Josip Iličić e Atalanta Bergamasca Calcio: differenze tra le pagine

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{{Squadra di calcio
{{Sportivo
|nome squadra= JosipAtalanta IličičBergamasca Calcio
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|soprannomi=''Orobici'', ''la Dea'', ''Nerazzurri''
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|Giovanili squadre = Kranja
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{{Carriera sportivo
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|2007-2008|[[SC Bonifika Koper|Bonifika Koper]]|24 (3)
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|2008-2010|{{Calcio Interblock Lubiana|G}}|55 (12)
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|colori={{simbolo|600px Azzurro e Nero (Strisce).png}} [[Nero]] e [[azzurro]]
|simboli= [[Atalanta (mitologia)|Atalanta]]
|inno= Atalanthem
|autore= [[I piccoli musici di Casazza]]
|città=[[Bergamo]]
|nazione={{ITA}}
|confederazione=[[UEFA]]
|bandiera=Flag of Italy.svg
|federazione=[[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]
|campionato=[[Serie A]]
|annofondazione=1907
|presidente={{Bandiera|ITA}} [[Antonio Percassi]]
|allenatore={{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Gasperini]]
|stadio=[[Stadio Atleti Azzurri d'Italia|Atleti Azzurri d'Italia]]
|capienza={{formatnum:21300}}<ref>[http://www.stadiumguide.com/atletiazzurri/ Stadio Atleti Azzurri d'Italia - The Stadium Guide<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|sito=www.atalanta.it
|coppe Italia=1
|coppe Ali della Vittoria =1
|titoli nazionali= 6 [[Serie B|campionati nazionali cadetti]]<ref group=N>5 di [[Serie B]], uno di [[Prima Divisione]]</ref>
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|titoli internazionali=
|stagione attuale= Atalanta Bergamasca Calcio 2017-2018
}}
 
|Anni nazionale = ????<br>2010-
L<nowiki>'</nowiki>'''Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A.''', meglio conosciuta come '''Atalanta''', è una [[Squadra di calcio|società]] [[Calcio (sport)|calcistica]] italiana fondata a [[Bergamo]] il 17 ottobre 1907<ref name=A>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/site/societa/storia.html|titolo=Storia|editore=atalanta.it|accesso=15 agosto 2014}}</ref>, la cui sede, con annesso centro sportivo, si trova a [[Zingonia]].<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/site/societa/contatti.html|titolo=Contatti|editore=atalanta.it|accesso=8 giugno 2016}}</ref>
|nazionale = {{NazU|CA|SLO||21}}<br>{{Naz|CA|SLO}}
 
|presenzenazionale(goal) = 5 (0)<br>3 (0)
Viene soprannominata la regina delle provinciali, non capoluogo di regione,<ref>{{cita news|url=http://sport.ilmessaggero.it/calcio/serie_a/nuova-serie-a-statistiche-curiosit-amp-agrave/822410.shtml|titolo=La nuova Serie A ai raggi X: tutte le statistiche e le curiosità|pubblicazione=[[Il Messaggero]]|data=29 luglio 2014|autore=Vanni Zagnoli|accesso=15 agosto 2014}}</ref> poiché, avendo preso parte a 57 edizioni della [[Serie A]] a girone unico, è la squadra col maggior numero di presenze nella massima divisione nazionale tra quelle che non rappresentano [[Capoluogo|capoluoghi]] di [[Regioni d'Italia|regione]], oltre che, al contempo, tra quelle che non hanno mai vinto lo [[Scudetto (sport)|scudetto]]. Il club detiene il record assoluto di promozioni nel massimo [[campionato italiano di calcio]]<ref group="N">Tredici volte, la prima nel campionato di [[Prima Divisione 1927-1928]] e l'ultima nel campionato di [[Serie B 2010-2011]].</ref> ed è, al pari del {{Calcio Genoa|N}}, quello che ha vinto più volte (sei) un campionato cadetto.<ref name=A/><ref group="N" name="pd">Cinque edizioni del campionato di [[Serie B]] vinte oltre alla vittoria della [[Prima Divisione 1927-1928]], che in quel periodo rappresentava il secondo livello del [[campionato di calcio italiano]].</ref>
|aggiornato = 12 settembre 2010
 
Ha disputato la finale di [[Coppa Italia]] in tre diverse occasioni, aggiudicandosi il trofeo nell'[[Coppa Italia 1962-1963|edizione 1962-1963]]. In ambito [[Union of European Football Associations|UEFA]] il club ha partecipato a due edizioni della [[Coppa delle Coppe UEFA|Coppa delle Coppe]] e successivamente a tre edizioni della [[UEFA Europa League|Coppa UEFA/Europa League]]. Avendo raggiunto, mentre militava in [[Serie B 1987-1988|Serie B]], la semifinale di Coppa delle Coppe nella [[Coppa delle Coppe 1987-1988|stagione 1987-1988]], è la squadra che ha ottenuto il miglior risultato in una [[Competizioni UEFA per club|competizione europea]] non partecipando ad un campionato di massimo livello nella propria nazione.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/22/Millwall_una_giornata_paradiso_co_9_040522120.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091007215419/http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/22/Millwall_una_giornata_paradiso_co_9_040522120.shtml|titolo=Millwall, una giornata in paradiso|accesso=23 maggio 2010|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=22 maggio 2004|pagina=47|autore=Filippo Maria Ricci|urlmorto=sì|dataarchivio=7 ottobre 2009}}</ref><ref group="N">Un precedente analogo si ravviserebbe nel caso del {{Calcio Cardiff City|N}} nella [[Coppa delle Coppe 1967-1968]]. Tuttavia, il Cardiff City non ottenne il titolo d'accesso alle coppe europee dalla federazione di riferimento del torneo cadetto che disputava, ossia l'[[Inghilterra]], bensì dal proprio, il [[Galles]], dove all'epoca non esisteva un campionato nazionale ma unicamente una coppa.</ref> Il miglior piazzamento di sempre in Serie A è stato il quarto posto al termine della [[Atalanta Bergamasca Calcio 2016-2017|stagione 2016-2017]], grazie al quale la società ha guadagnato la qualificazione alla fase a gironi della [[UEFA Europa League 2017-2018]].
 
La [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] considera l'Atalanta al dodicesimo posto nella graduatoria della [[Tradizione sportiva in Italia#Ranking di Serie A|tradizione sportiva]] dei club ad essa affiliati.
 
==Storia==
===Agli albori del calcio===
L'Atalanta Bergamasca Calcio trae le sue origini dalla scissione dalla ''Giovane Orobia'' nata nel 1901.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 21}}.</ref> La prima società di calcio a Bergamo è il ''[[Foot-Ball Club Bergamo]]'', fondato da emigranti svizzeri nel 1903, che prende parte a campionati lombardi [[FIGC|FIF]] fino al 1910.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 25-26}}.</ref>
 
Fondata il 17 ottobre 1907 dagli studenti liceali Eugenio Urio, Giulio e Ferruccio Amati, Alessandro Forlini e Giovanni Roberti come ''Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici Atalanta'', l'Atalanta deriva il suo nome dall'[[Atalanta (mitologia)|omonima eroina]] della [[mitologia greca]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 13}}.</ref> Già dal 1907 la società crea la propria sezione calcio,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 23}}.</ref> sodalizio ufficialmente riconosciuto dalla FIGC solo nel 1914, all'atto dell'inaugurazione e collaudo del campo di gioco:<ref name=autogenerato3>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 29}}.</ref> fino a quell'anno i bergamaschi, con colori sociali bianconeri, avevano giocato solo partite amichevoli prima nella Piazza d'Armi della città e in un secondo momento nel ''Campo di Marte'', un terreno sconnesso situato tra le vie Suardi e Fratelli Cairoli nel centro cittadino.<ref name=autogenerato4>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 24}}.</ref>
 
Il primo campo omologato, situato a Bergamo in via Maglio del Lotto, di 90x45 metri<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 26}}.</ref> e provvisto di una tribuna con 1000 posti a sedere, è a ridosso della ferrovia, tanto che all'inaugurazione ufficiale nel maggio 1914 un treno proveniente da Milano in fase di ingresso in stazione rallenta ulteriormente per permettere ai viaggiatori di assistere ad alcune fasi della partita<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 28}}.</ref>. A volerne fortemente la realizzazione era stato [[Piero Carminati]], un merciaio che in quegli anni dirigeva la sezione calcio della società<ref name=autogenerato3 />. Oltre che nel calcio, per diversi anni la società bergamasca fu attiva anche in altri sport tra i quali spiccano ginnastica, atletica, scherma e nuoto: tre atleti tesserati dall'Atalanta presero anche parte ai Giochi Olimpici. Due ([[Alfonso Orlando]], già campione italiano nei 5000 metri a Roma nel 1911, e [[Guido Calvi (atleta)|Guido Calvi]]) a quelli di Stoccolma nel 1912, con Orlando quinto classificato nella gara dei 5000 metri e Calvi eliminato in batteria<ref name=autogenerato4 />, e uno ([[Costante Lussana]]) sempre sulla stessa distanza ai Giochi di Anversa nel 1920.<ref name=autogenerato4 />
[[File:Atalanta 1913-14.jpg|thumb|Una formazione dell'Atalanta nella [[Atalanta Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici 1913-1914|stagione 1913-1914]].]]
 
Per quanto riguarda invece la sezione calcistica, nella [[Atalanta Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici 1914-1915|stagione 1914-1915]], la prima a livello ufficiale, la squadra partecipa alle eliminatorie del campionato di Promozione, classificandosi seconda nel girone B e riportando un lusinghiero quarto posto nel girone finale.<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|volume 2, pp. 30-31|Corbani e Serina}}.</ref> Durante la sospensione dell'attività ufficiale dovuta allo scoppio della [[Prima guerra mondiale]],<ref name=autogenerato10>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 32}}.</ref> l'Atalanta prende comunque parte a diversi tornei amichevoli lungo tutta la durata del conflitto: il primo è la Coppa Lissone, vinta dalla {{Calcio Pro Lissone|N}} padrona di casa in finale per 2-1 proprio contro l'Atalanta, che aveva vinto il suo girone eliminatorio schierando una delle sue formazioni giovanili<ref name=autogenerato11>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 33}}.</ref> dal momento che i calciatori della prima squadra erano quasi tutti andati a combattere.<ref name=autogenerato10 /> In seguito i bianconeri partecipano alla Coppa Lombardia nel 1916 e alla Coppa Legnano (1916-1917).<ref name=autogenerato19>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 32}}.</ref> Successivamente, a causa dei problemi economici dovuti al conflitto, la società è costretta per sopravvivere a vendere il terreno su cui sorgeva il campo di via Maglio del Lotto, restando quindi senza un campo stabile su cui giocare. L'11 novembre 1918, una settimana dopo la fine della guerra, Antonio Festa (ex calciatore della [[Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma]], l'altra squadra della città) con l'appoggio di [[Carlo Fenili]] e [[Francesco Berneri]] fonda il ''Circolo Studentesco'',<ref name=autogenerato18>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 33}}.</ref> volto a ricreare entusiasmo in città intorno al calcio.
 
All'inizio del 1919 l'Atalanta riprende l'attività, ritrovandosi però al primo raduno con un parco giocatori ridotto al minimo:<ref name=autogenerato11 /> sono infatti presenti solamente undici giocatori, due dei quali sono portieri.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 33-34}}.</ref> A risolvere il problema pensa però [[Francesco Angarano]], portiere celebre per la sua agilità fra i pali,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 35}}.</ref> che si offre volontario per giocare come centromediano, l'unico ruolo che rimaneva scoperto.<ref name=autogenerato5>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 35}}.</ref>
 
Il principale problema dell'Atalanta è però relativo al reperimento di un terreno di gioco adeguato alla disputa di un campionato ufficiale in sostituzione del vecchio impianto di via Maglio del Lotto; a proporre una soluzione al consigliere Osvaldo Terzi è Betty Ambiveri, che cinque anni prima era stata madrina nella giornata dell'inaugurazione del vecchio campo.<ref name=autogenerato9>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 34}}.</ref> La donna offre infatti gratuitamente un terreno di sua proprietà su cui sorgeva un vecchio ippodromo caduto in disuso, la ''Clementina'', in zona Daste vicino al confine con il comune di [[Seriate]]; l'unico inconveniente era la vicinanza del luogo all'ex manicomio cittadino,<ref name=autogenerato19 /> problema che venne però messo da parte da Terzi, che rispose ironicamente dicendo che era il luogo adatto per dei matti come loro.<ref name=autogenerato9/>
 
La società si prepara con diverse amichevoli per affrontare nel migliore dei modi l'ammissione alla [[Prima Categoria]], massima categoria FIGC dell'epoca<ref name=autogenerato5 />. Giunge però un comunicato federale secondo cui alla [[Prima Categoria 1919-1920]] avrebbe potuto prendere parte una sola società di Bergamo;<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 36}}.</ref> ad aver diritto alla disputa della massima serie erano sia l'Atalanta sia la Bergamasca, che nel 1911 aveva assorbito il ''Foot-Ball Club Bergamo'' e nel marzo 1913 aveva iniziato l'attività ufficiale nel campionato di Promozione. Le opzioni percorribili erano essenzialmente due: una fusione o uno spareggio; a causa della forte rivalità esistente tra le due società ogni tentativo di accordo viene rapidamente scartato,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 37}}.</ref> pertanto risulta necessario ricorrere a una gara di spareggio, disputata a Brescia il 5 ottobre 1919.<ref name=autogenerato18 /> L'Atalanta si guadagna l'accesso alla Prima Categoria della [[Società Bergamasca di Educazione Fisica Atalanta 1919-1920|stagione 1919-1920]] battendo i rivali biancoazzurri 2-0.<ref name=autogenerato18 /> Nel nuovo campionato la squadra si classifica terza su 6 squadre nel girone B lombardo, dietro a Milan ed {{Calcio Enotria Goliardo|N}}, mantenendo quindi il diritto a partecipare anche al successivo campionato di Prima Categoria.
 
Nel febbraio 1920, dopo un'assemblea memorabile, la ''Società Bergamasca di Educazione Fisica Atalanta'' e la ''[[Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma]]'' si fondono assumendo la denominazione di ''Atalanta e Bergamasca di Ginnastica e Scherma'', poi semplificata nell'attuale ''Atalanta Bergamasca Calcio''.<ref name=autogenerato17>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 38}}.</ref> Tuttavia, dissidi tra alcuni componenti dei due gruppi dirigenti si rivelano insanabili, tanto da costringere [[Umberto Battaglia]], dirigente e calciatore della vecchia Bergamasca, a operare una scissione per ricostituire, a distanza di qualche mese dalla fusione, la nuova ''Unione Sportiva Bergamasca'', che pur raccogliendo l'adesione di 117 soci<ref name=autogenerato17 /> avrà breve durata in quanto sciolta nel 1923 per problemi economici e lascerà il suo parco giocatori all'ALPE, società polisportiva cittadina militante nelle serie minori.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 39}}.</ref>
 
===Le prime sfide===
Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1920-1921|prima stagione dopo la fusione]], i bergamaschi arrivano al quarto posto nel girone E della Lombardia nel campionato di [[Prima Categoria]];<ref name=autogenerato14>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 34}}.</ref> [[Atalanta Bergamasca Calcio 1921-1922|l'annata seguente]], invece, riescono ad arrivare al terzo posto nel girone vinto dalla [[Cremonese]], nell'ambito del campionato FIGC (quell'anno infatti a causa della formazione della [[Confederazione Calcistica Italiana|CCI]], scioltasi l'anno seguente, si disputarono due distinti campionati di massima serie);<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 36}}.</ref> a fine campionato, i bergamaschi affrontano per la prima volta nella loro storia una squadra straniera, pareggiando 2-2 un'amichevole giocata contro gli svizzeri dell'{{Calcio Aarau|N}}.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 45}}.</ref>
 
La [[Atalanta Bergamasca Calcio 1922-1923|stagione seguente]] i bergamaschi riescono nell'impresa di vincere il loro girone di [[Seconda Divisione]], senza tuttavia ottenere l'ammissione alla categoria superiore per via di una ristrutturazione dei campionati da parte della Federazione:<ref name=autogenerato12>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 37}}.</ref> nonostante questo, la Dea riceve una coppa del Comitato Regionale per la vittoria del suo girone, e viene ammessa alle finali nazionali, perse contro il {{Calcio Carpi|N}} a seguito di un pareggio per 0-0 in casa e di una sconfitta per 2-0 in trasferta nella partita di ritorno.<ref name=autogenerato12 />
Dopo [[Atalanta Bergamasca Calcio 1923-1924|un'ulteriore annata]] in Seconda Divisione, chiusa con un terzo posto nel suo girone,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 38}}.</ref> l'Atalanta rischia la retrocessione nel [[Seconda Divisione 1924-1925|campionato 1924-1925]], quando arriva terzultima alla pari con {{Calcio Trevigliese|N}} e {{Calcio Canottieri Lecco|N}}, salvandosi solo al termine di un doppio spareggio.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 39-40-41}}.</ref>
 
Nel 1925 assume [[Cesare Lovati]] come primo vero allenatore professionista della sua storia, lasciando quindi definitivamente le varie commissioni tecniche che si erano alternate nel corso dei primi due decenni di storia societaria;<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 47}}.</ref> nello stesso anno, ingaggia i suoi primi due stranieri: si tratta degli [[Ungheria|ungheresi]] [[Gedeon Eugen Lukács]] e [[Jeno Hauser]], rispettivamente centravanti e mezzala.<ref name=autogenerato13>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 49}}.</ref> Lukacs mette a segno 13 gol in 20 partite risultando il capocannoniere della squadra,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 42-43}}.</ref> mentre Hauser non riesce ad ambientarsi, segnando comunque 7 gol in 19 partite;<ref name=autogenerato13 /><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 42-43}}.</ref> i bergamaschi chiudono al terzo posto in classifica a tre punti dalla {{Calcio Biellese|N}} capolista, migliorando quindi sensibilmente il loro piazzamento rispetto a quello dell'anno precedente, mancando però l'accesso alla categoria superiore. A fine stagione la FIGC riduce da due a uno il numero di stranieri tesserabili, e l'Atalanta svincola Hauser, decidendo di puntare su Lukacs per il nuovo campionato di Prima Divisione<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 50}}.</ref> (corrispondente in realtà alla vecchia Seconda Divisione a causa della creazione del campionato di [[Divisione Nazionale]] come massimo livello), che ripaga la fiducia accordatagli segnando 20 gol in 18 partite<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 43, 44, 45}}.</ref> (di cui cinque nella partita vinta per 6-0 il 9 gennaio 1927 a Bergamo contro la {{Calcio Monfalconese C.N.T.|N}}: si tratta del numero più alto di gol mai segnato in una singola partita da un calciatore della squadra nerazzurra<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 336}}.</ref>), che consentono alla squadra di conquistare 26 punti in 18 gare, arrivando così seconda ad un solo punto dalla [[Aurora Pro Patria 1919|Pro Patria]] vincitrice del girone.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 44}}.</ref>
[[File:InaugurazioneStadioBergamo.jpg|thumb|left|Atalanta-Dominante Genova, 23 dicembre 1928, inaugurazione stadio "Mario Brumana"]]
 
Nel tentativo di ottenere la promozione in Divisione Nazionale, massima serie dell'epoca, nel 1928 arrivano a Bergamo il primo allenatore straniero della storia nerazzurra (l'ungherese [[Imre Payer]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 53}}.</ref>) e il primo massaggiatore (Leone Sala);<ref name=autogenerato16>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 46}}.</ref> Lukacs deve invece lasciare la squadra, dopo un totale di 33 gol segnati in 37 partite, a causa del blocco degli stranieri imposto dalla FIGC.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 53}}.</ref>
 
Il 1928 è un anno molto importante per la società e per la città, poiché viene costruito uno stadio molto più grande di quello della Clementina, intitolato all'eroe fascista Mario Brumana, il quale, dopo ampliamenti e adattamenti, verrà nel 1994 ridenominato ''[[Stadio Atleti Azzurri d'Italia]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/412199/|titolo=Ecco il nuovo stadio di Bergamo: un «diamante» da 25 mila posti|editore=ecodibergamo.it|accesso=27 agosto 2014|data=12 aprile 2011}}</ref> ed è tuttora sede delle partite casalinghe della squadra. Nonostante la partenza di Lucaks, il campionato viene giocato ad alti livelli: i bergamaschi vincono infatti il loro girone di campionato con 30 punti (su 36 disponibili) in 18 partite,<ref name=autogenerato16 /> qualificandosi quindi alle finali nazionali contro {{Calcio Bari|N}}, {{Calcio Biellese|N}} e {{Calcio Pistoiese|N}}.<ref name=autogenerato20>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 55}}.</ref> L'Atalanta perde fuori casa contro Bari (1-0), Biellese (2-1) e Pistoiese (3-2) ma vince in casa contro tutte e tre le formazioni rispettivamente per 6-0, 3-1, 3-2:<ref name=autogenerato20 /> eliminato il Bari (a causa delle sue sconfitte contro Biellese e Pistoiese), rimangono tre formazioni alla pari: si rende a questo punto necessaria una seconda tornata di spareggi, da cui la Biellese si ritira volontariamente, perdendo quindi entrambe le rimanenti partite per 2-0 a tavolino. Rimane da disputarsi quindi solo una gara, sul campo neutro di [[Faenza]] contro la Pistoiese; la partita si disputa il 17 giugno 1928, e vede i bergamaschi imporsi con un netto 3-0 grazie a due gol di Buschi e Bonardi nei primi 17' di gioco e a una rete di Buschi nella ripresa.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 47}}.</ref> Si tratta della prima vittoria di un campionato di seconda serie dell'Atalanta (ne vincerà altri 5 nel corso dei decenni), che viene anche nominata, come d'uso all'epoca, ''Campione d'Italia di Prima Divisione''.
 
Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1929-1930|stagione 1929-1930]], con l'istituzione del campionato a girone unico, l'Atalanta, fallita l'ammissione alla massima serie durante il [[Divisione Nazionale 1928-1929|campionato di qualificazione 1928-1929]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 48-49}}.</ref> viene ammessa al campionato nazionale di [[Serie B]], organizzato per la prima volta in quella stagione: dopo una sola stagione di massima serie fa quindi ritorno in seconda serie. Nonostante la netta retrocessione (nella nascente [[Serie A 1929-1930|Serie A]] erano infatti ammesse solo le prime otto classificate di ciascuno dei due gironi), l'annata è comunque ricca di eventi notevoli per la storia dell'Atalanta: in primo luogo, è in questo campionato che avviene l'inaugurazione ufficiale dello stadio Brumana, uno dei più moderni dell'epoca anche per la sua avveniristica tribuna a sbalzo.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 58}}.</ref> La partita inaugurale si gioca il 23 dicembre 1928, e vede i bergamaschi sconfiggere per 2-0 La Dominante di Genova;<ref name=autogenerato2>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 49}}.</ref> la prima partita effettivamente disputata nel nuovo impianto era però stato il vittorioso (per 4-2) incontro con la Triestina del precedente 1º novembre 1928.<ref name=autogenerato2 /><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 57}}.</ref> L'altro evento degno di nota della stagione è l'esordio in prima squadra del portiere [[Carlo Ceresoli]], che all'età di 18 anni esordisce in massima serie il 13 gennaio 1929 in {{Calcio Roma|N}}-Atalanta (3-0);<ref name=autogenerato2 /><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 56}}.</ref> successivamente, dopo altri anni trascorsi a Bergamo in Serie B, passerà all'{{Calcio Inter|N}}<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 305}}.</ref> e vincerà due Mondiali, venendo ricordato tra i "Leoni di Highbury" e come uno dei migliori portieri della sua epoca.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 68}}.</ref>
 
Seguono campionati in cui la squadra milita nel campionato cadetto, sfiorando più volte la promozione in massima serie (soprattutto nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1930-1931|stagione 1930-1931]], nella quale arriva sesta in classifica a cinque punti dal Bari promosso in Serie A perdendo però un fondamentale scontro diretto con i pugliesi a due giornate dalla fine);<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 50, 51, 52}}.</ref><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 64}}.</ref> in questi anni con la maglia nerazzurra si distinguono tra gli altri [[Vittorio Casati]], tuttora recordman di presenze (202) in Serie B con la maglia dell'Atalanta (lascia la squadra nel 1936 per fare il militare nella Guerra di Etiopia),<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 303-304}}.</ref> [[Francesco Simonetti]] (in seguito anche viceallenatore della squadra negli [[anni 1950]] e per un breve periodo allenatore della medesima)<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 377}}.</ref> e [[Luigi Tentorio]],<ref name=autogenerato8>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 382}}.</ref> che dopo discreti trascorsi da calciatore<ref name=autogenerato8 /> dall'immediato [[Seconda guerra mondiale|secondo dopoguerra]] fino a metà degli [[anni 1960]] avrebbe ricoperto varie cariche in società (tra cui anche il ruolo di presidente per un brevissimo periodo),<ref name=autogenerato1>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 392}}.</ref> entrando anche a far parte per diversi anni della Commissione Tecnica della Nazionale italiana.<ref name=autogenerato1 /> Al termine della [[Atalanta Bergamasca Calcio 1932-1933|stagione 1932-1933]], per problemi economici, la società rischia di non iscriversi al campionato: ne segue una colletta tra sportivi<ref name=autogenerato6>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 65}}.</ref><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 59}}.</ref> e la cessione di [[Carlo Ceresoli]], l'elemento più rappresentativo, all'[[Ambrosiana Inter]] per {{TA|100 000}} lire.<ref name=autogenerato6 />
 
===L'arrivo in massima serie===
Dopo diversi altri campionati di B chiusi a metà classifica,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 62, 63, 64, 65, 66, 67}}.</ref> con anche la vittoria di una Coppa Disciplina nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1935-1936|stagione 1935-1936]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 68, 69, 70}}.</ref> nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1936-1937|stagione 1936-1937]], con l'allenatore [[Ottavio Barbieri]] alla guida di una squadra composta prevalentemente da bergamaschi (sette undicesimi della formazione titolare),<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 71}}.</ref> raggiunge la prima storica promozione in [[Serie A]] in seguito al secondo posto conquistato nel [[Serie B 1936-1937|campionato di serie B]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 70}}.</ref> La partita d'esordio nella massima serie vide la [[Juventus]] ospite al Brumana, che per l'occasione si riempie al limite della capienza, con più di {{TA|15 000 spettatori}}.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 71}}.</ref> La stagione però, nonostante l'entusiasmo iniziale, si conclude con un'immediata retrocessione, per via di un penultimo posto in classifica, davanti solamente alla {{Calcio Fiorentina|N}}.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 74}}.</ref> Nell'estate seguente, la dirigenza cedette [[Giuseppe Bonomi (calciatore)|Giuseppe Bonomi]] alla {{Calcio Roma|N}} per {{TA|120 000}} lire.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 73}}.</ref> Tra i giocatori più significativi di questo periodo spicca [[Severo Cominelli]], autore nell'arco della sua carriera di 62 gol con la maglia nerazzurra,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 309}}.</ref>, che fanno di lui il secondo miglior marcatore in assoluto della storia societaria, dietro solamente a [[Cristiano Doni]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 452}}.</ref>
 
Ma il ritorno nella massima serie non si fa attendere, tant'è che dopo un buon piazzamento nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1938-1939|1938-1939]] (anno in cui gli orobici mancano l'immediato ritorno in serie A solo a causa del miglior quoziente reti del Venezia secondo classificato alla pari con loro),<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 77}}.</ref> nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1939-1940|1939-1940]] l'allora presidente [[Nardo Bertoncini]] affida all'allenatore [[Ivo Fiorentini]] una squadra che centra nuovamente la promozione in A, a seguito del primo posto conquistato nel campionato di Serie B senza subire nessuna sconfitta in casa:<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 80}}.</ref> si tratta della prima vittoria del campionato di Serie B nella storia dell'Atalanta,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 76}}.</ref> che viene raggiunta anche grazie ai 25 gol in 31 presenze di [[Giovanni Gaddoni]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 81}}.</ref> la cui ''performance'' realizzativa costituisce il numero massimo di reti mai segnate da un giocatore nerazzurro in un singolo campionato (per quanto riguarda la Serie A il record è di [[Filippo Inzaghi]], autore di 24 reti nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1996-1997|stagione 1996-1997]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 324}}.</ref> [[Serie A 1940-1941|L'anno successivo]] la squadra rifila tre gol a Juventus e Milan, sconfigge il [[Bologna Calcio|Bologna]] Campione d'Italia in carica e si classifica al 6º posto finale.<ref name=autogenerato7>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 83, 84, 85}}.</ref> L'Atalanta continua la sua esperienza in serie A, con alla guida l'allenatore ungherese [[János Nehadoma]], fino al [[Atalanta Bergamasca Calcio 1942-1943|1942-1943]], quando i campionati vengono sospesi per lo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]]. Nonostante la cessione dei migliori giocatori (Cominelli e l'argentino Pozzo nel 1941,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 78}}.</ref> Gaddoni nel 1942<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 89}}.</ref>) all'Ambrosiana Milano,<ref name=autogenerato7 /> infatti, i bergamaschi riescono a ottenere prima un tredicesimo e poi un nono posto in classifica.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 86, 87, 88, 89, 90, 91}}.</ref> In quest'ultimo campionato spiccano le vittorie sul Torino (1-0), contro il {{Calcio Milan|N}} in trasferta (1-0) e contro la {{Calcio Roma|N}} campione in carica (2-1).<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 89, 90, 91}}.</ref>
 
Nell'estate 1943, con la caduta del [[fascismo]] e la conseguente divisione dell'Italia in due parti diventa impossibile organizzare un normale campionato nazionale: al Nord viene comunque organizzato un torneo diviso per regioni, definito [[Divisione Nazionale 1943-1944|Campionato Alta Italia]]. L'Atalanta vi prende parte senza tuttavia riuscire a qualificarsi per la fase finale che avrebbe assegnato il titolo.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 92}}.</ref>
 
===Il dopoguerra e gli anni 1950===
[[File:Atalanta 1947-1948.jpg|thumb|L'Atalanta di [[Ivo Fiorentini]], quinta classificata nella [[Serie A 1947-1948]].]]
 
Al termine del [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], il presidente [[Daniele Turani]], con una cordata di personalità del tempo, si adopera per risanare un buco nel bilancio della società e, dopo un piazzamento a centroclassifica in [[Divisione Nazionale 1945-1946|Divisione Nazionale]] nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1945-1946|stagione 1945-1946]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 93, 94}}.</ref> (nella quale veste la maglia nerazzurra anche il due volte campione del mondo [[Giuseppe Meazza]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 343}}.</ref>), alla riapertura delle frontiere, porta a Bergamo gli ungheresi [[Mihály Kincses|Kincses]] e [[Sándor Olajkár|Olajkár]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 87}}.</ref>: solo il primo riesce a disputare una buona stagione (9 reti in 21 presenze),<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 96}}.</ref> mentre il secondo non incise in modo significativo sul rendimento della squadra, giocando solo 7 partite senza segnare alcun gol.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 90, 91}}.</ref>
 
In questi anni la squadra staziona stabilmente nella massima serie, acquisendo la nomea di provinciale terribile,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 95}}.</ref> in virtù dei buoni risultati che spesso otteneva contro le squadre metropolitane: degne di nota sono in particolare le quattro vittorie in otto partite dal 1945 al 1949 contro il [[Grande Torino]] dominatore del campionato in quegli anni.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 94, 95, 96}}.</ref> Nel [[Serie A 1947-1948|campionato 1947-1948]] l'Atalanta ottiene la quinta posizione, che rimarrà il miglior risultato in serie A per quasi settant'anni, fino alla stagione 2016-17. L'allenatore è ancora [[Ivo Fiorentini]], tornato in città dopo il triennio a inizio anni 1940, mentre si rivedono a Bergamo giocatori come Cominelli e Fabbri che avevano fatto bene negli anni precedenti la guerra. La stagione è ricca di soddisfazioni, come le vittorie contro il Grande Torino, poi vincitore dello Scudetto, il {{Calcio Milan|N}}, il {{Calcio Bologna|N}} e l'{{Calcio Inter|N}} (0-3 a San Siro).<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 99, 100}}.</ref>
[[File:Adriano Bassetto.jpg|thumb|left|[[Adriano Bassetto]]]]
 
L'[[Serie A 1948-1949|anno seguente]], nonostante le buone premesse legate all'organico della stagione precedente confermato quasi in blocco,<ref name=autogenerato15>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 100}}.</ref> si rivela piuttosto difficile per la squadra nerazzurra, dato che la salvezza arriva solamente all'ultima giornata<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 102}}.</ref> con la vittoria per 2-0 dello scontro diretto sul campo del {{Calcio Livorno|N}}<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 101}}.</ref>. Nel frattempo, il 6 marzo, Fiorentini dà le proprie dimissioni e viene sostituito dal direttore tecnico [[Carlo Carcano]] (con in panchina il terzino [[Alberto Citterio]]).<ref name=autogenerato15 />
 
Alla fine della stagione la guida tecnica viene affidata a [[Giovanni Varglien]], il che sancisce il definitivo passaggio al "Sistema", iniziato tra molte polemiche e ripensamenti a stagione in corso già l'anno precedente.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 97, 98}}.</ref> L'apertura al tesseramento fino a tre stranieri per squadra porta l'Atalanta all'acquisto dei danesi [[Jørgen Sørensen]] e [[Karl Aage Hansen]], che vanno ad aggiungersi a [[Bertil Nordahl]], in rosa già da una stagione.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 107, 108}}.</ref> Il club bergamasco si trova in testa alla classifica dopo due giornate, anche se un leggero calo nel finale di stagione porta a chiudere il campionato all'ottavo posto in classifica.
 
Nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1955-1956|1955]] la squadra orobica è protagonista della prima diretta televisiva per una partita di calcio sulla RAI: la partita in questione è Atalanta-{{Calcio Triestina|N}} (2-0), giocata il 15 ottobre 1955 a [[Bergamo]]. Due anni più tardi, dopo altrettante salvezze, l'Atalanta effettua un campionato vissuto nei bassifondi della classifica e quando si salva, all'ultima giornata espugnando il campo di [[Calcio Padova|Padova]], è accusata di ''combine'' e quindi retrocessa: tuttavia un anno più tardi i presunti testimoni e accusatori (tra cui [[Giovanni Azzini]], difensore del {{Calcio Padova|N}}) confessano di avere inventato tutto, e la società è completamente riabilitata. Nel frattempo la squadra, guidata dall'allenatore austriaco [[Karl Adamek]] (subentrato a metà della stagione precedente), conquista sul campo l'immediato ritorno in Serie A, grazie alla vittoria del secondo campionato di B della sua storia, davanti al {{Calcio Palermo|N}} secondo classificato.
 
===La Coppa Italia===
[[File:Atalanta Bergamasca Calcio 1961-62.jpg|thumb|L'Atalanta di [[Ferruccio Valcareggi]], sesta classificata nella [[Serie A 1961-1962]].]]
 
Gli [[anni 1960]] vedono l'acquisto di stranieri che danno importanti contributi, tra i quali spiccano [[Humberto Maschio]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 342}}.</ref> [[Flemming Nielsen]]<ref name=autogenerato14 /> e il capitano della Nazionale svedese [[Bengt Gustavsson|Gustavsson]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 329}}.</ref>, le prime apparizioni in Europa grazie alla [[Coppa Mitropa]] (con anche una semifinale nel [[Coppa Mitropa 1962|1961-1962]], persa a causa della differenza reti sfavorevole contro gli ungheresi del [[Vasas Sport Club|Vasas Budapest]]) e ad altre competizioni minori ([[Coppa dell'Amicizia]] e [[Coppa delle Alpi]], nella quale i bergamaschi giocano anche una finale, il 26 giugno 1963, perdendola però contro la Juventus per 3-2).
[[File:Atalanta BC - Coppa Italia 1962-63 - Angelo Domenghini e Piero Gardoni.jpg|thumb|left|Milano, 2 giugno 1963: il capitano atalantino [[Piero Gardoni]] solleva la [[Coppa Italia 1962-1963|Coppa Italia]] accanto ad [[Angelo Domenghini]], capocannoniere dell'edizione e protagonista della finale con la sua decisiva tripletta al Torino.]]
 
Ma l'apice viene raggiunto nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1962-1963|stagione 1962-1963]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 143}}.</ref> quando la società nerazzurra, reduce dall'ottimo sesto posto della stagione precedente,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 140}}.</ref> conquista per la prima volta nella sua storia la [[Coppa Italia 1962-1963|Coppa Italia]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 145}}.</ref> Questo trofeo, che tuttora è l'unico di una certa importanza conquistato a livello di prima squadra, arriva a Bergamo dopo una lunga cavalcata conclusasi con una vittoria per 3-1 in campo neutro allo [[Stadio Giuseppe Meazza]] contro il [[Torino Calcio|Torino]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 198, 200, 201}}.</ref> L'annata seguente vede il debutto in [[Coppa delle Coppe UEFA|Coppa delle Coppe]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 203}}.</ref> dove però l'Atalanta viene subito eliminata dai portoghesi dello {{Calcio Sporting Lisbona|N}} dopo uno spareggio in campo neutro a [[Barcellona]], terminato dopo i tempi supplementari sul punteggio di 3-1 e giocato in inferiorità numerica a causa dell'infortunio del portiere [[Pier Luigi Pizzaballa]] nelle battute iniziali del match.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 148}}.</ref><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 205}}.</ref>
 
===Da Turani ad Achille Bortolotti===
Nel 1964 muore il presidente Turani,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 209, 210}}.</ref> che viene sostituito alla guida della società nell'estate del 1964 da [[Attilio Vicentini]], coadiuvato inizialmente dall'ingegnere [[Luigi Tentorio]] (che ne aveva caldeggiato la nomina a presidente),<ref name=autogenerato1 /> il quale rinuncia però a tutti gli incarichi societari dal 1966 in poi<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 223}}.</ref> a causa della trasformazione, dovuta a una nuova norma federale, delle società di calcio in società per azioni, che lui non condivideva ritenendola troppo distante dal suo modo di operare e di intendere il calcio.<ref name=autogenerato1 /><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 224}}.</ref> La squadra continua il suo cammino nella massima serie fino al [[Atalanta Bergamasca Calcio 1968-1969|1968-1969]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 161, 162, 163}}.</ref> quando, complice la cessione al [[Bologna Calcio|Bologna]] del bomber [[Giuseppe Savoldi|Savoldi]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 375}}.</ref> retrocede in serie B dopo dieci campionati consecutivi in massima serie.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 245}}.</ref> Alla presidenza, [[Giacomo Baracchi]] subentra a Vicentini, ma dopo un solo anno il nuovo patron diventa [[Achille Bortolotti]], che già da alcuni anni possedeva alcune azioni della società bergamasca.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 246, 247}}.</ref>
 
Dopo un anno di transizione caratterizzato dal cambio di tre allenatori ([[Corrado Viciani]], [[Renato Gei]] e l'ex calciatore degli anni '50 e '60 [[Battista Rota|Titta Rota]])<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 164}}.</ref> e da una salvezza all'ultima giornata,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 254}}.</ref> la squadra ritorna in A grazie all'allenatore [[Giulio Corsini]], capace di amalgamare una squadra di giovani (su tutti [[Gaetano Scirea]], il capocannoniere stagionale [[Adelio Moro]], [[Giuseppe Doldi]] e [[Giovanni Vavassori]]).<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 167}}.</ref> Dopo una tranquilla salvezza nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1971-1972|stagione 1971-1972]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 170, 171, 172}}.</ref> nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1972-1973|stagione 1972-1973]] l'Atalanta retrocede all'ultima giornata per differenza reti, nonostante avrebbe potuto salvarsi andando a punti nelle ultime tre giornate.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 173}}.</ref><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 276}}.</ref> Questa volta la permanenza tra i cadetti dura più del solito, tant'è che per il ritorno nel massimo campionato bisognerà aspettare fino alla stagione [[Atalanta Bergamasca Calcio 1976-1977|1976-1977]], con promozione ottenuta da [[Battista Rota]] soltanto dopo gli spareggi allo [[Stadio Luigi Ferraris]] contro {{Calcio Cagliari|N}} e {{Calcio Pescara|N}}. L'anno seguente la squadra ottiene la salvezza, e nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1978-1979|1978-1979]] ritorna in B, ancora una volta a causa della differenza reti sfavorevole. L'anno seguente viene mancata la promozione e nella stagione [[Atalanta Bergamasca Calcio 1980-1981|1980-1981]] l'Atalanta retrocede in [[Serie C1]] per la prima volta nella sua storia.
 
