Storia della Birmania e Wikipedia in hindī: differenze tra le pagine

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Lunga e travagliata la '''Storia della Birmania''' (o Myanmar) non solo coinvolse i territori attualmente conosciuto come [[Birmania]] ma anche le terre confinanti di [[Cina]], [[India]] e [[Thailandia]], in un intreccio di vicissitudini bellicose e pacificatrici, attraverso i secoli e le civiltà che vi hanno dimorato o soltanto transitato di passaggio.
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La '''Wikipedia in hindi''' (हिन्दी विकिपीडिया) è l'edizione ufficiale di [[Wikipedia]] nella [[lingua hindi]]; è stata aperta a luglio [[2003]].
 
== Mon-Thai-Shan Statistiche==
La Wikipedia in hindi ha {{Dati Wikipedie|V|hi|N}} voci, {{Dati Wikipedie|P|hi|N}} pagine, {{Dati Wikipedie|U|hi|N}} utenti registrati di cui {{Dati Wikipedie|UA|hi|N}} attivi, {{Dati Wikipedie|A|hi|N}} amministratori e una [[:m:Wikipedia article depth/it|"profondità" (depth)]] di {{Depth|hi}} (al {{Dati Wikipedie||data}}).<ref>[http://hi.wikipedia.org/wiki/%E0%A4%B5%E0%A4%BF%E0%A4%B6%E0%A5%87%E0%A4%B7:Statistics Speciale:Statistiche della wikipedia in hindi.]</ref>
I primi uomini che vissero nella regione conosciuta come Birmania arrivarono prima di 11.000 anni fa, ma la prima civiltà riconoscibile fu quella dei [[Mon (gruppo etnico)|Mon]]. I mon probabilmente iniziarono a mingrare in quest'area nel [[3000 a.C.]], ed il loro primo regno [[Suwarnabhumi]] (pronunciato ''Suvanna Bhoum''), fu fondato attorno al porto di [[Thaton]] circa nel [[3000 a.C.]] Le tradizioni tramandate in via orale suggeriscono che essi erano in contatto con il [[Buddismo]] attraverso il [[mare]] prima del [[III secolo a.C.]], benché definitivamente nel [[II secolo a.C.]] ebbero i primi monaci inviati da Ashoka. Gran parte degli documenti scritti mon sono stati distrutti attraverso le numerose guerre. I Mon mescolarono assieme la loro cultura e quella [[india]]na in un "ibrido" delle due civiltà. Per la metà del IX secolo, arrivarono a dominare il territorio della Birmania Meridionale. In quei tempi, la Birmania settentrionale era un gruppo di città-stato [[Shan]] e [[Thai]] unite da una coalizione libera. Il "re" di ogni città-stato cambiava le sue alleanze quando gli conveniva. E da principio alla fine della loro storia, gran parte
di esse facevano parte dei regni Thai di: ''Nan Chao'' (ora [[Yunnan]] e [[Shaanxi]] in [[Cina]]), ''SipSong'', ''Lanna'' (Chiangmai in [[Thailandia]] - Siam), [[Ayuttaya]] (vecchia capitale del [[Siam]]), tutti sempre affiliati con il [[Laos]].
[[Immagine:Pyu sites.png|left|170 px|thumb|Le principali città-stato Pyu]]
 
È la 55ª Wikipedia per numero di voci ma, come "profondità", è la 17ª fra quelle con più di 100.000 voci (al 13 maggio 2017).
== Pyu ==
I Pyu arrivarono in Birmania nel [[I secolo a.C.]] ed stabilirono città-stati a [[Binnaka]], [[Mongamo]], [[Sri Ksetra]], [[Peikthanomyo]], e [[Halingyi]].
[[Immagine:Pyu coins.jpg|right|200 px|thumb|Monete Pyu]]
Durante questo periodo, la Birmania era parte parte di una rotta terrestre dalla [[Cina]] all'[[India]]. Le fonti dei documenti cinesi dicevano che i Pyu controllavano 18 regni e li descrivono come umane e pacifiche persone. La guerra era virtualmente sconosciuta per i Pyu, e le dispute si risolvevano spesso attraverso duelli fra campioni o gare di [[costruzione]]. Vestivano con indumenti di una [[seta]] diversa da quella di oggi in quanto per loro il [[baco da seta]] era sacro e non lo uccidevano. I crimini erano puniti con frustate e le prigioni non erano conosciute, sebbene per crimini seri potevano arrivare alla pena di morte. I Pyu praticavano il [[buddismo Theravada]], e tutti i bambini erano educati come apprendisti nei templi dai sette ai venti anni di età.
 
== Cronologia ==
Le città-stato Pyu non si unificarono mai nel Regno Pyu, tuttavia città più potenti spesso dominavano e chiedevano tributi alle città più deboli. La città più potente era Sri Ksetra, la cui evidenza archeologica indica che fu proprio la più grande città mai costruita in Birmania. L'esatta data di fondazione non si conosce, sebbene si sa che dovrebbe essere precedente ad un cambio di dinastia avvenuto nel [[94]] d.C. di cui si parla in cronache Pyu. Sri Ksetra fu apparentemente abbandonata nel [[656]] a favore di un luogo più a nord, malgrado l'esatto sito non si conosca. Degli storici credono che sia Halingyi. Ovunque la nuova città si trovasse, si sa che è stata saccheggiata dal [[regno di Nanzhao]] nella metà del [[IX secolo]], alla fine del periodo di predominio Pyu.
*25 gennaio [[2005]] — supera le 1000 voci
*14 marzo [[2007]] — supera le 10.000 voci
*15 settembre [[2009]] — supera le 50.000 voci ed è la 43ª Wikipedia per numero di voci
*30 agosto [[2011]] — supera le 100.000 voci ed è la 39ª Wikipedia per numero di voci
*28 novembre [[2015]] — torna sotto le 100.000 voci a seguito di una cancellazione massiva ed è la 55ª Wikipedia per numero di voci
*1º dicembre 2015 — ritorna sopra le 100.000 voci ed è la 55ª Wikipedia per numero di voci
 
