rimandati|data=7 settembre 2012|sito=calciomercato.it}}</ref> Nella seconda partita, gli azzurri vincono contro {{NazNB|CA|MLT}} per 2-0.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/12_settembre_11/italia-malta-finale_02fac508-fc50-11e1-8357-ee5f88952ff6.shtml|titolo=L'Italia non brilla, ma batte Malta 2-0|data=11 settembre 2012|sito=corriere.it}}</ref> Successivamente, colleziona due vittorie per 3-1, una in casa dell'{{NazNB|CA|ARM}}<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/12-10-2012/de-rossi-osvaldo-italia-va-ma-quanta-fatica-armenia-912884785318.shtml|titolo=De Rossi-Osvaldo, l'Italia va. Ma quanta fatica in Armenia|data=12 ottobre 2012|sito=gazzetta.it}}</ref> e l'altra al [[Stadio Giuseppe Meazza|Meazza]] contro la {{NazNB|CA|DNK}}.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/16-10-2012/pirlo-geniale-balotelli-gol-italia-gia-fuga-girone--912926620855.shtml|titolo=Pirlo è geniale, Balotelli in gol. E l'Italia è già in fuga nel girone|data=16 ottobre 2012|sito=gazzetta.it}}</ref>
All'inizio del 2013, dopo aver pareggiato per 2-2 un'amichevole contro il {{NazNB|CA|BRA}},<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/21-03-2013/italia-brasile-0-2-92604959365.shtml|titolo=Italia-Brasile 2-2, azzurri sono da applausi. Show di Balotelli|autore=Riccardo Pratesi|sito=gazzetta.it|data=21 marzo 2013}}</ref> ottiene un'altra vittoria in trasferta nella gara di ritorno contro Malta (2-0).<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2013/03/26/news/malta_italia-55431498/|titolo=Malta-Italia 0-2: Balotelli trascina gli azzurri, Brasile più vicine|autore=Francesco Saverio Intorcia|sito=repubblica.it|data=26 marzo 2013}}</ref>
==== Confederations Cup 2013 ====
Nel mese di giugno del 2013, la Nazionale prende parte alla sua seconda [[FIFA Confederations Cup 2013|Confederations Cup]]: l'Italia viene inserita nel gruppo A, assieme ai padroni di casa del {{NazNB|CA|BRA}}, al {{NazNB|CA|MEX}} e al {{NazNB|CA|JPN}}. I due pareggi a [[Praga]] contro la {{NazNB|CA|CZE}} (uno 0-0), gara valida per le qualificazioni ai Mondiali,<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/07-06-2013/brasile-2014-qualificazioni-repubblica-ceca-italia-0-0-super-buffon-espulso-balo-20535869767.shtml|titolo=Brasile 2014, qualificazioni: Repubblica Ceca-Italia 0-0. Super Buffon, espulso Balo|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=7 giugno 2013}}</ref> e a [[Rio de Janeiro]] in amichevole contro {{NazNB|CA|HTI}} (2-2, nella quale [[Emanuele Giaccherini]] sigla il gol più veloce della storia della nazionale italiana, dopo 19 secondi dall'inizio della gara (superando il precedente record di [[Salvatore Bagni]] del 1984),<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2013/06/11/news/italia_haiti_pareggio-60899399/|titolo=Italia-Haiti 2-2: lampo Giaccherini, ma gli azzurri deludono|pubblicazione=repubblica.it|autore=Jacopo Manfredi|data=11 giugno 2013}}</ref> non danno tuttavia segnali incoraggianti.
[[File:Andrea Pirlo BGR-ITA 2012.jpg|thumb|upright|[[Andrea Pirlo]] raggiunge le 100 presenze in maglia azzurra nella partita d'esordio alla [[Confederations Cup 2013]], edizione in cui l'Italia ottiene il suo miglior risultato nella manifestazione con il terzo posto finale.]]
