Elena Muchina e A Snake of June: differenze tra le pagine

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{{Avvisounicode}}
{{F|ginnasti|maggio 2013}}
{{Film
{{P|prosa non enciclopedica, spesso enfatica, colloquiale o para-giornalistica|sportivi|maggio 2014}}
|titolo italiano = A Snake of June
{{C|Alcune frasi sconclusionate, ma soprattutto gravi lacune, tra cui la trattazione vera e propria dell'incidente che ha condotto alla paralisi|sportivi|gennaio 2014}}
|titolo alfabetico = Snake of June, A
{{Sportivo
|titolo originale = Rokugatsu no hebi
|Nome = Elena Muchina
|immagine = A Snake of June (2002).jpg
|NomeCompleto =Elena Vjačeslavovna Muchina
|didascalia = Una scena del film
|Immagine =
|lingua originale = giapponese
|Didascalia =
|paese = [[Giappone]]
|Sesso = F
|anno uscita = [[2002]]
|CodiceNazione = {{SUN}}
|Altezzadurata = 15277 min
|Pesotipo colore = 41b/n
|aspect ratio =
|Disciplina = Ginnastica artistica
|genere = Drammatico, erotico
|Specialità =corpo libero, parallele asimmetriche.
|regista = [[Shinya Tsukamoto]]
|Categoria =
|soggetto = [[Shinya Tsukamoto]]
|Ruolo =
|sceneggiatore = [[Shinya Tsukamoto]]
|Record =
|produttore = [[Shinya Tsukamoto]], [[Shin-Ichi Kawahara]]
|Ranking =
|produttore esecutivo =
|BestRanking =
|attori =
|Società = {{Ginnastica CSKA}}
* [[Asuka Kurosawa]]: Rinko Tatsumi
|Squadra =
* [[Yuji Kohtari]]: Shigehiko
|TermineCarriera = 1980
* [[Shinya Tsukamoto]]: Iguchi
|GiovaniliAnni =
* [[Masato Tsujioka]]
|GiovaniliSquadre =
* [[Susumu Terajima]]
|Squadre =
* [[Tomorowo Taguchi]]
|AnniNazionale =
* [[Shûji Ôtsuki]]
|Nazionale =
* [[Tomoko Matsumoto]]
|PresenzeNazionale(goal) =
* [[Mansaku Fuwa]]
|Allenatore =
|doppiatori originali =
|Incontri =
|doppiatori italiani =
|RigaVuota =
|Palmarestitoli episodi =
|fotografo = [[Shinya Tsukamoto]]
|Vittorie =
|montatore = [[Shinya Tsukamoto]]
|Aggiornato = agosto 2012
|effetti speciali = [[Takashi Oda]]
|musicista = [[Chu Ishikawa]]
|scenografo = [[Shinya Tsukamoto]]
|costumista = [[Hiroko Iwasaki]]
|truccatore = [[Takashi Oda]]
|sfondo =
|casa produzione =
|casa distribuzione italiana = Revolver
}}
{{citazione|Il serpente è quello che tutte le donne hanno in corpo. Una metafora che mi attrae da sempre. Quando penso ad una donna, la immagino con un serpente che le vive dentro|Shinya Tsukamoto<ref>Shinya Tsukamoto, intervista su ''[[il manifesto]]'', 4 settembre 2002.</ref>}}
{{Bio
|Nome = Elena Vjačeslavovna
|Cognome = Muchina
|PreData = {{Russo|'''Елена Вячеславовна Мухина'''}}
|Sesso = F
|LuogoNascita = Mosca
|LuogoNascitaLink = Mosca (Russia)
|GiornoMeseNascita = 1º giugno
|AnnoNascita = 1960
|LuogoMorte = Mosca
|LuogoMorteLink = Mosca (Russia)
|GiornoMeseMorte = 22 dicembre
|AnnoMorte = 2006
|PreAttività =
|Attività = ginnasta
|Epoca = 1900
|Nazionalità = sovietica
|PostNazionalità =
}}
 
==Biografia==
Elena Muchina ha perso entrambi i genitori all'età di cinque anni. È cresciuta con la nonna, Anna Ivanovna. Fin dalla giovane età si è interessata alla [[ginnastica artistica]] e al [[pattinaggio di figura]]. Quando uno scout di talenti sportivi visitò la sua scuola, la giovane Muchina si offrì di provare la ginnastica artistica. Inseguito si è iscritta al [[CSKA Mosca]], il club polisportivo russo. Come riconoscimento per i risultati sportivi, Muchina è stata introdotta nella Hall of Fame del CSKA.
 
=== Carriera sportiva ===
Fino all'anno [[1975]], la Muchina è stata una ginnasta poco conosciuta e gli allenatori sovietici la ignoravano. In seguito il dominio [[Romania|rumeno]] sul sistema della ginnastica sovietico alle Olimpiadi estive del 1976 (per il quale il direttore del settore femminile della ginnastica russa, [[Larissa Latynina]], è stata accusata, la risposta della Latynina è stata: "non è colpa mia se [[Nadia Comăneci]] è nata in [[Romania]]") e l'allenamento con il [[coach (sport)|coach]] della squadra maschile, [[Michail Klimenko]], hanno portato le sue abilità in prima linea per la squadra sovietica.
 