===Il rilancio e le avventure continentali===
[[File:Atalanta 1987-1988.jpg|thumb|L'Atalanta di [[Emiliano Mondonico]] nella stagione 1987-1988, semifinalista di [[Coppa delle Coppe 1987-1988|Coppa delle Coppe]] pur militando in Serie B: è tuttora il miglior piazzamento nelle competizioni europee di un club non iscritto alla massima categoria nazionale.]]
 
Il presidente Bortolotti cede il comando al figlio [[Cesare Bortolotti|Cesare]], il quale centra l'immediato ritorno tra i cadetti dopo una marcia trionfale guidata dall'allenatore [[Ottavio Bianchi]], con appena 2 sconfitte nelle 34 gare giocate in campionato (una delle quali all'ultima giornata sul campo della {{Calcio Rhodense|N}}, a promozione già conquistata) e la netta vittoria del [[Serie C1 1981-1982#Girone A|girone A di Serie C1]]. L'anno successivo è una stagione di assestamento, utile come trampolino di lancio per la squadra che, guidata da [[Nedo Sonetti]], nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1983-1984|1983-1984]] vince il campionato di B, riportando così la città ai livelli di un lustro addietro; [[Marco Pacione]] e [[Marino Magrin]] sono i due migliori marcatori dell'intera categoria.<ref name=A/>
 
La permanenza nella categoria prosegue senza intoppi fino alla stagione [[Atalanta Bergamasca Calcio 1986-1987|1986-1987]], quando la Dea retrocede all'ultima giornata. Nonostante questo, la squadra di [[Nedo Sonetti|Sonetti]] riesce a raggiungere la finale di Coppa Italia, dove viene sconfitta dal {{Calcio Napoli|N}} campione d'Italia: si qualifica quindi di diritto per la Coppa delle Coppe per la seconda volta nella sua storia dopo il 1964.
 
La stagione [[Atalanta Bergamasca Calcio 1987-1988|1987-1988]] è quella della svolta, con il giovane allenatore [[Emiliano Mondonico]]. In Italia la Dea conquista la promozione in A, mentre in Europa raggiunge la semifinale della Coppa delle Coppe. Partita in sordina in quanto squadra di serie B, l'Atalanta elimina nell'ordine i gallesi del {{Calcio Merthyr Tydfil|N}}, i greci dell'{{Calcio OFI Creta|N}} e i portoghesi dello {{Calcio Sporting Lisbona|N}}, già incontrati nella precedente partecipazione alla Coppa delle Coppe, 24 anni prima. Gli orobici vengono eliminati in semifinale dai belgi del {{Calcio Malines|N}}, che il 20 aprile 1988 vincono per 2-1 nello stadio di Bergamo.
[[File:Glenn Strömberg - Atalanta BC.jpg|thumb|left|[[Glenn Peter Strömberg]]]]
 
L'anno successivo l'Atalanta ottiene un sesto posto finale in [[Serie A 1988-1989|Serie A]], che le vale la prima qualificazione della sua storia in [[Coppa UEFA]]. L'avventura europea però non è fortunata come la precedente, poiché l'eliminazione arriva al primo turno per mano dei sovietici dello {{Calcio Spartak Mosca|N}}, a seguito dello 0-0 casalingo nella gara di andata e della successiva sconfitta per 2-0 a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. La [[Atalanta Bergamasca Calcio 1989-1990|stagione 1989-1990]] vede di nuovo i nerazzurri tra i protagonisti del [[Serie A 1989-1990|campionato]]: essi infatti, anche grazie all'acquisto del nazionale argentino [[Claudio Paul Caniggia]], riescono a bissare, con un settimo posto, la qualificazione europea dell'anno precedente.
 
L'annata è caratterizzata dalla morte, avvenuta in un incidente stradale, del presidente [[Cesare Bortolotti]]. La presidenza torna per alcuni mesi al padre Achille Bortolotti, che traghetta la società fino all'acquisto del pacchetto azionario da parte dell'immobiliarista [[Antonio Percassi]], ex difensore del club orobico a metà degli [[anni 1970]].
 
La squadra nel frattempo ottiene buoni risultati nella [[Coppa UEFA 1990-1991]], dove elimina i croati della {{Calcio Dinamo Zagabria|N}}, i turchi del {{Calcio Fenerbahce|N}} e i tedeschi del {{Calcio Colonia|N}}, ma non può fare nulla nello scontro con l'Inter nei quarti di finale, nonostante lo 0-0 della gara di andata giocata in casa. L'Inter vincerà poi il trofeo superando in finale la Roma. Il campionato vede un avvicendamento alla guida tecnica tra [[Pierluigi Frosio]] e [[Bruno Giorgi (allenatore)|Bruno Giorgi]], che conclude la stagione in una posizione di centro classifica e ottiene la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. Nel 1992 viene indetto con cadenza annuale il [[Trofeo Bortolotti]] in memoria di Achille e Cesare Bortolotti, che vede affrontare i padroni di casa contro una compagine scelta di volta in volta. Negli anni seguenti, in cui in panchina si alternano Giorgi e [[Marcello Lippi]], la squadra si mantiene nei quartieri alti della classifica di Serie A, senza però centrare altre qualificazioni in coppa UEFA.
[[File:Atalanta 1992-93.jpg|thumb|L'Atalanta di [[Marcello Lippi]], settima classificata nella [[Serie A 1992-1993]].]]
 
Nell'annata [[Atalanta Bergamasca Calcio 1993-1994|1993-1994]] il presidente Percassi decide di puntare su un tecnico emergente, [[Francesco Guidolin]], per portare il cosiddetto "calcio-spettacolo" a Bergamo, e acquista [[Franck Sauzée]], centrocampista e capitano dell'[[Olympique Marsiglia]] campione d'Europa in carica. Le aspettative vengono però deluse e la squadra, dopo un campionato passato nei bassifondi della classifica, retrocede al penultimo posto, nonostante l'avvicendamento tra Guidolin e [[Cesare Prandelli]], tecnico della Primavera.
 
===L'era Ruggeri===
Nel 1994 Percassi decide di cedere la proprietà a [[Ivan Ruggeri]], che riaffida la squadra a [[Emiliano Mondonico]], il quale la riporta subito in Serie A dopo una prima parte di campionato alquanto sofferta, con la squadra ai limiti della zona retrocessione, ma con un girone di ritorno in cui la squadra inanella numerosi risultati positivi, tra cui una striscia di 7 vittorie consecutive, centrando la promozione all'ultima giornata dopo uno scontro diretto con la {{Calcio Salernitana|N}}.
 
Negli anni successivi, nel massimo campionato, la squadra orobica disputa due buone stagioni nelle quali si classifica a metà graduatoria, lanciando giovani giocatori come [[Christian Vieri]] e [[Filippo Inzaghi]]: quest'ultimo riesce nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1996-1997|1996-1997]], unico giocatore nerazzurro della storia, a vincere il titolo di capocannoniere nel massimo campionato, con 24 centri (impresa che non gli riuscirà più in futuro). L'annata viene però funestata dalla tragica fine dell'attaccante [[Federico Pisani]], vittima di un incidente stradale nel febbraio 1997. A lui viene intitolata la curva Nord dello stadio di Bergamo, quella riservata ai tifosi atalantini; viene inoltre ritirata la sua maglia numero 14. Nella stagione [[Atalanta Bergamasca Calcio 1995-1996|1995-1996]], inoltre, l'Atalanta gioca la terza finale di Coppa Italia della sua storia, perdendola contro la {{Calcio Fiorentina|N}}.
 
L'anno successivo, nonostante le ottime premesse e un discreto inizio di stagione, la squadra non tiene fede alle attese, ritrovandosi quasi subito ad arrancare nei bassifondi della classifica. La retrocessione tuttavia si materializza soltanto all'ultima giornata, ponendo termine al ciclo di [[Emiliano Mondonico]] sulla panchina nerazzurra. Per la [[Atalanta Bergamasca Calcio 1998-1999|stagione 1998-1999]] ci si affida a [[Bortolo Mutti]], vecchia gloria degli [[anni 1980]], per cercare un immediato ritorno nella massima serie; la promozione tuttavia non arriva, soprattutto a causa della sterilità offensiva e dei troppi pareggi nella fase finale del campionato.
 
===Il nuovo millennio===
[[File:Stefano Colantuono.jpg|thumb|left|Sotto la guida del tecnico [[Stefano Colantuono]], a Bergamo in due periodi tra gli anni 2000 e 2010, l'Atalanta ha vinto due campionati di Serie B.]]
 
Per l'annata [[Atalanta Bergamasca Calcio 1999-2000|1999-2000]] si punta su [[Giovanni Vavassori]], altra vecchia gloria, che bene aveva fatto come allenatore del settore giovanile nerazzurro; la Serie A viene centrata al primo tentativo, con l'utilizzo di numerosi giovani cresciuti nel vivaio. L'entusiasmo è talmente alto che l'anno successivo, il [[Atalanta Bergamasca Calcio 2000-2001|2000-2001]], l'Atalanta si ritrova al comando del campionato dopo il primo mese, giocando un calcio divertente e redditizio. Nel prosieguo della stagione la squadra accusa una leggera flessione, che però non le impedisce di concludere con un settimo posto e una salvezza ottenuta con sette giornate di anticipo.
 
Il presidente Ruggeri cerca allora di far fare il salto di qualità alla squadra, cedendo qualche giovane alle squadre economicamente più forti, ma acquistando giocatori di fama, tra i quali [[Gianni Comandini]] il cui acquisto, con 30 miliardi di lire, è il più caro della storia atalantina.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttoatalanta.com/?action=read&idnotizia=5943|titolo=Comandini, da mister 30 miliardi alla consolle del dj|editore=Tuttoatalanta.com|data=18 maggio 2011}}</ref> Ma i nuovi non si amalgamano e la stagione termina con un nono posto, pur con un punto in più di quella precedente. Si evita la retrocessione con i gol di [[Cristiano Doni]], convocato poi per i Mondiali di [[Campionato mondiale di calcio 2002|Corea-Giappone]] del 2002, nei quali gioca anche una partita da titolare. L'anno seguente la squadra allenata da [[Giovanni Vavassori]] retrocede al termine di una stagione culminata con l'esonero dell'allenatore (a favore di [[Giancarlo Finardi]], tecnico della formazione Primavera) e la sconfitta nello spareggio-salvezza giocato contro la {{Calcio Reggina|N}}. Si prova a risalire immediatamente con la guida tecnica di [[Andrea Mandorlini]] e l'impresa riesce nuovamente al termine di un campionato con 46 partite in cui nella prima parte la squadra si mantiene a lungo in testa ed eguaglia il record societario di 24 partite senza sconfitte, mentre nella seconda fase accusa un calo di rendimento che la porta fino al quinto posto, ultimo utile a salire direttamente nel massimo campionato.
 
Ma l'altalena tra le categorie continua, e una nuova retrocessione colpisce la squadra di [[Delio Rossi]], subentrato a stagione in corso al tecnico artefice della promozione dell'anno prima, nonostante un'incredibile rimonta nel girone di ritorno. Ci si affida quindi al giovane tecnico romano [[Stefano Colantuono]], il quale riporta nella categoria superiore la squadra dopo un solo anno di assenza, al termine di una stagione colma di record per la serie cadetta, conclusa al primo posto senza particolari affanni; la direzione della squadra gli viene confermata anche per l'annata [[Atalanta Bergamasca Calcio 2006-2007|2006-2007]], in cui l'Atalanta ottiene un ottavo posto, a ridosso della zona UEFA, ponendosi come una delle rivelazioni della massima serie. Al termine di quest'ultima stagione, però, Colantuono decide di abbandonare Bergamo per trasferirsi al {{Calcio Palermo|N}}, sicché la società decide di puntare su [[Luigi Delneri]].
 
===Di padre in figlio===
[[File:Gianpaolo Bellini 01.JPG|thumb|[[Gianpaolo Bellini]], il più presente di sempre in maglia bergamasca.]]
 
A gennaio 2008 un aneurisma colpisce il presidente Ruggeri che, a causa della persistente criticità delle proprie condizioni di salute, ad aprile dello stesso anno viene affiancato alla presidenza dalla figlia Francesca, in qualità di vicepresidente, e dal figlio Alessandro in qualità di amministratore delegato. Nel frattempo la squadra si mantiene in una posizione di centro classifica. La qualificazione europea tuttavia non arriva, lasciando a ricordo di una buona annata la doppia vittoria contro il Milan e un nono posto in classifica.
 
Il 3 settembre 2008 viene nominato presidente [[Alessandro Ruggeri]].<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/atalanta/news.do?dispatch=read&id=797|titolo=Alessandro Ruggeri nominato presidente|editore=atalanta.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080906044609/http://www.atalanta.it/atalanta/news.do?dispatch=read&id=797|dataarchivio=6 settembre 2008|urlmorto=sì}}</ref>
La stagione vede la squadra navigare costantemente nelle zone medio/alte della classifica; nonostante nemmeno questa volta arrivi l'accesso in Europa, l'annata è caratterizzata da numerose soddisfazioni quali le sconfitte rifilate all'Inter campione d'Italia (3-1), alla Roma (3-0), alla Lazio (3-0), al Napoli (3-1) e all'Udinese (3-0).
 
Per l'anno successivo il presidente Alessandro Ruggeri ingaggia [[Angelo Gregucci]] come nuovo allenatore al posto di Delneri. La sua avventura sulla panchina nerazzurra però si conclude già il 21 settembre 2009 quando, dopo quattro sconfitte in altrettante partite di campionato, viene esonerato in favore di [[Antonio Conte]], ex tecnico di {{Calcio Arezzo|N}} e {{Calcio Bari|N}}. Questi però, dopo un inizio caratterizzato da cinque risultati utili consecutivi (2 vittorie e 3 pareggi), in seguito alla sconfitta casalinga subita per mano del {{Calcio Napoli|N}} il 7 gennaio 2010, e complice una pesante discussione con la tifoseria atalantina, si dimette dopo aver conquistato 13 punti in altrettante partite ed essere stato eliminato dalla [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]] per mano del {{Calcio Lumezzane|N}}, formazione di [[Lega Pro Prima Divisione]].<ref>{{cita web|url=http://www.romagnaoggi.it/sport/lite-con-i-tifosi-antonio-conte-lascia-l_atalanta.html|titolo=Lite con i tifosi, Antonio Conte lascia l'Atalanta „Lite con i tifosi, Antonio Conte lascia l'Atalanta“|editore=romagnaoggi.it|accesso=29 agosto 2014}}</ref> La società decide allora di affidare temporaneamente la panchina all'allenatore della Primavera [[Valter Bonacina]], ingaggiando dopo una sola partita [[Bortolo Mutti]], alla sua seconda esperienza alla guida della squadra bergamasca.<ref>{{Cita news|pubblicazione=L'eco di Bergamo|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/111004_lino_mutti_allenatore_dellatalanta_manca_solo_il_comunicato_ufficiale/|titolo=Lino Mutti allenatore dell'Atalanta|data=11 gennaio 2010|accesso=23 maggio 2010}}</ref> Il rendimento migliora tra le mura amiche, dove arrivano diversi buoni risultati (22 punti totali in 19 partite) che tengono la squadra in corsa per la salvezza fino a fine stagione, ma non in trasferta: in tutto il girone di ritorno i bergamaschi riescono infatti a conquistare un solo punto lontano da Bergamo (con un pareggio per 0-0 a [[Catania]]). La retrocessione è matematica alla penultima giornata, in seguito alla sconfitta patita sul campo del Napoli per 2-0.<ref>{{Cita news|pubblicazione=Gazzetta dello Sport|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Napoli/09-05-2010/napoli-onora-europa-603918037267.shtml|titolo=Il Napoli onora l'Europa. L'Atalanta saluta la A|data=9 maggio 2010|accesso=23 maggio 2010|autore=Sergio Stanco}}</ref>
 
===Il ritorno di Percassi===
Il 14 maggio 2010 Alessandro e Francesca Ruggeri, detentori del pacchetto azionario di maggioranza della società, ne annunciano la messa in vendita:<ref>{{Cita web|url=http://www.atalanta.it/atalanta/news.do?dispatch=read&id=1754|titolo=Comunicato stampa|data=14 maggio 2010|editore=Atalanta BC|accesso=25 marzo 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100606092634/http://www.atalanta.it/atalanta/news.do?dispatch=read&id=1754|dataarchivio=6 giugno 2010}}</ref> il 4 giugno 2010 [[Antonio Percassi]] riesce ad acquisire il 70% delle azioni della società, ritornando alla guida degli orobici dopo sedici anni.<ref>{{Cita web|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/269078/|titolo=L'Atalanta è di Antonio Percassi|editore=L'Eco di Bergamo|data=4 giugno 2010|accesso=25 marzo 2011}}</ref> Come nuovo allenatore viene scelto [[Stefano Colantuono]] che, dopo la finale dei play-off di [[Serie B 2009-2010|Serie B]] della stagione precedente persa con il Torino, torna alla guida degli orobici dopo 3 anni,<ref>{{Cita news|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_b/torino/2010/06/15-72783/Ufficiale%3A+Colantuono+%C3%A8+il+nuovo+allenatore+dell%27Atalanta|titolo=Ufficiale: Colantuono è il nuovo allenatore dell'Atalanta|pubblicazione=[[Tuttosport]]|data=14 giugno 2010|accesso=30 agosto 2014}}</ref> mentre come nuovo direttore generale viene scelto Roberto Spagnolo.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=213334|editore=Tutto Mercato Web|titolo=Roberto Spagnolo nuovo dg dell'Atalanta|data=17 giugno 2010|autore=Lorenzo Casalino|accesso=25 marzo 2011}}</ref> Alla fine della stagione l'Atalanta centra l'obiettivo societario, riuscendo sia a ritornare in Serie A con tre giornate di anticipo sia a vincere il [[Serie B 2010-2011|campionato]] con 79 punti, secondo miglior risultato di sempre dei nerazzurri dopo gli 81 conquistati sempre da Colantuono nel [[Serie B 2005-2006|2005-2006]].
[[File:Atalanta 2010-2011.JPG|thumb|left|La squadra riceve la [[Coppa Ali della Vittoria]] nel 2011.]]
 
L'estate del 2011 si rivela però movimentata, in quanto già il 1º giugno 2011 [[Cristiano Doni]] viene inserito nella lista degli indagati nell'ambito dell'[[Scandalo del calcio italiano del 2011|Operazione Last Bet]].<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/01-06-2011/maxi-inchesta-scommesse-801432985152.shtml|titolo=Maxi-inchiesta sulle scommesse "Falsati i campionati di B e C"|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=1º giugno 2011|accesso=30 agosto 2014}}</ref> Inizialmente vengono inflitti sei punti di penalità alla squadra, tre anni e sei mesi di squalifica a Doni e tre anni a [[Thomas Manfredini]] (nei successivi gradi di giudizio Manfredini viene però prosciolto da ogni accusa). La Dea, pur continuando le azioni legali a difesa della società, partecipa al [[Serie A 2011-2012|campionato]], conquistando 10 punti nelle prime 4 giornate del torneo; il rendimento degli orobici si mantiene costante per tutto l'anno (26 punti nel girone di andata e altri 26 in quello di ritorno), con 43 gol subiti in 38 partite, quarta miglior difesa del campionato alla pari col {{Calcio Bologna|N}}}; il 29 aprile 2012, grazie alla vittoria casalinga per 2-0 contro la {{Calcio Fiorentina|N}}, l'Atalanta conquista matematicamente la salvezza con tre giornate d'anticipo, stabilendo il proprio record di punti fatti in Serie A (52), nonostante 3 sconfitte nelle ultime 3 giornate di campionato contro Milan, Lazio e Juventus. Il 31 maggio l'Atalanta patteggia nella seconda fase dell'inchiesta di Cremona legata al calcioscommesse vedendosi infliggere due punti di penalità da scontare nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 2012-2013|stagione 2012-2013]] oltre a {{TA|25 000}} euro di multa per la partita Padova-Atalanta, con la società punita per responsabilità oggettiva. A Cristiano Doni, ormai ex capitano della squadra bergamasca, vengono inflitti altri due anni di squalifica. Durante la stagione il club, dopo essersi trovato al sesto posto solitario in classifica a metà girone di andata in seguito al successo casalingo con l'Inter per 2-1, ha un calo di rendimento nel girone di ritorno, conquistando comunque matematicamente la salvezza con due giornate d'anticipo.
 
Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 2013-2014|stagione 2013-2014]], dopo un inizio di campionato difficile (3 punti nelle prime 5 giornate, conquistati con la vittoria per 2-0 contro il Torino alla seconda giornata e 4 sconfitte) la squadra bergamasca ottiene con 6 vittorie consecutive (record in Serie A nella storia della società) e 46 punti conquistati, la salvezza con 7 gare d'anticipo, migliorando la salvezza ottenuta da Gigi Delneri nella stagione 2008-2009 con 5 giornate d'anticipo.<ref>{{Cita news|autore=Matteo Spini|titolo=Atalanta a ritmo scudetto|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=1º aprile 2014|pagina = 15}}</ref> Successivamente con i 4 punti conquistati nelle ultime sette giornate il club chiude il campionato all'undicesimo posto in classifica con 50 punti, eguagliando quindi il suo record di punti in massima serie. Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 2014-2015|stagione 2014-2015]] la squadra bergamasca ottiene per il quarto anno di fila la salvezza, anche se a seguito di un campionato meno brillante rispetto ai precedenti che la vede chiudere la stagione al quartultimo posto in classifica. Nel corso dell'annata viene inoltre esonerato dopo 5 anni (periodo più lungo mai trascorso da un allenatore alla guida del club orobico) il tecnico [[Stefano Colantuono]], che nelle prime 25 partite di campionato aveva totalizzato 23 punti; al suo posto subentra [[Edoardo Reja]], che raccoglie 14 punti in 13 partite grazie a 2 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte. Reja viene riconfermato anche per la [[Atalanta Bergamasca Calcio 2015-2016|stagione successiva]] nella quale, nonostante una striscia di 14 partite consecutive senza vittorie (record negativo nella storia della società), la squadra ottiene per il quinto anno consecutivo la salvezza, piazzandosi al tredicesimo posto in classifica.
 
[[File:Atalanta Bergamasca Calcio 2016-17.jpg|thumb|L'Atalanta di [[Gian Piero Gasperini]], quarta classificata nella [[Serie A 2016-2017]], miglior piazzamento societario di sempre in Serie A.]]
 
A fine anno Reja non viene riconfermato, e per sostituirlo per la stagione 2016-17 viene ingaggiato [[Giampiero Gasperini]], proveniente dal {{Calcio Genoa|N}}. Dopo soli 3 punti conquistati nelle prime 5 partite, le vittorie contro {{Calcio Crotone|N}} e {{Calcio Napoli|N}} in casa e il lancio da titolari di parecchi giovani provenienti dal vivaio (su tutti [[Roberto Gagliardini]], ceduto poi a gennaio all'Inter, [[Mattia Caldara]], [[Andrea Conti (calciatore 1994)|Andrea Conti]] e [[Franck Kessié]]), segnano una svolta nella stagione dei nerazzurri, che il 13 maggio 2017 grazie a un pareggio casalingo per 1-1 contro il Milan ottengono la matematica certezza di un piazzamento nelle prime sei posizioni della classifica, sufficiente<ref group="N">Grazie al fatto che la finale di [[Coppa Italia 2016-2017|Coppa Italia]] da disputare la settimana seguente coinvolgeva Juventus e Lazio, ovvero due formazioni già qualificate mediante il campionato alle coppe europee per la stagione 2017-2018.</ref> ad avere la matematica certezza di qualificarsi alla successiva edizione dell'[[UEFA Europa League|Europa League]]; la vittoria per 1-0 del successivo turno di campionato sul campo dell'{{Calcio Empoli|N}} quartultimo in classifica garantisce invece ai bergamaschi la certezza di un piazzamento tra le prime 5 posizioni in classifica e, quindi, la qualificazione alla fase a gironi dell'Europa League, senza bisogno di passare dai turni preliminari.
 
Infine, grazie alla sconfitta della {{Calcio Lazio|N}} a [[Crotone]] del 28 maggio 2017 la squadra bergamasca chiude il campionato al quarto posto in classifica, suo miglior piazzamento di sempre in Serie A; altri primati di squadra migliorati dai nerazzurri in questa stagione di Serie A sono i punti totali (72), i punti fatti in casa (40)<ref group="N">Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1947-1948|stagione 1947-1948]] i punti conquistati in casa furono 34, ma con la vittoria che valeva 2 punti: a parità di metodo di calcolo del punteggio, i punti in casa conquistati in questa stagione sarebbero quindi maggiori di quelli della stagione 2016-2017.</ref>, i punti fatti in trasferta (32), i punti in un girone (37), le vittorie totali (21) e le vittorie in trasferta (9).
 
[[File:Mura Bergamo Coerografia Atalanta.jpg|miniatura|Le mura di Bergamo "infuocate" in occasione della festa sabato 27 maggio 2017]]
La squadra Bergamasca ritrova l'europa dopo 26 anni, entrando direttamente ai giorni di Europa League senza passare dalle fasi preliminari. Correva la stagione 1990-1991 quando giocò l'ultima coppa UEFA venendo poi eliminata ai quarti di finale. Tutto l'ambiente e il movimento vivono una fase di grande cambiamento, quasi surreale alla luce dei risultati ottenuti con una rosa formata per raggiungere la media classifica.
 
La prima gestione Gasperini si trasforma in un vero successo e nel girone di ritorno arriva anche l'assegnazione del Bando dello Stadio di Bergamo a favore della società, coronando definitivamente una stagione memorabile. La città risponde in modo fantastico alla serie di risultati molto spesso con accoglienze festanti in Aeroporto ad Orio al Serio, tra le principali piazze storiche e sulle mura medioevali ( da poco patrimonio dell'Unesco ) della città vecchia; questo in occasione dell'ultima partita vinta in casa contro il Chievo il 27 maggio con un gol di A.Gomez nel secondo tempo. Da porta Sant’Agostino fino allo spalto di San Giacomo, centinaia di tifosi hanno illuminato le Mura trasformandosi in uno spettacolo "infuocato" lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva.
 
L'Atalanta è di fatto la rivelazione della stagione 2016-2017 anche in confronti con i maggiori campionati Europei, risultato arrivato grazie a giocatori giovani e non di fama, tra i quali: Freuler, Kessiè, Caldara, Spinazzola, Conti, Petagna. Tra questi nomi gli italiani si guadagnano la considerazione e la convocazione nel giro della nazionale, sintomo che il già acclamato settore giovanile orobico ha lavorato bene negli anni precedenti.
 
=== '''Lo Stadio di Proprietà''' ===
Atalanta si era aggiudicata lo scorso 10 maggio il bando che l’Amministrazione comunale di Bergamo aveva pubblicato a inizio anno per la vendita della struttura sportiva più importante della città.
 
Nella mattina dell'8 agosto 2017 nello studio del notaio Farhat viene firmato il contratto che sancisce il passaggio di proprietà dello Stadio Atleti Azzurri d’Italia dal Comune di Bergamo ad Atalanta Bergamasca Calcio.
 
Presenti il presidente Antonio Percassi e il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Lo stadio perciò non è più «comunale». L’Atalanta ha firmato il rogito di acquisto dell’impianto che passa dalle mani del Comune di Bergamo a quelle delle società nerazzurra. per la cifra di 8,6 milioni di euro. “Lo Stadio di Bergamo è da sempre la casa dell'Atalanta e dei tifosi atalantini". – dichiara il Presidente dell’Atalanta B.C. Antonio Percassi - " È una grande soddisfazione esserne diventati finalmente anche i proprietari. Si tratta di un passo fondamentale per il presente ed il futuro del nostro Club.  Oggi Bergamo fa la storia, ogni bergamasco dev’esserne orgoglioso. Abbiamo fatto un grande investimento con l'obiettivo di rendere lo stadio più moderno ed accogliente per i nostri tifosi”.
 
L'inizio dei lavori si prospetta per il 2018 con chiusura nel 2021 senza interferire con il decorrere delle stagioni e dell'affluenza di pubblico nello stadio, dando maggiore impulso di costruzione e modifica strutturale durante l'estate a stagione ferma.
 
=== La fase a gironi dell'Europa League ===
 
==Cronistoria==
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|-
!style="text-align:center; border:2px solid black; background:dodgerblue;"| <span style="color:black">Cronistoria dell'Atalanta Bergamasca Calcio</span>
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*17 ottobre 1907 - Fondazione della '''Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici "Atalanta"'''.
*1908 - Si affilia alla [[Affiliazioni alla FGNI#Un po di storia|FGI]]<ref group="N">La [[Federazione Ginnastica d'Italia|FGNI]] in questo documento del 1912 nel suo albo d'oro delle affiliazioni (vedi [[1905]]) erroneamente la considera affiliata come "Atalanta" e non come "Giovane Orobia" mentre effettivamente non ci fu rapporto diretto fra le due società ovvero la Giovane Orobia non cambiò nome ma cessò di esistere.</ref> (Federazione Ginnastica Italiana) e alla [[FIGC#Cenni storici|FIF]] con cui disputa dei tornei a carattere locale.
*1909-1913 - Non partecipa ad alcun campionato di calcio. Disputa soltanto partite amichevoli.
*[[Atalanta Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici 1913-1914|1913-1914]] - Si riaffilia alla [[FIGC]] e inaugura il suo primo campo polisportivo il 24 maggio.
*[[Atalanta Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici 1914-1915|1914-1915]] - 4ª nel girone finale della [[Promozione 1914-1915|Promozione Lombarda]] sospesa con lo scoppio della [[Prima guerra mondiale|guerra]].
*[[Atalanta Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici 1915-1916|1915-1916]] - Partecipa a tornei indetti dal Comitato Regionale Lombardo, con la squadra riserve.
*1916-1918 - A causa della partenza di troppi giovani per il fronte rinuncia a continuare l'attività ufficiale e vende il campo di Via Maglio del Lotto.
*1918 - Ricostituita la società disputa vari tornei precampionato e prima dell'inizio della stagione 1919-20 inaugura lo stadio della "Clementina" riadattando un ex ippodromo.
*5 ottobre 1919 - Vince a [[Brescia]] le qualificazioni con la Bergamasca e viene ammessa in Prima Categoria.
*[[Società Bergamasca di Educazione Fisica Atalanta 1919-1920|1919-1920]] - 3ª nel girone eliminatorio B del Comitato Regionale Lombardo di [[Prima Categoria 1919-1920|Prima Categoria]].
*febbraio 1920 - La società si fonde con la [[Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma|Bergamasca di Ginnastica e Scherma]] diventando '''Atalanta e Bergamasca di Ginnastica e Scherma'''.
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1920-1921|1920-1921]] - 4ª nel girone eliminatorio E del Comitato Regionale Lombardo di [[Prima Categoria 1920-1921|Prima Categoria]]. Retrocessa e successivamente ripescata.
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1921-1922|1921-1922]] - 3ª nel girone eliminatorio B del Comitato Regionale Lombardo di [[Prima Categoria 1921-1922|Prima Categoria]]. Il [[Compromesso Colombo]] l'assegna d'ufficio alla nuova Seconda Divisione della [[Lega Nord (calcio)|Lega Nord]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1922-1923|1922-1923]] - 1ª nel girone C della [[Seconda Divisione 1922-1923|Seconda Divisione Nord]]. Ammessa alla fase finale: arriva 2ª nel girone semifinale B.
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1923-1924|1923-1924]] - 3ª nel girone B della [[Seconda Divisione 1923-1924|Seconda Divisione Nord]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1924-1925|1924-1925]] - 7ª nel girone B della [[Seconda Divisione 1924-1925|Seconda Divisione Nord]] dopo aver vinto gli spareggi contro [[Circolo Sportivo Trevigliese|Trevigliese]] e [[Calcio Lecco 1912|Lecco]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1925-1926|1925-1926]] - 3ª nel girone A della [[Seconda Divisione 1925-1926|Seconda Divisione Nord]]. Ammessa nella nuova [[Prima Divisione]] (ora diventata secondo livello nazionale) del [[DDS]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1926-1927|1926-1927]] - 2ª nel girone B della [[Prima Divisione 1926-1927|Prima Divisione]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1927-1928|1927-1928]] - 1ª nel girone A della [[Prima Divisione 1927-1928|Prima Divisione]]. Ammessa al girone finale: arriva 1ª. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Divisione Nazionale'''.
*1928 - Inaugura lo stadio "Brumana", ora denominato [[Stadio Atleti Azzurri d'Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1928-1929|1928-1929]] - 14ª nel girone A della [[Divisione Nazionale 1928-1929|Divisione Nazionale]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1929-1930|1929-1930]] - 8ª in [[Serie B 1929-1930|Serie B]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1930-1931|1930-1931]] - 6ª in [[Serie B 1930-1931|Serie B]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1931-1932|1931-1932]] - 4ª in [[Serie B 1931-1932|Serie B]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1932-1933|1932-1933]] - 16ª in [[Serie B 1932-1933|Serie B]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1933-1934|1933-1934]] - 5ª nel girone B della [[Serie B 1933-1934|Serie B]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1934-1935|1934-1935]] - 7ª nel girone B della [[Serie B 1934-1935|Serie B]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1935-1936|1935-1936]] - 10ª in [[Serie B 1935-1936|Serie B]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1935-1936|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1936-1937|1936-1937]] - 2ª in [[Serie B 1936-1937|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Terzo turno di [[Coppa Italia 1936-1937|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1937-1938|1937-1938]] - 15ª in [[Serie A 1937-1938|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1937-1938|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1938-1939|1938-1939]] - 3ª in [[Serie B 1938-1939|Serie B]].
:Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia 1938-1939|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1939-1940|1939-1940]] - 1ª in [[Serie B 1939-1940|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Terzo turno di [[Coppa Italia 1939-1940|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1940-1941|1940-1941]] - 6ª in [[Serie A 1940-1941|Serie A]].
:Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia 1940-1941|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1941-1942|1941-1942]] - 13ª in [[Serie A 1941-1942|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1941-1942|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1942-1943|1942-1943]] - 10ª in [[Serie A 1942-1943|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1942-1943|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1944|1943-1944]] - 8ª nel [[Divisione Nazionale 1943-1944|Campionato Lombardo di Guerra]].
*1944-1945 - Sospensione attività sportive per [[Seconda guerra mondiale|cause belliche]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1945-1946|1945-1946]] - 9ª in [[Divisione Nazionale 1945-1946|Serie A Alta Italia]].
:Quarti di finale della [[Coppa Alta Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1946-1947|1946-1947]] - 9ª in [[Serie A 1946-1947|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1947-1948|1947-1948]] - 5ª in [[Serie A 1947-1948|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1948-1949|1948-1949]] - 16ª in [[Serie A 1948-1949|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1949-1950|1949-1950]] - 8ª in [[Serie A 1949-1950|Serie A]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1950-1951|1950-1951]] - 12ª in [[Serie A 1950-1951|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1951-1952|1951-1952]] - 12ª in [[Serie A 1951-1952|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1952-1953|1952-1953]] - 9ª in [[Serie A 1952-1953|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1953-1954|1953-1954]] - 10ª in [[Serie A 1953-1954|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1954-1955|1954-1955]] - 13ª in [[Serie A 1954-1955|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1955-1956|1955-1956]] - 15ª in [[Serie A 1955-1956|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1956-1957|1956-1957]] - 15ª in [[Serie A 1956-1957|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1957-1958|1957-1958]] - 17ª in [[Serie A 1957-1958|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Non invitata alla [[Coppa Italia 1957-1958|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1958-1959|1958-1959]] - 1ª in [[Serie B 1958-1959|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1959-1960|1959-1960]] - 11ª in [[Serie A 1959-1960|Serie A]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1959-1960|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1960-1961|1960-1961]] - 9ª in [[Serie A 1960-1961|Serie A]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1960-1961|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1961-1962|1961-1962]] - 6ª in [[Serie A 1961-1962|Serie A]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1961-1962|Coppa Italia]].
:Semifinalista di [[Coppa Mitropa 1962|Coppa Mitropa]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1962-1963|1962-1963]] - 8ª in [[Serie A 1962-1963|Serie A]].
:{{simbolo|Coccarda Coppa Italia.svg|15}} '''Vince la [[Coppa Italia 1962-1963|Coppa Italia]]''' (1º titolo).
:Finalista di [[Coppa delle Alpi 1963|Coppa delle Alpi]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1963-1964|1963-1964]] - 11ª in [[Serie A 1963-1964|Serie A]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1963-1964|Coppa Italia]].
:Primo turno di [[Coppa delle Coppe 1963-1964|Coppa delle Coppe]].
:Girone eliminatorio di [[Coppa delle Alpi 1964|Coppa delle Alpi]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1964-1965|1964-1965]] - 11ª in [[Serie A 1964-1965|Serie A]].
:Terzo turno di [[Coppa Italia 1964-1965|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1965-1966|1965-1966]] - 14ª in [[Serie A 1965-1966|Serie A]].
:Terzo turno di [[Coppa Italia 1965-1966|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1966-1967|1966-1967]] - 11ª in [[Serie A 1966-1967|Serie A]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1966-1967|Coppa Italia]].
:Partecipa alla [[Coppa Piano Karl Rappan]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1967-1968|1967-1968]] - 13ª in [[Serie A 1967-1968|Serie A]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1967-1968|Coppa Italia]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Mitropa 1967-1968|Coppa Mitropa]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1968-1969|1968-1969]] - 16ª in [[Serie A 1968-1969|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1968-1969|Coppa Italia]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Mitropa 1968-1969|Coppa Mitropa]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1969-1970|1969-1970]] - 15ª in [[Serie B 1969-1970|Serie B]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1969-1970|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1970-1971|1970-1971]] - 2ª in [[Serie B 1970-1971|Serie B]] dopo aver vinto gli spareggi contro [[Bari Calcio|Bari]] e [[Unione Sportiva Catanzaro|Catanzaro]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1970-1971|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1971-1972|1971-1972]] - 10ª in [[Serie A 1971-1972|Serie A]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1971-1972|Coppa Italia]].
:Fase a gironi di [[Coppa Anglo-Italiana 1972|Coppa Anglo-Italiana]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1972-1973|1972-1973]] - 14ª in [[Serie A 1972-1973|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1972-1973|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1973-1974|1973-1974]] - 11ª in [[Serie B 1973-1974|Serie B]].
:Secondo turno di [[Serie A 1973-1974|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1974-1975|1974-1975]] - 6ª in [[Serie B 1974-1975|Serie B]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1974-1975|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1975-1976|1975-1976]] - 10ª in [[Serie B 1975-1976|Serie B]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1975-1976|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1976-1977|1976-1977]] - 2ª in [[Serie B 1976-1977|Serie B]] dopo vinto gli spareggi contro [[Cagliari Calcio|Cagliari]] e [[Pescara Calcio|Pescara]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1976-1977|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1977-1978|1977-1978]] - 9ª in [[Serie A 1977-1978|Serie A]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1977-1978|Coppa Italia]].
:Partecipa alla [[Coppa Piano Karl Rappan]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1978-1979|1978-1979]] - 15ª in [[Serie A 1978-1979|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1978-1979|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1979-1980|1979-1980]] - 9ª in [[Serie B 1979-1980|Serie B]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1979-1980|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1980-1981|1980-1981]] - 18ª in [[Serie B 1980-1981|Serie B]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie C1''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1980-1981|Coppa Italia]].
*[[Serie C1 1981-1982|1981-1982]] - 1ª nel girone A della [[Serie C1 1981-1982|Serie C1]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie B'''.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia Serie C 1981-1982|Coppa Italia Serie C]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1982-1983|1982-1983]] - 8ª in [[Serie B 1982-1983|Serie B]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1982-1983|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1983-1984|1983-1984]] - 1ª in [[Serie B 1983-1984|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1983-1984|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1984-1985|1984-1985]] - 10ª in [[Serie A 1984-1985|Serie A]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1984-1985|Coppa Italia]].
:Secondo posto in [[Coppa Mitropa 1984-1985|Coppa Mitropa]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1985-1986|1985-1986]] - 8ª in [[Serie A 1985-1986|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1985-1986|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1986-1987|1986-1987]] - 15ª in [[Serie A 1986-1987|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Finalista di [[Coppa Italia 1986-1987|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1987-1988|1987-1988]] - 4ª in [[Serie B 1987-1988|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1987-1988|Coppa Italia]].
:Semifinalista di [[Coppa delle Coppe 1987-1988|Coppa delle Coppe]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1988-1989|1988-1989]] - 6ª in [[Serie A 1988-1989|Serie A]].
:Semifinalista di [[Coppa Italia 1988-1989|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1989-1990|1989-1990]] - 7ª in [[Serie A 1989-1990|Serie A]].
:Girone di qualificazione di [[Coppa Italia 1989-1990|Coppa Italia]].
:Trentaduesimi di finale di [[Coppa UEFA 1989-1990|Coppa UEFA]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1990-1991|1990-1991]] - 10ª in [[Serie A 1990-1991|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1990-1991|Coppa Italia]].
:Quarti di finale di [[Coppa UEFA 1990-1991|Coppa UEFA]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1991-1992|1991-1992]] - 11ª in [[Serie A 1991-1992|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1991-1992|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1992-1993|1992-1993]] - 8ª in [[Serie A 1992-1993|Serie A]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1992-1993|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1993-1994|1993-1994]] - 17ª in [[Serie A 1993-1994|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Terzo turno di [[Coppa Italia 1993-1994|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1994-1995|1994-1995]] - 4ª in [[Serie B 1994-1995|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1994-1995|Coppa Italia]].
:Fase a gironi di [[Coppa Anglo-Italiana 1994-1995|Coppa Anglo-Italiana]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1995-1996|1995-1996]] - 13ª in [[Serie A 1995-1996|Serie A]].
:Finalista di [[Coppa Italia 1995-1996|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1996-1997|1996-1997]] - 10ª in [[Serie A 1996-1997|Serie A]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1996-1997|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1997-1998|1997-1998]] - 16ª in [[Serie A 1997-1998|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1997-1998|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1998-1999|1998-1999]] - 6ª in [[Serie B 1998-1999|Serie B]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1998-1999|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1999-2000|1999-2000]] - 2ª in [[Serie B 1999-2000|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1999-2000|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2000-2001|2000-2001]] - 7ª in [[Serie A 2000-2001|Serie A]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 2000-2001|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2001-2002|2001-2002]] - 9ª in [[Serie A 2001-2002|Serie A]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 2001-2002|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2002-2003|2002-2003]] - 15ª in [[Serie A 2002-2003|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B'' dopo aver perso lo spareggio contro la [[Reggina Calcio|Reggina]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 2002-2003|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2003-2004|2003-2004]] - 5ª in [[Serie B 2003-2004|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Fase a gironi di [[Coppa Italia 2003-2004|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2004-2005|2004-2005]] - 20ª in [[Serie A 2004-2005|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 2004-2005|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2005-2006|2005-2006]] - 1ª in [[Serie B 2005-2006|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2005-2006|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2006-2007|2006-2007]] - 8ª in [[Serie A 2006-2007|Serie A]].
:Terzo turno di [[Coppa Italia 2006-2007|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2007-2008|2007-2008]] - 9ª in [[Serie A 2007-2008|Serie A]].
:Terzo turno di [[Coppa Italia 2007-2008|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2008-2009|2008-2009]] - 11ª in [[Serie A 2008-2009|Serie A]].
:Quarto turno di [[Coppa Italia 2008-2009|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2009-2010|2009-2010]] - 18ª in [[Serie A 2009-2010|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Quarto turno di [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2010-2011|2010-2011]] - {{simbolo|Coppa Ali della Vittoria.png|9}} 1ª in [[Serie B 2010-2011|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Terzo turno di [[Coppa Italia 2010-2011|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2011-2012|2011-2012]] - 12ª in [[Serie A 2011-2012|Serie A]].
:Terzo turno di [[Coppa Italia 2011-2012|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2012-2013|2012-2013]] - 15ª in [[Serie A 2012-2013|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2012-2013|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2013-2014|2013-2014]] - 11ª in [[Serie A 2013-2014|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2013-2014|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2014-2015|2014-2015]] - 17ª in [[Serie A 2014-2015|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2014-2015|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2015-2016|2015-2016]] - 13ª in [[Serie A 2015-2016|Serie A]].
:Quarto turno di [[Coppa Italia 2015-2016|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2016-2017|2016-2017]] - 4ª in [[Serie A 2016-2017|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2016-2017|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2017-2018|2017-2018]] - Partecipa alla [[Serie A 2017-2018|Serie A]].
:Partecipa alla [[Coppa Italia 2017-2018|Coppa Italia]].
:Partecipa all'[[UEFA Europa League 2017-2018|Europa League]].
{{Div col end}}
|}
 
