Palazzo Ducale (Urbino) e Discussioni utente:Fabiodialmi: differenze tra le pagine

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{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo Ducale
|immagine = Palazzo Ducale, Urbino.jpg|300px
|didascalia =
|paese = ITA
|indirizzo = Piazza Duca Federico
|latitudine = 43.724378
|longitudine = 12.636289
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|città = Urbino
|cittàlink =
|periodo costruzione = seconda metà del XV secolo
|inaugurazione =
|stato completamento =
|demolito =
|distrutto =
|uso = sede della [[Galleria Nazionale delle Marche]], del Museo archeologico lapidario e della Soprintendenza ai beni storico artistici ed etnoantropologici delle Marche
|architetto = [[Maso di Bartolomeo]], [[Luciano Laurana]], [[Francesco di Giorgio Martini]]
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = [[Repubblica italiana]]
|proprietario storico = [[Federico da Montefeltro]]
}}
 
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
{{Citazione|Federico edificò un palazzo, secondo la opinione di molti, il più bello che in tutta Italia si ritrovi; e d'ogni opportuna cosa sì ben lo fornì, che non un palazzo, ma una città in forma di palazzo esser pareva.|[[Baldassarre Castiglione]], ''[[Il Cortegiano]]'', I, 2}}
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
[[File:Coat of arms of the House of Montefeltro.svg|thumb|Scudetto della famiglia [[Da Montefeltro]]]]
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenuto/a su Wikipedia, <span style="color:white">Fabiodialmi</span>!'''
Il '''Palazzo Ducale di [[Urbino]]''', situato al fianco della [[Duomo di Urbino|cattedrale]], è uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell'intero [[Rinascimento italiano]] ed è sede della [[Galleria Nazionale delle Marche]].
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| style="background:#e0e6ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps ksig.png|18px|link=Aiuto:Guida essenziale]] [[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]
| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<div style="font-size:105%">Con i tuoi interessi e le tue conoscenze puoi far crescere il sapere libero e l'enciclopedia. Scrivi nuove voci o amplia quelle già esistenti: '''il tuo contributo è prezioso'''!
 
Wikipedia ha solo alcune regole inderogabili, <span style="white-space:nowrap">i [[Wikipedia:Cinque pilastri|'''cinque pilastri''']]</span>. Per un primo orientamento, puoi guardare la '''[[:File:Wikipedia_ridotto.ogv|WikiGuida]]''', leggere la '''[[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]''' o consultare la pagina di '''[[Aiuto:Aiuto|aiuto]]'''.
== Storia e architettura ==
Il progetto più ambizioso di [[Federico da Montefeltro]], uomo coltissimo e raffinato, fu la costruzione di Palazzo Ducale e di pari passo, la sistemazione urbanistica di Urbino, facendone la città "del principe". Prima degli interventi di Federico, la residenza ducale era un semplice palazzo sul colle meridionale, al quale si aggiungeva un vicino [[castellare]], sull'orlo del dirupo verso la Porta Valbona.
 
Se '''contribuisci a Wikipedia su commissione''' si applicano '''[[Wikipedia:Avvertenze sulla contribuzione su commissione#Le nostre condizioni d'uso|condizioni d'uso particolari]]'''.
Le origini del palazzo risalgono a quando il conte [[Antonio II da Montefeltro|Antonio da Montefeltro]], nonno di Federico, decise di stabilirsi di fronte al Duomo; fu suo figlio [[Guidantonio da Montefeltro|Guidantonio]] a far approntare un palazzetto il cui lato lungo corrispondeva sommariamente alla facciata lunga su piazza Rinascimento (futuro [[Appartamento della Jole]]). Si ha notizia di una serie di stanze affrescate e dei loro nomi, ma oggi è difficile associarle agli ambienti attuali<ref name=P5>Dal Poggetto, cit., pag. 5.</ref>.
 
