Jacob Moleschott e Marco Pozza: differenze tra le pagine

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{{F|giornalisti italiani|luglio 2017}}
{{Carica pubblica
|nome = Jacopo Moleschott
|immagine = Dr. Jacob Moleschott.jpg
|didascalia =
|carica = [[Senato del Regno d'Italia|Senatore del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio =
|mandatofine =
|legislatura = [[Senatori della XIII legislatura del Regno d'Italia|XIII]]
|gruppo parlamentare =
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|partito =
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = fisiologo e filosofo
|firma =
}}
{{Bio
|NomeTitolo = JakobDon
|Nome = Marco
|Cognome = Moleschott
|Cognome = Pozza
|Sesso = M
|LuogoNascita = HertogenboschCalvene
|GiornoMeseNascita = 21 dicembre
|LuogoNascitaLink = 's-Hertogenbosch
|AnnoNascita = 1979
|GiornoMeseNascita = 9 agosto
|AnnoNascitaLuogoMorte = 1822
|GiornoMeseMorte =
|LuogoMorte = Roma
|AnnoMorte =
|GiornoMeseMorte = 20 maggio
|AnnoMorteEpoca = 18932000
|Attività = presbitero
|Epoca = 1800
|Attività2 = teologo
|Attività = fisiologo
|Attività3 = scrittore
|Attività2 = filosofo
|AttivitàAltre = [[giornalista]] e [[conduttore televisivo]]
|Attività3 = politico
|Nazionalità = olandeseitaliano
|Immagine= Don Marco Pozza (2016, ArteFoto - Gigi Abriani).jpg
|NazionalitàNaturalizzato = italiano
}}
Fu [[Senato del Regno d'Italia|senatore del regno d'Italia]] nella [[Senatori della XIII legislatura del Regno d'Italia|XIII legislatura]].
 
== Biografia ==
Scrive su ''[[Il Mattino di Padova]]'', ''Ilsussidiario.net'' e lavora per [[TV2000]]. Ha fondato e gestisce un sito internet, definito una parrocchia virtuale, nel quale commenta i brani del [[Vangelo]] e i fatti di cronaca e dove gli utenti registrati possono intervenire e porre spunti di riflessione. Ha scritto, inoltre, alcuni libri sia di narrativa sia di divulgazione religiosa che viaggiano veloci sulle ali del passaparola di chi in essi s'imbatte.
Jacobus Albertus Willebrordus Moleschott nasce a [[Hertogenbosch]] il 9 agosto del [[1822]], di famiglia agiata e di confessione cattolica. Moleschott vive la sua infanzia circondato da giardini in cui ama osservare composizioni floreali di ogni genere, dedicandosi alla lettura generalmente durante le ore serali. A quattro anni è perfettamente in grado di leggere, a otto anni il suo cuore di olandese si è già acceso agli interessi della [[rivoluzione belga]] del [[1830]]. Il padre, anch'egli dottore, figlio di un importante [[farmacista]], è dedito all'attività professionale dedicandosi all'educazione del figlio nella biblioteca privata di famiglia durante la sera. Jacob Moleschott si trasferisce a [[Kleve]] per frequentare il liceo ginnasio. Contrariamente a quanto si dice di lui, Moleschott non si considera un ragazzo prodigio, l'allora quindicenne dottore si dedica incessantemente agli studi classici e umanistici, approfondendo la conoscenza della lingua latina e tedesca. Sotto la guida del Prof. Fleischer viene educato soprattutto ai classici romani; spesso accompagna il professore in lunghe passeggiate che hanno come scopo di discussione argomenti prettamente filosofici. Colpito fortemente dalle parole del professore: «Non reputo nessuno al di sopra e al di sotto di me.»<ref>G. Cosmacini, ''Il medico materialista. Vita e pensiero di Jakob Moleschott'', pag 13,</ref> comincia a seguire una [[dottrina liberalista]] che è ben lontana dall'insegnamento teologico materno.
Dopo la laurea in [[medicina]] conseguita ad Heidelberg nel [[1845]] egli vi ritorna nel [[1847]] come docente di [[fisiologia]]. Interessato fin da giovane anche alla filosofa, pubblica nel [[1852]] l'opera scientifico-filosofica dal titolo ''Der Kreislauf des Lebens: Physiologische Antworten auf Liebig's chemische Briefe'' (ed. Zabern, Mainz, 1852) tradotto in italiano con ''Circolazione della vita: risposte fisiologiche alle lettere sulla chimica di Liebig'' e poi semplificato in ''Il circolo della vita''. Costruisce un rapporto di amicizia con i suoi professori contribuendo a diverse scoperte importanti, quale l'utilizzo di sostanze organiche della terra da parte delle piante, oscurando la teoria del dr. Liebig che aveva ipotizzato il contrario. Sostiene l'esame di abilitazione professionale a [[Leida]] e inizia l'esercizio della professione medica a [[Utrecht]]. Nonostante fosse tornato in patria, Moleschott è dell'idea che i [[Paesi Bassi]] avrebbero dovuto cominciare ad affiancarsi all'idea tedesca d'insegnamento della medicina, cercando di apprendere da essa i segreti e le meraviglie del sistema di ricerca dell'"oltre Reno". Non ha mai visto realizzare il suo sogno, disgustato soprattutto dal [[nepotismo]] che nei Paesi Bassi ormai va sviluppandosi sempre di più. Nonostante gli avessero proposto il ruolo di lettore per la medicina legale decide di abbandonare i Paesi Bassi, ritenendo:
 
