Lucia Schiavinato e Sceriffo: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
Dexter High (discussione | contributi)
 
Riga 1:
{{nota disambigua|descrizione=informazioni sul [[lingua araba|termine arabo]] che indica un discendente del profeta [[Maometto]]|titolo=Sharif}}
{{F|polizia|aprile 2012}}
[[File:NY_-_Suffolk_County_Office_Of_The_Sheriff_Badge.png|thumb|upright=0.8|La ''stella'' da sceriffo della [[Contea di Suffolk (New York)|Contea di Suffolk, New York]]]]
 
Il termine '''sceriffo''' indica, nei sistemi di [[common law]], un [[funzionario]] di [[polizia locale]] e anche la [[carica pubblica|carica]], politica, legale o anche di fatto e la persona che detiene tale incarico.
{{Bio
|Nome = Lucia Eleonora
|Cognome = Schiavinato
|PostCognomeVirgola = meglio nota come '''Lucia Schiavinato'''
|Sesso = F
|LuogoNascita = Musile di Piave
|GiornoMeseNascita = 31 ottobre
|AnnoNascita = 1900
|LuogoMorte = Verona
|GiornoMeseMorte = 17 novembre
|AnnoMorte = 1976
|Attività = personalità religiosa
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = ; una laica consacrata con una grande spiritualità, fondatrice dei [["Piccoli Rifugi"]] (riconosciuti come istituto secolare di diritto pontificio) che ha iniziato la sua opera a [[San Donà di Piave]]. È in atto il suo processo di [[canonizzazione]]
}}
 
==BiografiaStoria==
Il termine sceriffo deriverebbe dall'antica carica di ''[[contea (suddivisione amministrativa)|shire]] [[reeve]]''.
===Giovinezza===
Lucia Schiavinato nacque a [[Musile di Piave]]<ref> [[Comune]] italiano della [[città metropolitana di Venezia]] </ref> il 31 ottobre [[1900]] in una famiglia medio borghese: la [[madre]], Pia Stalda, [[docente]] alla [[scuola primaria]], [[il padre]], Guglielmo Schiavinato, cassiere alla [[Banca]] Mutua Popolare a [[San Donà di Piave]]<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'' Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 13</ref>
Insieme ai [[genitori]] e ai fratelli, Maria e Menotti, si trasferì a San Donà di Piave nel [[1907]].
Per motivi di salute interruppe precocemente gli studi, ma la dedizione verso essi continuò negli anni.
Ad influenzare fortemente la sua [[educazione cristiana]] fu l’arrivo a San Donà di Piave del [[Parroco]] Mons. [[Luigi Saretta]] nel [[1915]].<ref>S.Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'' Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 17</ref>
Nel [[1917]] a causa della [[Grande Guerra]]<ref> Con il termine [[Grande Guerra]] si indica il conflitto armato che coinvolse le maggiori potenze modiali tra l'estate del [[1914]] e la fine del [[1918]]</ref>, Lucia, assieme alla madre e ai fratelli, si trasferì a [[Recco]], in [[Liguria]], mentre il padre traslocò a [[Firenze]] con il suo Direttore di Banca, Renato Del Colle<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 18</ref>.
Nel [[1920]], Lucia fece ritornò a San Donà di Piave ed entrò a far parte dell’Associazione [[“Gioventù Femminile”]] di [[Azione Cattolica]], e della [[Conferenza di San Vincenzo]], contribuendo in maniera significativa alla ricostruzione del paese, e dedicandosi al sostegno dei più deboli.
Nel [[1921]] per volere del [[Vescovo]] della [[Diocesi]] di [[Treviso]], Giacinto Loghin, partecipò al Congresso Eucaristico con una relazione che trattava il tema dell’[[Eucarestia]]: “La giovane e l'amore al SS. Sacramento. Visita - Adorazione - Cura dell'altare".
In questa occasione è evidente come l’Eucarestia sia per lei radice essenziale della sua rigogliosa Fede.
Nel [[1924]] Lucia scrisse “Programma di Vita” in cui promise di dedicare la sua vita alla [[preghiera]] a [[Dio]] e all'aiuto dei più bisognosi.
A settembre del [[1925]] Lucia partecipò nuovamente al Congresso Eucaristico a San Donà di Piave per diffondere la pratica degli [[esercizi spirituali]].<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 29-30 </ref>
 
