Battaglia di Madonna dell'Olmo e Abraham Lincoln: differenze tra le pagine

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{{F|giuristi statunitensi|arg2=politici statunitensi|data = marzo 2015|commento = solo 17 note sono pochine per una pagina di questa lunghezza}}
{{Infobox conflitto
{{Carica pubblica
|Tipo=Battaglia
|nome=Abraham Lincoln
|Nome del conflitto=Battaglia di Madonna dell'Olmo
|immagine=Abraham Lincoln O-77 matte collodion print.jpg
|Immagine=
|carica=16º [[Presidente degli Stati Uniti d'America]]
|Didascalia=
|nome italiano= Abramo Lincoln
|Parte_di=della [[guerra di successione austriaca]]
|partito=[[Partito Repubblicano (Stati Uniti)|Repubblicano]]
|Data= 30 settembre [[1744]]
|Luogotendenza= [[Cuneo]]Liberalismo ([[Piemonteclassico]])
|mandato=4 marzo [[1861]] – 15 aprile [[1865]]
|Esito=vittoria tattica franco-spagnola
|predecessore=[[James Buchanan]]
|Schieramento1=[[File:Royal Standard of the King of France.svg|25px]] [[Regno di Francia|Francia]]<br />[[File:Bandera de España 1760-1785.svg|32px]] [[Impero Spagnolo|Spagna]]
|successore=[[Andrew Johnson]]
|Schieramento2=[[File:Flag of the Kingdom of Sardinia.svg|22px]] [[Regno di Sardegna]]
|firma=Abraham Lincoln Signature.svg
|Comandante1=[[Luigi Francesco di Borbone-Conti|Principe di Conti]]<br>[[Filippo di Parma|Infante Filippo]]
|Comandante2=[[Carlo Emanuele III di Savoia]]<br>[[Karl Sigmund Friedrich Wilhelm von Leutrum]]
|Effettivi1=26.000 (tra cui 4.000 cavalieri)
|Effettivi2=25.000 (di cui 4.000 austriaci)
|Perdite1=2.000-2.100 morti o feriti
|Perdite2=4.385 morti, feriti o catturati<ref>''[[Dario Gariglio, Le sentinelle di pietra, Edizioni L'Arciere, 1997]]''</ref>
}}
{{Bio
{{Campagnabox Guerra di successione austriaca: Italia}}
|Nome = Abraham
|Cognome = Lincoln
|PostCognomeVirgola = spesso citato nei testi in [[lingua italiana|italiano]] come '''Abramo Lincoln'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Hodgenville
|GiornoMeseNascita = 12 febbraio
|AnnoNascita = 1809
|LuogoMorte = Washington
|GiornoMeseMorte = 15 aprile
|AnnoMorte = 1865
|Epoca = 1800
|Attività = politico
|Attività2 = avvocato
|Nazionalità = statunitense
}}
È stato il 16º [[Presidente degli Stati Uniti d'America]] e il primo ad appartenere al [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]].
 
È considerato sia dalla storiografia sia dall'opinione pubblica uno dei più importanti e popolari presidenti degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Fu il presidente che pose fine alla [[schiavitù]], prima con il [[Proclama di emancipazione]] ([[1863]]), che liberò gli schiavi negli Stati della [[Stati Confederati d'America|Confederazione]] e poi con la ratifica del [[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America]], con il quale nel [[1865]] la schiavitù venne abolita in tutti gli Stati Uniti. A Lincoln è riconosciuto il merito di avere allo stesso tempo preservato l'unità federale della nazione, sconfiggendo gli Stati Confederati d'America nella [[Guerra di secessione]]. Lincoln venne assassinato, a guerra conclusa, da [[John Wilkes Booth]], un sostenitore della Confederazione.
La '''Battaglia di Madonna dell'Olmo''' (nota anche come ''Battaglia di Cuneo'') vide una vittoria degli eserciti di [[Regno di Francia|Francia]] e [[Impero Spagnolo|Spagna]] contro il [[Regno di Sardegna]], nella [[Guerra di successione austriaca]]. Venne combattuta nei dintorni di [[Cuneo]] il 30 settembre [[1744]].
 
L'operato di Lincoln ha avuto una duratura influenza sulle istituzioni politiche e sociali degli Stati Uniti, dando inizio a un maggiore accentramento del potere del governo federale e ponendo un limite al raggio d'autonomia dei governi dei singoli Stati{{Citazione necessaria}}. L'autorevolezza di Lincoln era rafforzata dalla sua abilità di [[Oratoria|oratore]] e il [[Discorso di Gettysburg]], il più significativo e famoso da lui pronunciato, è considerato una delle [[Pietra miliare#Senso figurato|pietre miliari]] dell'unità e dei valori della nazione americana.
Nel corso della campagna del 1744 l'esercito franco-spagnolo tentò per tutta l'estate di superare le linee di difesa sabaude sulle Alpi, il che avviene infine il 17 agosto con la resa, dopo pochissimi giorni di assedio, della fortezza di Demonte. Ottenuta quindi una base in territorio piemontese l'armata franco-spagnola al comando di Luigi Francesco di Borbone principe di Conti scende lungo la val Stura dirigendosi verso Cuneo, importante piazzaforte sabauda. Di fronte ad una forza di 39.000 e 10.000 cavalieri il Corpo d'Osservazione sabaudo si ritirò su Saluzzo tra il 23 e il 24 agosto per evitare sfavorevoli scontri campali.
 
== Biografia ==
Intanto la città di Cuneo, il cui comando era affidato al barone von Leutrum, si preparava all'assedio rifornendo i magazzini di munizioni e provviste alimentari. I preparativi furono frenetici la guarnigione arrivò a contare 3244 uomini, 50 cannoni e 16 mortai con una riserva di 35.112 palle di cannone. Tuttavia a causa di contrasti tra il Conti e il comandante spagnolo marchese di Las Minas i lavori d'assedio iniziarono solamente il 12 settembre, dopo che i franco-spagnoli avevano saccheggiato alcuni paesi nei dintorni<ref>''[[Dario Gariglio, Le sentinelle di pietra, Edizioni L'Arciere, 1997]]''</ref>.
=== La gioventù ===
Lincoln nacque il 12 febbraio [[1809]] in una fattoria di [[Nolin Creek]], in [[Kentucky]], da [[Thomas Lincoln]] e da [[Nancy Hanks]]<ref>{{Cita|Donald|p. 22}}</ref>, il padre un abile fabbro ferraio e falegname, la madre cresciuta con la famiglia benestante dei Berry. Gli fu dato il nome di suo nonno paterno<ref>{{Cita|Donald|p. 20}}</ref>, il [[Abraham Lincoln (capitano)|capitano Abraham Lincoln]]. Nel [[1816]] i Lincoln si trasferirono nell'[[Indiana]] dove Nancy morì il 5 ottobre 1818 per un'intossicazione dovuta a latte infetto<ref>{{Cita|Donald|p. 26}}</ref>. Il 2 dicembre [[1819]], il padre di Lincoln si risposò con Sarah "Sally" Bush Johnston, una vedova di [[Elizabethtown (Kentucky)|Elizabethtown]], la quale aveva già tre figli. Abraham si affezionò molto alla sua matrigna ed ebbe sempre un ottimo rapporto con lei.
Successivamente, nel [[1831]], Lincoln, ormai indipendente, si trasferì a [[New Salem (Contea di Menard, Illinois)|New Salem]] nell'[[Illinois]]. L'anno successivo prestò servizio come capitano nell'[[esercito degli Stati Uniti]] durante la [[Guerra di Aquila Nera]]<ref>{{Cita|Donald|p. 44}}</ref>.
 
