Repubblica Democratica del Congo e Utente:Pampuco/Sandbox: differenze tra le pagine

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{{Stato
{{Montagna
|nomeCorrente = Repubblica Democratica del Congo
|nomemontagna = Monte Monega
|nomeCompleto = Repubblica Democratica del Congo
|immagine = Monte Monega da crinale monte frontè.png
|nomeUfficiale = République démocratique du Congo
|image_text = La montagna vista da sud
|linkBandiera = Flag of the Democratic Republic of the Congo.svg
|sigla_paese = ITA
|paginaBandiera = Bandiera della Repubblica Democratica del Congo
|div_amm_1 = {{IT-LIG}}
|linkStemma =Coat of arms of the Democratic Republic of the Congo.svg
|div_amm_2 = {{IT-IM}}
|paginaStemma = Stemma della Repubblica democratica del Congo
|catenamontuosa = [[Alpi]]
|linkLocalizzazione = Democratic Republic of the Congo (orthographic projection).svg
|latitudine_d = 44.03667
|linkMappa = Democratic Republic of the Congo.gif
|longitudine_d = 7.80033
|motto = Giustizia - Pace - Lavoro
|altrinomi =
|lingua = [[lingua francese|Francese]]
|dataprimasalita =
|capitale = [[Kinshasa]]
|alpinistaprimasalita =
|capitaleAbitanti = 10 076 099
|grandeparte = [[Alpi Occidentali]]
|capitaleAbitantiAnno = 2010
|grandesettore = [[Alpi Sud-occidentali]]
|governo = [[Repubblica semipresidenziale]]
|presidentesezione = [[JosephAlpi KabilaLiguri]]
|sottosezione = [[Alpi del Marguareis]]
|elenco capi di stato = [[Presidente della Repubblica Democratica del Congo|Presidente]]
|primoMinistrosupergruppo = [[AugustinCatena Matatadel PonyoSaccarello]]
|gruppo = Gruppo del Monte Saccarello
|indipendenza = 30 giugno [[1960]] dal [[Belgio]]
|sottogruppo = Costiera Monega-Carmo di Brocchi
|ingressoONU = 20 settembre [[1960]]
|codice = I/A-1.II-A.1.b
|superficieTotale = 2.345.410
|superficieOrdine = 11
|superficieAcqua = 3,3
|popolazioneTotale = 72.000.000
|popolazioneAnno =  
|popolazioneOrdine = 21
|popolazioneDensita = 30
|popolazioneCrescita = 2,579% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|sito=CIA World Factbook|lingua=en}}</ref>
|confini = [[Repubblica Centrafricana]], [[Sudan del Sud]], [[Uganda]], [[Ruanda]], [[Burundi]], [[Tanzania]], [[Zambia]], [[Angola]], [[Repubblica del Congo]]
|nomeAbitanti = [[Congolesi]]
|continente = [[Africa]]
|orario = [[Tempo Coordinato Universale|UTC]] +1, UTC +2
|valuta = [[Franco congolese]]
|PIL = 17247<ref name=IMF>[http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2013/02/weodata/index.aspx Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013]</ref>
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|TFT= 5,7 (2011)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2011|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
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|inno = [[Debout Congolais]]
|festa = 30 giugno
|stato precedente = {{ZAR}}
|note = <!-- note libere -->
}}
Il '''Monte Monega''' (1.882 {{m s.l.m.}}<ref name=IGM>Carta 1:25.00, ''[[Istituto Geografico Militare]]'' (on-line su [http://www.pcn.minambiente.it/viewer/ www.pcn.minambiente.it])</ref>) è una [[montagna]] delle [[Alpi Liguri]] ([[sottosezione alpina|sottosezione]] [[Alpi del Marguareis]]).
La '''Repubblica Democratica del Congo''' (anche nota come '''Congo-Kinshasa''', già ''Congo Belga'', ''Congo-Léopoldville'', ''[[Zaire]]'') è uno [[Stato]] dell'[[Africa Centrale]].
Si estende dall'[[Oceano Atlantico]] alle [[pianura|pianure]] dell'est e coincide per la maggior parte al [[bacino idrografico|bacino]] del [[fiume Congo]].
 
== Descrizione ==
Confina a nord con la [[Repubblica Centrafricana]], a nord-est con il [[Sudan del Sud]], a est con l'[[Uganda]], il [[Ruanda]], il [[Burundi]] e la [[Tanzania]], a sud con lo [[Zambia]] e l'[[Angola]], a ovest con l'[[Oceano Atlantico]] e la [[Repubblica del Congo]].
Il monte Monega si trova alla convergenza di tre vallate: la [[Val Roia]] (a ovest), la breve vallata della [[Giara di Rezzo]] (sud-est) e il solco principale della valle [[Arroscia]] (nord-est). Amministrativamente appartiene alla [[provincia di Imperia]] ed è alla convergenza dei territori comunali di [[Montegrosso Pian Latte]], [[Rezzo]] e [[Molini di Triora]]<ref name=lig>{{ Cita web | titolo = Limiti Amministrativi (Comunali, Provinciali, Regionali) sc. 1:25000 |anno = 2011 | editore = Regione Liguria |url = http://geoportale.regione.liguria.it//geoviewer/pages/apps/repertorio/repertorio.html?id=637 | sito = geoportale.regione.liguria.it | accesso = 14 dicembre 2017}}</ref>.
Il nord del paese è una delle più grandi aree di [[foresta equatoriale]] al mondo; la zona orientale costeggia il grande [[rift]] est-africano, area di [[montagna|montagne]], di [[collina|colline]], di grandi [[lago|laghi]], ma anche di [[vulcano|vulcani]]. Il sud e la zona centrale, area di [[savana]] alberata, forma un [[altopiano]] ricco di [[minerali]]. Nella parte estrema ad ovest, in una quarantina di chilometri a nord della foce del [[fiume]] [[Congo (fiume)|Congo]] si sviluppa la costa sull'[[Oceano Atlantico]].
 