Ricorda di '''non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché <u>NON è consentito inserire materiale protetto da [[Wikipedia:Copyright|copyright]]</u>''' (nel caso sia tu l'autore/autrice, devi seguire [[Wikipedia:CONCEDI|l'apposita procedura]]), e di scrivere seguendo un '''[[Wikipedia:Punto di vista neutrale|punto di vista neutrale]]''', citando le '''[[WP:FONTI|fonti]]''' utilizzate.</div>
=== La prima fase: Maso di Bartolomeo ===
[[File:Palazzo ducale di urbino, interno, palazzetto della jole, sala di ercole e jole.jpg|thumb|La sala di Ercole]]
[[File:Urbino-palazzo ducale02.jpg|thumb|Il cortile]]
[[File:PalazzoDucaleUrbino.JPG|thumb|Facciata dei Torricini]]
{{vedi anche|Palazzetto della Jole}}
Nel [[1444]] [[Federico da Montefeltro]] prese il potere e, dopo un decennio circa di assestamento finanziario, nel [[1454]] circa fece innanzitutto congiungere i due edifici ducali antichi, chiamando architetti fiorentini [[Maso di Bartolomeo]], che edificassero un palazzo intermedio. Il risultato, nel corso di dieci anni, fu il [[palazzetto della Jole]], a tre piani, in stile austero, semplice e tipicamente toscano. A ciò si aggiunse l'appartamento dei Melaranci e un abbozzo del [[cortile di Palazzo Ducale di Urbino|cortile.]]
 
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
=== La seconda fase: Luciano LauranaIl '''Palazzo Ducale di Urbino''', situato al fianco della cattedrale, è uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell'interoRinascimento italiano ed è sede della Galleria Nazionale delle Marche. ===
Dopo il [[1462]], la sconfitta di [[Sigismondo Malatesta]] nella [[battaglia di Cesano]] e l'acquisizione di [[Fano]] e [[Senigallia]] ([[1463]]), aumentarono le entrate di Federico, che divenne anche capitano generale e ''arbiter'' della lega italiana.
In quel periodo il progetto del palazzo venne mutato, "con l'intenzione di superare tutte le residenze principesche d'Italia"<ref>Frommel 2004, pag. 171.</ref>, e farne anche sede amministrativa e luogo dove ospitare personaggi illustri. Dal [[1464]] circa e fino al [[1472]] i lavori passarono a un nuovo architetto, il dalmata [[Luciano Laurana]], del quale resta una Patente rilasciata dal Duca il 10 giugno [[1468]] con una dichiarazione d'intenti programmatica (in cui l'architetto è chiamato "ingegnero")<ref name=P5/>. L'architetto, che nel [[1465]] si trovava a [[Pesaro]], venne forse suggerito da [[Leon Battista Alberti]], che l'aveva conosciuto a [[Mantova]].
 
<div style="margin:0; padding:0">
Fulcro del nuovo assetto fu il vasto [[Cortile di palazzo Ducale di Urbino|cortile]] porticato, che raccordava gli edifici precedenti. Il cortile ha forme armoniose e classiche, con un [[portico]] con archi a tutto sesto, oculi e colonne [[corinzie]] al pian terreno, mentre il [[piano nobile]] è scandito da [[lesene]] e finestre architravate. Lungo i primi due [[marcapiano]] corrono iscrizioni in [[Carattere lapidario romano|capitali romane]], il carattere epigrafico classico, così come classici, per la precisione copiati da esemplari [[arte flavia|flavi]], sono i capitelli. Inoltre Laurana fortificò il palazzo e la città, usando mura oblique, in modo che i cannoni non le potessero abbattere, e altri stratagemmi militari.
{{Cassetto inizio
 
|titolo = Altre informazioni
Il Laurana realizzò inoltre lo Scalone d'onore, la Biblioteca, la Sala degli Angeli, la Sala delle Udienze, le Soprallogge, la zona sacra con lo [[studiolo di Federico da Montefeltro|studiolo]] e le cappelline<ref name=P5/>.
}}
 