In seguito si cimentò in alcune imprese politiche e commerciali, godendo di ottima reputazione come [[avvocato]]. In breve tempo venne eletto al [[Congresso degli Stati Uniti]] nel [[1846]] ed ebbe un ottimo tirocinio nell'Illinois, sia prima sia dopo il suo singolo mandato alla [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]] USA.
I francesi ebbero subito a soffrire continue azioni di guerriglia contro le proprie linee di rifornimento condotte dalle milizie sabaude, che essendo concentrate nella zona montana della val Stura potevano essere contrastate solo con difficoltà e scarsi risultati da parte degli assedianti. Fu proprio questa precarietà dei rifornimenti una delle cause principali dell'infruttuoso esito dell'assedio.
 
=== L'Inizio della carriera politica ===
Mentre intorno alla città assediata i lavori procedevano contrastati con tutti i mezzi dalla guarnigione, intanto a Saluzzo Carlo Emanuele III concentrava una forza per liberare Cuneo dall'assedio. Forte di circa 25.000 uomini di cui 4.000 austriaci l'armata piemontese si mosse il 26 settembre da Saluzzo, ma a causa del cattivo tempo arrivò in vista di cuneo solo il 29.
Lincoln passò la maggior parte del suo tempo da solo e non fece una grande impressione presso i suoi colleghi politici. Usò la propria posizione per poter parlare contro la [[Guerra messicano-statunitense|guerra con il Messico]], che attribuì al desiderio di "gloria militare".
Quando il suo mandato finì, si dedicò principalmente a guadagnarsi da vivere come avvocato.
 
=== L'attività legale ===
I franco-spagnoli, venuti a conoscenza dei movimenti nemici, avevano occupato e fortificato il convento della Madonna dell'Olmo e una cascina nelle vicinanze, entrambi in posizione ideale per controllare la strada verso Saluzzo. Il 30 settembre l'esercito sabaudo si schierò in ordine di battaglia di fronte a Madonna dell'Olmo con le intenzioni di non ingaggiare battaglia ma le cose non andarono come pianificato verso mezzogiorno iniziarono gli scontri. Dopo i primi improvvisati attacchi i sabaudi furono respinti e contrattaccati sulla destra dalla cavalleria,dove il reggimento Tarentaise andò alo sbando mentre il reggimento Audibert perse un terzo degli uomini tentando di resistere. Il contrattacco venne però respinto in extremis dalle Guardie che avevano trovato riparo in alcune provvidenziali cascine. La battaglia proseguì per ore con alterno prevalere delle due parti e atti di valore sia da parte franco-spagnola sia sabauda. Lo stesso principe Conti fu ferito mentre guidava le sue truppe e perse due cavalli. Tuttavia verso sera la battaglia si era rivelata inconcludente e dopo un ultimo e sanguinoso diversivo condotto contro i magazzini francesi a Borgo San Dalmazzo l'armata sabauda si ritirò avendo perso 4385 uomini<ref>''[[Dario Gariglio, Le sentinelle di pietra, Edizioni L'Arciere, 1997]]''</ref>.
All'inizio della propria carriera legale, Lincoln girò di città in città finché non si stabilì nella cittadina di [[Springfield (Illinois)|Springfield]], in [[Illinois]]. A Springfield dimostrò subito la propria abilità di oratore, tanto che durante i processi a cui egli partecipava la gente accorreva per ascoltarlo. La gente capiva ciò che diceva grazie al suo linguaggio semplice. Una causa che riuscì a vincere fu per una [[truffa]] nel commercio dei cavalli: la vittoria venne a colpi di ironia contro il pubblico ministero, che si era messo la camicia al contrario, riuscendo a scoraggiarlo e vincere la causa.
 
Lincoln divenne famoso nell'ambiente legale dell'Illinois alla metà degli [[anni 1850|anni cinquanta]], specialmente per la sua partecipazione a processi riguardanti interessi in competizione nel campo dei trasporti, sia fluviali sia [[ferrovia]]ri. Ad esempio egli rappresentò la Alton & Sangamon Railroad in un processo del [[1851]] contro uno dei suoi azionisti, James A. Barret: quest'ultimo si era rifiutato di pagare il dovuto all'impresa con la motivazione che essa aveva cambiato il percorso progettato inizialmente. Lincoln sostenne che, secondo la legge, una società non è legata dal suo [[statuto (diritto)|statuto]] originario quando questo può essere corretto nell'interesse del pubblico, che il nuovo percorso era migliore, meno costoso e di conseguenza la società aveva il diritto di citare il sig. Barret per il suo mancato pagamento. Lincoln vinse la causa e la decisione da parte della [[Corte Suprema]] dell'Illinois fu citata da molte altre corti in tutti gli Stati Uniti.
Nonostante la vittoria la situazione dei franco-spagnoli peggiorò: e risorse del [[Luigi Francesco di Borbone-Conti| Principe di Conti]] erano scarse, le sue truppe esauste per la lunga campagna, indebolite dalla battaglia e le sue linee di comunicazione tenui, inoltre pochi giorni dopo un'alluvione distrusse parecchi ponti isolando ulteriormente gli assedianti che iniziavano a scarseggiare di munizioni e cibo. Sfruttando questa debolezza una colonna di 900 piemontesi l'8 ottobre entrò a cuneo senza che gli assedianti potessero impedirlo, due giorni dopo una seconda colonna di 500 uomini rinforzò ulteriormente la guarnigione di Cuneo<ref>''[[Dario Gariglio, Le sentinelle di pietra, Edizioni L'Arciere, 1997]]''</ref>. I difensori ripresero quindi vigore e ripresero morale tant'è che nei giorni successivi aumentarono le sortite notturne contro i franco-spagnoli, che ormai avevano solamente 15 cannoni in grado di fare fuoco e scarseggiavano sempre maggiormente di cibo.
 
Un altro importante esempio del talento di Lincoln come avvocato per le ferrovie fu una causa su un'esenzione dalle [[tassa|tasse]] che lo Stato concesse all'[[Illinois Central Railroad]]. La [[Contea di McLean (Illinois)|contea di McLean]] sostenne che lo Stato non aveva l'autorità per concedere una simile esenzione e voleva tassare comunque la società. Nel gennaio del 1856 la Corte Suprema dell'Illinois decise di confermare l'esenzione dalle tasse, dichiarandosi d'accordo con gli argomenti di Lincoln.
Considerato il logoramento delle proprie truppe e l'avvicinarsi dell'inverno, particolarmente rigido quell'anno, che comportava il rischio di rimanere bloccati in piemonte non appena fosse caduta la neve sui passi alpini, il consiglio di guerra presieduto da don Filippo di Spagna decise di togliere l'assedio e nella notte tra 21 e 22 ottobre le ultime forze franco-spagnole abbandonarono Cuneo<ref>''[[Dario Gariglio, Le sentinelle di pietra, Edizioni L'Arciere, 1997]]''</ref>.
 