Dal [[1908]] al [[1960]], questa antica colonia era chiamata Congo belga, come anche «Congo-Léopoldville» fino al 1966, data del cambio di denominazione della capitale in [[Kinshasa]]. Dal [[1971]] al [[1997]] era ufficialmente nota col nome di [[Zaire]].
 
È il paese [[francofono]] più popoloso, avendo una [[popolazione]] stimata di 72 milioni di abitanti.
Varie centinaia di diverse [[etnia|etnie]] nere africane formano la popolazione del paese. La sua [[economia]] è principalmente del [[settore primario]] ([[agricoltura]] ed [[estrazione mineraria]]). Il paese possiede delle immense [[risorsa naturale|risorse naturali]].
Il [[Lingua francese|francese]] è la lingua ufficiale e quattro [[lingue bantu]] ([[lingua kikongo|kikongo]], [[lingua lingala|lingala]], [[lingua tchiluba|tchiluba]], [[Lingua swahili|swahili]]) sono riconosciute lingue nazionali.
 
== Storia ==
La zona fu quasi del tutto disboscata in passato per allargare i [[pascolo|pascoli]] sfruttati dalle margherie della zona. La parte alta della montagna veniva sfruttata dal bestiame [[ovini|ovino]] mentre quella meno in quota da mandrie di [[bovini]].<ref name=db>{{cita libro | titolo= Memorie di Geografia Antropica | volume = 6,7 | autore= AA.VV. | anno= 1951 | pp = 31 }} </ref> La zona è tuttora utilizzata per il pascolo, in particolare il versante rivolto alla [[valle Arroscia]].
=== Il Regno del Congo ===
{{vedi anche|Regno del Congo}}
[[File:KingdomKongo1711.png|thumb|left|Il Regno del Congo nel 1711]]
 
== Accesso alla cima ==
La zona che porta oggi il nome di Repubblica Democratica del Congo è popolata da circa 10.000 anni. Tra il [[VII secolo|VII]] e l'[[VIII secolo]] vi si insediarono tribù [[bantu (etnie)|bantu]] provenienti dall'attuale [[Nigeria]]. Queste popolazioni diedero luogo a un certo numero di regni, che nel [[XIV secolo]] furono unificati nel potente [[Regno del Congo]], che nel suo momento di massima espansione controllava un territorio che si estendeva dall'[[Oceano Atlantico]] a ovest fino al fiume [[Kwango]] a est, e dal fiume [[Congo (fiume)|Congo]] a nord fino al fiume [[Kwanza angolano|Kwanza]] a sud.
Il monte Monega può essere raggiunto per sentieri e strade forestali dal [[Colle del Garezzo]] (a nord-ovest della montagna) o dal [[Passo della Teglia]]<ref>{{Cita web | titolo = Monega (Monte) e Carmo dei Brocchi dal Passo della Teglia | url = http://www.gulliver.it/itinerario/51377/ | data = 27 febbraio 2011 | autore = utente daniele64 }}</ref> (a sud-est). La montagna è anche una meta dell'escursionismo invernale con le [[racchette da neve]]<ref>{{Cita web | url = http://www.gulliver.it/itinerario/65015/ | titolo = Monega (Monte) dal Passo della Teglia | autore = utente baloo | data = 14 febbraio 2016}}</ref>
 
== Tutela naturalistica ==
Nel [[XV secolo]] i [[Portogallo|Portoghesi]] entrarono in contatto con il Regno del Congo. Un [[esplorazioni geografiche|esploratore]] [[Repubblica di Venezia|veneziano]] al servizio del Portogallo, [[Alvise Cadamosto]], tracciò nel [[XV secolo]] una prima mappa della regione che fu poi esplorata in modo sistematico e [[cartografia|cartografata]] dall'inglese [[Henry Morton Stanley]] che risalì l'intero tracciato del [[fiume Congo]].
I versanti della montagna tributari dell'[[Arroscia]] fanno parte del [[Parco naturale regionale delle Alpi Liguri]]<ref>Mappa on-line pubblicata dal parco su [http://www.parks.it/parco.alpi.liguri/map.php www.parks.it]</ref>.
 
==Note==
Il Regno del Congo sopravvisse al contatto con gli Europei diversi secoli, passando a tempi alterni dalla sfera di influenza del Portogallo a quella dei [[Paesi Bassi]] e viceversa. La fine del regno fu formalizzata dalla [[Conferenza di Berlino (1884)|Conferenza di Berlino]] del [[1884]]-[[1885]], in cui la regione venne assegnata al re del [[Belgio]] [[Leopoldo II del Belgio|Leopoldo II]].
<references />
 
=== Lo Stato Libero del Congo (1885-1908) ===
{{vedi anche|Stato Libero del Congo}}
[[File:Flag of Congo Free State.svg|thumb|left|La bandiera dello Stato Libero del Congo (dal 1877)]]
 
Leopoldo fece del paese una sua proprietà personale e gli diede il nome di [[Stato Libero del Congo]], assumendo per sé il titolo di Sovrano del Congo. La popolazione indigena venne impiegata soprattutto nella raccolta di [[Gomma (materiale)|caucciù]]. Questa produzione fece la fortuna di Leopoldo, che in onore del Congo fece costruire molti edifici a [[Bruxelles]] e a [[Ostenda]].
 
