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{{Divisione amministrativa
{{navbox
| Nome=Assemini
|name = Linea Chūō-Sōbu
| Panorama=
|state = collapsed
| Didascalia=
|title = [[File:JR logo (east).svg|25px]] [[Linea Chūō-Sōbu]]
| Bandiera=Assemini-Gonfalone.png
|image = [[Image:ChuoSobuLineStations.png|100px]]
| Voce bandiera=
| Stemma=Assemini-Stemma.png
| Voce stemma=
| Stato=ITA
| Grado amministrativo=3
| Divisione amm grado 1=Sardegna
| Divisione amm grado 2=Cagliari
| Amministratore locale=Mario Puddu
| Partito= [[Movimento 5 Stelle|M5S]]
| Data elezione= 10-06-2013
| Data istituzione=
| Superficie=118.17
| Note superficie=
| Abitanti=26818
| Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2016.
| Aggiornamento abitanti=30-11-2016
| Sottodivisioni=[[Macchiareddu-Grogastu|Macchiareddu]], Sa Traia, San Leone, Sant'Andrea, Su Carroppu, Su Spinecu, Terrasili, Truncu Is Follas
| Divisioni confinanti=[[Cagliari]], [[Capoterra]], [[Decimomannu]], [[Elmas]], [[Nuxis]] ([[Provincia del Sud Sardegna|SU]]), [[San Sperate]] ([[Provincia del Sud Sardegna|SU]]), [[Santadi]] ([[Provincia del Sud Sardegna|SU]]), [[Sarroch]], [[Sestu]], [[Siliqua (Italia)|Siliqua]] ([[Provincia del Sud Sardegna|SU]]), [[Uta (Italia)|Uta]], [[Villa San Pietro]]
| Targa=CA
| Zona sismica=4
| Gradi giorno=935
| Nome abitanti=asseminesi
| Patrono=[[san Pietro]]
| Festivo=29 giugno
| PIL=
| PIL procapite=
| Mappa=
| Didascalia mappa=
| Diffusività=
}}
 
'''Assemini''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[as'sεmini]}}; ''Assèmini'' in [[Lingua sarda|sardo]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:26818}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Cagliari]], in [[Sardegna]]. È classificato secondo gli standard turistici come "Paese di antica tradizione della ceramica".
|list1 = [[Stazione di Mitaka|Mitaka]]{{,}}[[Stazione di Kichijōji|Kichijōji]]{{,}}[[Stazione di Nishi-Ogikubo|Nishi-Ogikubo]]{{,}}[[Stazione di Ogikubo|Ogikubo]]{{,}}[[Stazione di Asagaya|Asagaya]]{{,}}[[Stazione di Kōenji|Kōenji]]{{,}}[[Stazione di Nakano|Nakano]]{{,}}[[Stazione di Higashi-Nakano|Higashi-Nakano]]{{,}}[[Stazione di Ōkubo|Ōkubo]]{{,}}[[Stazione di Shinjuku|Shinjuku]]{{,}}[[Stazione di Yoyogi|Yoyogi]]{{,}}[[Stazione di Sendagaya|Sendagaya]]{{,}}[[Stazione di Shinanomachi|Shinanomachi]]{{,}}[[Stazione di Yotsuya|Yotsuya]]{{,}}[[Stazione di Ichigaya|Ichigaya]]{{,}}[[Stazione di Iidabashi|Iidabashi]]{{,}}[[Stazione di Suidōbashi|Suidōbashi]]{{,}}[[Stazione di Ochanomizu|Ochanomizu]]{{,}}[[Stazione di Akihabara|Akihabara]]{{,}}[[Stazione di Asakusabashi|Asakusabashi]]{{,}}[[Stazione di Ryōgoku|Ryōgoku]]{{,}}[[Stazione di Kinshichō|Kinshichō]]{{,}}[[Stazione di Kameido|Kameido]]{{,}}[[Stazione di Hirai (Tokyo)|Hirai]]{{,}}[[Stazione di Shin-Koiwa|Shin-Koiwa]]{{,}}[[Stazione di Koiwa|Koiwa]]{{,}}[[Stazione di Ichikawa|Ichikawa]]{{,}}[[Stazione di Motoyawata|Motoyawata]]{{,}}[[Stazione di Shimōsa-Nakayama|Shimōsa-Nakayama]]{{,}}[[Stazione di Nishi-Funabashi|Nishi-Funabashi]]{{,}}[[Stazione di Funabashi|Funabashi]]{{,}}[[Stazione di Higashi-Funabashi|Higashi-Funabashi]]{{,}}[[Stazione di Tsudanuma|Tsudanuma]]{{,}}[[Stazione di Makuhari-Hongō|Makuhari-Hongō]]{{,}}[[Stazione di Makuhari|Makuhari]]{{,}}[[Stazione di Shin-Kemigawa|Shin-Kemigawa]]{{,}}[[Stazione di Inage|Inage]]{{,}}[[Stazione di Nishi-Chiba|Nishi-Chiba]]{{,}}[[Stazione di Chiba|Chiba]]
 
