Museo nazionale romano di palazzo Massimo e DNCE: differenze tra le pagine

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{{Artista musicale
{{torna a|Museo Nazionale Romano}}
|nome = DNCE
{{Museo
|tipo artista = gruppo
| Nome = Museo Nazionale Romano<br />Palazzo Massimo alle Terme
|immagine = Dnce.jpg
| Tipologia = [[museo archeologico]]
|didascalia = Il gruppo nel 2015
| Immagine = Castro Pretorio - MNR Palazzo Massimo 1010397.JPG
|Larghezzanazione = USA
|genere = Pop rock
| Didascalia = L'ingresso del museo
|genere2 = Dance rock
| Data di fondazione = [[1995]]
|nota genere = <ref name = AM>{{en}}{{Allmusic|artist|mn0003437587}}</ref>
| Indirizzo = Largo di Villa Peretti, 00185, [[Roma]], [[Italia]]
|nota genere2 = <ref name = AM />
|Latitudine = 41.901311
|anno inizio attività = 2015
|Longitudine = 12.498361
|anno fine attività = in attività
| Direttore = Rita Paris
|note periodo attività =
| Sito = [http://archeoroma.beniculturali.it/musei/museo-nazionale-romano-palazzo-massimo Museo Nazionale Romano - Palazzo Massimo]
|etichetta = [[Republic Records]]
|url = [http://dnce.com/ dnce.com]
|strumento =
|numero totale album pubblicati = 1
|numero album studio = 1 (Swaay EP)
|numero album live =
|numero raccolte =
}}
I '''DNCE''' sono un gruppo [[pop rock]] statunitense formatosi il 13 Agosto 2015.
Il [[Palazzo Massimo alle Terme]] è la principale delle quattro sedi del [[Museo Nazionale Romano]], assieme alla sede originaria delle [[Terme di Diocleziano]], che ospita attualmente la sezione [[Epigrafia|epigrafica]] e protostorica, a [[Palazzo Altemps]], sede delle collezioni [[Rinascimento|rinascimentali]] di scultura antica, e alla [[Crypta Balbi]], sede della collezione altomedievale.<ref>{{cita web|url=http://archeoroma.beniculturali.it/node/481|titolo=Museo Nazionale Romano|sito=archeoroma.beniculturali.it|accesso=1 maggio 2016}}</ref>
 
Il nome del gruppo deriva da una delle loro prime canzoni, intitolata appunto ''DNCE'', che parla dell'essere troppo ubriachi per riuscire a scandire "dance".
È sita nel [[rioni di Roma|rione]] [[Castro Pretorio]] in [[piazza dei Cinquecento]], nei pressi della [[stazione Termini]].
 
==Biografia==
È stato riorganizzato sotto l'egida della [[Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma|Soprintendenza dei Beni Archeologici della città di Roma]].<ref>{{cita web|url=http://archeoroma.beniculturali.it/chi-siamo/competenze|titolo=Competenze|sito=archeoroma.beniculturali.it|accesso=1 maggio 2016}}</ref>
La band è composta da Joseph Jonas conosciuto meglio come [[Joe Jonas]] (ex leader dei [[Jonas Brothers]]), Jack Lawless (ex batterista degli Ocean Grove), JinJoo Lee (già collaboratrice di [[Cee Lo Green]] e [[Charli XCX]]) e Cole Whittle (ex componente dei [[Semi Precious Weapons]]).<ref>{{Cita web|url=http://www.blogdimusica.it/joe-jonas-ci-riprova-un-gruppo-dnce-foto-video-2575.html|titolo=Joe Jonas ci riprova con un nuovo gruppo, i “DNCE” (FOTO E VIDEO)|editore=blogdimusica.it|data=26 ottobre 2015}}</ref>
 
Il singolo di debutto ''[[Cake by the Ocean]]'' è uscito il 14 settembre 2015 ottenendo numerosi dischi di platino e dischi d'oro e scalando le classifiche internazionali del [[2016]].<ref>{{cita web|url=http://www.italiancharts.com/showitem.asp?interpret=DNCE&titel=Cake+By+The+Ocean&cat=s|titolo=Cake by the Ocean su italianchart.com|accesso=12 luglio 2016}}</ref> L'[[Extended Play|EP]] ''Swaay'' è stato diffuso il 23 ottobre 2015, ottenendo successo in [[Danimarca]] e nel resto del mondo.<ref>{{cita web|url=http://www.italiancharts.com/showitem.asp?interpret=DNCE&titel=Swaay+%5BEP%5D&cat=a|titolo=Swaay su italianchart.com|accesso=12 luglio 2016}}</ref>
== Visitatori ==
Nel 2013 il circuito museale del [[Museo nazionale romano]] è stato il ventunesimo sito statale italiano più visitato, con 247.795 visitatori e un introito lordo totale di 909.016,50 Euro<ref>Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, [http://www.statistica.beniculturali.it/RILEVAZIONI/MUSEI/Anno%202013/MUSEI_TAVOLA8_2013.pdf Visitatori e introiti dei musei] </ref>.
 
Il video di "Cake By The Ocean" è stato co-diretto dalla ex fidanzata [[Gigi Hadid]] di [[Joe Jonas]].
== Storia ==
Palazzo Massimo fu ricostruito tra il [[1883]] e il [[1886]] dall'architetto Camillo Pistrucci sulla villa Montalto-Peretti, come sede di un collegio per i [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], che qui rimase fino al [[1960]].<ref name="Palazzo Massimo12">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Pier Giovanni Guzzo, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 12}}.</ref><ref name=”Cadario11”>{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 11}}.</ref>
 
Il secondo singolo, presente nell'[[Extended play|EP]] ''Swaay,'' intitolato ''[[Toothbrush]]'', è stato pubblicato il 17 maggio 2016. Nel video è presente [[Ashley Graham]] che interpreta il ruolo di fidanzata del leader Joe Jonas.
Dopo alterne vicende fu acquistato dallo Stato nel [[1981]] e restaurato,<ref name="Palazzo Massimo9">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Adriano La Regina, ''Museo Nazionale Romano'', p. 9}}.</ref> su progetto dell'architetto Costantino Dardi. Tutto ciò fu reso possibile grazie al finanziamento di una legge speciale per la tutela del patrimonio archeologico romano.<ref name=”Cadario11”/>
 
Hanno collaborato con l'attrice [[Hailee Steinfeld]] nel suo progetto musicale ''Haiz'', EP uscito nel 2016, con la hit ''[[Rock Bottom (Hailee Steinfeld)|Rock Bottom]]''. {{cn|Nello stesso anno ottengono una candidatura ai [[Kids' Choice Awards 2016|Kids' Choice Awards]] come "Favorite New Artist", tre nomination ai [[Radio Disney Music Awards]] e sei nomination ai [[Teen Choice Award]], vincendo nella categoria "Choice Party Song" con la hit "Cake By The Ocean". La band ha, inoltre, ottenuto un'altra nomination alla versione messicana dei [[Kids' Choice Awards 2016]] con la hit multiplatino [[Cake by the Ocean]] come "Favourite Song". Hanno ottenuto anche una nomination per il video di ''Cake by the Ocean'' come "Video dell'Estate" agli [[MTV Spain|MTV]] [[MTV Spain|Spain]]. La band è, inoltre, in gara per il titolo di MTV Hottest con più di un milione di fans; la gara si conclude il 24 Agosto 2016. I DNCE sono nominati come "Best New Artist" ai Video Music Awards 2016, in onda su MTV il 28 agosto.}}
Il palazzo si sviluppa su quattro piani ed uno sotterraneo, in buona parte destinati all'esposizione delle collezioni, oltre a prevedere una serie di uffici, una biblioteca e una sala conferenze.<ref name=”Cadario11”/>
 
In un'intervista, ad agosto 2016, mentre la band si trovava a Londra per partecipare al V Festival, Joe comunica che il nuovo album dei DNCE uscirà il 18 novembre 2016, poiché la casa discografica ha posticipato la data per via del successo di "Cake By the Ocean" e "Toothbrush". L'album presenta una collaborazione con un [[rapper]].
La sede museale venne inaugurata nel [[1995]] (quando fu aperto il solo pian terreno) e completata nel [[1998]] con l'apertura del primo e secondo piano oltre a quello interrato.<ref name=”Cadario11”/><ref name="SitoPalazzoMassimoEdificio">{{cita web|url=http://archeoroma.beniculturali.it/museo-nazionale-romano-palazzo-massimo/l-edificio-palazzo-massimo-alle-terme|titolo=L'edificio - Palazzo Massimo alle Terme|sito=archeoroma.beniculturali.it|accesso=1 maggio 2016}}</ref>
 
==Formazione==
== Il Museo e le collezioni esposte ==
*[[Joe Jonas]] - voce
[[File:Athena Carpegna Massimo.jpg|thumb|upright=0.8|Colossale statua di [[Minerva]], il cui viso rifatto in gesso ha le sembianze di dell'Atena Carpegna (entrata di Palazzo Massimo, subito dopo la biglietteria).<ref name=”Cadario11”/>]]
*Jack Lawless - batteria, percussioni
*JinJoo Lee - chitarra
*Cole Whittle - basso, tastiera
 
==Discografia==
L'area espositiva occupa quattro dei piani da cui è costituito il palazzo, essendo gli altri ambienti riservati ad uffici della [[Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma]].
L'allestimento museale è articolato in sottosezioni che illustrano i momenti più importanti della produzione artistica di Roma antica.
 
=== Tours ===
Il Museo ospita la "sezione di [[Arte romana|arte antica]]" con opere figurative di epoca tardo-[[Repubblica romana|repubblicana]], [[Impero romano|imperiale]] e tardo-antica al pianterreno, primo e secondo piano (tra cui le opere d'arte delle grandi residenze dell'[[ordine senatorio]], con [[arte greca|originali greci]] portati a [[Roma (città antica)|Roma]] in [[storia romana|epoca antica]]) oltre ad una "sezione di [[numismatica]] e [[oreficeria]]" sugli aspetti dell'[[economia romana]] al piano interrato.<ref name="Palazzo Massimo9"/><ref name=”Cadario11”/>
* [[The Greatest Tour Ever Tour]] (2015 - SOLD OUT)
<gallery>
* [[The Greatest Euro Tour Ever Tour]] (2016 - SOLD OUT)
File:Athena di tipo carpegna, da villa carpegna sull'aurelia, copia romana di orig. greco classico.JPG|Athena, da villa Carpegna sull'Aurelia (copia romana da originale greco classico)
* [[Revival Tour]] (2016)
</gallery>
 
==Piano= terraSongs ===
* [[Cake by the Ocean]]
{{Vedi anche|Arte romana repubblicana|Arte augustea e giulio-claudia}}
* [[Pay My Rent]]
* [[Toothbrush]]
* [[Jinx]]
* [[DNCE]]
* [[Body Moves]]
* [[Doctor You]]
* [[Naked]]
* [[Good Day]]
* [[Be Mean]]
* [[Almost]]
* [[Blown]]
* [[Rock Bottom (Hailee Steinfeld)]]
 
