Pieve di Santa Maria Assunta a Chianni e Discussioni utente:5.168.139.214: differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
|DedicatoA = [[Maria Assunta]]
|NomeEdificio = Pieve di Santa Maria Assunta a Chianni
|Immagine = Santa Maria a Chianni.JPG
|Didascalia = La facciata
|Larghezza =
|Città = [[Gambassi Terme]]
|Regione = {{IT-TOS}}
|SiglaStato = ITA
|Religione = [[Chiesa cattolica romana|Cattolica]]
|Diocesi = [[Diocesi di Volterra]]
|AnnoConsacr =
|StileArchitett = [[Architettura romanica|Romanico]]
|InizioCostr =
|FineCostr =
|Website =
}}
La '''pieve di Santa Maria Assunta''' si trova a Chianni, nel comune di [[Gambassi Terme]], in [[provincia di Firenze]], [[diocesi di Volterra]].
 
== Storia ==
Questo bell'edificio si trova su una delle direttrici della [[via Francigena]], che [[Sigerico di Canterbury|Sigerico]], [[arcivescovo di Canterbury]], percorse tra il [[990]] e il [[994]]<ref name="stopani1">{{Cita|Stopani 1991|pag.55}}</ref>. La pieve rappresentò per l'arcivescovo inglese, la XX tappa (''Mansio'') del suo itinerario di ritorno da [[Roma]] verso l'[[Inghilterra]] e la località fu da lui definita ''S[an]c[t]e Maria Glan''.
 
Il borgo di Chianni e la sua chiesa appartennero al vescovo di Volterra fino al [[XIII secolo]]<ref name=stopani1/><ref>il vescovo di Volterra appare titolare di diritti sulla pieve già in data 26 marzo 988, {{Cita|Chiese medievali della valdelsa.....|pag.147 nota 3}}</ref> anche se non mancarono dei contrasti sia con i [[conti Cadolingi]]<ref>{{Cita|Schneider 1907|pag.46 n.126}}</ref><ref>il conte Guglielmo di Lotario di Cadolo restituisce i beni usurpati al vescovo di Volterra il 1 dicembre 1059, {{Cita|Chiese medievali della valdelsa.....|pag.147 nota 4}}</ref> sia con il comune di [[San Gimignano]] per il suo controllo<ref>{{Cita|Storia della terra di san Gimignano| pag.51}}</ref><ref name="valdelsa144">{{Cita|Chiese medievali della valdelsa.....|pag. 144}}</ref>. Da un documento del [[1061]] sappiano che a quale tempo la chiesa era dotata di un chiostro<ref name=valdelsa144/><ref>{{Cita|Schneider 1907|pag.47 nn. 128-129}}</ref>, quello che non è chiaro è dove fosse la chiesa visto che un documento del [[1210]]<ref name="Cita|Cioni 1903|pag.83">{{Cita|Cioni 1903|pag.83}}</ref>, citante i beni allora appartenenti alla pieve cita il podere ''Pieve vecchia'', luogo ritenuto la primitiva sede della pieve. Nello stesso documento parlando della chiesa la si definisce ''domus ecclesia'', a conferma che in quell'anno la pieve era già stata edificata, ma sempre lo stesso documento informa che la costruzione non esisteva nel [[1174]]<ref name=valdelsa144/>. Nella chiesa aveva sede anche un capitolo di canonici di cui sono rimasti i nomi di un tale canonico Bello, qui operante nel [[1221]]<ref name=valdelsa144/><ref>{{Cita|Schneider 1907|pag.142 n.402}}</ref> e di un canonico Rogerio nel [[1237]]<ref name=valdelsa144/><ref>{{Cita|Schneider 1907|pag.193 n.569}}</ref>. Di sicuro c'è che intorno al 1200, nello stesso periodo in cui si formava il castello di Gambassi<ref>{{Cita|Cioni 1903|pag.107}}</ref>, il complesso plebano venne ristrutturato dandogli l'aspetto oggi visibile. Della chiesa qui precedentemente costruita restano delle tracce solo nel transetto, e si trattava di una chiesa a pianta basilicale. Nel [[1224]] la costruzione non doveva essere terminata visto che ancora in quell'anno il comune di Gambassi faceva pagare una tassa per le spese della chiesa, oltre che per il mantenimento delle strade e delle fonti pubbliche<ref name="Cita|Cioni 1903|pag.83"/>.
 