== Geografia fisica ==
|below = Trasporti nella [[Grande Tokyo]]{{,}}[[JR East|Linee JR East]]
===Territorio===
}}<noinclude>
[[File:Monte lattias g1.jpg|thumb|Vista del [[Monte Lattias]] dalla gola di Gutturu Mannu.]]
[[Categoria:Template di navigazione - linee JR East|Chūō-Sōbu]]
 
</noinclude>
La cittadina sorge nella pianura del rio [[Cixerri]], del [[Flumini Mannu (Cagliari)|Flumini Mannu]] e del rio Sa Nuxedda appena a nord dello [[Stagno di Cagliari|stagno di Santa Gilla]].
 
Il territorio comunale è abbastanza vasto in confronto alla dimensione del centro abitato in quanto comprende un'[[exclave|isola amministrativa distaccata]]. L'isola è principalmente costituita da boschi incontaminati immersi nella suggestiva vallata di Gutturu Mannu (termine sardo per "grande gola") a sua volta facente parte del [[Parco del Sulcis]]: la zona è oggetto di interesse naturalistico in quanto habitat naturale di specie quali il [[cervo sardo]] e l'[[aquila reale]], oltre che archeologico per il ritrovamento di numerosi reperti di epoca romana che fanno supporre l'esistenza di un ''[[oppidum]]''. In seguito all'individuazione di una strada che costeggia il Flumini Mannu tuttora visibile, si ipotizza inoltre che l'antico centro abbia intrattenuto rapporti con il porto punico di [[Nora (Italia)|Nora]].
 
== Origini del nome ==
 
L'origine del nome del comune è tuttora dubbia ed estremamente controversa. Benché siano state avanzate varie ipotesi, prevale oggi la tesi che si rifà alla ''Carta della Sardegna'' , realizzata nel [[1589]] dal [[geografia|geografo]] e [[cartografia|cartografo]] [[Contea delle Fiandre|fiammingo]] [[Mercatore]]: in essa è individuata una "''Arx Muni''", cioè "villaggio fortificato"; l'indicazione si sarebbe via via corrotta in "''Arse Muni''" e successivamente in "''Arsemini''".
 
== Storia ==
I numerosi ritrovamenti di epoca [[Sardegna prenuragica|prenuragica]] e [[nuragica]] testimoniano che il territorio era già abitato dall'uomo in periodo preistorico. Fu un villaggio esistente probabilemente già in epoca cartaginese e sicuramente romana.
 
Nel [[medioevo]] appartenne al [[Giudicato di Cagliari]] e fece parte della [[curatoria]] del [[Campidano di Cagliari]], detta anche di Civita. Passò poi sotto il controllo della [[Repubblica di Pisa]]<ref>[https://www.comune.assemini.ca.it/area-citta-e-territorio/vivere-ad-assemini/il-territorio.html Comune di Assemini, Il Territorio]</ref>. Quando gli [[aragonesi]] nel [[1355]] convocarono il primo parlamento a Cagliari, Assemini ebbe i suoi rappresentanti ed alcuni privilegi. Successivamente passò alla [[Contea di Quirra]], feudo della famiglia dei [[Carroz]], trasformata in marchesato nel [[1606]] sotto i [[Centelles]], facendo parte della Baronia di San Michele. Fu riscattato nel [[1839]] agli Osorio, che erano succeduti ai Centelles.
 
