Utente:Eleutherion/Sandbox e Football Club Crotone: differenze tra le pagine

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{{Squadra di calcio
__NOINDEX__
<!-- Introduzione -->
|nome squadra = FC Crotone
|nomestemma = FC Crotone Logo.png
|soprannomi = ''Squali'',<ref name=sql>{{Cita web|url=http://www.fccrotone.it/component/news/5513/verso-crotonesalernitana-seduta-mattutina-per-gli-squali.html|titolo=Verso #CrotoneSalernitana, seduta mattutina per gli squali|editore=http://www.fccrotone.it/|data=29 settembre 2015|accesso=23 ottobre 2015}}</ref> ''Pitagorici'',<ref name=ptg>{{Cita web|url=http://www.gazzettadelsud.it/news//98679/Il-Crotone-in-ritiro--a.html|titolo=Il Crotone in ritiro
a Camigliatello|editore=http://www.gazzettadelsud.it/|data=30 giugno 2014|accesso=23 ottobre 2015}}</ref> ''Rossoblù''
<!-- Divisa casalinga -->
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<!-- Divisa da trasferta -->
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<!-- Terza divisa -->
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|terza divisa = Terza divisa
<!-- Segni distintivi -->
|colori = {{simbolo|600px Blu e Rosso (Strisce).png}} [[blu]] e [[rosso]]
|simboli = [[Squalo]]
|inno = [[Ma il cielo è sempre più blu]]
|autore = [[Rino Gaetano]]
<!-- Dati societari -->
|città = [[Crotone]]
|nazione = {{ITA}}
|confederazione = [[UEFA]]
|bandiera = Flag of Italy.svg
|federazione = [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]
|campionato = [[Serie A]]
|annofondazione = 1910
|rifondazione = 1979
|rifondazione2 = 1991
|rifondazione3 =
|presidente = {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Vrenna]]
|allenatore = {{Bandiera|ITA}} [[Davide Nicola]]
|stadio = [[Stadio Ezio Scida|Ezio Scida]]
|capienza = {{formatnum:16640}}<ref name=capienza>{{Cita web|url=http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/allegati/stadi_italiani.pdf|titolo=Stadi di calcio - elenco degli impianti di calcio delle serie professionistiche italiane|editore=osservatoriosport.interno.gov.it|data=luglio 2015|accesso=22 luglio 2015}}</ref>
|sito = www.fccrotone.it
| coppe Ali della Vittoria =
|titoli nazionali =
|stagione attuale = Football Club Crotone 2016-2017
}}
 
Il '''Football Club Crotone''', noto più semplicemente come '''Crotone''', è una [[squadra di calcio|società]] [[Calcio (sport)|calcistica]] [[italia]]na con sede nella città di [[Crotone]].
[['''NDE - LA PROVA DELLA SOPRAVVIVENZA''']]
 
Costituita nel [[1910]] con la denominazione di ''S.S. Crotona'' sebbene alcune fonti postdatino erroneamente la fondazione del club nel [[1923]].<ref name="fondazione">[http://www.ilcrotonese.it/ss-crotona-lantenata-dellfc-crotone-e-nata-nel-1910/ Ss Crotona, l'antenata dell'Fc Crotone è nata nel 1910]</ref> Il club fu rifondato nel [[1945]], dopo la [[Seconda guerra mondiale|guerra]], assumendo il nome di ''U.S. Crotone''.<ref name="fondazione"/> Il sodalizio fallì nel [[1979]], allorquando venne rifondato con il nome di ''A.S. Crotone'', che cambierà più volte denominazione fino all'esclusione dai ranghi della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], nel [[1991]].<ref name=story>[http://www.fccrotone.it/component/page/6/la-storia-tentando-di-ripartire.html ''La storia, tentando di ripartire''] fccrotone.it</ref> Per dare continuità al calcio crotonese, un'altra società cittadina chiamata ''A.P. Nuova Crotone M.J.'' divenne la naturale continuazione del vecchio sodalizio.<ref name=story /> L'attuale denominazione fu assunta al termine della stagione [[Serie B 2000-2001|2000-2001]], nel campionato di debutto in [[Serie B]].<ref>[http://www.fccrotone.it/component/page/7/la-storia-la-nuova-era.html ''La storia, la nuova era''] fccrotone.it</ref>
[[File:Hieronymus Bosch 013.jpg|thumb|''Ascesa nell'Empireo'' ([[Hieronymus Bosch]])]]
 
Il 29 aprile [[2016]], i rossoblu ottengono la loro prima, storica promozione in [[Serie A]]. Il Crotone è la terza squadra calabrese (dopo Catanzaro e Reggina) a raggiungere la massima serie. I colori sociali sono il [[rosso]] e il [[blu]]. Disputa le partite casalinghe allo [[stadio Ezio Scida]]. Inaugurato nel [[1946]], ristrutturato più volte, ha una capienza di {{formatnum:16640}} posti a sedere.<ref name=capienza/><ref name=std>[http://www.fccrotone.it/component/page/1/stadio-ezio-scida.html ''Stadio Ezio Scida''] fccrotone.it</ref>
 
Nel suo palmarès il Crotone annovera la vittoria del girone I del [[Campionato Nazionale Dilettanti 1996-1997]], del girone B del campionato di [[Serie C1 1999-2000]] ed il conseguente raggiungimento della finale della [[Supercoppa di Lega di Serie C 2000|Supercoppa di Lega di Serie C]], poi persa.
(Quadro: Ascesa nell'Empireo - Hieronymus Bosch, 1501-1504.)
 
== Storia ==
=== Dalle origini agli anni settanta ===
[[File:Società Sportiva Crotona.jpg|thumb|Foto ufficiale della Società Sportiva Crotona, 2 aprile 1923 (al centro il presidente Asturi).]]
La prima [[Squadra di calcio|società calcistica]] crotonese nasce nel [[1910]], con il nome di ''Società Sportiva Crotona''. Il primo consiglio di presidenza è costituito da F. Turano, A. Lucifero, F. Torromino e M. Morace.<ref name="fondazione"/> Partecipa ai tornei minori, con qualche apparizione in Prima Divisione Calabra.<ref name=storia>{{cita web|url=http://www.fccrotone.it/0702/societa/storia.htm|titolo=Fc Crotone - Il sito ufficiale - La Società - La Storia|accesso=21 agosto 2010|editore=www.fccrotone.it}}</ref> Le partite vengono disputate al Campo Sportivo della Marinella, in terra battuta e ubicato in prossimità del lungomare cittadino, e i giocatori sono per la maggior parte gente del luogo che gioca a calcio per passione.
 
La società cambia denominazione durante gli anni venti e trenta: il nome di ''Società Sportiva Milone'' è chiaramente un riferimento al [[Milone|grande atleta crotoniate]] che dominava nei primi giochi olimpici ai tempi della Magna Graecia. Durante il ventennio fascista la società viene ribattezzata ''Società Sportiva Fascista Crotone''<ref>Con Comunicato Ufficiale del Direttorio Federale F.I.G.C. n. 19 del 1º dicembre [[1937]] pubblicato dal giornale '''Il Littoriale''' di Roma del [http://www.emeroteca.coni.it/uploads/tx_giornali/Littoriale_1935_3_111_0002_9_5.pdf 2 dicembre 1937 pag. 5].</ref>.
==Introduzione==
 
Al termine del periodo di inattività per motivi bellici, nel 1945 ha inizio l'era ventennale del presidente [[Silvio Messinetti]].
Probabilmente [[nessuno]], ad [[oggi]], ha [[bisogno]] di [[sentirsi]] [[spiegare]] [[cosa siano]] le [[NDE]].
La squadra crotonese si iscrive al campionato di serie C con la nuova denominazione di ''Unione Sportiva Crotone''<ref>"Annuario degli Enti Federali e delle Società 1951-1952" edito a [[Roma]] dalla [[F.I.G.C.]], pag. 58 (conservato dalla [[Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze]]).</ref>. A Crotone arriva l'allenatore ungherese Lajos Politzer e nel campionato [[Serie C 1946-1947|1946-47]] i rossoblù sfiorano la Serie B, venendo sconfitti negli spareggi da Messina e Reggina. La stagione [[Serie C 1950-1951|1950-51]] termina con una salvezza. Il giocatore dell'anno è senz'altro [[Luciano Comaschi]], esterno di ruolo, che mette a segno ben 7 gol in 23 partite, attirando su di sé le attenzioni del [[SSC Napoli|Napoli]] che a giugno lo ingaggia facendolo esordire in [[Serie A]].
 
Nel [[Serie C 1951-1952|1951-52]] la squadra retrocede in quarta serie, nonostante un discreto decimo posto in campionato, a seguito del riordinamento strutturale dei campionati nazionali. La stagione [[IV Serie 1952-1953|1952-53]] passa agli annali per aver proposto il primo vero testa a testa in campionato tra Crotone e Catanzaro, che si contendono la promozione. La stagione del "derby della provincia di Catanzaro" è amara per i rossoblù: è la compagine catanzarese a trionfare per soli tre punti in classifica. Seguono altri sei anni consecutivi nella quarta serie, ma il [[Campionato Interregionale 1958-1959|1959]] è l'anno del ritorno in serie C: l'attacco rossoblù è il migliore del campionato, con 66 gol in 34 partite, e al termine della stagione la squadra riesce a vincere in volata su Akragas e Avellino, assicurandosi il primo posto grazie ad un solo punto di vantaggio sulla squadra agrigentina.
Facciamolo comunque.
[[File:Formazione Crotone 1961.jpg|thumb|left|Una formazione dell'US Crotone 1961-1962:<br />
Giannatasio (p), Giuffrida, Castoldi, Cherubini, Forin, Marcos, Paolini, Rovelli, Rampazzo, Pisani, Fino.]]
Dopo alcuni campionati con alti e bassi, nel [[Serie C 1962-1963|1962-63]] il Crotone retrocede per soli 2 punti in quarta serie. L'anno successivo disputa un campionato molto positivo riuscendo a riconquistare immediatamente la serie C dopo un lungo testa a testa con il Barletta. Seguono così quattordici campionati consecutivi in terza serie,<ref name=storia/> durante i quali la squadra crotonese lancia nel grande calcio diversi giovani di valore come [[Giorgio Fanti]], [[Gaetano Montenegro]], [[Bruno Petroni]], [[Oscar Righetti]] e [[Michelangelo Sulfaro]].
[[File:Fotomax merigliano.jpg|thumb|Il presidente Pizzuti premia Paolini (150 presenze) e Francia (100), stagione 1965-1966.]]
Nella stagione [[Serie C 1976-1977|1976-1977]] il Crotone del presidente Merigliano, allenato da [[Gianni Corelli]], disputa un campionato al termine del quale finisce terza alle spalle di [[Associazione Sportiva Bari|Bari]] e [[Società Sportiva Paganese|Paganese]], sfiorando la promozione in [[Serie B]]. Nonostante alcune vittorie di rilievo, ad esempio il successo nel derby contro la Reggina per 2-1 grazie alla doppietta di Natale, a condannare i crotonesi sono anche le sconfitte negli scontri diretti contro il Bari, vittorioso per 3-2 sia all'andata che al ritorno.
 
L'annata [[Serie C 1977-1978|1977-1978]] inizia negativamente. Malgrado la squadra allestita dal presidente Merigliano annoveri anche giocatori che hanno militato in serie A, come [[Alessandro Abbondanza|Abbondanza]], le cose si complicano dall'inizio. Il nuovo allenatore Pirazzini esclude dalla squadra la stella Piras; i risultati non arrivano, e a gennaio la squadra viene affidata all'allenatore delle giovanili [[Gigi Maifredi]], alla sua prima esperienza su una panchina. Le cose non vanno meglio e dopo poche partite arriva [[Oronzo Pugliese]], ma non c'è più niente da fare e il Crotone conclude il campionato al penultimo posto. A seguito della modifica del campionato di [[Serie C]], suddiviso in Serie C1 e Serie C2, il Crotone viene retrocesso in [[Serie C2]] per poi essere dichiarato fallito al termine della stagione [[Serie C2 1978-1979|1978-1979]]<ref name=storia/> che lo vede, per la prima volta nella storia, terminare un campionato all'ultimo posto.
Le [['''esperienze ai confini della morte''']], note per l'appunto anche e soprattutto come [['''NDE''']] (sigla dell'espressione [[lingua inglese|inglese]] [[''Near Death Experience'']], normalmente tradotta in [[lingua italiana|italiano]] come [['''esperienza di pre-morte''']]) sono [[fenomeni]] descritti in genere sia da [[soggetti]] che avevano ripreso le [[Parametri vitali|funzioni vitali]] dopo aver [[sperimentato]], a causa di gravi [[Malattia|malattie]] o eventi [[Trauma fisico|trauma]]tici, le [[condizioni]] di [[arresto cardiocircolatorio]]<ref>Pim van Lommel, Ruud van Wees, Vincent Meyers, Ingrid Elfferich, ''Near-Death Experience in Survivors of Cardiac Arrest: a Prospective Study in the Netherlands'', in "The Lancet", vol. 358, 15 dicembre 2001, pp. 2040</ref>, sia da [[soggetti]] che avevano [[vissuto]] l'[[esperienza]] del [[coma]]<ref>Michel Aupetit, ''Alle soglie dell'eternità. Testimonianze di persone uscite da coma profondo'', Zauli Editore, 2007</ref>.
 
=== Gli anni ottanta ===
A volte le [[NDE]] vengono riferite anche da [[soggetti]] che, pur avendo conservato le [[funzioni vitali]], hanno corso il rischio di [[morte|morire]], per esempio in seguito a [[interventi chirurgici]] o [[gravi incidenti]]<ref>Paola Giovetti, ''NDE Near-death experiences Testimonianze di esperienze in punto di morte'', Edizioni Mediterranee, 2007, p.17</ref><ref>Todd Burpo e Vincent Lynn, ''Il Paradiso per davvero'', Rizzoli, 2011, p. 119</ref>.
[[File:Bari Crotone.jpg|thumb|left|upright=0.8|La sfida contro il Bari allo Stadio Della Vittoria.]]
Nel [[1979]] la società riparte dalla settima serie, la Prima Categoria,<ref name=storia/> con una nuova denominazione: ''Associazione Sportiva Crotone''. La compagine vince sia il campionato di prima categoria che quello di promozione dell'anno successivo, e nella stagione [[Campionato Interregionale 1981-1982|1981-82]] disputa così il Campionato Nazionale Dilettanti. I rossoblù, seppur neopromossi, collezionano subito diverse vittorie, tra cui un 6-2 in casa alla Rosarnese. La diretta antagonista per la promozione è la [[Calcio Gioiese|Gioiese]], guidata da [[Franco Scoglio]], e le due formazioni in pratica si giocano il campionato negli scontri diretti. Nel primo confronto, in casa, il Crotone non va oltre lo 0-0, con relativi incidenti per un gol annullato e campo squalificato per una giornata. La successiva gara interna, Crotone-Juve Stabia, viene giocata sul neutro di Cosenza, imbiancato da una grande nevicata, e vinta 2-0. Tuttavia i risultati non sono continui, malgrado l'esonero di Pulvirenti e l'arrivo di Mimmo Comito, e la squadra arriva a giocarsi il campionato in casa della Gioiese: il match viene però perso per 1-0 a causa di un autogol. Anche l'Ischia va a precedere in classifica la formazione crotonese.
 
Nella [[Campionato Interregionale 1982-1983|stagione seguente]] la squadra rimane competitiva, ed è ancora in lotta per la promozione tra i professionisti: giocatore chiave è il giovane mediano crotonese [[Luciano De Paola]], mentre il nuovo acquisto Pepe risulterà il capocannoniere dei suoi con 12 gol. Guidato dal nuovo allenatore [[Mario Santececca]] il Crotone si trova così a rivaleggiare per la promozione con l'[[Pro Calcio Afragolese|Afragolese]], appena retrocessa dalla Serie C per irregolarità. All'undicesima giornata c'è il confronto diretto tra le prime della classe, ma all'Ezio Scida la formazione ospite ottiene la vittoria. I rossoblù riconquistano comunque presto il primato in classifica, perdendolo nuovamente dopo la partita con la Juve Stabia giocata a Gragnano. La trasferta di Nola può riportare il Crotone a riagganciare l'Afragolese, ma in terra campana finisce 1-1: il campionato si decide quindi nello scontro diretto. La partita vede la vittoria dei campani per 2-0, e per il secondo anno di fila falliscono di poco la promozione.
==Indice==
 
[[File:TeddyBoys1983.jpg|thumb|Gli ultras rossoblu nel settore distinti nei primi anni ottanta.]]
1. Caratteristiche delle [[NDE]]
Alla fine della stagione Santececca viene esonerato insieme al direttore sportivo Pulvirenti. Partono anche tanti elementi della formazione titolare: Giovanni Lucente è il nuovo presidente, e il calciomercato porta gli innesti di Crisofulli, Berlingheri, Storace e Scarfone. La stagione [[Campionato Interregionale 1983-1984|1983-84]] prende avvio con diversi risultati negativi – la rosa è praticamente priva dei titolari – e dopo lo 0-0 interno con la [[Vibonese]] il pubblico comincia a contestare la squadra. A novembre, però, vengono acquistati Fantozzi e Prienza, e piano piano Pelle e Bonani ritornano in condizione: insieme ai rientri arrivano le vittorie, 1-0 sul [[Società Sportiva Cassino|Cassino]] e 2-0 sul Corigliano. E malgrado la successiva sconfitta sul campo della capolista [[Nuova Nardò Calcio|Nardò]], il Crotone vince a Siderno avvicinandosi alla compagine leccese. Si arriva alla sfida di vertice, disputata all'Ezio Scida e vinta 1-0 con rigore di Pelle; dopo il successo contro il Castrovillari alla penultima, nell'ultima giornata contro il [[Associazione Calcio Siderno 1911|Siderno]] arriva la promozione in Serie C2: le reti decisive nell'occasione sono di Pelle su rigore e Chiappella. Tuttavia è un ritorno in Serie C2 negativo: la squadra è costretta a lottare per la salvezza, non regge il salto di categoria e al termine della stagione retrocede per tre punti. Dopo la stagione di transizione [[Campionato Interregionale 1985-1986|1985-86]], in cui la società cambia denominazione in ''Kroton'', il campionato [[Campionato Interregionale 1986-1987|1986-87]] segna il ritorno in C2: i crotonesi risultano i più forte grazie al miglior attacco e alla miglior difesa del torneo, concludendo la stagione al primo posto con una sola sconfitta al passivo. Questa volta il Crotone del neo-presidente Capogreco si fa trovare pronto e disputa un bel campionato di [[Serie C2 1987-1988|Serie C2]], concludendo la stagione al quarto posto.
 
=== Gli anni novanta ===
2. Ipotesi e studi: [["riduzionismo"]] e [["sopravviventismo"]]
[[File:Crotonepromosso.JPG|thumb|left|Un'azione di gioco del Crotone targato [[Raffaele Vrenna|Vrenna]] negli anni novanta.]]
Al termine del campionato di [[Serie C2 1990-1991]] arriva la retrocessione per un solo punto e successivamente il secondo fallimento. Dal 1991 al 1993 la Nuova Crotone, altra società cittadina fondata nel 1956, disputa campionati di prima categoria regionale indossando una divisa a strisce verticali gialle e nere.
 
Nel 1992-1993 la Nuova Crotone assume la denominazione ''Football Club Crotone Calcio'', alla cui guida va il giovane presidente [[Raffaele Vrenna]].<ref name=storia/> Costui diverrà leader nel campo dello smaltimento dei rifiuti e verrà accostato dalla Direzione distrettuale antimafia all'[['Ndrina Vrenna|omonima cosca]] della 'ndrangheta.<ref>[http://www.larena.it/stories/Home/698638_report_fra_cene_e_appalti_la_calabria_connection/?refresh_ce#scroll=1232 Report, fra cene e appalti la Calabria connection] L'Arena</ref> Sin dal primo campionato la società inizia ad inanellare una serie di promozioni che nel giro di pochi anni la portano alle soglie delle massime divisioni: in due anni il Crotone passa dalla [[Promozione (calcio)|Promozione]] calabrese al [[Serie D|Campionato Nazionale Dilettanti]] (C.N.D.). Alla prima stagione nel C.N.D. ([[Campionato Nazionale Dilettanti 1995-1996|1995-96]]) il Crotone riesce a conquistare solo l'undicesimo posto in classifica. Nella stagione successiva, quella [[Campionato Nazionale Dilettanti 1996-1997|1996-97]], dopo un testa a testa con il Locri, riesce invece a conquistare la promozione in serie C2.
3. Teorie [[scientifiche]], ma anche considerate [[scientistiche/riduzionistiche]]
 
[[File:Finale a lecce playoff.jpg|thumb|I giocatori festeggiano la promozione in Serie C1 dopo lo spareggio vinto contro il Benevento a Lecce, con oltre 5.000 tifosi al seguito.]]
4. Teorie [[sopravviventistiche]] e [[metafisiche]]
Nella stagione [[Serie C2 1997-1998|1997-98]], dopo un buon campionato, la squadra crotonese si trova di fronte il [[Benevento Calcio|Benevento]] nella finale dei [[playoff|play-off]]. La partita si tiene sul campo neutro di [[Lecce]], ma accorrono comunque migliaia di tifosi. Al 44º minuto del primo tempo Petitto porta in vantaggio il Benevento; nel secondo tempo i rossoblù rimontano, raggiungendo il pareggio al 53º con un gol di Moschella e siglando il sorpasso 19 minuti più tardi con Balestrieri. La stagione [[Serie C1 1998-1999|1998-99]], giocata in C1, si chiude con il Crotone salvo al nono posto, con Alessandro Ambrosi capocannoniere del campionato (19 reti).
 
Nella stagione [[Serie C1 1999-2000|1999-00]] la società crotonese prova a conquistare la prima promozione in Serie B. Arrivano il giovane portiere [[Generoso Rossi]], [[Salvatore Aronica]], [[Andrea Fabbrini]], Firmino Elia, [[Alfredo Cardinale]], [[Marco Pecorari]] e [[Andrea Deflorio]]; lo zoccolo duro è invece costituito da [[Domenico Giampà]], [[Jimmy Fialdini]], [[Rubens Pasino]] e il capitano [[Vito Grieco]]. Alla guida della squadra arriva l'ex giocatore della [[Juventus]], [[Antonello Cuccureddu]].
5. La storia del fenomeno, con [[bibliografia italiana commentata]]
 
Nell'estate 1999 viene ultimata la costruzione della Curva Nord ed è lì che si sposta il cuore pulsante della tifoseria rossoblù. Alla prima giornata il Crotone pareggia 2-2 sul campo del [[Associazione Sportiva Dilettantistica Castel di Sangro|Castel di Sangro]]. Arriva l'atteso debutto casalingo in campionato, in un impianto ingrandito con l'aggiunta della curva nord: è ospite la [[Viterbese]], e il Crotone si impone 5-2 grazie alle doppiette di Pasino e Deflorio e alla rete di Grieco. A seguire giungono le vittorie su [[Associazione Sportiva Dilettantistica Lodigiani|Lodigiani]], [[Giulianova Calcio|Giulianova]] e [[Sport Club Marsala 1912|Marsala]], e un pareggio con l'[[Unione Sportiva Avellino|Avellino]]. All'ottava giornata il Crotone gioca in posticipo serale con l'Atletico Catania: in quella gara, conclusa 1-1, sbagliano tre rigori, con Pasino, Fabbrini e ancora Pasino. Dopo due pareggi consecutivi con [[Ascoli Calcio 1898|Ascoli]] e [[Calcio Catania|Catania]], il 21 novembre la squadra si impone per 1-0 al [[Stadio Renzo Barbera|La Favorita]] contro il [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]]; a seguire ecco le vittorie su Benevento, Nocerina e Gualdo; il 23 dicembre la trasferta di Ancona, diretta antagonista per la vetta, ai conclude sull'1-1. Alla 19ª giornata il Crotone patisce la prima sconfitta stagionale sul campo della Viterbese, ma a seguire mette a referto cinque vittorie consecutive con Lodigiani, Marsala, Avellino, Atletico Catania e Arezzo. La seconda sconfitta arriva sul campo del Catania, mentre il 2 aprile contro il Palermo è un gol di Fabbrini a regalare la vittoria ai calabresi.
6. Il contributo di [[Pim van Lommel]]
 
Il 30 aprile [[2000]] è il giorno dell'aritmetica promozione in Serie B. Si gioca allo Scida, ospite è la Juve Stabia. Dopo neanche un minuto segna [[Aniello Parisi|Parisi]] di testa, al quarto d'ora raddoppia Deflorio che dopo aver sbagliato un rigore ribadisce in rete la respinta del portiere. In contemporanea l'Ancona gioca in casa della Lodigiani, e se non vince, il Crotone è matematicamente in B. A 20 minuti dalla fine arriva la notizia del vantaggio dei romani, la Juve Stabia ne approfitta per pareggiare (2-2 sarà il finale) ma la sconfitta dell'Ancona premia il Crotone, e i tifosi possono festeggiare la promozione con la consueta invasione di campo. L'ultima di campionato è proprio Crotone-Ancona, e si chiude sul 4-2; con la tripletta nel match finale Andrea Deflorio porta a 28 le sue realizzazioni, nuovo record assoluto per tutti i campionati di serie C.<ref name=deflorio>{{cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/20/la-rivincita-di-deflorio-lui-il-migliore.html|titolo=La rivincita di Deflorio|accesso=21 agosto 2010|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|giorno=20|mese=04|anno=2001}}</ref>
7. Forzature [[religiose]], e forzature [[riduzionistiche]]
 
=== Gli anni duemila ===
8. Il controverso caso di [[Eben Alexander]]
[[File:Crotone - curva sud 2000-01.jpg|thumb|La curva sud nel primo campionato di Serie B.]]
Nella [[Serie B 2000-2001|prima stagione]] fra i cadetti, il Crotone alterna risultati altalenanti che costeranno l'esonero al tecnico [[Antonello Cuccureddu|Cuccureddu]], sostituito da [[Giuseppe Papadopulo]], il quale riuscirà a condurre la squadra alla salvezza e quindi al mantenimento della seconda categoria nazionale.
 
La stagione [[Serie B 2001-2002|2001-2002]] si apre con un rinnovamento tecnico che porterà sulla panchina dei rossublu [[Antonio Cabrini]]. Il tecnico [[Cremona|cremonese]] fa bella figura in un triangolare in cui tiene testa alla Fiorentina (sconfitta dopo 45' 0-1) sfidata per la prima volta in amichevole, verrà sollevato dall'incarico dopo due sconfitte consecutive. A guidare la squadra viene chiamato quindi [[Stefano Cuoghi]], che tuttavia non riesce a far meglio del suo predecessore. Verrà chiamato quindi in sostituzione [[Giuseppe Materazzi]], che verrà anch'esso esonerato dopo aver racimolato una vittoria, diversi pareggi e altrettante sconfitte. Per le ultime sette partite arriva [[Franco Selvaggi]], che non riuscirà comunque ad evitare la retrocessione in [[Serie C1]]. La stagione [[Serie C1 2002-2003|successiva]] inizio con un nuovo stravolgimento tecnico. Della rosa della precedente annata rimangono in pochi, e la squadra verrà affidata a Gaetano Auteri. Il Crotone conclude il girone di andata al secondo posto, tuttavia al girone di boa collezionerà una serie di sconfitte che costerà il posto al tecnico siciliano, sostituito da [[Luigi De Rosa]]. La sua esperienza sarà breve. Viene richiamato Auteri, che concluderà il campionato al sesto posto.
9. Ancora sul contributo di [[Pim van Lommel]]
[[File:Gasperini Gian Piero.jpg|thumb|left|upright=0.8|150px|L'allenatore Gian Piero Gasperini conquistò la seconda promozione in Serie B, nel 2003-2004.]]
Per il campionato [[Serie C1 2003-2004|2003-2004]], la direzione viene affidata al tecnico torinese [[Gian Piero Gasperini]], ex allenatore delle giovanili [[Juventus Football Club|bianconere]]. La prima sconfitta del torneo arriva nel derby contro il [[Unione Sportiva Catanzaro|Catanzaro]], con il quale condurranno un lungo testa a testa per il primo posto in classifica. A prevalere saranno i giallorossi, condannando quindi i rivali alla disputa dei [[play-off]]. Dopo aver eliminato [[Benevento Calcio|Benevento]] e [[Unione Sportiva Viterbese 1908|Viterbese]], i rossoblu conquisteranno la promozione in [[Serie B]]. Il neopromosso Crotone condurrà un campionato di [[Serie B 2004-2005|Serie B]] altalenante, culminato con la salvezza ad un solo punto dalla zona [[play-out]], dopo aver alternato alla propria guida tecnica [[Andrea Agostinelli]] e il riconfermato Gasperini. La [[Serie B 2005-2006|stagione successiva]] sarà positiva e, dopo vittorie importanti, tra cui nel derby col Catanzaro, la squadra si classificherà al nono posto, non agguantando i play-off nella penultima giornata nella sfida in casa dell'Albinoleffe persa in rimonta 3-2.
 
[[File:Crotone-benevento 2009.jpg|thumb|I tifosi del Crotone festeggiano dopo la promozione in Serie B del 2009, a Benevento.]]
10. Il contributo di [[Sam Parnia]] ed il progetto [["AWARE"]]
Nell'estate [[2006]], in seguito a cessioni importanti durante la sessione estiva di calciomercato, l'obiettivo dichiarato sarà la salvezza, in questa stagione otterrà una vittoria importante contro il Napoli e sfiderà per la prima volta la Juventus. Partito Gasperni, direzione [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]], verrà chiamato in panchina [[Elio Gustinetti]]. Il [[Serie B 2006-2007|campionato]] è un continuo susseguirsi di risultati negativi, e con l'arrivo del nuovo anno, Gustinetti rassegna le proprie dimissioni. Verrà sostituito da [[Guido Carboni]], che dopo una serie di risultati mediocri, non riuscirà ad evitare la retrocessione.
 
Agli albori del campionato di [[Serie C1 2007-2008]], la società ingaggia la guida tecnica di Paolo Indiani ed investe nel settore giovanile, affidando la formazione [[Campionato nazionale Dante Berretti|Berretti]] all'ex tecnico rossoblu Luigi De Rosa. La rosa è competitiva ed alterna risultati positivi in casa ed altalenanti in trasferta. le 20 reti siglate dall'algerino [[Abdelkader Ghezzal]], consentono di raggiungere una posizione play off a fine campionato. Quivi i calabresi verranno eliminati nella doppia sfida dal [[Taranto Football Club 1927|Taranto]]. A fine stagione, Ghezzal verrà acquistato dal Genoa in cambio di tre milioni di [[euro]], cifra record per la società crotonese.<ref>[http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?action=read&id=108594 UFFICIALE: Ghezzal al Genoa] Tuttomercatoweb.com</ref>
11. Una realistica valutazione del progetto [["AWARE"]] ad oggi
 
Dopo quindici anni alla guida della squadra, nel [[2008]] il presidente Raffaele Vrenna lascia il timone della società, e al suo posto viene nominato presidente [[Salvatore Gualtieri]]. La panchina è affidata all'allenatore [[Francesco Moriero]]. Nel girone di andata della [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009]], il Crotone totalizza trenta punti in classifica, dopo essere stato anche in testa al campionato. Le sconfitte negli scontri diretti col [[Associazione Sportiva Dilettantistica Gallipoli Football 1909|Gallipoli]] risulteranno decisive ai fini del campionato. I pugliesi conquisteranno la promozione diretta in Serie B, ed il Crotone dovrà passare attraverso i play off. Dopo aver eliminato nelle rispettive doppie sfide [[Unione Sportiva Arezzo|Arezzo]] e [[Benevento Calcio|Benevento]], la squadra conquisterà il salto di categoria.
12. Le [[obiezioni]] possibili circa i [[riscontri veridici]] in [[OBE]] da [[NDE]], e le loro [[confutazioni]]
 
La stagione [[Serie B 2009-2010|2009-2010]] inizia con un avvicendamento in panchina: Moriero si accasa [[Frosinone Calcio|Frosinone]] ed al suo posto arriva [[Franco Lerda]]. La squadra mette a segno un solo gol nelle prime sei gare. Nel frattempo arrivano due punti di penalizzazione in classifica per irregolarità amministrative che porta la squadra al penultimo posto. Tuttavia, grazie ad una rimonta in classifica, nel finale di campionato, il Crotone risale fino in zona play off, vincendo 3-2 a lecce contro il Gallipoli. Nonostante tutto, i risultati altalenanti di fine campionato estrometteranno i rossoblu dalla corsa agli spareggi, fuori dalla corsa play-off alla penultima giornata nella sfida in casa del cittadella, vinta dai veneti 3-0, il Crotone chiude ottavo.
13. Dalla [[teoria]] della [[sopravvivenza]] alla [[prova]] della [[sopravvivenza]]
 
=== Gli anni duemiladieci ===
14. [[NDE]] di personaggi noti
[[File:Caetano-calil.jpg|thumb|upright|Caetano Calil, 28 reti durante la sua militanza nel Crotone.]]
Il campionato [[Serie B 2010-2011|2010-2011]], porta l'ingaggio del nuovo allenatore, [[Leonardo Menichini]]. La prima uscita ufficiale, valida per il primo turno di [[Coppa Italia 2010-2011|Coppa Italia]], vede il Crotone prevalere di misura sulla [[Unione Sportiva Triestina Calcio|Triestina]]. Il campionato invece inizia con [[Derby in Italia (calcio)#Calabria|derby calabrese]] contro la [[Reggina Calcio|Reggina]] che si conclude a reti inviolate. Dopo sei giornate il Crotone si ritrova imbattuto, tuttavia, nonostante la posizione in classifica a ridosso dei [[play-off]], Menichini verrà esonerato e la squadra affidata ad [[Eugenio Corini]]. Dopo dieci partite verrà però richiamato Menichini, che concluderà la stagione all'undicesimo posto. Il [[Serie B 2011-2012|campionato successivo]] inizia in sordina. Il 15 novembre [[2011]], in accordo con il [[consiglio di amministrazione]] e con la famiglia Vrenna, il presidente [[Salvatore Gualtieri]] si dimette e la carica passa Gianni Vrenna, fratello di Raffaele, ex presidente del Crotone, già pluriindagato e condannato in primo grado a quattro anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e falso, poi parzialmente prescritto e assolto in Cassazione.<ref>[http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/cronaca/magistrato-in-affari/magistrato-in-affari/magistrato-in-affari.html Se il giudice entra in affari con l'imprenditore mafioso] Repubblica.it</ref> Per quanto concerne le cronache sportive, Menichini verrà esonerato il 23 gennaio e la squadra verrà affidata al vice allenatore crotonese [[Massimo Drago]].
 
Il 9 febbraio, la famiglia Vrenna viene premiata per il traguardo raggiunto dei vent'anni alla guida del club: vengono premiati il presidente [[Gianni Vrenna]] e il vice presidente [[Salvatore Gualtieri]] davanti ad ospiti prestigiosi, tra cui l'ex allenatore del Crotone, [[Luigi De Rosa|Gigi De Rosa]]<ref>[http://www.legaserieb.it/it/sala-stampa/archivio-dettaglio/-/news/CROTONE__PREMIATO_VRENNA/601510 Crotone, premiato Vrenna] Fccrotone.it</ref>. Per il secondo anno consecutivo, il Crotone terminerà il campionato all'undicesimo posto in classifica.
15. Esperienza di [[Jung]]
 
Il 5 giugno [[2012]], il Cda della società vota all'unanimità la rielezione a presidente di Raffaele Vrenna già in passato presidente della società e sospettato di collaborazione con la 'ndrangheta<ref>[http://www.ilgiornaleditalia.org/news/sport/844643/-Il-calcio-e-in-mano.html Il calcio è in mano alla 'ndrangheta] Il Giornale d'Italia</ref>, il quale succede al fratello Gianni Vrenna al quale viene conferita la carica di Consigliere, mentre a [[Salvatore Gualtieri]] viene affidato nuovamente l'incarico di vice presidente, ruolo che già in precedenza aveva ricoperto in società.
16. Esempi in [[letteratura]]
 
[[File:Massimo Drago.jpg|thumb|left|upright=0.7|Massimo Drago, conquista nella stagione 2013-2014 il sesto posto in Serie B.]]
17. [[Bibliografia italiana]], in [[ordine cronologico]] secondo la [[versione]] in [[lingua originale]]
La stagione [[Serie B 2012-2013|2012-2013]] vede un'altra partenza in sordina del Crotone, che chiuderà il girone di andata con un risicato vantaggio sulla zona [[play-out]]. Il [[2013]] si apre con la festa del novantennale per il calcio crotonese. Per l'occasione, due gigantografie di oltre trenta metri verranno poste nel settore tribuna scoperta dello stadio: una la Società Sportiva Crotona, fondata nel [[1910]], ma iscritta ai campionati a partire dal [[1924]], ed un'altra raffigurante la squadra della stagione in corso. Nel girone di ritorno, il Crotone, collezionerà importanti risultati positivi, nonostante il pareggio interno subito all'ultimo secondo nel derby contro la Reggina, che gli permetteranno di ottenere la salvezza.
 
La stagione [[Serie B 2013-2014|2013-2014]] inizia con vari stravolgimenti nel mercato estivo. I rossoblu si renderanno protagonisti del miglior campionato, fino a quel momento, della storia della società, la squadra è formata da giovani di cui alcuni verranno convocati nel corso della stagione nella [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale maggiore]] dal Ct Prandelli. A cinque giornate dalla fine il Crotone raggiunge il terzo posto, a soli quattro punti dal secondo posto occupato dall'[[Empoli Football Club|Empoli]]. L'ipotetica promozione diretta in [[Serie A|massima serie]] verrà vanificata proprio dalla sconfitta nello scontro diretto contro la formazione toscana. Il Crotone concluderà il campionato al sesto posto, ottenendo una qualificazione ai play off, dove verrà eliminato al turno preliminare dal [[Football Club Bari 1908|Bari]].
18. [[Bibliografia principale]] e [[pubblicazioni]] in [[lingua straniera]], [[non editi in italiano]]
 
[[File:Curva Sud Crotone - Maggio 2015.jpg|thumb|Coreografia curva sud - Crotone-Virtus Entella 0-0 - 22/05/2015|Coreografia della Curva Sud durante l'ultima giornata del campionato 2014-2015.]]
19. [[Voci correlate]]
Anche la [[Serie B 2014-2015|stagione 2014-2015]] è caratterizzata da importanti cessioni, smantellando di fatto la rosa che era riuscita a conquistare i play off nel [[Serie B 2013-2014|campionato precedente]]. La società attua un mercato molto intenso, con 18 giocatori ceduti e 20 giocatori ingaggiati in estate, tra cui spiccano i ritorni, ufficializzati l'ultimo giorno disponibile, di [[Raffaele Maiello (calciatore)|Raffaele Maiello]] e di [[Camillo Ciano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.fccrotone.it/component/news/4061/dal-parma-arriva-ciano-e-dal-napoli-maiello.html|titolo=Dal Parma arriva Ciano e dal Napoli Maiello|editore=fccrotone.it|data=1º settembre 2014|accesso=}}</ref>, con quest'ultimo che al termine della stagione totalizzerà 17 reti<ref name="tuttomercatoweb.com">{{Cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/calendario_classifica/serie_b/2014-2015.html|titolo=Calendario e Classifica Serie B|editore=tuttomercatoweb.com|accesso=}}</ref>, risultando decisivo per le sorti della compagine calabrese. Il Crotone soffrirà moltissimo durante tutta la stagione, toccando addirittura l'ultimo posto in classifica. Nella seconda parte di stagione la squadra recupererà molti punti, soprattutto nelle partite giocate all'[[Stadio Ezio Scida|Ezio Scida]], conquistando la salvezza matematica solo all'ultima giornata, sopravanzando di un solo punto le squadre obbligate a disputare i play out per non retrocedere in [[Lega Pro]]<ref name="tuttomercatoweb.com"/>.
 
Nel [[Serie B 2015-2016|2015-16]], sotto la guida del nuovo tecnico [[Ivan Jurić]], parte bene in Coppa Italia, battendo la [[FeralpiSalò]] e la [[Ternana Calcio|Ternana]] entrambe con il risultato di 1-0, qualificandosi al 4º turno dove incontra per la prima volta nella sua storia il [[Associazione Calcio Milan|Milan]]: nel match disputato a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]], con 5.000 tifosi rossoblu al seguito, la partita finisce 1-1 nei tempi regolamentari, e 3-1 al termine dei supplementari<ref name=cop>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Coppa-Italia/Milan/01-12-2015/coppa-italia-milan-crotone-mihajlovic-juric-quarto-turno-luiz-adriano-suso-honda-abbiati-1301147091144.shtml |titolo=Milan-Crotone Tim Cup 1 Dicembre 2015|editore=Gazzetta.it|accesso=}}</ref>. In campionato all'ottava giornata il Crotone raggiunge la vetta in solitaria della classifica - per la prima volta nella sua storia - che sarà riconquistata al termine della sedicesima giornata e conservata per tre giornate. Chiude il girone d'andata comunque al secondo posto a quota 45 punti, a un solo punto dalla capolista [[Cagliari Calcio|Cagliari]] e con un considerevole vantaggio sulla zona play-off. Complessivamente il Crotone è la squadra che ha totalizzato più punti di tutte nell'arco del solo [[2015]] (72) stabilendo un record per quanto riguarda il campionato cadetto<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-B/27-12-2015/serie-b-pescara-cala-poker-ed-quarto-cagliari-cerca-fuga-14078810767.shtml|titolo=Cagliari e Crotone scappano. Bari ancora ko|editore=gazzetta.it|data=27 dicembre 2015|accesso=}}</ref>. Nel [[2016]], il girone di ritorno si aprirà con la vittoria per 3 a 1 proprio contro il Cagliari, regalando nuovamente la vetta solitaria della classifica ai pitagorici<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-B/18-01-2016/serie-b-crotone-cagliari-3-1-sorpasso-testa-entella-ascoli-4-0-140315004962.shtml|titolo=Crotone-Cagliari 3-1, sorpasso in testa|editore=gazzetta.it|data=18 gennaio 2016|accesso=}}</ref>. Il 30 gennaio arriva la prima sconfitta in casa contro il Perugia, termina la striscia di imbattibilità all'Ezio Scida che durava da un anno. Nel mese di febbraio la DDA di Catanzaro apre un'inchiesta sulla presunta vicinanza del patron Raffaele Vrenna e di suo fratello Gianni Vrenna all'[['Ndrina Vrenna|omonimo clan mafioso]] del crotonese, chiedendo la confisca di tutte le società del Gruppo Vrenna compreso il Crotone Calcio.<ref>{{Cita web|url=http://www.report.rai.it/dl/Report/extra/ContentItem-1964adb0-b61c-4faf-b117-6c313593a64d.html|titolo=I magistrati della DDA di Catanzaro insistono: il Crotone Calcio è da sequestrare |editore=report.rai.it|data=27 aprile 2016|accesso=}}</ref>
20. [[Altri progetti]]
Sul fronte puramente tecnico, il Crotone riconquista la vetta della classifica nel mese di marzo.
 
Il 29 aprile [[2016]], dopo la partita pareggiata per 1-1 in trasferta contro il [[Modena Football Club|Modena]], il Crotone guadagna matematicamente con tre giornate d'anticipo la prima promozione in [[Serie A]] della sua storia<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-B/29-04-2016/crotone-storica-promozione-serie-a-impresa-juric-fa-sognare-citta-150414536614.shtml|titolo=Crotone, storica promozione in Serie A: l'impresa di Juric fa sognare la città|sito=La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita|accesso=29 aprile 2016}}</ref>. Al termine della stagione, la squadra chiude al secondo posto con 82 punti, alle spalle del Cagliari con 83.
21. [[Collegamenti esterni]]
 
Nella sua [[Serie A 2016-2017|prima stagione]] in Serie A, il Crotone conquista il suo primo punto in campionato alla quarta giornata contro il {{Calcio Palermo|NB}}<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/crotone/2016/09/18/news/crotone-palermo_1-1_primo_punto_in_serie_a_per_i_calabresi_e_per_de_zerbi-148025857/|titolo=Crotone-Palermo 1-1: primo punto in serie A per i calabresi e per De Zerbi|editore=http://www.repubblica.it/|data=18 ottobre 2016|accesso=31 ottobre 2016}}</ref>, il suo primo punto esterno invece contro una squadra blasonata come la Fiorentina (1-1) al Franchi e la sua prima vittoria il 30 ottobre 2016, in casa contro il {{Calcio Chievo|NB}}, grazie alle reti di [[Marcello Trotta|Trotta]] su rigore e di [[Diego Falcinelli|Falcinelli]].<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2016/10/30/news/crotone-chievo_2-0_gli_squali_fanno_festa_prima_vittoria_in_a-150941607/|titolo=Crotone-Chievo 2-0: Trotta e Falcinelli firmano la prima vittoria in A|editore=http://www.repubblica.it/|data=30 ottobre 2016|accesso=31 ottobre 2016}}</ref> Il 2 aprile 2017, contro lo stesso Chievo, ottiene la sua prima vittoria esterna in A (2-1), grazie ai gol di Ferrari e Falcinelli.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Chievo/02-04-2017/chievo-crotone-1-2-calabresi-adesso-vedono-l-empoli-190456331148.shtml|titolo=Chievo-Crotone 1-2, i calabresi adesso “vedono” l’Empoli|editore=http://www.gazzetta.it/|data=2 aprile 2017|accesso=16 aprile 2016}}</ref> Una settimana dopo il Crotone ottiene una storica vittoria contro l'{{Calcio Inter|NB}}, battuta per 2-1 allo Scida grazie ad una doppietta di Falcinelli.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Inter/09-04-2017/crotone-inter-2-1-doppioi-falcinelli-non-basta-d-ambrosio-190616996078.shtml|titolo=Crotone-Inter 2-1: doppio Falcinelli, non basta D'Ambrosio|editore=http://www.gazzetta.it/|data=9 aprile 2017|accesso=16 aprile 2016}}</ref>
22. [[Note]]
 
Il 30 aprile ottiene un altro punto storico contro il Milan (1-1). Il 28 maggio, al termine di una grande rimonta, sconfigge la {{Calcio Lazio|NB}} (3-1) e ottiene la salvezza nella sua stagione di esordio in Serie A, complice la sconfitta dell'Empoli a Palermo.
==Caratteristiche delle [[NDE]]==
 
== Cronistoria ==
I soggetti che hanno vissuto tali fenomeni, una volta riprese le funzioni vitali, hanno raccontato di aver provato esperienze che risulterebbero connotate da numerosi elementi comuni<ref name=autogenerato1>Moody Raymond "La vita oltre la vita", Oscar Mondadori</ref>:
{| class="toccolours" style="background:white"
!colspan="2" align=center style="border:2px solid red; background:#102060" | <span style="color:white">Cronistoria del Football Club Crotone</span>
|- style="font-size:93%"
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{{Div col|3}}
* 1910 - Fondazione della '''Società Sportiva Crotona'''.<ref name="fondazione"/>
* 1924 - La ''S.S. Crotona'' si affilia per la prima volta alla F.I.G.C.<ref>[[La Gazzetta dello Sport]] di martedì 24 maggio [[1921]] nel paragrafo "Nuove società affiliate nel mese di aprile" del comunicato ufficiale della '''Presidenza Federale della F.I.G.C.''', seduta del 18 maggio 1921 (giornale conservato microfilmato dalla [[Biblioteca Nazionale Braidense]] e [[Biblioteca Comunale Centrale (Milano)]].</ref>.
* 1927 - La ''Società Sportiva Crotona'' si affilia al Direttorio Regionale per la Calabria e la Basilicata della F.I.G.C., cambiando denominazione dall'anno successivo in '''Società Sportiva Crotone'''.
* 1927-1937 - La società disputa i campionati regionali calabresi, ma non è nota l'eventuale partecipazione della compagine crotonese.
* 1928 - La società cambia denominazione in '''Società Sportiva Crotone'''.
* 1937 - Il sodalizio si riaffilia alla FIGC con la denominazione di '''Società Sportiva Fascista Crotone'''.<ref>Con Comunicato Ufficiale del Direttorio Federale F.I.G.C. n. 19 del 1º dicembre [[1937]] pubblicato dal giornale '''Il Littoriale''' di Roma del [http://emeroteca.coni.it/uploads/tx_giornali/Littoriale_1935_3_111_0002_9_5.pdf 2 dicembre 1937 pag. 5].</ref>
* [[Prima Divisione 1937-1938|1937-1938]] - ?° nel girone calabrese della Prima Divisione.
* [[Prima Divisione 1938-1939|1938-1939]] - ?° nel girone calabrese della Prima Divisione.
* [[Prima Divisione 1939-1940|1939-1940]] - ?° nel girone calabrese della Prima Divisione.
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* 1940-1945 - Inattiva per [[Seconda guerra mondiale|motivi bellici]].
* 1945 - Il sodalizio viene rifondato con la denominazione di '''Unione Sportiva Crotone''' e viene ammesso alla [[Serie C]] della Lega Nazionale Centro-Sud.
* [[Unione Sportiva Crotone 1945-1946|1945-1946]] - 8º nel girone F della Lega Naz. Centro-Sud di [[Serie C 1945-1946 (Lega Nazionale Centro-Sud)|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1946-1947|1946-1947]] - 4º nel girone C della Lega Interreg. Sud di [[Serie C 1946-1947 (Lega Interregionale Sud)|Serie C]]. Perde gli spareggi-promozione.
* [[Unione Sportiva Crotone 1947-1948|1947-1948]] - 3º nel girone B della Lega Interreg. Sud di [[Serie C 1947-1948 (Lega Interregionale Sud)|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1948-1949|1948-1949]] - 13º nel girone D della [[Serie C 1948-1949|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1949-1950|1949-1950]] - 6º nel girone D della [[Serie C 1949-1950|Serie C]].
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* [[Unione Sportiva Crotone 1950-1951|1950-1951]] - 9º nel girone D della [[Serie C 1950-1951|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1951-1952|1951-1952]] - 10º nel girone D della [[Serie C 1951-1952|Serie C]]. ''Retrocesso in IV Serie''.
* [[IV Serie 1952-1953|1952-1953]] - 3º nel girone H della IV Serie.
* [[IV Serie 1953-1954|1953-1954]] - 11º nel girone H della IV Serie.
* [[IV Serie 1954-1955|1954-1955]] - 6º nel girone H della IV Serie.
* [[IV Serie 1955-1956|1955-1956]] - 12º nel girone H della IV Serie.
* [[IV Serie 1956-1957|1956-1957]] - 10º nel girone H della IV Serie. ''Declassato nella Seconda Categoria'' del nuovo [[Campionato Interregionale]].
* [[Campionato Interregionale - Seconda Categoria 1957-1958|1957-1958]] - 10º nel girone H del Campionato Interregionale - Seconda Categoria.
* [[Unione Sportiva Crotone 1958-1959|1958-1959]] - 1º nel girone H del [[Campionato Interregionale 1958-1959|Campionato Interregionale]]. '''Promosso in Serie C'''.
* [[Unione Sportiva Crotone 1959-1960|1959-1960]] - 6º nel girone C della [[Serie C 1959-1960|Serie C]].
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* [[Unione Sportiva Crotone 1960-1961|1960-1961]] - 16º nel girone C della [[Serie C 1960-1961|Serie C]]. Vince lo spareggio-salvezza.
* [[Unione Sportiva Crotone 1961-1962|1961-1962]] - 14º nel girone C della [[Serie C 1961-1962|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1962-1963|1962-1963]] - 17º nel girone C della [[Serie C 1962-1963|Serie C]]. ''Retrocesso in Serie D''.
* [[Unione Sportiva Crotone 1963-1964|1963-1964]] - 1º nel girone F della [[Serie D 1963-1964|Serie D]]. '''Promosso in Serie C'''.
* [[Unione Sportiva Crotone 1964-1965|1964-1965]] - 16º nel girone C della [[Serie C 1964-1965|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1965-1966|1965-1966]] - 11º nel girone C della [[Serie C 1965-1966|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1966-1967|1966-1967]] - 17º nel girone C della [[Serie C 1966-1967|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1967-1968|1967-1968]] - 15º nel girone C della [[Serie C 1967-1968|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1968-1969|1968-1969]] - 13º nel girone C della [[Serie C 1968-1969|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1969-1970|1969-1970]] - 8º nel girone C della [[Serie C 1969-1970|Serie C]].
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* [[Unione Sportiva Crotone 1970-1971|1970-1971]] - 15º nel girone C della [[Serie C 1970-1971|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1971-1972|1971-1972]] - 17º nel girone C della [[Serie C 1971-1972|Serie C]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1972-1973|1972-1973]] - 17º nel girone C della [[Serie C 1972-1973|Serie C]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1972-1973|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1973-1974|1973-1974]] - 13º nel girone C della [[Serie C 1973-1974|Serie C]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1973-1974|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1974-1975|1974-1975]] - 15º nel girone C della [[Serie C 1974-1975|Serie C]].
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1974-1975|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1975-1976|1975-1976]] - 12º nel girone C della [[Serie C 1975-1976|Serie C]].
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1975-1976|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1976-1977|1976-1977]] - 3º nel girone C della [[Serie C 1976-1977|Serie C]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1976-1977|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1977-1978|1977-1978]] - 19º nel girone C della [[Serie C 1977-1978|Serie C]]. ''Declassato nel nuovo campionato di [[Serie C2]]''.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1978-1979|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Unione Sportiva Crotone 1978-1979|1978-1979]] - 18º nel girone D della [[Serie C2 1978-1979|Serie C2]]. ''Retrocesso in Serie D''.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1978-1979|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* 1979 - La società, al termine della stagione, fallisce finanziariamente e non viene ammessa al campionato di Serie D per delibera della F.I.G.C. Nel frattempo, viene fondata l''''Associazione Sportiva Crotone''' che riparte dal campionato regionale di [[Prima Categoria]].
* 1979-1980 - 1º nel girone B della Prima Categoria Calabria. '''Promosso in Promozione'''.
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* [[Promozione Calabria 1980-1981|1980-1981]] - 1º nel girone unico della Promozione Calabria. '''Promosso nel Campionato Interregionale'''.
: ? in Coppa Italia Dilettanti.
* [[Campionato Interregionale 1981-1982|1981-1982]] - 2º nel girone I del Campionato Interregionale.
: ? in Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
* [[Campionato Interregionale 1982-1983|1982-1983]] - 2º nel girone I del Campionato Interregionale.
: ? in Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
* [[Associazione Sportiva Crotone 1983-1984|1983-1984]] - 1º nel girone I del [[Campionato Interregionale 1983-1984|Campionato Interregionale]]. '''Promosso in Serie C2'''.
: ? in Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
* [[Associazione Sportiva Crotone 1984-1985|1984-1985]] - 18º nel girone D della [[Serie C2 1984-1985|Serie C2]]. ''Retrocesso nel Campionato Interregionale''.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Serie C 1984-1985|Coppa Italia Serie C]].
* [[Campionato Interregionale 1985-1986|1985-1986]] - 11º nel girone L del Campionato Interregionale.
: ? in Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
* 1986 - Il club cambia denominazione in '''Associazione Kroton Calcio'''.
* [[Associazione Kroton Calcio 1986-1987|1986-1987]] - 1º nel girone L del [[Campionato Interregionale 1986-1987|Campionato Interregionale]]. '''Promosso in Serie C2'''.
: ? in Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
* 1987 - La società cambia la denominazione in '''Kroton Calcio s.r.l.'''
* [[Kroton Calcio 1987-1988|1987-1988]] - 4º nel girone D della [[Serie C2 1987-1988|Serie C2]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Serie C 1987-1988|Coppa Italia Serie C]].
* [[Kroton Calcio 1988-1989|1988-1989]] - 8º nel girone D della [[Serie C2 1988-1989|Serie C2]].
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Serie C 1988-1989|Coppa Italia Serie C]].
* [[Kroton Calcio 1989-1990|1989-1990]] - 12º nel girone D della [[Serie C2 1989-1990|Serie C2]].
: ? di [[Coppa Italia Serie C 1989-1990|Coppa Italia Serie C]].
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* [[Kroton Calcio 1990-1991|1990-1991]] - 15º nel girone D della [[Serie C2 1990-1991|Serie C2]]. ''Retrocesso nel Campionato Interregionale''.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Serie C 1990-1991|Coppa Italia Serie C]].
* 1991 - Il sodalizio fallisce e non viene ammesso al Campionato Interregionale per delibera della F.I.G.C. Nel frattempo, un'altra società cittadina, la '''Nuova Crotone Associazione Polisportiva Mini Juventus''' - fondata nel 1956 e partecipante al campionato regionale di Prima Categoria - diventa la naturale continuazione della società precedente.
* 1991-1992 - 1° nel girone B della Prima Categoria Calabria. '''Promosso in Promozione'''.
* [[Promozione Calabria 1992-1993|1992-1993]] - 3º nel girone B della Promozione Calabria.
* [[Promozione Calabria 1993-1994|1993-1994]] - 1º nel girone A della Promozione Calabria. '''Promosso in Eccellenza'''.
* 1994 - Cambia denominazione in '''Football Club Crotone Calcio'''.
* [[Eccellenza Calabria 1994-1995|1994-1995]] - 1º nel girone unico dell'Eccellenza Calabria dopo aver vinto lo spareggio-promozione. '''Promosso nel Campionato Nazionale Dilettanti'''.
: '''Vince la [[Coppa Italia Dilettanti Calabria 1994-1995|Coppa Italia Dilettanti Calabria]]''' (1º titolo).
: Finalista di [[Coppa Italia Dilettanti (Fase Eccellenza) 1994-1995|Coppa Italia Dilettanti (Fase Eccellenza)]]
* [[Campionato Nazionale Dilettanti 1995-1996|1995-1996]] - 11º nel girone I del Campionato Nazionale Dilettanti.
: Fase a gironi della [[Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.) 1995-1996|Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.)]].
* [[Football Club Crotone Calcio 1996-1997|1996-1997]] - 1º nel girone I del [[Campionato Nazionale Dilettanti 1996-1997|Campionato Nazionale Dilettanti]]. '''Promosso in Serie C2'''.
: ? della [[Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.) 1996-1997|Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.)]].
* [[Football Club Crotone Calcio 1997-1998|1997-1998]] - 2º nel girone C della [[Serie C2 1997-1998|Serie C2]]. '''Promosso in Serie C1''' dopo aver vinto i play-off.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Serie C 1997-1998|Coppa Italia Serie C]].
* [[Football Club Crotone Calcio 1998-1999|1998-1999]] - 9º nel girone B della [[Serie C1 1998-1999|Serie C1]].
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia Serie C 1998-1999|Coppa Italia Serie C]].
* [[Football Club Crotone Calcio 1999-2000|1999-2000]] - 1º nel girone B della [[Serie C1 1999-2000|Serie C1]]. '''Promosso in Serie B'''.
: Quarti di finale di [[Coppa Italia Serie C 1999-2000|Coppa Italia Serie C]].
: Finalista di [[Supercoppa di Lega di Serie C 2000|Supercoppa di Lega di Serie C]].
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* [[Football Club Crotone Calcio 2000-2001|2000-2001]] - 9º in [[Serie B 2000-2001|Serie B]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia 2000-2001|Coppa Italia]].
* 2001 - Il sodalizio cambia denominazione in '''Football Club Crotone'''.
* [[Football Club Crotone 2001-2002|2001-2002]] - 20º in [[Serie B 2001-2002|Serie B]]. ''Retrocesso in Serie C1''.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia 2001-2002|Coppa Italia]].
* [[Football Club Crotone 2002-2003|2002-2003]] - 6º nel girone B della [[Serie C1 2002-2003|Serie C1]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia 2002-2003|Coppa Italia]].
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Serie C 2002-2003|Coppa Italia Serie C]].
* [[Football Club Crotone 2003-2004|2003-2004]] - 2º nel girone B della [[Serie C1 2003-2004|Serie C1]]. '''Promosso in Serie B''' dopo aver vinto i play-off.
: Semifinali di [[Coppa Italia Serie C 2003-2004|Coppa Italia Serie C]].
* [[Football Club Crotone 2004-2005|2004-2005]] - 17º in [[Serie B 2004-2005|Serie B]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia 2004-2005|Coppa Italia]].
* [[Football Club Crotone 2005-2006|2005-2006]] - 9º in [[Serie B 2005-2006|Serie B]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2005-2006|Coppa Italia]].
* [[Football Club Crotone 2006-2007|2006-2007]] - 21º in [[Serie B 2006-2007|Serie B]]. ''Retrocesso in Serie C1''.
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2006-2007|Coppa Italia]].
* [[Football Club Crotone 2007-2008|2007-2008]] - 4º nel girone B della [[Serie C1 2007-2008|Serie C1]]. Perde la semifinale dei play-off e viene ammesso al nuovo campionato di [[Lega Pro Prima Divisione]].
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2007-2008|Coppa Italia]].
: Fase eliminatoria a gironi di [[Coppa Italia Serie C 2007-2008|Coppa Italia Serie C]].
* [[Football Club Crotone 2008-2009|2008-2009]] - 3º nel girone B della [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|Lega Pro Prima Divisione]]. '''Promosso in Serie B''' dopo aver vinto i play-off.
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2008-2009|Coppa Italia]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia Lega Pro 2008-2009|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Football Club Crotone 2009-2010|2009-2010]] - 8º in [[Serie B 2009-2010|Serie B]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]].
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* [[Football Club Crotone 2010-2011|2010-2011]] - 11º in [[Serie B 2010-2011|Serie B]].
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2010-2011|Coppa Italia]].
* [[Football Club Crotone 2011-2012|2011-2012]] - 11º in [[Serie B 2011-2012|Serie B]].
: Quarto turno di [[Coppa Italia 2011-2012|Coppa Italia]].
* [[Football Club Crotone 2012-2013|2012-2013]] - 12º in [[Serie B 2012-2013|Serie B]].
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2012-2013|Coppa Italia]].
* [[Football Club Crotone 2013-2014|2013-2014]] - 6º in [[Serie B 2013-2014|Serie B]]. Perde il turno preliminare dei play-off.
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2013-2014|Coppa Italia]].
* [[Football Club Crotone 2014-2015|2014-2015]] - 16º in [[Serie B 2014-2015|Serie B]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2014-2015|Coppa Italia]].
* [[Football Club Crotone 2015-2016|2015-2016]] - 2° in [[Serie B 2015-2016|Serie B]]. '''Promosso in Serie A'''.
: Quarto turno di [[Coppa Italia 2015-2016|Coppa Italia]].
* [[Football Club Crotone 2016-2017|2016-2017]] - 17° in [[Serie A 2016-2017|Serie A]].
: Terzo turno di [[Coppa Italia 2016-2017|Coppa Italia]].
{{Div col end}}
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== Colori e simboli ==
• l'abbandono del proprio corpo, con la capacità di osservarlo dall'esterno, assistendo all'attività di medici e soccorritori;
=== Colori ===
[[File:Giuseppe Abruzzese.jpg|thumb|La classica divisa a strisce verticali rossoblu.]]
Fin dalla fondazione del club, i colori sociali sono il [[rosso]] e il [[blu]], rappresentanti la città di Crotone. Il tradizionale completo da gioco è costituito da maglietta palata rossoblu, calzoncini blu con dettagli rossi e calzettoni rossoblu. Il completo da trasferta è solitamente bianco con dettagli rossoblu mentre la terza divisa è sovente caratterizzata da colori estranei, talvolta fluo, quali [[giallo]] o [[verde]].<ref>{{Cita web|url=http://www.soccerstyle24.it/zeus-presenta-divise-crotone-stagione-2012-2013/|titolo=ZEUS PRESENTA LE DIVISE DEL CROTONE 2012-2013|editore=http://www.soccerstyle24.it/|data=4 dicembre 2012|accesso=31 ottobre 2016}}</ref><ref name=maglie1415>{{Cita web|url=http://www.soccerstyle24.it/maglie-crotone-2014-2015-zeus/|titolo=LE MAGLIE DEL CROTONE 2014-2015 ANCORA FIRMATE ZEUS|editore=http://www.soccerstyle24.it/|data=16 febbraio 2015|accesso=31 ottobre 2016}}</ref><ref name=maglie1516>{{Cita web|url=http://www.soccerstyle24.it/maglie-crotone-2015-2016-zeus/|titolo=LE MAGLIE DEL CROTONE 2015-2016 PER LA SCALATA VERSO L’OLIMPO DELLA SERIE A|editore=http://www.soccerstyle24.it/|data=14 marzo 2016|accesso=31 ottobre 2016}}</ref><ref name=maglie1617>{{Cita web|url=http://www.soccerstyle24.it/maglie-crotone-2016-2017-seriea-zeus/|titolo=LO STORICO DEBUTTO DEL CROTONE IN SERIE A CON LE MAGLIE 2016-2017 DI ZEUS|editore=http://www.soccerstyle24.it/|data=12 agosto 2016|accesso=31 ottobre 2016}}</ref>
 
Con l'inizio della partnership con il brand campano Zeus Sport, nel [[2010]], spesso sulle divise da gioco sono stati inseriti richiami alla storia della città, fiorente colonia [[Magna Grecia|magno-greca]], quali ad esempio le tre lettere in [[Lingua greca antica|caratteri arcaici greci]] "QDO", tradotto in "KRO".<ref name=maglie1415/><ref name=maglie1516/><ref name=maglie1617/>
• lo sperimentare una sensazione di pace e serenità mai provate prima, difficilmente descrivibili con il nostro linguaggio, inoltre fuori dallo spazio e dal tempo come li conosciamo;
 
Nel biennio 1991-1993, quando la prima squadra della città fu la Nuova Crotone, i colori furono il giallo ed il [[nero]], cambiati in rosso e blu con l'arrivo alla presidenza di Raffaele Vrenna.<ref name=vrennastoria>{{Cita web|url=http://www.raffaelevrenna.com/il-crotone-calcio/|titolo=il Crotone Calcio|editore=http://www.raffaelevrenna.com/|data=|accesso=31 ottobre 2016}}</ref>
• l'attraversamento di una specie di "tunnel" buio in fondo al quale si intravede distintamente una luce;
• l'addentramento in questa nuova realtà, e la difficoltà nel descrivere la nuova realtà sperimentata, caratterizzata da luci, colori e suoni meravigliosi, non paragonabili a quelli della Terra;
 
=== Simboli ufficiali ===
• l'incontro con "altri esseri", identificati in genere con parenti o amici morti in precedenza, con i quali si comunica mentalmente, in modo istantaneo e non verbale;
Il simbolo storico della società è lo [[Selachimorpha|squalo]]. Da ciò ne consegue il soprannome assunto da calciatori e tifosi, ovvero ''squali''.<ref name=sql /> Altro soprannome legato alla squadra e ai propri sostenitori è ''pitagorici'', in onore di [[Pitagora]], filosofo [[Antica Grecia|greco antico]], che fondò a Crotone una [[Scuola pitagorica|scuola]].<ref name=ptg />
==== Stemma ====
Uno dei primi loghi del Crotone di cui si dispongono fonti è quello dell'US Crotone, che identificava semplicemente il simbolo della città.<ref name=stemma>{{Cita web|url=http://scudettitalia.altervista.org/old_style_crotone.htm|titolo=Loghi old style Crotone|editore=http://scudettitalia.altervista.org/|accesso=25 ottobre 2015}}</ref> Nel [[1986]], in seguito al fallimento del precedente sodalizio, nacque il Kroton Calcio, il cui logo era un gagliardetto a tre punte contenente lo stemma della città su sfondo a strisce rossoblu.<ref name=stemma/>
 
Nella stagione [[Serie C2 1998-1999|1998-1999]], lo stemma del FC Crotone Calcio, militante in Serie C2, era uno squalo stilizzato di colore blu. A partire dalla stagione [[Serie C1 1999-2000|1999-2000]] venne adottato un nuovo logo, composto da uno [[scudo spagnolo]] palato rosso e blu recante nella parte centrale il [[tripode]] d'argento, simbolo della città, attorniato da due squali. Nella parte superiore il logo recava una banda blu con la denominazione societaria in giallo.<ref name=stemma/> Tale stemma venne sostituito nella stagione [[Serie B 2012-2013|2012-2013]] dal logo ancora in uso, caratterizzato ancora dalla presenza del tripode e degli squali, inseriti in un contesto differente, che si presenta ovale; il giallo inoltre è sostituito dal bianco.<ref name=stemma/>
• l'incontro con l'"Essere di Luce", che viene descritto come amore totale, identificato generalmente con "Dio", o comunque con una figura di inerenza al “Focus” delle proprie credenze;
 
==== Inno ====
• la "rivisitazione" della vita terrena vissuta fino a quel momento (''life review''), compresi episodi dimenticati, anche relativi ai momenti immediatamente successivi alla nascita; tale rivisitazione avviene in un contesto di valutazione etica delle esperienze vissute<ref>Paola Giovetti, opera citata, p. 61</ref>;
{{vedi anche|Ma il cielo è sempre più blu}}
L'inno ufficiale del Crotone, che accoglie le squadre in campo prima dell'inizio delle partite casalinghe, è ''[[Ma il cielo è sempre più blu]]'', brano inciso nell'estate del [[1975]] dal cantautore crotonese [[Rino Gaetano]].<ref>{{Cita web|url=http://www.sportcafe24.com/129164/prima-pagina/cielo-sempre-rossoblu-crotone-prova-storia-fa-sognare-unintera-regione.html|titolo=Il cielo è sempre più rossoblu: il Crotone prova a fare la storia e fa sognare un’intera regione|editore=http://www.sportcafe24.com/|accesso=16 gennaio 2015}}</ref>
 
==== Mascotte ====
• l'arrivo di un determinato momento o "confine" in cui l'esperienza si interrompe, con la consapevolezza di dover "tornare indietro" ovvero alla "vita terrena";
La mascotte ufficiale della squadra calabrese è "PaSqualo", uno squalo di colore blu, simbolo societario, indossante la classica divisa palata del Crotone. Fu introdotta nel [[2006]].<ref>{{Cita web|url=http://www.carpeamascotte.com/scheda-mascotte.php?idm=16&idcat=1|titolo=Pasqualo|editore=http://www.carpeamascotte.com/|accesso=25 ottobre 2015}}</ref>
 
== Strutture ==
• il ritorno alla vita accompagnato da un sentimento di rimpianto per non essere potuti rimanere nell'aldilà;
=== Stadio ===
{{vedi anche|Stadio Ezio Scida|Stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia}}
[[File:Stadio Ezio Scida.jpg|thumb|left|Ampia panoramica dello [[stadio Ezio Scida]], che ospita le gare casalinghe del Crotone dal [[1946]].]]
Il Crotone disputa le proprie partite interne allo [[stadio Ezio Scida]]. L'impianto è intitolato all'omonimo [[Ezio Scida|calciatore crotonese]], morto prematuramente durante una trasferta con la squadra.<ref name=std />
 
Avviati i lavori nel [[1935]] e inaugurato nel [[1946]], negli anni ha cambiato molte volte il suo aspetto; fino al [[1999]] lo stadio non conteneva più di cinquemila persone, constando principalmente di un settore laterale, una tribuna e una curva.
• il timore di riferire l'esperienza vissuta ad altri per paura di non essere creduti, ma nello stesso tempo il desiderio di farlo come doverosa condivisione di qualcosa di estremamente prezioso ed importante;
 
Nel [[1999]] viene edificata la curva Nord, avente una capienza di 980 posti, e successivamente vengono ingrandite la tribuna scoperta, fino a {{formatnum:2500}} posti, la tribuna coperta, {{formatnum:2329}} posti, e il settore ospiti, collocato in curva nord, dotato di 834 posti.
• una volta "ritornati alla vita", scompare il timore della morte, ora vista come un felice passaggio ad una realtà superiore;
 
Nel [[2000]], con la promozione in [[Serie B]], viene riedificata la curva sud, che attualmente ha una capienza di {{formatnum:2940}} posti ed è il cuore del [[ultras|tifo organizzato]] rossoblu. L'anno successivo la stessa curva sud viene intitolata al tifoso Giorgio Manzulli.<ref name="Stadio Ezio Scida">[http://www.fccrotone.it/component/page/1/stadio-ezio-scida.html Stadio “Ezio Scida”] Fccrotone.it</ref>
• vengono modificati i valori in base ai quali la vita viene vissuta, ponendo come scopo principale dell'esistenza l'amore per tutti gli esseri e la ricerca dell'armonia con essi.
 
Il 28 novembre [[2012]] lo Scida ha ospitato una [[Amichevole|partita amichevole]] tra la [[B Italia]] e la [[Pervenstvo Futbol'noj Nacional'noj Ligi|PFN Russia]] ([[Pervenstvo Futbol'noj Nacional'noj Ligi|nazionale di seconda divisione]]), terminata 0-0.
Questi aspetti ricorrono sistematicamente, anche se non sono necessariamente tutti presenti in ogni [[NDE]].
 