== Regno di PaganNote ==
<references/>
[[Immagine:Baganmyo.jpg|right|230 px|thumb|I templi della capitale del regno, Pagan]]
Dal nord un altro gruppo di persone, i [[Bamar]], incominciarono a colonizzare l'area. Dall'[[849]], iniziarono a fondare un potente regno centrato sulla città di [[Pagan]] (oggi detta Bagan) che occupava le zone non occupate dai Pyu. Il regno crebbe in un relativo isolamento fino a quando regnò [[Anawrahta]] ([[1044]]-[[1077]]) che realizzò con successo l'unità della Birmania sconfiggendo la città mon di Thaton nel [[1057]]. La consolidazione fu compiuta dai suoi successori [[Kyanzittha]] ([[1084]]-[[1112]]) e [[Alaungsithu]] ([[1112]]-[[1167]]), quindi per la metà della metà del [[XII secolo]] la maggior parte del sud-est asiatico era occupata da Birmania (Regno di Pagan) e Cambogiani (Impero Khmer). Il regno di Pagan iniziò il suo declino quando gran parte del suo territorio cadde sotto il controllo dei potenti [[Sangha]] (monacato) e i [[Impero mongolo|mongoli]] cominciarono a minacciar dal nord. L'ultimo vero governatore di Pagan, Narathihapate ([[1254]]-[[1287]]) si sentì fiducioso nella sua abilità nel resistere ai mongoli e avanzò nello [[Yunnan]] nel [[1277]] per aprire la guerra contro di essi. Lui fu completamente sconfitto nella battaglia di Ngasaunggyan e la resistenza di Pagan virtualmente collassò. Il re fu assassinato dal suo figlio nel [[1287]], mentre la situazione del regno birmano stava precipitando a causa della sconfitta nella battaglia di Pagan; i Tartari trainati dal successo catturarono gran parte dell'impero, inclusa la sua capitale, e finì la dinastia nel [[1289]] quando un [[governo fantoccio]] si s'instaurò in Birmania.
 
==Voci Ava e Pegu correlate==
* [[Lingua hindi]]
[[Immagine:Bago-Mahazedi Paya.JPG|right|230 px|thumb|La pagoda di Pegu]]
Dopo il collasso dell'autorità del governo di Pagan, la Birmania era divisa. Una Dinastia birmana di [[Ava]] ([[1364]]-[[1527]]) si stabili nella città di Ava (attuale Innwa) nel [[1364]]. La cultura di Pagan fu fatta risorgere ed iniziò un'era dorata per la letteratura birmana. Il regno mancava di confini facili da difendere, quindi il territorio fu invaso dagli Shan.
 
== Altri progetti ==
Più a sud, nella Birmania meridionale, una dinastia [[Mon (gruppo etnico)|Mon]] si stabilì inizialmente a Martaban e poi a [[Pegu]]. Durante il regno di Rajadhirat ([[1383]]–[[1421]]), Ava e Pegu erano coinvolte in una continua guerra. Il pacifico regno della regina Baña Thau ([[ilngua birmana|Birmano]]: ''Shin Saw Bu'' ;[[1453]]-[[1472]]) fece terminare i conflitti quando scelse come suo successore il monaco buddista Dhammazedi ([[1472]]-[[1492]]). Sotto Dhammazedi Pegu divenne un centro di [[commercio|commerci]] e importante città del [[Buddhismo]].
{{interprogetto|commons=Category:Hindi Wikipedia}}
 
== Collegamenti esterni ==
Il Regno di Ava era coinvolto in una continua guerra contro i [[Thai]] (Siam) del principe che controllava il territorio a Nord, nello [[Yunnan]]. Ci furono numerose incursioni su Ava e quindi il governo reagì con attacchi a nord verso lo Yunnan. La [[dinastia Ming]] regnò in Cina dal tardo [[XIV secolo]] e più volte tentò senza successo di mettere avine questi conflitti come per la più tradizionale delle tendenze diplomatiche cinesi. Ava occasionalmente venne coinvolta nel conflitto fra Ming e Thai nello Yunnan come nelle campagne di Luchuan-Pingman ([[1436]]-[[1449]]).
* {{hi}} [[:hi:|Sito ufficiale]]
 
{{Wikipedia}}
== Dinastie di Toungoo ==
Il Re [[Mingyinyo]] fondo la prima dinastia di Toungoo ([[1486]]-[[1599]]) a [[Toungoo]], a sud di Ava, verso alla fine della Dinastia di Ava. Dopo la conquista di Ava da parte degli invasori [[Shan]], molti birmani migrarono a Toungoo che divenne un nuovo centro governativo.
 