===EP===
Il pianterreno ospita capolavori dell'[[arte romana]], dalla tarda [[Storia della Repubblica romana (146-31 a.C.)|età repubblicana]] (con opere appartenute alle classi dirigenti del II-I secolo a.C.), all'epoca della [[dinastia Giulio-Claudia]]. Subito dopo la biglietteria si incontra una colossale statua di divinità femminile seduta. Essa proviene dalle pendici dell'[[Aventino]] ed è composta da numerose tipologie di [[marmi colorati antichi]], secondo una tecnica molto apprezzata dagli [[Scultura romana|scultori romani]].<ref name=”Cadario11”/>
*[[2015]] - ''[[Swaay]]''
Questa statua è di [[età augustea]] ed è stata restaurata come [[Minerva]], dove il viso è stato rifatto in gesso con le sembianze di dell'Atena Carpegna. Secondo recenti studi sembra però che la statua raffigurasse ''[[Magna Mater]]''-[[Cibele]], un'antica divinità [[Anatolia|anatolica]], il cui centro principale del suo culto era [[Pessinunte]] in [[Frigia]] e che, a partire dalla [[seconda guerra punica]], iniziò a proteggere i Romani.<ref name=”Cadario11”/>
===Singoli===
 
*[[2015]] - ''[[Cake by the Ocean]]''
Secondo gli oracoli dei [[Libri Sibillini]], l'introduzione del culto della ''Magna Mater'' fu una condizione indispensabile per raggiungere finalmente la cacciata del nemico cartaginese dall'Italia. Nell'aprile 204 a.C. la pietra nera di Pessinunte giunse a [[Ostia antica|Ostia]] e venne consegnata a [[Publio Cornelio Scipione Nasica]], cugino di [[Publio Cornelio Scipione Africano|Publio Scipione]] e figlio di [[Gneo Cornelio Scipione Calvo|Gneo Scipione]].<ref>{{cita|Lancel 2002|p. 248}}</ref>
*[[2016]] - ''[[Toothbrush]]''
 
{{Palazzo Massimo alle Terme piano terra}}
 
===Galleria I (piano terra)===
Nella "galleria I" sono esposti numerosi ritratti maschili e femminili anonimi. La disposizione evoca una galleria di antenati, sulla base di quanto realmente accadeva nelle abitazioni e monumenti funerari dell'[[civiltà romana|antica Roma]]. Tra questi ritratti si ricorda quello di una donna anziana (da [[Palombara Sabina]])<ref name="Palazzo Massimo29">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Ritratto di donna anziana'', p.29}}.</ref> e di un sacerdote di [[Iside]] della metà del [[I secolo a.C.]] (rinvenuto nel [[Tevere]]), caratterizzato da una testa rasata e una tipica cicatrice verticale.<ref name="Palazzo Massimo28">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Ritratto di sacerdote isiaco'', p.28}}.</ref> Il ritratto, severo e volitivo, prova la diffusione del culto egizio a [[Roma (città antica)|Roma]], contrastato spesso dalla ''[[nobilitas]]'', alla fine impostosi nella capitale per l'associazione di Iside alla dea [[Fortuna (divinità)|Fortuna]].<ref name=”Cadario12”>{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 12}}.</ref>
<gallery>
File:Head of priest of Isis in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Busto di un sacerdote di [[Iside]] (h. 33 cm; databile ai primi decenni del [[I secolo a.C.]])<ref name="Palazzo Massimo28"/>
File:Head of man in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto virile del 75-50 a.C. da [[Palestrina]]
File:Head of Bearded man in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto di uomo barbuto
File:Head of bearded man in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto di giovane uomo barbuto
File:Head of Man in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto di uomo di mezza età
File:Head of man in Palazzo Massimo alle Terme.jpg|Ritratto virile databile al 40 a.C.
File:Head of manly man in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto virile della fine del I secolo a.C.
File:MNRPalMassimo-RitrattoVirileNemi.jpg|Ritratto virile da Nemi (Valle Giardino), in marmo lunense, (30 a.C.)
File:Male portrait Massimo n2.jpg|Ritratto virile (seconda metà del I secolo a.C.)
</gallery>
<gallery>
File:Head of woman in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto di donna anziana (da [[Palombara Sabina]]; h. 32 cm; fine del [[I secolo a.C.]])<ref name="Palazzo Massimo29"/>
File:Head of old woman in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto di donna anziana
File:Head of woman Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto di giovane donna
File:Head of Girl in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto di ragazza
File:Female head in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto di giovane donna
File:Head of girl in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto di donna
</gallery>
 
Sempre nella "galleria I", troviamo il centro di un pavimento a mosaico di una villa romana ([[Tor Bella Monaca]], [[Roma]]), che raffigurava un episodio del mito degli [[Argonauti]], nel quale [[Ila (mitologia)|''Hylas'']], il giovane compagno di Ercole, attinge acqua e una Ninfa si appresta a trascinarlo nella fonte.<ref name=”Cadario12”/>
<gallery>
File:Hylas nymphs Massimo Inv423108.jpg|Pannello centrale del mosaico pavimentale di una villa romana, con ''Hylas'' e le ninfe (fine del [[II secolo a.C.]] - inizio dell'[[Alto Impero romano|epoca imperiale]])
</gallery>
 
===Sala I (piano terra)===
{{Vedi anche|Statua di generale da Tivoli}}
[[File:Repubblica, Statua di Generale da Tivoli, I sec. a.c., 01.JPG|thumb|upright=0.8|Statua del cosiddetto [[Statua di generale da Tivoli|Generale di Tivoli]]<ref name=”Cadario12”/>]]
 
Nella "Sala I" sono conservati una serie di ritratti della classe dirigente (''[[nobilitas]]'') di epoca repubblicana (antecedente l'[[Gaio Giulio Cesare|età cesariana]]). Essi seguono due tendenze principali: da una parte quelli fedeli al verismo della tradizione italica, dall'altra quelli che subirono l'influenza ellenistica. Tra questi ultimi il ritratto virile proveniente da via Barberini a Roma e raffigura un generale della prima metà/fine del II secolo a.C., identificato da alcuni studiosi con [[Lucio Emilio Paolo Macedonico|Lucio Emilio Paolo]], il vincitore di [[Battaglia di Pidna|Pidna]] (168 a.C.),<ref name=”Cadario12”/> da altri con [[Tito Quinzio Flaminino]], il vincitore di [[Battaglia di Cinocefale|Cinocefale]].<ref name="Palazzo Massimo31">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Ritratto virile'', p.31}}.</ref>
 
Il capolavoro della ritrattistica tardo repubblicana è rappresentato dalla statua del cosiddetto "[[Statua di generale da Tivoli|Generale di Tivoli]]" (proveniente dal [[Santuario di Ercole Vincitore|santuario di Ercole Vincitore]], del principio del [[I secolo a.C.]]). Il ritratto fa parte di quelli fedeli al verismo della tradizione italica.<ref name=”Cadario12”/><ref name="Palazzo Massimo33-34">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Il Generale di Tivoli'', pp. 33-34}}.</ref>
<gallery>
File:Portrait Seleucid Prince Massimo.jpg|Ritratto virile di stampo ellenistico che alcuni studiosi hanno identificato con [[Lucio Emilio Paolo Macedonico|Emilio Paolo]],<ref name=”Cadario12”/> altri con [[Tito Quinzio Flaminino|Flaminio]].<ref name="Palazzo Massimo31"/>
File:MNRPalMassimo-GeneraleTivoliTesta.jpg|Il "Generale di Tivoli" (dettaglio della testa)<ref name=”Cadario12”/><ref name="Palazzo Massimo33-34"/>
</gallery>
 
Questa sala contiene anche i ''[[Fasti Antiates]]'', vale a dire due pannelli affrescati trovati nei pressi della [[Villa di Nerone (Anzio)|Villa di Nerone]] ad [[Anzio (città antica)|Anzio]], databili al periodo 88 - 55 a.C. e contenenti il [[calendario romano]] di [[Numa Pompilio]], che precedeva la [[Calendario giuliano|riforma]] di [[Gaio Giulio Cesare]], comprendente le [[festività romane]] e l'elenco delle [[magistratura (storia romana)|magistrature]] principali, quale quello di [[Consoli repubblicani romani|consoli]] e [[Censori romani|censori]] del periodo compreso tra il 173 e il 67 a.C..<ref name=”Cadario12”/>
<gallery>
File:Fasti Antiates, Palazzo Massimo alle Terme, Rome..jpg|I [[Fasti Anziati]]
File:Roman-calendar.png|Ricostruzione dei Fasti Anziati
</gallery>
 
===Sala II (piano terra)===
{{Vedi anche|Fasti Prenestini}}
[[File:MNR - Fasti praenestini 1010401.JPG|thumb|upright=1.0|I [[Fasti Prenestini]] (scoperti nel 1907 a [[Palestrina]]), calendario di [[Verrio Flacco]] degli anni 6-9 d.C.]]
Nella "Sala II" prosegue l'esposizione in modo cronologico e mostra le immagini tra l'[[Gaio Giulio Cesare|età cesariana]] e [[età augustea|augustea]], quando alle tendenze veristica e patetica troviamo quella nuova classicistica, voluta soprattutto da Ottaviano Augusto.<ref name="Cadario14">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 14}}.</ref>
 
Nella "sala" è anche compresa una stele funeraria togata, dove la rappresentazione di un anello nella mano sinistra indica probabilmente l'appartenenza all'[[ordine equestre]]. Sappiamo che questo genere di rilievo funerario venne utilizzato anche dai [[liberto|liberti]], ceto ormai emergente. Il [[rilievo funerario dei Rabirii]], proveniva dalla [[via Appia]], mostra tre figure, tra cui una coppia di liberti (''Caius Rabirius Hermodorus'' e ''Rabiria Demaris''), legati al loro patrono, un certo [[Gaio Rabirio Postumo]], cavaliere di età cesariana, difeso da [[Cicerone]] nella sua opera ''[[Pro Rabirio Postumo]]''. La terza figura ritrae una certa ''Usia Prima'' (che potrebbe rappresentare una discendente della coppia e che fu aggiunta nel I secolo d.C.) e la ritrae come una sacerdotessa di Iside.<ref name="Cadario14"/>
 
Sempre in questa sala troviamo i frammenti epigrafici di un calendario, i [[Fasti Praenestini]], affissi a [[Praeneste]], e che illustravano un calendario di età augustea nel quale era ormai entrata in vigore la riforma di Cesare con l'anno a 365 giorni.<ref name="Cadario14"/><ref>{{AE|1922|96}}.</ref>
<gallery>
File:Fasti Praenestini Massimo n1.jpg|I [[Fasti Prenestini]]
File:Palazzo Massimo alle Terme, Rome (15977628190).jpg|Dettaglio dei Fasti Prenestini
</gallery>
 
===Galleria II (piano terra)===
Nella "Galleria II" sono esposte una statua acefala [[Lorica musculata|loricata]] (in abito militare) di [[età antonina]] e due altari dedicati al culto imperiale.<ref name="Cadario14"/>
<gallery>
File:Acefala loricata 372659.JPG|Statua acefala loricata di epoca antonina
File:MNRPalMassimo-LoricatoPart2.jpg|Dettaglio della statua di loricato
File:MNRPalMassimo-LoricatoPart1.jpg|Altro dettaglio di statua di loricato
</gallery>
 
===Sala III (piano terra)===
Temporaneamente in riallestimento<ref>Ha ospitato la mostra sugli [[Argenteria|argenti]] del cosiddetto [[tesoro di Morgantina]]: [http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html?id=70316&pagename=13398 pagina ufficiale della mostra sul sito del MIBAC].</ref>
 
===Sala IV (piano terra)===
{{Vedi anche|Arte augustea e giulio-claudia|Ritratto di Gaio Ottavio}}
 