Ultimo intervento di restyling riguardante l'impianto crotonese avviene nel febbraio [[2014]], allorché il Comune di Crotone ha provveduto alla riverniciatura della tribuna scoperta con i colori della società.<ref>[http://www.crotonesport.com/stadio-ezio-scida-nuovo-look-al-settore-distinti/ ''Stadio Ezio Scida, nuovo look al settore distinti''] crotonesport.com</ref>
==Ipotesi e studi: "riduzionismo" e "sopravviventismo"==
 
In seguito alla promozione in Serie A conquistata nel [[2016]], il Crotone si sposta allo [[Stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia]] di [[Pescara]], disputandovi le prime otto partite del primo campionato di massima serie della sua storia, a causa dell'inadeguatezza strutturale dello stadio Scida.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilcrotonese.it/stadio-il-crotone-annuncia-prime-gare-a-pescara/|titolo=Stadio, il Crotone ha scelto Pescara|editore=http://www.ilcrotonese.it/|data=|accesso=14 ottobre 2016}}</ref> Il ritorno nell'impianto crotonese avviene alla nona giornata, contro il {{Calcio Napoli|NB}}, in seguito ai lavori di ampliamento della tribuna per cui avviene l'omologazione provvisoria per {{formatnum:13503}} posti.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/crotone/2016/10/14/news/crotone_torna_allo_scida-149796068/?refresh_ce|titolo=Il Crotone torna a casa: contro il Napoli allo Scida|editore=http://www.repubblica.it/|data=14 ottobre 2016|accesso=23 ottobre 2016}}</ref>
Poiché i racconti dei soggetti rianimati (ad esempio i pazienti rianimati dopo una grave crisi cardiaca o per gravi traumi) e dei soggetti risvegliatisi dal [[coma]] costituiscono un [[corpus]] di [[testimonianze]] che ha alcune [[caratteristiche]] apparentemente [[omogenee]], molti [[studiosi]] si sono [[interessati]] a tali [[fenomeni]].<ref>[http://www.newdualism.org/nde-online.html Online NDE Scientific Papers]</ref>
 
=== Centro di allenamento ===
Le teorie critiche sulle [["NDE"]] si dividono sostanzialmente in due [[tipologie]]: una [[finalizzata]] a darne una [[spiegazione]] basata sul [[paradigma]] [[scientifico]] [[odierno]], che vede la [[mente]] come un [[epifenomeno]] del [[cervello]] (ma si tratta di una [[spiegazione]] che da più parti, da stessi uomini di [[scienza]], viene definita [[scientistica]] e [[riduzionistica]], [[evidenziandone]] la [[profonda]] [[matrice]] [[ideologica]]<ref>Di [["ipotesi riduttiva"]], ad esempio, parlano esplicitamente [[Silvia Gaudenzi]] ([[astrofisica]], già [[Ricercatrice]] confermata presso l'[[Istituto Astronomico]], già impegnata presso il [[Dipartimento di Fisica]] dell'[[Università]] [["La Sapienza"]] di [[Roma]], è attualmente [[Dottore]] in [[Fisica]], nonché [[membro]] del [[Consiglio Direttivo]] della [[SIPNEI]] - [[Società Italiana Psico-Neuro-Endocrino Immunologi]] -. In campo [[astrofisico]], [[fisico]] e [[biofisico]], ha svolto e svolge [[attività]] di [[insegnamento]] e [[studio]] ed, in particolare, sta [[lavorando]] ad alcuni [[importanti]] [[esperimenti]] di [[biofisica]]. [[Autrice]], tra l'altro, di un singolare [[lavoro]] inerente l'[[origine]] e l'[[autenticità]] della [[Sindone]]) e [[Giuseppe Genovesi]] ([[Laureato]] in [[Medicina]], si è [[specializzato]] in [[Endocrinologia]], [[Psichiatria]] ed [[immunologia]]. Già [[Ricercatore]] presso il [[Dipartimento di Fisiopatologia Medica]] dell'[[Università]] [["La Sapienza"]] di [[Roma]], è attualmente [[Docente]] di [[Endocrinologia]] presso la medesima [[Università]]. E' anche il [[massimo]] [[esperto]] in [[Italia]] sulla [[MCS]] ([[sensibilità chimica multipla]]). [[Autore]] di [[saggi]] ed [[articoli]] di interesse [[neuroendocrino]], [[psicoendocrino]] ed [[immunoendocrino]], è tra i [[Fondatori]] della [[SIPNEI]] - [[Società Italiana Psico-Neuro-Endocrino Immunologi]] -, con finalità di [[orientamento culturale]] verso la [[medicina olistica]]. Negli anni '94/'95 ha condotto uno specifico [[studio]] sull'[[NDE]], analizzando in particolare l'[[esperienza]] in alcuni soggetti [[ciechi dalla nascita]] e [[sordomuti]]. Da anni si dedica allo [[studio]] della [[fisica quantistica]] applicata alla [[medicina]]), nella loro [[Relazione]] [["Indizi per un futuro scenario delle esperienze di premorte"]], in seno ad [["Eventi oltre la soglia"]], [[Atti del 6° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2002.
Il campo di allenamento ufficiale del Crotone è il centro sportivo ''Park Jonio'' di [[Steccato di Cutro]], frazione del comune di [[Cutro]].
Allo stesso modo [[Mauro Milanesio]] ([[Medico]] di [[Medicina Generale]] [[ASL]] [[CN2]] [[Alba-Bra]], [[neuroriflessoterapeuta]] [[Gemmer]], dal 1995 [[allievo]] di [[Renée Bourdiol]], [[neurofisiologo]] [[francese]] [[autore]] di [[numerosi]] [[lavori]] ed [[opere]] sull'[[interpretazione]] [[neurofisiologica]] delle cosiddette [[terapie alternative]], [[fondatore]] del [[Groupe d'Etude en Medicine Manuelle et Reflexe]] - [[Gemmer]] -), nella sua [[Relazione]] [["Le esperienze di pre-morte: riflessioni e prospettive di una rilettura neurologica"]], in seno a [["Dimensioni sconosciute"]], [[Atti del 17° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2013, afferma: "Tutte le [[interpretazioni]] [[mediche]] e [[psicologiche]] di [[tipo]] [[riduzionistico]] tendono ad [[attribuire]] il [[fenomeno]] agli [[effetti]] [[bizzarri]] di un [[cervello]] [[morente]] (...) In verità, le [[singole]] [[teorie]] [[peccano]] di [[clamorosa]] [[incompletezza]], poiché si [[limitano]] a [[spiegare]] [[singoli]] [[aspetti]] dell'[[intera]] [[esperienza]] o - [[sorvolando]] sul fatto che, almeno in molti casi, l'[[NDE]] si [[verifica]] in [[condizioni]] [[cerebrali]] [[incompatibili]] con la [[produzione]] di [[tale]] [[vissuto]] - lasciano [[brecce]] [[interrogative]] [[enormi]] ed [[estrema]] [[insoddisfazione]] [[intellettuale]]."
Sempre di [["riduzionismo"]] parla anche [[Giuseppe Scarso]] ([[Laureato]] in [[Medicina]] e [[Chirurgia]] e [[Specialista]] in [[Psichiatria]], è [[Psicoterapeuta]] ed [[Analista]] [[Adleriano]], già [[Ricercatore]] confermato presso il [[Dipartimento di Neuroscienze]] dell'[[Università di Torino]], nonché già [[Docente]] presso le [[Scuole di Specializzazione in Psichiatria e Psicologia Clinica]] e presso i [[Diplomi Universitari di Tecnica in Neurofisiologia e Tecnica in Fisioriabilitazione]] dell'[[Università]] di [[Torino]], è divenuto poi [[Professore]] [[Aggregato]] al [[Dipartimento]] di [[Neuroscienze]] presso la [[Facoltà]] di [[Medicina]] dell'[[Università]] di [[Torino]], e da molti anni svolge [[studi]] e [[ricerche]] nell'[[àmbito]] delle [[applicazioni]] della [[musicoterapia]] in vari [[settori]] della [[medicina]], nonché ha al suo [[attivo]] numerosissime [[pubblicazioni scientifiche]]. Si [[occupa]] anche dei [[rapporti]] tra [[psicopatologia]] e [[letteratura]]), definendolo come "un certo tipo di [[impostazione scientifica]] che [[tende]] a [[ridurre]] il [[più complesso]] al [[più semplice]], lo [[psichico]] al [[biologico]], e [[nega]] l'[[esistenza]] di [[fenomeni]] cosiddetti [[paranormali]] (cioè [[forme di conoscenza]] che [[non passino attraverso i cinque sensi conosciuti]]) se non come [[manifestazioni patologiche]]", nella sua [[Relazione]] [["Mistica ed esperienze di confine"]], ancora in [["Eventi oltre la soglia"]], [[Atti del 6° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2002.
Dal canto suo, [[Antonio Giuditta]] ([[Laureato]] in [[Medicina]], è [[Biologo]] e svolge [[attività]] di [[Ricercatore]] nell'[[àmbito]] delle [[Neuroscienze]]; in [[particolare]] si [[interessa]] della [[capacità]] e dell'[[origine]] [[filogenetica]] della [[mente]]. Per [[decenni]] [[Direttore]] del [[Laboratorio]] di [[Neurobiologia]] presso il [[Marine Biological Laboratory]] di [[Woods]], negli [[Stati Uniti]], è attualmente [[impegnato]] presso l'[[Università]] [[Federico II]] di [[Napoli]]. [[Autore]] di [[quasi]] [[duecento]] [[articoli]] [[scientifici]] su [[riviste]] [[internazionali]], ha [[curato]] [[importanti]] [[pubblicazioni]] sull'[[apprendimento]], sulla [[funzione]] del [[sonno]] e sul [[ruolo]] del [[DNA]] e dell'[[RNA]] [[cerebrali]]), fa eco (nella sua [[Relazione]] [["Mente e materia: il messaggio dei quanti"]], in [["Dimensioni sconosciute"]], [[Atti del 17° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2013) alla [[posizione]] di [[Scarso]], quando [[accusa]] l’[[”approccio riduzionista”]] di [[imporre]] che le [[qualità]] dei [[corpi]] degli [[organismi viventi]] [[derivino]] dai loro [[sottocomponenti]] più [[evidenti]], dal che [[deriva]] che quest’[[approccio]] stesso “risulta [[falsato]] dall’[[implicita]] [[presunzione]] che quelle [[qualità]] siano [[esclusivamente]] da [[attribuire]] a [[molecole]] e [[macromolecole]]. E’ fin troppo facile ricordare che le [[molecole]] sono fatte di [[atomi]], gli [[atomi]] di [[nuclei]] ed [[elettroni]], i [[nuclei]] di [[quark]], i [[quark]] di [[particelle elementari]]. Perché mai [[molecole]] e [[macromolecole]] dovrebbero essere le [[uniche]] [[componenti]] [[capaci]] di [[determinare]] [[qualità]] e [[capacità]] di [[cellule]] e [[organismi]]? Nessuna [[ragione]] [[logica]] sembra [[giustificare]] queste [[presunzioni]].”
Ed ancora di [["riduttivismo scientifico"]] parla il [[Dottor]] [[Mario Zampardi]] (già [[Medico]] [[Specialista]] in [[Psichiatria]], già [[Primario]] [[Ospedaliero]] e [[Capo]] [[Dipartimento]] [[Salute Mentale]] del [[Servizio Sanitario Nazionale]], ha al suo attivo [[numerose]] [[pubblicazioni]] [[specialistiche]] a [[prevalente]] [[orientamento]] [[psicodinamico]], è attualmente [[libero professionista]]. Si occupa da più di [[trent'anni]] di [[stati modificati di coscienza]], che pure ha sempre [[tentato]] di [[inquadrare]] con [[modelli]] [[interpretativi]] [["scientifici"]] e [["razionali"]], cioè [[inerenti]] al [[paradigma]] [[scientistico-riduzionistico]] [[dominante]], ma che, con un'[[apprezzabile]] [[dose]] di [[apertura mentale]], è dovuto giocoforza [[divenire]] progressivamente sempre più [[possibilista]] ed [[aperto]] ad [[interpretazioni]] [[alternative]] [[rispetto]] al [[paradigma dominante]], proprio in [[virtù]] delle [[prove]] a [[supporto]] d'un [[modello]] [[alternativo]] che sono venute [[accumulandosi]] negli [[anni]]), nella sua [[Relazione]] [["NDE: modelli interpretativi a confronto"]], in [["Alle frontiere della coscienza"]], [[Atti del 15° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2011.
Ancora più netto è [[Enrico Facco]] ([[Professore]] d’[[Anestesiologia]] e [[Rianimazione]] presso l’[[Università]] di [[Padova]], [[Specialista]] in [[Neurologia]] ed [[esperto]] di [[terapia del dolore]], [[agopuntura]], [[ipnosi clinica]] e [[bioetica]], nel suo [[volume]] [[“Esperienze di premorte. Scienza e coscienza al confine tra fisica e metafisica”]], Edizioni Altravista, 2010, dà [[mostra]] d'una [[conoscenza]] davvero [[enciclopedica]]): "Le [[ipotesi]] [[interpretative]] di [[matrice]] [[riduzionistica]] fino ad oggi disponibili appaiono più come un [[tentativo]] di [[costringere]] questi [[fenomeni]] nell'[[ambito]] forse troppo [[stretto]] delle [[conoscenze]] [[convenzionali]], [[ancorate]] al [[paradigma]] [[scientifico]] [[biomedico]] [[classico]], a sua volta [[ancorato]] alla [[fisica]] del [[19°]] [[secolo]]." Ed ancora: "I [[dogmi]], i [[pregiudizi]] e le [[credenze]] sono un [[prodotto]] della [[coscienza]] [[ordinaria]] [[corroborato]] dal [[potere]]; questo non vale solo per la [[religione]], ma per tutte le [[attività]] [[umane]], dalla [[politica]] alla [[gestione]] della [[scienza]] e delle sue [[conoscenze]]." ([[Relazione]] [["Esperienze di pre-morte: una realtà fra scienza e pregiudizio"]], in [["Alle frontiere della coscienza"]], [[Atti del 15° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2011)
Lo stesso [[Giuseppe Scarso]] afferma: "il concetto di '[[neutralità]] della [[scienza]]', per cui questa veniva [[intesa]] come [[scevra]] da ogni [[contaminazione]] [[aprioristica]], [[preconcetta]], è stato [[smontato]] dalle [[osservazioni]] di una più [[aggiornata]] [[filosofia della scienza]]. [[Imre Lakatos]] (1970) afferma che ogni [[paradigma]] [[scientifico]] non è [[scevro]] da una [[valenza]] [[metafisica]], cioè da un [[preconcetto]] che ne è alla [[base]]." ([[Relazione]] [["NDE, Aura Epilettica, Attacco di Panico: proposta di un modello analogico"]], in [["La luce e la rinascita. Atti del 5° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2001)</ref>), l'altra di carattere [[sopravviventistico]] e quindi [[metafisico]] (per quanto, a [[giudizio]] di [[Susan Blackmore]], [[sostenitrice]] in [[prima fila]] dell'[[ipotesi riduzionistica]], “Sono da rimproverare coloro che [[persistono]] in un [[confronto]] [[falso]] e [[inutile]] in [[bianco]] e [[nero]] tra le [[NDE]] come "vero, meraviglioso, spirituale ecc ecc" [contro] le [[NDE]] come "solo un’allucinazione di nessuna importanza." La [[verità]], mi sembra, è che le [[NDE]] possano essere delle [[meravigliose]] [[esperienze]] che hanno [[fatto]] [[luce]] sulla [[condizione umana]] e sulle [[questioni]] della [[vita]] e della [[morte]] che [[cambia]] la [[vita]].” <ref>[http://www.theatlantic.com/features/archive/2015/03/the-science-of-near-death-experiences/386231/]</ref>
 
== Società ==
E’ comunque da [[notare]] che agli [[argomenti]] stessi della [[Blackmore]] viene dedicata una [[critica]] [[puntigliosa]] da parte di [[Greg Stone]], [[Laureato]] in [[Psicologia]] alla [[University of Colorado]].<ref>[http://www.near-death.com/experiences/articles001.html]</ref>
=== Organigramma societario ===
Dal sito internet ufficiale della società.<ref>{{Cita web|url=http://www.fccrotone.it/dirigenza.html|titolo=F.C. Crotone: la dirigenza|editore=http://www.fccrotone.it/|accesso=23 ottobre 2015}}</ref><ref name=staff>{{Cita web|url=http://www.fccrotone.it/staff.html|titolo=F.C. Crotone Prima squadra: lo staff|editore=http://www.fccrotone.it/|accesso=23 ottobre 2015}}</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:450px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=right|width=50%|logo=FC Crotone Logo.png|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=red|font-size=120%|titolo=Staff dell'area amministrativa|contenuto=
;Dirigenza
*{{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Vrenna]] - Presidente
*''carica vacante'' - Vice presidente
*''carica vacante'' - Amministratore delegato
*{{Bandiera|ITA}} Raffaele Marino - Consigliere
;Area operativa
*{{Bandiera|ITA}} [[Raffaele Vrenna (1989)|Raffaele Vrenna jr.]] - Direttore generale
*{{Bandiera|ITA}} Anselmo Iovine - Segretario generale/Supporters liaison officer
*{{Bandiera|ITA}} Rosario Panebianco - Responsabile amministrazione
*{{Bandiera|ITA}} Valentino Pedullà - Addetto agli arbitri
*{{Bandiera|ITA}} Luigi Porchia - Responsabile settore giovanile
*{{Bandiera|ITA}} Pier Francesco Garrubba - Segretario settore giovanile
*{{Bandiera|ITA}} Francesco Farina - Delegato progetto "giovani rossoblu"
;Comunicazione e marketing
*{{Bandiera|ITA}} Luciano Ierardi - Responsabile ufficio stampa
*{{Bandiera|ITA}} Luigi Le Rose - Operatore di ripresa FCTV
*{{Bandiera|ITA}} Giovanna Romeo - Area vendita
*{{Bandiera|ITA}} Luigi Pignolo - Area vendita
*{{Bandiera|ITA}} Antonio Vellone - Grafico
*{{Bandiera|ITA}} Francesco Arabia - Sistemi ICT/Webmaster
;Area stadio
*{{Bandiera|ITA}} Guerino Scida - Responsabile sicurezza
*{{Bandiera|ITA}} Giuseppe Falbo - Addetto manutenzione manto erboso
*{{Bandiera|ITA}} Franco Alessi - Responsabile magazzino
*{{Bandiera|UKR}} Ruslan Zgashchak - Magazziniere
*{{Bandiera|POL}} Tomas Tomkovski - Magazziniere
}}
</div>
{{clear}}
 
=== Sponsor ===
Tornerà su di una [[volontà]] di [[demolizione]] degli [[argomenti]] della [[Blackmore]], e dei [[riduzionisti]] in genere, con puntuali [[citazioni]] delle [[fonti]] di [[studi]] [[scientifici]] che si trovano nelle [[note]] del [[libro]], anche [[Jeffrey Long]] (con [[Paul Perry]]) nel [[volume]] [[“Esiste un posto bellissimo. L’aldilà nelle testimonianze di chi lo ha visto”]] (edizione originale 2010, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. 2013).<ref>[[Jeffrey Long]] è un [[radiologo oncologico]] di riconosciuta fama, i cui interventi sono stati pubblicati su [[Newsweek]] e [[Wall Street Journal]]. Ha [[lavorato]] ai [[vertici]] della [[International Association for Near-Death Studies]] ed è [[coinvolto]] [[attivamente]] nella [[ricerca]] sulle [[esperienze pre-morte]]. Assieme alla [[moglie]] ha [[fondato]] la [[Near Death Experience Research Foundation]], sul cui [[sito web]] [[http.//www.nderf.com]] migliaia di persone da tutto il mondo hanno [[condiviso]] le proprie [[esperienze di pre-morte]].</ref>
Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor del Crotone.<ref>{{Cita web|url=http://magliamatchworn.altervista.org/shirt-match-worn-crotone-2015-2016/|titolo=Maglie Crotone|editore=http://magliamatchworn.altervista.org/|data=|accesso=7 maggio 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.oldfootballshirts.com/it/teams/c/crotone/old-crotone-football-shirts-t2011.html|titolo=Maglie Crotone|editore=http://www.oldfootballshirts.com/|data=|accesso=7 maggio 2016}}</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:370px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=FC Crotone Logo.png|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=red|font-size=120%|titolo= Cronologia degli sponsor tecnici |contenuto=
* fino al 1995 ...
* 1995-1996 [[Asics]]
* 1996-2005 Devis
* 2005-2008 Zeus
* 2008-2009 Zeus/Devis
* 2009-2010 Onze
* 2010- Zeus
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:370px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=FC Crotone Logo.png|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=red|font-size=120%|titolo= Cronologia degli sponsor ufficiali |contenuto=
* fino al 1993 ...
* 1993-1994 [[Video Calabria]]
* 1994-1996 ...
* 1996-1997 Ganimede
* 1997-2000 [[Provincia di Crotone]]
* 2000-2001 [[Guglielmo Caffè]]
* 2001-2003 Sovreco
* 2003-2004 [[Crotone|Città di Crotone]]
* 2004-2005 Sovreco
* 2005-2008 Sovreco/Media Service
* 2008-2009 Sovreco/Media Service/Frais Monde
* 2009-2010 [[Crotone|Città di Crotone]]/Sovreco/Gres 2000
* 2010-2013 Sovreco
* 2013-2015 V&V Group/[[NGM (azienda)|NGM]] (sponsor istituzionale)
* 2015-2016 Metal Carpenteria, V&V Group/Frais Monde
* 2016- Vieni in Calabria, Sovreco, Metal Carpenteria
}}
</div>
{{clear}}
 
=== Impegno nel sociale ===
Ulteriori critiche al [["modello Blackmore"]] si possono [[trovare]] in [[Adrian Parker]].<ref>Laureatosi in [[Psicologia]] presso l'[[Università]] di [[Edimburgo]], ha conseguito l'[[abilitazione]] in [[Psicologia Clinica]] presso la [[Tavistock Clinic]] di [[Londra]] e il [[Dottorato]] a [[Edimburgo]] nel 1977. Trasferitosi in [[Svezia]] nel 1980, è stato [[Titolare]] della [[Cattedra]] di [[Psicologia]] presso l'[[Università di Gothenburg]]. Vincitore di vari [[premi]] e [[menzioni]] conferitegli dalle [[Istituzioni]] più [[prestigiose]] [[inglesi]] e [[svedesi]] (fra cui l'[[Università di Cambridge]] e il [[John Bjorkhem Fund]]) è [[autore]] di più di 60 [[pubblicazioni]] riguardanti la [[psicologia clinica]] e la [[parapsicologia]]. Nel 1994 ha presieduto il [[Convegno]] dell'[[Associazione di Parapsicologia]], ed è stato uno dei [[coordinatori]] del [[Simposio sulla Parapsicologia]] organizzato, nel 1998, dalla [[Società Svedese per la Ricerca Psichica]]. E' stato [[co-direttore]] della [["Rivista di Parapsicologia"]] ([["Journal of Parapsychology"]]. Attualmente è [[Professore Emerito]] presso il [[Dipartimento di Psicologia]] dell'[[Università di Gothenburg]]. Le [[critiche]] al [["modello-Blackmore"]] si [[trovano]] nella [[Relazione]] [["Il contributo della parapsicologia e della psicologia nella comprensione delle NDE"]], da lui tenuta nell'[[àmbito]] de [["L'universo magico delle NDE"]], [["Atti del 4° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2000.</ref>
Il Crotone è molto attivo anche per quanto riguarda l'impegno nel sociale. Nella [[Serie B 2013-2014|stagione 2013-2014]], in occasione delle sfide contro il [[Trapani Calcio|Trapani]] e il [[Palermo Calcio|Palermo]], la società rossoblù ha indossato una divisa speciale con lo stemma decorato da un albero natalizio dorato. Sempre in oro erano i dettagli della partita con la data e il main sponsor.<ref name=div>[http://www.soccerstyle24.it/crotone-solidarieta-maglie-speciali-contro-trapani-palermo/ ''IL CROTONE IN CAMPO PER LA SOLIDARIETÀ, MAGLIE SPECIALI CONTRO TRAPANI E PALERMO''] soccerstyle24.it</ref> Tutte le divise verranno battute all'asta su eBay con un importo iniziale di 50 euro e l'intero ricavato sarà devoluto alla Mensa dei poveri Padre Pio di [[Crotone]]. La mensa, gestita da oltre 40 volontari, accoglie ogni giorno a pranzo centinaia di persone ed è un punto di riferimento per le famiglie bisognose e gli extracomunitari.<ref name=div />
 
Il 20 gennaio [[2016]] i ''rossoblù'' sono stati all'[[Istituto Tecnico Nautico|Istituto Nautico]] per parlare di integrazione sociale.<ref name=imp>[http://sport.strill.it/citta/crotone-calcio/2016/01/20/crotone-sogni-di-serie-a-ma-anche-impegno-nel-sociale-allistituto-nautico/ ''Crotone – Sogni di Serie A, ma anche impegno nel sociale all'Istituto Nautico''] sportstrill.it</ref> Questa è un'iniziativa della Lega Serie B chiamata “Un giorno per la nostra città”, realizzato in collaborazione con l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con il patrocinio di AIC (Associazione Italiana Calciatori) e AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio) che prevede che ognuna delle 22 Società dedichi un giorno al mese alla propria città, volta a rafforzare i legami tra le Società di calcio ed il tessuto sociale.<ref name=imp />
La stessa [[Fulvia Cariglia]] <ref> [[Laureata]] in [[Sociologia]], è [[psicologa]] e svolge da molti anni [[attività]] [[giornalistica]] e di [[saggista]]. Impegnata [[ricercatrice]] nello [[studio]] delle [[NDE]], ha pubblicato sull'argomento numerosi [[articoli]] e [[libri]] editi da [[Mondadori]]: [["Territori oltre la vita"]], [["La luce e la rinascita"]] e [["Rinascere dal passato"]]. Il suo recente [["Incontrare il mistero"]] è dedicato all'incidenza degli avvenimenti insoliti nel quotidiano ed il loro verificarsi nella storia. Dal 1997 organizza e coordina i prestigiosi [[Congressi Internazionali di Studi delle Esperienze di Confine]] che si tengono presso la [[Repubblica di San Marino]]. Vive e lavora a [[Firenze]].</ref>, sempre estremamente [[prudente]] sull'[[interpretazione]] del [[fenomeno]], giunge infine, nella [[presentazione]] del [[15° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]] di [[San Marino]] del [[2011]], intitolato [["Alle frontiere della coscienza"]], a [[definire]] questi [[vissuti]] "mai semplici [[effetti allucinatori]], come [[pretestuosamente]] [[indicano]] coloro che [[non osano]] [[arrischiarsi]] nell'[[impegno]] di [[analisi più attente]] o [[laboriosi tentativi di chiarificazione]]."
 
=== Settore giovanile ===
Ad ogni modo, dunque, come si può osservare, questa tendenza alla [[suddivisione]] tra due possibili [[interpretazioni]], [[persiste]]; e, dunque, vediamola un po’ più in [[specifico]].
Il settore giovanile del Crotone è formato da tre squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali (Primavera, Under 17 A/B, Under 15).<ref>[http://www.fccrotone.it/component/page/15/giovanili.html ''Giovanili'] fccrotone.it</ref> Nel [[2006]] è stata fondata da Gino Porchia (responsabile del settore giovanile del club) l'Academy, un progetto mirato a fornire ai suoi giovani atleti i mezzi migliori per esaltare il proprio talento, impegnando le energie dei componenti lo staff a dare a tutti l'opportunità di ricevere gli input necessari all'interno di questo progetto.<ref>[http://www.fccrotone.it/component/page/9/academy.html ''Academy'] fccrotone.it</ref>
 
== Il Crotone nella cultura di massa ==
==Teorie scientifiche, ma anche considerate scientistiche/riduzionistiche==
{{...||calcio}}
 
== Allenatori e presidenti ==
Si tratta di quelle [[teorie]] che mettono in [[relazione]] il [[fenomeno]] con peculiari [[alterazioni transitorie]] di tipo puramente [[chimico]], [[neurologico]] o [[biologico]], che sarebbero [[tipicamente]] [[presenti]] nel [[corpo umano]] in [[condizioni particolari]] come quelle [[prima]] [[descritte]], dall'[[ipercapnia]] da [[anossia]] (vale a dire [[aumentato]] [[livello]] dell'[[anidride carbonica]] nel [[sangue]] in [[conseguenza]] di [[carenza]] di [[ossigeno]]) all'[[impiego di farmaci]].
=== Allenatori ===
{{vedi categoria|Allenatori del F.C. Crotone}}
Il primo allenatore straniero nella storia del Crotone è stato [[Lajos Politzer]]: dopo aver allenato nel bienno 1936-1938 le giovanili dei ''Pitagorici'', nel [[1945]] passa a guidare la prima squadra in [[Serie C]] sino alla stagione [[Serie C 1946-1947|1946-1947]], annata in cui sfiorerà la promozione in [[Serie B]].<ref>[http://crotone.iamcalcio.it/article/26974/un-calciatore-di-nome-ezio-scida.html Un calciatore di nome Ezio Scida] Crotone.iamcalcio.it</ref> Farà ritorno in [[Calabria]], dove trascorre l'intera stagione [[Unione Sportiva Crotone 1949-1950|1949-1950]], conquistando un ulteriore sesto posto in [[Serie C 1949-1950|terza serie]]. Tornerà un'altra volta in [[IV Serie]] nella stagione [[IV Serie 1953-1954|1953-1954]], nella stagione [[IV Serie 1954-1955|1954-1955]] mentre ritornerà una quarta ed ultima volta con cui nella stagione [[Campionato Interregionale 1958-1959|1958-1959]] vince il Campionato Interregionale, con conseguente promozione in Serie C.
 
Allenatore indimenticato dall'ambiente crotonese è [[Antonello Cuccureddu]], che conquistò la prima promozione in Serie B con quattro giornate di anticipo, dopo aver vinto la [[Serie C1 1999-2000]]. La separazione dai crotonesi avviene l'anno successivo, quando è esonerato dopo alcune giornate venendo sostituito da [[Giuseppe Papadopulo]].<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/settembre/28/Papadopulo_Crotone_Credo_nella_salvezza_ga_0_0009282887.shtml|titolo=Papadopulo al Crotone: “Credo nella salvezza”|editore=http://archiviostorico.gazzetta.it/|data=28 settembre 2000|accesso=31 ottobre 2015}}</ref> Il tecnico di [[Casale Marittimo]], porta i calabresi alla salvezza conquistando il nono posto finale con 53 punti. Nella stagione [[Serie B 2001-2002|2001-2002]] il Crotone retrocede all'ultimo posto con soli 25 punti, tornando dopo sole due stagioni in Serie C1, cambiando ben cinque allenatori in stagione: il primo è [[Antonio Cabrini]], poi Francesco Strangio, a partire dall'ottava giornata, [[Stefano Cuoghi]] dalla decima alla diciassettesima<ref>{{Cita web|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/10/23/Sport/Calcio/CALCIO-STEFANO-CUOGHI-SOSTITUISCE-CABRINI-A-CROTONE_124000.php|titolo=Calcio: Stefano Cuoghi sostituisce Cabrini a Crotone|editore=http://www.adnkronos.com/|data=23 ottobre 2001|accesso=31 ottobre 2015}}</ref>, [[Giuseppe Materazzi]] dalla diciottesima alla trentunesima<ref>{{Cita web|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/12/20/Sport/Calcio/CALCIO-CONTRORDINE-AL-CROTONE-MATERAZZI-E-NON-MURGIA_173700.php|titolo=Calcio: contrordine, al Crotone Materazzi e non Murgia|editore=http://www.adnkronos.com/|data=20 dicembre 2001}}</ref> e [[Franco Selvaggi]] fino al termine della stagione.<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/aprile/19/Crotone_tocca_Selvaggi_quarto_tecnico_ga_0_0204193024.shtml|titolo=A Crotone tocca a Selvaggi: quarto tecnico stagionale|editore=http://archiviostorico.gazzetta.it/|data=19 aprile 2002|accesso=31 ottobre 2015}}</ref>
Va osservato che la [[ketamina]] somministrata a dosaggi sub-anestetici determina, nell'assuntore, sensazioni simili, pur se non del tutto analoghe ( Cfr. [[Marco Margnelli]], [[“NDE: neurochimica dell’agonìa?”]], da [[“NDE: territori oltre la vita”]], [[“Atti del 1° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], San Marino, 1997 <ref>[[Marco Margnelli]], [[laureato]] in [[Medicina]] e [[Chirurgia]], è stato [[ricercatore]] presso il [[CNR]] ed [[esperto]] di [[fisiologia]] degli [[stati di coscienza]], in particolare l'[[estasi mistica]] e lo [[stato ipnagogico]]. Ha svolto la libera professione come [[medico]], alternando tale attività con quella [[pubblicistica]] presso le più autorevoli [[testate]] [[scientifiche]] [[italiane]]. Nel [[1987]] ha fondato il [[Centro Studi e Ricerche sulla Psicofisiologia degli Stati di Coscienza]], che ha diretto fino alla sua scomparsa, avvenuta nel [[2005]].</ref>) alle [[esperienze ai confini della morte]], come accade del resto per altre [[sostanze]] [[induttive]] di [[stati]] di [[confine]] ( Cfr. [[Davide Vaccarin]], [[“NDE ed esperienze dissociative”]], da [[“Il trionfo dell'ignoto”]], [[“Atti del 12° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], San Marino, 2008 <ref>[[Davide Vaccarin]], [[laureato]] in [[Medicina]] e [[Chirurgia]] a [[Padova]] con una [[tesi]] [[sperimentale]] sull'[[approccio]] [[medico]] alla [[fenomenologia]] delle [[esperienze di premorte]], comprendente l'analisi di 20 casi condotta con un [[protocollo di studio]] e di [[interviste]] ai [[pazienti]] da lui elaborato basandosi sulla [[Scala di Greyson]]. Ha aperto il primo blog italiano sulle [[NDE]], dove tiene traccia del suo lavoro di [[studio]] e [[ricerca]]. Ha al suo attivo una raccolta inedita di testimonianze [[NDE]], ed ha infine pubblicato il volume [["NDE. Visioni Premorte. Confine tra ignoto e scienza"]], Editoriale Programma, Treviso, 2011. Afferma che lo studio delle [[esperienze premorte]] ha cambiato completamente il suo modo di intendere la [[professione]] [[medica]], la [[malattia]] ed il [[rapporto]] col [[paziente]]. [[Perfezionato]] in [[Terapia del Dolore]] e [[Cure Palliative]], ha conseguito un [[Master Universitario Biennale]] di [[secondo livello]] in [[Terapia del Dolore]] e [[Cure Palliative]], nonché un [[Master Universitario Biennale]] di [[secondo livello]] in [[Medicina Tradizionale Cinese]], [[Agopuntura]], [[Medicina Omeopatica]], [[Fitoterapia Medica]]. E' stato [[Direttore Sanitario]] presso [[Castelmonte Soc. Coop. Onlus]] per il settore [[“Attività di Soccorso e Trasporto Sanitario”]], [[Direttore Sanitario]] presso [["Studio Lambda"]] di [[Feletto Umberto]] ([[Tavagnacco]], [[Udine]]), [[Docente]] con oltre 6 anni di esperienza in materia di [["Primo soccorso"]], [[Docente]] a [[corsi]] di [[BLS]], [[BLSD]]. Svolge attualmente l'[[attività]] di [[medico]] [[libero professionista]], con [[esperienza]] [[documentata]] nell'ambito della [[terapia antalgica]] e delle [[problematiche]] del [[fine vita]].</ref>).<ref>Peraltro, non è da escludere che l'assunzione di questo tipo di sostanze, un'altra è l'[[ibogaina]], estratta dalla [[Tabernanthe iboga]], possa implicare realmente, un [[distacco]] del [[complesso]] [[mente]]-[[coscienza]] dal [[corpo fisico]], sebbene questa [[mente]]-[[coscienza]] si ritrovi ad essere più o meno alterata, rispetto a quello che potrebbe esser definito un "normale" vissuto [[NDE]]. In altri termini, i [[vissuti]] di [[OBE]], di [[iniziazione]] [[mistica]] ad una [[realtà più ampia]], le [[congruenze]] con le [[NDE]], potrebbero essere indotte sì artificialmente dall'assunzione di potenti [[allucinogeni]], che provocherebbero un'aumentata e brusca [[secrezione]] di [[DMT]] (in questo caso, dunque, derivata dall'[[ayahuasca]]) da parte dell'[[epifisi]] ([[DMT]], che viene comunque prodotta normalmente, in minime quantità, nel [[cervello]] [[umano]]), ma non per questo non essere [[reali]]. Questa appare essere la [[posizione]] del [[Dr.]] [[Rick Strassman]], che, nel suo libro [["DMT. La molecola dello spirito"]], Editore Spazio Interiore, 2014 (edizione originale [["DMT: The Spirit Molecule. A Doctor's Revolutionary Research into the Biology of Near-Death and Mystical Experiences"]], Park Street Press, 2001) descrive come ha condotto, dal [[1990]] al [[1995]], all'[[Università]] del [[Nuovo Messico]] ([[USA]]) una [[ricerca clinica]] su [[60]] [[volontari]] con [[somministrazione]] della [[DMT]].</ref>
 
Nella stagione [[Serie C1 2003-2004|2003-2004]], è [[Gian Piero Gasperini]] a riportare i rossoblu in Serie B dopo due stagioni in terza serie. Verrà esonerato e sostituito da [[Andrea Agostinelli]] nel dicembre 2004<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/dicembre/08/Crotone_spera_con_Agostinelli_ga_10_0412086000.shtml|titolo=Il Crotone spera con Agostinelli|editore=http://archiviostorico.gazzetta.it/|data=8 dicembre 2004|accesso=31 ottobre 2015}}</ref> per tornare in carica il 20 aprile dell'anno seguente.<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/aprile/20/Crotone_non_pace_Agostinelli_dimette_ga_10_0504203996.shtml|titolo=Il Crotone non ha pace, Agostinelli si dimette. Richiamato Gasperini|editore=http://archiviostorico.gazzetta.it/|data=20 aprile 2005|accesso=31 ottobre 2015}}</ref> Dopo il periodo Gasperini, nella stagione [[Serie B 2006-2007|2006-2007]] si alternarono in quattro periodi diversi [[Guido Carboni]] ed [[Elio Gustinetti]], con conseguente retrocessione in Serie C1. Nel biennio in terza serie, nel [[Serie C1 2007-2008|2007-2008]] Paolo Indiani guida il Crotone ai play-off persi contro il [[Società Sportiva Dilettantistica Taranto Football Club 1927|Taranto]] mentre in [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009]], [[Francesco Moriero]] porta i calabresi alla promozione due anni dopo l'ultima volta.<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/serie-b/ufficiale-crotone-moriero-lascia-156968|titolo=UFFICIALE: Crotone, Moriero lascia|editore=http://www.tuttomercatoweb.com/|data=22 giugno 2009|accesso=31 ottobre 2015}}</ref>
Sul piano [[psicologico]], si è sostenuto che le [[percezioni]] potrebbero essere interpretate come racconti di tipo [[autoconsolatorio]] e [[rassicurante]], elaborati per descrivere in modo chiaro e definito le confuse sensazioni che si accompagnano al momento del [[risveglio]] dal [[coma]], come ad es. la forte [[luce]] presente nella stanza (descritta come tunnel di luce da cui si esce con il [[risveglio]]).
 
Nella [[Serie B 2009-2010]], il Crotone raggiunge l'ottavo posto in campionato con [[Franco Lerda]] in panchina, piazzamento mai raggiunto prima. Il tecnico [[Torino|torinese]], lascerà dopo una sola stagione, con il merito di aver lanciato il [[centrocampista]] [[Brasile|brasiliano]] [[Denilson Gabionetta|Gabionetta]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.com/sport/cmsSezioni/quitoro/201006articoli/27543girata.asp|titolo=Il Toro a Lerda, ex ragazzo del Fila|editore=http://www.lastampa.com/|data=17 giugno 2010|accesso=25 agosto 2010}}</ref> Dal 2012 al 2015 è [[Massimo Drago]], crotonese doc, ad entrare nella storia del club stabilendo un nuovo record con la conquista del sesto posto nel campionato [[Serie B 2013-2014|2013-2014]], raggiungendo dunque i play-off promozione persi poi contro il [[Football Club Bari 1908|Bari]]. Per la stagione [[Serie B 2015-2016|2015-2016]] torna a Crotone da allenatore [[Ivan Jurić]]<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/serie-b/ufficiale-crotone-juric-nuovo-allenatore-dei-pitagorici-689967|titolo=UFFICIALE: Crotone, Juric nuovo allenatore dei pitagorici|editore=http://tuttomercatoweb.com/|data=9 giugno 2015|accesso=9 giugno 2015}}</ref>, dopo avervi militato da calciatore dal 2001 al 2006, riuscendo a centrare la promozione in serie A, per la prima volta nella storia della società [[Calabria|calabrese]]. Nella stagione [[Serie A 2016-2017|2016-2017]] viene nominato [[Davide Nicola]] come nuovo allenatore della prima squadra<ref>{{Cita web|url=http://www.ilcrotonese.it/e-ufficiale-davide-nicola-nuovo-allenatore-del-crotone|titolo=UFFICIALE: Crotone, Nicola nuovo allenatore dei pitagorici}}</ref>.
Ora, a parte che dal tunnel di luce (o per meglio dire al cui fondo v'è la luce) non si esce con il [[risveglio]] ma, semmai, con lo [[sbocco in un ambiente trascendente]], il che è dimostrato quasi immancabilmente dalla [[letteratura]] in questo [[campo]], comunque l’aspetto evidentemente più [[debole]] di quest’[[impostazione]] consiste nelle [[percezioni veridiche]] in [[OBE]] da [[NDE]] da parte di [[pazienti rianimati]].
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:97%; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
In una prima fase dell’esperienza, difatti, che non sempre ha luogo ma che comunque l’autorevole ricercatore [[Michael Sabom]]<ref>già [[cardiologo]] presso il [[Northside and Saint Josephs Hospitals]], [[Atlanta]], [[USA]]</ref> definisce [[“autoscopica”]] per distinguerla da quella [[“trascendentale”]] (“dal tunnel in poi”, per intendersi) (Cfr. [[“Dai confini della vita – Un’indagine scientifica. Un famoso cardiologo americano attraverso l’esame diretto di 107 casi di persone prima entrate e poi uscite dal coma ne riporta le singolari esperienze percepite sulla soglia dell’aldilà e ci rivela l’esistenza di un’indefinita e misteriosa realtà sospesa fra due mondi”]], di [[Michael B. Sabom]], edizione originale 1982, edizione italiana Longanesi & C., 1983), il soggetto osserva sé stesso dall’altro rispetto al suo corpo ed ai tentativi di rianimazione che vengono effettuati su di esso.
{{finestra|allign=left|width=100%|logo=FC Crotone Logo.png|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=red|font-size=120%|titolo= Allenatori|contenuto=
{{Colonne}}
* 1910-1945 ...
* 1945-1947 {{Bandiera|HUN}} [[Lajos Politzer]]
* 1947-1948 {{Bandiera|ITA}} Giuseppe Cutrera
* 1948-1949 {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Grigoli]]
* 1949-1950 {{Bandiera|HUN 1949-1956}} [[Lajos Politzer]]
* 1950-1951 {{Bandiera|ITA}} Gino Vianello
* 1951-1952 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Andreis (calciatore)|Mario Andreis]]
* 1952-1953 {{Bandiera|ITA}} Bossi
* 1953-1955 {{Bandiera|HUN 1949-1956}} [[Lajos Politzer]]
* 1955-1956 {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Bacchetti]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Ugo Conti (calciatore)|Ugo Conti]]
* 1956-1957 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Andreis (calciatore)|Mario Andreis]]
* 1957-1958 {{Bandiera|ITA}} [[Egizio Rubino]]
* 1958-1959 {{Bandiera|HUN}} [[Lajos Politzer]]
* 1959-1960 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Lamberti]]
* 1960-1961 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Lamberti]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Piero Pasinati]]
* 1961-1962 {{Bandiera|ITA}} [[Piero Pasinati]]
* 1962-1963 {{Bandiera|ITA}} Augusto Vaccari
* 1963-1965 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Zanollo]]
* 1965-1966 {{Bandiera|ARG}} [[Salvador Gualtieri]]
* 1966-1967 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Zanollo]]
*: {{Bandiera|ARG}} [[Salvador Gualtieri]]
* 1967-1968 {{Bandiera|ITA}} [[Pasquale Morisco]]
* 1968-1969 {{Bandiera|ITA}} [[Arnaldo Leonzio]]
*: {{Bandiera|ITA}} Domenico Pulvirenti
* 1969-1970 {{Bandiera|ITA}} Saverio Liotta
*: {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Lamberti]]
* 1970-1971 {{Bandiera|ITA}} [[Vinicio Viani]]
* 1971-1972 {{Bandiera|ITA}} Domenico Pulvirenti
* 1972-1973 {{Bandiera|ITA}} [[Omero Tognon]]
* 1973-1974 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Lamberti]]
* 1974-1975 {{Bandiera|ITA}} [[Angelo Longoni (calciatore 1933)|Angelo Longoni]]
* 1975-1977 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Corelli]]
* 1977-1978 {{Bandiera|ITA}} [[Luciano Pirazzini]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Maifredi]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Oronzo Pugliese]]
{{Colonne spezza}}
* 1978-1979 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Corelli]]
* 1979-1980 {{Bandiera|ITA}} Domenico Pulvirenti
*: {{Bandiera|ITA}} [[Biagio Catalano]]
* 1980-1981 {{Bandiera|ITA}} Domenico Pulvirenti
* 1981-1982 {{Bandiera|ITA}} Ammirata
*: {{Bandiera|ITA}} [[Biagio Catalano]]
* 1982-1983 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Santececca]]
* 1983-1984 {{Bandiera|ITA}} [[Franco Scoglio]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Pietro Fontana]]
* 1984-1985 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Spelta]]
* 1985-1986 {{Bandiera|ITA}} [[Renzo Sassi]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Stanislao Bozzi]]
* 1986-1987 {{Bandiera|ITA}} [[Renzo Aldi]]
* 1987-1988 {{Bandiera|ITA}} [[Renzo Aldi]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Diego Pupo]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Trevisanello]]
* 1988-1989 {{Bandiera|ITA}} [[Antonio La Palma]]
* 1989-1990 {{Bandiera|ITA}} [[Diego Pupo]]
*: {{Bandiera|ITA}} Guido Mammi
* 1990-1991 {{Bandiera|ITA}} [[Franco Gagliardi]]
* 1991-1992 {{Bandiera|ITA}} Diego Pupo
*: {{Bandiera|ITA}} Rino Frisenda
* 1992-1993 {{Bandiera|ITA}} Domenico Pulvirenti
*: {{Bandiera|ITA}} Luciano Mordocco
* 1993-1995 {{Bandiera|ITA}} Franco Corigliano
* 1995-1996 {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Jacoboni]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Vincenzo Palermo]]
* 1996-1997 {{Bandiera|ITA}} Franco Corigliano
*: {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Giordano (calciatore)|Bruno Giordano]]
* 1997-1998 {{Bandiera|ARG}} [[Juan Carlos Morrone]]
* 1998-1999 {{Bandiera|ITA}} [[Fausto Silipo]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Mario Russo]]
*: {{Bandiera|ITA}} [[Fausto Silipo]]
{{Colonne spezza}}
* 1999-2000 {{Bandiera|ITA}} [[Antonello Cuccureddu]]
* 2000-2001 {{Bandiera|ITA}} [[Antonello Cuccureddu]] <small>(1ª-4ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Papadopulo]] <small>(5ª-38ª)</small>
* 2001-2002 {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Cabrini]] <small>(1ª-7ª)</small>
: {{Bandiera|ITA}} Francesco Strangio <small>(8ª)</small>
: {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Cabrini]] <small>(9ª)</small>
: {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Cuoghi]] <small>(10ª-17ª)</small>
: {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Materazzi]] <small>(18ª-31ª)</small>
: {{Bandiera|ITA}} [[Franco Selvaggi]] <small>(32ª-38ª)</small>
* 2002-2003 {{Bandiera|ITA}} [[Gaetano Auteri]] <small>(1ª-21ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Luigi De Rosa]] <small>(22ª-26ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gaetano Auteri]] <small>(27ª-34ª)</small>
* 2003-2004 {{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Gasperini]]
* 2004-2005 {{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Gasperini]] <small>(1ª-16ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Agostinelli]] <small>(17ª-33ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Gasperini]] <small>(34ª-42ª)</small>
* 2005-2006 {{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Gasperini]]
* 2006-2007 {{Bandiera|ITA}} [[Elio Gustinetti]] <small>(1ª-21ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Guido Carboni]] <small>(22ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Elio Gustinetti]] <small>(23ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Guido Carboni]] <small>(24ª-42ª)</small>
* 2007-2008 {{Bandiera|ITA}} Paolo Indiani
* 2008-2009 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Moriero]]
* 2009-2010 {{Bandiera|ITA}} [[Franco Lerda]]
* 2010-2011 {{Bandiera|ITA}} [[Leonardo Menichini]] <small>(1ª-17ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Eugenio Corini]] <small>(18ª-27ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Leonardo Menichini]] <small>(28ª-42ª)</small>
* 2011-2012 {{Bandiera|ITA}} [[Leonardo Menichini]] <small>(1ª-23ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Massimo Drago]] <small>(24ª-42ª)</small>
* 2012-2015 {{Bandiera|ITA}} [[Massimo Drago]]
* 2015-2016 {{Bandiera|HRV}} [[Ivan Jurić]]
* 2016- {{Bandiera|ITA}} [[Davide Nicola]]
{{Colonne fine}}
}}
</div>
{{clear}}
 
=== Presidenti ===
Al risveglio riferisce particolari che in stato di totale incoscienza (ed a volte anche di franca [[inattività cerebrale]], pur se non sempre monitorata cioè monitorabile, considerando che il lasso di tempo che passa tra un [[arresto cardiaco]] ed un’[[anossia pancerebrale transitoria]] è al massimo di trenta secondi), non avrebbe potuto conoscere, e che invece le persone presenti al momento della crisi riconoscono come corretti.
{{vedi categoria|Presidenti del F.C. Crotone}}
Complessivamente, i presidenti noti del Crotone sono stati 14.
 
Il primo presidente conosciuto ad aver assunto la guida della società è stato Adolfo Asturi, che rimase in carica per 17 anni: dal [[1923]] al [[1940]]. Dal [[1945]] per 10 anni è stato presidente Silvio Messinetti fino al [[1965]], anno in cui arrivò Francesco Pizzuti.
Molti di questi non hanno una generalità che potrebbe esser còlta casualmente.
 
Il presidente più longevo nella storia del Crotone è Raffaele Vrenna, che è in carica attualmente. Vrenna prende le redini della squadra nel [[1992]], conducendola alla prima promozione in [[Serie B]] nel [[2001]]. Nella [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|stagione 2008-2009]], assume la carica di presidente [[Salvatore Gualtieri]], con [[Giovanni Vrenna]] (fratello dell'ex presidente Raffaele) vicepresidente. Sotto la guida di [[Salvatore Gualtieri|Gualtieri]] il Crotone riconquisterà la Serie B nella [[Serie B 2009-2010|stagione 2009-2010]]. Dopo il triennio con alla guida [[Salvatore Gualtieri]], nella [[Serie B 2011-2012|stagione 2011-2012]] è il fratello Giovanni Vrenna ad assumere il ruolo di presidente.<ref name="vrn">{{Cita web|url=http://www.cn24tv.it/news/30734/vrenna-lascia-20-anni-di-record-che-hanno-segnato-la-storia-del-calcio-crotonese.html|titolo=Vrenna lascia: 20 anni di record che hanno segnato la storia del calcio crotonese|editore=http://www.cn24tv.it/|data=18 agosto 2011|accesso=24 ottobre 2015}}</ref>
Lo studio più significativo in merito è quello compiuto da [[Janice Miner Holden]], [[Docente]] di [[Counseling]] presso la [[University of North Texas]] ([[J. Holden]], [[“Veridical Perception in Near-Death Experiences”]], in [[“The Handbook of Near-Death Experiences. Thirty Years of Investigation”]], a cura di [[J. Holden]], [[B. Greyson]] e [[D. James]], Westport, CT, Praeger Publishers, 2009), ma di questo fenomeno abbiamo un assaggio, pur se datato, anche in [[Internet]], in italiano.<ref>[http://www.beverini.it/giornalismo/altrohtm/numero001/riscontri%20oggettivi%20nde.htm]</ref>
 
Dopo questa breve parentesi, ritorna alla guida nel [[2012]] Raffaele Vrenna.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/08/il-crotone-vola-verso-la-serie-a-ma-i-pm-antimafia-vogliono-sequestrare-il-club-e-tutto-il-patrimonio-del-presidente-vrenna/2444677/|titolo=Il Crotone vola verso la Serie A, ma i pm antimafia vogliono sequestrare il club e tutto il patrimonio del presidente Vrenna|editore=http://www.ilfattoquotidiano.it/|data=8 febbraio 2016|accesso=8 febbraio 2016}}</ref>
Nella sua [[casistica]] tratta da [[pubblicazioni]] di [[carattere]] [[scientifico]], la [[Holden]] raccoglie [[89]] (e [[107]] complessive) [[percezioni]] rivelatesi [[veridiche]] cioè [[oggettive]], il che è, evidentemente, [[inattribuibile]] al [[caso]].<ref>Del resto, non vi è certo solo lo studio della [[Holden]]; difatti, come riprova che una [[OBE]] da [[NDE]] con elevatissima percentuale di precisione non è quel che in generale si potrebbe rammentare dopo una [[rianimazione]], esistono in proposito gli [[studi di controllo]] di [[Sabom]] e [[Sartori]] (cfr. [[M. Sabom]], [[Dai confini della vita: un’indagine scientifica]], Longanesi, Milano 1983; [[P. Sartori]], [[A Prospective Study of NDEs in an Intensive Therapy Unit]], in [[“Christian Parapsychologist”]], 16, n. 2, 2004, pp. 34-40. I risultati di questo studio furono poi illustrati con ulteriori dettagli in [[P. Sartori]], [[The Near-Death Experiences of Hospitalizaed Intensive Care Patients. A Five Year Clinical Study]], Edwin Mellen Press, Lewiston, NY, 2008).
Nell’indagine di [[Sabom]] sono stati intervistati 32 soggetti che avevano avuto un’[[NDE]] accompagnata da un’[[esperienza fuori dal corpo]].
La maggior parte di loro fu sottoposta a una [[rianimazione cardiopolmonare]] ([[CPR]]) mentre si trovava a un passo dalla morte.
Lo studio di [[Sabom]] includeva anche un’intervista a 25 pazienti cardiopatici che non avevano avuto [[NDE]] durante le crisi cardiache; questi 25 pazienti fungevano da gruppo di controllo.
A entrambi i gruppi fu chiesto di descrivere l’intervento di [[rianimazione]] che avevano ricevuto.
[[Sabom]] scoprì che i soggetti che avevano avuto un’[[esperienza fuori dal corpo]] fornivano descrizioni molto più precise ed accurate rispetto a quelle del [[gruppo di controllo]].
In breve, gli esiti di questa indagine collimavano con le affermazioni di quanti avevano avuto un’[[NDE]] e dichiaravano di aver realmente assistito, da uno [[stato extracorporeo]], alla loro [[rianimazione]].
[[Penny Sartori]] invece intervistò (2004) 15 persone che avevano avuto un’[[NDE]] e scoprì che 8 di loro avevano sperimentato un [[distacco dal corpo]].
Come [[Sabom]], chiese a questi 8 soggetti di descrivere gli interventi di [[rianimazione]] cui erano stati sottoposti, e confrontò le loro risposte con quelle del [[gruppo di controllo]] (costituito da pazienti che erano stati rianimati, ma non avevano avuto un’[[OBE]]).
[[Sartori]] scoprì che alcuni dei soggetti che avevano avuto un’[[NDE]] fornirono una testimonianza alquanto accurata di ciò che avevano osservato mentre si trovavano [[fuori dal corpo]] (per coloro che non ne furono in grado, questo potrebbe essere imputabile agli effetti sulla memoria dei sedativi somministrati loro dopo la [[rianimazione]], anche se, come vedremo in seguito, quest'ipotesi non è molto convincente; non è escluso, piuttosto, che anche in condizioni di effettiva [[disincorporazione si possa avere una prospettiva non molto lucida, anche se ciò risulta infrequente]]).
Il [[gruppo di controllo]], al contrario, fu, invariabilmente, estremamente impreciso.
Molti dei soggetti di questo gruppo riuscirono solo ad immaginare ciò che era successo o a descrivere gli interventi di [[rianimazione]] che avevano visto in TV, con ampio margine d’errore.
Questo può dunque consentire di affermare che esiste una differenza sostanziale, tra un individuo che sperimenta un [[vissuto extracorporeo]], ed uno morente che non lo sperimenta.
E, per l’appunto, non c’è solo [[Janice Holden]].
Questi due studi, ad esempio, presentano 15 [[NDE]] seguite dalla [[verifica]] e dalla [[conferma]] delle [[osservazioni avvenute]] [[“in remoto”]]: [[E.W. Cook]], [[B. Greyson]] e [[I. Stevenson]], [[Do Any Near-Death Experiences Provide Evidence for the Survival of Human Personality After Death? Relevant Features and Illustrative Case Reports]], in [[“Journal of Scientific Exploration”]], 12, 1998, pp. 377-406, e [[E.W. Kelly]], [[B. Greyson]] e [[I. Stevenson]], [[Can Experiences Near Death Furnish Evidence of Life After Death?]], in [[“Omega”]], 40, n. 4, 1999-2000, pp. 513-19.
Nello studio sulle [[OBE]] della [[NDERF]] ci sono ulteriori dieci casi specifici di questo genere.
Ed è inutile dire che, in ognuno di essi, le osservazioni compiute durante la [[OBE]] risultavano totalmente realistiche.
Del resto, le [[OBE]] che comportano osservazioni a notevole distanza dal corpo risultano [[realistiche]] quanto le [[OBE]] più frequenti, ovvero quelle in cui il punto d’osservazione è prossimo al [[corpo fisico]].
Un paio di esempi, il primo su d’un’osservazione da un luogo inaccessibile.
La testimonianza riportata qui di seguito è quella di un [[medico indiano]].
Si era costruito una specie di telefono elettrico, ma qualcosa andò storto e rischiò di morire fulminato.
L’uomo riuscì a vedere attraverso i muri di casa e vide suo padre avvicinarsi al suo corpo esanime.
Riuscì perfino a vedere i dettagli delle tegole del tetto, molto in alto sopra il suo corpo.
Vediamo cosa racconta: “Mi librai a circa tre metri dal suolo, poi mi fermai, restando sospeso vicino al tetto. Riuscivo a vedere da molto vicino – a pochi centimetri di distanza – le scritte impresse sulle tegole. Ogni lettera mi sembrava grandissima.”
Evento verificato.
In un altro caso, [[Bruce Greyson]] ha studiato il racconto di un uomo di nome [[Al Sullivan]] sulla sua [[esperienza di pre-morte]] durante un intervento di emergenza per l’impianto di un [[bypass coronarico]].
[[Sullivan]] ha dichiarato che, mentre osservava la scena dall’alto, ha visto il [[chirurgo]] piegare ripetutamente i gomiti.
Sia il [[chirurgo]] sia il [[cardiologo]] di [[Sullivan]] hanno confermato a [[Greyson]] che il [[chirurgo]] in questione, prima di ogni intervento, ha in effetti l’insolita abitudine di flettere i gomiti dopo essersi lavato con cura le mani.
Se veramente si volesse sostenere che la [[ketamina]] sia in grado di produrre effetti analoghi a questi durante uno stato d'incoscienza, nulla vieterebbe di supporre che la [[ketamina]] stessa (o l'[[ibogaina]], del resto) inducesse un reale effetto di [[disincorporazione]], con [[autonomia]] del [[quid autocosciente]] osservante dal suo proprio [[corpo fisico]], come già affermato alla [[nota]] [[14]].
Di sicuro non si può sostenere, al modo [[riduzionista]], che la [[NDE]] sia il [[prodotto]] di una qualche [[attivazione ketamino-simile]] sul [[cervello]], come risulterà chiaro dai casi di [[EEG piatto]] acclarato o monitorato, anche per tempi assai lunghi in caso di [[Deep hypothermic circulatory arrest]].</ref>
 
La DDA di [[Catanzaro]] a fine 2015, a causa della presunta vicinanza del patron all'[['Ndrina Vrenna|omonimo clan mafioso]] del [['ndrangheta in provincia di Crotone|crotonese]], avanza una richiesta di sequestro preventivo dei beni del Presidente che coinvolgerebbe anche l'FC Crotone. La richiesta di sequestro viene rigettata e nelle motivazioni viene spiegato come il Presidente non solo sarebbe estraneo al suddetto clan, ma anzi per i continui rifiuti di collaborazione avrebbe addirittura subito minacce e vessazioni.
Vieppiù si sono avuti casi di [[riscontri veridici]] in [[EEG piatto accertato/monitorato]] (prevalentemente in [[Deep hypothermic circulatory arrest]]) perlomeno in cinque occasioni (Cfr. [[Michael Sabom]], [[Pim van Lommel]], [[Allan Hamilton]], [[Mario Beauregard]], [[Sam Parnia]]), anche se due ([[Michael Sabom]] e [[Mario Beauregard]]) sono [[controversi]] per le [[tempistiche]].
<ref>Per i dettagli di questi casi, si veda il [[paragrafo 14]], "Le obiezioni possibili circa i riscontri veridici in OBE da NDE, e le loro proposte confutazioni".</ref>
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:97%; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
Ma che pensare, ad esempio, dell'argomento dei [[riduzionisti]] secondo i quali i [[riscontri veridici]] in [[OBE]] da [[NDE]] sarebbero ricostruzioni accomodate a posteriori, magari in buona fede, da parte del personale medico, per incertezza di memoria su quanto accaduto, o per compiacere il paziente salvato?
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=FC Crotone Logo.png|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=red|font-size=120%|titolo= Presidenti|contenuto=
{{Colonne}}
* 1910-1923 ...
* 1923-1940 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} Adolfo Asturi
* 1945-1965 {{Bandiera|ITA}} [[Silvio Messinetti]]
* 1965-1970 {{Bandiera|ITA}} Francesco Pizzuti
* 1970-1974 {{Bandiera|ITA}} Domenico Campagna
* 1974-1975 {{Bandiera|ITA}} Domenico Campagna
*: {{Bandiera|ITA}} Domenico Merigliano (comm. str.)
{{Colonne spezza}}
* 1975-1979 {{Bandiera|ITA}} Domenico Merigliano
* 1980-1981 {{Bandiera|ITA}} Silvestro Crugliano
* 1981-1983 {{Bandiera|ITA}} Gregorio Ciliberto
* 1983-1984 {{Bandiera|ITA}} Giovanni Lucente
* 1984-1987 {{Bandiera|ITA}} Silvestro Crugliano
* 1987-1990 {{Bandiera|ITA}} Giuseppe Capogreco
{{Colonne spezza}}
* 1990-1991 {{Bandiera|ITA}} Franco Morelli
* 1991-1992 {{Bandiera|ITA}} Giovanni Lentini
* 1992-2008 {{Bandiera|ITA}} [[Raffaele Vrenna]]
* 2008-2011 {{Bandiera|ITA}} [[Salvatore Gualtieri]]
* 2011-2012 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Vrenna]]
* 2012-2017 {{Bandiera|ITA}} [[Raffaele Vrenna]]
* 2017- {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Vrenna]]
{{Colonne fine}}
}}
</div>
{{clear}}
 
== Calciatori ==
A parte il fatto che ad esempio nel caso riportato su [["The Lancet"]] (una delle riviste scientifiche più importanti e prestigiose del mondo che ha quattro revisori indipendenti per la [[Peer Review]]), che l'infermiera abbia potuto confermare di aver messo quella protesi dentale sopra quel carrello con quel determinato cassetto solo per compiacere il paziente salvato, si direbbe che per crederlo necessiti proprio un grosso sforzo di fede<ref>Si [[vedano]], per questo [[caso]], i [[dettagli]] dell'[[evento]] al [[paragrafo 14]], "Le obiezioni possibili circa i riscontri veridici in OBE da NDE, e le loro confutazioni".</ref>, la posizione di [[Enrico Facco]]<ref>Per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[8]].</ref> è chiara e netta: “Ce ne sono due casi ([[van Lommel 2001]] e [[Parnia 2014]]) descritti accuratamente nell'ambito di studi prospettici metodologicamente molto rigorosi e indubitabili, i quali escludono una tale semplicistica, fantasiosa e stupida opinione, che è solo un banale tentativo per difendersi da ciò che altera le proprie credenze... Nel caso di [[Parnia]] il soggetto ha riportato anche i segnali acustici del defibrillatore, dimostrando una persistenza della coscienza per almeno tre minuti durante la fase di arresto (data la frequenza dei beep correlati all'algoritmo di defibirillazione).”<ref>(Mail ricevuta dal [[Professor]] [[Facco]] a chi scrive queste righe il 16 dic. 2014, alle h. 07:12. A proposito delle [[affermazioni]] di [[Facco]], è essenziale tornare a rilevare, come del resto già fatto notare, che, a seguito d'un [[arresto cardiaco]], in un tempo brevissimo, che va dai [[15-20]] [[secondi]] fino ad un massimo di [[30]], si instaura un'[[anossia pancerebrale transitoria]] - che, se non venisse revertita dalla [[rianimazione]], ovviamente diverrebbe [[definitiva]] - con [[attività elettrica piatta]] ed indirettamente dimostrata [[inattività]] anche del [[tronco encefalico]]: per questo il [[caso]] di [[Parnia 2014]] viene rilevato come particolarmente [[indicativo]], per via dello [[stimolo sonoro]] còlto dal [[paziente]] fuori tempo massimo rispetto alle sue possibili [[facoltà cerebrali]].)</ref>
{{vedi categoria|Calciatori del F.C. Crotone}}
 
=== Capitani ===
Appare quindi [[corretta]] l'[[affermazione]] di [[Simone Venturini]]<ref>Dopo aver conseguito il [[Dottorato]] in [[Scienze Bibliche]] al [[Pontificio Istituto Biblico]] di [[Roma]], è stato [[Direttore]] della [[Pontificia Università Lateranense]], ed è attualmente [[Officiale]] dell'[[Archivio Segreto Vaticano]], nonché [[Docente]] di [[Scienze Bibliche]] alla [[Pontificia Università della Santa Croce]]. E' [[autore]], fra l'altro, de [["Il libro segreto di Gesù"]] (Newton Compton, Roma, 2011), nel quale tratta dei [[riferimenti]] all'[[NDE]] nella [[Bibbia]], [[Antico]] e [[Nuovo]] [[Testamento]].</ref>, secondo la quale "Da queste [[importanti]] [[ricerche]] [[neuroscientifiche]] risulta che [[solo]] [[alcuni]] [[frammenti]] delle [[NDE]] sono [[riproducibili]] [['artificialmente']], e tuttavia essi [[non]] [[restituiscono]] [[in]] [[alcun]] [[modo]] l'[[insieme]] [[organico]] e [[coerente]] dei [[racconti]] di [[coloro]] che hanno [[vissuto]] una [[vera]] [[esperienza di premorte]]."<ref>[[Relazione]] [["La Bibbia racconta l'NDE"]], in [["Incontrare il mistero"]], [[Atti del 16° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2012.</ref>
{{...||calcio}}
 
=== Il Crotone e le Nazionali di calcio ===
E, ad ogni modo, bisognerebbe tener conto di quel che afferma la [[Dottoressa]] [[Isabella Barajon]]<ref>[[Medico Chirurgo]], è [[Professore Associato Confermato]] di [[Anatomia Umana]] presso la [[Facoltà]] di [[Medicina e Chirurgia]] dell'[[Università degli Studi di Milano]], con specifica afferenza al [[Dipartimento]] di [[Biotecnologie Mediche]] e [[Medicina Traslazionale]], ed ha al suo attivo numerose [[pubblicazioni scientifiche]]. Nell'ambito del suo incarico di [[Docenza]], ha introdotto un [[Seminario]], da lei stessa ideato, sugli [[stati modificati di coscienza]] e sui [[fenomeni]] che si verificano in [[prossimità della morte]], non disgiunto da una [[trattazione complessiva]] del [[giusto approccio]] all'[[assistenza ai morenti]].</ref>, e cioè che "la correlazione con un processo biochimico non significa necessariamente causalità".<ref>Relazione [["Anatomia umana oltre frontiera"]], in [["Sopravvivere. Il velato destino della personalità"]], [[Atti dell'11° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2007.</ref>
[[File:Federico Bernardeschi.jpg|thumb|upright=0.7|L'attaccante [[Federico Bernardeschi]], primo giocatore nella storia del Crotone ad indossare la maglia ''azzurra''.]]
I primi giocatori nella storia dei rossoblù convocati nella [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana maggiore]] dal ct [[Cesare Prandelli]], sono stati il centrocampista [[Jacopo Dezi]] e l'attaccante [[Federico Bernardeschi]] il 6 marzo [[2014]]. Lo scopo di tale chiamata, è stato quello di visionare i calciatori giovani in vista del [[Campionato mondiale di calcio 2014|mondiali 2014]].<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/it/204/39145/2014/03/News.shtml|titolo=Stage a Roma dal 10 al 12 marzo: sono 31 i convocati di Prandelli|editore=figc.it|data=6 marzo 2014}}</ref> A poco più di un mese di inizio della kermesse, il 14 e 15 aprile, Prandelli ha inserito Bernardeschi (unico giocatore del [[Serie B|campionato cadetto]] a comparire nell'elenco dei convocati) nella lista dei 42 giocatori per una due giorni di test atletici.<ref>[http://www.figc.it/it/204/2523796/2014/04/News.shtml Test a Coverciano: prima chiamata per Romulo e Berardi, torna Cassano] Figc.it</ref> Il 18 febbraio 2017 invece vengono convocati in Nazionale Italiana per uno stage voluto dal ct [[Gian Piero Ventura]] per visionare i giovani talenti il difensore [[Federico Ceccherini]] e l'attaccante [[Diego Falcinelli]], il 9 Aprile in uno stage per calciatori emergenti, vengono convocati in Nazionale di nuovo Ceccherini, Falcinelli e anche Ferrari.<ref>{{Cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/18-02-2017/nazionale-ventura-stage-berardi-lapadula-gagliardini-180880523505.shtml|titolo=Nazionale, i 22 di Ventura per lo stage: ci sono Berardi, Lapadula e Gagliardini|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita|accesso=19 febbraio 2017}}</ref> Gli stessi giocatori vengono convocati poi per un'amichevole contro il San Marino del 31 maggio ad Empoli. Lo stesso Ferrari segna di testa il gol del momentaneo 2-0 e viene convocato anche per l'amichevole contro l'Uruguay.
 
Per quanto riguarda le selezioni italiane minori, in [[Nazionale Under-16 di calcio dell'Italia|nazionale Under-16]] è stato convocato il difensore [[Felice Natalino]] nel [[2008]];<ref>{{Cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/DettaglioConvocato?codiceConvocato=3293&squadra=1|titolo=Natalino Felice|editore=http://www.figc.it/|accesso=28 agosto 2015}}</ref> in [[Nazionale Under-17 di calcio dell'Italia|nazionale Under-17]] Manuel Nicoletti nel 2014;<ref>{{Cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/DettaglioConvocato?codiceConvocato=4105&squadra=1|titolo=Nicoletti Manuel|editore=http://www.figc.it/|accesso=28 agosto 2015}}</ref> in [[Nazionale Under-20 di calcio dell'Italia|nazionale Under-20]] [[Generoso Rossi]] tra il [[1999]] e il [[2000]],<ref>{{Cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/DettaglioConvocato?codiceConvocato=1723&squadra=1|titolo=Rossi Generoso|editore=http://www.figc.it/|accesso=28 agosto 2015}}</ref> l'attaccante [[Giuseppe Sculli]] nel [[2001]],<ref>{{Cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/DettaglioConvocato?codiceConvocato=1763&squadra=1|titolo=Sculli Giuseppe|editore=http://www.figc.it/|accesso=28 agosto 2015}}</ref> il difensore [[Antonio Bocchetti]] nel 2000,<ref>{{Cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/DettaglioConvocato?codiceConvocato=2041&squadra=1|titolo=Bocchetti Antonio|editore=http://www.figc.it/|accesso=28 agosto 2015}}</ref> il centrocampista [[Andrea Mazzarani]] tra il [[2009]] e [[2010]] e il portiere [[Daniele Padelli]] nel [[2006]] (entrambi hanno disputato anche una gara in [[Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia|Under-21]]).<ref>{{Cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/DettaglioConvocato?codiceConvocato=3285&squadra=1|titolo=Mazzarani Andrea|editore=http://www.figc.it/|accesso=28 agosto 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/DettaglioConvocato?codiceConvocato=2875&squadra=1|titolo=Padelli Daniele|editore=http://www.figc.it/|accesso=28 agosto 2015}}</ref>
==Teorie sopravviventistiche e metafisiche==
 
Il difensore [[Repubblica di Macedonia|macedone]] [[Stefan Ristovski]], che ha militato nel Crotone nella [[Serie B 2011-2012|stagione 2011-2012]], ha esordito in nazionale [[Nazionale di calcio della Macedonia|macedone]] il 10 agosto [[2011]] nella partita amichevole contro l'[[Nazionale di calcio dell'Azerbaigian|Azerbaigian]], durante la loro militanza nel Crotone, sono stati convocati anche Mesbah (Coppa d'Africa con l'Algeria), Tonev (qualificazione mondiali 2018 con la Bulgaria) e Oduamadi (qualificazioni ai mondiali 2014).<ref>{{Cita web|url=http://eu-football.info/_club.php?id=3383|titolo=Stefan Ristovski|editore=http://eu-football.info/|accesso=28 agosto 2015}}</ref>
Le [[teorie]] [[sopravviventistiche]] e [[metafisiche]] [[vertono]] sul [[fatto]] che, venendo a [[fallire]] le [[ipotesi]] [[riduzionistiche]], occorra giocoforza [[orientarsi]] sul [[sopravviventismo]] (sempre [[Simone Venturini]] lo esprime così: "Se perciò, allo [[stato]] [[presente]], non esiste una [[teoria]] [[neuroscientifica]] che [[chiarisca]] l'[[insieme]] o la [[concomitanza]] di [[tutti]] i [[fenomeni]] [[legati]] alla [[NDE]], viene da chiedersi se [[esista]] qualche altra [[spiegazione]] che ci permetta di [[capire]] cosa accade subito dopo la [[morte]] [[clinicamente]] [[accertata]]"), e quindi collegano le [[esperienze di pre-morte]] a una sorta di presa di contatto anticipato con l'[[aldilà]], il che implicherebbe la [[sopravvivenza]] d’un [["quid autocosciente"]] (solitamente definito [[anima]] o [[spirito]]) alla [[morte fisica]]; presa di contatto anticipato, durante la quale il soggetto avrebbe modo di sperimentare direttamente la separazione fra [[anima]] e [[corpo]], e quindi per l’appunto la [[sopravvivenza]] dell'[[anima]] come [[entità spirituale]], rispetto alle [[spoglie mortali]].
 
== Palmarès ==
Dunque il [[medesimo]] [[procedimento]] [[avverrebbe]] nella [[morte]] [[effettiva]].<ref>Certo, non è facile, [[addentrarsi]] in questo [[campo]], che, come [[vedremo]], [[inerisce]] alla [[scienza di confine]]; sempre con le [[parole]] di [[Jung]], "questa [[circostanza]] ci [[creerà]] le [[maggiori]] [[difficoltà]] perché, [[accingendoci]] a [[raccogliere]] del [[materiale]] [[sperimentale]] che [[faccia]] [[luce]] in qualche modo su un [[argomento]] così [[oscuro]], lo [[troveremo]] con [[assoluta]] [[certezza]] là dove [[tutte]] le [[autorità]] ci hanno [[assicurato]] che non c'è [[niente]] da [[trovare]]."</ref>
{{Colonne}}
=== Competizioni interregionali ===
* '''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie C1|1}}'''
:[[Serie C1 1999-2000|1999-2000]] <small>(girone B)</small>
 
* '''{{Calciopalm|IV Serie|1}}'''
Resterebbe, a tal proposito, il problema del perché la maggior parte dei [[rianimati]], al [[risveglio]], non rammenterebbe alcun [[vissuto]].
:[[Campionato Interregionale 1958-1959|1958-1959]] <small>(girone H)</small>
 
* '''{{Calciopalm|Campionato Interregionale|2}}'''
In questo senso, sono state avanzate varie teorie: la prima, è che vi sia un [[“tempo di tolleranza”]] tra una condizione praticamente mortale ed il distacco del [["quid incorporeo autocosciente"]], di modo che in alcuni avverrebbe direttamente in quei frangenti, mentre negli altri sarebbe avvenuto comunque successivamente, qualora non fosse intervenuta la [[rianimazione]].
:[[Campionato Interregionale 1983-1984|1983-1984]] <small>(girone I)</small>, [[Campionato Interregionale 1986-1987|1986-1987]] <small>(girone L)</small>
 
* '''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie D|1}}'''
Questa pare l’ipotesi esplicativa più probabile.
:[[Serie D 1963-1964|1963-1964]] <small>(girone F)</small>
 
* '''{{Calciopalm|Campionato Nazionale Dilettanti|1}}'''
Un’altra ipotesi è quella del [[meccanismo di censura]].
:[[Campionato Nazionale Dilettanti 1996-1997|1996-1997]] <small>(girone I)</small>
 
=== Competizioni regionali ===
Ma perché censurare un’esperienza che può trasformare così gioiosamente l’esistenza?
* '''{{Calciopalm|Coppa Italia Dilettanti Calabria|1}}'''
:[[Coppa Italia Dilettanti Calabria 1994-1995|1994-1995]]
 
* '''{{Calciopalm|Eccellenza|1}}'''
E se fosse opportuno censurarla, perché invece altri la rammenterebbero?
:[[Eccellenza Calabria 1994-1995|1994-1995]]
 
* '''{{Calciopalm|Promozione|2}}'''
E se fosse una [[scelta spirituale]] censurarla in un senso o nell’altro, che cosa orienterebbe questa [[scelta]]?
:[[Promozione Calabria 1980-1981|1980-1981]], [[Promozione Calabria 1993-1994|1993-1994]] <small>(girone A)</small>
 
* '''{{Calciopalm|Prima Categoria|2}}'''
Quale tipo di [[esigenza]], cioè, dell’essere umano che andrebbe a sopravvivere?
:1979-1980 <small>(girone B)</small>, 1991-1992
{{Colonne spezza}}
 
=== Altri piazzamenti ===
Un’altra ipotesi è invece quella secondo cui si tratterebbe semplicemente un [[difetto di passaggio di dati]] dal [["quid incorporeo autocosciente"]] al [[cervello]], che in certi casi può verificarsi ed in altri no.
* [[Coppa Italia Dilettanti|Coppa Italia Dilettanti (Fase Eccellenza)]]
:finale: [[Coppa Italia Dilettanti (Fase Eccellenza) 1994-1995|1994-1995]]
 
* [[Serie B]]
Ma non si vede, per l’appunto, per quale motivo, nella maggior parte dei casi, questo [[difetto di passaggio]] dovrebbe [[verificarsi]], ed in un’altra minoranza invece no.
:secondo posto: [[Serie B 2015-2016|2015-2016]]
 
* [[Serie C]]
[[Mauro Milanesio]]<ref>Per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[8]].</ref> azzarda un'[[ipotesi]] d'[[imputazione]] al [[cervello]], e cioè che i [[soggetti]] che [[vanno]] [[incontro]] all'[[NDE]] stiano in quella [[minoranza]] di [[popolazione mondiale]] che [[presenta]] un cosiddetto [["disturbo di lateralità"]], vale a dire una [[condizione]] [[caratterizzata]] da una [[non perfetta dominanza]] di un [[emisfero cerebrale]] rispetto all'[[altro]], [[disturbo]] che, asserisce, tutti coloro che hanno vissuto un'[[NDE]] da lui [[esaminati]] [[presentano]], e che quindi, essendo presumibilmente [[presente]] anche [[prima]], potrebbe essere una [[condizione]] [[indispensabile]] per la [[memorizzazione]] dell'[[esperienza]].
:terzo posto: [[Serie C 1976-1977|1976-1977]] <small>(girone C)</small>
 
* [[Serie C2]]
Ma già il [[fatto]] che [[esista]] un [[emisfero cerebrale dominante]], se non in [[inerenza]] a [[specifiche funzioni]] (tipo il [[fatto]] di essere [[destrimani]], che è [[ampiamente]] [[maggioritario]] nella [[popolazione mondiale]]) è [[dubbio]], perché in [[soggetti]] con [[lesioni cerebrali]] si è ampiamente potuto [[constatare]] che la [[residualità]] del [[cervello]] [[sano]] può [[ampiamente]] [[vicariare]] gli [[aspetti]] che si [[attribuirebbero]] a [[quello]] [[compromesso]], anche se [[non sempre]], [[ovviamente]]; e questo può allora comunque far [[supporre]] che anche [[a priori]] [[esistano]] un'[[interrelazione]] ed un [[equilibrio]] [[molto più forti]], anche in [[termini]] [[funzionali]], di quanto un certo [[orientamento]] [["bicamerale"]] [[rigido]] che [[attribuisca]] [[nette]] [[funzioni]] all'[[un emisfero]] e [[nette funzioni]] all'[[altro]] possa [[pretendere]], almeno in [[termini]] [[cognitivi]] e non [[motòri]].
:secondo posto: [[Serie C2 1997-1998|1997-1998]] <small>(girone C)</small>
 
* [[Coppa Italia Serie C]]
In ogni caso, anche se le cose [[stessero]] come [[afferma]] il [[Milanesio]], la [[predominanza]] di un [[emisfero]] non pare essere [[elemento]] così [[forte]] e [[discriminante]] da [[impedire]] la [[memorizzazione]] d'un'[[esperienza]] così [[importante]], fino a [[prova]] [[contraria]].
:semifinale: [[Coppa Italia Serie C 2003-2004|2003-2004]]
 
* [[Supercoppa di Lega di Serie C1]]
Ultima ipotesi, che si tratti di un [[effetto inibitorio dei farmaci]].
:finale: [[Supercoppa di Lega di Serie C1|2000]]
{{Colonne fine}}
 
== Statistiche e record ==
Ma se in quei frangenti è il [["quid incorporeo autocosciente"]], a dire l’[[anima]], a [[registrare]] le [[informazioni]] anziché il [[cervello]], come tutto lascerebbe supporre, allora è evidente che il problema dell’[[interazione farmacologica]] non dovrebbe proprio porsi.<ref>In realtà esisterebbe anche un'ulteriore ipotesi, in relazione al fatto che solo una minoranza di "[[ritornati]]" sperimenta un'[[NDE]], avanzata dal medico [[Julio Savi]] ([[Relazione]] [["L'esperienza della morte nelle scritture Bahá'í"]], in [["Ignoti sentieri della coscienza", Atti del 7° Congresso Internazionale di studi sulle esperienze di confine]], San Marino, 2003), e cioè che, in quanto le [[esperienze di pre-morte]] delle vere e proprie [[esperienze mistiche]], solo una minoranza di individui possiederebbe le [[caratteristiche]] tali per poterle esperire; ma quest'ipotesi sembra assai poco probabile, poiché la maggioranza dei soggetti che sperimentano un'[[NDE]] durante una [[crisi quasi mortale]] sono persone del tutto comuni, senza alcuna particolare [[virtù]] [[umana]] o vieppiù [[spirituale]] che dovrebbe renderle particolarmente predisposte per un'[[esperienza mistica]].</ref>
{{vedi anche|Statistiche e record del Football Club Crotone}}
=== Partecipazione ai campionati ===
{| class="wikitable center" style="width:100%"
! style="width:10%"| Livello
! style="width:25%"| Categoria
! style="width:15%"| Partecipazioni
! style="width:20%"| Debutto
! style="width:20%"| Ultima stagione
! style="width:10%"| Totale
|-
| <span style="font-size:140%;font-weight:bold">1º</span> || '''Serie A''' || '''1''' || colspan="2" | [[Serie A 2016-2017|2016-2017]] || '''1'''
|- bgcolor="#E9E9E9"
| <span style="font-size:140%;font-weight:bold">2º</span> || '''Serie B''' || '''12''' || [[Serie B 2000-2001|2000-2001]] || [[Serie B 2015-2016|2015-2016]] || '''12'''
|-
| rowspan="3" | <span style="font-size:140%;font-weight:bold">3º</span> || '''Serie C''' || '''25''' || [[Serie C 1945-1946|1945-1946]] || [[Serie C 1977-1978|1977-1978]] || rowspan="3" | '''31'''
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| '''Serie C1''' || '''5''' || [[Serie C1 1998-1999|1998-1999]] || [[Serie C1 2007-2008|2007-2008]]
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| '''Lega Pro Prima Divisione''' || '''1''' || colspan="2" | [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|2008-2009]]
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| rowspan="4" | <span style="font-size:140%;font-weight:bold">4º</span> || '''IV Serie''' || '''5''' || [[IV Serie 1952-1953|1952-1953]] || [[IV Serie 1956-1957|1956-1957]] || rowspan="4" | '''14'''
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| '''Campionato Interregionale''' || '''1''' || colspan="2"| [[Campionato Interregionale 1958-1959|1958-1959]]
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| '''Serie D''' || '''1''' || colspan="2" | [[Serie D 1963-1964|1963-1964]]
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| '''Serie C2''' || '''7''' || [[Serie C2 1978-1979|1978-1979]] || [[Serie C2 1997-1998|1997-1998]]
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| rowspan="3" | <span style="font-size:140%;font-weight:bold">5º</span> || '''Campionato Interregionale - 2ª Cat.''' || '''1''' || colspan="2" | [[Campionato Interregionale - Seconda Categoria 1957-1958|1957-1958]] || rowspan="3" | '''8'''
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| '''Campionato Interregionale''' || '''5''' || [[Campionato Interregionale 1981-1982|1981-1982]] || [[Campionato Interregionale 1986-1987|1986-1987]]
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| '''Campionato Nazionale Dilettanti''' || '''2''' || [[Campionato Nazionale Dilettanti 1995-1996|1995-1996]] || [[Campionato Nazionale Dilettanti 1996-1997|1996-1997]]
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<!-- AGGIORNAMENTO COMPRENSIVO DELLA STAGIONE 2016/2017 --><small>In '''66''' stagioni sportive disputate a livello nazionale dopo la Seconda guerra mondiale. I tornei di Serie C includono 7 campionati di Serie C2. Sono escluse le annate post fallimentari 1979/81 e 1991/95, giocate a livello regionale, oltre alla IV Serie paragonabile sempre alla serie C2.</small>
 
