La terra che brucia e Art of Noise: differenze tra le pagine

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{{W|gruppi musicali|luglio 2016}}
{{Film
{{F|gruppi musicali britannici|gennaio 2015}}
|titoloitaliano = La terra che brucia
{{Artista musicale
|titoloalfabetico = Terra che brucia, La
|nome = Art of Noise
|titolooriginale = Der brennende Acker
|nazione = Inghilterra
|immagine =
|genere = Musica elettronica
|dimImmagine =
|nota genere = <ref name = AM>{{cita web|lingua=en|url=http://www.allmusic.com/artist/the-art-of-noise-p3575|titolo=Biografia dei The Art of Noise su allmusic.com|accesso=23 marzo 2011}}</ref><ref name=CD>{{cita web|url=
|didascalia =
http://www.popmatters.com/review/artofnoise-debussy/|titolo=Art of Noise: The Seduction of Claude Debussy|accesso=13 settembre 2017|lingua=en}}</ref><ref name=Buckley>{{cita libro|titolo=Kraftwerk. Publikation|autore=David Buckley|editore=LIT|pagine=Capitolo 7.4}}</ref>
|linguaoriginale = tedesco
|anno inizio attività = 1983
|paese = [[Germania]]
|periodi attività intermedi = - [[1990]]<br />[[1998]] -
|annouscita = [[1922]]
|anno fine attività = 2000
|durata = 50 min
|note periodo attività =
110 min (versione restaurata)
|etichetta = [[ZTT Records|ZTT]], [[Island Records|Island]], [[China Records]], [[Chrysalis Records|Chrysalis]], [[Polydor Records|Polydor]], [[Universal Music|Universal]], [[SMEJ|Sony Music]]
98 min (USA)
|tipo artista = Gruppo
|tipocolore = B/N ([[viraggio (fotografia)|viraggio]])
|immagine = Christopher Austin Paul Morley.jpg
|tipoaudio = muto
|didascalia =
|ratio = 1,33 : 1
|url =
|genere = Drammatico
|numero totale album pubblicati = 24
|regista = [[Friedrich Wilhelm Murnau]]
|numero album studio = 6
|soggetto =
|numero album live =
|sceneggiatore = [[Willy Haas]], [[Arthur Rosen]] e [[Thea von Harbou]]
|numero raccolte = 18
|produttore = [[Sascha Goron]], [[Erich Pommer]], Friedrich Wilhelm Murnau, [[Ludwig Klitzsch]] (associati)
|produttoreesecutivo =
|casaproduzione = Deulig Film e Goron Film
|attori =
* [[Eugen Klöpfer]]: Peter Rog
* [[Vladimir Gajdarov]]: Johannes Rog
* [[Werner Krauss]]: Il vecchio Rog
* [[Eduard von Winterstein]]: Conte Rudenburg
* [[Lya De Putti]]: Gerda, la figlia di Rudenburg
* [[Stella Arbenina]]: Helga, la seconda moglie di Rudenburg
* [[Alfred Abel]]: Ludwig von Lellewel
* [[Grete Diercks]]: Maria
*[[Elsa Wagner]]: Magda
*[[Emilia Unda]]: vecchia domestica
*[[Harry Frank]]:
*[[Olga Engl]]: vecchia domestica
*[[Magnus Stifter]]
|fotografo = [[Fritz Arno Wagner]], [[Karl Freund]]
|montatore =
|effettispeciali =
|musicista = [[Alexander Schirmann]]
|scenografo = [[Rochus Gliese]]
|costumista =
|truccatore =
|premi =
}}
'''''La terra che brucia''''' (''Der brennende Acker'') è un [[film]] del [[1922]] diretto da [[Friedrich Wilhelm Murnau]].
 
Il gruppo degli '''Art of Noise''', precursori del pop sperimentale, fu formato nel [[1983]] dal produttore [[Trevor Horn]], dal giornalista musicale [[Paul Morley]], e dai [[sessionman]] [[Anne Dudley]], [[J. J. Jeczalik]], e [[Gary Langan]]. Le composizioni strumentali del gruppo erano melodici collages sonori, basati sulla tecnologia del [[campionamento (musica)|campionamento]], ancora una novità per il periodo. Ispirati dalla rivoluzione musicale di fine secolo, gli Art of Noise hanno sempre cercato di distinguere l'arte musicale dai suoi creatori. Sono famosi per il loro innovativo uso dell'elettronica e dei computer nella musica pop. Il nome del gruppo si riferisce al componimento “L'arte dei rumori” del [[futurista]] [[Luigi Russolo]].
==Trama==
=== I Atto ===
Il vecchio [[Agricoltore|contadino]] Rog sta morendo, assistito dal figlio Peter, preoccupato che anche l'altro figlio Johannes, che vive in città e che sta accorrendo al suo capezzale su una slitta a cavallo guidata da Ludwig von Lellewel, si interessi della fattoria dopo la sua morte. Ludwig approfitta del viaggio per incontrarsi con la figlia del locale [[conte]] von Rudenburg, Gerda, sua promessa sposa delle cui intenzioni non è però ultimamente molto certo. Da parte sua il conte è ossessionato da uno scavo che sta effettuando su un terreno di sua proprietà, soprannominato "del diavolo" per via di un drammatico incendio accaduto in passato in cui aveva perso la vita un suo antenato. Da allora su questo luogo dalla fama funesta e da cui tutti gli abitanti girano al largo, non crescono né alberi né erba e sorge una cappella votiva. Johannes intanto arriva a casa del padre, ma ormai è troppo tardi.
 