=== Verso la presidenza ===
Voltaire concluse: «...è quasi sempre il destino di chi va in guerra nelle [[Alpi]] senza padroneggiarne il territorio; di perdere il loro esercito anche nella vittoria.»<ref>''[[Précis du siècle de Louis XV]]'', capitolo XIII. [http://www.voltaire-integral.com/Html/15/10PREC20.html Testo originale]</ref>
[[File:Abraham Lincoln.jpg|thumb|Lincoln viene solitamente ritratto con la barba, tuttavia egli la portò solo negli ultimi anni della propria vita.]]
 
Il [[Kansas-Nebraska Act]] del [[1854]], che aprì i due citati territori alla [[schiavitù]] (annullando quindi i limiti alla diffusione della schiavitù che erano parte del [[Compromesso del Missouri]] del [[1820]]), aiutò inoltre Lincoln a tornare nella politica. A farlo risaltare rispetto agli altri fu un discorso contro il Kansas-Nebraska, il 16 ottobre [[1854]] a [[Peoria (Illinois)|Peoria]].
==Note==
 
Durante la sua campagna (perdente) per essere eletto senatore nel [[1858]] contro [[Stephen A. Douglas]], Lincoln condusse molti [[Dibattiti Lincoln-Douglas del 1858|dibattiti]] contro Douglas in una serie di eventi che rappresentarono una discussione a livello nazionale su problemi che avrebbero presto diviso la nazione in due. Tali dibattiti furono l'anticipazione delle elezioni presidenziali del [[1860]], in cui Douglas e Lincoln erano nuovamente pretendenti. Il 6 novembre [[1860]] Lincoln venne eletto sedicesimo [[Presidente degli Stati Uniti d'America]], il primo [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|repubblicano]] a raggiungere tale carica.
 
Poco dopo la sua elezione, la [[Stati Confederati d'America|parte Sud]] degli Stati Uniti fece vedere inequivocabilmente che la [[Indipendentismo|secessione]] era inevitabile, il che aumentò notevolmente la tensione che attraversava la nazione. Lincoln sopravvisse a un tentativo di [[assassinio]] a [[Baltimora]] e il 21 febbraio [[1861]] arrivò a [[Washington]] in segreto e sotto mentite spoglie. I sudisti attaccarono Lincoln per questa sua misura di prudenza, ma l'impegno nella protezione della sua carica, della sua politica e della sua stessa vita non era da sottovalutare: i fatti dimostrarono che Lincoln aveva ragione a non esporsi inutilmente, dato che fu assassinato pochi anni dopo.
 
=== Lincoln presidente ===
All'insediamento di Lincoln il 4 marzo [[1861]], i Turner formarono la sua guardia del corpo; era inoltre presente una considerevole guarnigione di truppe federali, pronta a proteggere il presidente e la capitale dall'invasione dei ribelli.
 
=== Lincoln e la schiavitù ===
[[File:Abraham Lincoln 1858.png|thumb|left|Lincoln nel 1858]]
 
La posizione di Lincoln riguardo alla liberazione dalla schiavitù degli [[Afroamericano|afroamericani]] è a tutt'oggi oggetto di controversie, nonostante la frequenza e la chiarezza con cui la sostenne sia prima della sua elezione come presidente (vedi [[Controversie Lincoln-Douglas del 1858]]), sia dopo (vedi [[Primo discorso inaugurale di Lincoln]]). Espose la sua posizione con forza e in brevi parole in una lettera a [[Horace Greeley]] del 22 agosto [[1862]].
{{Citazione|Io salverei l'Unione. La salverei nella maniera più rapida al cospetto della [[Costituzione degli Stati Uniti]]. Prima potrà essere ripristinata l'autorità nazionale, più simile sarà l'Unione "all'Unione che fu". Se ci fosse chi non desidera salvare l'Unione, a meno di non potere allo stesso tempo salvare la schiavitù, io non sarei d'accordo con costoro. Se ci fosse chi non desidera salvare l'Unione a meno di non poter al tempo stesso sconfiggere la schiavitù, io non sarei d'accordo con costoro. Il mio obiettivo supremo in questa battaglia è di salvare l'Unione, e non se porre fine o salvare la schiavitù. Se potessi salvare l'Unione senza liberare nessuno schiavo, io lo farei; e se potessi salvarla liberando tutti gli schiavi, io lo farei; e se potessi salvarla liberando alcuni e lasciandone altri soli, io lo farei anche in questo caso. Quello che faccio al riguardo della schiavitù e della razza di colore, lo faccio perché credo che aiuti a salvare l'Unione; e ciò che evito di fare, lo evito perché non credo possa aiutare a salvare l'Unione. Dovrò fermarmi ogni volta che crederò di star facendo qualcosa che rechi danno alla causa, e dovrò impegnarmi di più ogni volta che crederò che fare di più rechi giovamento alla causa. Dovrò provare a correggere gli errori quando dimostreranno d'essere errori; e dovrò adottare nuove vedute non appena mostreranno di essere vedute corrette}}
 
{{Citazione|Ho sostenuto qui i miei propositi in accordo con il punto di vista dei miei obblighi ufficiali; e non ho intenzione di modificare la mia più volte ribadita volontà personale che tutti gli uomini possano essere liberi}}
 
In ogni caso, al momento in cui scrive questa lettera, Lincoln stava già andando verso l'emancipazione, cosa che avrebbe portato al Proclama di emancipazione. È inoltre rivelatoria la sua lettera scritta un anno dopo a James Conkling il 26 agosto [[1863]], che comprendeva il seguente estratto:
 
{{Citazione|C'è voluto più di un anno e mezzo per sopprimere la ribellione prima che fosse tenuta la proclamazione, gli ultimi cento giorni dei quali passati con l'esplicita coscienza che stava arrivando, senza essere avvertita da quelli in rivolta, ritornando alle loro faccende. La guerra è progredita in modo a noi favorevole dall'annuncio della proclamazione. So, per quanto sia possibile conoscere le opinioni degli altri, che alcuni comandanti delle nostre armate in campo, che ci hanno dato i successi più importanti, credono nella politica dell'emancipazione e l'uso delle truppe di colore costituisce il colpo più pesante finora sferrato alla Ribellione, e che almeno uno di questi importanti successi non sarebbe stato raggiunto se non fosse stato per l'aiuto dei soldati neri. Tra i comandanti che hanno queste opinioni ve ne sono alcuni che non hanno mai avuto alcuna affinità con quello che viene chiamato abolizionismo o con le politiche del partito repubblicano ma le sostengono dalla prospettiva puramente militare. Sottometto queste opinioni come intitolate a una certa rilevanza contro le obiezioni spesso mosse che emancipare e armare i neri siano scelte militari poco sagge e non siano state adottate come tali in buona fede}}
 
