Lucio Quinzio Flaminino e Lasa (Italia): differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m aggiornamento sintassi del template {{references}}
 
Rotbot (discussione | contributi)
m Bot: uno o più parametri uguali a Wikidata
 
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
{{Magistrato romano
|Nome=Lasa
| nome = Lucio Quinzio Flaminino
|Nome ufficiale=Lasa/Laas
| titolo = [[Console romano|Console]] della [[Repubblica romana]]
|Panorama=Laas 03.jpg
| immagine =
|Didascalia=Il paese visto dalla [[Ferrovia marmifera di Lasa]]
| legenda =
|Bandiera=
| altrititoli
|Voce bandiera=
| nome completo = ''Lucius Quinctius Flamininus''
|Stemma=Lasa-Stemma.png
| coniuge 1 =
|Voce stemma=
| coniuge 2 =
|Stato=ITA
| coniuge 3 =
|Grado amministrativo=3
| figli =
|Divisione amm grado 1=Trentino-Alto Adige
| padre =
|Divisione amm grado 2=Bolzano
| madre =
|Amministratore locale=Andreas Tappeiner
| Gens = [[Gens Quinctia|Quinctia]]
|Partito=[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
| data di nascita =
|Data elezione=16/05/2010
| luogo di nascita=
|Lingue=
| data di morte =
|Data istituzione=
| luogo di morte =
|Altitudine=868
| consolato = [[192 a.C.]]
|Superficie=110.23
|}}
|Note superficie=
|Abitanti=3937
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=[[Alliz]], [[Cengles]], [[Oris]], [[Parnez]], [[Tanas]], [[Tarnello]]
|Divisioni confinanti=[[Malles Venosta]], [[Martello (Italia)|Martello]], [[Prato allo Stelvio]], [[Silandro]], [[Sluderno]], [[Stelvio]]
|Targa=BZ
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=3825
|Diffusività=
|Nome abitanti= lasini/Laaser<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni | 2006 | Istituto geografico De Agostini | Novara |p= 333}}</ref>
|Patrono=
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Cartina Comune BZ Lasa.png
|Didascalia mappa=Il territorio comunale
|Sito=http://www.comune.lasa.bz.it/system/web/default.aspx?sprache=3
}}
 
'''Lasa''' ('''''Laas''''' in [[lingua tedesca|tedesco]]; ''Loos'' in [[dialetto sudtirolese]], pronunciato [lo:s]<ref>Carlo Tagliavini, Teresa Capello, ''Dizionario degli Etnici e Toponimi italiani'', Bologna, ed. Pàtron, 1981.</ref>) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di 3.938 abitanti della [[provincia autonoma di Bolzano]] in [[Trentino-Alto Adige]]. È situato in [[Val Venosta]], lungo il corso del fiume [[Adige]], ad un'altitudine media di 868&nbsp;m [[s.l.m.]] (che oscilla tra un minimo di 832 e un massimo di 3.545&nbsp;m [[s.l.m.]]).
{{Bio
 
|Nome = Lucio
== Storia ==
|Cognome = Quinzio Flaminino<ref>[http://www.ancientlibrary.com/smith-bio/1269.html William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol.2 p. 161 n.4]</ref>
{{vedi anche|Strage di Lasa}}
|PreData = {{latino|Lucius Quinctius Flamininus}}
Il 2 maggio 1945, nell'ultima fase della [[seconda guerra mondiale]], il paese fu teatro della "[[Strage di Lasa]]", attuata dalla ''[[Wehrmacht]]'' come [[rappresaglia]] contro un tentativo di furto di munizioni realizzato da operai italiani ai danni della [[polveriera]] di Cengles: in essa morirono 9 persone, fucilate dai soldati tedeschi.<ref name=AA1>[http://ricerca.gelocal.it/altoadige/archivio/altoadige/2005/06/25/AT9AZ_AT901.html Strage di Lasa, ecco cosa accadde] - ''Alto Adige''</ref>
|Sesso = M
 
|LuogoNascita =
[[File:Polveriera Cengles.jpg|thumb|left|La polveriera di Cengles]]
|GiornoMeseNascita =
La polveriera, dipendente dalla caserma Druso di [[Silandro]], venne dismessa negli [[anni 1990]] e in parte demolita. Solo il vecchio [[corpo di guardia]] (riattato a falegnameria da un contadino del posto) rimase in piedi fino al 2010, allorché fu definitivamente smantellato.
|AnnoNascita =
 
|LuogoMorte =
=== Toponimo ===
|GiornoMeseMorte =
Il [[toponimo]] è attestato come ''Las'' nel [[1143]] e probabilmente ha un'origine pre[[Epoca romana|romana]].<ref>AA.VV., ''Nomi d'Italia''. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.</ref>
|AnnoMorte = ?
 
