#RINVIA[[Shōta Arai]]
{{Bio
|Nome = Georges-Louis
|Cognome = Leclerc
|PostCognomeVirgola = '''conte di Buffon'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Montbard
|GiornoMeseNascita = 7 settembre
|AnnoNascita = 1707
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 16 aprile
|AnnoMorte = 1788
|Attività = naturalista
|Epoca = 1700
|Attività2 = biologo
|Attività3 = zoologo
|AttivitàAltre = {{sp}}[[matematico]] e [[cosmologia (astronomia)|cosmologo]]
|Nazionalità = francese
|Immagine = Buffon 1707-1788.jpg
|Didascalia = Buffon, ritratto da [[François-Hubert Drouais]]
}}
Esponente del movimento scientifico legato all'[[Illuminismo]], le sue teorie avrebbero influito sulle generazioni successive di naturalisti, in particolare sugli [[evoluzione|evoluzionisti]] [[Jean-Baptiste Lamarck]] e [[Charles Darwin]]. Nato - come ''George-Louis Leclerc, signore di [[Digione]] e di Montbard'' - da una famiglia della piccola [[nobiltà]], assunse il titolo di ''Conte di Buffon'', con il quale è conosciuto universalmente, solo nel [[1773]].
La località eponima [[Buffon (Francia)|Buffon]], nella [[Côte-d'Or]], vicino al suo luogo di nascita, fu la signoria della famiglia Buffon.
== Biografia ==
Nacque a [[Montbard]] ([[Côte-d'Or]]). Suo padre, Benjamin Leclerc, era signore di [[Digione]] e di Montbard e consigliere al parlamento di Digione. Dopo il collegio dei [[gesuiti]] di Digione, studiò diritto. Preferendo la scienza, partì per studiare biologia (zoologia, botanica) e cosmologia a [[Angers]].
Coinvolto in un [[duello]], si vide costretto a lasciare l'università. Viaggiò allora in Italia e in [[Inghilterra]], finché il nuovo matrimonio del padre lo fece rientrare per badare alla sua eredità.
Studiò successivamente, alla facoltà di Biologia dell' Università di Parigi, conseguendo il diploma nel 1729, dove studiò anche cosmologia e cosmogonia.
I suoi primi lavori sono orientati verso la matematica. In ''Sur le jeu du franc-carreau'', introdusse per la prima volta il calcolo differenziale e il calcolo integrale in probabilità. È in questo periodo che tenne una corrispondenza con il matematico svizzero [[Gabriel Cramer]] e che provò l'esistenza degli [[specchi ustori]] di [[Archimede]]. In seguito si dedicò anima e corpo alle Scienze Biologiche a causa del suo desiderio di svelare, grazie ai suoi studi accademici in Biologia, i segreti che si celavano dietro le infinite forme viventi animali e vegetali, che riteneva argomento di studio enormemente più complesso della matematica e della fisica.