Nel [[XIX secolo]] vi furono episodi di violenza da parte di alcuni mercenari al servizio del Sovrano. Secondo alcune fonti, la mortalità e i crimini raggiunsero livelli altissimi in quel periodo. Sorsero così voci di protesta: in particolare, l'Associazione per la riforma del Congo (CRA), fondata nel [[1904]] dal giornalista inglese [[E.D. Morel]], diede vita ad un grande movimento di opinione che coinvolse migliaia di persone sia in Europa che negli Stati Uniti, e a cui si unirono anche personalità come [[Mark Twain]], Sir [[Arthur Conan Doyle]] e il diplomatico britannico [[Roger Casement]], che in un rapporto aveva condannato i metodi praticati in Congo. La struttura governativa dello Stato Libero appariva decisamente inadeguata alle dimensioni del Paese, ormai fuori controllo, sicché nel [[1908]] Leopoldo II inserì il Congo nel novero delle colonie belghe, rinunciando a un impraticabile possesso privato.
 
=== Il Congo Belga (1908-1960) ===
{{vedi anche|Congo Belga}}
[[File:Lesser Coat of Arms of the Belgian Congo.svg|thumb|Stemma del ''Congo Belga'']]
 
Il [[Congo Belga]] divenne così una [[colonia]] vera e propria. Questo diede origine a un forte afflusso di coloni dall'[[Europa]], che si insediarono principalmente sulla costa. Nel [[1924]] la [[Società delle Nazioni]] affidò al [[Belgio]] come [[mandato]] il [[Ruanda-Urundi]] che venne annesso al Congo e ne divenne la settima provincia; la colonia aveva ormai un territorio vastissimo e ricco di risorse boschive, giacimenti di [[diamante|diamanti]], [[avorio]] e altro.
 
Lo stato belga si occupò in prima istanza di applicare politiche d'intervento per la costruzione di [[aeroporto|aeroporti]], [[ferrovia|ferrovie]], strade. La vastità del territorio del bacino del fiume Congo da controllare portò a decentralizzare le strutture amministrative. Alcuni esponenti delle innumerevoli etnie congolesi, tra cui [[Simon Kimbangu]], si opposero all'attività della potenza coloniale belga, mentre altri gruppi restarono molto fedeli agli europei.
 
Con l'avvento delle indipendenze africane causata dall'impossibilità delle potenze europee di mantenere costosissimi imperi coloniali, la situazione degenerò e le lotte intestine si moltiplicarono. Il Belgio non aveva più la capacità di gestire direttamente un territorio così vasto e complesso.
 
=== L'indipendenza (1960) e la crisi del Congo (1961-65) ===
{{vedi anche|Crisi del Congo}}
[[File:Flag of the Democratic Republic of the Congo (2003-2006).svg|thumb|La bandiera del Congo 1960-63]]
[[File:Kongo 1961 map en.png|thumb|Controllo territoriale in Congo (1960-61) {{legend|yellow| Governo nazionale ([[Léopoldville]])}} {{legend|red|Governo rivale ([[Stanleyville]])}} {{legend|blue|Stato del Sud Kasai (Autonomo)}} {{legend|green|Katanga (''de facto'' indipendente)}}]]
[[File:Flag of Congo-Kinshasa (1966-1971).svg|thumb|La bandiera del Congo 1966-71]]
 
Nel [[1959]], dopo aver lasciato il paese per sottrarsi alla prigione, [[Patrice Lumumba|Patrice Émery Lumumba]], uno dei protagonisti della lotta per l'indipendenza del paese, decise di partecipare alla Conferenza di Bruxelles sul Congo (20 gennaio - 20 febbraio [[1960]]), riuscendo ad imporsi come uno dei protagonisti di primo piano.
 
Temendo una guerra d'indipendenza come quella che ancora infiammava l'[[Algeria]], il governo decise di ritirarsi, concedendo l'indipendenza al Congo il 30 giugno [[1960]]. Lumumba divenne primo ministro. Inizialmente egli valutò la possibilità di trasformare il Congo in uno stato federale, coerentemente con la complessità demografica ed etnica del territorio, ma questa ipotesi venne poi accantonata per difficoltà di carattere politico-militare.
 
Nel frattempo l'esercito, al cui comando erano rimasti ufficiali belgi, si fece talmente caotico che buona parte del personale di alto grado preferì ritirarsi, svuotando l'impalcatura amministrativa dell'esercito, sempre più in mano a caporioni locali.
 
Negli stessi anni spinte autonomistiche si manifestavano nel bacino minerario della provincia di [[Katanga]], represse nel sangue dal governo indipendentista.
 
Il governo belga inviò le proprie truppe per proteggere i connazionali che rientravano proprio mentre Lumumba si rivolgeva all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]. La questione si inserì nel gioco della guerra fredda e [[Stati Uniti]], con le proprie multinazionali economiche, e URSS, con le proprie multinazionali politiche, tentarono di lusingare il Congo. Lumumba appariva più orientato verso l'allineamento con l'[[Unione Sovietica]], ma l'ingovernabilità del Congo fece sì che l'esercito prendesse il sopravvento. Emerse il colonnello [[Mobutu Sese Seko|Mobutu]], che fece arrestare e condannare a morte Lumumba. Questi riuscì in un primo tempo a fuggire, ma, nuovamente catturato, fu infine giustiziato nel gennaio [[1961]].
 
Mobutu restituì il potere nelle mani di [[Kasavubu]] e, dopo un periodo di transizione durante il quale il Paese aveva visto un primo dispiegamento di truppe delle [[Nazioni Unite]] (la missione [[MONUC]]), nel luglio del [[1964]] Kasavubu costituì un governo di unità nazionale. A [[Moise Ciombe]] (o Tshombé), che in passato era stato uno dei leader della secessione del [[Katanga]], venne affidato il compito di guidare il governo.
 