=== Statistiche di squadra ===
Rimarrebbe il problema della [[trasduzione]] di questi [[dati]] dal [["quid incorporeo autocosciente"]] al [[cervello]] stesso, al [[momento]] del [["ritorno"]]; ma se si ipotizza che la [[coscienza]] e la [[memoria]] si trovino in una condizione sia [[intracerebrale]] che [[extracerebrale]], e che tra queste vi possa essere un'[[interazione]], cioè in altri termini che [[coscienza]] e [[memoria]] si trovino in una [[condizione]] [[non-locale]], al modo delle acquisizioni della [[fisica quantistica]], il problema si risolverebbe
La vittoria per 32-0 contro la [[Unione Sportiva Palmese 1912|Palmese]] del 20 novembre [[1994]] rappresenta un record per quanto riguarda la storia dei campionati italiani.<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/novembre/21/Palmese_pali_rubati_ieri_perso_co_0_94112111409.shtml|titolo=Palmese, pali rubati e ieri ha perso 32 a 0|editore=http://archiviostorico.corriere.it/|data=21 novembre 1994|accesso=23 ottobre 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/dicembre/01/tutto_regolare_nella_partita_finita_co_0_9412019558.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/novembre/21/Palmese_pali_rubati_ieri_perso_co_0_94112111409.shtml|titolo=Palmese, pali rubati e ieri ha perso 32 a 0|editore=http://archiviostorico.corriere.it/|data=21 novembre 1994|accesso=23 ottobre 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/dicembre/01/tutto_regolare_nella_partita_finita_co_0_9412019558.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=tutto regolare nella partita finita sul 32 a 0|editore=http://archiviostorico.corriere.it/|data=1º dicembre 1994|accesso=23 ottobre 2015}}</ref> Inoltre negli oltre vent'anni di gestione della società calcistica [[crotonese]] da parte della famiglia Vrenna, solamente il [[Göteborgs Atlet- och Idrottssällskap|Göteborg]] in Europa vanta altrettante vittorie di campionati professionistici e play-off.<ref name="vrn"/>
<ref>"Sono molti i libri speculativi scritti da [[matematici]] e [[fisici]] [[teoretici]] che discutono di questi temi a partire da [[Wolfang Pauli]] che collaborò con [[Carl Jung]] allo sviluppo del concetto di [[inconscio collettivo]] ([[Schrodinger]] 1944, [[Zukav]] 1979, [[Capra]] 1976, [[Tiller]] 1997, [[Gleick]] 1987, [[Peat]] 1987, [[David Bohm]] 1987, [[Wheeler]] in [[Buckley]] and [[Peat]] 1979). Tutti questi libri sottolineano che la [[fisica teoretica]] contiene in sé il concetto di una [[realtà]] [[non localizzabile]], volendo significare che gli [[eventi]] possono essere [[legati]] in [[maniera]] [[indipendente]] anche se non ci sono [[forze]] che li [[interconnettano]]. [[Tempo]] e [[spazio]] non sono [[costanti]] [[immutabili]] nella [[realtà]] [[subatomica]]." ([[Melvin Morse]], Relazione [["Il lobo temporale destro e le strutture limbiche ad esso associate come interfaccia biologica con un Universo interconnesso"]], in [["Ignoti sentieri della coscienza". Atti del 7° Congresso di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2003) E' evidente che, nel caso qui in esame, la [[forza]] di [[interconnessione]] temporaneamente mancante e cioè il [[cervello]] presuppone comunque l'[[attività]] dell'altra [[forza]], l'[[io]] [[cosciente]] [[immateriale]], ed al momento in cui l'[[interconnessione]] torna [[attiva]] da ambo le parti non vi sarebbero difficoltà di [[passaggio]] di [[dati]]. Lo stesso [[Mauro Milanesio]] (per le [[referenze]] [[vedere]] [[nota]] [[8]]) afferma di [[concordare]] [[pienamente]] con le [[conclusioni]] dello [[studio]] di [[Pim van Lommel]] del [[2001]], di cui si parlerà in seguito, sulla [[possibilità]] di una [[coscienza delocalizzata]].</ref>, ed il [[Modello]] [[Orch-Or]] di [[Stuart Hameroff]] e [[Roger Penrose]], secondo i suoi ultimi sviluppi, parrebbe andare in questa direzione.
<ref>http://www.wallstreetitalia.com/article/1659164/scienza/nuova-scoperta-avvalora-teoria-della-vita-dopo-la-morte.aspx</ref>
<ref>Sicuramente il [[Modello Orch-Or]] [[attribuisce]] una [[particolare]] [[importanza]] agli [[elettroni]], se non come [[sede della coscienza]], comunque come [[elemento di raccordo]] tra [[coscienza]] e [[cervello]] (e che l'[[elettrone]] sarà l'[[elemento immortale]] di cui saremo [[costituiti]] dopo la [[morte fisica]], lo sosterrà anche il [[fisico]] [[Jean-Émile Charon]], così come lo [[ventilerà]] anche il [[medico]], [[biologo]] e [[neuroscienziato]] [[Antonio Giuditta]], come vedremo): facciamoci raccontare il perché dal [[Dottor]] [[Mario Zampardi]], per le cui [[referenze]] [[vedere]] [[nota]] [[8]]: " Circa quindici anni fa, [[Stuart Hameroff]], [[Professore]] al [[Dipartimento di Anestesiologia e Psicologia]] e [[Direttore]] del [[Centro per gli Studi sulla Coscienza]] presso l'[[Università]] di [[Tucson]], in [[Arizona]], [[osservò]] [[sperimentalmente]] che l'[[azione]] degli [[anestetici generali]] [[interferisce]] con il [[passaggio]] degli [[elettroni]] a [[livello]] di [[particolari strutture]] all'[[interno]] dei [[neuroni]], i [[microtubuli]], [[strutture]] fino a quel momento [[considerate]] unicamente far parte del [[citoscheletro]] (assieme a [[molecole di actina]]) dei [[neuroni]], di [[25]] [[nm]] di [[diametro]]. Dunque, essenzialmente, [[strutture]] [[adibite]] a [[funzioni]] di [[supporto]], di [[impalcatura]] e di [[trasporto]] di [[particolari]] [[molecole]] all'[[interno]] degli [[assoni]] [[neuronali]] fino all'[[estremità sinaptica]]. Ci si [[avvide]] che, a questo [[livello]], il [[blocco funzionale]] del [[flusso]] di [[elettroni]] [[inibiva]] lo [[stato cosciente]], inducendo la [[completa sedazione]] tipica degli [[effetti]] degli [[anestetici]]. Assieme al [[fisico]] [[Roger Penrose]] è stato pertanto elaborato un [[''modello computazionale quantistico'']], che ha come [[focus]] [[principale]] appunto i [[microtubuli]]. I [[microtubuli]] sono formati, a livello [[ultrastrutturale]], da [[unità molecolari proteiche]] di [[tubulina]], che tendono, nel [[citoplasma]] della [[cellula]], a [[polimerizzarsi]] (cioè ad [[assemblarsi]]), formando dei [[lunghi cordoni cilindrici cavi]], con [[pareti disposte in reticoli esagonali]], che [[si estendono per tutta la lunghezza dei dendriti e dell'assone del neurone]]. Il [[modello]] di [[Hameroff-Penrose]] [[prevede]] che [[unità molecolari]] di [[tubulina]] siano [[caratterizzate]] da una [[''sovrapposizione quantistica coerente'']]. Detto più semplicemente, si [[attua]] una [[contemporanea]] [[sovrapposizione]] di [[diverse]] [[geometrie]] [[spazio-temporali]] a carico della stessa [[molecola]]. Cioè si attuano [[diverse]] [[configurazioni]] della stessa [[molecola]] di [[tubulina]], laddove ogni [[configurazione]] è [[caratterizzata]] da una [[diversa]] [[geometria]] [[spazio-temporale]]. Tutte le [[molecole]] di [[tubulina]], [[caratterizzate]] dai suddetti [[stati quantomeccanici]], sono al contempo [[funzionalmente]] [[connesse]] ([[''entangled'']]) in modo da [[comportarsi]] come se fossero un'[[unica grande particella]], fino al [[raggiungimento]] di una [[soglia critica]] correlata alla [[gravità quantistica]]. Questo porta all'[[instabilità]] del suddetto [[sistema]] ed al [[collasso gravitazionale]], con una [[nuova e unica conformazione finale molecolare]] delle [[tubuline]] stesse. Tale [[modello]] è stato denominato: [[''Riduzione Oggettiva Orchestrata'']] ([[''Orchestrated-Objective-Reduction'']], o [[Orch-OR]]). Si tratterebbe, in buona sostanza, di una particolare [[tipo]] di [[collasso]] che si [[verifica]] all'interno di un [[cervello umano]] e che, al momento del suo [[verificarsi]], [[''emana unità fondamentali di consapevolezza cosciente'']], proprio come uno [[spostamento]] di [[elettroni]] da un [[orbitale]] a un [[altro]] [[emette]] un [[fotone]] di [[luce]] e, come i [[fotoni]], questi [[''quanti di coscienza'']] sarebbero [[caratterizzati]] da una [[gamma]] di [[diverse]] [[intensità]], [[frequenze]] e [[qualità]] (il che non esclude, dunque, che siano i [[fotoni]] stessi, l'[[essenza]] stessa della [[coscienza]]: come sostenuto, come vedremo, da [[Padre]] [[Pasquale Ulderico Magni]]). Questi [[collassi]] si verificano, in media, uno ogni circa [[venticinque]] [[millisecondi]]. Considerando che un [[singolo]] [[neurone]] possiede al suo [[interno]] [[centinaia]] di [[microtubuli]] [[composti]] da più di [[cento milioni]] di [[subunità proteiche]], è facilmente intuibile come la [[sommatoria]] di questi [[''momenti coscienti'']] all'interno delle [[mappe cerebrali]] trasformerà una [[serie di eventi discreti]] in una [[''esperienza cosciente'']] [[vissuta]], [[attimo per attimo]], come [[continua]]. Possiamo pensare, per una migliore comprensione, ai [[fotogrammi]] di un [[film]], laddove lo [[spettatore]] [[vive]] un'[[esperienza]] [[percettiva]] [[visiva]] [[continua]] e non [[frammentaria]]. Si ritiene quindi abbastanza [[verosimile]] che queste [[piccole strutture]] all'[[interno]] della [[cellula]] possano [[fornire]] la [[base fisica]] per la [[coscienza]] e suoi [[stati]], [[operando]] sul [[piano funzionale]] come dei veri e propri [[dispositivi di calcolo]], sviluppando una [[potenza di calcolo]] per [[microtubulo]] potenzialmente pari a circa [[mille trilioni di operazioni al secondo]]. Ma c'è di più. Nel 1980 [[Wolf Singer]], [[Direttore]] del [[Max-Planck-Institute per le Ricerche sul Cervello]] a [[Francoforte]], in [[Germania]], durante uno [[studio]] sui [[tracciati]] [[EEG]], oltre alle [[normali]] [[frequenze]] [[corticali]] che, come è noto, [[variano]] in [[normali]] [[condizioni]] [[fisiologiche]] in rapporto allo [[stato]] di [[attenzione]], [[rilassamento]] o durante le [[varie]] [[fasi]] dell'[[addormentamento]] e del [[sonno]] con [[frequenze]] che si [[estendono]] fino a circa [[30]] [[Hz]], ha [[scoperto]] una [[frequenza]] [[particolare]], perfettamente [[coerente]], che si [[estende]] da [[30]] fino a [[90]] [[Hz]], in media [[40]] [[Hz]], cui è stato dato il nome di [[''sincronia gamma'']], e che [[rappresenterebbe]] la [[prova]] (il [['marker']]) [[indiretta]] del [[collasso]] dello [[stato quantistico]] delle [[molecole]] di [[tubulina]] [[costituenti]] i [[microtubuli]]. La [[sincronia gamma]] si [[verifica]], di volta in volta, in [[qualsiasi regione corticale dell'encefalo]], e [[correla]], verosimilmente, con la [[coscienza]] e i suoi vari [[stati]]. Ad esempio, se [[percepiamo]] [[coscientemente]] il [[profumo]] di un [[fiore]], la [[sincronia gamma]] si [[verificherà]] nella [[corteccia olfattoria]]; se [[siamo]] [[coscienti]] di [[qualcosa]] di [[visivo]], la [[sincronia gamma]] si [[verificherà]] nella [[corteccia occipitale visiva]] e in quella [[frontale]]. Pertanto, l'idea è che la nostra [[coscienza]] sia in realtà una [[sequenza]] di [[eventi discreti]], una [[sequenza quantistica di fotogrammi]] che, in [[media]], si [[verificano]] circa [[40 volte al secondo]]. Inoltre, la suddetta [[frequenza]] può, a seconda degli [[eventi esterni]] o [[interni-psichici]] che [[viviamo]], [[accelerare]] o [[rallentare]]. Ad esempio, quando si verifica un [[grave incidente d'auto]], le [[persone]] spesso [[riferiscono]] che il [[tempo esterno]] sembra [[rallentare]], cioè la nostra [[percezione]] del [[mondo esterno]] è [[più lenta]]. E' probabile che, in tali [[casi]], il [[tasso]] di [[sincronia gamma]] passi da [[40]] ad [[80]] [[Hz]]. I [[monaci tibetani]] in [[meditazione]] hanno [[mostrato]] un [[tasso]] insolitamente [[alto]] di [[sincronia gamma]], circa [[80-100]] [[Hz]], mentre la [[sperimentazione]] su [[soggetti]] di [[controllo]] era a [[40]] [[Hz]]. Anni di meditazione hanno cambiato quasi permanentemente la loro [[frequenza]]. Questo, peraltro, suggerisce che, in questi [[stati]], si possano [[esperire]] [[vissuti di coscienza]] più [[ricchi]] ed [[intensi]] rispetto alla [[media]] della [[popolazione]]. Nel [[modello]] appena [[descritto]] di [[Hameroff-Penrose]], la [[coscienza]] è pertanto un [[processo naturale]] che si [[verifica]], [[primariamente]], nella [[geometria]] dello [[spazio-tempo]] a [[livello]] della [[scala di Planck]]. Attenzione! Stiamo [[parlando]] di una [[''realtà fisica'']] [[caratterizzata]] da [[venticinque]] [[livelli]] di [[grandezza]] [[inferiori]] a [[quella]] dell'[[atomo]], laddove i [[normali]] [[parametri]] di [[spazio]], [[tempo]] e [[causalità]], [[usuali]] nella nostra [[realtà]], non hanno più [[ragion d'essere]]. Secondariamente a quanto appena detto, l'[[idea]] della [[coscienza]] come [[processo quantistico]] potrebbe finalmente [[offrire]] una [[valida]] e [[razionale]] [[spiegazione]] per questi [[fenomeni]], all'apparenza [[anomali]], che [[caratterizzano]] le [[esperienze di pre-morte]]. Il [[cuore]] smette di [[battere]], la [[pressione]] si [[abbassa]] ai [[minimi livelli]], la [[funzionalità]] di [[tutti]] gli [[organi]] [[inizia]] a [[deficitare]] e i [[microtubuli]], all'[[interno]] dei [[neuroni]], [[perdono]] il loro [[stato quantistico]]; ma le [[informazioni quantistiche]] che [[essi]] [[contengono]] non vanno [[distrutte]]: si limitano a [[compattarsi]] e a [[distribuirsi]] in una [[specifica]] [[geometria]] dello [[spazio-tempo]], cioè in uno [[spazio]], dal nostro [[punto di vista]], [[''virtuale'']]. Questo [[spazio virtuale]] è da intendersi come un [[vero e proprio sistema quantistico strettamente legato al princìpio di 'sovrapposizione']], che ci dice che [[una particella piò trovarsi in due luoghi contemporaneamente]]. Cioè, la [[particella]] [[esiste]] in [[stati multipli]] [[nello stesso momento]]. Pertanto, il [[campo quantistico]] e le relative [[informazioni]] attinenti alla [[coscienza]], in queste [[particolari]] [[condizioni]] di [[NDE]], non possono essere [[intese]] come [[esistenti]] in un solo [[stato fisico classico]], ma [[esistono contemporaneamente]] in [[due stati distinti di realtà]]. La [[coscienza]], pertanto, nei [[casi]] di [[NDE]], si [[trova]] [[contemporaneamente]] sia a percepire l'[[ambiente circostante]] della [[nostra realtà]] da una [[posizione 'esterna' e 'superiore']] [[rispetto]] al [[proprio corpo]], sia a [['fluttuare']] in una [[diversa]] [[geometria]] dello [[spazio-tempo]]. Ovviamente, si tratta di un [[enunciato]] che chiaramente [[contraddice]] il [[senso comune]] e [[smantella]] alcuni [[princìpi]] della [[fisica classica]]: in particolare il [[princìpio]] di [[non-contraddizione]] che ne è alla [[base]]. L'[[idea]] [[rivoluzionaria]] che prima la [[meccanica quantistica]] e poi le [[teorie quantistiche]] dei campi hanno [[contribuito]] a [[mettere in luce]] è che la [[''materia'']], che veniva sempre [[identificata]] con la [[quantità di massa]] di un [[corpo fisico]], non ha affatto una [[realtà]] [[sostanziale]], [[unica]] e [[assoluta]]. [[Maxwell]] infatti sostituì questo [[concetto]] con quello, molto più aderente a questa [[realtà]], di [[''campo'']], la cui [[struttura geometrica]] e le cui [[proprietà fisiche]] si [[inscrivono]] nella [[struttura geometrica]] dello [[spazio]] in cui il [[campo]] [[agisce]]. Questo significa che le [[informazioni]] di [[natura]] [[quantistica]] [[prodotte]] e [[contenute]] nei [[microtubuli neuronali]] possono [[entrare in relazione]] con una [['realtà']] [[esterna]] al [[cervello]] secondo [[princìpi]] di [[''non-località'']]. Ne deriva che il quesito fondamentale è: possiamo [[ipotizzare]] una sorta di [['coscienza primaria']] o [['proto coscienza']] che di norma, [[interfacciando]] con la [[complessa]] [[rete corticale]], [[contribuisce]] alla [[genesi]] dei [[processi]] di [[coscienza]] e di [[autocoscienza]]? Un vero e proprio [[campo primario]] di [[coscienza]] e di [[informazione]] che, [[collassando]] le [[funzionalità]] [[superiori]] del [[cervello]], come si [[verifica]] negli [[eventi]] di [[morte]] e di [[quasi-morte]], non si [[disperda]] ma [[continui ad esistere]], per [[sua stessa natura]], in una [[diversa geometria dello spazio-tempo]]? Considerate in quest'[[ottica]], le suddette [[informazioni quantistiche]] e pertanto una [[coscienza primaria]] potrebbero [[''esistere'']] in una [[condizione]] [[extra-somatica]] e ad un [[livello]] in [[sovrapposizione]] con la nostra [[realtà]]. Ma l'[[idea]] che una qualche [[parte]] della nostra [[mente]] possa, in [[particolari condizioni]], [[distaccarsi]] dalla [[fisicità]] delle [[funzioni cerebrali]] in una [[collocazione]] [[esterna]] al [[corpo]], allo [[stato attuale delle nostre conoscenze]] non è affatto [[compatibile]] con il nostro [[quadro di riferimento concettuale]]. Pertanto, per poter [[considerare]] le [[NDE]] per quel che sembrerebbero essere, cioè come una [[possibile]] [[manifestazione]] di una [[condizione]] [[extra-somatica]], dobbiamo prima [[identificare]] a livello [[teorico]] uno [[specifico]] [[quadro di riferimento]], all'interno del quale questa [[spiegazione]] venga a porsi in [[termini]] [[significanti]], cioè come [[concreta possibilità]]. Secondo questa [[ottica]], negli [[stati]] di [[completo]] [[black-out]] delle [[funzionalità corticali]] si [[attiverebbe]] un vero e proprio [[''campo olografico autocosciente'']], [[separato]] dal [[cervello]] e della [[stessa]] [[natura]] delle [[proprietà]] [[spazio-temporali]] di questo [[Universo]] [[super-luminoso]] in [[stato]] di [[sovrapposizione]] con la [[nostra]] [[realtà]]. In queste [[condizioni]], in questa [[prima fase]] del [[processo]], vengono infatti regolarmente [[riferiti]] [[vissuti esperienziali]] che, [[considerati]] secondo una [[normale]] e [[usuale]] [[logica]], sono a dir poco [[strani]] e [[inusuali]]. Si [[tratterebbe]] di [[funzionalità]] [['altre']] che [[vengono]] [[automaticamente]] [[vissute]] dai [[soggetti]] che si [[trovano]] a [[percepirle]] come [[qualcosa]] di [[affine]] al [['mentale']] ma che [[mentali]] [[non sono]], dato l'[[estremo]] [[deficit]] delle [[funzionalità]] [[psichiche]] [[superiori]]. Consideriamo sinteticamente la [[primissima]] [[fase]] [[extra-somatica]] di queste [[esperienze]] e i [[parametri funzionali]] che i [[soggetti]] si [[trovano]] a [[percepire]] e che, quasi [[immancabilmente]], [[riferiscono]]: - [[percezione extra-psichica]], - [[diversa percezione dello spazio]], - [[mantenimento intellettivo del contatto con la nostra realtà (il soggetto 'pensa')]], - [[appercezione visiva, ''soprattutto in soggetti ciechi dalla nascita'' (il soggetto 'vede')]], - [[appercezione uditiva (il soggetto 'sente']], - [[iperacutezza visiva in grado di elaborare qualitativamente e quantitativamente anche i minimi dettagli di una situazione]], - [[campo visivo in grado di estendersi fino a 360°]], - [[apparente deficit di critica situazionale in riferimento alla nostra usuale logica causale]], - [[assenza dell'usuale concetto di tempo]], - [[completa assenza di paura]]. Si tratta, cioè, di una [[prima]] [[fase]] [[NDE]] in cui non soltanto è [[fatta salva]] una [[funzione]] [[logica]] di [[pensiero]], ma si [[attivano]] anche [[funzionalità]] [[parasensoriali]] per [[fornire]] [[informazioni]] sull'[[ambiente esterno]]. Importantissimi, a mio giudizio, i [[casi]] di [[attivazione]] della [[funzione visiva]] in [[soggetti ciechi dalla nascita]], che vengono [[riportati]] dalla [[letteratura]] [[internazionale]] e, in [[questa]] [[sede]] (il [[Congresso di San Marino]], [[nota]]), nel [[1997]] e [[1998]] anche dal [[Dottor]] [[Genovesi]], che ha [[riferito]] il [[caso]] di due [[soggetti]], rispettivamente [[maschio]] e [[femmina]], di [[45]] e [[32]] [[anni]], [[ciechi]] appunto [[dalla nascita]], ed in cui [[si fa notare]] come [[fossero «impossibilitati ad avere una esperienza allucinatoria di tipo visivo in quanto completamente mancanti della 'memoria percettiva' di tipo visivo»]]. Per quanto [[attiene]] al [[campo visivo]], vengono [[riferiti]] [[vissuti]] in cui il [[paziente]], [['a vista']] e [[quasi]] [[automaticamente]], è in grado, ad esempio, non soltanto di [[vedere]] l'[[esterno]] del [[tetto]] della [[sala di rianimazione]] in cui [[si trova]], ma anche di [[avere già a mente]], ad esempio, l'[[esatto numero di tegole che lo compongono]]. Oltre ad [[esperire]] [[quanto si svolge]] anche [[alle sue spalle]]. Un elemento che mi ha colpito è l'[[assenza]] di [[critica situazionale]]. Cioè, in una [[situazione]] così [[drammatica]] ma soprattutto [[inusuale]] e [[mai provata prima]], i [[pensieri]] che di norma vengono [[prodotti]] da questi [[soggetti]] sono del tipo: ' ''non riuscivo a comprendere perché si [[agitassero]] tanto quando io [[stavo bene]]'' '. Quasi fosse una [[condizione]] di tutta [[normalità]] e [[tranquillità]]. Infine, la [[quantificazione]] dell'[[esatto]] [[scorrere]] del [[tempo]] è [[riferita]] sempre come [[del tutto impossibile]], [[identificando]] una [[condizione soggettiva]] di [[a-temporalità]]. Tutto questo ci [[porta]] [[necessariamente]] ad [[ipotizzare]] un [[''quid'']] [[energetico]] [[affine]] al [[nostro]] [[comune]] [[concetto]] di [['mentale']], ma [[non]] [[esattamente]] [[sovrapponibile]], che [[interagisce]] con un [[diverso]] [[aspetto]] della [[realtà]] di [[questo]] [[Universo]]. E' pertanto [[chiaro]], in [[accordo]] con quanto già messo in luce da [[David Chalmers]], che una vera [['teoria del tutto']], in [[fisica]], che al contempo non [[contempli]] la [[coscienza]], non potrà mai dirsi [[esaustiva]]. Una [[teoria completa]] dovrà, a [[stretto rigore]], [[contenere]] [[due componenti]]: quella circa il [[comportamento]] dei [[sistemi fisici]], dalle [[entità quantistiche fondamentali]] al [[sistema cosmologico]], e quella dei [[sistemi]] [[associati]] all'[[esperienza conscia]], [[sfociando]] verso l'[[elaborazione]] di [[leggi]] [[psico-fisiche]]. Allo [[stato attuale]], come è [[noto]], il [[problema concettuale]] è ancora quello dell'[[unificazione]] fra le [[concettualizzazioni]] [[emerse]] dalla [[fisica quantistica]] e le [[relative]] [[teorizzazioni]] circa la [[natura]] della [[coscienza umana]], [[parametri]] all'[[apparenza]] di [[diversa natura]], che [[non fanno ancora parte]] di una [[teoria coerente]]. La [[divisione]] fra il [[mondo dell'infinitamente piccolo]] e [[quello]] [[macroscopico]] non ha ancora [[trovato]] [[vie]] di [[unificazione]] o [[collegamenti]] fra [[loro]] [[non contraddittori]]. Siffatte [[considerazioni]], è ovvio, devono essere [[recepite]] solo ad un [[livello]] [[euristico]]. L'[[intento]] è solo quello, se possibile, di [[''suggerire'']], e non di [[formulare]] [[conclusioni]] [[definitive]] [[riguardo]] a questo [[complesso quadro]] che ci [[offrono]] le [[NDE]] e che [[aspetta]] [[ancora]] una [[opportuna]] [[valutazione sperimentale]]. [[Concludo]] questo [[sintetico]] [[lavoro]] con un [[pensiero]] del [[celebre]] [[neurochirurgo]] [[Wilder Penfield]], che [[tanto]] ha [[contribuito]] alla [[messa a punto]] di [[terapie]] [[chirurgiche]] [[riabilitative]] nei [[casi]] [[gravi]] di [[epilessia]]. Poco prima di morire, il [[Professor]] [[Penfield]] ha [[pubblicato]] un [[libro]] [[fondamentale]] dal [[titolo]] [[''The Mystery of the Mind'']] (in italiano [[''Il mistero della mente: studio critico sulla coscienza e sul cervello umano'']], Editore Vallecchi, 1991, [[nota]]) in cui [[cerca]] di [[sintetizzare]] le [[idee]] [[maturate]] in [[tanti]] [[anni]] di [[professione]]. In questo [[libro]] egli [[denuncia]] il suo [[insuccesso]] nel [[riuscire]] ad [[identificare]] in [[modo]] [[indiscutibile]] e [[scientifico]] [[quelli]] che lui riteneva i [[due]] [[componenti]] [[fondamentali]] dell'[[essere umano]]: il [[cervello]] e la [[mente]]. Nella [[parte]] del [[testo]] [[intitolata]] [['Considerazioni finali']], [[Penfield]] così [[conclude]]: 'Dal canto mio, dopo tanti anni di [[studi]] e [[sperimentazioni]] nel [[cercare]] di [[comprendere]] in qual modo [[mente]] e [[cervello]] si [[leghino]] [[indissolubilmente]] fra [[loro]], non posso che [[ribadire]] che l'[[ipotesi dualista]] ([[separazione]] dell'[[uno]] dall'[[altro]]) è senza dubbio la più [[coerente]] e [[ragionevole]], seppure [[indimostrabile]]... La [[mente]] [[possiede]] una [[carica]] di [[energia]] [[incomparabile]]. Ed è [[qualcosa]] di [[estremamente diverso]], di [[qualitativamente differente]] dai [[potenziali elettrici neuronici]] che [[si trasmettono]] [[attraverso]] gli [[assoni]] ed i [[canali nervosi]]. Anche di [[questo]] [[sono]] [[sicuro]]. Ma più in là di così la mia [[speculazione]] non è potuta [[progredire]].' " ([[Relazione]] [["Modelli della mente e geometria dello spazio-tempo"]], in [["Dimensioni sconosciute"]], [[Atti del 17° Congresso Interazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2013)</ref> <ref>Bisogna peraltro dire che già negli [[anni]] [[’70]] il [[fisico]] e [[parapsicologo]] [[americano]] [[Evan Harris Walker]] aveva presentato un [[modello]] in cui considerava la [[coscienza]] come un [[processo quantistico]] che avviene nel [[cervello]], Cfr. [[E. H. Walker]], [[“Foundations of paraphysical and parapsychological phenomena”, in “Quantum Physics and Parapsychology”]], [[Parapsychology Foundation]], 1975, non tradotto ed edito in italiano. Naturalmente il [[modello]] di [[Walker]] non è stato esente da critiche, ma egli ha infine difeso la sua posizione nel testo [[“The Physics of Consciousness”]], [[“La fisica della coscienza”]], edito nel 2000 da Perseus Press, Boston, Massachusetts, non però tradotto ed edito in italiano.</ref>
<ref>Bisogna anche dire che, secondo [[Giuseppe Genovesi]] (per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[8]]), il [[modello]] elaborato da [[Jack Tuszynski]], [[fisico]] ed [[oncologo]] di [[origine]] [[polacca]] ed in forza all'[[Università]] di [[Alberta]], risulterebbe più [[convincente]] di quello di [[Hameroff]], poiché "egli parte dal [[princìpio]] che le [[reti]] di [[microtubuli]] devono [[funzionare]] a [[temperatura]] [[ambiente]] e [[dimostra]] che sono [[trasmettitori]] [[elettromeccanici]] di [[segnali]] che [[computano]] in base a un [[modello]] simile ai [[vetri di spin]]. Il [[microtubulo]] funziona quindi come un [[cavo]] [[intelligente]] [[autoadattativo]]. In questo caso la [[rete]] [[neurale]] del [[cervello]] è abbinata alla [[rete]] dei [[microtubuli]] e viceversa. Un gruppo di scienziati della [[Wayne State University]] sta simulando un [[computer]] [[molecolare]] basato su [[microtubuli]], che apprende come una [[rete di Hopfield]] e si basa sulla [[natura]] [[oscillatoria]] dei suoi [[elementi]]. Si può a questo punto ipotizzare la [[natura]] [[quantistica]] di questi [[processi]]: infatti la [[tubulina]], che possiede due possibili [[stati]], [[alfa]] e [[beta]], passa dall'uno all'altro a causa del passaggio per [[effetto tunnel]] dal [[dimero]] [[alfa]] a quello [[beta]]." ([[Stralcio]] della [[sintesi]] della [[relazione]] [["Il cervello quantico"]], in [["Segreti percorsi dell'essere"]], [[Atti del 14° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2010)</ref>
<ref>Sempre il [[Dottor]] [[Mario Zampardi]], per le cui [[referenze]] [[vedere]] [[nota]] [[8]], affronta il problema così: "Per tentare di proporre un [[modello]] quanto più possibile [[onnicomprensivo]] dei [[quadri]] oggi definiti [[N.D.E.]], ma che al contempo risponda al [[criterio]], del tutto [[legittimo]] in [[ambito]] [[scientifico]], della [[falsificabilità]] e della [[compatibilità]] del [[predetto]] [[modello]] con le [[caratteristiche]] [[tipiche]] dei [[sistemi]] [[biologici]], dobbiamo in prima istanza - sia pure sinteticamente - rapportarci alle [[spiegazioni]] [[dualistico-interazioniste]] ipotizzate fra la [[mente auto-cosciente]] e il [[cervello]] [[umano]], in particolare per l'[[emisfero]] [[dominante]] ([[sinistro]]). In secondo luogo, dobbiamo tentare, sulla base delle [[fenomenica]] [[N.D.E.]] e della ricerca nell'ambito degli [[sviluppi]] della [[fisica quantistica]], di proporre una disamina sulla [[natura]], supposta, della [[mente-autocosciente]] intesa, su un [[piano]] [[funzionale-operativo]], come [['campo di probabilità']].
Si tratta, ovviamente, di una [[proposta]] [[epistemologica]] molto [[forte]], e che solleva i [[problemi]] [[scientifici]] più gravi in relazione alla [[interfase]] tra il [[mondo]] della [[materia-energia]] ed il [[mondo]] degli [[stati di coscienza]].
L'[[ipotesi]] consiste nel considerare la [[mente auto-cosciente]] come una [[entità]] strutturatasi [[indipendente]], [[attivamente]] [[impegnata]] nella [[lettura]] [[selettiva]] dei [[moduli]] dell'[[emisfero]] [[cerebrale]] [[dominante]].
La [[mente auto-cosciente]] [[seleziona]] tra questi [[centri]] in base alla sua [[attenzione]] ed ai suoi [[interessi]], realizzando ad ogni istante, tramite [[processi]] di [[integrazione]] a [[doppio senso]], l'[[unità]] dell'[[esperienza]] [[cosciente]].
Più in particolare, la [[componente]] [[concettuale]] [[principale]] di questo [[modello]] consiste nell'attribuire il [[primato]] [[funzionale]] alla [[mente auto-cosciente]], che, nel normale corso quotidiano di vita, è costantemente impegnata a ricercare quegli [[eventi]] [[cerebrali]] che, di volta in volta, sono al centro della sua [[attenzione]] e ad [[integrarli]], in ogni [[istante]], nell'[[unità]] dell'[[esperienza]] [[cosciente]].
Pertanto, a differenza della [[teoria]] [[neurologica]] [[corrente]] (dove i diversi [[inputs]] all'[[interno]] del [[cervello]] [[interagiscono]] in funzione del [[complesso]] delle [[connessioni]] [[neuronali]] per produrre una [[specifica]] [[risposta]] [[integrata]] e il cui [[scopo]] [[finale]] - della [[teoria]] - quindi, è quello di [[fornire]] un [[resoconto]] sempre più [[coerente]] e [[completo]] del [[modo]] in cui l'[[attività]] di un [[essere umano]] possa essere [[spiegata]] [[esclusivamente]] in questi [[termini]] di [[connessioni]] [[neuroniche]]), nell'[[ipotesi]] [[dualista]] si ipotizza che, al di sopra dell'[[attività]] delle [[catene]] [[neuroniche]] [[funzionalmente]] [[collegate]] si stabiliscano, in specifiche [[aree]] dell'[[emisfero]] [[dominante]] (il [[sinistro]]), vere e proprie [[interazioni]] [[reciproche]] con la [[mente auto-cosciente]].
Noi sappiamo che, ai [[livelli]] [[superiori]] del [[sistema]] [[nervoso]], le [[catene]] [[neuroniche]] sono [[organizzate]] in [[entità]] [[strutturali]] e [[funzionali]] ben [[distinte]], i cosiddetti [[moduli]].
Si tratta, cioè, di un [[insieme di neuroni]], di diverso tipo (circa diecimila) che [[agiscono]] all'[[unisono]], [[organizzati]] in una [[specifica]] [[struttura]] [[morfologica]] (il [[modulo]], appunto).
Il [[modulo]] è caratterizzato da una propria [[vita]] [[dinamica]] [[interna]], e potrebbe rappresentare la [[componente]] [[essenziale]] [[aperta]] all'[[interazione]] [[reciproca]] con la [[mente auto-cosciente]].
Da questo punto di vista, il [[modulo]] potrebbe essere [[paragonato]] ad una [[unità radio rice-trasmittente]]. E' stato anche suggerito che il [[modulo]] possa essere considerato come un [[microcircuito elettrico integrato]], sebbene enormemente più [[complesso]].
Ad ogni [[istante]] della nostra [[vita]], la [[mente auto-cosciente]] esercita una [[azione]] di [[scansione]] su ogni [[tipo]] di [[modulo]]. [[Scandisce]] [[ovunque]], e scopre di poter [[comunicare]] soltanto con [[alcuni]] [[moduli]] sia in senso [[attivo]] che [[passivo]]: sono, questi, i così detti [[moduli]] [[aperti]].
I [[moduli]] [[chiusi]] (in [[via]] [[estemporanea]]) sono, invece, quelli in cui non si verifica alcun tipo di [[interazione]] con la [[mente]].
Per semplificare: quando ci si trova, ad esempio, in uno [[stato]] di [[sonno]] [[profondo]], la [[mente auto-cosciente]] svolge la sua [[azione]] di [[scansione]] e non trova affatto [[moduli]] che [[reagiscono]]. Questo accade anche durante [[stati di incoscienza]] di [[diversa]] [[natura]].
Nella seconda parte del [[sonno]], alcuni [[moduli]] cominceranno a [[reagire]] un po' ([[moduli]] [[semi-aperti]]), [[sviluppando]] una qualche [[attività]] [[coerente]].
Questo stato di cose produrrà una [[lettura]] [[selettiva]] del [[sogno]] da parte della [[mente]].
Pertanto, il [[Sistema Nervoso]] funziona, secondo l'[[ipotesi]] di questo [[modello]], in [[rapporto]] alla [[molteplice]] [[disparità]] di [[attività]] [[modulari]] [[ampiamente]] [[sparse]] su una [[immensa]] [[area]] del [[cervello]] di collegamento (il [[sinistro]]). La [[mente]] esplora in questa [[grande]] [[varietà]], la [[sintetizza]] e la [[rende]], volta per volta, una [[unità]] [[cosciente]].
Questi [[processi]] accadono in [[frazioni di secondo]], non appena la nostra [[mente]] [[agisce]] sulle [[attività]] del nostro [[cervello]].
Questo [[modello]] [[concettuale]] solleva, a sua volta, le seguenti [[questioni]]:
- Cos'è la [[mente auto-cosciente]]?
- Come è [[giunta]] a [[strutturarsi]]?
- Che [[legame]] ha con il [[cervello]]?
La [[mente auto-cosciente]] deve sempre essere intesa come un [['prodotto']] [[emergente]] dal [[cervello]]. E' [[strettamente]] [[associata]] con [[questo]] e, ovviamente, [[dipende]] dal [[cervello]] per tutti i [[ricordi]] di [[dettaglio]] ma, per quanto [[attiene]] alla sua [[costituzione]] [[essenziale]], si pone con [[modalità]] [[sovra-ordinate]] rispetto al [[cervello]] stesso.
Da un punto di vista [[operazionale]], infatti, la [[mente]] sembra davvero [[possedere]] una [[natura]] [[intrinsecamente]] [[olistica]] e [[non divisibile]] in [[parti]].
La [[psicologia]] [[odierna]], dal canto suo, non ha ancora [[affrontato]] a [[sufficienza]] questo [[problema]].
Nel nostro [[cervello]] si [[formano]], [[momento]] per [[momento]], un [[numero]] quasi [[infinito]] di [[modelli]] di [[attività neuronale]]. [[Modelli]], che [[vengono]] [[istantaneamente]] [[integrati]] nell'[[unità]] dell'[[esperienza]] cosciente. Una volta [['estratti']], questi [[eventi]] verrebbero poi messi insieme, e tale tipo di [[funzione]] è un [[processo]] a [[doppio senso]] ([[attivo]] e [[passivo]]).
Negli ultimi decenni la [[situazione]] [[concettuale]] della [[questione]] [[mente-cervello]] è cambiata notevolmente, sia grazie alle notevoli scoperte sulla [[struttura]] e [[ultrastruttura]] della [[neocorteccia]] dei [[mammiferi]], sia perché [[autorevoli]] [[studi]] [[sperimentali]] hanno permesso di [[indagare]] il [[funzionamento]] della [[neocorteccia]] con l'[[introduzione]] dei [[princìpi]] della [[fisica quantistica]].
Senza entrare specificamente nei dettagli di questo complesso problema, si può notare che, un [[campo di probabilità]] della [[meccanica quantistica]], ha [[proprietà]] che somigliano strettamente al [[concetto]] della [[mente]] o della [[coscienza]].
La [[mente]] agisce sul [[cervello]], a livello dei [[micrositi]], aumentando la [[probabilità]] di [[attivazione]] delle [[sinapsi]] [[neuronali]], [[processo]] che avviene senza andare contro alle [[leggi di conservazione dell'energia]] ([[primo]] e [[secondo]] [[princìpio della termodinamica]]). Ovvero: l'[[energia]] per i suddetti [[processi]], nel momento stesso in cui viene [[utilizzata]], viene anche, in contemporanea, [[restituita]] secondo arametri di [[non-località]].
I [[micrositi]], a livello delle [[aree]] del [[cervello]] di [[collegamento]], si [[troverebbero]] in [[interazione]] con [[entità]] di [[natura]] [[microgranulare]], che [[Eccles]] ha definito [["psiconi"]], da intendersi non come [[unità]] [[morfologico-strutturali]] che danno luogo a [[funzioni]], ma come [['bit']] [[unitari]] di [[informazione]] e di [[esperienza]].
Si tratterebbe, cioè, di [[particelle]] [[puntiformi]], [[ondulanti]] ed [[estese]], che, nel [[formalismo]] [[quantistico]], potrebbero essere [[rappresentate]] da una [[specifica]] [[struttura]] [[matematica]] in cui molti [[aspetti]] dei [[numeri]] [[complessi]] iniziano a [[manifestarsi]].
L'intera [[informazione]] risiederebbe, pertanto, nella [['funzione d'onda']], così creatasi, tramite [[processi]] di [['computazione quantistica']]; [[argomento]], questo, [[oggetto]] attualmente di una [[ricerca]] molto [[attiva]], che mira a [[sfruttare]] le [[enormi]] [[risorse]] di [[informazione]] che [[giacciono]] [[nascoste]] in queste [[relazioni]] di [['entanglement']].
Pertanto, l'[[interazione]] [[mente-cervello]] avverrebbe per un [[flusso]] interattivo, in [[entrambe]] le [[direzioni]], di [[informazioni]] ma non di [[energia]].
Le [[aree]] [[deputate]] alla [[interazione]] nell'[[emisfero sinistro]] del [[cervello]] e quelle, sia pure in minor numero, dell'[[emisfero destro]], sono circa [[40]] [[milioni]] nell'[[intera]] [[corteccia]]. E' pertanto probabile che possano esserci [[40]] [[milioni]] di [[psiconi]] [[attivati]] secondo [[tutti]] i [[livelli]] di [[intensità]], e [[coinvolti]] in [[diverse]] [[esperienze]] [[mentali]].
Possiamo chiederci se questo ipotizzato [[campo mentale]] possa essere [[assimilato]] ad una delle quattro [[forze fondamentali]] descritte in [[natura]].
Nel nostro [[modello]], la [[mente]] agisce sul [[cervello]] aumentando la [[probabilità]] di [[attivazione]] [[sinaptica]], cosa che può fare senza andar contro alle [[leggi di conservazione]].
Questo significa che la [[mente]] [[agisce]] senza fare riferimento alle quattro [[forze di base]] del [[mondo]] della [[materia-energia]]. Pertanto, la [[natura]] di queste ipotetiche [[entità]] [[quantistiche]] deve essere ipotizzata [[radicalmente]] [[differente]] dalle [[forze fondamentali]].
Il [[fisico]] e [[matematico]] [[Roger Penrose]] propone una [[ipotesi]] della [[coscienza]] [[fondata]] su due [[considerazioni]]:
- Le [[funzionalità]] [[mentali]] non sono [[caratterizzabili]] come [[operazioni]] di [[natura]] [[algoritmica]];
- Le [[attività]] della [[mente]] [[umana]] devono essere [[chiarite]] facendo appello ad una [[struttura]] [[esplicativa]] [[radicalmente]] [[diversa]].
Un [[computer]], ad esempio, che [[opera]] soltanto con [[procedure]] [[algoritmiche]] [[computabili]], non sarà in grado di [[simulare]] una [[qualsiasi]] [[attività]] [[mentale]].
[[Penrose]] ipotizza, allora, che la [[coscienza]] possa essere [[spiegata]] da quei [[modelli]] che [[postulano]] una [[relazione]] [[funzionale]] tra [[processi]] di [[natura]] [[quantistica]] [[interni]] ai [[neuroni]] (a [[livello]] dei [[microtubuli]]) e l'[[attività]], ad un [[livello]] di [[grandezza]] [[superiore]] e [[computabile]] delle [[catene]] [[neuroniche]] a [[livello]] della [[neocorteccia]].
Se, dunque, la [[mente autocosciente]], ad un [[micro livello]], [[attua]] [[processi]] [[attinenti]] alla [[dinamica quantistica]] ed è soggetta, quindi, a [[fenomeni]] di [[non-località]] e [[a-temporalità]], è probabile che, nella sua [[dinamica funzionale]], possa altresì essere [[caratterizzata]] da [[processi]] di [[tipo]] [[sintropico]], opposti, cioè, ai [[modelli]] [[entropici]] e [[regolati]] da [[processi]] di [[coerenza]] [[quantistica]] e di [[intrinseca]] [[organizzazione]] [[funzionale]].
Possiamo a questo punto, chiederci: cosa avviene, quando le [[funzioni]] [[corticali]] [[superiori]] sono [[totalmente]] [[deficitarie]] per [[condizioni]] [[patologiche]] o [[traumatiche]] varie?
Quando il [[soggetto]] si trova in [[stato]] [[comatoso]] e quel che [[residua]] è soltanto un [[accenno]] di [[funzionalità]] a [[livello]] del [[tronco cerebrale]] che a stento supporta le [[funzioni vitali di base]]?
Un vero e proprio [[stato di coscienza]], in [[termini]] [[neurofisiologici]], è [[altamente]] [[improbabile]]. Potrebbe forse persistere una [[residua]] [[facoltà]], [[soggettiva]], di tipo vagamente [[onirico]], ma sicuramente improntata a [[bizzarrìa]] di [[contenuti]] e [[indicativa]] dello [[stato]] di [[completo]] [[disorientamento]] [[spazio-temporale]] del [[soggetto]].
Nelle [[classiche]] [[N.D.E.]] i [[soggetti]] riferiscono, invece, [[processi]] di [[pensiero]] e [[funzioni]] di [['appercezione']] [[visiva]] e/o [[uditiva]], [[perfettamente]] [[corrispondenti]] a quanto, nell'[[ambiente]] di [[rianimazione]], si stava [[realmente]] [[verificando]].
Pertanto, se la [[mente]], ad uno [[specifico]] [[livello]], [[funziona]] come [[campo]] di [[probabilità quantistica]], è [[probabile]] che i [[due]] [[livelli]] ([[neuronale]] e [[integrato]], che in [[ordinarie]] [[condizioni]] [[generano]] il nostro [[stato di coscienza]]) possano, in queste drastiche condizioni, [['scindersi']], con l'[[attivazione]] del solo [[livello]] [['energetico-quantistico']]; il quale, funzionando secondo [[princìpi]] di [[non-località]] e di [[collasso della funzione d'onda]], potrebbe dar luogo ad un'[[immagine]] [['isomorfa']] di ciò che potrebbe essere riguardato come [[stato di coscienza]], e suscettibile, perciò, di [[osservare]] il [[mondo esterno]] da un [[diverso]] [['angolo']] dello [[spazio-tempo]].
Il [[modello]] suddetto potrebbe rappresentare una [[iniziale]], [[idonea]] ed [[estensiva]] [[chiave di lettura]] per la [[fenomenica]] [[N.D.E.]] [[globalmente]] [[considerata]].
Queste [[fenomeniche]] pongono implicitamente anche l'ardua questione del [[confine]] fra il [[mondo]] [[quantistico]] e quello [[classico]].
Nulla, inoltre, si può dire sulla [[durata temporale]] del sopradetto [['campo quantistico di coscienza']], e se questo sia o meno, necessariamente, [[connesso]] alla [[complessità]] delle [[funzioni neocorticali]] o, al contrario, possa essere [[capace]] di [[vita autonoma]] ad un [[microlivello]] di [[realtà]].
Occorre, in ogni caso, riconoscere che l'[[ipotesi]] del [[livello quantistico della mente]] si trova ancora ad un [[livello]] [[iniziale]] di [[studio]]. Esso richiede un immenso spettro di [[studi]] [[sperimentali]] e [[concettuali]], e l'[[apporto]] di [[diverse]] ed [[eterogenee]] [[linee]] di [[ricerca]].
Considero appropriato concludere questa breve [[sintesi]] di [[studi]] con un [[pensiero]] di [[Sir]] [[John Eccles]], espresso in occasione di un lungo [[colloquio]] con [[Karl Popper]] avvenuto il 19 settembre 1974: 'Io ritengo che ci sia un [[mistero]] [[fondamentale]] nella mia [[esistenza]] che [[trascende]] ogni [[spiegazione]] [[biologica]] dello [[sviluppo]] del mio [[corpo]], [[incluso]] il mio [[cervello]]...e come non posso dare una [[spiegazione]] [[scientifica]] della mia [[origine]]...così non posso ritenere che questo meraviglioso [[dono]] di una [[esistenza]] [[cosciente]] non abbia alcun futuro, alcuna possibilità di un'[[altra]] [[esistenza]] in [[condizioni]] [[diverse]] non [[immaginabili]]...' " ([[Relazione]] [["NDE: modelli interpretativi a confronto"]], in [["Alle frontiere della coscienza"]], [[Atti del 15° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2011)</ref>
<ref>Sul [[tema]] della [[coscienza]] [[non-locale]] si è [[espresso]] anche [[Pim van Lommel]] in [["About the continuity of our consciousness"]]: http://www.iands.org/research/important-research-articles/43-dr-pim-van-lommel-md-continuity-of-consciousness.htlm</ref>
 
Il Crotone è stata la quarta squadra calabrese a raggiungere la seconda serie (dopo il [[Unione Sportiva Catanzaro|Catanzaro]], il [[Cosenza Calcio|Cosenza]] e la [[Associazione Sportiva Dilettantistica Reggio Calabria|Reggina]]) e, nel 2016, la terza squadra calabrese a raggiungere la [[Serie A]] (dopo il [[Unione Sportiva Catanzaro|Catanzaro]] nel 1971 e la [[Associazione Sportiva Dilettantistica Reggio Calabria|Reggina]] nel 1999).
E dunque, come afferma [[Mauro Milanesio]], "la [[morte]] consentirebbe a quello che potremmo definire [['corpo animico']] di [[entrare]], [[lasciando]] il [[corpo 'molecolare']], in un [[Universo]] [['altro']] con [[leggi]] [[fisiche]] [[diverse]], con [[diverse]] [[capacità]] [[percettive]], ma anche con [[ininterrotto]] [[flusso]] di [[coscienza]]" (salvo per chi, come si diceva, [[esperisce]] una [["fase di tolleranza"]] d'[[incoscienza]], [[prima]] del [[distacco effettivo]] del [["sé animico"]] e quindi dell'[[assumersi]] come [[coscienza animica]], [[nota]]).
 
Il miglior piazzamento di sempre in Serie B è il secondo posto raggiunto nel campionato [[Serie B 2015-2016|2015-2016]], che ha permesso ai ''pitagorici'' lo storico salto in Serie A. In tale campionato furono diverse le giornate in cui il Crotone era saldamente al comando della classifica; ma nell'ultima giornata perse il primato per una sola lunghezza a vantaggio del [[Cagliari Calcio|Cagliari]].
A questo punto, dunque, senz'altro, un altro [[interrogativo]] [[legittimo]] riguarda di che cosa, in quanto [[anima]] o [[spirito]], o [["corpo animico"]] al posto del [["corpo molecolare"]], si addiverrebbe ad essere [[costituiti]], e di che cosa sarebbe [[costituito]] l'[[ambiente]] entro il quale ci si [[ritroverebbe]] una volta [[sopravvissuti]] alla [[morte fisica]] (difatti, come fa notare [[Simone Venturini]], "allo [[stato]] [[attuale]] delle [[ricerche]] sembrerebbe [[possibile]] [[dire]] che le [[NDE]] sono [[costituite]] da una [[concomitanza]] di [[fattori]] non solo e non tanto [[situati]] nel [[cervello]] [[senza]] [[vita]] della [[persona]] [[morente]], ma anche e soprattutto da [[misteriosi]] [[elementi]] [[''esterni'']], la cui [[natura]] è ancora [[quasi]] [[totalmente]] [[da]] [[scoprire]]").
 
Con 12 stagioni in Serie B all'attivo, il Crotone ha disputato 496 partite nella serie cadetta, di cui 167 vinte, 143 pareggiate e 186 perse. Sono stati 593 i goal realizzati e 637 quelli subiti.<ref>{{Cita web|url=http://www.calciozz.it/team_competition.php?id_equipa=4443&id_comp=95|titolo=Statistiche Serie B|editore=http://www.calciozz.it/|accesso=24 ottobre 2015}}</ref>
[[Régis Dutheil]], [[Professore]] di [[Fisica]] e [[Biofisica]], ha sviluppato l'ipotesi della [[coscienza superluminosa]], che è basata su un [[modello]] dove la [[coscienza]] è un [[campo di materia tachionica]] - [[superluminosa]] - appartenente, sempre secondo [[Dutheil]], al vero [[Universo Fondamentale]], di cui il nostro [[mondo]] non sarebbe che una [[proiezione olografica sub-luminosa]].
 
Il Crotone ha inoltre preso parte a 15 edizioni della [[Coppa Italia]], conquistando il miglior piazzamento nell'edizione [[Coppa Italia 2011-2012|2011-2012]], con il raggiungimento del quarto turno, a ridosso degli ottavi di finale.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/coppe/2011/11/23/news/bologna_crotone_quarto_turno-25479521/|titolo=Il Bologna fa poker
[[Dutheil]] ha così generalizzato il [[modello olografico]] di [[David Böhm]], [[fisico quantistico]] presso la [[University of London]], e [[Karl Pribram]], [[neurofisiologo]] di [[Stanford]]<ref>Essi [[modelli]] sono egregiamente descritti, in maniera [[divulgativa]], nel volume [["Tutto è uno - L'ipotesi della scienza olografica"]] di [[Michael Talbot]], Editore Urra - Apogeo srl, 1997 (edizione originale [["The olografic universe"]], 1991).</ref>, che postula che, quello che noi chiamiamo [["reale"]], non è che una [[proiezione olografica]] di un [[Universo Fondamentale]], nel cui [[dominio di frequenza]] i [[tempi]] e lo [[spazio]] sono [[fusi]], e dove non esistono che [[onde]], che egli, [[Dutheil]], colloca in un'[[altra dimensione]].
Crotone a testa alta|editore=http://www.repubblica.it/|data=23 novembre 2011|accesso=24 ottobre 2015}}</ref> A partire dall'edizione [[Coppa Italia 2004-2005|2004-2005]], sono state disputate 24 partite, di cui 13 vinte, 2 pareggiate e 9 perse.<ref>{{Cita web|url=http://www.calciozz.it/team_competition.php?op=r&id_equipa=4443&id_comp=96|titolo=Statistiche Coppa Italia|editore=http://www.calciozz.it/|accesso=24 ottobre 2015}}</ref>
<ref>Qualcosa di sostanzialmente analogo è stato sostenuto anche dallo [[scrittore]], [[filosofo]] e [[parapsicologo]] [[ungherese]] [[naturalizzato]] [[britannico]] [[Arthur Koestler]], secondo cui le [[“persone eteriche”]] sono [[costituite]] di [[particelle subatomiche]] più [[sottili]] delle nostre, i [[neutrini]] (tesi sostenuta nel testo [[“Roots of Coincidence”]], [[“Le radici della Coincidenza”]], edito nel 1972 in USA per la Random House hardcover, e nel Regno Unito per la Hutchinson hardcover, non edito in italiano); e qualcosa di sostanzialmente analogo è stato sostenuto anche dal [[fisico]] [[Jean-Émile Charon]], nei suoi libri [["Lo spirito questo sconosciuto"]], Armenia Editore, 1979 (edizione originale [["L'esprit, cet inconnu"]], 1977) e [["Morte, ecco la tua sconfitta"]], Edizioni Mediterranee, 1982 (edizione originale [["MORT voici ta défaite"]], 1979): secondo [[Charon]], gli [[elettroni]], che [[entrano]] nella [[costituzione]] [[fisica]] del [[corpo]] [[umano]], sono, infatti, [[simili]] a [[minuscoli]] [[buchi neri]], e [[contengono]] un [[tempo]] e uno [[spazio]] [[diversi]] ma [[complementari]] [[rispetto]] a quelli [[normalmente]] [[noti]]. Questo [[spazio-tempo]] ha, in [[particolare]], la [[facoltà]] di [[memorizzare]], [[meditare]] e [[ragionare]], [[dimostrando]] quindi che nell'[[elettrone]] [[esistono]] [[qualità]] e [[caratteristiche]] di [[tipo]] [[spirituale]]. Dal momento, dunque, che lo [[spirito]] [[umano]] è [[composto]] di [[tali]] [[particelle]], che [[vivono]] in [[eterno]], ne [[consegue]] che anche lo [[spirito]] è [[eterno]].
E qualcosa di sostanzialmente analogo è stato sostenuto anche dal [[fisico]] e [[cosmologo]] (nonché [[ingegnere meccanico]] e [[Docente]] di [[Termodinamica]] e [[Meccanica dei Fluidi]]) [[Ronald Pearson]], nel suo libro [["Creation Solved?"]] ([["La creazione risolta?"]], edizione stampata in proprio, 2010, non ancora edito in italiano), in cui [[teorizza]] che la [[mente]] dev’essere [[parte]] della [[struttura]] dell’[[elemento di fondo]] [[onnipresente]], [[cosciente]] ed [[intelligente]] che [[esiste]] in [[tutto]] l’[[Universo]], e cioè l’[[”i-ther”]]; essendo l’[[”i-ther”]] [[imperituro]], ne consegue che la [[mente]] ha il [[grande]] [[potenziale]] di essere [[immortale]], al contrario del [[corpo]] [[materico]] e [[fisico]], [[cervello]] incluso. Peraltro, questo [[livello di realtà]] [[fondamentale]] ed [[assoluto]] ha una [[struttura simile]], alla [[rete neurale]] del nostro [[cervello]], e questo [[consente]] un’[[interconnessione]]. Questa [[mente]] [[individualizzata]] ha il [[potenziale]] di [[evolvere]] la propria [[intelligenza]], ed, inoltre, come una vera e propria [[centrale elettrica]], essa [[produce]] [[onde di energia]]. Sembra che questa [[intelligenza di fondo]], di cui la [[mente]] [[individualizzata]] è solo un [[aspetto]], [[organizzi]] le sue [[onde]] e le sue [[vibrazioni]] in modo da [[rendere]] [[illusoriamente]] [[visibile]] e [[concreta]], alla [[mente]] [[interconnessa]] col [[corpo-cervello]], la [[materia]] del nostro [[Universo]], ed in effetti ben sappiamo che ciò che noi [[osserviamo]] non è affatto la [[“vera realtà”]], quanto piuttosto una sua [[artefazione]] [[sensorialmente]] [[còlta]].
Peraltro, la [[visione]] di un [[Universo]] [[concepito]] come [[sostanza]] [[mentale]] non è certo nuova, è stata [[sostenuta]] anche, ad esempio, dal [[matematico]] e [[filosofo]] [[britannico]] [[William Kingdon Clifford]], dallo [[psicologo]] e [[statistico]] [[tedesco]] [[Gustav Fechner]], e dal [[gesuita]], [[filosofo]] e [[paleontologo]] [[francese]] [[Pierre Teilhard de Chardin]], come dai [[fisici]] dei [[quanti]], dai quali sono tratte queste [[affermazioni]]: "Sarebbe altamente desiderabile se [[fisica]] e [[psiche]] fossero da considerare [[aspetti]] [[complementari]] della [[stessa]] [[realtà]]" ([[Wolfgang Pauli]]), "gli [[stessi]] [[elementi]] [[costruiscono]] il [[Sé]] e il [[mondo]] [[esterno]]" ed "il [[mondo]] [[esterno]] e la [[coscienza]] sono la [[stessa]] [[cosa]]" ([[Erwin Schrödinger]]), "la [[coscienza]] e la [[materia]] sono [[aspetti]] [[differenti]] della [[stessa]] [[realtà]]" ([[Carl Friedrich von Weizsäcker]]), "il [[contenuto]] della [[coscienza]] è la [[realtà]] [[ultima]]" ([[Eugene Wigner]]), "l'[[Universo]] è da [[considerare]], sia pure ancora in modo [[imperfetto]] e [[inadeguato]], come un [[pensiero]]" ([[James Hopwood Jeans]]), "per concludere in maniera cruda: la [[sostanza]] del [[mondo]] è [[sostanza]] della [[mente]]" ([[Arthur Eddington]]); dello stesso avviso è anche il nostro [[medico]], [[biologo]] e [[neuroscienziato]] contemporaneo [[Antonio Giuditta]]: il suo assunto è "la [[mente]] come [[unica]] [[sostanza]] dell'[[Universo]], la [[materia]] come [[percezione]] del [[mondo]] [[esterno]] da [[parte]] del [[soggetto]]"; ed ancora: "Com'è stato possibile lasciare sullo sfondo che i [[componenti]] [[ultimi]] di [[tutte]] le [[entità]] dell'[[Universo]], [[viventi]] e [[inanimate]], non hanno nulla a che vedere con le [[proprietà]] [[assegnate]] alla [[materia]] dalla [[fisica]] [[classica]]?"; ed ancora: "Nel loro [[insieme]] le nostre [[considerazioni]] (si riferisce a [[pubblicazioni]] [[scientifiche]], [[nota]]) hanno [[suggerito]] che [[aspetti]] [[mentali]] sono stati effettivamente [[presenti]] sin dall'[[apparire]] delle [[particelle]] [[elementari]]", poiché "[[aspetti]] [[mentali]] [[commisurati]] alla [[primitività]] degli [[organismi]] sono (...) [[presenti]] anche in [[specie]] [[prive]] di [[sistema nervoso]], tra cui [[procarioti]], [[protisti]] e [[piante]]" (ma già [[Jung]] diceva "[[dobbiamo]] [[rinunciare]] [[completamente]] (...) alla [[rappresentazione]] di una [[psiche]] [[connessa]] con un [[cervello]] [[vivente]], e [[richiamare]] alla [[memoria]], piuttosto, il [[comportamento]] [['significativo']] o [['intelligente']] degli [[esseri]] [[viventi]] [[inferiori]] che non [[posseggono]] [[cervello]]. Ci troviamo qui assai più [[vicini]] al [[fattore]] [[formale]] che, come abbiamo detto, non ha [[niente a che fare]] con una [[qualche]] [[attività]] [[cerebrale]]", ed ancora "le [[osservazioni]] [[compiute]] da [[Karl von Frisch]] [[dimostrano]] l'[[esistenza]] di un [[pensiero]] e di una [[percezione]] [[transcerebrale]]"), e se "l'[[elaborazione]] dei [[dati]] [[sensoriali]] [[consente]] l'[[apprendimento]], la [[soluzione di problemi]] e la [[ritenzione delle corrispondenti memorie]] (,) [[processi]] [[analoghi]] sono stati [[descritti]] anche in [[piante]], [[organismi multicellulari primitivi]], [[protisti]] e [[procarioti]]. I [[relativi]] [[aspetti]] [[mentali]] bene [[evidenti]] nell'[[uomo]] [[suggeriscono]] che [[aspetti]] [[analoghi]] siano [[presenti]] anche in queste [[specie]], in misura [[proporzionale]] alla loro [[primitività]]", "si è quindi [[condotti]] a [[ritroso]] fino alle [[particelle elementari]], [[ubiquitari]] [[componenti]] della [[materia]] a cui sono da [[attribuire]] [[aspetti]] [[mentali]] di [[tipo]] [[estremamente]] [[primitivo]]. Si tratta di [[campi]] di [[energia]] e [[informazione]] che assumono [[comportamenti]] di [[particelle]] o [[onde]] [[radicalmente]] [[diversi]] da quelli degli [[oggetti]] [[studiati]] dalla [[fisica]] [[classica]]", e quindi "gli [[aspetti]] [[mentali]] delle [[particelle elementari]] [[rappresentano]] una [[conseguenza]] [[ineludibile]] della [[visione]] [[unitaria]] dell'[[Universo]] concepito come il [[prodotto]] di un'[[unica]] [[sostanza]]. Essi non possono che essere stati presenti sin dalla sua [[origine]], e devono quindi essere considerati [[presenti]] nelle [[particelle elementari]], che sono i [[primi]] [[componenti]] dell'[[Universo]]. Le [[particelle elementari]] [[identificate]] dagli [[strumenti]] dell'[[uomo]] si [[rivelano]] [[campi]] di [[energia]] e [[informazione]]. E' quindi [[concepibile]] che [[esse]] abbiano [[percepito]] le [[particelle]] del [[nascente]] [[oceano spazio-temporale]] come [[altri campi]] coi quali era [[possibile]] o [[vietato]] [[interagire]]. Se tali [[percezioni]] sono [[assimilate]] alle [[interazioni]] tra [[campi]] in [[contatto]] [[reciproco]], è difficile immaginare quale altro [[dispositivo]] avrebbe potuto [[percepire]] l'[[esistenza]] e le [[qualità]] di un [[campo estraneo]], se non un [[altro campo]] le cui [[funzioni]] venivano [[modificate]] dall'[[incontro]] con quel [[campo]]. Il [[campo]] assume quindi le [[potenzialità]] della più [[elementare]] [[unità percettiva]]. Inoltre, poiché gli [[incontri]] tra [[particelle elementari]] possono portare alla [[fusione]] dei loro [[campi]] e alla [[generazione]] di ampi più [[complessi]], la [[complessità]] delle [[unità percettive]] va [[crescendo]]. Non va dimenticato che [[energia]] e [[informazione]] dei [[campi]] via via più [[complessi]] si [[distribuiscono]] in parte sui [[più ampi]] [[domini]] delle [[neonate]] [[entità]]. Gli [[elettroni]] [[π]] ([[pi greco]]) dei [[composti]] [[aromatici]] del [[carbonio]] rappresentano la [[frazione]] di [[energia]] e [[informazione]] che si [[distribuisce]] sull'[[intero]] [[dominio]] [[molecolare]] di cui [[essi]] garantiscono [[unità]] e [[integrità]]. Essa può considerarsi l'[[anima]] della [[molecola]]. [[Ruoli]] [[equivalenti]] a quelli degli [[elettroni]] [[π]] ([[pi greco]]) sono da [[presupporre]] per [[tutte]] le [[entità]] [[generate]] dalle [[particelle elementari]], dal momento che ogni [[entità]] riesce a mantenere la sua [[identità]] solo grazie al suo [[supporto]] [[energetico/informazionale]]. Anche l'[[anima]] dell'[[uomo]] può essere [[equiparata]] alla [[presenza]] su tutto il suo [[corpo]] di una [[frazione]] dell'[[energia]] e dell'[[informazione]] [[originariamente]] [[presente]] nei suoi [[componenti]]. Lo [[studio]] delle [[entità]] [[inanimate]] e [[viventi]] [[derivate]] dalle [[particelle elementari]] [[procede]] nell'[[implicita]] e [[giustificata]] [[premessa]] che esse abbiano [[caratteristiche]] e [[funzioni]] [[specifiche]], vedi [[minerale]], [[macromolecola]] o [[mitocondrio]]. Bisognerebbe tuttavia non dimenticare che ognuna di esse è [[sorta]] dalla [[fusione]] di [[campi elementari]] che sono anche i [[componenti di base]] della [[mente]]. Da questo punto di vista, affermare che un [[organismo]] è fatto di [[cellule]], [[molecole]] e [[atomi]] ha un senso accettabile, ma superficiale. Bisognerebbe anche ricordare che ogni [[unità]] dell'[[Universo]] deve la sua [[esistenza]] alla [[temporanea]] e [[complessa]] [[fusione]] di uno [[straordinario]] [[insieme]] di [[particelle elementari]]. In questa [[prospettiva]], se tutte le [[costruzioni]] [[intermedie]] di un [[organismo]] fossero [[ridotte]] a un [[unico]] [[strato]] di [[particelle elementari]], esse [[genererebbero]] un [[sottilissimo]] e [[sterminato]] [[lenzuolo]]. Se si accetta la [[visione del mondo]] [[illustrata]] in queste [[pagine]] e [[sintetizzata]] nella [[formulazione]] di [[William Kingdon Clifford]] 'La [[mente]] è la [[sola]] [[fondamentale]] [[realtà]] dei più [[semplici]] [[elementi]] che [[costituiscono]] la [[sensibilità]] e il [[pensiero]] dell'[[uomo]][...] Il presumibile [[atomo]] [[basilare]] della [[sostanza]] [[mentale]] [[coincide]] con quello della [[materia]]. [[Esso]] ne [[costituisce]] l'[[entità fondamentale]], di cui l'[[atomo materiale]] è [[fenomeno]]', quali conseguenze essa comporta? Tra le più appariscenti, è bene iniziare con la difficoltà a immaginare la [[sostanza mentale]] delle [[particelle elementari]]. In questo tentativo, qualunque [[osservatore]] utilizza gli [[aspetti mentali]] dell'[[uomo]] come [[termine di riferimento]], ma si tratta di un [[punto di partenza]] [[ingannevole]] perché [[acquisìto]] dopo quasi [[14 miliardi di anni]] di [[evoluzione]]. In ogni caso, è difficile che difficoltà analoghe o maggiori non si presentino, quando si cerca di immaginare la [[sostanza materiale]], delle [[particelle elementari]]. Poiché [[esse]] si [[trovano]] al [[vertice]] di un [[cono]] [[evolutivo]] di [[straordinaria]] [[progressiva]] [[differenziazione]], credo sia [[preferibile]] [[cercare]] di [[immaginarle]] come le [[particelle]] [[prime]] e [[più]] [[indifferenziate]] di [[tutto]] il [[cosmo]]. La [[visione]] [[unitaria]] del [[mondo]] comporta la [[sostanziale]] [[scomparsa]] della [[dicotomia]] [[mente/materia]]. La [[mente]] appare come la [[sola]] [[realtà]], e la [[materia]] diviene l'[[apparenza]] che [[essa]] [[assume]] quando [[viene]] [[osservata]] dall'[[esterno]]. Pertanto, le cosiddette [[interazioni]] [[mente/materia]] [[presenti]] nel [[normale]] [[agire]] dell'[[uomo]], e in [[maniera]] più [[anomala]] nel caso delle [[interazioni]] [[telecinetiche]] (che [[Giuditta]] considera [[sufficientemente]] [[provate]], [[nota]]), vanno [[considerate]] come [[interazioni]] tra la [[mente]] [[evoluta]] dell'[[uomo]] e [[quelle]] molto più [[primitive]] degli [[oggetti]] cosiddetti [[materiali]]. Le [[interazioni]] tra [[soggetto]] e [[oggetto]] diventano più [[comprensibili]] se anche all'[[oggetto]] viene [[assegnata]] una [[sostanza mentale]]. (...) E' tuttavia [[innegabile]] che anche la [[visione unitaria del mondo]] brevemente [[descritta]] in queste [[pagine]], [[rappresenta]] solo un [[primo]] [[primitivo]] [[tentativo]] di [[rendere conto]] dei [[misteri]] del [[cosmo]]. La [[natura]] delle [[entità]] [[immateriali]] ([[mente]], [[spirito]], [[coscienza]]), della [[capacità]] di [[percepire]] il [[sé]] e l'[[altro da sé]], [[restano]] [[ignote]] e forse (per fortuna dell'[[umanità]]) [[inconoscibili]]." ([[Relazione]] [["Mente e materia: il messaggio dei Quanti"]], in [["Dimensioni sconosciute"]], [[Atti del 17° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2013)
Piuttosto in [[linea]] con [[Pearson]] e [[Giuditta]] è [[Massimo Teodorani]], [[astrofisico]] e [[divulgatore scientifico]] [[italiano]], il quale, pur [[senza]] [[ipotizzare]] di [[quale]] [[elemento]] vada ad [[essere]] [[costituita]], ritiene che l’[[ipotesi]] più [[accreditata]] sia che l’[[anima]] non sia altro che [[“informazione”]], cioè una [[specie]] di [[software]] che [[controlla]] un [[hardware]] (il nostro [[corpo]] o un [[corpo]] di [[qualunque altro tipo]]), e che poi, alla [[morte fisica]], [[essa]] [[vada]] a [[depositarsi]] [[altrove]] come [[“databank”]], per poi [[essere]] [[riattivata]] come [[software]] quando si [[rientri]] in un [[ciclo vitale]]. Egli [[ritiene]] che [[tutto questo]] [[sia]] un [[problema]] più che altro di [[biofisica quantistica]] e di [[“ingegneria informatica non-locale”]].
Ad ogni modo, dato che è proprio la [[natura modale]] di queste [[entità]] [[immateriali]], che è [[qui]] in [[causa]], tornando alla [[questione]] della [[sostanza]] del [[corpo etereo]], bisogna [[rilevare]] che qualcosa di sostanzialmente analogo agli [[assunti]] di [[Dutheil]] è stato [[sostenuto]] anche dalla nostra [[astrofisica]] [[Giuliana Conforto]] in suoi vari testi (in cui sostiene che la nostra vera [[identità]] è il [[corpo di Luce]], [[composto]] dai [[bosoni]] [["W+"]], [["W–"]] e [["Z"]]), e dal nostro [[Padre]] [[Ulderico Pasquale Magni]], tanto [[Sacerdote]] quanto [[scienziato]] ed [[epistemologo]] (Cfr. [["Padre Ulderico Pasquale Magni - Una vita di fede e di scienza"]], a cura di [[Paola Giovetti]], Edizioni Mediterranee, 2010), che sostiene: “…alla luce di tutto questo, abbreviando ogni discorso, potremmo dare una [[definizione]] della [[morte]]. La [[morte]] è l’[[epifania]] del [['corpo di luce']]. [[Dante]] ci darebbe la [[immagine]] della [['angelica farfalla']]. Ma, a parte il [[verme]] che sarebbe poi il [['corpo mortale']], il tema delle [[ali]] è troppo [[legato]] al [[concetto]] dell’[[aria]]. La [[luce]] è [[ben altra cosa]]. E lo vedremo tra poco. Nell’[[aria]] i [[suoni]] prendono il nome di [['fononi']] = [[fonos]] = [[suono]], [[voce]], [[vibrazione]] per via di [[atomi]] e di [[molecole]]. [[Fuori]] dell’[[aria]] i [[dominatori]] [[assoluti]] sono i [[fotoni]] = [[fos]], [[fotos]], [[fotografia]], [[fotogramma]]. Cos’è che [[vibra]]? Una volta si diceva l’[['etere']]. Cos’è l’[[etere]]? Mancando una sua [['definizione operativa']], la [[scienza]] di [[Occidente]] ha [[abbandonata]] la [[parola]], e si è [[concentrata]] sul [[termine]] [['fotone']]. [[Lunghezza d’onda]] e [[frequenza]] definiscono il [[fotone]]. E più ancora la sua [[definizione]] è data dalla [[velocità]]: la [[velocità della luce]], per l’appunto. Ma attenzione! Quando diciamo [['luce']] ci riferiamo solo ad un [[punto di partenza]]. Già la [[fisica]], se di rado nomina i [[takioni]], più frequentemente [[usa]] il [[termine]] [['superluce']] …”. Da non dimenticare, poi, gli [[psiconi]], che, secondo [[John Eccles]], sono, se non l'[[elemento costitutivo]], comunque l'[[elemento di raccordo]], della [[mente]] che viene a [[collegarsi]] al [[cervello]] [[fisico]].
Potrebbe [[creare]] un qualche [[imbarazzo]] [[constatare]] che [[Régis Dutheil]] [[sostiene]] che il [[“corpo di luce”]] di cui saremo [[composti]] una volta [[abbandonato]] il [[corpo fisico]] sia [[composto]] di [[tachioni]], mentre [[Arthur Koestler]] lo riteneva [[composto]] di [[neutrini]], mentre [[Jean-Émile Charon]] di [[elettroni]], mentre [[Ronald Pearson]] di un non meglio specificato [[“i-ther”]] (anche il nostro [[medico]], [[biologo]] e [[neuroscienziato]] [[contemporaneo]] [[Antonio Giuditta]], come visto, [[ritiene]] che l’[[Universo]] alla [[base]] sia [[“sostanza mentale”]], come [[Pearson]], e pare anche [[lui]] [[ventilare]] che l’[[anima]] sia [[composta]] di [[elettroni]], come [[Charon]], mentre anche il nostro [[astrofisico]] [[Massimo Teodorani]] [[ritiene]] che l’[[anima]] sia [[essenzialmente]] [[“informazione”]]), mentre per la nostra [[astrofisica]] [[Giuliana Conforto]] di [[bosoni]] [[“W+”]], [[“W–”]] e [[“Z”]], mentre per [[Padre]] [[Pasquale Ulderico Magni]] di [[fotoni]], ed ancor più [[specificamente]] di [[takioni]] (ed in questo si [[raccorderebbe]] con [[Dutheil]]), senza [[dimenticare]] gli [[psiconi]] di [[John Eccles]] come [[elemento]] [[costitutivo]] o comunque [[raccordante]], e gli [[elettroni]] dei [[microtubuli]] che [[costituirebbero]] la [[coscienza]] per [[Hameroff]] e [[Penrose]] (ed in questo vi sarebbe un’[[”trait d’union”]] con [[Charon]] e [[Giuditta]])...insomma, potrebbe non mancare la [[sensazione]] che [[regni]] una [[gran bella confusione]], e ci si potrebbe [[domandare]] come questi [[scienziati]] possano [[identificare]] il [[“corpo etereo”]], o comunque il [[suo]] [[collegamento]] col [[corpo fisico]], con [[elementi]] [[microcosmici]] [[differenti]]; ma il fatto è che [[queste]] sono, [[fino a prova contraria]], [[ipotesi]], [[modelli teorici]], [[interpretazioni]], ed [[ancora]] [[non sappiamo]] [[quale]] [[sia]] [[quella]] [[giusta]]. Questo, però, non può che [[essere]] da [[stimolo]] e [[sospingimento]] a [[raffronti]] e [[confronti]], anche se [[non]] [[si]] [[vede]] [[bene]] [[come]] [[possa]] [[essere]] [[valutata]] [[empiricamente]] la [[composizione]] di un [[elemento]] [[così]] [[sfuggente]]. Di certo questi [[modelli teorici]] ci [[aiutano]] comunque a [[creare]] un [[campo concettuale]], anche [[scientifico]], [[dotato]] di una sua [[plausibilità]].</ref>
 
=== Statistiche individuali ===
Nel [[dominio di frequenza]] dell'[[Universo Fondamentale]], tutti gli elementi esistono senza [[connotazioni]] [[spaziali]] e [[temporali]].
[[File:Antonio Galardo.jpg|thumb|[[Antonio Galardo (calciatore)|Antonio Galardo]], recordman di presenze con i calabresi.]]
Il calciatore con più presenze nella storia dei ''Pitagorici'' è [[Antonio Galardo (calciatore)|Antonio Galardo]], per anni capitano del club, che vanta 401 gare ufficiali dal [[1995]] al [[1998]] e dal [[2002]] al [[2015]]. L'ultima gara giocata da Galardo, è stato l'incontro di [[Coppa Italia 2015-2016|Coppa Italia]] del 9 agosto 2015 contro la [[Feralpi Salò]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ilcrotonese.it/crotone-avanti-quante-emozioni-per-lultima-di-galardo/|titolo=Crotone avanti, quante emozioni per l’ultima di Galardo|editore=http://www.ilcrotonese.it/|data=9 agosto 2015|accesso=20 ottobre 2015}}</ref>
 
I 28 gol in 31 partite segnati da [[Andrea Deflorio]] nella stagione [[Serie C1 1999-2000|1999-2000]] in [[Serie C1]] rappresentano un record assoluto di marcature per la terza serie italiana.<ref name=deflorio/> L'attaccante è anche il miglior marcatore di sempre in Serie C della storia del Crotone e il miglior marcatore di sempre con 54 reti in 103 presenze con una media gol di 0,52.<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2003/10/04/CS3PO_CS301.html?refresh_ce|titolo=Deflorio capofila degli ex|editore=http://ricerca.gelocal.it/|data=4 ottobre 2003|accesso=20 ottobre 2015}}</ref>
[[Dutheil]] suggerisce che le [[percezioni]] che si producono durante le [[NDE]] siano [[ologrammi "del secondo tipo"]].
 
I migliori marcatori in un'unica stagione di Serie B sono il brasiliano [[Caetano Calil]] nella stagione [[Serie B 2011-2012|2011-2012]], e [[Camillo Ciano]] nella stagione [[Serie B 2014-2015|2014-2015]], hanno siglato entrambi 17 reti.<ref name=cianogab>{{Cita web|url=http://www.serieb24.com/campionato-serie-b/ciano-l-uomo-dei-record-del-crotone-eguagliati-i-brasiliani-gabionetta-e-calil-14535.html|titolo=Ciano, l’ “Uomo dei record” del Crotone: eguagliati i brasiliani Gabionetta e Calil|editore=http://www.serieb24.com/|data=7 maggio 2015|accesso=20 ottobre 2015}}</ref> In coabitazione con Ciano, è [[Denilson Gabionetta]] il miglior marcatore di sempre nella serie cadetta con 27 reti in 93 presenze,<ref name=cianogab/> davanti a Deflorio (26 reti).<ref>{{Cita web|url=http://www.fccrotone.it/component/news/2559/gabionetta-supera-deflorio-e-lui-il-re-dei-bomber-in-b-con-la-maglia-del-crotone.html|titolo=Gabionetta supera Deflorio, è lui il re dei bomber in B con la maglia del Crotone|editore=http://www.fccrotone.it/|data=4 maggio 2013|accesso=20 ottobre 2015}}</ref> Attualmente il calciatore in rosa con più presenze in Serie B è l'attaccante [[Pietro De Giorgio]], con 201 gare e 14 reti.<ref>{{Cita web|url=http://www.calciozz.it/player_compet_detail.php?id=89435&competicao_id=95&equipa_id=4443|titolo=Pietro De Giorgio|editore=http://www.calciozz.it/|accesso=24 ottobre 2015}}</ref>
"Molti testimoni dicono di essere stati accolti da parenti deceduti che assumevano spesso l'aspetto che avevano da vivi, o anche di quando erano giovani. Vi sono molte visioni di paesaggi magnifici, di fiumi, di prati, di fiori multicolori, ecc. Pensiamo che tutte queste immagini siano degli [[ologrammi]] [[creati]] dal [[pensiero]] del [[defunto]]. Li abbiamo chiamati [[ologrammi del secondo tipo]] per distinguerli dagli [[ologrammi]] nei quali ci [[rappresentiamo]] nel nostro [[mondo vivente]], che sono gli [[ologrammi di base]], ovvero gli [[ologrammi del primo tipo]]. Questi [[ologrammi del secondo tipo]] sarebbero [[immagini]] destinate ad [[adattare]] il [[testimone]], il [[defunto]], alla [[nuova esistenza]] nel [[mondo]] cosiddetto [[della morte]], cioè nel [[mondo superluminoso]], per evitare che la [[transizione]] sia troppo brutale tra un [[mondo di immagini]], un [[mondo di ologrammi]] come lo ha conosciuto sino a quel momento, ed un [[mondo di pura astrazione]] che dovrebbe essere il cosiddetto [[mondo della morte]]. Questi [[ologrammi del secondo tipo]] sarebbero un [[mezzo di transizione]] piuttosto caratteristico delle [[esperienze di morte imminente]] e di quello che deve succedere immediatamente dopo la [[NDE]], prima che la [[coscienza]] del [[defunto]] non penetri oltre, nel [[mondo superluminoso]]."<ref>Cfr. [[Régis e Brigitte Dutheil]], [["L'homme superlumineux"]], [["L'uomo superluminoso"]] (1990) e [["La médecine superlumineuse"]], [["La medicina superluminosa"]] (2006), Sand Editions, non editi in italiano. Cfr. anche [[Evelyn Elsaesser Valarino]], [["D'une vie à l'autre"]], [["Dall'altra parte della vita"]] (1999), Devry Editions, e [["Le pays d'Ange"]], [["Il Paese dell'Angelo]] (2009), Editions Les Presses du Midi, non ancora editi in italiano.</ref>
 
Di seguito le top 10 dei primatisti di presenze e reti.
Anche la [[Dottoressa]] [[Isabella Barajon]]<ref>Vedere le sue [[referenze]] alla [[nota]] [[22]].</ref> afferma che "pare che questa condizione di [[vita]] [[simil-terrena]] si realizzi per evitare una sorta di [[shock]] da [[cambiamento]] di [[situazione]] (vivo-morto) troppo [[repentino]].<ref>Relazione [["Anatomia umana oltre frontiera"]], in [["Sopravvivere. Il velato destino della personalità"]], [[Atti dell'11° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2007.</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:370px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=FC Crotone Logo.png|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=red|font-size=120%|titolo= Record di presenze |contenuto=
*401 {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Galardo (calciatore)|Antonio Galardo]] <small>(1995-1998, 2002-2015)</small>
*207 {{Bandiera|ITA}} [[Alfredo Cardinale]] <small>(1999-2007)</small>
*202 {{Bandiera|ITA}} '''[[Pietro De Giorgio]]''' <small>(2010-2017)</small>
*200 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Rossi (calciatore 1974)|Francesco Rossi]] <small>(2002-2008)</small>
*196 {{Bandiera|ITA}} Roberto Golfarini <small>(1962-1969)</small>
*183 {{Bandiera|ITA}} Dino Paolini <small>(1959-1967)</small>
*172 {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Porchia]] <small>(2000-2005)</small>
*168 {{Bandiera|ITA}} [[Domenico Giampà]] <small>(1996-1998, 1999-2002)</small>
*157 {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Abruzzese]] <small>(2009-2014)</small>
*154 {{Bandiera|ITA}} Ivano Francia <small>(1961-1965)</small>
 
}}
Secondo un altro [[modello]], invece, le [[esperienze sensoriali di ordine trascendente]] [[vissute]] dai [[soggetti]] esperienti un'[[NDE]] sarebbero dovute al fatto che non si sia ancora realizzata una [[morte effettiva]], ovverosìa che il cosiddetto [[corpo sottile]] sia ancora [[legato]] al [[corpo fisico]] per mezzo del cosiddetto [[cordone d'argento]], e che dunque questi riportati nelle [[NDE]] siano essenzialmente [[vissuti animici]] (intendendo l'[[anima]] come [[strumento di raccordo]] tra lo [[spirito]] come [[io imperituro]] ed il [[corpo fisico]]), piuttosto che non effettivamente [[spirituali]].
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:370px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=FC Crotone Logo.png|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=red|font-size=120%|titolo= Record di reti |contenuto=
* 54 {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Deflorio]] <small>(1999-2002)</small>
* 38 {{Bandiera|ITA}} Giuseppe Tortora <small>(1981-1982, 1984-1985, 1997-1999)</small>
* 30 {{Bandiera|ITA}} [[Camillo Ciano]] <small>(2011-2013, 2014-2015)</small>
* 28 {{Bandiera|BRA}} [[Caetano Prósperi Calil]] <small>(2008-2009, 2011-2013)</small>
* 27 {{Bandiera|BRA}} [[Denilson Gabionetta]] <small>(2009-2010, 2011-2013)</small>
* 24 {{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Ambrosi]] <small>(1998-1999, 2000-2001)</small>
* 23 {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Porchia]] <small>(2000-2005)</small>
* 22 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Piras]] <small>(1976-1978)</small>
* 22 {{Bandiera|DZA}} [[Abdelkader Ghezzal]] <small>(2005-2006, 2007-2008)</small>
* 21 {{Bandiera|ITA}} [[Edoardo Artistico]] <small>(2001-2003)</small>
 
}}
Nel caso di [[effettiva]] [[scissione]] del [[cordone d'argento]], cioè di [[effettiva]] [[morte fisica]], invece, vi sarebbe una [[primissima fase]] di [[disorientamento]] (ma molto variabile, come [[vissuto soggettivo]], da caso a caso), della durata di [[due o tre giorni]], senza particolari [[riferimenti]] [[sensoriali]] ed [[ambientali]], dopodiché lo [[spirito]] entrerebbe in una [[fase di letargo]], di [[durata variabile]] ma [[mediamente orientabile]] sulla [[quarantina di giorni]], entro la quale [[metabolizzerebbe]] l'[[esistenza appena vissuta]], "spurgandosi" anche dei [[retaggi]] e delle [[sovrastrutture]] dell'[[ego]] della sua ultima [[personalità]] [[storica]] in [[Terra]], per poi [[risvegliarsi]] con un [[bilancio chiaro]], molto più [[approfondito]] della [[visione panoramica]] tipica dell'[[NDE]].
</div>
{{clear}}
 
== Tifoseria ==
A quel punto egli potrebbe [[dinamicizzarsi]], rispetto al suo [[complesso animico]] (definito [[anima]] per semplicità, ed implicante i vari [[corpi sottili]], che lo [[spirito]] manterrebbe per tutto il [[ciclo incarnativo terrestre]], implicante mediamente una [[trentina]] d'[[incarnazioni]]) più o meno liberamente, cioè potrebbe più o meno liberamente calarsi in un [[ambiente sensoriale]] del tipo di quello osservato dai [["ritornati"]] esperienti un'[[NDE]], ed anche da ciò [[astrarsi]] [[essenzializzandosi]] completamente in una [[condizione]] di [[piena coscienza interiorizzata]], che però non gli impedirebbe un'[[interazione]] con le [[entità]] altre da lui ed a lui simili e con la [[realtà generale]] altra da lui, avendo sempre però il [[Divino]] come [[modello]] di [[riferimento ultimo]].<ref>Questa è la [[posizione]] che pare essere stata espressa dalla cosiddetta [["Entità A"]] in un caso di [[alta medianità]], cfr. [["Rapporto dalla dimensione X"]], di [[Giorgio di Simone]] ed [[Entità A]], Edizioni Mediterranee, 1973. E’ comunque necessario spendere qualche parola specifica, sul caso dell'[["Entità A"]] e di [[Corrado Piancastelli]] (il suo [[medium]]), che, assieme a quello del [[Cerchio Firenze 77]], è sicuramente la realtà [[medianica]] più significativa che si sia avuta in [[Italia]].
=== Storia ===
Nel caso dell'[["Entità A"]], a differenza del [[CF77]], abbiamo però anche un [[medium]] che per mezzo secolo si è lasciato scientificamente investigare in tutti i modi possibili, caso fino a prova contraria unico al mondo, in questo senso.
{{Galleria
Si è andati dall'[[analisi vocale]] all'[[Istituto]] [[Galileo Ferraris]] di [[Torino]], che ha utilizzato il metodo [["Voice Print"]] valido anche per [[analisi giudiziarie]] in [[Tribunale]], ove si è potuto stabilire che le [[voci]] di [[Andrea]] ([[Entità A]]) e [[Corrado]] (il [[medium]]) sono [[strutturalmente]] [[diverse]], alle [[alterazioni]] [[cardiopressorie]] in [[stato]] di [[trance]] che escludono una [[normale]] [[coscienza]] che pur sappia ben simulare, nel corso di settant'anni, una [[voce]] [[strutturalmente]] [[diversa]], al [[Test]] di [[Rorschach]] che ha evidenziato la piena [[salute mentale]] del [[medium]] (assenza persino di "normale" [[nevrosi]]; anzi, era pure [[psicoterapeuta]]), all'[[analisi linguistica comparata]] che dovrebbe avere un valore approssimato a quello dell'[[impronta digitale]] per l'[[identificazione]] d'un [[individuo]] rispetto ad un altro, e che ha evidenziato una netta [[autonomìa]] [[linguistica]] di [[Andrea]] (più di 9000 vocaboli) rispetto a [[Corrado]] (poco più di 2000 vocaboli) e anche al ricercatore [[Giorgio di Simone]], ma soprattutto lo [[studio]] [[elettroencefalografico]] che ha evidenziato un [[tracciato]] di [[onde alfa]] mentre si svolgeva una [[serrata]] [[attività]] [[dialettica]] da parte di [[Andrea]], e quindi a monte si suppone [[ragionativa]]; eppure il [[cervello]] di [[Corrado]] era a [[riposo]], ed anzi teneva gli [[occhi aperti]] senza che il [[tracciato]] si [[desincronizzasse]], cosa che riesce solo a [[monaci buddhisti]] dopo un lunghissimo [[tirocinio]] [[meditativo]].
|larghezza = 300
Che si sappia, l'[[inconscio]] si esprime per [[immagini]], [[simboli]], dunque come avrebbe potuto, la sua [[mente inconscia]], non mettere in gioco, a livello [[cerebrale]], nel momento in cui avesse preso ad [[esprimersi]] in modo [[razionalmente]] [[articolato]], il normale [[tracciato]] di [[onde beta]] proprio a chi è [[concentrato]] su un qualche [[problema]], [[astratto]] o meno che sia?
|titolo =
Si aggiunga che, nonostante anche una grande variabilità dei presenti alle [[sedute]], la [[personalità]] e la [[visione del mondo]] di [[Andrea]] si è sempre mantenuta [[peculiare]] ed [[inconfondibile]].
|align = right
Siamo di fronte ad una vera e propria [[dottrina]] [[organica]] [[coerente]] andata costituendosi nel corso di [[settant'anni]] di [[comunicazion]]i, evento unico, nella [[storia]] del [[paranormale]].
|sfondo = (predefinito è bianco)
[[Settant'anni]] di [[comunicazione]], oltre [[1500]] [[ore]] di [[registrazione]] (più di [[mille]] [[sedute]] della durata media di [[un'ora e mezza]]), [[20.000]] e più [[pagine]] di [[trascrizione]] delle [[sedute]] medesime, rappresentano una mole di materiale che, comunque anche e soprattutto per [[qualità]] [[intrinseca]], non può essere liquidata con un’alzata di spalle. Anzi, questo [[caso]], stante la sua [[durata]], si presenta come particolarmente [[forte]] quale [[contrapposizione]] all'[[idea]] che la [[sopravvivenza]] alla [[morte fisica]] sia comunque [[molto limitata]], cioè che l'[[autocoscienza]] si [[trasferisca]] nei [[corpi sottili]] i quali finiscano poi per [[dissolversi]] in un [[tempo]] [[relativamente]] [[breve]], [[nullificando]] così l'[[autocoscienza]] stessa.</ref>
|bordo = (predefinito è nero)
|File:Curva sud Crotone-Cagliari 3-1.jpg|Coreografia durante Crotone-[[Cagliari Calcio|Cagliari]]: prima giornata di ritorno della [[Serie B 2015-2016]]
|File:Curva stadio Crotone.jpg|La curva sud durante lo spareggio play-off contro la [[Viterbese Calcio|Viterbese]] del [[2004]]
|File:Targa curva Giorgio Manzulli.jpg|La targa ricordo posta all'ingresso della ''Curva Sud''
}}
La tifoseria crotonese, conosciuta anche come "[[Pitagorica]]", ha come principale [[ultras|gruppo organizzato]] la "Curva Sud Crotone", nata in seguito alle varie leggi adottate per contrastare il fenomeno ultras in [[Italia]], intorno al 2007. Essa nasce dalle ceneri di "Nasty Boys", "Crotoniati" e "Vecchio Stampo", con diverse sezioni sparse in tutta la [[Provincia di Crotone|provincia]].
 