Il nome di uno dei maestri che lavorarono nella pieve è rimasto inciso nel capitello della seconda colonna sulla sinistra e si tratta di un certo ''Johannes Bundivulus'', italianizzato in Giovanni Bondi volterrano<ref name=valdelsa144/>. Le maestranze che qui lavorarono furono quasi sicuramente volterrane visto il legame di dipendenza feudale che ancora la legava alla città e anche al ripetersi qui di alcune caratteristiche della [[Duomo di Volterra|Cattedrale di Volterra]].
La pieve, nonostante facesse capo ad un vasto territorio composto da 21 suffraganee<ref name="ReferenceA">{{Cita|Chiese medievali della valdelsa.....|pag.148 nota 17}}</ref> e fosse la beneficiaria di diversi privilegi papali, tra la fine del XIII e la metà del [[XIV secolo]] non era ricca<ref>{{Cita|Guidi 1932|pagg.156-165}}</ref><ref>{{Cita|Guidi-Giusti 1942|pag.207}}</ref>, infatti nel [[1276]] pagò solo 7 lire e 17 soldi di tasse per la [[decima]], cifra mantenuta più o meno costante anche negli anni a venire; a peggiorare la situazione concorse anche [[papa Bonifacio VIII]] che nel [[1301]] revocò i beni e i privilegi che i suoi predecessori avevano conferito ai pievani di Chianni. Di alcuni suoi rettori è stato tramandato il nome come ad esempio il pievano Benni di Ugolinello di Ranuccino citato nel [[1182]]<ref>{{Cita|Cioni 1903|pag.105}}</ref> o come Jacopo [[arciprete]] nel [[1252]]<ref name=valdelsa144/><ref>{{Cita|Schneider 1907|pag.210 nn.640-641}}</ref>, e infine per il XIV secolo sono citati Baldo e Paganello<ref>{{Cita|Cioni 1903|pag.84}}</ref>. Insieme al pievano e ai componenti il capitolo dei canonici vivevano presso la pieve anche alcuni semplici sacerdoti come Vernaccio<ref name="valdelsa145">{{Cita|Chiese medievali della valdelsa.....|pag. 145}}</ref> e Rollando citati rispettivamente nel [[1183]] e nel [[1231]]<ref>{{Cita|Schneider 1907|pag.169 n.480}}</ref>.
[[File:mariachianni-intern.jpg|thumb|upright=1.4|Interno]]
 
Nel XIV secolo avevano qui sede anche due compagnie: la '''Compagnia di Santa Croce''' fondata nel [[1348]] e la '''Compagnia di Santa Maria''' fondata nel [[1360]] e riservata ai presbiteri<ref name=valdelsa145/>. Dalla seconda metà del secolo a regolare la vita della pieve ci pensò il comune di Gambassi attraverso i suoi statuti che stabilivano anche l'uso della chiesa<ref>negli statuti del comune di Gambassi del 1375 era prevista una pena per le donne che stanno nel coro degli uomini, {{Cita|Chiese medievali della valdelsa.....|pag.148 nota 25}}</ref> e come mantenere l'immobile<ref>Negli statuti del comune di Gambassi del 1322 ci sono norme per la scelta degli operai che hanno il compito di raccogliere tasse per il restauro della pieve, {{Cita|Chiese medievali della valdelsa.....|pag.148 nota 26}}</ref>. Nel [[1356]] il vescovo [[Filippo Belforti]] elevò la chiesa a sede del Caposesto della Valdelsa per la diocesi di Volterra<ref name=valdelsa145/>.
 