La "sala IV" colleziona una serie di ritratti in marmo e in bronzo, durante il periodo della [[dinastia giulio-claudia]], a partire dal [[Ritratto di Gaio Ottavio|ritratto realistico di Gaio Ottavio]], padre di [[Ottaviano Augusto]], oltre a quello giovanile di quest'ultimo, che subisce l'influenza della [[scultura ellenistica]]. Vi sono poi una serie di ritratti di tipo classicistico dei suoi possibili eredi (da [[Druso Maggiore]], a [[Germanico Giulio Cesare]]), fino ai reali successori ([[Tiberio]] e [[Caligola]]).<ref name=”Cadario14”>{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 14}}.</ref>
<gallery>
File:Head of Marcus Vipsanius Agrippa in Museo Nazionale Romano.jpg|[[Marco Vipsanio Agrippa]] (63 - 12 a.C.), braccio destro di Ottaviano Augusto, nonché suo genero
File:MNRPalMassimo-TiberioGiovane1.jpg|Un giovane [[Tiberio]] (42 a.C. - 37 d.C.)
File:Bust Germanicus Massimo.jpg|[[Germanico Giulio Cesare]] (15 a.C. - 19 d.C.), erede designato di [[Tiberio]]
File:MNRPalMassimo-DrusoMinore.jpg|[[Druso minore]] (13 a.C. - 23 d.C.), figlio di Tiberio
File:Ritratto di agrippa postumo, dal tevere.JPG|[[Marco Vipsanio Agrippa Postumo]] (12 a.C. - 14 d.C.), figlio di Agrippa e [[Giulia maggiore (figlia di Augusto)|Giulia]] (figlia di Augusto)
File:MNRPalMassimo-CaligolaTevere2.jpg|[[Caligola]] (12 - 41 d.C.)
</gallery>
 
Si nota poi che l'immagine della famiglia imperiale influenzò profondamente anche quella dei privati cittadini, le cui statue adottarono non solo le stesse acconciature dei vari ''[[principato (storia romana)|princepes]]'', ma anche le stesse fisionomie.<ref name=”Cadario14”/> La moda femminile di quel periodo era altresì dettata dalle principesse della dinastia, come [[Ottavia minore|Ottavia]] (sorella di Ottaviano), Livia, Antonia e le due Agrippine.<ref name="Cadario15">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 15}}.</ref>
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File:Ritratto di ottavia, 69 ac.-11 dc., da velletri.JPG|[[Ottavia minore]] (69 - 11 a.C.)
File:MNRPalMassimo-LiviaSGiovIncarico1.jpg|[[Livia Drusilla]] (58 a.C. - 29 d.C.), moglie di [[Augusto]]
File:Livia Drusilla Massimo Inv572.jpg|Livia Drusilla (secondo ritratto)
File:Agrippina Minor Massimo Inv56964.jpg|[[Agrippina minore]] (15 - 59 d.C.)
File:Poppea Sabina - MNR Palazzo Massimo.jpg|[[Poppea Sabina]] (30 - 65 d.C.), seconda moglie di [[Nerone]]
File:Ritratto di claudia ottavia, da roma, via varese.JPG|[[Claudia Ottavia]] (40 - 62 d.C.)
</gallery>
 
Sempre nella sala si trova anche la statua di una giovinetta da [[Ostia (città antica)|Ostia]], rappresentata come la dea [[Artemide]], simbolo della caccia, degli animali, del tiro con l'arco, della selvaggina, ma anche come la dea delle iniziazioni femminili.<ref name="Cadario15"/>
<gallery>
File:Repubblica, giovanetta in veste di artemide, dalle terme dei cisarii di orstia, 60-79 a.c..JPG|Una giovinetta rappresentata come Artemide (terme dei Cisarii a Ostia)
</gallery>
 
===Sala V (piano terra)===
{{Vedi anche|Augusto di via Labicana|Fregio storico della Basilica Emilia}}
[[File:Palazzo Massimo, interior, 2014-11-09.jpg|thumb|upright=1.4|La "sala V" con sullo sfondo alcuni ritratti della dinastia giulio-claudia ed in primo piano l'[[altare a Marte e Venere]]]]
 
Ai ritratti della [[dinastia giulio-claudia]] della "sala IV" se ne affiancamp altri nella "sala V", oltre alla statua nota come ''[[Augusto di via Labicana]]'', ritratto dell'imperatore [[Augusto]] in veste di [[pontefice massimo]], ritrovato in quella che era la [[villa di Livia (via Labicana)|villa di Livia]] presso la [[via Labicana]].<ref name="Cadario15"/>
<gallery>
File:Augusto di via labicana 01.JPG|[[Augusto di via Labicana]]
File:August Labicana Massimo Inv56230 n2.jpg|Dettaglio del viso
File:Augusto di via labicana 07.JPG|Dettaglio del mezzobusto
File:Augusto di via labicana 03.JPG|Dettaglio della toga
File:Augusto di via labicana 08.JPG|Dettaglio della base
</gallery>
 
È inoltre presente un [[altare a Marte e Venere|altare marmoreo dedicato]] a [[Marte (divinità)|Marte]] e [[Venere (divinità)|Venere]] proveniente da [[Ostia (città antica)|Ostia antica]]. Questo altare è datato alla prima metà del II secolo d.C. e ricordava gli dèi antenati del popolo romano: il primo come padre di [[Romolo]], la seconda come madre di [[Enea]], come risulta dall'immagine [[Romolo e Remo]] allattati dalla lupa, scolpita su una delle facciate dell'ara.<ref name="Cadario15"/>
<gallery>
File:Altar Mars Venus Massimo n2.jpg|[[Altare a Marte e Venere]], qui raffigurati
File:Altare di Marte e Venere, dal piazzale delle Corporazioni di Ostia, 06.JPG|Lato con la rappresentazione dei [[Fondazione di Roma|primordi di Roma]], la [[lupercale|lupa]], [[Romolo e Remo]]
File:MNRPalMassimo-AltareMarte&VenereLatoAmoriniArmiMarte.jpg|Lato con Amorini che giocano con le armi di Marte
File:Altar de Marte y Venus 02.JPG|Lato con gli eroti scherzosi che giocano con il carro di Venere
</gallery>
 
Sempre nella "sala V" è presente parte del ''[[Fregio storico della Basilica Emilia|fregio storico]] della [[Basilica Emilia]]'' nel [[Foro Romano]]. Esso venne rinvenuto in numerosi frammenti durante vari scavi. Alto 0.76 metri. Il fregio è un precoce esempio di recezione dei modelli [[arte ellenistica|ellenistici]] in ambito romano, antecedenti alla diffusione del [[neoatticismo]], che appiattì l'arte romana verso una più fredda e accademica riproduzione di modelli dell'[[arte greca classica]]. La datazione dell'opera è molto controversa, oscillando tra l'età [[Lucio Cornelio Silla|sillano]]-cesariana e quella augustea. Le opzioni relative ai periodi più tardi sono però scartabili sulla base di elementi stilistici, rendendo verosimile un arco di tempo tra l'inizio e la fine del [[I secolo a.C.]].<ref name="Cadario15"/>
 
Il fregio in origine misurava più di cento metri, dove era rappresentato un racconto dell'intera [[storia romana]] che partiva dai [[Fondazione di Roma|primordia]].<ref name="Cadario15"/>
<gallery>
File:Fregio storico della basilica emilia, I secolo a.c., costruzione di una città.JPG|[[Fregio storico della Basilica Emilia|Fregio storico]] della [[Basilica Emilia]]: [[fondazione di Roma|fondazione di una città]] ([[Roma (città antica)|Roma]]?), rappresentata dalla costruzione di mura e una porta, affiancata dalla sua personificazione femminile<ref name="Cadario18">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 18}}.</ref>
File:Frieze Basilica Aemilia Massimo n1.jpg|Fregio della Basilica Emilia: scena di una battaglia contro i [[Sabini]] o i [[Galli]].<ref name="Cadario18"/>
File:Fregio storico della basilica emilia, I secolo a.c., punizione di tarpea e rito nuziale.JPG|Fregio della Basilica Emilia: la puniziaone di [[Tarpea]], sepolta sotto una catasta di armi davanti al re sabino [[Tito Tazio]]<ref name="Cadario18"/>
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Troviamo infine un fregio dipinto, proveniente dall'[[Esquilino]] e rinvenuto nel 1875 nell'area del piazzale di Porta Maggiore, che devorava un piccolo colombario della potente famiglia di [[Tito Statilio Tauro]]. Le scene raffigurate sono alte 38 cm e sono bordate da una fascia di colore rosso scuro e divise in più episodi, partendo da [[Enea]], dall'incontro tra [[Marte (divinità)|Marte]] e [[Rea Silvia]], fino alla nascita dei due gemelli, [[Romolo e Remo]].<ref name="Palazzo Massimo51">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Rosanna Cappelli, ''Il fregio dipinto dell'Esquilino e la propaganda augustea del mito delle origini'', p. 51}}.</ref>
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File:Colombario Esquilino.JPG|Affresco dal [[colombario dell'Esquilino]] con la scena della fondazione di [[Alba Longa]]<ref name="Palazzo Massimo51"/>
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===Galleria III (piano terra)===
{{Vedi anche|Scultura greca|scultura ellenistica}}
[[File:Boxer Massimo Inv58702.jpg|thumb|upright=0.8|Busto di un pugile (marmo greco, copia romana del [[II secolo d.C.]] da un originale in bronzo del [[IV secolo a.C.]]), proveniente dalle rovine di una villa romana nei pressi del convento di San Pio sulla Via Empolitana a [[Genazzano]].<ref name="Cadario18"/>
]]
 
Da qui in poi la "Galleria III" inizia una serie di copie di ritratti greci. Troviamo infatti busti di filosofi come Socrate, di poeti come Esiodo, di sovrani come [[Filippo V di Macedonia]], oltre ad atleti come il Pugile dalla villa di Genazzano.<ref name="Cadario18"/>
Vi è poi un bel ritratto in bronzo dorato, che raffigura Alessandro Magno, riconoscibile per la caratteristica disposizione dei capelli sulla fronte. L'opera appartiene all'epoca imperiale, estremamente popolare anche nel mondo romano.<ref name="Cadario18"/>
<gallery>
File:Head of Socrates in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).JPG|Il filosofo [[Socrate]]<ref name="Cadario18"/> (rinvenuta in [[Piazza Venezia]]; inv. 1.236)<ref name="Palazzo Massimo65">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Testa di Socrate'', p. 65}}.</ref>
File:Epicurus Massimo Inv197306.jpg|Il filosofo [[Epicuro]]
File:Bust of Herodotus in Palazzo Massimo (Rome).JPG|Busto dello storico greco, [[Erodoto]]
File:MNRPalMassimo-PoetaDiphilos.jpg|Ritratto del poeta [[Difilo]]
File:Bust of Philip V of Macedon in Palazzo Massimo (Rome).jpg|Busto di Filippo V di Macedonia<ref name="Cadario18"/>
File:Bust of Strategos in Palazzo Massimo (Rome).jpg|Busto di uno stratega greco
File:Head of Alexander The Great in Palazzo Massimo alle Terme (Rome) .jpg|Testa di [[Alessandro Magno]]<ref name="Cadario18"/> (proveniente da [[Tivoli]]; Tempio di Ercole; inv. 124.507)<ref name="Palazzo Massimo64">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Ritratto di Alessandro Magno'', p. 64}}.</ref>
</gallery>
La disposizione dei ritratti uno dietro l'altro ricorda le gallerie di Greci illustri che spesso arredavano le [[casa romana|''domus'' romane]], utilizzate come ''exempla'' (esempi di comportamento).<ref name="Cadario18"/>
 