La partita d'esordio al rinnovato [[Estádio Jornalista Mário Filho|Maracanã]] contro la nazionale messicana viene vinta dagli azzurri per 2-1 grazie a un gol su punizione nel primo tempo di [[Andrea Pirlo|Pirlo]], alla sua 100ª presenza in Nazionale, seguito poi da quello di [[Mario Balotelli|Balotelli]] alla fine del secondo tempo.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/confederations_cup/16-06-2013/calcio-italia-messico-2-1-prodezza-pirlo-decide-super-balotelli-20592113261.shtml|titolo=Confederations, Italia-Messico 2-1: prodezza di Pirlo, decide Super Balotelli|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=16 giugno 2013}}</ref> Nella seconda gara del girone, l'Italia affronta i giapponesi allenati dall'italiano [[Alberto Zaccheroni|Zaccheroni]]. Nella prima mezz'ora di gioco gli azzurri subiscono la pressione avversaria, andando sotto di due gol (uno di [[Keisuke Honda|Honda]] su rigore, l'altro di [[Shinji Kagawa|Kagawa]]); solo nel finale della prima frazione, arriva la rete di [[Daniele De Rossi|De Rossi]]. Nel secondo tempo, l'Italia rimonta grazie all'autogol di [[Atsuto Uchida|Uchida]] e al penalty trasformato da Balotelli; i nipponici trovano poi nuovamente il pareggio con Okazaki, ma a pochi minuti dal termine l'Italia ottiene il definitivo 4-3 grazie alla prima marcatura in Nazionale di [[Sebastian Giovinco|Giovinco]]. Con questa vittoria, la formazione azzurra si qualifica con un turno d'anticipo alle semifinali.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/confederations_cup/20-06-2013/italia-giappone-balotelli-giovinco-de-rossi-zaccheroni-prandelli-confederations-20616204010.shtml|titolo=Confederations Cup, Italia-Giappone 4-3. Decide Giovinco. Azzurri in semifinale|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=20 giugno 2013}}</ref> Nell'ultima partita a [[Salvador (Brasile)|Salvador]], l'Italia affronta il Brasile per il primo posto nel girone. I verdeoro passano in vantaggio con [[Dante Bonfim Costa Santos|Dante]] nel recupero del primo tempo; al pareggio di Giaccherini a inizio ripresa risponde subito [[Neymar]] su punizione, seguito poi dalla rete di [[Frederico Chaves Guedes|Fred]]. Gli azzurri accorciano poi le distanze con [[Giorgio Chiellini|Chiellini]], ma il Brasile trova il quarto gol ancora con Fred: la partita si chiude 4-2 in favore dei padroni di casa, e l'Italia si qualifica così alla semifinale come seconda del suo girone.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/confederations_cup/22-06-2013/confederations-italia-brasile-2-4-gol-dante-giaccherini-neymar-doppio-fred-chiellini-20636022394.shtml|titolo=Confederations, Italia-Brasile 2-4: gol di Dante, Giaccherini, Neymar, doppio Fred e Chiellini|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=22 giugno 2013}}</ref>