Nel XV secolo la chiesa venne visitata più volte dal vescovo volterrano e in occasione di ogni visita venne redatta una relazione sullo stato della pieve. Da tali atti sappiamo che nel [[1413]] nella chiesa vi erano cinque altari ma anche che in quel periodo era crollato un angolo della struttura<ref name=valdelsa145/> che dovette essere riparato in fretta visto che nelle relazioni del [[1422]], [[1437]] e [[1443]] la struttura venne giudicata in buone condizioni<ref name=valdelsa145/>. Successivamente qualcosa iniziò a peggiorare visto che nel [[1465]] viene scritto che il tetto era pericolante e nel [[1501]] addirittura nelle mura erano presenti delle profonde fenditure che portarono ad una profonda ristrutturazione nel [[1520]]. Altri lavori vennero svolti intorno al [[1550]] quando venne ampliato il coro sostituendo l'originaria abside romanica con una [[scarsella (architettura)|scarsella]]<ref name=valdelsa145/>.
Nel [[1686]] in facciata era ancora aperto un occhio sul modello del duomo di Volterra, occhio che venne trasformato in finestra rettangolare nel [[1782]] dal arciprete Corsi che in quel periodo fece svolgere dei lavori di restauro<ref>{{Cita|Cioni 1903|pag.89}}</ref>. La facciata col tempo dette segni di un imminente cedimento e nel [[1842]] venne consolidata mediante due contrafforti<ref name=valdelsa145/>; nel [[1879]] venne dichiarata monumento nazionale subito dopo vennero intrapresi dei restauri che portarono all'eliminazione di ogni aggiunta fatta in epoca barocca<ref name=valdelsa145/>.
 
Una nuova campagna di ristrutturazione è stata svolta nel [[1979]] sotto la direzione della Soprintendenza ai Beni architettonici per le provincie di Firenze e Pistoia<ref name=valdelsa145/>. Attualmente (settembre 2009) si stanno svolgendo dei lavori per la trasformazione degli edifici annessi alla pieve in un ostello per i pellegrini.
 
== Architettura e patrimonio artistico ==
Il complesso plebano di Santa Maria a Chianni è composto dalla chiesa a tre navate con transetto e dalla canonica.
=== Esterno ===
 
Spicca immediatamente la facciata, realizzata in arenaria di colore giallo caldo<ref>Emanuele Repetti nel suo dizionario a proposito della facciata dice che al tempo suo si presentava ''di pietra incrostata di marmi bianchi e neri'', affermazione che lascia perplessi gli studiosi successivi, {{Cita|Repetti 1833|Volume I, pag.695}}</ref> e cavata nei pressi<ref name=valdelsa145/>. Presenta una doppia partitura orizzontale che scandisce i tre piani e una verticale scandita da quattro lesene che fanno intuire la divisione spaziale dell'interno.
 
Partendo dal basso: il primo ordine contiene il portale costituito da tre archi, come nel duomo volterrano<ref name=valdelsa145/>, sostenuti da lesene e due colonne concluse da capitelli a foglie d'acqua; nel fornice centrale si apre il portale, sormontato da un arco estradossato, con lunetta monolitica e architrave poggianti su due mensole decorate a motivi floreali simili ai capitelli di prima e ai capitelli volterrani; i fornici laterali invece sono ciechi. Nel secondo ordine è collocata una galleria cieca composta da quattro colonne a tutto tondo sostenenti cinque archi grazie a dei capitelli ormai consunti. In questa parte sono forti le influenze volterrane e pisane<ref name=valdelsa145/>. Nel terzo ordine viene ripetuta la galleria ma gli elementi qui presenti (colonne, capitelli e corni) sono in gran parte opere di ripristino realizzate in occasione della trasformazione dell'occhio in finestra rettangolare. La facciata è conclusa da una cornice convessa, franata in più punti.
[[File:capitello-smchianni.jpg|thumb|upright=1.4|Capitello]]
 
Il fianco settentrionale presenta tre finestre al primo piano e sei monofore al secondo. Il secondo piano è stato realizzato in laterizio forse a seguito di un crollo o per carenza di denaro durante la costruzione<ref name="valdelsa146">{{Cita|Chiese medievali della valdelsa.....|pag. 1456}}</ref>. Nella zona del presbiterio dell'originale tribuna romanica rimane solo il transetto visto che la scarsella è stata aggiunta nel [[XVI secolo]]. Il braccio del transetto settentrionale presenta quattro aperture e la facciata rivolta a nord è percorsa da due sottili semicolonne poggianti su basi in stile pisano. Il braccio del transetto meridionale è molto più semplice e presenta una massiccia lesena sull'angolo sud-est.
 