=== Simboli ===
 
Lo stemma è stato concesso al comune con D.P.R. del 16 aprile 1959.
 
Nello stemma compare un'anfora, retta da un treppiede, da cui escono due rami ricurvi verso il basso, uno d'olivo fogliato a sinistra e uno di vite fruttato a destra, poggiata su un terrazzo erboso. La banda sottostante azzurra è un chiaro riferimento al Rio Cixerri e al Flumini Mannu, sulle cui sponde sorge il paese.
 
Il gonfalone è un drappo diviso in due parti, una bianca e una azzurra, con al centro lo stemma del comune, ricamato di ornamenti e dell'iscrizione ''Comune di Assemini'' in argento.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
 
[[File:Assemini san pietro.jpg|thumb|upright|Chiesa di San Pietro]]
[[File:Assemini san pietro portale.jpg|thumb|upright|Chiesa di San Pietro (particolare). Il portale principale]]
 
* ''Chiesa di San Pietro '' - La chiesa parrocchiale di [[San Pietro]] Apostolo, patrono del comune, sorge nel centro storico di Assemini. La pianta è a navata unica con cappelle laterali in stile tardo gotico. L'edificio originario risale alla prima metà dell'[[XI secolo]]. La struttura della chiesa subì mutamenti importanti quando fu ricostruita nel [[XVI secolo]] in stile gotico aragonese e nel [[XVIII secolo]] quando furono aggiunti la facciata squadrata e merlata e la parte inferiore del campanile, a base quadrata. L'ultima modifica significativa fu apportata nel Settecento quando fu aggiunta la parte superiore del campanile a base esagonale. A causa dell'incendio avvenuto nell'ottobre del [[1982]] seguirono diversi lavori di restauro per il tetto in legno, la pavimentazione, le aperture laterali e il presbiterio. Nel 2008 vengono ultimati i lavori di restauro.
* ''Chiesa di San Giovanni '' - La chiesa e l'oratorio di [[San Giovanni Battista]] si trovano nel centro storico del comune. Si tratta di una costruzione preromanica eretta tra il [[IX secolo|IX]] e il [[X secolo]], ha una pianta a croce inscritta in un quadrato con una cupola che si erge al centro, mentre i bracci sono voltati a botte; la facciata è realizzata in pietre calcaree. Questa chiesa di piccole dimensioni è fonte di grande interesse non solo per le sue caratteristiche strutturali, raramente riscontrabili in altre chiese italiane, ma anche per due iscrizioni [[Lingua greca|greche]] risalenti al [[X secolo|X]]-[[XI secolo]] (una probabilmente riferita al [[Giudicato di Cagliari|giudice di Cagliari]] Torchitorio e alla moglie Getite, e l'altra a Nispella, moglie di un secondo Torchitorio) e per il ritrovamento di elementi islamici (brocche battesimali, piatti decorati).
* ''Chiesa di Sant'Andrea '' - La piccola chiesa settecentesca dedicata all'apostolo [[Sant'Andrea]] si trova alla fine della via Sardegna a pochi metri dalla S.S. 130; nata come una chiesa campestre è ora inglobata dall'espansione urbana. I primi cenni storici sono attestati in un documento della Diocesi di Cagliari del 13 maggio 1644. Dal documento del Provisor General e Giudice delle Cause Pie, si evince lo stato dei lavori sulla chiese del glorioso santo pescatore. Si fa riferimento a un certo Giuannotu Orrù (capostipite della famiglia Orrù), che per testamento della moglie Giuanangela Murtinu, ne dirige i lavori e chiede una dilazione di ulteriori sei mesi per completare l'opera poiché si trova in stato di povertà. Da un altro documento del 1669 sappiamo che la chiesa fu completata; si presenta in forme modeste e priva di decorazioni di rilievo, con una piccola aula alla quale, sulla sinistra è addossata una cappella. L'ingresso della chiesa, realizzato intorno al [[1930]] da parte della famiglia Scalas-Sanna, è composto da un loggiato ligneo con tettoia rivestita in coppi di laterizio tipico delle chiese rurali campidanesi, sorretto da 5 colonne in stile neoclassico. All'apice della facciata è collocata una semplice croce metallica, inserita tra i pilastrini del campanile a vela, crollato a causa del vento nel settembre del [[1998]]. All'interno la copertura è a doppia falda, il portale è caratterizzato da un arco a tutto sesto sorretto da due piedritti monolitici che s'innalzano dalla base, la centina è lavorata a scanalature e su di questo è murato un cantonetto con un'iscrizione non identificabile. Nel [[1967]] la festa in onore al santo fu sospesa e la chiesa trascurata rischiò di andare in rovina; tra il [[1984]] ed il [[1985]] su interessamento della famiglia Vincis e in collaborazione con il Comune si stanziò un finanziamento per la ristrutturazione.
* ''Chiesa di Santa Lucia -'' La chiesa dedicata alla martire siracusana si trova in prossimità del cimitero cittadino. Realizzata intorno al 1820, la costruzione della chiesa originaria si attribuisce alla fede religiosa di Basilio Scalas. '' ''
* ''Chiesa di San Cristoforo - ''Chiesa di San Cristoforo: ha pianta rettangolare e facciata a capanna con campanile a vela. Non si hanno dati certi relativi alla fondazione, i documenti più antichi consistono in alcuni ‘Atti del Consiglio Comunale', in cui si riporta come già nel 1820 l'attuale chiesetta di San Cristoforo fosse utilizzata quale ‘bottega del chirurgo', luogo dove gli asseminesi si recavano per le estrazioni dentarie ed altri piccoli interventi medici.
* ''Chiesa della Beata Vergine del Carmine''
* ''Chiesa del Carmine''
 
