Sto traducendo la pagina inglese su Anna Katharine Green [[https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Anna_Katharine_Green&oldid=800007269]]
'''Federico II di Svevia''' anche noto come lo "''stupor mundi''" ([[Jesi]], [[26 dicembre]] [[1194]] - Castel Fiorentino, presso [[Torremaggiore]], [[13 dicembre]] [[1250]]) fu Sacro Romano Imperatore dal [[1220]] al [[1250]]. Discendente della famiglia di [[Hohenstaufen]], fu inoltre re di Germania, re di Gerusalemme e con il nome di Federico I re di Sicilia dal [[1198]] al [[1250]]. Dotato di una personalità poliedrica ed affascinante ha sempre attirato l'attenzione degli storici, ma anche supposizioni e leggende popolari, come quella della predizione della morte ''sub flore'' e della relazione d'amore con [[Bianca Lancia]].
[[Immagine:Frederick II birth.jpg|thumb|right|190px|Nascita di Federico II -''Stupor Mundi''. Il parto avvenne in piazza, in un letto protetto dagli sguardi grazie a un baldacchino, per evitare che insorgessero dicerie circa la legittimità del neonato.]]
== Biografia ==
Federico nacque da [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]], figlio di [[Federico I del Sacro Romano Impero|Federico Barbarossa]], e da [[Costanza d'Altavilla]], figlia di [[Ruggero II]] il [[Normanni|Normanno]], a Jesi, nella [[Marca Anconetana]] mentre l'imperatrice stava raggiungendo il marito a Palermo, incoronato appena il giorno prima Re di Sicilia.
La nascita da Costanza era importante per la successione del [[Regno di Sicilia]] e pertanto
{{quote|Quando la 'mperatrice Costanza era grossa di Federigo, s'avea sospetto in [[Sicilia|Cicilia]] e per tutto il reame di [[Puglia]], che per la sua grande etade potesse esser grossa; per la qual cosa quando venne a partorire fece tendere un padiglione in su la piazza e mandò bando che qual donna volesse v'andasse a vederla; e molte ve n'andarono e vidono, e però cessò il sospetto|[[Giovanni Villani]]}}
Il suo impero fu spesso in guerra con lo [[Stato Pontificio]]: Federico fu per ben tre volte [[scomunica|scomunicato]]. Il [[Papa Gregorio IX]] arrivò perfino a definirlo l'[[Anticristo]]: come già da anni era uso chiamarlo tra i [[guelfi]], infatti [[Dante Alighieri]] ([[guelfo]]) lo nominerà nel [[Inferno - Canto decimo|X canto dell'inferno]] tra gli [[epicurei]] (cioè tra chi nega l'immortalità dell'[[anima]]). Fu forse quindi il suo esser ritenuto l'[[Anticristo]] a introdurre dopo la sua morte la leggenda di una profezia secondo cui sarebbe ritornato dopo 1000 anni.
Ma Federico fu definito l'[[Anticristo]] anche in virtù di una leggenda medievale che sosteneva che l'Anticristo sarebbe nato dall'unione fra una vecchia monaca e un frate. Infatti, Enrico VI era un uomo molto religioso e in gioventù aveva pensato di intraprendere una carriera monacale; e Costanza d'Altavilla aveva 40 anni quando partorì Federico e, prima del matrimonio, contratto all'età di 32 anni, aveva vissuto in un convento. Data l'età avanzata, molti non credevano alla gravidanza di Costanza. Per questo motivo fu allestito un baldacchino al centro della piazza di Jesi, dove Costanza partorì pubblicamente, al fine di fugare ogni dubbio sulla nascita del futuro imperatore.
=== L'imperatore poliglotta ===
Fra il [[1197]] ed il [[1198]] muoiono [[Enrico VI]] e [[Costanza d'Altavilla|Costanza]], lasciando orfano il piccolo Federico di appena quattro anni, che cresce a [[Foligno]] sotto la tutela del papa [[Innocenzo III]].