Come la parola sceriffo (''sheriff'') in sé, il ruolo di sceriffo ha una storia interessante. Nell'Inghilterra anglo-sassone il ''[[reeve]]'' era un [[funzionario]] nominato dal re per essere responsabile degli affari pubblici delle località. Un alto funzionario, lo ''shire-reeve'' era il rappresentante dell'autorità reale in uno ''shire'' o [[Contea (suddivisione amministrativa)|contea]]. L'incarico di sceriffo venne mantenuto dopo la [[conquista normanna dell'Inghilterra|conquista normanna]], dove veniva denominato [[visconte]].
===Età adulta===
Con il passare degli anni Lucia continuò ad operare intensamente in Parrocchia e nelle Associazioni, dedicandosi in particolar modo ai bambini, ai poveri e agli ammalati.
Nel 1933 Lucia affittò una stanza nota come “il Campiello”<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 52-56</ref> per ospitare una vedova paralitica. A quella stanza se ne aggiunsero altre, e da lì nacque l’idea del “Piccolo Rifugio”, che prenderà vita a [[San Donà di Piave]] nel [[1935]]<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 8</ref>, con lo scopo di accogliere i più bisognosi.
Nel [[1943]], durante le oppressioni [[antisemite]]<ref>Il termine [[Antisemitismo]] indica [[pregiudizio]] e avversione nei confronti dell'[[ebraismo]].</ref>, Lucia offrì accoglienza a tre donne ebree e appoggiò la [[Resistenza Partigiana]] guidata da [[Attilio Rizzo]]<ref>Attilio Rizzo venne arrestato dai tedeschi il 14 agosto 1944 e portato a [[Mauthausen]] dove morì il 15 gennaio 1945. S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 59</ref> presidente della Conferenza San Vincenzo Maschile.
Successivamente, vennero aperti due nuovi rifugi: uno inaugurato nel [[1955]], a [[Roma]], nella Villa di Monte Mario<ref> Villa di Monte Mario è un apostolato a Roma promosso dalla Congregazione delle Suore Carmelitane. </ref>, e trasferito successivamente a [[Ferrentino]], in provincia di [[Frosinone]]; l’altro nel [[1957]] a [[Vittorio Veneto]].
Nel [[1946]], su suggerimento di Mons. Saretta, Lucia entrò in [[politica]], e diventò [[consigliere comunale]] della [[Democrazia Cristiana]]<ref> Democrazia Cristiana è un [[partito]] politico italiano di ispirazione democratico-cristiana e moderata. E' stato fondato nel [[1942]] ed è rimasto attivo fino al [[1994]]</ref> e Assessora all’Assistenza Sociale e Sanitaria del suo Paese.
Il suo impegno fu rivolto in particolar modo alla battaglia contro la [[disoccupazione]], e all’abuso di [[alcolici]] e [[stupefacenti]]<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 66</ref> . Nel [[1949]] per motivi di salute lasciò l’incarico politico, riprendendolo però nel [[1956]], entrando a far parte del [[Consiglio Provinciale]] di [[Venezia]]. Nel [[1958]] venne approvata la [[Legge Merlin]], che prevedeva la chiusura delle case di prostituzione. In quell’occasione Lucia, assieme ad Ida D’Este, fondò il primo Centro di Riabilitazione per ex [[prostitute]], Villa Madonna della Neve. Nello stesso anno lavorò e fece uscire il primo numero di [[Amor Vincit]]<ref>S. Amor vincit è attualmente, con il nome di “L’Amore vince” , la voce dell’Istituto Secolare Volontarie della Carità e della Fondazione di Culto e Religione Piccolo Rifugio. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 166</ref>, voce dell’Istituto Secolare Volontarie della Carità e della Fondazione di Culto e religione Piccolo Rifugio. Lucia trascorse un periodo in [[Meridione]] con la speranza di fondare un Piccolo Rifugio, ma senza mai riuscirci. Vennero inaugurati altri Piccoli Rifugi in varie zone dell’[[Italia Settentrionale]]: nel [[1959]] a [[Mogliano Veneto]], nel [[1960]] a [[Verona]], nel [[1962]] a [[Trieste]]. Nel [[1963]] Lucia, assieme ad un gruppo di Volontarie, partì per il [[Brasile]] per fondare nuovi centri di Carità. Molti furono i viaggi oltreoceano e in particolare in Terra Brasiliana.<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 162</ref> Nel [[1966]] venne inaugurato a [[Itaberaba]] un ambulatorio ospedaliero per i poveri e l’anno successivo Lucia operò nel [[Lebbrosario]] di [[Aguas Claras]] e del Grajaù. Assieme alle Volontarie, Lucia si stabilì nella [[Diocesi]] di [[Pinheiro]] a [[Maranhao]]. Gran parte del lavoro in [[Brasile]] venne sostenuto dai finanziamenti raccolti dai Piccoli Rifugi in [[Italia]].<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 162</ref>
 
===Ultimi anniNel dimondo vita===
=== Regno Unito ===
Nel [[1967]] a [[Roma]] si svolse il Primo Convegno Mondiale dei Presidenti degli Istituti Secolari ma Lucia non presenziò perché impegnata con i viaggi in [[Brasile]]. Nel [[1968]] vi fu l’approvazione diocesana dell’Istituto Volontarie della Carità con il fine di “realizzare fra il laicato cattolico, la consacrazione a [[Dio]], con l'impegno di attuare nella vita lo spirito genuino del [[Vangelo]], vivendo in [[castità]], secondo il proprio stato, in [[povertà]], per quanto lo permetta la propria situazione sociale, in [[armonia]], di intesa e di programma con i fini e lo Spirito dell'Istituto.” Nel [[1969]] lavorò con gli emigranti italiani residenti in [[Germania]]<ref>A Goppingen, a 150 km da [[Monaco di Baviera]] S.Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 170</ref> , dedicando la maggior parte del suo tempo ai bambini, offendo loro sostegno scolastico. Nel [[1970]] Lucia si recò in [[Amazzonia]] con le Volontarie, nella [[Diocesi]] di Alto Solimbes, in mezzo agli [[indios]] [[Ticuna]] e nell’[[Acre]], presso la [[Diocesi]] di [[Rio Branco]]. Dal 20 al 26 settembre di quello stesso anno, partecipò al primo Congresso Internazionale con i [[Presidenti]] degli Istituti Secolari del Mondo, svoltosi a Roma. Nel [[1975]] abbandonò la presidenza dell’Istituto Secolare Volontarie della Carità, e compì l’ultimo viaggio in Amazzonia. Si stabilì a Grajaù, nel [[Lebbrosario]] "San Marino". Nel maggio del [[1976]] per problemi di salute <ref> [[Occlusione intestinale]] accompagnata da forti dolori [[addominali]]. S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 206</ref> lasciò il Lebbrosario e tornò in [[Italia]]. Il 17 novembre di quello stesso anno morì.
Nella città di [[Londra]], la posizione di sceriffo è quella di uno dei funzionari della [[Corporazione della Città di Londra]]. Ne vengono eletti due ogni anno dai ''[[Livery Company|liverymen]]'' della Città, per assistere il ''[[Lord Mayor di Londra|Lord Mayor]]'', assistere alla Corte Criminale Centrale all'[[Old Bailey]], e presentare petizioni al [[Parlamento del Regno Unito|Parlamento]]. Tipicamente uno dei due è un ''[[Aldermanno]]'', mentre l'altro no. Lo sceriffo aldermanico è quello che ha buone possibilità di divenire in breve tempo un Lord Mayor.
Fu sepolta nella [[tomba]] di famiglia a [[San Donà di Piave]].
 