Il tifo organizzato crotonese nasce negli anni settanta, quando nel settore distinti furono costituiti i due gruppi "Commando Ultrà" e "Teddy Boys" che poi si fonderanno in un unico gruppo nella stagione 1984/85. Negli anni ottanta vi erano altri gruppi che riportavano al Commando come i "Fighters". Tra l'1988 e il 1992, il gruppo vede un periodo di crisi dovuto ai pessimi risultati sul campo con conseguente fallimento dell'U.S. Kroton. La svolta avviene agli inizi degli anni 90 oltre al già noto "CUTB" si affianca la "Fossa Ionica" che in seguito diventerà il gruppo portante del tifo crotonese rinominandosi "Nasty Boys". In quel periodo sono moltissimi i gruppi attivi che riportano ai Nasty Boys, ed è a seguito di numerose modifiche all'impianto che i supporters rosso-blu sposteranno diverse volte la propria postazione passando dai distinti alla curva sud soprannominata "curva matta", nella stagione 99-2000 si sposterà nella curva nord e nella stagione 2000-01, terminati i lavori dell'impianto, si stabilirà definitivamente nell'attuale Curva Sud. Nel 2007 viene stravolto il mondo ultras, i Nasty Boys rimarranno nella sud fino al loro 15º anno di permanenza nel 2011, dopo di che avviene un cambio generazionale.
Resta controverso, peraltro, se, con questo [["Divino"]], vi sia un [[ricongiungimento ultimo]], o meno.<ref>Ad esempio, nelle due principali [[scuole medianiche]] sorte in Italia, quella dell'[["Entità A"]] e quella del [["Cerchio Firenze 77"]], vi è questa [[discordanza]], poiché nel primo caso vi sarebbe un [[perpetuo divenire evolutivo]] senza un [[ricongiungimento]] che implicherebbe una [[morte spirituale individuale]] e quindi renderebbe vano tutto l'[[iter evolutivo]] stesso, mentre nel secondo caso si addiverrebbe effettivamente a questo [[rincongiungimento]]. Merita di essere [[menzionata]] anche la [[posizione]], al riguardo, di [[Gustavo Adolfo Rol]], secondo la quale l'[[anima]] [[post-mortem]] si [[ricongiungerebbe immediatamente]] al [[Divino]], senza alcuna [[reincarnazione]] (mentre le due [[scuole]] appena citate sono entrambe [[reincarnazioniste]]), mentre lo [[spirito intelligente]], caratteristico del solo [[essere umano]], sarebbe la [[forza eterica]] che, permanendo un certo tempo in [[ambiente terrestre]], consentirebbe una serie di [[fenomeni paranormali]] dei quali lui stesso si rendeva [[protagonista]]. E' chiaro che, in questo caso, si ha un'inversione dei termini [[anima]] e [[spirito]], rispetto al loro [[significato intrinseco]] dianzi esposto come [[dottrina]] dell'[[Entità A]]. Resta da menzionare un [[modello]] di [[sopravvivenza]] [[élitario]], il cui principale esponente è stato [[René Guénon]], secondo cui [[sopravvive]] e [[si riunisce in Dio]] solo chi ha raggiunto un grado di [[illuminazione]] nella sua vita terrena, per gli altri i [[corpi sottili]] o [[residui psichici]] del [[complesso animico]] scompaiono senza alcuna [[scintilla imperitura di base]], e, quindi, non resta nulla. Occorre rilevare che, per supportare questa bizzarra convinzione (che, però, può giustificare e può essere funzionale a tutto un [[iter]] [[iniziatico]] come quello della [[Massoneria]], cui [[Guénon]] apparteneva, e allora si può comprendere la convenienza del sostenere queste tesi), occorre operare una [[selezione]] del tutto [[arbitraria]], delle varie [[fonti]] [[sacre]], [[iniziatiche]] ed [[esoteriche]]; al, contrario, invece, della pretesa, da questa [[scuola]] (detta [["tradizionalista"]] o anche [["perennialista"]]) avanzata, di costituire un [["corpus"]] di [[conoscenza]] [[unico]].</ref>
 
Altro gruppo organizzato attivo è la "Curva Nord", nata dalle ceneri della "Gioventù Pitagorica". La Gioventù Pitagorica nasce nel 1997, nel 2004 viene rigenerato come "Assenze Arbitrarie" passando dalla Curva Sud ai Distinti, dal 2011 milita in Curva Nord, non ha un nome preciso, è conosciuto semplicemente come "gruppo della nord".
Ad ogni modo, pur senza giungere a porsi [[interrogativi]] [[escatologici]] come i summenzionati, se interpellati su tali spiegazioni, i reduci da una [[NDE]], pur comprendendo la necessità e il desiderio di cercare un’[[interpretazione razionale]] a quanto da loro vissuto, ribadiscono come, nella loro [[percezione]], la loro esperienza sia stata interpretata come [[pienamente reale]], e non un'[[ingannevole apparenza]] indotta da [[fattori]] [[endogeni]] o [[esogeni]].
 
La curva sud dello [[Stadio Ezio Scida]] è intitolata dal [[2001]] a Giorgio Manzulli<ref name="Stadio Ezio Scida"/>, tifoso rossoblu deceduto tragicamente.
D'altra parte, naturalmente, la [[soggettività]] del vissuto non potrebbe esser considerata [[scientificamente]] [[attendibile]], se non fosse, per l’appunto, per ciò che, da questa [[soggettività]], esula: e, cioè, i summenzionati [[riscontri veridici]] in [[OBE]] da [[NDE]] nella [[fase autoscopica]] ( ed anche eventi appresi nella [[fase trascendentale]] di cui il [[rianimato]] non avrebbe potuto essere a conoscenza, come un congiunto defunto nel frattempo: una testimonianza del genere si trova nel volume [[“Oltre la vita – Testimonianze di pre-morte. Testimonianze autentiche di esperienze reali di persone dichiarate clinicamente morte e poi tornate alla vita. Come si identifica la pre-morte: i nove requisiti. Statistiche. Interpretazioni scientifiche: psichiatriche, psicologiche, farmacologiche. Come cambia la vita dopo l’esperienza di pre-morte, ecc. ecc.”]], di [[Lucia Pavesi]], Giovanni De Vecchi Editore S.p.A., 1993, ed [[Allan Kellehear]] <ref> [[Laureato]] in [[Sociologia]] presso l'[[Università]] del [[New South Wales]], vi ha conseguito il [[Dottorato]]. [[Titolare]] della [[Cattedra]] di [[Sociologia]] presso importanti [[Scuole]] di [[Scienze Sociali]] internazionali, è stato [[Docente]] di [[Cure Palliative]] presso la [[Trobe University]] a [[Bundoora]] ([[Australia]]) e alla [[Facoltà]] di [[Medicina]] dell'[[Università]] di [[Melbourne]] (1998-2006), dopodiché [[Professore]] di [[Sociologia]] presso l'[[Università]] di [[Bath]] ([[Regno Unito]]) (2006-2011), poi [[Professore]] presso il [[Dipartimento]] di [[Salute Comunitaria]] e [[Epidemiologia]] presso la [[Dalhousie University]] di [[Nova Scotia]], [[Canada]] (2011-2013). Durante questi periodi è stato anche (2003-04) [[Visiting Professor]] di [[Studi Australiani]] presso l'[[Università]] di [[Tokyo]] in [[Giappone]], e quindi (2009) [[Distinguished Lecturer]] presso la [[William J. Clinton Presidential Center]] e [[Clinton School of Public Service]], presso l'[[Università]] di [[Arkansas]], [[USA]]. Attualmente è [[Professore]] di [[Salute Comunitaria]], [[Scuola]] di [[Sanità]] e d'[[Istruzione]] presso la [[Middlesex University]] ([[Regno Unito]]), nonché [[Accademico]] dell'[[Accademia delle Scienze Sociali]] nel [[Regno Unito]]. Autore di molti importanti saggi, con il suo libro [["NDE fra medicina e religione"]] si è imposto come massimo esponente dell'interpretazione [[sociologica]] sul tema. </ref> commenta questi casi così: "Comunque le situazioni in cui i soggetti con [[NDE]] giungono a conoscere qualcosa di un amico e di un parente deceduto durante o dopo che erano entrati in [[coma]] sono altamente indicativi: se non proprio di [[sopravvivenza]], almeno forse di un qualche genere di [[telepatia da crisi]]." <ref> Relazione [["Potrebbe esserci più di un tipo di NDE? Alcune possibilità fenomenologiche"]], in [["Sopravvivere. Il velato destino della personalità"]], [[Atti dell'11° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2007. </ref>)
 
=== Gemellaggi e rivalità ===
I [[riduzionisti]] si oppongono a questi [[riscontri]] affermando che sono solo [[aneddotici]], ma la massa che ne è stata tratta ed in particolare alcuni eventi di punta (tra i quali quelli citati dal Professor [[Facco]]) rendono questa spiegazione alquanto debole e problematica, se non francamente insostenibile, come a giudizio di [[Facco]] stesso.
{{vedi anche|Derby calcistici in Calabria}}
I tifosi crotonesi sono gemellati con quelli del [[Catania Calcio|Catania]]<ref name="Tifonet">[http://www.tifonet.it Tifonet]</ref><ref name="Tifoserie Calabresi">[http://www.biangoross.com/viewtopic.php?f=85&t=2889&sid=0159e05cb55639b046d64ac147368ff5 Tifoserie Calabresi]</ref> e dell'[[Empoli Calcio|Empoli]]. Hanno inoltre rapporti d'amicizia con quelli della [[Cavese Calcio|Cavese]]<ref name="Tifonet" /> e del [[Cosenza Calcio|Cosenza]]<ref name="Tifonet" />, All'estero amicizia con i greci del [[Panachaiki F.C.|Panachaiki]].
 
Le rivalità maggiori sono verso le corregionali del [[Catanzaro Calcio|Catanzaro]]<ref name="Tifonet" /><ref name="Tifoserie Calabresi" />, della [[Reggina Calcio|Reggina]]<ref name="Tifonet" /><ref name="Tifoserie Calabresi" /> e della [[Vigor Lamezia]]<ref name="Tifonet" /><ref name="Tifoserie Calabresi" />.
==La storia del fenomeno, con bibliografia italiana commentata==
 
Contro il Catanzaro si gioca il "Derby dell'ex Provincia di Catanzaro", infatti la città di Crotone è stata fino al 1992 nella provincia di Catanzaro, per questo motivo la "rivalità" ha sapori antichi, soprattutto da parte della vecchia generazione crotonese. In totale Catanzaro e Crotone si sono incontrate per ventisette volte, prima del derby del 17 ottobre [[2005]], vinto per 1-0 dal Catanzaro, alcuni tifosi del Catanzaro avrebbero lanciato oggetti contro automobili, furgone e pullman degli avversari, episodio eclatante il lancio di una [[bomba Molotov]] su uno dei pullman.<ref>[http://www.tifonet.it/notizie/catanzaro-crotone-feriti-5-tifosi-crotonesi-15747 TIFO-Net / Catanzaro-Crotone: feriti 5 tifosi crotonesi]</ref><ref>[http://www.tifonet.it/notizie/scontri-catanzaro-crotone-s-indaga-15789 TIFO-Net / Scontri Catanzaro-Crotone, s'indaga]</ref> Mentre contro la Reggina si gioca il "Derby della Magna Grecia"<ref>[http://www.passionemaglie.it/2012/04/la-reggina-indossa-la-calabria-nel-derby-con-il-crotone/ La Reggina “indossa la Calabria” nel derby con il Crotone]</ref> e si è disputato in [[Serie B]] a partire dal [[2001]] dove la rivalità si accese. La vittoria del Crotone nel 2014 in casa della Reggina per 4-1 sancì la retrocessione in [[Serie C]] della società dello stretto.<ref>[http://www.tuttomercatoweb.com/serie-b/?action=read&idnet=dHV0dG9iLmNvbS02MDQyNQ Crotone, Mazzotta: "A Reggio Calabria per sfatare il tabù!"] Tuttomercatoweb.com</ref> Ad oggi sono stati dodici gli incontri in Serie B, trentuno in Serie C e due nella [[Coppa Italia 2013-2014|Coppa Italia]] 2006 e 2013. Con il Lamezia il campanilismo era presente già negli anni '60-'70, raggiunge l'apice negli anni 90 quando i lametini esposero striscioni offensivi contro la città di Crotone. L'ultima sfida risale alla Serie D del 1996.
Venendo qui a citare in ordine sostanzialmente cronologico rispetto all’edizione originale, a parte un paio di eccezioni giustificate nel loro proprio merito, i testi sulle esperienze di premorte editi in italiano (che, salve rarissime eccezioni, saranno i veri e propri volumi editi dalla nostra editoria, diversamente, tentando di tener conto anche di tutti gli articoli e saggi vari in argomento, la bibliografia, anche solo italiana, diverrebbe sterminata ed incatalogabile), con relativi commenti (mentre in fondo la stessa bibliografia verrà presentata scarnamente e senza commenti), occorre rilevare anzitutto che di queste esperienze si ha notizia sin da tempi assai remoti, e si può riconoscere come antesignana di tutte le NDE (anche se in effetti si tratterebbe d’una resurrezione in piena regola, che peraltro non sarebbe neanche l’unica, come può essere osservato in casistica – [[Delog Dawa Drolma]]<ref>Vedere più avanti.</ref>, [[George Rodonaia]]<ref>Da [[“La Pagina degli Amputati”]] del [[Dottor]] [[Claudio Pisani]], [[sito]] [[no profit]] e [[liberamente]] [[fruibile]]: [[LA NDE DEL DOTTOR GEORGE RODONAIA: MORTO PER TRE GIORNI E RESUSCITATO SUL TAVOLO AUTOPTICO!]] (28/10/1999) - Apro la serie delle [[traduzioni]] delle [[NDE]] raccolte da [[Kevin Williams]] con la più [[incredibile]] e la più [[inesplicabile]] storia di [[sopravvivenza]] mai avvenuta dopo quella di [[Gesù Cristo]].
La [[differenza]] è che, mentre la [[storia]] di [[Cristo]] è [[suffragata]] da [[pochissime]] [[prove]] [[obiettive]] se si eccettua la [[Sacra Sindone]], che sarebbe [[autentica]] al [[99%]], quella del [[Dottor]] [[Rodonaia]] è autenticata da [[certificati di morte]] e [[referto autoptico]] ([[parziale]], in quanto l'[[operazione]] non venne portata a termine per...mancato consenso da parte della...mancata [[salma]]!). Se aggiungo poi che il [[Dott.]] [[Rodonaia]] è tuttora vivente (ha poi definitivamente [[lasciato il corpo]] nel [[2004]], nota), agli [[scettici]] non resta che [[prendere]] l'aereo ed andare ad [[intervistarlo]] in [[USA]]!
Ecco alcune [[note]] [[biografiche]] ed il suo [[racconto]], la parte finale è un pò "ostica" ed ho incontrato qualche difficoltà nel tradurla: se qualcuno di voi conosce meglio di me l'inglese, si faccia pure avanti con una traduzione migliore, l'indirizzo dove potete scaricare il testo originale è: http://www.near-death.com/rodonaia.html , il link vi permette anche di ordinare il suo libro via Internet.
Il [[Dott.]] [[George Rodonaia]] ha una [[Laurea]] in [[Medicina]] ([[Neuropatologia]]) ed una in [[Psicologia della Religione]]. Molto recentemente ha consegnato una [[nota]] indirizzata alle [[Nazioni Unite]] sull'[["Emergente Spiritualità Globale"]]. Prima di [[emigrare]] negli [[Stati Uniti]] dall'[[Unione Sovietica]] nel 1989, ha [[lavorato]] come [[psichiatra]] [[ricercatore]] all'[[Università]] di [[Mosca]].
Il [[Dott.]] [[Rodonaia]] ha subìto uno dei casi più lunghi di [[NDE]] mai registrato. Dichiarato [[morto]] immediatamente dopo essere stato [[investito]] da una [[macchina]] nel 1976, è stato lasciato per [[tre]] [[giorni]] in [[Obitorio]]. Non [["ritornò in vita"]] fino a che un [[Medico Legale]] non cominciò a fare un'[[incisione]] nel suo [[addome]] per [[procedere]] all'[[autopsia]].
Un'altra [[notevole]] [[caratteristica]] della [[N.D.E.]] del [[Dott.]] [[Rodonaia]] - e ciò è comune a molti - è che è stato [[trasformato]] [[radicalmente]] da tale [[esperienza]]. Prima della sua [[NDE]] lavorava come [[Neuropatologo]]. Era anche un [[ateo]] [[dichiarato]]. Ma dopo l'esperienza, si è [[dedicato]] [[esclusivamente]] allo [[studio]] della [[spiritualità]], prendendo un [[secondo]] [[Dottorato]] in [[Psicologia della Religione]]. E' quindi stato [[ordinato]] [[Pastore]] nella [[Chiesa Orientale Ortodossa]]. Oggi serve come [[Pastore Associato]] presso la [[Prima Chiesa Unita Metodista]] a [[Nederland]], [[Texas]].
"La prima cosa che ricordo della mia [[N.D.E.]] è che mi ritrovai in un [[regno]] di [[oscurità]] [[totale]]. Non avevo [[dolore]] [[fisico]], ero ancora in qualche modo [[consapevole]] di essere [[George]] e tutt'intorno a me c'era [[oscurità]], [[oscurità]] [[assoluta]] e [[completa]] - l'[[oscurità]] più grande mai [[provata]], più [[scuro]] di qualunque [[scuro]], più [[nero]] di ogni [[nero]]. Questo era ciò che mi circondava ed incombeva su di su me. Ero [[inorridito]]. Non ero preparato a tutto questo. Sono rimasto [[disgustato]] nello [[scoprire]] che ancora [[esistevo]], ma non [[sapevo]] [[dove]] fossi [[finito]]. Un [[pensiero]] solo attanagliava la mia [[mente]]: 'Come è possibile, dato che [[non]] [[esisto]] [[più]]?' Questo è ciò che mi [[turbava]].
Lentamente ho fatto [[forza]] su me stesso e ho [[cominciato]] a [[pensare]] a quello che era [[accaduto]] ed a ciò che [[succedeva]]. Ma non mi [[giungeva]] [[niente]] di [[confortante]] o [[rilassante]]. Perché sono in questa [[oscurità]]? Cosa posso [[fare]]? Allora ho [[ricordato]] la famosa [[citazione]] di [[Descartes]]: '[[Penso, dunque sono]]'. E questo mi ha [[sollevato]] da un [[peso]] [[enorme]], perché allora ho capito che, in un certo senso, ero ancora [[vivo]], benché, evidentemente, in una [[dimensione]] [[molto]] [[diversa]]. Allora ho pensato: 'Se [[esisto]], perché non devo essere [[ottimista]]? Sono [[George]] e sono nell'[[oscurità]], ma [[so]] che [[esisto]]. [[Sono]] quello che [[sono]]. Non devo essere [[pessimista]]. Come posso stabilire cosa è [[positivo]] nell'[[oscurità]]? La [[luce]] è una cosa [[positiva]].' Allora, improvvisamente, fui nella [[luce]]; [[brillante]], [[bianca]], [[luccicante]] e [[forte]]; una [[luce]] [[molto]] [[brillante]]. Era come il '[[flash]]' di una [[macchina fotografica]], ma non [[lampeggiante]], solo [[brillante]]. [[Luminosità]] [[continua]]. Al momento ho trovato lo [[splendore]] della [[luce]] [[doloroso]], non potevo [[guardare]] [[direttamente]] ad [[essa]]. Ma pian piano ho [[cominciato]] a [[rilassarmi]]. Ho [[cominciato]] a [[sentire]] [[caldo]], [[conforto]], e tutto improvvisamente è sembrato [[eccellente]].
La cosa successiva che mi accadde fu che ho visto tutte queste [[molecole]] volarmi intorno, [[atomi]], [[protoni]], [[neutroni]], [[volavano]] [[dappertutto]]. Da un lato era [[totalmente]] [[caotico]], ma ciò che mi ha dato [[gioia]] fu il fatto che questo [[caos]] aveva una [[simmetria]] [[intrinseca]]. Questa [[simmetria]] era [[meravigliosa]], [[unica]] e [[totale]], e mi ha [[riempito]] di una [[gioia]] [[tremenda]]. Ho visto il [[modello]] [[universale]] della [[vita]] e della [[natura]] davanti ai miei [[occhi]]. Fu a questo punto, che ogni [[preoccupazione]] [[residua]] sul mio [[corpo]] [[scomparve]], perché mi era ormai [[chiaro]] che non avevo più bisogno di [[esso]], che era soltanto una [[limitazione]].
Tutti [i ricordi] di questa [[esperienza]] si sono [[fusi]], così è [[difficile]] per me porre gli [[eventi]] in [[sequenza]] [[esatta]]. Il [[tempo]] per come lo avevo [[conosciuto]] si [[fermò]]; [[passato]], [[presente]], e [[futuro]] erano un [[tutt'uno]] per me in quell'[[unità]] di [[vita]] senza [[tempo]].
Ad un certo punto ho [[subìto]] quello che è stato chiamato il [[processo di rivisitazione]] della propria [[vita]], per cui ho visto la mia [[vita]] dall'[[inizio]] alla [[fine]] tutto d'un [[colpo]]. Ho [[partecipato]] ai [[veri]] [[drammi]] della mia [[vita]], quasi come se un'[[immagine]] [[olografica]] della mia [[vita]] mi [[scorresse]] [[davanti]] - nessun [[senso]] di [[passato]], [[presente]], o [[futuro]], solo il [[momento]] [[presente]] e la [[realtà]] della mia [[vita]]. Non era come è cominciata con la [[nascita]] per poi arrivare alla mia [[vita]] all'[[Università]] di [[Mosca]]. Essa mi è [[apparsa]] [[tutta]] in una volta]]. [[Io]] ero [[là]]. [[Questa]] era la mia [[vita]]. Non ho [[provato]] alcun [[senso di colpa]] o [[rimorso]] per le [[cose]] che ho [[fatto]]. Non ho [[provato]] [[nulla]] in merito ai miei [[fallimenti]], [[errori]], o [[risultati]] [[ottenuti]]. Tutto quel che ho [[percepito]] era la mia [[vita]] per [[quello che era stata]]. Ed ero [[contento]] [[così]]. Ho [[accettato]] la mia [[vita]] per quella che [[è]].
Durante questo [[tempo]] la [[luce]] [[irradiava]] un [[senso]] di [[pace]] e [[gioia]] verso di [[me]]. Era [[molto]] [[positivo]]. Ero così [[felice]] di [[essere]] nella [[luce]]. E ho [[capito]] quello che la [[luce]] ha voluto [[dire]]. Ho [[imparato]] che [[tutte]] le [[regole]] [[fisiche]] della [[esistenza]] [[umana]] erano nulla quando le ho [[comparate]] a questa [[univoca]] [[realtà]]. Ho anche potuto [[vedere]] che un [[buco nero]] è solo un altro [[aspetto]] di quella [[infinità]] che è la [[luce]]. Sono [[arrivato]] a [[capire]] che quella [[realtà]] è [[dappertutto]]. Che non è semplicemente la [[vita]] [[terrena]], ma la [[vita]] [[infinita]]. Tutto quanto non solo è [[collegato]] [[insieme]], il [[tutto]] è anche [[uno]]. Così mi sono [[sentito]] un solo [[essere]] con la [[luce]], con la [[sensazione]] che [[tutto]] è [[perfetto]] fra [[me]] e l'[[Universo]].
Avrei potuto essere [[dovunque]] [[immediatamente]], proprio là [dove avessi voluto]. Ho cercato di [[comunicare]] con la [[gente]] che ho [[visto]]. Qualcuno ha [[sentito]] la mia [[presenza]], ma [[nessuno]] ha fatto [[niente]]. Ho [[sentito]] la [[necessità]] di [[studiare]] la [[Bibbia]] e la [[filosofia]]. [[Chiedi e ti sarà dato]]. [[Pensa]] e [[tutto]] [[giunge]] a [[te]]. Così ho [[partecipato]], sono [[ritornato]] [ [[indietro]] nel [[tempo]] ] e ho [[vissuto]] nella [[mente]] di [[Gesù]] e dei suoi [[discepoli]]. Ho [[sentito]] le loro [[conversazioni]], ho fatto l'[[esperienza]] di [[mangiare]] [con loro], di [[passarci]] il [[vino]], [[odorare]], [[assaggiare]] - eppure non [[avevo]] il [[corpo]]. Ero [[pura]] [[coscienza]]. Se non avessi [[capito]] ciò che [[accadeva]], mi sarebbe stato [[dato]] un [[chiarimento]]. Ma nessun [[insegnante]] ha [[parlato]]. Ho [[esplorato]] l'[[Impero Romano]], [[Babilonia]], i [[tempi]] di [[Noè]] ed [[Abramo]]. Qualsiasi [[epoca]] vuoi [[citare]], [[io]] ci sono [[andato]].
Così ero [[là]], inondato da tutte queste [[buone]] [[cose]] e da questa [[esperienza]] [[meravigliosa]], quando [[qualcuno]] [[cominciò]] a [[tagliare]] nel mio [[stomaco]]. Potete [[immaginare]]? Quello che era [[accaduto]] era che ero stato [[portato]] all'[[Obitorio]]. Sono stato [[dichiarato]] [[morto]] e [[lasciato]] là per [[tre]] [[giorni]]. Un'[[indagine]] sulla [[causa]] della mia [[morte]] era stata [[istruita]], così hanno [[mandato]] [[qualcuno]] a fare un'[[autopsia]] su di [[me]]. Come hanno [[cominciato]] a [[tagliarmi]] lo [[stomaco]], mi sono [[sentito]] come se una [[grande]] [[forza]] mi avesse [[afferrato]] dal [[collo]] e mi avesse [[spinto]] [[giù]]. Ed era così [[potente]] che ho [[aperto]] gli [[occhi]], e [[percepii]] questa [[enorme]] [[sensazione]] di [[dolore]]. Il mio [[corpo]] era [[freddo]], e ho [[cominciato]] a [[rabbrividire]]. Immediatamente hanno [[fermato]] l'[[autopsia]] e mi hanno [[portato]] all'[[Ospedale]], dove sono rimasto per i seguenti [[nove]] [[mesi]], la maggior parte dei quali [[trascorsi]] sotto il [[respiratore]].
Lentamente ho [[riguadagnato]] la mia [[salute]]. Ma non sarei mai stato più lo stesso [[individuo]], perché tutto ciò che volevo fare per il [[resto]] della mia [[vita]] era [[studiare]] la [[saggezza]]. Questo [[nuovo]] [[interesse]] mi ha [[condotto]] a [[frequentare]] l'[[Università]] di [[Georgia]], dove ho preso la mia [[seconda]] [[Laurea]] in [[Psicologia della Religione]]. Poi sono diventato [[Prete]] della [[Chiesa Orientale Ortodossa]]. Alla fine, nel 1989, siamo venuti in [[America]], ed ora [[lavoro]] come [[Pastore Associato]] al [[First United Methodist Church]] in [[Nederland]], [[Texas]].
Molta gente mi ha domandato a cosa credo, come la mia [[NDE]] ha cambiato la mia vita. Tutto quel che posso dire è che ora [[credo]] al [[Dio]] dell'[[Universo]]. Dissimilmente da molta altra gente, comunque, non mai ho [[chiamato]] [[Dio]] la [[Luce]], perché [[Dio]] è [[oltre]] la nostra [[comprensione]]. [[Dio]], credo, è [[molto]] [[più]] della [[luce]], perché [[Dio]] è anche [[oscurità]]. [[Dio]] è [[tutto]] [[ciò]] che [[esiste]], [[tutto]] - e questo va ben [[oltre]] la nostra [[capacità]] di [[comprendere]] -. Così, non [[credo]] al [[Dio]] degli [[Ebrei]], o dei [[Cristiani]], o degli [[Indù]], od in qualsiasi [[idea]] [[religiosa]] di quello che [[Dio]] [[è]] o [[non è]]. E' per tutti lo [[stesso]] [[Dio]], e quel [[Dio]] mi ha mostrato che l'[[Universo]] nel quale [[viviamo]] è un [[bellissimo]] e [[meraviglioso]] [[mistero]] con cui è [[connesso]] [[per sempre]] e [[per l'Eternità]].
Chiunque ha avuto una [[simile]] [[esperienza]] di [[Dio]], che ha [[sentito]] un tale [[senso]] di [[profondo]] [[collegamento]] con la [[Realtà]], [[sa]] che c'è solo un [[lavoro]] [[veramente]] [[significativo]] da [[compiere]] nella [[vita]], ed [[esso]] è l'[[Amore]]; [[amare]] la [[natura]], [[amare]] la [[gente]], [[amare]] gli [[animali]], [[amare]] la [[Creazione]] [[stessa]], perché è [[giusto]] [[così]]. [[Servire]] la [[creazione]] di [[Dio]] con una [[calda]] ed [[amorevole]] [[generosità]] e [[compassione]] - questa è l'[[unica]] [[esistenza]] che ha [[senso]].
Molta gente gira intorno a quelli che hanno avuto [[NDE]] perché sentono che abbiamo le [[risposte]]. Ma so che [[questo]] non è [[vero]], almeno [[non]] [[totalmente]]. Nessuno di noi può [[capire]] fino in fondo le [[grandi]] [[verità]] della [[vita]] finché non [[saremo]] [[uniti]] all'[[eternità]] al [[momento]] della [[morte]]. Ma di quando in quando otteniamo di dare un'occhiata di sfuggita alle [[risposte]] qui sulla [[Terra]], e questo è già [[abbastanza]], per me. Amo fare [[domande]] e cercare [[risposte]], ma alla fine so che devo [[vivere]] le [[domande]] e le [[risposte]]. Ma per me [[va bene]], non è vero? Finché [[amiamo]], [[amiamo]] con tutto il nostro [[cuore]] e [[passione]], nulla ha [[importanza]], non vi pare? Forse il [[modo]] [[migliore]] per me per [[esporre]] quel che cerco di [[dire]] è [[condividere]] con voi qualcosa che il [[poeta]] [[Rilke]] una volta ha scritto in una [[lettera]] ad un [[amico]]. Ho visto questa [[lettera]], la [[lettera]] [[originale]] [[scritta]] [[a mano]], nella [[biblioteca]] a [[Dresda]], all'[[Università]] in [[Germania]]. Cito a memoria, come segue: "Sii [[paziente]] con [[tutto]] quello è [[irrisolto]] nel tuo [[cuore]]. E cerca di [[amare]] le [[domande]] di per sé stesse. Non [[cercare]] le [[risposte]] che non possono [[esserti]] [[date]]. Perché non [[potresti]] [[conviverci]]. E il [[punto]] è [[vivere]] [[totalmente]], [[vivere]] le [[domande]] [[ora]], e forse senza saperlo, [[vivrai]] abbastanza nelle [[risposte]]."
Ho fede in ciò. [[Vivi]] le [[domande]], e l'[[Universo]] [[aprirà]] i suoi [[occhi]] su di [[te]]. ([[The Journey Home]])
Di seguito: [[NUOVE PROVE CONVALIDANO CHE LE NDE SONO REALTA’ E NON ALLUCINAZIONI. SCONVOLGENTI PARTICOLARI RIFERITI DAL DR. RODONAIA AL DR. MELVIN MORSE]] - Il [[racconto]] dell'[[incontro]] con un [[lattante]] durante la sua [[NDE]] - Ulteriori [[informazioni]] riguardo al [[racconto]] del [[Dott.]] [[Rodonaia]] sono [[descritte]] nel [[libro]] del [[Dott.]] [[Melvin Morse]] (scritto insieme con [[Paul Perry]]) intitolato [["Trasformati dalla Luce"]]. Il [[seguente]] è un [[estratto]] di questo [[libro]] e [[descrive]] un [[evento]] che è [[accaduto]] durante questa [[particolarissima]] [[NDE]], e che è [[molto]] [[interessante]] poiché i [[fatti]] [[riferiti]] non sono [[spiegabili]] se non [[ammettendo]] che lo [[Spirito]] - o la [[Coscienza]] - sono [[entità extracorporee]], come da sempre [[insegnano]] tutte le [[Religioni]]. Vi [[ricordo]] che il [[Dr.]] [[Rodonaia]], [[sospettato]] del [[KGB]] di essere una [[spia]] [[americana]], fu [[investito]] per ben [[due volte]] da un'[[auto]] [[guidata]] dagli [[agenti]] della [[famosa]] [[agenzia]] di [[spionaggio]]. [[Dichiarato]] [[morto]] a causa dei [[traumi]] [[multipli]] [[subìti]], il suo [[corpo]] fu [[surgelato]] nel [[freezer]] della [["Morgue"]] ove [[rimase]] per [[tre]] [[giorni]]! (Nota: A quell'epoca, il [[Dott.]] [[Morse]] chiamava [["Yuri"]] [[George Rodonaia]] per tenerne [[segreta]] l'[[identità]].)
...Per un unico [[motivo]] [[Yuri]] avrebbe voluto [[andare]] a [[far]] [[visita]] alla sua [[famiglia]]. Aveva visto sua [[moglie]] [[disperata]] ed i loro [[figli]], entrambi [[troppo]] [[piccoli]] per [[capire]] che loro [[padre]] era stato [[ucciso]].
Andò quindi a [[visitare]] il suo [[vicino di casa]]. Avevano un [[bambino]], nato un paio di giorni prima della sua [["morte"]]. [[Yuri]] disse che erano rimasti [[sconvolti]] da quel che gli era [[accaduto]], ma in quel momento erano [[angosciati]] [[soprattutto]] dal fatto che il loro [[bambino]] non [[smetteva]] di [[piangere]].
Nonostante i loro [[tentativi]] per [[calmarlo]], [[continuava]] a[[ piangere]]. Quando [[dormiva]] era [[agitato]] e [[piagnucoloso]], da [[sveglio]] [[piangeva]] di nuovo. Lo avevano portato di nuovo dai [[dottori]], ma non erano stati capaci di [[capire]] la [[causa]] del [[pianto]]. Tutte le [[solite]] [[diagnosi]], come le [[coliche]], erano state [[escluse]] e li avevano [[rispediti]] a [[casa]], sperando che il [[bambino]] si [[calmasse]] da [[solo]]...
Durante questo [[stato]] di [[esperienza extracorporea]], [[Yuri]] scoprì che: "Io potevo [[parlare]] col [[bambino]]. Era [[incredibile]]! Non potevo parlare coi [[genitori]] - i miei [[amici]] - ma potevo [[parlare]] col [[neonato]]. Gli ho [[chiesto]] quale fosse il [[problema]]. Nessuna parola è stata scambiata fra me e lui, forse gliel'ho chiesto [[telepaticamente]]. Mi disse che un braccio gli faceva male e, non appena me lo ha detto, fui in grado di [[vedere]] che l'[[osso]] era stato [[storto]] e si era [[rotto]]."
Il bambino aveva una [[frattura]] [["A LEGNO VERDE"]] [ [[frattura]] [[incompleta]] di un [[osso]] [[lungo]], simile a quella che si provoca [[piegando]] un [[rametto]] di legno non stagionato, i cui [[monconi]] non si [[separano]] - [[NdR]] ], probabilmente a [[causa]] di un [[misconosciuto]] [[trauma]] [[subìto]] durante il [[parto]]. Ora sia [[Yuri]] che il [[bambino]] sapevano cos'era successo, ma né l'uno né l'altro avevano [[modo]] di [[comunicare]] il [[problema]] ai [[genitori]].
[ [[Yuri]], alias [[George]] ] a questo punto si [[risvegliò]] mentre stava per [[iniziare]] l'[[autopsia]] (anzi, era [[appena]] [[iniziata]], nota). Da notare che, in [[Russia]], i [[cadaveri]] vengono [[conservati]] in [[stato]] di [[congelamento]] PER [[TRE]] [[GIORNI]] e che quindi, più che di una [[NDE]], qui si tratta di una vera e propria [[RESURREZIONE]] DA UNA [[DOPPIA MORTE]], PER [[TRAUMA]] DA [[SCHIACCIAMENTO]] E PER [[CONGELAMENTO]]!
Particolare alquanto strano: uno dei [[medici]] presenti in [[sala]] [[settoria]] era uno [[zio]] del [[Dr.]] [[Rodonaia]]!
[[Yuri]] disse poi alla sua [[famiglia]] di essere [["morto"]], ma nessuno gli ha creduto finché non ha cominciato a [[fornire]] [[dettagli]] di ciò che aveva visto [[durante]] i suoi [[viaggi fuori dal corpo]]. Allora sono divenuti meno [[scettici]]. La sua [[diagnosi]] sul [[neonato]] [[faceva]] la [[differenza]]. [[Riferì]] ai suoi [[vicini]] della [[visita]] di quella [[notte]] e della loro [[preoccupazione]] per il loro [[bambino]], e disse loro che aveva parlato con lui, e che aveva [[scoperto]] che aveva una [[frattura]] del [[braccio]]. I [[genitori]] portarono il [[bimbo]] da un altro [[dottore]] che, sottoposto ad [[esame]] [[radiografico]] il [[braccio]], [[scoprì]] che la [[diagnosi]] di [[Yuri]] era [[giusta]]. -
Per la [[testimonianza]] dal [[vivo]] di [[Rodonaia]] (e non solo), [[vedere]] su [[YouTube]] [[“NDE Vita Dopo la Vita Premorte Documentario Completo Raymond Moody La Morte non Esiste”]], oppure [[“La Vita oltre la Vita COMPLETO”]].</ref>, [[Klavdia Ustiujanina]]<ref>Da [[“La Pagina degli Amputati”]] del [[Dottor]] [[Claudio Pisani]], [[sito]] [[no profit]] e [[liberamente]] [[fruibile]]: [[NON SOLO RODONAIA...]] (14-03-15) (Io ho solo [[aggiornato]] il [[link]], [[nota]]) - Tutti i nostri Lettori conoscono la [[incredibile]], ma [[documentatissima]] [[storia]], del [[Dr.]] [[Rodonaia]], [[morto]] e [[resuscitato]] dopo [[tre]] [[giorni]], ma non avevamo fino ad ora avuto [[notizia]] di altri [[casi]] [[simili]].
Grazie ad un nostro Lettore che ce l'ha segnalata (ci scusiamo, ma non ricordiamo chi), siamo [[riusciti]] a [[trovare]] un [[articolo]] in [[rumeno]], tradotto alla meno peggio col [[traduttore]] [[automatico]].
Se qualcuno di voi conosce questa [[lingua]], è pregato di darci un’[[occhiata]]
cliccando qui: http://www.formula-as.ro/2014/1136/enigme-16/invierea-din-morti-o-realitate-posibila-18298 , per [[verificare]] la [[bontà]] del [[testo]].
Anche in questo caso, la [[“ritornata”]] è [[rimasta]] nella [[morgue]] per ben [[tre]] [[giorni]], prima di [[“resuscitare”]]. -
Nel 1964, tutta la stampa della [[regione]] di [[Altai]], nell’[[estremo nord]] della [[Russia]], [[riportò]] un [[evento]] [[miracoloso]]: una [[donna]] di [[40]] [[anni]], nella [[città]] di [[Barnaul]], era [[morta]] e [[risort]]a dopo [[tre]] [[giorni]]. [[Klavdia Ustiujanina]] era una [[donna]] [[semplice]], che aveva [[vissuto]] una [[vita]] [[tormentata]]. [[Raggiunta]] l’[[età]] di [[40]] [[anni]], fu [[colpita]] da un [[altro]] [[castigo]]: un [[carcinoma]] [[pancreatico]] [[avanzato]]. I [[medici]] non le diedero alcuna possibilità di [[sopravvivenza]], ma il [[Prof.]] [[Israele Neimark Isaev]], un [[chirurgo]] di fama ed [[uomo]] [[eccezionale]], non si lasciò [[intimidire]] da questa [[malattia]] [[mortale]], e [[decise]] che la [[paziente]] doveva essere [[operata]] [[immediatamente]], [[chiedendo]] l’[[intervento]] di alcuni [[colleghi]] con una [[vasta]] [[esperienza]]. Quando venne [[aperto]] l’[[addome]], i [[medici]] si resero conto che la [[donna]] era un [[cadavere]] [[ambulante]]: tutti gli [[organi]] [[interni]] erano stati [[“mangiati”]] dal [[cancro]]!
Durante l’[[intervento]], il [[cuore]] della [[paziente]] si [[fermò]] e, nonostante tutti gli [[sforzi]], i [[medici]] non furono in grado di farla [[rivivere]]. -
[[Risorta]] dopo [[tre]] [[giorni]] -
Il [[Professor]] [[Neimark]] si asciugò il sudore della fronte e sussurrò: “Cacciatemi [[fuori]] di [[qui]] questo [[cadavere]]!”
Il [[corpo senza vita]] venne [[portato]] all’[[Obitorio]] dell’[[Ospedale]], dove [[rimase]] per [[tre]] [[giorni]] fino a che i [[parenti]] non [[vennero]] a [[prenderlo]] per la [[sepoltura]]. Qui avvenne l’[[incredibile]]: gli [[infermieri]] scoprirono che la [[donna]] mostrava [[chiari]] [[segni]] di [[vita]]!
Sotto i loro occhi terrorizzati, [[Klavdia]] iniziò a [[muoversi]], [[aprì]] gli [[occhi]] e la [[bocca]], cercando di [[articolare]] qualcosa. L’intero [[Ospedale]] venne allertato, ed i [[medici]] iniziarono a praticare la [[rianimazione]]. Era davvero un [[miracolo]]! [[Morta]] per [[tre]] [[giorni]] e poi [[tornata]] in [[vita]]! Dopo che [[Klavdia]] ebbe [[recuperato]] [[completamente]] i [[sensi]], [[raccontò]] tutto quello che le era [[successo]] durante la [[morte]]. -
[[Vita]] dell'[[aldilà]] -
La sua [[testimonianza]] lasciò [[storditi]] sia la [[famiglia]] che l’intero [[team]] di [[medici]]. Ecco quanto [[riferiscono]] i [[giornali]] dell’[[epoca]]: “Quando [[morii]], [[sentivo]] la mia [[anima]] [[fuori]] dal [[corpo]], ma [[improvvisamente]] ho [[visto]] quel [[corpo]] [[disteso]] sul [[tavolo operatorio]].
[[Sapevo]] d’esser [[morta]], ma ciò non mi causava alcuna [[emozione]], come se avessi [[visto]] un [[oggetto]] e non il mio [[corpo]]. Potevo [[vedere]] e [[sentire]] come i [[medici]] si [[sforzassero]] [[duramente]] per [[farmi]] [[riprendere]] [[coscienza]]. [[Improvvisamente]], mi sono [[trovata]] in un [[altro]] [[mondo]] dove non c’erano [[case]], [[gente]], [[animali]]: [[nulla]] mi era [[familiare]]. Un [[viottolo]] che si [[estendeva]] in un [[campo]] con un [[prato verde]], un [[percorso]] non [[largo]] né [[stretto]], la cui [[fine]] si [[perdeva]] in [[lontananza]]. Non ho [[visto]] il [[Sole]], ma [[tutto]] era [[pervaso]] da una [[luce]] [[splendida]]. [[Sentii]] che non [[ero]] sulla [[Terra]], e [[venni]] [[presa]] da un [[enorme]] [[desiderio]] di [[scoprire]] [[dove]] [[fossi]]. Alla mia [[sinistra]] c’era un [[cancello]] [[enorme]], [[splendente]] come un [[Sole]] [[abbagliante]], che mi [[ricordava]] la [[porta]] della [[Chiesa]] del mio [[villaggio]]. Quando [[guardai]] a [[destra]], [[vidi]] una [[donna]] che si stava [[dirigendo]] [[verso]] di [[me]]; era [[alta]], la [[testa]] [[coperta]] con un [[sobrio]] [[mantello]], [[indossava]] una [[lunga]] [[veste]] [[simile]] ad una [[veste]] [[monastica]].
Quando i suoi [[piedi]] toccavano il [[suolo]], l’[[erba]] si [[piegava]] sotto il [[peso]] dei suoi [[passi]], ma quando li [[alzava]], l’[[erba]] [[tornava]] a [[disporsi]] in [[fili]] [[rettilinei]], come se [[niente]] l’[[avesse]] [[schiacciata]]. Ora [[so]] che la [[donna]] era il mio]] [[Angelo Custode]]. Venendo alla mia [[destra]], [[esclamò]]: <<[[Signore]], dove [[inviamo]] questa [[donna]]?>>
Una [[voce]] [[tuonò]], ma [[gentilmente]], [[riempendo]] l’[[aria]]: <<Devi [[inviarla]] [[indietro]]! Il suo [[tempo]] non è ancora [[arrivato]]!>>
Poi mi sono [[svegliata]] nel mio [[corpo]] all’[[Obitorio]].”
Ma il [[miracolo]] non finisce qui! Sembra che durante la sua [[morte clinica]], [[Klavdia]] sia stata [[completamente]] [[guarita]] dal [[cancro]]!
Come [[prova]], rimane la [[relazione]] [[completa]] [[stilata]] dal [[medico]] che la [[seguiva]], [[documento]] che è [[venuto]] alla [[luce]] dopo il [[crollo]] del [[comunismo]], quando [[alcuni]] dei [[file]] sono stati [[declassificati]] dal [[KGB]] e [[resi]] [[pubblici]]. ([[WEBMASTER]] - [[Fonte]]: http://www.formula-as.ro/2014/1136/enigme-16/invierea-din-morti-o-realitate-posibila-18298)</ref> –) [[“Il Racconto di Er”]], di [[Platone]] (Edizioni di Ar, Padova, 2010), facendo quindi un bel salto all’indietro di quasi 2500 anni.<ref>Anche se a rigore vi sarebbe qualcosa di ancora [[antecedente]], seppur più in forma di [[OBE]] che non di [[NDE]], e cioè nella [[Bibbia]], [[Ezechiele]] - [[profeta]] d'[[Israele]] vissuto nel [[VI secolo a.C.]] - dice di essere stato [["rapito"]] diverse volte dalla [[Mesopotamia]], dove si trovava [[prigioniero]] insieme ai suoi [[correligionari]], e di aver avuto [["visioni"]] di [[Gerusalemme]] e del suo [[Tempio]]. Prestando fede a questa [[narrazione]], se non ammettiamo un caso di [[chiaroveggenza]], dobbiamo ammettere un'[[esperienza extracorporea]]. Inoltre non fu solo un [[viaggio nello spazio]], ma anche [[nel tempo]], perché [[vide]] una [[Gerusalemme]] e un [[Tempio]] diversi e lontani, rispetto a quelli del [[periodo]] in cui il [[profeta]] viveva: quindi saremmo, semmai, al limite, di fronte ad un caso di [[chiaroveggenza]] [[precognitiva]]. Tuttavia, per come [[descrive]] l'[[esperienza]], paiono sussistere pochi dubbi, che [[Ezechiele]] sia [[uscito]] effettivamente dal suo [[corpo]], per avere [[visioni]] [["akashiche"]] del [[futuro]], o che comunque [[questo]] sia stato il suo [[vissuto]]: «Uno [[spirito]] mi [[sollevò]] fra [[terra]] e [[cielo]] e mi [[portò]] in [[visioni]] [[divine]] a [[Gerusalemme]]» (Ezechiele 8,3). Dunque [[Ezechiele]] si descrive per così dire [[sollevato]] [["a mezz'aria"]] da una [[Guida]]: il che, per l'appunto, lascerebbe pochi [[dubbi]], sull'[[esperienza extracorporea]].</ref>
 
Vi sono attriti anche con i tifosi del [[Palermo Calcio|Palermo]]<ref name="Tifonet" />, del [[Hellas Verona Football Club|Verona]] ed altre provinciali.
Come tutti sapranno, la narrazione di questo episodio si trova alla fine ([[Libro XIII]]) de [[“La Repubblica”]] ([[390-360 a.C.]]) del grande filosofo classico greco.<ref>La [[migliore]] [[edizione]] [[attualmente]] a [[disposizione]] è [[quella]] in [[sette]] [[volumi]], il cui [[primo]] risale al [[1998]] e l'[[ultimo]] al [[2007]], [[edita]] dall'[[Editore]] [[Bibliopolis]] nella [[Collana]] [[Elenchos]], con [[curatore]] [[Mario Vegetti]].</ref>
 
== Organico ==
Ma è dunque corretto considerarlo un episodio d’immaginazione, od un’esperienza effettivamente avvenuta?
{{vedi anche|Football Club Crotone 2016-2017}}
 
=== Rosa ===
Nel suo prologo al volume citato, il Professor [[Francesco Ingravalle]]<ref>[[Laureato]] in [[Filosofia]] presso la [[Facoltà]] di [[Lettere e Filosofia]] dell’[[Università degli Studi]] di [[Venezia]] [[“Ca' Foscari”]], [[Dottore]] di [[ricerca]] in [[Storia del pensiero politico e delle istituzioni politiche]], [[assegnista]] di [[ricerca]] presso la [[Facoltà]] di [[Scienze Politiche]] dell’[[Università]] del [[Piemonte Orientale]] [[“Avogadro”]], da settembre 2006 è [[ricercatore]] nel [[settore]] [[scientifico-disciplinare]] [[SPS/03]] ([[Storia delle istituzioni politiche]]), nel [[Dipartimento]] di [[Giurisprudenza]] e [[Scienze Politiche, Economiche e Sociali]] ([[DiGSPES]]).</ref> afferma: “Che la traduzione di mythos sia da ricercarsi nell’equivalente italiano 'racconto' e non nel calco 'mito' risulta da una osservazione semplice: [[Socrate]] riferisce il racconto fatto da [[Er]], soldato panfilio, circa un’esperienza extra-corporea, il viaggio della psiché al di fuori del sóma in una regione al di là della vita corporea; si tratta, in altri termini, del resoconto di uno stato non ordinario della coscienza (Cfr. [[G. Lapassade]], [[Stati modificati e transe]], tr. it. di [[R. Curcio]], [[P. Fumarola]] e [[M. Nocera]], Roma, Sensibili alle Foglie, 1996; Id., [[Transe e dissociazione]], tr. it. di [[R. Curcio]], Roma, Sensibili alle Foglie, 1996), presentato con estrema naturalezza e come un episodio certamente non ordinario, ma non sovrannaturale, cioè al di fuori delle naturali capacità dell’essere umano, come, del resto fa notare già [[Proclo]] nel [[VI secolo d.C.]] (Cfr. [[Proclo]], In [[Respublica II]], pp. 17-18 Kroll.). In altri termini, l’esperienza di [[Er]] non ha né i caratteri delle thaumastà o mirabilia ben noti alla novellistica e alle raccolte dei fatti “straordinari”, né quelli del miracolo famigliare alla tradizione cristiana e giunto fino ai giorni nostri. [[Odisseo]] è sceso nell’[[Ade]], secondo il racconto di [[Omero]] e si conosce anche la discesa nell’[[Ade]] di [[Orfeo]]; si giunge agevolmente fino ai [[Dialoghi dei morti]] di [[Luciano di Samòsata]]. Tanto nella narrazione 'seria', quanto nella sferzante ironia di [[Luciano]] “sapere […] significa soltanto togliere i veli che offuscano lo sguardo; creare è disegnare entità ad un tempo visibili ed eterne; la virtù è cognizione compiuta delle vie da percorrere, e l’estraneità del senso dipende solo dall’eccessiva distanza del senso (Cfr. [[G. Lukàcs]], [[Theorie des Romans]], Berlin, Cassirer, 1920, tr. it. a cura di [[G. Raciti]], [[Teoria del romanzo]], Milano, SE, 1999, p. 26).<ref>([[Stralcio]] del [[Prologo]] di [[Francesco Ingravalle]], pubblicabile per gentile concessione delle [[Edizioni di Ar]])</ref>
Rosa e numerazione aggiornate al 5 luglio 2017.<ref>{{Cita web|url=http://www.fccrotone.it/prima-squadra/|titolo=Prima squadra|editore=fccrotone.it}}</ref>
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=#102060|col2=red}}
{{Calciatore in rosa|n°=1|nazione=ITA|nome=[[Alex Cordaz]]|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=5|nazione=ITA|nome=[[Marco Festa]]|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=6|nazione=SWE|nome=[[Marcus Rohdén]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=9|nazione=ITA|nome=[[Andrea Nalini]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=12|nazione=ROU|nome=[[Adrian Stoian]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=17|nazione=ITA|nome=[[Federico Ceccherini]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=18|nazione=ITA|nome=[[Andrea Barberis]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=21|nazione=ITA|nome=[[Giuseppe Cuomo]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=23|nazione=BEL|nome=[[Noë Dussenne]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa/medio|col1=#102060|col2=red|stemma=Blu e Rosso (Strisce)}}
{{Calciatore in rosa|n°=24|nazione=BGR|nome=[[Aleksandăr Tonev]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=27|nazione=GHA|nome=[[Boadu Maxwell Acosty]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=31|nazione=ITA|nome=[[Mario Sampirisi]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=33|nazione=ITA|nome=[[Aniello Viscovo]]|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=42|nazione=BIH|nome=[[Ćazim Suljić]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=87|nazione=ITA|nome=[[Bruno Martella]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=98|nazione=ITA|nome=[[Manuel Nicoletti]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=99|nazione=NGA|nome=[[Simy]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=DEU|nome=[[Oliver Kragl]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=CRO|nome=[[Ante Budimir]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa/fine|col1=red|col2=white}}
 
=== Staff tecnico ===
La sensazione, insomma, è che [[Ingravalle]] voglia sostenere la tesi della veridicità del racconto proprio in quanto non sovrannaturale, bensì del tutto naturale in inerenza alla natura dell’uomo complessivamente inteso, il quale non può mancare d’un aspetto [[extramateriale]], che, anzi, probabilmente, è quello che, più di ogni altro, in assoluto e nel complesso, lo contraddistingue.<ref>Vale la pena riportare anche quanto afferma [[Socrate]] in prigionia, narrato da [[Platone]] nel "[[Fedone]]": "Gli uomini, per la propria angoscia della morte, diffamano i cigni, spargono voce che quel canto sia di dolore, un'acuta nenia di morte (...). A me non pare che sia così: neanche i cigni cantano perché stanno soffrendo; penso piuttosto che, essendo votati ad Apollo, sono veggenti, quindi, sapendo in anticipo i tesori dell'Invisibile, cantano e si rasserenano in quel giorno più che in qualunque altro della passata vita. Io non mi stacco certo dalla vita con meno entusiasmo di loro."</ref>
Dal sito internet ufficiale della società.<ref>{{cita web|url=http://www.fccrotone.it/staff.html|titolo=Staff F.C. Crotone|editore=fccrotone.it|accesso=4 agosto 2016}}</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:450px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=FC Crotone Logo.png|border=1px|col1=#102060|col2=white|col3=red|font-size=120%|titolo=Staff dell'area tecnica|contenuto=
;Area tecnica
*{{Bandiera|ITA}} Giuseppe Ursino - Direttore sportivo
*{{Bandiera|ITA}} Luigi Porchia - Vice direttore sportivo/Resp. settore giovanile
*{{Bandiera|ITA}} [[Davide Nicola]] - Allenatore
*{{Bandiera|ITA}} Manuele Cacicia - Allenatore in seconda
*{{Bandiera|ITA}} Ivan Moschella - Collaboratore tecnico
*{{Bandiera|ITA}} Rossano Berti - Collaboratore tecnico
*{{Bandiera|ITA}} Antonio Macrì - Preparatore portieri
*{{Bandiera|ITA}} Gabriele Stoppino - Preparatore atletico
*{{Bandiera|ITA}} Rocco Massara - Osteopata
----
;Area sanitaria
*{{Bandiera|ITA}} Francesco Polimeno - Responsabile sanitario
*{{Bandiera|ITA}} Loris Broccolo - Medico sociale
*{{Bandiera|ITA}} Francesco Villirillo - Medico sociale
*{{Bandiera|ITA}} Pietro Cistaro - Fisioterapista
*{{Bandiera|ITA}} Armando Cistaro - Fisioterapista
*{{Bandiera|ITA}} Vincenzo Pace - Nutrizionista
*{{Bandiera|ITA}} Francesco Tallarico - Podologo
}}
</div>
{{clear}}
 
== Note ==
[[Ingravalle]] è pure [[convinto]] che non di [[morte]] si trattasse ma di [[catalessi]], proprio [[conseguente]] ad un [[distacco dell'anima]], e [[non esclude]] che si [[tratti]] di un'[[esperienza]] [[sciamanica]], sebbene [[atipica]].
<references/>
 
== Voci correlate ==
Ad ogni modo la [[storia]] di [[Er]], pur potendo presentare [[simbolistiche]] [[psico-culturali]] proprie dell'[[epoca]], attingendo anche all'[[orfismo]] ed al [[pitagorismo]] (ed è già stato possibile osservare come, il possibile [["aldilà"]], si presenti, verosimilmente, come un [["mix"]] di [[caratteristiche]] [[oggettive]] e [[retaggi]] [[psico-culturali]] del [[soggetto]] [[dipartito]]), dev'essere [[riguardata]] con gli [[occhi]] che [[assegnano]] al [[mito]] il [[valore]] [[profondo]] delle [[verità]] [[iniziatiche]].
* [[Crotone]]
* [[Derby calcistici in Italia#Calabria]]
* [[Sport in Calabria]]
* [[Stadio Ezio Scida]]
 
== Altri progetti ==
Ciò, anche qualora [[Platone]] vi abbia [[inserito]], com'è [[probabile]], anche [[elementi]] [[francamente]] [[mitici]].
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
In questo senso valgono le parole di [[Jung]], [[uomo]] [[illuminato]] ed in anticipo sui suoi tempi che ritroveremo spesso, sul nostro cammino: "Per l'[[intelletto]] il [['mythologhéin']] è una [[speculazione]] [[futile]]; ma per l'[[anima]] è un'[[attività]] [[salutare]], che dà all'[[esistenza]] un [[fascino]] che ci dispiacerebbe [[perdere]]. E non c'è alcuna buona ragione per doverne fare a meno. La [[ragione]] ci pone [[confini]] troppo [[angusti]], e ci farebbe accettare solo ciò che si conosce, e anche questo con delle [[limitazioni]], facendoci [[vivere]] in una [[cornice]] [[nota]], proprio come se conoscessimo con sicurezza la [[reale]] [[estensione]] della [[vita]]. In realtà, giorno per giorno noi viviamo ben oltre i [[confini]] della nostra [[coscienza]]; la [[vita]] dell'[[inconscio]] procede con noi, senza che ne siamo [[consapevoli]]. Quanto più domina la [[ragione]] [[critica]], tanto più la [[vita]] si impoverisce; ma quanto più dell'[[inconscio]] e del [[mito]] siamo capaci di [[portare]] alla [[coscienza]], tanto più rendiamo [[completa]] la nostra [[vita]]. (...) L'[[inconscio]] ci [[aiuta]], in quanto produce [[allusioni]] [[simboliche]]. [[Possiede]] [[altri]] [[mezzi]] per [[informarci]] di [[cose]] che, con tutta la nostra [[logica]], noi non potremmo mai [[conoscere]]. ([[Carl Gustav Jung]] ed [[Aniela Jaffé]], [["Ricordi, sogni, riflessioni"]], edizione originale 1961, prima edizione italiana 1965, per le [[Edizioni Il Saggiatore]]).
* {{cita web|http://www.fccrotone.it|Sito ufficiale}}
* {{Transfermarkt|4083|S}}
 
{{Calcio Crotone navbox}}
La [[storia]] di [[Er]] è sufficientemente nota; facciamocela, comunque, narrare da [[Laura Campanello]]<ref>[[Laureata]] in [[Filosofia]], si è [[specializzata]] in [[Pratiche Filosofiche]] con il [[Prof.]] [[Romano Màdera]] presso l'[[Università]] di [[Milano-Bicocca]], presso la quale continua a collaborare come [[cultrice]] della [[materia]]. [[Consulente pedagogica]] ed [[analista biografica ad orientamento filosofico]], insegna [[Pratiche Filosofiche]], [[Teorie e Metodi Autobiografici]] ed [[Analisi Biografica ad Orientamento Filosofico]] presso le [[Scuole di Counseling]] dell'[[Associazione Italiana Psicofilosofi]], di cui è anche [[Responsabile Scientifica]], e presso la [[Scuola]] [["Philo"]] di [[Milano]]. Collabora anche con l'[[Hospice]] dell'[[Istituto Nazionale dei Tumori]] di [[Milano]]. E' [[autrice]] del [[saggio filosofico]] [["Non ci lasceremo mai? L'esercizio filosofico della morte fra autobiografia e filosofia"]], edito da Unicopli, Milano, 2005, con un [[saggio]] [[introduttivo]] di [[Romano Màdera]] ed inserito nella [[collana]] diretta da [[Duccio Demetrio]] [["Laboratori della memoria"]].</ref>, nella sua [[relazione]] [["Filosofia della sopravvivenza: il pensiero in pratica"]], in [["Sopravvivere. Il velato destino della personalità"]], [[Atti dell'11° Congresso di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2007: "Una volta uscita dal suo corpo - racconta [[Er]] - la sua [[anima]] si era messa in cammino con molte altre, finché non era giunta in un [[luogo]] [[meraviglioso]]. Qui c'erano due [[coppie]] di [[voragini]] [[contigue]], una in [[cielo]] e l'altra in [[terra]], e in mezzo [[sedevano]] i [[giudici]] delle [[anime]]. Questi, pronunciato il [[giudizio]], ponevano al collo dei [[giusti]] e alle spalle degli [[ingiusti]] i [[segni]] della [[sentenza]], e ordinavano ai [[primi]] di salire a destra e in alto, e ai [[secondi]] di scendere a sinistra in basso. Quando [[Er]] si era presentato, i [[giudici]] gli avevano ingiunto di [[ascoltare]] e [[guardare]] tutto quello che succedeva, per poterlo [[raccontare]]. [614b-c]
{{Calcio Crotone storico}}
Dalla [[voragine]] [[celeste]] a sinistra e dalla [[voragine]] [[terrestre]] a destra uscivano altre [[anime]], le une [[pure]] e le altre [[sporche]] e [[impolverate]], [[reduci]] da un [[viaggio]] di [[mille]] [[anni]] in [[cielo]] o [[sottoterra]]. Il [[viaggio]] [[sotterraneo]] era un [[viaggio]] di [[espiazione]], nel quale ogni [[ingiustizia]] [[commessa]] in [[vit]]a veniva [[pagata]] con [[dolori]] dieci volte tanti quanti quelli [[provocati]]. Con una [[misura]] [[analoga]] le [[azioni]] [[giuste]] venivano [[compensate]]. [614d-615c] [...]
{{Serie A}}
Dopo sette giorni di [[permanenza]] in quel [[luogo]], le [[anime]] furono fatte camminare per quattro giorni, finché non giunsero in vista di una [[luce]] simile all'[[arcobaleno]], che teneva insieme tutta la [[circonferenza]] del [[cielo]]. Alle estremità è sospeso il [[fuso]] di [[Ananke]], la [[divinità]] che [[rappresenta]] la [[necessità]] o il [[destino]] [[ineluttabile]], per il quale [[girano]] tutte le [[sfere]]. Il [[fusaiolo]], che è il [[contrappeso]] che mantiene a piombo il [[fuso]], è formato da [[otto]] [[vasi]] [[concentrici]], messi uno dentro l'altro, e [[ruotanti]] in [[direzioni]] [[opposte]] sull'[[asse]] del [[fuso]]. Su ogni [[cerchio]] sta una [[Sirena]], che emette un'unica [[nota]], e le diverse [[Sirene]] tutte insieme producono, ruotando, un'[[armonia]]. Gli [[otto]] [[fusaioli]] rappresentano gli [[otto]] [[cieli]] [[concentrici]] della [[cosmologia]] [[antica]], nell'[[ordine]] [[pitagorico]]: [[stelle fisse]], [[Saturno]], [[Giove]], [[Marte]], [[Venere]], ([[Mercurio]] che la [[Campanello]] salta, nota), [[Sole]] e [[Luna]].
{{Vincitori Serie C1/Lega Pro Prima Divisione}}
Il [[fuso]] gira sulle [[ginocchia]] di [[Ananke]]. Le tre [[Moirai]], o, latinamente, [[Parche]], siedono in cerchio su [[tre]] [[troni]] a [[uguale]] [[distanza]]. Le [[Moirai]] - le [[divinità]] della [[moira]] - sono [[figlie]] di [[Ananke]]: [[Cloto]], la [[filatrice]], [[canta]] il [[presente]], [[Lachesi]], la [[distributrice]], il [[passato]], e [[Atropo]], colei che non può essere [[dissuasa]], l'[[avvenire]]. [616b ss]
{{Portale|Calabria|calcio}}
Appena le [[anime]] giunsero in questo [[luogo]], un [[araldo]] le mise in fila per presentarle a [[Lachesi]]. Quindi, prese dalle ginocchia della [[Moira]] delle [[sorti]] e dei [[modelli di vita]], annunciò: 'Parole della [[vergine]] [[Lachesi]], [[figlia]] di [[Ananke]]: [[anime]], che vivete solo un giorno comincia per voi un altro periodo di [[generazione]] [[mortale]], [[portatrice]] di [[morte]]. Non vi otterrà in [[sorte]] un [[daimon]], ma sarete voi a [[scegliere]] il [[daimon]]. E chi viene [[sorteggiato]] per [[primo]] [[scelga]] per [[primo]] una [[vita]], cui [[sarà]] [[necessariamente]] [[congiunto]]. La [[virtù]] è senza [[padrone]] e ciascuno ne avrà di più o di meno a seconda che la [[onori]] o la [[spregi]]. La [[responsabilità]] è di chi [[sceglie]]; il [[dio]] non è [[responsabile]]'. [617d]
Viene [[sorteggiato]] l'[[ordine]] della [[scelta]] delle [[anime]], e viene loro proposta una [[grandissima]] [[quantità]] di [[paradigmi di vita]]: [[vite]] di [[animali]], di [[uomini]], di [[donne]], di [[tiranni]], di [[successo]] o [[fallimentari]], di [[persone]] [[oscure]] o [[insigni]]. Ma non c'è una [[disposizione]] dell'[[anima]], perché [[ognuna]] [[diventa]] [[necessariamente]] [[diversa]] a seconda che [[scelga]] l'[[una]] o l'[[altra]] [[vita]]. [[Saper]] [[scegliere]] una [[vita]] [[giusta]] e [[scartarne]] una [[ingiusta]], commenta [[Socrate]], è [[importante]] per [[raggiungere]] la [[massima]] [[felicità]]. [618e-619a]
Anche per chi [[arriva]] per [[ultimo]], essendo la [[rosa]] dei [[paradigmi di vita]] molto [[ampia]], c'è la [[possibilità]] di [[condurre]] una [[vita]] non [[cattiva]], se la [[scelta]] viene fatta con [[senno]].
[[Er]] racconta anche alcune scelte fatte dalle [[anime]]: per esempio la prima, che era venuta dal [[cielo]], dopo aver praticato la [[virtù]] solo per [[abitudine]] e [[senza]] [[filosofia]] in una [[politeia]] [[ordinata]], si [[precipita]] a [[scegliere]] la [[vita]] di un [[tiranno]], per [[accorgersi]] subito dopo che contiene [[dolori]] e [[sciagure]], e [[prendersela]] con la [[sorte]]. Le [[anime]] che [[venivano]] dalla [[terra]], invece, facevano [[scelte]] più [[avvedute]], perché avevano [[imparato]] dall'[[esperienza]].
La [[selezione]] dei [[paradigmi di vita]] da parte delle [[anime]] è uno [[spettacolo]] insieme [[miserevole]], [[ridicolo]] e [[meraviglioso]]. La [[maggioranza]] [[sceglie]] secondo le [[abitudini]] della [[vita]] [[precedente]]: [[Agamennone]], per esempio, [[sceglie]] la [[vita]] di un'[[aquila]], e [[Odisseo]], stanco di [[avventure]], la [[vita]] [[tranquilla]] di un [[privato]]. [620a ss]
Dopo la [[scelta]], le [[anime]] si [[presentano]] a [[Lachesi]], dalla quale ciascuna ottiene il [[daimon]] che si è preso, perché gli sia [[custode]] e [[adempia]] quello che ha [[scelto]]. Questo [[guida]] l'[[anima]] da [[Cloto]], a [[confermare]] sotto il [[giro]] del [[fuso]] il suo [[destino]], e poi da [[Atropo]] a [[renderlo]] [[inalterabile]], e quindi, dal [[trono]] di [[Ananke]], verso la [[pianura]] del [[Lete]], [[afosa]] e [[senza]] [[alberi]]. Alla fine della giornata le [[anime]] si accampano sulla [[riva]] del [[fiume]] [[Amelete]] ([[trascuratezza]], [[incuria]]), la cui [[acqua]] non può essere contenuta in nessun [[vaso]].
Tutti - tranne [[Er]] - vennero [[obbligati]] a [[bere]] quell'[[acqua]], che faceva [[dimenticare]]. Poi le [[anime]] si [[addormentarono]] e, a [[mezzanotte]], con un [[terremoto]], furono [[lanciate]] nell'[[avventura]] del [[nascere]]. [[Er]], che non aveva [[bevuto]] l'[[acqua]] del [[Lete]], si era [[svegliato]] sulla [[pira funeraria]], con la [[memoria]] del suo [[mito]]. [[Memoria]] che - conclude [[Socrate]] - anche noi potremo [[conservare]], se [[attraverseremo]] [[bene]] il [[Lete]] e [[seguiremo]] la [[via]] [[ascendente]] della [[giustizia]] e del [[discernimento]], per [[trovarci]] [[bene]] in [[questo]] [[mondo]] e nell'[[altro]] [[millenario]] [[cammino]]. [620d ss]
Questo [[mito]] offre una [[descrizione]] [[dettagliata]] dell'[[Aldilà]], [[luogo]] ove un [[uomo]] viene lasciato [[accedere]] perché possa [[raccontare]] e [[convertire]] gli altri al fine di indurli a [[condurre]] una [[vita]] [[giusta]] già in [[questo]] [[mondo]].
Nell'[[aldilà]] le [[anime]] non solo [[affrontano]] il [[giudizio]] che gli tocca in [[base]] alla [[vita]] [[condotta]] sulla [[terra]] ma, in seguito al [[giudizio]], [[possono]] e [[devono]] [[scegliere]] quale [[vita]] e quale [[personalità]] [[possedere]] nella [[esistenza]] [[successiva]].
In questo [[racconto]] sembra chiaro che quello che siamo dipende essenzialmente dalle [[scelte]] che [[facciamo]], dal [[daimon]] che [[abbiamo]] [[scelto]] ([[daimon]] nella [[mitologia]] [[greca]] è la [[creatura]] [[divina]] che [[presiede]] alla [[sorte]] di [[ciascuno]]), indubbiamente anche alla [[luce]] della [[vita]] [[precedente]] e delle [[punizioni]] o dei [[premi]] [[ricevuti]] per quest'[[ultima]]. Nel [[mito]] infatti viene [[sottolineato]] che non c'è [[colpa]] attribuibile ad un [[dio]], perché è l'[[anima]] che [[sceglie]] il [[daimon]] e non il contrario e che tale [[scelta]] avviene, perlopiù, alla [[luce]] delle [[abitudini]] [[contratte]] nella [[vita]] [[precedente]].
Da un lato, quindi, è [[chiaramente]] [[sottolineata]] la [[responsabilità]] della [[scelta]] di [[vita]], di [[personalità]], di [[destino]], ma è anche sottinteso che il [[passato]], il [[presente]] ed il [[futuro]] (le tre [[moire]], appunto) sono [[indissolubilmente]] [[intrecciate]].
Il [[Passato]]: [[Lachesi]] rappresenta ciò che siamo stati, le occasioni raccolte e quelle perse ed è ciò che ci fa essere ciò che siamo ora; il [[Presente]]: [[Cloto]] è il [[tempo]] della [[possibilità]], della [[scelta]], della [[responsabilità]], della [[conversione]] e della [[trasformazione]] possibili; il [[Futuro]]: [[Atropo]] è l'[[oltre]], l'[[aldilà]], ciò che possiamo [[costruire]] e [[riconoscere]] come [[nostro]], anche nelle sue [[implicazioni]] di [[premi]] o [[punizioni]]. Tutto ciò costituisce l'[[insieme]] della [[vita]] e l'[[intrecciarsi]] di [[personalità]], [[destino]] ([[ananke]]) e [[felicità]].
[[Scegliere]], nella [[prospettiva]] [[platonica]], significa [[prendere]] [[possesso]] [[criticamente]] del proprio [[passato]] per [[migliorare]] il [[presente]] e [[decidere]] il [[futuro]].
La [[physis]] di una [[creatura]] non è qualcosa di dato in anticipo e una volta per tutte, ma quel che si può osservare dopo averla messa alla [[prova]]. E il tempo della [[prova]] - racconta [[Er]] - dura [[indefinitamente]], [[tutta la vita]].
Così, forse, anche il [[Karma]], nelle [[parole]] del [[Dalai Lama]] [[Sogyal Rinpoche]]: 'Il [[Karma]], [...] non è né [[fatalistico]] né [[predeterminato]]. Il [[Karma]] è la nostra [[capacità]] di [[creare]] e di [[cambiare]]. E' [[creativo]] perché possiamo [[decidere]] [[come]] e [[perché]] [[agire]]. Noi [[possiamo]] [[cambiare]]. Il [[futuro]] è nelle [[nostre]] [[mani]].'
[[Socrate]] sottolinea che la [[questione]] dello [[scegliere]], e dello [[scegliere]] [[giustamente]], in [[modo]] da [[massimizzare]] l'[[eudaimonia]] (la [[felicità]]), è un [[problema]] [[capitale]].
Questa [[eudaimonia]] esiste non tanto perché un buon [[daimon]] [[presiede]] al nostro [[destino]], quanto perché noi stessi abbiamo [[scelto]] un buon [[daimon]]. Elemento essenziale dell'[[eudaimonia]], dunque, non è più il [[daimon]], ma il [[carattere]] della nostra [[scelta]]. Non ci può essere [[eudaimonia]] senza [[autonomia]].
La parola greca [[eudaimonia]], correntemente tradotta con [['felicità']], indica uno [[stato]] di [[benessere]] che [[comprende]] sia la [[soddisfazione]] [[personale]] dell'[[individuo]] sia la [[sua]] [[collocazione]] nel [[mondo]]. Nell'[[etimologia]] della [[parola]] è [[implicita]] l'[[idea]] che un buon [[daimon]] abbia [[presieduto]] all'[[assegnazione]] del [[proprio]] [[destino]], in una [[sfera]] più [[ampia]] delle [[sensazioni]] [[personali]]: la mia [[sorte]] ha a che vedere con la mia [[collocazione]] nel [[mondo]], e non solo con il mio [[umore]], o con i [[divertimenti]] della [[vita privata]].
Solo la [[trascuratezza]] ([[Lete]], il [[fiume]] da cui si [[beve]] per [[dimenticare]] prima di [[incarnarsi]]) ci fa [[dimenticare]] che noi, avendo [[scelto]], siamo [[liberi]], e che possiamo [[renderci]] [[migliori]]. La nostra [[libertà]] è [['mitica']], nel senso che possiamo esserne [[consapevoli]] solo [[ricordando]] [[criticamente]] la nostra [[storia]], il nostro [[passato]] e avendo sempre, a qualche [[titolo]], nel [[presente]] una [[possibilità]] di [[scelta]].
Siamo nel [[mondo]] di [[Ananke]] ([[destino]] e [[necessità]]) ma [[cambiare]] è [[possibile]], perché [[noi stessi]] [[possiamo]] [[trasformarci]] e [[migliorarci]]. La [[rinascita]] è sempre [[possibile]]; l'[[aldilà]] a volte [[serve]] per [[pensare]] di [[avere]] [[altre]] [[occasioni]] di [[scelta]], di [[relazione]], di [[opportunità]]. Ma [[ogni]] [[giorno]], nel suo [[rilevante]] [[presente]], ci [[consente]] [[nuove]] [[occasioni]] di [[scelta]] e di [[vita]].
Noi [[esistiamo]] in [[maniera]] [[piena]] solo se [[sappiamo]] [[fare]] le nostre [[scelte]] - se [[sappiamo]], cioè, [[valorosamente]] [[morire]] e [[consapevolmente]] [[rinascere]], senza [[dimenticare]] [[nulla]], come nel [[racconto]] [[straordinario]] che mette [[fine]] alla [['Repubblica']] di [[Platone]]."
 
[[Categoria:F.C. Crotone| ]]
E questa è, in [[sintesi]], la [[storia]] di [[Er]], e la [[morale]] che se ne può [[dedurre]].
 
Poteva anche essere [[specificato]] che il nostro [[libero arbitrio]] [[consiste]] nel [[tentare]] di [[riconoscere]] e [[debitamente]] [[seguire]] il nostro [[daimon]] [[scelto]] [[ante-vitam]] ([[aspetto]] che viene [[particolarmente]] [[enfatizzato]] dallo [[junghiano]] [[James Hilmann]] nel suo [["Il codice dell'anima"]], prima edizione italiana Adelphi, 1997).
 
Come [[chiosa]], possono venire buone, di nuovo, parole di [[Jung]] (sempre da [["Ricordi, sogni, riflessioni"]]): "Quanto più un [[uomo]] corre dietro a [[falsi]] [[beni]], e quanto meno è [[sensibile]] a ciò che è l'[[essenziale]], tanto meno [[soddisfacente]] è la sua [[vita]]: si sentirà [[limitato]], perché [[limitati]] sono i suoi [[scopi]], e il [[risultato]] sarà l'[[invidia]] e la [[gelosia]]. Se riusciamo a [[capire]] e a [[sentire]] che già in [[questa]] [[vita]] abbiamo un [[legame]] con l'[[infinito]], i nostri [[desideri]] e i nostri [[atteggiamenti]] [[mutano]]."
 
E qui mette conto di [[citare]] un [[passo]] di [["Er"]] [619a-b] che la [[Campanello]] non [[menziona]], laddove vi è un'[[esplicita]] [[esortazione]] a "non farsi [[attirare]] anche nell'[[Ade]] dalle [[ricchezze]] e da [[mali]] [[simili]] (,) per non [[piombare]] nella [[tirannide]] e in altri [[modi]] di [[agire]] [[consimili]], [[compiendo]] [[molte]] [[azioni]] [[irrimediabilmente]] [[malvage]] che si [[tireranno]] [[dietro]] [[sofferenze]] [[più]] [[pesanti]], ma per sapere [[scegliere]] [[sempre]] la [[via]] [[intermedia]] e per [[fuggire]] gli [[eccessi]] da [[ogni]] [[lato]], sia in [[questa]] [[vita]], nei [[limiti]] del [[possibile]], sia in [[tutte]] [[quelle]] [[successive]]; così, infatti, l'[[uomo]] [[raggiunge]] la [[massima]] [[felicità]]."
 
Questo [[identificare]] la [[massima]] [[felicità]] nella [[morigeratezza]] ed [[indicare]] [[esplicitamente]] la [[ricchezza]] come un [[male]], non può non [[portare]] alla [[mente]] la [[massima]] di [[Cristo]] «E' più [[facile]] che un [[cammello]] [[passi]] per la [[cruna]] di un [[ago]], che un [[ricco]] [[entri]] nel [[Regno]] dei [[Cieli]]» (Matteo 19,24)
 
Comunque, il fatto che [[Platone]], riguardo ad [[Er]], si [[ispirasse]] ad un [[episodio]] [[realmente]] [[accaduto]], può venir [[confermato]] anche dall’[[archeologo]] [[Vittorio Di Cesare]], già membro della [[British Museum Society]], nella sua relazione [[“Archeologia della 'Sindrome di Lazzaro': il fenomeno dell’NDE nei testi mediorientali e classici”]], in [[“Visioni oltre il reale. Atti del 2° Congresso Internazionale di studi sulle esperienze di confine” (San Marino, 1998)]].
 
