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|nome = Gianfranco Fini
<div style="float:right; margin:0 0 1em 2em;">
|immagine = Gianfranco Fini.jpg
<div style="width:280px; padding:5px 5px 1px; background:#FFC184; font-size:90%;">[[File:Firma e data.png|270px|border]]
|carica = [[Presidente della Camera dei deputati]]
Firma i tuoi interventi nelle discussioni. Puoi usare il tasto indicato.
|mandatoinizio = [[30 aprile]] [[2008]]
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|mandatofine = [[15 marzo]] [[2013]]
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|presidente = [[Giorgio Napolitano]]
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|predecessore = [[Fausto Bertinotti]]
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|presidente3 = [[Silvio Berlusconi]]
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|predecessore3 = ''Nessuno''
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|successore3 = [[Massimo D'Alema]]<br />[[Francesco Rutelli]]
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|partito = [[Futuro e Libertà per l'Italia]] (dal [[2010]])<br />''Precedenti:''<br />[[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]] <small>([[1972]]-[[1995]])</small><br />[[Alleanza Nazionale|AN]] <small>([[1995]]-[[2009]])</small><br />[[Il Popolo della Libertà|PdL]] <small>([[2009]]-[[2010]])</small>
{{Cassetto|titolo=Serve aiuto?|testo=
|religione = battezzato da [[cattolico]], attualmente [[agnostico]]<ref>[http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?articleFormat=pdf&articleCurrentPage=3¤tArticle=G068D Intervista a Panorama del 1/11/2007]</ref>
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{{Membro delle istituzioni italiane
Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi. [[User:Sirabder87|<span style="color:steelblue">'''{<span style="color:#2f4f4f">Sirabder87</span>}</span>''']][[User talk:Sirabder87|<sup><span style="color:seagreen">''Static age''</span></sup>]] 19:12, 27 ago 2010 (CEST)
|istituzione = Camera
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|nome = Gianfranco Fini
|immagine =
|luogo_nascita = [[Bologna]], {{ITA}}
|data_nascita = {{Calcola età|1952|1|3}}
|titolo = [[laurea]] in [[pedagogia]]
|professione = [[politico]] e [[giornalista]]
|partito = [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]] - [[Alleanza Nazionale|AN]] - [[Il Popolo della Libertà|PDL]] - [[Futuro e Libertà per l'Italia|FLI]]
|legislatura = [[IX Legislatura della Repubblica Italiana|IX]], [[X Legislatura della Repubblica Italiana|X]], [[XI Legislatura della Repubblica Italiana|XI]], [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII]], [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI]]
|gruppo_parlamentare= [[Futuro e Libertà per l'Italia]]
| coalizione =
| circoscrizione = [[Circoscrizione Lazio 1|Lazio 1]] (XII-XIV) <br />XI ([[Emilia-Romagna]])
| incarichi =
| sito = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=IX%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg09/framedeputato.asp?Deputato=d23480
}}
{{Bio
|Nome = Gianfranco
|Cognome = Fini
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bologna
|GiornoMeseNascita = 3 gennaio
|AnnoNascita = 1952
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politico
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
== Test ==
È stato [[Presidente della Camera dei deputati]] dal 30 aprile [[2008]] al 15 marzo [[2013]].
{{test|voce=}} [[Utente:Seics|Seics]] ([[Discussioni utente:Seics|msg]]) 19:28, 27 ago 2010 (CEST)
È stato segretario nazionale del [[Fronte della Gioventù (MSI)|Fronte della Gioventù]] e del [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]], nonché presidente di [[Alleanza Nazionale]] per tredici anni, dalla fondazione nel [[1995]] fino al [[2008]], quando ne ha promosso lo scioglimento nel nuovo partito di centrodestra de [[Il Popolo della Libertà]], da lui fondato insieme a Silvio Berlusconi. In polemica con la linea politica di [[Silvio Berlusconi]], dopo alcuni mesi di forti critiche al partito, aderisce al gruppo [[Futuro e Libertà per l'Italia]] (fondato il 30 luglio 2010 da alcuni parlamentari fuoriusciti dal Popolo della Libertà) dopo il discorso alla [[Festa Tricolore]] di Mirabello del 5 settembre 2010.
== Avviso ==
Ha ricoperto l'incarico di [[vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|vicepresidente del Consiglio dei ministri]] dei [[Governo Berlusconi II|governi Berlusconi II]] e [[Governo Berlusconi III|III]]; in questi governi è stato anche [[Ministero degli Affari Esteri|ministro degli Affari Esteri]].
Ciao! La voce "[[Dolph Ziggler]]" che avevi creato è stata [[Wikipedia:Cancellazioni_immediate|cancellata in immediata]] perché "pagina di prova". Per evitare in futuro casi del genere ti consiglio di lavorare preventivamente nella tua [[Aiuto:Pagina_delle_prove#Sandbox_personali|personale pagine delle prove]]. Per crearla clicca sul link accanto --> [[Utente:Chrisj2/Sandbox]]. Buon lavoro e se avessi bisogno di qualcosa chiedi pure! '''''[[Utente:Dome|<span style="color:#0000CC;">Dome</span>]]''''' <small><span style="color:#0000CC;">era Cirimbillo</span></small> <small><sup>''[[Discussioni utente:Dome|A disposizione!]] ''</sup></small> 19:31, 27 ago 2010 (CEST)
Dal 13 febbraio [[2011]] all'8 maggio [[2013]] è stato presidente di [[Futuro e Libertà per l'Italia]]. [[Deputato]] dal [[1983]] al [[2013]] senza interruzioni, alle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]] non viene rieletto.
{{yc}} '''''[[Utente:Burgundo|<span style="color:#0000CC;">Burgundo</span>]]'''''<sup>([[Discussioni_utente:Burgundo|posta]])</sup> 19:34, 27 ago 2010 (CEST)
== BiografiaAttenzione ==
=== Origini familiari ===
{{F|politici italiani|aprile 2010}}
Il padre, Argenio Fini ([[Bologna]], [[1923]] - [[Roma]], [[1998]]), detto Sergio, fu volontario della [[Repubblica Sociale Italiana]] nella Divisione di Fanteria ''San Marco'', e più tardi iscritto all'''Associazione nazionale dei combattenti''. Prima dell'ascesa politica del figlio, si dichiarò vicino al [[Partito Socialista Democratico Italiano|Psdi]], ma dopo l'iscrizione di Gianfranco nel [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|Movimento Sociale Italiano]] abbandonò la militanza politica, per gli impegni correlati al suo nuovo lavoro in una compagnia petrolifera: prima presso l'[[Agip]] e poi, per più di quindici anni, in [[Libia]] per conto dell'olandese [[Royal Dutch Shell|Shell]].<br />Il nonno paterno, morto nel [[1970]], faceva parte del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], e fu per anni segretario di una sezione provinciale dello stesso.
Leggi per cortesia [[Aiuto:Sandbox]] perché stati creando pagine completamente vuote. --[[Utente:Vituzzu|Vito]] ([[Discussioni utente:Vituzzu|msg]]) 19:35, 27 ago 2010 (CEST)
La madre, Erminia Marani ([[Ferrara]], [[1926]] - [[Roma]], [[2008]]), era figlia di Antonio Marani ([[Ferrara]], [[1898]] - [[Modena]], [[1977]]), presente assieme a [[Italo Balbo]] alla [[marcia su Roma]], oltre che, alla fine delle guerra, tra i più assidui organizzatori delle sezioni e dei circoli dell'allora neonato Movimento Sociale Italiano nell'area emiliana.
Il nome Gianfranco fu scelto per ricordare un cugino ucciso a vent'anni dai partigiani nei pressi di [[Sasso Marconi]], quando era da poco passato il 25 aprile del [[1945]]. Ha un fratello, Massimo, nato nel [[1956]] (da non confondere con l'[[Massimo Fini|omonimo giornalista e scrittore]]) per anni anch'egli militante del MSI.
=== Vicende personali ===
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] incontra Daniela Di Sotto, allora moglie di Sergio Mariani, amico e dirigente del partito. Mariani tenterà il suicidio poco dopo<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/17/gianfranco_daniela_ostilita_dei_salotti.shtml Gianfranco e Daniela Ostilità dei salotti], «Dal Corriere», 17 giugno 2007.</ref><ref>[http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Io-Daniela-e-Gianfranco/1674547&ref=hpsp Io, Daniela e Gianfranco]''L'Espresso'', 5/07/2007</ref>. La signora Di Sotto si separa dal marito per unirsi a Fini. Nel [[1985]] nasce Giuliana, la loro unica figlia. Tre anni più tardi si sposa con rito civile. Nel giugno [[2007]], Fini annuncia la separazione dalla moglie.
Dopo la separazione, viene resa pubblica la relazione con l'avvocato Elisabetta Tulliani. Dalla relazione sono nate le figlie Carolina (il 2 dicembre 2007)<ref>[http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_02/figlia_fini_d4bc67c4-a0fa-11dc-a70a-0003ba99c53b.shtml Corriere della Sera]</ref> e Martina.