A 12 anni venne ingaggiata dalla Dinamo di Mosca, dove si allenata sotto la supervisione di Alexander Eglit. Successivamente si iscrisse al CSKA, allenandosi duramente con Michail Klimenko, che la rese un'ottima atleta in meno di due anni. Dopo la conquista del titolo Juniores, partecipa alle Schoolchildren Spartakiade, dove vinse l'oro nel titolo individuale. Elena cadde durante una diagonale al corpo libero, battendo malamente la testa. Le radiografie evidenzieranno una lesione delle vertebre cervicali e nonostante i medici le avesse consigliato di abbandonare lo sport. Nel 1976 si mise in mostra durante alcuni campionati nazionali, ma venne esclusa dalla squadra olimpica perché "difettante di esperienza".
 
Solo nel 1977 il mondo si accorse di lei: quella ragazzina (corporatura minutola, 41&nbsp;kg per 152&nbsp;cm), dall'espressione malinconica e i grandi occhi tristi commossero i giornalisti. Sorrideva raramente e il tutto le valse il soprannome di "ragazza dal viso ghiacciato". Dopo gli Youth Games, vince ben 5 medaglie agli Europei, 2 ai MoscowNews, 3 agli USSRCup e 3 alla World Cup, malgrado avesse un lieve infortunio alla caviglia.
 
Il suo vero anno di grazia fu il 1978: sbaragliò tutte le avversarie alle gare nazionali.
 
Vinse ben 5 medaglie ai campionati del mondo di ginnastica artistica del [[1978]] che si sono tenuti a [[Strasburgo]], in [[Francia]]. In una delle più belle e spettacolari gare della storia, Elena Muchina ha vinto la medaglia d'oro, battendo la campionessa olimpica [[Nadia Comăneci]] e la più grande ginnasta sovietica di allora, [[Nellie Kim]].
 
Ha anche vinto la medaglia d'oro nella finale del [[corpo libero]], oltre a vincere l'argento nella [[trave di equilibrio]] e nelle [[parallele asimmetriche]]
 
Nonostante questi movimenti innovativi, la Muchina ha mantenuto il classico stile sovietico, ispirato dai movimenti e dalle linee espressive del balletto. Il film-documentario "You in the gymnastics" del 1978 venne girato al Palazzo dello Sport di Minsk mentre le ginnasta si preparavano alle gare nazionali.
 
{{Nihongo|'''''A Snake of June''''' |六月の蛇|Rokugatsu No Hebi}} è un [[film]] del [[2002]] di [[Shinya Tsukamoto]].
Vince due medaglie agli Europei del 1979 ma si ruppe una caviglia. Allenandosi Elena si infortuna la caviglia che necessita di due interventi chirurgici per abbreviare i tempi di recupero. Nel 1980 dovette rinunciare ai Mondiali. Venne convocata per le Olimpiadi ed iniziò ad allenarsi otto ore al giorno.
 
È stato presentato alla [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia]] [[2002]] nel Concorso Controcorrente, ottenendo il Premio Speciale della Giuria.
====L'incidente====
Nel 1979, durante una tournée in Gran Bretagna, Elena si fratturò la caviglia. Le Olimpiadi di Mosca erano prossime ed Elena, cominciò ad allenarsi 6 ore al giorno. Questo non aiutò affatto la caviglia, che necessitò di ben due interventi chirurgici per aiutarne la guarigione. Già due anni prima, all'inizio dell'estate olimpica, Elena non sembrava ancora pronta, e i dirigenti di ginnastica sovietici erano indecisi se convocarla o no per le imminenti olimpiadi.
 
È il primo film di Tsukamoto distribuito nelle sale cinematografiche in [[Italia]]. I precedenti sono stati portati in [[Italia]] dal [[programma televisivo]] ''[[Fuori orario (programma televisivo)|Fuori orario]]'' di [[Rai 3]] (che ha trasmesso anche ''A Snake of June''<ref>Rai Tre, ''Fuori Orario'', 7 ottobre 2007.</ref>) e distribuiti direttamente in [[DVD]] da Raro Video.
Elena iniziò ad allenarsi con le altre ginnaste al Palazzo dello Sport di Minsk e decise di provare il [[salto Thomas]], ciò avvenne il 4 luglio [[1980]], appena due settimane prima delle Olimpiadi moscovite. La caviglia, non ancora guarita non le permise un buono stacco da terra. Venne trasportata d'urgenza all'ospedale militare di Minsk, dove non vennero trovati dei medici. Trasportata via elicottero a Mosca, venne operata solo tre giorni dopo l'incidente.
 
Come sempre per i suoi film, Tsukamoto ne cura i diversi aspetti, non solo la regia, ma anche sceneggiatura, produzione, scenografia, fotografia, montaggio, oltre ad essere interprete di uno dei personaggi principali.
Al risveglio, la diagnosi fu terribile, paralisi totale dal collo in giù.
 