In [[Scozia]] uno sceriffo è un giudice del tribunale di secondo grado, chiamato ''[[corte dello sceriffo]]''. Lo sceriffo è un giudice professionista, in confronto alle [[Corte Distrettuale (Scozia)|Corte Distrettuale]] scozzese o alle corti inferiori inglesi, che sono presiedute da [[magistratura|magistrati]]. La corte dello sceriffo è la corte di prima istanza per i casi civili e penali. I poteri di giudizio della corte sono limitati, quindi i crimini gravi (stupro, omicidio, ecc.), complessi o di alto valore civile, sono gestiti dall'[[Alta Corte di Giustizia (Stati Uniti d'America)|Alta Corte di Giustizia]] (per i processi penali) o dalla [[Corte di Sessione]] (per quelli civili).
==Partecipazione e prospettiva politica-sociale==
Con la fine della guerra (1945-1947) inizia per Lucia Schiavinato un'esperienza assolutamente nuova, la sua entrata in [[politica]]. Non fu una decisione presa di propria iniziativa. A convincerla su questa strada fu il suo diretto superiore, mons. Saretta.
Lucia accettò la proposta poiché [[San Donà]], dopo la guerra, aveva bisogno di essere riassestata e ricostruita nelle sue strutture fondamentali, nel tessuto sociale, nella sua identità di città [[democratica]] e libera.
Durante il suo periodo in politica, Mamma Lucia, continuò a prendersi cura del [[Piccolo Rifugio]] e della famiglia che aveva fondato. <ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 63</ref>
Nell'Amministrazione che face la sua prima seduta di Consiglio il 18 aprile [[1946]], Lucia fu una delle tre donne elette su trenta consiglieri. In quella seduta venne eletto il [[sindaco]] Celeste Beniamino.
La spiccata autonomia di giudizio e la mancata appartenenza storica e forte a un [[partito]] che la condizionasse, permise a Lucia di ricoprire un particolare ruolo di "super partes" all'interno della [[Democrazia Cristiana]].<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 64</ref> Entrò nella Dc sotto la spinta di mons. Saretta ma non aderì mai fino in fondo al partito. Anche il suo conservatorismo, non era un vero conservatorismo politico ma nasceva da un'obbedienza razionale e giudiziosa alla Chiesa. Per questo in politica fu più una Degasperina che Dossettiana.
Lucia partecipò all'Amministrazione cittadina soprattutto per rappresentare se stessa, la propria esperienza e la capacità di ascoltare, discernere e prendere in carico i bisogni della gente, fu una delle forme con cui praticava la carità.<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 65</ref>
L'attività comunale prevista dal sindaco neo-eletto prevedeva la suddivisione in quattro branche: Assistenza Sociale; Finanze; Lavori Pubblicie Alimentazione, commercio e lavoro. A Lucia venne affidato l'[[assessorato]] all'Assistenza sociale e Sanitaria, il quale è legato per un buon periodo anche all'Assessorato per l'Istruzione.
Durante i tre anni in cui Lucia fa parte dell'Amministrazione, si trova in prime persona come [[assessore]] a fronteggiare diversi problemi della cittadina: [[disoccupazione]], abuso di alcolici e stupefacenti, soccorsi giornalieri alle famiglie dei militari in armi, ripresa dell'attività scolastica, etc. Fu per lei un periodo molto attivo e di grande lavoro.<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani, ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 66-70</ref>
Dalla seduta del [[Consiglio Comunale]] del 20 giugno [[1947]] Lucia comincia ad essere assente. Presenterà le dimissioni ben due volte, ma solo nella seduta del Consiglio Comunale del febbraio [[1949]] le sue dimissioni vennero accettate e al suo posto venne eletto [[Leandro Rizzo]]. Per tutto il lungo periodo di assenza (dettata dalla malattia ma anche dalla consapevolezza di aver concluso il suo mandato in politica), gli incarichi di Lucia Schiavinato vennero svolti da un assessore supplente, [[Pavan Guido]].
La sua vicenda politica però non si conclude. Lucia si ripresenta alle [[elezioni amministrative]] cinque anni dopo, viene eletta ma non entra in [[Giunta]]. Nel 1956, venne poi eletta al [[Consiglio Provinciale]] di Venezia.<ref>S. Teker con prefazione di E. Ravignani ''Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita'', Vittorio Veneto, De Bastiani, 1998 pag. 70</ref>
Lucia, come possiamo leggere nelle sue lettere, esortava le sue sorelle alla [[giustizia]] e all'[[obbedienza]] citando uno scritto di [[Alessandro Pronzato]]: "Cristo ci consegna un mondo da cambiare. Una realtà da trasformare...perciò risposta attiva, creativa, capace di ri-costruire...".<ref>A.Pronzato, ''Le sorprese di Dio. Meditazioni sulla vita religiosa secondo l'Anno Liturgico''. Vol.4, Gribaudi Editore,1974, ISBN 9788871522142 pag. 427</ref>
"Coraggio!!! Altro che stare nel dubbio, brontolare, trovare scuse: il mondo deve essere cambiato anche da ciascuno di noi!"<ref>G. Scarsini, ''Con tutto il mondo nel cuore - Lettere di Mamma Lucia'', EMI, 1980 ISBN 9788830712867 pag. 171</ref>
===Progetti e opere===
====Le organizzazioni cattoliche====
Durate gli anni della [[Grande Guerra]] Lucia Schiavinato iniziò sin dalla giovane età ad occuparsi della tutela dei bambini e degli anziani abbandonati nelle campagne. Negli stessi anni entrò a far parte di un gruppo di giovani cattolici orientati all’assistenza verso il prossimo. Prese successivamente parte alle organizzazioni cattoliche di [[San Donà di Piave]] fino a quando, nel [[1920]], nacque la [[Gioventù Femminile]], un’associazione cattolica in cui Lucia rivolse maggiormente il suo impegno umanitario. Nello stesso anno a San Donà di Piave sorse un ulteriore associazione a cui Lucia dedicò parte del suo impegno, la Conferenza di San Vincenzo femminile <ref>Assocìazione fondata nel 1833 a Parigi da Antoine Fréderic Ozanam, filantropo, storico e filologo francese. Sorta tra universitari laici, sotto la protezione di S. Vincenzo de' Paoli, ha lo scopo di svolgere attività caritatevole a favore dei poveri. </ref>
Nel [[1921]] Lucia Schiavinato prese parte all'[[Azione Cattolica]]. All’interno di tali circoli il focus era rivolto prevalentemente alla formazione religiosa attraverso l’istituzione di corsi, scuole di [[catechismo]], opere di propaganda per l’istruzione dei giovani ed iniziative per la celebrazione delle [[Sante Messe]] all'interno di ospedali e ospizi. Importanti iniziative portate avanti da Lucia Schiavinato investirono anche la dimensione culturale; collaborò e fondò scuole per analfabeti, scuole di cucito e di ricamo, partecipando alla costituzione di segretariati per le operaie e alla fondazione di biblioteche per i cittadini.
 