A [[Fortaleza]], gli azzurri si ritrovano quindi davanti la {{NazNB|CA|ESP}} (vincitrice del gruppo B), a quasi un anno di distanza dalla finale di [[Kiev]]. Costretta a rinunciare a due titolari come [[Ignazio Abate|Abate]] e Balotelli per infortunio, stavolta la formazione italiana ben si comporta contro le ''Furie Rosse'', senza però riuscire a concretizzare nessuna occasione da gol; inchiodata sullo 0-0, la partita prosegue ai [[Tempi supplementari|supplementari]] e infine ai [[Tiri di rigore|rigori]], dove la Nazionale italiana (complice l'errore di [[Leonardo Bonucci|Bonucci]]) esce sconfitta per 7-6.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/confederations_cup/27-06-2013/spagna-italia-7-6-rigori-beffano-italia-20669666281.shtml?login=ok?commenti|titolo=Confederations, Spagna-Italia 7-6: i rigori beffano gli azzurri|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=27 giugno 2013}}</ref>
Agli azzurri rimane così la finale di consolazione per il terzo posto, da giocarsi a Salvador contro l'{{NazNB|CA|URY}}. Nel primo tempo l'Italia passa in vantaggio con la prima rete in Nazionale di [[Davide Astori|Astori]], ma all'inizio della seconda frazione la ''Celeste'' pareggia con [[Edinson Cavani|Cavani]]; l'Italia trova poi nuovamente il gol con un calcio di punizione trasformato da [[Alessandro Diamanti|Diamanti]], anch'egli alla prima marcatura in azzurro, ma poco dopo gli uruguagi raggiungono ancora una volta il pari sempre con Cavani, anch'esso su calcio piazzato. Dopo la fine dei tempi regolamentari e di quelli supplementari, la gara si conclude ai rigori dove, grazie alle tre parate di [[Gianluigi Buffon|Buffon]] su [[Diego Forlán|Forlán]], [[Martín Cáceres|Cáceres]] e [[Walter Gargano|Gargano]], l'Italia prevale per 3-2 sugli avversari e conquista la medaglia di bronzo, miglior risultato degli azzurri nella competizione.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/confederations_cup/30-06-2013/confederations-italia-uruguay-5-4-rigori-buffon-ne-para-tre-azzurri-terzi-20688727871.shtml|titolo=Confederations, Italia-Uruguay 5-4 dopo i rigori, Buffon ne para tre, azzurri terzi|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=30 giugno 2013}}</ref>
{{Nazionale italiana confederations cup 2013}}
Dopo la Confederations, gli azzurri sono chiamati agli incontri decisivi per le qualificazioni al mondiale brasiliano. Nel mese di settembre gli uomini di Prandelli battono per 1-0 a [[Palermo]] la {{NazNB|CA|BGR}}, con rete di [[Alberto Gilardino]] e il 10 settembre ottengono la qualificazione al torneo iridato con due turni d'anticipo grazie alla vittoria in rimonta per 2-1 sulla {{NazNB|CA|CZE}} a [[Torino]] (reti italiane di [[Giorgio Chiellini|Chiellini]] e [[Mario Balotelli|Balotelli]] su rigore): si tratta di un risultato storico, infatti mai gli azzurri avevano ottenuto il ''pass'' per un mondiale così in anticipo – eguagliando il primato della qualificazione a [[Euro 2012]], anch'essa con Prandelli in panchina. Nelle ultime due gare di ottobre, l'Italia pareggia per 2-2 a [[Copenaghen]] contro la {{NazNB|CA|DNK}}, stesso risultato nella partita di chiusura a [[Napoli]] contro l'{{NazNB|CA|ARM}}.