|Attività = politico
===Stemma===
|Nazionalità = romano
Lo stemma rappresenta un martello e due scalpelli rossi, disposti in banda su sfondo bianco rigato di nero.
|Categorie = no
 
Il campo bianco e nero simboleggia i giacimenti di [[marmo]], il martello e gli scalpelli gli strumenti per la sua lavorazione (principale risorsa del borgo). Lo stemma è stato adottato il 27 settembre 1966.<ref>{{en}} [http://tirolatlas.uibk.ac.at/places/show.py/index?id=210042&lang=it Tirol Atlas Lasa]</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== L'acquedotto storico ===
Il paese era attraversato da un acquedotto in pietra sopraelevato (denominato, in [[lingua tedesca]], ''Kandlwaal''), lungo 600 metri e alto tra i 15 e i 32 metri. Nel [[1907]] l'acquedotto venne distrutto da un incendio, che ne lasciò integre solo alcune parti a cavallo del fiume [[Adige]].
 
=== Aree naturali ===
*[[Biotopo Ontaneto di Cengles]]
*[[Biotopo Ontaneto di Oris]]
 
== Società ==
=== Ripartizione linguistica ===
La sua popolazione è in larga maggioranza di madrelingua tedesca:
{{Ripartizione linguistica
|fonte = http://www.provinz.bz.it/astat/it/popolazione/442.asp?NewsDemoG_action=4&NewsDemoG_article_id=396331 Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
|it = 1,67
|de = 98,09
|lad = 0,24
}}
 
=== Evoluzione demografica ===
== Biografia ==
{{Demografia/Lasa}}
Fratello di [[Tito Quinzio Flaminino]], fu [[augure]] nel [[213 a.C.]],<ref name="LivioXXV,2.2">{{cita|Livio|XXV, 2.2}}.</ref> [[edile curule]] nel [[200 a.C.]] e [[pretore urbano]] nel [[199 a.C.]].
 