Egli vi afferma: “Oggi sappiamo con certezza che le frequenti guerre nel Mediterraneo tra VIII e III a.C. videro molti reduci sopravvivere nonostante le terribili ferite riportate sui campi di battaglia. Gli archeologi hanno ritrovato scheletri di guerrieri con fratture craniche guarite molto tempo prima delle cause che produssero il loro decesso. Ad esempio, i numerosi traumi riscontrati sullo scheletro di un guerriero apulo del IV sec. a.C. ritrovato in località [[Padreterno]], in [[Puglia]], non escludono la possibilità che quest’uomo, almeno una volta nella vita, entrò in coma per poi riprendersi. Il guerriero aveva molte ferite di vecchia data: all’osso metatarsale, alla clavicola sinistra con frattura da trauma diretto e fratture alle coste VIII e IX. Ma il più grave processo traumatico subìto era stata una brutta frattura alla regione temporale zigomatica sinistra, il cui successivo consolidamento era avvenuto con l’imperfetto allineamento dell’osso facciale al resto dell’arcata che si era successivamente appiattita. Probabilmente quel colpo e la relativa commozione cerebrale lo fece stare tra la vita e la morte per diverso tempo. Ciò molto prima del giorno in cui cadde nella battaglia nella quale, oltre alla ferita mortale, subì lo schiacciamento di un piede da parte della ruota di un carro.”<ref>([[Stralcio]] della [[Relazione]] tenuta dal [[Professor]] [[Vittorio Di Cesare]] in seno al [[Congresso]] [[“Visioni oltre il reale. Atti del 2° Congresso Internazionale di studi sulle esperienze di confine”]] - San Marino, 1998 -, pubblicabile per gentile concessione della [[Responsabile]] del [[Congresso]], [[Dott.ssa]] [[Fulvia Cariglia]])</ref>
 
Secondo [[Massimo Biondi]]<ref>[[Laureato]] in [[Medicina]], dopo una [[lunga]] [[esperienza]] di [[ricerca]] in [[istituti]] [[universitari]] si è [[dedicato]] al [[giornalismo]] di [[area]] [[medico-scientifica]]. Attualmente [[collabora]] a [[testate]] [[giornalistiche]] [[italiane]] ed [[estere]], a [[periodici]] [[medici]] e a [[vari]] [[progetti]] [[editoriali]]. Ha [[pubblicato]] [[diversi]] [[volumi]], ultimi dei quali: [["La Ricerca Psichica - Fatti ed evidenze degli studi parapsicologici"]], (Editore Il Minotauro, 2004); [["Misteriose presenze - Viaggio tra case infestate e luoghi maledetti"]], (Editore Mondadori, 2005); [["Ivig, storia di un'idea"]] (con [[Giuseppe Luzi]], Editore GSE, 2005); [["Trasformazioni - Il mistero di scoprirsi cambiati"]], (Editore Mondadori, 2006); [["Parapsicologia"]] (con [[Patrizio Tressoldi]], Editore Il Mulino, 2007). Nel [[campo]] dei suoi [[interessi]] sulla [[cultura]] [["di confine"]] si [[occupa]] di [[parapsicologia]] e di [[NDE]], [[temi]] sui quali ha [[realizzato]] [[indagini]] e [[ricerche]].</ref>, comunque, la storia di [[Er]] "era utile a [[Platone]] per dar vigore alle sue convinzioni sulla [[reincarnazione]] e sulla [[metempsicosi]]
<ref>Nel ''Cratylus'' giunge a paragonare il corpo ad un "carcere".</ref>, nonché per rafforzare alcune tesi politico-filosofiche esposte nella sua opera".<ref>(Affermazione contenuta nella [[Relazione]] [["Voci dal passato, echi nel presente"]] tenuta dal [[Dottor]] [[Massimo Biondi]] in seno al [[Congresso]] [[“La luce e la rinascita. Atti del 5° Congresso Internazionale di studi sulle esperienze di confine”]] - San Marino, 2001 -, pubblicabile per gentile concessione della [[Responsabile]] del [[Congresso]], [[Dott.ssa]] [[Fulvia Cariglia]])</ref>
 
Lo stesso [[Gesù Cristo]], durante la sua [[vita terrena]], sembra aver avuto almeno un'[[esperienza extracorporea]] (anche se la [[tradizione]] [[esoterica]] gliene attribuisce ben più d'una), specificamente nell'[[episodio]] delle [[tentazioni]], quando fu [[portato]] dal [["diavolo"]] nel [[pinnacolo]] del [[Tempio]] (Matteo 4), mentre si trovava a [[parecchie decine di chilometri da esso]], nel [[deserto di Giuda]].
Ora, se non vogliamo pensare ad un [["diavolo"]] che [[fisicamente]] [["acciuffa"]] [[Gesù]] e lo [[porta]] [["di peso"]] a [[Gerusalemme]], il che è francamente [[assurdo]], dobbiamo, più [[realisticamente]], pensare che [[Gesù]] [["in ispirito"]] si lasciò [[portare]] da [["qualcuno o qualcosa di medesimamente spirituale"]] a [[Gerusalemme]], dove [[venne messo alla prova]] sul [[senso]] della sua [[missione]].
Tanto più che l'[[evangelista]] [[Matteo]] usa il [[verbo]] [[''paralambano'']], che non significa [["acciuffare"]] qualcuno [[fisicamente]], bensì [["trasferire"]] in [[un'altra dimensione]] (Matteo 4,5.8).
 
Segue a ruota [[Paolo di Tarso]], che, probabilmente riferendosi a [[sé stesso]], narra di «un [[uomo in Cristo]] che, quattordici anni fa - ''se con il corpo o fuori del corpo'' non lo so, lo sa [[Dio]] - fu [[rapito]] fino al [[terzo cielo]]», ed è poi ancora più [[esplicito]] quando [[dice]]: "Così, dunque, siamo [[pieni di fiducia]], e [[sapendo]] che [[finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore]] [...] siamo [[pieni di fiducia]] e [[preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore]] [...] Perciò [[ci sforziamo]], sia [[dimorando nel corpo]], sia [[esulando da esso]], di [[essere a lui graditi]]", oppure: "Sono messo alle strette, infatti, tra queste due cose: da una parte il [[desiderio]] di [[essere sciolto dal corpo]] per [[essere con Cristo]], il che [[sarebbe assai meglio]]".
Anche in questo caso, però, pariamo esser più di fronte ad [[OBE]] che ad [[NDE]], se si eccettua la [[folgorazione sulla via di Damasco]] (ed è improbabile che si riferisca a quella, nel [[primo caso citato]]: poiché egli, allora, non era ancora «un [[uomo in Cristo]]»).<ref>Le [[esperienze]] di [[Paolo]] sono [[narrate]] nella [[''Seconda Lettera ai Corinzi'']] 5, 6 e 12, 2 ed in [[''Lettera ai Filippesi'']] 1, 23.</ref>
 
Arriviamo quindi a [[Plutarco]] ([[Cheronea]], 46 d.C./48 d.C. – [[Delfi]], 125 d.C./127 d.C.), che ci dice: "[[Ermodoro di Clazomene]]: la sua anima poteva abbandonare completamente il corpo, vagando di notte e di giorno per enormi spazi, e infine ritornava di nuovo dopo aver assistito e partecipato a molti discorsi e avvenimenti lontani..."<ref>[[Plutarco]], [["Il demone di Socrate"]], Adelphi, 1993)</ref>
 
[[OBE]] o [[NDE]], in questo caso?
 
Oppure, sempre [[Plutarco]]: "E giunta l'ora alla morte l'anima prova una emozione come quella degli iniziati ai grandi misteri. Perciò riguardo al morire e all'essere iniziato la parola assomiglia alla parola e la cosa alla cosa. Anzitutto i vagabondaggi, i rigiri logoranti, e certi cammini senza fine e inquietanti attraverso le tenebre. In seguito, proprio prima della fine, tutte quelle cose sono terribili, i brividi e i tremiti e i sudori e gli sbigottimenti.
Ma dopo di ciò, ecco viene incontro una luce mirabile: ad accogliere sono lì i luoghi puri e le praterie, con le voci e le danze e la solennità di suoni sacri e di sante apparizioni"<ref>[[Plutarco]], 'frammento' 178, in [["Frammenti. Testo greco. Traduzione italiana a fronte"]], D'auria M. Editore, 2010)</ref>
 
Qui il [[filosofo]] [[greco]] si sta riferendo senz'altro ad un'[[NDE]], se non ad un [[trapasso]] [[effettivo]].
 
Ed ecco, subito dopo, una storia raccontata dallo scettico [[Luciano di Samosata]] (Samosata, 120 circa – Atene, tra il 180 e il 192): essa consiste nella vicenda di un giovane che, portato agli inferi subito dopo morto, nel momento in cui è presentato a [[Plutone]], viene rinviato indietro, perché c'è stato uno scambio di persona.<ref>[[Luciano di Samosata]], [["Tutti gli scritti. Testo greco a fronte"]], [[Editore]] [[Bompiani]], [[Collana]] [["Il pensiero occidentale"]], a [[cura]] di [[Diego Fusaro]] ([[introduzione]], [[note]] e [[apparati]]) e [[traduzione]] di [[Luigi Settembrini]], 2007.</ref>
 
Peraltro, lo stesso [[Luciano di Samosata]], in [["Elogio della mosca"]], ci racconta di "[...] [[Ermotimo di Clazòmene]] che [[possedeva]] un'[[anima]] che lo [[abbandonava]] [[spesso]] e se ne [[andava]] in [[giro]] per [[ritornare]], [[poi]], nel [[corpo]] e [[fare]] [[alzare]] [[Ermotimo]]."<ref>Per il [[reperimento]] del [[testo]], [[vedere]] [[nota]] [[precedente]].</ref> (Di [[Ermotimo di Clazòmene]] parla anche [[Aristotele]] - [[''Metaphysica'', i, 984b, 18]] -, il quale gli [[attribuisce]] la [[creazione]] della [[parola]] [[''Nous'']], poi [[resa]] [[celebre]] da [[Anassagora di Clazòmene]].)
 
Dopodiché, sempre in area di [[primo cristianesimo]], abbiamo un testo del III secolo d.C., la [["Passio Perpetuae"]], in cui i martiri cristiani [[Perpetua]] e [[Saturo]] raccontano: "Avevamo già subìto il martirio: uscimmo dal corpo e fummo trasportati verso oriente da quattro angeli, le cui mani nemmeno ci toccavano".<ref>([[Stralcio]] contenuto nella [[Relazione]] [["Voci dal passato, echi nel presente"]] tenuta dal [[Dottor]] [[Massimo Biondi]] - per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[56]] - in seno al [[Congresso]] [[“La luce e la rinascita. Atti del 5° Congresso Internazionale di studi sulle esperienze di confine”]] - San Marino, 2001 -, pubblicabile per gentile concessione della [[Responsabile]] del [[Congresso]], [[Dott.ssa]] [[Fulvia Cariglia]])</ref>
 
Verso la fine del IV secolo d.C. abbiamo un'[[Epistola]] di [[Girolamo]], [[segretario]] di [[papa]] [[Damaso]], che narra in poche righe un viaggio post-mortem nell'aldilà: "...circa a metà quaresima una febbre, penetrandomi fin nelle midolla, mi assalì il corpo sfinito e senza darmi tregua (...) divorava le mie povere membra, tanto che a malapena rimanevano insieme le ossa. Nel frattempo mi si preparava il funerale; il corpo era ormai tutto freddo e il calore della vita palpitava soltanto nel mio petto che solo era tiepido, quando all'improvviso rapito in spirito mi trovai trascinato davanti al tribunale del giudice; così intensa era in quel luogo la luce e il fulgido splendore che emanava dai presenti, che prostratomi a terra non osavo guardare in alto".
Accusato di non essere cristiano, e dopo aver invocato pietà, [[Girolamo]] fu lasciato andare: "Ritorno al mondo di sopra e fra la generale meraviglia apro gli occhi così bagnati da un fiume di lacrime che anche gli increduli offrivano una valida prova con il loro dolore. Non era stata davvero una fantasticheria, come quei sogni vani che spesso ci ingannano."<ref>([[Stralcio]] contenuto nella [[Relazione]] [["Voci dal passato, echi nel presente"]] tenuta dal [[Dottor]] [[Massimo Biondi]] in seno al [[Congresso]] [[“La luce e la rinascita. Atti del 5° Congresso Internazionale di studi sulle esperienze di confine”]] - San Marino, 2001 -, pubblicabile per gentile concessione della [[Responsabile]] del [[Congresso]], [[Dott.ssa]] [[Fulvia Cariglia]])</ref>
 
Sempre tra il IV e il V secolo d.C., abbiamo questa vicenda, narrata da [[Sant']][[Agostino d'Ippona]]: "Un certo uomo, di nome Curma, del villaggio di Tullio, località vicinissima a Ippona, povero curiale e solo a stento diventato duumviro di quel borgo, essendosi ammalato perdette i sensi e rimase come morto per alcuni giorni. Un debolissimo respiro si poteva avvertire solo dalle sue narici, se uno vi accostava la mano. Era questo un indizio, per quanto debole che era ancora vivo e perciò non si poteva seppellirlo, come uno che ormai fosse morto. Non c'era alcun movimento nelle membra del suo corpo, non prendeva cibo alcuno; né con gli occhi né con nessun altro senso del corpo dava segno di sentire qualsiasi molestia gli fosse fatta. Tuttavia come in sogno vedeva molte cose, che finalmente, risvegliandosi dal sonno, dopo parecchi giorni, poté raccontare. Come prima cosa, appena aperti gli occhi, disse: "Qualcuno vada a casa di Curma, fabbro ferraio, e veda che cosa vi accade". Qualcuno vi andò e quel Curma fu trovato morto in quello stesso momento in cui questi era ritornato in sé ed era quasi risorto dal morte. Allora ai presenti, che, pieni di ansia, stavano attorno a lui, disse che quando lui era stato rilasciato era stato comandato che si presentasse quell'altro, e che lì nel posto da cui ora tornava aveva udito che era stato dato ordine che si portasse nelle regioni dei morti non Curma il curiale, ma Curma il fabbro ferraio."<ref>[[Agostino di Ippona]], [["Le onoranze funebri (De cura pro mortuis gerenda)"]], Tipolitografia Benedettina Editrice, Parma, 2000. [[Stralcio]] pubblicato per gentile concessione della [[Tipolitografia Benedettina Editrice]].</ref>
 
Arriviamo al VI secolo d.C., ove [[Papa]] [[Gregorio Magno]] riferisce, nei suoi [["Dialoghi"]], questo caso: "L'illustre Stefano (...) mi disse che mentre si trovava a Costantinopoli per un affare, cadde ammalato e morì. Si mandò a chiamare un medico e un venditore di balsami e aromi, per aprire il suo cadavere e imbalsamarlo; quel giorno, però, non fu proprio possibile reperirli. Pertanto il suo corpo quella notte rimase insepolto. Condotto nei luoghi infernali, vide molte cose di cui prima aveva sì sentito parlare ma alle quali non aveva creduto. Quando laggiù venne presentato al giudice capo, questi non lo ricevette, dicendo: 'Non costui ho comandato di condurmi, ma Stefano il fabbro ferraio'. E subito Stefano fu restituito al suo corpo, mentre l'omonimo fabbro ferraio, che abitava vicino a lui, proprio in quell'istante morì."<ref>[[Gregorio Magno]], [["Storie di santi e di diavoli. Dialoghi"]], in due volumi, Mondadori, Milano, 2006. [[Stralcio]] pubblicato per gentile concessione della [[Arnoldo Mondadori S.p.A.]]</ref>
 
La coincidenza della storia di [[Agostino]] con quella di [[Gregorio Magno]] può far pensare che questo [[Stefano]] raccontò a [[Gregorio Magno]] una variante della narrazione [[agostiniana]], ma bisogna allora supporre che [[Gregorio Magno]], prima [[Papa]] e poi [[Santo]], non la conoscesse, o che non desse rilevanza ai nessi suggeritivi d'una ripresa più che non d'un racconto "ex novo".
 
Sempre [[Gregorio Magno]] [[riferisce]] anche dell'[[esperienza]] di un [[soldato]] che, in [[punto di morte]], avrebbe [[visto]] un [[ponte]] su un [[fiume]] [[fumante]] e [[maleodorante]] che [[conduceva]] a un «[[piacevole]] [[giardino]] [[pieno]] di [[fiori]]».<ref>[[Vedere]] [[nota]] [[63]].</ref>
 
E si giunge quindi alla seconda metà del VII secolo, ove l'asceta [[San Valerio]] menziona un [[monaco]] di nome [[Massimo]], "il quale sapeva scrivere libri e meditare salmi, molto prudente, equilibrato in ogni sua azione, (...) colpito da infermità corporale, morì per l'aggravarsi della malattia e dopo molte ore di intervallo ritornò nel corpo. Così, recuperata la salute di prima, mi raccontò: 'non appena mi separai dal corpo fui preso da un angelo di luce... e condotto in un luogo bellissimo... Lì una luce intensa sfavillava irraggiando un chiarore indicibilmente luminoso".<ref>([[Stralcio]] contenuto nella [[Relazione]] [["Voci dal passato, echi nel presente"]] tenuta dal [[Dottor]] [[Massimo Biondi]] - per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[56]] - in seno al [[Congresso]] [[“La luce e la rinascita. Atti del 5° Congresso Internazionale di studi sulle esperienze di confine”]] - San Marino, 2001 -, pubblicabile per gentile concessione della [[Responsabile]] del [[Congresso]], [[Dott.ssa]] [[Fulvia Cariglia]])</ref>
 
Poi facciamo un bel balzo in avanti fino al 1500, ove [[Santa]] [[Teresa d'Avila]] [[descrive]] un'[[esperienza]] assai [[simile]] a quelle che in seguito diverranno [[note]] come [[NDE]]: "Pensai di essere [[trasportata in cielo]]: le prime persone che vidi furono [[mia madre]] e [[mio padre]] e accaddero [[cose straordinarie]] in un [[periodo di tempo assai breve]] [...] mi piacerebbe, se potessi, [[descrivere]] almeno la [[minima parte]] di ciò che ho [[sperimentato]], ma quando provo a farlo scopro che ciò è [[impossibile]]; infatti, mentre la [[luce]] che noi vediamo qui e l'altra [[luce]] sono appunto delle [[semplici]] [[luci]], non c'è alcuna [[somiglianza]] tra le [[due]], e lo [[splendore]] del [[Sole]] sembra [[assai pallido]], se [[paragonato all'altra]]. [ Dopo questa [[esperienza]] ] avevo ben poco [[timore]] della [[morte]], di cui precedentemente ero, invece, [[grandemente spaventata]]."<ref>[[Santa Teresa d'Avila]], [["Opere complete"]], [[Editore]] [[Paoline Editoriale Libri]], [[Collana]] [["Letture cristiane del secondo millennio"]], a [[cura]] di [[Luigi Borriello]] e [[Giovanna Dalla Croce]], [[traduzione]] e [[note]] di [[Letizia Falzone]], 1998.</ref>
 
Singolare, in questi [[racconti storici]], la mancanza d'una prima fase [["autoscopica"]], o comunque d'osservazione dell'ambiente terreno, dell'esperienza: si entra subito in una fase [["trascendentale"]].
 
Facendo comunque di nuovo un ulteriore balzo in avanti, arriviamo all'[[Ottocento]] [[italiano]], dove uno [[scienziato]] dell'epoca, [[eclettico]] ed oggi dimenticato, tale [[Francesco Orioli]], scrisse, in [["Spighe e Paglie"]] ([[rivista]] [[multidisciplinare]] che curava praticamente da solo, e che spediva in tutta [[Europa]] grazie alle sovvenzioni che riceveva da [[scienziati]] ed [[uomini]] di [[cultura]] conosciuti durante un [[esilio]] [[parigino]] dovuto ad un precedente [[dissidio]] con la [[Chiesa]] di [[Roma]]) di questa [[fenomenologia]]: la quale, quindi, evidentemente, era già nota all'epoca, e che egli chiamò [["sogni de' moribondi"]], ritenendo che si trattasse di una [[mescolanza]] tra [[contenuti]] di [[pensiero]] [[corrispondenti]] a [[realtà]] [[oggettive]] (da lui definiti [[chiarovisione]]) ed [[attività]] [[immaginative]] ed [[ideative]] simili a quelle che danno forma ai [[sogni]].
 
In questo modo [[Orioli]] mostrava la sua [[prospettiva]] di [[scienziato]] di [[mente]] [[aperta]], e si collocava su un [[solco]] non dissimile da quello [[esoterico]], che ammette che l'[[ambiente]] [[astrale]] sia l'[[oggettivazione]] d'uno [[stato]] [[mentale]], [[interiore]], [[individuale]] (ed il fatto che [[ambienti]] [[astrali]] siano condivisi da molte [[Entità]], starebbe a dimostrare che, esse, si collocano tutte, genericamente, in quel [["Focus"]] [[mentale]]).
 
Da notare che si parla della seconda metà del [[1845]], e quindi non era ancora nata la [[parapsicologia]] (anche volendone datare la [[nascita]] al [[1848]] e quindi ai [[fatti]] di [[Hydesville]] che videro come [[protagoniste]] le [[sorelle Fox]]), da cui quindi [[Orioli]] non avrebbe potuto, in ogni caso, prendere spunto per le sue riflessioni.
 
Sempre nell'[[Ottocento]] arriva anche un caso di [[NDE]] di cui fu reso partecipe [[Victor Hugo]], e che il grande [[letterato]] [[francese]] riportò con resoconto scritto da par suo.
 
Anche in questo caso, la sensazione che il soggetto in causa prova, è sempre quella di trovarsi in uno stato di [[sublime beatitudine]], nel quale vorrebbe restare per sempre, ed il [[ritorno alla vita normale]] viene vissuto con [[forte disappunto]].
 
Si tratta di un uomo che, avendo perso la moglie ed un figlio, era rimasto con altri tre figli: un maschio e due femmine.
 
Ebbe un incidente mentre viaggiava in calesse col figlio maschio, e fu scaraventato sul fondo d'un fossato, mentre il giovane riuscì ad aggrapparsi ad un cespuglio dell'argine e chiamare aiuto.
 
L'uomo, ormai allo stremo, fu salvato, ma non ringraziò i soccorritori; anzi, protestò: perché in quel frangente tra la vita e la morte s'era ricongiunto con la moglie ed il figlio defunti.
 
Vale la pena, per l'appunto, riportare l'ultima parte del commento di [[Hugo]], perché meritevole: "...sono due gli enigmi da risolvere in questo memorabile evento: l'enigma del [[corpo]] e l'enigma dell'[[anima]]. Non mi curo di compenetrare il primo, né di spiegare come possa darsi che un annegato rimanga un'ora intera in fondo ad uno stagno senza morirne. Ma ciò ch'io comprendo assai bene sono i lamenti di una [[anima]] riscattata dalla morte. Che diamine! Essa era già esulata dalla vita terrena, da quest'ombra di vita; era sfuggita da un [[corpo]] maculato, da due labbra illividite, da un fossato stagnante. Aveva appena iniziato l'ammaliante ascensione, e dal fango del fondo, attraverso acque limacciose, aveva affiorato alla superficie. Senonché si avvide di non potersi elevare perché una piuma delle proprie ali la vincolava ancora a un orribile respiro postrèmo soffocato nel fango; e tutto ciò mentre già respirava deliziosamente l'ineffabile freschezza dell'al di là della vita, ed erasi riunita alle adorate creature che aveva perduto: una moglie ed un bimbo. E la prigioniera evasa ma non libera, venne ad un tratto bruscamente assalita da un intempestivo fremito vitale; sentì che il vincolo che la univa al [[corpo]], anziché rompersi si rinsaldava, e che in luogo di elevarsi verso la [[luce]], ridiscendeva nella notte della vita; tutto ciò per opera di qualcuno il quale aveva forzato violentemente l'[[anima]] a rientrare in un [[cadavere]]. E allora quest'[[anima]], questa resuscitata in terra, proruppe in un grido d'angoscia disperata..."<ref>[[Riferito]] ne [["Le visioni dei morenti"]] di [[Ernesto Bozzano]] ([[prima edizione]] in [[veste]] di [[breve monografia]] nel [[1906]], e [[nuova edizione ampliata]] sia nel [[1919]] che nel [[1930]], col titolo [["Delle apparizioni di defunti al letto di morte"]]; [[nuove edizioni]], con [[nuovo titolo]] [[scelto]] da [[Gastone De Boni]], nel [[1947]] e nel [[1953]]; [[ripubblicato]], infine, dalle [[Edizioni del Gattopardo s.r.l.]], nel [[1972]]).</ref>
 
Nel 1889 abbiamo la [[visione]] che ebbe un [[saggio]] [[indiano]] di [[nome]] [[Wovoka]], conosciuto anche come [[Jack Wilson]], dei [[Payute]] del [[Nevada]], durante un'[[eclissi di sole]]: [[Wovoka]] si [[trovò]], [[trasportato]] da un'[[aquila]], al [[cospetto]] di [[Dio]] e dei [[suoi]] [[antenati]], in un [[luogo]] [[veramente]] [[sublime]].
 
[[Dio]] gli [[comunicò]] l'[[imminente]] [[arrivo]] nelle [[loro]] [[terre]] di un [[mondo]] [[diverso]], [[fatto]] come una [[nuvola]], [[proveniente]] dall'[[Ovest]], che avrebbe [[spazzato via]] su [[questa Terra]] [[tutto ciò]] che fosse [[vecchio]] e [[morente]].
 
Ma in questo [[altro mondo]] [[trascendente]] ci sarebbe stata [[abbondanza]] di [[carne]] come nei [[vecchi tempi]], gli [[indiani]] [[morti]] sarebbero [[tornati]] a [[vivere]], e tutti i [[bisonti]] [[uccisi]] avrebbero di nuovo [[pascolato]] nelle [[verdi praterie]].
 
Gli furono [[impartiti]], inoltre, [[vari]] [[insegnamenti]], [[tesi]] a [[limitare]] i [[danni]] [[legati]] alla [[crisi]] del suo [[popolo]] e [[prospettando]] una [[rivincita]] sui [[bianchi]], e in [[aggiunta]] a [[questi]] gli fu [[insegnata]] una [[nuova]] [[danza]] [[collettiva]], la [[''Ghost Dance'']], che [[doveva]] [[far]] [[praticare]] al [[suo]] [[popolo]] in [[periodi]] [[prestabiliti]].
 
Chi avesse [[seguìto]] queste [[direttive]], avrebbe sicuramente [[avuto]] una [[vita]] [[migliore]], e si sarebbe [[riunito]], [[dopo la morte]] e in [[piena felicità]], con i [[propri]] [[familiari]] e [[amici]] già [[defunti]].
 
Come ben sappiamo, la [[profezia]] di [[rivincita]] sui [[bianchi]] si è [[rivelata]] [[non veritiera]].<ref>La vicenda di [[Wovoka]] è stata variamente [[narrata]] da [[Leslie Spier]] nel 1935, da [[Alice Beck Kehoke]] nel 1989, e da [[Gregory Ellis Smoak]] nel 2002 e 2008: [[Leslie Spier]], [["The Prophet Dance of the Northwest and its Derivatives: the Source of the Ghost Dance"]], in [["General series in Anthropology"]], n°1; [[Alice Beck Kehoke]], [[" 'The Ghost Dance Religion'. The Ghost Dance: Ethnohistory and Revitalization "]], Thompson Publishing, Washington, DC; [[Gregory Ellis Smoak]], [["Ghost Dances and Identity: Prophetic Religion and American Indian Ethnogenesis in the Nineteenth Century"]], [[Berkeley]], [[University of California]] (prima edizione 2002, edizione riveduta ed ampliata 2008).</ref>
 
Dopodiché, finalmente arriviamo al [[secolo]] [[scorso]], ove abbiamo la [[testimonianza]], nel 1932, di [[John Neihardt]], [[scrittore]] e [[poeta]] [[americano]], [[storico]] [[dilettante]] ed [[etnografo]], nel suo [[libro]] più famoso, [["Black Elk Speaks"]] (editore William Morrow & Company), uscito in italiano per [[Adelphi]] nel 1968 col titolo [["Alce Nero parla"]].
 
Due anni prima [[Neihart]] aveva intervistato, sulle montagne brulle del [[Big Horn]], lo [[sciamano]] [[Alce Nero]], della [[tribù]] [[Oglala]] dei [[Sioux]], cugino del grande capo [[Cavallo Pazzo]].
 
Dunque, in realtà, la [[testimonianza]], è quella di [[Alce Nero]], [[resa]] quando oramai [[egli]] era già un [[vecchio]] [[indiano]].
 
Egli era uno [[Sioux]] [[Lakota]] [[vissuto]] tra il [[1863]] ed il [[1950]].
 
All'età di [[9]] [[anni]] fu [[colpito]] da una [[gravissima]] [[malattia]], che lo [[ridusse]] in [[fin di vita]].
 
In questo [[stato]] ebbe la [[visione]] di uno [[spirito]] che lo [[invitò]] ad [[alzarsi]] e a [[seguirlo]] al [[cospetto]] del [[Grande Spirito]].
 
Fu [[portato]] su una [[nuvola]] e qui [[incontrò]] le [[somme]] [[potenze]] del [[Cielo]] e da [[esse]] [[ricevette]] [[insegnamenti]] e [[poteri]].
 
[[Appassionante]] e [[ricca di particolari]] è la [[descrizione]] di [[Alce Nero]] di [[quel]] [[nuovo]] [[mondo]].
 
Dopo [[12]] [[giorni]] di [[morte]] [[apparente]], [[ritornò]] in [[possesso]] del suo [[corpo]] e [[ripensò]] alla [[meravigliosa]] [[esperienza]] [[vissuta]] poco prima: «Mentre ero lì a pensare alla mia [[visione]], potevo [[vederla]] [[tutta]] [[di nuovo]], e [[capirne]] il [[senso]] con una [[parte]] di [[me]], come uno [[strano]] [[potere]] che [[ardeva]] nel [[mio]] [[corpo]]; ma se la [[parte]] di [[me]] che [[parla]] avesse [[tentato]] di [[dirne]] il [[senso]] a [[parole]], quel [[potere]] sarebbe [[diventato]] come [[nebbia]] e si [[sarebbe]] [[allontanato]] da [[me]].»
 
Fu per questo, che il [[bambino]] [[esitò]] [[fortemente]] [[prima]] di [[raccontare]] le sue [[avventure]] nell'[[altro regno]].
 
Ma [[altre]] ne [[seguirono]], ed il [[potere]] con esse [[accumulato]] lo [[resero]] uno [[sciamano-visionario]] di [[primo piano]].
 
Tra [[queste]], [[una]] in [[particolare]] può essere [[menzionata]]: all'età di 23 anni, insieme ad un centinaio di altri indiani, [[Alce Nero]] venne reclutato per portare uno [[spettacolo]] sulle loro [[tradizioni]] nelle [[capitali]] [[europee]].
 
Si trattava di uno [[spettacolo]] dove gli [[indiani]] [[ballavano]], [[cantavano]], facevano [[acrobazie]] sui [[cavalli]], [[sparavano]], ecc., ma la loro [[esibizione]] non era tesa assolutamente a [[valorizzare]] la loro [[cultura]], bensì semplicemente a far guadagnare gli [[organizzatori]], che facevano leva sulla curiosità dei [[bianchi]] di vedere i "[[selvaggi]]" dal vivo.
 
Dopo tre anni di esodo, [[Alce Nero]] era triste e sconsolato, e desiderava profondamente ritornare nella sua terra; un mattino, ci riferisce [[Neihart]], gli accadde di vivere la seguente esperienza: "Quel mattino indossavo dei vestiti da [[Wasichu]], scarpe e tutto. L'unica differenza era che i miei capelli erano lunghi. Non erano intrecciati, mi cadevano semplicemente sulle spalle. Io mi sentivo bene e stavamo per prendere la prima colazione. Questa ragazza amica mia era seduta accanto a me, e anche sua madre e suo padre e due sorelle erano seduti a tavola.
Mentre ero lì seduto, alzai lo sguardo al soffitto e mi sembrò che si muovesse. La casa si era messa a girare, dalla parte di sopra, e a mano a mano che girava si allungava verso l'alto. Io vedevo che tutti salivamo rapidamente con l'intera casa, che salendo girava. Poi una nuvola scese verso di noi, e ad un tratto mi trovai sulla nuvola mentre l'altra gente e la casa ricadevano indietro e si allontanavano da me.
Mi trovai solo su questa nuvola, che si muoveva velocemente. Mi aggrappavo con forza, perché avevo paura di cadere. Giù, molto in basso, scorgevo delle case e parti della città, la terra verde e i fiumi, e tutto sembrava piatto. Poi mi trovai addirittura sull'acqua grande. Non avevo più paura, perché ormai capivo che stavo tornando a casa. Era buio, e poi la luce ritornava, e potevo vedere sotto di me una grossa città, e sapevo che era la città dove eravamo saliti per la prima volta sul grosso battello di fuoco, e che mi trovavo di nuovo nel mio paese. Adesso ero molto felice. La nuvola e io continuavamo a viaggiare molto velocemente, e vedevo passare le città e i fiumi e altre città e la terra verde. Poi cominciai a riconoscere la regione sulla quale volavo. Vidi il fiume [[Missouri]]. Poi vidi lontano i [[Black Hills]] e il centro del mondo dove gli spiriti mi avevano portato, nella mia grande visione.
Infine mi trovai sopra [[Pine Ridge]], e la nuvola si fermò. Guardai in basso e non riuscivo a capire quel che vedevo, perché sembrava che quasi tutte le [[bande]] del mio [[popolo]] fossero [[riunite]] laggiù in un [[grande]] [[accampamento]]. Vidi la tenda, e mia madre faceva da mangiare. Volevo saltare giù dalla nuvola per stare con loro, ma avevo paura di morire, cadendo. Mentre io stavo lì a guardare, mia madre alzò lo sguardo, e sono sicuro che mi vide. Ma proprio in quel momento la nuvola cominciò a tornare indietro, molto velocemente. Questo mi rattristava molto, ma non potevo saltare giù. Di sotto, vedevo allontanarsi rapidamente i fiumi e la terra verde e le case che sembravano volare indietro. Presto la nuvola si fermò sopra una grossa città, e una casa cominciò a scendere di nuovo, sempre girando, con me dentro.
Quando toccò la terra, udii la voce della ragazza, e poi altre voci di persone spaventate.
Infine mi trovai sdraiato sul letto e la ragazza e suo padre e sua madre e le due sorelle e un dottore mi guardavano stranamente, come se fossero spaventati.
Mi dissero che mentre eravamo seduti a tavola per la prima colazione, dissero che avevo guardato in alto, avevo sorriso, e poi ero caduto come morto sulla sedia. Ero rimasto morto per tre giorni; solo che di tanto in tanto respiravo un poco. Spesso, dissero, non si sentiva più battere il mio cuore. Erano sicuri che presto sarei morto per davvero, e già pensavano a comprarmi la bara.
... Non raccontai alla gente dove ero stato, perché sapevo che non mi avrebbero creduto."
 
Poco tempo dopo la sua esperienza extracorporea, ad [[Alce Nero]] viene offerta la possibilità di ritornare nella sua terra e, quando arriva a [[Pine Ridge]] dopo ben tre anni di assenza, trova tutto esattamente come l'aveva visto dalla nuvola, a conferma della [[veridicità]] della sua [[esperienza]]: "Tutti i [[Lakota]] erano lì [[radunati]], come li avevo visti, perché quello era l'[[anno]] del [[trattato]] (1889), quando i [[Wasichu]] comprarono un altro pezzo della nostra terra...
(...) La tenda di mia madre era esattamente dove l'avevo vista dall'alto della nuvola, e altre persone erano accampate esattamente dove le avevo viste. I miei genitori erano molto contenti e mia madre si mise a piangere di felicità.
Anch'io piansi. Ormai ero un uomo fatto, ma lo stesso mi misi a piangere.
Mia madre mi disse che una notte, mentre dormiva, aveva sognato che io tornavo sopra una nuvola, ma che non potevo rimanere. Allora le raccontai la mia [[visione]]."
<ref>[[Stralci]] riportati per gentile concessione della [[Adelphi]] [[Edizioni]].</ref>
 
Passiamo poi al 1936, laddove [[Paul Brunton]], [[archeologo]] ed [[esploratore]] [[inglese]], dà alle stampe [["A Search in Secret Egypt"]] (edito in italiano col titolo [["Egitto segreto"]] da Armenia Editore, Milano, 1978), ove [[racconta]] la sua [[straordinaria]] e [[incredibile]] [[esperienza]] [[vissuta]] una [[notte]] del 1930 in cui si fece [[rinchiudere]] nella [[Grande Piramide di Cheope]], e che se non è proprio una [[NDE]], comunque ha [[attinenza]] con ciò di cui [[stiamo]] [[parlando]]: dai [[primi]] [[momenti]], in cui restò [[solo]] ed [[emozionato]], a quando [[cominciò]] a [[presentare]] [[alterazioni]] dello [[stato psichico]], [[accompagnate]] da [[manifestazioni]] [[dispercettive]] che lo portarono fino al punto di [[sentirsi]] [[morire]] e di [[vedersi]], subito dopo, [[morto]] all'[[interno]] del [[sarcofago]]. Gli [[parve]] di [[vedere]], pur con gli [[occhi chiusi]], [[grigi]] [[spettri]] di [[nebbia]] che [[aleggiavano]] nella [[stanza]], e [[ombre]] [[gigantesche]] e [[paurose]] che [[sembravano]] [[uscite]] da un [[regno]] [[infernale]].
Poi, improvvisamente, le [[figure]] [[svanirono]] e [[presero]] ad [[avanzare]] verso di lui [[due]] [[sagome]] [[luminose]] [[ammantate]] di [[bianco]]. Infine l'[[esperienza]] di [[''uscita dal corpo'']], [[volteggiando]] lungo il [[soffitto]] e [[vedendo]] [[sé stesso]], [[immobile]], [[seduto]] sul [[pavimento]]. Quando, il [[mattino dopo]], [[uscì]] dalla [[Piramide]], era in uno [[stato]] di [[apatia]] [[totale]], come se fosse sotto l'[[effetto]] di una [[droga]].
 
Segue la [[testimonianza]] del [[padre]] della [[ricerca psichica]] (o [[metapsichica]]) [[italiana]], e cioè [[Ernesto Bozzano]], che, su [["La Ricerca Psichica"]] ([[Luce e Ombra]] - anno 1939) scriveva: "...altro, ben altro è il leggere nei [[messaggi]] dei [[defunti]] le [[descrizioni]] dell'[[ambiente]] [[spirituale]], ed altro, ben altro il [[trovarsi]] [[trasportati]] per [[brevi]] [[istanti]] nell'[[ambiente]] stesso. Eppure ciò che descrivono i [[defunti]] nei loro [[messaggi]] concorda esattamente con quanto descrivono (...) i [[morenti]] i quali siansi [[trasportati]] un [[istante]] in [[ambiente]] [[spirituale]], ma ciò non impedisce che fra le due [[forme]] di [[percezione]] del [[vero]] s'interponga un [[abisso]]; ed è l'[[abisso]] che [[separa]] una [[fredda]] [[acquisizione]] dell'[[intelletto]], da una [[acquisizione]] [[vitalizzata]] da un [[elemento]] [[emozionale]] il quale derivi dall'[[esperienza]] [[vissuta]]. (...) ...si è visto che quando (...) agli [[infermi]] avviene di [[trovarsi]] [[trasportati]] in [[ambiente]] [[spirituale]], le [[meraviglie]] che [[contemplano]] e il [[senso]] di [[espansione]] che ne [[risentono]], risultano a tal segno [[sovrumani]] e [[affascinanti]] da far loro [[perdere]] il [[senso]] dell'[[attaccamento]] alla [[vita]]. Così stando le cose, si è tratti a concluderne che dal punto di vista dell'[[evoluzione]] [[terrena]] risulterebbe un [[male]] qualora tale sorta di [['viaggi in astrale']] si generalizzassero un giorno nel [[consorzio]] [[civile]]."
 
Il suo parere era che questa evenienza non si verificherà mai, poiché, dovendo l'[[umanità]] percorrere il [[ciclo]] [[laborioso]] di [[esistenza]] [[incarnata]], questi [[fatti]] risultano e risulteranno sempre [[eccezionali]], e la loro [[utilità]] sarà solamente quella di far [[presentire]] ai [[viventi]] i loro [[destini]] [[immortali]], assegnando uno [[scopo]] alla [[vita]] secondo i [[dettami]] dell'[[etica]].
 
Forse [[Bozzano]] [[sottostimava]] il [[peso]] che la [[conoscenza]] di questi [[eventi]] può avere anche su chi non li abbia mai [[sperimentati]] [[direttamente]], così come [[sottostimava]] che, benché certo d'una [[vita dopo la morte]], il [["ritornato"]] non sente impellente il bisogno di [[morire]], perché comunque [[comprende]] la [[piena importanza]] ed il [[pieno valore]] anche dell'[[esperienza]] [[terrena]] [[attualmente]] [[vissuta]].
 
Abbiamo poi [[varie]] [[testimonianze]] [[riportate]] dall'[[antropologo]] [[Alfred Irving Hallowell]] nel 1940 ([["Spirits of the dead in Saluteaux life and tought"]], in [["Journal of the Royal Anthropological Institute"]], [[70]], [[Pagg.]] [[29-51]]), dal [[suo]] [[studio]] degli [[indiani]] [[Algonchini]] [[Saulteaux]] in [[Canada]]. Ad esempio, un [[nativo]] [[racconta]] di essere [[morto]] e che il suo [[corpo]] è [[rimasto]] [[esanime]] per [[due]] [[giorni]]. In questo [[lasso di tempo]] si [[trovò]], con la [[coscienza]] o con l'[[anima]], in un [[luogo]] dove [[incontrò]] i suoi [[genitori]] [[deceduti]]. Trovò che la [[luce]] che [[illuminava]] quel [[mondo nuovo]] era [[molto più brillante]] di [[quella]] sulla [[Terra]]. In quei [[due]] [[giorni]] coprì [[distanze]] [[incredibili]] e [[si]] [[rese]] [[conto]] di come [[tutto]] [[là]] fosse [[estremamente]] [[bello]]. Al suo [[ritorno in vita]] [[esortò]] i suoi [[amici]] e [[parenti]] a non avere [[paura]] della [[morte]].
 
Sempre nel 1940, e poi anche nel 1942, vi sono gli [[studi]] di [[Morris Edward Opler]] (1940, [["Myths and tales of the Lipan Apache Indians"]], in [["Memories of the American Folklore Society"]], pag. 99; 1942, [["Myths and tales of the Apache Chiricahua Indians"]], in [["Memories of the American Folklore Society"]], pag. 82): tra gli [[Apache]] [[Chiricahua]], questi [[racconti]] di [[viaggi]] nel [[mondo]] [[sotterraneo]] [[seguono]] uno [[schema]] [[generale]] piuttosto [[costante]]. Un [[uomo]] che [[muore]] si trova a [[scivolare]] giù da una [[collina]] di [[sabbia]] in [[direzione]] del [[mondo]] [[sotterraneo]]. Un [[congiunto]] [[deceduto]] lo [[guida]] al [[campo]] dove [[dimorano]] i suoi [[antenati]]. Se gli [[abitanti]] di quel [[mondo]] [[ritengono]] che non sia ancora [[giunto]] il [[momento]] di [[rimanere]] [[colà]], il [[nuovo arrivato]] viene [[diffidato]] dal [[mangiare]] i [[cibi]] che gli [[vengono]] [[offerti]]. Egli pertanto [[rifiuta]] il [[cibo]] e si [[ritrova]] all'[[improvviso]] nel [[mondo dei vivi]] e in [[via di guarigione]] dopo una [[grave malattia]]. Riprese le [[forze]], [[narra]] allora le sue [[avventure]] a coloro che gli stanno, esterrefatti, attorno. Questa [[trama]] [[riflette]] la [[credenza]] di questi [[indiani]] che, dopo la [[morte]], ci si [[trovi]] al [[cospetto]] di una [[botola]] [[coperta]] da [[erba alta]]. Quando la [[botola]] si [[apre]], [[appare]] una [[montagna di sabbia]] dalla cui [[cima]], lasciandosi [[scivolare]], si [[raggiunge]] il [[mondo dei morti]]. E' da [[ricordare]] il [[caso]] di una [[donna]] [[Chiricahua]] [[gravemente]] [[ammalata]] che [[racconta]] che il suo [[spirito]] aveva [[abbandonato]] il [[corpo]] [[raggiungendo]] un'[[alta scogliera]]. [[Sotto]] era [[buio]]. La [[donna]] ha [[spiccato]] un [[salto]] [[atterrando]] su una [[grande]] [[cono]] di [[sabbia]]. La [[sabbia]] ha [[cominciato]] a [[muoversi]] e [[lei]] a [[scendere]] più in [[basso]]. Nel [[luogo]] in cui è [[arrivata]] ha [[incontrato]] i [[genitori]] e altri [[parenti]] [[defunti]]. Due di [[costoro]] l'hanno [[ammonita]] a [[non]] [[accettare]] [[cibo]] nell'[[accampamento]] di suo [[padre]], se [[voleva]] [[ritornare]] sulla [[Terra]]. Non molto [[diverse]] sono le [[storie]] [[raccontate]] dagli [[Apache]] [[Lipani]]. Ecco un [[esempio]]. Una [[donna]] [[cade]] da [[cavallo]] e [[muore]]. Si [[avvia]] nell'[[aldilà]]. [[Giunge]] ai [[margini]] del [[mondo]] e [[guarda]] [[giù]]. [[Vede]] della [[gente]] [[seduta]] in [[circolo]] e vorrebbe [[raggiungerla]], ma [[ha]] [[paura]]. La [[terra]] sotto i suoi [[piedi]] si [[sgretola]] e la [[trascina]] in [[basso]]. Le viene [[indicato]] dov'è il [[campo]] dei [[suoi]] [[genitori]]. Il [[padre]] le [[intima]] di [[tornare]] [[indietro]] perché non è [[arrivato]] ancora il [[momento]] per [[risiedere]] [[colà]]. [[Vede]] in [[lontananza]] una [[luce]] e [[qualcosa]] di [[rosso]]. [[Raggiunge]] infine il [[proprio]] [[corpo]] e vi [[rientra]]. Poi [[si sveglia]]. Per gli [[Apache]], come per [[diverse]] [[altre]] [[nazioni]] [[indiane]], il [[modello]] di [[esistenza]] dell'[[aldilà]] [[rispecchia]] [[fedelmente]] il [[tipo]] di [[vita]] sulla [[Terra]], anche se [[si vive]] in [[perfetta]] [[armonia]] e [[senza]] i [[problemi esistenziali]] che [[caratterizzano]] la [[vita terrena]].
 
E così, ad ogni modo, arriviamo agli anni '60 del secolo scorso, ove prima abbiamo, nel 1960, l'edizione originale di [["La sincronicità"]], poi uscito in italiano nel 1976 nel [[Volume 8]] delle [["Opere"]] nelle [[Edizioni Bollati Boringhieri]], e in singolo sempre per [[Bollati Boringhieri]] nel 1980, in cui [[Carl Gustav Jung]] riferisce d'un'[[NDE]] con [[OBE]], e percezione anche dell'[[ambiente trascendentale]], da parte d'una sua paziente.<ref>“Una [[paziente]], di cui non ho motivo di mettere in dubbio la credibilità e il rispetto per la verità, mi raccontò che il suo primo [[parto]] era stato assai difficile. Dopo [[doglie]] protrattesi inutilmente per trenta ore, il [[medico]] pensò bene di ricorrere al [[forcipe]]. Il ricorso al [[forcipe]] si svolse mentre la [[paziente]] era in stato di lieve [[narcosi]], e provocò una notevole [[lacerazione]] al [[perineo]] e una cospicua [[emorragia]]. Quando il [[medico]], la [[madre]] e il [[marito]] se ne furono andati e tutto fu messo in ordine, l’[[infermiera]] voleva andare a mangiare, e la [[paziente]] la vide ancora sulla porta in atto di domandare: 'Desidera ancora qualcosa prima ch’io vada a cena?' La [[paziente]] voleva rispondere, ma non ci riuscì più. Aveva la sensazione si star sprofondando attraverso il letto in un vuoto senza fondo. Notò ancora che l’[[infermiera]] si affrettava ad accostarsi e le afferrava la mano per sentirle il polso. Dal modo in cui le dita dell’[[infermiera]] si muovevano su e giù per il polso la [[paziente]] dedusse che evidentemente il polso si era fatto insensibile. Poiché essa si sentiva molto bene, la paura dell’[[infermiera]] la divertì. Quanto a lei, non provava assolutamente paura. Questa era l’ultima cosa che riusciva a ricordare di un periodo del quale non avrebbe saputo definire la durata. La sensazione successiva di cui ebbe coscienza fu che, senza alcuna sensazione del proprio [[corpo]] e della sua [[posizione]], guardava in giù da un punto posto proprio sul [[soffitto]] della [[stanza]] e percepiva tutto ciò che accadeva sotto di lei nella [[camera]]: vedeva se stessa [[pallida]] come un [[cadavere]], stesa a letto con gli occhi chiusi. Accanto al letto c’era l’[[infermiera]]. Il [[medico]] s’aggirava agitato su e giù per la stanza, le pareva che avesse perso la testa e non sapesse bene che fare. I [[parenti]] della [[paziente]] si fecero sulla porta. La [[madre]] e il [[marito]] entrarono e la guardarono spaventati. La [[paziente]] pensava: ma è proprio sciocco che pensino ch’io stia morendo. E’ chiaro che tornerò in me. Intanto sapeva che dietro di lei si trovava uno [[splendido paesaggio]], una sorta di [[parco dai colori smaglianti]], e in particolare un [[prato verde smeraldo]] con l’[[erba corta]], che si stendeva su un [[pendio]] e al quale si accedeva attraverso una [[porta a grata]] che dava sul [[parco]]. Era [[primavera]], e il [[prato]] era pieno di [[piccoli fiori variopinti]] che non aveva mai veduto prima. Un [[sole]] [[intensissimo]] illuminava la zona e tutti i [[colori]] avevano uno [[splendore]] [[indescrivibile]]. Il [[pendio]] era costeggiato da entrambi i lati da [[alberi color verde scuro]]. Il [[prato]] le faceva l’impressione di una [[radura]] nel [[bosco]], dove l’[[uomo]] non aveva mai messo piede. 'Sapevo che era l’[[ingresso]] a [[un altro mondo]], e che se mi fossi voltata per guardare direttamente la scena sarei stata tentata di [[varcare la porta]] e, quindi, di [[abbandonare la vita]]'. Non vide realmente questo [[paesaggio]], poiché gli voltava le spalle, ma sapeva che c’era. Sentiva che niente le avrebbe impedito di [[varcare la soglia]]. Sapeva soltanto che sarebbe tornata nel suo [[corpo]] e non sarebbe [[morta]]. Per questo trovava sciocca e ingiustificata l’agitazione del [[medico]] e l’affanno dei [[parenti]]. Il [[fatto]] [[successivo]] fu che si [[destò]], a [[letto]], dal suo [[svenimento]] e [[scorse]] l'[[infermiera]] che si [[chinava]] su di [[lei]]. Le [[dissero]] che aveva [[perso conoscenza]] per circa [[mezz'ora]]. Il [[giorno]] [[seguente]], circa [[quindici]] [[ore]] più [[tardi]], sentendosi più in [[forze]], [[rivolse]] all'[[infermiera]] una [[osservazione]] [[critica]] sul [[comportamento]] del [[medico]] durante il suo [[svenimento]], [[comportamento]] che definì [[incompetente]] e [['isterico']]. Ma l'[[infermiera]] [[respinse]] [[energicamente]] le sue [[critiche]], [[convintissima]] com'era che la [[paziente]] fosse stata del tutto [[senza coscienza]], e quindi non avesse potuto [[rilevare]] [[niente]] di quella [[scena]]. Solo quando la [[paziente]] le [[descrisse]] in [[tutti i particolari]] [[ciò che era successo]] [[durante il suo svenimento]], fu costretta ad [[ammettere]] che [[essa]] aveva [[percepito]] gli [[avvenimenti]] [[esattamente]] come si erano [[svolti]] nella [[realtà]]. Si potrebbe [[supporre]] che si sia [[trattato]], in [[questo]] [[caso]], di uno [[stato]] [[psichico]] di [[dormiveglia]] in cui [[sussisteva]] [[ancora]] una [[metà]] della [[coscienza]], sia pure [[scissa]]. Sennonché la [[paziente]] non era mai stata [[isterica]], ma aveva [[sofferto]] di un [[autentico]] [[collasso]] [[cardiaco]] con [[sincope]] dovuta ad [[anemia]] [[cerebrale]], come [[mostravano]] [[tutti]] gli [[indizi]] [[esterni]], [[chiaramente]] [[allarmanti]]. Aveva [[effettivamente]] [[perso]] [[conoscenza]] e di conseguenza avrebbe dovuto essere [[completamente]] [[assente]] dal [[punto di vista]] [[psichico]], [[assolutamente]] [[incapace]] di [[osservare]] con [[chiarezza]] e di [[emettere]] al [[tempo]] [[stesso]] un [[giudizio]]. L'[[aspetto [[singolare]], poi, è che non si [[trattò]] di un'[[interiorizzazione]] [[diretta]] della [[situazione]] [[mediante]] [[osservazione]] [[indiretta]], [[inconscia]]: [[essa]] [[vide]] [[tutta]] la [[situazione]] dall'[[alto]], come se i suoi '[[occhi]] si [[fossero]] [[trovati]] sul [[soffitto]] della [[stanza]]', come [[disse]] nel [[definire]] la [[situazione]]. In effetti non è facile [[spiegare]] come [[possano]] [[verificarsi]], in una [[condizione]] di [[grave]] [[collasso]], [[processi]] [[memorizzabili]] di [[straordinaria]] [[intensità]] [[psichica]], e come si [[possano]] [[osservare]] a [[occhi chiusi]] [[eventi]] [[reali]] nei loro [[dettagli]] [[concreti]]. Dovremmo [[aspettarci]], in [[base]] a [[tutte]] le [[premesse]], che un'[[anemia]] [[cerebrale]] così [[evidente]] [[pregiudichi]] [[notevolmente]], o addirittura [[impedisca]], proprio il [[verificarsi]] di [[processi]] [[psichici]] [[assai]] [[complessi]].” ([[Stralcio]] pubblicabile per gentile concessione dell'[[Editore Bollati Boringhieri]].)</ref><ref>Per [[Jung]] [["La sincronicità"]] è solo un [[proemio]] del [[tema]], comunque; sarà solo nell'[[ultima]] [[monumentale]] [[opera]], il [[''Mysterium coniunctionis'']] (1955-56), che egli [[tratterà]] [[a fondo]] della [[natura]] [[radicale]] del [[mondo]] [[psichico]], [[postulando]] l'[[unità]] di [[psiche]] e [[materia]], l''[[unus mundus'']].</ref>
Subito l'anno successivo, nel 1961, abbiamo [["Ricordi, sogni, riflessioni"]] sempre di [[Jung]], scritto in collaborazione con [[Aniela Jaffé]], in cui il grande [[psicanalista]] [[svizzero]] descrive, tra l'altro, la sua, di [[esperienza di premorte]], nel [[capitolo 10]] intitolato [["Visioni"]], che le è [[quasi]] [[integralmente]] [[dedicato]], ed in parte anche nel [[successivo]] [[capitolo 11]], intitolato [["La vita dopo la morte"]]; comunque su questa [[esperienza]] si tornerà specificamente [[sopra]] nel [[dettaglio]].<ref>Contesta, peraltro, che, nel [[caso]] dell'[[esperienza]] di [[Jung]], si possa parlare di [["esperienza di premorte"]], [[Fulvia Cariglia]], nella sua [[Relazione]] [["L'importanza di chiamarsi informatori"]], in seno a [["Il volo della coscienza"]], [[Atti del 18° Congresso Internazionale delle esperienze di confine]], San Marino, 2014, [[constatando]] che [[Jung]] stesso se ne [[riferisce]] come ad una [["strana esperienza allucinatoria"]], ed [[afferma]] che in quel [["mondo visionario"]] si [[addentrò]] per ben [[tre settimane]], [[entusiasta]] la [[notte]] di [[ritornare]] con la [[mente]] a quel [[meraviglioso]] [[teatro di idee]]; dunque, le sue [["visioni"]] vennero da lui [[percepite]] per [[più di venti giorni consecutivi]], e comunque [[piuttosto diverse]] da [[quelle]] che [[conosciamo]] come [[classiche]] [[NDE]]; difatti, dice, [["duravano per circa un'ora: poi mi addormentavo di nuovo"]]. In effetti, non si può [[negare]] che, un [[vissuto]] [[simile]], può essere [[considerato]] solo [[parente]], semmai, di una [[NDE]] [[classica]].</ref>
 
Il [[libro]] si [[snoda]] tra l'[[autobiografia]] e l'[[intervista]] (la [[prima edizione italiana]] è del 1965, per le [[Edizioni Il Saggiatore]]).
 
Per [[inciso]], la [[lettura]] di [[questi]] [[due]] [[testi]] non ha il [[solo]] [[compito]] di [[narrare]] [[questi]] [[due]] [[episodi]], ma ha le [[potenzialità]] per [[dischiudere]] il [[vero e proprio]] [[mondo]] di una [[persona]] [[fuori del comune]].
 
Dopodiché abbiamo, rispettivamente nel 1963, 1967 e 1972, illustrazioni di ricerche [[mediche]] e [[psicologiche]] di buon livello sul [[tema]], che però compaiono in [[articoli]] molto [[settoriali]] su [[riviste]] di [[psichiatria]].
<ref>Nel 1963, [[Robert Neil Butler]], [["The life review: An interpretation of reminiscence in the aged"]], in [["Psychiatry"]], vol. 26, pp. 65-76; nel 1967, [[Robin C.A. Hunter]], [["On the experience of nearly dying"]], in [["American Journal of Psychiatry"]], vol. 124, pp. 122-126; nel 1972, [[Russel Noyes Jr.]], [["The experience of Dying"]], in [["Psychiatry"]], vol. 35, pp. 174-184. Nessuno di questi [[articoli]] risulta essere stato [[tradotto]] ed [[edito]] in [[italiano]].</ref>
Bisogna arrivare invece al 1973, per sfatare un ben radicato mito: in princìpio, per così dire, non fu [[Raymond Moody]], ma, bensì, [[Jean Baptiste Delacour]], che, già per l'appunto nel lontano [[1973]], pubblicava il primo [[testo]] [[organico]] sull’[[argomento]].
 
Nonostante il nome francese dell'Autore, si tratta di un libro tedesco pubblicato col titolo originale di [[“Aus dem Jenseits zurück. Berichte von Totgeglaubten”]].
 
Ecco il [[retro]] di [[copertina]]: « 'Un osservatore scientifico che, lontano da ogni romanticismo, si trova davanti all'organismo morto, vede come la morte distrugge, a poco a poco, un corpo che si era formato nel corso degli anni, come essa distrugge una personalità che ha impiegato molto tempo per diventare uomo'. Ma è proprio vero che dopo la morte c'è solo il nulla? Siamo destinati a scomparire per sempre nel buio della non-esistenza? Questo libro raccoglie le testimonianze di numerose persone che si sono trovate sospese fra la vita e la morte, aggrappate a quella soglia oscura dove naufraga la nostra esistenza e da cui parte un'altra nave per un nuovo viaggio nell'ignoto. Sono i racconti di individui clinicamente morti e riportati, quasi per miracolo, in vita: paesaggi favolosi e scintillanti, ponti sospesi sul vuoto, incontri con persone care già scomparse. La fenomenologia è ampia e varia, ma coerente nelle sue linee essenziali, tesa ad una conclusione unanime: la nostra vita non si arresta con la morte. Al di là delle cose che conosciamo, al di là delle esperienze che ci sono note, ci attende qualcosa di cui ignoriamo ancora gli esatti contorni. Le profondità oscure e le alture illuminate, questo mondo e l'aldilà, le cose lontane e vicine si mescolano, si confondono; non hanno confini, né tempo né fine. Tutto è reale e vivo in una dimensione che supera i parametri usuali del nostro pensiero, in questo toccante viaggio verso lidi che tutti, prima o poi, dovremo toccare. Perché la morte, forse, è solo lo stadio di transizione che ci spalanca le porte di un Universo più libero. »
 
È, quello del [[Delacour]], un testo divulgativo, senza eccessive pretese e di facile lettura, con molti racconti di [[NDE]].
 
Purtroppo per lui, però, il suo lavoro non ebbe l’eco mondiale di quello di [[Moody]], pur godendo anche dell’[[autorevole]] [[introduzione]] di [[Padre]] [[Andreas Resch]], [[teologo]] e [[psicologo]] [[italiano]] di [[lingua]] [[tedesca]], [[studioso]] di [[fenomeni paranormali]] e già [[Docente]] di [[Paranormologia]] alla [[Pontificia Università Lateranense]] (e che in un’[[Accademia Pontificia]] si ammetta una [[Cattedra]] di [[Paranormologia]] non è una cosa da poco, il che dà anche la [[misura]] dello [[spessore]] e della [[credibilità]] di [[Resch]] in questo [[campo]] di [[studio]] e [[ricerca]]).
 
Ma dunque, questo vero antesignano degli antesignani dell’epoca moderna è, per l’appunto, [[Jean Baptiste Delacour]], con [[“Di ritorno dall’aldilà. Le sconvolgenti testimonianze di coloro che sono stati richiamati in vita. Sorprendenti analogie con i messaggi dei defunti”]] (edizione originale 1973, edizione italiana Armenia Editore, 1984).
 
Anzi, prima di arrivare a [[Moody]], si potrebbero collocare, di propria iniziativa e derogando all’ordine cronologico (ma seguendone invece uno logico), anzitutto [[“Perché credere nella vita oltre la morte?”]], di [[Robert Dawson]], con illustrazioni di [[Alice Englander]] (edizione originale 1998, edizione italiana Marietti 1820 Editore, 2000): ciò, poiché è un testo illustrato per bambini sulle tematiche della morte e della vita dopo la morte, e che, dunque, introduce egregiamente quel che invece effettivamente viene cronologicamente subito dopo [[Delacour]], e cioè: [[“Sulla morte e il morire. Essere vicini a chi è prossimo a morire: alleviarne la sofferenza fisica e morale con rispetto della loro dignità umana, del bisogno di verità e di solidarietà”]], di [[Elisabeth Kübler-Ross]] (edizione originale 1974, edizione italiana red./studio redazionale, 1981).
 
Ora questo della [[Kübler-Ross]] non è un libro specificamente sulle esperienze di premorte; ma, unito a quelli che seguiranno di questa straordinaria donna e che di questo tema effettivamente parleranno, costituìsce, in quella che sarà infine una “quadrilogìa”, un “corpus” unico sul suo lavoro di pioniere dell’[[assistenza ai malati terminali]] e della [[tanatologia]], in particolare in inerenza all’[[oncologìa pediatrica]] (ed ecco allora spiegato il perché di quel libro per bambini a far da prologo, per un percorso di lettura ragionata).
 
I libri di questa donna sono effettivamente sconvolgenti, ed è assai arduo non uscirne, se non trasformati, perlomeno profondamente toccati.
 
E solo adesso possiamo arrivare effettivamente a lui, il più noto studioso di questi fenomeni, e cioè il medico e psicologo americano [[Raymond Moody]], autore del celebre bestseller ''[[La vita oltre la vita]] (Life after life)'', pubblicato nel [[1975]] (titolo completo, [[“La vita oltre la vita. Studi e rivelazioni sul fenomeno della sopravvivenza”]], di [[Raymond A. Moody Jr]] (edizione originale 1975, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1977).<ref>[http://www.near-death.com/experiences/experts03.html Dr. Raymond Moody]</ref>
 
Un allora oscuro laureato in filosofia in procinto di diventare medico pubblicò, presso un'altrettanto oscura casa editrice americana, la [[Mockingbird Books Press]] ([[Covington]], [[Georgia]]), un testo piuttosto breve, di taglio divulgativo, nel quale sosteneva una tesi tanto semplice quanto sconvolgente: in seguito a crisi molto gravi, dopo un periodo di apparente morte clinica, alcuni di coloro che riprendono coscienza raccontano di aver vissuto, proprio nei momenti più critici, esperienze psichiche articolate e psicologicamente molto incisive.
 
Esperienze che contengono elementi quali la percezione di ciò che accade nelle vicinanze del corpo privo di coscienza, il distacco dal corpo della parte "autocosciente", un "viaggio" di questo centro di coscienza verso altri luoghi e dimensioni di esistenza ed altro.
 
L'autore di quell'opera, che conobbe un successo cui gli stessi editori erano impreparati, si chiamava per l'appunto [[Raymond Moody]] e il suo lavoro, dall'ambiguo titolo [["La vita oltre la vita"]], si affermò con una forza così dirompente da avviare una catena di effetti che ancora oggi non danno segno di esaurirsi.
 
Al di là delle singole tematiche di merito, la provocazione maggiore contenuta nelle affermazioni di [[Moody]] era rappresentata da un'implicita accusa rivolta al mondo accademico e, più in particolare, a quello della ricerca medica e psicologica: l'aver sempre ignorato e (volutamente?) trascurato di prendere in considerazione una serie di testimonianze che potrebbero suggerire nuove chiavi di lettura, nuove prospettive teoriche e pratiche sul processo della morte, e forse anche su ciò che ad esso segue.
 
Era un'accusa pesante, solo in parte fondata, che peraltro non rimase inascoltata e, salvo qualche sporadica reazione stizzita, fu ben accolta da coloro ai quali era indirizzata.
 
Entro pochissimo tempo infatti, anche sulla scia dell'esteso interessamento dell'opinione pubblica, numerosi medici e psicologi si misero sulle tracce delle esperienze segnalate da [[Moody]] e buona parte di loro effettivamente le trovò.
 
L'attività di questo settore prese così a consolidarsi ed organizzarsi, e cominciarono a fiorire iniziative di vario genere (congressuali, editoriali, clinico/sperimentali) per dar sostegno e voce da un lato ai risultati che si conseguivano nelle indagini, dall'altro alle testimonianze che, rotti gli argini, continuavano a provenire da chi riteneva di aver avuto un'[[esperienza in prossimità con la morte]] ([[NDE]]).
 
Oggi si contato a centinaia i volumi che trattano di questo tema; molti di più sono gli articoli pubblicati sulla stampa specifica specializzata, ed è ormai incalcolabile il numero di conferenze, servizi e interviste giornalistiche condotte in tutto il mondo a proposito delle "esperienze coscienti avute in una condizione che dovrebbe essere di incoscienza".<ref>([[Stralcio]] della [[Relazione]] tenuta dalla [[Dott.ssa]] [[Fulvia Cariglia]] in seno al [[Congresso]] [[“L'universo magico delle NDE. Atti del 4° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]] - San Marino, 2000 -, pubblicabile per gentile concessione della [[Responsabile]] del [[Congresso]], [[Dott.ssa]] [[Fulvia Cariglia]])</ref>
 
Fu dunque qui, che tutto ebbe davvero inizio.
 
All’attenzione dell’opinione pubblica e degli addetti ai lavori veniva portato un fenomeno straordinario, che non ci abbandonerà fino ai giorni nostri, e chissà per quanto tempo ancora.
 
E, poi, l’ideale seguito, che non sarà certo l’ultimo: [[“Nuove ipotesi sulla vita oltre la vita”]], di [[Raymond A. Moody Jr]] (edizione originale 1977, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1978).
 
Oramai la via era aperta (ad esempio inspiegabilmente non è stato tenuto nella dovuta considerazione un [[contributo]] importante, [[“To die in gain: The experience of one's own Death”]] di [[Johann Christoph Hampe]], editore Darton, Longman & Todd, Londra, 1979), ma bisogna arrivare al 1981, per avere il successivo lavoro in italiano, nonché il primo lavoro italiano in assoluto sul tema: [[“Qualcuno è tornato. Le esperienze, le visioni di chi si è affacciato per un attimo alla soglia della morte. Uno sguardo sull’aldilà?”]], di [[Paola Giovetti]] (Armenia Editore, 1981).
 
Passa solo un altro anno, ed arriviamo al già citato: [[“Dai confini della vita – Un’indagine scientifica. Un famoso cardiologo americano attraverso l’esame diretto di 107 casi di persone prima entrate e poi uscite dal coma ne riporta le singolari esperienze percepite sulla soglia dell’aldilà e ci rivela l’esistenza di un’indefinita e misteriosa realtà sospesa fra due mondi”]], di [[Michael B. Sabom]] (edizione originale 1982, edizione italiana Longanesi & C., 1983).<ref>Da notare che, quando esplose il [[fenomeno]] [[Moody]], la [[classe]] [[medica]] [[americana]] rispose abbastanza repentinamente, a firma del [[Dr.]] [[Richard S. Blacher]], con un articolo comparso sul [["Journal of the American Medical Association"]] del 23 novembre 1979, in cui si definivano le [[esperienze di pre-morte]] come "[[fantasie di morte]]" e si mettevano in guardia gli scienziati dall'accettare una credenza od una convinzione definita "religiosa" come dato scientifico. Ed allora fu proprio il [[Dr.]] [[Michael Sabom]], [[cardiologo]], che in quegli anni aveva condotto una simile [[ricerca]], convincendosi della "[[realtà]]" del [[vissuto]] [[esperienziale]] dei [[soggetti]] da lui [[esaminati]], che, su quella stessa [[rivista]], rispose qualche mese più tardi all'illustre interlocutore, concludendo l'articolo con questa affermazione: "analoga prudenza deve essere adottata nell'intendere le convinzioni scientifiche alla stregua di dati scientifici".</ref>
 
Passa ancora un anno, ed arriviamo a: [[“La morte e la vita dopo la morte. Morire è come nascere”]], di [[Elisabeth Kübler-Ross]] (edizione originale 1983, edizione italiana Edizioni Mediterranee, 1991).
 
Ecco che il “collante” di cui si parlava prima diviene chiaro.
 
Ancora un anno dopo: [[“Vi racconto la mia morte. La più bella esperienza della mia vita”]], di [[Stefan Von Jankovich]] (edizione originale 1984, edizione italiana Edizioni Mediterranee, 1985).
 
Ora l’intervallo è di due anni, dopodiché abbiamo la seconda opera squisitamente italiana: [[“Le esperienze di confine e la vita dopo la morte”]], di [[Filippo Liverziani]] (Edizioni Mediterranee, 1986).
 
Nonché: [[“I morti risuscitati. Storie vere di 400 miracoli di risurrezione”]], di [[Albert J Hebert]] (edizione originale 1986, edizione italiana Edizioni Segno, 1998).
 
Ancora un intervallo di due anni, e c’è un ritorno, sempre lui: [[“La luce oltre la vita”]], di [[Raymond A. Moody Jr]] (edizione originale 1988, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1989).
 
Un anno ancora, ed abbiamo: [[“Ritorno dal silenzio. Inquietanti fenomeni di pre-morte. I racconti di chi ha vissuto l’esperienza. Le ipotesi degli studiosi”]], di [[David Scott Rogo]] (edizione originale 1989, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia, Pan, Geo SpA, 1993).
 
Il compianto [[Scott Rogo]] ha fatto a tempo, prima d’esser barbaramente trucidato a soli 40 anni, a scrivere anche di questo.
 
Da segnalare anche, nell’89, [[“Le dolci esperienze di pre-morte”]] di [[Giuliana Tognola]], all’interno della rivista medica [[“Il Polso”]] (giugno-luglio: 81-84).
 
Passa ancora solo un anno, e fa il suo ingresso in scena un pediatra, [[Melvin Morse]], che assurgerà a fama mondiale (nonché, purtroppo, ultimamente, ai disonori delle cronache per un caso di maltrattamento di minore in famiglia): [[“Più vicini alla luce. Le commoventi testimonianze di bambini che hanno conosciuto la morte”]], di [[Melvin Morse]] e [[Paul Perry]] (edizione originale 1990, edizione italiana Sperling & Kupfer Editori S.p.A., 1991).
 
Sempre lo stesso anno, abbiamo due trattazioni specifiche dedicate all’argomento premorte all’interno di due libri italiani inerenti invece tematiche più generali.
 
Il primo è: [[“Valutazioni sull’esperienza di pre-morte”]] di [[Antonino Aldo Sodaro]], all’interno del volume [[“L’altra realtà”]], di [[Autori Vari]] ed a cura di [[Paola Giovetti]] (Edizioni Mediterranee, 1990).
 
Mentre il secondo è: [[“Near death experiences: le esperienze vicino alla morte”]], di [[Giuseppe Angelini]] e [[Donatella Ganora]], all’interno del volume [[“Psicopatologia, cultura e pensiero magico”]], di [[Autori Vari]] ed a cura di [[Goffredo Bartocci]] (Liguori Editore, 1990).
 
L’anno successivo, merita di essere menzionato di nuovo un lavoro squisitamente italiano, anche se nuovamente non è un libro ma una monografìa: [[“Le esperienze premortali e la parapsicologia”]], di [[Massimo Biondi]]<ref>Per le [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[56]].</ref> (Numero Unico del 1991 di [[“Metapsichica”]], Rivista Italiana di Parapsicologia, organo dell’[[AISM]], [[Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica]]).
 
Ancora un anno, e [[Morse]] fa il “bis”: [[“Trasformati dalla luce. Come l’esperienza della morte ha illuminato l’esistenza di chi è tornato in vita” ]], di [[Melvin Morse]] e [[Paul Perry]] (edizione originale 1992, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia, Pan, Geo S.p.A., 1995).
 
Arriva anche il primo titolo di un ennesimo pioniere della ricerca in questo campo, sebbene con un accostamento che può apparire bizzarro e suscitare non poche perplessità: [[“Progetto Omega. Dall’esperienza di pre-morte ai rapimenti alieni”]], di [[Kenneth Ring]] (edizione originale 1992, edizione italiana Edizioni Mediterranee, 2003).
 
[[Ring]], già [[medico]] e [[Professore Emerito]] di [[Psicologia]] all'[[Università del Connecticut]], è comunque uno studioso più che serio, e tratta questa singolare comparazione con il dovuto rigore.
 
Dello stesso anno è: [[“Abbracciata dalla luce. La più profonda e straordinaria esperienza oltre la vita”]], di [[Betty J. Eadie]] (edizione originale 1992, edizione italiana Sperling & Kupfer Editori S.p.A., 1994).
 
L’anno successivo abbiamo nuovamente un lavoro squisitamente italiano: [[“Oltre la vita – Testimonianze di pre-morte. Testimonianze autentiche di esperienze reali di persone dichiarate clinicamente morte e poi tornate alla vita. Come si identifica la pre-morte: i nove requisiti. Statistiche. Interpretazioni scientifiche: psichiatriche, psicologiche, farmacologiche. Come cambia la vita dopo l’esperienza di pre-morte, ecc. ecc.”]], di [[Lucia Pavesi]] (Giovanni De Vecchi Editore S.p.A., 1993).
 
Passa ancora un anno, ed arriviamo a: [[“La porta dell’aldilà. Suggestive testimonianze di gente comune che ha vissuto l’attimo estremo della morte, ha viaggiato nell’aldilà, ed è poi tornata miracolosamente su questa Terra”]], di [[Jean Ritchie]] (edizione originale 1994, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A, 1997).
 
Dello stesso anno è anche: [[“Salvato dalla luce. Le visioni profetiche di un uomo tornato dall’aldilà”]], di [[Dannion Brinkley]] con [[Paul Perry]] (edizione originale 1994, edizione italiana Sperling & Kupfer Editori S.p.A., 1996).
Da segnalare che la [[NDE]] di [[Brinkley]] è una delle più incredibili di cui si abbia notizia (ne è stato tratto anche un bel film, [[“Oltre la vita”]] (su YouTube lo si trova come “OLTRE LA VITA - Film su una vera esperienza di pre-morte”); ed, a proposito di film in tema, non si può non citare [[Il segno della libellula - Dragonfly]], con cui le [[NDE]] entrano a pieno titolo a [[Hollywood]].
 
E, sempre dello stesso anno, è pure un capitolo dedicato in un’opera italiana: [[“Le near death experience: una possibile rappresentazione del sacro in prossimità della morte”]], di [[Daniele La Barbera]], [[Adriana Duci]] e [[Carmencita Mangano]], all’interno dei volumi di [[“Psicopatologia, cultura e dimensione del sacro”]], di [[Autori Vari]] ed a cura di [[Goffredo Bartocci]] (Edizioni Universitarie Romane, 1994).
 
Seguono, l’anno successivo, gli ultimi due capitoli della “quadrilogia” di quella straordinaria donna che, come si diceva, è stata [[Elisabeth Kübler-Ross]]: [[“La morte è di vitale importanza. Riflessioni sul passaggio dalla vita alla vita dopo la morte”]], di [[Elisabeth Kübler-Ross]], per l'appunto (edizione originale 1995, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A., 1997).
 
Dopodiché: [[“Impara a vivere impara a morire. Riflessioni sul senso della vita e sull’importanza della morte”]], sempre di [[Elisabeth Kübler-Ross]] (edizione originale 1995, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A., 2001).
 
Dello stesso anno è: [[“La verità nella luce. Una indagine su 300 casi di 'ritornati' dall’Aldilà”]], di [[Peter & Elizabeth Fenwick]] (edizione originale 1995, edizione italiana Hermes Edizioni, 1999).
 
Sempre dello stesso anno, è un nuovo libro italiano, sul tema: [[“EPM – Esperienze Pre-Morte. Fenomenologia e ipotesi interpretative”]], di [[Aureliano Pacciolla]]<ref>[[Psicologo]] e [[Teologo]], [[svolge]] [[attività]] di [[Psicoterapeuta]] ed è [[Docente]] di [[Psicologia]] presso la [[Pontificia Università]]. E' [[autore]] di [[testi]] di [[psicologia]] e [[pedagogia]] [[tradotti]] in [[diverse]] [[lingue]]. Nell'[[ambito]] della [[ricerca]] sulle [[NDE]], questo suo [[libro]] è un [[compendio]] delle [[varie]] [[interpretazioni]] del [[fenomeno]], almeno al [[1995]].</ref> (Edizioni San Paolo, 1995).
 
Ancora dello stesso anno, un libro molto particolare, sul tema: [[“Delog: donne che viaggiano oltre la morte” ]], di [[Delog Dawa Drolma]] (edizione originale 1995, edizione italiana Edizioni Amrita s.r.l., 2005).
 
Nel retro di copertina, la spiegazione: “ 'Delog' è una parola tibetana che si riferisce a qualuno che ha attraversato la soglia della morte ed ha fatto ritorno per dirci cosa c’è 'di là'. [[Dawa Drolma]] è una famosa delog tibetana, oltre che una grande detentrice del [[Buddhismo Vajrayāna]]. Per cinque giorni è rimasta immobile, senza dare segni di vita: non respirava, il cuore era fermo ed il corpo era freddo. In quell’occasione, il legame tra mente e corpo è reciso, e la sua coscienza ha viaggiato in altri regni esperienziali. In queste pagine descrive ciò che ha visto, e che ha fatto nascere nel cuore una compassione illimitata per gli esseri senzienti: ha potuto sperimentare quanto la nostra esistenza nell’illusorio mondo quotidiano sia distante dall’essere semplicemente pura coscienza illimitata.”
 
Si tratta di un'interessante testimonianza di come [[elementi]] [[psichici]] e [[culturali]] possono [[condizionare]] il [[viaggio]] in [[astrale]].
 
Vediamo come ce ne parla [[Bruno Severi]]<ref>Laureato in [[Scienze Biologiche]], ha esercitato la [[professione]] di [[microscopista elettronico clinico]] presso la [[Facoltà]] di [[Medicina e Chirurgia]] dell'[[Università]] di [[Bologna]]. Attualmente ricopre la [[carica]] di [[Direttore Scientifico]] del [[Centro Studi Parapsicologici]] di [[Bologna]], la più prestigiosa [[Associazione]] di [[parapsicologia]] italiana, ed è [[membro]] della [[Parapsychological Association]]. Si è interessato a fondo di [[filosofie]] [[orientali]] e ha intrapreso numerosi [[viaggi di studio]] (in [[Asia]], [[Africa]] e [[Sud-America]]) al fine di approfondire la [[realtà]] dello [[sciamanesimo]], in particolare gli [[stati modificati di coscienza]] [[indotti]] da [[sostanze psicoattive]] in [[contesti]] [[tradizionali]] e [[rituali]].</ref>, nella sua [[relazione]] [["Delog: un'esperienza mistica fra Libro Tibetano dei Morti ed NDE"]], in [["Incontrare il mistero"]], [[Atti del 16° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2012: "Nel variegato e complicatissimo [[mondo]] che ruota attorno alla [[religiosità]] [[tibetana]] esiste un genere di [[mistici]] poco conosciuti in [[occidente]], ma che risultano essere ancora [[attivi]] e non rari tra le genti [[himalayane]]. Si tratta di personaggi, chiamati '[[delog]]' (indicati anche come '[[delok]]' o '[[das-log]]'), in massima parte [[donne]], che, in seguito a una grave malattia, entrano in uno stato di [[morte apparente]]. All'interno di tale [[stato]], essi vivono un'[[esperienza]] che li porta nell'[[aldilà]], per poi fare [[ritorno]] - anche dopo una settimana - nel proprio [[corpo]]. «Per cinque interi giorni ella è rimasta fredda, senza respiro e priva di ogni altro segno vitale, mentre la sua [[coscienza]] viaggiava liberamente in altri [[regni]]», si legge nella biografia di uno di questi soggetti ([[Dawa Drolma]]). Da precisare che il termine '[[delog]]' è letteralmente traducibile in '[[persona tornata dalla morte]]'.
Dopo il '[[decesso]]', la [[coscienza]] è [[inconsapevole]] della [[morte]] appena [[avvenuta]] e non riconosce come proprio il [[corpo]] che giace [[esanime]]. Permane la [[volontà]] di [[richiamare]] - sebbene inutilmente - l'[[attenzione]] dei [[parenti]] che stanno piangendo la [[dipartita]] del loro [[caro]]. Poi una [[voce]], o una [[presenza]], chiama, rassicura, spiega come stanno le cose e [[accompagna]] il '[[defunto]]' verso il '[[bardo]]', quel [[mondo]] [[oltre la soglia]].
Raggiunto il [[regno dei morti]], il '[[delog]]' - solitamente affiancato da una [[divinità]] o da uno [[spirito]], che lo [[guida]] attraverso quelle [[lande]] [[tenebrose]] e gli [[fornisce]] le dovute [[spiegazioni]] - viene condotto alla presenza del [[Dio della morte]] [[Yama]]. Il compito di questa [[temutissima]] [[divinità]] è quello di [[giudicare]] le [[anime]] appena arrivate dal [[mondo dei vivi]], per poi [[indirizzarle]] verso un [[temporaneo]] [[paradiso]] o verso un [[luogo]] di [[torture]] e di [[pianto]], a seconda del [[karma]] maturato in [[vita]]. L'[[iconografia]] [[religiosa]] [[tibetana]] è [[ricchissima]] di [[rappresentazioni]] del [[dio]] [[Yama]] che [[soppesa]] sui due [[piatti]] di una [[bilancia]] i [[meriti]] e le [[colpe]] delle [[anime]] in trepidante attesa della [[sentenza]] che le riguarda. E' interessante notare la [[stretta]] [[analogia]], se non l'[[assoluta]] [[coincidenza]], tra queste [[scene]] e quelle rappresentate nel '[[Libro Egiziano dei Morti]]', consistendo l'unica differenza evidente nei [[nomi]] delle [[divinità]] [[rappresentate]]: [[Yama]] e [[Anubi]].
Al '[[delog]]' vengono poi mostrati i vari settori dell'[[inferno]], dove le [[anime]] dei [[peccatori]] vengono [[sottoposte]] a [[tremende]] [[torture]]. Egli stesso può subìre un [[giudizio]] [[divino]], ma sempre [[beneficiando]] del [[rinvio]] a [[godere]] del [[premio]] o a [[patire]] la [[pena]], perché non è ancora [[giunta]] la sua [[ora]]. Nel libro '[[Delog]]' [[Dawa Drolma]], l'[[autrice]], vissuta all'[[inizio]] del [[secolo]] [[scorso]], narra autobiograficamente l'[[incontro]] con il [[dio]] [[Yama]] e il [[giudizio]] a cui fu [[sottoposta]].
' Il [[signore]] dell'[[inferno]], [[Yama]] [[Dharmaraja]], un [[essere]] [[terrificante]] che indossava pelli di elefanti e di esseri umani ed era adornato di ossa e gioielli, guardò [[Dawa Drolma]] e le chiese di esporre in tutta sincerità il suo [[karma]], sia negli aspetti [[positivi]], sia in quelli [[negativi]]. A questo punto la [[Bianca]] [[Dea]] [[Tara]] intercedette a favore di [[Dawa]] dicendo che, nonostante la sua giovane età (16 anni), ella era estremamente [[virtuosa]]. Dopo che anche [[Dawa]] enumerò i suoi [[errori]] e le sue [[virtù]], l'[[attendente]] del [[Dio]] [[Yama]] dalla testa di serpente, di nome [[Malevolenza]], esaminò attentamente la [[vita]] della giovane donna nello [[Specchio di Cristallo]], dove l'immagine è come il sole che esce da dietro le nuvole, e dopo che l'assistente dalla testa di scimmia ebbe [[pesato]] i [[meriti]] e i [[demeriti]] sulla [[bilancia]], venne proclamato: 'La sua [[virtù]] è nettamente [[predominante]]: non ci sono più di una o due [[azioni]] [[riprovevoli]]'. '
Dopo il [[giudizio]], in genere, il [[Dio della morte]] affida al '[[delog]]' un [[messaggio]] [[spirituale]] da [[trasmettere]] alla sua [[gente]] una volta tornato sulla [[terra]].
Anche le [[anime]] dei [[trapassati]], con le quali il '[[delog]]' si intrattiene a parlare, possono [[affidargli]] [[messaggi]] da portare ai loro [[parenti]] ancora in vita; e perlopiù si tratta della [[richiesta]] di [[particolari]] [[cerimonie]] [[religiose]] che possono [[contribuire]] ad [[alleviare]] le loro [[pene]] nell'[[inferno]].
Dal libro della [[Pommaret]] ([[Françoise Pommaret]], "[[Les Revenants de l'Au-Delà dans le Monde Tibétain]]", Editions du CNRS, Paris, 1989, non edito in italiano) traggo la seguente [[supplica]] rivolta a una '[[delog]]' da parte di una [[giovane]] [[donna]] [[condannata]] a [[terribili]] [[pene]].
 