È ordinato sacerdote il 6 giugno 2004 dal vescovo di [[Diocesi di Padova|Padova]] [[Antonio Mattiazzo]]. Dopo l'ordinazione, diventa vicario parrocchiale presso la parrocchia della Sacra Famiglia, a Padova. Durante questo periodo, colpito dall'assenza di fedeli durante le celebrazioni eucaristiche, decide di trascorrere buona parte del suo tempo libero incontrando durante l'ora dell'aperitivo ragazzi e studenti direttamente nei locali della "movida" padovana: per questo motivo viene soprannominato "Don Spritz".
<blockquote>«Questa disciplina non avrebbe mai potuto attrarmi, neppure se fossi rimasto volentieri a Utrecht. Essa obbliga i suoi cultori a esercitarla senza dedicarsi ad alcuna investigazione, senz'altre vedute».<ref>G. Cosmacini, ''Il medico materialista. Vita e pensiero di Jakob Moleschott'', pag 35,</ref></blockquote>
 
Grazie alla sua opera di evangelizzazione presso i giovani, nel 2007, è protagonista di una puntata del ''[[Il testimone (programma televisivo)|Testimone]]'', su [[MTV]], dal titolo ''La vocazione'', nella quale si parla dei giovani consacrati, della loro vita nel mondo moderno e di crisi della religiosità nella società. In quell'occasione, è picchiato da un barista padovano mentre sta realizzando il servizio, insieme col conduttore televisivo [[Pif (conduttore televisivo)|Pierfrancesco Diliberto]], in arte "Pif".
Senza indugiare Moleschott si trasferisce nuovamente a Heidelberg dove gli viene offerta prima la possibilità d'insegnare [[anatomia comparata]], poi la cattedra di [[chimica fisiologica]]. Durante tutto il suo periodo tedesco Moleschott tende ad accrescere sempre di più la sua conoscenza riguardo alla [[filosofia]], essendo altresì sicuro che, insieme alla medicina, formano un bipolo inscindibile; solamente espandendo la conoscenza in entrambi i campi si può giungere a un miglioramento della conoscenza<ref>J. Moleschott, ''Circolazione della vita''</ref>. L'università di Heidelberg è ricca di laboratori occupati per la ricerca in altri campi, Moleschott è solito tenere saltuariamente lezioni di chimica applicata alla fisiologia in casa sua, dove era riuscito ad allestire un piccolo laboratorio, fornendosi degli attrezzi necessari a piccole sperimentazioni e dimostrazioni. Durante la sua permanenza a Heidelberg scrive ''Le lettere fisiologiche'', dove tratta dai temi di [[fisiologia]] e [[chimica]], ai temi sul [[materialismo]]. Essendo i temi materialisti di spiccata crudezza, ripresi nel libro da lui scritto, ''Circolazioni della vita'', Moleschott fu presto allontanato dall'università con l'accusa di fuorviare le menti giovani e portarle ad un'accettazione inconfutabile della non esistenza di Dio. Nonostante le risposte contrarie all'accusa di studenti che seguono attentamente il corso, con rammarico il "medico materialista" lascia la Germania e si trasferisce in Svizzera, subentrando al prof. Karl Ludwig come insegnante di fisiologia presso l'università di Zurigo. L'ormai trentenne Moleschott sbalordisce il pubblico zurighese con i suoi trattati di [[fisiologia meccanica]], guadagnandosi un rapporto di amicizia, e di stima incondizionata, con il professore di lettere [[Francesco De Sanctis]] che lo definirà: «...autonomo e bastante a se stesso, che ha nella natura i suoi fini e i suoi mezzi le leggi del suo sviluppo, della sua grandezza e della sua decadenza come uomo e come società»<ref>G. Cosmacini, ''Il medico materialista. Vita e pensiero di Jakob Moleschott'', p. 61</ref>.
 