==Colori e simboli==
===Colori===
Nel 1907, anno della sua fondazione, l'Atalanta adotta una casacca bianconera a strisce verticali sottili, con pantaloncini normalmente neri; questa divisa rimane fino al 1920, anno della fusione con la [[Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma|Bergamasca]], quando i colori sociali diventano nerazzurri: viene eliminato il bianco, colore comune delle due squadre, e portato in dote alla nuova divisa sociale l'altro rispettivo colore, nero per l'Atalanta, azzurro per la Bergamasca. Nei primi anni della sua vita, l'Atalanta Bergamasca di ginnastica e scherma indosserà maglie a quarti nerazzurre: le strisce arriveranno alcuni anni più avanti.<ref>{{Cita web|url=http://rivistasportiva.com/rubriche/item/1199-ogni-maglia-una-storia-le-squadre-che-hanno-cambiato-colori|titolo=Ogni maglia una storia: le squadre che hanno cambiato colori|data=7 aprile 2012|accesso=16 agosto 2014|editore=rivistasportiva.com}}</ref>
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|title=Divisa nerazzurra classica<br />&nbsp;}}
|}
 
===Simboli ufficiali===
====Stemma====
La denominazione della società deriva dalla figura mitologica di [[Atalanta (mitologia)|Atalanta]]. Spesso la società bergamasca viene soprannominata ''la Dea'', anche se la bellissima eroina da cui si era preso spunto non era effettivamente una [[divinità]], bensì la figlia di [[Iaso (figlio di Licurgo)|Iaso]], re dell'[[Arcadia]]. Il logo ufficiale della squadra è costituito dal viso della principessa, ritratto di profilo, su sfondo nerazzurro.<ref name=A/><ref>{{cita news|url=http://www.tuttosport.com/foto/calcio/serie_a/atalanta/2014/07/23-78110_0/Atalanta,+alla+festa+della+Dea+Percassi+arriva+sul+jet+militare|titolo=Atalanta, alla festa della Dea Percassi arriva sul jet militare|data=23 luglio 2014|pubblicazione=[[Tuttosport]]|accesso=16 agosto 2014}}</ref>
 
<gallery>
Logo Atalanta BC 1980-2007.svg|Il logo tra il 1980 e il 2007
File:Logo Atalanta Bergamo.svg|Il logo attuale, in vigore dal 2007
</gallery>
 
==Strutture==
===Stadio===
{{vedi anche|Stadio Atleti Azzurri d'Italia}}
[[File:Bergamo stadio dalla Rocca.JPG|thumb|upright=1.4|Il "Comunale"]]
L'Atalanta dal 1928 gioca le sue partite interne nello [[stadio Atleti Azzurri d'Italia]], il principale impianto cittadino che fino al 2017 è stato di proprietà del comune di Bergamo.<ref name=Bergamoarchitettura>{{cita web|http://bergamoartefascista.blogspot.com/2010/02/blog-post_465.html|titolo=1928 A. XVI E. F. Inaugurazione del nuovo stadio|accesso=16 agosto 2014}}</ref> Questo stadio fu costruito nel 1928 e inizialmente intitolato a Mario Brumana, giovane [[Squadrismo|squadrista]] nato a [[Costa Valle Imagna]] nel 1901 e ucciso a [[Gallarate]] nel 1922.<ref name=Bergamoarchitettura/>
 
Prima di allora, la società bergamasca aveva giocato le proprie partite casalinghe dapprima nel campo di via Maglio del Lotto (dal 1914 al 1918) e successivamente al campo della "Clementina" (dal 1919 al 1928).<ref name=Centoanni>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 35|Corbani e Serina}}.</ref>
 
La struttura venne inaugurata per ben due volte: la prima, in forma generale, il 1º novembre 1928 in occasione della partita di campionato Atalanta-{{Calcio Triestina|N}} (4-1). La seconda avvenne in pompa magna il 23 dicembre dove l'Atalanta batté la {{Calcio Dominante|N}} di [[Genova]] per 2-0 alla presenza di numerose autorità e di un foltissimo pubblico.<ref name=B>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/atalanta/show.do?dispatch=page&area=stadio|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070502002921/http://www.atalanta.it/atalanta/show.do?dispatch=page&area=stadio|dataarchivio=2 maggio 2007|titolo=1928 - Sorge lo stadio Mario Brumana|editore=Atalanta BC|accesso=16 agosto 2014|urlmorto=sì}}</ref>
 
Lo stadio era, per gli esperti di allora, uno dei più belli d'Italia. Con la [[caduta del fascismo]], lo stadio cambiò nome: prima semplicemente in "Comunale" e successivamente nella dicitura odierna dedicata agli "Atleti Azzurri d'Italia". Durante gli anni lo stadio è stato notevolmente modificato fino ad assumere la conformazione attuale.<ref name=B/> Nel maggio del 2017 il presidente nerazzurro [[Antonio Percassi]] si aggiudica il bando di vendita per circa 8 milioni di euro, permettendo all'Atalanta di divenire una delle pochissime società di calcio italiane con uno stadio di proprietà.
 
Durante la [[Atalanta Bergamasca Calcio 2017-2018|stagione 2017-2018]], le partite casalinghe di [[UEFA Europa League 2017-2018|Europa League]] sono disputate presso il [[Mapei Stadium]] di [[Reggio Emilia]] a causa della non conformità con gli standard [[UEFA]] dello [[Stadio Atleti Azzurri d'Italia]].
 
===Centro di allenamento===
Gli allenamenti della squadra maggiore e di quelle giovanili e le partite di campionato delle squadre giovanili si svolgono a [[Zingonia]], presso il "Centro Bortolotti" che dal 2004 è anche la sede attuale della società nerazzurra. Il Centro è composto da 5 campi di calcio regolari, uno per il calcio a 7 e uno "polivalente", tutti illuminati e con quattro tribune pronte ad accogliere i visitatori.<ref name=Bortolotti/>
 
L'impianto è anche dotato di sala wellness, sala massaggi, vasche per il ghiaccio, piscina, palestre con attrezzature all'avanguardia, sala riunioni, uffici, magazzini oltre che di spogliatoi per squadra e staff tecnico.<ref name=Bortolotti>{{cita news|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/atalanta-a-cinque-stelle-ecco-il-nuovo-centro-bortolotti_1032535_11/|titolo=Atalanta «a cinque stelle» Ecco il nuovo centro Bortolotti|pubblicazione=Ecodibergamo.it|data=17 agosto 2014}}</ref>
 
==Società==
===Organigramma societario===
Organigramma aggiornato al 1º settembre 2015.<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/site/societa/organigramma.html|titolo=Organigramma|editore=Atalanta.it|accesso=17 agosto 2014}}</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:450px; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0; text-align:left;">
{{finestra|align=left|width=80%|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|font-size=120%|titolo=Staff dell'area amministrativa|contenuto=
*{{bandiera|ITA}} [[Antonio Percassi]] - Presidente
*{{bandiera|ITA}} Luca Percassi - Amministratore delegato
*{{bandiera|ITA}} Enrico Felli - Consigliere consiglio di amministrazione
*{{bandiera|ITA}} Umberto Marino - Direttore generale
*{{bandiera|ITA}} Isidoro Fratus - Consigliere consiglio di amministrazione
*{{bandiera|ITA}} Marino Lazzarini - Consigliere CdA e Supporter Liaison Officer
*{{bandiera|ITA}} Maurizio Radici - Consigliere consiglio di amministrazione
*{{bandiera|ITA}} Roberto Selini - Consigliere consiglio di amministrazione
*{{bandiera|ITA}} Mario Volpi - Consigliere consiglio di amministrazione
*{{bandiera|ITA}} Fabio Rizzitelli - Segretario generale
*{{bandiera|ITA}} [[Giovanni Sartori (calciatore)|Giovanni Sartori]] - Responsabile area tecnica
*{{bandiera|ITA}} [[Gabriele Zamagna]] - Direttore sportivo
}}
</div>
{{clear}}
 
===Sponsor===
{{Bio
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0; text-align:left;">
|Nome = Josip
{{finestra|allign=left|width=50%|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|font-size=120%|titolo= Cronologia degli sponsor tecnici|contenuto=
|Cognome = Iličič
*1914-1976 Non presente
|Sesso = M
*1976-1980 [[Umbro (azienda)|Umbro]]
|ForzaOrdinamento = Ilicic, Josip
*1980-1981 [[Le Coq Sportif]]
|LuogoNascita = Kranj
*1981-1984 [[Puma (abbigliamento)|Puma]]
|GiornoMeseNascita = 29 gennaio
*1984-1986 [[Ennedue|NR]]
|AnnoNascita = 1988
*1986-1987 [[Ennedue|N2]]
|LuogoMorte =
*1987-1989 Latas
|GiornoMeseMorte =
*1989-1991 [[Ennedue|NR]]
|AnnoMorte =
*1991-1994 [[Lotto Sport Italia|Lotto]]
|Attività = calciatore
*1994-2007 [[Asics]]
|Nazionalità = sloveno
*2007-2014 [[Erreà]]
|PostNazionalità = , [[centrocampista]] del [[US Palermo|Palermo]]
*2014-2017 [[Nike (azienda)|Nike]]
*2017- [[Joma]]
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0; text-align:left;">
{{finestra|allign=left|width=50%|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|font-size=120%|titolo= Cronologia degli sponsor ufficiali|contenuto=
*1914-1980 Non presente
*1980-1981 Manifattura Sebina
*1981-1989 Sit-In
*1989-1995 [[Tamoil]]
*1995-2000 [[Itema Holding|Somet]]
*2000-2002 Ortobell
*2002-2005 [[Itema Holding|Promatech]]
*2005-2006 Sit-In Sport - Elesite
*2006-2010 Sit-In Sport - [[Daihatsu]]
*2010-2011 [[AXA|AXA Assicurazioni]] - [[Daihatsu]]
*2011-2014 [[AXA|AXA Assicurazioni]] - Konica Minolta
*2014-2017 (febbraio) SuisseGas - Konica Minolta / STONE CITY / Modus FM + Elettrocanali
*2017 febbraio - 2017 giugno TWS Modus FM + Elettrocanali
*2017-2018 Veratour, Modus FM, Elettrocanali e Radici Group (main sponsor per l'Europa League)
}}
</div>
{{-}}
 
===Settore giovanile===
==Caratteristiche tecniche==
Il settore giovanile dell'Atalanta è formato da quattro squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali ([[Campionato Primavera|Primavera]], [[Campionato Allievi Nazionali|Allievi Nazionali]] A e B e [[Campionato Giovanissimi Nazionali|Giovanissimi Nazionali]]) e due partecipanti a livello regionale (Giovanissimi Regionali A e B).<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/site/settore-giovanile.html|titolo=Settore Giovanile|editore=atalanta.it|accesso=20 agosto 2014}}</ref>
È un esterno sinistro<ref name=carriera>[http://www.palermo24.net/?action=read&idnotizia=3961 Il retroscena - Ilicic: un mese fa costava 150 mila euro] Palermo24.net</ref> che può giocare bene nel modulo [[4-3-2-1]].<ref>[http://www.tuttopalermo.net/?action=read&idnotizia=27052 Palermo, Ilic perfetto nel 4-3-2-1] Tuttopalermo.net</ref>
 
L'Atalanta ha sempre seguito con particolare attenzione l'attività calcistica a livello giovanile. La prima persona che si impegnò ad allestire delle squadre di giovani fu [[Giuseppe Ciatto]]. Ciatto fu un vero e proprio tuttofare: ogni aspetto organizzativo veniva affrontato e risolto da lui, che si occupava anche di allenare le varie squadre. Nel 1949 l'Atalanta conquista il titolo italiano [[Campionato Ragazzi|Ragazzi]].
==Carriera==
[[File:Gaetano Scirea - Atalanta BC 1972-73.jpg|thumb|Un giovane [[Gaetano Scirea]], uno dei più famosi calciatori usciti dal vivaio atalantino, in azione in maglia orobica nella stagione 1972-1973]]
===Club===
====Inizi====
Inizia a giocare nel Kranja passando poi al [[SC Bonifika Koper|Bonifika Koper]], società che successivamente si è sciolta.<ref name=carriera />
 
Sul finire degli [[anni 1950]] l'ingegner [[Luigi Tentorio|Tentorio]] (all'epoca commissario straordinario della società) avverte la necessità di cominciare ad investire in modo più sistematico nei giovani: viene deciso di dar vita a un vero settore giovanile, con una sua struttura indipendente da quella della prima squadra.
====Interblock Ljubljana====
Successivamente passa all'[[Nogometni Klub Interblock Ljubljana|Interblock Ljubljana]], sotto la guida di [[Alberto Bigon]] nella prima stagione.
 
Affida l'incarico a [[Giuseppe Brolis]], che si mette al lavoro attorniandosi di collaboratori di fiducia, crea rapporti con società del Veneto e del Friuli, costruisce una rete di osservatori e assume allenatori giovani e motivati. I ragazzini vengono affidati a Raffaello Bonifaccio che di quei ragazzini diventa lo scopritore, il maestro sul campo, ma anche l'educatore. Arrivano a [[Bergamo]] giovani da fuori provincia che si allontanano dalle realtà nelle quali sono cresciuti ma soprattutto dalle loro famiglie: Brolis avverte la necessità di seguirli anche nella loro vita privata stipulando un accordo con la "Casa del Giovane" che diventa la seconda casa di molti ragazzi del vivaio. Con il passare degli anni viene ampliato il raggio d'azione del settore, creando vere e proprie società satelliti disposte in tutto il territorio nazionale.
Esordisce con questa squadra il [[9 agosto]] [[2008]] alla quarta giornata di campionato contro il [[Nogometni Klub Rudar Velenje|Rudar Velenje]], entrando all'81' della partita persa per 2-0 al posto di [[Martin Pregelj]].<ref>[http://www.transfermarkt.it/it/nk-rudar-velenje-nk-interblock-ljubljana/index/spielbericht_923406.html Rudar Velenje-Interblock Ljubljana 2-0] Transfermarkt.it</ref> La prima rete arriva alla 23ª giornata, nella partita vinta per 3-2 contro il [[Nogometno Društvo Drava Ptuj|Drava Ptuj]], dove segna all'87' il gol del momentaneo 3-1 dopo esser subentrato a partita in corso, facendo l'ingresso in campo al 65' prendendo il posto di [[Amer Jukan]].<ref>[http://www.transfermarkt.it/it/nk-interblock-ljubljana-labod-drava-ptuj/index/spielbericht_927683.html Interblock Ljubljana-Drava Ptuj 3-2] Transfermarkt.it</ref> Chiude la prima stagione all'Interblock Ljubljana con 27 presenze e 9 reti in [[Prva slovenska nogometna liga 2008-2009|campionato]] (da segnalare la [[Gol#Tripletta|tripletta]] alla 34ª giornata, nel pareggio per 3-3 contro il [[Nogometni Klub Nafta Lendava|Nafta Lendava]])<ref>[http://www.transfermarkt.it/it/nk-nafta-lendava-nk-interblock-ljubljana/index/spielbericht_930933.html Nafta Lendava-Interblock Ljubljana 3-3] Transfermarkt.it</ref> e 4 presenze e una rete nella Coppa di Slovenia.
 