===Architetture civili===
==== La casa campidanese ====
 
Assemini, come altri centri del [[Campidano]], ha conservato numerosi esemplari di case tipiche campidanesi frutto di una architettura che alcuni specialisti definiscono ''minore''. Si tratta di ampie abitazioni, di cui si ha notizia già nel [[Storia della Sardegna dei Giudicati|periodo giudicale]] le cui tecniche di costruzione e caratteristiche architettoniche hanno subito vari cambiamenti in seguito alle lunghe e diverse dominazioni della [[Sardegna]], risentendo soprattutto di un'ancor evidente influenza spagnola i cui effetti saltano subito all'occhio, per via delle analogie estetiche (e non solo) tra le case campidanesi e le ''[[hacienda]]'' diffuse nelle ex colonie ispaniche dell'[[America Latina]].
 
Queste abitazioni sono costruite con l'impiego di particolari mattoni crudi (in [[lingua sarda|sardo]] ''làdiri'' dal latino ''later'', argilla) e sono riconoscibili per i caratteristici cortili centrali in cui erano presenti pozzi, forni e mulini necessari alla lavorazione del grano; in particolare nelle case campidanesi di Assemini i cortili erano attrezzati ed utilizzati, già dal [[Storia della Sardegna aragonese|periodo della dominazione spagnola]], per la lavorazione della ceramica: questa testimonianza fornisce un'ulteriore elemento in comune con le ''haciendas'', anch'esse non semplici abitazioni di residenza, ma attrezzati luoghi di lavoro e punti d'incontro di artigiani.
 
Sui cortili si affacciano (come anche nelle ''haciendas'') grandi loggiati archeggiati o architravati (in sardo ''lollas'', singolare ''lolla'') in cui venivano anticamente svolte numerose attività quotidiane tipiche della cultura agro-pastorale e, cosa ancor più importante fungeva da corridoio d'accesso a tutte le camere della casa; questo particolare elemento aveva un ruolo fondamentale all'interno del contesto architettonico e veniva considerato essenziale in un'abitazione tanto da identificare con lo stesso termine ''lolla'' questa categoria di costruzioni abitative in sardo.
 
La maggior parte di queste costruzioni è a due piani: il piano terra era (o è ancora) destinato ad uso abitativo; il primo piano invece era originariamente utilizzato per la conservazione dei raccolti e delle provviste che dovevano essere preservate dall'umidità; vi si accede tramite una botola dall'interno dell'abitazione principale.
 
