Letino e Lasa (Italia): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|Nome=Lasa
|nomeComune = Letino
|Nome ufficiale=Lasa/Laas
|linkStemma = Letino-Stemma.png
|Panorama=Laas 03.jpg
|siglaRegione = CAM
|Didascalia=Il paese visto dalla [[Ferrovia marmifera di Lasa]]
|siglaProvincia = CE
|Bandiera=
|latitudineGradi = 41
|Voce bandiera=
|latitudineMinuti = 27
|Stemma=Lasa-Stemma.png
|latitudineSecondi = 0
|Voce stemma=
|longitudineGradi = 14
|Stato=ITA
|longitudineMinuti = 15
|Grado amministrativo=3
|longitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 1=Trentino-Alto Adige
|altitudine = 921
|Divisione amm grado 2=Bolzano
|superficie = 31
|Amministratore locale=Andreas Tappeiner
|abitanti = 793
|Partito=[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|anno = 1 giugno 2009 <ref>[http://www.demo.istat.it/bilmens2009gen/index.html Dati Istat - Popolazione residente all'1/6/2009]</ref>
|Data elezione=16/05/2010
|densita = 25
|Lingue=
|frazioni =
|Data istituzione=
|comuniLimitrofi = [[Gallo Matese]], [[Prata Sannita]], [[Roccamandolfi]] (IS), [[San Gregorio Matese]], [[Valle Agricola]]
|Altitudine=868
|cap = 81010
|Superficie=110.23
|prefisso = [[0823]]
|Note superficie=
|istat = 061044
|Abitanti=3937
|fiscale = E554
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|nomeAbitanti = letinesi
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|patrono = [[san Giovanni Battista]]
|Sottodivisioni=[[Alliz]], [[Cengles]], [[Oris]], [[Parnez]], [[Tanas]], [[Tarnello]]
|festivo =
|Divisioni confinanti=[[Malles Venosta]], [[Martello (Italia)|Martello]], [[Prato allo Stelvio]], [[Silandro]], [[Sluderno]], [[Stelvio]]
|zonaSismica = 2
|Targa=BZ
|sito = http://www.comune.letino.ce.it
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=3825
|Diffusività=
|Nome abitanti= lasini/Laaser<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni | 2006 | Istituto geografico De Agostini | Novara |p= 333}}</ref>
|Patrono=
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Cartina Comune BZ Lasa.png
|Didascalia mappa=Il territorio comunale
|Sito=http://www.comune.lasa.bz.it/system/web/default.aspx?sprache=3
}}
'''Letino''' è un [[comune italiano]] di 793 abitanti della [[provincia di Caserta]] in [[Campania]].
{{dx|[[Immagine:Letino-in-provce.svg|thumb|150px|Posizione del comune di Letino all'interno della provincia di Caserta]]}}
==Geografia fisica==
Il territorio comunale si estende per 31kmq con un'altitudine che varia dagli 898 metri della località "cavuto" ai 1580 della località "Vallocchie scure", ai piedi di monte Miletto.
 
'''Lasa''' ('''''Laas''''' in [[lingua tedesca|tedesco]]; ''Loos'' in [[dialetto sudtirolese]], pronunciato [lo:s]<ref>Carlo Tagliavini, Teresa Capello, ''Dizionario degli Etnici e Toponimi italiani'', Bologna, ed. Pàtron, 1981.</ref>) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di 3.938 abitanti della [[provincia autonoma di Bolzano]] in [[Trentino-Alto Adige]]. È situato in [[Val Venosta]], lungo il corso del fiume [[Adige]], ad un'altitudine media di 868&nbsp;m [[s.l.m.]] (che oscilla tra un minimo di 832 e un massimo di 3.545&nbsp;m [[s.l.m.]]).
Il centro abitato è sito a 1071 metri sul livello del mare.
 
== Storia ==
Dista da [[Caserta]], capoluogo di provincia, 80 km.
{{vedi anche|Strage di Lasa}}
===Lago di Letino===
Il 2 maggio 1945, nell'ultima fase della [[seconda guerra mondiale]], il paese fu teatro della "[[Strage di Lasa]]", attuata dalla ''[[Wehrmacht]]'' come [[rappresaglia]] contro un tentativo di furto di munizioni realizzato da operai italiani ai danni della [[polveriera]] di Cengles: in essa morirono 9 persone, fucilate dai soldati tedeschi.<ref name=AA1>[http://ricerca.gelocal.it/altoadige/archivio/altoadige/2005/06/25/AT9AZ_AT901.html Strage di Lasa, ecco cosa accadde] - ''Alto Adige''</ref>
Il Lago di Letino o di Cauto è un bacino artificiale sito poco lontano dal centro abitato.
 
[[File:Polveriera Cengles.jpg|thumb|left|La polveriera di Cengles]]
Venne costruito agli inizi del [[XX secolo]] per alimentare la [[centrale idroelettrica]] di [[Prata Sannita]].
La polveriera, dipendente dalla caserma Druso di [[Silandro]], venne dismessa negli [[anni 1990]] e in parte demolita. Solo il vecchio [[corpo di guardia]] (riattato a falegnameria da un contadino del posto) rimase in piedi fino al 2010, allorché fu definitivamente smantellato.
 