{{Portale|internet|linguistica}}
Il figlio di Mingyinyo, [[Tabinshwehti]] ([[1531]]-[[1550]]) unificò gran parte della Birmania. Per quel tempo, la situazione geopolitica del [[Sud-est asiatico]] cambiò drasticamente. Gli Shan guadagnarono potere in un nuovo regno a nord, [[Ayutthaya]] ([[Siam]]), mentre i [[Portogallo| portoghesi]] arrivarono dal sud e conquistarono la [[Malacca]]. Con l'arrivare dei commercianti europei, la Birmania era ancora una volta un importante centro di scambi, e quindi Tabinshwehti spostò la sua capitale a [[Pegu]] a causa della sua posizione strategica per i commerci. Tabinshwehti si avviò quindi a campagne per conquistare [[Prome]], poi si diresse verso [[Arakan]], [[Ayutthaya]] e [[Ava]], che non furono prese.
 
[[Categoria:Edizioni di Wikipedia per lingua|Hindi]]
Quando Bayinnaung ([[1551]]-[[1581]]), il cognato di [[Tabinshwehti]], successe al trono lanciò una campagna di conquiste per invadere parecchi stati vicini, inculse [[Manipur]] ([[1560]]) e Ayutthaya ([[1569]]). Le sue guerre strizzarono la Birmania fino ai limiti delle sue risorse, comunque, sia Manipur che Ayutthaya si resero indipendenti di nuovo.
[[Categoria:Lingua hindi]]
 
Di fronte alle rivolte di parecchie città e le nuove incursioni da parte dei [[Portogallo|portoghesi]], i governanti di Toungoo si ritirarono dall Birmania meridionale e fondarono una seconda dinastia ad Ava, la Seconda dinastia di Toungoo ([[1597]]-[[1752]]). Il nipote di Bayinnaung, [[Anaukpetlun]], riunì un'altra volta la Birmania nel [[1613]] e sconfisse definitivamente i Portoghesi impedendo loro di sottomettere la Birmania. Il suo successore [[Thalun]] ristabilì il codice legislativo del [[monarchia|regno]] di [[Pagan]], però concentrò le sue forze sui valori [[religione|religiosi]] e pagò minime attenzioni alla parte meridionale del suo regno. Incoraggiata dai [[Francia|francesi]] in [[India]], Pegu finalmente si ribellò contro Ava, fino ad indebolire lo stato che cadde definitivamente nel [[1752]].
 
== Konbaung ==
Non passò molto tempo per una nuova dinastia, quella di Konbaung, a prendere in controllo della Birmania e a portarla di nuovo allo splendore. Un popolare capo birmano chiamato [[Alaungpaya]] portò le forze di [[Pegu]] nella Birmania settentrionale ([[1753]]) e per il [[1759]] riprese Pegu, sottomettendo completamente i Mon, e la Birmania meridionale, compreso il regno di Manipur. Stabilì la sua capitale brevemente a Dagon, rinominata [[Rangoon]] (letteralmente ''Fine del Conflitto''). Nel [[1760]], per poco tempo occupò il Tenasserim. Lui anche marciò per Ayutthaya, ma si ammalò seriamente e fu costretto a ritirarsi, finire l'invasione e morì durante il viaggio di ritorno. Il suo secondo figlio Hsinbyushin ([[1763]]-[[1776]]) ritornò da Ayutthaya ([[Siam]]) nel [[1766]] le la conquistò prima della fine dell'anno dopo.
 
Addirittura la [[Cina]] iniziò a temere l'espansione della potenza birmana nell'est e mandò un esercito in Birmania, ma Hsinbyushin respinse con successo quattro invasioni cinesi dal [[1766]] al [[1769]] stendendo l'esercito lungo il confine. Un altro figlio di Alaungpaya, [[Bodawpaya]] ([[1781]]-[[1819]]), perse il controllo di Ayutthaya, però annesse [[Arakan]] ([[1784]]) e [[Tenasserim]] ([[1793]]) al regno. Nel gennaio del [[1824]], durante il regno del re Bagyidaw (1819-[[1837]]), un generale birmano, Maha Bandula gli successe pe riconquistare l'[[Assam]] portando la Birmania faccia a faccia con gli interessi inglesi in [[India]].
 