==== Mondiali 2014 ====
L'Italia chiude imbattuta il suo girone di qualificazione, tuttavia la mancata vittoria contro gli armeni preclude agli azzurri il diritto alla prima fascia per i sorteggi mondiali, svoltisi il 6 dicembre 2013, dove la nazionale viene inserita nel gruppo D assieme a {{NazNB|CA|URY}}, {{NazNB|CA|CRI}} e {{NazNB|CA|ENG}}. Prima del debutto mondiale, l'Italia gioca alcune amichevoli sottotono, inanellando due pareggi contro {{NazNB|CA|IRL}} (0-0) e {{NazNB|CA|LUX}} (1-1); nel corso della sfida coi ''Boys in Green'', Prandelli perde inoltre [[Riccardo Montolivo|Montolivo]], titolare designato nel centrocampo azzurro, costretto a rinunciare alla rassegna iridata per la frattura della tibia sinistra.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/31-05-2014/mondiale-londra-amara-la-nazionale-0-0-l-irlanda-si-rompe-montolivo-80805707280.shtml|titolo=Londra amara per la Nazionale: 0-0 con l'Irlanda e si rompe Montolivo|sito=gazzetta.it|data=31 maggio 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/31-05-2014/prandelli-per-montolivo-qualcosa-serio-siamo-tutti-frastornati-80806691882.shtml?rlabs=1&ak=2|titolo=Prandelli: "Frastornati per Montolivo". Il dottore: "Si opera, niente Mondiale"|sito=gazzetta.it|data=31 maggio 2014}}</ref> Nella lista definitiva dei 23 convocati per il Sudamerica, il CT esclude poi l'attaccante fiorentino [[Giuseppe Rossi (calciatore)|Rossi]] (non ancora ripresosi del tutto dal serio infortunio occorsogli in gennaio), preferendogli il giovane napoletano [[Lorenzo Insigne|Insigne]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/01-06-2014/nazionale-ecco-23-prandelli-niente-brasile-giuseppe-rossi-80812825848.shtml|titolo=Nazionale, ecco i 23 di Prandelli: niente Brasile per Giuseppe Rossi|sito=gazzetta.it|data=1º maggio 2014}}</ref>
La partita d'esordio in Brasile, il 14 giugno 2014 all'[[Arena da Amazônia]], è contro l'{{NazNB|CA|ENG}}, battuta 2-1 con le reti di [[Claudio Marchisio|Marchisio]] e [[Mario Balotelli|Balotelli]] (inframezzate dal momentaneo pareggio albionico di [[Daniel Sturridge|Sturridge]]).<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/15-06-2014/inghilterra-italia-1-2-gol-marchisio-sturridge-balotelli-80930904968.shtml|titolo=Inghilterra-Italia 1-2: gol di Marchisio, Sturridge e Balotelli|sito=gazzetta.it|data=15 giugno 2014}}</ref> La buona prestazione dell'Italia non si ripete però nella seconda sfida del girone, a [[Recife]], dove gli azzurri cadono inaspettatamente contro la {{NazNB|CA|CRI}} per 1-0.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/20-06-2014/mondiali-italia-costa-rica-0-1-gol-ruiz-80989787190.shtml|titolo=Mondiali, Italia-Costa Rica 0-1: gol di Ruiz|sito=gazzetta.it|data=20 giugno 2014}}</ref> All'Italia può tuttavia bastare un pareggio contro l'{{NazNB|CA|URY}} per passare il turno, ma il 24 giugno a [[Natal]], gli azzurri perdono col medesimo punteggio anche quest'ultimo match, pur a fronte del criticato arbitraggio di [[Marco Rodríguez]]<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/24-06-2014/mondiali-italia-uruguay-0-1-gol-decisivo-godin-espulso-marchisio-801031098838.shtml|titolo=Mondiali, Italia-Uruguay 0-1: gol decisivo di Godin, espulso Marchisio|sito=gazzetta.it|data=24 giugno 2014}}</ref> (che peraltro non vede il morso rifilato a [[Giorgio Chiellini|Chiellini]] da [[Luis Suárez (calciatore 1987)|Suárez]], sanzionato con nove mesi di squalifica tramite la prova TV<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/26-06-2014/mondiali-2014-saurez-fifa-9-turni-stop-4-mesi-italia-uruguay-chiellini-801051084834.shtml|titolo=Mondiali 2014, Suarez, 9 turni di stop, 4 mesi in Premier, cacciato dal ritiro|sito=gazzetta.it|data=26 giugno 2014}}</ref>); fatto sta che l'Italia si ritrova fuori dal mondiale, al primo turno, per la settima volta complessiva nonché seconda consecutiva: non accadeva da quarantotto anni. A causa della débâcle sportiva, delle critiche subìte sia alla vigilia che durante il torneo, e dei dissidi interni alla spedizione,<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/26-06-2014/balotelli-prandelli-scuse-italia-mondiali-so-aver-sbagliato-ma-coi-compagni-gelo-801055269343.shtml|titolo=Balotelli a Prandelli: "So di aver sbagliato". Ma coi compagni è gelo|sito=gazzetta.it|data=26 giugno 2014}}</ref> Prandelli e [[Giancarlo Abete]] si dimettono dalle cariche, rispettivamente, di commissario tecnico della Nazionale e di presidente della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/24-06-2014/italia-prandelli-si-dimette-sono-irrevocabili-abete-vado-via-anch-io-801032712877.shtml|titolo=Italia, Prandelli si dimette: "Sono irrevocabili". Abete: "Vado via anch'io"|sito=gazzetta.it|data=24 giugno 2014}}</ref>
{{Nazionale italiana mondiali 2014}}
===Antonio Conte (2014-2016)===
[[File:20150616 - Portugal - Italie - Genève - Antonio Conte.jpg|thumb|left|[[Antonio Conte]], commissario tecnico nel biennio 2014-2016.]]
