[[File:Mytilus galloprovincialis shell.jpg|thumb|I mitili sono molluschi commestibili]]
{{T|lingua=inglese|argomento=storia|data=novembre 2013}}
{{Disclaimer|medico}}
Il '''pescetarianismo''' o '''pescatarianismo''' o '''pescovegetarianismo''' è un [[regimi alimentari|regime alimentare]] che prevede la totale astensione dal consumo di alimenti carnei ad eccezione di quelli provenienti dal pescato, di mare di lago e di fiume, specificamente da qualunque animale acquatico non vertebrato e dai pesci<ref>{{Cita web|url=http://www.pesceinrete.com/php/rubriche/consumo-consapevole/10287-la-nuova-frontiera-alimentare-del-pescetarianismo.html/|titolo=''La nuova frontiera alimentare del pescetarianismo''}}</ref>.
[[Image:Gonadi Paracentrotus lividus riccio di mare adventurediving.it.jpg|thumb|I ricci di mare sono commestibili]]
==Caratteristiche==
[[File:Persecuzioni di Diocleziano.jpg|thumb|upright=1.4|[[Acquaforte]] di [[Jan Luyken]] raffigurante la ''Persecuzione degli imperatori Diocleziano e Massimiano'' nell'anno [[301]] (Eeghen 686)]]
[[File:Penguinu.jpg|thumb|left|Nuoto a "focena" del pinguino]]
La '''Persecuzione di Diocleziano''' (o ''Grande Persecuzione'') fu l'ultima e la più grave persecuzione nei confronti dei [[Cristianesimo|cristiani]] nell'[[impero romano]].<ref>Gaddis, 29.</ref> Nel [[303|303 d.C.]], gli imperatori [[Diocleziano]], [[Massimiano]], [[Galerio]] e [[Costanzo Cloro]] emisero una serie di editti volti a revocare i diritti legali dei cristiani e ad esigere che si adeguassero alle [[religione romana|pratiche religiose]] tradizionali romane. Editti successivi presero di mira il clero e richiesero il "sacrificio universale": ordinarono a tutti gli abitanti di offrire un sacrificio agli dèi pagani. La persecuzione variava in intensità in tutto l'impero, più debole in [[Gallia]] e in [[Britannia romana|Britannia]], dove fu applicato solo il primo editto, e maggiore nelle province orientali. Le leggi persecutorie furono annullate da diversi imperatori in tempi diversi, ma Costantino con l'[[Editto di Milano]] di Licinio (del [[313]]) segnò definitivamente la fine della persecuzione.<ref>[http://www.newadvent.org/cathen/04295c.htm Catholic Encyclopedia]</ref>
Poiché tra gli animali acquatici e semi-acquatici vi sono anche molte specie di anfibi (come le rane), di rettili (come le tartarughe), di uccelli (come i pinguini) e di mammiferi (come le balene) è importante precisare che nel pescetarianismo gli alimenti carnei provenienti da questi animali sono assolutamente vietati. Così pure va precisato che gli alimenti non carnei provenienti da animali terrestri sono consentiti e quindi è permesso l'uso delle uova, del latte, dei prodotti lattieri (yogurt, panna, ricotta, burro), dei prodotti caseari (formaggi freschi e stagionati), del miele e di tutti gli altri prodotti di alveare (pappa reale, propoli, polline)<ref>{{Cita web|url=http://www.abcallenamento.it/alimentazione/diete-regimi-alimentari/la-dieta-pescetariana.html/|titolo=''La Dieta Pescetariana ("Inoltre, la maggior parte dei pescetariani, come i vegetariani, inseriscono prodotti sia lattiero-caseari che uova nella loro dieta." Janis Jibrin - The Pescetarian Plan)''}}</ref>. Nonostante la parola pescetarianismo derivi da vegetarianismo i pescetariani non sono dei vegetariani che mangiano pesce, perché il vegetarianismo si basa sull'obbligo inderogabile di alimentarsi senza sopprimere la vita di qualunque essere vivente non vegetale. Va precisato però che il pescetarianismo è più del semplice scegliere di alimentarsi di un tipo di carne anziché di un altro. Essere pescetariani significa infatti sottendere la propria alimentazione a domande di natura ecologica, morale e salutistica, proprio come avviene nel vegetarianismo, dandovi però risposte diverse. Nel 2015 a Manchester è stata fondata la Pescetarian Society<ref>{{Cita web|url=http://www.thepescetariansociety.org/|titolo=''The Pescetarian Society''}}</ref> per rappresentare lo stile di vita e gli interessi dei pescetariani. Solo negli Stati Uniti i pescetariani sono più di un milione<ref>{{Cita web|url=http://www.dietaland.com/pescetarianismo-la-dieta-semi-vegetariana-va-tanto-moda/32242//|titolo=''Pescetarianismo, la dieta semi vegetariana che va tanto di moda ("Oggi però si contano più di un milione i pescetariani americani e un’impennata di questa dieta anche in Europa e nel Regno Unito.")''}}</ref>.
== Etimologia ==
I cristiani erano sempre stati oggetto di discriminazione locale nell'impero, ma i primi imperatori erano riluttanti ad emettere leggi generali contro di loro. Fu così fino all'anno [[250]], sotto il regno di [[Decio]] e poi di Valeriano, in cui tali leggi furono approvate. In base a tale normativa, i cristiani furono costretti a sacrificare agli dèi romani o subire la detenzione e l'esecuzione.<ref>{{Cita libro|titolo=''The Rise of Christianity''|autore=[[W. H. C. Frend]]|editore=Fortress Press, Philadelphia|anno=1984|p=319|ISBN= 978-0800619312}}</ref> [[Gallieno]] nel [[260]], invece, emise il primo editto imperiale per quanto riguardava la tolleranza verso i cristiani,<ref>Charles Piétri, entry on "Persecutions," in ''The Papacy: An Encyclopedia,'' edited by Philippe Levillain (Routlege, 2002, originally published in French 1994), vol. 2, p. 1156.</ref> che portò a quasi 40 anni di convivenza pacifica. La conversione di Diocleziano nel [[284]] non segnò un'inversione immediata del disprezzo per il cristianesimo, ma guidò un cambio graduale dei comportamenti ufficiali nei confronti delle minoranze religiose. Nei primi quindici anni del suo governo, Diocleziano espulse i cristiani dall'esercito, condannò i [[manichei]] a morte, e si circondò di nemici pubblici del cristianesimo. La preferenza di Diocleziano per il governo attivista, combinata con l'immagine di sé come un restauratore della gloria passata romana, presagiva la persecuzione più diffusa della [[storia romana|storia di Roma]]. Nell'inverno del [[302]], Galerio esortò Diocleziano a iniziare una persecuzione generale dei cristiani. Diocleziano era diffidente, e chiese all'oracolo di Apollo di indicargli la direzione da seguire. La risposta dell'oracolo fu interpretata come un'approvazione della posizione di Galerio, e una persecuzione generale fu proclamata il 24 febbraio del [[303]].
[[File:Srah Srang, Angkor, Camboya, 2013-08-16, DD 05.JPG|miniatura|Pesca in ''[[Srah Srang]]'', Cambogia]]
Il dizionario della lingua inglese Merriam-Webster fà risalire l'origine della parola "pescatarian" al 1993<ref>{{Cita web|url=http://www.merriam-webster.com/dictionary/pescetarian/|titolo=''Definition of pescatarian''}}</ref> mentre, per la lingua italiana, la parola "pescetariano" entra nel dizionario Devoto-Oli nel 2012<ref>{{Cita web|url=http://www.vegolosi.it/news/pescetariani-nuova-specie/|titolo=''Pescetariani: una nuova specie?''}}</ref>. Il termine pescetarianismo, da cui deriva "pescetarianism" usato nella [[lingua inglese]] e quindi in ambito internazionale, è un neologismo derivato molto probabilmente dalla [[lingua italiana]]<ref>[http://www.merriam-webster.com/dictionary/pescetarian merriam]</ref>, ma che potrebbe derivare anche dalla [[lingua spagnola]]. Dovrebbe essere formato, presumibilmente, dalla radice "pesc" della parola pesca (identica in italiano e spagnolo) che andrebbe a sostituire la radice "veg" nella parola vegetarianismo (identica in italiano e spagnolo). Tuttavia questo tipo di alimentazione non costituisce un regime [[vegetariano]] poiché fa del pescato una parte centrale della [[dieta]]<ref>''The Vegetarian Society'' : "Vegetarian" (origine du mot "végétarien") : ''"A vegetarian does not eat any meat, poultry, game, fish, shellfish or crustacea, or slaughter by-products". ''[http://www.vegsoc.org/info/definitions.html]</ref><ref>''Le nouveau Petit Robert. Dictionnaire alphabétique et analogique de la langue française 1994 ISBN 2-85036-290-5'' : "Végétarien" : ''"Qui ne mange pas la chair des animaux"."Poisson" : ''"Animal vertébré inférieur, vivant dans l'eau et muni de nageoires".</ref> e non costituisce neanche un regime onnivoro perché impone divieti alimentari assoluti nel consumo delle carni di animali non acquatici e di tutti i vertebrati acquatici che non siano pesci. Il pescetarianismo è pertanto incluso tra i regimi alimentari [[Diete semivegetariane|semi-vegetariani]].
== Motivazioni e diete ==
Le politiche di persecuzione variavano intensità in tutto l'impero. Mentre Galerio e Diocleziano furono persecutori accaniti, [[Costanzo Cloro|Costanzo]] era poco entusiasta. Editti persecutori successivi, tra cui le richieste di sacrificio universale, non furono applicati durante il suo regno. Suo figlio, [[Costantino I]], nell'assumere la porpora imperiale nel [[306]], restaurò la parità giuridica piena dei cristiani e restituendo loro le proprietà che in precedenza erano state confiscate durante la persecuzione. In [[Italia romana|Italia]], nel 306, l'usurpatore [[Massenzio]] spodestò Severo, il successore di Massimino, promettendo piena tolleranza religiosa. Galerio terminò la persecuzione in Oriente nel [[311]], ma essa fu ripresa in [[Egitto (provincia romana)|Egitto]], in Palestina e in Asia Minore dal suo successore, Massimino.