'Poiché si dice che tu tornerai sulla [[terra]], ecco quello che dovresti dire a mio favore. Io sono della [[regione]] di [[Tashigang]], nel [[Bhutan]] [[orientale]]. Il mio nome è [[Tsering Kar Chung]]. Il nome di mia madre è [[Tashi Chosom]]. Per la mia salvezza ella dovrebbe copiare 1000 volte il [[sutra di Diamante]] e offrire per diverse volte 100 [[lampade di burro]] ai [[templi]]. Dovrebbe anche [[erigere]] una grande [[bandiera]] di [[preghiere]] con sopra scritta la formula '[[Om mani padme hum]]'. Per la [[purificazione]] dei miei [[peccati]] dovrebbe anche [[compiere]] un [[rito]] di [[riscatto]] dei [[peccati]] con le dovute [[preghiere]]. Se tu, madre mia, veramente ami la tua bambina, adempierai a tutto questo, in modo che io [[rinasca]] nel [[mondo]] [[umano]]. In caso contrario, io non uscirò da questo calderone pieno di acqua bollente prima di 100 anni. Ragazza, ti prego di portare questo [[messaggio]] sulla [[terra]].'
 
Alcuni di questi '[[viaggiatori dell'aldilà]]' vengono in seguito [[condotti]] nel [[paradiso]], al cospetto delle [[divinità]] [[compassionevoli]]. Qui incontrano [[luoghi]] di [[estrema]] [[bellezza]], e si [[immergono]] in un'[[atmosfera]] di [[pace]] e di [[delizia]]. Più di rado vengono condotti nei [[regni]] '[[inferiori]]', quelli dove [[dimorano]] gli [[animali]] in attesa di [[reincarnarsi]].
Una volta ripreso [[possesso]] del loro [[corpo]], i '[[sopravvissuti]]' vengono messi alla prova da un [[Lama]] con opportune tecniche, atte a stabilire se si tratti di autentici '[[delog]]' o di [[impostori]]. Se superano questa [[verifica]], da quel momento in poi andranno in giro per il [[Tibet]] a raccontare la loro [[esperienza]] e a predicare gli [[insegnamenti]] ricevuti dal [[dio]] [[Yama]] o da altre [[entità]] [[spirituali]]. Anche la [[descrizione]] delle [[pene]] [[infernali]] che essi riferiscono dovrebbe essere di monito al popolo che ascolta rapito la cronaca di questi [[viaggi straordinari]].
In seguito a questa [[esperienza]], essi stessi avranno raggiunto una [[trasformazione]] [[radicale]] della loro [[personalità]], poiché, da quel momento, la loro vita sarà improntata a nuovi e più profondi [[valori]] [[spirituali]]. Al contrario di coloro che in [[Occidente]] sperimentano pur complesse [[esperienze]] [[NDE]], e che in genere vengono [[etichettati]] come [[deliranti]] o [[mitomani]], in [[Tibet]] i '[[delog]]' sono [[figure]] [[mistiche]] in qualche modo [[istituzionalizzate]] e [[riconosciute]] come [[portatrici]] di [[messaggi]] dall'[[aldilà]] dotati di un [[sostanziale]] [[contenuto]] [[religioso]].
 
'Delog' antichi e moderni.
 
Una studiosa francese, [[Françoise Pommaret]], profonda conoscitrice del [[mondo]] [[himalayano]], con il libro "[[Les Revenants de l'Au-Delà dans le Monde Tibétain]]" ha fatto autorevolmente conoscere in [[Occidente]] il [[fenomeno]] dei '[[delog]]'. Nel volume, da ritenersi fondamentale per chi vuole acquisire buona conoscenza del ruolo sociale dei soggetti di cui trattiamo, sono riportate delle importanti puntualizzazioni. Tra queste, una mi sembra particolarmente importante. La studiosa afferma che nei casi storici, quelli che sono descritti nella [[letteratura]] [[tibetana]] a partire dal [[XV]] [[secolo]], prevale la [[tipologia]] sopra descritta, ossìa l'[[interpretazione]] di [[messaggeri]] dal [[Regno della morte]] e di [[predicatori]] [[itineranti]]. A questo la [[Pommaret]], grazie ai suoi [[viaggi]] in [[Himalaya]], contrappone l'attuale prevalere di una figura significativamente variata rispetto al passato, per molti aspetti simile a quella dello [[sciamano]]. Il moderno '[[delog]]' è un '[[professionista]]' dei [[viaggi]] nell'[[oltretomba]], in quanto è in grado di affrontare quelle [[esperienze]] a [[volontà]], per alcune ore in giorni fissi del [[calendario]] [[tibetano]]; ed è perciò che viene indicato con il [[termine]] di '[[nyin log]]', che significa '[[tornato dopo un giorno]]'.
Oltre alle [[informazioni]] che i [[defunti]] vogliono [[trasmettere]] a coloro che hanno lasciato, questi '[[delog]]' possono [[trasmettere]] [[messaggi]] in senso inverso, ovvero fungere da [[comunicatori]] fra i [[vivi]] e le [[anime]] dei loro [[familiari]] [[defunti]]. Inoltre, si sono assunti il compito di [[assistere]] e [[guidare]] chi è appena [[morto]] per evitargli le [[incertezze]] e le [[insidie]] dell'[[aldilà]] ([[psicopompi]]). Infine, il '[[delog]]' dei nostri giorni ha assunto il ruolo di [[veggente]] e di [[indovino]] grazie alla [[capacità]] che ha acquisito di [[spaziare]] in [[altre dimensioni]] e di [[parlare]] con [[spiriti]] e [[divinità]] che colà dimorano.
Per questa [[molteplicità]] di [[ruoli]], pur sempre [[vissuti]] come [[misteriosi]] all'interno della [[religiosità]] [[popolare]], la [[figura]] del '[[delog]]' oggi prevalente incute un certo [[timore]], se non [[diffidenza]]. Ci si rivolge al '[[delog]]' quando non si è in grado di risolvere i propri problemi, sia pratici che spirituali, ma si rimane da lui distanti quando la sua opera non è al momento richiesta. Perché chi ha simili [[capacità]] [[soprannaturali]] può agire sì per il bene del [[consultante]] ma, se lo volesse, potrebbe anche [[nuocergli]]: o almeno, questo è il [[pensiero]] della [[gente]] [[comune]].
 
[[Analogie]] e [[differenze]] con l'[[esperienza]] [[NDE]].
 
Una [[differenza]] [[fondamentale]] tra [[esperienza]] [[NDE]], [[viaggio]] del '[[delog]]' e [[descrizioni]] [[contenute]] nel '[[Libro Tibetano dei Morti]]' risiede nel fatto che, nelle prime due [[condizioni]], la persona non è effettivamente [[morta]], mentre nella terza lo è ovviamente a tutti gli effetti.
Un'altra [[differenza]] di rilievo sta nella [[diversa]] [[durata]] tra [[NDE]] [[occidentale]] e [[viaggio]] del '[[delog]]' nell'[[aldilà]]. Nel primo caso si hanno [[tempi]] generalmente [[ridotti]]; nel secondo caso si parla anche di una [[settimana]] di '[[assenza]]'. Si ritiene che questa [[maggiore durata]] permetta ai '[[delog]]' di poter avere [[esperienze]] molto più [[ricche]] e [[dettagliate]] del [[Regno dei morti]] rispetto a quanto [[riferiscono]] i [[soggetti]] [[NDE]]; cui si aggiunga che di solito - salvo tuttavia non poche eccezioni - in [[Occidente]] le [[esperienze di pre-morte]] avvengono una sola volta nella vita e sempre [[spontaneamente]], mentre nel [[Tibet]] attuale molti '[[delog]]' le [[affrontano]] tutte le volte che lo [[desiderano]]. L'[[esperienza]] [[tibetana]], inoltre, coinvolge con forza la [[religiosità]] della [[popolazione]]. Per contro, nella [[cosiddetta]] [[NDE]] tale [[aspetto]] risulta piuttosto [[marginale]]: raramente chi è stato protagonista della [[pre-morte]] [[occidentale]] si propone come [[testimone]] di [[realtà]] [[spirituali]] da [[divulgare]], intendendo più spesso il proprio [[vissuto]] come un'[[esperienza]] [[mistica]] [[personale]] difficilmente [[traducibile]] in [[parole]].
Da notare anche che, nell'[[esperienza]] [[tibetana]], [[prevale]] [[nettamente]] il [[sesso]] [[femminile]], e che la [[visione]] del [[tunnel]], tanto celebrata nei [[racconti]] dei [[soggetti]] [[NDE]], sembra invece essere [[assente]]; che il '[[viaggio ultraterreno]]' del '[[delog]]' si svolge quasi sempre in un [[ambiente]] molto più [[tetro]] e [[terrificante]] di quanto non avvenga per chi [[vive]] un'[[NDE]]. Solo alcune di queste [[anime]] [[erranti]] nell'[[aldilà]] [[tibetano]], infatti, vengono [[condotte]] nel [[paradiso]] là dove [[dimorano]] i [[Budda]] [[compassionevoli]] e i [[santi]], ad [[assaporare]] la [[spiritualità]] e il [[senso di pace]] che da loro [[promana]].
Nell'[[opera]] di [[Sogyal Rinpoche]] '[[The Tibetan book of living and dying]]' (in italiano '[[Il libro tibetano del vivere e del morire]]', Ubaldini Editore, Roma, 2011) si [[sottolineano]] alcuni [[punti in comune]], tra le [[NDE]] e il '[[Libro Tibetano dei Morti]]', che sono le [[seguenti]].
- Nelle primissime [[fasi]] dopo la [[morte]], il '[[Libro Tibetano dei Morti]]' descrive la [[comparsa]] all'[[anima]] del [[defunto]] di una [[luce]] [[chiarissima]], che può trovare una [[precisa]] [[corrispondenza]] con la [[luce]] in fondo al [[tunnel]] o con l' '[[essere di luce]]' [[descritti]] nella [[NDE]]. (Ciò riguarda anche i '[[delog]]'. NdA).
- Nel [[secondo stadio]] del '[[Libro Tibetano dei Morti]]', il [[Chonyid Bardo]], compaiono al [[defunto]] diverse [[divinità]], rapportabili alle [[entità]] [[spirituali]] che [[accolgono]] e [[accompagnano]] attraverso l' 'altro' mondo chi è in [[NDE]], '[[delog]]' compreso.
- Un ulteriore [[parallelismo]] tra le tre situazioni riguarda le [[esperienze]] [[infernali]], con [[incontri]] con [[divinità]] [[terrifiche]] e [[stati d'animo]] [[spaventosi]], che [[caratterizzano]] tanto il '[[Libro Tibetano dei Morti]]', quanto alcune delle [[esperienze]] di [[NDE]] vissute in modo [[negativo]], sia infine il [[viaggio]] del '[[delog]]'.
A queste [[puntualizzazioni]] di [[Sogyal Rinpoche]] si aggiungano ulteriori [[osservazioni]].
- Come già notato, la [[convinzione]] di non essere morti e i vani [[tentativi]] di [[interloquire]] con i [[presenti]] sono [[descritti]] in modo [[identico]] sia dall'[[occidentale]] che racconta la propria [[NDE]], sia dal '[[delog]]' [[tibetano]] che [[descrive]] le [[prime]] [[fasi]] della sua [[esperienza]]. Anche nel '[[Libro Tibetano dei Morti]]' si legge che l'[[anima]] del [[defunto]] all'inizio non si rende conto della propria [[morte]] e si arrabbia inutilmente con i [[familiari]] che, sordi ai suoi [[richiami]], ne stanno piangendo invece la [[morte]].
- Possiamo riconoscere in queste [[primissime]] [[fasi]], almeno per la [[NDE]] e per il '[[delog]]', una [[condizione]] di [[OBE]], o [[esperienza fuori del corpo]].
- Anche il [[giudizio]] [[divino]] che ci attende nell'[[aldilà]] fa parte dei [[racconti]] dei [[redivivi]] delle [[NDE]] (in questo caso, in realtà, di norma, l'[[anima]] si [[giudica]] da sola, magari con l'[[aiuto]] e la [[supervisione]] di una o più [[Guide]], nota), dei [[ricordi]] di un '[[delog]]', e di quanto è [[descritto]] nel [[sacro]] [[testo]] [[tibetano]] quando si tratta del '[[bardo]]', ossìa del [[mondo]] [[intermedio]] tra la [[morte]] e la [[rinascita]].
- La [[visione panoramica]], o '[[flashback]]', [[tipica]] delle [[esperienze di pre-morte]], trova nel [[fenomeno]] del '[[delog]]' un [[corrispettivo]] nello [[specchio]], o nella [[sfera di cristallo]] del [[dio]] [[Yama]], nei quali si vedono [[scorrere]] le [[vicende]] [[salienti]] di chi è [[sottoposto]] a [[giudizio]].
- Ad [[accomunare]] le tre [[situazioni]] contribuiscono anche gli [[incontri]] e i [[dialoghi]] che si hanno nell'[[aldilà]] con [[defunti]], che possono essere [[sconosciuti]] oppure [[amici]] e [[parenti]].
- L'[[effetto]] [[trasformativo]] sulla [[personalità]] di chi [[riemerge]] alla [[vita]] da un'[[NDE]] o dall'[[aldilà]] [[tibetano]] ([[delog]]) è [[comune]] ai due [[casi]].
- Gli [[antichi]] [[testi]] [[religiosi]] e le [[rappresentazioni]] [[artistiche]] sia del [[Tibet]] che della nostra [[cultura]] [[cristiana]] trattavano o illustravano l'[[aldilà]] insistendo molto, e con grande dovizia di particolari, sulle [[terribili]] [[torture]] inflitte ai [[peccatori]]. Se facciamo il [[confronto]] con quanto ci proponevano gli [[scrittori]] e i [[pittori]] di queste due lontane [[realtà]], noteremo che la loro [[fantasìa]], o quella dei loro [[committenti]], in entrambi i [[casi]] era [[simile]]. Le [[pene]] [[fisiche]] sono pressoché [[sovrapponibili]], e le [[fiamme]] dei due [[inferni]] irradiano identici sinistri [[bagliori]]. Attualmente nessun [[cristiano]] crede molto a queste [[estreme]] [[rappresentazioni]]: l'[[inferno]] si è in qualche modo [[adeguato]] ai [[tempi]]. Lo stesso sta avvenendo nel [[mondo]] [[tibetano]]: il [[Dio della morte]] [[Yama]], sempre [[rappresentato]] in passato nel peggiore dei modi, nell'[[immaginario]] [[attuale]] appare [[trasformato]] in un [[Dio]] più [[benevolo]] e [[comprensivo]], e le [[pene]] che [[infligge]] ai [[dannati]] non fanno più accapponare la pelle come un tempo non troppo lontano.
 
Conclusioni.
 
Il [[mondo]] [[tibetano]] non cessa mai di sorprenderci e di rivelare aspetti sempre nuovi tra le pieghe della sua [[millenaria]] [[cultura]]. Il [[fenomeno]] dei '[[delog]]' ha iniziato solo da pochi anni a essere [[conosciuto]] in [[Occidente]], e gli [[stretti]] [[parallelismi]] con le [[NDE]] hanno senz'altro [[favorito]] il suo [[emergere]]. Alcuni [[studiosi]] degli [[stati di pre-morte]] hanno scritto di questa [[tradizione]] [[tibetana]] nelle [[riviste]] [[specializzate]], [[stimolando altri ad [[approfondire]] la [[materia]]. Di conseguenza, i pochi [[testi]] che trattavano dei '[[delog]]' sono stati [[riscoperti]] e giustamente [[valorizzati]].
Volendo, oltre a quelle che ho [[presentato]] e brevemente [[discusso]], si potrebbero individuare tantissime altre [[analogìe]] tra queste due [[condizioni]] (oltre a [[suggestivi]] [[parallelismi]] con il [[viaggio]] di [[Dante Alighieri]] narrato nella '[[Divina Commedia]]', o con alcuni [[miti]] [[religiosi]] del [[passato]] e con lo [[sciamanesimo]], caratterizzati tutti da un [[temporaneo]] [[viaggio]] dell'[[anima]] nell'[[aldilà]]), ma non è questa la sede per approfondire. Il mio scopo è stato principalmente quello di parlare di una realtà ancora poco nota in [[Occidente]], e pressoché ignota in [[Italia]], con la speranza che la sua conoscenza possa contribuire a portare un po' di luce sui tanti problemi che aleggiano ancora attorno alle [[esperienze di pre-morte]], con le quali non è azzardato presumere che il [[fenomeno]] dei '[[delog]]' abbia una [[profonda]] [[attinenza]]."
 
C'è solo da aggiungere che anche a quanto riferisce [[Gregory Ellis Smoak]] nel suo [["Ghost Dances and Identity: Prophetic Religion and American Indian Ethnogenesis in the Nineteenth Century"]], [[Berkeley]], [[University od California]] (prima edizione 2002, edizione riveduta ed ampliata 2008), "Secondo gli [[indiani]] [[Nespelems]] del [[nordovest]], [[Dio]] [[disse]] agli [[uomini]]: «Io [[manderò]] a [[voi]] dei [[messaggi]] [[attraverso]] [[uomini]] che [[verranno]] a [[me]] e il cui [[tempo]] di [[morire]] non è ancora [[giunto]]. Quando le loro [[anime]] [[prenderanno]] di nuovo [[possesso]] dei loro [[corpi]], essi [[rivivranno]] e vi [[comunicheranno]] la loro [[esperienza]]».
 
Terminato, dunque, di parlare di questi "[[messaggeri dell'Oltre]]", si arriva al 1996, ove è da segnalare [[“Esperienze di Pre-Morte, Nursing e Medicina Palliativa”]] di [[Laura Cunico]] ed [[Emilio Tiberi]], all'interno (Pgg. 97-112) di [[“Annali dell’Istituto di Psicologia”]], [[Anno]] [[1]], di [[Autori Vari]] (stampato complessivamente dall'[[Università degli Studi di Verona]] - [[Facoltà di Lettere e Filosofia]], con la CIERRE edizioni).
 
Facciamo poi un salto di un ulteriore anno, ed arriviamo al 1997, ove in zona italiana succede un evento importante: prende il via un Congresso Internazionale di studi sul tema che prosegue ancora oggi, giunto alla 18° edizione, e che avrà come primo capitolo: [[“NDE: territori oltre la vita. Atti del 1° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo).
 
Dello stesso anno è anche: [[“L’ultima frontiera. Incredibili racconti di esperienze pre-morte”]], di [[Richard Kent]] e [[Val Fotherby]] (edizione originale 1997, edizione italiana Editrice IL DONO, 1998).
 
Passa ancora un anno, ed abbiamo anzitutto la seconda edizione del Congresso di San Marino: [[“Visioni oltre il reale. Atti del 2° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo), 1998.
 
Ed anche un felice ritorno: [[“Insegnamenti dalla luce. Cosa possiamo imparare dalle esperienze in punto di morte”]] di [[Kenneth Ring]] e [[Evelyn Elsaesser Valarino]] (edizione originale 1998, edizione italiana Edizioni Mediterranee, 2001).
 
Sempre nello stesso anno, si torna in Italia (o comunque in zona italiana, dato che San Marino non può essere considerato propriamente Italia) anche con un libro: [[“Incontro con la Chiara Luce. Il grande viaggio di andata e ritorno dall’aldilà”]], di [[Giorgio Cerquetti]] (Edizioni Compagnia degli Araldi, 1998).
 
Ed anche con una Relazione: [[“Fenomenologia e ipotesi interpretative delle Esperienze di Pre-Morte. Review della letteratura”]], di [[Laura Cunico]], in [[“Nursing Oggi”]], n°3, di [[Autori Vari]] (Pgg. 16-24).
 
Passa ancora un anno, ed abbiamo il terzo capitolo di San Marino: [[“Energie al di là dell’essere. Atti del 3° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo), 1999.
 
Nello stesso anno, torna una vecchia conoscenza: [[“L’ultimo sorriso. Un nuovo, sorprendente sviluppo negli studi della vita oltre la morte”]], di [[Raymond A. Moody Jr]] (edizione originale 1999, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2001).
 
Nel 2000 è da segnalare solo l’oramai abituale Convegno: [[“L’universo magico delle NDE. Atti del 4° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo).
 
Nel 2001, invece, oltre a [[“La luce e la rinascita. Atti del 5° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo), abbiamo di nuovo lui: [[“La vita dopo un grande dolore. Un libro che può aiutarci a vivere con serenità e speranza dopo la perdita di una persona cara”]], di [[Raymond A. Moody Jr]] & [[Dianne Arcangel]] (edizione originale 2001, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A., 2003).
 
Non si tratta di un libro specifico sulle esperienze di premorte, ma, sulla scorta di questo tipo di conoscenza, si propone di insegnare il conforto per chi se ne sta andando e per chi rimane, nel solco tracciato da [[Elisabeth Kübler-Ross]]: e, quindi, il “fil rouge”, è ben saldo.
 
2002: [[“Eventi oltre la soglia. Atti del 6° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo).
 
2003: [[“Ignoti sentieri della coscienza. Atti del 7° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo).
 
Nello stesso anno, abbiamo l’esordio in volume dell’encomiabile ricercatrice che da quasi vent’anni, nel nostro Paese, dedica la sua vita in particolare a questo tema, proprio curando l’organizzazione del Convegno di San Marino: [[“Territori oltre la vita”]], di [[Fulvia Cariglia]] (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2003).
 
Passa un ulteriore anno, ed abbiamo: [[“Echi d’altrove. Atti del 8° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo), 2004.
 
Ed anche: [[“90 minuti in Paradiso. Un incidente mortale e il miracoloso ritorno alla vita dopo uno straordinario viaggio nell’aldilà”]], di [[Don Piper]] con [[Cecil Murphey]] (edizione originale 2004, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A., 2009).
 
Sempre nello stesso anno, un nuovo contributo italiano: [[“Oltre il silenzio”]], di [[Antonio Massena]] (Textus Edizioni, 2004).
 
Questa la quarta di copertina: “Un racconto partecipato, ma lucido, d’un’esperienza ai confini della vita, che ha come scenario una cascata di ghiaccio dell’Alta Valle del Vomano (versante settentrionale del Gran Sasso d’Italia). Le sensazioni, la paura, i sentimenti che hanno attraversato la mente del protagonista involontario, sommerso per due volte consecutive dalle slavine. I ricordi di montagna che lo accompagnano nel percorso di 'guarigione' dal buio in cui l’evento l’ha costretto e, poi, il dramma per la morte dell’amico che, dopo appena un mese dal suo incidente, lo colpisce di nuovo duramente. Un amico con il quale ha condiviso tante arrampicate, ma anche la spedizione sul [[Cho Oyu]], una spedizione dalla quale tutti sono tornati diversi e qualcuno con il peso di un malessere esistenziale non facilmente condivisibile. Un racconto di vita e di morte, dove la natura rimane comunque amica. Un racconto di sentimenti forti, di amicizie profonde, che solo la montagna sa alimentare e custodire.”<ref>Peraltro, per avere la prima [[testimonianza]], che poi è una [[raccolta di testimonianze]], sulle [[NDE]], [[OBE]] o comunque [[esperienze di confine]] a seguito di [[incidenti di montagna]], bisogna risalire nientemeno che al 1892, laddove uno stimato [[Professore]] di [[Geologia]] dell'[[Università di Zurigo]] (il quale, al di là dell'impegno professionale per cui è ancor oggi ricordato, si distinse particolarmente per le sue ricerche sulle [[Alpi]] ed i [[fenomeni]] [[glaciali]] nelle [[regioni]] [[alpine]], ed, oltre ad essere [[autore]] d'un [[trattato]] di [[geologia]] tuttora considerato un [[classico]], è ricordato anche per essere stato il primo a [[sorvolare]] le [[Alpi]] in [[mongolfiera]] con [[finalità]] [[scientifiche]]), coltivò nella vita due grandi passioni personali: la [[montagna]] e lo [[studio]] degli [[stati modificati di coscienza in prossimità della morte]]. Egli era, infatti, uno [[scalatore]] [[provetto]], e, quanto alla seconda delle sue [[attività]] [[predilette]], aveva di che argomentare sulla base sia della propria [[esperienza]] [[personale]], sia della [[significativa]] [[aneddotica]] da lui raccolta in oltre 25 anni di [[indagine]]. Difatti, dopo essere stato [[protagonista]] egli stesso d'una rilevante [[esperienza]] [[NDE]], [[fenomeno]] che alla fine dell'[[Ottocento]] ancora non aveva questo nome, ma non era comunque del tutto sconosciuto, fu talmente colpito da quanto sperimentato su sé stesso, che si dette ad una puntuale [[ricerca]] di [[materiale]] sull'[[argomento]], e, dopo aver collezionato un buon numero di [[casi]], tenne una [[conferenza]] al [[Club Alpino Svizzero]] (sul cui [[Bollettino]] fu poi pubblicata), in cui premise che la [[disamina]] dei [[casi]] stessi che si accingeva a presentare gli avrebbe permesso di [[dimostrare]] come, nel [[contesto]] di [[incidenti]] comunemente ritenuti [[spaventosi]], si [[verificassero]], al contrario, [[situazioni]] [[psichiche]] di [[estrema]] [[pace]] e [[serenità]]. Costui si chiamava [[Albert Heim]], e questo è un [[frammento]] del suo [[intervento]] di allora: "Poi, come su un palcoscenico, vidi tutta la mia vita passata in innumerevoli immagini: io stesso ero l'attore principale.
Tutto era come trasfigurato da una Luce celestiale e tutto era bello e senza dolore, senza paura e senza angoscia.
Anche il ricordo delle esperienze tristi era nitido, tuttavia non malinconico. Non c'era lotta né contrasto alcuno; anche il contrasto era divenuto amore. Pensieri elevati e concilianti dominavano e collegavano le singole immagini, ed una pace divina pervadeva la mia anima come musica stupenda."
Si può capire che, tanto paradisiaca atmosfera, relativa alla [["life review"]] come all'intera sua [[esperienza]], fu certamente alla base dell'entusiasmo che colse [[Heim]] nell'intento di collezionare [[casi]] [[simili]]. Questo suo [[intervento]] si intitola [["La morte per caduta"]], ed è stato abbastanza recentemente [[pubblicato]] in [["Luce e Ombra"]], 3, 1987, pp.245-52: si tratta, in effetti, dell'unica [[versione]] in [[lingua]] [[italiana]] di quell'[[articolo]] pubblicato dal [[Bollettino]] del [[Club Alpino Svizzero]] nell'ormai lontano 1892. Meritano, poi, di essere menzionati come [[affini]] all'[[esperienza]] di [[Antonio Massena]], anche questo [[stralcio]] di [["Aria sottile"]] di [[Jon Krakauer]], Editore Corbaccio, 1998 (edizione originale [["Into Thin Air: A Personal Account of the Mt. Everest Disaster"]], 1997): "...Pian piano mi resi conto che la mia [[mente]] era partita per la tangente, osservando con un misto di attrazione affascinata e orrore il mio lento [[distacco dalla realtà]]. Mi ero spinto a tal punto oltre i limiti della normale spossatezza fisica, che provavo una sorta di bizzarro [[distacco]] dal mio [[corpo]], come se stessi [[osservando]] la mia discesa stando a qualche metro di altezza. Immaginavo di indossare un cardigan verde, con un paio di babbucce a punta ai piedi e, nonostante che il vento producesse un calo della temperatura che andava oltre i 20 gradi sotto zero, avvertivo un calore strano e fastidioso..." ([[Stralcio]] pubblicato per la gentile concessione di [[Corbaccio Editore]]), ed anche questa [[testimonianza]] di [[Alessandro Severi]] ([[laureato]] in [[lettere]] con una [[tesi]] sulla [[storia delle religioni]] concernente le [[ricerche]] sui [[fenomeni]] dell'[[estasi]] e della [[trance]], è [[antropologo]]. E' [[esperto]] di [[stati modificati di coscienza]], [[tema]] che ha [[investigato]] sia in [[ambito]] [[universitario]] sia attraverso [[ricerche sul campo]]. Insegna [[meditazione]] e [[tecniche]] di [[modificazione della coscienza]]): "Anch'io ho vissuto un'[[esperienza extracorporea]] all'età di 20 anni quando, in cordata con un amico, stavo arrampicandomi lungo una parete. Stavo salendo da primo ed, essendo una via nuova, piantavo ogni tanto dei chiodi di sicurezza che avrebbero dovuto salvarmi nel caso di una caduta. Ad un certo punto un intero masso, su cui mi ero aggrappato per superare uno strapiombo, si staccò dalla parete, e, mentre cadevo, vidi davanti a me la corda tendersi e fare leva sull'ultimo chiodo di sicurezza che avevo piantato. Vidi il chiodo uscire dalla roccia senza opporre alcuna resistenza alla mia caduta: ed, a quel punto, ricordo di aver pensato che mi sarei sfracellato.
Subito dopo, mi ritrovai a galleggiare piacevolmente nell'aria, in un punto da cui potevo vedere in lontananza, sulla destra in basso, la [[parete rocciosa]] e il mio corpo che stava cadendo. Non c'era alcun suono, e tutta la scena della caduta si svolgeva al [[rallentatore]]. Non provavo alcuna [[emozione]], il mio [[corpo]] era come se non fosse mio, era come vedere un [[sasso]] o un [[oggetto]] [[insignificante]]. Stavo [[galleggiando]] nell'[[aria]] e la [[sensazione]] era semplicemente [[stupenda]] e [[meravigliosa]], provavo un [[senso]] di [[pace]] e [[serenità]] mai sperimentato prima. Mentre [[fluttuavo]], [[rivivevo]] dei [[ricordi]] della mia [[vita]]. Tutto questo [[processo]] era molto tranquillo, e l'ultimo [[ricordo]] che [[rivissi]] fu di me stesso nel [[grembo materno]], poi fui strappato a questo [[viaggio della coscienza]] per ritrovarmi all'improvviso di nuovo nel [[corpo fisico]], [[sbattuto]] sulle [[rocce]]. Un chiodo aveva tenuto, la corda si era tesa e la mia caduta era stata fermata senz'altre conseguenze che una [[lieve]] [[escoriazione]] al [[braccio]].
Per me era come se fosse passata [[mezz'ora]], e la prima cosa che chiesi al mio [[compagno di cordata]] fu quanto tempo era durata la [[caduta]], e che cosa avevo fatto mentre [[cadevo]]. Lui pensò che avessi preso una [[botta]] in [[testa]], ma comunque mi rispose che la [[caduta]] era [[durata]] solo un [[secondo]], massimo due e che, mentre [[cadevo]], avevo [[gridato]] come se stessi per [[morire]].
Dopo quella volta non ho più [[sperimentato]] una [[OBE]], ma le [[stupende]] [[sensazioni]] di [[gioia]] e [[pienezza]] che avevo [[provato]] in quello [[stato]] e il [[desiderio]] di [[ritrovarle]], mi hanno spinto in un [[percorso]] di [[ricerca interiore]] che è iniziato con lo [[yoga]], per proseguire poi con la [[meditazione]] e la [[pratica]] di altri [[stati modificati di coscienza]] senza l'[[uso]] di [[sostanze psicoattive]]." ([[Stralcio]] della [[relazione]] [["Antropologia degli stati modificati di coscienza"]], in [["Segreti percorsi dell'essere"]], [[Atti del 14° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2010) Nella stessa [[relazione]], la [[testimonianza]] di [[Franco]], 29 anni, [[studente]] della [[Facoltà]] di [[Storia]] dell'[[Università degli Studi]] di [[Trieste]], tratta da un'[[indagine]] condotta da [[Alessandro Severi]] stesso, [["Indagine antropologica sulla distribuzione di alcuni Stati Modificati di coscienza in un campione di studenti universitari"]], pubblicata su [["Luce e Ombra"]], [[rivista]] dell'[[Archivio di documentazione storica della ricerca psichica]] di [[Bologna]], nel 1995: "Stavo arrampicando sulle [[Tre Cime]] di [[Lavaredo]] e stavo salendo in cordata da secondo. Ad un certo punto, in un passaggio particolarmente insidioso, ho mancato la presa, e sono caduto. Tuttavia non mi sono reso conto di cadere, io mi sentivo ancora attaccato alla parete, non mi rendevo assolutamente conto di stare cadendo. In realtà, mentre mi sentivo ancora attaccato alla parete, vedevo allo stesso tempo il mio corpo che stava cadendo, ma non lo percepivo come mio, era come se fosse di qualcun altro. Non c'era alcun suono.
Quando la corda si è tesa per effetto della caduta, e mi sono ritrovato appeso a penzolare nel vuoto, e il mio compagno di cordata mi ha gridato 'Come va?', io ancora non mi ero reso conto di essere caduto, tant'è vero che gli ho risposto: 'Come va, cosa?'. E lui: 'Il volo che hai fatto', e io: 'Non ho fatto nessun volo, io non sono caduto'.
Solo osservando che ero appeso e mi trovavo a 5 metri più in basso di quel passaggio, mi sono reso conto che ero effettivamente caduto." (Sia lo [[stralcio]] di [[relazione]] che la [[testimonianza]] sono pubblicabili per gentile concessione della [[Responsabile]] del [[Convegno]], [[Dott.ssa]] [[Fulvia Cariglia]])</ref>
 
Passa di nuovo un anno, ed abbiamo: [[“La vita oltre la vita. Atti del 9° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo), 2005.
 
E poi: [[“Esperienze Pre-morte – Un approccio antroposofico”]], di [[Candida Gentile Prevato]] (Edizioni Psiche 2, 2005).
 
Ancora dello stesso anno: [[“Vado e torno. La verità della vita e della morte vissuta e raccontata da un ragazzo per i ragazzi e per gli adulti”]], di [[Cesare Boni]] e [[Kicca Campanella]] (edizione originale svizzera 2005, edizione italiana Edizioni Amrita 2009).
 
2006: [[“Gli universi della mente. Atti del 10° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo).
 
2007: [[“Sopravvivere: il velato destino della personalità. Atti del 11° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo).
 
Nello stesso anno, una nostra autrice di punta fa il “bis”: [[“NDE - Near-Death-Experiences. Testimonianze di esperienze in punto di morte”]], di [[Paola Giovetti]] (Edizioni Mediterranee, 2007).
 
Bizzarro che il retro di copertina inizi così: “Questo libro rappresenta l’unica inchiesta italiana compiuta su coloro che sono giunti alle soglie della morte e sono ritornati in vita.”
 
A parte che questo è assolutamente falso, come è stato possibile constatare, la [[Giovetti]] poteva almeno far notare che ne aveva già scritto uno lei stessa, sul tema!
 
Dello stesso anno, ancora un nostro autore, che, purtroppo, ci lascerà subito dopo questa pubblicazione, frutto delle ricerche d’una vita: [[“Ai confini della coscienza. L’aldilà ritrovato. Viaggio intorno alla Vita, alla Sofferenza e alla Morte. Dalle Esperienze di Pre-Morte alla Teoria Quantistica sull’Espansione della Coscienza”]], di [[Antonio Musorrofiti]] (Armando Siciliano Editore, 2007).
 
Ancora dello stesso anno: [[“Non moriamo mai. La ricerca e lo studio dei fenomeni legati al passaggio verso l’aldilà”]], di [[Bernard Jakoby]] (edizione originale 2007, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A, 2008).
 
Dal retro del volume: “L’autore ha dedicato la sua vita alla ricerca e allo studio dei fenomeni che accompagnano la morte, la morte apparente e tutto ciò che riguarda l’aldilà. In queste pagine non espone teorie, ma offre un valido apporto ai suoi studi attraverso racconti di esperienze vissute in prima persona da testimoni, resoconti di persone sopravvissute a esperienze di pre-morte, testimonianze di esperti di ipnosi regressiva che hanno guidato i loro pazienti, sotto ipnosi o in stati alterati di coscienza, a rivivere momenti delle loro esistenze precedenti. La tesi dell’autore è che l’anima possiede una sua consapevolezza indipendentemente dal corpo, contrariamente a quanto sostengono altri, secondo cui quella che chiamiamo coscienza non sarebbe che la manifestazione dei processi biochimici cerebrali. Dall’[['Odissea']] ai mistici moderni, passando per l’analisi delle teorie di tutte quelle dottrine che hanno fatto dell’[[aldilà]] la loro principale materia di studio (come la [[teosofia]] o l’[[antroposofia]]), [[Jakoby]] sottolinea le analogie che intercorrono tra le diverse epoche e le differenti scuole di pensiero per poi giungere alla conclusione che l’anima non muore mai.”
 
Passa ancora un anno, ed abbiamo [[“Il trionfo dell’ignoto. Atti del 12° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo), 2008.
 
Sempre nello stesso anno, torna [[Brinkley]]: che, nel frattempo, di esperienze di premorte ne ha avute altre due, ma è ancora, a tutt’oggi, con noi: [[“Lezioni dal Paradiso. 7 strategie spirituali per potenziare la tua vita”]], di [[Dannion e Kathryn Brinkley]] (edizione originale 2008, edizione italiana Macro Edizioni 2011).
 
Ancora lo stesso anno, merita d’esser menzionato [[“21 Days into the Afterlife”]], di [[Piero Calvi-Parisetti]], che però uscirà nell’edizione italiana, [[“21 Giorni nell’Aldilà: Un viaggio scientifico e letterario che potrebbe cambiare la vostra vita”]], solo nel [[2015]], per le [[Edizioni]] [[OpenMind]] (versione originale inglese, [[Paperback Kindle Edition]]).
 
Ecco la presentazione: “La ricerca [[scientifica]] ed una [[quantità]] [[colossale]] di [[prove]] [[empiriche]] [[irrefutabili]], [[raccolte]] per oltre [[150]] [[anni]] da alcune delle [[menti]] più [[acute]] del [[Pianeta]], sembrano indicare che il film di Clint Eastwood “Hereafter” aveva ragione. Apparentemente, la [[coscienza]] [[esiste]] [[indipendentemente]] dall’[[attività]] del [[cervello]], e si [[estende]] ben al di là della [[transizione]] che chiamiamo [[morte]]. [[“21 Giorni nell’Aldilà”]] costruisce un [[quadro]] [[convincente]] delle [[prove]] della [[sopravvivenza]] in una [[serie]] di [[capitoli]] ben [[documentati]], ognuno [[dedicato]] ad un’[[area di ricerca]] [[differente]]. [[Piero Calvi-Parisetti]] è un [[medico]] [[italo-scozzese]], [[Professore Universitario]] e [[Consulente]] per le [[Nazioni Unite]]. Con una formazione in [[psicoterapia]] [[cognitivo-comportamentale]], l’[[Autore]] è [[Membro]] della [[“Society for Psychical Research”]] e dell’[[”International Association for Near-Death Studies”]]. E’ anche [[Membro]] del [[Comitato Scientifico]] della [[“Forever Family Foundation”]] negli [[Stati Uniti]]. Il [[Dr.]] [[Calvi-Parisetti]] ha [[sviluppato]] un [[approccio]] [[innovativo]] al [[supporto]] alle [[persone]] in [[lutto]]: l’[[educazione]] all’[[aldilà]]. Servendosi delle [[comprovate]] [[tecniche]] d’[[educazione]] della [[terapia cognitiva]], egli [[guida]] i [[pazienti]] – ed il [[pubblico]] in [[generale]] – alla [[scoperta]] di quello che descrive come un [[oceano]] di [[prove]] [[scientifiche]] ed [[empiriche]] a [[supporto]] della [[vita oltre la vita]]. Una [[convinzione]] [[razionale]], [[basata]] non sulla [[fede]], ma su [[prove]] che la [[personalità umana]] [[sopravvive]] alla [[morte]] del [[corpo]], può [[trasformare]] [[radicalmente]] la [[paura]] della [[morte]], e [[dare]] [[grande]] [[sollievo]] a chi [[soffre]] per un [[lutto]].”
 
Ancora lo stesso anno, ironìa della sorte, il lavoro d’un’italiana esce in inglese, ma ancora dovremo attendere la fine dell’anno scorso, per averlo anche nella nostra lingua: [[“Viaggi ai confini della vita. Esperienze di pre-morte ed extra-corporee in Oriente e Occidente: un’indagine scientifica”]], di [[Ornella Corazza]] (edizione originale 2008, edizione italiana Giangiacomo Feltrinelli Editore, 2014).
 
Il lavoro della [[Corazza]], che si definisce [["scientifico"]], si distingue invece per la peculiarità dei [[riduzionisti]] di dar risalto solo a ciò che fa comodo a loro, ignorando le evidenze che andrebbero contro la loro teoria, ma è comunque doveroso citarlo, e comunque meritevole di lettura.<ref>Peraltro la [[Corazza]] stessa smentisce la [[Blackmore]] nel ritenere, da parte di quest'ultima, l'[["effetto tunnel"]] come un'[[esperienza]] [[universale]] prodotta dall'[[anossìa]], dal momento che proprio la [[Corazza]], esperta di [[NDE]] [[giapponesi]], non ha mai rilevato alcun [["effetto tunnel"]], nelle sue [[ricerche]] sulle [[descrizioni]] dell'[[esperienza]] da parte dei [["ritornati"]] di quei luoghi.</ref>
 
Ancora nello stesso anno: [[“Alle porte del cielo e dell’inferno. Testimonianza”]], di [[Gloria Polo]] (Edizioni Segno, 2008).
 
Il nome può sembrare italiano, ma la signora è colombiana.
 
A questo testo, non può non far seguito la lettura di: [[“La (falsa) NDE di Gloria Polo”]], di [[Claudio Pisani]]<ref>(dal suo Sito Internet [[“La Pagina degli Amputati”]], 2011, ove il materiale non è protetto da Copyright e quindi liberamente accessibile)</ref>.
 
In quest’articolo, il Dottor [[Claudio Pisani]] rimette le cose al loro dovuto posto, rispetto a quello che appare una sorta di delirio religioso della signora.
 
Sempre nell’ottica dell’accompagnare il morente, anche se non specificamente sulle NDE, abbiamo, ancora nel 2008, la IV edizione riveduta, corretta e ampliata dall’Autore di [[“Dove va l’anima dopo la morte. Cosa accade. Come comportarsi. Come accompagnare il morente.”]], di [[Cesare Boni]] (Edizioni Amrita,2008).
 
2009: [[“Territori della coscienza. Atti del 13° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo).
 
Ma non contenta del Convegno organizzato, la nostra amica fa il “bis” anche dal punto di vista di un volume personale sul tema: [[“ La luce e la rinascita. Nuove esperienze nei 'territori oltre la vita' ”]], di [[Fulvia Cariglia]] (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2009).
 
2010: [[“Segreti percorsi dell’essere. Atti del 14° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo).
 
Ma bisogna arrivare alla fine di quest’anno, per avere: [[“Esperienze di premorte. Scienza e coscienza al confine tra fisica e metafisica”]], di [[Enrico Facco]] (Edizioni Altravista, 2010).
 
Si tratta del lavoro più poderoso (e ponderoso) di un autore italiano sull’argomento: [[Facco]], Professore d’[[Anestesiologia e Rianimazione]] presso l’[[Università di Padova]], Specialista in [[Neurologia]] ed esperto di terapia del dolore, agopuntura ed ipnosi clinica, dà mostra d'una conoscenza davvero enciclopedica, come già detto, per l’appunto.
 
Sempre dello stesso anno, è l’altrettanto già menzionato: [[“Esiste un posto bellissimo. L’aldilà nelle testimonianze di chi lo ha visto”]], di [[Jeffrey Long]] con [[Paul Perry]] (edizione originale 2010, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. 2013).
 
Il testo, che reca in cima alla copertina dell’edizione italiana “Dal più grande studio scientifico sulla vita dopo la morte”, rimettendo un po’ le cose a posto, è presentato da Mondadori con un titolo mieloso davvero assurdo, che fa pensare ad una raccolta di aneddoti edificanti e consolatori.
 
Praticamente niente di tutto questo (o ben poco) si può trovare in questo volume.
 
L’opera, il cui titolo originale e corretto è [[“Evidence of the Afterlife”]], trova invece il suo punto di forza proprio nello smontare punto per punto le argomentazioni riduzionistiche, con puntuali citazioni degli studi scientifici relativi.
 
Questo non significa che non sia una lettura che fa bene al cuore, ma fa bene in particolare alla ragione.
 
In effetti [[Long]], come già detto, dirige la [[NDERF]], che, assieme alla [[IANDS]], è la più importante associazione al mondo nel settore: quindi gode d’una mole di dati tale, che gli consente di trarre una serie d'elementi statistici di grande importanza.
 
Ancora in quell’anno, esce: [[“Il Paradiso per davvero. Un biglietto per il cielo andata e ritorno”]], di [[Todd Burpo]] con [[Lynn Vincent]] (edizione originale 2010, edizione italiana Rizzoli Editore, 2011).
 
Ed anche: [[“Un attimo di eternità. Un uomo e la sua storia di vita oltre la morte”]], la storia di [[Ian McCormack]] raccontata da [[Jenny Sharkey]] (Edizioni Fede Speranza Amore, 2010).
 
Anche questa, come quella di [[Gloria Polo]], è una storia a sfondo religioso che lascia perplessi; ma comunque interessante, e comunque, doverosamente, come l’altra, da includere nel novero delle pubblicazioni italiane sul tema.
 
E si passa all’anno successivo: [[“Alle frontiere della coscienza. Atti del 15° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo), 2011.
 
E, dello stesso anno, ancora un lavoro italiano: [[“NDE. Visioni premorte. Confine tra ignoto e scienza”]], di [[Davide Vaccarin]]<ref>Per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[15]].</ref> (Editoriale Programma s.r.l., 2011).
 
Dello medesimo anno, è anche il “tris” di quella che, oramai, è una nostra conoscenza stabile: [[“Rinascere dal passato. Il potere segreto dei ricordi”]], di [[Fulvia Cariglia]] (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2011).
 
Cos’ha a che fare, questo, col nostro tema?
 
Lo chiarisce il retrocopertina: “Appare quasi un’operazione di magia, ma è un evento del tutto naturale, si svolge come fosse una favola, e tuttavia è un’esperienza percepita come reale: la 'life review', o visione panoramica, è un fenomeno di confine per cui, in determinati stati di coscienza, una persona può rivedere sé stessa agire nel proprio passato, rivisitandone sentimenti ed emozioni, come in un film. Un tempo oggetto di interesse soltanto per le [[discipline esoteriche]], l’evenienza è oggi testimoniata in buona percentuale nell’àmbito della casistica [[NDE]] ([[Near Death Experience]], [[esperienza di premorte]]), che ha pertanto fornito materiale di studio a psichiatri, psicologi ed appassionati del genere. In questo libro, il primo dedicato esclusivamente al tema, [[Fulvia Cariglia]] esegue un’accurata sintesi degli studi pubblicati e delle ricerche condotte sull’argomento ma, soprattutto, offre un ampio panorama di testimonianze in parte inedito. Sono storie di gente comune, la cui vita è stata rinnovata dall’eccezionale opportunità di guardare ai propri trascorsi con obiettiva facoltà di giudizio: coinvolta sentimentalmente ed emotivamente nei propri ricordi, da essi ha potuto rinascere.”
 
Sempre dello stesso anno, altro libro italiano: [[“Il libro segreto di Gesù. I codici nascosti della resurrezione. I tre giorni che hanno cambiato il mondo”]], di [[Simone Venturini]]<ref>Per le [[referenze]] [[vedere]] [[nota]] [[24]].</ref> (Newton Compton editori s.r.l., 2011).
 
Di nuovo, viene legittimo chiedersi: “Cosa c’entra, questo, col tema dell’NDE?”
 
La risposta è in fondo al retro di copertina: “La morte di Gesù: un mistero che dura da duemila anni. Alcuni temi trattati nel libro: * Chi era l’uomo chiamato Gesù? * L’affidabilità dei testimoni. * Gli orrori della crocifissione. * Il destino del 'buon ladrone'. * Il lenzuolo e il sudario. * Struttura della tomba di Gesù. * Il 'codice segreto': la trasfigurazione. * La Sindone di Torino e le ultime sconvolgenti ricerche scientifiche. * Le esperienze di pre-morte.”
 
Dunque, vi sono anche loro.
 
Resta da capire, prima della lettura, in che modo il [[Venturini]] ve le coinvolga.
 
Qui c'è una sua spiegazione su quale sia, a suo [[modo di vedere]], un [[elemento]] di [[raccordo]]: "La [[luce]] sarebbe l'[[indizio]] [[principale]] che [[collegherebbe]] tra loro non solo il [[fenomeno]] della [[trasfigurazione]] e quanto sarebbe [[accaduto]] dentro il [[sepolcro]] di [[Gesù]], ma [[rappresenterebbe]] altresì il [[misterioso]] [[legame]] tra quei [[fatti]] e le [[NDE]]. Riassumo qui brevemente i [[risultati]] dell'[[indagine]] condotta nel mio libro.
Durante la [[trasfigurazione]], il [[corpo]] di [[Gesù]] diventò [[splendente]] come il [[sole]], emanando una [[luce]] in grado di [[attraversare]] i suoi [[vestiti]] e renderli [[candidi]], [[sfolgoranti]] (cfr. Matteo 17,1-9; Marco 9,2-10; Luca 9,28-36). Qualcosa di simile accadde anche [[dentro]] il [[sepolcro]], quando una [[luce]] [[pulsante]] assai [[simile]] alla [[radiazione ultravioletta]] attraversò il [[telo di lino]] per un [[periodo di tempo brevissimo]] e con un'[[energia fortissima]] (qualcosa di [[sostanzialmente]] [[analogo]] sostiene anche il [[sinodologo]] [[Giulio Fanti]], [[Professore Associato di Misure Meccaniche e Termiche]] all'[[Università di Padova]], [[nota]]. <ref>Il [[volume]] [[principale]] in cui il [[Professor]] [[Fanti]] [[espone]] i [[risultati]] delle sue [[ricerche]] è [["La Sindone, una sfida alla scienza moderna"]], Editore Aracne, 2008.</ref>). In tal modo [[Gesù]] [[valicò]] i [[confini]] della [[morte]], [[aprendo]] [[definitivamente]] la [['porta']] dell'[[aldilà]], la cui [[visione]] era stata [[anticipata]] durante la [[trasfigurazione]]. In [[virtù]] della [[promessa]] [[fatta]], anche l'[[anima]] del [[buon ladrone]] sarebbe [[entrata]] a far parte del [[mondo]] dell'[[aldilà]], chiamato da [[Gesù]] [['paradiso']], mentre il suo [[corpo]] giacerebbe in uno dei tanti [[sepolcri]] di [[Gerusalemme]].
La [[luce]], però, è sempre [[accompagnata]] dal [[buio]]. Questo [[binomio]] è implicitamente [[presente]] nei [[racconti]] della [[resurrezione]] di [[Gesù]], che fu [[preceduta]] da [['realtà tenebrose']]: l'[[eclissi di sole]], per esempio, che i [[testimoni]] descrivono più o meno in questi [[termini]]: «si fece ''buio'' su tutta la terra». Anche il fatto che [[Gesù]] fu chiuso dentro il [[sepolcro]] presuppone, ovviamente, il ''buio pesto'' della [[tomba]]. Un [[binomio]] che è, invece, [[esplicitamente]] [[presente]] in molti [[discorsi]] di [[Gesù]]. Fra le tante, riportiamo questa [[testimonianza]]: «Io sono la ''luce'' del mondo; chi segue me, non camminerà nelle ''tenebre'', ma avrà la ''luce'' della vita». Non si tratta solo di una [[bella]] e [[poetica]] [[immagine]] o di una [[metafora]], poiché [[Gesù]] realmente [[passò]] dal [[buio]] della [[morte]] e del [[sepolcro]] al [[mondo]] [[immerso]] nella [[luce]] a cui [[appartiene]] e con lui vi sarebbe passato anche il [[buon ladrone]].
A mio parere, perciò, il [[fenomeno]] così [[tipico]] delle [[NDE]] per il quale moltissime persone [[raccontano]] di aver [[realmente]] [[attraversato]] uno [[spazio buio]] per [[entrare]] nella [[luce]], richiama all'[[evento]] della [[morte]] e [[resurrezione]] di [[Gesù]], che non solo ha [[aperto]] la [['porta']] dell'[[aldilà]], ma ha altresì [[permesso]] che quel [[mondo]] di [[luce]] sia ormai [[complementare]] al [[nostro]]; una [[complementarietà]] che tuttavia diventa [[effettiva]] solo dopo la nostra [[morte]]. (...) Come gli [[studi]] sull'[[origine]] dell'[[immagine]] [[sindonica]] [[costituirebbero]] l'[[indizio]] che [[conferisce]] [[verosimiglianza]] alla [[ricostruzione]] di quanto è [[accaduto]] al [[corpo]] di [[Gesù]] [[dentro]] il [[sepolcro]], così ritengo che le [[NDE]] rappresentino [[uno]] degli [[scenari]] [[possibili]] di quanto sarebbe [[accaduto]] al [[buon ladrone]] ''subito dopo la sua [[morte]]'', in [[virtù]] della [[promessa]] fattagli da [[Gesù]] sulla [[croce]]: «Oggi sarai con me in [[paradiso]]».
Ovviamente non possiamo [[sovrapporre]] alla vicenda ''post-mortem'' del [[buon ladrone]] lo [[schema]] delle [[NDE]] di cui abbiamo parlato.
Tuttavia, si possono [[riconoscere]] almeno alcuni [[elementi comuni]]: l'[[ipotesi]] che l'uomo sarebbe ''in [[paradiso]]'' con l'[[anima]] e non con il [[corpo]] - ciò che nelle [[NDE]] corrisponderebbe all'[[elemento]] dell'[[esperienza extracorporea]] - e l'[[appartenenza]] al [[mondo luminoso]] che - il [['paradiso']] - si [[dischiude]] [[oltre]] il [[buio]].
L'[[elemento]] che [[collega]] le [[tre]] [[esperienze]] - la [[trasfigurazione]], la [[resurrezione]] e le [[NDE]] - sembra essere la [[luce]] di cui sarebbe [['costituito']] il [[mondo]] dell'[[aldilà]] e che [[rappresenta]] la nuova [[fisionomìa]] di [[Gesù]] in grado di [[attraversare]] il [[telo]] di [[lino]] senza [[modificarne]] la [[posizione]]. Nelle [[NDE]], l'[[ambiente]] [[pieno]] di [[luce]] [[rappresenta]] il [[punto]] di [[approdo]] dopo che si è [[attraversato]] il [[buio]], che in molte di queste [[esperienze]] è [[visualizzato]] come una [[specie]] di [[tunnel]]. Dal [[buio]] del [[sepolcro]] alla [[luce]] dell'[[aldilà]]: questo è il [[percorso]] che [[Gesù]] fece; un [[percorso]] che [[inizia]] [[dentro]] la [[tomba]] e che [[continua]] - subito dopo la [[morte]] - nella [[luce]] di un [[altro mondo]]."<ref>[[Relazione]] [["La Bibbia racconta l'NDE"]], in [["Incontrare il mistero"]], [[Atti del 16° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2012.</ref>
 
Come si vede, la [[prospettiva]] del [[Venturini]] è abbastanza [[tirata per i capelli]], tanto che potrebbe essere fatta [[rientrare]] nelle [[forzature religiose]] di cui andremo a parlare tra poco, ma soprattutto [[risente]] della sua [[impostazione cristiana]] secondo la quale le [[porte]] del [[Paradiso]] si [[dischiuderebbero]] solo dopo il [[sacrificio]] di [[Cristo]] in [[Terra]], dacché [[prima]] sarebbero [[precluse]] all'[[uomo]] [[macchiato]] dal [["peccato originale"]]: questo appare piuttosto [[ridicolo]], ma è comunque da [[apprezzare]] che almeno il [[Venturini]] [[riconosca]] che dopo la [[morte]] del [[corpo]] l'[[anima]] si [[trasferisce]] nell'[[aldilà]], e non già [[dorme]] un [[sonno]] [[indeterminato]] fino al [[giorno del giudizio universale]] ove si avrebbe la [[resurrezione]] pure del [[corpo]]!
 
Come pure è da [[apprezzare]] che non faccia nessun [[riferimento]] alle [[NDE]] [["infernali"]] come [[pretesto]] per [[supportare]] l'[[idea]] di una [[dannazione eterna]]; non che le [[NDE]] [["infernali"]] non vi siano, beninteso: ma tutto lascia pensare che siano solo un [["passaggio"]].
 
Da ultimo, da segnalare, nel 2011, [[“Analisi epistemologica delle esperienze di premorte galileianamente 'sensate e dimostrate': scienza e coscienza al confine tra fisica e metafisica”]], di [[Enrico Facco]]<ref>Per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[8]].</ref> e [[Lorenzo Cima]] (all’interno di [[“Atti e Memorie dell’Accademia Galileiana delle Scienze, Lettere ed Arti, Già dei Ricovrati e Patavina”]], 123, 2011. Pagg. 121-165).
 
E passiamo, dunque, all’anno successivo: [[“Incontrare il mistero. Atti del 16° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo), 2012.
 
Dello stesso anno è anche: [[“Milioni di farfalle. Il racconto di un neurochirurgo americano che ha scioccato il mondo”]], di [[Eben Alexander]] (edizione originale 2012, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2013).
 
In cima alla copertina vi è, come in epigrafe: “Il Paradiso esiste. Ci sono stato.”
Anche in questo caso, vien da chiedersi se questi titoli così “fantasiosi” di Mondadori vengon decisi con l’Autore, poiché il titolo originale è [[“Proof of Heaven”]], dunque [[“La prova del Cielo”]], o [[“del Paradiso”]].
 
Sul testo si è ampiamente discusso, ed [[Alexander]] ha avuto modo di replicare successivamente in modo scientifico e dettagliato alle critiche che gli sono state mosse.
 
Vi è però da riconoscere che, nonostante il peso che dà alla vicenda il ruolo del personaggio, [[neurochirurgo]] ad [[Harvard]], v’è di meglio, per dimostrare l’autonomìa d’un io autocosciente dal corpo fisico.
 
Sempre dello stesso anno: [[“Morendo ho ritrovato me stessa. Dying to be me. Viaggio dal cancro, alla premorte, alla guarigione”]], di [[Anita Moorjani]] (edizione originale 2012, edizione italiana Edizioni My Life 2013).
 
Sùbito sotto il nome della donna, in copertina, si può leggere: “Ho avuto la possibilità di tornare indietro… e ho scelto di farlo quando ho capito che il 'paradiso' è uno stato mentale, non un luogo da raggiungere.”
 
La straordinarietà dell’esperienza della [[Moorjani]] sta nel fatto che ha avuto la sua [[NDE]] a seguito d’un cancro metastatico terminale, e tornandone ne è "miracolosamente" guarita, cosa che le era stata preannunciata durante l’esperienza se avesse scelto di tornare.<ref>Non apparrebbe, questo come altri analoghi, essere un [[caso]] che potrebbe essere fatto rientrare nelle cosiddette "[[remissioni]] o [[regressioni]] [[spontanee]]", poiché esse "richiedono tempo per svilupparsi...ed anche per guarire", come afferma il Professor [[Giuseppe Scarso]] (per le cui [[referenze]] vedere [[nota]] [[numero]] [[8]]) in [["Alcuni casi clinici di remissioni sintomatologiche inspiegabili"]], [[relazione]] tenuta in [["Sopravvivere. Il velato destino della personalità"]], [[Atti dell'11° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2007.</ref>
 
E poi, ancora dello stesso anno: [[“In Paradiso e ritorno. La storia vera di un medico e della sua esperienza nell’Aldilà”]], di [[Mary C. Neal]] (edizione originale 2012, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2013).
E ancora: [[“Una scia di infinite stelle. La vita oltre la vita esiste: la testimonianza del più grande studioso dell’Aldilà” ]], di [[Raymond Moody]] (finalmente il nome appare essenzializzato!) e [[Paul Perry]] (edizione originale 2012, edizione italiana Garzanti Libri S.r.L., 2014).
 
L’autobiografia dell’uomo che, nonostante sia stato fatto a volte oggetto di critiche ingenerose<ref>Questa la testimonianza su di lui di [[Fulvia Cariglia]]: "Ho conosciuto personalmente [[Moody]] e, durante tre giorni trascorsi insieme, mi sono fatto di lui l'idea che non fosse per nulla interessato ad una maggior vendita dei suoi libri o un cachet adeguato al suo altisonante nome, ma se mai che si fosse messo in testa di sfruttare tutte le sue conoscenze per aiutare a non aver paura della morte o ad accettarla come espressione della vita." (Dalla [[relazione]] della [[Cariglia]] [["La vittoria della vita nei fenomeni intorno alla morte"]], in [["Sopravvivere. Il velato destino della personalità"]], [[Atti dell'11° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2007)</ref>, non sarà mai abbastanza lodato, per aver fatto conoscere al mondo questo fenomeno, che apparrebbe essere quello che ci approssima alla prova della sopravvivenza più d’ogni altro.
 
Da segnalare anche, sempre dello stesso anno, la relazione: [[“Le esperienze di pre-morte (NDE): le possibili applicazioni psicoeducative di un’ipotesi neurologica”]], di [[Mauro Milanesio]]<ref>Per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[8]].</ref> e [[Patrizia Scanu]], da [[“ Atti del Congresso Internazionale 'Dinanzi al morire: percorsi interdisciplinari dalla ricerca all’intervento palliativo' ”]], di [[Relatori Vari]] ed a cura di [[Dora Capozza]] e [[Ines Testoni]] (Edizioni Padova University Press, 2012).
 
Ma avanziamo ancora di un anno: [[“Dimensioni sconosciute. Atti del 17° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino (Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo), 2013.
 
E poi: [[“Messaggi di luce. Storie e testimonianze dell’Aldilà”]], di [[Theresa Cheung]] (edizione originale 2013, edizione italiana TEA S.p.A. 2013).
 
Il fatto che il libro sia inerente al tema qui in oggetto, lo chiarisce il retrocopertina: “Difficilmente avremo mai una solida prova scientifica che c’è vita dopo la morte, tuttavia disponiamo di qualcosa che vi si avvicina molto, cioè dei resoconti delle persone che sono effettivamente morte o sono state in punto di morte e sono tornate indietro per raccontare le loro esperienze. Questi viaggiatori che hanno varcato frontiere sconosciute riferiscono di straordinari, fugaci scorci dell’[[Aldilà]], di un mondo che risplende di luce, bellezza e amore.”
 
Da segnalare anche [["Autoricerca - Rivista di ricerca interiore"]], [[n°5]], numero totalmente dedicato alle [[OBE]], in cui si sostiene che l'[[NDE]] non sia altro che un particolare tipo di [[OBE]] (Editore Massimiliano Sassoli De Bianchi, 2013).
Ed arriviamo, ora, agli ultimi tre titoli, che sono tutti dell’anno scorso (unitamente a quella che per ora è stata l’ultima edizione del Convegno di San Marino: [[“Il volo della coscienza. Atti del 18° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], Ed. Repubblica di San Marino , Dicastero del Turismo, Dicastero Università e Cultura, in collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo, 2014), ma uno edito in italiano solo quest’anno: [[“ La mappa del Paradiso. 'Adesso ho le prove che l’Aldilà esiste' ”]], di [[Eben Alexander]] con [[Ptolemy Tompkins]] (edizione originale 2014, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2014).
 
E’ il “bis” del [[neurochirurgo]] di [[Harvard]], che difficilmente sarebbe potuto mancare.
 
Va dato atto a Mondadori, stavolta, d’aver rispettato il titolo originale: [[“The map of Heaven”]].
 
E poi: [[“Oltre il confine della vita”]] di [[Penny Sartori]] (edizione originale 2014, edizione italiana Edizioni TRE60, 2015).<ref>http://www.resapubblica.it/medicina-salute/cosa-si-prova-a-morire-il-racconto-di-uninfermiera-della-terapia-intensiva/ La [[Sartori]] si rifà in particolare alle [["esperienze di morte condivisa"]], una particolare variante delle [["visioni al letto di morte"]] ([["Death Bed Vision"]]), in cui un caro defunto viene ad accogliere un morente. Nel momento in cui questa figura viene vista anche da altre persone presente nella stanza, è chiaro che l'ipotesi allucinatoria non può più essere invocata. Già un lavoro basilare in questo senso era stato [[“Schegge di eternità. Un'indagine nelle esperienze di morte condivisa”]] (poi ripubblicato dalle Edizioni TEA nel 2013 col titolo [[“Schegge di eternità. Esperienze di condivisione nel passaggio da questa all'altra vita”]]) di [[Raymond A. Moody Jr]] con [[Paul Perry]] (edizione originale 2010, edizione italiana Editore Corbaccio, 2011). Riguardo comunque alle [["visioni al letto di morte"]]([["Death Bed Vision"]]), oltre ai classici di [[Sir]] [[William Fletcher Barrett]] [["Visioni in punto di morte. Esperienze psichiche dei morenti"]] (edizione originale 1926, edizione italiana Edizioni Mediterranee, 1991) e del nostro [[Ernesto Bozzano]] [["Le visioni dei morenti"]] (prima edizione in veste di breve monografia nel 1906, e nuova edizione ampliata sia nel 1919 che nel 1930, col titolo [["Delle apparizioni di defunti al letto di morte"]]; nuove edizioni, con nuovo titolo scelto da [[Gastone De Boni]], nel 1947 e nel 1953; ripubblicato, infine, dalle Edizioni del Gattopardo s.r.l., nel 1972), è da menzionare in particolare [["Quello che videro... Nell'ora della morte. I risultati di una indagine su oltre 1000 esperienze in punto di morte"]] (edizione originale 1977, edizione italiana Armenia Editore, 1979), di [[Karlis Osis]] ed [[Erlendur Haraldsson]]; per quanto si possa obiettare che le [[testimonianze]] raccolte dai due [[psicologi]] potrebbero essere [[condizionate]] da [[processi di memoria]] e da [[generalizzazione]], quel che colpisce è che i due [[psicologi]] medesimi dimostrano che le [[apparizioni]] si verificano con frequenza assai più alta quando sono presenti minori [[fattori di predisposizione allucinativa]]: l'esatto contrario, dunque, di quanto si sarebbe spontaneamente portati a pensare. Quanto al fatto che una parte di queste [[visioni]] riguardi [[individui]] ancora in [[vita]] e non [[cari]] [[defunti]] che [["vengono a prendere"]] (ma anche, a volte, [[messaggeri di morte]] che l'[[individuo]], a volte neanche ritenuto [[morente]] e che poi invece effettivamente [[morrà]] di lì a poco, non è affatto [[contento]] di [[vedere]]), è da ricordare che lo [[spirito]], ammessolo [[esistente]], non [[alberga]] nel [[corpo fisico]] del [[vivente]] come [[grossolanamente]] si potrebbe [[pensare]] (di qui l'[[improprietà]] dell'espressione [["incarnazione"]], usata solo per [[semplicità]], ed indicante semmai il [[raccordo]] [[animico]]), ma lo [[eccede]] [[alquanto]], e dunque nulla vieta che, detto [[spirito]], possa [[manifestarsi]] in una [[natura]] [[fantasmatica]] [[corrispondente]] al [[soma]] dell'[[individuo]] [[vivente]], al quale comunque il [[morente]] sia in qualche modo [[legato]]; in altri termini, lo [[spirito]], anche se [["animicamente"]] [["incarnato"]], ha comunque [[doti]] molto più [["eclettiche"]] di quanto non si sia soliti [[pensare]]. Ad ogni modo, riguardo a questi [[studi]], da menzionare anche [["A window to heaven: When children see life in Death"]] di [[Diane M. Komp]], pubblicato da Zondervan Publishing House (Grand Rapids, Michigan) nel 1992, ed il ben più recente [["An Understanding of the Occurrence of Deathbed Phenomena and its Effects on Palliative Care Clinicians"]], pubblicato sull'[["American Journal of Hospice and Palliative Care"]] (23 1, 17-24) nel 2006 da [[Sue Brayne]], [[Chris Farnham]] e [[Peter Fenwick]], entrambi non però tradotti ed editi in italiano. La cosa interessante, emersa anche dagli ultimi [[studi]], è che il [[personale]] [[infermieristico]] afferma quasi senza eccezione di essere in grado di distinguere le [[Death-Bed Vision]] dalle [[allucinazioni]] legate alla [[malattia]], da quelle indotte dai [[farmaci]], dalle [[visioni]] dovute alla [[deprivazione sensoriale]] e dalla [[mancanza]] di [[sonno]]. Le prime, infatti, paiono quasi sempre correlate alla [[vita passata]] dei [[pazienti]] e si [[presentano]] con [[caratteri]] di [[coerenza]], di [[significato compiuto]], di [[ordine]]; le altre, genericamente definibili [["patologiche"]], mancano di questi [[tratti]], e si manifestano in maniera [[caotica]], [[confusa]], [[incoerente]], restando per lo più [[aderenti]] al [[contesto]] [[immediato]] di [[sofferenza]] e di [[angoscia]] del [[morente]]. Un'altra caratteristica delle [[DBV]] emersa dalle parole di chi lavora nelle [[unità]] di [[medicina]] [[palliativa]] è quella di essere riferite dai [[pazienti]] in un [[linguaggio]] [[coerente]] e [[ordinario]], [[comprensibile]], che non richiede [[sforzi]] [[interpretativi]] o [[congetture]] [[inverificabili]]. Il [[personale]] [[infermieristico]] riesce così a riconoscerle subito, e, dopo esserne divenuto familiare, prende a considerarle [[prognostiche]] di [[fine]] [[imminente]]. Le [[visioni]], infine, secondo quanto risulta da tutte le [[analisi]] compiute sotto qualunque [[ottica]], [[confortano]] sempre, mentre le [[allucinazioni]] [[patologiche]] [[inquietano]], e generano [[angoscia]] e [[fastidio]]. Tutto il [[personale]] [[infermieristico]] ribadisce che quelle [["percezioni"]] appaiono, alla loro [[cognizione]], differenti dal [[delirio]] [[premortale]], e sono riconoscibili perché, successivamente ad esse, la [[disposizione d'animo]] del [[morente]] cambia sempre, nel senso che acquista, così riferiscono, una [["strana calma"]] ed una [["serena rassegnazione"]]. La sensazione generale che si deriva, è che il [[personale]] [[paramedico]] sia più [[attento]] e [[partecipe]] del [[personale]] [[strettamente]] [[medico]]. Secondo [[Massimo Biondi]], [[medico]] e [[giornalista]] di [[area]] [[medico-scintifica]] nonché [[studioso]] di [[parapsicologia]], "molto resta ancora da sapere (su questi [[fenomeni]]) ed è importante che l'argomento esca dalla 'clandestinità' nella quale sembra risiedere e sia posto nell'agenda delle [[ricerche]] da effettuare nei [[campi]] di [[confine]] dell'[[esistenza]]" (relazione [["Visioni che confortano. Un altro tipo di esperienza in prossimità della morte"]], in [["Il trionfo dell'ignoto"]], [[Atti del 12° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2008).</ref>
 
Ed infine, tornando nel nostro Paese: [[“Tornati dall’aldilà”]], di [[Antonio Socci]] (Rizzoli Editore, 2014).
 
==Il contributo di Pim van Lommel==
 
Non si può comunque negare che un contributo essenziale a questi studi ed alla loro divulgazione, anche nelle sedi più rigorosamente scientifiche, che non hanno potuto più chiudere gli occhi di fronte al fenomeno o liquidarlo con le solite spiegazioni semplicistiche ([[riduzionistiche]]) già viste, sia derivato dal medico olandese [[Pim van Lommel]], nel 2001, col suo studio pubblicato su [[“The Lancet”]], una delle riviste scientifiche più prestigiose del mondo.<ref>http://www.zarqon.co.uk/Lancet.pdf</ref>
 
Ma su questo torneremo più nel dettaglio.
 
Osserviamo ora piuttosto il singolare fenomeno sia delle forzature [[religiose]], che di quelle [[riduzionistiche]].
 
==Forzature religiose, e forzature riduzionistiche==
 
Venendo più in specifico agli approcci [[religiosi]] al tema, il primo è stato quello di [[Padre Albert J. Hebert S.M.]], nel suo libro [[“I morti resuscitati”]], pubblicato, come visto, negli Stati Uniti nel 1986 con il titolo [[Raised from the dead]], ove egli afferma che "le [[NDE]] vanno distinte da [[pratiche esoteriche]]" perché "la persona coinvolta non va in cerca" di comunicazioni con l'[[Aldilà]].<ref>Albert J. Hebert S.M., ''I morti resuscitati'', Edizioni Segno, 1998, p. 245</ref>
 
E’ poi seguita l’alquanto discutibile esperienza di [[Gloria Polo]]<ref>come per l'appunto dimostrato dal medico [[Claudio Pisani]] sul suo sito web [["La Pagina degli Amputati"]]</ref>, e quella pure discutibile di [[Ian McCormack]].
 
Ultimo della lista [[Antonio Socci]], che non si addentra molto in spiegazioni e controversie scientifiche, ma si limita ad osservare che: "Le [[NDE]] non hanno alcun rapporto con pratiche che la [[Chiesa]] condanna. Non c'è nessuna controindicazione di principio della [[Chiesa]]."<ref>Antonio Socci, ''[[Tornati dall'Aldilà]]'', Rizzoli, 2014, p. 157</ref>
 
[[Padre Hebert]] scrive inoltre, con buona lungimiranza: "Le moderne cronache dei ritorni dall'altro mondo, comunque, sembrano lasciar intendere che il [[Paradiso]] è aperto a quasi tutti con scarsa attenzione prestata al fatto se l'individuo è stato al servizio di [[Dio]] o se è stato negligente nei suoi confronti sulla [[Terra]]."<ref> Albert J. Hebert S.M., opera citata, pp. 159-160</ref>
Osserva [[Antonio Socci]]: "È stato rilevato che le [[NDE]] di segno negativo e spaventoso in genere sono tenute più riservate dai diretti interessati e per questo, nel complesso, sono statisticamente meno numerose."<ref>Antonio Socci, opera citata, p.160</ref><ref>Paola Giovetti, opera citata, p.147</ref>
 
In realtà questa è la spiegazione che danno [[Socci]] e [[Giovetti]], ma potrebbero essere semplicemente assai meno numerose per il semplice fatto che nel cosiddetto [[aldilà]] vi sia molta più indulgenza di quanto i fondamentalisti religiosi (e la [[Giovetti]] comunque non appartiene a questa schiera) pretendano.
 
Anche perché nulla vieta che chi esca da un’esperienza così traumatizzante possa a maggior ragione cercare un supporto psicologico o comunque etico, e quindi aprirsi.
 
Ad esempio, [[Lindley]], [[Bryan]] e [[Conely]] (1981) affermano che: "La maggioranza dei casi di NDE negative iniziano da un momento di paura o di panico o anche dalla visione di creature irritate o impaurite. Eppure, ad un certo punto, si trasformano in esperienze positive in cui tutta la negatività si dissipa e si attende la prima tappa della morte (pace)".<ref>[[Evelyn Elsaesser Valarino]], [["L'NDE negativa: il rovescio della medaglia o il lato nascosto di una bella esperienza?"]], da [["La luce e la rinascita. Atti del 5° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2001.</ref>
 
Secondo [[Greyson]] e [[Bush]], invece, "Coloro che reagiscono in questo modo sono terrificati dall'idea di perdere il loro ego durante il processo (della morte). Perciò resistono strenuamente durante tutta l'agonia mentre è invece proprio quello il momento in cui dovrebbero lasciarsi andare. E' proprio questa resistenza che crea quel senso di paura crescente che pervade tutta l'esperienza."<ref>[[Evelyn Elsaesser Valarino]], [["L'NDE negativa: il rovescio della medaglia o il lato nascosto di una bella esperienza?"]], da [["La luce e la rinascita. Atti del 5° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2001.</ref>
 
In virtù di quest'interpretazione, a meno che il [[processo di resistenza]] non abbia avuto origine prima della [[perdita di coscienza]], lo si dovrebbe supporre [[inconscio]].
 
E' singolare che questi studiosi non menzionino neppure la possibilità che l'aver condotto un'esistenza particolarmente depravata possa avere delle conseguenze sul [[post-mortem]], pur se non vi è alcun motivo di ritenerle [[definitive]], cioè che non possano prevedere [[pentimento]] e conseguente [[redenzione]].
 
Inizialmente si pensava che anche le [[NDE]] dei [[tentati suicidi]] fossero fondamentalmente [["infernali"]] (tesi sostenuta dal [[cardiologo]] americano [[Maurice Rawlings]] nel suo [["Beyond Death's Door"]], 1978), ma questo dato è stato prima criticato da [[Sabom]] (1979) e [[Ring]] (1980), ed infine rivisto dalle [[statistiche]] della [[NDERF]], da cui l'esperienza di premorte legata al tentato suicidio risulta, semmai, un'esperienza piuttosto [[ambivalente]].<ref>Ad una richiesta sul contenuto emotivo della [[NDE]] da [[tentato suicidio]], [[211]] individui hanno ritenuto il contenuto della propria esperienza [[“interamente piacevole”]], [[13]] individui lo hanno ritenuto [[“interamente angosciante”]], [[95]] lo hanno ritenuto [[contemporaneamente “piacevole ed angosciante”]], [[27]] individui lo hanno ritenuto [[“né piacevole né doloroso”]].
Successivamente in un nuovo [[campione]] di [[12]] persone, [[4]] hanno ritenuto l’esperienza [[“interamente piacevole”]], [[2]] [[“interamente angosciante”]], [[5]] [[“piacevole ed angosciante contemporaneamente”]], [[1]] [[“né piacevole né dolorosa”]].
Da queste [[statistiche]] la [[sensazione complessiva]] che si deriva, è che vi sia [[fondamentalmente]] un [[sollievo]] per l’essersi [[disfatti]] del proprio [[corpo fisico]] e per l’essere [[sopravvissuti]] e per il [[trovarsi]] in questa [[nuova dimensione]], ma nello stesso tempo che ci si renda conto di aver [[commesso]] un’[[azione]] [[“contro le regole”]], e che questo crei un [[disagio]] più o meno [[esplicito]] e [[marcato]]. - http://www.nderf.org/Italian/</ref>
 
Ad ogni modo, in realtà, appare piuttosto umoristico notare che, nel campo dell'[[interpretazione]] di questa [[fenomenologìa]], si abbiano delle [[forzature interpretative]] da parte dei [[fondamentalisti religiosi]] da una parte, e da parte di quelli che potrebbero essere definiti i [[fondamentalisti scientisti]] dall’altra.
 
Ad esempio, [[Carol Zaleski]], una [[teologa]] che ha studiato a [[Harward]], definisce le [[NDE]] come un prodotto dell’[[”immaginazione religiosa”]], affermazione cui non si capisce che significato occorrerebbe attribuire.<ref>(cfr. [[Stanford Encyclopedia of Philosophy]], [[Afterlife]], http://plato.stanford.edu/entries/afterlife )</ref><ref>Del resto non mancano neppure aderenti ad altre fedi, che sostengono che le NDE siano un "trucco del cervello", come ad esempio Giancarlo Rosati, seguace di Sai Baba (vedere in proposito il suo libro "Morire. E poi?", Editore Milesi, Modena, 2012).</ref>
 
In realtà è vero che un [[fedele]] può incontrare [[figure di riferimento]] della sua specifica [[fede]], ma nulla vieta che l'[[ambiente]] [[astrale]] od [[eterico]] (per usare un linguaggio [[esoterico]]; comunque le [[condizioni]] o [[stati]] [[vibrazionali]] in cui, il [[quid]] [[sopravvivente]] alla [[morte fisica]], [[sperimenterebbe]] questi [["ambienti"]], sono detti anche [["biotesi"]]<ref>Qui un essenziale modello teorico di queste "biotesi": http://www.webalice.it/bmaurys/Biotesi.htm</ref>) in cui si ritroverebbe, possa essere costituito da un "mix" di [[oggettività]] ed [[elementi psichici soggettivi]], più o meno [[consci]], derivati dal [[vissuto terrestre]] dal quale si sta uscendo, se non da ancor prima.<ref>Questa è ad esempio la posizione tipica della [[Teosofia]], Cfr. i testi di [[Arthur E. Powell]].</ref><ref>Con questo "mix" di [[oggettività]] ed [[elementi psichici soggettivi]] derivati dalle proprie [[convinzioni culturali]] si potrebbe spiegare anche il fatto che, in [[Giappone]], le [[NDE]] sembrerebbero tendere ad essere [[esperienze]] prevalentemente [[negative]], come riferito da [[Ornella Corazza]] nella sua relazione [["Lo spirito del luogo ('Basho'): visioni dell'Aldilà in Giappone"]], all'interno di [["Sopravvivere. Il velato destino della personalità"]], [[Atti dell'11° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2007: secondo il [[mito]] [[cosmogonico]] [[giapponese]], difatti, come del resto la stessa [[Corazza]] riferisce, l'[[Aldilà]] viene descritto come un [[luogo]] di [[putrefazione]], di [[odore]] [[fetido]] e [[pieno di vermi]], la cui porta dunque [[Izanagi]], uno dei [[protagonisti]] di questo [[mito]], si affretta a richiudere, nonostante si fosse lì recato a recuperare la sua sposa, [[Izanami]]. Appare dunque che vi sia ben poco da stupirsi, che i giapponesi tendano a [[proiettarsi]] in un [[Aldilà]] [[mentale]] [[tendenzialmente]] [[negativo]]: si tratterebbe, difatti, di una vera e propria [[scoria]] [[culturale]], da [[dipanare]] ed [[eliminare]], evidentemente, "cammin facendo".</ref>
 
Illuminante, in questo senso, è l'affermazione di [[Allan Kellehear]] <ref>Per le [[referenze]] di [[Allan Kellehear]], [[vedere]] [[nota]] [[44]].</ref>: "se l'aldilà esiste, potrebbe essere più multiculturale di quanto potremmo credere o aspettarci"; ed ancora: "Poiché esistono molti 'mondi' in questo nostro mondo, forse non sarebbe strano aspettarsi che, se una vita 'futura' c'è, ci siano molti 'mondi' anche lì." <ref> Dalla relazione [["Potrebbe esserci più di un tipo di NDE? Alcune possibilità fenomenologiche"]], in [["Sopravvivere. Il velato destino della personalità"]], [[Atti dell'11° Congresso Internazionale di studi sulle esperienze di confine"]], San Marino, 2007.</ref>
 
D’altro canto, tra i rappresentanti dello [[scetticismo]] [[religioso]] più [[estremo]], vale la pena di menzionare quelli che vedono nelle [[NDE]] che presentano un contesto trascendentale non in linea con il loro proprio credo, un’[[opera]] del [[demonio]]: che, dunque, allora, evidentemente, illuderebbe svariate anime prave, di essere, invece, pie!
 