Federico fu quindi [[re di Sicilia]] all'età di quattro anni sotto la reggenza del Papa, ed il giorno del suo quattordicesimo compleanno ([[26 dicembre]] [[1208]]) si autoproclamò maggiorenne assumendo immediatamente l'effettiva responsabilità del regno.
[[Ottone IV del Sacro Romano Impero|Ottone IV]] di [[Germania]] era stato eletto imperatore del [[Sacro Romano Impero]] nel [[1209]]. Federico era stato invece eletto imperatore da una fazione ribelle sostenuta da Innocenzo III nel [[1211]] alla [[Dieta di Norimberga]], ma questo fu un onore vuoto fino al [[27 luglio]] [[1214]] quando nella [[battaglia di Bouvines]] [[Filippo II di Francia|Filippo Augusto]] re di [[Francia]], alleato di Federico, sbaraglia Ottone IV alleato degli [[Inghilterra|Inglesi]]. Da questa battaglia gli storici fanno datare l'unità nazionale francese.
Si dice che Federico conoscesse ben nove lingue e che fu un governante molto moderno per i suoi tempi, visto che favorì la [[scienza]] e professava punti di vista piuttosto avanzati in [[economia]]. Abolì i [[monopolio|monopoli]] di [[Stato]], i [[dazio|dazi]] interni ed i freni alle [[importazione|importazioni]] all'interno del suo impero.
[[Image:Frederick II and eagle.jpg|thumb|right|190px|Federico ritratto con il falco <small>(da ''De arte venandi cum avibus'')<small>]]
=== La partecipazione alle crociate e la scomunica di Gregorio IX ===
Nel [[1227]] il [[9 settembre]], pressato da [[Papa Gregorio IX]], parte per la [[sesta Crociata]] malgrado una terribile [[pestilenza]] che falcidia i suoi [[crociato|crociati]]. Naturalmente è costretto a rientrare e viene scomunicato il [[29 settembre|29 dello stesso mese]]. <br>
Il [[28 giugno]] [[1228]] è di nuovo in partenza da [[Brindisi]] per la [[sesta Crociata]]: questa volta Federico ottiene il successo grazie ad un accordo con il [[Sultano]] [[Ayyubidi|ayyubide]] [[al-Malik al-Kamil]], nipote di [[Saladino]], e si incorona re di [[Gerusalemme]] nella Chiesa del [[Santo Sepolcro]] il [[18 marzo]] [[1229]]. Questo traguardo conquistato senza armi e senza partecipazione della [[Chiesa]] ai relativi onori, fu accolta molto male dal Papa [[Gregorio IX]]. Da questi eventi ebbe origine la lunga e dura lotta fra Federico ed il Papa (ed il suo successore [[Papa Innocenzo IV|Innocenzo IV]]). In questa diatriba si inserirono presto le città della [[Lega Lombarda]] e da qui riprese la secolare divisione fra [[Guelfi]] ([[Lega Lombarda]], alleati del Papa) e [[Ghibellini]] (dalla parte dell'Imperatore): fra le famiglie più fedeli alla scelta ghibellina vanno ricordati gli [[Ordelaffi]], signori di [[Forlì]], città che Federico ricompensò per gli aiuti che ne ebbe con la concessione di notevoli privilegi, nonché dell'aquila imperiale nello stemma.
=== L'attività legislativa ===
Federico aveva già in passato emanato numerose leggi: a [[Capua (CE)|Capua]] nel [[1220]], a [[Messina]] nel [[1221]], a [[Melfi]] nel [[1224]], a [[Siracusa]] nel [[1227]] e a [[San Germano]] nel [[1229]], ma soltanto ad agosto del [[1231]], nel corso di una fastosa cerimonia tenutasi a Melfi, ne promulgò la raccolta organica ed armonizzata secondo le sue direttive, avvalendosi di un gruppo di giuristi quali [[Roffredo di Benevento]], [[Pier delle Vigne]], l'[[arcivescovo]] [[Giacomo di Capua]] e [[Andrea Bonello]] da [[Barletta]]. Questo corpo organico preso lungamente a modello come base per la fondazione di uno stato moderno, è passato alla storia col nome di [[Costituzioni di Melfi]] o Melfitane anche se il titolo originale ''[[Constitutiones Regni Utriusque Siciliae]]'' rende più esplicita la volontà di Federico di riorganizzare il suo stato, il [[Regno di Sicilia]]: quest'ultimo, infatti, fu ripartito in undici distretti territoriali detti [[giustizierato|giustizierati]], poiché governati da funzionari di propria nomina, i [[giustizieri]], che rispondevano del loro operato in campo amministrativo, penale e religioso ad un loro superiore, il [[maestro giustiziere]], referente diretto dell'imperatore, vertice di questa struttura gerarchica piramidale.