Ci sono sei "sceriffati" in Scozia, ognuno con uno Sceriffo Principale. Sotto ogni "sceriffato" ci sono i distretti degli sceriffi, ognuno dei quali ha un tribunale presieduto da uno sceriffo. Gli sceriffi sono in genere [[avvocato|avvocati]] o [[procuratore legale|procuratori]] con molti anni di esperienza legale. Fino in tempi recenti essi erano nominati dallo ''Scottish Executive'' (su consiglio del ''Lord Advocate''). Comunque, lo ''[[Scotland Act 1998]]'', ha introdotto la [[Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali]] nella ''[[Scots Law]]''. Una susseguente sfida legale all'imparzialità degli sceriffi, basata su quanto previsto dalla convenzione, ha portato all'istituzione della ''Judicial Appointments Board for Scotland''. Questa ora fa le raccomandazioni al [[Primi ministri della Scozia|Primo ministro della Scozia]], che nomina tutti gli incarichi giudiziari in Scozia ad eccezione di quelli delle Corti Distrettuali. Le nomine vengono poi presentate al [[Primo Ministro del Regno Unito]], che a sua volta le raccomanda alla Regina.
====I piccoli rifugi====
Nell’antivigilia di [[Natale]] del [[1935]] Lucia fondò il Piccolo Rifugio <ref>Decreto di approvazione dello statuto della Fondazione Piccolo Rifugio firmato nel [[1959]] dall'allora vescovo di Vittorio mons. Albino Luciani. Si tratta del passo della Fondazione a [[San Donà di Piave]], che per molto tempo si chiamerà Piccolo Rifugio. </ref> San Vincenzo in onore dell’associazione cattolica sorta nel [[1920]]. Il Piccolo Rifugio è un [[ente ecclesiastico]] fondato allo scopo di offrire cure e accoglienza alle persone più bisognose, tra cui malati, anziani e disabili. Nell’[[1940]] Lucia, investì il denaro lasciato dalla sua famiglia per acquistare una nuova abitazione per il Piccolo Rifugio,adiacente alla casa paterna. Questa nuova abitazione, diventerà la [[cappellina]] dell'adorazione notturna e diurna e verrà inaugurata ufficialmente la mattina del 28 aprile [[1941]]. Il Rifugio non fu solamente luogo di accoglienza di anziani, bambini abbandonati e disabili, ma ospitò anche gruppi di giovani che si riunivano per pregare. Il 10 ottobre del [[1944]] [[San Donà di Piave]], in seguito alla Guerra, fu bombardata e gli ospiti del Rifugio vennero trasferiti nelle scuole di [[Campodipietra]]. A Campodipietra rimasero fin dopo la liberazione, verso la metà di luglio del [[1945]]. Nel [[1954]] Lucia Schiavinato, in collaborazione con [[Ida D’Este]], fondò l’Istituto Secolare delle Volontarie della Carità. Le Volontarie erano delle donne laiche consacrate che decisero di dedicare cure e assistenza ai più bisognosi.
Nel gennaio del [[1955]] venne aperto il secondo Piccolo Rifugio a [[Roma]] in una villa di [[Monte Mario]]. La villa fu presa in affitto dal Comune di Roma al quale vengono versate inizialmente 150.000 [[lire]] al mese. Qualche anno dopo si presentò alla porta del Rifugio di Roma il papà del [[gesuita]] vice parroco della [[Parrocchia]] vicina. Da quell’ incontro nacque l'idea del nuovo Rifugio. L’abitazione fu edificata a [[Ferentino]], in provincia di [[Frosinone]], nella casa fu costruita una cappellina inaugurata nel giugno del [[1957]]. Ma il Rifugio venne aperto già nell'aprile dello stesso anno. All’interno del Rifugio venne istituita una scuola per ragazzi disabili, in cui potevano accedere anche i giovani dei territori limitrofi. Nell’agosto del [[1957]] sorse un nuovo Rifugio a [[Vittorio Veneto]]. Nel dicembre [[1961]] venne fondato un Rifugio a [[Pescantina di Verona]] e nel [[1962]] anche a [[Trieste]].
 