Il fianco meridionale è aperto da tre monofore e da due porte che conducono nel chiostro e nella canonica. La canonica è visibile anche dal piazzale prospiciente la chiesa, e mostra un portale a mensole modanate e i resti murati di una bifora con arco monolitico.
=== Interno ===
L'interno è suddiviso in tre navate. Sono sei le campate scandite da due file di colonne monolitiche che sorreggono archi a tutto sesto, tutto l'ambiente è realizzato con la stessa pietra arenaria gialla usata in facciata. L'interno della pieve è debolmente illuminato: le aperture sono nel [[cleristorio]] che presenta sei monofore per parte, nelle fiancate che hanno tre monofore ciascuna e nella zona presbiteriale con una monofora per ognuna delle quattro absidiole e dalle aperture poste nel transetto.
 
Notevoli sono i capitelli delle colonne che sono tutti diversi uno dall'altro. Stilisticamente riflettono diversi modelli da quello volterrano ai modelli transalpini. Il capitello più interessante è quello posto sulla seconda colonna di sinistra e presenta un volto umano firmato ''JOH BUNDI VULUS''. Il capitello presenta una corona inferiore di foglie nervate fasciate ad anello e sormontate da una serie di festoni.
 
Gli altri capitelli hanno la parte inferiore ad unghia e sono decorati con vari motivi. Su una colonna se ne trova uno con motivi antropomorfi a foglie dure, molto simile a quelli della [[Pieve di Santa Maria Assunta (Stia)|pieve di Santa Maria a Stia]] o della [[Pieve di San Pietro a Romena|pieve di Romena]]<ref>{{Cita|Chiese medievali della valdelsa.....|pag.148 nota 38}}</ref>.
 
La pieve di santa Maria a Chianni è l'unica pieve valdelsana ad avere un triplice arco di trionfo per separare l'aula liturgica dal presbiterio<ref name=valdelsa146/>, sopraelevato di sei gradini.
 
Il presbiterio presenta una parete di fondo composta da quattro absidiole, non visibili all'esterno, in ognuna delle quali si apre una monofora e sono separate da una semicolonna con capitello. In origine al centro si apriva un'abside semicircolare.<ref>{{Cita|Chiese medievali della valdelsa.....|pag.147}}</ref>
 
== Piviere di Santa Maria Assunta a Chianni ==
[[File:capitello-bundivulus.jpg|thumb|upright=1.4|Capitello firmato ''JOH BUNDI VULUS'']]<ref name="ReferenceA"/>
 
=== Chiese ===
* chiesa di San Michele ad Agresto
* chiesa di San Michele ad Arsicciole
* chiesa di Sant'Ilario a Cabiallina
* chiesa dei Santi Stefano e Jacopo nel Castelnuovo di Gambassi
* chiesa di San Salvatore nel Castelvecchio di Gambassi
* chiesa di San Martino a Catignano
* chiesa di Fogneto
* chiesa di Sant'Andrea a Gavignalla
* chiesa di Santa Cristina a Germagnana
* chiesa di San Lorenzo a Luiano
* chiesa di San Martino a Pillo
* chiesa di Santa Lucia ai Renai
* chiesa di San Bartolomeo a San Pancrazio
* [[chiesa di San Giovanni Battista a Varna]]
=== Spedali ===
* spedale di Santa Maria a Catignano
* spedale di San Giuliano a Chianni
* spedale di Santa Maria a Gambassi
* spedale di Santa Maria a Varna
 
== Opere nella pieve ==
* All'interno della pieve vi è una copia secentesca, attribuita a [[Francesco Curradi]], della più famosa ''[[Pala di Gambassi]]'' di [[Andrea del Sarto]], oggi nella [[Galleria Palatina]] a Firenze. La ''Pala di Gambassi'' pervenne nelle raccolte medicee nel Seicento, proveniente dal monastero dei Santi Lorenzo e Onofrio di Gambassi, in cambio di questa copia, poi collocata nella pieve a Chianni probabilmente come conseguenza della soppressione del monastero gambassino.
* Altri dipinti presenti nella pieve sono attribuiti a [[Cosimo Daddi]] e a [[Giuseppe Arrighi]].
 