Vi è poi sempre lungo la galleria la rappresentazione di un gatto che cattura un uccello (parte alta) e due anatre nella parte inferiore, proveniente da una villa lungo la [[via Ardeatina]] (I secolo a.C.) con piccolissime tessere (''[[opus vermiculatum]]''). Il soggetto e la tecnica sono di tradizione ellenistica.<ref name="Cadario18"/>
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File:Mosaic cat ducks Massimo Inv124137.jpg|Pannello centrale di un mosaico di un pavimento con un gatto e due anatre
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===Sala VI (piano terra)===
{{Vedi anche|Niobide degli Horti Sallustiani}}
Nella "Sala VI" sono esposte, a testimonianza dell'amore della [[civiltà romana]] per l'arte ellenica, due opere d'arte greca che decoravano gli ''[[Horti Sallustiani]]'', proprietà che fu prima di [[Gaio Giulio Cesare]], poi di [[Gaio Sallustio Crispo]] ed infine di della [[Imperatori romani|famiglia imperiale]]. Molti dei capolavori rinvenuti nell'area, e che provenivano dalla collezione [[Ludovisi (famiglia)|Ludovisi]], sono oggi esposti al [[Museo nazionale romano di palazzo Altemps]]. Un paio sono invece esposti in questa sala di Palazzo Massimo.<ref name="Cadario18"/> Si tratta di:
*[[Niobide degli Horti Sallustiani]], rinvenuta durante gli scavi del [[1906]], in un cubicolo a ben 11 metri sotto il livello del suolo, forse nascosta per proteggerla dalla furia distruttrice dei [[barbari]] durante le [[Invasioni barbariche del V e VI secolo|invasioni del V secolo d.C.]]. Raffigura una delle figlie di [[Niobe]] nell'atto di cadere a terra, dopo essere stata ferita da un freccia conficcata tra le scapole, e che la stessa cerca invano di estrarre. L'opera è originale e ascrivibile al [[V secolo a.C.]], in quanto è ritenuta<ref>{{cita|La Rocca & Cima, 1998|p. 178}}.</ref> appartenente o comunque analoga alle figure del [[frontone]] del tempio di Apollo a [[Eretria]], trasferite a Roma per volere di [[Augusto]].<ref name="Cadario20">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 20}}.</ref> La ''Niobide degli Horti Sallustiani'' sarebbe dunque una delle numerosissime opere portate a Roma dalla [[Grecia antica|Grecia]] come [[Bottino di guerra (storia romana)|bottino di guerra]], che tanta parte ebbero nell'evoluzione del gusto e dello stile della produzione artistica romana.<ref name="Cadario18"/>
*parte di una statua originale di ''Peplophoros'', che ritrae una fanciulla con indosso il peplo (il pesante costume femminile dorico, che si sviluppò in Grecia dal 480 a.C.). Essa fu scoperta in [[piazza Barberini]]. Questo genere di soggetto era molto apprezzato anche dalla scultura romana.<ref name="Cadario18"/> Si ritiene che la ''Peplophoros'' abbia origini [[Magna Grecia|magnogreche]] o [[Sicilia greca|siceliote]] (databile attorno agli anni 470-460 a.C.), anche se non si può escludere a priori che possa essere una rielaborazione classicistica.<ref name="Cadario23">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 23}}.</ref>
 
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File:Niobid Sallustiani Massimo Inv72274.jpg|[[Niobide degli Horti Sallustiani|Niobide]] degli ''[[Horti Sallustiani]]''
File:Pelophoros, originale greco del 470 ac. circa, da roma, piazza barberini.JPG|Statua di fanciulla con indosso il peplo (il pesante costume dorico) rinvenuta in [[piazza Barberini]] (originale greco del 470 a.C.)
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===Sala VII (piano terra)===
[[File:Head of Boxer of Quirinal (Mys from Taranto).JPG|thumb|upright=0.8|Dettaglio del viso del "[[Pugile in riposo]]"]]
{{Vedi anche|Pugile in riposo|Principe ellenistico}}
 
Vi sono esposte le statue in [[bronzo]] precedentemente collocate nell'Aula ottagona delle [[Terme di Diocleziano]] (il ''[[Pugilatore in riposo]]'' e il ''[[Principe ellenistico]]'').<ref name="Cadario23"/>
 
La [[statua]] [[bronzo|bronzea]] del Pugile in riposo è una scultura greca, datata alla seconda metà del [[IV secolo a.C.]] e attribuita a [[Lisippo]] o alla sua immediata cerchia; rinvenuta a Roma alle pendici del [[Quirinale (colle)|Quirinale]] nel 1885, è conservata al Museo nazionale romano (inv. 1055).<ref name="Cadario26-28">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', pp. 26 e 28}}.</ref>
 
La statua del principe ellenistico ritrae un giovane uomo, completamente nudo, appoggiato ad una lancia impugnata nella sinistra. La mano destra è appoggiata sul gluteo destro. La statua è stata scoperta sul Quirinale e potrebbe provenire da una residenza privata e non dalle [[Terme di Costantino]]. I tratti realistici del volto hanno generato un'apia discussione tra gli studiosi senza giungere però a una soluzione definitiva, oscillando tra un principe pergameno, un membro della ''[[nobilitas]]'' romana e un generale vittorioso (forse romano) che aveva combattuto sotto la protezione di Ercole (come sembra indicare la posa della scultura stessa).<ref name="Cadario24">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 24}}.</ref>
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File:Thermae boxer Massimo Inv1055.jpg|Il [[pugile in riposo]]<ref name="Cadario26-28"/>
File:Seleucid prince (Rome).JPG|Statua di un [[Principe ellenistico|principe]] della [[dinastia seleucide]]<ref name="Cadario24"/>
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===Sala VIII (piano terra)===
[[File:Vase monumental de Lungotevere in Sassia - Palazzo Massimo alle Terme.JPG|thumb|upright=1.4|Tazza neoattica appartenente ad una fontana forse degli ''[[Horti Agrippinae]]''.<ref name="Cadario23"/>]]
Nella "Sala VIII" sono esposti alcuni capolavori delle botteghe di scultori neo attici (dal [[II secolo a.C.]]), pronti a metterli sul mercato per i raffinati collezionisti romani della ''[[nobilitas]]''. Esse rappresentano copie o rielaborazioni di modelli classici. Erano utilizzate per arredare le residenze urbane oppure le ville delle più importanti famiglie dell'[[ordine senatorio]] o dell'[[ordine equestre]], in modo da poter mettere in risalto la propria cultura di stampo ellenico.<ref name="Cadario23"/> Questo fenomeno di assimilazione della cultura ellenistica si manifestò con l'elaborazione di nuove prospettive architettoniche e un nuovo gusto per decorare le abitazioni dei privati cittadini delle ''[[gentes]]'' più in vista dell'antica Roma. Questo fenomeno era iniziato con la presa di importanti città ellenizzate, come [[Taras (Taranto)|Taranto]] (272 a.C.) e [[Assedio di Siracusa (212 a.C.)|Siracusa]] (212 a.C.), diventando sempre più determinante quando gli [[guerre macedoniche|eserciti romani occuparono]] il [[Regno di Macedonia]] e l'[[antica Grecia]] ([[II secolo a.C.]]).<ref name="Palazzo Massimo77">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Mariarosaria Barbera & Rita Paris, ''La cultura artistica ellenizzante'', p. 77}}.</ref> Non a caso lo storico greco [[Plutarco]] scrive nella vita di [[Marco Claudio Marcello]]:
{{citazione|Marcello, richiamato dai concittadini per [[seconda guerra punica|intervenire nella guerra]] che si svolgeva quasi alle porte di Roma, quando partì, prese con sé la maggior parte degli oggetti che si trovavano come offerte nei templi di Siracusa. Egli aveva intenzione di esporli durante il suo [[trionfo]] e di abbellire [[Roma (città antica)|Roma]]. La città fino a quel momento non aveva e non conosceva nulla di più elegante, piacevole e squisito, non avendo apprezzato ancora tanta leggiadria.|{{cita|Plutarco|''Vita di Marcello'', 21}}.}}
 
Sono raccolte statue di divinità come [[Atena]], l'[[Afrodite]] dello scultore ''Menophantos'', la neoattica base con Menadi ([[I secolo a.C.]]), oltre ad una Musa di Melpomene (?) che erano collocati normalmente nei giardini (''horti'').<ref name="Cadario23"/><ref name="Palazzo Massimo79">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Mariarosaria Barbera & Rita Paris, ''La cultura artistica ellenizzante'', p. 79}}.</ref>
 
Altra scultura interessante è una grandiosa tazza in marmo pentelico, sostenuta da zampe ferine. Fu trovato sul [[lungotevere in Sassia]] nei pressi dell'Ospedale di Santo Spirito (nella zona degli ''[[Horti Agrippinae]]''). Esso doveva aver fatto parte di una grandiosa fontana. La superficie parte esterna della vasca è decorata con un [[Eros]] su cigno alato, gruppi di [[Nereidi]] e [[Centauri]] marini che trasportano le armi di [[Achille]]. Le figure sono di stampo tardo ellenistico e quindi databile ai primi decenni del [[I secolo a.C.]]<ref name="Cadario23"/>
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File:0 Aphrodite de Ménophantos - Pal. Masssimo alle Terme.JPG|Afrodite di [[Menofanto|''Menophantos'']]<ref name="Cadario23"/>
File:Base con menadi 2001482.JPG|Base con menadi danzanti (marmo pario; collezione Sciarra; inv. 2.001.482)<ref name="Cadario23"/>
File:Musa tipo Melpomene Farnese.JPG|Musa di Melpomene<ref name="Cadario23"/>
File:Ninfe 126374.JPG|Ninfe (inv. 126.374; Piazza Barberini; I secolo d.C.)<ref name="Palazzo Massimo78">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Mariarosaria Barbera & Rita Paris, ''La cultura artistica ellenizzante'', p. 78}}.</ref>
File:Altar con danzantes Massimo 02.JPG|Altare con [[Ore|Aglauridi]] e [[Muse]] da Mentana (fine del I secolo a.C.)
File:MNRPalMassimoCratere.jpg|Differente angolazione della tazza neoattica<ref name="Cadario23"/>
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==Piano primo==
Al primo piano si giunge da un ampio scalone dove sono esposte in alcune nicchie le statue (copie o rielaborazioni da originali greci) delle più importanti divinità della [[religione romana|religione romano]]-[[religione greca|greca]] di provenienza dalle ville laziali: [[Giove (divinità)|Giove]], [[Apollo]], [[Dionisio]] e [[Atena]].<ref name="Cadario32">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 32}}.</ref>
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File:MNRPalMassimo-AtenaCelimontana.jpg|[[Atena]] Celimontana lungo lo scalone d'ingresso ai piani superiori ed interrato.
File:Young girl Artemis Massimo.jpg|Una giovane [[Artemide]]
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Al primo piano sono esposti i capolavori della [[scultura romana|statuaria romana]], dall'età dei [[Flavi]] alla [[tarda antichità]], oltre a numerosi [[Sarcofago|sarcofagi]], pagani e cristiani, tra cui ricordiamo il ''[[sarcofago di Portonaccio]]''. In un grande salone è riproposto l'antico "salone dei capolavori" del "Museo delle Terme", in cui sono esposte alcune importanti opere sulla scultura "ideale", utilizzata come prezioso arredo di ville dell'aristocrazia romana, come l<nowiki>'</nowiki>''[[Afrodite accovacciata]]'', due copie del ''[[Discobolo]]'' e alcuni originali greci (tra cui la ''[[Statua di fanciulla da Anzio|Fanciulla di Anzio]]'').<ref name="Cadario32"/>
{{Palazzo Massimo alle Terme piano primo}}
 