=== IIBiografia Atto ===
=== Gli inizi ===
Ereditata la [[fattoria]] insieme al fratello Peter, Johannes si sente però ormai un cittadino e non è affatto interessato né alla vita di campagna né a passare la sua vita in mezzo ai contadini. Dopo una discussione con Peter, lascia la fattoria ed incontra Gerda, figlia del conte Rudenburg, che gli propone di farsi assumere dal padre. Johannes si presenta così al conte che lo assume come [[Segretario (ufficio)|segretario]].
 
Nel [[1983]], Trevor Horn, che aveva ottenuto un grande successo nel [[1979]] con il brano ''[[Video Killed the Radio Star]],'' registrato con [[Geoff Downes]] sotto il nome [[Buggles]], stava lavorando in studio con gli [[Yes]] su quello che poi sarebbe diventato l'album ''[[90125]]'', e con [[Frankie Goes to Hollywood]] sul futuro album ''[[Welcome to the Pleasuredome]]''. Nei suoi lavori impiegò come tastieristi e arrangiatori [[Anne Dudley]] e [[J. J. Jeczalik]], e al mixaggio l'ingegnere [[Gary Langan]]. Il team era stato messo insieme la prima volta nel [[1981]] per produrre l'album ''[[The Lexicon of Love]]'' degli [[ABC (gruppo musicale)|ABC]] (dandogli un'immediata notorietà all'interno dell'ambiente musicale).
=== III Atto ===
La spinta tecnologica degli Art of Noise fu l'avvento del campionatore [[Fairlight CMI]], uno strumento elettronico inventato in [[Australia]], del quale sembra Horn fosse il primo acquirente. Con il Fairlight, piccole registrazioni sonore chiamate campioni digitali possono essere suonate per mezzo di una tastiera musicale, mentre un processore computerizzato ne altera le caratteristiche come il timbro o l'altezza. Mentre molti altri compositori usavano i campioni come ornamenti dei loro lavori, Horn e compagni videro il potenziale per costruire un'intera composizione solo con i campioni. Negli stessi anni altri artisti cercavano di ottenere lo stesso obiettivo, come [[Jean Michel Jarre]] o [[Yello]]. Il produttore e musicista [[Tony Mansfield]] aveva fatto un uso intenso del Fairlight per l'album di debutto ''Naked Eyes'', (il primo pop album con un intensivo uso del CMI). Lo stesso Horn aveva precedentemente inserito il campionatore in The Lexicon of Love, sia per migliorare alcuni elementi, sia per abbellire le composizione con effetti sonori (come la campanella del registratore di cassa in ''Date Stamp'').
Tra Johannes e Gerda c'è grande intesa e spesso vanno a fare insieme passeggiate a cavallo, per la preoccupazione di Helga, la seconda moglie del conte. Il conte intanto riceve la novella tanto attesa: sotto il "campo del diavolo" c'è del [[petrolio]]! Johannes casualmente origlia alla notizia. Subito dopo il conte Rudenburg lo convoca per dettargli il [[Testamento (ordinamento civile italiano)|testamento]], in cui lascia in eredità alla figlia Gerda tutto il suo patrimonio, le proprietà ed i castelli, ed alla moglie Helga il solo "campo del diavolo" ed il diritto ad abitare a vita nel castello di Rudenburg. Johannes cambia così obiettivo, da Gerda ad Helga, e trae subito profitto dalla disperazione di Helga (per via della condotta della figlia con il promesso sposo Ludwig) per consolarla. Su spiata di Gerda, il conte trova la moglie abbracciata a Johannes: entrambi confessano di essere innamorati l'uno dell'altra. Il conte, cui sono rimaste poche settimane di vita, vedendo che Johannes preferisce la moglie a cui lui non aveva lasciato praticamente nulla, rispetto alla figlia cui spettava la quasi totalità dell'eredità, dà il beneplacito alla relazione. Gerda, disperata, accetta di essere sposata a Ludwig von Lellewel.
I campioni, alcuni derivati da altri brani, come il “dum” baritonale da ''Leave It'' degli Yes, e altri provenienti da sorgenti originali, erano immersi nei riverberi per mascherare la bassa qualità dei primi elaboratori (e per dare un tocco acustico da sala da concerto). In studio questi suoni erano poi assemblati in vari arrangiamenti e composizioni. Questo venne fatto all'inizio con un minimo intervento di strumenti suonati in modo tradizionale, ma lavori successivi videro l'uso anche di queste risorse.
Nel febbraio del 1983, con Paul Morley alla direzione artistica, Horn, Dudley, Jeczalik e Langan formarono la prima incarnazione degli Art of Noise. L'[[Extended play|EP]] di debutto del gruppo, [[Into Battle with the Art of Noise]], fu pubblicato nel settembre 1983 sull'etichetta ZTT. Immediatamente divenne una hit, grazie anche al brano ''Beat Box''.
 