[[File:Heringsschwarm.gif|thumb|left|Banco di aringhe ''[[Clupea harengus]]'']]
Sono diverse le motivazioni che conducono ad una alimentazione classificabile come pescetariana. Ognuna di esse dà luogo ad una dieta specifica. Una delle principali motivazioni si basa sul fatto che le carni rosse contengono un'elevata quantità di [[grassi saturi]]<ref>E Giovannucci, EB Rimm, MJ Stampfer, GA Colditz, A Ascherio and WC Willett, {{Cita web | titolo="Intake of fat, meat, and fiber in relation to risk of colon cancer in men" | url=http://cancerres.aacrjournals.org/cgi/content/abstract/54/9/2390}}, Cancer Research 54, 2390-2397, (May 1, 1994)</ref><ref>Frank B. Hu, MD, PhD, JoAnn E. Manson, MD, DrPh and Walter C. Willett, MD, DrPh, {{Cita web | titolo="Types of Dietary Fat and Risk of Coronary Heart Disease: A Critical Review" | url=http://www.jacn.org/cgi/content/abstract/20/1/5}}, Journal of the American College of Nutrition, Vol. 20, No. 1, 5-19 (2001)</ref>. Introducendo nella dieta il pesce invece, si incrementa il livello del colesterolo [[lipoproteine ad alta densità|HDL]]<ref>Paul J Nestel, {{Cita web | titolo="Fish oil and cardiovascular disease: lipids and arterial function" | url=http://www.ajcn.org/cgi/content/abstract/71/1/228S}}, American Journal of Clinical Nutrition, Vol. 71, No. 1, 228S-231S, (January 2000)</ref><ref>Sacks FM, Hebert P, Appel LJ, Borhani NO, Applegate WB, Cohen JD, Cutler JA, Kirchner KA, Kuller LH, Roth KJ, et al., {{Cita web | titolo="Short report: the effect of fish oil on blood pressure and high-density lipoprotein-cholesterol levels in phase I of the Trials of Hypertension Prevention" | url=http://www.ajcn.org/cgi/content/abstract/71/1/228S}}, Journal of Hypertension, 209-13, (Feb 12, 1994)</ref> e degli acidi grassi [[omega-3]]<ref>Frank B. Hu, MD; Leslie Bronner, MD; Walter C. Willett, MD; Meir J. Stampfer, MD; Kathryn M. Rexrode, MD; Christine M. Albert, MD; David Hunter, MD; JoAnn E. Manson, MD, {{Cita web | titolo="Fish and Omega-3 Fatty Acid Intake and Risk of Coronary Heart Disease in Women" | url=http://jama.highwire.org/cgi/content/abstract/287/14/1815}}, JAMA. 2002;287:1815-1821.</ref>. Alimentandosi con il pesce si rischia però di assumere anche inquinanti tossici molto pericolosi come i metalli pesanti<ref>[http://www.sciencedaily.com/releases/2003/02/030210080251.htm Experts Say Consumers Can Eat Around Toxins In Fish] - Science Daily</ref><ref>[http://www.healthcastle.com/fish-safe-eat.shtml Mercury: Are Fish safe to eat? by Gloria Tsang R.D.]</ref>, le diossine e i policlorobifenili. Poiché gli inquinanti vanno in concentrazione risalendo i gradini della catena alimentare i valori più alti si trovano nei predatori in cima alla catena alimentare, mentre quelli più bassi si trovano nei pesci che, alimentandosi di alghe e plancton, ne occupano invece la base. Ecco perché nell'alimentazione pescetariana vengono privilegiate solo le specie di questa seconda tipologia. Quando la motivazione che porta al pescetarianismo è di ordine esclusivamente salutistica quindi, dal pescato si utilizzano solo pesci classificati come "pesce azzurro", come le sardine ad esempio, perché tra i meno rischiosi riguardo la presenza di inquinanti tossici tra cui il mercurio. Un'altra scelta di tipo salutistica è dettata più semplicemente dall'idea che si deve pur mangiare "qualche tipo di carne" come necessità pratica per ottenere sostanze nutritive assenti o non facilmente reperibili nelle piante, tra cui la vitamina B<sub>12</sub>, e il pescato fra tutte le fonti carnee viene identificato come la fonte meno immorale.
[[File:Eskimo Family NGM-v31-p564-2.jpg|thumb|Tra gli eschimesi l'infarto è quasi assente per il consumo di pesce]]
Vi possono essere invece due motivazioni di ordine esclusivamente etica. Il primo caso si basa sul fatto che il pesce commerciale, in maggioranza, è pesce che vive allo stato selvatico e che viene "cacciato" e catturato con le reti. Alcuni fautori del pescetarianismo pensano che sostituendo il pesce alla carne, pur conducendo una alimentazione animale, vengono risparmiate le vite degli esemplari giovani, vengono evitate le sofferenze patite negli allevamenti intensivi, e la morte degli animali è meno cruenta perché avviene senza spargimento di sangue. Naturalmente le stesse motivazioni per le quali si è rinunciato alla carne portano al rifiuto del pesce di allevamento e, come per i vegani, del latte dei latticini e delle uova. A differenza dei vegani però, che ritengono inalienabile il rispetto degli animali nel diritto a vivere e nel diritto a condurre una buona vita, i pescetariani, pur non desiderando far vivere gli animali soffrendo, ritengono che uccidere per alimentarsi non sia moralmente inaccettabile<ref>{{Cita web|url=http://www.dietaland.com/pescetarianismo-la-dieta-semi-vegetariana-va-tanto-moda/32242/|titolo=''Pescetarianismo, la dieta semi vegetariana che va tanto di moda ("Sono quindi in molti a scegliere solo pesce pescato senza crudeltà, evitando l’allevamento, considerato una forma di crudeltà, proprio come tutti gli allevamenti.")''}}</ref>. Una seconda motivazione etica porta ad utilizzare dal pescato solo gli animali più elementari, come i [[Mytilus galloprovincialis|mitili]] e i [[Paracentrotus lividus|ricci di mare]] ad esempio, perché chi effettua questa scelta alimentare ritiene che questi animali, al pari delle piante, non siano esseri senzienti. È questa la versione del pescetarianismo che più si avvicina all'utopia vegetariana.
Infine alcune persone praticano il pescetarianismo solo per un determinato periodo, da onnivori per transitare al vegetarianismo, da vegetariani durante la gravidanza l'allattamento e la crescita.
Costantino e Licinio, il successore di Severo, sottoscrissero l'Editto di Milano nel [[313]], che offriva un'accettazione più completa del cristianesimo di quella che l'editto di Galerio aveva fornito. Licinio spodestò [[Massimino Daia]] nel 313, ponendo fine alla persecuzione in Oriente.
Tutte le diete pescetariane hanno un basso impatto ecologico perché sono condotte per un breve periodo, nelle diete transitorie, o perché hanno come oggetto della predazione solo poche specie, situate alla base della catena alimentare, e nessuna in pericolo di estinzione.
La persecuzione non riuscì a controllare la crescita della chiesa. Nel [[324]], Costantino rimasto unico imperatore romano, fece del cristianesimo la sua religione preferita. Nonostante la persecuzione avesse provocato la morte di, secondo una moderna stima, da 3.000 a 3.500 cristiani, e la tortura, la detenzione, o dislocazione di molti altri, la punizione la maggior parte cristiani evitò la pena. La persecuzione, tuttavia, fece distinguere molte chiese tra quelli che avevano rispettato l'autorità imperiale (i ''traditores''), e quelli che erano rimasti "puri". Alcuni scismi, come quelli dei [[donatisti]] in Nord Africa e i [[Melaziani]] in Egitto, sopravvissero a lungo dopo le persecuzioni. I donatisti si sarebbero riconciliati con la Chiesa cattolica solo dopo il [[411]]. Nei secoli che seguirono, alcuni cristiani crearono un "culto dei martiri", ed esagerarono le barbarie dell'era persecutoria. Questi conti furono criticati durante l'Illuminismo e dopo, soprattutto da [[Edward Gibbon]]. Gli storici moderni come G. E. M. de ste Croix hanno tentato di determinare se le fonti cristiane esagerarono la portata della persecuzione di Diocleziano.
==Crudismo pescetariano==
==Contesto storico==
[[File:Sashimi.jpg|thumb|left|Il sashimi viene realizzato con pesce crudo e verdure crude]]
{{Vedi anche|Persecuzione dei cristiani nell'Impero romano|Impero romano}}
Il crudismo pescetariano è una dieta ottenuta applicando i principi del crudismo ad una dieta pescetariana, cioè quella basata su alimenti vegetali ma anche animali purché questi ultimi siano provenienti dall'attività di pesca in acque salate e dolci. Un esempio di dieta crudista pescetariana è quella su cui si basa la cucina tradizionale giapponese. I piatti più noti di questa cucina sono il sushi ed il [[sashimi]]. In questo tipo di dieta, oltre ad escludere i pesci cotti, vengono esclusi anche i pesci crudi che hanno subito trattamenti di congelazione e di surgelazione, mentre sono ammessi i pesci crudi che hanno subito trattamenti di marinatura, salatura ed affumicazione. Pur trattandosi di una dieta completa dal punto di vista nutrizionale comporta alti rischi, ovvero la possibilità di contrarre temibili patologie dovute ad infezioni, virali o batteriche, e a parassiti intestinali<ref>{{Cita web|url=http://www.medicina360.com/pesce-crudo-rischi.html/|titolo=''Pesce crudo rischi''}}</ref>.
===Persecuzioni precedenti===
Dalla sua prima apparizione alla sua legalizzazione sotto Costantino, il cristianesimo era una religione illegale agli occhi dello stato romano.<ref name="FRF">Frend, "Genesis and Legacy", 503.</ref> Per i primi due secoli della sua esistenza, il cristianesimo e i suoi praticanti erano impopolari con le persone in generale.<ref name="LOATHE">Frend, "Genesis and Legacy", 511; de Ste-Croix, "Persecuted?", 15–16.</ref> I cristiani sono stati sempre sospettati<ref name="FRF"/> come membri di una "società segreta" i cui membri comunicavano con un codice privato<ref>Dodds, 111.</ref> e che evitava la sfera pubblica.<ref>MacMullen, 35.</ref> Fu la popolare ostilità, la rabbia della folla, che guidò le prime persecuzioni, non provvedimenti ufficiali.<ref name="LOATHE"/> A [[Lugdunum]] (l'odierna Lione) nel [[177]], fu solo l'intervento delle autorità civili che fermò una folla pagana intenta nel cacciare i cristiani dalle loro case e picchiarli a morte. Al [[governatore provinciale romano|governatore]] della [[Bitinia e Ponto]], [[Gaio Plinio Cecilio Secondo|Plinio]], furono inviate lunghe liste di denunce da parte di cittadini anonimi, che l'imperatore [[Traiano]] gli consigliò di ignorare.<ref>Dodds, 110.</ref>
==La cucina pescetariana==
[[File:Siemiradski Fackeln.jpg|thumb|upright=1.8|''Le fiaccole di Nerone'' (di [[Henryk Siemiradzki]], ora al [[Museo Nazionale di Cracovia]]) rappresenta una delle prime persecuzioni contro i Cristiani, al tempo dell'imperatore [[Nerone]]]]
[[File:Paella de marisco 01.jpg|thumb|Paella de Marisco (ai frutti di mare)]]
[[File:Siemiradzki Christian Dirce.jpg|thumb|upright=1.8|''[[Primi martiri della Chiesa romana|Una martire cristiana]]'' (olio su tela del pittore Henryk Siemiradzki, [[1897]], [[Varsavia]], National Museum).]]
La cucina pescetariana è il complesso degli alimenti e dei loro preparati, secondo modalità contemporanee o delle tradizioni locali ed etniche, che rispettano gli standard del pescetarianismo. In pratica ogni cucina di ogni popolo possiede dei piatti, cotti o crudi, basati solo sul pescato, di acqua dolce o salata, o sul pescato e i vegetali. Fra tutti i tipi di alimentazione che prevedono restrizioni, quella pescetariana in teoria potrebbe essere la meno impegnativa da praticare. Il pescato però, qualora sottoposto a processi di conservazione, ha una perdita elevata nelle sue [[proprietà organolettiche]]<ref>{{Cita web|url=http://www.deabyday.tv/cucina-e-ricette/abc-della-cucina/guide/3271/Come-conservare-il-pesce-fresco.html/|titolo=''Come conservare il pesce fresco''}}</ref>. Pertanto la facilità di conduzione di questa alimentazione dipende dalla possibilità di accedere agli alimenti provenienti dall'attività di pesca in una distribuzione a filiera corta, nello spazio ma soprattutto nel tempo, o nella condizione più ideale, direttamente dal produttore al consumatore. In tal caso la cucina pescetariana avrebbe l'ulteriore vantaggio ecologico di utilizzare alimenti a Km zero.