Tra Tshombe e Kasavubu si aprì una lotta politica per la leadership del Paese, che portò a una sostanziale inattività sia sul fronte economico che su quello del controllo interno. L'amministrazione [[Lyndon B. Johnson|Johnson]], nuovamente preoccupata dai disordini che, oltre a poter aprire una nuova crisi internazionale - in concomitanza con l'[[guerra del Vietnam|escalation in Vietnam]] - assolutamente da evitare, avrebbe, a suo modo di vedere, aperto le porte ad un'infiltrazione [[URSS|sovietica]]. Per questo motivo il governo statunitense decise di rivolgersi nuovamente a Mobutu, che il 25 novembre del 1965 spodestò Kasavubu.
 
=== Lo [[Zaire]] nell'era [[Mobutu]] (1965 - 1996) ===
[[File:Flag of Zaire.svg|thumb|La bandiera dello Zaire]]
 
[[Mobutu Sese Seko]], già capo di stato maggiore dell'esercito nel 1961, raggiunse in breve tempo il potere assoluto. Nel 1965 destituì [[Joseph Kasavubu]], capo di Stato ormai privo d'ogni potere, inaugurando un regime lunghissimo e caratterizzato da un forte culto della personalità e da ambizioni notevoli in politica estera. Già nel 1965, con l'esecuzione di cinque ministri del suo governo accusati di alto tradimento (eseguita nello stadio di [[Kinshasa]]/Leopoldville e trasformata in un macabro spettacolo), Mobutu mostrò il suo modo di intendere le cose: ogni atto governativo o giudiziario deve essere presentato al popolo come dimostrazione di potenza dello Stato.
 
Assunto il titolo ufficiale di Maresciallo-Presidente, con poteri assoluti, Mobutu organizzò un proprio partito unico, il [[Movimento Popolare della Rivoluzione]] (MPR), col compito di dare un nuovo volto culturale al Paese, basato sulla tradizione e sulle consuetudini locali. Nel [[1971]] lo Stato venne ribattezzato "[[Zaire]]", riprendendo antiche toponomastiche. Nello stesso periodo il [[Lago Alberto]] venne ribattezzato "Lago Mobutu Sese Seko". Il cristianesimo fu fortemente avversato dallo stato, a vantaggio del tradizionale animismo.
 
Mobutu impose a tutti gli zairesi di assumere un nome tradizionale tribale: egli stesso si rinominò Mobutu Sese Seko Koko Ngbendu Wa Zabanga ("Mobutu il guerriero che va di vittoria in vittoria senza che alcuno possa fermarlo"). Nel frattempo il governo divenne ancora più nettamente autoritario, e nel [[1969]] una rivolta studentesca fu repressa nel sangue.
 
In politica estera Mobutu strinse relazioni particolarmente buone con la [[Romania]] di [[Nicolae Ceauşescu]], suo amico personale, ma riuscì anche ad accattivarsi la simpatia degli [[Stati Uniti]]. Amante degli eventi grandiosi, il 30 ottobre 1974 organizzò a Kinshasa il più famoso incontro della storia del pugilato, il "[[Rumble in the Jungle]]" in cui si sfidarono [[Muhammad Ali]] e [[George Foreman]]. Negli [[anni 1980|anni ottanta]] Mobutu divenne alleato della Francia. Con la fine della [[guerra fredda]], che Mobutu aveva sfruttato per dare al suo paese il ruolo di "ago della bilancia" nel continente africano, la crisi politica interna si fece sempre più grave. Nel [[1990]] Mobutu si rassegnò ad accettare la presenza di un Parlamento multipartitico al proprio fianco e a condividere il potere con il presidente del Parlamento stesso.
 
=== La Prima guerra del Congo (1996-1997) ===
{{vedi anche|Prima guerra del Congo}}
[[File:Flag of the Democratic Republic of the Congo.svg (1997-2003).svg|thumb|La bandiera del Congo 1997-2006]]
 
Ma questo non risolse la crisi, che infine venne decisa dall'attacco di forze ribelli [[Ruanda|ruandesi]] ed [[Uganda|ugandesi]] coalizzate sotto il comando di [[Laurent-Désiré Kabila]]. Nel [[1996]] le sue forze furono sopraffatte dal nemico e Mobutu, ormai stanco e malato, dovette fuggire in [[Marocco]], dove morì nel [[1997]].
 
Nel 1997, il generale Laurent-Désiré Kabila, vittorioso nella guerra civile, si proclamò Presidente assoluto, governando per decreti e instaurando al potere il proprio clan in sostituzione di quello del suo rivale ormai defunto. Kabila ridiede allo Zaire il nome di Congo, riprendendo la vecchia bandiera dello Stato Libero, con qualche lieve modifica.
 
=== La Seconda guerra del Congo (1998-2003) ===
{{vedi anche|Seconda guerra del Congo}}
[[File:Flag of the Democratic Republic of the Congo.svg|thumb|La bandiera della Repubblica Democratica del Congo, dal 2006]]
 
Nel 1998, ribelli [[Tutsi]], organizzati in gruppi armati, iniziarono una dura lotta contro le fazioni fedeli al presidente Kabila, spalleggiato dagli eserciti di [[Angola]], [[Namibia]] e [[Zimbabwe]]. Una "guerra mondiale africana", come è stata definita, che vide combattersi sul territorio congolese gli eserciti regolari di ben sei Paesi per il controllo dei ricchi giacimenti di diamanti, oro e [[coltan]] del Congo orientale. Il Congo si è così ritrovato diviso in una parte orientale controllata dai ribelli e una occidentale ancora in mano alle truppe di Kabila. Almeno 350&nbsp;000 le vittime dirette di questo conflitto, 2 milioni e mezzo contando anche i morti per carestie e malattie causate dal conflitto.
 