==Trama==
=== Dopo l'infortunio ===
Giugno, stagione delle piogge in Giappone.
Le conseguenze dell'incidente furono ovviamente pessime, l'[[Unione Sovietica]] cercò di coprire l'accaduto e, per quasi 2 anni ci riuscì, fu solo per caso che le reali condizioni di Elena furono scoperte, [[Juan Antonio Samaranch]] insistettè per consegnarle di persona la medaglia d'argento al valore olimpico e, la reale situazione dell'atleta venne a galla, Elena era su una sedia a rotelle completamente immobile. Nonostante tutto ella non si arrese a tale condizione e cercò più volte di recuperare l'uso del suo corpo, senza mai riuscirci.
 
Rinko è una assistente psichiatrica telefonica, sposata con un uomo sensibilmente più vecchio, ossessionato dalla pulizia domestica, con cui ha un rapporto sereno, per quanto privo di passione. Un giorno riceve delle foto in cui appare impegnata in atti di autoerotismo: le sono state mandate da un uomo, malato terminale di tumore, che era riuscita a convincere a non suicidarsi e che ora vuole ricambiare l'aiuto "liberando" anche lei dai propri limiti mentali e fisici («Fai quello che vuoi veramente fare!»).
Elena muore nella sua casa di [[Mosca (Russia)|Mosca]] il 22 dicembre del [[2006]] a causa di un [[arresto cardiaco]] indotto dalla sua condizione di [[tetraplegica]].
 
Il misterioso fotografo, con il ricatto di mostrare le foto al marito, la costringe a superare le sue inibizioni ed a prendere consapevolezza del proprio corpo, mostrandosi in pubblico con abiti per lei inappropriati (in minigonna, senza biancheria intima) e masturbandosi con un vibratore comandato a distanza da lui; soprattutto, pur osservandola solo da lontano, riesce a farle scoprire di avere un tumore al seno.
== Palmarès ==
{| border=1 cellpadding=1 cellspacing=2 style="border-collapse: collapse; text-align:center; font-size: 95%;"
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In realtà il marito scopre presto le foto e la segue, assistendo ad una sorta di amplesso fotografico con orgasmo sotto la pioggia, e viene malmenato dal fotografo, che lo punisce per la sua mancanza di attenzione verso la moglie, che non vorrebbe farsi rimuovere il tumore, pur di mantenere un aspetto perfetto ai suoi occhi, una scelta suicida verso cui lui sembra indifferente.
! align=center|Anno
 
L'intervento dello sconosciuto riesce dunque a "liberare" entrambi e ridare vita al loro rapporto e il film si chiude sui due coniugi che infine fanno l'amore.
! align=center|Competizione
 
==L'origine==
! width=30px|AA
Si tratta del progetto più a lungo meditato di Tsukamoto: «Per un lungo periodo di tempo, ogni anno quando arrivava la stagione delle piogge, continuavo a pensare con rammarico, mentre guardavo in tralice una bella ortensia, che neanche questa volta avevo girato ''A Snake of June''. E così sono passati dieci, anzi, forse quindici anni»<ref>Andrea Caramanna, ''Expanded Cinemah'', 6 settembre 2002.</ref>.
 
Il film è girato in un bianco e nero virato in blu, ovvero il colore che rappresenta le ortensie e l'acqua, elementi iconici presenti per tutta la durata del film.
! width=30px|Squadra
 
==Note==
! width=30px|[[Volteggio]]
<references />
 
==Collegamenti esterni==
! width=30px|[[Parallele asimmetriche]]
*{{Imdb}}
*{{cita web|url=http://www.mymovies.it/recensioni/?id=34166|titolo=Rassegna di recensioni del film su MYmovies.it}}
 
{{Portale|cinema|erotismo}}
! width=30px|[[Trave di equilibrio]]
 
[[Categoria:Film drammatici]]
! width=30px|[[Corpo libero]]
[[Categoria:Film erotici]]
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|rowspan="4"|'''1977'''||align=left|Coppa del mondo||||||||bgcolor=gold|1st||bgcolor=gold|1st||
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|align=left|Campionati europei||bgcolor=silver|2nd||||bgcolor=CC9966|3rd ||bgcolor=gold|1st||bgcolor=gold|1st||bgcolor=gold|1st
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|align=left|Coppa sovietica||bgcolor=silver|2nd||||||||||
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|rowspan="2"|'''1978'''||align=left|Campionati del mondo||bgcolor=gold|1st||bgcolor=gold|1st||||bgcolor=silver|2nd||bgcolor=silver|2nd||bgcolor=gold|1st
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|align=left|Campionati sovietici||bgcolor=gold|1st||||||bgcolor=gold|1st||||bgcolor=CC9966|3rd
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|rowspan="2"|'''1979'''||align=left|Campionati europei||||||||bgcolor=gold|1st||||bgcolor=silver|2nd
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|align=left|Campionati sovietici||||||||bgcolor=gold|1st||||
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{{Campionesse mondiali di corpo libero}}
{{portale|biografie|sport}}