Morley gestiva il progetto come un gruppo senza protagonisti, solamente come un lavoro d'arte e null'altro. I componenti del gruppo non apparvero mai in foto senza maschera, e le copertine dei dischi erano riempite di citazioni, fotografie ed elementi grafici che erano nettamente in contrasto con l'uso del tempo di mettere sempre le immagini dei cantanti. Musicalmente il progetto intendeva omaggiare sia l'influenza di [[Claude Debussy]], che aveva rivoluzionato la musica popolare all'inizio del ventesimo secolo, sia gli esperimenti sonori “Art of Noise”, del futurista italiano Luigi Russolo.
=== IV Atto ===
Verificata la presenza del petrolio, Johannes torna in città e si prodiga per trovare finanziamenti che gli permettano di sfruttare il [[giacimento]], rifiutando fino a 25 milioni di marchi per vendere il terreno. Helga frattanto si sente prigioniera di questa eredità e decide di venderla, rivolgendosi proprio al cognato Peter il quale, sapendo che nessuno del villaggio si sarebbe mai interessato a quell'appezzamento considerato maledetto, per evitare che finisse nelle mani di qualche cittadino si offre di acquistarlo lui medesimo per 12.000 marchi. Nel frattempo Johannes trova l'accordo per il finanziamento e viene ricevuto anche da un ministro del governo.
 
Infine nel [[1984]] uscì il primo album completo che diede grande notorietà al gruppo: ''[[Who's Afraid of the Art of Noise?]]''.
=== V Atto ===
Tornato trionfante dalla città, Johannes resta di sasso quando Helga gli comunica di aver venduto il "terreno del diavolo". Ne nasce una discussione da cui Helga capisce che Johannes l'ha sposata solamente per poter mettere le mani su quel terreno. Helga, disperata, torna da Peter, gli restituisce i 12.000 marchi ed ottiene che il contratto di vendita venga strappato. Dopodiché comincia a vagare per i campi innevati, prima di suicidarsi in un torrente. Un vetturino recupera il corpo e lo porta nel villaggio e poi a casa di Peter, dove Johannes era andato per riavere il suo appezzamento di terreno. Alla vista della moglie morta, anche Johannes cade in disperazione.
 
I primi video del singolo ''Close (to the Edit)'', per la regia di [[Zbigniew Rybczyński]], erano innovativi e inusuali, e diventarono i preferiti di [[MTV]].
=== VI Atto ===
Sul terreno cominciano le [[trivella]]zioni di prova, anche se Johannes ormai è quasi disinteressato. Gerda si ripresenta da lui ma Johannes le conferma di non essere mai stato innamorato né di lei, né di Helga, ma di aver fatto tutto per ambizione. Gerda scrive allora a Ludwig, annunciando la sua intenzione di vendicarsi per il suo amore non corrisposto da Johannes ed al contempo espiare la colpa per aver giocato con i suoi sentimenti. Si reca così alla torre di trivellazione e la fa saltare in aria. Mentre il pozzo è in fiamme, Johannes vaga per i terreni finché viene raggiunto da Maria, una ragazza contadina innamorata di lui e già respinta, che nel frattempo si era fatta assumere come [[domestica]] presso la fattoria di Rog. Johannes torna alla fattoria chiedendo scusa al fratello, a Maria ed a tutti gli altri contadini, la famiglia lo riaccoglie e lo porta nella sua camera, che Maria aveva curato quotidianamente come se lui fosse dovuto tornare da un momento all'altro.
 
==Produzione= Cambiamenti ===
Il film fu prodotto dalla Deulig-Verleih e dalla Goron Film. Le riprese furono effettuate nel [[Brandeburgo]], a [[Potsdam]], a [[Neubabelsberg]] e al Trantow Park<ref>[http://www.imdb.it/title/tt0012973/locations IMDb Locations]</ref>.
 