Avendo una formazione di biologo (zoologo, botanico), Buffon aveva una marcia in più e soprattutto una visione molto più ampia di quelle che sono le manifestazioni vitali rispetto ai colleghi che non lo erano (matematici, fisici) e che tentando di studiare fenomeni biologici si trovavano in difficoltà enorme per la totale ignoranza nella fauna e nella flora. Grazie a questo intuì subito che tutte le specie, sia vegetali che animali, non sono fisse nella forma e funzione (quindi andava contro la [[Fissismo|teoria Fissista]]), ma in realtà, nel momento in cui una determinata specie vegetale o animale ha dato nascita a una forma migliorata (si dirà con [[Charles Darwin|Darwin]] "evoluta", termine che all' epoca non esisteva ancora), la precedente versione della medesima scompare. Quindi Buffon, insieme a [[Jean-Baptiste de Lamarck|Lamarck]] che successivamente appoggerà molte delle sue teorie, è stato il primo, cento anni prima di C. Darwin, a dare una impronta dinamica agli organismi viventi e alle manifestazioni vitali. Inoltre, la sua preparazione di biologo gli permise di collezionare piante ed animali e di poterli catalogare introducendo un nuovo metodo di [[Classificazione scientifica|classificazione]] detto [[Nomenclatura binomiale|Binomiale]] che, contrariamente a quanto si pensa, fu proposto inizialmente da Buffon e poi migliorato da [[Linneo]]. Buffon classificava infatti per similitudine, mentre Linneo assumeva un numero maggiore di caratteri morfologici e [[Zoogeografia|zoogeografici]] in esame. Nella nomenclatura binomiale, il primo nome indica il [[Genere (tassonomia)|genere]], il secondo è un epiteto che definisce la [[specie]] all'interno di quel genere. Ad esempio il [[Leone]] è ''Panthera leo'', il genere è "Panthera" e la specie "Panthera leo"; lo stesso per i vegetali, ad esempio la [[Rosa canina]]: il genere è "Rosa", la specie "Rosa canina". Introdusse anche il concetto di [[Classe (tassonomia)|Classe]], [[Ordine (tassonomia)|Ordine]] e [[Famiglia (tassonomia)|Famiglia]], arricchendo la tassonomia zoologica e botanica.
Un simile approccio oltre che per il Regno vegetale e animale, lo applicò anche per il Regno minerale.
Si spostò poi a [[Parigi]] dove conobbe [[Voltaire]] ed altri intellettuali, entrando poi all'[[Accademia delle scienze francese]] all'età di 26 anni.
[[File:GLBuffon.jpg|thumb|200px|left|Statua di Buffon al [[Jardin des Plantes]]]]
Divenne intendente del ''Giardino del re'' (oggi [[Jardin du roi|Jardin des Plantes]]) a Parigi nel [[1739]]. Eccellente amministratore, lo trasformò in centro di ricerca e in museo, ampliando considerevolmente il parco e facendo piantare alberi di ogni origine. Da quel momento si consacrò completamente alla [[storia naturale]].
La sua ''Histoire naturelle'', i cui primi volumi apparvero nel [[1749]], l'occupò per il resto della sua vita. Buffon ottenne per quest'opera ogni tipo di ricompensa e di onore: venne eletto membro dell'[[Académie française]] nel [[1753]].
Le sue relazioni con gli scienziati del tempo furono spesso difficili e lo portarono frequentemente a scontri, tra i quali quelli con [[René-Antoine Ferchault de Réaumur|Réaumur]] e [[Carl von Linné|Linneo]], di cui contestò il metodo di classificazione. Accolse anche con scetticismo i lavori di [[Lazzaro Spallanzani]] e di [[Charles Bonnet]]. Per Buffon le variazioni tra specie erano dovute a degenerazioni.
Si sposò nel [[1752]]; sua moglie morì nel [[1769]]. Intrattenne relazioni molto buone con il re [[Luigi XV di Francia|Luigi XV]] che gli permise in particolare, alla morte di Réaumur, di conferire le collezioni molto ricche di quest'ultimo (considerate tra le più grandi di Francia) al Gabinetto del re nonostante Réaumur le avesse lasciate all'Accademia delle Scienze.
Divenne conte di Buffon nel [[1773]]. Prima di morire, poté vedere la sua statua posta all'ingresso del museo di storia naturale con questa iscrizione: ''Majestati Naturæ par ingenium''. Morì a [[Parigi]] nel [[1788]].
Suo figlio fu ghigliottinato durante il [[Regime del Terrore|Terrore]]. Durante la Rivoluzione, la gloria di suo padre non poté salvarlo dal patibolo: morì rivolgendo al popolo queste uniche parole: ''Cittadini, io mi chiamo Buffon''.
Porta il suo nome la rue Buffon, una via del [[5° arrondissement di Parigi]], che passa tra molte costruzioni del Museo.