== Carriera politica ==
=== Dall'inizio dell'impegno politico a segretario del FdG ===
Gianfranco Fini frequentò l'[[Liceo delle scienze umane|istituto magistrale]] "Laura Bassi".
Inizialmente non era interessato alla politica, ma nel [[1968]], a sedici anni, si ritrovò coinvolto in alcuni scontri davanti ad un cinema dove un gruppo di militanti di sinistra stava contestando la proiezione di un film favorevole alla [[guerra del Vietnam]], ''[[Berretti verdi (film)|Berretti verdi]]''. Questo episodio lo spinse ad iscriversi alla [[Giovane Italia (associazione studentesca)|Giovane Italia]], come racconterà molti anni dopo in un'intervista:<ref>{{cita web|autore=Alessandra Longo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/10/09/fini-nel-vietnam-ricorda-berretti-verdi.html|titolo=E Fini nel Vietnam ricorda Berretti verdi|accesso=17/09-2009|editore=''La Repubblica''|data= 9 ottobre 2004}}</ref>
{{quote|Non avevo precise opinioni politiche. Mi piaceva [[John Wayne]], tutto qui. Arrivato al cinema, beccai spintoni, sputi, calci, strilli perché gli estremisti rossi non volevano farci entrare. E così per reagire a tanta arroganza andai a curiosare nella sede cittadina della Giovane Italia.|Gianfranco Fini, da un'intervista del 9 ottobre 2004}}
[[File:Giorgio almirante con fini.jpg|thumb|Fini seduto, ad un corso nazionale del Fronte della Gioventù a [[Montesilvano]] nel [[1980]], insieme a [[Giorgio Almirante]], con a destra gli allora dirigente nazionali del FdG [[Maurizio Gasparri]] e, seduto, [[Almerigo Grilz]]]]
Iniziò così la sua carriera politica, iscrivendosi nel [[1969]] alla [[Giovane Italia (associazione studentesca)|Giovane Italia]], l'associazione studentesca legata al Movimento Sociale Italiano.
Tre anni dopo si trasferì con la famiglia a [[Roma]] e nel [[1973]] diviene dirigente della federazione provinciale romana del [[Fronte della Gioventù (MSI)|Fronte della Gioventù]], da poco costituitosi. Nel [[1974]] entra in Direzione nazionale del FdG.
Nell'agosto 1976 assolse agli obblighi di leva, prima a [[Savona]], poi al distretto militare di Roma e quindi al [[ministero della Difesa]]. Nel gennaio 1977 all'XI congresso nazionale del MSI viene eletto nel Comitato centrale.
Nel giugno [[1977]] divenne segretario nazionale del Fronte della Gioventù, per volontà del segretario missino [[Giorgio Almirante]]. Al congresso nazionale giovanile era arrivato quinto su sette eletti nella segreteria; fu Almirante, d'autorità, a sceglierlo, come prevedeva lo statuto, segretario. Restò segretario del FdG fino al [[1988]].
Nel frattempo aveva conseguito la laurea in [[Pedagogia]], senza frequentare i corsi:
{{Quote|Era impossibile per quelli come me. Bastava che uno del collettivo comunista di [[Gianicolense#Monteverde|Monteverde]], il mio quartiere, mi riconoscesse perché mi cacciassero dall'università a calci o a bastonate.|Gianfranco Fini<ref>Citato in [[Bruno Vespa]], ''Storia d'Italia da Mussolini a Berlusconi'', Rai Eri - Mondadori, Milano, 2004, p. 291. ISBN 88-04-53484-2.</ref>}}
In quegli anni divenne anche redattore del quotidiano di partito ''[[Secolo d'Italia]]'' e diresse il quindicinale del FdG [[Dissenso (giornale)|Dissenso]]. Allo stipendio da dirigente di partito preferì il tesserino da giornalista professionista.
Nel [[1983]] viene eletto per la prima volta alla [[Camera dei deputati]]. Rieletto nel [[1987]], nel settembre dello stesso anno alla festa del partito a [[Mirabello (Italia)|Mirabello]], Almirante lo candidò pubblicamente come suo successore alla segreteria del partito.
Secondo un retroscena emerso nel 2009, Almirante avrebbe pensato sin dal [[1980]] a individuare una persona «giovane, non fascista, non nostalgica, che creda, come ormai credo anch'io, in queste istituzioni, in questa [[Costituzione]]. Perché solo così il MSI può avere un futuro».<ref>{{cita web|autore=Daniele Protti|url=http://www.corriere.it/europeo/politica/2009/03/protti-intervista-almirante_e08a8364-07ed-11de-805b-00144f02aabc.shtml|titolo= Almirante: «Non voglio morire da fascista»|accesso= 6-03-2009|editore=''[[Corriere della Sera]]''|data= 3 marzo 2009}}</ref>
=== Dal MSI-DN ad AN ===
Gianfranco Fini, all'epoca segretario del FdG, candidato della corrente almirantiana, sconfigge nel congresso di Sorrento del dicembre [[1987]] l'ala di sinistra e movimentista dell'allora MSI, di [[Pino Rauti]] e [[Beppe Niccolai]], e viene eletto nuovo segretario del partito, dopo Giorgio Almirante che viene a mancare pochi mesi dopo, il 22 maggio [[1988]].
Fini rimane alla segreteria nazionale del MSI, fino al gennaio [[1990]] quando al successivo congresso di Rimini viene eletto Rauti, che però l'anno successivo subì una forte sconfitta elettorale alle amministrative e alle regionali in [[Sicilia]].
Il Comitato centrale del partito riporta Fini segretario a partire dal luglio [[1991]], e lo resterà, dopo vari congressi, fino allo scioglimento del MSI avvenuto nel gennaio [[1995]], con la [[svolta di Fiuggi]]: in questa occasione diviene presidente di [[Alleanza Nazionale]] (AN), coronamento di un'iniziativa di Tatarella e Urso nata nel 1993.
Nel frattempo, Fini matura una certa esperienza amministrativa, divenendo [[consigliere comunale (ordinamento italiano)|consigliere comunale]] nei comuni di [[Aprilia (Italia)|Aprilia]] (dal giugno al settembre [[1991]]), [[Brescia]] (dal dicembre [[1991]] al maggio [[1992]]) e [[Reggio Calabria]] (dal febbraio all'ottobre [[1993]])<ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=889819&campo2=a Ministero dell'Interno - Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Nell'autunno del [[1993]], Fini decide di correre per la carica di sindaco di [[Roma]], arrivando al ballottaggio contro [[Francesco Rutelli]]. Per la prima volta un esponente del MSI riceve un largo suffragio. L'imprenditore [[Silvio Berlusconi]], non ancora attivo protagonista della politica italiana, a [[Casalecchio di Reno]] affermò in quella occasione la propria scelta elettorale, asserendo: "Se votassi a Roma, la mia preferenza andrebbe a Fini"<ref>[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=258539 Gianfranco il freddo]</ref>. Fini ricoprirà la carica di consigliere comunale a Roma fino al [[2001]].
[[File:Gianfranco Fini a Sanremo.jpg|thumb|200px|Gianfranco Fini a [[Sanremo]] nel [[1995]].]]
Ormai la sua ascesa politica è avviata. Dopo le vittoriose [[elezioni politiche italiane del 1994|elezioni politiche del 1994]], anche se Fini non farà personalmente parte del [[Governo Berlusconi I|governo Berlusconi]], per la prima volta nella storia della Repubblica l'esecutivo conterà quattro ministri appartenenti al suo partito, tra cui il vice presidente del Consiglio [[Giuseppe Tatarella|"Pinuccio" Tatarella]].
La svolta nel congresso di [[Fiuggi]] (25-29 gennaio [[1995]]) segna una radicale trasformazione del [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]] con l'assunzione della carica di Presidente di [[Alleanza Nazionale]], al posto del precedente Coordinatore Adolfo Urso. Decisiva la distanza netta dal fascismo.
Rauti, Erra, Staiti e pochi altri vanno via dal partito per fondare il [[Movimento Sociale-Fiamma Tricolore]].
Gianfranco Fini è stato rieletto alla [[Camera dei deputati]] nella circoscrizione XV (LAZIO 1), Collegio 24 Roma-Della Vittoria. Era stato eletto deputato anche nelle legislature IX, X, XI, XII, XIII, XIV e XV.
=== L'esperienza di governo ===
[[File:Gianfranco Fini 2004.jpg|thumb|140px|Gianfranco Fini nel [[2004]].]]
Dal [[2001]] al [[2006]] ha ricoperto l'incarico di vicepresidente del Consiglio nel [[Governo Berlusconi III|secondo governo Berlusconi]], del quale è stato anche [[ministero degli Affari Esteri|ministro degli Esteri]] a partire dal novembre [[2004]] al posto di [[Franco Frattini]], dopo che questi era entrato nella [[Commissione europea]]. Nel febbraio del 2002 è stato nominato rappresentante del governo italiano alla Convenzione europea, per la stesura della bozza di costituzione europea.