====Ville MadonnaStati dellaUniti d'America Neve====
{{Vedi anche|Posse Comitatus Act|United States Marshals Service}}
Il 20 febbraio del [[1958]] fu approvata la legge Merlin <ref> Legge 20 febbraio [[1958]], n. 75: Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui, che prevedeva oltre che la chiusura delle case di tolleranza, anche l’abolizione della regolamentazione della [[prostituzione]] in Italia e l’introduzione di una serie di reati finalizzati a contrastare lo sfruttamento di tale fenomeno. </ref> Con l’approvazione della legge si sentì la necessità di operare a favore di quelle ragazze che intendevano approfittare della chiusura delle [[case di tolleranza]] per rifarsi una nuova vita. È a tal proposito che il 22 settembre del [[1957]], ancor prima dell’approvazione della Legge, Lucia Schiavinato, in collaborazione con [[Ida D’Este]], fondò il primo [[centro di Riabilitazione]] chiamato Ville Madonna della Neve <ref>Dal [[1957]] al [[1963]] Lucia collaborò con Ida d'Este nella casa Madonna della Neve a Campocroce di Mogliano, dove organizzò una casa di accoglienza per bambine abbandonate, ragazze madri ed ex-prostitute, "Ada e le altre donne cattoliche tra fascismo e democrazia" (p.28 e p.174 di E.Savini, prefazione di G. Vecchio, Francoangeli, 2013</ref>.. All’interno di questi centri venne presa a modello la struttura fondamentale dei Rifugi. Il primo centro di Riabilitazione sorse nel [[Veneto]], a [[Campocroce di Mogliano]]. Nei mesi successivi, nel terreno soggiacente al centro, venne costruito un Rifugio. Sempre nello stesso anno si manifestò l'esigenza di moltiplicare le case di accoglimento e di suddividere i gruppi delle ospiti secondo l'età, i bisogni e la diversa preparazione professionale. Nel maggio del [[1958]] Lucia fece uscire il primo numero di [[“Amor Vincit”]] (oggi riconosciuto con il nome di “l’Amore Vince”)<ref> Primo numero di "Amor Vincit" è del maggio [[1958]]. Si presenta come periodico mensile; porta questo sotto titolo: "Questo foglio è diretto soltanto a persone di chiara e formata coscienza e a coloro che sanno cogliere il profondo significato di quanto è scritto nel libro Sacro: "Dio ha comandato a ciascuno di prendersi cura del suo prossimo". Nella prima pagina c'è un fondo probabilmente di Lucia; un messaggio alla Segreteria di Stato a firma del Sostituto sac. Angelo dell'Acqua; la benedizione di sua eccellenza mons. Carraro ed un articolo di Igino Giordani. </ref> voce dell’Istituto secolare Volontarie della Carità e della Fondazione di culto e religione Piccolo Rifugio. Nello stesso anno venne sottolineato sul giornale Amor Vincit che le strutture create non sarebbero diventate mai degli istituti o dei collegi, in quanto la volontà di base era di dar vita a delle vere e proprie famiglie. Per questo motivo le strutture non furono allestite con tratti massificanti. L'opera di rieducazione morale, religiosa e professionale comportò molta pazienza e tempo. Richiese un'assistenza fatta da molte persone anche perché le domande di accoglimento nelle case cominciarono a farsi più numerose. Nel novembre del [[1958]] venne istituito un [[centro di riabilitazione]] a [[Bologna]] e nel [[1960]] venne inaugurata la [[Cappelletta di Noale]], una casa di accoglienza per ragazze e madri. Nel [[1960]] Lucia Schiavinato diede vita al Piccolo Rifugio a [[Villa Mirandola di Settimo di Pescantina]] (Vr)<ref>A. Nini, Disabile...chi io?, Edizione Simple, 2016, ISBN 8862597029 pag. </ref>. Successivamente nei primi mesi del [[1961]], venne fondata la Casa di [[Rimini]].
Negli [[Stati Uniti d'America]] lo sceriffo è un funzionario di [[polizia]] responsabile dell'applicazione della legge in una [[Contee degli Stati Uniti d'America|contea]]. La carica è solitamente attribuita per [[elezione]] da parte dei cittadini, secondo una tradizione tipicamente statunitense.
 
I funzionari che lavorano nell'''ufficio dallo sceriffo'', alle sue dipendenze, hanno il titolo di ''vice sceriffo'' (''deputy sheriff''). Essi sono nominati direttamente dallo sceriffo ed espletano le sue stesse funzioni; possono essere suddivisi in ''general deputies'' e ''special deputies''. La relazione tra sceriffo e altre [[forze di polizia]] varia a seconda dello stato e, all'interno di alcuni stati, anche da contea a contea. In alcune contee lo sceriffo può essere la figura più importante, in altre invece fa poco più che amministrare la [[prigione]] della contea, provvedere al trasporto dei [[prigioniero|prigionieri]] ed assicurare il servizio di sicurezza per il [[tribunale]] della contea.
====I rifugi nel sud====
Nell'agosto del [[1958]] Lucia Schiavinato visitò l’[[Italia meridionale]], in compagnia di una donna conosciuta per caso, ed è proprio grazie all’aiuto di quest’ultima, e delle sue numerose conoscenze, che Lucia tenterà di realizzare un Rifugio nel [[Meridione]]. In quello stesso periodo Lucia fece pubblicare un articolo su [[“Amor Vincit”]] con scritto: "... ''Abbiamo visto nel Sud bambini con gli arti atrofizzati che si trascinano da anni nel fango di una catapecchia, oppure che marciscono infermi o piagati per la sporcizia e l'incuria, su sacchi e paglia di un tugurio... Occorre estendere e moltiplicare i Rifugi nel [[Sud]]''". <ref> Amor Vincit aprile 1959</ref>. Nell’ aprile dello stesso anno comprò, tramite un affarista, un terreno ad [[Agropoli]] e vi fondò il primo Rifugio nel Meridione. Tuttavia, a distanza di un breve periodo, Lucia si trovò senza alcun appoggio e fu costretta a vendere il terreno. La ricerca di un Rifugio nel Sud produsse sempre risultati negativi, Lucia non riuscirà mai a realizzare il suo intento. Ella, per aiutare i più bisognosi, dovette accontentarsi di ricorrere alle colonie di altri Istituti che, fuori stagione, davano la disponibilità.
 