Dopo l'epilogo dei Mondiali, un nuovo protagonista fa il suo ingresso nel tormentato scenario del calcio italiano: è [[Carlo Tavecchio]], eletto nuovo presidente della FIGC superando Albertini.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2525156/2014/08/News.shtml|titolo = Carlo Tavecchio è il nuovo numero uno della Figc: "Sarò il presidente di tutti"|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 11 agosto 2014|accesso = 7 giugno 2016}}</ref> Per l'incarico di ct, viene invece scelto [[Antonio Conte]]: l'allenatore è reduce da 3 Scudetti consecutivi con la Juventus; al tecnico leccese viene demandato anche il coordinamento unico del settore giovanile, ruolo appartenuto in precedenza a Sacchi.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2525187/2014/08/News.shtml|titolo = Antonio Conte è il nuovo Commissario tecnico: martedì 19 alle ore 11.30 la conferenza stampa|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 14 agosto 2014|accesso = 7 giugno 2016}}</ref> Il nuovo corso della Nazionale s'inaugura a Bari, dove gli azzurri sconfiggono i Paesi Bassi (terzi classificati nella rassegna iridata) per 2-0.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2525343/2014/09/News.shtml|titolo = Italia bella e vincente: Immobile e De Rossi regalano a Conte il primo sorriso|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 4 settembre 2014|accesso = 7 giugno 2016}}</ref> Tra i nuovi giocatori lanciati da Conte vi sono gli attaccanti [[Simone Zaza|Zaza]], [[Graziano Pellè|Pellè]] ed [[Éder (calciatore 1986)|Éder]], i quali di fatto sostituiscono Balotelli che durante la sua gestione non verrà mai impiegato. Nelle qualificazioni per il {{EC|2016}} l'Italia è inserita nel [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2016 - Gruppo H|gruppo H]] con {{NazNB|CA|NOR}}, {{NazNB|CA|AZE}}, {{NazNB|CA|MLT}}, {{NazNB|CA|HRV}} e {{NazNB|CA|BGR}}, concludendo il proprio percorso al primo posto e imbattuta con sette vittorie e tre pareggi.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2529915/2015/10/News.shtml|titolo = Festa grande all'Olimpico: Florenzi e Pellè regalano all'Italia il primo posto del girone|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 13 ottobre 2015|accesso = 7 giugno 2016}}</ref>
Tuttavia, il 16 giugno 2015 l'Italia viene sconfitta in amichevole per 0-1 dal {{NazNB|CA|PRT}}, precludendosi la possibilità di rientrare nelle teste di serie del sorteggio preliminare per il {{WC|2018}};<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2528523/2015/06/News.shtml|titolo = A Ginevra l'Italia sconfitta dal Portogallo: decide un gol di Eder. Palo di Bonucci|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 16 giugno 2015|accesso = 7 giugno 2016}}</ref> il mese successivo essa raggiunge infatti quello che a oggi è il suo peggior posizionamento nel [[Classifica mondiale della FIFA|ranking FIFA]], il 17º posto poi bissato a ottobre dello stesso anno.<ref>{{Cita news|url = http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2015/07/09/news/nazionale_male_ranking_fifa-118704316/|titolo = Ranking Fifa, Italia 17a: mai così in basso. Comanda l'Argentina|pubblicazione = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 9 luglio 2015|accesso = 7 giugno 2016}}</ref> La qualificazione all'Europeo è seguita da un'amichevole contro il {{NazNB|CA|BEL}} (futuro avversario nei gironi della fase finale), che la formazione di Conte perde per 3-1.