A lui si deve tra l'altro la [[Legge Bossi-Fini]] sulla regolamentazione degli extracomunitari, legge molto contestata e dalla quale tramite alcune sue ultime dichiarazioni sembra essersi discostato.
Nel febbraio [[2006]] fa approvare una modifica al [[Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309|D.P.R. n. 309/1990]] (Testo Unico sugli stupefacenti), la cosiddetta [[Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309|Legge Fini-Giovanardi]], inserita nel pacchetto sicurezza per i [[XX Giochi olimpici invernali]] svoltisi a [[Torino]] nel [[2006]]. Questa abolisce la distinzione giuridica tra [[droga leggera|droghe leggere]], quali la [[cannabis]], e ''droghe pesanti'', quali [[eroina]] o [[cocaina]] e punisce in base alla quantità di principio attivo contenuto nelle droghe.
A norma dell'art. 75 del predetto T.U., per l'uso personale sono previste alcune sanzioni amministrative, da applicarsi singolarmente o cumulativamente, a seconda delle peculiarità del caso concreto: la sospensione del passaporto, la sospensione della patente di guida, o il divieto di conseguirla, nonché la sospensione del porto d'armi. La coltivazione di una singola pianta di cannabis potrebbe essere ora punita con la reclusione da uno a sei anni.
=== Verso il Popolo della Libertà ===
Gianfranco Fini e il suo partito hanno ritrovato l'unità e la concordia nell'[[estate]] del [[2005]], all'indomani di un'Assemblea Nazionale che gli ha riconfermato la fiducia e ha deliberato lo scioglimento delle correnti interne, proprio in nome dell'unità. In vista delle [[elezioni politiche italiane del 2006]] per la prima volta il suo cognome è comparso nel simbolo elettorale di AN, così come era stato richiesto da alcuni suoi sostenitori.
Nell'estate del [[2006]] ha, inoltre, annunciato l'imminente eliminazione della fiamma e della scritta "M.S.I." dal simbolo di [[Alleanza Nazionale]]<ref>Le parole di Fini sul cambio del simbolo sono comunque più volte state respinte dal partito, che vede nella fiamma una sorta di continuità con l'[[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]]; in particolare [[Maurizio Gasparri]] aveva espresso la sua contrarietà verso l'ipotesi di rimozione della fiamma: quest'ultimo in un articolo scritto sul suo sito affermava che il simbolo non sarebbe stato cancellato. Alla fine è intervenuto lo stesso Fini che ha smentito definitivamente un articolo riportato su ''[[L'Espresso]]'' che affermava un'imminente modifica del simbolo.</ref>, ponendo come termine ultimo le elezioni europee del 2009.
Questa dichiarazione segna l'atto conclusivo di un'azione di rinnovamento dell'identità del partito, già avviata nel [[1995]] a [[Fiuggi]], volta a scrollarsi l'eredità del [[fascismo]] e rendendo così Alleanza Nazionale un partito esponente di una destra moderata e moderna, soprattutto in vista di una possibile fusione col partito di [[Forza Italia]].
Nel corso della XV legislatura hanno fatto discutere le sue posizioni sul tema della [[fecondazione assistita]], che sono sembrate in contrasto con lo spirito conservatore di An: in particolare, l'annuncio del voto favorevole (tre sì e un no) ai [[referendum]] sulla stessa del giugno [[2005]]. Nel dicembre [[2006]] ha dichiarato la propria apertura a discutere sul tema del riconoscimento dei diritti delle [[Unione civile|coppie di fatto]], comprendendo in esse le unioni omosessuali:
{{quote|Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perché fanno parte di un'unione e non di una famiglia servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Naturalmente quando parlo di persone mi riferisco a tutti.|Gianfranco Fini}}
In ogni caso si è detto contrario al disegno di legge presentato dal centrosinistra per regolamentare la materia (i [[DICO]]).
A fine gennaio [[2007]] [[Silvio Berlusconi]] dichiarò Fini come suo successore in caso di creazione di un partito unico, incontrando i dissensi della [[Lega Nord|Lega]] e dell'[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]].
Dopo la nascita del nuovo soggetto politico [[Il Popolo della Libertà]] ad opera di [[Silvio Berlusconi]], il quale ha dichiarato di auspicare una nuova legge elettorale alla tedesca (cioè proporzionale con sbarramento), Fini in un primo tempo riferì che An non vi avrebbe fatto parte, giudicando confuso e superficiale il modo in cui il PdL era nato, e manifestando così un aperto dissenso verso l'alleato della ormai "ex coalizione".
Due mesi dopo, tuttavia, la caduta del governo Prodi lo fa riavvicinare a Berlusconi, con cui si accorda per presentare alle imminenti elezioni del 13 e 14 aprile, An e FI sotto il simbolo del Popolo della Libertà, passo iniziale per la costruzione di un unico soggetto politico di centrodestra. Così egli spiega perché ha scelto di far aderire An al neonato Popolo delle Libertà, dopo le incomprensioni degli ultimi mesi:<ref>Da un'intervista tratta da [http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=78672 RaiNews]</ref>{{quote|È cambiato il patto politico. Ero e sono contrario a confluire in un partito deciso unilateralmente da Berlusconi, della serie: prendere o lasciare. Così non è: tutto quello che stiamo costruendo e che costruiremo fa parte di un progetto condiviso assieme. Il Popolo della libertà che stiamo proponendo agli italiani non nasce a San Babila, sul predellino o ai gazebo: nascerà nell'urna il 13 e 14 aprile.}}
Intesa ratificata all'unanimità all'Assemblea nazionale del suo partito del 15 febbraio [[2008]].
=== Presidente della Camera della XVI Legislatura ===
[[File:Fini-Quirinale.jpg|thumb|250px|Gianfranco Fini al Quirinale]]
Dopo la vittoria elettorale del 14 aprile 2008, il 30 aprile [[2008]] viene eletto Presidente della Camera dei Deputati della XVI legislatura, al quarto scrutinio con 335 voti, su 611 votanti e maggioranza richiesta di 306 voti. Con l'elezione annuncia di lasciare la presidenza di An, la cui reggenza viene affidata l'11 maggio 2008 ad [[Ignazio La Russa]], nell'attesa del congresso che porterà alla nascita ufficiale del partito del Popolo della Libertà.
Nell'occasione, commentando l'omaggio che il presidente [[Giorgio Napolitano]] aveva rivolto pochi giorni prima a tutte le vittime del terrorismo, senza distinzione tra quelle di destra e sinistra, Fini ha sostenuto «la chiusura del dopoguerra», «la fine della frattura della destra con la società», «il superamento della condizione di minorità»:<ref>[http://www.loccidentale.it/articolo/fini+spegne+la+fiamma+ma+scalda+il+cuore+della+destra ''L'Occidentale'', 12 maggio 2008]</ref> {{quote|Si onorano i nostri morti, la nostra politica diventa centrale. È la dimostrazione che abbiamo davvero vinto.|Gianfranco Fini all'Assemblea Nazionale di An, 11 maggio 2008}}
Nel suo discorso di insediamento al vertice di Montecitorio Fini si è richiamato alle [[Anniversario della liberazione d'Italia|festività del 25 aprile]] e del [[Festa del lavoro|1º maggio]] affermando che «celebrare la ritrovata libertà dell'Italia e la centralità del lavoro è un dovere cui nessuno deve sottrarsi». Fini ha inoltre fatto riferimento al superamento degli schemi ideologici del passato, ammonendo che «un'insidia alla nostra libertà e alla democrazia esiste tutt'ora. Non viene dalle ideologie antidemocratiche del secolo scorso ormai superate, ma dal diffuso e crescente [[relativismo]] culturale». Centrale è stato il passaggio sui temi da affrontare per il nuovo Parlamento, in cui Fini ha detto che «la XVI dovrà essere davvero una legislatura Costituente». Ha quindi reso omaggio al tricolore e agli ex-presidenti della Repubblica [[Francesco Cossiga|Cossiga]] e [[Carlo Azeglio Ciampi|Ciampi]].