Molte [[città]] ed alcune contee hanno un ''capo'' (o ''commissario'' o ''sovrintendente'') ''della polizia'', che è il funzionario posto a capo del ''dipartimento di polizia''. A differenza dello sceriffo, il capo della polizia non è eletto, ma solitamente è nominato dall'autorità esecutiva della municipalità o contea. Poi a livello di Stato federato vi è la [[State police]] che dipende dal governatore.
====Opere oltre oceano====
Il 31 marzo del [[1963]] Lucia Schiavinato, assieme alle Volontarie, partì dal porto di [[Napoli]] e si recò a [[Itaberaba]], un paese all'interno dello stato di [[Bahia]] in [[Brasile]] nella diocesi di [[Ruy Barbosa]]. Questo e i molti altri viaggi che si susseguirono negli anni metteranno in luce gli immensi problemi dell'[[America Latina]], sotto l'impulso del [[Concilio Vaticano II]]. Lucia Schiavinato fu promotrice, inoltre, del movimento dei laici per l’America Latina. Nel luglio [[1965]] Lucia prese parte alla realizzazione della prima vera opera concreta oltre oceano. Si tratta di un ambulatorio ospedaliero, inaugurato il 6 gennaio del [[1966]] a Itaberaba, per i poveri della parrocchia che non potevano permettersi di pagare cure mediche. Nel dicembre del [[1966]] Lucia Schiavinato, insieme alle Volontarie, iniziò a dedicarsi alla cura dei [[lebbrosi]] che si trovavano confinati all’interno di un [[lebbrosario]], ad [[Aguas Claras]] in Brasile, un villaggio che ospitava circa 200 malati di lebbra. Sempre negli stessi anni Lucia si occupò della ristrutturazione del lebbrosario di [[Grajaù]] in Brasile. L’amore verso gli ultimi si manifestò inoltre attraverso le opere di carità rivolte agli [[alagados]] in [[Salvador]] e agli [[indios]] in [[Amazzonia]].
 
In molte giurisdizioni statunitensi, lo sceriffo provvede anche alla notifica degli [[atto giudiziario|atti giudiziari]] e ai [[mandato di comparizione|mandati di comparizione]] emanati dai tribunali dello stato. Spesso lo sceriffo inoltre conduce le vendite all'[[Asta (compravendita)|asta]] dei terreni in preclusione, ed ha sovente il potere di eseguire la confisca dei [[bene (diritto)|beni personali]] che vengono requisiti in esecuzione di una [[sentenza]]. In altre giurisdizioni questi compiti relativi ai processi civili sono eseguiti da altri funzionari, come i ''[[United States Marshals Service|marshal]]'' o i [[connestabile|connestabili]]. Il [[Connecticut]] ha abolito gli sceriffi con un referendum popolare nel [[2002]]. Le [[Hawaii]] hanno lo "Sceriffo delle Hawaii", che fa parte del Dipartimento di Pubblica Sicurezza delle Hawaii.
==== Il programma di vita ====
Nel 1924 scrisse un manoscritto intitolato il [["Programma di vita”]], tale opera mise in luce la sua profonda dedizione alla [[fede cristiana]]. Il "programma di vita” include una parte pratica in cui Lucia descrisse con precisione lo svolgersi delle sue giornate nella devozione a [[Dio]]. Scrisse: "Dopo d'aver invocato il lume dello [[Spirito Santo]] e d'aver scongiurato il cuore di [[Gesù]] ad uniformarmi ai Suoi divini voleri e ai desideri Suoi mi accingo tremando a compilare questo programma di vita che sento bisogno di fare per crescere nell'amore e attendere con maggior impegno alla perfezione nel servizio di Dio'...'' Proseguì: "''Perciò scrivendo sarà come intingessi la penna nel sangue di [[Gesù Crocifisso]] e non mi permetterò alcuna parola che potessi sentire contraria o non del tutto conforme allo [[Spirito del Signore]] e al fine di santificazione che mi sono proposta''...''.
 
{{Cn|L'equivalente federale dell'incarico di sceriffo è rappresentato dallo [[United States Marshals Service]], un'agenzia del [[Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti]]: c'è un U.S. Marshal per ogni distretto giudiziario federale (sono in tutto 94); il Marshal e i suoi vice sono responsabili del trasporto di prigionieri e della sicurezza per le [[Corte Distrettuale degli Stati Uniti|Corti Distrettuali degli Stati Uniti]], inoltre notificano e fanno rispettare alcune sentenze di processi civili.}}
===="Vigila": le raccomandazioni per l'anima====
Nel [[1959]] Lucia Schiavinato fece stampare presso la Scuola tipografica [["Don Orione"]] di [[Roma]], il Vigila. Il Vigila è un libro rivolto alle Volontarie, dalle dimensioni ridotte nell'edizione in modo da rendere possibile il fatto di tenerlo in tasca. È costituito da 158 pagine e da altre 28, in quasi cartoncino, per le guide. Il Vigila contiene consigli, inviti, appunti, considerazioni e prese di posizione sulla strada da fare per mantenersi dentro la via delle [["Volontarie della Carità"]]. Lo stile di scrittura è discorsivo e non sono presenti grandi premesse o citazioni. Il volume si divide in 26 capitoli, più un ventisettesimo dedicato alle [[preghiere]] comunitarie ed individuali.
 