Appassionato sportivo e maratoneta amatoriale, incentra i suoi libri sullo sport (oltre alla maratona, il ciclismo), dal quale prende spunto per porre delle riflessioni sulla vita.
Non attribuisce a Moleschott la parola materialista; il medico credeva ciecamente nell'esistenza dello spirito nell'uomo, rimarcando però un'assenza di nesso tra spirito e Dio. Nel [[1860]] gli viene offerta la cattedra di fisiologia all'[[Università di Torino]]: egli accetta e si trasferisce quindi in questa città, dove insegna dal 1861 al 1870. Diventato cittadino italiano, egli associa all'attività accademica quella politica. Passa poi ad insegnare all'Università di Roma e diventa senatore del regno nel [[1876]]. Muore nella capitale nel maggio [[1893]].
 
Dal 17 settembre 2011, è cappellano presso il carcere di massima sicurezza "Due Palazzi" di Padova e tiene conferenze e incontri in tutta Italia, in particolare nelle scuole e nelle parrocchie.
==Il pensiero materialista==
Durante tutto il periodo dello [[sviluppo industriale]], che ha colpito l'[[Europa]] intorno ai primi decenni del secondo ‘800, Jakob Moleschott è stato considerato il garante dello sviluppo tecnologico in ambito scientifico. Molte furono le critiche avanzate al fisiologo olandese, il quale, secondo il dott. Liebig, dopo i primi consensi in ambito fisiologico, mosse l'accusa di "dilettantismo" nei confronti di quest'ultimo, appoggiato da moltissimi prestigiosi ricercatori dell'epoca. Secondo [[Lange]], l'atteggiamento degli opposti a Moleschott è riferito all'attitudine mentale di quest'ultimo al campo della ricerca; utilizzando le sue parole:
 
L'11 dicembre 2013, sotto la guida del [[Compagnia di Gesù|gesuita]] irlandese padre Michael Paul Gallagher, ha conseguito il dottorato in Teologia Fondamentale alla [[Pontificia Università Gregoriana]] di Roma. Tema della tesi: il rapporto tra letteratura, teologia e immaginazione a partire da ''Cittadella'' di [[Antoine de Saint-Exupéry]].
<blockquote>«Se i risultati della ricerca potessero essere interpretati solo dagli inventori […] si metterebbe in pericolo il concatenamento sistematico delle scienze e della cultura superiore dello spirito in generale. […] Colui che percorre attentamente tutto il dominio delle scienze della natura per farsi un'idea dell'insieme, apprezzerà spesso l'importanza di un fatto isolato meglio di colui che lo ha scoperto.»<ref>A. Lange, ''Storia del materialismo''</ref></blockquote>
 