''Moments in Love'', una sensuale ode strumentale da dieci minuti che apparve sia su Into Battle che su Who's Afraid, fu remixata e pubblicata come singolo nel [[1985]]. Fu suonata al matrimonio di [[Madonna (cantante)|Madonna]], usata nella colonna sonora di film, pubblicità, remixata e campionata da altri artisti per anni, e compresa in moltissime compilation [[chill out]] e [[smooth jazz]].
==Distribuzione==
Il film, distribuito dalla Deulig-Verleih, uscì nelle sale cinematografiche tedesche dopo una prima tenuta ad Amburgo il 3 marzo 1922.
 
Fu circa intorno al [[1985]] che Dudley, Jeczalik e Langan si divisero malevolmente da Morley e Horn, come pure dalla ZTT. Le circostanze della riorganizzazione non furono mai rivelate, ma molte fonti indicano che ci furono dispute sul controllo creativo:
== Ritrovamento e restauro<ref>{{Cita web|autore = Helmut Regel|url = http://festival.ilcinemaritrovato.it/wp-content/uploads/2015/06/cat_CR1993.pdf|titolo = Presentazione del XII festival "Il cinema ritrovato"|accesso = |editore = |data = }}</ref> ==
Fino al 1978 della pellicola se ne conoscevano solo gli ultimi tre rulli (per complessivi 843 metri rispetto agli originali 2.645): si trattava della copia in bianco e nero conservata dalla Cineteca della Germania Est. Una copia del film, quasi completa, fu identificata solo nel 1978 da [[Vittorio Martinelli]] presso la [[Cineteca Italiana]] di [[Milano]]: si trattava di una versione distribuita in Italia con il titolo "Il campo del diavolo", i cui titoli di testa e le didascalie in italiano erano stati certamente realizzati in Italia e le cui immagini furono sviluppate in Germania. La copia apparteneva ad una piccola collezione di un religioso italiano che lavorava in istituti per malati di mente ed intratteneva i malati con la proiezione di vecchi film.
 
* Nell'ottobre del [[1984]] un servizio sul magazine Smash Hits descriveva che Morley e Horn avevano pianificato per il gruppo una produzione di progetti molto diversa da quanto poi effettivamente fatto. Avevano programmato una cover di ''Video Killed the Radio Star'', in origine dei Buggles (Horn e Geoff Downes); Raiding the 20th Century, un album che avrebbe usato suoni di tutto il ventesimo secolo; la sceneggiatura di The Living End, un film scritto da Morley e diretto da Godley & Creme; e la colonna sonora di un balletto.<ref>http://www.zttaat.com/article.php?title=107</ref>
Enno Patalas del Münchener Filmmuseum ricavò una prima copia in bianco e nero da un negativo realizzato a Milano: le didascalie italiane sono state sostituite a Monaco con nuovi titoli tedeschi tratti dalla [[sceneggiatura]] in possesso della nipote di Murnau. Dall'inizio degli anni '80 era pertanto nuovamente visibile in Germania un film ormai "perduto". Tuttavia a Milano esisteva ancora un originale a colori: con la collaborazione della Cineteca Italiana, il [[Archivi federali|Bundesarchiv]] ha ricevuto il materiale originale su cui ha potuto iniziare il lavoro di restauro.
* Il 25 maggio [[1985]] il trio abbandonò Morley e Horn, due settimane prima della esecuzione promozionale per la ZTT di The Value of Entertainment presso l'Ambassador Theatre a [[Londra]]. L'improvvisa partenza costrinse Morley ad improvvisare un'esecuzione consistente nella sua lettura di un tema sulle registrazioni degli Art of Noise.<ref>http://www.gleeson0.demon.co.uk/artnoise.htm</ref>. Una parte dell'esecuzione parlata fu successivamente inserita nella compilation della ZTT, Sampled
* In un'intervista a [[Melody Maker]] dell'ottobre [[1985]], Jeczalik disse che lui e Morley non potevano continuare assieme, e che lui riteneva il modo di scrivere di Morley pretenzioso. Jeczalik, rispondendo ad una domanda sul livello di coinvolgimento di Morley e Horn in Who's Afraid, disse “È difficile da dire. Direi all'incirca l'1,73 percento, ma potrebbe arrivare al due. Vedi, tutto quello che è successo è che Gary e io iniziammo qualcosa, che fu poi rigettato e dovemmo ripetere tutto da capo” Nella stessa intervista, Dudley dice che sentiva che parti di Who's Afraid non erano di buona qualità.<ref>http://www.zttaat.com/article.php?title=287</ref>
* Nel luglio [[2002]], in un articolo firmato per [[The Guardian]], Morley scrisse: “Ho amato così tanto il nome Art of Noise che forzai il mio ingresso nel gruppo. Se negli anni la gente mi chiedeva cosa facevo nel gruppo, io rispondevo che gli avevo dato il nome, un grande nome, e ciò giustificava il mio ruolo. Sono stato il [[Ringo Starr]] degli Art of Noise. Preparavo il tè. Oh, e scrissi il testo di uno dei più amorevoli brani di pop di sempre: ''Moments in Love''. Quando Trevor e io ce ne andammo, loro divennero un nuovo gruppo che ebbe i suoi successi con [[Tom Jones (cantante)|Tom Jones]].” Il suo disprezzo per la direzione artistica del gruppo quando non era più sotto il suo controllo fu ancora più evidente in altri articoli che scrisse, comprese le note interne della compilation del [[1986]] Daft (sotto il nome di Otto Flake), e un articolo del settembre [[2002]] su ''[[The Observer]]''.<ref>http://www.zttaat.com/article.php?title=23</ref>
 