==Similitudini con altre diete==
Per i seguaci dei culti tradizionali, i cristiani erano creature strane: non proprio romani, ma nemmeno del tutto barbari.<ref>Schott, ''Making of Religion'', 2, citing Eusebius, ''[[Praeparatio Evangelica]]'' 1.2.1.</ref> Le loro pratiche stavano minacciando profondamente i costumi tradizionali. I cristiani rifiutavano le [[festività romane|feste pubbliche]], rifiutavano di prendere parte al culto imperiale, evitavano le cariche pubbliche, e criticavano pubblicamente le antiche tradizioni.<ref>Schott, ''Making of Religion'', 1.</ref> Le conversioni strappavano le famiglie in pezzi: Giustino Martire racconta di un marito pagano che denunciò la moglie cristiana, Tertulliano racconta di bambini diseredati per essere diventati cristiani.<ref>Dodds, 115–16, citing Justin, ''Apologia'' 2.2; Tertullian, ''Apologia'' 3.</ref> La religione romana tradizionale era inestricabilmente intrecciata nel tessuto della società romana e dello stato, ma i cristiani si rifiutavano di osservare le sue pratiche.<ref>Castelli, 38; Gaddis, 30–31.</ref> Nelle parole di [[Tacito]], i cristiani hanno mostrato "l'odio della razza umana" (''odium generis humani'').<ref>Tacitus, ''Annales'' [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.02.0077%3Abook%3D15%3Achapter%3D44 15.44.6], cited in Frend, "Genesis and Legacy", 504; Dodds, 110.</ref> Tra i più creduloni, si pensava che i cristiani usassero la magia nera per raggiungere obiettivi rivoluzionari,<ref>Frend, "Genesis and Legacy", 504, citing Suetonius, ''Nero'' 16.2.</ref> e praticassero l'incesto e il cannibalismo.<ref>Dodds, 111–12, 112 n.1; de Ste-Croix, "Persecuted?", 20.</ref>
[[File:Tonnara di Scopello 03.JPG|thumb|left|Tonnara di Scopello (Sicilia, 1947)]]
E' possibile identificare una certa somiglianza tra il pescetarianismo e le diete tradizionali di molte popolazioni costiere. Caratteristiche comuni caratterizzano la tradizionale dieta mediterranea e le diete di molte parti del Nord Europa, dei Caraibi e dell'Asia<ref>{{Cita web|url=http://www.abcallenamento.it/alimentazione/diete-regimi-alimentari/la-dieta-pescetariana.html/|titolo=''La Dieta Pescetariana ("Può essere in stile mediterraneo" Janis Jibrin - The Pescetarian Plan)''}}</ref>. Sebbene queste diete permettano oltre i prodotti della pesca anche il consumo della carne, quest'ultima è inclusa in quantitativi molto marginali. Analoghe similitudini si ritrovano in alimentazioni rituali, a scopo purificativo o penitenziale, nelle principali religioni e tra queste, l'ebraismo, l'induismo, e il cristianesimo, ortodosso e cattolico.
Naturalmente il pescetarianismo è somigliante anche al vegetarianismo e, nella sua variante in cui vengono esclusi il latte i formaggi le uova e il miele, al veganismo. Però, nonostante la similitudine, la [[Vegetarian Society]] non considera alcuna delle diete pescetariane classificabili come regimi alimentari vegetariani.
Ciò nonostante, per i primi due secoli dell'era cristiana, nessun imperatore emise leggi generali contro la fede o la sua Chiesa. Le persecuzioni che furono effettuate durante quel periodo erano stabilite dall'autorità dei funzionari del governo locale.<ref>Clarke, 616; Frend, "Genesis and Legacy", 510. See also: Barnes, "Legislation"; de Sainte-Croix, "Persecuted?"; Musurillo, lviii–lxii; and Sherwin-White, "Early Persecutions."</ref> In Bitinia e Ponto nel [[111]], le ordinò il governatore imperiale Plinio;<ref>Drake, ''Bishops'', 87–93; Edwards, 579; Frend, "Genesis and Legacy", 506–8, citing Pliny, ''Epistaules'' 10.96.</ref> a [[Smirne]] (Izmir) nel [[156]] e Scilli vicino a [[Cartagine]] nel [[180]] le ordinò il proconsole; a Lione nel [[177]], le ordino il governatore provinciale.<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 5.1 (= Musurillo, 62–85); Edwards, 587; Frend, 508.</ref> Quando l'imperatore [[Nerone]] condannò a morte i cristiani per il loro presunto coinvolgimento nell'[[Grande incendio di Roma|incendio del 64]], lo fece in modo locale: non oltre confini della città di Roma.<ref>G. W. Clarke, "The origins and spread of Christianity," in ''Cambridge Ancient History'', vol. 10, ''The Augustan Empire'', ed. Alan K. Bowman, Edward Champlin, and Andrew Linott (Cambridge: Cambridge University Press, 1996), 869–70.</ref> Queste prime persecuzioni erano certamente violente, ma sporadiche, brevi e limitate in estensione,<ref>Clarke, 616; Frend, "Genesis and Legacy", 510; de Ste-Croix, "Persecuted?", 7.</ref> rappresentando una minaccia limitata per il cristianesimo nel suo insieme.<ref name="Robin Lane Fox 2006">Robin Lane Fox, ''The Classical World: An Epic History of Greece and Rome'' (Toronto: Penguin, 2006), 576.</ref> La molta ''capricciosità'' delle azioni ufficiali, però, fece diventare la paura della persecuzione dello stato molto presente nell'immaginario cristiano.<ref>Castelli, 38.</ref>
== Pescetariani famosi ==
Nel [[III secolo]], l'andamento cambiò. Gli imperatori diventarono più attivi e i funzionari del governo iniziarono a perseguire attivamente i cristiani, piuttosto che limitarsi solamente a rispondere alla volontà della folla.<ref>Drake, ''Bishops'', 113–14; Frend, "Genesis and Legacy", 511.</ref> Anche il Cristianesimo cambiò. I suoi praticanti non erano più semplicemente appartenenti "alle classi sociali più basse con il solo scopo di creare il malcontento"; alcuni cristiani erano ormai ricchi, o appartenenti alle classi sociali superiori.<ref>Origen, ''Contra Celsum'' 3.9, qtd. and tr. in Frend, "Genesis and Legacy", 512.</ref> Origene, scrivendo circa nel [[248]], racconta di "la moltitudine di persone diventata fedele, [comprende] anche i ricchi e le persone in posizioni di onore, e le signore di alta raffinatezza e nascita". La reazione ufficiale si fece più stretta. Nel [[202]], secondo la ''[[Historia Augusta]]'', una storia del [[IV secolo]] di dubbia affidabilità, [[Settimio Severo]] (193-211) emise un editto generale ostile nel quale vietava la conversione sia al Cristianesimo che all'Ebraismo.<ref>''Scriptores Historiae Augustae'', ''Septimius Severus'', 17.1; Frend, "Genesis and Legacy", 511. Timothy Barnes, at ''Tertullian: A Historical and Literary Study'' (Oxford: Clarendon Press, 1971), 151, calls this supposed rescript an "invention" of the author, reflecting his own religious prejudices instead of imperial policy under the Severans.</ref> [[Massimino Trace]] scrisse a proposito dei leader cristiani.<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 6.28, cited in Frend, "Genesis and Legacy", 513.</ref>{{#tag:ref|Clarke afferma che un'altra prova (Cyprian, ''Epistolae'' 75.10.1f; Origen ''Contra Celsus'' 3.15) mina il modo in cui Eusebio dipinge la politica di Massiminio, e, invece, sostiene la teoria di una persecuzione relativamente lieve.<ref>Clarke, 621–25.</ref>|group=notes}} Decio ([[249]]-[[251|51]]), chiedendo una dimostrazione di sostegno per la fede, proclamò che tutti gli abitanti dell'impero devono sacrificare agli dèi, mangiare carne sacrificale, e testimoniare a questi atti.<ref>Clarke, 625–27; Frend, "Genesis and Legacy", 513; Rives, 135.</ref> I cristiani erano ostinati nella loro inadempienza. I dirigenti della Chiesa, come [[papa Fabiano|Fabiano]], vescovo di Roma, e [[Babila di Antiochia|Babila, vescovo di Antiochia]], furono arrestati, processati e giustiziati,<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 6.39.4; Clarke, 632, 634; Frend, "Genesis and Legacy", 514.</ref> subirono lo stesso trattamento anche alcuni membri del laicato cristiano, come Pionio di Smirne.<ref>E. Leigh Gibson, "Jewish Antagonism or Christian Polemic: The Case of the ''Martyrdom of Pionius''," ''Journal of Early Christian Studies'' 9:3 (2001): 339–58.</ref>{{#tag:ref|Nonostante qualche laico fu perseguito, gli obbiettivi primari della persecuzione furono sempre il clero e i Cristiani più influenti.<ref>Dodds, 108, 108 n.2.</ref>|group=notes}} Il teologo cristiano Origene fu torturato durante la persecuzione e morì circa un anno dopo per le ferite conseguenti.<ref>Joseph Wilson Trigg, ''Origen'' (New York: Routledge, 1998), 61.</ref>
Questo è un elenco di persone che sono, o sono state, pescetariane.
La persecuzione di Dacio fu un grave colpo per la Chiesa.<ref>Clarke, 635; Frend, "Genesis and Legacy", 514.</ref> A Cartagine, si verificò l'apostasia di massa (la rinuncia della fede).<ref>Frend, "Genesis and Legacy", 514, citing Cyprian, ''De lapsis'' 8.</ref> A Smirne, il vescovo, Euctemon, sacrificò (agli dèi pagani) e incoraggiò gli altri a fare lo stesso.<ref>Frend, "Genesis and Legacy", 514, citing ''Martyrium Pionii'' 15 (= Musurillo, 156–57).</ref> Perché la Chiesa era stata in gran parte urbana, sarebbe dovuto essere facile identificare, isolare e distruggere la gerarchia della Chiesa. Questo non successe. Nel giugno del 251, [[Decio]] morì in battaglia, lasciando la sua persecuzione incompleta. Le sue persecuzioni non furono continuate per altri sei anni, permettendo ad alcune funzioni della Chiesa di riprendere.<ref>Frend, "Genesis and Legacy", 514.</ref> [ [[Valeriano]], amico di Decio, diventò imperatore nel [[253]]. Sebbene fosse creduto inizialmente "eccezionalmente amichevole" verso i cristiani,<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 7.10.3, qtd. and tr. in Frend, "Genesis and Legacy", 515.</ref> le sue azioni presto mostrarono il contrario. Nel luglio del [[257]], emise un nuovo editto persecutorio. Come punizione per seguire la fede cristiana, i cristiani avrebbero dovuto fronteggiare l'esilio o la condanna alle miniere. Nel mese di agosto del [[258]], emise un secondo editto, stavolta mettendo la morte come pena. Anche questa persecuzione entrò in fase di stallo nel giugno del 260, quando Valeriano fu catturato in battaglia e giustiziato. Suo figlio, [[Gallieno]] ([[260]]-68), concluse la persecuzione<ref>Frend, "Genesis and Legacy", 516.</ref> e inaugurò quasi 40 anni di libertà da sanzioni ufficiali, un periodo lodato da Eusebio come la "piccola pace della Chiesa".<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 7.15; Digeser, ''Christian Empire'', 52; Frend, "Genesis and Legacy", 517.</ref> La pace continuò indisturbata, salvo occasionali persecuzioni isolate, fino a che Diocleziano divenne imperatore.<ref>Frend, "Genesis and Legacy", 517.</ref>
===Persecuzione ed ideologica sotto la tetrarchia===
[[File:Istanbul - Museo archeol. - Diocleziano (284-305 d.C.) - Foto G. Dall'Orto 28-5-2006.jpg|thumb|upright=0.7|Statua di [[Diocleziano]] da [[Costantinopoli]].]]
{{Vedi anche|Tetrarchia}}
Diocleziano, acclamato imperatore il 20 novembre 284, fu un conservatore in ambito religioso, fedele al tradizionale culto romano. A differenza di [[Aureliano]] ([[270]]–[[275|75]]), Diocleziano non favorì alcun nuovo culto di se stesso. Preferì gli dèi più antichi gli [[Dodici dei (religione romana)|dèi dell'Olimpo]].<ref>Williams, 161.</ref> Tuttavia, Diocleziano volle ispirare una rinascita religiosa in generale.<ref name="Williams, 161–62">Williams, 161–62.</ref> Il panegirico rivolto a [[Massimiano]] dichiarava:
{{Citazione|Tu hai venerato gli dei con altari e statue, templi e offerte, che tu hai dedicato con il tuo nome e la tua immagine, la cui santità è aumentato dall'esempio che dai di venerazione per gli dei. Sicuramente, gli uomini ora dovranno capire quale potere risiede negli dei, se tu li adori con tanto fervore.}}<ref>''Panegyrici Latini'' 11(3)6, qtd. and tr. Williams, 162.</ref>
Come parte dei suoi piani per il rilancio della religione, Diocleziano investì negli edifici religiosi. Un quarto di tutte le iscrizioni riferite alle riparazioni di templi in Nord Africa tra il [[276]] e il [[295]] risalgono al regno di Diocleziano.<ref>Frend, "Prelude", 3.</ref> Egli associava se stesso con il capo del Pantheon romano, [[Giove (divinità)|Giove]], mentre il suo co-imperatore Massimiano, associava se stesso ad [[Ercole]].<ref>Bowman, "Diocletian", 70–71; Corcoran, "Before Constantine", 40; Liebeschuetz, 235–52, 240–43; Odahl, 43–44; Williams, 58–59.</ref> Questa connessione tra Dio e l'imperatore aiutò a legittimare le pretese di potere degli imperatori e accoppiava il governo imperiale con il culto tradizionale.<ref>Curran, 47; Williams, 58–59.</ref>
Diocleziano non insistette sul culto esclusivo di Giove e di Ercole, che sarebbe stato un drastico cambiamento nella tradizione pagana.