== Periodo Coloniale ==
L'espansione della Birmania ebbe conseguenze lungo le sue frontiere. Mentre esse si avvicinarono sempre di più all'[[India]] britannica, ci furono problemi per entrambi che disposero gli eserciti sopra i confini. In risposta alle continue espansioni e le seguenti preoccupazioni, gli inglesi attaccarono la Birmania alleati con i rivali [[Siam]]esi nel [[1824]]. La [[prima guerra Anglo-Birmana]] ([[1824]]-[[1826]]) finì in una vittoria dei Britannici, e con il [[trattato di Yandabo]], la Birmania perse tutti i territori conquistati anni prima quali [[Arakan]], [[Assam]] e [[Manipur]].
[[Immagine:Mandalay Fort Wall.jpg|left|200 px|thumb|Le mura di Mandalay]]
Gli inglesi presero possesso del Tenasserim con l'intenzione di contrattare per il futuro sia con Birmania che con il Siam. Quando il secolo passò lentamente i britannici in India iniziarono a desiderare le risorse ed il principale porto della Birmania durante un'era di grande espansione territoriale. [[Immagine:IndoChina1886.jpg|right|190 px|thumb|L'Indocina nel 1886, appena prima della caduta della Birmania]]
Nel [[1852]], Commodore Lambert fu spedito in Birmania dal signore Dalhousie terminato un numero di piccoli problemi riguardanti i trattato. I Birmani fecero subito concessioni inclusa l'eliminazione di un governatore che gli inglesi avevano fatto come loro ''[[casus belli]]''. Lambert infine provocò un confronto navale con molto discutibili circostanze che portò alla [[Seconda Guerra Anglo-Birmana]] nel 1852 che finì con l'annessione da parte degli inglesi della Provincia di Pegu, diventata la Bassa Birmania. La guerra risultò in una rivoluzione nella casa reale, con il re Pagan Min (1846-1852) che fu rimpiazzato da suo fratello, [[Mindon Min]] ([[1853]]-[[1878]]). Re Mindon provò a modernizzare lo [[stato]] e l'[[economia]] Birmana per farla resistere dalle usurpazioni degli inglesi e stabilì la sua capitale a [[Mandalay]], che procedé a fortificare. Questo non bastò a fermare i Britannici che, comunque, affermavano che il figlio di Mindon, [[Thibaw]] (regnante [[1878]]-[[1885]]) era un tiranno che intendeva schierarsi con i [[Francia|Francesi]], affinché perdesse il controllo dello stato e crescessero i disordini lungo le frontiere e che rinnegasse il trattato che suo padre, Mindon Min, firmò con gli inglesi. L'[[impero britannico]] dichiarò un'altra volta guerra contro la Birmania nel 1885, conquistando ciò che rimaneva dello stato nella [[Terza Guerra Anglo-Birmana]] che finì nel [[1886]] e segnò la totale sottomissione.
 
I Britannici fecero della Birmania una provincia dell'India nel [[1886]] con capitale a [[Rangoon]]. La [[società]] birmana cambiò drasticamente alterata dalla fine della monarchia e la separazione fra stato e religione. Sebbene la guerra era ufficialmente finita dopo solo dopo un paio di settimane, continuarono le resistenze nel nord della Birmania fino al [[1890]], con l'estremo ricorso di una distruzione dei villaggi e l'ordine agli ufficiali di compiere un'attività di guerriglia. Anche la natura economica della società cambiò radicalmente. Dopo l'apertura del [[Canale di Suez]] la domanda di riso birmano crebbe e vasti tratti di terra furono aperti alla coltivazione. Comunque, l'ordine di preparare nuova terra per la coltivazione fu forzato per prestare soldi ai banchieri [[India]]ni chiamati ''[[chettiar]]'' ad alti interessi e furono spesso impediti e puniti con sfratti o sottrazioni di terra e [[bestiame]]. Gran parte dei lavori erano legati con i lavoratori Indiani, e tutti i villaggi divennero illegali se si univano nel "dacoity" (dall'inglese, Brigantaggio tipico dell'India), organizzazione criminale armata. Mentre l'[[economia]] birmana stava crescendo, tutta la potenza e la [[ricchezza]] rimase nelle mani di parecchie aziende inglesi e ad alcuni migranti dall'India. Il [[servizio civile]] era in gran parte diretto dagli indiani, e i Birmani erano esclusi quasi completamente dal [[servizio militare]]. Sebbene lo stato prosperò, le persone birmane vennero a mancare della loro ricompensa.
 
Per la fine del secolo, un movimento nazionalista iniziò a prendere forma nell'Associazione dei giovani uomini Buddisti ([[YMBA]]), formata dopo la [[YMCA]], come le associazioni religiose erano permesse dalle autorità coloniali. Esse furono sostituiti dal Concilio Generale delle Associazioni Birmane ([[GBCA]]). Verso il [[1920]] la Birmania ottenne larghe autonomie dall'India, da cui si distaccherà definitivamente nel [[1937]]. Gli sforzi furono intrapresi con l'incremento della rappresentazione dei Birmani nel [[servizio civile]]. Alcune persone iniziarono a pensare che il il cambiamento non era abbastanza evidente e le riforme sociali non ancora abbastanza ampie.
[[Immagine:St marys.jpg|right|200 px|thumb|La cattedrale di S. Maria a Rangoon, costruzione in stile coloniale]]
Nel [[1920]] i primi studenti [[Università|universitari]] entrarono nella storia protestando contro il nuovo atto universitario che gli [[Studio|studenti]] credevano che promuovesse l'[[élite]] e duraturo governo [[colonia]]le. Le ''Scuole nazionali'' si sollevarono in proteste in tutta la Birmania contro il sistema educativo coloniale e la rivolta fu commemorata come giorno nazionale. Ci furono ulteriori sollevazioni contro le [[tasse]] e proteste nei tardi [[anni 1920|anni venti]] guidate da [[monaco|monaci]] [[buddismo|buddisti]] (hpongyi), importanti attivisti politici, tali [[U Ottama]] e [[U Seinda]]. Essi, nell'[[Arakan]], ulteriormente guidarono ribellioni armate contro i britannici e anni dopo i governi nazionalisti con l'indipendenza e [[U Wisara]] fu il primo martire del movimento a morire dopo un colpo di proiettile in [[prigione]] (una delle maggiori strade di [[Rangoon]] fu chiamata proprio U Wisara). Nel dicembre del [[1930]], una protesta locale per le tasse comandata da Saya San a Tharrawaddy rapidamente crebbe prima in un'insurrezione regionale e poi in una nazionale contro il [[governo]]. Nella distanza di due anni la ribellione di Galon, chiamata dopo come l'uccello mitico [[Garuda]] - nemico del [[Nagas]], i britannici, sostenuta da numerosi ribelli, richiese migliaia di truppe inglesi a sopprimere attraverso la scusa di ulteriori riforme politiche. Il finale [[pena di morte|processo]] di [[Saya San]], che fu condannato, permise a parecchi capi nazionali, inclusi [[Ba Maw]] e [[U Saw]], che parteciparono nel suo processo in sua difesa, ad avere una certa importanza.
 