Nel giugno 2016, il suo nome figura tra i premiati, quale menzione speciale, nell'ambito del Premio internazionale di Giornalismo "Biagio Agnes"<ref>{{Cita web |url=https://www.premiobiagioagnes.it/edizioniprecedenti |titolo=I premiati delle scorse edizioni |sito=Premio Biagio Agnes}}</ref><ref>{{Cita news |autore=Vittorino Bernardi |url=http://www.ilgazzettino.it/vicenza_bassano/provincia/don_marco_pozza_premio_biagio_agnes_giornalista-1633668.html |titolo=Don Marco Pozza ha vinto il premio internazionale di giornalismo “Biagio Agnes” |pubblicazione=[[Il Gazzettino]] |data=26 marzo 2016}}</ref>.
Moleschott venne, dunque, considerato più un cultore della scienza medica che uno scienziato.
Uomo di scienza, medico e, in particolare, fisiologo, Moleschott possiede anche una mente filosofica. Egli stesso dirà «La fisiologia, intesa come fisica e chimica applicate alla biologia, è per se stessa scienza filosofica, atta a consentire una concezione unitaria della natura» (J.Moleschott, ''Circolazione della vita''). La [[materia (fisica)|materia]] è dunque scientificamente conosciuta nella sua essenza: essa è eterna e dotata di forze e questa forza è presente sia in ambito fisico, che chimico, che biologico. La cosiddetta forza vitale non è assolutamente immateriale per Moleschott, anzi, egli la considera proprietà della materia, un prodotto di conversioni tra altre forze materiali. La conversione e riconversione di tali forme di forza crea dinamicità intrinseca, ovvero la vita, ed essa è perennemente continua e incessantemente in circolazione. Differente è nel modo in cui colpisce gli esseri viventi e esseri non viventi: i primi acquisiscono irritabilità, psichicità, sensazione, movimento, i secondi invece acquisiscono essenzialmente fisicità e chimismo<ref>G. Cosmacini, ''Il medico materialista. Vita e pensiero di Jakob Moleschott'', p. 156</ref>.
Il principio fondamentale su cui si basa la teoria materialista del celebre fisiologo si trova nella perenne [[metamorfosi]]: ovvero la perenne trasformazione non solo nel campo della [[chimica]], del [[magnetismo]], dell'[[elettricità]], della [[cinematica]] e della [[dinamica (fisica)|dinamica]], ma anche attraverso l'azione della coppia nascita-morte. Nel pensiero di Moleschott il ricambio organico consiste in un vai e vieni bilanciato tra nascita e morte, quindi, tra vita e non vita. Vita e morte sono due modi di essere materiali in continuo e reciproco scambio; «...la vita si rigenera attraverso la morte, che è garanzia della vita» (J. Moleschott, ''Circolazione della vita''). Tutto ciò viene spiegato attraverso un semplice processo; in natura gli [[organismi]] in decomposizione fecondano il terreno e questo a sua volta produce e nutre nuovi organismi. Nonostante la forte tendenza al pensiero materialista utilizza nei suoi libri un'intonazione tutt'altro che distaccata, quasi romantica. La natura è il luogo della circolazione della materia e quindi della vita, entrambe vi circolano animandola, e la loro eterna circolazione è considerata l'anima del mondo. Elementi triadici sono compresenti nella teoria del materialismo di Moleschott. La grande triade materialista – [[forma (filosofia)|forma]], composizione e funzione - e della conoscenza scientifica – [[chimica]], [[fisica]], [[morfologia (biologia)|morfologia]], [[fisiologia]]- sono fra loro strettamente integrate. Anima del mondo, ciclicità, polarità, triadismi, metamorfosi sono tutti moduli operanti del nucleo teorico del "materialismo scientifico".
 
Il 6 novembre 2016, domenica del Giubileo dei carcerati, dopo una telefonata a sorpresa, è ricevuto privatamente da [[papa Francesco]] a Casa Santa Marta in Vaticano, con un gruppo di detenuti padovani.
==Opere==
* ''Kritische Betrachtung von Liebig's Theorie der Pflanzenernährung, mit besonderer Angabe der empirisch constatirten Thatsachen'', Harlem, Erben F. Bohn, 1845;
* ''Die Physiologie der Nahrungsmittel. Ein Handbuch der Diätetik'', Darmstadt, C.W. Leske, 1850;
* ''Physiologie des Stoffwechsels in Pflanzen und Thieren'', Erlangen, F. Enke, 1851;
* ''Licht und Leben. Rede beim Antritt des öffentlichen Lehramts zur Erforschung der Natur des Menschen an der Züricher Hochschule'', Frankfurt a. M., Meidinger, 1856;
* ''Physiologisches Skizzenbuch'', Gießen, Roth, 1860;
* ''Pathologie und Physiologie. Vortrag bei der Wiedereröffnung der Vorlesungen über Physiologie an der Turiner Hochschule am 2. Dezember 1865 gehalten'', Gießen, Roth, 1866;
* ''La circolazione della vita'', traduzione di Cesare Lombroso, Milano, G. Brigola, 1869;
* ''Dell'alimentazione. Trattato popolare'', traduzione di Giuseppe Bellucci, Milano, Treves, 1871;
* ''Untersuchungen zur Naturlehre des Menschen und der Thiere'', Frankfurt a. M., Meidinger, 1857-1892;
* ''Per gli amici miei. Ricordi autobiografici'', traduzione di Elsa Patrizi-Moleschott, Palermo, Milano, R. Sandron, 1902.
 
Nel 2017 è stato conduttore a [[Rai 1]] della rubrica ''Le ragioni della speranza'' nel programma ''[[A sua immagine]]'' in alternanza con don Davide Banzato e don Maurizio Patricello, curando lo spazio dedicato al commento del Vangelo per la [[Conferenza Episcopale Italiana|C.E.I.]].
==Note==
<references />
 