Dopo la divisione i membri rimasti si legarono all'etichetta China Recors, mantenendo alcuni aspetti e caratteristiche del gruppo originale, per il loro secondo album, ''[[In Visible Silence]]''. Questo album conteneva la cover, vincitrice di un Grammy, del tema di ''Peter Gunn'', registrata con la leggendaria chitarra vibrata di [[Duane Eddy]] suonata dal vivo e non campionata. Il video di Peter Gunn era interpretato dal comico [[Rik Mayall]] che prendeva in giro l'investigazione privata. Dallo stesso album il singolo ''Legs'' divenne una hit dance, e ''Paranoimia'' ebbe successo quando un remix fu pubblicato come singolo con reincisi campioni vocali forniti dal personaggio computerizzato [[Max Headroom]].
Ritrovato il visto di censura originale del 25 febbraio 1922 con il testo di tutte le didascalie, fu possibile per il Münchener Filmmuseum ricostruire le didascalie e gli inserti (le pagine di giornale, le lettere, il testamento ecc.) con la collaborazione del laboratorio Pfenninger. In mancanza di un modello per l'esatta veste grafica delle didascalie, ci si è ispirati ad altri film tedeschi dell'inizio degli anni venti, utilizzando un verde scuro come colore delle didascalie e un giallo chiaro come colore degli inserti.
 
Nel 1986 Jeczalik e Dudley iniziarono ad apparire in foto senza maschera, allontanando I fans che apprezzavano il gusto estetico di Morley dell'"Arte per l'Arte". I pezzi successivi continuarono l'evoluzione degli Art of Noise verso un gruppo pop, lontano dal non-gruppo senza viso immaginato da Morley.
Se la copia milanese aveva una lunghezza, comprese le didascalie italiane, pari a 2346 metri, il nuovo negativo a colori dopo l'inserimento delle nuove didascalie misura 2325 metri. È stata, inoltre, inserita una sequenza mancante proveniente da una copia del Gosfilmofond di [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Mancano dunque 320 rispetto all'originale metraggio della copia prevista dalla censura (2.645 metri). Nel settembre 1993 il Budesarchiv-Filarchiv ha terminato il restauro presso il laboratorio ABC & Taunus di [[Wiesbaden]], ottenendo una copia definitiva che si avvicina enormemente ai colori originali della copia su supporto nitrato.
 
Nel [[1987]] la formazione si era ridotta ai soli Jeczalik e Dudley. Quell'anno vide l'uscita di ''[[In No Sense? Nonsense!]]''. L'album risaltava i più avanzati collages ritmici di Jeczalik, più arrangiamenti d'archi, stralci di corali, e le melodie di Dudley. Non ottenne grossi apprezzamenti, sebbene la loro etichetta tentasse di promuovere i remix di ''Dragnet'' nelle discoteche.
La versione restaurata del film è stato presentata nel corso della "Filmretrospektive Fritz Lang und Friedrich Wilhelm Murnau" in Giappone l'11 settembre 2003.<ref>[http://www.imdb.it/title/tt0012973/releaseinfo IMDb Release Info]</ref>
 
Nel [[1988]], in collaborazione con il cantante Tom Jones, produssero una cover di ''[[Kiss (Prince)|Kiss]]'' di [[Prince]] (diventata un fondamento nei concerti di Jones), rinnovando l'interesse pubblico negli Art of Noise, e fornendo al gruppo la migliore hit venduta. Il brano apparse in molti album di Jones, e la China Records la inserì anche nella grande raccolta di successi The Best of the Art of Noise, la prima edizione che contenesse anche brani licenziati dalla ZTT.
==Note==
<references/>
 
L'album seguente, ''[[Below the Waste]]'', nonostante il memorabile singolo ''Yebo!'', interpretato dalle voci uniche dei cantanti [[zulu]] [[Mahlathini and the Mahotella Queens]], non ottenne molto successo fin dalla sua uscita nel [[1989]].
== Bibliografia ==
 
{{Cita libro|nome=Günther|cognome=Dahlke|coautore=Günter Karl|anno=1993|titolo=Deutsche Spielfilme von den Anfängen bis 1933. Ein Filmführer|città=Berlino|editore=Henschel-Verlag|isbn=3-89487-009-5.}}
=== Scioglimento e altre apparizioni ===
 
Nel [[1990]] Dudley e Jeczalik dichiararono la fine degli Art of Noise.
 