=== Toponimo ===
Ha una superficie di 1,1kmq, un volume d'acqua di 925.000mc e un limite massimo di invaso di 908 metri.<ref>{{cita|Touring|p. 271.}}</ref>
Il [[toponimo]] è attestato come ''Las'' nel [[1143]] e probabilmente ha un'origine pre[[Epoca romana|romana]].<ref>AA.VV., ''Nomi d'Italia''. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.</ref>
 
==Storia=Stemma===
Lo stemma rappresenta un martello e due scalpelli rossi, disposti in banda su sfondo bianco rigato di nero.
Il territorio comunale di Letino è stato sede di un insediamento [[sanniti|sannita]] come testimoniano alcune tracce archeologiche site in località "campo delle secine".<ref>{{cita|Marrocco|p. 77.}}</ref>
 
Il campo bianco e nero simboleggia i giacimenti di [[marmo]], il martello e gli scalpelli gli strumenti per la sua lavorazione (principale risorsa del borgo). Lo stemma è stato adottato il 27 settembre 1966.<ref>{{en}} [http://tirolatlas.uibk.ac.at/places/show.py/index?id=210042&lang=it Tirol Atlas Lasa]</ref>
Nel [[XVI secolo]] fu feudo dei baroni Della Penna, poi dei D'Aragona e successivamente dei Carbonelli.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Sotto la reggenza di Ippolita D'Aragona vennero approvati gli ''Statuti'' che riconoscevano una certa autonomia amministrativa ai letinesi.
=== L'acquedotto storico ===
Il paese era attraversato da un acquedotto in pietra sopraelevato (denominato, in [[lingua tedesca]], ''Kandlwaal''), lungo 600 metri e alto tra i 15 e i 32 metri. Nel [[1907]] l'acquedotto venne distrutto da un incendio, che ne lasciò integre solo alcune parti a cavallo del fiume [[Adige]].
 
=== Aree naturali ===
Nel 1531 il feudo di Letino venne valutato mille [[ducato (moneta)|ducati]], con una popolazione pari a settantadue famiglie ed una rendita di trentanove ducati.<ref>{{cita|Castello|p. 6.}}</ref>
*[[Biotopo Ontaneto di Cengles]]
*[[Biotopo Ontaneto di Oris]]
 
== Società ==
Ultimo feudatario fu Marco Aurelio Carbonelli che governò sino alla [[eversione della feudalità|abolizione del feudalesimo]] (1806).
=== Ripartizione linguistica ===
La sua popolazione è in larga maggioranza di madrelingua tedesca:
{{Ripartizione linguistica
|fonte = http://www.provinz.bz.it/astat/it/popolazione/442.asp?NewsDemoG_action=4&NewsDemoG_article_id=396331 Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
|it = 1,67
|de = 98,09
|lad = 0,24
}}
 
=== Evoluzione demografica ===
Nel 1877 fu invasa da una banda di [[anarchici]]. I membri di questa banda furono arrestati ma durante lo scontro un carabiniere fu ucciso.
{{Demografia/Lasa}}
 
== Economia ==
Il 24 ottobre 1943, durante la [[seconda guerra mondiale]], i soldati tedeschi vi uccisero quattro giovani.<ref>{{cita|Marrocco|p. 78.}}</ref>
=== Il marmo ===
{{dx|
[[File:Lasa Miniere.JPG|thumb|upright=0.7|Il ripido percorso della [[Ferrovia marmifera di Lasa]].]]
[[File:Lasa Miniere2.JPG|thumb|upright=0.7|Resti dell'[[acquedotto]] storico (''Kandlwaal'')]]
|}}
Lasa è famosa per la produzione di [[marmo]] pregiato, molto apprezzato già dai tempi dei Romani (anche se lo sfruttamento sistematico ebbe inizio ai primi del Novecento). Con il marmo di Lasa venne scolpita - a puro titolo d'esempio - la statua di [[Walther von der Vogelweide]] sita nell'omonima piazza centrale di [[Bolzano]].
 
Dal punto di vista [[agricoltura|agricolo]], rilevante è la produzione di [[Albicocca|albicocche]].
==Monumenti e luoghi di interesse==
===Castello===
Il Castello di Letino è sito su di un colle che domina l'abitato, a 1.200 metri sul livello del mare.
 
==Infrastrutture e trasporti==
Fondato nell'[[XI secolo]], ospitava una guarnigione permanente destinata a sorvegliare la zona dell'alto [[Matese]].
Il paese è servito (attraverso la [[stazione di Lasa]]) dalla [[ferrovia della Val Venosta]], che collega [[Merano]] a [[Malles Venosta]].
 