Gli [[anni 1930|anni trenta]] videro la fondazione della ''[[Dobama Asiayone]]'' (Associazione di noi Birmani) i cui membri chiamavano loro stessi Thakin (un nome ironico, Thankin infatti significa "padrone" nella [[lingua birmana]] in contrapposizione alla volontà dei coloni [[Regno Unito|inglesi]], pertanto volevano dimostrare che loro erano i veri padroni della Terra). La seconda rivolta studentesca scoppiò nel [[1936]] e fu causata dall'espulsione di [[Aung San]] e [[Ko Nu]], capi dell'Unione Studentesca dell'[[Università di Rangoon|Univesità]] di [[Rangoon]] ([[RUSU]]), per il loro rifiuto di rivelare il nome dell'autore che scrisse un [[articolo]] nel magazzino universitario. Fu anche fondata l'Unione di tutti gli Studenti della Birmania (ABSU). Aung San e Ko Nu successivamente parteciparono al movimento Thakin per partecipare alla vita politica dello stato. I Britannici separarono India e Birmania nel [[1937]] e assegnarono alla colonia una nuova costituzione chiamando un'assemblea eletta a suffragio universale, ma questo provò nei birmani un sentimento di [[indipendenza]] ed alcuni abitanti crederono che l'esclusione da qualsiasi decisione legislativa indiana un passo positivo. Ba Maw prese la carica di primo ministro di Birmania, ma fu costretto a dimettersi in favore di [[U Saw]] nel [[1939]], che fu primo ministro dal [[1940]] fino a quando fu arrestato nel [[19 gennaio]] [[1942]] dagli inglesi per il suo legame con i [[giappone]]si.
 
Un'ondata di proteste e sollevazioni che partirono dagli [[uliveto|uliveti]] della Birmania centrale nel [[1938]] divenne un'insurrezione generale con tutte le sue conseguenze. A [[Rangoon]] gli studenti dimostranti, dopo aver con successo "assediato" il [[segretariato]], la sede del governo coloniale, furono costretti dai [[polizia|poliziotti]] inglesi a cavallo che uccisero uno studente universitario chiamato Aung Kyaw. A Mandalay, la polizia aprì il fuoco su una folla di protestanti, guidati dai monaci buddisti, e uccisero 17 persone . Il movimento fu conosciuto come ''Htang toun ya byei ayeidawbin'' (la rivoluzione del 1300 chiamata come l'anno del [[calendario birmano]]) e il [[20 dicembre]] è il giorno di commemorazione della morte di Aung Kyaw.
 
=== [[Seconda Guerra Mondiale]] e Giappone ===
Alcuni [[nazionalismo|nazionalisti]] birmani videro lo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]] come un'opportunità di estorcere concessioni dai britannici in cambio del supporto in guerra. Altri birmani come il movimento Thakin, si oppose alla partecipazione della Birmania nella guerra sotto qualunque circostanza. [[Aung San]] con altri Tankin fondò il Partito [[Comunismo|Comunista]] della Birmania (CPB) nell'Agosto [[1939]]. Aung San fu anche i co-fondatore del Partito Rivoluzionario del Popolo (PRP), rinominato Partito [[Socialismo|Socialista]] dopo la Seconda guerra mondiale. Diede anche un contributo fondamentale nella fondazione del ''Bama htwet yat gaing'' ([[Blocco]] liberale) con l'alleanza del Dobama (ABSU) formato da monaci politicamente attivi e dal partito degli umoni poveri. Dopo che l'alleanza del Dobama chiamò per una rivolta nazionale, molti componenti furono arrestati e Aung San scappò in Cina. Le intenzioni di Aung San erano di avere contatti con i [[Comunismo|Comunisti]] [[Cina|cinesi]] ma fu trovato dalle autorità [[Giappone]]si con cui offrì il suo supporto per formare una segreta organizzazione di [[spionaggio]] (chiamata ''Minami Kikan'') ma in cambio far bloccare la Strada per la Birmania e supportare un'insurrezione nazionale. Aung San brevemente ritornò in Birmania per arruolare i ventinove uomini che andarono in Giappone con lui in Giappone con l'ordine di ricevere truppe militari sull'isola di [[Hainan]], Cina, ed essi furono chiamati "I Trenta Commilitoni". Quando i giapponesi occuparono [[Bangkok]] nel dicembre [[1941]], Aung San annunciò la formazione dell'Esercito per l'Indipendenza della Birmania ([[BIA]]) in anticipazione dell'ivasione Giapponese in Birmania nel [[1942]].
[[Immagine:Japanese Empire2.png|left|200 px|thumb|L'Espansione Giapponese, La Birmania è il territorio più occidentale in viola]]
Il BIA formò un governo provvisorio in alcune aree dello stato nella primavera del [[1942]], tuttavia ci furono differenze fra le sue intenzioni e quelle del governo [[Giappone]]se sul futuro della Birmania. Mentre il colonnello [[Suzuki]] incoraggiò i Trenta Commilitoni a formare un governo provvisorio, i maggiori capi dell'[[esercito]] giapponese non accettarono mai un tale piano. Alla fine l'esercito Giapponese si accordò con Ba Maw per formare un governo. Durante la guerra, nel 1942, il BIA era cresciuto un una maniera incontrollabile e anche criminali parteciparono. Era riconosciuto come Esercito di difesa della Birmania (BDA) sotto i Giapponesi ma ancora sotto il controllo di [[Aung San]]. Mentre il BIA era una forza irregolare, il [[BDA]] era aiutato e rifornito di armi dai militari Giapponesi. Quando poi i giapponesi occuparono la Birmania, nel [[1943]] il BDA fu rinominato Esercito Nazionale della Birmania ([[BNA]]), in quanto era in teoria "Indipendente".
 