Il decennio seguente vide la China Records pubblicare varie compilation degli Art of Noise: ''The Ambient collection'', ''The FON Mixes'', ''The Drum end Bass Collection'', ''Art Works'' e la ristampa del ''Best Of'' senza i brani dell'era ZTT. Alla fine la China Records chiuse.
 
I quattro quinti degli Art of Noise hanno lavorato all'album degli Yes 90125, con Trevor Horn come produttore, Gary Langan ingegnere, Anne Dudley e J.J.Jeczalik arrangiatori e programmatori. Molti dei campioni usati per l'album sono anche apparsi in ''Into Battle''. I quattro appaiono anche nell'album del 1982 ''[[Duck Rock]]'' di [[Malcolm McLaren]] e nell'album ''The Lexicon of Love'' degli ABC, nel quale Dudley collaborò nella scrittura di un brano iniziando la sua carriera di autore.
 
Gli Art of Noise sono accreditati anche per la colonna sonora della serie TV ''The Krypton Factor''.
 
Anne Dudley e [[Jaz Coleman]] dei [[Killing Joke]] collaborarono assieme nel 1990 per l'album ''Songs from the Victorious City'', ispirati da un viaggio fatto da loro in Egitto.
 
Gli Art on Noise inoltre diedero ai [[The Prodigy|Prodigy]] i diritti per il campionamento femminile “Hey, Hey” da ''Close (to the Edit)'' inserito nel brano ''Firestarter''. I Prodigy successivamente contribuirono al remix di ''Instruments of Darkness'', contenuto nella compilation del [[1991]] The FON Mixes. Lo stesso sample è udibile nella canzone Benzin dei [[Rammstein]].
 
Anne Dudley nel [[1983]] produsse due brani per l'album ''Debravation'' di [[Deborah Harry]]: ''Strike Me Pink'' e ''Mood Ring''. Inoltre ha orchestrato dozzine di brani pop e scritto e prodotto l'album Voice per [[Alison Moyet]]. Con [[Cathy Dennis]], che aggiunse il testo ad una delle composizioni di Anne, registrò il singolo ''Too Many Walls'', che divenne top ten in USA nel [[1991]].
Infine vinse l'[[Accademy Award]] per la migliore colonna sonora originale per il film ''The Full Monty''.
 
Tra il [[1995]] e il [[1997]], Jeczalik e [[Bob Kraushaar]] (co-ingegnere in In No Sense? Nonsense!), produssero brani strumentali indirizzati alle discoteche sotto il nome di [[Art of Silence]], pubblicando poi un album intitolato ''artofsilence.ko.uk.''
Jezcalik ha ora iniziato una nuova carriera nel commercio di contratti di Borsa.
 
=== Reunion ===
 
Secondo un'intervista che Jezcalik rilasciò alla fanzine della ZTT Outside World, nel [[1991]], Anne Dudley, Gary Langan e lui, ispirati dalle vendite di The FON Mixes, discussero per la riunione del gruppo come trio. Per la preparazione del nuovo album J.J. e Gary viaggiarono a [[Cuba]] per recuperare nuovo materiale. Ciononostante, non fecero nessuna nuova registrazione, e gli Art of Noise rimasero sciolti.
 
Nel [[1998]], Trevor Horn, Anne Dudley e Paul Morley, tornaroro sul loro intento di un progetto imperniato sul cambio verso il nuovo secolo. Il gruppo, riformato temporaneamente, includeva il chitarrista [[Lol Creme]], ma lasciava fuori Jezcalik.
 
Un nuovo singolo, ''Dream On'', versione remixata del prossimo album Dreaming in Colour, fu messa sul mercato per i club dance l'anno successivo. Un secondo singolo, ''Metaforce'', caratterizzato da un [[rap]] di [[Rakim]], precedette l'uscita del ''1999'' del concept album [[The Seduction of Claude Debussy]], uscito su etichetta ZTT.
Quest'ultimo album segnò un'evoluzione, piuttosto che un ritorno al passato, prendendo la forma di un progetto concettuale che rappresentasse la vita e i lavori di Claude Debussy. Ciononostante, pur avendo ricevendo ottimi tributi sia tecnici che critici, non divenne un successo di vendite.
 