<!-- nella wiki inglese questo paragrafo è molto più lungo ma abbiamo una voce apposita, quindi io lo lascerei così -->
===Supporto pubblico===
Le comunità cristiane crebbero rapidamente in molte parti dell'impero (soprattutto in Oriente) dopo il [[260]], data in cui Gallieno portò la pace nella Chiesa.<ref>Davies, 93.</ref> I dati per calcolare le cifre sono quasi inesistenti, ma lo storico e sociologo Keith Hopkins ha dato stime grezze e sperimentali per la popolazione cristiana nel III secolo. Hopkins stima che la comunità cristiana sia cresciuta da una popolazione di 1,1 milioni nel 250 a una popolazione di 6 milioni nel 300, pari a circa il 10% della popolazione totale dell'[[Impero romano]].<ref>Hopkins, 191.</ref>{{#tag:ref|Hopkins assumes a constant growth rate of 3.35% ''per annum''. Hopkins' study is cited at Potter, 314. The historian [[Robin Lane Fox]] gives a smaller estimate of the Christian population in 300—4% or 5% of the empire's total population—but allows that Christian numbers grew as a result of the hardship of the years from 250 to 280.<ref>Lane Fox, 590–92. See also: Rodney Stark, ''The Rise of Christianity: A Sociologist Reconsiders History'' (Princeton: Princeton University Press, 1996).</ref>|group=notes}} I cristiani si moltiplicarono anche in campagna, dove prima non erano mai stati numerosi.<ref name="PLO">Frend, "Prelude", 2.</ref> Le chiese nella parte finale del III secolo non erano più tanto modeste quanto lo erano state nel primo e nel secondo secolo. Grandi chiese erano evidenti in varie grandi città in tutto l'impero.<ref>Keresztes, 379; Lane Fox, 587; Potter, 314.</ref> La chiesa di Nicomedia, era perino su una collina che dominava il palazzo imperiale.<ref>Keresztes, 379; Potter, 314.</ref> Queste nuove chiese probabilmente rappresentavano non solo l'enorme crescita della popolazione cristiana, ma anche il crescente benessere della comunità cristiana.<ref>Keresztes, 379.</ref>{{#tag:ref|Clarke argues against reading a large advancement in either the numbers or the social status of Christians into this data.<ref>Clarke, 615.</ref>|group=notes}} In alcune zone dove i cristiani erano influenti, come il Nord Africa e l'[[Egitto (provincia romana)|Egitto]], le divinità tradizionali continuavano a perdere credibilità.<ref name="PLO"/>
Non si sa quanto sostegno ci fu per la persecuzione all'interno dell'aristocrazia.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 21.</ref> Dopo la pace di Gallieno, i cristiani avevano raggiunto alti gradi nel governo romano. Diocleziano stesso promosse vari Cristiani a quelle cariche,<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8.6.2–4, 8.9.7, 8.11.2, cited in Keresztes, 379; Potter, 337, 661 n.16.</ref> e sua moglie e sua figlia potrebbe essere state simpatizzanti della Chiesa.<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 15.2, cited in Keresztes, 379; Potter, 337, 661 n.16.</ref> C'erano molti individui volenterosi di diventare martiri, e anche molti [[province romane|provinciali]] disposti a ignorare qualsiasi editti persecutori dagli imperatori. Anche [[Costanzo Cloro]] era noto per aver disapprovato le politiche persecutorie. Le classi inferiori dimostravano solo una piccola parte dell'entusiasmo che avevano dimostrato per le persecuzioni precedenti.<ref name="GHBL">Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 21; Clarke, 621–22.</ref>{{#tag:ref|Clarke cautions, however, that this shift in attitudes may simply be an artifact of the source material.<ref>Clarke, 621–22.</ref>|group=notes}} Esse non credevano più alle accuse infamanti che erano popolari nel I e II secolo.<ref>de Ste-Croix, "Persecuted?", 21.</ref> Forse, come lo storico Timothy Barnes ha suggerito, la Chiesa, ormai stabile e radicata da molto tempo, era diventata parte integrante della loro vita.<ref name="GHBL"/>
Entro i più alti ranghi dell'amministrazione imperiale, tuttavia, c'erano uomini che erano ideologicamente contrari alla tolleranza dei cristiani, come il filosofo [[Porfirio di Tiro]], e Sosiano Ierocle, governatore della [[Bitinia e Ponto|Bitinia]].<ref name="BCE2122">Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 21–22.</ref> Per E.R. Dodds, le opere di questi gli uomini hanno dimostrato "''l'alleanza degli intellettuali pagani con l'[[Establishment]]''".<ref>Dodds, 109.</ref> Ierocle reputava assurde le credenze cristiane. Se i cristiani avessero applicato i loro principi applicati in modo coerente, affermava, avrebbero pregato di [[Apollonio di Tiana]], invece di Gesù. I miracoli di Apollonio erano stati molto più impressionanti e Apollonio non aveva mai avuto il coraggio di chiamare se stesso "Dio".<ref>Lactantius, ''Divinae Institutiones'' 5.2.12–13; Digeser, ''Christian Empire'', 5.</ref> Le Scritture sono piene di "menzogne e contraddizioni";. Pietro e Paolo avevano spacciato falsità.<ref>Lactantius, ''Divinae Institutiones'' 5.2.3; Frend, "Prelude", 13.</ref> All'inizio del [[IV secolo]], un filosofo non identificato pubblicò un piccolo trattato nel quale attaccava i cristiani. Questo filosofo, che potrebbe essere stato un allievo di [[Giamblico]] tra i neoplatonici, aveva cenato più volte presso la corte imperiale.<ref>Lactantius, ''Divinae Institutiones'' 5.2.3ff; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 22.</ref> Diocleziano stesso era circondato da anti-cristiani.{{#tag:ref| Aurelius Victor describes the circle around Diocletian as an ''imminentium scrutator'';<ref>Aurelius Victor, ''Caes''. 39.48, cited in Keresztes, 381.</ref> Lactantius describes it as a ''scrutator rerum futurarum''.<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 10.1, cited in Keresztes, 381.</ref>|group=notes}}
==Prime persecuzioni==
===Cristiani nell'esercito===
{{Vedi anche|Riforma dioclezianea dell'esercito romano}}
A conclusione delle [[Guerre romano-sasanidi (224-363)|guerre persiane]] nel 299, i co-imperatori [[Diocleziano]] e [[Galerio]] viaggiarono dalla Persia alla Antiochia Sirana (Antakya). Il retore cristiano [[Lattanzio]] mise per iscritto che ad Antiochia gli imperatori erano impegnati in sacrificio e divinazione, nel tentativo di prevedere il futuro. Gli [[aruspici]], coloro che presagivano il futuro basandosi sulle viscere degli animali sacrificati, non erano in grado di leggere gli animali sacrificati e non riuscirono a farlo nemmeno dopo ripetute prove. Il maestro aruspice infine dichiarò che questo fallimento era il risultato di interruzioni nel processo causate da uomini profani. Alcuni cristiani nella famiglia imperiale erano stati osservati mentre facevano il segno della croce durante le cerimonie e furono accusati di aver interrotto la divinazione dei aruspici. Diocleziano, infuriato da questa piega presa dagli avvenimenti, dichiarò che tutti i membri della corte dovevano offrire sacrifici. Diocleziano e Galerio inviarono anche lettere al comando militare, chiedendo che l'intero esercito eseguisse i sacrifici e che in caso contrario fosse licenziato.<ref>[http://www.ccel.org/ccel/schaff/anf07.iii.v.x.html Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 10.1–5]; Barnes, "Sossianus Hierocles", 245; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 18–19; Davies, 78–79; Helgeland, 159; Liebeschuetz, 246–8; Odahl, 65. Secondo Helgeland l'evento avvenne nel 301</ref>.<ref>Helgeland, 159.</ref> Dal momento che non ci sono segnalazioni di spargimento di sangue nel racconto di Lattanzio, i cristiani nella famiglia imperiale devono essere sopravvissuti all'evento.
[[Eusebio di Cesarea]], uno storico ecclesiastico contemporaneo, racconta una storia simile: fu detto ai comandanti di dare ai propri soldati la possibilità di scegliere fra il sacrificare (agli dei pagani) o perdere l'incarico. Queste condizioni erano forti:un soldato avrebbe perso la sua carriera militare, la sua pensione statale e i suoi risparmi personali, ma non fatali. Secondo Eusebio l'epurazione ebbe largamente successo, ma Eusebio è confuso circa gli aspetti tecnici della manifestazione e la sua caratterizzazione della dimensione complessiva dell'apostasia è ambigua.<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8.4.2–3; Barnes, "Sossianus Hierocles", 246; Helgeland, 159.</ref> Eusebio, inoltre, attribuisce l'iniziativa dell'epurazione a Galerio, invece che a Diocleziano.<ref name="HKL">Davies, 89–92.</ref>
Lo studioso moderno [[Peter Davies]] ipotizza che Eusebio si stesse riferendo allo stesso evento al quale si riferiva Lattanzio, ma che aveva sentito dell'evento attraverso le voci pubbliche e non sapeva nulla di ciò che era avvenuto a corte, mentre Lattanzio lo sapeva. Dato che era l'esercito di Galerio ad essere stato purgato, Diocleziano lasciò il suo esercito in Egitto per sedare le continue rivolte, gli Antiocheni avrebbero comprensibilmente creduto che l'artefice fosse stato Galerio.<ref name="HKL"/> Lo storico [[David Woods]] sostiene, invece, che Eusebio e Lattanzio si riferiscano a eventi del tutto diversi. Eusebio, secondo Woods, descrive gli inizi della ''purificazione'' dell'esercito in Palestina, mentre Lattanzio descrive gli eventi a corte.<ref>Woods, "'Veturius'", 588.</ref>. Woods afferma che il passaggio rilevante nel Chronicon di Eusebio fu danneggiato nella traduzione in latino e che il testo di Eusebio originariamente situi gli inizi della persecuzione dell'esercito in un fortino a Betthorus (El-Lejjun, Giordania).<ref>Woods, "'Veturius'", 589.</ref>