==SpiritualitàSceriffi famosi==
Lo [[Sceriffo di Nottingham]] della leggenda di [[Robin Hood|Robin]] (co-protagonista dell'omonimo romanzo di [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]] padre e dell'omonima ballata inglese) è uno degli sceriffi più famosi.
L'esistenza e la [[spiritualità]] cristiana di Lucia Schiavinato fu segnata da tre costanti. "Queste «costanti», nel loro insieme, costituiscono l'impronta, il sigillo impresso su ogni espressione apostolica e caritativa di Lucia"<ref>Introduzione del Vescovo di Verona don Giuseppe Carraro - Con tutto ilmondo nel cuore - Lettere di Mamma Lucia" a cura di Giorgio Scarsini, EMI, 1980. pag 28</ref>
*Prima costante: "Noi abbiamo creduto nell'Amore" (1Gv. 4,16). Questa era l'insegna di tutte le sue opere, il filo conduttore che la spingeva in ogni suo viaggio, in ogni missione, in ogni impegno polito, sociale e apostolico.
*Seconda costante: l'[[Eucarestia]] e l'adorazione eucaristica. Elemento inseparabile e fondamentale della spiritualità della Serva di Dio. L'Eucarestia come centro e riferimento di ogni sua Opera, così ebbe origine il primo Piccolo Rifugio di San Donà di Piave. Nelle riunioni periodiche con le Volontarie e Gruppi specifici, non mancava mai il tema eucaristico e l'adorazione.
*Terza costante: la scala di preferenza: i più poveri e i più derelitti. Il primo Piccolo Rifugio svela quali sono i destinatari principali della [[carità]] di Mamma Lucia: giovani, ragazze, poveri, incurabili, segnati da minorazioni, persone abbandonate dalle famiglie, non assistiti dalla società, etc. Questi "Rifugi" non furono solo luoghi di cura per la parte umana e fisica, ma anche scuola e chiesa della personalità, della spiritualità e del vivere nella società.<ref>G. Scarsini, Con tutto il mondo nel cuore - Lettere di Mamma Lucia, EMI, 1980 ISBN 9788830712867 pag 28-31</ref> <ref> lettere di Lucia Schiavinato dell'età adulta, raccolte in G.Scarsini;valori alla base della mission della Fondazione Piccolo Rifugio </ref>
Lucia Schiavinato ebbe una concezione singolare della [[vocazione]]. La sua era un'anima essenzialmente contemplativa e capace di mettersi anche al servizio e per questo si sottolinea l'importanza dell'adorazione ma anche l'urgenza operosa di andare in soccorso ai bisogni umani. Lucia fu una "mistica attiva". Per Lucia il ruolo dell'uomo fu quello di "lasciarsi adoperare", di diventare docile strumento nelle mani di Cristo facendosi visino ad ogni persona bisognosa per soccorrerla, proprio come ha fatto Gesù. La spiritualità della Schiavinato presenta un tono fortemente carmelitano di [[Santa Teresa di Lisieux]]. All'interno delle opere dei [[Piccoli Rifugi]], Lucia esortò le sue sorelle non solo a curare amorevolmente il corpo del malato, ma anche a educare nella fede la sua anima in modo da rendere l'ospite capace di donare la proprio sofferenza a [[Cristo]].
Sicuramente di Lucia Schiavinato colpiscono: l'ardore apostolico, l'apertura ecumenica, le intuizioni profetiche, l'abnegazione al servizio missionario, la prontezza nel captare i bisogni dell'umanità e il valore dell'offerta.<ref>L.Schiavinato, a cura di L. Cusinato, ''Scritti: perchè vinca l'amore'', Vittorio Veneto, Dario De Bastiani Editore, 1990 pag. 5-15</ref>
 
La figura dello sceriffo è presente in molti [[film western]], considerata come difensore della legge contro malviventi particolarmente prepotenti e violenti, dove si rende protagonista di azioni per lo più eroiche e nobili.
==Riconoscimenti==
In data 8 marzo 1999 è stata introdotta nella diocesi di Treviso la causa di beatificazione e canonizzazione (fase diocesana del processo di beatificazione), postulata da padre Vincenzo Bosca, i cui atti sono stati consegnati alla Congregazione delle cause dei Santi <ref> Congregazzione istituita da Papa Paolo VI attraverso la costituzione apostolica dell'8 maggio 1969 (Sacra Rituum Congregatio)</ref> a Roma l'11 aprile 2001 (inizio fase apostolica del processo di beatificazione). Tali atti processuali consistono in 22 volumi contenenti scritti su/di Lucia Schiavinato. La postulazione richiede inoltre lo spostamento della salma dal cimitero di San Donà di Piave alla cappella del Piccolo Rifugio, nella stessa città. A Lucia Schiavinato è attualmente riconosciuto il titolo di Serva di Dio.
La Fondazione Piccolo Rifugio oggi gestisce sei comunità in cui risiedono e ricevono assistenza persone con disabilità. Le sei comunità sorgono rispettivamente a:
*[[San Donà di Piave]];
*[[Ponte della Priula]] in provincia di Treviso;
*[[Vittorio Veneto]] in provincia di Treviso;
*[[Ferentino]] in provincia di Frosinone;
*[[Verona]];
*[[Trieste]]. 
Il nome di Lucia Schiavinato è stato attributo ad un Istituto Comprensivo (Schiavinato) a San Donà di Piave. Nell'istituto, nell'androne della scuola, si può osservare una tela raffigurante Lucia Schiavinato, le Volontarie della Carità, un bambino brasiliano e il Piccolo Rifugio. L'opera è stata realizzata da Roberto Joos<ref>Roberto Joos(Gorizia 1926 – San Donà di Piave 1998) è stato pittore, regista, scenografo e giornalista de Il Gazzettino.</ref>
 