=== Scioglimento e ultime uscite ===
 
Dopo un'ultima manciata di esecuzioni dal vivo in Inghilterra e America, il gruppo si sciolse definitivamente.
 
La ZTT continua a riproporre materiale d'archivio, come la rimasterizzazione di Into Battle… su CD (con un brano in più, ma sostituendo la versione originale di ''Beat Box'' con la successiva ''Diversion One''), e una compilation in Super Audio CD chiamata Reconstructed. Alla fine del 2004 l'etichetta Karvena ha pubblicato un album di tributo agli Art of Noise intitolato The Abduction of The Art of Noise. Quest'album contiene le cover di vari brani, compresa una nuova versione di ''Beat Box'' eseguita da J.J.Jeczalik con lo pseudonimo di Art of Silence.
Nell'agosto [[2006]] la ZTT ha pubblicato un box di 4 CD intitolato "And what have you done with my body, oh my God?" , comprendente esclusivamente di brani dell'era ZTT (1983-1985). Dai primi provini demo creati da Langman e Jeczalik prima delle sessioni per 90125 degli Yes, fino alle selezioni per l'esecuzione al Teatro Ambassadors di Horn e Morley. Il box comprende 40 nuovi remix, demo, e lavori incompiuti, e la versione di Into Battle…, ripresa dai master originali, per la prima volta su CD.
 
Nel corso del mese di aprile 2011 esce la versione "expanded" di "Into battle", il loro primo EP pubblicato nel 1983. Questa edizione contiene, oltre alle classiche tracce che componevano il lavoro originale (e con la versione corretta del brano "Beatbox", contrariamente a quanto accaduto nell'edizione del 2003), diversi bravi che sulla carta dovevano far parte di un mai pubblicato album intitolato "Worship", il quale fu il tentativo di concretizzare sei mesi di esperimenti in studio.
 
== Stile musicale ==
Considerati importanti ispiratori della [[musica da ballo]],<ref name=Scaruffi>{{cita web|url=http://www.scaruffi.com/vol4/artofnoi.html|titolo=Art of Noise|accesso=13 settembre 2017}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=The Encyclopedia of Popular Music|autore=Colin Larkin|editore=Omnibus|anno=2011|pagine=capitolo dedicato agli Art of Noise|lingua=en}}</ref> gli Art of Noise hanno coniato una [[musica elettronica]]<ref name=CD/><ref name=Buckley/> melodica e [[futurismo|futurista]]<ref>{{cita libro|titolo=Playlist: La musica è cambiata|autore=Luca Sofri|editore=Bur|pagine=capitolo dedicato agli Yes}}</ref> che si ispira alla [[musica industriale]], a quella [[musica etnica|etnica]], all'[[hip hop]] e al [[rock]].<ref name=Scaruffi/><ref name=PB>{{cita libro|titolo=The Rough Guide to Rock|autore=Peter Buckley|editore=Rough Guides|anno=2003|pagine=40-1|lingua=en}}</ref> L'eccentrico album d'esordio ''Who's Afraid of'' (1984) propone soluzioni all'epoca considerate innovative nella [[musica d'atmosfera]]<ref name=Scaruffi/> pur non mancando di brani più frenetici e dalle ritmiche hip hop.<ref name=PB/> Gli album seguenti all'esordio tentano di conciliare la musica da film a quella elettronica da ballo.<ref name=PB/> Per comporre i loro brani adottano il [[sintetizzatore]] nonché registrazioni su nastro e molti effetti sonori in studio.<ref>{{cita libro|titolo=Rock Band Name Origins: The Stories of 240 Groups and Performers|autore=Greg Metzer|editore=McFarland|anno=2008|pagine=17|lingua=en}}</ref> ''AllMusic'' li cita fra gli artisti della [[new wave (musica)|new wave]], del [[rock sperimentale]], del [[dance rock]], del [[punk rock|punk]] e del [[rock alternativo]].<ref name = AM />
 
== Formazione ==
{| class="toccolours" border=1 cellpadding=2 cellspacing=0 style="float: lleft; width: 375px; margin: 0 0 1em 1em; border-collapse: collapse; border: 1px solid #E2E2E2;"
|+ <big>'''Membri ufficiali degli Art of Noise'''</big>
! bgcolor="#E7EBEE" | 1983-1985
|
* [[Anne Dudley]]
* [[J. J. Jeczalik]]
* [[Gary Langan]]
* [[Trevor Horn]]
* [[Paul Morley]]
|-
! bgcolor="#E7EBEE" | 1985-1987
|
* Anne Dudley
* J.J. Jeczalik
* Gary Langan
|-
 