== Note ==
 
{{references}}
== Bibliografia ==
 
[[File:capitello-smchianni2.jpg|thumb|upright=1.4|Altro capitello]]
* {{cita libro| cognome=Muratori | nome=Ludovico Antonio | wkautore=Ludovico Antonio Muratori | titolo=Antiquitates italicae medii aevi |editore=Società Palatina |città=Milano |anno=1738|cid=Muarori 1738}}
* {{cita libro|cognome=Targioni Tozzetti | nome=Giovanni | wkautore=Giovanni Targioni Tozzetti | titolo=Relazioni d'alcuni viaggia fatti in diverse parti della toscana | anno=1775 | editore=Stamperia Granducale|città= Firenze}}
* {{cita libro|cognome=Repetti | nome=Emanuele | wkautore=Emanuele Repetti |titolo=Dizionario geografico, fisico, storico del Granducato di Toscana | anno=1833-1846 | | città=Firenze|cid=Repetti 1833}}
* {{cita libro|cognome=Pecori |nome=Luigi|titolo= Storia della terra di San Gimignano | anno=1853 | editore=Tipografia Galileiana | città=Firenze|url=http://books.google.it/books?id=gHE5AAAAcAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|cid=Storia della terra di san Gimignano}}
* {{cita libro|cognome=Repetti | nome=Emanuele | wkautore=Emanuele Repetti | titolo=Dizionario corografico-universale dell'Italia sistematicamente suddiviso secondo l'attuale partizione politica d'ogni singolo stato italiano | anno=1855 |editore= Editore Civelli|città=Milano}}
* {{cita libro|cognome= Zuccagni-Orlandini |nome=Attilio|wkautore = Attilio Zuccagni-Orlandini|titolo= Indicatore topografico della Toscana Granducale | anno=1857 | editore=Tipografia Polverini|città= Firenze}}
* {{cita libro| cognome=Cioni | nome=Michele | titolo=La pieve arcipretura di S. Maria a Chianni presso Gambassi. Cenno storico descrittivo |editore="Miscellanea Storica della Valdelsa" |città= |anno=1903|cid=Cioni 1903}}
* {{cita libro|cognome=Schneider | nome=Fedor |titolo=Regestum volaterranum: Regesten der Urkunden von Volterra (778-1303) | anno=1907 |editore=E. Loescher & Co. |città=Roma|cid=Schneider 1907}}
* {{cita libro| cognome=Cioni | nome=Michele | titolo=La Valdelsa: guida storico-artistica |editore=Lumachi |città=Firenze |anno=1911|cid=Cioni 1911}}
* {{cita libro| cognome=Carocci | nome=Guido | wkautore=Guido Carocci | titolo=Antiche pievi in Valdelsa |editore="Miscellanea Storica della Valdelsa" | |anno=1916}}
* {{cita libro|cognome=Salmi|nome=Mario|wkautore = Mario Salmi|titolo=Architettura romanica in Toscana | anno=1927 | editore=Bestetti&Tumminelli | città=Milano-Roma}}
* {{cita libro|cognome=Salmi|nome=Mario|titolo=La scultura romanica in Toscana | anno=1928 | editore=Rinascimento del Libro | città=Firenze|cid=Salmi 1928}}
* {{cita libro|cognome=Guidi| nome=Pietro | titolo=Rationes Decimarum Italiae. Tuscia. Le decime degli anni 1274-1280 | anno=1932 | editore=Biblioteca Apostolica Vaticana | città=Città del Vaticano|cid=Guidi 1932}}
* {{cita libro|cognome=Guidi|nome=Pietro|coautori= Martino Giusti|titolo=Rationes Decimarum Italiae. Tuscia. Le decime degli anni 1295-1304 | anno=1942 | editore=Biblioteca Apostolica Vaticana | città=Città del Vaticano|cid=Guidi-Giusti 1942}}