Nel 2001 Kabila fu assassinato. Gli successe il figlio trentenne [[Joseph Kabila]].
[[File:Second Congo War 2001 map vector.svg|thumb|Le linee del fronte nel 2003]]
 
=== La ricostruzione e il Conflitto del Kivu ===
{{vedi anche|Conflitto del Kivu}}
[[File:Drcongo-2006election-results.png|thumb|Mappa dei risultati delle Elezioni Presidenziali del 2006 (blu: Bemba; rosso: Kabila)]]
 
Dal [[2004]] al [[2008]] si aprì una grave crisi tra il governo e i ribelli di [[Laurent Nkunda]] nel [[Kivu Nord]] e nel [[Sud Kivu]]. Nonostante un trattato di pace a gennaio, a fine ottobre [[2008]] il [[Conflitto del Kivu]] è riscoppiato in tutta la sua intensità, vedendo anche l'intervento del [[Fronte di Liberazione del Ruanda]], di una missione [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] (la [[MONUC]]), dei regionali [[Mai-Mai]], e degli eserciti stranieri di [[Angola]] e [[Zimbabwe]].
 
Le prime elezioni multipartitiche in 45 anni, previste per l’aprile 2006, si sono protratte fino a luglio per concludersi con il ballottaggio del 31 ottobre 2006 tra [[Jean-Pierre Bemba]] e [[Joseph Kabila]], che si è concluso con la vittoria di Kabila.
 
Il 25 novembre 2008 l'Osservatorio per i Diritti Umani [[HRW]] accusava il governo di [[Joseph Kabila]] di aver soppresso deliberatamente più di 500 oppositori politici dal [[2006]].
 
=== La situazione della Repubblica Democratica del Congo oggi ===
La Repubblica Democratica del Congo continua a vivere in un clima particolarmente instabile. Se da una parte la zona occidentale del paese, ivi compresa la capitale [[Kinshasa]], non è più teatro di scontri e manifestazioni violente, nelle province orientali persiste la presenza di bande armate, di milizie non governative, di ex-militari e di gruppi tribali, i quali effettuano incursioni e razzie con conseguenti massacri di civili.
 
Nonostante questa situazione nella Repubblica Democratica del Congo la maggior parte delle morti non è provocata dalle violenze del conflitto in corso nel paese africano, ma piuttosto dalla malnutrizione e dagli evitabili disagi dovuti al collasso delle strutture sanitarie. Si calcola che la crisi che affligge la Repubblica Democratica del Congo uccida 38.000 persone ogni mese, 4.000.000 dall’inizio del conflitto.
 
{{vedi anche|Conflitto dell'Ituri}}
Dopo un anno di relativa stabilità, nell'autunno del 2008 sono riesplosi gli scontri tra l'esercito regolare ([[FARDC]]) e le milizie del [[CNDP]] (''Congrès National pour la Défense du Peuple'') del generale [[Laurent Nkunda]] ([[tutsi]] filo-rwandesi), scontri che hanno provocato oltre 250.000 sfollati nel [[Nord Kivu]] e nelle province confinanti. Nel gennaio del 2009 le parti in lotta hanno improvvisamente trovato un accordo, anche a causa della sostituzione di [[Laurent Nkunda]] con il suo luogotenente [[Bosco Ntaganda]], accordo in seguito al quale è scattata un'operazione congiunta FARDC/CNDP/Esercito Rwandese contro il [[FPLR]] (fuoriusciti [[hutu]]) nei pressi del [[Lago Edoardo]] ([[Nord Kivu]]).
 
Nonostante il fragile accordo la situazione resta comunque molto tesa, sia a causa del protrarsi delle operazioni militari, sia perché gli avvenimenti degli ultimi mesi hanno dimostrato l'incapacità delle FARDC (e della [[MONUC]]) di mantenere l'ordine nell'Est del paese, incoraggiando diversi raggruppamenti minori a riprendere la lotta armata contro il Governo Centrale.
Nel distretto dell'[[Haut Uélé]] è ripresa (novembre 2008) l'attività dei ribelli ugandesi del [[Esercito di Resistenza del Signore|LRA]], che hanno attaccato diversi centri urbani di medie dimensioni ([[Dungu]], [[Doruma]], [[Faradje]]) provocando l’esodo di circa 100.000 sfollati. Anche in questo caso è scattata un'operazione congiunta [[FARDC]]/[[UPDF]] (l'esercito ugandese) contro i ribelli, conclusasi il 14 marzo 2009 senza risultati concreti per la sicurezza della regione (si segnalano infatti nuovi attacchi del LRA).
La [[MONUC]], che dispiega in RDC circa 17.000 effettivi, è rimasta tagliata fuori sia dalla gestione della crisi sia dalle operazioni anti-guerriglia che sono state organizzate a inizio 2009. È in corso un riposizionamento di alcuni reparti dall'[[Ituri (provincia)|Ituri]] e da altre regioni ritenute relativamente tranquille verso il [[Kivu]] e l'[[Haut Uélé]].<br />
Le elezioni presidenziali del 28 novembre 2011, svoltesi in un clima di grande tensione e con forti ombre sulla loro regolarità, hanno visto la vittoria di Joseph Kabila. Il Presidente uscente si è imposto con il 48,95% dei voti contro il 32,33% ottenuto di [[Etienne Thisekedi]]<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-12-11/congo-kabila-proclamato-presidente-212835.shtml?uuid=AaGBpQTE Congo, Kabila proclamato presidente. Per il Centro Carter si tratta di «risultati non credibili» - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Geografia ==
{{Vedi anche|Geografia della Repubblica Democratica del Congo}}
La Repubblica Democratica del Congo, presenta un territorio ampiamente pianeggiante, con vaste pianure e paludi, grazie al bacino del fiume Congo che tiene alta l'umidità; le zone montuose non sono molto elevate, a eccezione del [[monte Ruwenzori]] (5119&nbsp;m), e su tutta la catena montuosa presente ad est.
Nel sud-est si trovano i [[monti Mitumba]], con altezze non molto elevate.
Si affaccia sull'[[Oceano Atlantico]] per un breve tratto e solo tre cittadine si affacciano sul mare ([[Banana (Repubblica Democratica del Congo)|Banana]], [[Muanda]], [[Nisiamfumu]]).
 