Presto divenne evidente che le promesse di indipendenza giapponesi erano assolutamente false e che Ba Maw era un governante fantoccio. Mentre la guerra cambiò a sfavore dei Giapponesi, essi dichiararono la Birmania uno stato completamente sovrano nell'agosto [[1943]], ma questo fu un altro imbroglio. Disilluso, Aung San iniziò trattative che portarono alla formazione dell'Organizzazione Anti-Fascista (AFO) nell'agosto [[1944]] ad un segreto incontro con CPB, PRP e BNA a [[Pegu]]. L'AFO fu poi rinominata Lega Libera delle Persone Anti-Fasciste (AFPFL). Alcuni Thankin assieme ai Socialisti si allearono con i Britannici, i [[URRS|Sovietci]] e gli altri alleati per combattere il Giappone, mettendosi in contatto con il governo coloniale, ormai esiliato a [[Simla]], [[India]].
 
Ci furono informali contatti tra l'AFO e gli Alleati nel [[1944]] e nel [[1945]] attraverso l'organizzazione Britannica Forza 136. Nel [[27 marzo]] [[1945]] l'Esercito Nazionale della Birmania si ribellò in un'insurrezione per tutto lo stato contro i Giapponesi. Il [[27 marzo]] si celebra come il giorno della resistenza fino a quando fu rinominato "Giorno dei Tatmadaw (Forze armate)". Aung San ed altri successivamente iniziarono i negoziati con il conte Mountbatten e ufficialmente si unì con gli Alleati con le Forze Patriottiche Birmane (PBF). Al primo incontro, l'AFO si rappresentò agli inglesi come il governo provvisorio della Birmania con Thakin Soe come presidente e Aung San come membro del comitato governante. I [[Giappone]]si furono cacciati dalla Birmania per il maggio [[1945]]. In negoziati poi iniziarono con gli inglesi con il disarmo dell'AFO e la partecipazione delle sue truppe in un esercito post-Guerra della Birmania. Alcuni veterani si organizzarono in una forza paramilitare sotto Aung San chiamata ''Pyithu yèbaw tat'' o Organizzazione delle persone volontarie (PVO) e furono organizzate delle esercitazione. L'assorbimento del PBF fu concluso con successo alla Conferenza di [[Kandy]] a [[Ceylon]] nel settembre del [[1945]].
 
=== Dalla resa Giapponese all'assassinio di Aung San ===
La capitolazione dei [[giappone]]si portò ad un'amministrazione militare in Birmania e le richieste per l'eliminazione di Aung San per le sue operazioni miliari nel [[1942]]. Mountbatten realizzò che questo era pressoché impossibile considerando che Aung San era davvero popolare. Dopo che la guerra finì, il governatore britannico, [[Reginald Dorman-Smith]] ritornò. Il governo ristorato stabilì un programma politico che consentiva nella ricostruzione del paese e ritardò la discussione dell'[[indipendenza]]. L'AFPFL si oppose al governo che dominava con un'instabilità politica nel paese. Ci fu una spaccatura all'interno dell'AFPFL fra i [[comunismo|comunisti]] e Aung San assieme ai socialisti non prevista, che portò Than Tun, ex thakin, a ritirarsi dalla posizione di Segratario generale nel luglio 1946 e dell'espulsione del CPB dal AFPFL nel seguente ottobre. Dorman-Smith fu rimpiazzato da [[Hubert Rance]] come nuovo governatore e quasi immediatamente dopo la sua nomina la [[polizia]] di [[Rangoon]] entrò in sciopero. Lo [[sciopero]], cominciato nel Settembre [[1946]], poi si estese dalla polizia ai dipendenti del governo e divenne in poco tempo in uno [[sciopero generale]]. Rance calmò la situazione incintrandosi con Aung San e convincendolo a partecipare al Concilio Esecutivo del Governo con alcuni membri dell'AFPFL. Il nuovo concilio esecutivo, che adesso aveva maggiore credibilità nello stato, iniziò i negoziati per l'indipendenza della Birmania, che furono conclusi con successo il [[27 gennaio]] [[1947]]. L'accordo lasciò parti le comuniste e conservatrici dell'AFPFL insoddisfatte, comunque, con i comunisti guidati da [[Thakin Soe]] clandestini e i [[conservatori]] come opposizione. Aung San ebbe successo in un'intesa con le minoranze [[etnia|etniche]] per una Birmania unita alla [[Conferenza di Panglong]] nel [[12 febbraio]], giorno celebrato come ''Giorno dell'Unione''. Poco tempo dopo, scoppiò una ribellione nell'Arakan guidata dal monaco U Seinda, e cominciò ad estendersi nelle altre divisioni. La popolarità dell'AFPFL, ora dominata da Aung San e dai socialisti, fu infine confermata quando vinse nell'Aprile [[1947]] le elezioni dell'assemblea [[Costituzione|costituente]].
 