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2530343/2015/11/News.shtml|titolo = Notte di ricordi e di emozioni. Italia in vantaggio, poi raggiunta e superata dal Belgio|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 13 novembre 2015|accesso = 7 giugno 2016}}</ref> Nel marzo del 2016 viene inoltre fermata la tradizione positiva nei confronti della {{NazNB|CA|DEU}} che perdurava da quasi ventuno anni: i campioni del mondo sconfiggono infatti l'Italia in amichevole per 4-1; la partita segna anche uno dei peggiori risultati della Nazionale italiana contro i rivali tedeschi, insieme al 5-2 subito sempre in amichevole nel 1939.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2531779/2016/03/News.shtml|titolo = A Monaco Italia battuta dalla Germania. Di El Shaarawy il gol della bandiera|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 29 marzo 2016|accesso = 7 giugno 2016}}</ref>
====Euro 2016====
Negli Europei di Francia del 2016 l'Italia viene sorteggiata in seconda fascia e inserita nel gruppo E con {{NazNB|CA|BEL}}, {{NazNB|CA|IRL}} e {{NazNB|CA|SWE}}.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2530682/2015/12/News.shtml|titolo = Belgio, Svezia e Rep. d'Irlanda le avversarie degli Azzurri. Esordio il 13 giugno a Lione|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 12 dicembre 2015|accesso = 7 giugno 2016}}</ref> La squadra si presenta alla competizione con le importanti assenze per infortunio di [[Marco Verratti|Verratti]] e [[Claudio Marchisio|Marchisio]] (nonché del terzo portiere [[Mattia Perin|Perin]]).<ref>{{Cita news|url = http://www.gazzetta.it/Calcio/Europei2016/08-05-2016/marchisio-verratti-gundogan-danny-quanti-assenti-europeo-francia-2016-150535808886.shtml|titolo = Marchisio, Verratti, Gundogan, Danny & Co.: quanti assenti all'Europeo|pubblicazione = [[La Gazzetta dello Sport]]|data = 8 maggio 2016|accesso = 7 giugno 2016}}</ref> Tuttavia le due amichevoli di preparazione contro {{NazNB|CA|SCO}} e {{NazNB|CA|FIN}}, vinte entrambe senza subire reti, danno segnali positivi. La partita d'esordio è il 13 giugno a [[Décines-Charpieu]] contro il Belgio; qui l'Italia ribalta i pronostici della vigilia, vincendo per 2-0 grazie alle reti di Giaccherini e Pellè.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2532918/2016/06/News.shtml|titolo = Esordio da sogno a Lione: Giaccherini e Pellè regalano agli Azzurri il primo successo|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 13 giugno 2016|accesso = 13 giugno 2016}}</ref> Quattro giorni dopo a [[Tolosa]] la formazione di Conte, grazie al gol di Éder, supera per 1-0 la Svezia: nell'occasione l'Italia torna a vincere la seconda partita di un Europeo dopo sedici anni e, soprattutto, si garantisce con un turno di anticipo l'accesso agli ottavi e il primato nel girone.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2532973/2016/06/News.shtml|titolo = Un gran gol di Eder fa volare l’Italia agli ottavi, sfatato il tabù della seconda partita|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 17 giugno 2016|accesso = 17 giugno 2016}}</ref> Ininfluente è la sconfitta per 0-1 rimediata dalle seconde linee azzurre il 22 giugno a [[Villeneuve-d'Ascq]] contro l'Irlanda.