All'esterno di ogni casa campidanese si trova un particolare grande portale ad [[Arco (architettura)|arco]] a tutto sesto, che ha funzione di ingresso principale al cortile centrale e alla ''lolla''.
 
Le case campidanesi sono considerate un patrimonio di grande valore storico e per questo tutelate dalle autorità competenti.
 
=== Aree naturali ===
* [[Riserva di monte Arcosu]]
 
== Società ==
[[File:Assemini - Costume tradizionale (11).JPG|miniatura|Abiti tradizionali]]
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Assemini}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31-12-2015 la popolazione straniera ammontava a 586 individui, pari al 2,2% della popolazione totale. Le nazionalità principali erano<ref>[http://www.tuttitalia.it/sardegna/40-assemini/statistiche/cittadini-stranieri-2016/ Cittadini stranieri Assemini 2015]</ref>:
 
* {{Bandiera|ROU|nome}} 125
* {{Bandiera|MAR|nome}} 79
* {{Bandiera|SEN|nome}} 59
* {{Bandiera|CHN|nome}} 42
 
=== Tradizioni ===
==== Ceramica ====
[[File:ceramicaassemini.jpg|thumb|upright|Una brocca, opera di un ceramista asseminese]]
Assemini è considerato "paese di antica tradizione della [[ceramica]]". I primi reperti, venuti alla luce nella zona di Sant'Andrea, i cui reperti di maggiore importanza e in numero più consistente possono essere datati tra la fine del [[III millennio a.C.]] [[cultura di Ozieri]] e la fine del [[V secolo a.C.]] È molto probabile che la cospicua produzione di ceramiche (prevalentemente casseruole, scodelle, tegami e brocche nonché manufatti ornamentali) avvenisse in particolari cortili detti (in sardo) "''strexiaius''" (''strexiu'' è un [[pluralia tantum]] che significa appunto ''stoviglie'') in cui si trovavano pozzi per l'estrazione dell'[[argilla]] alcalina di cui il territorio è particolarmente ricco, vasche per la [[sedimentazione|decantazione]] e la levigazione, il [[tornio]], tettoie per essiccare i manufatti e forni a legna in mattoni crudi di forma cilindrica (probabilmente di derivazione orientale). Durante il [[Medioevo]] corporazioni apposite, dette [[Gremi]], disciplinarono le attività creativa e commerciale degli ''strexiaius'' con statuti e regolamenti, onde imporre l'obbligo di non variare le forme e di non modificare i canoni fissati. Con l'avvento della dominazione spagnola che durò sino al [[XVIII secolo]], gli ''strexiaius'' furono compresi negli ampi cortili delle case campidanesi di cui ancora oggi rimangono ben conservate numerose testimonianze.
 
La tradizione della ceramica, così profondamente radicata nel territorio e negli asseminesi, trova la sua espressione anche nello stemma comunale che rappresenta, tra l'altro, un'antica anfora.
 
In epoca moderna ad Assemini si producono stoviglie ornamentali, arricchite di motivi naturalistici (spesso ispirati a modelli molto antichi) o geometrici, in rilievo o a graffito. La destinazione d'uso di questi prodotti artistici è diversificata in quanto una parte di questi, per quanto raffinati, è destinata all'uso quotidiano (soprattutto stoviglie).
Sebbene la foggia delle opere sia estremamente varia a seconda degli artisti, è possibile riscontrare nell'intera produzione numerosi elementi in comune che coinvolgono tanto i motivi decorativi quanto le tecniche di realizzazione: ciò conferisce alla produzione di ceramiche artistiche asseminesi uniformità e originalità in rapporto ad altre tradizioni.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=21}}</ref>
Nel [[1995]] l'amministrazione comunale ha dato vita alla Mostra-mercato permanente della Ceramica Asseminese presso il "Centro Pilota per la Ceramica", uno spazio espositivo di circa 500 metri quadrati, nel quale possono essere ammirate molte opere dei più importanti ceramisti asseminesi.
 