===Galleria I (piano primo)===
{{Vedi anche|Villa Adriana}}
 
Nella "Galleria I" troviamo numerosi ritratti provenienti da [[Villa Adriana]], la residenza imperiale voluta e costruita da [[Adriano]] a [[Tivoli]]. Qui sono esposti alcuni dei ritratti dei suoi successori: da [[Marco Aurelio]], rinvenuto nella [[Villa Adriana#Piazza d'Oro|piazza d'Oro]], a [[Bruzia Crispina]], moglie di [[Commodo]], fino ad un [[Caracalla]] in età matura (212-217 d.C.), la cui immagine si discosta da quella della [[dinastia degli Antonini]], avendo una barba corta, il volto imbronciato e una leggera torsione del volto verso sinistra a ricordare il ritratto di Alessandro Magno.<ref name="Cadario35">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 35}}.</ref>
<gallery>
File:Antonino pio, da villa adriana di tivoli, 161 dc. circa 01.JPG|Ritratto di [[Antonino Pio]] da Villa Adriana
File:Marcus Aurelius, from Villa Adriana (Hadrian's Villa), 160-169 AD, Palazzo Massimo alle Terme, Rome (12453821284).jpg|Ritratto di Marco Aurelio da Villa Adriana<ref name="Cadario35"/>
File:CrispinaDaVillaAdriana-MNRPalMassimo.JPG|Ritratto di Bruzia Crispina da Villa Adriana<ref name="Cadario35"/>
File:Caracalla, da villa adriana di tivoli, 212 dc. circa 01.JPG|Busto di Caracalla da Villa Adriana<ref name="Cadario35"/>
</gallery>
 
===Sala I (piano primo)===
{{Vedi anche|Dinastia dei Flavi|Arte flavia}}
 
Secondo un fenomeno che già si è potuto vedere al piano terreno riguardo alla [[dinastia giulio-claudia]], il potere centrale utilizzò sempre più spesso il mezzo dell'[[iconografia]] per fini propagandistici e pubblicistici.<ref name="Palazzo Massimo86-89"/>
 
Nella "Sala I" sono contenute opere dedicata all'immagine degli [[Dinastia dei Flavi|imperatori flavi]] (69-96 d.C.), [[Vespasiano]], [[Tito]] e [[Domiziano]] e di [[Nerva]] (96-98), che diede inizio agli [[imperatori adottivi]] (96-192). Tra questi ritratti, uno dei più importanti è sicuramente quello di Vespasiano, trovato nel [[Tevere]] (inv. 53),<ref>{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Ritratto di Vespasiano'', p. 90}}.</ref> che appartiene alla corrente realista, tanto cara nel periodo tardo repubblicano, dove l'imperatore è rappresentato vecchio e rugoso, al contrario di quanto era accaduto dopo il classicismo dell'età giulio-claudia. Il significato di questo cambiamento nel gusto di questo regnante viene spiegato come il ritorno agli antichi valori del ''[[mos maiorum]]'' di epoca repubblicana.<ref name="Cadario32"/> Al contrario con il figlio, Domiziano abbiamo un ritorno al filo-ellenismo.<ref name="Palazzo Massimo86-89"/>
 
Una delle opere statuarie di maggior pregio contenute in questa sala è rappresentata da quella di [[Giulia (figlia di Tito)|Giulia]], figlia di Tito.<ref name="Cadario32"/><ref name="Palazzo Massimo91">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Giulia di Tito'', p. 91}}.</ref>
<gallery>
File:Head of Vespasianus in Palazzo Massimo.jpg|Testa di [[Vespasiano]] da [[Ostia (città antica)|Ostia]]
File:Head of Vespasianus in Palazzo Massimo (Rome).jpg|Testa di Vespasiano con corona civica da ''[[Minturnae]]''
File:GiuliaDiTitoDaIsolaTiberina-MNRPalMassimo.jpg|Busto di [[Giulia (figlia di Tito)|Giulia]], figlia di Tito (invenuta sull'[[isola Tiberina]], presso l'Ospedale Fatebenefratelli; inv. 121.215)<ref name="Palazzo Massimo91"/>
File:Domiziano da latina, 81-96 dc..JPG|Busto di [[Domiziano]] in stile filo-ellenico, rinvenuto a [[Latina]] (inv. 115.191)<ref name="Palazzo Massimo86-89">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Leila Nista, ''Iconografia e ritrattistica imperiale'', pp. 86-89}}.</ref>
File:Nerva Tivoli Massimo.jpg|Busto dell’imperatore [[Nerva]] da [[Tivoli]] (inf. 106.538)<ref name="Palazzo Massimo86-89"/>
File:Head of Marcus Cocceius Nerva (?) in Museo Nazionale Romano.jpg|Busto di Nerva (?) da Tivoli
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===Sala II (piano primo)===
{{vedi anche|Età traianea e adrianea|Arte traianea|Arte adrianea}}
[[File:Trajan as Hercules-Silvanus, Palazzo Massimo alle Terme, Rome (21028263355).jpg|thumb|upright=0.8|[[Traiano]] rappresentato come [[Ercole]] (statua databile tra il [[108]] e il [[113]]; inv. 124.481)<ref name="Cadario32"/><ref name="Palazzo Massimo92">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Statua di Traiano-Ercole'', p. 92}}.</ref>]]
Si entra quindi nella "Sala II", passando tra statue loricate, dove troviamo rappresentazioni dei due [[principato (storia romana)|''principes'']] Traiano (98-117) e Adriano (117-138). Del primo imperatore troviamo un ritratto in cui lo stesso è rappresentato come [[Ercole]] ed indossa la pelle di leone (e probabilmente portava anche una clava). La corona di rami di pino rappresenta però un'altra divinità, [[Silvano (divinità)|Silvano]], legata al mondo delle foreste (forse della [[Dacia (regione storica)|Dacia]]).<ref name="Cadario32"/>
 
Troviamo quindi una serie di ritratti dedicati a [[Plotina]], moglie di Traiano, ad Adriano (con i caratteristici corti riccioli e barba),<ref name="Palazzo Massimo96">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Ritratto di Adriano'', p. 96}}.</ref> di sua moglie [[Vibia Aurelia Sabina]],<ref name="Palazzo Massimo95">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Ritratto di Sabina'', p. 95}}.</ref> oltre al favorito di quest'ultimo imperatore, [[Antinoo]], rappresentato forse come un sacerdote della ''[[Magna Mater]]''.<ref name="Cadario32"/><ref name="Palazzo Massimo97">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Ritratto di Antinoo'', p. 97}}.</ref>
 
Sempre in questa sala è possibile ammirare un rilievo da [[Lanuvio]] che rappresenta sempre Antinoo con le sembianze di Silvano, mentre taglia con un falcetto alcuni grappoli d'uva.<ref name="Cadario32"/>
<gallery>
File:MNRPalMassimo-loricatoCayro.jpg|[[Lorica musculata|Loricato]] porto tra la "sala I" e la "sala II"
File:MNRPalMassimo-LoricatoTraianeo.jpg|Secondo loricato di epoca traianea
File:MNRPalMassimo-Plotina1.jpg|Ritratto di Plotina, moglie di Traiano<ref name="Cadario32"/>
File:Hadrian Santa Bibiana Massimo.jpg|Ritratto di Adriano (trovato presso l'arco di Santa Bibiana a Roma, negli ''[[Horti Liciniani]]''; inv. 124.491)<ref name="Cadario32"/><ref name="Palazzo Massimo96"/>
File:Sabina Appia Massimo.jpg|Ritratto di Vibia Sabina proveniente dalla [[Via Appia]]<ref name="Cadario32"/>
File:Sabina, found near near Vittorio Emanuele II, 136-138 A.D., Palazzo Massimo alle Terme, Rome (12453693294).jpg|Vibia Sabina dall'area del [[Vittoriano]] (inv. 629)<ref name="Palazzo Massimo95"/>
File:Antinous, Palazzo Massimo.jpg|Antinoo, rappresentato come Silvano<ref name="Cadario32"/>
File:Antinous Ostia Massimo n1.jpg|Ritratto di Antinoo da Ostia, rappresentato come sacerdote della ''Magna Mater''<ref name="Cadario32"/><ref name="Palazzo Massimo97"/>
</gallery>
 
===Sala III (piano primo)===
{{Vedi anche|Età antonina|Arte dei primi Antonini}}
 
La "Sala III" è stata allestita per mostrare l'immagine e la celebrazione del principato di [[Antonino Pio]], periodo di pace dell'impero (138-161). In questa sala troviamo un paio di ritratti dell'imperatore (uno proveniente da [[Formia]] ed uno da [[Terracina]]), uno dei quali mostra l'immagine imperiale eroizzata. L'imperatore appare nudo con indosso un mantello allacciato sulla spalla sinistra, mentre il braccio destro era appoggiato in origine ad una lancia.<ref name="Cadario32"/><ref name="Palazzo Massimo98">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Statua ritratto di Antonino Pio'', p. 98}}.</ref> Le figure femminili erano invece mostrate come modelli di devozione al loro ''princeps'', come nel caso della statua di [[Faustina minore]],<ref name="Palazzo Massimo99">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Statua iconica femminile con ritratto di Faustina'', p. 99}}.</ref> figlia di Antonino Pio e moglie di [[Marco Aurelio]].<ref name="Cadario34">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 34}}.</ref>
<gallery>
File:AntoninoPio-MNRPalMassimo.JPG|Ritratto di Antonino Pio
File:Antonino pio, da terracina. 138-161 dc..JPG|Statua di Antonino Pio eroizzato (proveniente da Terracina; alt. 174 cm; inv. 135.845)<ref name="Cadario32"/><ref name="Palazzo Massimo98"/>
File:Faustina minore, da palazzo sciarra, 160 dc. circa.JPG|Statua di Faustina minore (da Palazzo Sciarra; alt. 195 cm, con il [[plinto]] 207 cm; inv. 68)<ref name="Palazzo Massimo99"/><ref name="Cadario34"/>
File:RitrattoFilosoDaTevere-MNR-PalMassimo.JPG|Ritratto di filosofo di età adrianea o antonina (Tevere)
</gallery>
 
Sempre in questa sala troviamo due appartenenti alla decorazione dell<nowiki>'</nowiki>''Hadrianeum'' ([[tempio di Adriano]]) dedicato da Antonino Pio nel [[145]]. I due pannelli rappresentano ciascuno la personificazione femminile di una [[provincia romana]]: un'amazzone, che tiene in mano una spada ricurva, potrebbe rappresentare la [[Tracia (provincia romana)|Tracia]]; quella invece che porta un diadema a rosette raffigura forse l'Egitto.<ref name="Cadario34"/> Provenivano dalla collezione di [[Palazzo Odescalchi]], a seguito del loro rinvenimento avvenuto durante gli scavi compiuti sotto [[Papa Alessandro VII]] (1655-1667).<ref name="Palazzo Massimo100">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Rilievo con provincia da Palazzo Odescalchi'', pp. 100-101}}.</ref>
<gallery>
File:Egipto Hadrianeum.JPG|Rilievo della [[Egitto (provincia romana)|provincia romana d'Egitto]] (Roma, [[Tempio di Adriano]]; alt. 164 cm x 144 cm largh.; inv. 428.497)<ref name="Cadario34"/><ref name="Palazzo Massimo100"/>
File:Hadrianeum Tracia.JPG|Rilievo della [[Tracia (provincia romana)|provincia romana di Tracia]] (Roma, Tempio di Adriano; alt. 164 cm x 144 cm largh.; inv. 428.496)<ref name="Cadario34"/><ref name="Palazzo Massimo100"/>
</gallery>
 
