Tizzoni (famiglia) e Giuseppe Bolognesi: differenze tra le pagine

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{{S|calciatori italiani}}
{{s|storia di famiglia|Vercelli}}
{{Sportivo
'''Tizzoni''' è una famiglia di [[Vercelli]] di cui si hanno notizie a partire dal [[Medioevo]], la cui ascendenza è tradizionalmente fatta risalire a [[L. Galbio Ticione]], tribuno militare ucciso alla battaglia di Ravenna nella guerra gotica.
|Nome = Giuseppe Bolognesi
|Immagine =
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ITA}}
|Altezza =
|Peso =
|Disciplina = Calcio
|Ruolo = [[Centrocampista]]
|Giovanili anni =
|Giovanili squadre =
|TermineCarriera=
|Squadre=
{{Carriera sportivo
|1929-1930|{{Bandiera|NC}} F.I.T. Livorno<ref>Liste di trasferimento su ''[[Il Littoriale]]'', 8 agosto 1930, pag.6</ref>|? (?)
|1930-1931|{{Calcio Livorno|G}}|17 (3)
|1931-1933|{{Calcio Foligno|G}}|? (?)
|1933-1934|{{Calcio Reggina|G}}|? (?)
|1934-1936|{{Calcio Civitavecchia|G}}<ref>''Le liste di trasferimento offrono una tangibile dimostrazione della crescita del movimento calcistico italiano'', ''[[Il Littoriale]]'', 8-9 agosto 1936, pp.6-7-8</ref>|? (?)
}}
}}
{{Bio
|Nome = Giuseppe
|Cognome = Bolognesi
|PostCognomeVirgola = indicato da alcune fonti anche come '''Antonio Bolognesi'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Livorno
|GiornoMeseNascita = 20 agosto
|AnnoNascita = 1908
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 11 giugno
|AnnoMorte = 1990
|Attività = calciatore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , di ruolo [[centrocampista]]
}}
 
==Carriera==
Ultimi studi la attribuiscono ai Manfredingi del ramo dei visconti di Vercelli, ma la prima notizia documentaria si ha solo nel testamento di un Tizzoni, figlio di Alberico, che l'8 aprile 1142 dispose dei suoi beni in Desana.
Giocò in [[Serie A]] con il Livorno.
 
==Note==
Nella seconda metà di quel secolo e nei seguenti parecchi Tizzoni figurano spesso fra i membri del consiglio o tra gli altri ufficiali del comune di Vercelli. Nelle lotte civili vercellesi rappresentarono sempre la parte ghibellina contro gli Avogadri guelfi, con i quali l'imperatore Enrico VII nel 1310 cercò invano di pacificarli.
<references/>
 
==Bibliografia==
Si divisero in tre rami: dei signori e conti di Crescentino; dei signori poi conti di Rive e marchesi di Crescentino; dei signori e conti di Desana.
*{{Cita libro|autore=Mario Di Luca|titolo=1915-1933: gli anni ruggenti amaranto|città=Livorno|editore=Debatte|anno=2005|cid=Di Luca 2005|ISBN=88-86705-48-4|p=140}}
 
== Collegamenti esterni ==
I primi ebbero la signoria di Crescentino da Enrico VII con Riccardo di Bucino; uno dei suoi discendenti, Giacomo, nel 1434 iniziò, per concessione di Sigismondo, la serie dei conti di Crescentino, tra i quali tristamente famoso fu Riccardo IV, ucciso a furore di popolo con la moglie e il figlio il 15 febbraio 1529.
* {{cita web|url=http://www.wikicalcioitalia.info/vcal.php?idcal=3030|titolo=Statistiche su Wikicalcioitalia.info}}
 
{{Portale|biografie|calcio}}
Il ramo di Rive risale a un Giacomo morto verso il 1313; ebbe il titolo comitale nella seconda metà del sec. XVI, un Giorgio, il cui figlio Marco Curzio, dopo l'estinzione dell'altro ramo, ebbe anche il titolo marchionale per Crescentino.
 
Del ramo di Desana ottenne questa signoria Lodovico, cancelliere del marchese di Monferrato, nel 1411. Il nipote e omonimo ebbe dall'imperatore Massimiliano il titolo di conte e di vicario imperiale nel 1510; ma durante le guerre tra imperiali e francesi perdette il feudo che ritornò più tardi ai suoi figli, indi ad altri Tizzoni discendenti da uno zio del primo Lodovico, che si estinsero con l'ultimo conte di Desana Francesco Delfino.
 
 
== Collegamenti esterni ==
{{Treccani|tizzoni}}
 
{{Treccani|tizzoni_%28Enciclopedia_Italiana%29}}
 
{{portale|Storia di famiglia}}
 
[[Categoria:Nobiltà italiana]]
[[Categoria:Famiglie piemontesi]]
[[Categoria:Storia di Vercelli]]