{{Citazione|Voi dite che non combatterete per liberare i negri. Alcuni di loro sembrano disposti a lottare per voi; ma non importa. Combattete allora esclusivamente per salvare l'Unione. Ho emanato la proclamazione di proposito per aiutarvi a salvare l'Unione. Nel momento in cui avrete vinto tutta la resistenza all'Unione, se vi inciterò a combattere ancora, sarà il momento buono per voi di dichiarare che non combatterete per liberare i negri}}
 
{{Citazione|Ho pensato che nella vostra lotta per l'Unione, a qualsiasi livello i negri abbiano cessato di aiutare il nemico, a tale livello hanno indebolito la resistenza del nemico nei vostri confronti. La pensate diversamente? Ho pensato che qualsiasi negro che possa essere impiegato come soldato, lascia meno da fare ai soldati bianchi per salvare l'Unione. Vi sembra vada diversamente? Ma i negri, come le altre persone, agiscono in base a motivazioni. Perché dovrebbero fare qualcosa per noi, se non faremo niente per loro? Se mettono a rischio le loro vite per noi, devono essere spinte dal più forte dei motivi - anche la promessa della libertà. E la promessa fatta, deve essere mantenuta}}
 
[[File:Emancipation proclamation.jpg|thumb|upright=1.4|Lincoln si incontra con il suo gabinetto per la prima lettura della bozza della ''Proclamazione di emancipazione'', il 22 luglio [[1862]]. Dirà in seguito: "Non mi sono mai, nella mia vita, sentito più certo di stare facendo la cosa giusta, che quando firmai quel documento."]]
 
=== Proclamazione dell'emancipazione ===
{{Vedi anche|Abolizionismo}}
Lincoln è accreditato come colui che liberò gli schiavi afroamericani con il Proclama di emancipazione, che liberò gli schiavi nelle aree della Confederazione non ancora controllate dall'Unione; nei territori del Nord il Proclama di emancipazione non attuò cambiamenti radicali, in quanto il sistema economico-lavorativo non si basava sullo schiavismo. Tuttavia Lincoln mantenne temporaneamente la schiavitu' negli Stati dell'Unione al confine con i Confederati, il Missouri, il Kentucky, il Delaware e il Maryland, per non perdere i suddetti stati che appartenevano all'Unione ma non si erano pronunciati sulla questione della schiavitu'. L'abolizione della schiavitù negli stati ribelli, uno degli obiettivi della guerra, divenne l'impulso per la modifica del [[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|tredicesimo]] e del [[XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|quattordicesimo emendamento della costituzione americana]], che rispettivamente abolivano la schiavitù e stabilivano i diritti civili federali. Nonostante le conseguenze che ebbe la sua azione determinante nella lotta alla schiavitù, le sue posizioni sul problema delle diverse popolazioni non erano naturalmente come quelle odierne. A dimostrazione di ciò è chiarificante una sua dichiarazione del [[1858]]:
 
{{Citazione|Non sono, e non sono mai stato, favorevole a una qualsiasi realizzazione della parità sociale e politica della razza bianca e nera; esiste una differenza fisica tra la razza bianca e nera che credo impedirà per sempre alle due razze una convivenza in termini di parità sociale e politica. E poiché esse non possono convivere in questa maniera, finché rimangono assieme ci dovrà essere la posizione superiore e inferiore, e io, al pari di chiunque altro, sono favorevole a che la posizione superiore venga assegnata alla razza bianca}}
 
Alcuni studiosi, tra cui Stacy Pratt McDermott<ref>{{en}}http://illinoisissues.uis.edu/features/2004Feb/lincoln.html</ref>, ammoniscono a non dare facili ed errate interpretazione della visione di Lincoln sulle uguaglianze razziali scrivendo che le frasi sopra riportate sono tipiche manifestazioni della psicologia di chiunque in quel periodo: nessuno è indenne dallo spirito del tempo, per cui non si possono impiegare acquisizioni culturali recenti per giudicare uomini dell'Ottocento, scrive McDermott. Altrimenti, se un antischiavista come Lincoln fosse equiparato a uno schiavista come Douglas, sarebbe la fine della storia in un mondo confuso e uniforme.
 
=== Il discorso di Gettysburg ===
{{Vedi anche|Discorso di Gettysburg}}
{{Citazione|[La [[democrazia]] è] il governo del popolo, dal popolo, per il popolo.|A. Lincoln, dal discorso per l'inaugurazione del Cimitero Nazionale Militare a Gettysburg il 19 novembre 1863|lingua=en|lingua2=it|[Democracy is the] government of the people, by the people, for the people.}}
 
Lincoln mostrò un carisma magnetico alla popolazione dell'Unione durante la guerra come è evidenziato dal [[discorso di Gettysburg]], un discorso tenuto in occasione della dedica di un cimitero per i soldati dell'Unione morti nella [[battaglia di Gettysburg]] del [[1863]]. Mentre la maggioranza di coloro che tennero discorsi (come per esempio [[Edward Everett]]) parlarono a lungo dell'evento, alcuni per ore, le poche parole scelte da Lincoln risuonarono attraverso la nazione e la storia, sconfiggendo la predizione fatta da Lincoln stesso che "il mondo non le annoterà, e non sarà ricordato a lungo quello che diciamo qui". Mentre ci sono pochi documenti relativi agli altri discorsi del giorno, quello di Lincoln è ritenuto essere uno dei più grandi della storia.
 
=== La guerra di secessione ===
{{Vedi anche|Guerra di secessione americana}}
La guerra fu una fonte di costante frustrazione per il presidente e occupò quasi tutto il suo tempo. Dopo ripetute delusioni da parte del generale [[George McClellan]] e di una fila di altri comandanti generali di scarso successo, Lincoln prese la coraggiosa decisione di nominare comandante dell'esercito un militare energico e combattivo ma dal passato turbolento e dalla carriera caratterizzata da successi ma anche da fallimenti: il generale [[Ulysses S. Grant]]. Grant avrebbe applicato le sue capacità militari, la sua tenacia e il suo talento nella conduzione degli uomini, per arrivare alla fine della guerra.
 
Quando [[Richmond (Virginia)|Richmond]], la capitale confederata, venne infine conquistata, Lincoln vi si recò per compiere un gesto pubblico, sedendosi alla scrivania di [[Jefferson Davis]], e dicendo in maniera simbolica alla nazione che il Presidente degli Stati Uniti aveva autorità su tutto il territorio. Venne accolto in città come un eroe conquistatore dagli schiavi liberati, i cui sentimenti vennero riassunti dalla frase di un ammiratore, "So che sono libero perché ho visto il volto di Padre Abramo e l'ho udito". La ricostruzione dell'Unione pesò molto nel pensiero del presidente. Egli era determinato a intraprendere un percorso che non avrebbe alienato permanentemente gli ex stati confederati.
 