Pochi giorni dopo la sua elezione, a proposito del pestaggio a opera di alcuni [[Skin88|naziskin]] a [[Verona]], che portò alla morte del giovane Nicola Tommasoli, e delle bandiere di Israele bruciate da giovani dei centri sociali durante la manifestazione del 1º maggio 2008 a [[Torino]], Fini, pur premettendo che si tratta di "fenomeni non paragonabili”, ha sostenuto, suscitando reazioni polemiche, che ''l'episodio di Torino è molto più grave perché non è la prima volta che frange della sinistra radicale danno vita ad azioni contro Israele che cercano di giustificare con una politica antisionista''.<ref>[http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=81366 Rainews24.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Proseguendo sempre più nel suo percorso di revisione dei valori della destra, Fini nel [[2008]] ha ribadito, durante la festa di [[Azione Giovani]] ''Atreju 08'' a [[Roma]], che la destra deve riconoscersi in quei valori «presenti nella Costituzione: la libertà, l'uguaglianza e la giustizia sociale. Valori che hanno guidato e ancora guidano il cammino della destra e che sono valori di ogni democrazia e sono a pieno titolo antifascisti.»<ref>[http://www.corriere.it/politica/08_settembre_13/fini_antifascismo_ccb8bcec-8175-11dd-95db-00144f02aabc.shtml ''Corriere della Sera'', 13/09/2008]</ref>
Durante l'esercizio del suo nuovo ruolo di Presidente della Camera ha ammonito il governo per la sua decisione di ricorrere più volte ai voti di fiducia, criticandone l'uso a suo giudizio eccessivo.<ref>[http://pezzedappoggio.ilcannocchiale.it/post/2141321.html ''Il Cannocchiale'', 13/01/2009]: L'ira di Fini: «Una cosa mai vista».</ref> A seguito di alcune sue dichiarazioni, con le quali ha giudicato negativamente la decisione del governo di intervenire per decreto sul caso di [[Eluana Englaro]],<ref>[http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2009/02/05/149358-eluana_dubbi_napolitano_fini.shtml Quotidiano Net - Cronaca - Eluana, i dubbi di Napolitano e Fini fermano il decreto del governo La Procura acquisisce la cartella clinica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> o quando ha sostenuto l'esigenza di difendere la laicità dello Stato, Fini ha ricevuto critiche da parte di esponenti dell'[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]] e del suo stesso partito, ma ottenendo la solidarietà di altri come [[Gianfranco Rotondi]] della [[Democrazia Cristiana per le Autonomie|nuova DC]].<ref>[http://it.notizie.yahoo.com/19/20090522/tpl-pdl-rotondi-ingiuste-critiche-a-fini-1204c2b_1.html ''Notizie Yahoo, 22 maggio 2009]</ref> In seguito ha ricevuto parole di elogio anche da parte del [[Partito Radicale (Italia)|radicale]] [[Marco Pannella]], che lo ha ringraziato per la sua imparzialità e il suo senso dello Stato.<ref>[http://tg24.sky.it/tg24/politica/2009/06/26/Pannella_a_Fini_Grazie_per_il_tuo_senso_dello_Stato.html ''Sky tg24'', 26/06/2009]</ref>
Presiede la [[Fondazione Farefuturo]]<ref>{{cita web|url=http://www.farefuturofondazione.it/ff/page.asp?Cat=statica&pag=Organigramma&IdMenu2=75&IdMenu=77|titolo=Fondazione Farefuturo - Organigramma|accesso=16-09-2009}}</ref>.
==== La battaglia contro l'assenteismo parlamentare ====
In qualità di Presidente della Camera Gianfranco Fini si è battuto contro il costume dei parlamentari [[assenteismo|assenteisti]], promuovendo un sistema di voto digitale che impedisca ai deputati presenti in aula di votare anche per conto degli assenti. Giudicando «immorale e censurabile» il comportamento dei cosiddetti "[[Pianista#Altri_significati_del_termine_pianista|pianisti]]" (cioè di coloro che votano usando due mani, una per il proprio voto e l'altra per quello di un collega assente), ha stabilito che dal 9 marzo [[2009]] non si voterà più con un semplice pulsante, ma solo con le [[impronta digitale|impronte digitali]].<ref>{{cita web|autore=|url=http://www.corriere.it/politica/09_gennaio_28/fini_dito_voto_camera_5dd5aae8-ed26-11dd-b7f1-00144f02aabc.shtml|titolo= Fini: si voterà solo con le impronte|accesso= 6-03-2009|editore=''[[Corriere della Sera]]''|data= 28 gennaio 2009}}</ref> Il nuovo sistema anti-pianisti è stato quindi sperimentato il 4 marzo. Lo stesso Fini si è recato personalmente a farsi prelevare le impronte digitali, anche se egli per prassi non partecipa alle votazioni in quanto Presidente della Camera. Il nuovo sistema da lui introdotto ha incontrato le obiezioni di 19 parlamentari che rifiutano di sottoporsi al rilevamento delle proprie impronte. Fini si è detto tuttavia ottimista sostenendo che si tratta di un gruppo esiguo che non potrà sollevare casi politici tali da ostacolare il nuovo regime di voto.<ref>{{cita web|autore=|url=http://www.corriere.it/politica/09_marzo_04/pianisti_fini_camera_sistema_voto_b7a2918e-08d4-11de-af33-00144f02aabc.shtml|titolo= Debutta il sistema anti-pianisti. Ma ci sono 19 «obiettori»|accesso= 6-03-2009|editore=''[[Corriere della Sera]]''|data= 4 marzo 2009}}</ref>
===La nascita di ''Futuro e Libertà''===
{{vedi anche|Futuro e Libertà per l'Italia|}}
[[File:Gianfranco Fini a Mirabello.JPG|thumb|Gianfranco Fini alla festa Tricolore di [[Mirabello (Italia)|Mirabello]] il 5 settembre [[2010]].]]
Nel luglio [[2009]] si riaccende la tensione con i vertici del partito, a cui Fini contesta la linea sui temi della giustizia e della legalità e accusa di appiattirsi troppo sui temi della [[Lega Nord|Lega]], rinunciando al ruolo di protagonista dell'agenda governativa.<ref>[http://www.libertiamo.it/2009/07/27/il-pdl-non-deve-inseguire-la-lega-ma-dettare-il-passo-del-processo-riformatore/ ''Libertiamo'': «Il Pdl non deve inseguire la Lega, ma dettare il passo del processo riformatore»].</ref>
Il 29 luglio [[2010]] un documento votato dalla maggioranza dei componenti dell'ufficio di presidenza del PdL, ad eccezione dei tre esponenti finiani, sfiducia il presidente della Camera<ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo487543.shtml Pdl, ecco documento "sfiducia" Fini], tgcom.it, 29-07-2010</ref> decretandone, di fatto, l'espulsione dal partito che aveva contribuito a fondare, e sancisce la rottura tra Fini e Berlusconi, che afferma: "I comportamenti di Fini sono incompatibili con i valori del Pdl e con i nostri elettori. Viene quindi meno la fiducia anche per il suo ruolo di garante come presidente della Camera"<ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo487538.shtml Berlusconi: Fini, venuta meno fiducia], tgcom.it, 29-07-2010</ref>.
Il giorno seguente annuncia che, essendo stato di fatto espulso dal partito, andrà a creare un nuovo gruppo parlamentare, denominato [[Futuro e Libertà per l'Italia]], al quale aderiscono 34 deputati e 10 senatori uscenti da [[Il Popolo della Libertà]]<ref>[http://tg24.sky.it/tg24/politica/2010/07/30/gianfranco_fini_gruppi_parlamentari_futuro_e_liberta_per_l_italia.html Alla Camera l'annuncio del nuovo gruppo dei finiani] su [[Sky TG 24]]</ref>, così smentendo alcuni ex colonnelli di Alleanza Nazionale, che avevano garantito a Berlusconi che Fini non sarebbe mai stato in grado di costituire gruppi autonomi.
Il 5 settembre [[2010]], dopo un'estate di aspre polemiche tra [[Il Popolo della Libertà]] e il gruppo dei finiani, accompagnate da un'accesa campagna di stampa guidata dal [[Il Giornale|Giornale]] di [[Vittorio Feltri]], Fini tiene un lungo intervento nel corso della [[Festa Tricolore]] di [[Mirabello (Italia)|Mirabello]]. Il Presidente della Camera ribadisce il suo sostegno al governo Berlusconi, ma sancisce, di fatto, la fine dell'esperienza rappresentata dal PdL; rivendica quindi il diritto ad esprimere il dissenso suo e del suo gruppo all'interno della maggioranza e l'importanza di non appiattirsi sulla Lega su molte questioni e soprattutto in materia di [[federalismo]]; prende poi apertamente le distanze dalla politica economica del governo in materia di giustizia e di legalità. Infine replica alla campagna dei giornali che si sono scagliati contro la sua famiglia, i cui metodi vengono definiti da Fini da "lapidazione islamica"<ref>{{cita web|autore=|url=http://www.corriere.it/politica/10_settembre_05/mirabello-fini_5441d126-b8f6-11df-aec9-00144f02aabe.shtml|titolo=Fini: «Si va avanti senza ribaltoni con un nuovo patto di legislatura»|accesso=5-09-2010|editore=''[[Corriere della Sera]]''|data= 5 settembre 2010}}</ref>.
Il successivo 8 settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari, lascia il gruppo parlamentare del Pdl e aderisce al gruppo di Futuro e Libertà<ref>{{cita web |url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/09/08/visualizza_new.html_1785320389.html|titolo=Camera: Fini passa a Gruppo FLI|accesso=8-9-2010}}</ref>.