Sia Eusebio che Lattanzio<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 10.6, 31.1 and Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8, app. 1, 3; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 19, 294; Keresztes, 381.</ref> che [[Costantino I|Costantino]] dichiarono che Galerio fu il primo promotore della purga militare e il suo primo beneficiario.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 19, 294.</ref> {{#tag:ref|Davies disputes Barnes' identification of Constantine's unnamed emperor (''Oratio ad Coetum Sanctum'' 22) with Galerius.<ref>Davies, 82–83.</ref>|group=notes}}. Diocleziano, a causa del suo grande conservatorismo religioso,<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 20; Corcoran, "Before Constantine", 51; Odahl, 54–56, 62.</ref> aveva ancora tendenze verso la tolleranza religiosa.{{#tag:ref|Barnes argues that Diocletian was prepared to tolerate Christianity—he did, after all, live within sight of Nicomedia's Christian church, and his wife and daughter were, if not Christians themselves (as per Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8.1.3; Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 15.1), at least sympathetic to the faith—but was successively brought closer and closer to intolerance under Galerius's influence.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 19–21.</ref> Galerio, al contrario, era un pagano devoto e appassionato. Secondo le fonti cristiane, egli fu sempre il principale sostenitore di tale persecuzione. Egli fu anche impaziente di sfruttare questa situazione a proprio vantaggio politico. Essendo l'imperatore di rango più basso, Galerio fu sempre elencato per ultimo nei documenti imperiali. Fino alla fine della guerra persiana nel 299, non aveva nemmeno avuto un grande palazzo.<ref>Jones, 71; Liebeschuetz, 235–52, 246–48. ''Contra'': Davies, 66–94.</ref> He was also eager to exploit this position to his own political advantage. .<ref>Odahl, 65.</ref> Lattanzio afferma che Galerio bramasse una posizione più alta nella gerarchia imperiale.<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 9.9–10; Odahl, 303 n.24.</ref> La madre di Galerio, Romula, era aspramente anti-cristiana, poiché lei era stata una sacerdotessa pagana in [[Dacia (regione storica)|Dacia]] e detestava i cristiani perché evitavano le sue celebrazioni.<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 11.1–2; Odahl, 66.</ref> Recentemente prestigioso e influente dopo le sue vittorie nella guerra persiana, Galerio potrebbe aver voluto compensare una precedente umiliazione ad Antiochia, in cui Diocleziano lo aveva ha costretto a camminare dietro la carovana imperiale, piuttosto che all'interno di essa. Il suo risentimento fece crescere il suo malcontento per le politiche ufficiali di tolleranza, dal 302 in poi, probabilmente sollecitò Diocleziano a emanare una legge contro i cristiani.<ref name="ReferenceA">Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 19.</ref> Poiché Diocleziano era già circondato da consiglieri anti-cristiani, questi suggerimenti gli furono consigliati con molta insistenza.<ref>Corcoran, ''Empire'', 261; Keresztes, 381.</ref>
===Persecuzione Manicheana===
Gli avvenimenti si calmarono dopo la persecuzione iniziale. Diocleziano rimase ad Antiochia per i successivi tre anni. Visitò l'Egitto una volta, durante l'inverno del 301-302, dove diede inizio al sussidio di grano per la disoccupazione ad Alessandria.<ref name="ReferenceA"/> In Egitto, alcuni manichei, seguaci del profeta Mani, furono denunciati alla presenza del proconsole d'Africa. Il 31 marzo 302, in un rescritto da Alessandria, Diocleziano, dopo aver consultato il proconsole per l'Egitto, ordinò che i [[manichei]] e i loro capi sarebbero dovuti essere bruciati vivi insieme alle loro Scritture.<ref name="GHH">Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 20; Clarke, 648, citing ''Inscriptiones Latinae Selectae'' 660 and ''Mosiacarum et Romanarum Legum Collatio'' 25.36–8.</ref> Questa era la prima volta in assoluto che una persecuzione imperiale chiedeva la distruzione di letteratura sacra.<ref>H.M. Gwatkin, "Notes on Some Chronological Questions Connected with the Persecution of Diocletian," ''English Historical Review'' 13:51 (1898): 499.</ref> I Manichei appartenenti alle classi sociali inferiori furono condannati a morte, mentre quelli che appartenevano alle classi sociali superiori furono mandati a lavorare nelle cave del [[Proconneso]] (Isola di Marmara) o nelle miniere di Phaeno. Tutte le proprietà manichee furono sequestrate e depositate nel tesoro imperiale.<ref name="GHH"/>
Diocleziano trovava molte cose offensive nella religione manichea. La sua difesa dei culti tradizionali romani lo spinse a usare il linguaggio del fervore religioso.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 20.</ref> Il proconsole d'Africa trasmise a Diocleziano un'indagine ansiosa sui Manichei. Alla fine di marzo 302, Diocleziano rispose: i manichei "hanno creato nuove e finora sconosciuto sette in opposizione alle credenze più antiche in modo che essi possano scacciare le dottrine che ci furono date in passato dalla grazia divina, per il bene della propria dottrina depravata".<ref name="DEPR">''Mosiacarum et Romanarum Legum Collatio'' 15.3.3f, qtd. and tr. in Clarke, 648.</ref> Continuava: "la nostra paura è che con il passare del tempo, essi si adopereranno...per infettare...tutto il nostro impero...come con il veleno di un serpente maligno". Scrisse "L'antica religione non dovrebbe essere criticata da una appena creata".<ref name="DEPR"/> I cristiani dell'impero erano vulnerabili alla stessa linea di pensiero.<ref>Clarke, 647–48.</ref>
===Diocleziano e Galerio, 302-303===
Diocleziano era ad Antiochia nell'autunno del 302, quando si verificò un esempio successivo di persecuzione. Il diacono Romanus visitava un tribunale mentre sacrifici preliminari erano in corso e interruppe le cerimonie, denunciando l'atto a voce alta. Fu arrestato e condannato ad essere bruciato vivo, ma Diocleziano annullò la decisione e decise, invece, di fargli tagliare la lingua. Romanus sarebbe stato giustiziato il 17 novembre 303. L'audacia di questo cristiano dispiacque a Diocleziano, e lasciò la città verso [[Nicomedia]] per spassare lì l'inverno accompagnato da Galerio.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 20–21.</ref>
In tutti questi anni il ''didascalismo'' morale e religioso degli imperatori stava raggiungendo un livello febbricitante, ora, per volere di un oracolo, stava per raggiungere il suo picco.<ref>Lane Fox, 595.</ref> Secondo Lattanzio, Diocleziano e Galerio litigarono sulla politica imperiale verso i cristiani a Nicomedia nel 302. Diocleziano sosteneva che vietare ai cristiani di applicarsi alla burocrazia alla carriera militare sarebbe sufficiente per placare gli dei, mentre Galerio spingeva per il loro sterminio. I due uomini cercarono di risolvere la loro controversia con l'invio di un messaggero per consultare l'oracolo di [[Apollo]] a [[Didyma]].<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 10.6–11; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 21; Odahl, 67.</ref>. Anche Porfido potrebbe essere stato presente a questo incontro.<ref>Schott, "Porphyry on Christians", 278; Beatrice, 1–47; Digeser, ''Christian Empire'', ''passim''.</ref> Al suo ritorno il messaggero disse alla corte che "il male sulla terra"<ref>Eusebius, ''Vita Constantini'' 2.50. Davies (80 n.75) believes that this should be re-written as "the ''profane'' on earth".</ref> ostacolava la capacità di Apollo di parlare. Questo "male", Diocleziano fu informato dai membri della corte, potrebbe riferirsi solo ai cristiani dell'impero. Agli ordini della sua corte, Diocleziano accettò le richieste di una persecuzione universale.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 21; Elliott, 35–36; Keresztes, 381; Lane Fox, 595; Liebeschuetz, 235–52, 246–48; Odahl, 67; Potter, 338.</ref>
==Grande persecuzione==
===Primo editto===
Il 23 febbraio [[303]], Diocleziano ordinò la distruzione totale della chiesa cristiana di nuova costruzione a Nicomedia e fece bruciare le scritture lì contenute e saccheggiare i suoi tesori.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 22; Clarke, 650; Odahl, 67–69; Potter, 337.</ref> Il 23 febbraio ci fu la festa ''[[Terminalia (festività)|Terminalia]]'', in onore di [[Terminus]], il dio dei confini. È stato il giorno in cui avrebbero voluto estinguere il cristianesimo.<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'', 12.1; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 21; Gaddis, 29; Keresztes, 381.</ref> Il giorno dopo il primo "editto contro i cristiani" di Diocleziano fu pubblicato.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 22; Clarke, 650; Potter, 337; de Ste Croix, "Aspects", 75; Williams, 176.</ref><ref>The edict might not actually have been an "edict" in the technical sense; Eusebius does not refer to it as such, and the passage in the ''Passio Felicis'' which includes the word ''edictum'' ("''exiit edictum imperatorum et Caesarum super omnem faciem terrae''") may simply have been written to echo [[Census of Quirinius#The Census in the New Testament|Luke 2:1]] ("''exiit edictum a Caesare Augusto ut profiteretur universus orbis terrae''").</ref> Gli obiettivi principali di questa normativa erano, come lo erano stati durante la persecuzione di Valerio, le proprietà dei Cristiani e gli esponenti religiosi. L'editto ordinò la distruzione delle scritture cristiane, dei libri liturgici e dei luoghi di culto in tutto l'Impero, e proibì ai cristiani di radunarsi per il culto. I cristiani furono privati anche del diritto di petizione ai tribunali, cosa che li rendeva potenziali oggetti della tortura giudiziaria; i cristiani non potevano rispondere alle cause intentate contro di loro in tribunale. Infine i [[senatore romano|senatori]] cristiani, gli [[equites]], i [[decurione|decurioni]], i veterani, e i soldati furono privati dei loro ranghi, e i liberti imperiali furono nuovamente ridotti in schiavitù.
Diocleziano chiese che l'editto fosse perseguito "senza spargimento di sangue",<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 11.8, qtd. in Clarke, 651; Keresztes, 381.</ref> opponendosi a Galerio che voleva che tutti coloro che rifiutavano di sacrificare (agli dei pagani) fossero bruciati vivi.<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 11.8, cited in Keresztes, 381.</ref> A dispetto della richiesta di Diocleziano, i giudici locali spesso applicarono esecuzioni durante la persecuzione, poiché la pena capitale era tra i loro poteri discrezionali.<ref name="Clarke, 651">Clarke, 651.</ref> Il consiglio di Galerio (di bruciarli vivi) diventò un metodo comune per l'esecuzione dei cristiani in Oriente.<ref>Keresztes, 381.</ref> Dopo che l'editto fu pubblicato a Nicomedia, un uomo di nome Eutius lo strappò e lo fece a pezzi, gridando "Ecco questo è il successo che hai fra i Gotici e i Sarmati!". Poco dopo fu arrestato per tradimento, torturato e bruciato vivo, diventando il primo martire dell'editto.<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 13.2 and Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8.5.1; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 22; Corcoran, ''Empire'', 179; Williams, 176. The quotation is from Lactantius, and the translation by Williams.</ref>{{#tag:ref|Gaddis writes that the quotation may be a slur on Galerius's trans-Danubian ancestry.<ref>Gaddis, 30 n.4.</ref>|group=notes}} Le disposizioni dell'editto erano conosciute e applicate in Palestina da marzo o aprile (appena prima di Pasqua), ed erano in uso da parte di funzionari locali in Nord Africa da maggio o giugno;<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8.2.4; ''De Martyribus Palestinae'' praef.; and ''Acta Felicis'' (= Musurillo, 266–71); Corcoran, ''Empire'', 180; Clarke, 651; Keresztes, 382; Potter, 337.</ref> il primo martire a Cesarea fu il 7 giugno.<ref>Eusebius, ''De Martyribus Palestinae'' 1.1–2, cited in Corcoran, ''Empire'', 180.</ref> L'editto entrò in vigore a [[Cirta]] il 19 maggio.<ref>Optatus, Appendix 1; Corcoran, ''Empire'', 180.</ref> Il primo editto era l'unico editto giuridicamente vincolante in Occidente.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 23; Corcoran, ''Empire'', 181–82.</ref> In Oriente, invece, progressivamente si idearono leggi sempre più severe.