Nell'estate 2007 l'amministrazione comunale, tramite il lavoro dell'Assessorato alle Attività Produttive, ha inaugurato la “Mostra permanente della ceramica d'arte” negli stabili attigui al sopra citato Centro Pilota.
La mostra racchiude oltre 250 pezzi unici di valore inestimabile che, nel corso di oltre 30 anni, il comune di Assemini ha acquistato al termine delle varie edizioni del Concorso Nazionale della Ceramica tenutesi nella cittadina.
Iniziative di pari livello sono riscontrabili, in ambito nazionale, in realtà come Faenza e Senigallia.
 
<gallery>
File:ceramicaassemini2.jpg|Ariete, opera di un ceramista asseminese
File:ceramicaassemini3.jpg|Riproduzioni di vari animali, opera di un ceramista asseminese
File:ceramicaassemini4.jpg|Una brocca, opera di un ceramista asseminese
File:ceramicaassemini5.jpg|Una brocca con decorazioni tradizionali, opera di un ceramista asseminese
File:ceramicaassemini6.jpg|Piatto decorato con motivi naturalistici e geometrici, opera di un ceramista asseminese
</gallery>
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
====Scuole====
Nella città sono presenti due circoli della scuola primaria (intitolati rispettivamente a Fedele Piras ed al cavaliere asseminese [[Dionigi Scalas]]), una scuola secondaria di primo grado con due distinte sedi intitolate a [[Giovanni Pascoli]] e [[Costantino Nivola]] e un Istituto Tecnico superiore intitolato a Michele Giua.
 
L'unica scuola superiore presente è una sede staccata dell'Istituto Tecnico Industriale Michele Giua di Cagliari, a cui è associato anche un [[liceo scientifico tecnologico|liceo scientifico delle scienze applicate]].
 
==== Musei ====
*Museo ''Sonus de su Mundu'': museo degli [[strumenti musicali]] tradizionali del mondo (Collezione Antonio Ghiani).
*Museo dell'Arte etnica internazionale: con la sezione maschere e mascheramenti del mondo, l'abito popolare italiano ed internazionale e la sezione gioielli e strumenti musicali popolari.
 
=== Cucina ===
 
[[File:sapanadaassemini.jpg|thumb|left|upright|''Sa panada'', piatto tipico asseminese]]
 
==== Sa panada ====
 
Nella lunga e varia [[Cucina sarda|tradizione culinaria sarda]] Assemini si distingue per l'unicità e l'originalità di alcuni piatti, primo tra tutti la [[panada]] apprezzata e consumata, in alcune varianti, in tutta la Sardegna ([[Oschiri]] in particolare). Nella maggior parte dei casi la produzione e il consumo avvengono tuttora in ambito familiare e privato e le tecniche di preparazione tradizionali, custodite dalla memoria popolare, sono rimaste quasi invariate per secoli.
La panada, chiamata in sardo ''sa panada'' (plurale ''panadas''), è un piatto unico costituito da un contenitore di forma circolare di pasta non lievitata ripieno chiuso da ricami ''a treccia'' (tradizionalmente realizzati senza l'ausilio di utensili) e successivamente cotto al forno.
La tradizione vuole che il ripieno sia di carne (d'agnello o capra) e patate o piselli, condite da [[Crocus sativus|zafferano]], [[pepe]], sale, olio d'oliva o [[strutto]] e [[pomodori]] secchi. la seconda ed importante variante prevede il ripieno d'anguilla e patate a testimonianza dell'antica e intensa attività di pesca del comune ormai quasi scomparsa; in tempi più recenti vengono preparate ''panadas'' anche con piselli , melanzane o altre verdure e carni,ma tutte le varianti sono opzioni personali e al di fuori della tradizione popolare.
 
==== Il pane ====
 
[[File:panevotivoasseminese.jpg|thumb|upright|''Su coccoi'', un pane votivo asseminese]]
A differenza di quanto avviene nelle zone settentrionali dell'isola in cui il [[pane carasau]] è il tipo di pane più consumato in assoluto, ad Assemini, come nella gran parte della Sardegna meridionale si producono maggiormente altre varietà fra cui ''su maritzosu'' e ''su civraxiu''. Nel paese un ruolo di spicco è ricoperto da ''su coccoi'', una varietà di pane a pasta dura che viene preparato per il consumo giornaliero o per particolari occasioni e festività religiose in funzione di pani votivi.
 