== Le sue opere ==
{{citazione|''È per mezzo di esperimenti fini, ragionati e seguiti, che si forza la natura per scoprirne il segreto; tutti gli altri metodi non hanno mai funzionato... Le raccolte di esperimenti e di osservazioni sono quindi gli unici libri che possono aumentare le nostre conoscenze''|Buffon nella sua prefazione alla ''Statique des végétaux'' di [[Stephen Hales]].}}
Buffon tradusse ''Vegetable Staticks'' di [[Stephen Hales]], ''Method of Fluxions'' di [[Isaac Newton]], e compose diverse memorie e brani tra cui si ricorda il ''Discours sur le style'', che pronunciò per la sua ammissione all'Académie française: vi forniva egli stesso la teoria del suo stile, e mostrava che lo stile è l'uomo stesso<ref>Testo francese in http://pedagogie.ac-toulouse.fr/philosophie/textes/buffondiscourssurlestyle.htm</ref>.
=== La sua ''Histoire naturelle'' ===
Buffon è soprattutto famoso per la sua opera maggiore, ''l'Histoire naturelle, générale et particulière'', in 36 volumi apparsi dal 1749 al 1789, di cui 8 postumi grazie al lavoro di [[Bernard Lacépède]]. Buffon vi incluse tutto il sapere dell'epoca nel campo delle scienze naturali. È in quest'opera che Buffon rilevò le somiglianze tra l'uomo e la scimmia e la possibilità di una genealogia comune. L'attenzione che Buffon accordava all'anatomia interna lo pone tra gli iniziatori dell'anatomia comparativa. ''L'interno, negli esseri viventi, è il fondo del disegno della natura'' scrive Buffon nei ''Quadrupèdes''.
La "Storia naturale" di Buffon, che doveva comprendere tutti i regni della natura, comprende solo i minerali e una parte degli animali (quadrupedi e uccelli). È accompagnata da una ''Théorie de la Terre'', dai ''Discours'' sotto forma di introduzione, e dei supplementi tra i quali si trovano le ''Époques de la nature'', una delle più belle opere dell'autore.
Tra i suoi collaboratori, occorre citare per i quadrupedi [[Louis Jean-Marie Daubenton]], che si incaricò della parte delle descrizioni anatomiche, sostituito poi per gli uccelli da [[Philippe Guéneau de Montbeillard]] al quale s'aggiunsero, a partire dal [[1767]], [[Barthélemy Faujas de Saint-Fond]], l'[[Gabriel Bexon|abate Bexon]] e [[Charles-Nicolas-Sigisbert Sonnini de Manoncourt]].
''L'Histoire naturelle'' conobbe un immenso successo. I primi due volumi, la ''Théorie de la terre'' e l'''Histoire naturelle de l'homme'', ebbero tre riedizioni successive in sei settimane. Traduzioni in tedesco, in inglese e in olandese furono iniziate quasi immediatamente.
Questa enciclopedia è divisa in 36 volumi:
* 15 volumi sui quadrupedi (dal [[1749]] al [[1767]]).
* 9 volumi sugli uccelli (dal [[1770]] al [[1783]]).
* 5 volumi sui minerali (dal [[1783]] al [[1788]]), l'ultimo contiene il ''Traité de l'aimant'', ultima opera di Buffon.
* 7 volumi di supplementi tra cui le ''Époques de la nature'' ([[1778]]).
''L'Histoire naturelle'' fu stampata inizialmente dalla ''Imprimerie royale'' in 36 volumi in quarto, [[1749]]-[[1788]]. Fu continuata nello stesso formato da Lacépède, che descrisse gli [[ovipari]], i [[serpenti]], i [[pesci]], i [[cetacei]] ([[1786]]-[[1804]]). Le opere di Buffon e le sue ''Suites'' sono state poi ristampate più volte. Le edizioni migliori, dopo l'edizione princeps, sono quelle di Jean Vincent Félix Lamouroux e Desmarets, 42 volumi in ottavo, di François Cuvier, [[1829]]-[[1831]] 42 volumi, e di [[Marie Jean Pierre Flourens]], [[1854]], 12 volumi in ottavo.