=== Idrografia ===
Il fiume [[Congo (fiume)|Congo]] (chiamato anche Zaire) nasce circa nel punto di incontro tra la catena dei [[monti Mitumba]] e quella dei Rilievi Meridionali. Prima si dirige per oltre 1000&nbsp;km verso nord; poi devia verso ovest con un'ampia curva e attraversa un tratto pianeggiante, dove la corrente rallenta e le sponde diventano paludose; nel terzo tratto si dirige in direzione sud-ovest verso l'oceano e riceve le acque di grandi affluenti. In questo tratto terminale bagna due capitali, Kinshasa e Brazzaville, scende di quota con le cascate Livingstone e sfocia con un lungo estuario nell'[[Atlantico]].
 
=== Clima ===
Fatta eccezione per la zona degli altipiani, il clima del paese è caldo-umido, con temperature medie di circa 27&nbsp;°C nella depressione centrale e punte estreme in febbraio, il mese più caldo in assoluto; sopra i 1.500&nbsp;m la media scende a 19&nbsp;°C. Le precipitazioni raggiungono una media annua di 1.520&nbsp;mm al nord e 1.270&nbsp;mm al sud, con frequenze abbondanti, tra aprile e novembre, a nord dell’equatore e, tra ottobre e maggio, a sud.
 
== Popolazione ==
=== Demografia ===
[[File:Congo dem demographie.png|500px|centre|thumbnail|Popolazione della DRC in migliaia di abitanti]]
 
=== Etnie ===
In maggioranza Neri [[Bantu (etnie)|Bantu]], suddivisi in circa 300 tribù.
Da segnalare in particolare:
* [[Teke]] 267.000 sono stanziati nella provincia di Bandundu e nella città-provincia di Kinshasa.
* [[Twa]]
* [[Hutu]]
* [[Ngbandi]]
* [[(Ana)Mongo]]
* [[Luba (popolo)|Luba]]
I bianchi congolesi, peraltro pochissimi, data la situazione costantemente caotica del paese sono praticamente assenti sin dagli anni settanta.
 
=== Lingue ===
[[File:Map - DR Congo, major languages.svg|thumb|Maggioranza di lingue Bantu nel Congo]]
 
Da sempre la lingua ufficiale del Congo-Kinshasa è il [[lingua francese|francese]].
Essa è usata come lingua etnicamente neutrale e come lingua franca di comunicazione tra i differenti gruppi etnici del paese.
Si stima che le lingue parlate nella Repubblica democratica del Congo siano in totale 242. Di queste, soltanto 4 hanno lo status di lingue nazionali sin dai tempi dello Stato Libero: [[lingua kikongo|kikongo]], [[lingua lingala|lingala]], [[lingua tshiluba|tshiluba]] e [[lingua swahili|swahili]].
 
Il lingala è stato dichiarato lingua ufficiale dell'esercito sotto [[Mobutu]], ma dalle ribellioni dell'esercito nell'Ovest si usa anche lo swahili.
 
=== Religioni ===
{{vedi anche|Chiesa cattolica nella Repubblica Democratica del Congo}}
L'86% della popolazione è di [[Cristianesimo|religione cristiana]] (41% [[Cattolicesimo|cattolici]], 31,6% [[Protestantesimo|protestanti]] e 13,4% altri cristiani tra i quali spicca per importanza particolare il [[Kimbanguismo]]). Il 10,7% dei congolesi è legato a credenze tradizionali ([[Animismo|religioni animiste]]). Il restante 3,3% degli abitanti è [[Islam|musulmano]] (1,4%) o crede in altre religioni minori.<ref>{{cita|Calendario Atlante De Agostini 2012|pag.488|DEAGO}}</ref>
 
== Ordinamento dello Stato ==
=== Suddivisione amministrativa ===
{{Vedi anche|Province della Repubblica Democratica del Congo}}
[[File:Provinces de la République démocratique du Congo - 2005.svg|thumb|Province del nuovo ordinamento]]
 
La Repubblica Democratica del Congo è suddivisa in [[province della Repubblica Democratica del Congo|province]] (prima del [[1998]]: ''regioni''). Le province (fatta eccezione per quelle costituite da solo territorio urbano, come [[Kinshasa]]) sono suddivise in [[distretti della Repubblica Democratica del Congo|distretti]], a loro volta costituiti da [[territori della Repubblica Democratica del Congo|territori]].
 
L'articolo 2 della [[Referendum costituzionale del 2006 nella Repubblica Democratica del Congo|nuova costituzione del Congo del 2005]] ([http://fr.wikisource.org/wiki/Constitution_de_la_R%C3%A9publique_d%C3%A9mocratique_du_Congo#Article_2 articolo 2]), entrata in vigore nel febbraio del [[2006]], prevede una nuova suddivisione del paese in 25 province, a cui si aggiunge la città/provincia di [[Kinshasa]]. La nuova suddivisione amministrativa è in vigore dal febbraio [[2009]], anche se rimane ancora sulla carta.
[[File:DCongoNumbered.png|thumb|Province fino al 2009]]
 