Un passo cruciale nella storia del settore giovanile bergamasco avviene agli inizi degli anni novanta con il presidente [[Antonio Percassi|Percassi]] che attua una nuova politica degli investimenti, soprattutto a livello giovanile. Egli riesce a convincere [[Fermo Favini]] a lasciare il [[Calcio Como|Como]] affidandogli responsabilità con ampia libertà di gestione e assicurandogli tutti i mezzi che ritiene opportuno investire.
Nella stagione 2009-2010 gioca 28 in [[Prva slovenska nogometna liga 2009-2010|campionato]] segnando 3 gol (più le due partite dello spareggio salvezza-promozione, che ha visto la sua squadra uscire sconfitta, contro il Triglav Kranj), 2 partite con una rete all'attivo in Coppa di Slovenia, e il doppio confronto nel [[UEFA Europa League 2009-2010#Terzo turno preliminare|terzo turno preliminare di Europa League]] perso con un totale di 5-0 contro gli [[Ucraina|ucraini]] del [[Futbol'nyj Klub Metalurh Donec'k|Metalurh Donec'k]], che gli sono valsi l'esordio in competizioni internazionali per club.
 
Il vivaio non solo continua a incrementare la produzione di giocatori per la prima squadra, ma comincia ad ottenere affermazioni di prestigio nelle più importanti manifestazioni nazionali, diventando un esempio per molte società anche più blasonate. L'Atalanta della gestione Favini dal 1991 al 2014 ha conquistato con le varie squadre giovanili ben 17 titoli nazionali.
Dal 2008 al 2010, con tale squadra, segna 12 reti in 55 presenze di campionato (13 reti in 65 partite considerando tutte le competizioni) rendendosi autore di ottime prestazioni.
 
Molti sono i successi a livello giovanile, essendo il vivaio dell'Atalanta, gestito da Favini, uno dei più stimati d'Europa: secondo una classifica stilata dal centro studi di [[Coverciano]], la società bergamasca possiede il migliore settore giovanile d'[[Italia]] e il sesto in [[Europa]], dietro a [[Real Madrid]], {{Calcio Barcellona|N}} e tre squadre francesi. Il parametro utilizzato è quello dei giocatori di prima divisione prodotti dal vivaio. Nella stagione 2007-2008 22 giocatori provenienti dal vivaio dell'Atalanta hanno giocato nel campionato di serie A, 32 in quello di B e 3 all'estero.<ref>{{cita web|url=http://www.rovigooggi.it/articolo/2009-03-24/dal-vivaio-alla-prima-squadra-un-percorso-educativo/|titolo=Dal vivaio alla prima squadra, un percorso educativo|editore=rovigooggi.it|data=24 marzo 2009|accesso=23 maggio 2010}}</ref>
A causa della crisi econimica della società, il cui Presidente gestisce alcuni casinò in società con un imprenditore australiano, la squadra inizia a giocare male, con successivo ridimensionamento degli ingaggi ai giocatori e abbassamento dell'età media;<ref name=carriera /> l'epilogo è la retrocessione nella seconda serie.
 
Nel 2014 uno studio globale del "CIES Football Observatory" pone il settore giovanile dell'Atalanta all'ottavo posto a livello mondiale con 25 giocatori usciti dalle giovanili che giocano nei top 5 campionati europei.<ref>{{cita web|url=http://www.calcionews24.com/atalanta-fabbrica-di-talenti-e-il-miglior-settore-giovanile-d-italia-364189.html|titolo=Atalanta, fabbrica di talenti: è il miglior settore giovanile d'Italia|data=24 gennaio 2014|accesso=16 aprile 2014|editore=calcionews24.com|autore=Giovanni Maffeis}}</ref>
====Maribor====
La sua cessione al [[Nogometni Klub Maribor|Maribor]] rientra pertanto in questa strategia: [[Zlatko Zahovič]], [[direttore sportivo]] del Maribor e amico del Presidente dell'Interblock, lo acquista pertanto nell'estate del 2010 per centocinquantamila euro, facendogli firmare un contratto da 120.000 euro a stagione.<ref name=carriera />
 
Nel 2015 uno studio globale del "CIES Football Observatory" pone il settore giovanile dell'Atalanta al 17º posto a livello mondiale con 23.6 milioni di euro guadagnati dai giocatori usciti dalle giovanili che sono stati ceduti a partire dal luglio 2012;<ref>{{cita web|url=http://www.football-observatory.com/IMG/pdf/wp102_eng-2.pdf}}</ref> nel medesimo anno Mino Favini lascia dopo 25 anni la società orobica.
Esordisce con la nuova maglia il [[15 luglio]] [[2010]] nel ritorno del [[Europa League 2010-2011#Secondo turno preliminare|secondo turno preliminare di Europa League]] pareggiato per 1-1 in trasferta contro gli [[Ungheria|ungheresi]] del [[Videoton Football Club|Videoton]], entrando al 71' al posto di [[Dejan Mezga]].<ref>[http://www.transfermarkt.it/it/videoton-fc-nk-maribor/index/spielbericht_1028748.html Videoton-Maribor 1-1] Transfermarkt.it</ref>
 
Il 12 novembre 2015 uno studio globale del "CIES Football Observatory" pone il settore giovanile dell'Atalanta al diciottesimo posto tra le squadre dei 5 campionati europei più importanti come numero di calciatori lanciati nel massimo campionato (18).<ref>{{cita web|url=http://www.football-observatory.com/IMG/sites/mr/mr09/en/}}</ref>
Segna le prime reti con il Maribor nell'andata del [[Europa League 2010-2011#Terzo turno preliminare|terzo turno preliminare di Europa League]] vinta per 3-0 contro gli [[Scozia|scozzesi]] dell'[[Hibernian Football Club|Hibernian]], dove Iličič è autore di una doppietta;<ref>[http://www.transfermarkt.it/it/nk-maribor-hibernian-fc/index/spielbericht_1041205.html Maribor-Hibernian 3-0] transfermarkt.it</ref> il primo ed unico gol in campionato, invece, lo mette a segno alla quinta giornata di campionato, in Maribor-[[Nogometni Klub Celje|Celje]] (2-0), segnando la prima rete della partita al 9'.<ref>{{sl}} [http://www.nkmaribor.com/tekmovanja/postave.asp?id_tekme=4432 Maribor-Celje 2-0] Nkmaribor.com</ref>
 
==Diffusione nella cultura di massa==
Si è fatto conoscere a livello internazionale dopo la partita di andata degli [[UEFA Europa League 2010-2011#Spareggi|spareggi di Europa League]] contro gli [[italia]]ni del [[US Palermo|Palermo]] (sconfitta per 3-0), giocando un'ottima partita allo [[Stadio Renzo Barbera]].<ref>[http://www.reterete24.it/news.php?id_news=15224 Fatta per Ilicic al Palermo] Reterete24.it</ref><ref>[http://www.tuttopalermo.net/?action=read&idnotizia=26984 Palermo, per il centrocampo occhi puntati su quel "diavoletto" di Ilicic] Tuttopalermo.net</ref> Nella gara di ritorno vinta per 3-2, al suo gol parziale del 2-0 non ha esultato, conscio del fatto di trasfersi di lì a poco proprio al Palermo.<ref>[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo40517.shtml Il Palermo cade a Maribor ma passa] sportmediaset.mediaset.it</ref>
L'Atalanta, essendo uno dei principali club d'Italia, è spesso presente in varie opere della [[cultura italiana]].
 
Per quanto riguarda la cinematografia, tra i film in cui compare la compagine nerazzurra ci sono ''[[Tifosi]]'' (1999), dove [[Nino D'Angelo]] e [[Peppe Quintale]] sono allo stadio a tifare per il {{Calcio Napoli|N}} che gioca proprio contro i bergamaschi,<ref>{{cita web|url=http://www.filmtv.it/film/19235/tifosi/|titolo=Tifosi (1999)|editore=filmtv.it|accesso=30 agosto 2014}}</ref> e ''[[L'allenatore nel pallone]]'' (1984), dove la Dea affronta la "Longobarda".<ref>{{cita web|url=http://www.imdb.com/title/tt0086874/|titolo= L'allenatore nel pallone (1984)|editore=imdb.com|accesso=30 agosto 2014}}</ref> È inoltre presente una fugace citazione ne ''[[Il ciclone (film)|Il ciclone]]'' di [[Leonardo Pieraccioni]] (1996).<ref>{{cita web|url=http://www.imdb.com/title/tt0115899/?ref_=fn_al_tt_1|titolo= Il ciclone (1996)|editore=imdb.com|accesso=30 agosto 2014}}</ref> I bergamaschi vengono altresì menzionati dall'autista di pullman in [[Eccezzziunale veramente - Capitolo secondo... me]] di [[Carlo Vanzina]] durante la scena del pellegrinaggio. È inoltre citata nel film [[Fratelli d'Italia (film 1989)|Fratelli d'Italia]] di [[Neri Parenti]] (1989).
Con il Maribor ha dunque collezionato 11 presenze (5 in campionato e 6 in Europa League) con 4 reti all'attivo (una in campionato e 3 in Europa League) nei pochi giorni che è rimasto in squadra.
 
Una rivista dedicata alla squadra bergamasca è invece ''Atalanta Mese'', la quale si impronta principalmente su vignette ed enigmistica, oltre che al settore giovanile e ai tifosi nerazzurri.<ref>{{cita web|url=http://digilander.libero.it/Piter3/riviste.htm|titolo=Quali sono le riviste dei club di serie A ???|editore=digilander.libero.it|accesso=30 agosto 2014}}</ref>
====Palermo====
Il [[27 agosto]] [[2010]] il Maribor comunica di aver ceduto il giocatore al [[US Palermo|Palermo]], la squadra [[italia]]na che il giorno precedente l'aveva eliminata dall'[[UEFA Europa League 2010-2011|Europa League]];<ref>{{sl}} [http://www.nkmaribor.com/prva.asp?tip=-1&pos=&id_clanka=1599 ILIČIĆ IN BAČINOVIĆ V PALERMO, REP IZ CELJA V MARIBOR] Nkmaribor.com</ref> la società rosanero annuncia l'ingaggio nella giornata successiva<ref>[http://www.ilpalermocalcio.it/it/0910/news_scheda.jsp?id=21417 Presi Bacinoviv e Ilicic] Ilpalermocalcio.it</ref> e formalizza il trasferimento il [[31 agosto]], ultimo giorno di [[calciomercato]].<ref>[http://www.legaseriea.it/it/serie-a-tim/calcio-mercato/squadre/-/trasferimento/1778 Tutti i trasferimenti - Palermo] Legaseriea.it</ref> Con la nuova squadra firma un contratto quinquennale a trecentomila euro a stagione, ed il suo cartellino è stato pagato 2,2 milioni di euro; il suo compagno al Maribor [[Armin Bačinovič]] lo segue nella nuova esperienza.<ref>[http://www.tuttopalermo.net/?action=read&idnotizia=27284 Palermo, Ililic e Bacinovic: due osservati speciali] Ttuttopalermo.net</ref>
 
==Allenatori e presidenti==
L'esordio in maglia rosanero e nel [[Serie A|campionato italiano]] avviene alla prima partita utile, ovvero il [[12 settembre]] [[2010]] nella seconda giornata di [[Serie A 2010-2011|campionato]] che ha visto il Palermo perdere per 3-2 in casa del [[Brescia Calcio|Brescia]]; Iličič è subentrato a [[Giulio Migliaccio]] al 76',<ref>[http://www.ilpalermocalcio.it/it/1011/giocata.jsp?idpartita=4516 Brescia-Palermo 3-2] Ilpalermocalcio.it</ref> ben figurando.<ref>[http://www.tuttopalermo.net/?action=read&idnotizia=27940 Palermo, contro l'Inter uno dei due sloveni dall'inizio?] Tuttopalermo.net</ref>
{{vedi categoria|Allenatori dell'Atalanta B.C.|Presidenti dell'Atalanta B.C.}}
Il primo gol in serie A lo timbra il 19 Settembre 2010, segnando il momentaneo vantaggio nella sfida contro l'Inter poi terminata con il punteggio di 1-2 a favore dei nerazzurri.
{{finestra|allign=left|width=50%|border=1px |col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|titolo=Allenatori |contenuto=
{{Div col|3}}
*1913-1924 Commissioni tecniche
*1924-1927 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Cesare Lovati]]
*1927-1928 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Imre Payer]]
*1928-1929 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Imre Payer]] <small>(1ª-19ª)</small>
*:{{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Enrico Tirabassi]] <small>(20ª-30ª)</small>
*1929-1930 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Aldo Cevenini]]
*1930-1932 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[József Violak]]
*1932-1933 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[József Violak]] <small>(1ª-17ª)</small>
*:{{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Imre Payer]] <small>(18ª-34ª)</small>
*1933-1935 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Angelo Mattea]]
*1935-1936 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Imre Payer]]
*1936-1938 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Ottavio Barbieri]]
*1938-1939 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Geza Kertesz]]
*1939-1941 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Ivo Fiorentini]]
*1941-1945 {{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[János Nehadoma]]
*1945-1946 {{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[János Nehadoma]] <small>(1ª-6ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Meazza]] <small>(7ª-13ª)</small>
*:{{Bandiera|ARG}} {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luis Monti]] <small>(14ª-26ª)</small>
*1946-1947 {{Bandiera|ARG}} {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luis Monti]] <small>(1ª-9ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Ivo Fiorentini]] <small>(10ª-38ª)</small>
*1947-1948 {{Bandiera|ITA}} [[Ivo Fiorentini]]
*1948-1949 {{Bandiera|ITA}} [[Ivo Fiorentini]] <small>(1ª-27ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Alberto Citterio]] <small>(28ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Carcano]] <small>(29ª-38ª)</small>
*1949-1950 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Varglien]]
*1950-1951 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Varglien]] <small>(1ª-17ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Luigi Tentorio]] e {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Simonetti]] <small>(18ª)</small>
*:{{Bandiera|ENG}} [[Denis Charles Neville]] <small>(19ª-38ª)</small>
*1951-1952 {{Bandiera|ENG}} [[Denis Charles Neville]] <small>(1ª-6ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Ceresoli]] <small>(7ª-38ª)</small>
*1952-1953 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Ferrero]]
*1953-1954 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Ferrero]] <small>(1ª-18ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Francesco Simonetti]] e {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Tentorio]] (D.T.) <small>(19ª-34ª)</small>
*1954-1956 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Bonizzoni]]
*1956-1957 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Bonizzoni]] <small>(1ª-28ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Rigotti]] <small>(29ª-34ª)</small>
*1957-1958 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Rigotti]] <small>(1ª-9ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Bonomi (calciatore)|Giuseppe Bonomi]] <small>(10ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Rigotti]] <small>(11ª-12ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Bonomi (calciatore)|Giuseppe Bonomi]] <small>(13ª)</small>
*:{{Bandiera|AUT}} [[Karl Adamek]] e {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Tentorio]] (D.T.) <small>(14ª-34ª)</small>
*1958-1959 {{Bandiera|AUT}} [[Karl Adamek]]
*1959-1962 {{Bandiera|ITA}} [[Ferruccio Valcareggi]]
*1962-1963 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Tabanelli]]
*1963-1964 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Alberto Quario]] <small>(1ª-19ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Ceresoli]] <small>(20ª-34ª)</small>
*1964-1965 {{Bandiera|ITA}} [[Ferruccio Valcareggi]]
*1965-1966 {{Bandiera|URY}} {{Bandiera|ITA}} [[Héctor Puricelli]] <small>(1ª-5ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Stefano Angeleri]] <small>(6ª-34ª)</small>
*1966-1967 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Angeleri]]
*1967-1968 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Tabanelli]] <small>(1ª-27ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Stefano Angeleri]] <small>(28ª-30ª)</small>
*1968-1969 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Angeleri]] <small>(1ª-20ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Silvano Moro]] <small>(21ª-27ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Ceresoli]] <small>(28ª-30ª)</small>
*1969-1970 {{Bandiera|ITA}} [[Corrado Viciani]] <small>(1ª-13ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Renato Gei]] <small>(14ª-30ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Battista Rota]] <small>(31ª-38ª)</small>
*1970-1973 {{Bandiera|ITA}} [[Giulio Corsini]]
*1973-1974 {{Bandiera|ITA}} [[Giulio Corsini]] <small>(1ª-6ª)</small>
*:{{Bandiera|PRY}} [[Heriberto Herrera]] <small>(7ª-38ª)</small>
*1974-1975 {{Bandiera|PRY}} [[Heriberto Herrera]] <small>(1ª-9ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Angelo Piccioli]] <small>(10ª-38ª)</small>
*1975-1976 {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Cadè]] <small>(1ª-35ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Gianfranco Leoncini]] <small>(36ª-38ª)</small>
*1976-1980 {{Bandiera|ITA}} [[Battista Rota]]
*1980-1981 {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Bolchi]] <small>(1ª-18ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Giulio Corsini]] <small>(19ª-38ª)</small>
*1981-1983 {{Bandiera|ITA}} [[Ottavio Bianchi]]
*1983-1987 {{Bandiera|ITA}} [[Nedo Sonetti]]
*1987-1990 {{Bandiera|ITA}} [[Emiliano Mondonico]]
*1990-1991 {{Bandiera|ITA}} [[Pierluigi Frosio]] <small>(1ª-18ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Bruno Giorgi (allenatore)|Bruno Giorgi]] <small>(19ª-34ª)</small>
*1991-1992 {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Giorgi (allenatore)|Bruno Giorgi]]
*1992-1993 {{Bandiera|ITA}} [[Marcello Lippi]]
*1993-1994 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Guidolin]] <small>(1ª-10ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Andrea Valdinoci]] e {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Prandelli]] <small>(11ª-34ª)</small>
*1994-1998 {{Bandiera|ITA}} [[Emiliano Mondonico]]
*1998-1999 {{Bandiera|ITA}} [[Bortolo Mutti]]
*1999-2002 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Vavassori]]
*2002-2003 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Vavassori]] <small>(1ª-29ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Finardi]] <small>(30ª-34ª e spareggio)</small>
*2003-2004 {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Mandorlini]]
*2004-2005 {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Mandorlini]] <small>(1ª-14ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Delio Rossi]] <small>(15ª-38ª)</small>
*2005-2007 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Colantuono]]
*2007-2009 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Delneri]]
*2009-2010 {{Bandiera|ITA}} [[Angelo Gregucci]] <small>(1ª-4ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Antonio Conte]] <small>(5ª-18ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Valter Bonacina]] <small>(19ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Bortolo Mutti]] <small>(20ª-38ª)</small>
*2010-2014 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Colantuono]]
*2014-2015 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Colantuono]] <small>(1ª-25ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Edoardo Reja]] <small>(26ª-38ª)</small>
*2015-2016 {{Bandiera|ITA}} [[Edoardo Reja]]
*2016- {{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Gasperini]]
{{Div col end}}
}}
 