===Secondo editto===
Nell'estate del 303,<ref>Corcoran, ''Empire'', 181.</ref> in seguito a una serie di ribellioni a [[Melitene]] (Malatya, Turchia) e in Siria, fu pubblicato un secondo editto, che ordinava l'arresto e la detenzione di tutti i vescovi e i sacerdoti.<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8.2.5; 8.6.8–9 and ''De Martyribus Palestinae'' praef. 2; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 24; Corcoran, ''Empire'', 181; de Ste Croix, "Aspects", 76.</ref> Secondo lo storico [[Roger Rees]], non vi era alcuna necessità logica per questo secondo editto; Diocleziano lo aveva emesso perché era inconsapevole del fatto che il primo editto fosse in corso o perché pensava che il primo editto non stesse funzionando abbastanza velocemente.<ref>Rees, 63.</ref> A causa della pubblicazione del secondo editto, i carceri si cominciarono a riempire: il sistema carcerario sottosviluppato del tempo non poteva gestire tutti i diaconi, i lettori, i sacerdoti, i vescovi, e gli esorcisti che venivano arrestati. Eusebio scrive che l'editto aveva fatto arrestare così tanti sacerdoti che criminali comuni dovevano essere rilasciati.<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8.6.8–9; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 24; de Ste Croix, "Aspects", 76.</ref>
===Terzo editto===
In previsione dell'incombente ventesimo anniversario del suo regno il 20 novembre 303, Diocleziano dichiarò un'amnistia generale in un terzo editto. Ogni sacerdote imprigionato sarebbe stato liberato se avesse accettato di fare un sacrificio agli dei.<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8.6.10; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 24; Corcoran, ''Empire'', 181–82; de Ste Croix, "Aspects", 76–77.</ref> Diocleziano probabilmente con questo editto stava cercando di farsi un po' di buona pubblicità. Però potrebbe anche averlo fatto per cercato di fratturare la comunità cristiana pubblicizzando il fatto che il suo clero avevano apostatato (aveva rinnegato il cristianesimo).<ref>Rees, 64.</ref> La richiesta di sacrificare agli dei pagani era inaccettabile per molti dei prigionieri, ma i custodi spesso riuscirono ad ottenere almeno la conformità nominale. Alcuni membri del clero sacrificarono volentieri, altri lo fecero a causa del dolore della tortura. I custodi erano desiderosi di liberarsi del clero in mezzo a loro. Eusebio, nella sua opera ''[[Martiri della Palestina]]'', riporta il caso di un uomo a cui, dopo averlo portato a un altare sacrificale, presero a forza le mani e gli fecero compiere il sacrificio. Il suo atto di sacrificio fu riconosciuto dal sacerdote e di conseguenza fu liberato sommariamente. Di altri si disse che avevano sacrificato anche se in realtà non avevano fatto nulla.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 24, citing Eusebius, ''De Martyribus Palestinae'' (S), praef. 2; (S) 1.3–4; (L) 1.5b; and ''Historia Ecclesiastica'' 8.2.5, 6.10; Corcoran, ''Empire'', 181–82; de Ste Croix, "Aspects", 76–77; Keresztes, 383.</ref>
===Quarto editto===
Nel 304, il quarto editto ordinò a tutte le persone, uomini, donne e bambini, di raccogliersi in uno spazio pubblico e di offrire un sacrificio collettivo. Se si fossero rifiutati, sarebbero stati giustiziati.<ref>Eusebius, ''De Martyribus Palestinae'' 3.1; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 24; Liebeschuetz, 249–50; de Ste Croix, "Aspects", 77.</ref> La data precisa dell'editto è sconosciuta,<ref>Baynes, "Two Notes", 189; de Ste Croix, "Aspects", 77.</ref> ma probabilmente fu emesso nel gennaio o nel febbraio del 304, e veniva applicato nei Balcani a marzo.<ref>de Ste Croix, "Aspects", 77.</ref> L'editto fu applicato a [[Tessalonica]] (Salonicco, Grecia) nel mese di aprile 304,<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 24, citing ''Martyrion ton hagion Agapes, Eirenes kai Chiones''.</ref> e in Palestina poco dopo.<ref>Eusebius, ''De Martyribus Palestinae'' 3.1; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 24.</ref> Questo ultimo editto non fu applicato fino in fondo nei domini di Massimiano e Costanzo. In Oriente rimase applicabile fino al rilascio dell'[[Editto di Milano]] da parte di Costantino e Licinio nel [[313]].<ref>Liebeschuetz, 250–51.</ref>
===Rinunce, instabilità e rinnovata tolleranza, 305-311===
Diocleziano e Massimiano si dimisero il 1º maggio [[305]]. [[Costanzo Cloro]] e [[Galerio]] divennero Augusti (imperatori anziani), mentre due nuovi imperatori, [[Flavio Severo]] e [[Massimino Daia]], divennero Cesari (imperatori giovani).<ref name="SUCC">Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 26–27; Odahl, 72–74; Southern, 152–53.</ref> Secondo Lattanzio, Galerio aveva forzato la mano di Diocleziano nella materia, e aveva assicurato la nomina di amici leali all'ufficio imperiale.<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 18; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 25–26; Odahl, 71.</ref> In questa "seconda Tetrarchia", sembra che solo gli imperatori orientali, Galerio e Massimino, abbiano continuato con la persecuzione.<ref>Keresztes, 384.</ref> Mentre abbandonavano l'incarico, Diocleziano e Massimiano probabilmente immaginavano che il cristianesimo fosse lì lì per morire: le Chiese erano state distrutte, la gerarchia della Chiesa era stata fortemente perseguita, e l'esercito e il servizio civile erano stati ''depurati'' (dai Cristiani). Eusebio dichiara che gli apostati della fede erano "innumerevoli" (μυρίοι) in numero.<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8.3.1, qtd. in Clarke, 655.</ref> In un primo momento, la nuova Tetrarchia sembrava ancora più forte della prima. Massimino, in particolare, era impaziente di perseguitare.<ref>Clarke, 655.</ref> Nel 306 e 309, egli pubblicò i suoi editti con i quali esigeva un sacrificio universale.<ref>Eusebius ''De Martyribus Palestinae'' 4.8, 9.2; Keresztes, 384.</ref> Eusebio accusa anche Galerio di insistere con le persecuzioni.<ref>Clarke, 655, citing Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 8.14.9ff.</ref>
In Occidente, invece, stava per crollare ogni intento di repressione della Tetrarchia. Costantino, figlio di Costanzo, e [[Massenzio]], figlio di Massimiano, furono trascurati nella successione dei Diocleziani, cosa che offese i genitori e fece arrabbiare i figli:<ref name="SUCC"/> Costantino, contro la volontà di Galerio, successe al padre il 25 luglio [[306]]. Egli concluse immediatamente eventuali persecuzioni in corso e offrì ai cristiani la piena restituzione di ciò che avevano perso durante la persecuzione.<ref>Lactantius, ''De Mortibus Persecutorum'' 24.9 and ''Divinae Institutiones'' 1.1.13; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 28.</ref> Questa dichiarazione diede a Costantino l'occasione di ritrarre se stesso come un possibile liberatore dei cristiani oppressi in tutto il mondo.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 28.</ref> Massenzio, nel frattempo, aveva preso con la forza Roma il 28 ottobre del 306, e ben presto portò la tolleranza a tutti i cristiani nel suo regno..<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 30, 38.</ref> Galerio fece due tentativi di spodestare Massenzio, ma fallì entrambe le volte. Durante la prima campagna contro Massenzio, Severo fu catturato, imprigionato e giustiziato.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 30–31.</ref>
===La pace di Galerio e l'editto di Milano===
L'editto di Milano fu firmato da Costantino e Licinio nel 313 d.C. Attraverso questo editto permisero a tutti gli abitanti dell'Impero piena libertà di manifestare il proprio culto. Le motivazione del provvedimento furono soprattutto di carattere politico ma la tradizione vuole attribuire questa decisione ad un sogno fatto da Costantino nel 312 , alla vigilia con lo scontro con il suo rivale Massenzio; nel sogno Dio gli consigliava di porre sugli scudi dei soldati una croce. Quanto all'altro firmatario dell'editto, Licino, era pagano e lo rimase per tutta la vita.
==Variazione regionale==
{| border="2" cellpadding="4" cellspacing="0" style="float: right; margin-left: 2em; margin-right: 1em; margin: 0 0 0 0; border: 1px #aaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 85%"
|colspan = "4" align="center" |'''Martirii in Oriente (dubbio)'''
|-
!
! Asia Minore
! Oriente
! Danubio
|-
| Provincie di Diocleziano (303–305) || <center>26<ref>Davies, 68 n.6.</ref></center> || <center>31<ref>Davies, 68 n.7.</ref></center> ||
|-
| Provincie di Galerio (303–305) || || || <center>14<ref>Davies, 69 n.8.</ref></center>
|-
| Provincie di Galerio (senza data) || || || <center>8<ref>Davies, 69 n.9.</ref></center>
|-
| Provincie di Galerio (305–311) || <center>12<ref>Davies, 69 n.10.</ref></center> || || <center>12<ref>Davies, 69 n.11.</ref></center>
|-
|colspan = "4" align="center" | Secondo Davies, 68–69.{{#tag:ref|Queste cifre contano solo il numero totale di martiriazioni, non il numero di individui martirizzati.<ref name="DAV68">Davies, 68.</ref> Davies trae i suoi dati dagli atti dei martiri collezionati dai [[Bollandisti]].|group=notes}}
|}
[[File:Tetrarchy map3.jpg|thumb|upright=1.4|Mappa dell'Impero Romano sotto la Tetrarchia, Che mostra le divisioni e le aree di influenza dei quattro tetrarchi.]]
L'applicazione delle disposizioni persecutorie fu incoerente fra regione e regione.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 148–50.</ref> Poiché i Tetrarchi erano quasi totalmente sovrani nelle loro regni,<ref>Corcoran, "Before Constantine", 45–46; Williams, 67.</ref> essi avevano un bel po' di controllo sulla politica persecutoria. Nel regno di Costanzo (Gran Bretagna e Gallia), la persecuzione fu, al massimo, applicato solo debolmente;<ref name="Clarke, 651"/> nel regno di Massimiano (Italia, Spagna e Africa), fu saldamente applicata, e in Oriente, sotto Diocleziano (Asia Minore , Siria, Palestina ed Egitto) e Galerio (Grecia e Balcani), le sue disposizioni furono applicate con più fervore che altrove.<ref>Lane Fox, 596; Williams, 180.</ref> Per le province orientali, Peter Davies fece una tabella del numero totale di martiri per un articolo sul Journal of Theological Studies.<ref name="DAV68"/> Davies sosteneva che le cifre, anche se basate sulle collezioni di ''acta'' che erano incomplete e solo parzialmente affidabili, permettono di capire che la persecuzione fu più dura sotto Dioclezaino che sotto Galerio.<ref>Davies, 68–69.</ref> Lo storico Simon Corcoran, in un passaggio sulle origini dei primi editti di persecuzione, criticò l'eccessivo affidamento di Davies su questi ''documenti sul martirio dubbi'' e ha respinse le sue conclusioni.<ref>Corcoran, ''Empire'', 261 n.58.</ref>
===Britannia e Gallia===
===Africa===
===Italia e Spagna===
===Nicomedia===
===Palestina e Siria===
====Prima dell'editto di tolleranza di Galerio====
====Dopo l'editto di tolleranza di Galerio====
===Egitto===
==Esito==