=== Eventi ===
Secondo sabato di Giugno: Rassegna "Un mare di musica".
 
Domenica tra il 13 e il 15 giugno (Sant'Isidoro) si tiene la Sagra della Mietitura.
 
Domenica tra il 23 e il 25 giugno (San Giovanni) si tiene la Sagra della Pecora.
 
In luglio, nell'ultima decade (San Cristoforo) ha luogo il "Matrimonio Asseminese", manifestazione in cui si celebrano matrimoni secondo i costumi locali e con la rievocazione di riti secolari, in cui i partecipanti indossano i costumi sardi tipici asseminesi e si esprimono interamente in lingua sarda.
 
Sempre in luglio, nell'ultima settimana a cavallo con agosto, si tiene il Festival Internazionale del Folclore ''Is Pariglias'', che vede la partecipazione di oltre 200 artisti esteri, che rappresentano la cultura popolare dei diversi continenti e della Sardegna. Al festival, suddiviso in tre serate, assistono circa {{formatnum:10000}} persone, l'organizzazione è curata dalla Associazione culturale CIOFF di Assemini.
 
Nell'ultima decade di luglio il gruppo folk Città di Assemini organizza ''Ethnodanza'', festival internazionale delle danze identitarie, con lo scopo di valorizzare e confrontare con altre specificità la danza tipica di Assemini "Sa Solidali", ballo al suono delle campane. In concomitanza con gli eventi internazionali si svolgono sfilate folkloristiche, mostre, seminari, laboratori didattici, esposizioni.
Nella terza domenica di settembre si festeggia Sant'Andrea, nella chiesetta del Settecento, posta all'ingresso della cittadina. Alla Festività si abbina la Sagra del pesce. Entrambe le Manifestazioni sono organizzate dall'Associazione Sant'Andrea.
Ogni due anni, inoltre, si svolge il Concorso Nazionale di Ceramica, suddiviso in tre categorie (ceramica tradizionale, settore innovazione e scuole d'arte).
 
== Persone legate ad Assemini ==
* Fedele Marras (1839 - 1909), ceramista imprenditore - partecipò nel 1862 all'Expo Internazionale di Londra. È vissuto, morto ed è sepolto a Cagliari.<ref>[http://cat.mag-news.it/nl/a.cfm?Ra.2.0.cH.A.A.A.A Scheda dal sito Ceramica Artistica Tradizionale] - visto il 3 gennaio 2012</ref><ref>[http://www.mediapascoli.it/Federico%20Melis/novita.htm Scheda tratta dal sito mediapascoli.it] - visto il 3 gennaio 2012</ref>
* [[Dionigi Scalas]] (1847 - 1901), [[Medaglia d'oro al valor civile]] e cavaliere dell'[[Ordine della Corona d'Italia]] - nubifragio dell'ottobre 1892. È vissuto, morto ed è sepolto ad Assemini.<ref>[http://nuke.peppinumereu.it/LinkClick.aspx?fileticket=fybVYeQFyrs%3D&tabid=120&mid=737 Scheda dal sito http://nuke.peppinumereu.it] - visto 3 gennaio 2012</ref>
* [[Giuseppe Pintus]], [[Medaglia d'oro al valor militare]] - Caporal Maggiore del [[151º Reggimento fanteria "Sassari"|151º Reggimento fanteria]] della [[Brigata Sassari]], Prima guerra mondiale - Monte Zebio, 10 giugno 1917.<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=12506 Scheda dal sito del Quirinale] - visto 16 dicembre 2011</ref>
* [[Fedele Piras]] (1895 - 1971), [[Medaglia d'oro al valor militare]] e cavaliere dell'[[Ordine della Corona d'Italia]] - Vice Brigadiere del 46º Reggimento dell'[[Arma dei Carabinieri]], Prima guerra mondiale - Capo Sile (Venezia), 15 - 16 giugno 1918. È vissuto, morto ed è sepolto ad Assemini.<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=12650 Scheda dal sito del Quirinale] - visto il 3 gennaio 2012</ref>
* [[Ilaria Porceddu]] (Assemini, 16 ottobre 1987), cantante pop
* [[Conte Angelo Ceconi]] ([[Dravograd|Unterdrauburg]], 1862 - Assemini 25 maggio 1944), ingegnere idraulico e imprenditore agricolo.
 