[[File:Firma e data.png|thumb|Apponi la firma nei tuoi interventi]]
Da questo nucleo il palazzo venne poi dilatato verso la città e in direzione opposta. La facciata verso la città ebbe una forma "a libro aperto" (a "L") su piazzale Duca Federico, che venne appositamente sistemato da [[Francesco di Giorgio Martini]] e in seguito chiuso sul lato nord dalla fiancata del [[duomo di Urbino|duomo]]. Il palazzo diventava così il fulcro del tessuto urbano senza operare strappi e sottomettendo, con la sua presenza, anche la vicina autorità religiosa.
*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
 
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
Il fronte a strapiombo su Valbona venne invece completato con la cosiddetta "facciata dei Torricini", leggermente ruotata verso ovest rispetto agli assi ortogonali del palazzo. Deve il suo nome alle due torri che affiancano la facciata alta e stretta, ma ingentilita al centro dal ritmo ascensionale di tre logge sovrapposte, che ripetono ciascuna lo schema dell'[[arco di trionfo]], ispirato probabilmente all'[[Arco trionfale del Castel Nuovo|arco di Castel Nuovo]] a [[Napoli]] di [[Ferdinando I di Napoli|Don Ferrante d'Aragona]], del quale Federico era comandante generale. La facciata dei Torricini non guarda verso l'abitato ma verso l'esterno, per questo fu possibile una maggiore libertà stilistica, senza doversi curare dell'integrazione con edifici antecedenti, inoltre la sua presenza imponente è ben visibile anche da lontano, come simbolo del prestigio ducale. Interessante è anche il colore del materiale laterizio impiegato, che segue la tradizione marchigiana, da Marina Foschi definita "luminosa e levigata", diversa sia da quella emiliana "ferrigna e chiaroscurata" sia dal particolare [[rosso forlivese]] ("color cotto chiaro, intenso e pur così trasparente"<ref>Orlando Piraccioni, ''Mattoni ricchi, mattoni poveri'', in Colloqui forlivesi - Comune di Forlì ''et alii'', ''Città ancor di mattoni. Idee per un museo'', Forlì 1986, p. 39.</ref>) tipico della, territorialmente più vicina, città romagnola<ref>Cf. Marina Foschi, ''Per ornar facciate'', in: Colloqui forlivesi - Comune di Forlì ''et alii'', ''Op. cit.,'' p. 45.</ref>.
*Una volta consultata la Guida essenziale, prova ad ampliare le tue conoscenze sul funzionamento di Wikipedia con il '''[[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]'''.
 
*Hai già un altro account oppure qualcun altro contribuisce dal tuo stesso computer? Leggi [[Wikipedia:Utenze multiple]].
=== La terza fase: Francesco di Giorgio Martini ===
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[[File:Urbino, rampa elicoidale.jpg|thumb|left|La rampa elicoidale, vista dal basso]]
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Nel [[1472]], alla partenza del Laurana per Napoli, subentrò nella direzione dei lavori [[Francesco di Giorgio]], che iniziò un nuovo sviluppo, anche in seguito alla nomina di Federico come duca e confaloniere della Chiesa da parte di [[Sisto IV]]. Francesco, che lavorò fino alla morte di Federico ([[1482]]) e anche oltre, sotto il reggente [[Ottaviano degli Ubaldino]] e sotto [[Guidobaldo da Montefeltro]], completò ampie porzioni del palazzo, nonostante i mille impegni in cui era richiesto (le rocche nel territorio, il [[Palazzo Ducale (Gubbio)|Palazzo Ducale]] di [[Gubbio]], le chiese di Urbino). Terminò la facciata a "L" su piazza Rinascimento, curò gli spazi privati (decorazioni di finestre, camini, architravi, capitelli), gli impianti idrici, le logge, la Terrazza del Gallo, il Bagno del Duca, il giardino pensile e forse il secondo piano del cortile, oltre al raccordo con le strutture sottostanti fuori le mura<ref name=P5/>. Ai piedi del dirupo si trovava infatti un ampio spiazzo, detto "Mercatale" poiché sede di [[mercato]], dove Francesco di Giorgio creò la rampa elicoidale, che permetteva a carri e cavalli di raggiungere il palazzo e la "Data" (o "Orto dell'Abbondanza"), nonché le grandi scuderie e stalle poste a metà altezza, nel seminterrato<ref name=P5/>.
</div>
 
{{Cassetto inizio
Straordinarie sono le invenzioni di Francesco di Giorgio, spesso slegate da rigidi schemi simmetrici. Incompiuto fu il Giardino del Pasquino, dove doveva trovarsi il mausoleo granducale, eretto poi nella [[chiesa di San Bernardino (Urbino)|chiesa di San Bernardino]]<ref name=P5/>.
|titolo = Serve aiuto?
 