La persecuzione di Diocleziano fu fondamentalmente infruttuosa. Come uno storico moderno l'ha definita, era semplicemente "troppo poco e troppo tardi".<ref name="Robin Lane Fox 2006"/> I cristiani non sono mai stati sterminati sistematicamente in ogni parte dell'impero, e l'evasione cristiana minava continuamente applicazione delle disposizioni.<ref>Clarke, 651; Lane Fox, 597–98.</ref> Alcuni corrompettero nella loro strada per la libertà.<ref>Lane Fox, 597–98.</ref> Il cristiano Copres fuggì per un cavillo:per evitare di sacrificare in tribunale, diede a suo fratello la carica di procuratore, e lo fece fare a lui.<ref>''Oxyrhynchus Papyri'' 2601, tr. J.R. Rhea, quoted in Barnes, "''Constantine and the Bishops''", 382; Lane Fox, 598.</ref> Molti semplicemente fuggirono. Eusebio , nella sua ''Vita Constantini'', dichiarò che " una volta di più i campi e i boschi hanno ricevuto gli adoratori di Dio».<ref>Eusebius, ''Vita Constantini'' 11.2, qtd. and tr. Nicholson, 50.</ref> Per i teologi contemporanei, non vi era alcun peccato in questo comportamento (nel fuggire). Lattanzio dichiarò che Cristo stesso lo aveva incoraggiato,<ref>Lactantius, ''Divinae Institutiones'' 4.18.1–2, qtd. and tr. Nicholson, 49.</ref> e il vescovo Pietro di Alessandria citò Matteo 10:23 ("Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra"<ref>''King James Version'', qtd. in Nicholson, 51.</ref>), a sostegno della tattica di fuggire.<ref>Nicholson, 50–51.</ref>
===Partecipazione dei pagani===
La folla pagana era più in sintonia con le sofferenze dei cristiani di quanto non fosse in passato.<ref>Drake, 149–53; Lane Fox, 598–601.</ref> Lattanzio, Eusebio e Costantino scrissero di essere disgustati dagli eccessi dei persecutori. Costantino scriveva di essere ''stanco e disgustato'' dalle crudeltà che i carnefici avevano commesso.<ref>Constantine, ''Oratio ad Sanctum Coetum'' 22, qtd. and tr. in Drake, 150.</ref>
===I martiri===
La forza d'animo dei martiri di fronte alla morte aveva fatto guadagnare rispettabilità alla fede rispetto al passato,<ref>Drake, 98–103.</ref> anche se probabilmente fece convertire poche persone.<ref>Lane Fox, 441; MacMullen, 29–30</ref> Il pensiero del martirio, tuttavia, sosteneva i cristiani sotto processo e in carcere, rendendo più robusta la loro fede.<ref>Lane Fox, 441.</ref> Legato indissolubilmente con la promessa della vita eterna, il martirio si dimostrava interessante per un segmento crescente della popolazione pagana che era, per citare Dodds, "innamorato della morte".<ref>Dodds, 135.</ref> Per utilizzare celebre frase di Tertulliano, ''il sangue dei martiri è il seme della Chiesa''.<ref>Tertullian, ''Apologeticus'' 50; Dodds, 133; MacMullen, 29–30.</ref>
===Periodo successivo===
Nel 324, Costantino, il convertito cristiano, governò l'intero impero da solo. Il Cristianesimo diventò il più grande beneficiario della liberalità imperiale.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 48–49, 208–13.</ref> I persecutori erano stati sconfitti . Come lo storico J. Liebeschuetz scrisse: "Il risultato finale della Grande Persecuzione fornì una testimonianza della verità del cristianesimo che esso (il Cristianesimo) non avrebbe potuto vincere in nessun altro modo".<ref>Liebeschuetz, 252.</ref> Dopo Costantino , la cristianizzazione dell'impero romano sarebbe continuata a ritmo sostenuto. Sotto Teodosio, il cristianesimo divenne la religione di stato.<ref>Iole Fargnoli, "Many Faiths and One Emperor: Remarks about the Religious Legislation of Theodosius the Great," ''Revue Internationale des Droits de l'Antiquité'' 53 (2006): 146.</ref> Nel 5° secolo , il cristianesimo era la fede predominante dell'impero, e riempì lo stesso ruolo che paganesimo aveva avuto fino alla fine del 3° secolo.<ref>Warren Treadgold, ''A History of the Byzantine State and Society'' (Standford: Stanford University Press, 1997), 122. See also: MacMullen, vii, and ''passim''.</ref> A causa della persecuzione, tuttavia, un certo numero di comunità cristiane fu diviso tra coloro che avevano rispettato le autorità imperiali (traditores) e coloro che avevano rifiutato di rispettarle. In Africa, i donatisti, che proestarono l'elezione del presunto ''traditor'' Ceciliano al vescovado di Cartagine, continuarono a resistere l'autorità della Chiesa centrale fino a dopo il 411.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 56; Tilley, ''Martyr Stories'', xi.</ref> Le Melitians in Egitto lasciarono la Chiesa egiziana divisa in modo simile.<ref name="Leadbetter, 259">Leadbetter, 259.</ref>
==Giudizio dei posteri==
Nelle generazioni future, sia i cristiani che i pagani avrebbero visto il periodo di Diocleziano come, nelle parole del teologo Henry Chadwick, "l'incarnazione della ferocia irrazionale".<ref>Chadwick, 179.</ref> Per i cristiani medievali, Diocleziano era il più ripugnante di tutti gli imperatori romani.<ref>Richard Gerberding, "The later Roman Empire," in ''The New Cambridge Medieval History'', vol. 1, ''c.500–c.700'', ed. Paul Fouracre (New York: Cambridge University Press, 2005), 21.</ref> Dal 4 ° secolo, i cristiani avrebbero descritto la "Grande persecuzione" del regno di Diocleziano, come un bagno di sangue.<ref name="Curran, 50">Curran, 50.</ref> Il Liber Pontificalis, una raccolta di biografie di papi, dichiara che ci furono 17.000 martiri, all'interno di un singolo periodo di trenta giorni.<ref>''Liber Pontificalis'' 1.162; Curran, 50.</ref> nel 4 ° secolo, i cristiani crearono un "culto dei martiri" in omaggio ai caduti.<ref name="B177C50">Barnes, ''New Empire'', 177–80; Curran, 50.</ref> Gli agiografi ritraevano una persecuzione molto più ampia di quella che era stata realmente,<ref>de Ste Croix, "Aspects", 103–4.</ref> e dei cristiani responsabili di questo culto lavorarono di fantasia con i fatti. Ritenevano che la loro "età eroica" di martiri, o "Era dei Martiri ", fosse cominciata con l'adesione di Diocleziano alla carica di imperatore nel 284, invece che nel 303, quando le persecuzioni iniziarono effettivamente. Inoltre essi fabbricarono un gran numero di racconti di martiri (a dire il vero, la maggior parte dei racconti di martiri superstiti era falsa), esagerarono i fatti in altri e ricamarono i veri racconti con dettagli miracolosi.<ref name="B177C50"/> Fra i documenti sui martiri che ci sono pervenuti, solo quelli di Agnese, Sebastiano, Felix e Adauctus, e Marcellino e Pietro sono anche solo lontanamente storici.<ref name="Curran, 50"/> Ci si interrogò su queste scritture tradizionali, quando Henry Dodwell, Voltaire, e più famosamente Edward Gibbon si interrogarono sui racconti tradizionali dei martiri cristiani.<ref>David Womersley, ''The Transformation of'' The Decline and Fall of the Roman Empire, (New York: Cambridge University Press, 1988), 128, 128 n.109.</ref>
===Cosa ne pensa Edward Gibbon===
Nel capitolo finale del primo volume della sua Storia della decadenza e caduta dell'impero romano(1776), Gibbon afferma che i cristiani avevano molto esagerato la portata delle persecuzioni subite.
{{citazione|Dopo che la chiesa aveva trionfato su tutti i suoi nemici, l'interesse e la vanità dei prigionieri li spingeva a magnificare il merito della loro sofferenza.<ref name="WT128">Womersley, ''Transformation'', 128.</ref> Un'adatta distanza di tempo e di luogo ha dato un ampio spazio al progresso della finzione, e i frequento esempi che potrebbero essere proclamati santi martiri, le cui ferite erano state immediatamente guarite, la cui forza era stata rinnovata, e il cui membro perso era stato miracolosamente restaurato, erano estremamente convenienti allo scopo di rimuovere ogni difficoltà, e di mettere a tacere ogni obiezione. Le leggende più stravaganti, furono inventate per l'onore della chiesa, applaudite dalla folla incredula e appoggiati dalla potenza del clero nonostante fossero basate sulla dubbia storia ecclesiastica.<ref>Gibbon, ''Decline and Fall'', ed. David Womersley (London: Allen Lane, 1994), 1:578.</ref>}}
Nel corso della sua storia, Gibbon implica che la Chiesa primitiva minava le virtù tradizionali romane, e in tal modo compromise la salute della società civile.<ref name="WT128"/> Quando Gibbon cercò di ridurre il numero dei martiri nella sua ''Storia'', si pensò che avesse l'intenzione di diminuire la Chiesa e negare la storia sacra. Fu attaccato per la sua presunta irreligiosità di stampa.<ref>J. G. A. Pocock, ''Barbarism and Religion'', vol. 5, ''Religion: The First Triumph'' (Cambridge: Cambridge University Press, 2010), ix–xi, 34; Patricia B. Craddock, ''Edward Gibbon: Luminous Historian, 1772–1794'' (Baltimore: Johns Hopkins University Press, 1989), 60–61, 122.</ref> Lo studioso dei classici contemporaneo Richard Porson derise Gibbon, scrivendo che la sua umanità non dormiva mai, "a meno che quando le donne sono violentate, o i cristiani perseguitati".<ref>Porson, ''Letters to Mr. Archdeacon Travis'' (1790), xxviii, qtd. in Womersley, ''Gibbon and the 'Watchmen of the Holy City': The Historian and his Reputation 1776–1815'' (New York: Oxford University Press, 2002), 184–85 n.39.</ref>
===Giudizio degli storici moderni===
Storici successivi, tuttavia, enfatizzarono ancora di più quanto sostenuto da Gbbon. Come marxista<ref>[http://www.cpgb.org.uk/worker2/index.php?action=viewarticle&article_id=1000907 ''Weekly Worker'' obituary, retrieved Sept. 26, 2010]</ref> lo storico G.E.M. de Ste. Croix scrisse nel 1954 , "La cosiddetta Grande Persecuzione è stata esagerata nella tradizione cristiana in una misura che neanche Gibbon ha pienamente capito."<ref>de Ste. Croix, "Aspects", 104.</ref> Nel 1972, lo storico ecclesiastico Hermann Dörries era imbarazzato ad ammettere ai suoi colleghi che le sue simpatie erano nei confronti dei cristiani, piuttosto che nei confronti dei loro persecutori.<ref>Hermann Dörries, ''Constantine the Great'', trans. R.H. Bainton (New York: Harper & Row, 1972), 13 n. 11.</ref> WHC Frend stima che 3.000-3.500 cristiani furono uccisi nella persecuzione.<ref>Frend, ''Martyrdom and Persecution'', 393–94; Liebeschuetz, 251–52.</ref> Nonostante il numero di racconti verificabili di veri martiri sia crollato, e le stime del tasso di mortalità totale siano state ridotte, alcuni scrittori moderni sono meno scettici di Gibbon a proposito della gravità della persecuzione. Come l'autore Stephen Williams scrisse nel 1985 , "anche tenendo conto di un margine di invenzione, ciò che rimane è abbastanza terribile. A differenza di Gibbon, noi viviamo in un'epoca che ha sperimentato cose simili, e sa quanto è insicuro il sorriso di incredulità degli umani a tali fonti. Le cose potrebbero essere state tanto terribili quanto le nostre peggiori fantasie".<ref name="Williams, 179">Williams, 179.</ref>
== Vittime ==
Tra le numerose vittime della persecuzione, molte sono state successivamente [[canonizzazione|canonizzate]]. Tra queste:
{{Colonne}}
* [[Mira Aroyo]]<ref>[http://www.cutoutandkeep.net/snippets/issue11/ladytron/ Ladytron in Snippets Magazine Issue 11 - Speak Your Mind Issue on Cut Out + Keep<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Sant'Efisio]] († [[303]])
* [[Tracy Chapman]]<ref name="Vivinetto (2000)">Vivinetto, G., 2000. Chapman giggles; reporter hatches heckling plan. ''[[St. Petersburg Times]]'', <nowiki>[</nowiki>internet<nowiki>]</nowiki> 14 September. Available at [http://www.sptimes.com/News/091400/Weekend/Chapman_giggles_repor.shtml http://www.sptimes.com/News/091400/Weekend/Chapman_giggles_repor.shtml] <nowiki>[</nowiki>Accessed 10 June 2009<nowiki>]</nowiki></ref>
* [[Sant'Agnese]] († [[305]])
* [[Ted Danson]]<ref name="Late Night with Conan O'Brien (2007)">''[[Late Night with Conan O'Brien]]'', 2007. <nowiki>[</nowiki>TV programme<nowiki>]</nowiki> [[Broadway Video]], [[Conaco]], [[Universal Media Studios]], [[NBC]], 27 September 2007.</ref>