* {{cita libro|cognome=Salmi|nome=Mario|titolo=Chiese romaniche della campagna senese | anno=1958 | editore=Electa | città=Milano}}
* {{cita libro|cognome=Toesca|nome=Pietro|wkautore = Pietro Toesca|titolo=Storia dell'arte italiana. Il Medioevo | anno=1927 | editore=UTET | città=Torino}}
* {{cita libro|cognome=Salmi|nome=Mario|titolo=Chiese romaniche della Toscana | anno=1961 | editore=Electa | città=Milano}}
* {{cita libro|cognome=Moretti|nome=Italo|coautori= Renato Stopani|titolo=Chiese romaniche in Valdelsa | anno=1968 | editore=Salimbeni | città=Firenze|cid=Moretti Stopani 1968}}
* {{cita libro|cognome=VV. |nome=AA.|titolo= Toscana paese per paese | anno=1980 | editore=Bonechi | città=Firenze}}
* {{cita libro|cognome=Stopani |nome=Renato|titolo= Storia e cultura della strada in Valdelsa nel medioevo | anno=1986 | editore=Centro Studi Romei | città=Poggibonsi}}
* {{cita libro|cognome=Stopani |nome=Renato|titolo= La Via Francigena. Una strada europea nell'Italia del medioevo | anno=1988 | editore=Le Lettere | città=Firenze|cid=Stopani 1988}}
* {{cita libro|cognome=Stopani |nome=Renato|titolo= Le vie del pellegrinaggio nel medioevo.Gli itinerari per Roma, Gerusalemme, Compostella | anno=1991 | editore=Le Lettere | città=Firenze|cid=Stopani 1991}}
* {{cita libro|cognome=VV.|nome=AA.|titolo=Chiese medievali della Valdelsa. I territori della via Francigena tra Firenze, Lucca e Volterra | anno=1995 | editore=Editori dell'Acero | città=Empoli|isbn=88-86975-18-X|cid=AA.VV. , Chiese medievali della valdelsa.....}}
* {{cita libro|cognome=Proto Pisani |nome=Rosanna Caterina|titolo= Empoli, il Valdarno inferiore e la Valdelsa fiorentina | anno=1999 | editore=Mondadori | città=Milano|isbn=88-04-46788-6}}
* {{cita libro|cognome=Duccini |nome=Antonella|titolo= Monasteri, pievi e parrocchie nel territorio di Gambassi (secoli X-XIII) | editore="Miscellanea Storica della Valdelsa" | anno=CVI (2000), pp. 191-234}}
* {{cita libro| cognome=Moretti | nome=Italo | coautori= Walfredo Siemoni, Anna Giubbolini, Simone Bezzini, foto di Antonio d'Ambrosio, a cura di Franco Ciappi |titolo=Santa Maria a Chianni. Una pieve lungo la Via Francigena |editore=Federighi |città=Certaldo |anno=2003|isbn=88-900705-8-7 }}
 
== Voci correlate ==
* [[Via Francigena]]
* [[Itinerario di Sigerico]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Santa Maria Assunta (Gambassi Terme)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://web.rete.toscana.it/Fede/|Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana}}
 
{{box successione
|tipologia = oggetto
|carica = Tappa dell'[[itinerario di Sigerico]]
|immagine =
|precedente = 'Mansio XIX – Sce Gemiane'' ([[San Gimignano]])
|periodo = ''Mansio XX – Sce Maria Glan''
|successivo = ''Mansio XXI – Sce Peter Currant'' ([[Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Coiano]])
}}
{{Chiese toscane}}
{{Via Francigena}}
{{portale|architettura|cattolicesimo|Toscana}}
 
[[Categoria:Chiese di Gambassi Terme|Maria Assunta (Gambassi Terme)]]
[[Categoria:Itinerario di Sigerico]]
[[Categoria:Chiese dedicate a Maria assunta in cielo|Chianni]]
[[Categoria:Architetture romaniche della Toscana]]