== Geografia antropica ==
Il territorio comunale comprende anche l'[[isola amministrativa]] di ''San Leone'', avente una superficie di {{M|60,11|k|m2}}.
 
== Economia ==
Assemini ospita gli stabilimenti di produzione della [[birra Ichnusa]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Assemini è collegata ai comuni limitrofi principalmente tramite due strade: la [[Strada statale 130 Iglesiente|SS 130]] scorre immediatamente a nord dell'abitato e collega il centro con Cagliari, il suo hinterland ed il [[Sulcis-Iglesiente]], quest'ultimo raggiunto anche dalla SP2, che interseca l'abitato a est, e che consente inoltre il collegamento dell'abitato con la zona industriale di [[Macchiareddu]] e con la [[Strada statale 131 Carlo Felice|SS 131]].
 
=== Ferrovie ===
[[File:Fermata Assemini.jpg|thumb|La stazione di Assemini]]
{{Vedi anche|Stazione di Assemini|Stazione di Assemini Santa Lucia|Stazione di Assemini Carmine}}
L'abitato è servito da 3 fermate ferroviarie situate lungo la [[ferrovia Cagliari-Golfo Aranci]]: la principale è la [[stazione di Assemini]], attiva dal [[1871]], a cui nel [[2009]] si sono aggiunte le fermate di [[stazione di Assemini Santa Lucia|Assemini Santa Lucia]] e [[stazione di Assemini Carmine|Assemini Carmine]]. Queste ultime sono impiegate per il solo [[servizio ferroviario metropolitano di Cagliari]], mentre dallo scalo ''centrale'' è possibile raggiungere anche le altre destinazioni regionali servite da [[Trenitalia]].
 
=== Mobilità urbana ===
I servizi di autolinee dell'[[ARST]] e del [[CTM (Cagliari)|CTM]] collegano Assemini con Cagliari e coi comuni limitrofi.
 
== Sport ==
*Le società giovanili di calcio sono GSD, Gioventù Assemini, Aiace, A.S.D Halley Assemini 1980, Cooper Band
* una delle squadre calcistiche cittadine è la A.S.D. Halley Assemini 1980, militante in Seconda Categoria regionale. Fondata nel 2011 dalla fusione di 2 squadre della città (Halley Assemini e Assemini 1980) nella stagione 2014/2015 milita nel campionato sardo di [[Prima Categoria]].
* Nel [[calcio a 5]] la principale formazione cittadina è stata l'A.S.D. Assemini Calcio a 5 che nella stagione [[Serie A2 2008-2009 (calcio a 5)|2008-09]] arrivò a disputare la serie A2 nazionale.
* Ad Assemini ha sede il centro sportivo ''Ercole Cellino'' di proprietà del [[Cagliari Calcio]]<ref>{{Cita web|http://www.cagliaricalcio.net/club/centrosportivo/centrosportivo.html|titolo=Centro Sportivo Ercole Cellino}}</ref>.
* Ad Assemini risiedono l'associazione "Basket Santa Lucia" ed il Gruppo Polisportivo Dilettantistico Assemini "Atletica e Triathlon".
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* {{cita libro || |Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna|2006|Carlo Delfino editore|Sassari|curatore=[[Manlio Brigaglia]], Salvatore Tola|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4463&id=589019|isbn=88-7138-430-X}}
* {{cita libro || |Grande Enciclopedia della Sardegna|2007|Newton&ComptonEditori|Sassari|curatore=Francesco Floris|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10}}
 
== Voci correlate ==
 
* [[Birra Ichnusa]]
* [[Cagliari Calcio]]
* [[Stazione di Assemini]]
* [[Stazione di Assemini Carmine]]
* [[Stazione di Assemini Santa Lucia]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Assemini}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
* {{cita web|http://www.comunas.it/assemini/|La scheda del comune nel portale ''Comunas'' della Regione Sardegna}}
 
{{Città metropolitana di Cagliari}}
{{ParcoGeominerario}}
{{Città della Ceramica}}
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[[Categoria:Assemini| ]]