L'ordinamento fino al 2009 prevedeva una suddivisione in 11 province:
{| class="wikitable"
| '''N° su mappa''' || '''Provincia''' || '''Nome ufficiale''' || '''Popolazione'''<ref>Stima del [[1998]]</ref> || '''Area''' (km²) || '''Capoluogo'''
|-
| 1 || [[Provincia di Bandundu|Bandundu]] || Bandundu || 5.201.000 || 295.658 || [[Bandundu]]
|-
| 2 || [[Provincia del Basso Congo|Basso Congo]] || Bas-Congo || 2.835.000 || 53.920 || [[Matadi]]
|-
| 3 || [[Provincia dell'Equatore|Equatore]] || Équateur || 4.820.000 || 403.292 || [[Mbandaka]]
|-
| 4 || [[Provincia del Kasai Occidentale|Kasai Occidentale]] || Kasai-Occidental || 3.337.000 || 154.742 || [[Kananga (Repubblica Democratica del Congo)|Kananga]]
|-
| 5 || [[Provincia del Kasai Orientale|Kasai Orientale]] || Kasai-Oriental || 3.830.000 || 170.302 || [[Mbuji-Mayi]]
|-
| 6 || [[Provincia di Katanga|Katanga]] || Katanga || 4.125.000 || 496.877 || [[Lubumbashi]]
|-
| 7 || [[Kinshasa]] || Kinshasa || 7.500.000 || 9.965 || [[Kinshasa]]
|-
| 8 || [[Provincia di Maniema|Maniema]] || Maniema || 1.246.787 || 132.250 || [[Kindu]]
|-
| 9 || [[Provincia del Kivu Nord|Kivu Nord]] || Nord-Kivu || 3.564.434 || 59.483 || [[Goma]]
|-
| 10 || [[Provincia Orientale (Congo)|Orientale]] || Oriental || 5.566.000 || 503.239 || [[Kisangani]]
|-
| 11 || [[Provincia del Kivu Sud|Kivu Sud]] || Sud-Kivu || 2.837.779 || 65.070 || [[Bukavu]]
|}
 
=== Città principali ===
[[File:Nyiragongo volcano - SRTM.jpg|thumb|Il vulcano Nyiragongo]]
[[File:Kinshasa 2003.jpg|thumb|[[Kinshasa]]]]
 
{{MultiCol|50%}}
* [[Bandundu]] (Banningville)
* [[Bukavu]] (Constermansvi
* [sava]<small>che significa?</small> (Charlesvilles)
* [[Ilebo]] (Port-Francqui)
* [[Isiro]] (Paulis)
* [[Kalemie]] (Albertville)
* [[Kananga (Leyte)|Kananga]] (Luluabourg)
* [[Kindu]]
* [[Kinshasa]] (Léopoldville)
* [[Kisangani]] (Stanleyville)
* [[Kolwezi]]
{{ColBreak}}
* [[Likasi]] (Jadotville)
* [[Lubumbashi]] (Élisabethville)
* [[Lukutu]] (Élisabetha)
* [[Lusanga]] (Leverville)
* [[Mbandaka]] (Coquilhatville)
* [[Mbanza-Ngungu]] (Thysville)
* [[Moba]] (Baudoinville)
* [[Mobaye-Mbongo]] (Banzyville)
* [[Mbuji-Mayi]] (Bakwanga)
* [[Ubundu]] (Ponthierville)
* [[Uvira]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Istituzioni e politica ===
La nuova costituzione del 2005, oltre alla modifica della suddivisione amministrativa, prevede l'istituzione di un sistema bicamerale composto da un [[Senato della Repubblica Democratica del Congo|senato]] ed un'[[Assemblea nazionale della Repubblica Democratica del Congo|Assemblea nazionale]]. L'esecutivo, interamente di nomina presidenziale, resta composto da 60 membri ed è guidato da un [[primo ministro]].
 
== Economia ==
La Repubblica democratica del Congo ha uno dei PIL pro capite più basso del mondo (nel 2012 era pari a 231 $ nominali e a 647 $ a parità di potere d'acquisto).
L'economia della Repubblica democratica del Congo è stata per diverso tempo in difficoltà, nonostante presenti risorse, come miniere di diamanti, sfruttati da compagnie straniere.
Dal 1970 al 2005 il PIL della repubblica democratica del Congo è cresciuto con un tasso negativo del 3%, questo vuol dire che la sua situazione economica peggiora di anno in anno.
Nel 2009, grazie a investimenti internazionali in settori come l'estrazione mineraria, l'agricoltura, la ripresa all'attività delle centrali elettriche sul fiume Congo e la costruzione di infrastrutture con l'aiuto della [[Cina]], la repubblica democratica del Congo ha segnato un aumento del PIL del 12,1 %, il più alto del mondo nel 2009.
Nel settore primario, l’agricoltura e la pesca forniscono il contributo più significativo; l’allevamento, diffuso soprattutto nelle province nordorientali, è di tipo tradizionale e poco produttivo. Gli scambi commerciali riguardano il cacao, il caffè, il cotone, l’olio di palma, il tè, la gomma, lo zucchero e la corteccia di china. Le principali produzioni alimentari, destinate al consumo interno, sono la manioca, le banane, le patate dolci, i cereali (riso, mais, miglio) ed i legumi.
 
== Arte ==
{{Vedi anche|Cultura della Repubblica Democratica del Congo}}
Per arte congolese si identifica la produzione inclusa in un'area estesa comprendente il Congo, sia quello un tempo definito ''Leopoldville'' sia quello ''Brazzaville'', il [[Gabon]], la parte meridionale del [[Camerun]] e quella settentrionale dell'[[Angola]], delineata per affinità stilistiche, per motivazioni artistiche e per unità linguistica.<ref name="M">''Le muse'', De Agostini, Novara, Vol. III, pag.397-398</ref> <br />
Nell'arte congolese sono presenti alcune caratteristiche fondamentali, quali:
* preferenza per la rappresentazione di figure umane, spesso coincidente con il [[culto degli antenati]] e degli eroi;
* la mancata aderenza alle reali dimensioni umane, necessaria per evidenziare alcuni elementi anatomici, come la [[testa]], ritenuti maggiormente significativi;
* simmetria e frontalità;
* enfatizzazione della staticità, che comporta la descrizione dell'attitudine raccolta e lo sprigionamento di una grande forza figurativa;
* preponderanza per le figure isolate;
* assenza della [[policromia]] nelle [[statua|statue]].
* regole diverse ed autonome per quanto riguarda le [[maschere]], nate per la [[danza]] ed il movimento.
 