=== L'Università ===
Nel [[1224]], all'età di 30 anni, Federico istituì con editto formale, a [[Napoli]], la prima [[Università|''universitas studiorum'']] statale e laica della [[storia]] d'Occidente, in contrapposizione all'[[Università di Bologna|ateneo di Bologna]], nato come aggregazione di studenti e docenti e poi finito sotto il controllo papale (l'università di Padova, pressoché contemporanea, era invece nata da una costola dell'università di Bologna composta da studenti dissidenti trasferitisi a Vicenza nel [[1222]] e successivamente istituzionalizzata a Padova). L'università, polarizzata intorno allo ''studium'' di diritto e retorica, contribuì all'affermazione di Napoli quale capitale della scienza giuridica. Napoli non era la capitale del Regno, ma Federico la scelse per la sua posizione strategica e il suo già forte ruolo di polo culturale e intellettuale. L'università federiciana, che non ha mai interrotto la sua attività, è stata intitolata al suo fondatore nel [[1987]], assumendo la denominazione di [[Università degli studi di Napoli "Federico II"]], allorché iniziarono i lavori per l'istituzione della Seconda università degli studi di Napoli, dallo scorporo della prima [[facoltà]] di [[Medicina]] e [[chirurgia]] della prima, decretata nel [[1989]] e attuata nel [[1991]].
=== La morte a Castel Fiorentino ===
La profezia che una volta fu fatta all'Imperatore Federico II riguardava la sua morte in un paese contenente la parola "fiore". Per questo Federico II evitò di frequentare Florentia ([[Firenze]]), ma non sapeva che nell'agro dell'odierna [[Torremaggiore]], nelle vicinanze di [[San Severo]], si ergeva un borgo di origine bizantina; le sue rovine, affioranti da una collina detta dello Sterparone (mt. 205), ancora testimoniano la presenza di alcuni locali, di una torre di avvistamento e della Domus (palazzo nobiliare), all'interno della quale morì Federico il 13 dicembre 1250. Si noti che la tale collina ricorda molto, per orientamento e "stile" quella di Lucera (in cui aveva un vero e proprio castello, la zecca, e dove mise i saraceni che facevano parte della sua guardia privata).
In quel luogo ebbe fine la sua vita, in qualche modo realizzando la profezia iniziale che sempre lo accompagnò. Inutile aggiungere che l'Imperatore non sapeva che quel borgo si chiamava Castel Fiorentino.
Federico cadde probabilmente vittima di un'infezione intestinale dovuta a malattie trascurate, durante un soggiorno in Puglia. Le sue condizioni apparvero immediatamente gravi, tanto che si rinunciò a portarlo nel più fornito ''Palatium'' di Foggia, e la corte dovette riparare appunto a Castel Fiorentino.
La stessa leggenda racconta pure che, secondo la profezia, egli non solo sarebbe morto appunto ''sub flore'', ma anche nei pressi di una porta di ferro. Secondo la tradizione, Federico, riavutosi leggermente dal torpore, chiese alle guardie che lo vegliavano dove si trovasse e dove portasse una porta chiusa che stava vedendo dal proprio letto. Quando la guardia gli rispose che si trovava a Castel Fiorentino e che quella porta, murata dall'altra parte, non era che un vecchio portone di ferro, l'imperatore sospirò: "Ecco che è giunta dunque la mia ora", e entrò in agonia.