[[“The Skeptic’s Dictionary”]], invece, dal versante [[scettico]] opposto, quello [[scientistico]], dichiara: “Storie di [[NDE]] sono oggi note al grande pubblico. Perciò quando si sentono nuovi casi di persone che vanno verso la luce e via discorrendo bisogna procedere con cautela: queste testimonianze potrebbero essere in qualche modo contaminate. Potrebbero rispecchiare ciò che una persona ha sentito e ciò che si aspetta”<ref>(cfr. [[Robert T. Carroll]], [[Near-Death Experience]] ([[NDE]]), in [[The Skeptic’s Dictionary]], http://www.skepdic.com/NDE.html )</ref>.
 
Ora, perché tutto ciò può essere considerato errato e fuorviante?
 
Per quanto riguarda i [[fondamentalisti religiosi]], lo dimostra il fatto che la stragrande maggioranza delle [[esperienze trascendentali]] è di tipo [[paradisiaco]] e non [[infernale]], a prescindere dall’[[orientamento]] [[religioso]], [[etnico]], [[culturale]] e quant’altro (anche se in certi casi, come visto, questo può influire in maniera consistente), e ad un’esperienza di tipo [[paradisiaco]] va incontro anche la stragrande maggioranza degli [[atei]] e degli [[agnostici]]; per quanto riguarda quelli che si potrebbero definire i [[fondamentalisti scientisti]], invece, la demolizione più forte dell’idea dell’[[NDE]] come [[emulazione]] deriva dall’affermazione: “Questo non è possibile, perché ce l’hanno detto i bambini”.
 
I bambini piccoli ci aiutano in modo decisivo, difatti, a stabilire se le [[NDE]] siano soltanto un fenomeno inventato.
 
E sempre i bambini molto piccoli aiutano a dimostrare, una volta per tutte, che le [[NDE]] sono eventi naturali, e non già inventati o riveduti e corretti in vista di una trasmissione televisiva o quant’altro.
 
Basta dare un’occhiata a qualche dato raccolto grazie all’indagine della [[NDERF]], per vedere in che modo le [[NDE]] dei bambini molto piccoli si ricollegano alle [[NDE]] in generale.
 
E’ da precisare qui che con “bambini molto piccoli” ci si riferisce a quelli dai cinque anni in giù.
 
La maggior parte dei bambini di cinque anni non ha ancora iniziato la scuola elementare, dove si è maggiormente “bombardati” dalle influenze culturali.
E’ dunque significativamente meno probabile che un bambino di quest’età, od ancora più piccolo, sia entrato in contatto con influenze culturali che incidano sul modo in cui interpreta un’[[esperienza di pre-morte]].
 
I bambini molto piccoli, inoltre, hanno una concezione della [[morte]] meno formata rispetto a quelli più grandi ed agli adulti.
 
E’ improbabile che bambini molto piccoli abbiano sentito parlare di [[esperienze di pre-morte]], o che capiscano una [[NDE]] anche nel caso la sperimentassero.
 
In sintesi, i bambini molto piccoli sono praticamente una tabula rasa in merito all’argomento della [[morte]], il che fa di loro un gruppo di studio particolarmente significativo, nel senso dell’attendibilità”<ref>(contributo alla stesura di queste righe tratto da [[“Esiste un posto bellissimo. L’aldilà nelle testimonianze di chi lo ha visto”]], di [[Jeffrey Long]] con [[Paul Perry]], edizione originale 2010, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. 2013; pubblicabile per gentile concessione della Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.)</ref>.
 
Di certo appaiono inaccettabili le forzature effettuate sull’argomento da parte di alcuni individui al fine di dare una spiegazione alle [[esperienze ai confini della morte]] in base al loro sistema di credenze [[religiose]].
 
Ciò ha fatto nascere tantissime e giuste polemiche, in ambito [[scientifico]], a causa di questo tentativo, che avrebbe piuttosto meritato d’essere o ignorato, o adeguatamente controbattuto, cosa piuttosto agevole, per l’appunto, stanti i dati della casistica a disposizione.
 
Ma, del resto, bisogna anche aggiungere che non appaiono meno inaccettabili, le forzature effettuate sull’argomento da parte di alcune persone al fine di dare una spiegazione alle [[esperienze ai confini della morte]] in base al loro sistema di credenze [[scientistico-materialistico-riduzionistiche]].
 
Anzi, in quest’ultimo caso diviene ancor più grave: poiché costoro dovrebbero essere avvezzi ad una mentalità per l’appunto [[scientifica]], e dunque [[obiettiva]].
 
Circa questi [[opposti]] [[estremismi]], vengono del tutto opportune le [[considerazioni]] di [[Enrico Facco]] (per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[8]]): "Ogni fenomeno nuovo apparentemente non plausibile - e le [[NDE]] sono un fatto clinico certo con una chiara fenomenologia ed epidemiologia - costituisce una grande sfida per una [[corretta]] [[interpretazione]], che non deve cedere ad alcuna [[forzatura]] [[riduttiva]] né alla [[negazione]] dei [[fatti]], quindi a [[pregiudizi]], [[credenze]] e [[dogmi]], [[religiosi]] o [[scientifici]] che siano." (Relazione [["Esperienze di pre-morte: una realtà fra scienza e pregiudizio"]], in [["Alle frontiere della coscienza"]], [[Atti del 15° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2011)
 
==Il controverso caso di Eben Alexander==
 
Ad ogni modo, insieme ai lavori svolti in [[Metodo scientifico|ambienti controllati]] e [[Revisione paritaria|pubblicati]] ambienti controllati e pubblicati su riviste mediche o specialistiche<ref name="LANCET_LOMM">[[Near-death experience in survivors of cardiac arrest: a prospective study in the Netherlands.]] [[The Lancet]], vol. [[358]] No. [[9298]] pp. [[2039-2045]]</ref><ref name="GREYSON">[[Greyson B.]], [[Incidence and correlates of near-death experiences in a cardiac care unit.]] [[Gen Hosp Psychiatry]] [[2003]]; [[25]] : [[269-276]].</ref><ref name="PARNIA">[[Parnia S.]], [[Waller D.G.]], [[Yeates R.]], [[Fenwick P.]], [[A qualitative and quantitative study of the incidence, features and aetiology of near death experiences in cardiac arrest survivors.]] [[Resuscitation]] [[2001]]; [[48]] : [[149-156]].</ref>, la letteratura sulle esperienze ai confini della morte è anche ricca di alcuni [[Sensazionalismo|sensazionalismi]] sensazionalismi e di resoconti apparentemente sensati ma [[Pseudoscienza|non scientifici]].
 
Si pretenderebbe di far rientrare in quest’ultima categoria anche l’esperienza del [[neurochirurgo]] di [[Harvard]] [[Eben Alexander]]<ref>Eben Alexander.</ref>, un neurochirurgo americano, ha scritto un libro nel [[2012]], ''Proof of Heaven'', per dare riscontro della sua esperienza NDE<ref>http://www.repubblica.it/scienze/2012/10/09/news/sono_stato_in_paradiso_ecco_com_il_neuroscienziato_racconta_dopo_il_coma-44202072/?ref=HREC2-10 repubblica.it; http://www.corriere.it/salute/neuroscienze/12_ottobre_10/neurochirurgo-aldila-meningite_4975a086-12d8-11e2-9375-5d5e6dfabc1a.shtml corriere.it</ref>, ma, come già puntualizzato, nonostante sul testo pubblicato dal medico si sia ampiamente discusso, [[Alexander]] ha avuto modo di replicare successivamente in modo scientifico e dettagliato alle critiche che gli sono state mosse<ref>http://iands.org/news/news/research-news/888-eben-alexander-answers-skeptics-criticisms.html</ref>, e non solo lui, si veda ad esempio qui: http://iands.org/news/news/front-page-news/970-esquire-article-on-eben-alexander-distorts-the-facts.html , ove si ha una dettagliata replica del [[ricercatore]] [[Robert Mays]] ad un articolo critico apparso su [[Esquire]] a firma di [[Luke Dittrich]]<ref>(Le [[referenze]] di [[Robert G. Mays]]: detiene un [[Bachelor of Science]] in [[Chimica]] presso il [[Massachusetts Institute of Technology]] ed ha lavorato nello sviluppo di software a [[Eastman Kodak Company]], e successivamente presso [[IBM Corporation]] per oltre 20 anni, dove ha raggiunto il livello di [[Senior Software Engineer]]. Alla [[IBM]] si è specializzato in processi di sviluppo del software, la qualità del software e la prevenzione dei difetti del software. E’ stato un co-destinatario del primo [[Corporate Quality Award]] di [[IBM]] nel [[1991]]. Dopo aver lasciato [[IBM]], ha insegnato [[Chimica]] al [[Liceo]] per diversi anni in diverse scuole [[Waldorf]] negli [[Stati Uniti]] ed ha tenuto [[Corsi Supplementari]] in [[Neuroscienze Mediche]], [[Clinica Neurologica]], [[Biomedicina per Immagini]], [[Fondamenti di Neuroscienze]]; con la moglie [[Suzanne Mays]] studia i fenomeni legati alle [[esperienze di pre-morte]] – [[NDE]] - da oltre 30 anni. Assieme si sono dedicati anche alla ricerca sulle [[esperienze di pre-morte condivisa]] - [[SDE]] - e sulle implicazioni di questa fenomenologia per la comprensione della [[coscienza]] e della [[funzione neurologica]], in particolare riguardo ai fenomeni connessi con la [[componente OBE della NDE]], soprattutto in inerenza alle [[percezioni veritiere durante NDE e SDE]], e sulle [[interazioni apparenti durante un’NDE tra colui che sarà poi rianimato e la realtà fisica circostante]]; dunque si è occupato anche di verificare e confermare le specifiche [[percezioni veritiere]] durante un’[[NDE]], come ad esempio quelle di [[George Ritchie]]; ha inoltre indagato sulla [[prova neurologica]] dell’[[autonomìa]] della [["mente autocosciente"]] rispetto al [[cervello]], sui [[meccanismi neurologici di interfaccia tra la "mente" ed il cervello]], ed ha eseguito ricerche specifiche sugli [[arti fantasma]], concentrandosi sulle interazioni percepibili “fisicamente” dai menomati.)</ref>.
 
Vi è però da ribadire quanto già detto, e cioè che, nonostante il peso che dà alla vicenda il ruolo del personaggio, [[neurochirurgo]] ad [[Harvard]], v’è di meglio, per dimostrare l’autonomìa d’un io autocosciente dal corpo fisico, vedi ad esempio il già più volte menzionato [[“Veridical Perception in Near-Death Experiences”]] di [[Janice Holden]], per l’appunto.
 
==Ancora sul contributo di Pim van Lommel==
 
Da un punto di vista strettamente scientifico, il contributo a tutt'oggi più approfondito è probabilmente, come detto, quello di [[Pim van Lommel]], un cardiologo olandese che, insieme ad altri colleghi, nel 2001 pubblicò sulla prestigiosa rivista medica [[“The Lancet”]] i risultati di uno studio condotto per oltre 10 anni su 344 pazienti.<ref>http://www.zarqon.co.uk/Lancet.pdf</ref>
 
Lo studio, condotto con metodi scientifici e statistici, aveva come obiettivo la verifica dell'esistenza o meno delle NDE.
 
Più specificamente, lo scopo era quello di verificare se ciò che i reduci da una NDE definivano stato di coscienza e memoria fosse stato un fenomeno dell'attività cerebrale o se fosse stato un fenomeno indipendente da questa.<ref name="LANCET_LOMM"/>
 
Dopo una lunga analisi sui metodi adottati, sui pazienti, sulle medicine usate negli interventi e una particolare attenzione alle condizioni di encefalogramma attestate nei vari casi, [[van Lommel]] e colleghi conclusero che i fenomeni riscontrati potevano essere spiegati unicamente assumendo che quanto i soggetti ad una NDE definivano "esperienza cosciente" non fosse stato un semplice epifenomeno dell'attività cerebrale.<ref>Intervista al medico olandese: {{en}} http://www.youtube.com/all_comments?v=YOeLJCdHojU</ref>
 
Data la prestigiosa natura della rivista nella quale fu pubblicato<ref name="LANCET_LOMM"/>, ben presto lo studio fu attaccato dai sostenitori della natura puramente materialistica dello stato di coscienza come prodotto dell'attività cerebrale.
<ref>L'articolo di van Lommel può essere consultato a: {{en}} http://lkm.fri.uni-lj.si/xaigor/slo/znanclanki/neardeat.htm.</ref>
 
L'attacco più conosciuto venne dalle colonne di [[Scientific American]], firmato da [[Michael Shermer]], al quale [[van Lommel]] indirizzò una circostanziata replica dove, difendendo il rigore scientifico della ricerca svolta, osservava che a suo parere non era possibile giungere a conclusioni diverse da quelle pubblicate dal proprio team di ricerca.<ref>{{en}} http://www.nderf.org/vonlommel_consciousness.htm</ref><ref>La replica di van Lommel in italiano: {{en}} http://www.nderf.org/Italian/von_lommel_italian.htm</ref>
 
==Il contributo di Sam Parnia ed il progetto "AWARE"==
 
Dal [[2008]] il dott. [[Sam Parnia]], professore assistente di [[terapia intensiva]] all’Università Statale [[Stony Brook]] di [[New York]], in collaborazione con il dott. [[Peter Fenwick]] e i professori [[Stephen Holgate]] e [[Robert Peveler]] dell'Università inglese di [[Southampton]], è alla guida del programma [[AWARE]] ("AWAreness during REsuscitation" ovvero "Consapevolezza durante la rianimazione"), la ricerca sulle NDE più estesa mai condotta che coinvolge ormai ben 25 ospedali tra [[Regno Unito]], [[Europa]] centrale, [[Stati Uniti]], [[Brasile]] e [[India]].
 
Durante lo studio [[AWARE]], i medici utilizzano una tecnologia sofisticata per lo studio del cervello e della coscienza durante l'arresto cardiaco e, nello stesso tempo, hanno in programma di testare la validità delle eventuali esperienze extracorporee e di ciò che i pazienti "vedono" o "sentono" durante l'arresto cardiaco.
 
In particolare, come viene descritto nel programma di ricerca, la verifica dei ricordi relativi agli eventi di rianimazione comprende anche l'uso di oggetti nascosti che non sono normalmente visibili dal paziente, come immagini poste su supporti appesi al soffitto, in modo che siano rivolte verso l'alto.
 
Questi oggetti forniranno un marcatore indipendente obiettivo durante l'arresto cardiaco, perché saranno visibili solo da "qualcuno" che li osserva dall'alto.
 
<ref>(Notizie tratte principalmente dallo [[studio originale]] apparso su [[“Resuscitation”]] http://www.resuscitationjournal.com/article/S0300-9572%2814%2900739-4/abstract, ma anche da [[“Results of world's largest Near Death Experiences study”]], pubblicato dalla [[“University of Southampton”]], qui: http://www.southampton.ac.uk/mediacentre/news/2014/oct/14_181.shtml; altre fonti saranno liberamente tratte dalla pagina “no profit” e di libero utilizzo [[“La pagina degli Amputati”]] del Dottor [[Claudio Pisani]], e poi anche da http://mi-chael.blogspot.it/2012/02/nuove-sulle-esperienze-di-pre-morte.html; e poi: http://scienza.panorama.it/spazio/extremamente/Sam-Parnia-il-medico-che-fa-rivivere-i-morti Sam Parnia: il medico che fa rivivere i morti , http://www.dailymail.co.uk/health/article-2381442/Dr-Sam-Parnia-claims-corpses-soon-revived-24-hours-death.html Dr. Sam Parnia claims corpses soon revived 24 hours Death)</ref>
<ref>[http://www.nourfoundation.com/speakers/sam-parnia-md-phd-mrcp.html Speakers Sam Parnia Md. Phd. Mrcp.]</ref>
<ref>[http://www.webalice.it/cipidoc/studio12.htm La scienza e il paranormale: AWARE indagherà sulle NDE]</ref>
<ref>[http://www.nourfoundation.com/events/Beyond-the-Mind-Body-Problem/The-Human-Consciousness-Project/the-AWARE-study.html Beyond the Mind Body Problem: the Human Consciousness Project, the AWARE study]</ref>
<ref>[http://scienza.panorama.it/salute/I-resuscitati-come-si-ritorna-dalla-morte-clinica I resuscitati: come si ritorna dalla morte clinica]</ref>
<ref>[http://www.vip.it/il-professor-sam-parnia-della-stony-brook-university-school-of-medicine-e-possibile-resuscitare-un-morto-il-libro-cancellare-la-morte-la-scienza-sta-riscrivendo-i-confini-tra-la-vita-e-la-morte/sam-parnia-cancellare-la-morte-la-scienza-sta-riscrivendo-i-confini-tra-la-vita-e-la-morte/ Il professor Sam Parnia, della Stony Brook University School of Medicine: è possibile resuscitare un morto. Il libro Cancellare la morte: la scienza sta riscrivendo i confini tra la vita e la morte]</ref>
<ref>http://www.blitzquotidiano.it/salute/sam-parnia-medico-new-york-cura-morti-li-fa-resuscitare-1555436/ Sam Parnia, il medico che cura i morti. E li fa “resuscitare”</ref>
 
Nel [[2014]] sono stati resi noti i risultati dello studio condotto sotto la guida di [[Sam Parnia]]: è emerso tra l'altro che circa il 40% dei soggetti esaminati ha avuto "percezioni di consapevolezza" durante l'arresto cardiaco, ma solo il 9% ha avuto NDE.
 
Il dottor [[Parnia]] ha affermato: "Potrebbero essere molti di più i casi di esperienze dopo la morte ma molti non le ricordano a causa dei danni al cervello o ai sedativi che sono stati somministrati."<ref>http://www.resuscitationjournal.com/article/S0300-9572%2814%2900739-4/fulltext Da [["Resuscitation"]], rivista ufficiale dell'[[European Resuscitation Council]]</ref><ref>http://www.repubblica.it/scienze/2014/10/07/news/consapevolezza_dopo_morte-97572231/?ref=HRLV-17 Da La Repubblica.it</ref>
 
La scarsa plausibilità dell’ipotesi del cervello addormentato come movente di non ricordo dell’esperienza è già stata osservata.
 
Piuttosto sono altre le cose da far notare, riguardo a questo studio.<ref>(Notizie tratte principalmente dallo studio originale apparso su [[“Resuscitation”]]: http://www.resuscitationjournal.com/article/S0300-9572%2814%2900739-4/abstract , ma anche da [[“Results of world's largest Near Death Experiences study”]], published of [[“University of Southampton”]], qui: http://www.southampton.ac.uk/mediacentre/news/2014/oct/14_181.shtml)</ref>
 
I quotidiani hanno titolato sensazionalisticamente: “ 'C'è una forma di consapevolezza dopo la morte', queste le strabilianti conclusioni dello 'Studio Aware' condotto dal Dr. Sam Parnia esaminando più di 2000 casi di persone che avevano sofferto un arresto cardiaco in 15 ospedali in Gran Bretagna, Usa e Austria. E' emerso che il 40% dei sopravvissuti avevano 'ricordi' nei minuti in cui erano clinicamente morti. L'Università di Southampton ha affrontato in modo scientifico questa possibilità scoprendo che una qualche forma di 'consapevolezza' può continuare anche dopo che il cervello ha cessato di funzionare del tutto. Si tratta di una teoria controversa che fino ad ora ha sollevato molto scetticismo, ma gli scienziati inglesi, dopo quattro anni hanno fornito risultati molto interessanti. Com’è da ripetere, è emerso che circa il 40% dei sopravvissuti avevano 'ricordi' di quella esperienza nei minuti in cui erano clinicamente morti. Un 57enne di Southampton ha detto di aver vissuto una sorta di esperienza extracorporea, e di aver assistito alle azioni dei medici che cercavano di rianimarlo. 'Sappiamo che il cervello non può funzionare quando il cuore smette di battere - ha detto Sam Parnia, ricercatore che ha guidato lo studio -, ma in questo caso la consapevolezza cosciente sembra essere rimasta attiva fino a tre minuti dopo che il cuore non funzionava più, anche se il cervello di solito 'si spegne' dopo 20-30 secondi da quando il cuore si ferma'. Notevole dunque il caso di un paziente che ha avuto un'attendibile OBE e che ha riferito particolari verificabili: per la prima volta, è stato possibile correlare il suo racconto con un preciso segnale acustico. L'uomo ha descritto tutto quello che era accaduto nella stanza, ma, fatto molto importante, ha sentito due 'bip' da una macchina che fa un rumore a intervalli di tre minuti dopo l’arresto cardiaco. 'Così abbiamo potuto cronometrare quanto tempo l'esperienza è durata', ha aggiunto Parnia. 'Sembrava molto credibile, e tutto ciò che egli ha detto che gli era accaduto, era realmente accaduto.' Gli scienziati hanno esaminato 2.060 pazienti con arresto cardiaco. Dei 330 sopravvissuti, 140 dicono di aver ravvisato un qualche tipo di consapevolezza mentre venivano rianimati. Uno su cinque ha detto di aver provato un senso di tranquillità, altri di aver visto una luce brillante ed una sensazione di tempo accelerato o rallentato, mentre altri hanno descritto la sensazione di annegamento o di essere immerso in acqua. Parnia afferma che molte più persone dovrebbero avere esperienze simili, quando vicine alla morte, ma i farmaci usati in rianimazione possono impedire loro di ricordare l'esperienza. Il dottor Jerry Nolan, Capo-editore Rianimation ha detto: 'Al dottor Parnia e Colleghi vanno le nostre congratulazioni per il completamento di uno studio affascinante che aprirà la porta a più ampie ricerche su ciò che accade quando si muore.' ”
 
Ora, bisogna cercare di capire cosa c'è realmente dietro a questo sensazionalismo dei quotidiani.
 
==Una realistica valutazione del progetto "AWARE" ad oggi==
 
Ci sarà dunque da stare così allegri come [[Parnia]] e [[Colleghi]] hanno comunicato a mezzo stampa?
 
In realtà è naturale che questi medici tendano ad enfatizzare i risultati del loro pionieristico studio, anche nella speranza di ottenere nuovi fondi, ma osserviamo le cose in maniera un po’ più disincantata.
 
La caratteristica più interessante dello studio, per come era stato presentato al suo lancio, era la possibilità che i “ritornati” potessero vedere e poi descrivere delle foto con simboli, paesaggi, animali, etc, posti sul soffitto e visibili solo dall'alto.
 
Purtroppo, leggendo i risultati finali, si evince che nel 78% delle sale di rianimazione tali cartelloni non erano presenti (e se lo erano, erano dei monitor piccoli e defilati, come si può osservare qui, ad esempio al minuto 0,50: https://www.youtube.com/watch?v=w1JarYYWDfQ).
 
E questo fondamentalmente per carenza di mezzi economici (lo studio si muove in condizioni di grande ristrettezza), e ci si chiede per quale motivo istituzioni come la [[Chiesa Cattolica]], che trovano la loro ragione d’esistere sull’elemento delle sopravvivenza alla morte fisica, non contribuiscano a sovvenzionare questo tipo di studi.
 
Avere fede non apparrebbe essere in contraddizione col reperire prove scientifiche che la corroborino, anzi.
 
Ed, a prescindere dal maggior numero di individui che, dal punto di vista della [[Chiesa Cattolica]] potrebbero “redimersi” e “salvarsi”, si potrebbe comunque ipotizzare un mondo fondato su di una coscienza-consapevolezza diversa, dunque una vera e propria [[“Nuova Era”]].<ref>[[Evelyn Elsaesser Valarino]] definisce l'[[NDE]], a mio giudizio a ragione, "l'esperienza spirituale estrema dei nostri tempi". Le fa eco [[Raymond Moody]], nella sua [[prefazione]] al libro di [[Fulvia Cariglia]] [["Territori oltre la vita"]], definendo le [[NDE]] il "fenomeno spirituale probabilmente più importante del nostro tempo e destinato ad assumere sempre maggior significato". Dal canto suo, [[Machteld Blickman]], una [["ritornata"]] per ben due volte (nel [[1975]] e [[1976]]), afferma che " se soltanto un maggior numero di persone fossero informate di tali [[esperienze]] e se soltanto noi, che le abbiamo vissute, fossimo presi più sul serio, allora avremmo l'occasione di contribuire a costruire un mondo migliore, potremmo tutti aiutare a creare 'il cielo sulla Terra' ". Non dissimile è l'affermazione di [[Luisa Benedetti]], [[psicologa]] e [[counselor]] in [[sessuologia]], [[Docente]] di [[psicologia transpersonale]], secondo la quale "è necessario abbandonare l'attuale [[bipolarismo]] [[scienza-misticismo]] e adoperarsi per sviluppare una [[Scienza dello Spirito]], una reale attitudine alla ricerca che utilizzando i mezzi più adeguati al tema che si vuole indagare, trascenda ogni settorialismo o campanilismo." Ed ancora, con le parole del celebre [[antropologo]] [[Ernesto De Martino]]: "Come uomini di ragione sentiamo vivo il bisogno di allargare l'autocoscienza della nostra civiltà sì da poter ricuperare nella considerazione storica quelle dimensioni della vita dello spirito che la nostra civiltà, per costituirsi quale è, ha dovuto, polemica, negare o svalutare." (da [["Percezione extrasensoriale e magismo etnologico"]], in [["Studi e materiali delle Religioni"]], Anno 1943-1946, Vol. XIX-XX, Zanichelli, Bologna) In questo senso, come non essere d'accordo con [[Giorgio Cozzi]], quando [[afferma]]: "La [[parapsicologia]] (...) è un [[ponte]] tra l'[[inconoscibile]] e le [[vie]] della [[conoscibilità]], è un [[processo]] di [[ricerca]] [[degno]] di essere [[vissuto]] [[eroicamente]] per [[aprire]] la [[strada]] a una [[scienza]] più [[allargata]], più [[evoluta]], più [[umana]], più [[spirituale]]"? Ottimista, comunque, a dispetto della situazione per come pare mostrarsi, sembra essere [[Enrico Facco]] (per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[8]]): "Il rinnovato interesse per la [[soggettività]] e la [[demolizione]] del [[paradigma]] [[classico]] operata dalla [[fisica]] [[moderna]] promettono di portare ad un [[profondo]] [[rinnovamento]] [[culturale]], forse una vera e propria [[rivoluzione]] e una [[radicale]] [[rifondazione]] delle [[conoscenze]] sull'ancora [[misteriosa]] [[relazione]] [[mente]]-[[corpo]]-[[realtà esterna]]." ([[Relazione]] [["Esperienze di pre-morte: una realtà fra scienza e pregiudizio"]], in [["Alle frontiere della coscienza"]], [[Atti del 15° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2011)</ref>
 
Se poi si pensa a quanto viene stanziato dagli esseri umani per farsi la guerra piuttosto che non per ricerche di questo tipo, non ne esce un’immagine dell’essere umano e della sua intelligenza propriamente edificante.
 
A tutto questo v’è da aggiungere che molti presunti ritornati non hanno voluto essere intervistati per poco comprensibili motivi di “privacy” (dal momento che, in ogni caso, nessun nome completo verrebbe divulgato senza consenso dell’interessato), riducendo ulteriormente la casistica.
 
Gli scarsissimi casi di [[autoscopia]] (solo un paio, a quanto risulta) non sembrano certo statisticamente sufficienti per gridare al successo pieno, ma v'è solo da sperare che questi esperimenti si moltiplichino, grazie alla curiosità ed all'interesse che [[Parnia]] (almeno questo merito gli va riconosciuto) ha suscitato nel mondo accademico, ed auspicare che, questi tabelloni, ben grandi e centrali al di sopra del tavolo operatorio o del letto di rianimazione ed a metà altezza rispetto alla stanza stessa, siano installati in tutti gli ospedali del mondo.
 
A quel punto, in qualunque posizione dovesse ritrovarsi il supposto sé fuori dal corpo, non si vede, volgendo lo sguardo al suo corpo stesso come accade praticamente sempre, come potrebbe non vedere le immagini.
 
Ad ogni modo, questo “step” dello studio sponsorizzato dalla [[Horizon Research Foundation]] è stato pubblicato sulla rivista [[“Rianimazione”]]: http://www.resuscitationjournal.com/article/S0300-9572%2814%2900739-4/abstract , ed anche qui: http://www.southampton.ac.uk/mediacentre/news/2014/oct/14_181.shtml.
 
Se però non appare vi siano le condizioni per fare i salti di gioia, non appare neppure vi siano quelle per abbattersi oltremisura: resta comunque l’essenziale [[OBE]]/[[DBV]] ([[Out of the Body Experience]]/[[Death Bed Vision]]) dell'unico paziente che ha riferito quanto gli è accaduto durante l'arresto cardiaco.
 
Il [["Signor A"]] (come viene chiamato nello studio), un 57enne [[assistente sociale]] di [[Southampton]], era entrato in sala operatoria per effettuare un'operazione ormai routinaria, cioè l'inserimento nelle sue coronarie d'uno "stent" ([[angioplastica]]), ma qualcosa è andata storta, ed il suo [[cuore]] si è arrestato durante la procedura.
 
Ecco il racconto della strana esperienza fornitoci dallo stesso [[Parnia]].
 
<< L'equipe medica aveva portato il [["Signor A"]] nella sala dove si eseguono i cateterismi cardiaci e - come d'uso - aveva posto un telino sterile sulla parte superiore del suo corpo (foto reperibile sul sito [[“La pagina degli Amputati”]]) in modo che potessero lavorare su di lui senza che egli potesse vedere cosa stava succedendo. In tali condizioni non poteva accorgersi quando il cardiochirurgo arrivò, né quando gli fu iniettato un anestetico locale in modo da poter spingere il catetere da un vaso sanguigno inguinale fino al cuore. In questa fase, il paziente ha detto che stava ancora parlando con l'infermiera, Sarah, quando "tutto ad un tratto, non c'ero più". Il cuore del [["Signor A"]] aveva smesso di battere, ma invece di perdere conoscenza, come dovrebbe essere il caso una volta che il flusso di sangue al cervello si interrompe, il paziente ha lasciato il suo corpo: <<Mi ricordo vividamente una voce automatica che diceva: "Paziente in arresto, scioccare il paziente!", ed io ero in quell'angolo della stanza [indicando il punto più lontano della stanza], dove c'era una persona che mi faceva cenno. Potevo vederla e mi ricordo che pensavo fra me e me, "Io non posso alzarmi fino a lì." Un secondo dopo ero lì e stavo guardando giù verso di me, l'infermiera Sarah, ed un altro uomo che aveva la testa totalmente calva ... io non sapevo nemmeno che ci fosse un altro medico. Non lo avevo visto fino a quando non sono andato fino a quell'angolo. Capisci cosa sto dicendo? >> E' interessante notare che il [["Signor A"]] sembra aver avuto un incrocio tra una [[visione sul letto di morte]] ([[Death Bed Vision]]) ed una [[NDE]]. Un gran numero di rapporti delle visioni sul letto di morte citano apparizioni in un angolo della stanza, ed il [["Signor A"]] inizialmente ha visto, dalla sua prospettiva del 'letto di morte', una persona proprio lì e poi, in un istante, era anche lui 'lassù'. Il [["Signor A"]] ha anche detto di aver visto un uomo calvo che stava lavorando sul suo corpo, che egli non aveva notato dal suo punto di vista corporeo a causa del telo sterile (fatti riscontrati come veri): <<Ho potuto vederli di schiena, chiaro come il giorno, come vedo questo [indicando un oggetto.] La cosa successiva che ricordo è il risveglio sul lettino operatorio e le parole che Sarah mi disse: "Oh, allora, il [['Signor A']] è di nuovo con noi." Se lei ha detto quelle parole, se quella voce automatica era reale, non lo so, ma la gente dovrebbe venire a sapere di queste cose. Non so come poter confermare, sto solo dicendo quello che mi è successo e quel che ho vissuto. Dal lettino non riuscivo a vedere la faccia del chirurgo, potevo vederlo solo di schiena. Era un tizio piuttosto grosso, aveva un camice ed un cappello blu, ma non potevo sapere che non avesse capelli, perché la sua testa era coperta dal cappellino.>> La voce robotica, il suono che il [["Signor A"]] aveva sentito inizialmente, proveniva da un sistema elettronico in grado di rilevare quando il cuore smette di battere regolarmente ed è in fibrillazione e che allerta l'equipe affinché venga praticata una defibrillazione elettrica. Pur essendo in arresto cardiaco, il [["Signor A"]] è stato in grado di ripetere correttamente il comando dato dal DAE, così come descrivere il medico, anche se non lo aveva precedentemente visto a causa del drappo che gli era stato messo davanti. >>
 
In definitiva, tuttavia, per gli [[scettici]]/[[riduzionisti]] anche questo potrebbe esser preso, più per partito preso ideologico che per altro, come l'ennesimo 'rapporto aneddotico', inammissibile nella corte della scienza (per quanto sia stata effettuata tutta la [[“Peer Review” ]] del caso, e per quanto vi si siano messi in gioco, avvalorando e sottoscrivendo i risultati, oltre a [[Sam Parnia]], anche altri specialisti come [[Ken Spearpoint]], [[Gabriele de Vos]], [[Peter Fenwick]], [[Diana Goldberg]], [[Jie Yang]], [[Katie Baker]], [[Hayley Killingback]], [[Paula McLean]], [[Melanie Legno]], [[A. Maziar Zafari]], [[Neal Dickert]], [[Roland Beisteiner]], [[Fritz Sterz]], [[Michael Berger]], [[Celia Warlow]], [[Siobhan Bullock]], [[Salli Lovett]], [[Russell Metcalfe]], [[Smith McPara]], [[Sandra Marti-Navarrete]], [[Pam Cushing]], [[Paul Wills]], [[Kalia Harris]], [[Jenny Sutton]], [[Anthony Walmsley]], [[Charles D. Deakin]], [[Paul Piccolo]], [[Mark Farber]], [[Bruce Greyson]] e [[Elinor R. Schoenfeld]]).
 
Dovremo quindi, nonostante tutto, aspettare e vedere se lo studio [[AWARE]] sarà in grado di produrre qualcosa di più determinante negli anni a venire.
 
Anche se sono trascorsi quattro anni da quando lo studio [[AWARE]] è stato messo in moto ed i risultati finora raggiunti hanno dimostrato la difficoltà ad indagare la componente dell’esperienza fuori dal corpo, bisogna dare atto a [[Sam Parnia]] che è determinato come sempre a proseguire con la ricerca, ed anche a migliorare le procedure.
 
Ad esempio, egli osserva che, nel caso del [["Signor A"]], la presenza di una mensola con simboli o fotografie sopra il lettino operatorio potrebbe non aver fatto alcuna differenza, in quanto il paziente ha detto che galleggiava in un angolo opposto della stanza, ben lontano da dove sarebbe stato collocato il bersaglio (e qui si ripropone la questione dei bersagli piccoli e defilati, come già detto).
 
Forse una revisione delle posizioni di visualizzazione in base a quanto viene segnalato dagli OBEr's potrebbe consentire in futuro migliori risultati.
 
Ad ogni modo, già durante il corso dello studio [[AWARE]], il Dr. [[Bruce Greyson]], che pure, come visto, ha partecipato, esprimeva i suoi dubbi sul raggiungimento di risultati significativi.
 
<< Se si dovesse chiedere ai viaggiatori di ricordare il nome scritto sul badge dell'agente aeroportuale che indica il passaggio attraverso il metal detector, è altamente improbabile che qualcuno sarebbe in grado di ricordarselo. L'obiettivo designato - il distintivo della compagnia - era proprio di fronte a loro per essere visto, ma non avevano alcun motivo di prestarvi attenzione e nessun motivo di ricordare nulla, se lo avessero visto. Il problema con l'esperimento è nel suo progetto, che non prevede nessuna ragione per cui i pazienti avrebbero dovuto vedere o ricordare il bersaglio designato. I pazienti che riferiscono di aver lasciato i loro corpi nel bel mezzo di una crisi di pre-morte non hanno ragioni per notare un obiettivo scelto casualmente e posto in un angolo della stanza che non ha particolare significato per loro, e pur se capitasse di vederlo, non avrebbero alcun motivo per ricordarlo. Quindi non mi aspetto dati significativi dello studio [[AWARE]], anche se è sempre meglio che non fare alcuna ricerca. >>
 
Tuttavia, lo studio [[AWARE]] fa rilevare una varietà di aspetti della [[NDE]], oltre alla semplice [[percezione verificabile]], permettendo altri eventuali approfondimenti su questo mistero.
 
Ad esempio, dai dati finora ottenuti, [[Parnia]] è stato in grado di proporre un possibile motivo, quello farmacologico, per cui così tante persone che sono resuscitate non ricordano d'avere avuto una esperienza di pre-morte, per quanto poco convincente, come già osservato.
 
Già più convincente è [[Parnia]] quando, notando una correlazione tra la lunghezza dell'arresto cardiaco e se vi è stata o meno una [[NDE]], suggerisce che <<... se un arresto cardiaco è relativamente breve, l'infiammazione post-rianimazione del cervello causa danni diffusi (compresi i danni ai circuiti di memoria) relativamente lievi rispetto a chi subisce un arresto cardiaco prolungato. Ne consegue che chi riferisce dettagliate esperienze di pre-morte può farlo semplicemente perché ha sofferto meno danni al cervello - in particolare ai circuiti di memoria - nei giorni e nelle settimane dopo l'arresto cardiaco>>.
 
Tuttavìa può essere vero il contrario, se in condizioni di effettiva [[disincorporazione]], postala tale, i dati venissero registrati dal [[quid autocosciente disincorporato]] od [[anima]], per quanto poi ovviamente un [[cervello]] altamente sofferente potrebbe avere difficoltà a reincorporare in sé questo tipo di conoscenza.
 
Quel che è certo, però, è che, se i futuri studi di [[Parnia]] e di altri [[neuroscienziati]] avranno il successo che si prefiggono, la [[mente]] non sarà più vista come un puro e semplice prodotto del [[cervello]] come nell’odierno [[paradigma scientifico]] (ma forse sarebbe più opportuno dire [[scientistico]], perché semmai gli indizi, o anche ben più che indizi, vanno in tutt’altra direzione, come si può constatare) [[dominante]], e la nostra percezione di noi stessi e del nostro ruolo nell'Universo sarebbero cambiati per sempre.
 
Non si vede chi potrebbe non augurarselo.
 
E difatti ora inizia la seconda fase dello studio [[AWARE]], che è ora disponibile sul sito web della [[Horizon Research Foundation]], o della [[University of Southampton]].
<ref>http://www.horizonresearch.org/</ref> <ref>http://www.southampton.ac.uk/mediacentre/news/2008/sep/08_165.shtml/</ref>
<ref>http://awareofaware.co/2014/10/27/phase-ii-of-the-aware-study-announced/</ref>
 
Ovviamente è una gran bella notizia, e dimostra che questa importante ricerca sta andando avanti, e che, ad un certo punto, in futuro, quantomeno sempre più dati emergeranno, sui tentativi di catturare le [[NDE]] con metodologie sempre più efficaci.
 
Quest’ultimo punto è certamente qualcosa che sembra essere stato affrontato nel nuovo disegno dello studio.
 
Avendo preso atto dei problemi statistici che affrontano gli inquirenti, e cioè che a causa del fatto che nella piccola percentuale di persone che sopravvivono ad un arresto cardiaco, solo il 10% dice di aver avuto un qualsiasi tipo di [[NDE]] e di queste solo il 25% una [[Out Of Body Experience]], sicché il numero necessario per convalidare un’[[OBE]] diverrebbe enorme, anche in caso di monitor bersaglio capillarmente e ben piazzati.
 
Questo problema è stato dunque amplificato dal fatto che nello studio [[AWARE]] originale invece meno della metà dei soggetti si trovava in aree con immagini di convalida, quindi, anche se qualcuno avesse riportato una [[NDE]] con una [[OBE]], le possibilità di vedere un’immagine erano estremamente basse.
 
Cosa fare per ovviare a questi inconvenienti?
 
I Pronto Soccorso ed il personale di ricerca saranno quindi avvisati che, in caso di arresti cardiaci, saranno dotati di dispositivi di controllo dell'ossigenazione cerebrale portatili e d'un tablet che mostra le immagini verso l'alto, sopra al paziente, mentre la rianimazione è in corso.
 
Le misurazioni ottenute durante l'arresto cardiaco saranno utilizzate per confrontare i dati di tutti i pazienti con arresto cardiaco indipendentemente dal fatto che sopravvivano o muoiano.
 
I sopravvissuti saranno poi seguiti, e, con il loro consenso, saranno interrogati durante interviste registrate.
 
Questa soluzione è un po' come la famosa storia di Maometto che va alla montagna, ed ha le potenzialità per risolvere molti dei problemi incontrati nel primo “step” dello studio.
 
In questo modo, dove esiste un gruppo di ricerca, grazie ai tablets, si cancella immediatamente il problema di avere sufficienti postazioni con le immagini su monitor fissi.
 
Tuttavia non vi è la certezza assoluta che il soggetto possa sperimentare la [[OBE]] dalla prospettiva di essere direttamente sopra se stesso e quindi vedere le immagini sul tablet.
 
Anche se questo è di solito il punto di visualizzazione durante una uscita fuori dal corpo, non è certo che accada sempre così, quindi potremmo ottenere racconti frustranti da qualcuno che ha, sì, un’[[OBE]], ma restando in piedi in un angolo, e quindi non essendo in grado di riferire quali immagini scorressero sui tablet.
 
Inoltre, si può immaginare che ci dovrà essere un notevole sforzo di formazione necessaria per i ricercatori, ed anche una grande quantità di collaborazione dei vari team di rianimazione, la cui priorità immediata è, comunque, ovviamente, far rivivere il paziente.
 
Tuttavia, questo nuovo metodo ha vantaggi significativi rispetto a quelli utilizzati nel primo studio in cui i monitor erano fissi, e quindi dovrebbe avere una maggiore probabilità di convalida senza reclutare decine di migliaia di pazienti.
 
Lo studio, infatti, mira ad iscrivere 900-1500 soggetti entro la fine di maggio 2016, e sarà uno studio internazionale multicentrico come [[AWARE]] (anche se c’è da rammaricarsi che troppi Paesi non abbiano ancora aderito), auguriamoci anche adeguatamente finanziato.
 
Non resta che augurare, quindi, la miglior fortuna ai ricercatori, nel loro sforzo teso a convalidare le [[NDE]] come effettivi [[viaggi dell’anima]] a partire da [[esperienze extracorporee]], e congratularsi con il Dott. [[Parnia]] ed i suoi [[colleghi]] per il loro ingegno e per la loro tenacia.<ref>(Fonte: http://awareofaware.co/author/orsonw23/)</ref>
 
==Le obiezioni possibili circa i riscontri veridici in OBE da NDE, e le loro confutazioni==
 
Tuttavìa, per onestà, occorre osservare che, anche se il [[bersaglio visivo]] venisse còlto, i [[parapsicologi]] più avversi all’idea della [[sopravvivenza]] potrebbero sempre parlare della [[drammatizzazione d’un sé fuori dal corpo]] con relativa [[percezione extrasensoriale]] ([[chiaroveggenza]]) dell’[[ambiente circostante]] ed in questo caso del [[target]], il tutto sempre da ricondursi a misteriose [[facoltà cerebrali]].
 
Questo potrebbe far sorridere, ma obiezioni simili, per quanto tirate per i capelli (e lo sarebbero ancor di più nel caso d’un [[cervello morente]]) sono già state sollevate nel caso di [[OBE]] che hanno avuto successo nel reperire [[bersagli]], per quanto i [[negazionisti]] del [[paranormale]] preferiscano ignorare questi dati ([[Charles Tart]]<ref>(referenze di [[Charles Theodore Tart]]: [[psicologo]], [[psicofisiologo]] e [[parapsicologo]] americano noto per il suo lavoro [[psicologico]] sulla [[natura della coscienza]] - in particolare gli [[stati alterati di coscienza]] -, per essere uno dei [[fondatori]] del campo della [[psicologia transpersonale]], e per la sua [[ricerca]] in [[parapsicologia]]; verso la fine degli anni Sessanta, svolse [[studi sperimentali]] presso le [[Università]] americane della [[Virginia]] e di [[Davis]] in [[California]], dove era [[Docente]].)</ref> nel famoso caso con [[Miss Z.]], ove in [[OBE]] [[Miss Z.]] riconobbe correttamente un numero di 5 cifre posto su di un piano rialzato<ref>http://www.psywww.com/asc/obe/missz.html</ref>; [[Arthur Ellison]] <ref>(referenze: [[Emerito Professore]] di [[ingegneria elettronica]], è stato [[Capo Dipartimento]] della [[City University]] di [[Londra]]. Per molti anni [[membro]] del [[Consiglio]] della [[Società per la Ricerca Psichica]], ne ha ricoperto la carica di [[Presidente]] dal [[1986]] al [[1992]]. Noto studioso di [[parapsicologia]], ha avuto egli stesso svariate esperienze di [[OBE]] e [[sogni lucidi]], fenomeni sui quali ha particolarmente indagato costituendo [[gruppi di sperimentazione]]. [[Autore]] di centinaia di articoli e libri in argomento, è stato [[divulgatore televisivo e radiofonico]] nel suo [[Paese]].)</ref> in [[“Alcune recenti ricerche sperimentali sugli stati alterati di coscienza”]], in [[“Visioni oltre il reale. Atti del 2° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], San Marino 1998, ed ancora [[Karlis Osis]], [[Robert Lyle Morris]], [[Stuart Blue Harary]], [[Janis]], [[John Hartwell]] & [[William George Roll]], tutti citati, questi ultimi, in [[“OBE e NDE: teorie psicologiche” ]] di [[John A. Palmer]], già [[Senior Research Associate]] presso l’[[Institute of Parapsychology of Durham]], [[North Carolina]], altrimenti detto [[Rhine Research Center]], sempre in [[“Visioni oltre il reale. Atti del 2° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”]], San Marino, 1998).
 
Restano due punti chiave, però, a questo punto: il primo, occorre trarlo da [["Scienza e reincarnazione"]], volume del [[medico]], [[psichiatra]] e [[psicanalista]] francese [[Jean-Pierre Schnetzler]] (edizione originale 2006, edizione italiana Edizioni Amrita 2007)<ref>(stralcio gentilmente concesso dalle Edizioni Amrita)</ref>, pag. 115: "...sono particolarmente interessanti le EMI (acronimo francese di [[NDE]], nota) dei ciechi: [[Ring]] e [[Cooper]] hanno descritto 21 casi di EMI e 10 casi di esperienze di decorporazione in 14 ciechi dalla nascita. Ciò che stupisce è che tali esperienze sono identiche a quelle delle persone che vedono bene, e il cieco dichiara di aver visto il suo corpo sul letto, il personale dell'ospedale al lavoro con tutti i particolari, l'ambiente interno o esterno conforme alla realtà, e poi il tunnel, la luce, gli esseri dell'altro mondo, i genitori morti, e così via. Questi soggetti non avevano alcun sogno visivo prima della EMI. Alcuni hanno riportato il fenomeno della vista a 360°, lo stesso che a volte è segnalato nelle EMI dei vedenti. E' difficile sfuggire alla conclusione che debba esistere una percezione extrasensoriale, ad opera della coscienza, che trascende il cervello."<ref>[[Kenneth Ring]], [[Sharon Cooper]], [[“Near-Death and Out-of-Body-Experiences in the blind: a study of apparent eyeless vision”, Journal of Near Death Studies, volume 16, n°2, winter, Human Press Inc., 1997.]]</ref><ref>[[Kenneth Ring]], [[Sharon Cooper]], [[“Mindsight. Near-Death and Out-of-Body Experiences in the Blind, William James Center for Conscoioussness Studies at the Institute of Transpersonal Psychology”, Palo Alto CA, 1999.]]</ref><ref>(Da notare, comunque, che la nota di [[Jean-Pierre Schnetzler]] fa riferimento al solo studio del 1999. In ogni modo, [[Ring]] e [[Cooper]] si spingono a sostenere che le [[visioni dei ciechi]] sono ancora più precise quando [[non sono terrestri]], cioè quando si riferiscono alla fase [[francamente trascendentale]] dell'[[esperienza]]. Nello specifico, un caso di [[«ipervista»]] di un [[soggetto]] di questo [[studio]] merita di essere menzionato: «Stavo volteggiando sopra una barella in una delle stanze di emergenza dell’[[Ospedale]]. Ho guardato giù alla barella, sapevo che il corpo avvolto nelle lenzuola era il mio, e non me ne importava niente. La stanza era molto più interessante del mio corpo. La prospettiva poi, era chiarissima. Potevo vedere ogni cosa. E intendo dire proprio tutto! Potevo vedere sopra la luce sul soffitto e le piastrelle del pavimento, contemporaneamente. Una visione [[sferica]] a [[trecentosessanta gradi]], e non soltanto [[sferica]]. Dettagliata! Potevo vedere ogni singolo capello e il follicolo da cui ogni capello cresceva sulla testa dell’[[infermiera]] in piedi accanto alla [[barella]]. Al tempo stesso, sapevo esattamente il numero dei capelli che stavo guardando. Ho spostato l’attenzione: l’[[infermiera]] indossava calze bianche di nylon scintillanti. Ogni singolo scintillio e brillio si manifestava in un dettaglio incandescente, e ancora una volta, sapevo esattamente quante scintille erano.» [[Ring]] e [[Cooper]] sono costretti a concludere con un'affermazione impegnativa, ma che appare inevitabile, e cioè che "non sono gli occhi che vedono, ma lo [[spirito]]". Dello stesso avviso è anche [[Evelyn Elsaesser Valarino]], già occupata presso l'[[Università]] di [[Ginevra]], in attività di ricerca nel settore in collaborazione con esperti di tutto il mondo, quando afferma: "Io parto dal princìpio che i [[non vedenti]], gli [[ipo-vedenti]] e le persone [[normodotate]] sono uguali davanti alla [[NDE]] o l'[[OBE]], perché è mia convinzione che tali [[fenomeni]] non siano legati al [[cervello]] e che nessuno [[veda]] con i propri [[occhi]]; il che mette sullo stesso piano [[vedenti]] e [[non vedenti]]. Quindi reputo che le conclusioni di [[Ring]] e [[Cooper]] siano applicabili a tutti i soggetti." - Citato in [["Visioni dell'Aldilà durante nel NDE: vanno prese alla lettera?"]], da [["Echi d'altrove"]], [[Atti dell'8° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2004.)</ref>
 
Ecco, la frase di questo periodo sulla quale occorre concentrarsi bene è: "Questi soggetti non avevano alcun sogno visivo prima delle EMI".
 
Questo assume un'importanza determinante, perché se un nato cieco avesse comunque dei sogni visivi, significherebbe che il senso della vista in qualche modo rimarrebbe implicito e si trasferirebbe nel proprio bagaglio genetico, dunque in tal caso potrebbe tranquillamente saltare fuori in una [[NDE]], mentre così non è.
 
Il senso della vista non si trasporta nel bagaglio genetico, sennò in sogno l'inconscio vedrebbe.
 
E questo non si vede come potrebbe non essere determinante, nel dimostrare che, in quel momento, l'osservatore, non ha direttamente a che fare con quel cervello fisico.
 
O si vorrebbe sostenere anche in tal caso la [[drammatizzazione d’un sé fuori dal corpo]] con relativa [[percezione extrasensoriale]] ([[chiaroveggenza]]) dell’[[ambiente]], il tutto sempre da ricondursi a misteriose [[facoltà cerebrali]], anche in un [[cieco nato]], e [[senza alcun retaggio genetico della vista]]?!
 
Dal canto suo lo stesso [[Scott Rogo]] mise in risalto come la [[ESP]] in genere presenti caratteristiche di imprecisione il cui messaggio è spesso frammentario e simbolico, mentre durante le [[OBE]] si possano anche ottenere percezioni chiare e precise (uno studio sul tema condotto dalla [[NDERF]] evidenzia che l’analisi di 287 testimonianze relative ad una [[OBE]] da [[NDE]] dimostra che esse sono totalmente realistiche, senza alcun errore apparente nel 97,6 per cento dei casi; percentuale di esattezza elevatissima, che ricalca quella del più volte citato studio della [[Holden]]).<ref>[[David Scott Rogo]], [["La nuova parapsicologia"]], Edizioni Mediterranee,1997.</ref><ref>[[David Scott Rogo]], [["La mente fuori dal corpo"]], Armenia Editore, 1979.</ref>
 
E questo è anche un elemento di distinzione tra [[ESP]] e [[NDE]].
 
Un significativo contributo testimoniale ci viene offerto anche dalle esperienze della famosa sensitiva [[Eileen Garrett]]: ella asseriva che, quando viveva in stato di [[OBE]], aveva percezioni analoghe a quelle reali, contrariamente a quando si impegnava nelle facoltà [[telepatiche]] o [[chiaroveggenti]], che le fornivano indicazioni più incerte e vaghe, o presentate in modo simbolico.<ref>([[Stralcio]] della [[Relazione]] tenuta da [[Stefano Beverini]] - un [[breve]] [[profilo]] di [[Stefano Beverini]]: [[alterna]] l'[[attività]] di [[sindacalista]] a quella di [[giornalista]] e [[scrittore]], ove [[svolge]] la sua [[attività]] [[pubblicistica]] in [[particolare]] [[circa]] le [[materie]] [[attinenti]] all'[[insolito]]. Già [[parapsicologo]] d'[[esperienza]] sul [[campo]], è stato e rimane un [[valido]] [[studioso]] di [[tutta]] la [[fenomenologia]] [[paranormale]], [[medianica]] in [[particolare]]. Dalle sue [[ricerche]] ha tratto sia [[pubblicazioni]] [[divulgative]], sia [[saggi]] [[specialistici]] per [[addetti ai lavori]]. E' stato [[Condirettore]] della [[Rivista]] [["Sopravvivere, Indagini e Ipotesi"]], ed ha [[collaborato]] per molti anni con [["Il Giornale dei Misteri"]], [[curando]] la [[sezione]] [["Parapsicologia e Medianità"]], negli [[aspetti]] [[storici]] e [[sperimentali]]. Attualmente è [[Direttore di Redazione]] di [["Lettere e Scritti"]], [[Rivista di Cultura e Spiritualità]] a [[cura]] del [[Centro Studi Italiano di Parapsicologia]] - in seno al [[Congresso]] [[“L'universo magico delle NDE. Atti del 4° Congresso Internazionale di studi sulle esperienze di confine”]] - San Marino, 2000 -, pubblicabile per gentile concessione della [[Responsabile]] del [[Congresso]], [[Dott.ssa]] [[Fulvia Cariglia]])</ref>
 
Il secondo punto chiave di obiezione sono i [[riscontri veridici]] in [[OBE]] da [[NDE]] durante un [[elettroencefalogramma piatto]] o monitorato o comunque acclarato (con indiretta inattività anche del [[tronco encefalico]], come dimostrato da studi e riportato da [[Pim van Lommel]] nella sua risposta a [[Shermer]]).
 
Esistono almeno cinque casi di questo genere, anche se due sono dubbi in termini di tempistiche: [[“Pam Reynolds”]] studiata da [[Michael Sabom]], l’[[”uomo della dentiera”]] studiato da [[Pim van Lommel]] e [["staff"]], la [[“donna della gioielleria”]] (di questa donna, come nel caso di [[Pam Reynolds Lowery]], è noto anche il nome completo: si chiama [[Sarah Gideon]]) studiata da [[Allan Hamilton]], la [[“donna dell’anestesista”]] ([[“J.S.”]]), di [[Mario Beauregard]], ed infine il [[“Signor A”]] studiato da [[Parnia]] di cui si è appena parlato.
 
Il primo caso è riferito nel dettaglio nel libro [[“Light and Death”]] di [[Michael Sabom]] ([[“Luce e Morte”]], titolo discutibile che pare un ossimoro, ma in cui è per l’appunto narrata in dettaglio la [[NDE]] di [[Pam Reynolds]]
<ref>https://en.wikipedia.org/wiki/Pam_Reynolds_case</ref><ref>http://www.near-death.com/experiences/evidence01.html</ref><ref>Da [["La Pagina degli Amputati"]] del [[Dottor]] [[Claudio Pisani]] (con aggiunta di [[virgolette]] al termine [[morte]], che è evidentemente improprio, e di [[note]] per eventuali [[puntualizzazioni]]): [[PAM REYNOLDS: "MORTA" SOTTO STRETTO CONTROLLO MEDICO]] [[(15-05-05)]] - [[Pam Reynolds]] proviene da quattro generazioni di scrittori e musicisti.
La sua famiglia possiede una [[Casa Discografica]] ed una [[Editoriale]], ha una [[Laurea]] della [[Julliard]] in [[Composizione Classica]], ed è [[Autore]] e [[Redattore Capo]] della [[Rivista del Compositore]] ([[Songwriter Magazine]]).
E' una professionista colta e piena d'ingegno, ed è molto precisa, quando parla della sua "morte".
Avete capito bene: della SUA "morte"!
[[Pam]] è "morta" sul tavolo operatorio per un'ora...
Nell'agosto del [[1991]], a questa giovane madre di cinque figli è stato diagnosticato un [[aneurisma]] di un'[[arteria basilare del cervello]].
La [[chirurgia]], nel suo caso, sarebbe stata rischiosa, ma non operare poteva essere egualmente fatale, perché l'[[aneurisma]] avrebbe potuto rompersi spontaneamente.
Il [[Dott.]] [[Robert F. Spetzler]] del [[Barrow Neurological Institute]] di [[Phoenix]] le raccomandò un'operazione speciale, nota come [[arresto cardiaco ipotermico]], chiamato anche [["standstill"]] [[("sosta")]].
In questo tipo di chirurgia, la temperatura del corpo viene abbassata, il battito cardiaco e la respirazione vengono fermate, il sangue fatto defluire dalla testa, finché l'[[EEG]] ([[Elettro-Encefalo-Gramma]]) diventa totalmente piatto.
Clinicamente parlando, il paziente è morto.
"Mi hanno tolto la vita al fine di salvarmela", dice la [[Reynolds]].
"Il rumore era terribile!" ricorda, "irritante come il trapano dei dentisti. Mi sono sentita come un solletico alla testa, prima che saltassi fuori, come un tappo e mi ritrovassi sopra il tavolo operatorio."
[[Reynolds]] descrive la vista dei dottori intorno al tavolo; nella mano del [[Dott.]] [[Spetzler]] c'era lo [[strumento]] che produceva il fastidioso rumore.
"Ho cominciato a sentire una presenza che era consapevole di me. Mi sono girata ed ho visto una luce brillante piccina come una punta di spillo, diventava sempre più grande ed ha cominciato a trascinarmi verso di sé. Avevo una sensazione di fisicità, simile al salire sopra una collina molto velocemente, o di andare sull'ottovolante. Allora ho sentito la nonna chiamarmi."
La [[Reynolds]] descrive di aver visto la nonna e lo zio defunti, circondati da mille o più persone, tutti come se fossero vestiti di luce.
Si è sentita intimamente collegata con loro.
Si è sentita al sicuro, come se fosse a casa sua.
Allora ho pensato: "Spero di meritare di essere qui. Non sono una persona perfetta."
Ci fu una grande risata, e sua nonna la paragonò ad un bambino congedato da scuola dove aveva commesso degli errori, errori cui però aveva poi posto rimedio.
"Quella fu una lezione enorme, per me: capii che gli errori sono diversi dal male fatto intenzionalmente."
Nel condividere i dettagli della sua esperienza, la [[Reynolds]] trova difficile ordinare la sequenza degli eventi: le sembra che tutto accadde simultaneamente, e che la comunicazione fosse effettuata con tutto il corpo.
"Ognuno aveva un tono musicale; sono una musicista, e so che se metti insieme delle tonalità troppo diverse, si creano disarmonie. Questi toni erano invece fusi, sebbene unici ed individuali e suonavano tutti con lo stesso tempo. Era tutto meravigliosamente armonico."
La [[Reynolds]] conclude ricordando che suo zio l'ha riportata indietro verso il suo corpo, avvertendola che quel ritorno sarebbe stato come un salto in una piscina.
"Non volevo ritornare. Mio zio mi ha spinto, sicché non sono stata buttata via a calci dal Cielo: sono stata spinta!", dice, ridendo.
[[Pam Reynolds]] raccontò a dottori, parenti ed amici della meravigliosa e vivida [["allucinazione"]] che aveva avuto durante la [[chirurgia]], pensando che non fosse stato altro che questo.
Due anni più tardi, comunque, uno dei dottori di [[Atlanta]] le chiese di parlarne col [[Dott.]] [[Michael Sabom]], un [[cardiologo]] che studia le [[NDEs]].
Solo allora ha compreso l'importanza di ciò che le era accaduto.
Come molti [[medici]], [[Sabom]] era [[scettico]] quando, anni prima, lui stesso aveva letto delle [[NDEs]].
Nondimeno, cominciò a parlarne coi suoi pazienti, con la speranza di scoprire una spiegazione valida per tali fenomeni.
Il [[Progetto Atlanta]] fu il suo secondo [[Studio]] sulle [[NDEs]], ed ora è convinto che queste esperienze siano vere.
"Le [[NDE]] sono molto comuni", dice [[Janice Holden]], [[Presidente]] dell'[[Associazione Internazionale per gli Studi di Pre-Morte]] ([[IANDS]]) (ad oggi il [[Presidente]] è il [[Medico]] [[Psichiatra]] [[Bruce Greyson]], nota).
Secondo un [[sondaggio]] della [[Gallup]], otto milioni di persone, in [[America]], hanno avuto [[NDEs]] (pare un dato chiaramente sovrastimato, nota).
Il [[sito]] dello [[IANDS]] valuta che fra il 35 ed il 40 % di coloro che sono arrivati vicino alla morte, dice di aver avuto una [[NDE]].
"[[Reynolds]] è il solo caso accaduto mentre l'[[EEG]] registrava onde cerebrali", dice [[Sabom]].
"E' il migliore ed il più documentato caso conosciuto."
Durante la sua ricerca, [[Sabom]] ha intervistato il [[chirurgo]] che ha operato la [[Reynolds]] ed ha comparato quello che lei "ha visto" con le sue [[cartelle cliniche]].
[[Pam]] ha detto di avere visto e udito cose che lei non poteva conoscere.
Durante l'operazione le orecchie della [[Reynolds]] sono state tappate per controllare l'attività del [[tronco cerebrale]], gli occhi sono stati bendati ed è stata [[anestetizzata profondamente]], ma nonostante questo la [[Reynolds]] afferma che ha visto un [[attrezzo]] assomigliante ad un [[spazzolino da denti elettrico]].
Ne venne fuori che si trattava dalla [["sega da ossa"]] usata durante la [[chirurgia]] (lei assicura che non aveva la minima idea che si utilizzasse un oggetto simile per la [[chirurgia cranica]], nota)
In secondo luogo, descrisse una [[scatola]] che somigliava ad una [[presa di corrente]] e questa era la [[scatola]] col [[motore]] dove era collegato l'[[attrezzo]].
[[Pam]] afferma anche di aver sentito la [[conversazione]] tra il [[chirurgo cardiovascolare]] ed il [[neurochirurgo]] riguardante le sue [[arterie molto piccole]].
"Queste tre cose erano dettagli importanti a sostegno del fatto che la paziente aveva percepito quello che accadeva quando lei non avrebbe potuto vedere o sentire nulla", dice il [[Dr.]] [[Sabom]].
[[Reynolds]] dice che l'esperienza l'ha cambiata positivamente in molti modi.
Come la maggior parte delle persone che raccontano una [[NDE]], ora non ha più nessuna paura della morte, ed ha anche la percezione chiara che la vita serve ad imparare.
"Traevo diletto dal fare le cose che facevo meglio, ora è più piacevole lavorare sulle mie deficienze, che non sui miei punti di forza"
La differenza più significativa è che la [[Reynolds]] è più solitaria, passa il tempo con la famiglia e con gli amici piuttosto che uscire, a causa di un'elevata [[sensibilità]] che descrive come una forma di comunicazione che va al di là del linguaggio.
Questa [[sensibilità]] consiste letteralmente nel [[sentire la tristezza ed il dolore della gente intorno a sé]].
"Sono più preoccupata per come la gente si sente, perché ha un impatto diretto su me stessa; la loro pena è la mia pena, e la loro gioia è la mia gioia."
Quando è in un luogo pubblico, queste emozioni possono sommergerla.
Ma ora sente più compassione e comprensione per gli altri.
"Vivo la vita più attentamente ora, difficilmente mi irrito, ed ho la pazienza di Giobbe!"</ref> in condizioni di [[EEG piatto monitorato]]) (http://www.amazon.com/Light-Death-Michael-Sabom/dp/0310219922); questo potrebbe per l'appunto apparire uno dei due casi [[controversi]], perché [[scettici]] come [[Keith Augustine]] avrebbero significativamente argomentato che le tempistiche dei vissuti riscontrati poi come veri rispetto all’[[EEG piatto monitorato]] non corrisponderebbero invece a quella [[fase specifica]]; tuttavia, ovviamente, questi stessi [[scettici]] non sono stati in grado di spiegare come, invece, in quella [[fase]], apparrebbe aver avuto luogo, come [[progressione degli eventi]], la [[dinamica trascendentale]], dell'esperienza [[NDE]] di [[Pam Reynolds]], come sostenuto dal [[ricercatore]] in [[tema]] [[Michael Prescott]].<ref>http://michaelprescott.typepad.com/michael_prescotts_blog/2009/08/the-nde-is-in-the-details.html</ref>
 
In altri termini, tra la [[fase iniziale]] e la [[fase finale]] non vi è comunque alcun [[periodo di "buio"]], e l'[[ipotesi]] che il [[cervello]] abbia [["riunito i monconi"]] in un'[[unità coerente e continua]] appare alquanto [[tirata per i capelli]].
 
Il secondo caso è riferito nel dettaglio nel libro [[“Eindeloos Bewustzijn” ]] ([[“Coscienza Infinita”]], in inglese uscito come [["Consciousness Beyond Life"]]) di [[Pim van Lommel]] (http://www.amazon.it/Consciousness-Beyond-Life-Near-Death-Experience/dp/0061777269).<ref>“Durante il turno di notte un’ambulanza portò in un uomo [[cianotico]] e [[comatoso]], di poco più di quarant’anni, nell’[[Unità di Terapia Intensiva Coronarica]]. Fu trovato che era già in [[coma profondo]] in un prato, senza [[pressione sanguigna]] ed in [[arresto cardiaco]], e per più di mezz’ora abbiamo tentato la [[rianimazione cardio-polmonare]] ([[CRP]]). Non aveva alcuna [[respirazione spontanea]], e quindi l’abbiamo dovuto [[intubare]]. Quando l’[[infermiera]], una collega bionda, è andata per [[intubarlo]], si è accorta che risultava avere delle [[protesi dentarie]] in bocca, quindi ha rimosso queste [[protesi dentarie superiori]], e le ha messe in una [[bacinella]] sul [[carrello d’emergenza]] che si trovava sull’altro lato della stanza. Il [[paziente]] era davvero in pessime condizioni. Solo dopo un’ora e mezza, finalmente, avevamo ripristinato [[pressione sanguigna]] e [[battito cardiaco]] sufficienti, ma continuava a non avere [[respirazione spontanea]], rimaneva [[comatoso]], temevamo anche [[danni cerebrali]], che invece fortunatamente non vi furono. È stato dunque [[trasferito]] in un’altra [[Unità di Cure Intensive]], laddove abbiamo dovuto necessariamente proseguire con la [[respirazione artificiale]] ancora per una settimana. Finalmente, dopo più di una settimana in questo [[stato]] di [[coma]], ha iniziato a [[riprendere conoscenza]], ed è stato, allora, possibile [[trasferirlo]] nel normale [[Reparto di Cardiologia]]. E la prima volta che quell’[[infermiera]] bionda che gli aveva rimosso le [[protesi dentarie]] è entrata nella sua stanza per somministrargli i [[farmaci]], il [[paziente]] l’ha riconosciuta, e le ha detto: 'Oh: voi sì che lo sapete, dove sono le mie [[protesi dentarie]]! Me le avete tolte quando mi avete [[intubato]]!' L’[[infermiera]] era sconvolta, perché non aveva mai sentito parlare di una [[NDE]], prima. Così, ci ha chiamato. Arrivo, e parlo con il [[paziente]]. Resto molto, molto sorpreso, per non dire sbigottito, perché il [[paziente]] delucida, si spiega meglio: 'Sì, voi eravate là, quando sono stato introdotto in [[Ospedale]], ed avete preso le mie [[protesi dentarie]] dalla mia bocca, e le avete messe su quel [[carrello]], dove c’erano tutte queste [[bottiglie]], e c’era anche questo [[cassetto scorrevole]] sotto: è proprio là, che avete messo i miei denti!' Ripeto, sono rimasto particolarmente stupito e scosso, proprio perché ricordavo perfettamente che questo fosse avvenuto mentre l’uomo era in [[coma profondo]] ed in pieno corso della [[rianimazione cardio-polmonare]] ([[CPR]]). Dunque non poteva in nessun modo avere questo tipo di [[cognizione]]. Non solo, ma l'[[arresto cardiaco]] si protraeva da tale tempo, che non poteva neppure esservi [[attività cerebrale]]. Quel che risulta, invece, dal suo racconto, è che l'uomo si sia veduto trovarsi sul [[lettino di rianimazione]], percependo da sopra così sia [[sé stesso]], cioè [[il suo corpo]], sia il [[personale]] [[medico]] ed [[infermieristico]], che tentava d’aggiustare una situazione che appariva disperata, ed era, per l’appunto, occupato con la [[rianimazione cardio-polmonare]] ([[CPR]]). Poteva inoltre [[descrivere correttamente e dettagliatamente]] la piccola stanza in cui era stato [[rianimato]], come pure l’aspetto dei presenti, com’erano vestiti: tutto, insomma. E tutti i presenti hanno [[confermato]] la [[veridicità]] di queste [[affermazioni]]. Naturalmente, difatti, prima, gli abbiamo chiesto di scrivere tutto quello che era successo. I [[revisori scientifici]] di [[“The Lancet”]] hanno dovuto prendere atto che tutte le [[testimonianze di conferma]], da parte del [[personale]] [[medico]] e [[paramedico]], erano [[concordi]].”</ref>
 
Il terzo caso è riferito nel dettaglio nel libro [[“The Scalpel and the Soul” ]] ([[“Lo scalpello dell’anima”]], o [[“Il bisturi e l’anima”]]) di [[Allan Hamilton]]<ref> [[Professore]] di [[Neurochirurgia]] presso l'[[Università di Arizona]], il Dottor [[Hamilton]] è stato eletto [[Fellow]] della [[American College of Surgeons]] nel 1994. Nel 1995, il Dottor [[Hamilton]] è stato promosso a [[Capo]] del [[Dipartimento]] di [[Neurochirurgia]] ed è divenuto il [[Presidente]] di tutto il [[Dipartimento]] di [[Chirurgia]] nel 1998. Attualmente ricopre la [[Cattedra di Ruolo]] in [[Neurochirurgia]], nonché [[Cattedre aggiuntive]] nei [[Dipartimenti]] di [[Psicologia]], [[Radioterapia Oncologica]], e nella [[Scuola di Ingegneria Elettrica ed Informatica]].</ref>, dov'è descritto un altro caso di [[percezioni veridiche]] in [[EEG piatto monitorato]] (http://www.amazon.it/The-Scalpel-Soul-Encounters-Supernatural/dp/1585427136).<ref>E' possibile, in merito, anzitutto vedere questo [[video]] su [[YouTube]], con [[sottotitoli]] in [[italiano]], ove il [[Dottor]] [[Hamilton]] descrive l'evento: (https://www.youtube.com/watch?v=XSXYZrCY6IM), e poi leggere il [[resoconto]] della [[vicenda]] pubblicato dal [[Dottor]] [[Claudio Pisani]] sul suo sito web [["La pagina degli amputati"]]: [[UN ALTRO "CASO REYNOLDS"!]] [[(25-03-08)]] - [[Scettici]] e [[pseudo-scettici]] sostengono che il [[fenomeno]] noto come [[esperienza di quasi morte]] ([[NDE]]), non è niente di più di un'[[allucinazione]] o un [[mal funzionamento]] del [[cervello]] causato da [[sostanze chimiche]] o dalla [[mancanza di ossigeno]].
Tuttavia, per quelli che hanno una mente aperta, la [[NDE]] sembra essere un tipo di [[esperienza fuori dal corpo]] ([[OBE]]), un'[[esperienza]] che suggerirebbe che abbiamo uno [[spirito]], o [[corpo eterico]], oltre al nostro [[corpo fisico]].
Il caso di [["Pam Reynolds"]] è spesso citato come uno dei migliori, ma gli [[scettici]] hanno tentato di trovare giustificazioni razionali.
Ora ve ne è uno nuovo, quello di [[Sarah Gideon]], che dovrebbe metterli a tacere.
Il [[Dottor]] [[Allan J. Hamilton]], di [[Tucson]], in [[Arizona]], [[neuro-chirurgo]], ce lo racconta nel suo libro [["Il bisturi e lo Spirito"]].
Ma ritorniamo brevemente al [[caso]] di [[Pam Reynolds]].
Gli [[scettici]] sostengono che [[Pam]] doveva essere in uno [[stato]] di [[allucinazione]] prima o dopo d'essere dichiarata [[clinicamente "morta"]].
Continuano, dicendo che l'inusitato strumento chirurgico da lei descritto, sebbene avesse gli occhi bendati, lo aveva già notato prima dell'intervento, o ne aveva visto uno simile in un programma televisivo e le immagini erano state poi sepolte nel suo subconscio, mentre la discussione sui suoi vasi sanguigni troppo stretti, l'avrebbe sentita prima di essere [[clinicamente "morta"]].
Come la [[Reynolds]], anche la [[Gideon]] ha subìto un [[intervento chirurgico]] presso l'[[Istituto Barrows]] di [[Phoenix]].
Secondo [[Hamilton]], [[Gideon]] è stata "come un cadavere", per 17 minuti, mentre una clip al titanio le veniva posizionata sull'[[aneurisma]].
Alcune banali conversazioni ebbero luogo nel corso di questi 17 minuti, fra cui quella di una delle infermiere, che annunciò ai colleghi che aveva appena ricevuto una richiesta di matrimonio, citando un anello di diamanti da mezzo carato, in oro giallo, che il suo ragazzo aveva acquistato presso l'[[oreficeria]] [[Fellows Johnston]].
L'infermiera aveva anche detto che la proposta era avvenuta in un [[ristorante]] ([[Da Morton]]), e che quando il suo ragazzo si era messo in ginocchio per darle la [[fedina]], uno dei camerieri era inciampato su di lui, cadendo rovinosamente su uno scaffale pieno di bottiglie di vino.
Quando [[Sarah]] si svegliò nell'[[Unità di Terapia Intensiva]], il [[chirurgo]], il [[Dr.]] [[T. Reed]], si fermò a visitarla, e lei gli disse che ricordava di aver sentito parlare di un diamante da mezzo carato, montato in oro giallo, acquistato nel [[negozio]] di [[Johnston Fellows]], ed anche di un esilarante episodio avvenuto al [[ristorante]].
[[Reed]] ne rimase scioccato, e subito richiamò l'attenzione degli altri [[medici]], tra cui [[Hamilton]].
Secondo [[Hamilton]], non vi fu alcun dubbio che il [[cervello]] della signora [[Gideon]] era "morto" al momento in cui la conversazione si era svolta: "Abbiamo avuto, anche in questo caso, inequivocabili [[prove scientifiche]] che non solo il suo [[cervello]] non funzionava, ma anche la dimostrazione dell'effettiva [[assenza]] di [[attività elettrica corticale]], mentre questa conversazione si svolgeva", egli scrive, puntualizzando "la nozione che la [[coscienza]] - qualcosa che ogni [[cervello]] è in grado di generare - potrebbe avere una [[vita]] (per così dire) [[indipendente]] dal [[cervello]] stesso, il che è un'idea semplicemente sconcertante".
Quando [[Sarah Gideon]] fu interrogata su quello che poteva aver visto mentre ascoltava il racconto dell'infermiera, è stata in grado di descrivere che aspetto avesse quell'infermiera, tra cui il colore degli occhi e dei capelli.
Dal momento che indossava un cappellino chirurgico, fu chiesto a [[Sarah]] come conoscesse il colore dei suoi capelli, e lei si ricordò di un ricciolo biondo che fuoriusciva sulla sua fronte, descrivendo, poi, anche gli altri [[chirurghi]] ed [[infermieri]] presenti quel giorno in [[sala operatoria]].
Il [[Dr.]] [[Hamilton]] racconta nel suo libro anche di una discussione tra [[Sir]] [[Newton Pitcairn]], un [[anestesista]] [[britannico]] che è un'autorità nel campo delle [[applicazioni]] della [[fisica quantistica]] alle [[scienze della coscienza]], e di un [[neurofisiologo]] dell'[[Università]] dell'[[Arizona]].
[[Sir]] [[Newton]] era certo che si trattasse di un caso in cui la [[coscienza]] si era separata ed era divenuta indipendente dal [[cervello]], mentre il [[neurochirurgo]] esprimeva dubbi in merito al fatto che il [[cervello]] della [[paziente]] fosse [[completamente addormentato]] durante l'[[intervento chirurgico]].
[[Hamilton]] ha così mostrato i [[tracciati]] degli [[Elettro Encefalo Grammi]] ([[EEG]]) [[intra-operatori]] a due [[colleghi]] molto esperti nella loro lettura, non dicendo loro nulla su dove e come fossero stati effettuati.
Entrambi affermarono concordemente che quel [[paziente]] era [["clinicamente morto"]], nel momento in cui il personale infermieristico aveva parlato dell'anello e del fidanzamento, fugando così i dubbi del [[neurochirurgo]] [[scettico]].
Il [[Dr.]] [[Hamilton]] si chiede chi credono di essere coloro che, nel campo della [[medicina]], liquidano tali casi come semplici [["disturbi inquietanti"]], e conclude: "Perché non potremmo, come [[medici]], almeno valutare la [[possibilità]] che il [[soprannaturale]], il [[divino]] e la [[magia]] costituiscano uno dei [[fondamenti]] della nostra [[realtà]]?" ([[Nota]]: non si può certo dire che, questi tre utilizzati, fossero i [[termini]] [[migliori]], che il [[Dottor]] [[Hamilton]] potesse utilizzare; ma è chiaro che, comunque, intendeva [[esprimere]] l'[[idea]] d'una [[realtà più ampia]] di quella [[ordinariamente]] [[contemplata]], [[inclusiva]] della [[sopravvivenza]] d'un [[quid]] verosimilmente [[imperituro]] ed [[autocosciente]] alla [[morte fisica]].)</ref>
 
Il quarto caso è riferito nel dettaglio nei libri [[“Brain Wars”]] ([[“Guerre della mente: la battaglia scientifica sull'esistenza della Mente e la prova che cambierà il modo in cui Viviamo le nostre vite”]]) e [[“The Spiritual Brain”]] ([[“Il cervello spirituale”]]) di [[Mario Beauregard]]<ref>[[Mario Beauregard]], [[PhD.]], è un [[neuroscienziato]] attualmente affiliato con il [[Dipartimento di Psicologia]] dell’[[Università di Arizona]]. Ha conseguito una [[Laurea]] in [[Psicologia]] ed un [[Dottorato]] in [[Neuroscienze]] presso l'[[Università di Montreal]]. Ha anche svolto [[Borse Post-Dottorato]] presso l'[[Università]] del [["Texas Medical School"]] ([[Houston]]) e presso l'[["Istituto Neurologico di Montreal"]] ([["MNI"]]), [["McGill University"]]. Il Dr. Beauregard è autore di oltre 100 pubblicazioni (articoli, saggi, capitoli di libri) nel campo delle [[Neuroscienze]], della [[Psicologia]] e della [[Psichiatria]]. E’ stato un precursore nell’utilizzare le [[neuroimmagini]] nelle [[neuroscienze]] per indagare le [[basi neurali]] del [[controllo volontario in relazione alle emozioni]]. In virtù della sua ricerca in [[neuroscienze della coscienza]], è stato selezionato (nel [[2000]]) dal [["World Media Net"]] come uno dei [["Cento Pionieri del 21° secolo"]]. Inoltre, la sua ricerca innovativa sulla [["neurobiologia delle esperienze spirituali"]] ha ricevuto copertura mediatica internazionale, e sul suo lavoro è stato prodotto un film-documentario ([["The Mystical Brain"]], [["Il cervello mistico"]], 2007). Il Dr. Beauregard è apparso in diversi programmi radio negli [[Stati Uniti]], [[Canada]], [[Europa]], [[Asia]] ed [[Australia]]. La sua ricerca è apparsa in TV ([[Discovery Channel]]) ed in molti [[giornali]] e [[riviste]] [[specializzati]], tra cui [[Nature]], [[Science]], [[The New Scientist]], [[Scientific American Mind]], e [[The Economist]]. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il [[Joel F. Lubar Award]] ([[International Society for Neuronal Regulation]], [[USA]]) e lo [[Spectrum Award]] ([[The Institutes for the Achievement of Human Potential]], [[USA]]). Essendo anche un Autore, il Dottor Beauregard ha pubblicato [["The Spiritual Brain"]] (Harper Collins, 2007) e [["Brain Wars"]] (Harper Collins, 2012). In questi libri, egli dimostra che la [[mente]] e la [[coscienza]] sono molto più che l'[[attività delle cellule nervose nel cervello]]. Nel 2013, il Dr. Beauregard ha partecipato ad un dialogo con il [[Dalai Lama]] per quanto riguarda la [[scienza della mente]] ([[Melbourne]], [[Australia]]). Ha inoltre partecipato a [["What the BLEEP: Now What!?"]], un [[sequel]] di [["What the Bleep Do We Know!?"]] Collabora attivamente all’articolazione del [[nuovo paradigma scientifico post-materialista]]. Co-autore del [["Manifesto per una scienza post-materialista"]], il Dr. Beauregard è anche l'Autore della [["Theory of Psychelementarity"]] ([["Teoria della Psicoelementarità"]]) ed uno dei [[Fondatori]] della [["Campaign for Open Science"]] ([["Campagna per la Scienza Aperta"]]).</ref>, con ennesimo caso di [[percezione veridica]] in [[OBE]] che si presume durante un [[EEG piatto monitorato]], anche se questo è il secondo caso di tempistiche non certe (http://www.amazon.com/Mario-Beauregard/e/B001IGOE2K).<ref>I [[ricercatori]] dell'[[Università]] di [[Montreal]], [[Dr.]] [[Mario Beauregard]], [[Evelyne Landry St-Pierre]], [[Gabrielle Rayburn]] e [[Philippe Demers]] hanno recentemente pubblicato una lettera al [[Direttore]] della prestigiosa [[rivista medica]] [["RESUSCITATION"]], riportando uno [[studio retrospettivo]] condotto all'[[Hôpital Sacré-Coeur]], un [[Istituto di Ricerca]] affiliato con l'[[Università]], di alcuni casi di [[arresto cardiocircolatorio ipotermico]] nel periodo [[2005-2011]].
Dei 70 casi, un totale di 33 pazienti ha risposto con questionari compilati e tre pazienti (9%) hanno riportato attività mentale conscia durante la procedura di [[ipotermia]].
Queste procedure sono simili alla famosa operazione in [["standstill"]] usata per [[Pam Reynolds Lowery]] nel [[1991]], con la conseguente profonda [[esperienza di premorte]] della [[Reynolds]] e [[verifica delle percezioni uditive e visive]], caso che è stato ampiamente analizzato e dibattuto.
Il [[Dr.]] [[Beauregard]] e [[Colleghi]] hanno recentemente segnalato un altro evento (avvenuto nel [[2008]]), di inspiegabili e verificabili percezioni durante l'[[anestesia]], riportate da una paziente durante un [[arresto cardiocircolatorio ipotermico]].
La 31-enne paziente ([[J.S.]]), sottoposta a correzione chirurgica di emergenza d'una [[dissezione aortica]], non poteva, ovviamente, vedere o parlare con i membri del "team" chirurgico, né le era possibile osservare le macchine dietro la testata del [[tavolo operatorio]], perché era in [[anestesia generale]] e con gli [[occhi chiusi da nastro adesivo]].
Dall'esperienza [[OBE]] avvenuta durante l'operazione, [[J.S.]] ha riportato sentimenti di pace e di gioia e dice di aver visto una luce brillante.
Poi ha riferito di aver notato un [[infermiere]] che passava gli strumenti chirurgici al [[cardiochirurgo]], ed ha descritto le [[macchine per l'anestesia]] ([[bombole]] [[rossa]] e [[blu]]), nonché l'[[anestesista]] ad esse addetto, e quelle per l'[[ecografia]], tutte situate dietro la sua testa.
[[Beauregard]] ed i suoi [[Colleghi]] hanno verificato che le sue descrizioni sono accurate, confermate anche dal [[chirurgo]] che ha operato su di lei.
I [[ricercatori]] avvertono che non può essere determinato con certezza se l'[[esperienza oggettiva]] riportata da [[J.S.]] si sia verificata proprio durante i [[15 minuti]] di [[arresto cardiocircolatorio]]: "...tuttavia, il caso di [[J.S.]] solleva una serie di domande imbarazzanti. Per questo motivo, ci auguriamo che possa stimolare ulteriormente la ricerca per quanto riguarda la possibilità di attività mentale cosciente durante l'arresto cardiocircolatorio".</ref><ref>http://iands.org/research/research-news/807-veridical-obe-perceptions-in-a-qstandstillq-operation.html</ref>
 
Il quinto caso è quello di [[Parnia]], appena riferito come risultato di punta dello Studio [[AWARE]].
 