Nell'ambito dell'arte congolese si distinguono varie correnti associate ai vari popoli abitanti in zone caratteristiche:
* [[Fang]], che si contraddistinsero per la conservazione dei teschi degli antenati dentro scatole cilindriche, al di sopra delle quali vennero realizzate [[scultura|sculture]] particolari chiamate ''Bieri'', la cui funzione non è certa al 100%, ma che non si allontana molto da quella del guardiano delle ossa oppure dello spirito del morto oppure ancora della rappresentazione dell'antenato. Queste sculture furono tra le prime ad influenzare i [[pittori]] ''fauves'' [[parigi]]ni ed emanano grande forza e dignità, grazie anche alla patina nera, alla superficie curva e levigata, alla capigliatura che delinea il disegno della testa, al viso allungato ed alle dimensioni riguardevoli.<ref name="M"/>
* [[Balumbo]], noti soprattutto per le maschere di danza simbolizzanti lo [[spirito]] dei morti; alcune caratteristiche, quali gli occhi a mandorla, le labbra rosse, la capigliatura nera ed il viso bianco conferiscono all'insieme un aspetto orientaleggiante.
* [[Ba Teké]], apprezzati per le sculture di [[feticcio|feticci]] possedenti una funzione magica. Le maschere di danza invece hanno assunto una forma geometrica decorata con temi policromi.
* [[Ba Kongo]], produttori di sculture di personaggi seduti in contemplazione, di figure rappresentanti il tema espressivo e spirituale della maternità, di antenati ricchi di [[tatuaggio|tatuaggi]] ed ornamenti, di feticci ornati da elementi quali chiodi e lame infissi.
* [[Ba Kuba]], sviluppatori di un'arte di corte avente come tema la commemorazione di personaggi reali, quali il sovrano dal capo enorme ed il copricapo regale seduto su un trono dove è rappresentato una sua azione significativa; l'arte popolare produsse apprezzate [[coppa (contenitore)|coppe]] per il vino e per l'olio di palma a forma di testa umana oltre che maschere di danza di impronta [[cubismo|cubista]].
* [[Ba Luba]], la cui scultura si è contraddistinta per la rotondità delle forme, la prevalenza delle raffigurazioni femminili ed una cura per i dettagli, il tatuaggio e l'acconciatura.
 
== Ambiente ==
La foresta pluviale ricopre gran parte del bassopiano della Repubblica Democratica del Congo e contiene una grande varietà di specie alcune delle quali rare ed endemiche, fra queste lo scimpanzé, il bonobo, il gorilla di montagna, l'okapi. Cinque dei parchi nazionali del paese sono compresi nel patrimonio dell'umanità dell'UNESCO:
La guerra civile ha seriamente danneggiato le condizioni economiche e molti dipendenti dei parchi hanno abbandonato il lavoro. Tutti cinque i siti sono elencati nel patrimonio in pericolo.
Nell'ultimo secolo la RDC è divenuta il centro principale di quello che è chiamato il problema del [[bushmeat]], considerato uno dei pericoli ambientali più grandi, in pratica consiste nella caccia di animali selvatici con trappole effettuata allo scopo alimentare.
 
=== Flora ===
La foresta pluviale della RDC non è fitta come quella della [[Guinea]], le specie più diffuse sono gli [[Cola acuminata|alberi della cola]], le [[Elaeis guineensis|palme da olio]], varie specie di ''[[Ficus]]'' e di ''[[Coffea]]'', molto diradate sono le piante di legno pregiato come il [[mogano (legno)|mogano]] e l'[[ebano]]. La foresta pluviale si interrompe a sud per lasciare posto, sui rilievi, alla savana e alle steppe. La savana caratterizza anche i rilievi che circondano la depressione del bacino del Congo, sulle montagne occidentali si trovano tratti di foresta lungo il corso dei fiumi. Nella parte finale del Congo sono diffuse le [[mangrovia|mangrovie]] e le palme del genere ''[[Phoenix spinosa]]'', nelle aree più interne è coltivata la palma da olio.
 
=== Fauna ===
Particolarmente varia e abbondante è la fauna, tra cui si annovera il leone, l’elefante, il leopardo, lo scimpanzé, il gorilla, la rarissima specie dei bonobo, la giraffa, l’ippopotamo, la zebra, il bufalo e varie specie di rettili e di uccelli; numerosissimi gli insetti, molti dei quali portatori di malattie endemiche, come la mosca tse-tse e la zanzara Anopheles, che trasmette la malaria.
 
== Tradizioni ==
Nel Paese non si riscontrano tradizioni estese a tutto il territorio, ma solo numerose tradizioni relative ad aree molto circoscritte.{{cn}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Calendario Atlante De Agostini 2012|pp = 486-491|editore=Istituto Geografico De Agostini|città=Novara|anno=2011|cid=DEAGO|isbn=978-88-511-1599-9}}
 
== Voci correlate ==
* [[Air Congo]]
* [[Baluba]]
* [[Croce Rossa della Repubblica Democratica del Congo]]
* [[Radio-Télévision nationale congolaise]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:DemocraticMonte Republic of the Congo|voyMonega}}
{{portale|Liguria|montagna}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?rep_dem_congo Scheda della Repubblica Democratica del Congo dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
* [http://www.pigmei.it/ I Pigmei africani] Cultura e musica dei primi abitanti del Congo, con foto e note etnografiche
 
{{Africa}}
{{Portale|Africa Centrale|Congo}}
 
<nowiki>
[[Categoria:Repubblica Democratica del Congo| ]]
[[Categoria:Montagne della provincia di Imperia|Monega]]
[[Categoria:Montagne delle Alpi Liguri|Monega]]
[[Categoria:Montagne di 1000 m|Monega]]
</nowiki>