===Sceriffi americani===
==Note==
*[[Bat Masterson]] - [[Contea di Ford (Kansas)]];
<references/>
*[[Daniel Boone]] - [[Contea di Fayette (Kentucky)]];
*[[Dave Reichert]] - [[Contea di King (Washington)]], diede la caccia al [[Green River Killer]] e nel 2004 fu eletto al [[Congresso degli Stati Uniti d'America]];
*[[Grover Cleveland]] - [[Contea di Erie (New York)]], 22° e 24° [[Presidente degli Stati Uniti d'America]];
*[[Joe Arpaio]] – [[Contea di Maricopa]], [[Arizona]], famoso per le sue posizioni dure nei confronti dell'immigrazione;
*[[Lawrence A. Rainey]] - [[Contea di Neshoba]], [[Mississippi]], coinvolto nell'[[assassinio degli attivisti per i diritti civili del Mississippi]];
*[[Pat Garrett]] - [[Contea di Lincoln (Nuovo Messico)]], famoso per aver ucciso [[Billy the Kid]];
*[[Wyatt Earp]] - leggendario sceriffo di [[Dodge City]] ([[Kansas]]), la cui figura ha ispirato numerosi registi cinematografici.
 
===Sceriffi americani immaginari===
==Bibliografia==
*[[Bigby Wolf]], sceriffo della comunità di fiabe in esilio nota come ''Fabletown'' (''Favolandia'') nel fumetto ''[[Fables]]'' e nel videogioco ''[[The Wolf Among Us]]'';
*[[Rosco P. Coltrane]], personaggio della serie televisiva ''The Dukes of Hazzard'' (''[[Hazzard]]'' in Italia);
 
== Voci correlate ==
* {{Cita libro |autore =G.Scarsini |titolo = Lucia Schiavinato-Testimonianze e ricordi |serie = |città = |editore = EMI Coop. Sermis |anno = 2004 |isbn = |cid =}}
* [[Common law]]
* {{Cita libro |autore = S.Teker |titolo = Lucia Schiavinato: l'intensità di una vita |serie = |città = Vittorio Veneto |editore = De Bastiani |anno = 1998 |isbn = |cid =}}
* [[Forze di polizia]]
* {{Cita libro |autore = E.Savini |titolo = Ada e le altre donne cattoliche tra fascismo e democrazia |serie = |città = |editore = Francoangeli |anno = 2013 |isbn = 9788820454616 |cid =}}
* [[Posse comitatus]]
* {{Cita libro |autore = A.Nini |titolo = Disabile...chi io? |serie = |città = |editore = Edizioni Simple |anno = 2016 |isbn = 8862597029 |cid =}}
* [[Posse Comitatus Act]]
* {{Cita libro |autore = G. Scarsini |titolo = Con tutto il mondo nel cuore - Lettere di Mamma Lucia |serie = |città = |editore = EMI |anno = 1980 |isbn = 9788830712867 |cid =}}
* [[Regno Unito]]
* {{Cita libro |autore = L.Schiavinato |titolo = Scritti: perchè vinca l'amore |serie = |città = Vittorio Veneto |editore = Dario De Bastiani Editore |anno = 1990 |isbn = |cid =}}
* [[Stati Uniti d'America]]
* {{Cita libro |autore = A.Pronzato |titolo = Le sorprese di Dio. Meditazioni sulla vita religiosa secondo l'Anno Liturgico. Vol.4 |serie = |città = |editore = Gribaudi Editore |anno = 1974 |isbn = 9788871522142 |cid =}}
* [[Sceriffo del cielo]]
* [[United States Marshals Service]]
 
{{portale|diritto|storia}}
==Voci correlate==
* [[San Donà di Piave]]
* [[Canonizzazione]]
* [[Azione Cattolica]]
* [[Legge Merlin]]
* [[Beatificazione]]
 
[[Categoria:polizia]]
==Collegamenti esterni==
[[Categoria:Forze di polizia statunitensi]]
*[http://www.piccolorifugio.org/ Piccolo Rifugio],''piccolorifugio.org''
*[http://www.piccolorifugio.org/media/380096/intensitadiunavita%20pdf.pdf "Intensità di una vita" di S.Tecker, formato pdf/ Piccolo Rifugio Libro],''piccolorifugio.org''
*[http://www.lavitadelpopolo.it/Chiesa/Santita-eucaristica-trevigiana-2-il-beato-Longhin-e-Lucia-Schiavinato/ La vita del Popolo],''lavitadelpopolo.it''
*[http://www.icschiavinato.gov.it/lucia-schiavinato/ Istituto comprensivo Lucia Schiavinato],''icschiavinato.gov.it''
*[http://duomosandona.netsons.org/index.php?option=com_content&view=article&id=202:lucia-schiavinato-dichiarata-qserva-di-dioq-editto-del-vescovo&catid=115:biografie&Itemid=110/ Duomo di San Donà di Piave],''duomosandona.netsons.org''