=== Ruolo e portata delle sue opere ===
Ci si accorda universalmente a guardare gli scritti di Buffon come il più bel modello della nobiltà e dell'armonia dello stile; si riconosce anche che egli descrisse con fedeltà ammirevole gli usi e i tratti caratteristici degli animali, che egli fece fare dei progressi alla storia naturale, sia attraverso la novità delle viste, sia tramite la moltitudine delle sue ricerche, e che egli rese un grande servizio riunendo moltissimi materiali sparsi e diffondendo in [[Francia]] il gusto per lo studio della natura.
Ma malgrado il suo impatto e il ruolo che giocò nella diffusione delle conoscenze scientifiche, l'opera soffre di molte lacune. Prima di tutto, Buffon non è un sistematico, cosa che lo porta a presentare i gruppi in modo rudimentale. Inoltre si dilunga in particolare sulle [[specie]] più conosciute e non nomina che di sfuggita le altre specie. Gli si rimprovera di aver disdegnato o addirittura escluso le classificazioni scientifiche senza le quali non c'è tuttavia né ordine né chiarezza. Non è un osservatore molto affidabile, cosa che lo porta a numerosi errori come quello di confondere il [[caprimulgo]] con una [[rondine]] o che i [[Apus apus|rondoni]] sono ''essi stessi, delle vere rondini e, a ben guardare, più rondini delle rondini stesse''. Buffon e i suoi collaboratori saccheggiano le opere dei loro predecessori da [[Aristotele]] a [[Plinio il Vecchio|Plinio]], da [[Pierre Belon|Belon]] a [[Conrad Gessner|Gessner]]... anche se le nuove informazioni, spesso provenienti da corrispondenti lontani, gli forniscono delle osservazioni spesso inedite. Infine, gli autori privilegiano formulazioni adatte a attirare un pubblico di neofiti. Sempre con lo scopo di attrarre il pubblico le specie poco carismatiche sono ignorate. Gli si rimprovera soprattutto di aver avanzato delle ipotesi azzardate (in particolare nelle sue ''Époques de la nature''): suppone che la [[Terra]] sia stata staccata dal [[Sole]] dall'impatto di una cometa, attribuisce agli animali un senso interiore materiale, ipotesi ancora meno chiara di quella a cui era ricorso [[Cartesio]].
In definitiva, il suo ruolo è stato significativo soprattutto nel diffondere l'interesse dello studio scientifico (un po' come fece, nello stesso periodo, lo ''Spectacle de la nature'' dell'[[Noël-Antoine Pluche|abate Pluche]]). [[Georges Cuvier]], per citare solo un esempio, si appassionò alla storia naturale grazie alla lettura di Buffon.
=== Problemi con la Chiesa ===
In ''Les époques de la nature'', supplemento pubblicato nel [[1778]], Buffon trattò le origini del sistema solare, ipotizzando che i [[pianeti]] fossero stati creati da comete entrate in collisione con il [[Sole]]. Suggeriva anche che l'età della Terra doveva essere ben maggiore dei 6000 anni dichiarati dalla Chiesa. Basandosi sul tasso di raffreddamento del ferro calcolava l'età della Terra in 75.000 anni. {{cn|Per questo fu condannato dalla Chiesa cattolica in Francia ed i suoi libri furono bruciati.}}
== L'ago di Buffon ==
{{vedi anche|Ago di Buffon}}
[[File:Buffon needle.gif|right|frame|L'ago ''a'' cade a cavallo delle linee, mentre l'ago ''b'' no.]]
In matematica il risultato più celebre di Buffon, detto [[metodo Monte-Carlo]] che permette di determinare il valore di <math>\pi</math> per mezzo di un ago e di un parquet.