Dopo un importante evento, che sbalordì la nazione, accadde il [[19 luglio]] [[1947]]. U Saw, Primo ministro della Birmania prima della[[ Guerra]], progettò l'assassinio di [[Aung San]] e parecchi membri del suo partito incluso il più vecchio fratello [[Ba Win]], il padre dell'attuale Lega Nazionale per la Democrazia in esilio, quando si incontrarono al segretariato. Il 19 [[luglio]] è stato commemorato come il giorno dei Martiri. Thakin Nu, il capo socialista, fu ora chiamato a formare un nuovo partito e fu lui a presiedere l'indipendenza dell'Unione di Birmania il [[4 gennaio]] [[1948]]. Il sentimeno popolare di dividersi dagli inglesi fu talmente forte che per quel momento la Birmania non optò di entrare nel [[Commonwealth delle Nazioni]] a differenza dell'[[India]] e del [[Pakistan]].
 
== Indipendenza e democrazia ==
[[Immagine:Flag of Burma (1948-1974).svg|right|270 px|thumb|La bandiera della [[Birmania]] fino al [[1974]].]]
I primi anni dell'indipendenza birmana furono caratterizzati da una successione di insurrezioni da parte dei comunisti della Bandiera Rossa guidati da Thakin Soe, da quelli della Bandiera Bianca di [[Thakin Than Tun]] e i Yèbaw Hpyu di [[Bo La Yaung]], un membro dei trenta Commilitoni. Le remote aree della Birmania settentrionale furono per anni controllate da un esercito di Kuomitang (KMT) dopo la vittoria in [[Cina]] dei comunisti di [[Mao Tse Tung]] nel [[1949]]. <br />
La Birmania accettò l'assistenza straniera nella ricostruzione del paese in questi anni iniziali, però continuò il supporto Americano per l'Esercito nazionalista cinese e per la sua presenza in Birmania e alla fine lo stato iniziò a rifiutare gli aiuti, e anche non accettare di far parte della [[SEATO]] e supportare la [[Conferenza di Badaung]] del [[1955]]. La Birmania generalmente lottò per essere imparziale negli affari del mondo e fu una dei primi stati del mondo a riconoscere [[Israele]] e la [[Repubblica Popolare Cinese]].
 
Per il [[1958]] il paese si era in gran parte ripreso [[economia|economicamente]], ma stava iniziando a cadere politicamente a causa di una divisione nel AFPFL in due fazioni, una guidata da Nu e Tin Thakin, l'altra da Ba Swe e Kyaw Nyein. E malgrado questo, l'inaspettato successo degli "Armamenti per la demorazia" di U Nu portò [[Shan]], [[Mon (gruppo etnico)|Mon]], [[Pa-O]], [[ Arakan]]esi a posare le armi. La situzaione divenne instabile nel [[parlamento]] con la continua opposizione fra U Nu e il Fronte Nazionale Unito ([[NUF]]), creduti vicini ai comunisti. L'esercito, guidato da Ne Win, si accordò con U Nu e alla fine molti membri del NUF, compreso [[Aung Than]] (fratello di Aung San), vennero arrestati o deportati in isole del mare delle Andamane. Alcuni quotidiani, creduti vicini ai comunisti, chiusero.
 
Il governo provvisorio di [[Ne Win]] ristabilì la situazione con successo e aprì la strada per le nuove elezioni del [[1960]] in cui il partito di U Nu ritornò con una larga maggioranza. La situazione non rimase stabile per lungo tempo, quando il movimento federale Shan, avviato da [[Sao Shwe Thaik]] (il primo presidente della Birmania indipendente [[1948]]-[[1952]]) che sperava in uno stato meno centralizzato, fu visto come un movimento separatista che insisteva sul governo per applicare il diritto di secessione presente nella costituzione del [[1947]]. Ne Win ebbe anche successo nel convincere i Sawbas (feudatari Shan) nel 1959 attraverso pensioni lussuose. Egli organizzò un colpo di stato il [[2 marzo]] [[1962]], arrestò U Nu, Sao Shwe Thaik e molti altri dichiarando uno stato socialista guidato da un 'Concilio rivoluzionario' di generali dell'[[esercito]].
 
== Dittatura di Ne Win ==
Appena dopo che Ne Win si impossessò il potere, avvenne una pacifica protesta studentesca nell'Università di [[Rangoon]] soppressa uccidendo oltre 100 universitari il [[7 giugno]] [[1962]]. Il giorno dopo, l'esercito fece saltare in aria la sede dell'unione degli studenti. Nel 1963 si organizzò un incontro fra Pacifisti e gruppi insorgenti per discuterne, ma non si ottenne alcun passo in avanti e allo stesso tempo del suo fallimento, a Rangoon furono arrestati centinaia di politici, sia di destra che di sinistra. Tutte le forme di opposizione furono bandite il 28 marzo 1964. Ne Win dovette affrontare una ribellione dei Kachin guidata dal [[KIO]] (organizzazione per l'indipendenza dei kachin) cominciata nel 1961 di conseguenza alla dichiarazione di U Nu del Buddismo come religione di stato e un'altra dell'esercito dello Stato Shan ([[SSA]]) guidato dalla moglie di Sao Shwe Thaik Mahadevi e dal figlio Chao Tzabg Yaunghwe, che lanciarono una rivolta nel [[1964]], di conseguenza al colpo di stato nel [[1962]].
 