Nel [[1864]], Lincoln fu il primo e unico presidente ad affrontare un'elezione presidenziale durante la guerra. La durata della guerra e la questione dell'emancipazione apparvero ostacolare gravemente le sue prospettive e una sconfitta elettorale nei confronti del candidato democratico George McClellan appariva probabile. Comunque, una serie di tempestive vittorie dell'Unione, poco prima del giorno delle elezioni, cambiarono la situazione in modo sostanziale e Lincoln venne rieletto.
 
Durante la guerra di secessione Lincoln ebbe poteri che nessun presidente precedente aveva detenuto; sospese il precetto dell'[[habeas corpus]] e imprigionò di frequente le spie e i simpatizzanti sudisti senza processo. D'altra parte, spesso annullò le esecuzioni. Famosa è rimasta la cosiddetta "[[lettera di Bixby]]", inviata dal presidente Lincoln nel novembre del 1864 a Lydia Bixby, madre di cinque figli che si riteneva erroneamente che fossero rimasti uccisi durante la guerra di secessione. Il testo di tale lettera è ritenuto uno dei migliori scritti di Lincoln. Se ne riporta appresso la traduzione.
 
« Casa dell'esecutivo,<br />
Washington, 21 novembre 1864.<br />
Gentile Signora,<br />
il Dipartimento di guerra mi ha mostrato una dichiarazione del Generale del Massachusetts che lei è la madre di cinque figli che sono morti gloriosamente sul campo di battaglia. Sento che le mie parole per alleviarle il dolore di una così forte perdita sono deboli ed inutili. Ma non posso evitare di scriverle perché sono il ringraziamento della Repubblica per la cui salvezza hanno lottato. Prego il Padre Celeste perché l'orgoglio per il sacrificio dei suoi figli sull'altare della libertà prevalga sul dolore per la loro assenza.<br />
I più sinceri e cordiali saluti<br />
A. Lincoln »
 
=== L'attentato e la morte ===
{{Vedi anche|Assassinio di Abraham Lincoln}}
[[File:The Assassination of President Lincoln - Currier and Ives 2.png|upright=1.2|left|thumb|''L'assassinio del Presidente Lincoln'', opera di Currier e Ives del [[1865]].]]
 
Dopo la fine della guerra, Lincoln si era incontrato di frequente con il generale Grant. I due uomini pianificavano la ricostruzione del Paese ed era nota a tutti la loro stima reciproca. Durante il loro ultimo incontro, il 14 aprile [[1865]] (Venerdì Santo), Lincoln aveva invitato il generale Grant a un evento mondano per quella sera, ma Grant aveva declinato.
 
Senza la compagnia del generale e senza la sua guardia del corpo [[Ward Hill Lamon]] i Lincoln andarono al [[Ford's Theatre]], a Washington, dove era in programma ''[[Our American Cousin]]'', una commedia musicale dello scrittore britannico [[Tom Taylor]] (1817-1880). Nell'istante in cui Lincoln prese posto nel palco presidenziale, [[John Wilkes Booth]], un attore della [[Virginia]] simpatizzante sudista, entrò nel palco e sparò un colpo di pistola calibro 44 alla testa del Presidente, gridando "''[[Sic semper tyrannis]]!''" ([[Lingua latina|Latino]]: "Così sia sempre per i tiranni!" - motto dello Stato della Virginia e frase storicamente pronunciata da [[Marco Giunio Bruto|Bruto]] nell'uccidere [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]]). Secondo alcune testimonianze aggiunse poi "Il Sud è vendicato", saltando successivamente giù dal palco e rompendosi conseguentemente una gamba.
 
I cospiratori avevano pianificato l'assassinio di altri ufficiali del governo nello stesso istante, ma Lincoln fu l'unica vittima. Booth si trascinò al proprio cavallo e riuscì a fuggire, mentre il Presidente colpito a morte fu portato in una casa dall'altro lato della strada oggi chiamata Petersen House, dove giacque in [[coma]] per alcune ore prima di spirare. Fu ufficialmente dichiarato morto alle 7:22 del mattino del 15 aprile [[1865]].
 
Booth fu scoperto nascosto in un granaio e venne ucciso; diversi altri cospiratori vennero infine catturati e impiccati o imprigionati. Quattro persone furono giudicate da un [[tribunale militare]] e impiccate per complicità nell'assassinio: [[David Herold]], [[George Atzerodt]], [[Lewis Powell]] (alias Lewis Payne) e [[Mary Surratt]] (la prima donna a essere giustiziata negli Stati Uniti). Tre persone vennero condannate all'[[ergastolo]] ([[Michael O'Laughlin]], [[Samuel Arnold (cospiratore)|Samuel Arnold]], e [[Samuel Mudd]]), mentre [[Edman Spangler]] fu condannato a sei anni di carcere. [[John Surratt]], giudicato successivamente da una corte civile, fu prosciolto. L'equità delle condanne, in particolare quella di Mary Surratt, è stata messa in discussione ed esistono dubbi sul grado del suo coinvolgimento nella cospirazione.
 
Negli Stati Uniti è entrata nel folclore la "[[leggenda sulle coincidenze Lincoln-Kennedy]]", riguardante le pretese concomitanze tra i decessi dei due presidenti.
 
[[File:LincolnTrain.jpeg|thumb|Il treno funebre di Lincoln]]
 
Il corpo di Lincoln fu riportato in Illinois in treno, con un grandioso corteo funebre che attraversò diversi stati. L'intera nazione pianse l'uomo che molti consideravano il salvatore degli Stati Uniti, nonché protettore e difensore di ciò che Lincoln stesso chiamava "il governo della gente, dalla gente e per la gente". Alcuni critici sostengono che in realtà erano i Confederati a difendere il loro diritto all'auto-governo, diritto che Lincoln aveva soppresso, e che l'unità degli Stati era stata preservata a discapito della sua natura volontaria.
 
== La famiglia Lincoln ==
* [[Robert Todd Lincoln]] : nato il 1º agosto 1843 a Springfield (Illinois) - morto il 26 luglio 1926 a [[Manchester (Vermont)|Manchester]] (Vermont).
* Edward Baker Lincoln: nato il 10 marzo 1846 a Springfield (Illinois) - morto il 1º febbraio 1850 a Springfield (Illinois).
* William Wallace Lincoln: nato il 21 dicembre 1850 a Springfield (Illinois) - morto il 20 febbraio 1862 in Washington, D.C.
* Thomas "Tad" Lincoln: nato il 4 aprile 1853 a Springfield (Illinois) - morto il 16 luglio 1871 a [[Chicago|Chicago (Illinois)]].
 
Lincoln non ha discendenti viventi.
 