== Economia ==
=== Seconda guerra macedonica ===
=== Il marmo ===
Nel [[198 a.C.]], quando al fratello fu affidato il comando dell'esercito nella guerra contro [[Filippo V di Macedonia]], a ''Lucio'' fu affidato il comando della flotta, con il compito di proteggere le coste italiane da possibili incursioni nemiche. Come prima mossa si portò a [[Corcira]], dove nei pressi dell'isola di ''Zama'' subentrò come comandante al posto di [[Lucio Apustio]], il suo predecessore. Lentamente si spostò prima a [[Capo Malea|Malea]] e poi si diresse verso il [[Pireo]], per congiungersi con le altre navi che erano a protezione di [[Atene]]. Dopo pochi giorni furono raggiunti anche dalle flotte di [[Attalo I]], [[re di Pergamo]], e della città di [[Rodi]]; le flotte alleate, così rafforzate, non si limitarono alla sola difesa, ma decisero di porre l'assedio ad [[Eretria]], la principale città dell'[[Eubea]], che era presidiata da una guarnigione macedone. I cittadini temevano i romani tanto quanto i macedoni ed erano incerti sul da farsi; Lucio ruppe gli indugi ed assaltò e conquistò la città con una sortita notturna. La città si arrese e ''Lucio'' riuscì ad ottenere un grande bottino, costituito principalmente da opere d'arte che adornavano Eretria. Subito cosa era successo, i cittadini di [[Karystos]] si arresero subito, senza combattere. In questo modo in pochi giorni Flaminino aveva occupato le due principali città dell'isola di [[Eubea]]. Poi Flaminino si diresse su [[Cencrea]], il porto di [[Corinto]] sul [[golfo Saronico]], dove iniziò i preparativi per l'assedio di [[Corinto]]. Nella battaglia che ne seguì i Romani furono sconfitti, ma per loro fortuna giunsero i rinforzi da parte della lega Achea e così Lucio riuscì a continuare l'assedio con una forza equivalente a quella avversaria e con buone prospettive di successo. La difesa di Corinto fu disperata, anche perché tra i difensori vi erano numerosi ''Italici'', che avevano disertato durante la [[seconda guerra punica]] e che si erano rifugiati in città dopo la sconfitta di [[Annibale]]. Alla fine Lucio decise di sospendere l'assedio e con la flotta si portò a [[Corcira]], mentre Attalo I si mosse alla protezione del [[Pireo]].
{{dx|
[[File:Lasa Miniere.JPG|thumb|upright=0.7|Il ripido percorso della [[Ferrovia marmifera di Lasa]].]]
A seguito del prolungamento del comando generale della guerra concesso al fratello Tito, anche Lucio mantenne il comando della flotta romana per il [[197 a.C.]]; accompagnò ad [[Argo (Grecia)|Argo]] il fratello all'incontro con [[Nabide]], [[re di Sparta]], per fargli abbandonare l'alleanza con [[Filippo V di Macedonia]] e portarlo dalla parte romana.
[[File:Lasa Miniere2.JPG|thumb|upright=0.7|Resti dell'[[acquedotto]] storico (''Kandlwaal'')]]
|}}
Lasa è famosa per la produzione di [[marmo]] pregiato, molto apprezzato già dai tempi dei Romani (anche se lo sfruttamento sistematico ebbe inizio ai primi del Novecento). Con il marmo di Lasa venne scolpita - a puro titolo d'esempio - la statua di [[Walther von der Vogelweide]] sita nell'omonima piazza centrale di [[Bolzano]].
 
Dal punto di vista [[agricoltura|agricolo]], rilevante è la produzione di [[Albicocca|albicocche]].
Poco prima della [[battaglia di Cinocefale]], Lucio fu informato che la [[lega Acarnana]] aveva intenzione di abbandonare l'alleanza con la Macedonia e di legarsi con Roma; per tale motivo con la flotta si diresse a [[Leucade (città)|Leucade]], la loro città principale, per verificare le reali intenzioni degli [[Acarnania|Acarnani]]. Gli abitanti di Leucade si difesero strenuamente e gli abitanti della Acarnania continuarono a combattere i Romani anche dopo la caduta della città; si arresero definitivamente solo dopo che fu nota la definitiva vittoria romana a Cinocefale.
 
==Infrastrutture e trasporti==
=== Guerra contro Nabide ===
Il paese è servito (attraverso la [[stazione di Lasa]]) dalla [[ferrovia della Val Venosta]], che collega [[Merano]] a [[Malles Venosta]].
Nel [[195 a.C.]], quando il fratello Tito marciò contro [[Nabide]], Lucio fu ancora al comando della flotta alleata composta da 40 navi romane, da 18 navi di [[Rodi]], comandate da Sosila e dalle navi di Pergamo inviate dal nuovo re [[Eumene II]].
 
Nel territorio comunale si trova la [[ferrovia marmifera di Lasa]], una linea ferroviaria adibita al trasporto merci che - tramite un tratto in piano e una ripida [[funicolare]] - collega la vallata alle cave di marmo situate sulle montagne del versante sud della valle.
Appena giunto in [[Laconia]], Lucio accettò la resa volontaria di diverse città costiere <ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita]]'', XXXIV, 28-29</ref>. Gli alleati avanzarono fino al maggiore centro della zona, il porto e arsenale navale spartano di [[Gytheio]]. La flotta alleata giunse mentre le forze terrestri attaccavano la città: malgrado i marinai delle tre flotte costruissero in pochi giorni [[macchina da assedio|macchine da assedio]] che inflissero gravi danni alle mura cittadine, la guarnigione riuscì a resistere.
 