Il 13 luglio 2017 è stato annunciato nei nuovi palinsesti di [[TV2000]] il programma ''Padre Nostro'' condotto da don Marco Pozza<ref>{{Cita web |url=http://www.tv2000.it/blog/2017/07/13/tv2000-80-produzioni-e-il-grande-cinema-con-150-film-novita-max-laudadio-nelle-missioni-e-cesare-bocci-con-i-misteri-della-storia/ |titolo=Tv2000: 80 produzioni e il grande cinema con 150 film. Novità: Max Laudadio nelle missioni e Cesare Bocci con i misteri della storia |sito=[[TV2000]] |data=13 luglio 2017}}</ref>.
==Bibliografia==
* Marcel Desittere, ''Un carteggio privato della famiglia Moleschott conservato a Bologna'', in «Filologia critica», XXVIII, fasc. 1 (2003), pp.&nbsp;96–113;
* [[Giorgio Cosmacini]], ''Il medico materialista. Vita e pensiero di Jakob Moleschott'', Roma - Bari, Laterza, 2005.
* Alessandra Gissi, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/jacob-moleschott_(Dizionario-Biografico)/# MOLESCHOTT, Jacob (Jacobus Albertus Willebrordus)]» in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 75, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.
 
Il 13 ottobre 2017 è stata annunciata l'uscita del libro scritto con [[Papa Francesco]] ispirato al programma ''Padre nostro'' dove il Papa stesso è protagonista in una intervista. Nel libro il Santo Padre commenta la preghiera che Gesù ha donato ai suoi discepoli insieme a don Marco Pozza ed è edito da [[Rizzoli]] e [[Libreria editrice vaticana]]<ref>[https://agensir.it/quotidiano/2017/10/13/fiera-del-libro-di-francoforte-lev-rizzoli-presentano-il-libro-padre-nostro-di-papa-francesco-con-don-marco-pozza-sara-anche-un-programma-su-tv2000/ AGESIR Fiera del libro di Francoforte: Lev-Rizzoli presentano il libro “Padre nostro” di papa Francesco con don Marco Pozza]</ref>.
== Altri progetti ==
== Opere ==
{{interprogetto|commons=Category:Jacob Moleschott|s=Autore:Jacob Moleschott}}
*''Asini dalle matite colorate''; prefazione di [[Alex Zanardi]]; ISG 2010
*''Dire Dio. Tra cocktail, graffiti e canto gregoriano''; prefazione di [[Giancarlo Maria Bregantini]]; ISG 2010
*''Penultima lucertola a destra. La sconfitta è l'arma segreta dei vincitori''; prefazione di [[Magdi Allam]]; Marietti Scuola, Novara 2011
*''Contropiede. La vittoria è impossibile solo per chi non crede nei propri sogni''; prefazione di [[Alex Schwazer]]; San Paolo, Milano 2012
* ''L'odore del gregge. Squarci di misericordia sul far della sera''; Edizioni CVS, Roma 2013
* ''L'imbarazzo di Dio; ''San Paolo, Milano 2014
* ''L'agguato di Dio; ''San Paolo, Milano 2015
* ''Il pomeriggio della luna''; Aracne, Roma 2016
* ''L'iradiddìo''; San Paolo, Milano 2017
* ''Padre nostro''; Rizzoli e Libreria Editrice Vaticana, 2017
 
== Televisione ==
* ''[[A sua immagine]]'' (2017)
* ''Padre nostro'' (2017-2018), [[TV2000]]<ref>[http://www.tv2000.it/blog/2017/10/04/tv2000-un-programma-sul-padre-nostro-con-don-marco-pozza-che-intervista-papa-francesco-dal-25-ottobre-in-onda-il-mercoledi-alle-21-05-per-nove-puntate/ Comunicato Stampa TV2000]</ref>.
* ''[[A sua immagine]]'' (2018)<ref>[https://agensir.it/italia/2017/10/12/a-sua-immagine-compie-20-anni-le-novita-della-nuova-stagione/ Intervista Agesir al Direttore di ''A Sua Immagine'' padre Gianni Epifani]</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
==Altri progetti==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
* {{cita web|http://badigit.comune.bologna.it/fondi/fondi/47.htm|Fondo speciale ''Jacob Moleschott''. Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna}}
* {{cita web|http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/2a9c00aad2bca710c125711400599e36/c395bbd08d11ff594125646f005d9474?OpenDocument|Scheda sul sito del Senato}}
*{{cita web|url=http://www.torinoscienza.it/accademia/personaggi/apri?obj_id=405|titolo=Scheda sul sito dell'Accademia delle Scienze di Torino}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|filosofiacattolicesimo|medicinagiornalismo|politicatelevisione}}
 
[[Categoria:SenatoriGiornalisti della XIII legislaturaitaliani del RegnoXXI d'Italiasecolo]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 2010]]
[[Categoria:Conduttori televisivi]]