Corte Savella e Tobira wo akete: differenze tra le pagine

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Tribunale e carcere romano affidato alla cura della famiglia [[Savelli (famiglia)|Savelli]] sin dal 1375 nella loro carica di marescialli di Santa Romana Chiesa e custodi del conclave. Altrimenti detto Curia dei Savelli era competente a giudicare cause criminali per delitti comuni di varia natura che divideva la sua giurisdizione in Roma con quello di Tor di Nona, con diritto di infliggere la pena capitale che veniva eseguita o presso il carcere stesso, altrimenti a piazza Padella presso la chiesa di San Niccolò detto anche ''de Furcis'' per la presenza stabile del patibolo o a piazza di Ponte, di fronte a [[Castel Sant'Angelo]]. Il tribunale disponeva di un giudice, due notari, un bargello, un custode delle carceri e un esecutore delle condanne. Era situato in un immobile di proprietà della famiglia, che risiedeva non distante dal luogo, lungo la via anticamente detta ''Arenula'' o della ''Regola'' che poi prese nome dal carcere, ora nota come Via di Monserrato<ref>Umberto Gnoli, ''Topografia e toponomastica di Roma medievale e moderna'' v. Corte Savella, 1939.</ref>, dove ora sorge un palazzo seicentesco, sede del Collegio Inglese all’angolo con Via di Montoro già vicolo di Corte Savella. Sulla facciata erano incisi lo stemma del Papa [[Gregorio XIII]] Boncompagni che vi apportò alcuni restauri e l’iscrizione BERNARDINUS SABELLUS CURIAE DE SABELLIS MARESCALLUS PERPETUUS. A seguito della richiesta di ampliamento del tribunale da parte dei Savelli, preso atto della sue condizioni di estremo degrado denunciate da lungo tempo, nel 1652 il Papa [[Innocenzo X]]<ref>Vincenzo Paglia , ''La Pietà dei carcerati: confraternite e società a Roma nei secoli XVI-XVIII''</ref> ne decretò l’abolizione con gli annessi privilegi della famiglia, avocandone il possesso per costruirne di nuove, decidendo successivamente per la cessione al Collegio Inglese che ne portò a compimento la demolizione e la ricostruzione delle Carceri nuove in [[Via Giulia]].
{{Album <!-- per la compilazione vedi Template:Album -->
Il luogo passò alla storia per il famoso processo a [[Beatrice Cenci]] nel 1599 che vi venne reclusa processata e torturata e da cui ne uscì per essere giustiziata a [[Ponte Sant’Angelo]].
|titolo = Tobira wo akete
|artista = ANZA
|voce artista =
|copertina = Card Captor Sakura Op2.jpg
|tipo album = Singolo
|giornomese = 21 aprile
|anno = 1999
|album di provenienza =
|postdata =
|etichetta = [[Victor Entertainment]]
|produttore = Komi Hirose
|durata = 4:41
|genere = J-Pop
|genere2 =
|registrato = 1999
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 4
|note =
|numero dischi d'oro =
|numero dischi di platino =
|precedente = Dream
|anno precedente = 1998
|successivo = Kanata e
|anno successivo = 2006
}}
{{nihongo|'''''Tobira wo akete'''''|扉をあけて||lett. "Apri la porta"}} è un [[brano musicale]] della cantante [[giappone]]se [[ANZA]], pubblicato come [[singolo discografico|singolo]] il 21 aprile [[1999]] dalla [[Victor Entertainment]]. ''Tobira wo akete'' è stato utilizzato come seconda [[sigla musicale|sigla di apertura]] dell'anime ''[[Card Captor Sakura]]'', in sostituzione del brano ''[[Catch You Catch Me]]''.
 
==Tracce==
;CD singolo <small>VIDL.30422</small>
#{{nihongo|''Tobira wo akete''|扉をあけて}} - 4:41
#{{nihongo|''Mienai chizu''|見えない地図}} - 4:13
#''Tobira wo akete'' (Instrumental) - 4:41
#''Mienai chizu'' (Instrumental) - 4:13
 
{{Card Captor Sakura}}
== Note ==
{{Portale|anime e manga|musica}}
<references/>
 
[[Categoria:Colonne sonore di Card Captor Sakura]]