===Sala IV (piano primo)===
{{Vedi anche|Arte nell'età di Commodo}}
Nella "Sala IV" sono raccolti i busti e le statue dei i regni di [[Marco Aurelio]] (regno 161-180), del fratello adottivo [[Lucio Vero]] (161-169) e del figlio [[Commodo]] (180-192). Troviamo inoltre una statua di [[Annia Aurelia Galeria Lucilla]], figlia di Marco Aurelio, ed una serie di ritratti dei tre imperatori, oltre due ritratti privati di filosofi barbati. La ritrattistica del periodo vede una pettinatura con voluminosi riccioli e barba lunga, dove era usato ampiamente il trapano. Il ritratto di Crispina, moglie di Commodo, mostra dei cambiamenti anche nelle acconciature della fine del II secolo.<ref name="Cadario34"/>
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File:Head of Lucius Verus in Museo Nazionale Romano.jpg|Testa di [[Lucio Vero]], che regnò dal 161 al 169 insieme al fratello adottivo Marco<ref name="Cadario34"/>
File:LucioVeroProvIgn-MNRPalMassimo.jpg|Ritratto di un giovane Lucio Vero<ref name="Cadario34"/>
File:FaustinaDaVillaAltieri-MNRPalMassimo 01.jpg|Testa di Faustina minore, moglie di Marco Aurelio e madre di Commodo (Villa Altieri, Roma)<ref name="Cadario34"/>
File:Lucilla, da palazzo sciarra, 161-169 dc..JPG|Statua di [[Annia Aurelia Galeria Lucilla]], figlia di Marco Aurelio<ref name="Cadario34"/>
File:CommodoProvIgn-MNRPalMassimo.JPG|Testa di [[Commodo]]<ref name="Cadario34"/>
File:CommodoDaAlbano-MNRPalMassimo.JPG|Busto di Commodo da [[Albano]]<ref name="Cadario34"/>
File:Crispina 1224.JPG|Testa di [[Bruzia Crispina]], moglie di Commodo<ref name="Cadario34"/>
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===Sala V (piano primo)===
{{Vedi anche|Arte greca|Villa Adriana|Villa dei Quintili}}
{{Vedi anche|Statua di fanciulla da Anzio|Afrodite accovacciata}}
[[File:Palazzo Massimo, interior 2014-11-9.jpg|thumb|upright=1.4|Panoramica della "sala V", con sullo sfondo la "sala VI"]]
 
La visita continua con la "Sala V" (''Magistra graecitas'') dove sono state poste una serie di sculture ideali poste nelle residenze imperiali, come ad esempio la [[villa di Nerone (Subiaco)|villa di Nerone]] a [[Subiaco]] ed [[villa di Nerone (Anzio)|Anzio]], oppure la [[villa Adriana]]. Qui troviamo copie e rielaborazioni di originali greci, con l'intento di ricreare ambienti di stampo ellenistico. La sala mostra una serie di sculture di altissimo valore storico-artistico come: l'[[Efebo]] acefalo di Subiaco attraverso il quale ritorna il tema dell'uccisione dei [[Niobidi]]; dalla villa di Anzio provengono la celebre "Fanciulla offerente", un [[Apollo (divinità)|Apollo]], giovane e quasi femmineo, un [[Ermes]], oltre ad un'[[Amazzone]] a cavallo in lotta con un [[Organizzazione militare dei Celti|guerriero celta]] a terra.<ref name="Cadario35"/><ref name="Palazzo Massimo102ss">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Mariarosaria Barbera & Rita Paris, ''La cultura artistica ellenizzante'', pp. 102-112}}.</ref>
 
Della [[Villa Adriana]] sono esposte numerose opere. Si tratta di una statua di [[Dioniso]] e una di [[Athena]] (copia da originale di bronzo del IV secolo a.C. dal portico del pecile di Villa Adriana), una fanciulla danzante che deriva da un originale ellenistico (dal portico del ''triclinium'' delle tre esedre),<ref name="Cadario35"/><ref name="Palazzo Massimo126">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Danzatrice di Tivoli'', p. 126}}.</ref> oggetti d'arredo come il classicistico cratere in marmo ornato da gru e serpenti,<ref name="Palazzo Massimo128">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Cratere con gru e serpenti'', p. 128}}.</ref> una testa di Amazzone<ref name="Palazzo Massimo127">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Testa di Amazzone'', p. 127}}.</ref> e due copie della [[Afrodite accovacciata]] (purtroppo prive di braccia) di [[Doidalsas]] di Bitinia (metà del III secolo a.C.): una prima in marmo pario, da via Palermo, presso il palazzo del Viminale (1913), in origine con Eros e cigno (copia della metà del II secolo d.C.); una seconda dalle terme con ''heliocaminus'' di [[Villa Adriana]] (1914) in marmo pentelico (?), copia di età adrianea.<ref name="Cadario38">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 38}}.</ref><ref name="Palazzo Massimo124">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Afrodite di Doidalsas'', p. 124}}.</ref>
 
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File:MNRPalMassimo-VenereAccovaccDue.jpg|Due copie della [[Afrodite accovacciata]] di [[Doidalsas]]: a sinistra in marmo pario (da via Palermo, Roma) e a destra dalle terme della [[Villa Adriana]].<ref name="Cadario38"/><ref name="Palazzo Massimo124"/>
File:Efebo Subiaco 01.JPG|Efebo acefalo da Subiaco<ref name="Cadario35"/>
File:0 Fanciulla offerente - Palazzo Masimo - Rome.JPG|[[Statua di fanciulla da Anzio|Fanciulla offerente, da Anzio]]<ref name="Cadario35"/>
File:Anzio Apollo Massimo.jpg|Statua di Apollo (dalla statale Anzio-Ardea; altezza 186 cm; inv. 121.302)<ref name="Cadario35"/><ref name="Palazzo Massimo123">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Elena Calandra, ''Statua di Apollo'', p. 123}}.</ref>
File:Hermes Ludovisi Massimo.jpg|[[Ermes]], copia romana del [[I secolo a.C.]] da originale bronzeo del [[V secolo a.C.]] attribuito a un giovane [[Fidia]] (collezione Ludovisi)<ref name="Cadario35"/>
File:Amazzone e barbaro, dalla villa imperiale di anzio, età antoniniana, 138-192 dc..JPG|Amazzone (senza testa) che combatte contro un celta (da Anzio, età antonina)<ref name="Cadario35"/>
File:Dancing female figure, thought to be a portrait of Praxilla of Sikyon (a Greek lyric poet), from the portico of the Triclinium of the Three Exedras at Hadrian's Villa, 117 - 138 AD, Palazzo Massimo alle Terme, Rome (22573628774).jpg|Fanciulla danzante<ref name="Cadario35"/><ref name="Palazzo Massimo126"/>
File:Apollo tipo Chigi 01.JPG|Un [[Apollo (divinità)|Apollo]], giovane e quasi femmineo (da [[Castelporziano]], tipo Chigi, inv. 75.675)<ref name="Cadario35"/>
File:Dioniso da Villa Adriana 622.JPG|Dioniso da Villa Adriana (inv. 622)<ref name="Cadario35"/>
File:Detail of Athena of a Vescovali-Arezzo Type (modelled on a bronze prototype of the 4th century BC, from the portico of the pecile at Hadrian's Villa, 138 - 150 AD, Palazzo Massimo alle Terme, Rome (22720090427).jpg|Dettaglio della statua di [[Athena]] (da Villa Adriana)<ref name="Cadario35"/>
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File:MNRPalMassimo-CratereGru.jpg|Un classicistico cratere in marmo ornato da gru e serpenti<ref name="Palazzo Massimo128"/>
File:MNRPalMassimo-AmazzoneMattei.jpg|Testa di Amazzone del tipo Mattei, copia romana da originale greco di Fidia da Villa Adriana (criptoportico tra stadio e biblioteche), in marmo pario.<ref name="Cadario38"/><ref name="Palazzo Massimo127"/>
File:Head of Hypnos in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Hypnos proveniente da [[Villa Adriana]] (trovata dentro in [[criptoportico]] dall'entrata della Piazza d'Oro)
File:MNRPalMassimo-TestaDeaAdrianea.jpg|Testa diademata femminile da Villa Adriana (criptoportico presso tempietto di Afrodite Cnidica)<ref name="Palazzo Massimo102ss"/>
File:Antinous, from Hadrian's Villa, late Hadrianic period 130-138 AD, Palazzo Massimo alle Terme, Rome (12453833504).jpg|Ritratto di [[Antinoo]], favorito di Adriano da Villa Adriana
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===Sala VI (piano primo)===
{{Vedi anche|Discobolo Lancellotti|Discobolo di Castelporziano}}
[[File:The Discobolus Lancellotti and a fragmentary statue of the Lancellotti type, Roman copies of a 5th century BC Greek original by Myron, Hadrianic period, Palazzo Massimo alle Terme (11398126453).jpg|thumb|upright=1.4|Il [[Discobolo Lancellotti]] ed una statua acefala e frammentaria del [[discobolo di Castelporziano]]]]
 
L'entrata della "Sala VI" è caratterizzata dalla presenza dell'Apollo del Tevere di uno scultore neoattico di [[età augustea]] che si ispirava probabilmente al primo Fidia.<ref name="Palazzo Massimo129">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Testa di Amazzone'', p. 129}}.</ref> Questa sala è dedicata alle sculture utilizzate per ricostruire l'atmosfera del [[ginnasio]] (''ornamenta gymnasii''). Al centro della sala troviamo due copie romane di epoca adrianea del famoso [[Discobolo di Mirone]] ([[V secolo a.C.]]): il [[Discobolo Lancellotti]], dagli scavi dell'Esquilino del 1781 (da [[Villa Palombara]]),<ref name="Palazzo Massimo130">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Discobolo Lancellotti'', p. 130}}.</ref> e il [[Discobolo di Castelporziano]], acefalo.<ref name="Palazzo Massimo132">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Torso di statua di discobolo'', p. 132}}.</ref> Della sala fanno parte anche l'atleta efebo Monteverde,<ref name="Palazzo Massimo134">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Efebo Monteverde'', p. 134}}.</ref> due teste dell'Apollo tipo Liceo di [[Prassitele]],<ref name="Palazzo Massimo135">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Testa di Apollo tipo Liceo'', p. 135}}.</ref> altre copie di statue di atleti, tra le quali una testa di [[Lisippo]] ed un torso (copia da un originale di scuola policletea).<ref name="Cadario38"/>
 