* [[Anastasia di Sirmio]] († [[304]])
* [[Alan Davies (attore)|Alan Davies]]<ref>http://dave.uktv.co.uk/hall-of-fame/daves-mates/alan-davies/</ref><ref name="Ready Steady Cook (2008)">''[[Ready Steady Cook]]'', 2008. <nowiki>[</nowiki>TV programme<nowiki>]</nowiki> [[BBC2]] 27 May 2008.</ref>
* [[Antimo martire|Sant'Antimo]] († [[303]])
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* [[San Diomede]]
* [[Johnny Galecki]]<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=9mTFMSHUX38 24/7 Chicago interviews Galecki - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.parade.com/health/2010/01/03-start-getting-healthier-right-now.html Start Getting Healthier Right Now!<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Santa Lucia da Siracusa]] († [[304]])
* [[Ben Gibbard]]<ref>[http://music.ign.com/articles/436/436818p1.html IGN: Death Cab For Cutie], 4 September 2003. Retrieved 21 March 2009.</ref>
* [[Santa Domenica]] († [[303]])
* [[Steve Jobs]]<ref>[http://blogs.zdnet.com/Apple/?p=192 Jobs gets out of the Happy Meal business | ZDNet<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Sant'Emidio]] († [[303]])
* [[Hugo Weaving]]<ref>[http://www.bionity.com/en/encyclopedia/Hugo_Weaving.html Hugo_Weaving<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Erasmo di Formia|Sant'Erasmo]] († [[303]])
* [[Howard Stern]]<ref>[http://www.mnn.com/health/fitness-well-being/blogs/howard-stern-goes-pescetarian Howard Stern goes pescetarian | MNN - Mother Nature Network<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Eulalia di Mérida]] († [[304]])
* [[Kristin Kreuk]]<ref>http://www.recapo.com/live-with-kelly-ripa/live-with-kelly-interviews/kelly-michael-kristen-kreuk-new-series-beauty-and-the-beast/</ref>
* [[Faustina di Cizico]] († [[303]])
* [[Lee Hyori]]<ref>[http://www.allkpop.com/2011/02/lee-hyori-has-officially-become-a-vegetarian Lee Hyori has officially become a vegetarian | allkpop.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Brigitte Bardot]]<ref>Brigitte Bardot - Le carré de Pluton, 1999, ISBN 978-2-246-59501-4</ref>
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* [[Sofia di Grecia|Regina Sofía di Spagna]]<ref>{{cita news|titolo="A majestic day"|url=http://www.staugustine.com/stories/040201/new_04020100011.shtml#.VxNaKuP_rQ-|accesso=18 aprile 2016|lingua=en}}</ref>
* [[Lousewies van der Laan]]<ref>{{Cita web | citazione='''''V''': "Ben je vegetarisch?" '''A''': "Nee, ik ben eigenlijk pescatarisch, een vegetariër die vis eet."'' ('''''Q''': "Are you a vegetarian?" '''A''': "No, actually I am a pescetarian, a vegetarian who eats fish.") |url=http://www.lousewiesvanderlaan.nl/item.cfm?id=62D8186B-CB69-BD0A-5EF3306D72687AEA |editore=lousewiesvanderlaan.nl |titolo=Fractievoorzitter van D66 Lousewies van der Laan interviewt stand-up comedian Jan Jaap van der Wal |data=16 febbraio 2006 |accesso=16 aprile 2008 |lingua=nl |nome=Marcia |cognome=Nieuwenhuis}}</ref>
* [[Harvey Levin]]<ref>{{Cita video|autore=[[Harvey Levin]] |data=20 ottobre 2009 |titolo=TMZ Live, "Balloon, Mel and Manson Madness" |url=http://www.tmz.com/tmzlive?autoplay=true&mediaKey=b5f94598-4ab9-488b-8e1f-da905168e346 |editore=[[TMZ.com|TMZ Productions, Inc]] |città=[[Los Angeles]] |accesso=7 dicembre 2009 |tempo=21:14 |citazione=Yeah…I'm not a vegetarian; I'm a pescetarian, and I'm trying.}}</ref>
{{Colonne spezza}}
[[File:Steve Jobs Headshot 2010-CROP.jpg|thumb|Steve Jobs avrebbe praticato la dieta pescetariana per un periodo]]
* [[Santa Filomena di Roma]] († [[304]])
* [[Dannii Minogue]]<ref>[http://www.digitalspy.co.uk/showbiz/news/a188427/ten-things-you-never-knew-about-dannii-minogue.html Ten Things You Never Knew About Dannii Minogue - Showbiz News - Digital Spy<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[San Floriano]] († [[304]])
* [[Mary Tyler Moore]]<ref>{{cita web|titolo=Intervista a Mary Tyler Moore|url=http://transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/0507/01/lkl.01.html|accesso=20 aprile 2016|lingua=en}}</ref>
* [[San Gavino]] († [[304]])
* [[Conor Oberst]]<ref>[http://vegetarianstar.com/tag/conor-oberst-and-pescetarian/ Conor Oberst and pescetarian<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Genesio di Arles]] († [[303]])
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* [[Giustina di Padova]] († [[304]])
* [[Andy Serkis]]<ref name="Watkins (2009)">Watkins, G., 2009. 5-Minute Time Out: Andy Serkis. ''[[babble.com|Babble]]'', <nowiki>[</nowiki>internet<nowiki>]</nowiki> 30 January. Available at [http://www.babble.com/Andy-Serkis-The-Inkheart-star-on-being-Gollum-King-Kong-and-a-father-of-three/index2.aspx http://www.babble.com/Andy-Serkis-The-Inkheart-star-on-being-Gollum-King-Kong-and-a-father-of-three/index2.aspx] <nowiki>[</nowiki>Accessed 15 June 2009<nowiki>]</nowiki></ref><ref name="Renaud (2009)">Renaud, J., 2009. Andy Serkis. ''[[Geek Monthly]]'', <nowiki>[</nowiki>internet<nowiki>]</nowiki> 7 January. Available at [http://geekmonthly.com/blog/?p=188 http://geekmonthly.com/blog/?p=188] <nowiki>[</nowiki>Accessed 15 June 2009<nowiki>]</nowiki></ref><ref>[http://www.staugustine.com/stories/040201/new_04020100011.shtml StAugustine.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Santa Grania]]
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* [[Papa Marcellino]] († [[304]])
* [[Kari Byron]]<ref>{{Cita video|url=http://dsc.discovery.com/videos/mythbusters-vegetarian-nightmare.html|titolo=Vegetarian Nightmare|formato=flv|editore=[[Discovery Channel]]|data=13 aprile 2006|accesso=13 maggio 2010}}</ref>
* [[San Mauro di Parenzo]]
* [[Nicole Anderson]]<ref>[http://twitter.com/HeyItsNicoleA/status/14568799143/ Twitter / HeyItsNicoleA: @xdemidragon I'm a pescetarian<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Ariana Grande]]<ref>[http://twitter.com/ArianaGrande/status/18399308844 Twitter / ArianaGrande: I'm very excited to announce<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Nicandro, Marciano e Daria]] († [[303]])
* [[Cam Newton]]<ref>{{cita web|titolo="Newton scales back for Thanksgiving meal"|url=http://espn.go.com/blog/carolina-panthers/post/_/id/2449/newton-scales-back-for-thanksgiving-meal|lingua=en|accesso=21 aprile 2016}}</ref>
* [[San Pancrazio]] († [[304]])
* [[CM Punk]]<ref>https://twitter.com/#!/CMPunk/status/185198024455241728</ref>
* [[San Pantaleone]] († [[305]])
* [[Novak Djokovic]]<ref>{{cita web|titolo="Tennis, Roland Garros"|url=http://www.gazzetta.it/Tennis/26-05-2016/tennis-roland-garros-che-giovedi-djokovic-nadal-tsonga-berdych-150837533006.shtml|accesso=26 maggio 2016}}</ref><ref>{{cita web|titolo="Nole: [I am] a pescatarian"|url=http://www.tennisworldusa.org/Novak-Djokovic-I-am-vegan-articolo33113.html|lingua=en|accesso=26 maggio 2016}}</ref>
* [[Primiano di Larino]] († [[303]] o [[304]])
* [[Nick Diaz]]<ref>{{Cita web|url= http://news.menshealth.com/work-out-like-ufc-fighter-nick-diaz/2012/02/03/ |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20120205144324/http://news.menshealth.com/work-out-like-ufc-fighter-nick-diaz/2012/02/03/ |dataarchivio= 5 febbraio 2012 |data= 3 febbraio 2012 |titolo=The Nick Diaz UFC Workout |nome= Michael |cognome=Easter|rivista= [[Men's Health]] |accesso=29 luglio 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url= https://sports.yahoo.com/mma/news?slug=dm-mmavegetarians021711 |titolo=Vegetarianism all the rage in MMA|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110221233537/http://sports.yahoo.com/mma/news?slug=dm-mmavegetarians021711|dataarchivio=21 febbraio 2011|data=18 febbraio 2011 |sito=[[Yahoo! Sports]]|nome=Dave|cognome=Meltzer|accesso=29 luglio 2016}}</ref>
* [[Primo e Feliciano]] († [[303]])
{{Colonne spezza}}
* [[Procolo di Pozzuoli]] († [[305]])
* [[Quattro Coronati]] († [[304]])
* [[Restituta d'Africa]] († [[304]])
* [[Serena di Roma]], presunta moglie di Diocleziano, convertita al Cristianesimo
* [[Serena di Spoleto]]
* [[Simplicio di Olbia|San Simplicio]] († [[304]])
* [[San Sossio Levita e Martire|San Sossio]] († [[305]])
* [[Santa Susanna di Roma]]
* [[Tiberio d'Agde]]
* [[Suina di Cagliari|Santa Suina]]
* [[Vittorino di Petovio]] († [[304]])
* Agricola di Bologna (304)
* Vitale di Bologna (304)
* Sant'Ambrogio di Ferentino (Frosinone) centurione romano (16 agosto 304)
{{Colonne fine}}
== Note ==
{{References|auto}}
<references group="notes"/>
{{references|2}}
== Bibliografia ==
*{{cita libro|nome=Stephanie|cognome=Harris|titolo=The Posh Pescatarian|anno=2012|ISBN=978-14-681-4444-4}}
;Fonti antiche
*{{cita libro|nome=Anu|cognome=Mukund|titolo=Pescetarian|anno=2013|ISBN=978-14-675-6722-0}}
* ''[[Atti dei martiri]]''
*{{cita libro|nome=Janis|cognome=Jibrin|titolo=The Pescetarian Plan|anno=2014|ISBN=978-03-455-4716-3}}
* [[Arnobio]], ''Adversus Nationes''
*{{cita libro|nome=Wade|cognome=Migan|titolo=Pescetarian Diet|anno=2015|ISBN=978-15-153-9209-5}}
* Hermann Dessau, ''Inscriptiones Latinae Selectae'' (Berlin: Weidmann, 1892–1916)
*{{cita libro|nome=John|cognome=Cook|titolo=Pescatarian|anno=2015|ISBN=978-15-123-0464-0}}
* [[Eusebio di Cesarea]], ''Historia Ecclesiastica'', I-IX
*{{cita libro|nome=William|cognome=Walker|titolo=The Pescatarian|anno=2015}}
* Eusebio di Cesarea, ''De Martyribus Palestinae''
* Eusebio di Cesarea, ''Vita Constantini''
* [[Lattanzio]], ''Divinae Institutiones''
* Lattanzio, ''De Ira Dei''
* Lattanzio, ''Liber De Mortibus Persecutorum''
* [[Sant'Ottato martire]], ''Contra Parmenianum Donatistam''
* [[Porfirio]], ''Frammenti''
* [[Tertulliano]], ''Apologeticus''
== Voci correlate ==
;Fonti moderne
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* [[Crudismo vegano]]
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* [[Cucina vegana]]
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* [[Cucina vegetariana]]
* Barnes, Timothy D. ''The New Empire of Diocletian and Constantine''. Cambridge, MA: Harvard University Press, 1982. ISBN 0-7837-2221-4
* [[Diete semivegetariane]]
* Barnes, Timothy D. "Scholarship or Propaganda? Poprphyry ''Against the Christians'' and its Historical Setting." ''Bulletin of the Institute of Classical Studies'' 39 (1994): 53–65.
* [[Diete vegane]]
* Barnes, Timothy D. "Review: ''Constantine and the Bishops: The Politics of Intolerance''." ''Phoenix'' 54:3–4 (2000): 381–383.
* [[Diete vegetariane]]
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* [[Fruttarismo]]
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* [[Veganismo]]
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== VociAltri correlateprogetti ==
{{interprogetto|wikt}}
* [[Lista dei cristiani uccisi sotto Diocleziano]]
* [[Persecuzione dei cristiani]]
* [[Persecuzione dei cristiani nell'impero romano]]
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|Antica Roma|Cristianesimo}}
* {{Cita web|http://www.abcallenamento.it/alimentazione/diete-regimi-alimentari/la-dieta-pescetariana.html/|La dieta Pescetariana}}
* {{Cita web|http://www.thepescetariansociety.org/|The Pescetarian Society}}
{{Vegetarianismo}}
[[Categoria:Tarda antichità]]
{{portale|cucina|filosofia|medicina}}
[[Categoria:Storia antica del cristianesimo]]
[[Categoria:Vegetarianismo]]
{{Link AdQ|en}}
[[Categoria:Cucina vegana e vegetariana]]
{{Link AdQ|pt}}
[[Categoria:Diete]]
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