Il 7 novembre [[2010]], in occasione della prima convention di [[Futuro e Libertà per l'Italia|Futuro e Libertà]] a [[Bastia Umbra]], ratifica la crisi del governo, chiedendo a [[Silvio Berlusconi]] di rassegnare le dimissioni, annunciando che in caso contrario la delegazione del suo partito lascerà il governo<ref>[http://www.corriere.it/politica/10_novembre_07/discorso-fini_52a92086-ea5f-11df-acba-00144f02aabc.shtml Fini: "Il premier rassegni le dimissioni, se no, noi usciremo dal governo"]</ref><ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/11/07/visualizza_new.html_1703997745.html Premier si dimetta]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/politica/2010/11/07/dirette/fini_fli-8838334/?ref=HREA-1 Non contro ma oltre Pdl. Berlusconi si dimetta e apra la crisi]</ref>.
Il 15 novembre [[2010]] la delegazione finiana abbandona, come da avviso, il governo<ref>[http://www.libero-news.it/news/531606/Fli_lascia_il_governo__Sacconi___E__un_tradimento_.html Fli lascia il governo]</ref>.
La decisione in dicembre di votare una mozione di sfiducia verso il [[Governo Berlusconi IV|Governo Berlusconi]], poi fallita, provoca il dissenso e la fuoriuscita da Fli da parte di [[Silvano Moffa]], da sempre considerato un fedelissimo di Fini.<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2010/04/15/news/fini_minaccia_gruppi_autonomi_in_parlamento_la_conta_dei_fedelissimi-3378106/ Fini minaccia gruppi autonomi. In Parlamento la conta dei fedelissimi].</ref><ref>[http://www.corriere.it/politica/speciali/2010/la-fiducia/notizie/15-12-berlusconi-allargamento-udc_4768407c-0822-11e0-b759-00144f02aabc.shtml Berlusconi punta ai «delusi»].</ref>
Il 13 febbraio 2011 nel corso dell'assemblea fondativa di Milano, Fini è eletto presidente di Futuro e Libertà.
L'anno dopo, in seguito alla caduta del governo avvenuta nel novembre [[2011]], insieme al cosiddetto [[Nuovo Polo per l'Italia|Terzo polo]] di cui FLI è entrato a far parte, Fini si schiera a favore dell'insediamento del nuovo [[governo Monti]], continuando ad appoggiarlo anche in vista delle elezioni 2013, auspicando «una grande lista civica nazionale, una grande lista per l'Italia che chiami a raccolta le energie sane del paese senza personalismi».<ref>''[http://www.corriere.it/politica/12_settembre_30/fini-grande-lista-civica_27d4c5b8-0ae2-11e2-a8fc-5291cd90e2f2.shtml Fini:«Serve grande lista civica per Monti bis»]'', ''Corriere della Sera'', 30 settembre 2012.</ref>
=== Le elezioni politiche del 2013 ===
Alle [[elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche]] del [[24 febbraio|24]] e 25 febbraio [[2013]] è capolista di FLI alla [[Camera dei Deputati]] in tutte le circoscrizioni, in coalizione con la lista di [[Mario Monti]], [[Scelta Civica]], e con l'[[Unione di Centro (2008)|UDC]].
Il risultato elettorale del suo partito, lo 0,47%, non consente l'elezione di alcun deputato.
Il 15 marzo [[2013]] cessa dalla carica di Presidente della Camera dei Deputati.
L'8 maggio 2013 l'Assemblea nazionale di Futuro e Libertà accetta le dimissioni di Fini presentate all'indomani delle elezioni, e il coordinatore [[Roberto Menia]] resta di fatto alla guida del partito.
== Evoluzione politica ==
=== Il progressivo ripudio del fascismo ===
{{quote|Di fronte all'orrore della [[Olocausto|Shoah]], simbolo perenne dell'abisso d'infamia in cui può precipitare l'uomo che disprezza Dio, sale fortissimo il bisogno di tramandare la memoria e far sì che mai più in futuro sia riservato, anche ad un solo essere umano, ciò che il nazismo riservò all'intero popolo ebraico.|Messaggio scritto da Gianfranco Fini sul Libro della Memoria durante la sua visita in [[Israele]], 24 novembre [[2003]]}}
Prima della [[Svolta di Fiuggi]] del 1995, numerose erano state le dichiarazioni di appartenenza all'ideologia fascista in qualità di segretario dell'[[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]]<ref>[http://www.ilfoglio.org/308/La_conversione_di_Fini.htm ''La "conversione” di Fini''], articolo su ''[[Il Foglio Quotidiano]]''</ref>: «Credo ancora nel fascismo, sì, ci credo» (19 agosto [[1989]]); «Nessuno può chiederci abiure della nostra matrice fascista» (''[[Il Giornale]]'', 5 gennaio [[1990]]); «Mussolini è stato il più grande statista nel secolo. E se vivesse oggi, garantirebbe la libertà degli italiani» (30 settembre [[1992]]); «...chi è vinto dalle armi ma non dalla storia è destinato a gustare il dolce sapore della rivincita... Dopo quasi mezzo secolo, il fascismo è idealmente vivo...» (maggio [[1992]]); «Mussolini è stato il più grande statista del secolo... Ci sono fasi in cui la libertà non è tra i valori preminenti» (giugno [[1994]]).
In seguito tuttavia Fini rivede pubblicamente alcune sue posizioni ideologiche, iniziando un percorso che lo vedrà sempre più allontanarsi dagli atteggiamenti della destra estrema. In particolare il 27 gennaio [[1995]], in occasione del primo congresso di Alleanza Nazionale, dichiara: «È giusto chiedere alla destra italiana di affermare senza reticenza che l'[[antifascismo]] fu un momento storicamente essenziale per il ritorno dei valori democratici che il fascismo aveva conculcato».<ref>''[http://www.ilcassetto.it/notizia.php?tid=805 Il Cassetto], Destra Italiana dalla A alla Z''.</ref>
Alcuni anni dopo, durante la sua prima visita in veste ufficiale in [[Israele]] nel 2003, ha denunciato gli errori del [[fascismo]] e la tragedia dell'[[Olocausto]], definendo le leggi razziali promosse dal regime fascista come «male assoluto del [[XX secolo]]». Molti organi mediatici hanno riportato la dichiarazione estendendo il concetto di ''male assoluto'' allo stesso fascismo.<ref>{{cita web|autore= |url=http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/finisr/leggi/leggi.html |titolo=Fini in Israele "Il fascismo fu parte del male assoluto" |accesso=24-11-2003 |editore=[[Repubblica]] |data=24 novembre 2003}}</ref>.
La sua definizione provoca l'ira di molti militanti e l'uscita dal partito di [[Alessandra Mussolini]], che fonda il movimento ''Libertà di Azione'', poi divenuto [[Azione Sociale]].
La dichiarazione ha generato anche l'enorme dissenso di [[Francesco Storace]], che lo ha accusato di rinfocolare odio e di dare ragione agli esponenti di estrema sinistra che hanno negato per anni la tragedia delle [[Massacri delle foibe|foibe]].<ref>{{cita web|autore= |url=http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/politica/alemanno-razziali/fini-13-set/fini-13-set.html |titolo=Fini: "Destra si riconosca nei valori antifascisti" |accesso=24-09-2008 |editore=[[Repubblica]] |data=13 settembre 2003}}</ref>
=== Posizione sui temi etici ===
[[File:Gianfranco Fini 2004-2.jpg|thumb|Gianfranco Fini nel 2004.]]
In un primo tempo Fini si era proposto come difensore dei valori cattolici, pronunciandosi ad esempio nel febbraio [[1999]] contro la fecondazione eterologa.<ref>{{Cita news|autore=Miriam Mafai|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/05/la-sinistra-rimpiange-la-stagione-del.html|titolo=E la sinistra rimpiange la stagione del divorzio|pubblicazione=La Repubblica|giorno=05|mese=febbraio|anno=1999}}</ref>
In seguito, pur avendo votato in parlamento a favore della [[Procreazione assistita (ordinamento civile italiano)|legge 40]] sui limiti alla procreazione assistita, annunciò di volerla modificare nel già ricordato referendum del 2005.<ref>[http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/politica/dossifeconda3/fini/fini.html Referendum, Fini contro l'astensione: "Non andare a votare è sbagliato"].</ref> Soprattutto da quando è diventato Presidente della Camera dei Deputati, Fini si è espresso più volte in difesa della [[laicità]] dello Stato, spesso scontrandosi con esponenti del suo partito e con il governo stesso. Ad esempio, in merito alla Legge 40, ha spesso dichiarato il suo dissenso, parlando di "giustizia per le donne" quando la [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana|Consulta]] ha bocciato parte di questa legge, attirandosi molte critiche da parte di molti esponenti del centrodestra<ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200904articoli/42491girata.asp Fecondazione, Fini: "Si è resa giustizia alle donne"]</ref>. Anche sul tema del [[Dichiarazione anticipata di trattamento|biotestamento]], in particolare sul cosiddetto ''[[Progetto di legge|ddl]] Calabrò'', Fini ha dichiarato che farà il possibile per modificare alla Camera quel testo di legge<ref name="Fini">[http://www.corriere.it/politica/09_agosto_26/fini_festa_pd_camera_654d8850-925c-11de-bb1e-00144f02aabc.shtml Monito di Fini sull'immigrazione: «L'approccio emotivo è miope»]</ref>. Questa forte posizione, di nuovo fortemente critica nei confronti delle posizioni maggioritarie del suo stesso partito, ha causato diverse reazioni, in particolare quelle di [[Maurizio Gasparri]] e [[Gaetano Quagliariello]] (rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del [[Il Popolo della Libertà|PdL]] al Senato durante la [[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI Legislatura]]), i quali hanno risposto sostenendo di "non accettare da nessuno lezioni di laicità"<ref>[http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/testamento-biologico-2/gasparri-quagliariello/gasparri-quagliariello.html Gasparri e Quagliariello contro Fini: "Non accettiamo lezioni di laicità"]</ref>.