}}
Negli spazi interni curati da Francesco di Giorgio, sotto la cui direzione operò lo scultore milanese [[Ambrogio Barocci]], si nota un cambiamento di gusto, improntato a una decorazione più sontuosa e più astratta. All'interno l'arredo era curatissimo e fastoso, con cuoi dorati e arazzi alle pareti che oggi sono completamente dispersi nei musei del mondo. Un'eccezione è lo [[Studiolo di Federico da Montefeltro|Studiolo]], giunto quasi intatto. A questo periodo risale la presenza delle sigle <small>F D</small> o <small>FE DUX</small> ("Federico Duca"), che in alcuni casi sostituirono con opportune stuccature le precedenti <small>F C</small> ("Federico Conte"). L'intervento dell'artista senese si caratterizzò soprattutto per lo spiccato senso pittorico e scultoreo delle decorazioni, unito a una forte capacità di sintesi e di adattamento pratico, come dimostra il riutilizzo degli ordini classici e delle forme all'antica nelle nuove parti in maniera abbreviata.
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]].
 
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Nonostante le differenze il palazzo riuscì nell'intento quasi miracoloso di coniugare con equilibrio le varie parti in un complesso asimmetrico, impostato dalle irregolarità del terreno e degli edifici preesistenti, dove però il rigore delle singole parti bilancia la mancanza di un progetto unitario.
type=commenttitle
[[File:Cortile Pasquino Palazzo Ducale Urbino.JPG|thumb|Alcune tracce delle antiche merlature e degli archi tamponati, verso il cortile del Pasquino]]
bgcolor=white
 
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===La fase roveresca===
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[[File:Urbino, palazzo ducale, facciata piazzale duca federico 01.jpg|thumb|La facciata incompiuta su piazza Duca Federico]]
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Nella prima metà del Cinquecento vennero eseguiti ulteriori incrementi architettonici, dopo il disinteresse per il palazzo del primo duca [[Della Rovere]], [[Francesco Maria I Della Rovere|Francesco Maria I]]. L'architetto completò il secondo piano (anni 1560) ed eliminò la merlatura di gusto medievale presente nella parte superiore del castello, modificando così il progetto originario. Si ottenne così un nuovo appartamento al secondo piano e vennero costruite anche alcune sale sopra le terrazze a mezzogiorno, per mano dell'architetto [[Filippo Terzi]] e dello scultore [[Federico Brandani]]<ref name=P6>Dal Poggetto, cit., pag. 6.</ref>.
page=Aiuto:Sportello_informazioni
 
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===Storia recente===
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Nel [[1631]] fu sede del [[Legato apostolico]], che rappresentava il pontefice, e mantenne tale uso fino all'acquisizione da parte del [[Regno d'Italia]]. I successivi mutamenti del palazzo riguardarono soprattutto spoliazioni e degradi, oltre ai necessari cambiamenti d'uso dovuti a nuove necessità. Dal [[1889]] al [[1997]], l'ala del palazzo chiamata ''Castellare'' ha ospitato la [[Scuola del Libro]] (Istituto per l'Illustrazione e la Decorazione del Libro).
buttonlabel=Domanda allo Sportello informazioni
Attualmente è sede di museo dal [[1911]]<ref name=P6/>.
</inputbox>
 