[[Image:Palermo-sarcofago di federico II.jpg|thumb|left|200px|Il sarcofago di Federico II nella Cattedrale di Palermo. Dietro si intravede il sarcofago di [[Ruggero II]].]]
Leggende a parte, cronisti raccontano che gli furono servite, durante la degenza, pere cotte. I medici avevano diagnosticato infatti un attacco di dissenteria. Federico non era nuovo a questi malanni e a tali rimedi, più volte si era fatto confezionare dai suoi medici arabi marmellate curative e foglie di violetta candite (ne parla una lettera rivolta a Pier delle Vigne, il suo Protonotaro).
L'imperatore, sentendosi in punto di morte, volle indossare il saio cistercense e dettare così le sue ultime volontà nelle poche ore di lucidità. La sua fine fu rapida e sorprese i contemporanei, tanto che alcuni cronisti anti imperiali diedero adito alla voce, storicamente infondata, secondo cui l'imperatore era stato ucciso da Manfredi, il figlio illegittimo che in effetti gli successe in Sicilia. Una miniatura raffigura persino il principe mentre soffoca col cuscino il padre morente.
La salma di Federico fu sommariamente imbalsamata, esposta per qualche giorno e trasportata a Palermo, per essere tumulata nel Duomo, entro il sepolcro di porfido, pietra regale, come voleva la tradizione normanno-sveva, accanto alla madre Costanza d'Altavilla, al padre Enrico VI e al nonno Ruggero II.
Recentemente il sepolcro è stato riaperto. Federico giace sul fondo sotto altre due spoglie ([[Pietro II di Sicilia|Pietro II di Aragona]] e una donna sconosciuta). La tomba era stata già ispezionata nel tardo XVIII secolo. Ne risulta che l'imperatore sia stato inumato con il globo dorato, la spada, calzari di seta, una dalmatica ricamata con iscrizioni cufiche, e una corona a cuffia. Il corpo, nel Settecento, era mummificato e in buone condizioni di conservazione.
== Lo ''Stupor Mundi'' ==
Federico fu chiamato ai suoi tempi ''Stupor Mundi'' (Meraviglia del Mondo) e ''Puer Apuliae'', (Fanciullo della Puglia).
Il secondo appellattivo deriva dal fatto che egli amava molto la Puglia, ed in particolar modo il Tavoliere, [[Foggia]] e la sua provincia. A Foggia ad esempio, aveva fatto costruire un magnifico ''Palatium'', edificato da Bartolomeo da Foggia, su cui v'era un'iscrizione (oggi conservato nel Portale di Federico) che recitava: ''Hoc fieri iussit Federicus Cesar ut urbs sit Fogia regalis sede inclita imp(er)ialis''. Federico aveva però sparso castelli e palazzi imperiali in tutta la regione, amata anche per le possibilità di esercitarvi l'arte venatoria, alla quale era appassionato: tra questi, il Castello di Lucera, che affidò agli alleati Saraceni, e Castel del Monte nei pressi di Canosa.
L'appellativo di ''Stupor Mundi'', invece, deriva dalla sua inestinguibile curiosità intellettuale, che lo portò ad approfondire la [[filosofia]], l'[[astrologia]] (consigliere molto ascoltato fu l'astrologo [[Guido Bonatti]]), la [[matematica]] (ebbe corrispondenza e fu in amicizia con il matematico pisano [[Leonardo Fibonacci]], scopritore della famosa successione numerica che porta il suo nome), l'[[algebra]], la [[medicina]] e le [[scienze naturali]]; scrisse anche un libro, un manuale sull'arte della [[falconeria]] (''De arte venandi cum avibus'', ''L'arte della caccia con gli uccelli''), di cui molte copie illustrate nel [[XIII secolo|XIII]] e [[XIV secolo]] ancora sopravvivono; sotto questo aspetto segnò una tappa fondamentale nella storia della scienza sperimentale moderna.