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File:Fragmentary statue of a Discobolus of the Lancellotti type, Roman copy of a 5th century BC Greek original by Myron, Hadrianic period, Palazzo Massimo alle Terme (11398015206).jpg|Il [[Discobolo di Castelporziano]] (altezza 148 cm; inv. 56.039)<ref name="Palazzo Massimo132"/>
File:Discobolus Lancelotti Massimo.jpg|Il [[discobolo Lancellotti]] (altezza 155 cm; inv.126.371)<ref name="Cadario38"/><ref name="Palazzo Massimo130"/>
File:0 Apollon du Tibre - Pal. Massimo alle Terme (2).JPG|l'[[Apollo]] del Tevere (rinvenuto nel 1891; inv. 608; altezza 204 cm)<ref name="Cadario38"/><ref name="Palazzo Massimo129"/>
File:Atleta tipo Monteverdi.JPG|Atleta efebo tipo Monteverdi (altezza 130 cm; inv. 75.219)<ref name="Palazzo Massimo134"/>
File:Head Lycian Apollo Massimo.jpg|Testa di Apollo, tipo Liceo di [[Prassitele]] (altezza 30 cm; inv. 55.336)<ref name="Palazzo Massimo135"/>
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===Sala VII (piano primo)===
{{Vedi anche|Ermafrodito dormiente (Museo nazionale romano)}}
{{Doppia immagine|centro|Ermafrodito, museo nazionale romano 01.JPG|425|Ermafrodito, museo nazionale romano 02.JPG|323|L<nowiki>'</nowiki>''[[Ermafrodito dormiente (Museo nazionale romano)|Ermafrodito dormiente]]'' visto su entrambi i lati<ref name="Cadario40"/><ref name="Cadario41"/>}}
 
Nella "sala VII" ci troviamo in un ambiente dedicato alle figure divine che, sempre utilizzate nelle ville e abitazioni cittadine, erano atte ad illustrare i valori culturali e del pantheon di dèi dell'antica Grecia, ma anche la gioia di vivere, come nel caso dell'Acrobata africano, del Satiro Flautista, di un Apollo nudo<ref name="Palazzo Massimo140">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Statua di Apollo'', p. 140}}.</ref> ed uno in costume da citaredo,<ref name="Palazzo Massimo142">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Statua di Apollo Citaredo'', p. 142}}.</ref> dell'Artemide armata di faretra acefala,<ref name="Palazzo Massimo141">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Statua di Artemide'', p. 141}}.</ref> di [[Dioniso]] in veste di ''[[Sardanapalo]]'' (proveniente dalla [[Via Appia]] e deriva probabilmente da un originale della fine del IV secolo a.C.<ref name="Palazzo Massimo148">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Statua di Dionisio Sardanapalo'', p. 148}}.</ref><ref name="Cadario39">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 39}}.</ref>) e di uno giovane in bronzo (proveniente dagli argini del Tevere, di [[Età traianea e adrianea|età adrianea]] che si ispirava a modelli del [[IV secolo a.C.]]<ref name="Palazzo Massimo147">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Statua di Dionisio'', p. 147}}.</ref><ref name="Cadario39"/>), Atena, Pan, ''Afrodite accovacciata'' (copia in marmo dall'originale bronzeo di [[Doidalsa]]), dell'Eros arciere di [[Lisippo]] ([[Villa dei Quintili]] sulla [[Via Appia]]),<ref name="Palazzo Massimo144">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Statua di Eros'', p. 144}}.</ref> di una [[Teti]] con un tritone<ref name="Teti">Secondo una recente ricostruzione, questa scultura sarebbe quella descritta da [[Plinio il Vecchio]] (''[[Naturalis Historia]]'', XXXVI, 26), che faceva parte di un gruppo di [[Skopas]], nel quale Teti dava le armi al figlio [[Achille]]. Secondo questa teoria la statua conosciuta come "Ares Ludovisi" rappresenterebbe Achille.</ref> ed infine dell'[[Ermafrodito dormiente (Museo nazionale romano)|Ermafrodito dormiente]].<ref name="Cadario38"/>
 
Riguardo all'Ermafrodito dormiente, esso rappresenta un giovane, che dorme sul proprio mantello, con la testa appoggiata sul braccio destro che fa da cuscino. Il corpo giace sul fianco. La veduta posteriore, con i glutei in primo piano in modo provocante, suggerisce la bellezza di un corpo femminile.<ref name="Cadario40">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 40}}.</ref> La parte anteriore mostra invece l'organo sessuale maschile eretto, che mostrano l'identità dell'[[Ermafrodito]]. Secondo il [[poeta latino]] [[Publio Ovidio Nasone]] era un ragazzo di grande bellezza che venne trasformato in un essere [[androgino]] dalla doppia identità sessuale, grazie all'unione soprannaturale con la [[ninfa (mitologia)|ninfa]] [[Salmace]].<ref name="Cadario41">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 41}}.</ref><ref name="Palazzo Massimo136">{{cita|Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|Brunella Germini, ''Statua di Ermafrodito addormentato'', pp. 136-137}}.</ref>
 
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File:Roman statue of young African acrobat.jpg|Statua di acrobata africano<ref name="Cadario38"/>
File:Ártemis tipo Colonna.JPG|Statua acefala di [[Artemide]] ([[Villa dei Quintili]]; altezza 159 cm; inv. 107.682)<ref name="Palazzo Massimo141"/>
File:Apollo Castelporziano Massimo.jpg|L’Apollo di Castelporziano (marmo bianco; altezza 170 cm; inv. 75.675)<ref name="Palazzo Massimo140"/>
File:Apollo tipo Vaticano-Estocolmo 02.JPG|Un Apollo citaredo da [[Villa dei Quintili]]<ref name="Palazzo Massimo142"/>
File:Eros tipo Tespie 01.jpg|Eros arciere di Lisippo (altezza 120 cm; inv. 129.185)<ref name="Palazzo Massimo144"/>
File:Dioniso tipo Sardanapalo (Massimo) 01.JPG|[[Dioniso]] in veste di ''[[Sardanapalo]]''<ref name="Palazzo Massimo148"/><ref name="Cadario39"/>
File:Baco s. II d.C. 01.JPG|Dionisio in bronzo (dall'alveo del Tevere; altezza 158 cm; inv. 1.060)<ref name="Palazzo Massimo147"/><ref name="Cadario39"/>
File:Baco s. II d.C. 02.JPG|Dettaglio del viso del Dionisio in bronzo<ref name="Palazzo Massimo147"/><ref name="Cadario39"/>
File:Palazzo Massimo alle Terme 20140809 3011.jpg|Statua di [[Teti]] con un tritone (copia romana da un originale greco del II secolo a.C.)<ref name="Teti"/>
File:Ares Ludovisi Altemps Inv8602 n2.jpg|Il cosiddetto "Ares Ludovisi" (oggi a [[Museo nazionale romano di palazzo Altemps|palazzo Altemps]]), che potrebbe rappresentare Achille e far parte del gruppo scultoreo insieme a Teti<ref name="Teti"/>
File:Massimo Pentesilea.JPG|[[Pentesilea]], figura della [[mitologia greca]], figlia di [[Ares]] e di [[Otrera]],<ref>[[Pseudo-Apollodoro]], ''Epitome'', 5, 1.</ref> e sorella di [[Ippolita]], [[Antiope (regina delle Amazzoni)|Antiope]] e [[Melanippe (amazzone)|Melanippa]].
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===Sala VIII (piano primo)===
Nella "Sala VIII" la tematica dominante è quella della rappresentazione scultorea di importanti [[mitologia romana|gruppi mitologici]] che nell'arredo erano utilizzati come ''[[Mos maiorum#Virtus|exempla virtutis]]''. In questa sala troviamo esempi come: una testa di [[Eracle]] da Nemi, un torso di [[Minotauro]] (rinvenuto a Roma insieme ad uno maschile, forse appartenente a Teseo), un torso di [[Ulisse]] (facente parte di un gruppo in cui l'eroe greco, insieme a [[Diomede]], dopo aver sottratto il ''[[Palladium]]'' da [[Troia]], una statua del Pedagogo insieme ai figli minori di [[Niobe]].<ref name="Cadario44">{{cita|Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|Matteo Cadario, ''Palazzo Massimo alle Terme'', p. 44}}.</ref>
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File:Head of Heracles in Palazzo Massimo alle Terme (Rome).jpg|Ritratto di Ercole (fine II secolo d.C.; teatro antico di [[Nemi]])<ref name="Palazzo Massimo102ss"/><ref name="Cadario44"/>
File:Torso of the Minotaur, late 1st century AD Roman copy of 5th century BC Greek original, from Rome, Palazzo Massimo elle Terme (11364959275).jpg|Torso di Minotauro<ref name="Cadario44"/>
File:Nióbidas pedagogo.JPG|Torso di Pedagogo<ref name="Cadario44"/>
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===Sala IX (piano primo)===
{{Vedi anche|Teatro greco|Teatro latino}}
[[File:Statue of an actor in the guide of Father Sinelus (Papposilenos), the oldest member of the band of satyrs who raised Dionysos, found in Roman villa at Torre Astura, 2nd century AD, Palazzo Massimo alle Terme, Rome (9644687124).jpg|thumb|upright=0.9|La figura di Papposileno, che fu maestro di un giovane [[Dionisio]] e che interpretava nella tragedia il ruolo di satiro. È qui rappresentato con una maschera da teatro, un abito che simula il mantello d'agnello e indossa delle calze pelose. Questa statuetta apparteneva alle decorazioni scultoree della villa di [[Torre Astura]].<ref name="Cadario44"/>]]
 
Nella "sala IX" sono esposte una serie di busti, statue che rappresentano l'amore per il teatro. Si tratta di sculture di divinità "teatrali", come le [[Erma (scultura)|erme]] che rappresentano ''[[Hermes]]'' e [[Dioniso]], oppure [[Omero]] e [[Menandro]], e di maschere teatrali. Un esempio proviene dalla villa di [[Torre Astura]], la cui statua rappresenta un attore mascherato da [[Papposileno]], il padre dei Satiri, guida nel teatro (nel dramma satiresco). Il costume indossato è composto da una maschera, una calzamaglia pelosa, una [[clamide]] ed un [[chitone]] con le maniche di pelo d'agnello.<ref name="Cadario44"/>
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File:Homer Menander Massimo.jpg|[[Erma (scultura)|Erma]] di [[Omero]] e [[Menandro]] (marmo pentelico; copia romana dell'età di [[Nerone]] o [[Dinastia dei Flavi|Flavia]] da un originale ellenistico; ritrovata in zona Barbuta a Roma).<ref name="Cadario44"/>
File:MNRPalMassimo-PappoSileno1.jpg|[[Papposileno]] da via Flavia (villa Spithoever), 1906. Marmo lunense. Copia romana di II secolo d.C. da originale ellenistico del II secolo a.C.<ref name="Cadario44"/>
File:Protome of Dionysus, god of the theatre, Hadrianic period (AD 117-138), Pallazo Massimo alle Terme, Rome (9644340748).jpg|[[Protome]] di [[Età traianea e adrianea|epoca adrianea]], che rappresenta una maschera per adornare gli [[Teatro romano (architettura)|edifici teatrali]]; le maschere di divinità erano utilizzate come dedica per i ''[[Ludi scaenici]]'' (spettacoli teatrali).
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===Sala X (piano primo)===
{{Vedi anche|Navi di Nemi}}
 