== La riesumazione della salma ==
Lincoln venne seppellito all'Oak Ridge Cemetery di Springfield, dove nel [[1874]] fu terminata la costruzione di una tomba in granito alta 54 metri, sormontata da diverse statue di bronzo. Vi sono sepolti anche sua moglie e tre dei suoi quattro figli (Robert è sepolto nel [[Cimitero nazionale di Arlington]]). Negli anni successivi alla sua morte vennero compiuti dei tentativi di rubare la salma di Lincoln allo scopo di ottenere un riscatto. Attorno al [[1900]] [[Robert Todd Lincoln]] decise che per prevenire il furto del corpo era necessario costruire una cripta permanente per il padre. La bara di Lincoln fu racchiusa da spesse pareti di cemento, circondate da una gabbia, e sepolta sotto una lastra di pietra. Il 26 settembre [[1901]] il corpo di Lincoln venne riesumato così da poter essere nuovamente sepolto nella nuova cripta. I presenti (23 persone compreso Robert Lincoln) - temendo che il corpo potesse essere stato trafugato negli anni intercorsi - decisero comunque di aprire la bara per controllare: quando l'aprirono, furono meravigliati dallo stato di conservazione del corpo, che era stato [[imbalsamazione|imbalsamato]]. Era infatti perfettamente riconoscibile, a più di trent'anni dalla morte.
 
Sul suo petto vennero rinvenuti i resti della bandiera americana (piccoli brandelli rossi, bianchi e blu) con la quale era stato seppellito, e che si era ormai sgretolata. Tutte e 23 le persone che videro i resti di Lincoln sono scomparse da tempo: l'ultima di queste fu Fleetwood Lindley, che morì il 1º febbraio [[1963]]. Tre giorni prima di morire, Lindley venne intervistato. Disse: «Sì, la sua faccia era bianca come il gesso. I suoi vestiti umidi. Mi venne permesso di reggere una delle strisce di pelle quando calammo il feretro per versare il cemento. Non fui spaventato al momento, ma dormii con Lincoln per i sei mesi successivi».<ref>[http://rogerjnorton.com/Lincoln13.html Abraham Lincoln's Body Exhumed]</ref>
 
== Aspetti personali della vita di Lincoln ==
=== Visione religiosa ===
Come per il [[deismo]] di [[Thomas Jefferson]], anche la visione religiosa di Lincoln è stata molto dibattuta. Pubblicamente era un [[cristianesimo|cristiano]] [[protestantesimo|protestante]], ma le sue intime convinzioni sono tuttora discusse. Da giovane, Lincoln era chiaramente uno [[scetticismo filosofico|scettico]], o, nelle parole di un biografo, anche un [[iconoclastia|iconoclasta]].<ref>Douglas L. Wilson, ''Honor voice: The trasformation of Abraham Lincoln''</ref> Più tardi nella vita, l'uso frequente di Lincoln di un linguaggio e di immagini religiose nei discorsi potrebbero essere viste come una revisione delle proprie convinzioni personali o essere un espediente per fare appello al suo pubblico, per lo più composto da [[evangelicismo|evangelici]]. Non aderì mai a nessuna chiesa, anche se spesso partecipò a funzioni religiose con la moglie, tuttavia citava spesso la [[Bibbia]] e aveva una profonda dimestichezza con essa.<ref>R. Carwardine, ''Lincoln: A Life of Purpose and Power''</ref>
 
Nel [[1840]] Lincoln aderì alla "dottrina della necessità", una credenza di tipo [[fatalismo|fatalista]] che affermava che la mente umana era controllata da una forza superiore. Nel [[1850]], riconobbe l'esistenza di una "[[divina provvidenza|provvidenza]]", in modo generale, ma raramente usò il linguaggio o le immagini degli evangelici, però considerava il [[repubblicanesimo]] dei [[Padri fondatori degli Stati Uniti d'America|Padri Fondatori]] con una reverenza quasi religiosa. Quando subì la morte di suo figlio Edward, Lincoln riconobbe più frequentemente il proprio bisogno di dipendere da Dio. La morte di un altro figlio, Willie, nel febbraio [[1862]], potrebbe aver spinto Lincoln a rivolgersi verso la religione in cerca di risposte e di conforto. Dopo la morte di Willie, Lincoln espresse perché, dal punto di vista divino, la gravità della guerra imminente era resa necessaria. Scrisse in quei momenti, che Dio "avrebbe potuto decidere di salvare o distruggere l'Unione, senza un concorso umano. Però, dato che la guerra era iniziata, lui poteva dare la vittoria finale ad entrambi gli schieramenti in un solo giorno. Il giorno dell'assassinio al Teatro Ford, si racconta che abbia detto alla moglie Mary che voleva visitare la [[Terra Santa]].<ref>Allen C. Cuelzo, ''Abraham Lincoln''</ref>
 
=== Controversie sulla sessualità di Lincoln ===
Benché fosse sposato, ed il suo legame con la moglie fosse molto forte e intimo<ref>Jean H. Baker, "Mary and Abraham: A Marriage" in "The Lincoln Enigma" edited by Gabor Boritt pg. 55</ref>, e avesse avuto relazioni con donne, alcuni biografi hanno recentemente ipotizzato che Lincoln fosse [[bisessuale]] o segretamente [[omosessuale]], tesi respinta da molti storici, soprattutto di area conservatrice.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1995/ottobre/03/Lincoln_era_gay_parola_storico_co_0_9510033357.shtml ''Lincoln era gay: parola di storico'', articolo Corriere della Sera, 3 ottobre 1995]</ref>
Tra i documenti citati, alcune lettere giovanili e la dichiarazione della matrigna di Lincoln, che affermò che Abraham non aveva alcun interesse per le donne.<ref name="Jonathan Ned Katz 2001 pages 3-25">Jonathan Ned Katz, Love Stories: Sex Between Men Before Homosexuality (Chicago: University of Chicago Press, 2001). On Lincoln and Speed see chapter 1, "No Two Men Were Ever More Intimate", pages 3-25. For more on Lincoln and sexuality see the notes to this chapter.</ref>
Comunemente, nell'America del [[XIX secolo]], gli uomini potevano dividere il letto con altri uomini. Per esempio, quando avvocati e giudici viaggiarono con Lincoln, gli avvocati spesso dormivano "due in un letto e otto in una stanza".<ref>Randall, Ruth Painter. Mary Lincoln: Biography of a Marriage. Boston: Little, Brown, 1953. pp 70-71</ref>
Dalle fonti storiche risulta che Lincoln dormì nello stesso letto con almeno 11 ragazzi e uomini durante la sua giovinezza e l'età adulta.<ref>Sotos, JG (2008). The Physical Lincoln Sourcebook. Mount Vernon, VA: Mt. Vernon Book Systems</ref>
 