Il principio è il seguente: dato un fascio di rette parallele (le righe del parquet) distanti l'una dall'altra di un'unità di lunghezza t e dato un ago di lunghezza l<t, si lasci cadere l'ago sul fascio di rette. La possibilità che questo finisca su di una retta è <math>\frac{2l}{t\pi}</math>. <br />
Ripetendo la prova un grandissimo numero di volte, il rapporto tra le volte che l'ago copre una linea ed il numero totale dei lanci tende a questo rapporto: è dunque possibile calcolare un valore approssimato di <math>\pi</math>.
== Gli specchi ustori ==
Il Buffon fu uno dei pochi scienziati a sostenere la veridicità storica dell'esperienza degli [[specchi ustori]] di [[Archimede]]. Egli, infatti, costruì un modello di specchi composto da 148 specchi piani regolabili, dotati di leverismi. In questo modo l'intera struttura era in grado di variare il [[fuoco (ottica)|fuoco]] ed adattarsi alla posizione assunta.
<br />L'esperienza di Buffon ebbe successo, egli infatti riuscì a concentrare la luce del sole e a fondere del [[piombo]] e dello [[stagno]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* La sua ''Corrispondenza'' è stata pubblicata nel [[1860]], dal suo discendente [[H. Nadault de Buffon]].
* [[Félix Vicq d'Azyr]], [[Jean Antoine Caritat|Nicholas Condorcet]], [[Georges Cuvier]], hanno scritto il suo ''Éloge''; [[Marie-Jean-Pierre Flourens|Flourens]] ha scritto ''l'Histoire de sa Vie et de ses Ouvrages''
* [[H. Nadault de Buffon]], ''Buffon, sa famille et ses collaborateurs'', [[1863]].
* [[Jacques Roger]],''Buffon'', Paris, Fayard, [[1989]].
* G.Solinas, ''Il microscopio e le metafisiche'', Milano, Feltrinelli 1967.
== Voci correlate ==
* [[Botanica]]
* [[Zoologia]]
* [[Geologia]]
* [[Pre-evoluzionismo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Georges-Louis Leclerc, comte de Buffon}}
== Collegamenti esterni ==
* {{McTtr|Buffon}}
* {{fr}} [http://www.buffon.cnrs.fr/ Opere di Buffon su Internet]
* {{fr}} [http://www.academie-francaise.fr/immortels/base/academiciens/fiche.asp?param=215 Académie française: gli immortali]
* {{fr}} [http://agora.qc.ca/mot.nsf/Dossiers/Buffon ''L'encyclopédie de l'Agora'']
* {{fr}} [http://www-irem.univ-fcomte.fr/bulletins/065/065-article3.html#065-article3-homme-oeuvre.html Introduzione al pensiero matematico di Buffon]
* {{fr}} [http://www.irisa.fr/aspi/campillo/formations/java/tutoriel/node14.html#SECTION00033110000000000000 Applet Java del calcolo di <math>\pi</math> mediante il metodo dell ''ago di Buffon'']
* {{fr}} [http://pedagogie.ac-toulouse.fr/philosophie/textes/buffondiscourssurlestyle.htm Testo del ''Discorso sullo stile'']
* [http://buffon-ct.bravehost.com Louis Leclerc de Buffon]
{{Box successione
|carica = Seggio 1 dell'[[Académie française]]
|periodo = [[1753]] - [[1788]]
|precedente = [[Jean-Joseph Languet de Gergy]]
|successivo = [[Félix Vicq d'Azyr]]
}}
{{Portale|biografie|matematica}}
[[Categoria:Naturalisti francesi|Buffon, Georges-Louis Leclerc, conte di]]
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[[ar:جورج دي بوفون]]
[[be:Жорж-Луі Леклерк дэ Бюфон]]
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[[br:Buffon]]
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[[simple:Georges-Louis Leclerc, Comte de Buffon]]
[[sv:Georges-Louis Leclerc de Buffon]]
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