== Amministrazione ==
Dexagoridas, uno dei due comandanti della guarnigione, inviò un messaggio al comandante romano informandolo che era disposto ad arrendersi e a cedere la città, ma questa soluzione fu eliminata quando l'altro comandante, Goropas, la scoprì e uccise Dexagoridas con le proprie mani. Goropas continuò a resistere fieramente finché [[Tito Quinzio Flaminino]] non giunse con altri 4000 soldati appena radunati: i Romani rinnovarono gli attacchi e Goropas fu costretto ad arrendersi, sebbene riuscisse ad ottenere la garanzia che la sua guarnigione e lui stesso non sarebbero stati toccati e che avrebbero potuto tornare a Sparta.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| nel 1954 |
|Karl Gartner
|-
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| nel 1956 |
|Ernst Muther
|-
|[[Sindaco]]|
}}
 
{{ComuniAmminPrec
=== Consolato e proconsolato ===
| [[2005]] | [[2010]]
Fu eletto [[console (storia romana)|console]] nel [[192 a.C.]] con [[Gneo Domizio Enobarbo (console 192 a.C.)|Gneo Domizio Enobarbo]], grazie ai suoi successi con la flotta nella guerra contro Filippo ed il suo recente trionfo.
|Andreas Tappeiner
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| [[2010]] | in carica
|Andreas Tappeiner
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Personalità ==
Nel [[184 a.C.]] fu costretto a dimettersi dalla carica di senatore da [[Marco Porcio Catone|Catone il Censore]], perché accusato di aver fatto crudelmente giustiziare un nobile, appartenente alla popolazione dei [[Boi]], mentre era [[proconsole]] della [[Gallia cisalpina]]. Secondo l'[[annali]]sta [[Valerio Anziate]] la condanna venne comminata per soddisfare il capriccio di una donna, con cui Flaminio stava banchettando, che voleva assistere all'esecuzione. Nella versione della storia resa da [[Tito Livio]], invece, non è una donna la responsabile della richiesta ma un amasio di nome Filippo<ref>Dall'introduzine alle ''Controversiae'' di [[Seneca il Vecchio]] nel testo di A. Perutelli, G. Paduano, E. Rossi, ''Storia e testi della letteratura latina'', Zanichelli, 2010</ref>.
Nativo di Lasa era il medico, antropologo e mecenate [[Franz Tappeiner]] (1816-1902).
 
== Curiosità ==
Questo episodio fu uno dei più importanti durante il conflitto tra [[Circolo degli Scipioni|gli Scipioni]] ed i loro oppositori guidati da Catone.
* Nel territorio comunale di Lasa si trova lo sbarramento (una traversa fluviale a tre luci lunga 34 m circa) che alimenta la [[centrale idroelettrica]] di [[Castelbello-Ciardes]], gestita da [[SEL (azienda)|SEL]] e [[Edison]] tramite la società paritetica ''SelEdison''.<ref>[http://www.seledison.bz.it/index.php?id=587&L=1 Centrale idroelettrica di Castelbello]</ref>.
 
== Note ==
{{<references}} />
 
== Voci correlate ==
{{Box successione
* [[Strage di Lasa]]
|tipologia = magistrato romano
 
|carica = ''[[Fasti consulares|<span style="color:#FFA257;">Fasti consulares</span>]]''
== Altri progetti ==
|immagine=LupaCapitolina.png
{{Interprogetto|commons=Category:Laas}}
|precedente = [[Lucio Cornelio Merula (console 193 a.C.)|Lucio Cornelio Merula]]<br />e<br />[[Quinto Minucio Termo]]
{{ip|commons=Category:Laaser Marmor|etichetta=Marmo di Lasa}}
|periodo = ([[192 a.C.]])<br />con [[Gneo Domizio Enobarbo (console 192 a.C.)|Gneo Domizio Enobarbo]]
|successivo = [[Manio Acilio Glabrione (console 191 a.C.)|Manio Acilio Glabrione]]<br />e<br />[[Publio Cornelio Scipione Nasica]]
}}
 
{{Comuni venostani}}
{{Portale|Antica Roma|biografie}}
{{Provincia di Bolzano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Alto Adige}}
 
[[Categoria:ConsoliComuni repubblicanidella romani|Quinzioprovincia Flaminino,di LucioBolzano]]
[[Categoria:Auguri|QuinzioComuni Flaminino,italiani Luciodi lingua germanica]]
[[Categoria:Quinctii|Flaminino, Lucio]]