Nella "Sala X" troviamo i bronzi delle [[Museo delle navi romane di Nemi|navi]] appartenute all'imperatore [[Caligola]] e ritrovate nel [[lago di Nemi]]. Essi ornavano due grandi navi rinvenute tra il 1895 e il 1932, ma purtroppo andate distrutte durante la seconda guerra mondiale. Erano utilizzate per le feste ed i banchetti dell'imperatore, che sul lago aveva una villa, forse limitrofa al santuario laziale di Diana Nemorense. Le navi si rifacevano alla tradizione ellenistica delle imbarcazioni da parata, come accadeva tra i [[dinastia dei Tolomei|Tolomei]]. Avevano una pavimentazione in marmo e mosaico, erano decorate con i bronzi esposti e rivestite di tegole dorate. Riguardo ai bronzi a noi sono giunti: una balaustra sostenuta da piccoli pilastri ornati da erme dionisiache, alcune teste di animali (leoni, lupi e leopardi) e una [[Medusa (mitologia)|Medusa]].
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File:Bronces de Nemi 01.JPG|Bronzo a forma di lupo dalle ([[navi di Nemi]]; epoca di [[Caligola]], 37-41 d.C.)
File:Bronces de Nemi 02.JPG|Bronzo a forma di leone (navi di Nemi)
File:Bronces de Nemi 04.JPG|Bronzo a forma di medusa (navi di Nemi)
File:Bronces de Nemi 03.JPG|Bronzo a forma di mano (navi di Nemi)
File:Testate di bagli in bronzo da nemi, epoca di caligola, 37-41 dc..JPG|Bronzi a forma di teste di vari animali dalle (navi di Nemi)
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===Sala XI (piano primo)===
 
===Sala XII (piano primo)===
{{Vedi anche|Sarcofago di Portonaccio}}
[[File:Sarcofago dio portonaccio, 03.JPG|thumb|upright=1.4|Il cosiddetto [[sarcofago di Portonaccio]]]]
 
La "sala XII" è stata allestita per il cosiddetto [[sarcofago di Portonaccio]]. Si tratta di un [[sarcofago romano]] rinvenuto nel [[1931]] in via delle Cave di Pietralata, nei pressi di Portonaccio, un quartiere di [[Roma]]. È databile attorno al [[180]] circa.<ref name="Didascalia1">Didascalia del [[Museo Nazionale Romano]] di [[palazzo Massimo alle Terme]] posta a fianco del sarcofago, primo piano, sala XII [http://archeoroma.beniculturali.it/it/palazzo_massimo].</ref>
 
Il [[sarcofago]] doveva essere la tomba di un generale romano impegnato nelle [[guerre marcomanniche|campagne germano-sarmatiche]] di [[Marco Aurelio]] degli anni [[172]]-[[175]]<ref name="Didascalia1"/> ed è forse il più bell'esempio di scultura privata del II secolo,<ref>{{cita|Bianchi Bandinelli-Torelli, 1976|scheda 145}}.</ref> con influenze legate alle tendenze della [[Colonna aureliana]].
 
===Galleria II (piano primo)===
{{Vedi anche|Consorti dei sovrani dell'impero romano|Crisi del III secolo|Anarchia militare}}
 
Lungo la "Galleria II" sono esposti alcuni busti delle consorti degli imperatori del III secolo d.C., a partire dalla [[dinastia dei Severi]] fino al periodo detto dell'[[anarchia militare]] (cfr. [[crisi del III secolo]]).
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File:Julia Domna, Empress and wife of Roman Emperor Lucius Septimius Severus, 200 – 217 AD, Palazzo Massimo alle Terme, Rome (12967363173).jpg|[[Giulia Domna]], moglie dell'imperatore [[Settimio Severo]] (regno 193-211)
File:PlautillaProvIgnota-MNRPalMassimo1.JPG|[[Fulvia Plautilla]], moglie di [[Caracalla]] (regno 211-217), fu giustiziata nel [[212]]
File:TranquillinaAttribuitoDaPoggioSommavilla-MNRPalMassimo.jpg|[[Furia Sabina Tranquillina]], moglie di [[Gordiano III]] (238-244)
File:OtaciliaDaMusKircheriano-MNRPalMassimo1.jpg|[[Marcia Otacilia Severa]], moglie di [[Filippo l'Arabo]] (regno 244-249)
File:EtruscillaDaViaAppiaNuova-MNRPalMassimo.JPG|Riutratto di [[Erennia Cupressenia Etruscilla]], moglie dell'imperatore [[Decio]] (regno 249-251)
File:SaloninaProvIgnota-MNRPalMassimo1.JPG|Testa di [[Cornelia Salonina]], moglie dell'imperatore [[Gallieno]] (regno 253-268)
</gallery>
 
===Sala XIII (piano primo)===
{{Vedi anche|Dinastia dei Severi|Arte severiana}}
<gallery>
File:Settimio severo, da ostia, 196-197 dc..JPG|Busto di [[Settimio Severo]] (regno 193-211)
File:CaracallaDaViaCassia-MNRPalMassimo1.jpg|Busto di [[Caracalla]] (regno 211-217) dalla [[Via Cassia]]
File:GordianoIIIDaOstia-MNRPalMassimo1.jpg|Ritratto di [[Geta]], figlio di Settimio Severo
File:Statua apollinea di geta, da labano laziale, 209-212 dc..JPG|Ancora una statua di Geta, rappresentato come Apollo ([[Albano Laziale]]; 209-212)
File:Ritratto di severo alessandro, da ostia, 226 dc (pal massimo) 01.JPG|Ritratto di [[Alessandro Severo]] da Ostia (regno 222-235)
</gallery>
 
===Sala XIV (piano primo)===
{{Vedi anche|Sarcofago di Acilia|Arte nell'età di Gallieno|Arte dioclezianea e della tetrarchia|Arte costantiniana}}
<gallery>
File:BalbinoProvIgnotaDonoMelecchi-MNRPalMassimo1.jpg|Ritratto di [[Decimo Celio Calvino Balbino]] (regno 238)
File:Gordian III Massimo.jpg|Ritratto di [[Gordiano III]] (regno 238-244)
File:AurigaPiazzaChiesaNuovaGallienico-MNRPalMassimo.JPG|Auriga dell'età di Gallieno (da Piazza Chiesa Nuova, Roma)
</gallery>
 
==Piano secondo==
Il secondo piano ospita gli [[affreschi del ninfeo sotterraneo della villa di Livia]] "''ad Gallinas Albas''", località presso [[Prima Porta]], appartenuta a [[Livia Drusilla]], imperatrice moglie di [[Augusto]]: un [[trompe-l'oeil]] che riproduce un giardino con alberi da frutto e uccelli sui quattro lati.
 
Nelle altre sale vi sono una serie di [[mosaici]], parietali e pavimentali, megalografie tardo-imperiali, i pannelli con ''pompa circensis'' e "[[Ila]] rapito dalle [[Ninfe]]" provenienti dalla cosiddetta [[basilica di Giunio Basso]], gli affreschi provenienti dal "porto fluviale di San Paolo" e la sezione degli affreschi ritrovati nei locali [[Ipogeo|ipogei]] della "villa o [[casa della Farnesina]]" (poiché ubicata in quelli che erano i giardini della [[villa Farnesina]] costruita da [[Baldassarre Peruzzi]] per [[Agostino Chigi]] e successivamente sbancati, a fine [[XIX secolo|Ottocento]], per permettere l'apertura del [[Lungotevere]]). Gli ambienti affrescati sono stati recentemente restaurati, riallestiti e inaugurati il 30 giugno [[2010]] <ref>[http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/30/news/affreschi_farnesina-5278061/ Articolo sulla riapertura delle sale degli affreschi della Farnesina] su ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', cronaca di Roma del 30 giugno 2010.</ref>.
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File:Hercules and Iolaus mosaic - Anzio Nymphaeum.jpg|Mosaico
File:Roman geometric mosaic.jpg|Mosaico romano con disegno a cubi che produce un'illusione ottica "alla [[Cubo di Necker]]".
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==Piano interrato (medagliere)==
Presenta una sezione dedicata all'[[oreficeria]] e una ricca collezione di [[numismatica]], una volta appartenuta a [[Vittorio Emanuele III di Savoia]].
 
Vi si conserva inoltre la [[mummia]] di una bambina di circa otto anni, la cosiddetta ''[[mummia di Grottarossa]]''<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=DYRczbVKDk0 Filmato] su YouTube.com della ''mummia di Grottarossa''.</ref>, risalente al [[II secolo d.C.]] circa; ritrovata sulla [[via Cassia]] all'interno di un [[sarcofago]] assieme al suo corredo funerario, anch'esso esposto; è l'unica mummia di età romana mai rinvenuta.
 
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File:Basilisco - MNR Palazzo Massimo.jpg|Moneta di Basilisco
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== Collegamenti ==
{{metroroma|linea=A|Termini}}
{{metroroma|linea=B|Termini}}
 
==Note==
{{<references}}/>
 
== Bibliografia ==
{{div col}}
*{{cita libro|autore=Autori Vari|curatore=[[Adriano La Regina]]|titolo=Museo Nazionale Romano|url=http://www.electaweb.com/catalogo/scheda/978883703743/it|editore=Mondadori Electa|anno=2005|cid=Guida al Museo Nazionale Romano, 2005|isbn=978-88-370-5148-8}}
*{{cita libro|autore=Autori Vari|curatore=[[Adriano La Regina]]|titolo=Palazzo Massimo alle Terme|url=http://www.electaweb.com/catalogo/scheda/978884356609/it|editore=Mondadori Electa|anno=1998|cid=Guida a Palazzo Massimo alle Terme, 1998|isbn=978-88-435-6609-9}}
*{{cita libro|autore=Autori Vari|curatore=|titolo=Palazzo Massimo alle Terme. Le collezioni|url=http://www.electaweb.com/catalogo/scheda/978883709432/it|editore=Mondadori Electa|anno=2013|cid=Palazzo Massimo alle Terme. Le collezioni, 2013|isbn=978-88-837-0943-2}}
*{{cita libro|autore=[[Ranuccio Bianchi Bandinelli]] e [[Mario Torelli]]|titolo=L'arte dell'antichità classica, Etruria-Roma|editore=Utet|città=Torino|anno=1976|cid=Bianchi Bandinelli-Torelli, 1976}}
*{{cita libro|autore=[[Eugenio La Rocca]] & M. Cima|titolo=Horti romani. Ideologia e autorappresentazione. Atti del Convegno internazionale (Roma, 4-6 maggio 1995)|url=http://books.google.it/books?id=pPTUvbGHl1EC&pg=PA178&lpg=PA178&dq=Ny+Carlsberg+niobid&source=bl&ots=0Lws_F7AYH&sig=f12gnUhA0oyaQ-wB5CE_2HySTUc&hl=it&ei=MA0yTJqgPKOWONTr6dQB&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBgQ6AEwAA#v=onepage&q=Ny%20Carlsberg%20niobid&f=false|cid=La Rocca & Cima, 1998|editore=L'Erma di Bretschneider|città=Roma|anno=1998|isbn=978-88-826-5021-6}}
* {{Cita libro|autore=[[Plutarco]]|titolo=[[Vite parallele]]|volume=|cid=Plutarco|lingua=grc}} ([[Wikisource:el:Βίοι Παράλληλοι|testo greco]] [[File:Wikisource-logo.svg|15px]] e [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Plutarch/Lives/home.html traduzione inglese]).
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==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
*[http://archeoroma.beniculturali.it/musei/museo-nazionale-romano-palazzo-massimo Il Museo nazionale romano a palazzo Massimo] dal sito del Ministero per i beni e le attività culturali
 
==Collegamenti esterni==
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