Ne Win prese velocemente l'iniziativa di trasformare la [[Birmania]] in uno [[Socialismo|Stato Socialista]] e di chiudere ogni contatto dal resto del mondo. Fu stabilito un sistema monopartitico con solo il [[BSPP]] (Partito del programma socialista in Birmania) ad avere il potere. Commercio e industria furono nazionalizzare per tutto il paese, ma l'[[economia]] non crebbe subito a causa del governo che concentrò le attività economiche sull'[[industria]] pesante, a danno dell'[[agricoltura]]. Nell'aprile [[1972]], il generale Ne Win e il resto del Concilio rivoluzionario si ritirarono dall'[[esercito]], ma il dittatore, ora conosciuto come ''U Ne Win'', continuò a governare il paese attraverso il BSPP. Fu promulgata una nuova costituzione nel gennaio [[1974]] con cui nacque l'assemblea della gente (Pyithu Hluttaw) che aveva i poteri [[potere legislativo|legislativo]], [[potere esecutivo|esecutivo]] e [[potere giudiziario|giudiziario]], e furono creati i locali concili della gente. Ne Win era il presidente del nuovo governo.
 
Cominciata nel maggio [[1974]], un'ondata di proteste colpì [[Rangoon]] e altrove nello stato contro l'ambiente di [[corruzione]], [[inflazione]] e mancanza di [[cibo]], specialmente [[riso (alimento)|riso]]. A Rangoon molti operai furono arrestati e le truppe aprirono il fuoco anche sui lavoratori del porto. Nel dicembre [[1974]], le più grandi proteste anti-governo dittatoriale, scoppiarono proprio in occasione del funerale di [[U Thant]], segretario generale dell'[[ONU]]. U Thant fu l'ultimo primo ministro del governo di U Nu, simbolo dell'opposizione al regime militare. I birmani capirono che a U Thant fu negato un funerale di stato, che meritava, a causa della sua importanza internazionale e della sua associazione con U Nu.
 
U Nu, dopo il suo rilascio dalla prigione nell'ottobre [[1966]], lasciò la Birmania nell'aprile [[1969]] e formò il Partito Parlamentare Democratico ([[PDP]]) l'agosto seguente a [[Bangkok]], [[Thailandia]] assieme ad alcuni ex-trenta commilitoni. Il PDP lanciò una ribellione armata lungo il confine [[Thailandia|thailandese]] dal [[1972]] al [[1978]]. U Nu e altri tre compagni tornarono a Rangoon dopo l'amnistia del [[1980]]. Ne Win tentò anche di stringere pace con il [[Jingpo|KIO]], ma non concluse niente.
 
=== Crisi e Rivolta 8888 ===
Negli [[anni 1980|anni ottanta]], l'[[economia]] cominciò a crescere dato che il governo moderò le 'restrizioni' sugli aiuti stranieri, ma verso la fine del [[decennio]] la diminuzione dei prezzi e il [[deficit pubblico]] portarono ad una crisi economica. Questa portò a riforme economiche nel [[1987]]-[[1988]], che ridusse i controlli socialisti e incoraggiò gli investimenti stranieri. Questo non fu abbastanza, comunque, per fermare la crescita dei tumulti nel paese, dovuti alla 'demonetizzazione' del [[kyat]], che finì a rovinare i risparmi di gran parte dei birmani. Così la Birmania entrò fra i paesi del [[Quarto mondo]] secondo le stime [[ONU]] e in questo modo si evidenziò il fallimento economico delle politiche socialiste che impoverirono la gente. Ne Win, che si era ritirato dalla carica di presidente nel [[1981]], ma rimase a capo del [[BSPP]] fino al suo inaspettato annuncio del ritiro dalle sue cariche il [[23 luglio]] [[1988]].
 
Provocate da una brutale repressione brutale di studenti da parte della [[polizia]] fra marzo e giugno del [[1988]] che causò solo la morte di più di cento civili, proteste e dimostrazioni si estesero per tutto il paese dall'[[8 agosto]]. I militari risposero aprendo il fuoco sulla folla, alleandosi con i comunisti. Violenza e caos regnavano e e l'amministrazione civile cessò di esistere, e nel settembre dell'anno era nel pieno della rivoluzione. Le forze armate sotto il comando del generale [[Saw Mang]] organizzò il [[18 settembre]] un colpo di stato per ristabilire l'ordine. Durante la rivolta 8888, come dopo fu chiamata, migliaia di persone furono uccise. La costituzione del [[1974]] fu rimpiazzata in favore di una legge marziale sotto Concilio dello Stato per il ristabilimento dell'ordine e della legge ([[SLORC]]) con Saw Maung come presidente e primo ministro.
 
Ad una speciale conferenza stampa il [[5 agosto]] [[1989]], il generale [[Khin Nyunt]], il segretario dello [[SLORC]], affermò che i comunisti, attraverso la loro organizzazione segreta, erano riusciti a domare la rivolta. Nonostante ciò ci furono nuovamente scontri fra il BSPP e i ribelli delle minoranze etniche che si organizzarono in veri e propri eserciti ([[KIO]] per i [[Jingpo]] (Kachin), [[SSA]] per gli [[Shan]]) e alla fine i socialisti persero il loro potere, dapprima dalla Birmania centrale fino a ritirarsi per andare in esilio attraverso il confine con la [[Cina]].
 
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