Non risulta che Lincoln abbia cercato di nascondere tali fatti e, in qualche conversazione, ne parlò apertamente lui stesso.
Un'altra storia a proposito è la sua stretta amicizia con [[Joshua Fry Speed]], conosciuto a Springfield nel 1837. Vissero insieme per quattro anni, durante i quali occuparono lo stesso letto durante la notte (un grande letto matrimoniale, secondo alcune fonti) e stretto un'amicizia che sarebbe durata fino alla loro morte.<ref>Excerpt from D. H. Donald's We are Lincoln Men Simon & Schuster 2003 ISBN 0-7432-5468-6</ref> Anche [[William Herndon]] e un quarto uomo avrebbero dormito nella stessa stanza.<ref>Sandburg 1:244
and "Abraham Lincoln: The Prairie Years" (1926) 1:244; Roundup: Talking About History, by Richard Brookhiser, NYT Book Review (Jan 9, 2005) of C.A. Tripp's Gay Lincoln Biography online at the History News Network; David H. Donald's We are Lincoln Men, op.cit.</ref> Gli storici affermano anche che non era insolito per due uomini condividere anche un piccolo letto per ragioni finanziarie o di altro tipo, senza che ciò implicasse coinvolgimento sessuale.<ref name="Jonathan Ned Katz 2001 pages 3-25"/>
 
== Commemorazioni ==
[[File:Lincoln statue.jpg|thumb|La scultura di Lincoln nel Lincoln Memorial, opera di Daniel Chester French]]
Lo scultore italo-americano [[Attilio Piccirilli]] avrebbe collaborato con French alla gigantesca statua di Abraham Lincoln seduto in atteggiamento pensoso, che si trova a Washington.<ref>"I Segreti di New York", Corrado Augias</ref>
 
Lincoln è stato ricordato in molti modi. Diverse città statunitensi portano il suo nome, soprattutto [[Lincoln (Nebraska)|Lincoln]], la capitale del [[Nebraska]]. Gli è stato dedicato il [[Lincoln Memorial]] di [[Washington]] ed è raffigurato sulla banconota da cinque dollari, sulla moneta da un centesimo e nel monumento del [[Mount Rushmore National Memorial|Monte Rushmore]]. La tomba di Lincoln e la casa di Lincoln a Springfield, [[New Salem (Contea di Menard, Illinois)|New Salem]] (una ricostruzione della cittadina dove visse all'inizio dell'età adulta), il [[Ford's Theater]] e la [[Petersen House]] sono tutti luoghi conservati come musei.
 
Il 12 febbraio [[1892]], il compleanno di Lincoln venne dichiarato [[festività]] federale degli Stati Uniti, anche se venne in seguito combinato con il compleanno di [[George Washington]] nel [[President's Day]] (sono ancora celebrati separatamente in [[Illinois]]). Il sottomarino [[USS Abraham Lincoln (SSBN-602)|''Abraham Lincoln'' (SSBN-602)]] e la portaerei [[USS Abraham Lincoln (CVN-72)|''Abraham Lincoln'' (CVN-72)]] sono stati battezzati in suo onore.
 
Il grande prestigiatore [[Harry Houdini]] realizzò con le sue tecniche [[illusionismo|illusionistiche]] una fotografia ritoccata che lo ritraeva insieme al "fantasma" di Lincoln, questo per svelare i trucchi delle [[fotografia spiritica|fotografie spiritiche]], molto diffuse alla fine dell'Ottocento e inizio Novecento.<ref>[http://www.americaslibrary.gov/aa/houdini/aa_houdini_fraud_1.html Houdini Exposes Fraud]</ref> Alcune di esse, oggi ritenute false, ritraevano proprio Lincoln dopo la sua morte, insieme alla moglie ancora viva (quest'ultima era divenuta una seguace dello [[spiritismo]], nel frattempo).<ref>[http://www.cicap.org/new/stampa.php?id=101153 Roberto Marino, ''Fotografie spiritiche'', sul sito del CICAP]</ref>
 
== Il gabinetto Lincoln ==
* [[Segretario di Stato degli Stati Uniti|Segretario di Stato]] - [[William H. Seward]]
* [[Segretario alla guerra degli Stati Uniti|Segretario alla guerra]] - [[Simon Cameron]] (1861-1862), [[Edwin M. Stanton]] (1862-1865)
* [[Segretario del tesoro degli Stati Uniti|Segretario del tesoro]] - [[Salmon P. Chase]] (1861-1864), [[William P. Fessenden]] (1864-1865), [[Hugh McCulloch]] (1865)
* [[Procuratore Generale degli Stati Uniti|Procuratore Generale]] - [[Edward Bates]] (1861-1864), [[James Speed]] (1864-1865)
* [[Direttore generale delle poste degli Stati Uniti|Direttore generale delle poste]] - [[Montgomery Blair]] (1861-1864), [[William Dennison (politico)|William Dennison]] (1864-1865)
* [[Segretario della Marina degli Stati Uniti|Segretario della Marina]] - [[Gideon Welles]]
* [[Segretario agli interni degli Stati Uniti|Segretario agli interni]] - [[Caleb Blood Smith]] (1861-1862), [[John Palmer Usher]] (1863-1865)
 
== Nomine alla Corte Suprema ==
{{Vedi anche|Corte Suprema degli Stati Uniti}}
* [[Noah Haynes Swayne]] - 1862
* [[Samuel Freeman Miller]] - 1862
* [[David Davis (senatore)|David Davis]] - 1862
* [[Stephen Johnson Field]] - 1863
* [[Salmon P. Chase]] - [[Giudice Capo degli Stati Uniti|Giudice Capo]] - 1864
 
== Arti e cultura di massa ==
[[File:Mount Rushmore.jpg|thumb|[[Monte Rushmore]]: Il volto di Lincoln è a destra]]
 
Quando Lincoln venne assassinato, nel 1865, il poeta statunitense [[Walt Whitman]] scrisse, in suo onore, la famosissima poesia ''[[O capitano! Mio capitano!|O capitano! Mio Capitano!]] ''(''O captain! My captain!'').
 
''[[Alba di gloria]]'' (''Young Mr. Lincoln'') del [[1939]], film di [[John Ford]] con [[Henry Fonda]] nel ruolo del giovane Lincoln, racconta la storia dei primi anni a New Salem, dove emerge nei primi discorsi del futuro presidente l'amore per la verità e la giustizia; Lincoln si trasferisce poi a Springfield dove apre uno studio legale, diventando in breve tempo un avvocato di successo, preparandosi così l'ascesa al Congresso.
 
Il film del [[1940]], ''[[Abramo Lincoln in Illinois]]'' di [[John Cromwell]], interpretato da [[Raymond Massey]] tratta i primi anni di professione forense di Lincoln, fino alla sua elezione a Presidente, avvenuta il 6 novembre [[1860]].
 
Nel romanzo del [[1992]] di [[Clive Cussler]] ''[[Sahara]]'' viene raccontata una storia alternativa, e immaginaria, riguardo alla sua morte, secondo la quale i Confederati, durante le ultime fasi della [[Guerra di Secessione]] avevano catturato Lincoln e trasferitolo su una delle loro corazzate, la ''[[Texas]]''. Dopo un'epica battaglia sul fiume James, [[Virginia]], la ''Texas'' sbaragliò una flotta unionista e riuscì a guadagnare il fiume Niger, in Africa, dove si arenò. Secondo il romanzo, l'uomo ucciso al Ford's Theatre era un attore, ingaggiato dal Segretario della Guerra [[Edwin M. Stanton]], così come Booth, nel quadro di una cospirazione orchestrata da Stanton per assumere il potere. Gli eroi del romanzo, [[Dirk Pitt]] e [[Al Giordino]] scopriranno la nave e rimanderanno la salma del Presidente negli [[Stati Uniti]].
 