Contribuì ad innovare la [[letteratura italiana]] ed in questo senso ebbe importanza fondamentale la ''[[Scuola siciliana]]'' che ingentilì il [[Latino volgare|volgare]] siculo-pugliese con il [[provenzale]] dei [[trovatore|trovatori]] che frequentavano la sua corte, e costituendo la base - poi arricchita dalla parlata toscana - che portò alla lingua della [[Divina Commedia]].
== Un suo castello sull'[[Euro]] ==
[[Immagine:It 1cent.jpg|thumb|100px|1 Euro cent italiano]]
Come curiosità si riporta l'immagine della moneta italiana da 1 [[euro]] cent che riproduce il più famoso dei castelli federiciani:
[[Castel del Monte]] di [[Andria]], in [[Puglia]].
== Le mogli di Federico ==
Federico ebbe diverse mogli e molteplici relazioni. La prima moglie fu [[Costanza d'Aragona]] e come ogni grande regnante l'unione fu frutto di un preciso progetto diplomatico del tutore imperiale papa [[Innocenzo III]]. Costanza, infatti, era già alle seconde nozze ed era di circa dieci anni più grande. Spentasi Costanza, Federico probabilmente adottando la medesima politica e mantenendo l'avallo papale si unì in matrimonio prima con [[Jolanda di Brienne]] e poi morta questa [[Isabella d'Inghilterra]]. Ma fu [[Bianca Lancia]] probabilmente il vero amore dell'imperatore. Di Bianca, appartenente alla famiglia dei Lancia (o Lanza) molto in vista nella corte di Federico, non sono rimaste notizie storiche e la stessa sincerità del sentimento dell'imperatore fu messa spesse volte in discussione da alcuni critici. Comunque è certo che da questa unione, forse tramutata in matrimonio negli ultimi anni di vita, nacque [[Manfredi|Manfredi di Sicilia]] il figlio prediletto dello ''Stupor Mundi''.
==Un detrattore contemporaneo: Salimbene de Adam==
Fra [[Salimbene de Adam]], nella sua ''Chronica'', una delle fonti storiche più interessanti per il [[secolo XIII]], parla anche delle opere da lui scritte, andate tutte perdute.
Tra queste, si segnalano i ''"XII scelera Friderici imperatoris"'', opera che doveva avere carattere polemico, essendo servita anche come opuscolo di propaganda antimperiale, dopo la sconfitta di [[Vittoria]] nel [[1248]].
Nella ''Chronica'' Federico II è dipinto come uomo avaro, che combatté la Chiesa solo perché voleva impadronirsi dei beni ecclesiastici. E la stessa ''Chronica'' è ricca di aneddoti - per lo più negativi - riguardanti episodi della vita di questo imperatore.
== Voci correlate ==
* [[Principato di Taranto]]
* [[Costituzioni di Melfi]]
* [[Giustizierato]]
* [[Regno di Sicilia]]
* [[Scuola siciliana]]
* [[Cattedrale di Palermo]]
* [[Castel del Monte]]
* [[Castello Ursino]]
* [[Castello Maniace]]
* [[Salimbene de Adam]]
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{{Box successione 4-4-1|
before1=[[Ottone IV del Sacro Romano Impero|Ottone IV]]|
title1=[[Elenco di re e imperatori tedeschi|re di Germania]]|
years1=[[1212]]–[[1250]]|
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title2=[[Image:Hohenstaufen.png|60px]]<br>[[Elenco dei monarchi di Napoli e Sicilia|re di Sicilia]]|
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title3=[[Image:Armoiries Jérusalem.png|60px]]<br>[[regno di Gerusalemme|re di Gerusalemme]]| <br> con [[Iolanda di Gerusalemme|Iolanda]] (e da solo o come reggente di Corrado dopo la sua morte)|
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title4=[[Image:Armoiries empereurs Hohenstaufen.png|60px]]<br>[[Elenco di re e imperatori tedeschi|Sacro Romano Imperatore]]|