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2533047/2016/06/News.shtml|titolo = Brady condanna l'Italia alla prima sconfitta: l'Irlanda vola con gli Azzurri agli ottavi|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 22 giugno 2016|accesso = 23 giugno 2016}}</ref> Agli ottavi, che si giocano il 27 giugno a [[Saint-Denis (Senna-Saint-Denis)|Saint-Denis]], l'Italia trova i campioni in carica della Spagna, contro i quali vince 2-0 interrompendo una tradizione negativa che durava da 22 anni; in gol Chiellini e Pellè.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2533111/2016/06/News.shtml|titolo = È un'Italia da urlo! Battuti i campioni in carica della Spagna, ai quarti c'è la Germania|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 27 giugno 2016|accesso = 23 giugno 2016}}</ref> L'avventura dell'Italia e la gestione di Conte terminano ai quarti di finale, giocati il 2 luglio a [[Bordeaux]] contro la Germania campione del mondo in carica. Dopo il vantaggio di Özil a metà del secondo tempo, e il rigore del pareggio di Bonucci una decina di minuti dopo, la gara si protrae fino ai tiri di rigore che si concludono 6-5 per i tedeschi.<ref>{{Cita web|url = http://www.figc.it/it/204/2533199/2016/07/News.shtml|titolo = I rigori condannano l'Italia. Gli Azzurri escono dall'Europeo a testa alta|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 3 luglio 2016|accesso = 3 luglio 2016}}</ref> Si tratta della prima eliminazione dell'Italia subita da parte della Germania in una competizione ufficiale; quella subita contro i tedeschi per la nazionale azzurra è la settima sconfitta dal dischetto, su undici gare concluse dagli undici metri, nelle tre maggiori competizioni ufficiali (Europei, Mondiali e Confederations Cup), nonché la seconda in un quarto di finale dell'Europeo dopo quella del 2008 contro la Spagna.
{{Nazionale italiana europei 2016}}
===Giampiero Ventura (2016-oggi)===
All'inizio del 2016 Conte rende nota la sua volontà di non rinnovare il proprio contratto, così il 7 giugno seguente Tavecchio annuncia [[Giampiero Ventura]], ex tecnico del {{Calcio Torino|N}}, come nuovo CT dopo l'Europeo di Francia.<ref>{{Cita news|url = http://www.figc.it/it/204/2532817/2016/06/News.shtml|titolo = Sarà Ventura il prossimo Ct della Nazionale. Tavecchio: "È un maestro di calcio"|sito = figc.it|editore = FIGC|data = 7 giugno 2016|accesso = 8 giugno 2016}}</ref>
== Note ==
{{references}}
== Voci correlate ==
* [[Nazionale di calcio dell'Italia]]
* [[Storia della Serie A]]
== Bibliografia ==
*Giuseppe Bagnati - Gaetano Sconzo, Il primo capitano. Francesco Calì e la Nazionale, Antipodes 2010, ISBN 978-88-96926-00-0
*Carlo Chiesa, ''La grande storia del calcio italiano'', Guerin Sportivo, 2012-
**1ª puntata: ''1898-1907'', pp. 1–16, in ''Guerin Sportivo'' numero 4 (aprile 2012), pp. 83–98.
**2ª puntata: ''1908-1910'', pp. 17–32, in ''Guerin Sportivo'' numero 5 (maggio 2012), pp. 83–98.
**3ª puntata: ''1910-1912'', pp. 33–48, in ''Guerin Sportivo'' numero 6 (giugno 2012), pp. 83–98.
== Altri progetti ==
{{interprogetto/notizia|Euro 2012: un altro pareggio per la Nazionale italiana|data=14 giugno 2012}}
{{Portale|calcio|Italia}}
[[Categoria:Storia del calcio italiano]]
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