L'assassinio di Lincoln è anche al centro della storia di [[Tex (fumetto)|Tex]] ''Gli uomini che uccisero Lincoln'', uscita nel [[1998]]: in essa si immagina che l'omicidio del presidente sia stato in realtà voluto da alcuni membri del suo stesso governo contrari alla politica di riconciliazione che egli, a guerra finita, intendeva adottare nei confronti del Sud sconfitto.
 
Nel [[2010]] Robert Redford dirige ''[[The Conspirator]]'', che ripercorre la vicenda processuale relativa alla cospirazione e, in particolare, la difesa di Mary Surratt, l'unica donna ad essere accusata di cospirazione nell'assassinio del presidente.
 
Nel [[2012]] è uscito il film ''[[La leggenda del cacciatore di vampiri]]'', basato sul romanzo ''Abraham Lincoln, Vampire Hunter'' di [[Seth Grahame-Smith]], che si è occupato personalmente anche della sceneggiatura. Tra i produttori del film figurano lo stesso regista [[Timur Bekmambetov]] e [[Tim Burton]]. Il film racconta la storia alternativa di un giovane Lincoln che, dopo aver perso la madre per colpa di un vampiro, in seguito ad un duro addestramento diverrà un cacciatore di vampiri in attesa di compiere la sua vendetta.
 
Sempre nel [[2012]] [[Steven Spielberg]] dirige un [[film biografico]], intitolato ''[[Lincoln (film 2012)|Lincoln]]'', che verrà successivamente candidato a dodici [[premi Oscar]], aggiudicandosene due.
 
Nel [[2014]] A.J. Edwards dirige ''[[The Better Angels]]'', incentrato sull'infanzia e la formazione di Lincoln.
 
== Curiosità ==
{{curiosità}}
* Grazie ai suoi 193&nbsp;cm, Lincoln è stato il Presidente degli Stati Uniti più alto della Storia insieme a [[Lyndon B. Johnson]]<ref>Joseph Kane, ''Facts about the Presidents: A Compilation of Biographical and Historical Information'', New York: H. W. Wilson, 1994, pp. 344–45. ISBN 0-8242-0845-5.</ref><ref>Waldo W. Braden, ''Abraham Lincoln'', LSU Press, 1993. ISBN 0-8071-1852-4</ref>.
* Le foto di Lincoln mostrano tratti [[fenotipo|fenotipici]] tipici della [[Sindrome di Marfan]]. Questa patologia mostra, tra le altre cose: allungamento della parte inferiore del corpo, piedi mani e gambe molto lunghe e testa caratteristicamente allungata.
 
== Riconoscimenti ==
{{Onorificenze
|immagine=US-O3 insignia.svg
|nome_onorificenza=capitano
|collegamento_onorificenza=
|luogo=
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome=Agresti | nome=Antonio | titolo=Abramo Lincoln | editore=A. F. Formiggini | città=Genova | anno=1913 }} (disponibile in Wikisource)
* {{cita libro | cognome=Gorlier | nome=Claudio | titolo=L'età di Lincoln | editore=Il Mulino | città=Bologna | anno=1962 |autore=|p=|pp=|ISBN=}}
* {{cita libro | cognome=Donald | nome=David Herbert | titolo=Lincoln Reconsidered: Essays on the Civil War Era | editore=Vintage Books | città= | anno=2001 | lingua = en | isbn=0-375-72532-6 }}
* {{cita libro | cognome=Onorati| nome=Giancarlo | titolo=L'ultimo dei cospiratori | editore=Ego | città= | anno=2012 | isbn=88-906140-7-2}}
* {{cita libro | cognome=McPherson | nome=James M. | titolo=Lincoln. Storia dell'uomo che liberò gli Stati Uniti | editore=BUR | città=Milano | anno=2013 |autore=|p=|pp=|ISBN=}}
* {{cita libro | cognome=Miller | nome=Richard Lawrence|titolo=Lincoln and His World: Volume 3, The Rise to National Prominence, 1843-1853|lingua=en|isbn=978-0786459285|cid=Miller}}
* {{cita libro | cognome=Donald | nome=David Herbert|titolo=Lincoln|lingua=en|isbn=978-0684825359|cid=Donald}}
* {{cita libro | cognome=Bonazzi | nome=Tiziano | titolo=Abraham Lincoln. Un dramma americano | editore=Il Mulino | città=Bologna | anno=2016 |autore=|p=|pp=|ISBN=}}
* {{cita libro | cognome=Sioli | nome=Marco | titolo=Abraham Lincoln. Le parole, le politiche e l'uso politico | editore=Ibis | città=Pavia | anno=2016 |autore=|p=|pp=|ISBN=}}
* James M. McPherson, ''Abraham Lincoln and the Second American Revolution'' [Revised ed.], Oxford University Press 1992
* David Hirsch,Dan Van Haften, ''Abraham Lincoln and the Structure of Reason'', 9781611210583 Casemate Publishers and Book Distributors;Savas Beatie 2010
 
== Voci correlate ==
* [[Assassinio di Abraham Lincoln]]
* [[Bibbia di Lincoln]]
* [[Codice Lieber]]
* [[Discorso di Gettysburg]]
* [[Guerra di secessione americana]]
* [[Lincoln (famiglia)]]
* [[Otto Eisenschiml]] - teorico
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Abraham Lincoln|q|wikisource=Author:Abraham Lincoln|wikisource_oggetto=testi|wikisource_preposizione=in [[lingua inglese]] di e su|s=Abramo Lincoln|s_oggetto=il|s_preposizione=libro|s_etichetta=''Abramo Lincoln'' di Antonio Agresti}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{EI|lincoln}} voce a cura di Howard R. Marraro, <small>URL visitato il 1º febbraio 2013.</small>
* {{cita web|http://www.abrahamlincoln.org|The Lincoln Institute|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.mrlincolnswhitehouse.org|Mr. Lincoln's White House|lingua=en}}
* {{cita web|http://rogerjnorton.com/Lincoln.html|Abraham Lincoln Assassination|lingua=en}}
* {{cita web|http://avalon.law.yale.edu/19th_century/lincoln1.asp|Primo discorso inaugurale|lingua=en}}
* {{cita web|http://avalon.law.yale.edu/19th_century/lincoln2.asp|Secondo discorso inaugurale|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.sonofthesouth.net/prod01.htm|Notizie e foto originali dai numeri dell'Harper's Weekly degli anni 1860|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.mises.org/misesreview_detail.asp?control=173&sortorder=issue|titolo=Costretto alla gloria: il sogno bianco di Abramo Lincoln|lingua=en}}
 
{{PresidentiUSA|predecessore=[[James Buchanan]]|periodo=4 marzo [[1861]] - 15 aprile [[1865]]|successore=[[Andrew Johnson]]}}
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