{{Cassetto fine}}
== Lo Studiolo ==
<div style="border-bottom:1px solid #eee; padding-top:0.17em; padding-bottom:0.5em"></div>
{{vedi anche|Studiolo di Federico da Montefeltro}}
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
Di notevole interesse è il famoso [[Studiolo di Federico da Montefeltro]], splendida opera di ''[[trompe-l'œil]]'' dove restano alcune delle più famose [[Intarsio|tarsie]] lignee del Rinascimento.
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| style="background:#e5e0ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ktip.png|18px|link=Aiuto:Tour guidato]] [[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]
== Galleria Nazionale delle Marche ==
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{{Vedi anche|Galleria Nazionale delle Marche}}
| style="background:#ffe0f1; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Accessories-text-editor.svg|18px|link=Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida]] [[Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida|Raccomandazioni e linee guida]]
La splendida cornice architettonica degli interni creati dal Laurana, ospita una delle più belle ed importanti collezioni d'arte del [[Rinascimento]] italiano. Sono presenti splendide pitture di artisti quali [[Raffaello]], [[Piero della Francesca]] di cui spicca la famosa [[Flagellazione di Cristo (Piero della Francesca)|Flagellazione di Cristo]], [[Paolo Uccello]], [[Tiziano]] e [[Melozzo da Forlì]].
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| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
== Note ==
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[[File:Cortile di Palazzo Ducale di Urbino, realizzato da Luciano Laurana, 1466-72,2.JPG|thumb|[[Peristilio]] a cinta del chiostro]]
| style="background:#ffefe0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ksirtet.png|18px|link=Portale:Progetti]] [[Portale:Progetti|Progetti tematici]]
<references/>
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| style="background:#fff8dc; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomleft:12px; -webkit-border-bottom-left-radius:12px; border-bottom-left-radius:12px; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps bookcase.svg|18px|link=Aiuto:Glossario]] [[Aiuto:Glossario|Glossario]]
== Bibliografia ==
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi.
* Paolo Dal Poggetto, ''Guida alla Galleria Nazionale delle Marche nel Palazzo Ducale di Urbino'', Gebart, Roma 2006.
--[[Utente:SuperVirtual|<span style="color:black;">'''Super'''</span>]][[Discussioni utente:SuperVirtual|<span style="color:blue;">'''Virtual'''</span>]] 19:30, 6 set 2015 (CEST)
* Pasquale Rotondi, ''Il palazzo ducale di Urbino - la sua architettura e la sua decorazione / the ducal palace of Urbino - its architecture and decoration'', Alec Tiranti,Londra 1969, SBN 85458-130/8.
<!-- fine template di benvenuto -->
* P. Zampetti, ''Il Palazzo ducale di Urbino e la Galleria nazionale delle Marche'', Roma 1963.
* ''Il palazzo di Federico da Montefeltro / Restauri e ricerche (Vol. 1) / Rilievi (Vol. 2)'', Maria Luisa Polichetti (a cura di), Quattroventi Edizioni, Urbino 1985.
* Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, ''I tempi dell'arte'', volume 2, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7212-0
* Janez Hofler, ''Il palazzo ducale di Urbino sotto i Montefeltro (1376 - 1508) - Nuove ricerche sulla storia dell'edificio e delle sue decorazioni interne'', Accademia Raffaello, Urbino 2006. ISBN 88-87573-27-1
* Silvia Blasio (a cura di), ''Marche e Toscana, terre di grandi maestri tra Quattro e Seicento'', Pacini Editore per Banca Toscana, Firenze 2007.
 
== Voci correlate ==
* [[Cortile di palazzo Ducale di Urbino]]
* [[Obelisco di Urbino]]
* [[Architettura rinascimentale]]
* [[Rinascimento urbinate]]
* [[Federico da Montefeltro]]
* [[Ducato di Urbino]]
* [[Scuola del Libro]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Palazzo Ducale (Urbino)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.artimarche.beniculturali.it/|Palazzo Ducale - Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche}}
* {{cita web|http://www.greatbuildings.com/buildings/Ducal_Palace.html|Piante e alzati di palazzo Ducale}}
{{Musei delle Marche}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Architettura|Marche}}
 
[[Categoria:Palazzo Ducale di Urbino| ]]
[[Categoria:Architetture di Francesco di Giorgio Martini]]
[[Categoria:Architetture di Luciano Laurana]]