Nel territorio comunale si trova la [[ferrovia marmifera di Lasa]], una linea ferroviaria adibita al trasporto merci che - tramite un tratto in piano e una ripida [[funicolare]] - collega la vallata alle cave di marmo situate sulle montagne del versante sud della valle.
Il lato maggiore, posto sull'asse [[est]]-[[ovest]], è lungo 90 metri mentre il lato minore, posto sull'asse [[nord]]-[[sud]], è lungo 40 metri.<ref>{{cita|Castello|p. 4.}}</ref>
 
== Amministrazione ==
Nel corso dei secoli il Castello ha subito numerose trasformazioni.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| nel 1954 |
|Karl Gartner
|-
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| nel 1956 |
|Ernst Muther
|-
|[[Sindaco]]|
}}
 
{{ComuniAmminPrec
La poderosa cinta muraria, di forma irregolare, è intervallata da cinque torri di avvistamento a pianta circolare.
| [[2005]] | [[2010]]
|Andreas Tappeiner
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| [[2010]] | in carica
|Andreas Tappeiner
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Personalità ==
All'interno della cinta muraria venne edificato intorno al [[XVII secolo]] il Santuario di Santa Maria del Castello che assorbì buona parte dell'edificio. Attualmente non sono presenti altre costruzioni dentro le mura tanto è vero che lo spazio interno ospita il [[cimitero]] di Letino.<ref>{{cita|Castello|p. 6.}}</ref>
Nativo di Lasa era il medico, antropologo e mecenate [[Franz Tappeiner]] (1816-1902).
 
== Curiosità ==
===Santuario di Santa Maria del Castello===
* Nel territorio comunale di Lasa si trova lo sbarramento (una traversa fluviale a tre luci lunga 34 m circa) che alimenta la [[centrale idroelettrica]] di [[Castelbello-Ciardes]], gestita da [[SEL (azienda)|SEL]] e [[Edison]] tramite la società paritetica ''SelEdison''.<ref>[http://www.seledison.bz.it/index.php?id=587&L=1 Centrale idroelettrica di Castelbello]</ref>.
All'interno della cinta muraria del Castello è sito questo antico luogo di culto, eretto nel Seicento ma restaurato nei secoli successivi.
 
== Note ==
Il Santuario è stato ricavato a ridosso della cinta muraria e nella sua struttura architettonica ha inglobato anche due delle cinque torri del Castello.
<references />
 
== Voci correlate ==
La facciata, in pietra locale, è a capanna e presenta un portale sovrastato da un oculo.
* [[Strage di Lasa]]
 
== Altri progetti ==
L'interno, ad unica navata, conserva quattro altari per lato più il maggiore, in posizione elevata rispetto agli altri.
{{Interprogetto|commons=Category:Laas}}
===Grotte di Cauto===
{{ip|commons=Category:Laaser Marmor|etichetta=Marmo di Lasa}}
Le Grotte di Cauto, site nei pressi del lago di Letino, sono un complesso di [[grotta|cavità naturali]] costituite da un ramo ancora percorso dall'acqua e da un ramo "fossile", visitabile.<ref>{{cita|Touring|p. 271.}}</ref>
 
La ''galleria superiore'', che corrisponde al vecchio percorso del fiume Lete, è un susseguirsi di pozzi d'acqua, dislivelli, piccoli canyon.
 
Nella ''sala maggiore'', alta oltre trenta metri, si possono ammirare pregevoli [[stalattiti]] e [[stalagmiti]].
 
La ''galleria inferiore'' ha uno sviluppo di circa 500 metri ed un dislivello di circa 90 metri. Lungo le sue diramazioni è possibile ammirare diverse specie animali particolari come degli insetti e dei crostacei dal guscio bianco, senza occhi.<ref>{{cita|Touring|p. 271.}}</ref>
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Letino}}
==Cultura==
Di particolare interesse è il costume tipico femminile di Letino, dai colori vivaci e dai ricchi decori.<ref>{{cita|Touring|p. 270.}}</ref>
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco=Antonio Orsi
|DataElezione=15/04/2008
|mandato=2
|partito=[[lista civica]] ''Andiamo Avanti''
}}
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
* {{cita libro | cognome=AA.VV.| nome=| titolo=Il Castello di Letino: il Santuario, le mura, il paesaggio| editore=Comune di Letino| città=| anno=2005 | cid=Castello}}
* {{cita libro | cognome=AA.VV.| nome=| titolo=L'Italia: Campania| editore=Touring Club Italiano| città=Milano | anno=2005 | cid=Touring}}
* {{cita libro | cognome=Marrocco| nome=Dante B.| titolo=Guida del Medio Volturno | editore=Tipografia Laurenziana| città=Napoli | anno=1986| cid=Marrocco}}
{{Provincia di Caserta}}
 
{{Comuni venostani}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Caserta]]
{{Provincia di Bolzano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Alto Adige}}
 
[[Categoria:Comuni della provincia di Bolzano]]
[[de:Letino]]
[[Categoria:Comuni italiani di lingua germanica]]
[[en:Letino]]
[[eo:Letino]]
[[es:Letino]]
[[fr:Letino]]
[[hu:Letino]]
[[ja:レティーノ]]
[[lmo:Letino]]
[[mk:Летино]]
[[nap:Letino]]
[[nl:Letino]]
[[pl:Letino]]
[[pms:Letino]]
[[pt:Letino]]
[[ru:Летино]]
[[scn:Letinu]]
[[uk:Летіно]]
[[vo:Letino]]
[[war:Letino]]