{{clear}}
===Nazionale===
Dopo aver collezionato 5 presenze con la [[Nazionale di calcio della Slovenia Under-21|Nazionale Under-21 slovena]], ha esordito in [[Nazionale di calcio della Slovenia|Nazionale maggiore]] l'[[11 agosto]] [[2010]] nell'amichevole vinta per 2-0 contro l'{{NazNB|CA|AUS}}, entrando al 68' al posto di [[Valter Birsa]].<ref>[http://www.transfermarkt.it/it/slovenia-australia/index/spielbericht_1032444.html Slovenia-Australia 2-0] Transfermarkt.it</ref>
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:97%; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
Gioca entrambe le partite di [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2012 - Gruppo C|qualificazione all'Europeo 2012]] disputate dalla {{NazNB|CA|SLO}} il [[3 settembre|3]] e [[7 settembre]] contro {{NazNB|CA|NIR}} in casa e {{NazNB|CA|SRB}} in trasferta. Nella prima partita (persa per 1-0) subentra ad [[Andraž Kirm]] al 74',<ref>[http://it.uefa.com/uefaeuro2012/matches/season=2012/round=15171/match=2002183/postmatch/index.html L'Irlanda del Nord fa festa con Evans] it.uefa.com</ref> mentre nella seconda (pareggiata per 1-1) subentra a [[Valter Birsa]] al 78'.<ref>[http://it.uefa.com/uefaeuro2012/matches/season=2012/round=15171/match=2002173/postmatch/index.html Pari fra Serbia e Slovenia] it.uefa.com</ref>
{{finestra|align=left|width=100%|logo=|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|font-size=120%|titolo=Presidenti|contenuto=
{{Div col|3}}
*1913-1916 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Piero Carminati]]
*1919-1920 {{Bandiera|ITA 1861-1946|Italia}} [[Francesco Leidi]]
*1920-1926 {{Bandiera|CHE}} [[Enrico Luchsinger]]
*1926-1927 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Antonio Gambirasi]]
*1927-1930 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Pietro Capoferri]]
*1930-1932 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Antonio Pesenti (senatore)|Antonio Pesenti]]
*1932-1935 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Emilio Santi]]
*1935-1938 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Lamberto Sala]]
*1938-1944 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Nardo Bertoncini]]
*1944-1945 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Guerino Oprandi]]
*1945-1964 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Daniele Turani]]
*1964-1969 {{Bandiera|ITA}} [[Attilio Vicentini]]
*1969-1970 {{Bandiera|ITA}} [[Giacomo Baracchi|Mino Baracchi]]
*1970-1974 {{Bandiera|ITA}} [[Achille Bortolotti]]
*1974-1975 {{Bandiera|ITA}} [[Enzo Sensi]]
*1975-1980 {{Bandiera|ITA}} [[Achille Bortolotti]]
*1980-1990 {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Bortolotti]]
*1990 {{Bandiera|ITA}} [[Achille Bortolotti]]
*1990-1994 {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Percassi]]
*1994-2005 {{Bandiera|ITA}} [[Ivan Ruggeri]]
*2005 {{Bandiera|ITA}} [[Giacomo Randazzo]]
*2005-2008 {{Bandiera|ITA}} [[Ivan Ruggeri]]
*2008-2010 {{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Ruggeri]]
*2010-oggi {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Percassi]]
{{Div col end}}
}}
</div>
{{clear}}
 
==StatisticheCalciatori==
{{Vedi categoria|Calciatori dell'Atalanta B.C.}}
===Presenze e reti nei club===
''Statistiche aggiornate al 12 settembre 2010''
 
===Maglie ritirate===
{| {{prettytable|text-align=center|font-size=90%|width=99%}}
*12 come riconoscimento verso la Curva Pisani, considerata il 12º uomo in campo<ref>{{cita news|url=http://www.ilgiornalelocale.it/archives/3810|titolo=Non indossate quella maglia: gli storici "numeri" ritirati nel calcio|pubblicazione=ilgiornalelocale.it|autore=Raffaele Guida|data=1º luglio 2013|accesso=17 agosto 2014}}</ref>
|-
*14 in memoria di [[Federico Pisani]], dopo il suo prematuro decesso<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/16/addio_Bergamo_Federico_Alessandra_co_5_9702161308.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150212063838/http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/16/addio_Bergamo_Federico_Alessandra_co_5_9702161308.shtml|titolo=L'addio di Bergamo a Federico e Alessandra|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=12 marzo 2012|accesso=17 agosto 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=12 febbraio 2015}}</ref>
!rowspan="2"|Stagione
*80 in occasione degli ottanta anni del giornalista e radiocronista [[Elio Corbani]]<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/live/-/articles/detail/article/123594|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120317213517/http://www.atalanta.it/live/-/articles/detail/article/123594|dataarchivio=17 marzo 2012|titolo=In onore di Elio Corbani l'Atalanta ritira la maglia 80|editore=atalanta.it|data=12 marzo 2012|accesso=17 agosto 2014|urlmorto=sì}}</ref>
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppe nazionali
!colspan="3"|Coppe continentali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
 
===Contributo alle Nazionali===
|-
Tra i giocatori forniti dall'Atalanta alla [[Nazionale di calcio dell'Italia]] figurano l'ex capitano [[Cristiano Doni]] con 7 presenze e un gol segnato durante il biennio 2001-2002, [[Luciano Zauri]] con 5 presenze, [[Adriano Bassetto]] e [[Federico Peluso]] (autore anche di una rete) con 3, [[Giuseppe Casari]], [[Giacomo Mari]], [[Battista Rota]], [[Humberto Maschio]] e [[Sergio Porrini]] con 2.<ref name=Naz>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 444|Corbani e Serina}}.</ref> Il calciatore atalantino che ha segnato più gol in azzurro è [[Angelo Longoni (calciatore 1933)|Angelo Longoni]] con 2 marcature, seguono i già citati Doni e Peluso.<ref name=Naz/>
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
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!Reti
!Comp
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!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Pres
!Reti
 
Per quanto riguarda la [[Nazionale di calcio dell'Italia Under-21|Nazionale Under-21]], il calciatore con il maggior numero di presenze è [[Gianpaolo Bellini]] (15), seguito da [[Andrea Conti (calciatore 1994)|Andrea Conti]] (14), [[Davide Zappacosta]] (13), [[Andrea Consigli]] (12), [[Roberto Donadoni]], [[Daniele Baselli]] (11), [[Manolo Gabbiadini]], [[Andrea Lazzari]], [[Marino Defendi]] e [[Luca Cigarini]] (10).<ref name=Nazu>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|pp. 444-445|Corbani e Serina}}.</ref> Il miglior marcatore atalantino dell'Under-21 è il già citato Gabbiadini con 8 reti, al secondo posto a pari merito troviamo [[Sergio Magistrelli]] e [[Luigi Brugola]] con 3 reti ciascuno, al terzo [[Christian Vieri]], [[Alex Pinardi]] [[Andrea Lazzari]], [[Gaetano Monachello]] e [[Giuseppe De Luca (calciatore)|Giuseppe De Luca]] con 2.<ref name=Nazu/>
|-
|| 2007-2008 || {{Bandiera|Slovenia}} [[Bonifika Koper]] || [[Druga slovenska nogometna liga 2007-2008|2. SNL]] || 24 || 3 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 24 || 3
 
===Vincitori di titoli===
|-
====Campioni d'Europa Under 21====
|| 2008-2009 || rowspan=2|{{Bandiera|Slovenia}} [[Nogometni Klub Interblock Ljubljana|Interblock Ljubljana]] || [[Prva slovenska nogometna liga 2008-2009|1. SNL]] || 27 || 9 || CS || 4 || 1 || - || - || - || - || - || - || 31 || 10
{{Colonne}}
*{{Bandiera|ITA}} [[Pierluigi Orlandini]]: [[Campionato europeo di calcio Under-21 1994|1994]]
*{{Bandiera|ITA}} [[Emanuele Tresoldi]]: [[Campionato europeo di calcio Under-21 1994|1994]]
*{{Bandiera|ITA}} [[Domenico Morfeo]]: [[Campionato europeo di calcio Under-21 1996|1996]]
*{{Bandiera|ITA}} [[Marco Zanchi]]: [[Campionato europeo di calcio Under-21 2000|2000]]
*{{Bandiera|ITA}} [[Nicola Ventola]]: [[Campionato europeo di calcio Under-21 2000|2000]]
{{Colonne fine}}
====Campioni del Sud America====
*{{Bandiera|ARG}} [[Claudio Caniggia]]: [[Copa América 1991]]
*{{Bandiera|ARG}} [[Leonardo Rodríguez]]: [[Copa América 1993]]
*{{Bandiera|CHL}} [[Mauricio Pinilla]]: [[Copa América 2015]], [[Copa América Centenario]]
 
====Vincitori della Confederations Cup====
|-
*{{Bandiera|ARG}} [[Claudio Caniggia]]: [[Coppa re Fahd 1992|1992]]
|| 2009-2010 || [[Prva slovenska nogometna liga 2009-2010|1. SNL]] || 28+2 || 3+0 || CS || 2 || 1 || [[UEFA Europa League 2009-2010|UEL]] || 2<ref>Terzo turno preliminare.</ref> || 0 || - || - || - || 34 || 4
 
====Campioni d'Europa Under-19====
|-
*{{Bandiera|ITA}} [[Simone Padoin]]: [[Campionato europeo di calcio Under-19 2003|2003]]
!colspan="3"|Totale Interblock Ljubljana|| 55 || 12 || || 6 || 2 || || 2 || 0 || || || || 63 || 14
*{{Bandiera|ITA}} [[Giampaolo Pazzini]]: [[Campionato europeo di calcio Under-19 2003|2003]]
 
==Palmarès==
{{Colonne}}
===Competizioni nazionali===
*'''{{Calciopalm|Coppa Italia|1}}'''
:[[Coppa Italia 1962-1963|1962-1963]]
 
*'''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie B||var=coppa}} 5'''
:[[Serie B 1939-1940|1939-1940]], [[Serie B 1958-1959|1958-1959]], [[Serie B 1983-1984|1983-1984]], [[Serie B 2005-2006|2005-2006]], [[Serie B 2010-2011|2010-2011]]
 
*'''{{Calciopalm|Prima Divisione|1}}'''
:[[Prima Divisione 1927-1928|1927-1928]]
 
*'''{{Calciopalm|Serie C1|1}}'''
:[[Serie C1 1981-1982|1981-1982]] <small>(girone A)</small>
 
===Altri piazzamenti===
*{{Calciopalm|Coppa delle Coppe|}}
:Semifinalista: [[Coppa delle Coppe 1987-1988|1987-1988]]
 
*{{Calciopalm|Coppa Italia|}}
:Finalista: [[Coppa Italia 1986-1987|1986-1987]], [[Coppa Italia 1995-1996|1995-1996]]
:Semifinalista: [[Coppa Italia 1988-1989|1988-1989]]
 
*{{Calciopalm|Campionato italiano Serie B|}}
:Secondo posto: [[Serie B 1936-1937|1936-1937]], [[Serie B 1970-1971|1970-1971]], [[Serie B 1976-1977|1976-1977]], [[Serie B 1999-2000|1999-2000]]
:Terzo posto: [[Serie B 1938-1939|1938-1939]]
 
*{{Calciopalm|Prima Divisione|}}
:Secondo posto: [[Prima Divisione 1926-1927|1926-1927]] <small>(girone B)</small>
 
*{{Calciopalm|Coppa Mitropa|}}
:Secondo posto: [[Coppa Mitropa 1984-1985|1984-1985]]
:Semifinalista: [[Coppa Mitropa 1962|1962]]
 
*{{Calciopalm|Coppa delle Alpi|}}
:Finalista: [[Coppa delle Alpi 1963|1963]]
 
===Onorificenze===
*[[File:MeritoSportivo1.png|100px]] '''[[Stella al merito sportivo|Stella d'oro al Merito Sportivo]]''': 1975<ref>{{cita web|url=http://www.coni.it/it/attivita-istituzionali/onorificenze/onorificenze/onoreficenze-societ%C3%A0/societa.html?anno=1975&nominativo=&tipo=13&linkpersone=%2Fit%2Fattivita-istituzionali%2Fonorificenze%2Fonorificenze%2Fonoreficenze-persone%2Fatleti.html&linksocieta=%2Fit%2Fattivita-istituzionali%2Fonorificenze%2Fonorificenze%2Fonoreficenze-societ%C3%A0%2Fsocieta.html&invia=|titolo=Onoreficenze società|editore=coni.it|accesso=21 novembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161031154607/http://www.coni.it/it/attivita-istituzionali/onorificenze/onorificenze/onoreficenze-societ%C3%A0/societa.html?anno=1975&nominativo=&tipo=13&linkpersone=%2Fit%2Fattivita-istituzionali%2Fonorificenze%2Fonorificenze%2Fonoreficenze-persone%2Fatleti.html&linksocieta=%2Fit%2Fattivita-istituzionali%2Fonorificenze%2Fonorificenze%2Fonoreficenze-societ%C3%A0%2Fsocieta.html&invia=|dataarchivio=31 ottobre 2016}}</ref>
 
{{Colonne spezza}}
 
===Competizioni giovanili===
*'''{{Calciopalm|Campionato Primavera|2}}'''
:[[Campionato Primavera 1992-1993|1992-1993]], [[Campionato Primavera 1997-1998|1997-1998]]
 
*'''{{Calciopalm|Campionato Ragazzi|1}}'''
:1948-1949
 
*'''{{Calciopalm|Coppa Italia Primavera|3}}'''
:[[Coppa Italia Primavera 1999-2000|1999-2000]], [[Coppa Italia Primavera 2000-2001|2000-2001]], [[Coppa Italia Primavera 2002-2003|2002-2003]]
 
*'''{{Calciopalm|Campionato Berretti|3}}'''
:2005-2006, 2009-2010, 2012-2013
 
*'''{{Calciopalm|Campionato Allievi Nazionali|4}}'''
:1991-1992, 2001-2002, 2004-2005, 2015-2016
 
*'''[[Campionato Nazionale Under-17#Supercoppa Under-17|Supercoppa Under-17]]: 1'''
:2015-2016
 
*'''{{Calciopalm|Campionato Giovanissimi Nazionali|6}}'''
:1994-1995, 2001-2002, 2003-2004, 2004-2005, 2007-2008, 2015-2016
 
*'''{{Calciopalm|Torneo di Viareggio|2}}'''
:[[Torneo di Viareggio 1969|1969]], [[Torneo di Viareggio 1993|1993]]
 
*'''{{Calciopalm|Blue Stars/FIFA Youth Cup|1}}'''
:1974
 
*'''{{Calciopalm|Trofeo Dossena|6}}'''
:1982, 1985, 1987, 1993, 1997, 1999
 
*'''{{Calciopalm|Memorial Pietro Martinelli|1}}'''
:1989
 
*'''{{Calciopalm|Coppa Gaetano Scirea|3}}'''
:1990, 1991, 1992
 
*'''{{Calciopalm|Torneo Città di Arco|5}}'''
:2006, 2008, 2009, 2016, 2017
 
*'''[[Torneo Internazionale Maggioni-Righi]]: 3'''
:2007, 2014, 2017
 
{{Colonne fine}}
 
==Statistiche e record==
{{vedi anche|Statistiche e record dell'Atalanta Bergamasca Calcio}}
===Partecipazione ai campionati===
<!--- NON MODIFICARE LA TABELLA IN DISACCORDO CON LE DELIBERAZIONI UFFICIALI DELLA FIGC. GRAZIE. --->
{| class="wikitable center" style="width:100%;"
|-
! style="width:10%;"| Livello
|| [[Nogometni Klub Maribor 2010-2011|lug.-ago. 2010]] || {{Bandiera|Slovenia}} [[Nogometni Klub Maribor|Maribor]] || [[Prva slovenska nogometna liga 2010-2011|1. SNL]] || 5 || 1 || CS || 0 || 0 || [[UEFA Europa League 2009-2010|UEL]] || 6<ref>Turni preliminari e spareggio.</ref> || 3 || - || - || - || 11 || 4
! style="width:25%;"| Categoria
! style="width:15%;"| Partecipazioni
! style="width:20%;"| Debutto
! style="width:20%;"| Ultima stagione
! style="width:10%;"| Totale
|-
| rowspan=2| '''1°''' || '''Divisione Nazionale''' || style="text-align:center;" |'''2'''|| style="text-align:center;"| [[Divisione Nazionale 1928-1929|1928-1929]] || style="text-align:center;" |[[Divisione Nazionale 1945-1946|1945-1946]]|| rowspan=2|'''59'''
|-
| '''Serie A''' ||'''57'''|| style="text-align:center;"| [[Serie A 1937-1938|1937-1938]] || style="text-align:center;"| [[Serie A 2017-2018|2017-2018]]
|- style="background:#e9e9e9;"
| rowspan=3| '''2°''' || '''Seconda Divisione''' || '''4''' || [[Seconda Divisione 1922-1923|1922-1923]] || [[Seconda Divisione 1925-1926|1925-1926]] || rowspan=3|'''34'''
|- style="background:#e9e9e9;"
| '''Prima Divisione''' || '''2''' || [[Prima Divisione 1926-1927|1926-1927]] || [[Prima Divisione 1927-1928|1927-1928]]
|- style="background:#e9e9e9;"
| '''Serie B''' || '''28''' || [[Serie B 1929-1930|1929-1930]] || [[Serie B 2010-2011|2010-2011]]
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| '''3°''' || '''Serie C1''' || '''1''' ||colspan=2 |[[Serie C1 1981-1982|1981-1982]] || '''1'''
|}
 
===Partecipazione alle coppe nazionali===
{| class="wikitable center" width="100%"
! width="35%" | Competizione
! width="15%" | Partecipazioni
! width="20%" | Debutto
! width="20%" | Ultima stagione
! width="10%" | Totale
|-
| '''Coppa Italia''' || '''67''' || [[Coppa Italia 1935-1936|1935-1936]] || [[Coppa Italia 2017-2018|2017-2018]]
|| [[Unione Sportiva Città di Palermo 2010-2011|ago. 2010-2011]] || {{Bandiera|Italia}} [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] || [[Serie A 2010-2011|A]] || 2 || 1 || [[Coppa Italia 2010-2011|CI]] || 0 || 0 || [[UEFA Europa League 2010-2011|UEL]] || 0 || 0 || - || - || - || 2 || 1
| rowspan="3" |'''69'''
|- bgcolor="#e9e9e9"
| '''Coppa Alta Italia''' || '''1''' || colspan="2" | [[Coppa Alta Italia|1945-1946]]
|-
| '''Coppa Italia Serie C''' || '''1''' || colspan="2" | [[Coppa Italia Serie C 1981-1982|1981-1982]]
|- bgcolor="#e9e9e9"
|}
 
===Partecipazione alle competizioni UEFA===
{| class="wikitable center" style="width:100%"
! style="width:35%"| Competizione UEFA
! style="width:15%"| Partecipazioni
! style="width:20%"| Debutto
! style="width:20%"| Ultima stagione
! style="width:10%"| Totale
|-
| '''Coppa delle Coppe''' || '''2''' || [[Coppa delle Coppe 1963-1964|1963-1964]] || [[Coppa delle Coppe 1987-1988|1987-1988]] || rowspan="2" |'''5'''
!colspan="3"|Totale carriera|| 86+2 || 17+0 || || 6 || 2 || || 8 || 3 || || || || 100 || 22
|-
| '''Coppa UEFA / Europa League''' || '''3''' || [[Coppa UEFA 1989-1990|1989-1990]] ||[[UEFA Europa League 2017-2018|2017]]-[[UEFA Europa League 2017-2018|2018]]
|}
 
===Statistiche di squadra===
===Cronologia presenze e reti in Nazionale===
L'Atalanta ha esordito in [[Divisione Nazionale 1928-1929|Divisione Nazionale]] il 30 settembre 1928<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 48|Corbani e Serina}}.</ref> e ad oggi ha partecipato a 93 campionati nazionali. Dall'istituzione della Serie A a girone unico nel 1929, il miglior piazzamento di sempre in massima serie è stato il 4º posto ottenuto al termine della [[Serie A 2016-2017|stagione 2016-2017]], mentre il peggior piazzamento è stato il 20º posto al termine del [[Serie A 2004-2005|campionato 2004-2005]].
{{Cronoini|Slovenia}}
 
{{Cronopar|11/08/2010|Lubiana|SLO|2|0|AUS|-|Amichevole}}
Le vittorie col maggior numero di reti di scarto sono state ottenute tutte nel [[Serie B 1931-1932|campionato 1931-1932]] contro l'{{Calcio Udinese|N}}, il {{Calcio Parma|N}} e lo {{Calcio Spezia|N}} (tutte e tre per 7-0 e in Serie B; in Serie A la migliore vittoria risale al [[Serie A 1951-1952|campionato 1951-1952]], ed è un 7-1 contro la {{Calcio Triestina|N}}),<ref name="autogenerated462">{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 462|Corbani e Serina}}.</ref> Le peggiori sconfitte sono state invece subite nel [[Serie A 1941-1942|campionato 1941-1942]] contro il {{Calcio Torino|N}} (9-1) per quanto riguarda la Serie A e nel 1932 (7-0 contro il Padova) in Serie B.<ref name=ES>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 463|Corbani e Serina}}.</ref>
{{Cronopar|03/09/2010|Maribor|SLO|0|1|NIR|-|QEuro|2012}}
 