Un altro argomento che ha diviso Gianfranco Fini da altri esponenti del suo partito è stata la [[Mifepristone|pillola Ru486]], in merito alla quale il Presidente della Camera ha detto che il giudizio medico debba essere lasciato all'[[Agenzia italiana del farmaco]] e non al Parlamento, come richiesto da molti parlamentari della maggioranza, ''in primis'' Gasparri<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_agosto_08/fini_pillola_ru486_9bb77132-8445-11de-bc84-00144f02aabc.shtml Ru486, Fini divide il Pdl: «Cosa c'entra il Parlamento con i farmaci»]</ref>. Fini ha trovato tuttavia sostegno da parte di esponenti della [[Fondazione Farefuturo]], costituita da ex-An. In particolare il segretario della Fondazione, il viceministro [[Adolfo Urso]] ha appoggiato il presidente della camera sulla necessità di rivedere il ddl Calabrò<ref>[http://www.asca.it/news-TESTAMENTO_BIOLOGICO__URSO_(PDL)__CAMERA_HA_DOVERE_DI_MIGLIORARE_DDL-854891-ORA-.html Testamento biologico: Urso (Pdl), camera ha dovere di migliorare ddl]</ref>.
In proposito Fini ha dichiarato: «Non voglio fare nessuna crociata contro i cattolici, per i quali ho il massimo rispetto, ma chi dice che su queste questioni decide la Chiesa e non il Parlamento per me è un clericale».<ref name="Fini"/> Monsignor [[Salvatore Fisichella]] ha allora obiettato che «il valore della vita è profondamente laico», pur apprezzando la sincerità con cui Fini ha ammesso di «non avere il dono della fede».<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_agosto_27/fisichella_zuccolini_675db3e2-92cd-11de-9adc-00144f02aabc.shtml Fisichella: il Senato ha già scelto, il presidente sia super partes]</ref>
=== Sulle unioni civili ===
Nel dicembre 2006, Fini si dichiara a favore di un intervento legislativo per garantire uguali diritti alle coppie di fatto, anche [[omosessualità|omosessuali]]<ref>[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=144690 Fini: "Una legge per coppie di fatto e gay"], ''Il Giornale'', 27 dicembre 2006</ref>, dimostrando così di aver modificato le proprie opinioni rispetto a dichiarazioni del 1998 in cui negava agli omosessuali la possibilità di insegnare nelle scuole e l'equiparazione con le famiglie eterosessuali<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/09/Fini_gay_non_puo_fare_co_0_9804094008.shtml Fini: un gay non può fare il maestro], ''Il Corriere della Sera'', 9 aprile 1998</ref>.
=== Sull'immigrazione ===
Nell'ottobre 2003, Fini esprime la proposta di concedere il [[Suffragio universale|diritto di voto]], alle [[elezioni amministrative in Italia|elezioni amministrative]], agli [[immigrazione|immigrati]] regolari: "non avere la nazionalità italiana non può voler dire essere cittadini di serie B". La proposta viene accolta con favore da sinistra, ma assolutamente bloccata dai colleghi di governo della [[Lega Nord]].<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2003/10_Ottobre/07/fini.shtml Fini: diamo il diritto di voto agli immigrati], ''Il Corriere della Sera'', 7 ottobre 2003</ref>.
Nel 2005 rilancia senza successo la proposta: «Quella proposta di legge non ce la farà a essere approvata in questa legislatura, ma io la ripresenterò nella prossima<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/07/Fini_ora_rilancero_voto_agli_co_8_050707178.shtml Fini: ora rilancerò il voto agli immigrati], ''Corriere della Sera'', 7 luglio 2005</ref>.
Nel maggio 2009 Fini scrive al [[Roberto Maroni|ministro dell'Interno]] criticando la norma sui "presidi-spia" che avrebbe consentito ai medici di denunciare gli immigrati clandestini bisognosi di cure.<ref>[http://blog.panorama.it/italia/2009/05/04/fini-scrive-a-maroni-negativa-la-norma-sui-presidi-spia/ ''Panorama'': Fini scrive a Maroni: negativa la norma sui “presidi-spia”], 4 maggio 2009.</ref> Successivamente, alla festa del [[Partito Democratico|PD]] Fini dichiara che il tema dell’immigrazione non va affrontato con un approccio emotivo: «Chi arriva in Italia è una persona. La distinzione tra regolare e clandestino non può essere la cartina al tornasole per orientare una politica», ma «attenzione a non cadere nell'eccesso contrario, nel pensare cioè che tutti coloro che arrivano in Italia abbiano la possibilità di farlo».<ref name="Fini"/>
In settembre si dichiara favorevole al principio dello ius soli per il rilascio della [[cittadinanza]] e rilancia la proposta di diritto di voto per gli immigrati regolari alle elezioni amministrative: "una scelta che tende a riavvicinare la cittadinanza sociale a quella politica nonché a fornire nuove opportunità di integrazione ai lavoratori stranieri"<ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200909articoli/46955girata.asp Fini: "Diritto di voto agli immigrati"], ''La Stampa'', 3 settembre 2009</ref>. L'integrazione, secondo Fini, non dev'essere una procedura burocratica, ma va legata ad alcuni requisiti come saper parlare l'italiano e conoscere la storia e la geografia del Paese.<ref>''MilanoToday''[http://www.milanotoday.it/politica/fini-integrare-i-regolari-non-vuol-dire-avvallare-la-criminalita.html Fini: “Integrare i regolari non vuol dire abbandonare rigore contro la criminalità”].</ref>
{{quote|Non contesto una politica all'insegna della legalità e del rigore, del controllo delle frontiere: il problema non è il rigore, ma accanto a questo serve un'altra politica altrettanto sentita all'insegna dell'integrazione.|Gianfranco Fini a Chianciano, 12/09/2009<ref>[http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=131699 RaiNews24: «Negare i diritti, un suicidio della ragione»].</ref>}}
== Critiche e polemiche ==
=== Critiche "da destra" ===
Le critiche più ricorrenti da destra alla condotta politica di Fini sono legate all'espressione di posizioni molto distanti da quelle tradizionali del suo partito. Queste accuse vengono per lo più da esponenti della [[Destra sociale]], e tra questi il suo "rivale storico" all'interno del MSI-DN [[Pino Rauti]], da sempre animatore dell'ala "di sinistra" di quel partito del quale arrivò a divenire segretario nel [[1990]] per un breve periodo.
{{quote|Gianfranco Fini a Fiuggi non ha deviato di una virgola dalle sue idee di sempre. Fini ha semplicemente ammesso pubblicamente quello che noi abbiamo sempre sostenuto, e cioè che il "fascismo di destra" non è fascismo, e non lo è mai stato.<ref>Il Gazzettino, intervista a Pino Rauti in occasione delle elezioni comunali di Venezia, 13 aprile 2000</ref>}}
=== Critiche dagli alleati di centro-destra ===
Ulteriori critiche gli sono venute dalla [[Lega Nord]], riguardo ad alcuni aspetti del federalismo, e da [[Forza Italia]], relativamente alla giustizia.
Diverse posizioni espresse da Gianfranco Fini come Presidente della Camera sono state contestate dai suoi alleati di centro-destra.<br />In particolare lo scrittore d’area [[Marcello Veneziani]] ha accusato Fini di aver rotto ogni legame con qualsiasi pensiero di destra (sia esso tradizionale, nostalgico, moderno o conservatore) e di rappresentare ormai una destra "astrale" che non ha assolutamente alcuna similitudine con le altre destre europee<ref>{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=359582&START=0&2col=|titolo=Veneziani: "Fini? La sua è una destra marziana"|editore=Il Giornale|data=17-06-2009}}</ref>. [[Vittorio Feltri]], direttore de ''[[Il Giornale]]'', lo ha accusato di aver "cambiato posizione" più volte in due anni e lo ha invitato a "tornare a destra", attacchi cui ha fatto seguito la presa di distanza di [[Silvio Berlusconi]] da ''Il Giornale''<ref>{{cita news|url=http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=936722|titolo=Duro scontro Fini-Feltri, Berlusconi prende distanze da Giornale|editore=Il Velino|data=07-09-2009}}</ref>. Pochi giorni dopo, in seguito ad alcune allusioni di Feltri su un presunto dossier riguardante Alleanza Nazionale, Fini ha denunciato «un attacco intimidatorio di inaudita violenza» nei suoi confronti che risponde a colpi di ricatti personali alle sue proposte politiche,<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/09_settembre_16/fini_carte_dossier_feltri_af340380-a27f-11de-a7b6-00144f02aabc.shtml|titolo=L’ex capo di An e le carte: nulla da temere|editore=''Corriere della Sera''|data=16-09-2009}}</ref> e ha dato mandato al suo avvocato, l'on. [[Giulia Bongiorno]], di procedere con azioni legali<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2009/settembre/15/Feltri_dossier_sexy_Fini_annuncia_co_9_090915005.shtml|titolo=Feltri: c'è un dossier sexy su An E Fini annuncia azioni legali|editore=''Corriere della Sera''|data=15-09-2009}}</ref>. [[Umberto Bossi]] lo ha duramente criticato («Chel lì l’è matt»)<ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200909articoli/47058girata.asp Bossi a Fini: "Quello è matto"], ''La Stampa'', 7 settembre 2009</ref> per la sua posizione favorevole alla concessione del diritto di voto agli immigrati regolari.
