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===Primi piatti===
[[File:Esno4Wkmana_jul_2014_Cassnam_066.jpg|thumb|left|I tipici pizzoccheri valtellinesi]]
Piatto più celebre della [[Valtellina]] sono sicuramente i [[pizzoccheri]]: consistono in una [[pasta secca]] in forma di spesse tagliatelle preparati con farina di [[grano saraceno]] che danno il caratteristico colore scuro della pasta. I pizzoccheri vengono quindi bolliti in acqua assieme a [[Brassica oleracea sabauda|verza]] e [[patate]], dopodiché scolati e serviti assieme a queste ed irrorati con burro in cui si è soffritto aglio e salvia e formaggio sciolto, tipicamente [[Valtellina Casera|casera]] o [[bitto DOP|bitto]]. Originari di [[Teglio]], al giorno d'oggi sono il piatto simbolo della cucina Valtellinese<ref>{{cita|Cucina Lombarda|p. 48}}</ref>. Simili per preparazione sono i [[fugasciòn]], tagliatelle del tutto simili ai pizzoccheri a cui viene aggiunto l'uovo e servito con il [[cavolo]] al posto di patate e verze.
 
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Sono molto comuni nella cucina valtellinese piatti comuni a tutto l'arco alpino, come la selvaggina (capriolo, cervo, cinghiale e lepre) accompagnata da polenta condita o con funghi.
 
Rigorosamente locali sono invece le [[costine al lavecclavec]], delle costine marinate, rosolate e poi cotte nel vino in parti uguali<ref>per un chilo di costine, un litro di vino</ref> assieme ad aromi e spezie per lungo tempo nel caratteristico [[lavecclavec]], una pentola in [[pietra ollare]] tipica della Valtellina usata specialmente per la cottura lunga di cibi<ref>{{cita web| url=https://www.saporedivaltellina.it/costine-al-lavecc/|titolo=Costine al lavecc|autore=Sapori di Valtellina|accesso=13-12-2017}}</ref>. Altra preparazione di carne simile al [[brasato al Barolo]] è il [[brasato di Sforzato]] o brasato alla chiavennasca, in cui un taglio adeguato di manzo viene prima rosolato e poi lasciato a cuocere per lungo tempo in una grande quantità di [[Sforzato di Valtellina]] con spezie, sedano, carote, cipolle e bacche di [[ginepro]].
 
Originari di [[Tirano]] sono i [[chiscioi]], delle frittelle di [[grano saraceno]] con all'interno formaggio fuso accompagnati di solito da verdura e salumi. Altro piatto che può essere mangiato come piatto unico sono i [[taroz]], una sorta di pasticcio di patate, fagiolini, formaggio e cipolla che vengono preparati separatamente e poi uniti in una terrina calda con burro<ref>{{cita|Sapori della Lombardia|p.
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Tipico della tradizione natalizia valtellinese è la [[bisciola]], un dolce dall'impasto simile al panettone a cui vengono aggiunti [[uvetta]], [[fichi]], [[nocciole]], [[noci]] e pinoli, che prende la forma di una grossa pagnotta di pane. Il dolce deriverebbe da un antico dolce della tradizione povera locale, il ''panun de natal'', realizzato con farina di segale, noci e fichi<ref>{{cita|Cucina Lombarda|p. 52}}</ref>.
 
Tecnicamente non della Valtellina, ma della collaterale [[Valchiavenna]], sono i [[biscottini di Prosto]] (''biscutin delde Prost''), biscotti a base di farina bianca ed una grande quantità di burro e cotti due volte, dando la particolare consistenza croccante che però si scioglie al contatto col palato del prodotto<ref>{{cita web|url=http://www.ersaf.lombardia.it/servizi/buonalombardia/Prodotti_fase03.aspx?ID=136| titolo=Biscotin de Prost|autore=Regione Lombardia|accesso=12-12-2017}}</ref>.
 
Originari del paese di [[Grosio]] sono i [[curnat]], un dolce a metà tra un biscotto ed una piccola focaccia dolce a base di farina, zucchero e panna, che si mangiano inzuppati nel latte, all'occorrenza spolverati con cacao o cannella<ref>{{cita web| titolo=Curnat|url=https://www.saporedivaltellina.it/il-curnat/|accesso=13-12-2017|autore=Sapore di Valtellina}}</ref>.
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Pane caratteristico e diffuso in tutta la Valtellina è il [[pane di segale]], preparato con farina di [[segale]] a cui può essere aggiunta farina di [[grano tenero]] nella forma di ciambelle dal diametro esterno di circa 20 centimentri: ne esiste anche una versione più ricca con aggiunta di anice<ref>{{cita|Atlante dei prodotti tipici|p. 144}}</ref>. Altri tipi di pane locali sono il [[pan da cool]], preparato con farina 00 e [[colostro]] servito in piccoli filoncini tipico di [[Livigno]], il [[buscel di fich]], pane di farina di frumento, segale con fichi servito in filoncini di circa 20 cm tipico di [[Tirano]] <ref>{{cita|Atlante dei prodotti tipici|p. 135}}</ref>, e il [[carcent]], pane di frumento con rape bianche <ref>{{cita|Atlante dei prodotti tipici|p. 137}}</ref>.
 
===Vini eVini liquori===
La Valtellina è una della maggiori zone vinicole della Lombardia, la cui particolare morfologia territoriale e climatica dona le particolari caratteristiche ai suoi vini: i ripidi pendii del territorio vengono sfruttati grazie alle opere di terrazzamento iniziate centinaia di anni fa; terrazzamenti che contribuiscono, assieme all'esposizione sul lato settentrionale della valle, a migliorare l'insolazione dei vigneti di montagna. Nascono quindi dei vini molto corposi che senza fatica e senza aggiunta di zucchero arrivano naturalmente anche ai 15 gradi di [[titolo alcolometrico]].
 
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Vino IGT della Valtellina è:
*[[Terrazze retiche di Sondrio]], rosso, bianco, rosato e passito.
 
=== Liquori e distillati ===
 
Come territorio a forte vocazione vinicola, nella Valtellina vi è una cospicua produzione di [[grappa]]: la [[Valchiavenna]], in particolare il paese di [[Campodolcino]], era sede di una fiorente arte di produttori di grappa che traeva ricchezza dai cospicui traffici di merci e persone che fino al XIX secolo interessava la valle, in quanto via privilegiata degli scambi dal nord verso la città di Milano. Con l'apertura del [[traforo del Sempione]] tuttavia i traffici si spostarono verso la nuova via, decretando la crisi della Valchiavenna, ormai impervia valle collaterale; i migliori produttori di grappa locali (i ''grapat de la Val di Giust'') tuttavia emigrarono nel resto del nord Italia, fondando alcune delle più prestigiose case di produzione di grappa: tra le famiglie produttrici di grappa in tutta Italia i Ghelfi, i Vener, i Levi e i Francoli si trasferirono dalla Valchiavenna all'attuale luogo.
 
La produzione ad ogni modo non cessò completamente, specie nella Vatellina, tant'è che si possono trovare al giorno d'oggi moltissime distillerie.
 
Il più celebre amaro valtellinese è invece il [[Braulio]], amaro a base di erbe prodotto ancora negli stabilimenti originari di [[Bormio]], assieme al [[liquore di genziana]], prodotto a partire da vino bianco, alcool e radice di [[genziana]], e al [[Taneda]], amaro a base di [[achillea moschata]].
 
=Vecchi nomi delle vie di Milano=