A questo punto non ci sono più scuse: l’unica cosa che potrebbero dire i [[parapsicologi]] avversi all’idea della [[sopravvivenza]] è che il [[cervello morente o appena rianimato]] avrebbe attivato una [[precognizione]] nel primo caso od una [[retrocognizione]] nel secondo, per acquisire per [[percezione extrasensoriale]] ([[chiaroveggenza]]), tramite la [[drammatizzazione d’un sé fuori dal corpo]], le [[informazioni]] che avrebbero riguardato proprio la [[fase]] in cui il [[cervello]] era [[francamente inattivo]].
 
Quest’ipotesi, è da ammetterlo, appare così ridicola da non risultare neppure degna di replica; tuttavìa chi vi si volesse disperatamente attaccare, potrebbe pur farlo.
 
Occorrerebbe allora a questo punto affermare (come hanno fatto a suo tempo [[Blackmore]], [[Carr]], [[Rodin]], [[Siegel]]) che l’[[anossia]] e l’[[isolamento sensoriale]] costituiscano dei [[fattori eccitatori]] che predispongano ad [[allucinazioni]], e che questi [[effetti eccitatori]] si manifestino soprattutto nell’ambito del [[sistema limbico]] del [[cervello]], dove possono provocare delle [[piccole prese di contatto]] ([[micro-seizure]]) ([[Rodin]], 1984; [[Carr]], 1984), e che l’interessante sarebbe il notare che questo tipo di attività può non essere captata dalle rilevazioni delle [[onde cerebrali superficiali]] ([[EEG]]) e quindi può verificarsi in pazienti dichiarati [[clinicamente morti]] sulla base di tali [[rilevazioni]] (sempre secondo quanto riferito da [[John A. Palmer]], già [[Senior Research Associate]] presso l’[[Institute of Parapsychology of Durham]], [[North Carolina]], altrimenti detto [[Rhine Research Center]], al [[Congresso di San Marino]] del 1998).
 
Dunque l’esperienza avverrebbe non prima o dopo, ma durante l’[[inattività cerebrale]].
 
Questa teoria ha però tanto un importante punto debole, che una vera e propria confutazione.
 
L’importante punto debole, è che, in questo caso, le [[allucinazioni]] coinciderebbero con una [[percezione extrasensoriale]], e quindi con una [[chiaroveggenza]], in grado di portare [[riscontri ambientali veridici]] e quindi, a parte che il termine [[allucinazione]], che rappresenta invece una [[distorsione della realtà]], diviene improprio, risulta difficile pensare che si combinino assieme questi due fenomeni.
 
La confutazione consiste invece nel fatto che, dei cinque casi menzionati, tre (anche se due dei tre [[controversi]] sulle [[tempistiche]]) si sono svolti in [[Deep hypothermic circulatory arrest]], una tecnica che, oltre ad [[abbassare drasticamente la temperatura corporea]], fa [[defluire completamente il sangue dal cervello disirrorandolo]], ed a quel punto più nessuna [[attività sinaptica]] è possibile.
 
Qui in sostanza non si avrebbe solo una del tutto temporanea [[morte clinica]] da [[EEG piatto reversibile]] in conseguenza di un [[arresto cardiaco]], ma un [[cervello disirrorato]] per un tempo ben ragionevolmente più prolungato (i [[neurochirurghi]] che utilizzano questa [[tecnica operatoria]], sanno che possono contare su almeno 30 minuti circa di [[DHCA]] senza che il cervello del paziente, una volta riattivato, vada incontro ad alcuna significativa [[disfunzione neurologica]]).
 
Quindi la cosiddetta [[allucinazione veridica]] (in realtà, contraddizione in termini) durante un’[[attività elettrica piatta]] in questo caso [[può essere esclusa]], dal momento che [[non ci si può appellare]] ad una [[residua eccitazione del sistema limbico per anossia]] (dato quest’ultimo tra l’altro discutibile, visto che i recenti studi di [[Parnia]] hanno rilevato un paradossale [[incremento dell’ossigenazione cerebrale]] in quei frangenti, in una sorta di estremo tentativo di compensazione da parte dell’organismo) e [[desensorializzazione]] in un [[cervello totalmente disirrorato, anche per un tempo prolungato]], giacché in tal caso la [[totale assenza di sangue preclude qualunque attività sinaptica]], come del resto adeguatamente argomentato da [[Pim van Lommel]] stesso.
 
Ed i [[riscontri veridici]] non sono sempre avvenuti solo in una fase [[puramente iniziale]] o [[puramente finale]] del [[processo]], che forse, alla luce della teoria appena esposta, potrebbe ancora, pur se assai arduamente, giustificarli, rifacendosi di nuovo a qualche oscura e straordinaria [[facoltà cerebrale]].
 
Lo dimostra, fino a prova contraria, il caso, che resta granitico, del [[Dott]]. [[Allan Hamilton]] con la [["donna della gioielleria"]], [[Sarah Gideon]], come sopra visto (ed anche considerate le citate [[referenze]] di questo [[medico]]).
 
==Dalla teoria della sopravvivenza alla prova della sopravvivenza==
 
Ecco perché, sulla base di quest’[[assieme di informazioni]], si potrebbe arrivare ad affermare che una [[sostanziale prova]] della [[sopravvivenza]] d’un [[quid autocosciente]] alla [[morte fisica]] (almeno, nella fase immediatamente successiva alla [[morte fisica]] stessa) vi sarebbe già<ref>Proprio alla luce di tutto questo, non apparrebbe per nulla giustificata, l'affermazione della [[Cariglia]] "non stiamo cercando le '[[prove]] della [[sopravvivenza']], una [[contraddizione in termini]], giacché non v'è [[trascendente]] se non v'è [[fede]]", seppur risalente al [[2007]] ([[relazione]] [["La vittoria della vita nei fenomeni intorno alla morte"]], da [["Sopravvivere. Il velato destino della personalità."]], [[Atti dell'11° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2007), e neppure quella di [[Giorgio Cozzi]] "lo (...) spiritualismo può solo rispondere con la fede, non può certificare i fatti extra-corporei", ancor meno giustificata perché è del [[2013]] ([[relazione]] [["Ricerca parapsicologica ed esperienze medianiche: materia e spirito nell'improbabile possibile"]], da [["Dimensioni sconosciute"]], [[Atti del 17° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2013); e se lo stesso [[Cozzi]], nella [[medesima]] [[occasione]], aggiunge che "il [[ruolo]] della [[parapsicologia]], tra [[materia]] e [[spirito]], è [[trovare]] la [[via]] dell'[[integrazione]], [[rendere]] l'[[improbabile]] [[possibile]]", ebbene, pare proprio che vi stia [[riuscendo]]!
Lo stesso [[Dottor]] [[Mario Zampardi]], già [[medico]] [[specialista]] in [[psichiatria]], già [[Primario]] [[Ospedaliero]] e [[Capo]] [[Dipartimento]] [[Salute Mentale]] del [[Servizio Sanitario Nazionale]], attualmente [[libero professionista]], che pure ha sempre tentato di [[inquadrare]] gli [[stati anomali di coscienza]] entro [[modelli interpretativi]] [["scientifici"]] e [["razionali"]], è costretto a rilasciare queste dichiarazioni: "Durante queste [[condizioni cliniche]] [[estreme]], quando cioè il paziente si trova in una [[condizione]] [[clinica]] [[comatosa]] o [[simil-comatosa]], quando una gran parte della [[rete neuronale]] della [[neocorteccia]], per l'azione anche dei cosiddetti '[[falsi mediatori]]', si trova in uno [[stato]] [[funzionale]] di [[black-out]], ha senso parlare ancora di '[[coscienza]]'? Ha senso parlare ancora di '[[visione panoramica]]'? La maggior parte dei [[neuroscienziati]] ritiene che occorra una [[intera]] [[rete]] [[neuronale]] [[intatta]], perché si determini una [[funzione]] [[complessa]] come la [[coscienza]]: e, chiaramente, non è questo il caso quando si ha, forse, solo una [[rudimentale]] [[attività]] [[cerebrale]] nel [[tronco encefalico]] [[profondo]]. Questo tipo di [[attività]], ammesso che effettivamente possa esservi, non corrisponde a quella che riteniamo essere [[necessaria]] per avere quella [[funzione]] [[complessa]] che è la [[coscienza]]. Quindi, dal [[complesso]] dei [[dati]] riportati dalla [[letteratura]] [[specialistica]], a tutt'oggi abbiamo una situazione caratterizzata da un lato da un [[cervello]] [[fisiologicamente]] [[non funzionante]] per quanto attiene alle [[funzioni]] [[mentali]] [[superiori]], [[privo]] di [[coscienza]] e, dall'altro, dei [[pazienti]] che [[affermano]] di [[essere]] [[stati]] [[coscienti]] e [[lucidi]] per tutta la [[durata]] dell'[[intervento]] e di avere [[partecipato]] [[emotivamente]], in una sorta di [[rivisitazione]] [[mnemonica]], ai propri [[trascorsi]] [[vissuti]] [[esistenziali]]. Ma di che cosa effettivamente si tratta? Come spiegare questi [[casi]] con i noti [[paradigmi]] [[scientifici]]? Un [[paradigma]] è un'[[acquisizione]] [[teorico-concettuale]] che sta alla base della [[normale]] [[ricerca]] [[scientifica]], [[polarizza]] e [[guida]] stabilmente l'[[attività]] dei [[ricercatori]] nell'[[ambito]] di una [[specifica]] [[disciplina]]. E' una sorta di '[[super-teoria]]', una [[formulazione]] di portata abbastanza ampia da [[influenzare]] l'[[organizzazione]] della maggioranza o di tutti i principali [[fenomeni]] conosciuti nel suo [[campo]]. Un [[paradigma]] diviene una [[struttura]] [[implicita]] per la maggioranza degli [[scienziati]] che lavorano nel proprio [[ambito]]. Pertanto, gli [[aderenti]] ad un [[paradigma]] non pensano mai seriamente di metterlo in dubbio. D'altra parte, definendo implicitamente alcune [[linee]] di [[ricerca]] come [[futili]] o [[prive di senso]], un [[paradigma]] funge da '[[paraocchi]]'. [[Thomas Kuhn]], nel suo saggio '[[La struttura delle rivoluzioni scientifiche]]', ha discusso questa [[funzione]] di [[paraocchi]] come un [[fattore]] [[principale]] nella [[mancanza]] di [[comunicazioni]] [[efficaci]] durante gli [[scontri]] tra [[paradigmi]]. Quando [[dati]] che non hanno senso nei [[termini]] del [[paradigma]] sono portati all'attenzione del [[consesso]] [[scientifico]], il risultato normale non è una [[rivalutazione]] del [[paradigma]], ma un [[rifiuto]] o una [[errata]] [[percezione]] dei [[dati]]. Sono stati, ad esempio, registrati [[casi clinici]] in cui, quando il [[cervello]] è notevolmente [[compromesso]], i [[soggetti]] pensano, d'un tratto, in modo più chiaro. Si è trattato di casi, eccezionali, di persone con [[demenza]] [[irreversibile]] o [[gravi]] [[malattie]] [[mentali]], che, alcuni istanti prima di morire, hanno acquistato una [[perfetta]] [[lucidità]] [[mentale]], riconoscendo i membri della loro famiglia, hanno acquistato un eloquio coerente cessando di essere vittime di [[illusioni]] e, dopo di ciò, sono morte. Che tipo di [[processo]] [[mentale]], in questi [[casi]], è quello che ci si presenta? Non abbiamo, al momento, alcuna [[spiegazione]] [[scientifica]], per questi [[fatti]]. Ci si domanda: se, nei casi definiti di [[NDE]], arriviamo al punto, sul [[piano]] [[clinico-funzionale]], di aver poche [[cellule]] connesse tra loro, poche [[circuitazioni]] [[neuronali]] ancora [[efficienti]], ha senso affermare che queste poche cellule abbiano [[coscienza]]? Io credo di no. La [[fenomenologia]] [[NDE]], globalmente considerata, sembrerebbe più comodamente [[adattarsi]] a [[schemi]] [[teorico-concettuali]] che non assumano che la [[coscienza]] è solamente una [[funzione]] del [[cervello]]. I vari tentativi di fare rientrare questi [[fenomeni]] nell'ambito del nostro [[inquadramento]] [[scientifico]] [[dominante]] si sono rivelati, fino ad ora, [[estremamente]] [[inadeguati]] e sembrano principalmente [[ignorare]] gli [[aspetti]] [[principali]] di questa [[fenomenologia]], la cui possibile [[realtà]] [[globale]] viene [[negata]] [[a priori]]. Gli [[studi]] [[seri]] sembrerebbero suggerire che la [[coscienza]] potrebbe, in [[particolari]] [[situazioni-limite]], essere [[riguardata]] come qualcosa di diverso, da un [[prodotto]] del [[cervello]]. Si tratta - è bene ricordarlo - di una [[concezione]] [[estremamente]] [[impopolare]] negli [[ambienti]] [[scientifici]] ma, al tempo stesso, abbiamo [[sufficienti]] [[indizi]] [[scientifici]] da poter concedere all'[[idea]] una [[seria]] [[considerazione]] e [[approfondirne]] la [[ricerca]]. [[John Eccles]] ([[Nobel]] per i suoi [[studi]] sulla [[funzionalità]] [[sinaptica]]) ha ipotizzato, come è noto, una [[ipotesi]] [[dualistica-interazionista]] della [[mente]], con un '[[campo mentale]]' di [[natura]] '[[granulare]]' [[composto]] da [[psiconi]], dove lo [[psicone]] è [[definito]] come una [[unità]] di [[esperienza]] [[sensoriale]] (un [[bit]] di [[informazione]]) e non come una [[struttura]] che dà luogo ad una [[esperienza]]. L'[[intenzione]] [[mentale]], nelle [[interazioni]] [[neuroniche]], potrebbe [[agire]] a [[livello]] di una [[singola]] [[vescicola]] della '[[griglia]] [[pre-sinaptica]]', come un [[campo]] di [[probabilità]] [[quantistica]], [[influenzando]] la stessa [[attività]] [[corticale]]. L'[[intero]] [[campo]] [[generale]] delle [[esperienze]] [[coscienti]] sarebbe anche esso [[granulare]], e potrebbe quindi essere chiamato in causa per una [[spiegazione]] [[onnicomprensiva]] della [[fenomenica]] [[NDE]]. Ovviamente siamo ancora in [[fase]] del tutto [[iniziale]] di [[ipotesi]] che [[richiederanno]], in un [[prossimo]] [[futuro]], un [[immenso]] [[spettro]] di [[studi]] [[sperimentali]] e [[concettuali]]." ([[Relazione]] [["La visione panoramica nell'NDE al vaglio della psichiatria"]], da [["Segreti percorsi dell'essere"]], [[Atti dell'14° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2010)
Una considerazione molto triste correlata a quando constatato da [[Mario Zampardi]] la fa [[Patrizio Tressoldi]] ([[Ricercatore]] presso il [[Dipartimento]] di [[Psicologia Generale]] dell'[[Università]] di [[Padova]], [[Autore]] di numerose [[pubblicazioni]] [[scientifiche]], [[Direttore]] d'uno [[studio]] sulla [[fenomenologia]] e [[fisiologia]] dell'[[intuizione]] di [[eventi]] apparentemente [[casuali]], [[Autore]] con [[Massimo Biondi]] del volume [["La Parapsicologia"]], edito da Il Mulino, Bologna, 2007): "Quando si mettono in discussione [[paradigmi]] [[consolidati]] (...) la difficoltà per accedere a [[fondi di ricerca]] e, successivamente, per vincere le resistenze dei colleghi alla [[divulgazione]] dei [[dati di ricerca]], aumenta enormemente, complicando eventuali [[progetti di carriera]]." ([[Relazione]] [["Mente estesa: il contributo della ricerca scientifica"]], da [["Alle frontiere della coscienza"]], [[Atti dell'15° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2011)
E non si può in questo caso non ritornare alle parole, pur già menzionate, di Enrico Facco (per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[8]]): "I [[dogmi]], i [[pregiudizi]] e le [[credenze]] sono un [[prodotto]] della [[coscienza]] [[ordinaria]] [[corroborato]] dal [[potere]]; questo non vale solo per la [[religione]] ma per tutte le [[attività]] [[umane]], dalla [[politica]] alla [[gestione]] della [[scienza]] e delle sue [[conoscenze]]." ([[Relazione]] [["Esperienze di pre-morte: una realtà fra scienza e pregiudizio"]], in [["Alle frontiere della coscienza"]], [[Atti del 15° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2011)
Dunque, [[prova]] [[sostanziale]] [[acquisita]], sì; anche se, comunque, sarebbe [[auspicabile]] non fermarsi soltanto a quella [[prova]] che verrebbe fornita dai [[fenomeni]] di [[punta]] dell'[[NDE]], ma, bensì, supportarla con altri [[studi]] egualmente suggeritivi del medesimo [[esito]], come i [[segni di nascita]], rilevati prima da [[Ian Stevenson]] e poi da altri [[ricercatori]] [[indipendenti]], sul corpo di bambini impersonificanti [[personalità precedenti]] defunte, [[segni di nascita]] questi ([[voglie]], [[malformazioni]], etc.) [[corrispondenti]] ai [[segni di morte]] di quelle stesse [[personalità precedenti]] impersonificate dai bambini attuali (per quanto costoro possano fornire informazioni non del tutto esatte sulla [[personalità precedente]], il che potrebbe essere dovuto ad una [[contaminazione]] del [[corpo causale]], l'[[elemento]] del [[complesso animico]] più [[sottile]] e che tiene [[memoria]] delle [[varie]] [[incarnazioni]], una volta per l'appunto avvenuta una nuova [[incarnazione]] in un nuovo [[complesso]] [[cerebrale]]. [[Stevenson]] comunque ha preferito chiamare questo [[vettore]] che trasporta non solo le [[informazioni]], ma la [[personalità]] stessa da un [[individuo]] [[deceduto]] ad uno [[nascente]], lo [[psicoforo]]). Ed anche tenendo presente, beninteso, quel che afferma lo [[psichiatra]] e [[parapsicologo]] [[Giovanni Iannuzzo]], e cioè che "in campo scientifico il concetto di 'prova' indubitabile non esiste, o perlomeno è una astrazione o, ancora, è suscettibile di aggiustamenti continui", e che "la conoscenza scientifica può non essere definitiva e soprattutto il fatto che una prova non esista in modo inoppugnabile non significa che non possa esistere un 'corpus di evidenze sufficienti' a consentire un atteggiamento di ragionevole convinzione dell'esistenza di un fenomeno o di una classe di fenomeni" ([[Relazione]] [["Quale destino individuale oltre la soglia della vita?"]], da [["Sopravvivere. Il velato destino della personalità."]], [[Atti dell'11° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2007).</ref>, ed ecco perché si può notare come sia abbastanza scandaloso, che questi libri trattanti dei [[casi di punta]] non siano ancora disponibili nella nostra lingua, per portare il dibattito al debito punto di conoscenza, cioè per impostare un confronto culturale e scientifico di prim’ordine sul tema, nella nostra società (nella speranza che, magari, ci si attivi anche a casa nostra, per sostenere la sperimentazione [[AWARE]] di [[Sam Parnia]]).
 
A questi aggiungiamo dunque il già più volte citato [[“The Handbook of Near-Death Experiences: Thirty Years of Investigation”]] ([[“Il manuale delle NDE: trent'anni di investigazioni”]]) di [[Janice Miner Holden]], [[Bruce Greyson]] e [[Debbie James]], dove c’è il fondamentale saggio della [[Holden]] [[“Veridical perception in near-death experiences”]], più di 100 [[riscontri veridici in OBE da NDE]] (http://www.amazon.it/The-Handbook-Near-Death-Experiences-Investigation/dp/0313358648), ed anche altri due testi fondamentali come [[“Irreducible Mind: Toward a Psychology for the 21st Century”]] ([[“Mente irriducibile: Verso una psicologia per il 21° secolo”]]) di [[Edward Kelly]] ed [[Emily Williams Kelly]], [[Adam Crabtree]], [[Alan Gauld]], [[Michael Grosso]] (http://www.amazon.it/Irreducible-Mind-Toward-Psychology-Century/dp/1442202068), e [[“The End of Materialism”]] ([[“La fine del materialismo”]]) di [[Charles Tart]] (http://www.amazon.com/The-End-Materialism-Evidence-Paranormal/dp/1572246456).
 
Non è difficile comprendere che la messa a disposizione in italiano di questi testi dovrebbe costituire davvero una priorità, per quello che è probabilmente il tema di confine più importante di tutti, per una sostanziale [[prova]], quantomeno [[altamente indiziaria]], della [[spiritualità ad indirizzo scientifico]], e per colmare, dunque, le gravi lacune che la [[letteratura scientifica italiana]] presenta sull’argomento.
 
Non resta che augurarsi che le [[Case Editrici]] interessate a questi temi recepiscano il messaggio.
 
==NDE di personaggi noti==
 
*[[Carl Gustav Jung]]<ref>"Ricordi, sogni, riflessioni" cap. X, BUR Saggi, Ed.2007 </ref>
*[[Eben Alexander]]<ref>[http://www.corriere.it/salute/neuroscienze/12_ottobre_10/neurochirurgo-aldila-meningite_4975a086-12d8-11e2-9375-5d5e6dfabc1a.shtml «L'aldilà esiste»: parola di neurochirurgo - Corriere.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
*[[Elizabeth Taylor]]<ref name=autogenerato2>[http://www.near-death.com/famous.html Da www.near-death.com]</ref>
*[[Sharon Stone]]<ref name=autogenerato2 />
*[[Peter Sellers]]<ref name=autogenerato2 />
*[[George Lucas]]<ref name=autogenerato2 />
*[[Burt Reynolds]]<ref name=autogenerato2 />
*[[Jane Seymour]]<ref>[http://www.friendsofjane.com/aaj_neardeath.html Dal sito ufficiale]</ref>
*[[Donald Sutherland]]<ref>[http://www.imdb.com/name/nm0000661/bio Da Internet Movie Database]</ref>
*[[Larry Hagman]]<ref>[http://www.near-death.com/experiences/triggers04.html Da www.near-death.com]</ref>
*[[Cino Tortorella]]<ref>[http://www.liberoquotidiano.it/blog/997114/-Mago-Zurli-e-morto-da.html Da LiberoQuotidiano.it]</ref>
*[[Umberto Scapagnini]]<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/interni/ora-posso-dirlo-certezza-mia-caterina-resuscitata-1008059.html Antonio Socci su il Giornale]</ref>
*[[Pam Reynolds]]<ref>[http://www.near-death.com/experiences/evidence01.html Da www.near-death.com]</ref>
 
==Esperienza di Jung==
 
Una tra le più famose esperienze di questo tipo è certamente quella occorsa al medico psichiatra e pioniere della [[psicoanalisi]] [[Carl Gustav Jung]], che descrive la propria esperienza di premorte nel suo testo autobiografico [[''Ricordi, sogni e riflessioni'']], pubblicato solo nel [[1961]].
Ad essa, come già accennato, è espressamente [[dedicato]] il [[capitolo 10]] intitolato [["Visioni"]], ed in parte anche il [[successivo]] [[capitolo 11]], intitolato [["La vita dopo la morte"]]; nel [[1944]], infatti, un [[incidente]], una [[frattura]] ed un successivo [[infarto]] lo avevano portato in [[coma]].
E' il [[caso]] di [[riferire]] questa [[singolare]] ed [[importante]] [[esperienza]] per [[intero]]: «Al princìpio del 1944 mi fratturai una gamba, ed a questa disavventura seguì un infarto miocardico. In stato d'incoscienza, ebbi deliri e visioni che dovettero cominciare quand'ero in pericolo di morte, e mi curavano con ossigeno ed iniezioni di canfora. Le immagini che vedevo erano così tremende, che io stesso ne dedussi che dovevo essere sul punto di morire. In seguito, l'infermiera mi disse: 'Pareva che intorno a lei vi fosse un'aureola luminosa!'. Era un fenomeno che aveva già osservato in altri moribondi, aggiunse. Io ero ormai giunto al limite, e non sapevo se ero in uno stato di sogno o di estasi. Ad ogni modo, cominciarono ad accadere cose molto strane.
Mi pareva di essere sospeso in alto nello spazio, e sotto di me, lontano, vedevo il globo terrestre, avvolto in una splendida luce azzurrina, e distinguevo i continenti e l'azzurro scuro del mare. Proprio ai miei piedi c'era Ceylon, e dinanzi a me, a distanza, l'India. La mia visuale non comprendeva tutta la Terra, ma la sua forma sferica era chiaramente visibile, ed i suoi contorni splendevano d'un bagliore argenteo, in quella meravigliosa luce azzurra. In molti punti il globo sembrava colorato o macchiato di verde scuro, come argento ossidato. Sulla sinistra, in fondo, v'era una vasta distesa, il deserto giallo rossastro dell'Arabia: come se l'argento della terra in quel punto avesse preso una sfumatura in oro rossiccio. Poi seguiva il Mar Rosso, e lontano - come a sinistra in alto su una carta - potevo scorgere anche un lembo del Mediterraneo, oggetto particolare della mia attenzione. Tutto il resto appariva indistinto. Vedevo anche i nevai dell'Himalaya coperti di neve, ma in quella direzione v'era nebbia, o nuvole. Non guardai per nulla verso destra. Sapevo di essere sul punto di lasciare la Terra.
Più tardi mi informai sull'altezza a cui si dovrebbe stare nello spazio per avere una vista così ampia: circa 1500 chilometri! La vista della Terra da tale altezza era la cosa più meravigliosa che avessi mai visto.
(Nota: nel 1944 ancora nessuno era stato in orbita spaziale, e quindi Jung non poteva sapere che la Terra si presenta effettivamente in tal modo a chi la dovesse contemplare dallo spazio, nozione acquisìta solo svariati anni dopo, con le prime cosiddette missioni spaziali!)
Dopo averla contemplata un po', mi rigiravo. Prima mi trovavo quasi con le spalle rivolte all'Oceano Indiano e la faccia rivolta al nord; poi mi sembrava di girarmi verso il sud e che qualcosa di nuovo entrasse a far parte del mio campo visivo. Vedevo, a breve distanza, nello spazio, un enorme blocco di pietra, come un meteorite, grande all'incirca come la mia casa, od anche di più. Era sospeso nello spazio cosmico, ed io pure fluttuavo per il cosmo.
Avevo visto pietre simili sulla costa del Golfo del Bengala. Sono blocchi di granito, di colore grigio bruno, in cui talvolta viene scavato un tempio. Anche la mia pietra era un gigantesco blocco scuro di quel genere. Un ingresso conduceva ad un piccolo atrio. A destra dell'ingresso un indù nero sedeva, con indosso una veste bianca, nella posizione del loto, su uno sgabello di pietra in stato di completa distensione. Così mi attendeva, in silenzio. Due gradini portavano a quell'atrio, dentro il quale, a sinistra, era la porta del tempio. Innumerevoli minuscole nicchie, ciascuna con una cavità a forma di sottocoppa riempita d'olio di cocco e con piccoli lucignoli accesi, circondavano la porta, con una ghirlanda di fiammelle luminose. Avevo effettivamente visto una cosa del genere quando visitai il tempio del Santo Dente, a Kandy, nell'isola di Ceylon: anche lì la porta era incorniciata da diverse file di lampade ad olio accese.
Quando mi avvicinai ai gradini che portavano all'entrata, accadde una cosa strana: ebbi la sensazione che tutto il passato mi fosse all'improvviso tolto violentemente. Tutto ciò che mi proponevo, o che avevo desiderato, o pensato, tutta la fantasmagorìa dell'esistenza terrena, svanì, o mi fu sottratto: un processo estremamente doloroso. Nondimeno, qualcosa rimase: era come se, adesso, avessi con me tutto ciò che avevo vissuto e fatto, tutto ciò che mi era accaduto intorno. Potrei anche dire: era tutto con me e ''io ero'' tutto ciò. Consistevo di tutte quelle cose, per così dire; consistevo della mia storia personale, ed avvertivo con sicurezza: questo è ciò che sono. 'Sono questo fascio di cose che sono state e che si sono compiute.' Quest'esperienza mi dava la sensazione d'un'estrema miseria, e, al tempo sesso, di grande appagamento. Non v'era più nulla che volessi o desiderassi. Esistevo, per così dire, oggettivamente; ero ciò che ero stato e che avevo vissuto. Dapprima certamente prevalse il senso dell'annientamento, di essere stato spogliato, saccheggiato; ma poi tutto ciò perse importanza. Ogni cosa parve passato, rimase ''fait accompli'', senza più alcun legame con ciò che era stato. Non sussisteva più il rimpianto che qualcosa fosse scomparsa o fosse stata sottratta. Al contrario, possedevo tutto ciò che ero, e solo questo.
Una cosa ancora occupava la mia mente: mentre mi avvicinavo al tempio, avevo la certezza di essere sul punto d'entrare in una stanza illuminata e di incontrarvi tutte quelle persone alle quali in realtà appartengo. Là finalmente avrei capito - anche questo era certezza - da quale nesso storico dipendessero il mio io e la mia vita, ed avrei conosciuto ciò che era stato prima di me, il perché della mia venuta al mondo, e verso che cosa dovesse continuare a fluire la mia vita. Così come l'avevo vissuta, la mia vita mi era sempre parsa come una storia senza princìpio e senza fine; avevo sempre avuto la sensazione d'essere un frammento della storia, un brano del quale mancassero le pagine precedenti e seguenti. La mia vita pareva essere tagliata con le forbici da una lunga catena d'eventi, e molte domande erano rimaste senza risposta. Perché era stato quello il cammino della mia vita? Perché quelle le premesse? E che cosa avevo saputo trarne? Che cosa ne sarebbe seguìto? A tutti questi interrogativi - me ne sentivo sicuro - avrei avuto risposta non appena fossi entrato nel tempio di pietra. Là avrei appreso perché tutto era stato così e non diversamente, ed avrei incontrato uomini che avrebbero saputo rispondere alle mie domande sul prima e sul poi.
Mentre così meditavo, accadde qualcosa che richiamò la mia attenzione. Dal basso, dalla direzione dell'Europa, fluiva verso l'alto un'immagine. Era il mio medico o piuttosto la sua immagine, incorniciato da una catena d'oro, o da un'aurea ghirlanda d'alloro. Subito mi dissi: 'Ah, ah, questo è il mio medico, naturalmente, quello che mi ha curato. Ma adesso sta venendo nella sua forma originaria, come un ''basileus'' di Coo (''Basileus'', re. Coo era famosa nell'antichità per il suo tempio di Esculapio, ed era il luogo di nascita di Ippocrate - V secolo a.C. -). Nella vita egli era un ''avatar'' di questo ''basileus'', la temporanea incarnazione della forma originaria, che esiste da tempi immemorabili. Ora egli appare nella sua forma originaria'.
Probabilmente anch'io ero nella mia figura originaria; e sebbene, naturalmente, non potessi accertarmene, ne ero ugualmente sicuro. Quando quell'immagine mi fu innanzi, ebbe luogo tra noi un muto scambio di pensieri. Il mio medico era stato delegato dalla Terra a consegnarmi un messaggio, a dirmi che v'era una protesta contro la mia decisione di lasciare la Terra, e dovevo ritornare. Non appena ebbi sentito queste parole, la visione finì.
Ero profondamente deluso, perché ora tutto sembrava essere avvenuto invano. Il penoso processo di 'sfondamento' era accaduto inutilmente, e non mi si permetteva di entrare nel tempio, per unirmi a coloro che mi appartenevano.
In realtà dovevano passare ancora ben tre settimane, prima che mi risolvessi veramente a vivere di nuovo. Non potevo mangiare, perché qualsiasi cibo mi nauseava. La vista della città e dei monti dal mio letto mi pareva una cortina dipinta con dei buchi scuri, od un foglio di giornale strappato pieno di fotografie senza significato. Deluso, pensavo: ' Ora devo tornare un'altra volta al 'sistema delle cassettine'! ' Mi pareva, infatti, che, dietro l'orizzonte del cosmo, fosse stato costruito artificiosamente un mondo tridimensionale, in cui ognuno stesse per conto suo dentro una piccola cassetta. Ed ora bisognava che, di nuovo, mi convincessi che questo era importante! La vita ed il mondo intero mi apparivano come una prigione, e mi irritava oltre misura di dover ancora trovare tutto ciò perfettamente normale. Ero stato così contento di disfarmi di tutto, ed ora era di nuovo come se io - e così tutti gli altri uomini - fossi sospeso ad un filo, dentro una cassetta. Quando mi libravo nello spazio, ero senza peso, e non v'era nulla che mi tormentasse: ora tutto ciò doveva appartenere al passato!
Provavo un senso di ribellione di fronte al mio medico, perché mi aveva riportato alla vita. D'altra parte, ero anche preoccupato per lui. ' La sua vita è in pericolo, per amor del cielo! Mi è apparso nella sua forma originaria! Se qualcuno si presenta in questa forma, significa che sta per morire, perché già appartiene 'alla compagnia dei più'! ' Improvvisamente, mi assalì il terrificante pensiero che il medico dovesse morire al mio posto. Feci del mio meglio per parlargliene, ma non mi capiva. Allora mi irritai con lui. 'Perché si comporta sempre come se non sapesse che è un ''basileus'' di Coo? E che ha già assunto la sua forma originaria? Vuol farmi credere che non lo sa?' Tutto ciò mi urtava. Mia moglie disapprovava che lo trattassi così poco amichevolmente. Aveva ragione; ma non potevo perdonargli l'ostinazione con cui si rifiutava di parlare di ciò che avevo sperimentato assieme a lui nella mia visione. 'Per Dio! Dovrebbe stare attento, non può essere così sconsiderato! Vorrei dirgli in faccia qualcosa per se stesso!' Ero fermamente convinto che la sua vita fosse in pericolo.
Infatti fui il suo ultimo paziente. Il 4 aprile del 1944 (ricordo ancora la data esatta) mi fu consentìto di star seduto sull'orlo del mio letto per la prima volta dal princìpio della mia malattia: nello stesso giorno, il medico si mise a letto, e non si alzò più. Sentii dire che aveva degli attacchi intermittenti di febbre, e poco dopo morì di setticemia. Era un bravo medico: v'era in lui qualcosa di geniale. Altrimenti non mi sarebbe apparso come il re di Coo.
In quelle settimane vissi con uno strano ritmo. Di giorno ero per lo più depresso. Mi sentivo debole ed avvilito, e difficilmente osavo muovermi. Amareggiato, pensavo: 'Ora devo ritornare in questo mondo grigo'. Verso sera mi addormentavo, ed il sonno durava fino a mezzanotte circa. Poi tornavo in me, e stavo sveglio per quasi un'ora, ma in una condizione d'animo decisamente mutata. Era come se fossi in estasi, od in un stato d'estrema beatitudine. Mi sentivo come sospeso nello spazio, come se stessi al sicuro nel grembo dell'Universo, in un vuoto smisurato, ma colmo d'un intenso sentimento di felicità. Pensavo: ' Questa è la beatitudine eterna, non la si può descrivere, è troppo meravigliosa! '.
Ogni cosa intorno a me sembrava incantata. A quell'ora della notte l'infermiera mi portava del cibo che aveva riscaldato, poiché solo allora potevo prendere qualcosa, e mangiavo con appetito. Per un po' mi parve che fosse una vecchia ebrea, più vecchia di quel che non fosse realmente, e che mi stesse preparando dei piatti rituali, ''kasher''. Quando la guardavo, sembrava che la sua testa fosse circonfusa da un alone azzurro. Io stesso, così mi pareva, ero nel ''Pardes rimmonim'', il giardino dei melograni (nota: ''Pardes rimmonim'' è il titolo d'un vecchio trattato cabbalistico di Mosè Cordovero del secolo XVI. Secondo la dottrina cabbalistica, Malchuth e Tifereth sono due delle dieci sfere di manifestazioni divine, nelle quali Dio si rivela emergendo dall'oscurità. Rappresentano il princìpio maschile e quello femminile della divinità), ed avevano luogo le nozze di Tifereth e Malcuth. Oppure ero come il Rabbi Simon ben Jochai, del quale si stavano celebrando le nozze nella vita ultraterrena. Erano le nozze mistiche, così come appaiono nelle rappresentazioni della tradizione cabbalistica. Non so dirvi quanto fosse meraviglioso. Potevo solo continuare a pensare: ' Ecco ora il giardino dei melograni! Ecco, dunque, le nozze di Malchuth e Tifereth! '. Non so esattamente che parte vi avessi. Alla fine era me stesso: io ero lo sposalizio! E la mia beatitudine era quella d'un matrimonio benedetto.
Un po' per volta il giardino svaniva, e la mia visione mutava. Seguivano le 'nozze dell'Agnello', in Gerusalemme parata a festa. Non posso descrivere i dettagli: erano ineffabili momenti di gioia, c'erano angeli e luce, io stesso ero lo 'sposalizio dell'Agnello'.
Anche questa immagine svaniva, e se ne presentava un'altra, l'ultima visione. Risalivo un'ampia vallata, fin dove essa finiva e cominciava una serie di dolci colline. L'estremità della valle era costituìta da un anfiteatro classico, splendidamente disposto nel verde scenario. Là, in quel teatro, si celebrava lo ''hierosgamos''. Venivano sulla scena danzatori e danzatrici, e su d'un talamo coperto di fiori il Padre Zeus ed Hera consumavano le nozze mistiche, così com'è descritto nel'''Iliade''.
Tutte queste esperienze sono meravigliose. Vagavo una notte dopo l'altra in uno stato di purissima beatitudine, 'circondato da immagini di tutta la Creazione' (Faust, parte II). Poi, gradualmente, i vari motivi si mescolavano ed impallidivano. Di solito le visioni duravano per circa un'ora; poi mi addormentavo di nuovo. Avvicinandosi la mattina, pensavo: ora ricomincia ancora il grigio mattino, ora ritorna il grigio mondo col suo sistema di celle! Che idiozia, quale odiosa sciocchezza! Quegli stati interiori erano così prodigiosamente belli che, al confronto, questo mondo appariva proprio ridicolo. Ma, a misura che ritornavo alla vita, quelle visioni si andavano sbiadendo, ed appena a tre settimane di distanza dalla prima, cessarono del tutto.
E' impossibile farsi un'idea della bellezza e dell'intensità dei sentimenti durante quelle visioni. Furono la cosa più tremenda che io abbia mai provato. E quale contrasto il giorno! Ero tormentato e con i nervi a fior di pelle, tutto m'irritava, tutto era troppo materiale, crudo, rozzo, limitato, sia nello spazio sia nello spirito. Era una sorta di prigione, fatta per scopi ignoti, che aveva una specie di potere ipnotico, che costringeva a credere che essa fosse la realtà, nonostante se ne fosse conosciuta con evidenza la sua nullità. Sebbene in seguito abbia ritrovato la mia fede in questo mondo, pure, da allora in poi non mi sono mai liberato completamente dall'impressione che questa vita sia solo un frammento dell'esistenza, che si svolge in un Universo tridimensionale, disposto a tale scopo.
V'è anche qualche altra cosa che ricordo distintamente. Al princìpio, quando avevo la visione del giardino dei melograni, chiesi all'infermiera di perdonarmi qualora avesse a ricevere danno. C'era nella stanza una tale santità - così dissi - che avrebbe potuto nuocerle. Naturalmente, ella non mi capì. Per me, la presenza della santità era una atmosfera magica, ma temevo che non fosse sopportabile per gli altri. Capii, allora, perché si parla di 'odore di santità', di 'dolce profumo' dello Spirito Santo che riempie uno spazio. Ecco cos'era. Nella stanza v'era un ''pneuma'' d'un'ineffabile santità, la cui manifestazione era il ''Mysterium Coniunctionis''.
Non avrei mai pensato, che si potesse provare un'esperienza del genere, e che fosse possibile una beatitudine duratura.
Le mie visioni e le mie esperienze erano effettivamente reali, nulla era soltanto sentito, soggettivo, anzi possedevano tutti i caratteri dell'assoluta oggettività.
Rifuggiamo dalla parola 'eterno', ma posso descrivere la mia esperienza solo come beatitudine d'una condizione non-temporale nella quale presente, passato e futuro siano una cosa sola. Tutto ciò che avviene nel tempo v'era compreso in un tutto obiettivo, nulla più era distribuito nel tempo o poteva essere misurato con concetti temporali. Tale esperienza potrebbe, semmai, esser definita come una certa condizione del sentimento, che non si può, però, immaginare. Come posso immaginare d'essere contemporaneamente così come ier l'altro, oggi e dopodomani? Qualcosa non sarebbe ancora cominciato, altro sarebbe chiarissimo presente, ed altro ancora sarebbe già terminato: eppure tutto sarebbe una cosa sola! La sola cosa che il sentimento potrebbe cogliere sarebbe una somma, un tutto iridescente, contenente allo stesso tempo l'attesa d'un cominciamento, sorpresa per ciò che accade al momento, e soddisfazione o delusione per ciò che è accaduto. Un tutto indescrivibile, una trama della quale si è parte: eppure, siamo in grado di percepire il tutto con assoluta obiettività. (...) Dopo la malattia cominciò per me un fruttuoso periodo di lavoro: molte delle mie opere principali furono scritte solo allora. La conoscenza, o l'intuizione, che avevo avuto della fine di tutte le cose, mi diede il coraggio d'intraprendere nuove formulazioni. Non tentai più di manifestare la mia opinione personale, ma mi abbandonai al flusso dei miei pensieri. Così mi si presentarono, l'uno dopo l'altro, vari problemi, e un po' per volta presero forma.
Ma dalla malattia derivo anche un'altra cosa: potrei chiamarla un dir di 'sì' all'esistenza; un 'sì' incondizionato a ciò che è, senza proteste soggettive; l'accettazione delle condizioni dell'esistenza così come le vedo e le intendo; l'accettazione della mia stessa essenza, proprio come essa è. Al principio della malattia avevo la sensazione che vi fosse un errore nel mio atteggiamento, e che perciò in certo qual modo fossi responsabile io stesso, dell'infelicità. Ma quando uno sceglie la via dell'individuazione, quando si vive la propria vita, si devono mettere anche gli errori, nel conto: la vita non sarebbe completa, senza di essi. Non v'è garanzìa - neanche per un solo momento - che non cadremo nell'errore, o non ci imbatteremo in un pericolo mortale. Possiamo credere che vi sia una strada sicura, ma questa potrebbe essere la via dei morti. Allora non avviene più nulla, o, in ogni caso, non avviene ciò che è giusto. Chiunque prende la strada sicura, è come se fosse morto.
Fu solo dopo la malattia, che capii quanto sia importante dir di sì al proprio destino. In tal modo forgiamo un io che non si spezza quando accadono cose incomprensibili; un io che regge, che sopporta la verità, e che è capace di far fronte al mondo ed al destino. Allora, fare esperienza della disfatta è anche fare esperienza della vittoria. Nulla è turbato - sia dentro che fuori -, perché la propria continuità ha resistito alla corrente della vita e del tempo. Ma ciò può avvenire solo quando si rinuncia ad intromettersi con aria inquisitìva nell'opera del destino.
Mi sono anche reso conto che si devono accettare i pensieri che ci vengono spontaneamente come una realtà effettiva, al di là d'ogni apprezzamento. Naturalmente, le categorie di vero e falso saranno sempre presenti, ma in secondo piano, senza essere vincolanti, poiché la presenza di pensieri è assai più importante della nostra valutazione soggettiva; i giudizi però, in quanto sono anch'essi pensieri, non devono essere repressi: fanno parte della manifestazione della totalità. (...) Ciò che ho da dire sull'aldilà e sulla vita dopo la morte consiste interamente di ricordi, di immagini nelle quali ho vissuto, e di pensieri che mi hanno travagliato. Questi ricordi, in un certo modo, sono anche a fondamento delle mie opere; poiché queste non sono altro, in fondo, che tentativi sempre ripetuti di dare una risposta al problema della correlazione tra l''al-di-qua' e l''aldilà'. Ma io non ho mai scritto ''expressis verbis'' sulla vita dopo la morte; perché, allora, avrei dovuto documentare le mie idee, e non ho avuto modo di farlo. Comunque, quali che siano, voglio ora manifestarle.
Anche adesso non posso fare altro che raccontare storie sull'argomento: ''mythologhéin''. Forse bisogna essere vicini alla morte, per acquisìre la libertà necessaria per parlarne. Non è che io desideri o non desideri che vi sia una vita dopo la morte; infatti, preferirei non nutrire pensieri di tal fatta. Pure, devo dichiarare, per essere sincero, che, senza desiderarlo e senza fare alcunché per provocarli, pensieri di tal genere mi aleggiano intorno. Non so dire se questi pensieri siano veri o falsi, ma so che vi sono, e che possono manifestarsi, se non li soffoco per qualche preconcetto. La prevenzione paralizza e danneggia la piena manifestazione della vita psichica, che conosco troppo poco per presumere di poter correggere. La ragione critica ha apparentemente eliminato, insieme con altre concezioni mitiche, anche l'idea della vita dopo la morte. Ciò può essere accaduto solo perché oggi gli uomini, per lo più, si identificano quasi esclusivamente con la loro coscienza, e credono di essere solo ciò che conoscono di sé stessi. Eppure, quanto questa conoscenza sia limitata, può capirlo chiunque possegga anche solo un'infarinatura di psicologia. Il razionalismo ed il dottrinarismo sono malattìe del nostro tempo: pretendono di saper tutto. Invece, ancora molto sarà scoperto di ciò che oggi, dal nostro limitato punto di vista, riterremmo impossibile. I nostri concetti di spazio e tempo hanno solo validità approssimatìva, e lasciano perciò vasto campo a discordanze relative od assolute. In considerazione di tutto ciò, io porgo un orecchio attento a tutti gli strani miti dell'anima, ed osservo i vari avvenimenti che mi capitano senza considerare se essi si adattino o no alle mie premesse teoriche.»<ref>[[Stralcio]] [[pubblicabile]] per [[gentile]] [[concessione]] della [[Casa Editrice]] [[BUR]] [[Rizzoli]], che ha acquisito a sua volta i [[diritti]] dalla [[Edizioni Il Saggiatore]] ed in seguito dalla [[Bollati Boringhieri]], la quale [[ultima]] di [[Jung]] [[cura]] l'[[Opera Omnia]].</ref>
 
In una lettera dello stesso anno scrive: «Quel che viene dopo la morte è qualcosa di uno splendore talmente indicibile, che la nostra immaginazione e la nostra sensibilità non potrebbero concepire nemmeno approssimativamente… Prima o poi, i morti diventeranno un tutt'uno con noi; ma, nella realtà attuale, sappiamo poco o nulla di quel modo d'essere. Cosa sapremo di questa Terra, dopo la morte? La dissoluzione della nostra forma temporanea nell'eternità non comporta una perdita di significato: piuttosto, ci sentiremo tutti membri d'un unico corpo.»<ref>[http://www.associazioneitalianapsicologi.it/Video%20da%20vedere.htm Dal sito dell'AIP (Associazione Italiana Psicologi e Psicoterapeuti Liberi Professionisti)]</ref><ref>Come comunque già visto, [[Fulvia Cariglia]], nella sua [[Relazione]] [["L'importanza di chiamarsi informatori"]], in seno a [["Il volo della coscienza"]], [[Atti del 18° Congresso Internazionale delle esperienze di confine]], San Marino, 2014, contesta che, nel [[caso]] dell'[[esperienza]] di [[Jung]], si possa parlare di [["esperienza di premorte"]], [[constatando]] che [[Jung]] stesso se ne [[riferisce]] come ad una [["strana esperienza allucinatoria"]], ed [[afferma]] che in quel [["mondo visionario"]] si [[addentrò]] per ben [[tre settimane]], [[entusiasta]] la [[notte]] di [[ritornare]] con la [[mente]] a quel [[meraviglioso]] [[teatro di idee]]; dunque, le sue [["visioni"]] vennero da lui [[percepite]] per [[più di venti giorni consecutivi]], e comunque [[piuttosto diverse]] da [[quelle]] che [[conosciamo]] come [[classiche]] [[NDE]]; difatti, dice, [["duravano per circa un'ora: poi mi addormentavo di nuovo"]]. In effetti, non si può [[negare]] che, un [[vissuto]] [[simile]], può essere [[considerato]] solo [[parente]], semmai, di una [[NDE]] [[classica]].</ref>
 
==Esempi in letteratura==
 
Sono numerosi i resoconti di [[esperienze di pre-morte]] negli scritti di autori come [[Platone]], come già menzionato quale antesignano narratore dell'esperienza stessa, ma anche [[Emanuel Swedenborg]], [[Edward Burnett Tylor]], [[Thomas De Quincey]], [[Oscar Lewis]], [[Ernest Hemingway]], [[Lev Tolstoj]], [[Victor Hugo]] e tanti altri.
 
Le più sorprendenti [[analogie]] si trovano nel [["Libro tibetano dei morti"]], cioè [["Bardo Thodol"]], attribuito a [[Padma Sambhava]]; bisogna tenere presente che, però, quel testo tratta specificamente del [[Bardo]], cioè della [[fase interincarnatoria]] che l’[[Ātman]], la [[Scintilla Individuale Autocosciente]], sperimenterebbe tra un’[[incarnazione]] e l’altra (e lo scopo del testo sarebbe proprio quello di evitare di mettere l'[[Ātman]] nelle condizioni di ricadere nel [[Saṃsāra]], per l'appunto, approdando invece al [[Dharma-Kāya]], vuoto indifferenziato in cui coesistono tutte le forme).<ref>Non è qui evidentemente possibile trattare di quel che avverrebbe tra un'[[incarnazione]] e l'altra. Comunque, a parte il [["Bardo Thodol - Il libro tibetano dei morti"]], consigliabile nella [[versione]] a [[cura]] di [[Robert A.F. Thurman]], Neri Pozza Editore, Vicenza, 1998, vi sono almeno tre libri specifici in argomento, editi in lingua italiana: [["Dopo la Morte prima della Rinascita - Un'affascinante indagine sul 'bardo', il periodo intermedio tra la morte e una nuova vita"]], di [[Joel L. Whitton]] & [[Joe Fischer]], Armenia Editore, Milano, 1998 (edizione originale 1986), [["Il tempo tra due vite - Ricordi che emergono sotto ipnosi"]], di [[Andy Tomlinson]], Edizioni Amrita, Torino, 2013 (edizione originale 2007), e [["L'anima prima della nascita, in vita, dopo la morte - I più importanti maestri spirituali ci guidano alla scoperta della 'luce dell'anima' nella nostra vita quotidiana"]], a cura di [[Eliot Jay Rosen]], Gruppo Editoriale Armenia S.p.A., Milano, 2000 (edizione originale 1998).</ref>
 
Lo stesso [[Marco Margnelli]]<ref>Per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[14]].</ref> sottolinea che "nel testo tibetano la descrizione del [['viaggio']] che [['l'anima']] compie dopo essere [[uscita dal corpo]] è molto diversa da quella cui ci hanno abituato coloro che fanno l'[[esperienza perimortale]] in [[Occidente]]."<ref>[["Il sonno, il sogno e la morte"]], [[Relazione]] tenuta in [["La luce e la rinascita. Atti del 5° Congresso Internazionale di studi sulle esperienze di confine"]], San Marino, 2001.</ref>
 
Comunque non mancano [[parallelismi]] neppure con la [[Bibbia]].
 
E’ qui il caso, allora, di ritornare a [[Bruno Severi]]<ref>Per le sue [[referenze]], [[vedere]] [[nota]] [[80]].</ref>, ed alla sua [[relazione]] [["Delog: un'esperienza mistica fra Libro Tibetano dei Morti ed NDE"]], in [["Incontrare il mistero"]], [[Atti del 16° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine]], San Marino, 2012, ove la [[questione]] viene ben [[compendiata]]: “Una [[differenza]] [[fondamentale]] tra [[esperienza]] [[NDE]] (…) e [[descrizioni]] [[contenute]] nel '[[Libro Tibetano dei Morti]]' risiede nel fatto che nel(la prima [[condizione]]) la persona non è effettivamente [[morta]], mentre nella (seconda) lo è ovviamente a tutti gli effetti. (…) Nell'[[opera]] di [[Sogyal Rinpoche]] '[[The Tibetan book of living and dying]]' (in italiano '[[Il libro tibetano del vivere e del morire]]", Ubaldini Editore, Roma, 2011) si sottolineano alcuni [[punti in comune]] tra le [[NDE]] e il '[[Libro Tibetano dei Morti]]', che sono le seguenti.
- Nelle primissime fasi dopo la [[morte]], il '[[Libro Tibetano dei Morti]]' descrive la [[comparsa]] all’[[anima]] del [[defunto]] di una [[luce]] [[chiarissima]], che può trovare una [[precisa]] [[corrispondenza]] con la [[luce in fondo al tunnel]] o con l’'[[essere di luce]]' descritti nella [[NDE]]. (…)
- Nel secondo stadio del '[[Libro Tibetano dei Morti]]', il [[Chonyid Bardo]], compaiono al [[defunto]] diverse [[divinità]], rapportabili alle [[entità]] [[spirituali]] che accolgono e accompagnano attraverso l' 'altro' mondo chi è in [[NDE]] (…).
- Un ulteriore parallelismo tra le (…) situazioni riguarda le [[esperienze]] [[infernali]], con incontri con [[divinità]] [[terrifiche]] e [[stati d'animo]] [[spaventosi]], che [[caratterizzano]] tanto il '[[Libro Tibetano dei Morti]]', quanto alcune delle [[esperienze]] di [[NDE]] vissute in modo [[negativo]] (…).
A queste puntualizzazioni di [[Sogyal Rinpoche]] si aggiungano ulteriori [[osservazioni]].
- Come già notato, la convinzione di non essere morti ed i vani tentativi di interloquire con i presenti sono descritti in modo identico sia dall'[[occidentale]] che racconta la propria [[NDE]], sia (…) nel '[[Libro Tibetano dei Morti]]' (, ove) si legge che l'[[anima]] del [[defunto]] all'inizio non si rende conto della propria [[morte]] e si arrabbia inutilmente con i familiari che, sordi ai suoi richiami, ne stanno piangendo invece la [[morte]]. (…)
- Anche il [[giudizio]] [[divino]] che ci attende nell'[[aldilà]] fa parte dei racconti dei [[redivivi]] delle [[NDE]] (in questo caso, in realtà, di norma, l'[[anima]] si [[giudica]] da sola, magari con l'[[aiuto]] e la [[supervisione]] di una o più [[Guide]], nota), (…) e di quanto è descritto nel [[sacro]] [[testo]] [[tibetano]] quando si tratta del '[[bardo]]', ossìa del [[mondo]] [[intermedio]] tra la [[morte]] e la [[rinascita]]. (…)
- Ad accomunare le (…) situazioni contribuiscono anche gli [[incontri]] e i [[dialoghi]] che si hanno nell'[[aldilà]] con [[defunti]], che possono essere [[sconosciuti]] oppure [[amici]] e [[parenti]]. (…)
- Gli [[antichi]] [[testi]] [[religiosi]] e le [[rappresentazioni]] [[artistiche]] sia del [[Tibet]] che della nostra [[cultura]] [[cristiana]] trattavano o illustravano l'[[aldilà]] insistendo molto, e con grande dovizia di particolari, sulle terribili torture inflitte ai peccatori. Se facciamo il [[confronto]] con quanto ci proponevano gli [[scrittori]] e i [[pittori]] di queste due lontane realtà, noteremo che la loro fantasìa, o quella dei loro committenti, in entrambi i casi era [[simile]]. Le [[pene]] [[fisiche]] sono pressoché [[sovrapponibili]], e le [[fiamme]] dei due [[inferni]] irradiano [[identici]] [[sinistri]] [[bagliori]]. Attualmente nessun [[cristiano]] crede molto a queste [[estreme]] [[rappresentazioni]]: l'[[inferno]] si è in qualche modo [[adeguato]] ai [[tempi]]. Lo stesso sta avvenendo nel [[mondo]] [[tibetano]]: il [[Dio della morte]] [[Yama]], sempre [[rappresentato]] in passato nel peggiore dei modi, nell'immaginario attuale appare [[trasformato]] in un [[Dio]] più [[benevolo]] e [[comprensivo]], e le [[pene]] che [[infligge]] ai [[dannati]] non fanno più accapponare la pelle come un tempo non troppo lontano.”
 
==Bibliografia italiana, in ordine cronologico secondo la versione in lingua originale==
 
1. [[“Il Racconto di Er”]], di [[Platone]], nell’opera [[“La Repubblica”]] del medesimo [[Autore]] (edizione originale 390-360 a.C., edizione italiana Edizioni di Ar, 2010).
 
2. [[“La sincronicità”]], di [[Carl Gustav Jung]] (edizione originale 1960, edizione italiana Edizioni Bollati Boringhieri, in [["Opere"]], [["Volume 8"]], 1976).
 
3. [[“Ricordi, sogni, riflessioni”]], di [[Carl Gustav Jung]] (edizione originale 1961, edizione italiana Edizioni Il Saggiatore, 1965).
 
4. [[“Di ritorno dall’aldilà. Le sconvolgenti testimonianze di coloro che sono stati richiamati in vita. Sorprendenti analogie con i messaggi dei defunti”]], di [[Jean Baptiste Delacour]] (edizione originale 1973, edizione italiana Armenia Editore, 1984).
 
5. [[“Sulla morte e il morire. Essere vicini a chi è prossimo a morire: alleviarne la sofferenza fisica e morale con rispetto della loro dignità umana, del bisogno di verità e di solidarietà”]], di [[Elisabeth Kübler-Ross]] (edizione originale 1974, edizione italiana red./studio redazionale, 1981).
 
6. [[“La vita oltre la vita. Studi e rivelazioni sul fenomeno della sopravvivenza”]], di [[Raymond A. Moody Jr]] (edizione originale 1975, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1977).
 
7. [[“Nuove ipotesi sulla vita oltre la vita”]], di [[Raymond A. Moody Jr]] (edizione originale 1977, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1978).
 
8. [[“Qualcuno è tornato Le esperienze, le visioni di chi si è affacciato per un attimo alla soglia della morte. Uno sguardo sull’aldilà?”]], di [[Paola Giovetti]] (Armenia Editore, 1981).
 
9. [[“Dai confini della vita – Un’indagine scientifica. Un famoso cardiologo americano attraverso l’esame diretto di 107 casi di persone prima entrate e poi uscite dal coma ne riporta le singolari esperienze percepite sulla soglia dell’aldilà e ci rivela l’esistenza di un’indefinita e misteriosa realtà sospesa fra due mondi”]], di [[Michael B. Sabom]] (edizione originale 1982, edizione italiana Longanesi & C., 1983).
 
10. [[“La morte e la vita dopo la morte. Morire è come nascere”]], di [[Elisabeth Kübler-Ross]] (edizione originale 1983, edizione italiana Edizioni Mediterranee, 1991).
 
11. [[“Vi racconto la mia morte. La più bella esperienza della mia vita”]], di [[Stefan Von Jankovich]] (edizione originale 1984, edizione italiana Edizioni Mediterranee, 1985).
 
12. [[“Le esperienze di confine e la vita dopo la morte”]], di [[Filippo Liverziani]] (Edizioni Mediterranee, 1986).
 
13. [[“I morti risuscitati. Storie vere di 400 miracoli di risurrezione”]], di [[Albert J Hebert]] (edizione originale 1986, edizione italiana Edizioni Segno, 1998).
 
14. [[“La luce oltre la vita”]], di [[Raymond A. Moody Jr]] (edizione originale 1988, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1989).
 
15. [[“Ritorno dal silenzio. Inquietanti fenomeni di pre-morte. I racconti di chi ha vissuto l’esperienza. Le ipotesi degli studiosi”]], di [[David Scott Rogo]] (edizione originale 1989, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia, Pan, Geo SpA, 1993).
 
16. [[“Le dolci esperienze di premorte”]], di [[Giuliana Tognola]], all'interno della rivista medica [["Il Polso"]] (giugno-luglio 1989).
 
17. [[“Più vicini alla luce. Le commoventi testimonianze di bambini che hanno conosciuto la morte”]], di [[Melvin Morse]] e [[Paul Perry]] (edizione originale 1990, edizione italiana Sperling & Kupfer Editori S.p.A., 1991).
 
18. [[“Valutazioni sull’esperienza di pre-morte”]] di [[Antonino Aldo Sodaro]], all’interno del volume [[“L’altra realtà”]], di [[Autori Vari]] ed a cura di [[Paola Giovetti]] (Edizioni Mediterranee, 1990).
 
19. [[“Near death experiences: Le esperienze vicino alla morte”]], di [[Giuseppe Angelini]] e [[Donatella Ganora]], all’interno del volume [[“Psicopatologia, cultura e pensiero magico”]], di [[Autori Vari]] ed a cura di [[Goffredo Bartocci]] (Liguori Editore, 1990).
 
20. [[“Le esperienze premortali e la parapsicologia”]], di [[Massimo Biondi]] (Numero Unico del 1991 di [[“Metapsichica”]], Rivista Italiana di Parapsicologia, organo dell’[[AISM]], [[Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica]]).
 
21. [[“Trasformati dalla luce. Come l’esperienza della morte ha illuminato l’esistenza di chi è tornato in vita”]], di [[Melvin Morse]] e [[Paul Perry]] (edizione originale 1992, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia, Pan, Geo S.p.A., 1995).
 
22. [[“Progetto Omega. Dall’esperienza di pre-morte ai rapimenti alieni”]], di [[Kenneth Ring]] (edizione originale 1992, edizione italiana Edizioni Mediterranee, 2003).
 
23. [[“Abbracciata dalla luce. La più profonda e straordinaria esperienza oltre la vita”]], di [[Betty J. Eadie]] (edizione originale 1992, edizione italiana Sperling & Kupfer Editori S.p.A., 1994).
 
24. [[“Oltre la vita – Testimonianze di pre-morte. Testimonianze autentiche di esperienze reali di persone dichiarate clinicamente morte e poi tornate alla vita. Come si identifica la pre-morte: i nove requisiti. Statistiche. Interpretazioni scientifiche: psichiatriche, psicologiche, farmacologiche. Come cambia la vita dopo l’esperienza di pre-morte, ecc. ecc.”]], di [[Lucia Pavesi]] (Giovanni De Vecchi Editore S.p.A., 1993).
 
25. [[“La porta dell’aldilà. Suggestive testimonianze di gente comune che ha vissuto l’attimo estremo della morte, ha viaggiato nell’aldilà, ed è poi tornata miracolosamente su questa Terra”]], di [[Jean Ritchie]] (edizione originale 1994, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A, 1997).
 
26. [[“Salvato dalla luce. Le visioni profetiche di un uomo tornato dall’aldilà”]], di [[Dannion Brinkley]] con [[Paul Perry]] (edizione originale 1994, edizione italiana Sperling & Kupfer Editori S.p.A., 1996).
 
27. [[“Le near death experiences: una possibile rappresentazione del sacro in prossimità della morte”]], di [[Daniele La Barbera]], [[Adriana Duci]] e [[Carmencita Mangano]], all’interno dei volumi di [[“Psicopatologia, cultura e dimensione del sacro”]], di [[Autori Vari]] ed a cura di [[Goffredo Bartocci]] (Edizioni Universitarie Romane, 1994).
 
28. [[“La morte è di vitale importanza. Riflessioni sul passaggio dalla vita alla vita dopo la morte”]], di [[Elisabeth Kübler-Ross]] (edizione originale 1995, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A, 1997).
 
29. [[“Impara a vivere impara a morire. Riflessioni sul senso della vita e sull’importanza della morte”]] di [[Elisabeth Kübler-Ross]] (edizione originale 1995, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A, 2001).
 
30. [[“La verità nella luce. Una indagine su 300 casi di 'ritornati' dall’Aldilà”]], di [[Peter & Elizabeth Fenwick]] (edizione originale 1995, edizione italiana Hermes Edizioni, 1999).
 
31. [[“EPM – Esperienze Pre-Morte. Fenomenologia e ipotesi interpretative”]], di [[Aureliano Pacciolla]] (Edizioni San Paolo, 1995).
 
32. [[“Delog: donne che viaggiano oltre la morte”]], di [[Delog Dawa Drolma]] (edizione originale 1995, edizione italiana Edizioni Amrita s.r.l., 2005).
 
33. [[“Esperienze di Pre-Morte, Nursing e Medicina Palliativa”]], di [[Laura Cunico]] ed [[Emilio Tiberi]], all'interno (Pgg. 97-112) di [[“Annali dell’Istituto di Psicologia”]], [[Anno]] [[1]], di [[Autori Vari]], 1996 (stampato complessivamente dall'[[Università degli Studi di Verona]] - [[Facoltà di Lettere e Filosofia]], con la CIERRE edizioni).
 
34. [[“NDE: territori oltre la vita”]] (ATTI – 1° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 1997).
 
35. [[“L’ultima frontiera. Incredibili racconti di esperienze pre-morte”]], di [[Richard Kent]] e [[Val Fotherby]] (edizione originale 1997, edizione italiana Editrice IL DONO, 1998).
 
36. [[“Visioni oltre il reale”]] (ATTI – 2° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 1998).
 
37. [[“Insegnamenti dalla luce. Cosa possiamo imparare dalle esperienze in punto di morte”]] di [[Kenneth Ring]] e [[Evelyn Elsaesser Valarino]] (edizione originale 1998, edizione italiana Edizioni Mediterranee 2001).
 
38. [[“Incontro con la Chiara Luce. Il grande viaggio di andata e ritorno dall’aldilà”]], di [[Giorgio Cerquetti]] (Edizioni Compagnia degli Araldi, 1998).
 
39. [[“Fenomenologia e ipotesi interpretative delle Esperienze di Pre-Morte. Review della letteratura”]], di [[Laura Cunico]], in [[“Nursing Oggi”]], n°3, di [[Autori Vari]] (Pgg. 16-24), 1998.
 
40. [[“Perché credere nella vita oltre la morte?”]], di [[Robert Dawson]], con illustrazioni di [[Alice Englander]] (edizione originale 1998, edizione italiana Marietti 1820 Editore, 2000).
 
41. [[“Energie al di là dell’essere”]] (ATTI – 3° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 1999).
 
42. [[“L’ultimo sorriso. Un nuovo, sorprendente sviluppo negli studi della vita oltre la morte”]], di [[Raymond A. Moody Jr]] (edizione originale 1999, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2001).
 
43. [[“L’universo magico delle NDE”]] (ATTI – 4° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2000).
 
44. [[“La luce e la rinascita”]] (ATTI – 5° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2001).
 
45. [[“La vita dopo un grande dolore. Un libro che può aiutarci a vivere con serenità e speranza dopo la perdita di una persona cara”]], di [[Raymond A. Moody Jr]] & [[Dianne Arcangel]] (edizione originale 2001, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A., 2003).
 
46. [[“Eventi oltre la soglia”]] (ATTI – 6° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2002).
 
47. [[“Ignoti sentieri della coscienza”]] (ATTI – 7° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2003).
 
48. [[“Territori oltre la vita”]], di [[Fulvia Cariglia]] (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2003).
 
49. [[“Echi d’altrove”]] (ATTI – 8° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2004).
 
50. [[“90 minuti in Paradiso. Un incidente mortale e il miracoloso ritorno alla VITA dopo uno straordinario viaggio nell’aldilà”]], di [[Don Piper]] con [[Cecil Murphey]] (edizione originale 2004, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A., 2009).
 
51. [[“Oltre il silenzio”]], di [[Antonio Massena]] (Textus Edizioni, 2004).
 
52. [[“La vita oltre la vita”]] (ATTI – 9° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2005).
 
53. [[“Esperienze Pre-morte – Un approccio antroposofico”]], di [[Candida Gentile Prevato]] (Edizioni Psiche 2, 2005).
 
54. [[“Vado e torno. La verità della vita e della morte vissuta e raccontata da un ragazzo per i ragazzi e per gli adulti”]], di [[Cesare Boni]] e [[Kicca Campanella]] (edizione originale svizzera 2005, edizione italiana Edizioni Amrita 2009).
 
55. [[“Gli universi della mente”]] (ATTI – 10° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2006).
 
56. [[“Sopravvivere: il velato destino della personalità”]] (ATTI – 11° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2007).
 
57. [[“NDE – Near-Death-Experiences. Testimonianze di esperienze in punto di morte”]], di [[Paola Giovetti]] (Edizioni Mediterranee, 2007).
 
58. [[“Ai confini della coscienza. L’aldilà ritrovato. Viaggio intorno alla Vita, alla Sofferenza e alla Morte. Dalle Esperienze di Pre-Morte alla Teoria Quantistica sull’Espansione della Coscienza”]], di [[Antonio Musorrofiti]] (Armando Siciliano Editore, 2007).
 
59. [[“Non moriamo mai. La ricerca e lo studio dei fenomeni legati al passaggio verso l’aldilà”]], di [[Bernard Jakoby]] (edizione originale 2007, edizione italiana Gruppo Editoriale Armenia S.p.A, 2008).
 
60. [[“Il trionfo dell’ignoto”]] (ATTI – 12° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2008).
 
61. [[“Lezioni dal Paradiso. 7 strategie spirituali per potenziare la tua vita”]], di [[Dannion e Kathryn Brinkley]] (edizione originale 2008, edizione italiana Macro Edizioni 2011).
 
62. [[“21 Giorni nell’Aldilà: Un viaggio scientifico e letterario che potrebbe cambiare la vostra vita”]], di [[Piero Calvi-Parisetti]] (edizione originale 2008, edizione italiana Edizioni OpenMind 2015).
 
63. [[“Viaggi ai confini della vita. Esperienze di pre-morte ed extra-corporee in Oriente e Occidente: un’indagine scientifica”]], di [[Ornella Corazza]] (edizione originale 2008, edizione italiana Giangiacomo Feltrinelli Editore, 2014).
 
64. [[“Alle porte del cielo e dell’inferno. Testimonianza”]], di [[Gloria Polo]] (Edizioni Segno, 2008).
 
65. [[“Dove va l’anima dopo la morte. Cosa accade. Come comportarsi. Come accompagnare il morente”]], di [[Cesare Boni]] (Edizioni Amrita, 2008).
 
66. [[“Territori della coscienza”]] (ATTI – 13° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2009).
 
67. [[“ La luce e la rinascita. Nuove esperienze nei 'territori oltre la vita' ”]], di [[Fulvia Cariglia]] (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2009).
 
68. [[“Segreti percorsi dell’essere”]] (ATTI – 14° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2010).
 
69. [[“Esperienze di premorte. Scienza e coscienza al confine tra fisica e metafisica”]], di [[Enrico Facco]] (Edizioni Altravista, 2010).
 
70. [[“Esiste un posto bellissimo. L’aldilà nelle testimonianze di chi lo ha visto”]], di [[Jeffrey Long]] con [[Paul Perry]] (edizione originale 2010, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. 2013).
 
71. [[“Il Paradiso per davvero. Un biglietto per il cielo andata e ritorno”]], di [[Todd Burpo]] con [[Lynn Vincent]] (edizione originale 2010, edizione italiana Rizzoli Editore, 2011).
 
72. [[“Un attimo di eternità. Un uomo e la sua storia di vita oltre la morte”]], la storia di [[Ian McCormack]] raccontata da [[Jenny Sharkey]] (Edizioni Fede Speranza Amore, 2010).
 
73. [[“Alle frontiere della coscienza”]] (ATTI – 15° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2011).
 
74. [[“NDE. Visioni premorte. Confine tra ignoto e scienza”]], di [[Davide Vaccarin]] (Editoriale Programma s.r.l., 2011).
 
75. [[“Rinascere dal passato. Il potere segreto dei ricordi”]], di [[Fulvia Cariglia]] (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2011).
 
76. [[“Il libro segreto di Gesù. I codici nascosti della resurrezione. I tre giorni che hanno cambiato il mondo”]], di [[Simone Venturini]] (Newton Compton editori s.r.l., 2011).
 
77. [[“Analisi epistemologica delle esperienze di premorte galileianamente 'sensate e dimostrate': scienza e coscienza al confine tra fisica e metafisica”]], di [[Enrico Facco]] e [[Lorenzo Cima]] (all’interno di [[“Atti e Memorie dell’Accademia Galileiana delle Scienze, Lettere ed Arti, Già dei Ricovrati e Patavina”]], 123, 2011. Pagg. 121-165).
 
78. [[“La (falsa) NDE di Gloria Polo”]], di [[Claudio Pisani]] (dal suo Sito Internet “La Pagina degli Amputati”, 2011).
 
79. [[“Incontrare il mistero”]] (ATTI – 16° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2012).
 
80. [[“Milioni di farfalle. Il racconto di un neurochirurgo americano che ha scioccato il mondo”]], di [[Eben Alexander]] (edizione originale 2012, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2013).
 
81. [[“Morendo ho ritrovato me stessa. Dying to be me. Viaggio dal cancro, alla premorte, alla guarigione”]], di [[Anita Moorjani]] (edizione originale 2012, edizione italiana Edizioni My Life 2013).
 
82. [[“In Paradiso e ritorno. La storia vera di un medico e della sua esperienza nell’Aldilà”]], di [[Mary C. Neal]] (edizione originale 2012, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2013).
 
83. [[“Una scia di infinite stelle. La vita oltre la vita esiste: la testimonianza del più grande studioso dell’Aldilà”]], di [[Raymond Moody]] (finalmente il nome appare essenzializzato!) e [[Paul Perry]] (edizione originale 2012, edizione italiana Garzanti Libri S.r.L., 2014).
 
84. [[“Le esperienze di pre-morte (NDE): le possibili applicazioni psicoeducative di un’ipotesi neurologica”]], di [[Mauro Milanesio]] e [[Patrizia Scanu]], da [[“Atti del Congresso Internazionale Dinanzi al morire: percorsi interdisciplinari dalla ricerca all’intervento palliativo”]], di [[Relatori Vari]] ed a cura di [[Dora Capozza]] e [[Ines Testoni]] (Edizioni Padova University Press, 2012).
 
85. [[“Dimensioni sconosciute”]] (ATTI – 17° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2013).
 
86. [[“Messaggi di luce. Storie e testimonianze dell’Aldilà”]], di [[Theresa Cheung]] (edizione originale 2013, edizione italiana TEA S.p.A. 2013).
 
87. [["Autoricerca - Rivista di ricerca interiore"]], [[n°5]], numero totalmente dedicato alle [[OBE]], argomento affine (Editore Massimiliano Sassoli De Bianchi, 2013).
 
88. [[“Il volo della coscienza”]] (ATTI – 18° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine, San Marino 2014).
 
89. [[“ La mappa del Paradiso. 'Adesso ho le prove che l’Aldilà esiste' ”]], di [[Eben Alexander]] con [[Ptolemy Tompkins]] (edizione originale 2014, edizione italiana Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2014).
 
90. [[“Oltre il confine della vita”]] di [[Penny Sartori]] (edizione originale 2014, edizione italiana Edizioni TRE60, 2015).
 
91. [[“Tornati dall’aldilà”]], di [[Antonio Socci]] (Rizzoli Editore, 2014).
 
==Bibliografia principale e pubblicazioni in lingua straniera, non editi in italiano==
 
• [[“Eindeloos Bewustzijn”]] ([[“Coscienza Infinita”]], in inglese uscito come [["Consciousness Beyond Life"]]) di [[Pim Van Lommel]], (http://www.amazon.it/Consciousness-Beyond-Life-Near-Death-Experience/dp/0061777269);
 
• [[“The Handbook of Near-Death Experiences: Thirty Years of Investigation”]] ([[“Il manuale delle NDE: trent'anni di investigazioni”]]) di [[Janice Miner Holden]], [[Bruce Greyson]] e [[Debbie James]], dove c’è il fondamentale saggio della [[Holden]] [[“Veridical perception in near-death experiences” ]], più di 100 [[riscontri veridici in OBE da NDE]] (http://www.amazon.it/The-Handbook-Near-Death-Experiences-Investigation/dp/0313358648);
 
• [[“Light and Death” ]] di [[Michael Sabom]] ([[“Luce e Morte”]], titolo discutibile che pare un ossimoro, ma in cui è narrata in dettaglio la [[NDE]] di [[Pam Reynolds]] in condizioni di [[EEG piatto monitorato]]) (http://www.amazon.com/Light-Death-Michael-Sabom/dp/0310219922);
 
• [[“Irreducible Mind: Toward a Psychology for the 21st Century”]] ([[“Mente irriducibile: Verso una psicologia per il 21° secolo”]]) di [[Edward Kelly]] ed [[Emily Williams Kelly]], [[Adam Crabtree]], [[Alan Gauld]], [[Michael Grosso]] (http://www.amazon.it/Irreducible-Mind-Toward-Psychology-Century/dp/1442202068);
 
• [[“The Scalpel and the Soul”]] ([[ “Lo scalpello dell’anima”]], o [[ “Il bisturi e l’anima”]]) di [[Allan Hamilton]], dov'è descritto un altro caso di [[percezioni veridiche]] in [[EEG piatto monitorato]] (https://www.youtube.com/watch?v=XSXYZrCY6IM) (http://www.amazon.it/The-Scalpel-Soul-Encounters-Supernatural/dp/1585427136);
 
• [[“Brain Wars”]] ([[ “Guerre della mente”]]) e [[“The Spiritual Brain”]] ([[“Il cervello spirituale”]]) di [[Mario Beauregard]], con ennesimo caso di [[percezioni veridiche]] in [[OBE]] durante [[EEG piatto monitorato]] (http://www.amazon.com/Mario-Beauregard/e/B001IGOE2K);
 
• [[“The End of Materialism”]] ([[“La fine del materialismo”]]) di [[Charles Tart]] (http://www.amazon.com/The-End-Materialism-Evidence-Paranormal/dp/1572246456).
 
• [[Van Lommel P.]], [[van Wees R.]], [[Meyers V.]], [[Elfferich I.]], [[Near-death experience in survivors of cardiac arrest: a prospective study in the Netherlands]], in [[Lancet]], vol. 358, nº 9298, dicembre 2001, pp. 2039–45, DOI:10.1016/S0140-6736(01)07100-8, PMID 11755611.
 
• [[Parnia S.]], [[Young J.]], [[Erasing Death: the Science that is rewriting the boundaries between life and death]], HarperCollins, 2013, pp. 352, ISBN 9780062080608.
 
• [[Griffith LJ]], [[Near-death experiences and psychotherapy]] in [[Psychiatry]] (Edgmont (Pa. : Township)), vol. 6, nº 10, ottobre 2009, pp. 35–42, PMC 2790400, PMID 20011577.
 
• (EN) [[Christian Agrillo]], [[Near-Death Experience: Out-of-Body and Out-of-Brain?]], 15 (1): 1-10, [[Review of General Psychology]].
 
• [[Greyson B]], [[Incidence and correlates of near-death experiences in a cardiac care unit]] in [[General Hospital Psychiatry]], vol. 25, nº 4, 2003, pp. 269–76, PMID 12850659.
 
• (EN) [[A. Vanhaudenhuyse]], [[M. Thonnard]], and [[S. Laureys]], [[Towards a Neuro-scientific Explanation of Near-death Experiences?]], pp. 961-968.
 
==Voci correlate==
 
• [[Esperienze extracorporee]]
 
• [[Morte]]
 
• [[Oltretomba]]
 
• [[Elisabeth Kübler Ross]]
 
• [[Raymond Moody]]
 
• [[Pim van Lommel]]
 
• [[Sam Parnia]]
 
==Altri progetti==
 
• Commons contiene immagini o altri file su Esperienze ai confini della morte
 
==Collegamenti esterni==
 
• [[Armando De Vincentiis]], [[Esperienze di pre-morte (NDE)]], dal sito del [[CICAP]]
 
• [[Benjamin Radford]], [[Connessione fra il biossido di carbonio e le esperienze di quasi-morte]]. Trad. di [[Fara Di Maio]] presso il sito del [[CICAP]].
 
• [[Kyle Hill]], [[Le esperienze di pre-morte e la (non) prova del paradiso]], [[Le Scienze]], 8 dicembre 2012
 
• (EN) [[Sito ufficiale]] dell'[[International Association for Near-Death Studies]] ([[IANDS]])
 
• (EN) Articolo originale: [[The Death of “Near Death”: Even If Heaven Is Real, You Aren’t Seeing It]], [[Scientific American]], 3 dicembre 2012
 
• [[Sabrina Pieragostini]], [[Sam Parnia, il medico che fa rivivere i morti]], [[Panorama]], 20 maggio 2013
 
• Quotidiano [[La Repubblica]] - [[Una prova scientifica di consapevolezza dopo la morte]]
 
• [[Portale Biologia]]
 
• [[Portale Medicina]]
 
• [[Portale Religione]]
 
• [[Portale Spiritualità]]
 
[[Estratto da]]
 
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[[Categorie di riferimento]]:
 
• [[Morte]]
 
• [[Fenomeni paranormali psichici]]
 
• [[Oltretomba]]
 
• [[Altre]]
 
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==Note==