=== Critiche e scontri all'interno del PdL ===
Nell'aprile [[2010]], insieme ad altri deputati e senatori di [[Alleanza Nazionale|An]], Fini firma un testo in cui dissente dalla politica della maggioranza interna al [[Il Popolo della Libertà|PdL]], contestando altresì la politica del [[Governo Berlusconi IV|Governo Berlusconi]], a suo dire lontana dai problemi del Paese, dalle famiglie che si impoveriscono, dai giovani precari, e troppo legata agli interessi della [[Lega Nord]]. Si è avanzata l'ipotesi di formare gruppi parlamentari autonomi rispetto al PdL<ref name=gruppiAutonomi>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2010/04/15/news/berlusconi-fini_pranzo_sulle_riforme-3369517/|titolo=Fini: "Pronto a creare gruppi autonomi" Incontro e scontro con Berlusconi|pubblicazione=[[La Repubblica]] |giorno=15|mese=04|anno=2010|pagina=|accesso=16-04-2010}}</ref>. Alcuni esponenti di provenienza An, tra cui [[Maurizio Gasparri|Gasparri]] e [[Ignazio La Russa|La Russa]], non lo hanno seguito, criticando tale documento e mostrandosi sempre più vicini alle posizioni del premier Berlusconi.
Il 22 aprile [[2010]], durante la direzione nazionale del [[Il Popolo della Libertà|PdL]], Fini tiene un discorso in cui ribadisce le sue posizioni critiche sulla politica del Pdl e rivendica il proprio diritto al dissenso, mantenendo al contempo il suo sostegno alla maggioranza di governo. [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] risponde duramente al cofondatore del partito e lo invita a dimettersi dalla carica di presidente della Camera: viene così ufficializzata una frattura tra i due leader e la divisione del partito tra una maggioranza vicina a Berlusconi e una minoranza fedele a Fini<ref>{{cita web | url=http://www.corriere.it/politica/10_aprile_22/direzione-pdl-confronto-berlusconi-fini_e970e194-4de2-11df-b72f-00144f02aabe.shtml| titolo = Berlusconi-Fini, è rottura totale | editore = corriere.it| data = 22 aprile 2010}}</ref><ref>{{cita web | url = http://www.repubblica.it/politica/2010/04/22/news/fini-berlusconi-3540161| titolo = Pdl, è rottura tra Fini e Berlusconi Il premier: "Se non si allinea è fuori" | editore = Repubblica.it| data = 22 aprile 2010}}</ref>, che crea [[Generazione Italia]].
Il 29 luglio 2010, l'ufficio di presidenza del PdL approva un documento che sancisce la definitiva rottura tra Fini e Berlusconi. Il Presidente della Camera è accusato di aver presentato proposte di legge ''che confliggono apertamente con il programma che la maggioranza ha sottoscritto con gli elettori''. Vengono deferiti a [[Probiviri|collegio dei probiviri]] i deputati vicini a Fini: [[Italo Bocchino|Bocchino]], [[Carmelo Briguglio|Briguglio]] e [[Fabio Granata|Granata]].<ref>{{cita web | url = http://www.corriere.it/politica/10_luglio_29/berlusconi-fini-tregua_2c297a44-9ad4-11df-ad9d-00144f02aabe.shtml| titolo = Berlusconi: «Non abbiamo più fiducia nel presidente della Camera»| editore = Corsera.it| data = 29-07-2010}}</ref><ref>{{cita web | url = http://www.corriere.it/politica/10_luglio_29/pdl-bozza-documento_45dc4240-9b4d-11df-ad9d-00144f02aabe.shtml| titolo = Pdl: la bozza del documento dell'ufficio di presidenza| editore = Corsera.it| data = 29-07-2010}}</ref>
Il giorno 30 dello stesso mese, il Presidente della Camera afferma di essere stato di fatto espulso dal partito che ha contribuito a fondare senza possibilità di esprimere le proprie ragioni, e all'invito ingiustificato del Premier Berlusconi a lasciare la Presidenza della Camera ribatte che tale invito rappresenta una ''concezione non proprio liberale della democrazia'',<ref>{{cita web | url = http://www.corriere.it/politica/10_luglio_30/azione-nazionale-nuovo-gruppo-finiani_83cc61f4-9bbe-11df-8a43-00144f02aabe.shtml| titolo = Fini: non mi dimetto, premier illiberale| accesso = | editore = Corsera.it| data = 30-07-2010}}</ref> annuncia la costituzione di un nuovo gruppo parlamentare, denominato "''[[Futuro e Libertà per l'Italia]]''", comprendente 34 deputati<ref>{{cita web | url = http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2010/07/30/pop_finiani.shtml| titolo = Camera, tutti gli uomini di Fini| accesso = 09-08-2010| editore = Corsera.it| data =}}</ref>. Il 2 agosto al Senato al gruppo si aggiungono dieci senatori.
=== La vicenda dell'immobile a Montecarlo ===
Nell'agosto 2010, dopo la nascita del gruppo ''Futuro e Libertà'' e la crescita del dissenso nei confronti della linea di Berlusconi nel PdL, l'ex leader di AN è al centro di un'aspra campagna di stampa, capeggiata proprio dai quotidiani ''[[Il Giornale]]'', ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]'' e dal settimanale ''[[Panorama (rivista)|Panorama]]''. Oggetto della campagna è un alloggio di 45 m² a [[Monte Carlo]] lasciato in eredità dalla contessa Anna Maria Colleoni ad Alleanza Nazionale nel 1999. Tale alloggio, venduto dal partito nel [[2008]] ad una società ''off shore'' dell'isola Santa Lucia, per la cifra di euro 300.000<ref>[http://www.corriere.it/cronache/10_ottobre_13/casa-montecarlo-valore-congruo_90eca7b6-d6d0-11df-831d-00144f02aabc.shtml Valore giudicato congruo dalle autorità di Montecarlo al passaggio di proprietà avvenuto nel 1999]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/politica/2010/10/13/news/casa_an_montecarlo_valore_congruo-8017773/?ref=HREC1-4 Le autorità del Principato di Monaco confermano: Casa An, nel 1999 valore era congruo]</ref><ref>[http://www.corriere.it/politica/10_agosto_03/an-casa-montecarlo-caccia_61fce78e-9ec9-11df-ad0c-00144f02aabe.shtml Ma è stimata molto più di 1 milione nel 2008 secondo il Corriere]</ref>, risulta affittato con regolare contratto all'imprenditore immobiliare Giancarlo Tulliani, fratello minore della compagna del Presidente Fini. Il 30 luglio viene presentata una denuncia da Storace e la Procura di Roma apre un fascicolo sulla vicenda, quale atto dovuto: l'indagine è contro ignoti<ref>[http://www.unita.it/news/italia/102099/casa_a_montecarlo_la_procura_di_roma_apre_un_fascicolo_per_truffa Casa a Montecarlo, la procura di Roma apre un fascicolo per truffa. ] Unita.it</ref>.