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{{Box successione|
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title=[[Image:Armoiries Famille Hohenstaufen.png|60px]]<br>[[Ducato di Svevia|Duca di Svevia]]|
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{{end box}}
<h3>Antenati e discendenti</h3>
{| border = 1 width ="70%"
| bgcolor="lightblue" width="25%" | [[Federico I del Sacro Romano Impero|Federico I]], Imperatore del Sacro Romano Impero
| bgcolor="pink" width="25%" | [[Beatrice di Borgogna]]
| bgcolor="lightblue" width="25%" | [[Ruggero II]], re di Sicilia, di Calabria e di Puglia
| bgcolor="pink" width="25%" | [[Beatrice di Rethel]]
|-
| colspan=2 bgcolor="lightblue" | [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]], Imperatore del Sacro Romano Impero
| colspan=2 bgcolor="pink" | [[Costanza di Sicilia]]
|-
| colspan=4 align="center" | '''Federico II, Imperatore del Sacro Romano Impero'''
|-
| colspan=2 align="center" | Matrimoni o unioni
| colspan=2 align="center" | Figli
|-
| bgcolor="yellow" colspan=2 | [[Costanza d'Aragona]]
| colspan=2 bgcolor="lightgreen" width="50%" |
#[[Enrico VII di Germania|Enrico VII]]
|-
| bgcolor="khaki" colspan=2 | [[Jolanda di Brienne]]
| colspan=2 bgcolor="#ffbfff" width ="50%" |
#figlia sconosciuta , morta appena nata<br>
#[[Corrado IV del Sacro Romano Impero|Corrado IV di Germania]]
|-
| bgcolor="yellow" colspan=2 | [[Isabella d'Inghilterra]]
| colspan=2 bgcolor="lightgreen" width="50%" |
#Margherita di Sicilia
#Enrico Carlotto di Sicilia
#Federico di Sicilia
#Carlo Ottone di Sicilia
|-
| bgcolor="khaki" colspan=2 | [[Bianca Lancia]]
| colspan=2 bgcolor="#ffbfff" width ="50%" |
#[[Manfredi di Sicilia]]
#[[Costanza di Staufen|Costanza (Anna) di Sicilia]]
#Violante
|-
| bgcolor="khaki" colspan=2 | [[Adelaide di Urslinghen]]
| colspan=2 bgcolor="#ffbfff" width ="50%" |
#[[Enzo di Sardegna]]
#Caterina da Marano
|-
| bgcolor="yellow" colspan=2 | ''Nome sconosciuto''
| colspan=2 bgcolor="lightgreen" width="50%" |
#Selvaggia
|-
| bgcolor="khaki" colspan=2 | [[Richina di Wolfs'oden]]
| colspan=2 bgcolor="#ffbfff" width ="50%" |
#Margherita di Svevia
|-
| bgcolor="yellow" colspan=2 | [[Maria di Antiochia]]
| colspan=2 bgcolor="lightgreen" width="50%" |
#Federico di Antiochia
|-
| bgcolor="khaki" colspan=2 | ''Nome sconosciuto''
| colspan=2 bgcolor="#ffbfff" width ="50%" |
#Corrado di Antiochia
|-
| bgcolor="yellow" colspan=2 | ''Nome sconosciuto''
| colspan=2 bgcolor="lightgreen" width="50%" |
#Riccardo di Chieti
|-
| bgcolor="yellow" colspan=2 | ''Nome sconosciuto''
| colspan=2 bgcolor="lightgreen" width="50%" |
#Biancofiore
|-
| bgcolor="yellow" colspan=2 | ''Nome sconosciuto''
| colspan=2 bgcolor="lightgreen" width="50%" |
#Gherardo
|-
| bgcolor="khaki" colspan=2 | ''Nome sconosciuto''
| colspan=2 bgcolor="#ffbfff" width ="50%" |
#Federico di Pettorana
|}
</center>
== Collegamenti esterni ==
*''Un sito [[web]] è allestito dall'''Assoziazione federiziana'': [http://www.stupormundi.it stupormundi.it] (in italiano ed in altre lingue)''
{{Storia}}
{{ScuolaSiciliana}}
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[[Categoria:biografie|Federico II, Sacro Romano Imperatore]]
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[[cs:Fridrich II.]]
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