! bgcolor="#E7EBEE" | 1987-1990
|
* Anne Dudley
* J.J. Jeczalik
|-
! bgcolor="#E7EBEE" | 1998-2000
|
* Anne Dudley
* Trevor Horn
* Paul Morley
* [[Lol Creme]]
|-
|}
 
== Discografia ==
===Album===
*[[1983]] - ''[[Into Battle with the Art of Noise]]'' ([[ZTT Records|ZTT]]/[[Island Records|Island]])
*[[1984]] - ''[[Who's Afraid of the Art of Noise?]]'' ([[ZTT Records|ZTT]]/[[Island Records|Island]])
*[[1986]] - ''[[In Visible Silence]]'' ([[China Records|China]]/[[Chrysalis Records|Chrysalis]])
*[[1987]] - ''[[In No Sense? Nonsense!]]'' ([[China Records|China]]/[[Chrysalis Records|Chrysalis]])
*[[1989]] - ''[[Below the Waste]]'' ([[China Records|China]]/[[Polydor Records|Polydor]])
*[[1999]] - ''[[The Seduction of Claude Debussy]]'' ([[ZTT Records|ZTT]]/[[Universal Music|Universal]])
 
====Raccolte====
*[[1986]] - ''Daft''
*[[1986]] - ''Re-works of Art of Noise''
*[[1988]] - ''The Best of The Art of Noise''
*[[1990]] - ''The Ambient Collection''
*[[1991]] - ''The FON Mixes''
*[[1992]] - ''The Best of The Art of Noise'' (edizione limitata - 2 CD)
*[[1992]] - ''The Best of The Art of Noise''
*[[1992]] - ''The Best of the Art of Noise: Art Works 12"'' (in Germania)
*[[1992]] - ''The Best of the Art of Noise - The Art of Love''
*[[1996]] - ''The Drum and Bass Collection''
*[[1997]] - ''State of the Art"''
*[[1999]] - ''Belief System / Bashful / An Extra Pulse of Beauty''
*[[2000]] - ''Reduction''
*[[2003]] - ''Into Battle with The Art of Noise: 20th Anniversary Edition)'' (CD+DVD, solo in Germania)
*[[2003]] - ''The Abduction of the Art of Noise''
*[[2004]] - ''Reconstructed...For Your Listening Pleasure''
*[[2006]] - ''And What Have You Done With My Body, God?''
*[[2010]] - ''Influence: Hits, singles, moments, treasures...''
*[[2011]] - ''Into Battle with The Art of Noise'' (expanded edition)
 
===Singoli===
*[[1984]] - ''Beat Box''
*[[1984]] - ''Close (to the Edit)''
*[[1985]] - ''[[Moments in Love]]'' / ''Beat Box''
*[[1985]] - ''Legs''
*[[1986]] - ''[[Peter Gunn (brano musicale)|Peter Gunn]]'' (feat. [[Duane Eddy]])
*[[1986]] - ''[[Paranoimia]]'' (feat. [[Max Headroom]])
*[[1986]] - ''Legacy''
*[[1987]] - ''Moments in Love''
*[[1987]] - ''Dragnet''
*[[1988]] - ''Dragnet (The '88 Mix)''
*[[1988]] - ''[[Kiss (Prince)|Kiss]]'' (feat. [[Tom Jones (cantante)|Tom Jones]])
*[[1989]] - ''Paranoimia '89''
*[[1989]] - ''Yebo!'' (feat. [[Mahlathini and the Mahotella Queens]])
*[[1990]] - ''Art of Love''
*[[1991]] - ''Instruments of Darkness (All of Us Are One People)''
*[[1992]] - ''Shades of Paranoimia''
*[[1999]] - ''Metaforce'' (feat. [[Rakim]])
 
==Note==
<references />
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
* {{Imdbinterprogetto}}
* {{cita web|http://www.filmportal.de/df/07/Credits,,,,,,,,9E72C2C70C1C4F908B665DBE3399787Ccredits,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,.html|Scheda del film su filmportal.de (in tedesco)}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Murnau}}
* {{cita web|http://myspace.com/artofnoiseoffical|Sito ufficiale}}
{{Portale|cinema}}
* [http://www.ztt.com/ ZTT label] (Flash required)
* {{cita web|http://ztt-info.de|ZTT - Due decenni}}
* {{cita web|http://homepage.ntlworld.com/sean.cranham/aon/aonband.htm|Visibly Silent - Fan-Page}}
* {{cita web|http://aon.electriceye.net|The Heart Of Noise - Tributo agli Art Of Noise}}
* {{cita web|http://www.zttaat.com/|Zang Tuum Tumb and all that}}
* {{collegamenti musica}}
 
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[[Categoria:Film drammatici]]