Con una nota<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2010/08/08/news/casa_montecarlo_la_nota_del_presidente_della_camera-6155108/ Casa Montecarlo, la nota di Fini. ] Repubblica.it</ref> diffusa dalla Presidenza della Camera e stilata in collaborazione con l'avvocato [[Giulia Bongiorno]], l'8 agosto Fini offre la sua versione dei fatti,<ref>{{cita web | url = http://www.corriere.it/politica/10_agosto_08/fini-csa-montecarlo_22c75e50-a2f7-11df-a1b6-00144f02aabe.shtml| titolo = Fini e l'inchiesta sulla casa di Montecarlo "Niente da nascondere, ecco la mia verità"| accesso = | editore = Corsera.it| data = 08-08-2010}}</ref>
ma la campagna di stampa continua con ulteriori smentite e la raccolta di testimonianze.<ref>[http://www.ilgiornale.it/interni/cosi_fini_ha_bluffato_casa_montecarlo/11-09-2010/articolo-id=472793-page=1-comments=1 Così Fini ha bluffato sulla casa di Montecarlo - Interni - Pagina 2 - ilGiornale.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Il 25 settembre [[2010]] Fini dichiarò in un comunicato video: «Se dovesse emergere che l'appartamento di Montecarlo appartiene a Giancarlo Tulliani lascerò la presidenza della Camera». Il 26 ottobre [[2010]] la Procura di [[Roma]] annuncia che non risulta esserci nessuna frode nell'affare, e chiede l'archiviazione delle indagini su Gianfranco Fini.<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2010/10/26/news/archivia_casa-8458185/ Casa di Montecarlo, Procura chiede archiviazione] Repubblica.it</ref> Il 27 gennaio [[2011]] il ministro degli Esteri [[Franco Frattini]], rispondendo ad un'interrogazione parlamentare<ref>[http://www.corriere.it/politica/11_gennaio_27/frattini-senato-interrogazione-casa-montecarlo_a9b268a6-2a01-11e0-88f8-00144f02aabc.shtml?fr=correlati Caso Fini-Tulliani, battaglia in Senato]</ref>, si pronuncia in Senato in merito ad alcuni documenti arrivati alla Farnesina dall'isola caraibica di [[Santa Lucia (stato)|Santa Lucia]] dicendo che «il primo ministro di Santa Lucia gli avrebbe certificato l'autenticità del documento» che testimonierebbe come Giancarlo Tulliani sarebbe il proprietario di una società che deterrebbe il bene, ma forti dubbi sono emersi successivamente sull'autenticità di questo documento caraibico<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2011/settembre/02/Brasile_Panama_affaire_Montecarlo_storia_co_9_110902008.shtml Brasile, Panama e l' affaire Montecarlo La storia del direttore-faccendiere<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, anche in relazione al particolare attivismo intorno a tutta la vicenda del faccendiere [[Valter Lavitola]], legato proprio a [[Silvio Berlusconi]]. In seguito la Procura dichiarerà che il contenuto della carta proveniente da Santa Lucia appare del tutto irrilevante ai fini delle indagini, confermando quindi la richiesta di archiviazione.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_28/casa-montecarlo-procura-conferma-archiviazione-carte-irrilevanti_10b9e626-2aea-11e0-adec-00144f02aabc.shtml|titolo=«Irrilevanti le carte di Santa Lucia» Bossi su Fini: «Abbassare i toni»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=28|mese=gennaio|anno=2011}}</ref>
La richiesta è accolta dal presidente dei Gip del Tribunale di Roma che dispone l'archiviazione dell'inchiesta dato che nella vicenda non è ravvisabile alcun reato.<ref>{{Cita news|autore=Redazione online|url=http://www.corriere.it/politica/11_marzo_14/fini-gip-archivia-casa-montecarlo_86f7f6e0-4e38-11e0-992a-dbfddd704513.shtml|titolo=Casa di Montecarlo, il gip archivia l'inchiesta su Fini e Pontone|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=14|mese=marzo|anno=2011}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/politica/2011/03/14/news/montecarlo_fini-13591655|titolo=Casa An, il Gip archivia l'inchiesta}}</ref>.
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=AUT Honour for Services to the Republic of Austria - 2nd Class BAR.png
|nome_onorificenza=Gran Decorazione d'Onore in Oro con Fascia dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Austriaca
|luogo=[[2002]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=VA Ordine Piano BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Piano
|collegamento_onorificenza=Ordine Piano
|luogo=[[2005]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/21/Ciampi_Berlusconi_Casini_Letta_Ecco_co_9_051121027.shtml Corriere della sera 21 novembre 2005]</ref>
}}
== Opere ==
* ''Un'Italia civile'', intervista a cura di [[Marcello Staglieno (giornalista)|Marcello Staglieno]], Firenze, [[Ponte alle Grazie]], 1999. ISBN 88-7928-473-8
* ''L'Europa che verrà. Il destino del continente e il ruolo dell'Italia'', a cura di [[Carlo Fusi]], Roma, [[Fazi Editore]], 2003. ISBN 88-8112-484-X
* ''Progetto per l'Italia'', Roma, Secolo d'Italia, 2009.
* ''Il Futuro della Libertà. Consigli non richiesti ai nati nel 1989'', Milano, [[RCS MediaGroup|Rizzoli]], 2009. ISBN 88-17-03735-4
* ''L'Italia che vorrei'', [[Rubbettino Editore]], 2011. ISBN 88-4982-923-X
== Bibliografia ==
* Goffredo Locatelli, Daniele Martini, ''Duce addio. La biografia di Gianfranco Fini''. [[1994]]. ISBN 88-304-1265-1
* Corrado De Cesare. ''Il fascista del Duemila. Le radici del camerata Gianfranco Fini''. [[Kaos edizioni]], [[1995]]. ISBN 88-7953-046-1
* [[Gian Antonio Stella]]. "''Gianfranco Fini, una faina senza zavorra''", in ''Tribù. Foto di gruppo con Cavaliere''. Milano, Mondadori, [[2001]]. ISBN 88-04-49736-X
* Federico Guiglia, Para Enrico. ''Gianfranco Fini. Cronaca di un leader''. [[2002]]. ISBN 88-7166-629-1
* Stefano Marsiglia, Collettivo Malatempora. ''Fini. Una storia nera''. [[2004]]. ISBN 88-8425-040-4
*Luca Negri, ''Doppifini. L'uomo che ha detto tutto e il contrario di tutto'', Vallecchi, 2010 ISBN 9788884272126
== Voci correlate ==
* [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]]
* [[Alleanza Nazionale]]
* [[Casa delle Libertà]]
* [[Il Popolo della Libertà]]
* [[Governo Berlusconi II]]
* [[Governo Berlusconi III]]
* [[Governo Berlusconi IV]]
* [[Futuro e Libertà per l'Italia]]
* [[Con Monti per l'Italia]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|n=Categoria:Gianfranco Fini|s=Autore:Gianfranco Fini|commons=Category:Gianfranco Fini}}
== Note ==
{{references|2}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Openpolis|id=406}}
* Registrazioni audiovideo di [http://www.radioradicale.it/soggetti/gianfranco-fini Gianfranco Fini] sul sito di [http://www.radioradicale.it Radio Radicale]
* [http://presidente.camera.it/758?presidente_testo=4 Scheda personale di Gianfranco Fini dalla Camera dei Deputati]
* [http://www.farefuturofondazione.it/ Sito ufficiale della Fondazione Fare Futuro]
*[http://www.futuroeliberta.it/ Sito ufficiale Futuro e Libertà per l'Italia]
{{Presidenti della Camera dei deputati}}
{{Box successione|carica=[[Presidenti della Camera dei deputati|Presidente della Camera dei deputati]]
|immagine=Italy-Emblem.svg|
|periodo =[[30 aprile]] [[2008]] - [[15 marzo]] [[2013]]
|precedente = [[Fausto Bertinotti]]
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}}
{{Box successione|carica=[[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Vicepresidente del Consiglio dei ministri]]
|immagine=Italy-Emblem.svg|
|periodo = [[11 giugno]] [[2001]] - [[17 maggio]] [[2006]]
|precedente = Nessuno
|successivo = [[Massimo D'Alema]]<br />[[Francesco Rutelli]]
}}
{{Box successione|carica=[[Elenco dei ministri degli esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana]]|immagine=Italy-Emblem.svg|
periodo = 18 novembre [[2004]] - 17 maggio [[2006]]
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|successivo = [[Massimo D'Alema]]
}}
{{Segretari del MSI}}
{{Box successione
|carica=Presidente [[Alleanza Nazionale]]
|periodo=[[1995]] - [[2008]]
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|successivo= [[Ignazio La Russa]] (reggente)
}}
{{Box successione
|carica=Presidente [[Futuro e Libertà per l'Italia]]
|periodo=13 febbraio [[2011]] - 7 maggio [[2013]]
|precedente= nessuno
|successivo= [[Roberto Menia]] (coordinatore)
}}
{{Futuro e Libertà per l'Italia}}
<!--
{{EuroparlamentareItaliano|
periodo = [[1989]] - [[maggio|mag]] [[1992]]
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[[1994]] - [[1999]]
----
[[1999]] - [[giugno|giu]] [[2001]]
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----
Non iscritti
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[[Unione per l'Europa delle Nazioni|UEN]]
|lista = [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]]
----
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AN-PS
|partito = [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]]
----
[[Alleanza Nazionale|AN]]
----
AN
|circoscrizione = -
----
-
----
-
|preferenze = -
----
-
----
-
}}
-->
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
[[Categoria:Politici del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale]]
[[Categoria:Politici di Alleanza Nazionale]]
[[Categoria:Politici del Popolo della Libertà]]
[[Categoria:Politici di Futuro e Libertà]]
[[Categoria:Ministri degli Affari Esteri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Politici legati a Roma]]
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[[Categoria:Deputati della XIII Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della XIV Legislatura della Repubblica Italiana]]
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[[Categoria:Europarlamentari italiani della IV Legislatura]]
[[Categoria:Europarlamentari italiani della V Legislatura]]
[[Categoria:Presidenti della Camera dei deputati]]
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