{{Cronopar|07/09/2010|Belgrado|SRB|1|1|SLO|-|QEuro|2012}}
Il record assoluto di 81 punti totalizzati in una singola stagione è stato raggiunto nella [[Serie B 2005-2006]]<ref name=CP>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|pp. 443-444|Corbani e Serina}}</ref>, mentre il record di punti in Serie A (72) è del [[Serie A 2016-2017|campionato 2016-2017]]. Nel [[Serie B 2005-2006|campionato 2005-2006]] ottiene il maggior numero di vittorie in assoluto (24), mentre nel [[Serie A 2009-2010|campionato 2009-2010]] subisce il numero record di sconfitte in una stagione (21).<ref name=ES/>
{{Cronofin|3|0}}
 
L'Atalanta ha ottenuto il maggior numero di reti segnate in una stagione nella [[Serie A 1949-1950]] (66), mentre il maggior numero di reti subite risale alla [[Serie A 1950-1951]] (69).<ref name=ES/> Dal [[Serie A 1940-1941|campionato 1940-1941]] a quello [[Serie A 1957-1958|1957-1958]] si ha il record di stagioni consecutive in Serie A (15);<ref name=CP/> infine, la "Dea" detiene il record italiano di maggior numero promozioni dalla seconda alla prima divisione del calcio italiano (13).<ref group="N" name="pd" />
 
===Statistiche individuali===
Il giocatore che detiene il maggior numero di presenze con la maglia dell'Atalanta è [[Gianpaolo Bellini]] con 435 apparizioni; il precedente record, di [[Valter Bonacina]], era di 331 presenze,<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 451|Corbani e Serina}}.</ref> mentre il record di presenze in partite di campionato, a sua volta appartenente a Bellini, è di 396 partite (il precedente record era di 317 e apparteneva a [[Stefano Angeleri]]<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 455|Corbani e Serina}}.</ref>).
Il calciatore non italiano con più presenze in partite ufficiali è lo [[svezia|svedese]] [[Glenn Peter Strömberg]], capitano tra gli [[anni 1980|anni ottanta]] e primi [[anni 1990|novanta]], presente in 273 incontri,<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 380|Corbani e Serina}}.</ref> 219 dei quali in campionato.<ref name="autogenerated462"/> Il record di marcature appartiene invece a [[Cristiano Doni]] con 112 reti<ref name=BBA>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 452|Corbani e Serina}}</ref> Il miglior marcatore non italiano è l'[[argentina|argentino]] [[Germán Denis]], autore di 56 reti.
Tra i giocatori che figurano nella [[classifica dei marcatori della Serie A]] che abbiano giocato con la ''Dea'' figura [[Adriano Bassetto]] che a Bergamo marcò 57 delle sue 149 reti.<ref name=BBA/> Il miglior marcatore in gare di campionato è sempre Doni (103 gol),<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 456|Corbani e Serina}}.</ref> che con le sue 69 reti è inoltre anche il miglior marcatore in Serie A del club orobico. Il miglior marcatore atalantino nel campionato di Serie B è invece [[Giulio Panzeri]], autore di 44 reti,<ref name=BBB>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 459|Corbani e Serina}}.</ref> mentre per quanto riguarda la [[Serie C1]] il primato è dell'attaccante bergamasco [[Bortolo Mutti]] con 16 realizzazioni.<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 460|Corbani e Serina}}.</ref> Per quanto riguarda invece le coppe, Valter Bonacina è il recordman di presenze in gare di [[Coppa Italia]] (51 apparizioni);<ref name=BBB/> nelle coppe europee tale primato è condiviso da [[Zaccaria Cometti]] e [[Piero Gardoni]] con 22 presenze ciascuno.<ref name=BBC>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 461|Corbani e Serina}}.</ref> Infine, il miglior marcatore nerazzurro in Coppa Italia è [[Andrea Lazzari]] a quota 10 gol,<ref name=BBC/> mentre in Europa il top scorer atalantino di tutti i tempi è [[Dino da Costa]] con 10 segnature.<ref name="autogenerated462"/>
 
Di seguito i record presenze e marcature dei giocatori dell'Atalanta dall'anno di fondazione a oggi.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttoatalanta.com/gli-eroi-della-dea/gli-eroi-della-dea-gianpaolo-bellini-8707|titolo=Gli Eroi della Dea: Gianpaolo BELLINI|editore=tuttoatalanta.com|data=28 novembre 2013|accesso=19 agosto 2014|autore=Giuseppe Opromolla}}</ref>
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0; text-align:left;">
{{finestra|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=Black |font-size=120%|titolo=Record di presenze|contenuto=
*434 {{Bandiera|ITA}} [[Gianpaolo Bellini]]
*331 {{Bandiera|ITA}} [[Valter Bonacina]]
*324 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Angeleri]]
*323 {{Bandiera|ITA}} [[Cristiano Doni]]
*305 {{Bandiera|ITA}} [[Livio Roncoli]]
*294 {{Bandiera|ITA}} [[Fabrizio Ferron]]
*273 {{Bandiera|SWE}} [[Glenn Peter Strömberg]]
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-bottom:0; text-align:left;">
{{finestra|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=Black |font-size=120%|titolo=Record di reti|contenuto=
*112 {{Bandiera|ITA}} [[Cristiano Doni]]
*62 {{Bandiera|ITA}} [[Severo Cominelli]]
*57 {{Bandiera|ITA}} [[Adriano Bassetto]]
*56 {{Bandiera|ARG}} [[German Denis]]
*54 {{Bandiera|DNK}} [[Paul Rasmussen]]
*52 {{Bandiera|DNK}} [[Leschly Soerensen]]
*44 {{Bandiera|ITA}} [[Giulio Panzeri]]
}}
</div>
{{-}}
 
==Tifoseria==
Secondo un sondaggio del 2008, pubblicato dal quotidiano [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]], la squadra può contare su circa {{TA|119000}} tifosi in Italia, la maggioranza dei quali proviene dalla città e dalla provincia di Bergamo.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2003/h/rubriche/spycalcio/tifo-nascosto/tifo-nascosto.html?ref=search|titolo=La mappa segreta del tifo in Italia|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|accesso=20 agosto 2014|data=15 dicembre 2008}}</ref>
 
Da segnalare le numerose iniziative che la tifoseria ha portato e porta avanti: oltre a coreografie, manifesti e giornalini, dal 2002 è abitudine tradizionale la "Festa della Dea": una festa popolare a base di musica, cucina nostrana con l'intrattenimento di protagonisti nerazzurri contemporanei e non.
Oltre a questo la tifoseria da tempo porta avanti iniziative di solidarietà, anche attraverso la raccolta di fondi: dopo il [[terremoto dell'Aquila del 2009]] la tifoseria atalantina sostiene [[L'Aquila Rugby]] con {{TA|15000}} euro, l'incasso dell'edizione 2009 della Festa della Dea, più {{TA|5000}} euro provenienti da sottoscrizioni libere.<ref>{{cita web|url=http://www.calciomercato.com/news/festa-della-dea-2013-festa-di-popolo-la-straordinaria-passione-d-547368|titolo=Festa della Dea, festa di popolo: la straordinaria passione della Curva Nord Atalanta contagia 50 mila tifosi|editore=calciomercato.com|accesso=25 agosto 2014}}</ref>
 
===Storia===
[[File:CurvaNordBergamo.jpg|upright=1.2|thumb|Coreografia della Curva Nord in occasione della finale di [[Coppa Italia 1995-1996]].]]
 
I primi gruppi di tifo organizzato nascono verso la metà degli [[anni 1960]] quando si forma il primo centro di coordinamento del tifo orobico, denominato "Club Amici dell'Atalanta". Prima di allora il [[Tifo sportivo|tifo]] come lo si intende al giorno d'oggi è pressoché inesistente.<ref>{{cita news|pubblicazione=L'eco di Bergamo|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/97505_club_amici_dellatalanta_eletti_i_nuovi_8_consiglieri/|titolo=Club Amici dell'Atalanta - Eletti i nuovi 8 consiglieri|data=25 ottobre 2009|accesso=23 maggio 2010}}</ref>
 
Il 12 dicembre 1971 durante una trasferta organizzata dal "Club Amici", alcuni partecipanti decidono di creare il primo gruppo organizzato di tifosi nerazzurri: nascono così gli "Atalanta Commandos" che si posizionarono dapprima nella curva Sud dello [[Stadio Atleti Azzurri d'Italia|stadio Comunale]] e successivamente in curva Nord (dal 1997 intitolata a [[Federico Pisani]]), luogo in cui si riunisce tutt'oggi il tifo atalantino.<ref name=ultras>{{cita news|url=http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cronaca/12_novembre_16/bocia-ultra-atalanta-tifosi-inchiesta-galimberti-bergamo-2112730193632.shtml|titolo= «Non va allo stadio ma il Bocia comanda ancora 400 ultrà»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|accesso=25 agosto 2014}}</ref> Il gruppo, di stampo apolitico, porta ad un'innovazione del tifo a Bergamo, con cori e striscioni e basandosi sul concetto della non-violenza. Di anno in anno, l'organizzazione fa sempre più proseliti, e si distingue anche fuori dallo stadio, organizzando partite di calcio, camminate, pullman propri e distribuendo un giornalino per diffondere la mentalità ''ultras''.<ref name=ultras/>
 
Pochi anni più tardi, sull'esempio dei Commandos, nascono nuovi gruppi organizzati; tra i più importanti gli "Ultras-Fossa" (di stampo meno pacifista del precedente), gli "Sbandati" e le "Brigate Neroazzurre". Queste ultime nascono da una costola dei Commandos, dei quali non condividevano l'eccessiva moderatezza, dando un'impronta più trasgressiva. Da qui in avanti, per le Brigate inizia un'ascesa continua che le porterà in breve tempo a diventare uno dei club ultrà più ammirati e rispettati di tutta Italia.<ref name=ultrasbis>{{cita web|url=http://mondocalcio.info/storie-di-stadio-atalanta-b-c#.U_sx5mOdUxw|titolo=Storie di calcio: Atalanta B.C.|editore=mondocalcio.info|accesso=25 agosto 2014}}</ref>
[[File:Abbonamenti Atalanta.PNG|thumb|left|upright=1.4|L'andamento del numero di abbonati dal 1961 al 2014]]
 
La nuova mentalità favorevole allo scontro trova molti consensi, soprattutto tra i più giovani, il che porta ad una profonda divisione all'interno della curva e negli stessi gruppi.<ref name=ultras/> Nascono così le prime tensioni e i primi scontri con gli altri tifosi, su tutti quelli del Genoa, del Torino e delle milanesi. Più avanti, si inaspriscono i rapporti anche verso altre tifoserie, diffondendo in tutto lo "Stivale" la fama di tifoseria "calda".<ref>{{Cita|Belotti, 2005|p. 205|Belotti_2005}}.</ref>
 
Agli inizi degli [[anni 1980]] il tifo a Bergamo è in una fase cruciale di profondo cambiamento: si sposta verso la linea più dura ed estrema portata avanti dalle Brigate (che nel frattempo avevano assorbito gli ''Ultras-Fossa'') e che in poco tempo era diventato il gruppo leader della Nord. Il 14 ottobre 1982, dopo un declino dovuto all<nowiki>'</nowiki>''escalation'' del nuovo modo di tifare, vengono sciolti ufficialmente i Commandos.<ref>{{Cita|Belotti, 2005|p. 127|Belotti_2005}}.</ref>
 
Nel 1983 nascono nuovi gruppi da una serie di scissioni nelle Brigate e che poco più tardi si uniscono per formare un nuovo gruppo che segnerà, negli anni seguenti, la storia del mondo ultrà italiano: i "Wild Kaos". Il motivo della scissione dal gruppo più importante della tifoseria bergamasca è lo stesso che aveva comportato la separazione dai Commandos: troppo poco caos.<ref>{{Cita|Belotti, 2005|p. 172|Belotti_2005}}.</ref>
 
Per quasi vent'anni, i gruppi Brigate e Kaos reggono le redini della Nord sebbene non ci siano sempre stati buoni rapporti tra le due compagini.
Gli attriti si devono soprattutto alle diverse ideologie politiche (le Brigate sono storicamente di [[Sinistra (politica)|sinistra]], mentre i Kaos [[Lega Nord|filoleghisti]]); in molte situazioni i due gruppi si sono anche scontrati.<ref name=ultras/><ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 252-260|Belotti_2005}}.</ref> Diventa molto sentito in questo periodo, il [[Derby calcistici in Lombardia|derby lombardo]] contro il [[Brescia Calcio|Brescia]] che porta a numerosi episodi di violenza prima, durante e dopo la partita.<ref name=ultras/>
 
Nei primi anni del [[Anni 2000|nuovo millennio]] questi gruppi organizzati si sciolgono e, complici leggi molto restrittive, il fenomeno-violenza diminuisce sempre più. Dal 2005 in Curva Nord l'unico gruppo di tifo organizzato rimasto sono i "Dell'Atalanta Supporters", ora chiamati "Curva Nord Bergamo 1907", a sottolineare l'unità del tifo atalantino. Questo gruppo nasce da ex-membri di Brigate e Wild Kaos con l'intento di unificare il tifo bergamasco sotto un'unica entità apolitica, in modo da rilanciare la Nord.<ref name=ultras/> In Curva Sud dal 2006 ex membri delle Brigate, insieme ad altri sottogruppi, formano il gruppo "Forever Atalanta", tuttora attivo.<ref name=ultrasbis/>
 
===Gemellaggi e rivalità===
{{Vedi anche|Derby calcistici in Lombardia}}
La tifoseria atalantina conserva un solido gemellaggio con la {{Calcio Ternana|N}},<ref name="ReferenceA">{{Cita|Belotti, 2005|p. 199|Belotti_2005}}.</ref> al quale si aggiungono quelli con i [[Germania|tedeschi]] dell'{{Calcio Eintracht Francoforte|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2013|p. 180|Belotti_2013}}.</ref> e con la squadra di [[rugby a 15|rugby]] dell'[[L'Aquila Rugby Club|Aquila]].<ref>{{Cita|Belotti, 2013|p. 301|Belotti_2013}}</ref> Vi è inoltre un rapporto di amicizia con la tifoseria del {{Calcio Cosenza|N}}<ref>{{cita web|url=http://www.bergamopost.it/da-vedere/tutti-cavallo-tranne-de-roon-che-si-presenta-ai-tifosi-forza-scecc/}}</ref>.
 
Al contrario, sono note le storiche rivalità [[Lombardia|regionali]] nei confronti di {{Calcio Brescia|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 325, 434, 452|Belotti_2005}}.</ref>, {{Calcio Como|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|p. 259|Belotti_2005}}.</ref>, {{Calcio Inter|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 268, 320, 418|Belotti_2005}}.</ref> e {{Calcio Milan|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 268, 279|Belotti_2005}}</ref>. Nel resto d'Italia si segnalano i cattivi rapporti con le tifoserie organizzate delle principali squadre di Roma ({{Calcio Lazio|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 268, 262|Belotti_2005}}.</ref> e {{Calcio Roma|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 176, 194, 269, 300, 323|Belotti_2005}}.</ref>) e Torino ({{Calcio Juventus|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|p. 426|Belotti_2005}}.</ref> e {{Calcio Torino|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 25, 217|Belotti_2005}}.</ref>), nonché con quelle di {{Calcio Fiorentina|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 281, 355|Belotti_2005}}</ref>, {{Calcio Genoa|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 103, 283, 299|Belotti_2005}}</ref>, {{Calcio Napoli|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 273, 279, 301, 335|Belotti_2005}}</ref>, {{Calcio Perugia|N}}<ref name="ReferenceA" /> e {{Calcio Hellas Verona|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 40, 183, 194, 257, 363|Belotti_2005}}</ref>.
 
==Organico==
{{Vedi anche|Atalanta Bergamasca Calcio 2017-2018}}
 
===Rosa===
Aggiornata al 18 gennaio 2018.<ref>{{Cita web|url=http://www.atalanta.it/site/team-staff/team.html|titolo=Rosa 2017-2018|sito=Atalanta.it}}</ref>
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=black|col2=white}}
{{Calciatore in rosa|n°=1|nome=[[Etrit Berisha]]|ruolo=P|nazione=ALB}}
{{Calciatore in rosa|n°=3|nome=[[Rafael Tolói]]|ruolo=D|nazione=BRA|altro=vice-capitano}}
{{Calciatore in rosa|n°=4|nome=[[Bryan Cristante]]|ruolo=C|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=5|nome=[[Andrea Masiello]]|ruolo=D|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=6|nome=[[José Luis Palomino]]|ruolo=D|nazione=ARG}}
{{Calciatore in rosa|n°=7|nome=[[Riccardo Orsolini]]|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=8|nome=[[Robin Gosens]]|ruolo=D|nazione=DEU}}
{{Calciatore in rosa|n°=9|nome=[[Andreas Cornelius]]|ruolo=A|nazione=DEN}}
{{Calciatore in rosa|n°=10|nome=[[Alejandro Darío Gómez|Alejandro Gómez]]|ruolo=C|nazione=ARG|altro=[[Capitano (calcio)|capitano]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=11|nome=[[Remo Freuler]]|ruolo=C|nazione=CHE}}
{{Calciatore in rosa|n°=13|nome=[[Mattia Caldara]]|ruolo=D|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=15|nome=[[Marten de Roon]]|ruolo=C|nazione=NED}}
{{Calciatore in rosa|n°=19|nome=[[Luca Rizzo]]|ruolo=C|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa/medio|col1=blue|col2=white|stemma=Azzurro e Nero (Strisce)}}
{{Calciatore in rosa|n°=21|nome=[[Timothy Castagne]]|ruolo=D|nazione=BEL}}
{{Calciatore in rosa|n°=23|nome=Filippo Melegoni|ruolo=C|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=28|nome=Gianluca Mancini|ruolo=D|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=29|nome=[[Andrea Petagna]]|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=31|nome=Francesco Rossi|ruolo=P|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa|n°=32|nome=[[Nicolas Haas]]|ruolo=C|nazione=CHE}}
{{Calciatore in rosa|n°=33|nome=[[Hans Hateboer]]|ruolo=D|nazione=NED}}
{{Calciatore in rosa|n°=37|nome=[[Leonardo Spinazzola]]|ruolo=C|nazione=ITA}}
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{{Calciatore in rosa|n°=95|nome=Alessandro Bastoni|ruolo=D|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa/fine}}
 
===Staff tecnico===
Aggiornato al 18 luglio 2017.<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/site/team-staff/staff.html|titolo=Staff tecnico|editore=atalanta.it|accesso=14 febbraio 2017}}</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-bottom:0; text-align:left;">
{{finestra|align=left|width=80%|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|font-size=120%|titolo=Staff dell'area tecnica|contenuto=
*{{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Gasperini]] - Allenatore
*{{Bandiera|ITA}} [[Tullio Gritti]] - Vice allenatore
*{{Bandiera|ITA}} Massimo Biffi - Allenatore dei portieri
*{{Bandiera|ITA}} Mauro Fumagalli - Collaboratore tecnico
*{{Bandiera|ITA}} [[Cristian Raimondi]] - Collaboratore tecnico
*{{Bandiera|ITA}} Domenico Borelli - Preparatore atletico
*{{Bandiera|ITA}} Francesco Vaccariello - Recupero infortunati
*{{Bandiera|ITA}} Luca Trucchi - Recupero infortunati
*{{Bandiera|ITA}} [[Gabriele Zamagna]] - Manager sportivo
*{{Bandiera|ITA}} Simone Campanini - Massaggiatore
*{{Bandiera|ITA}} Marcello Ginami - Massaggiatore
*{{Bandiera|ITA}} Alessio Gurioni - Massaggiatore
*{{Bandiera|ITA}} Michele Locatelli - Massaggiatore
*{{Bandiera|ITA}} Paolo Amaddeo - Responsabile sanitario
*{{Bandiera|ITA}} Marco Bruzzone - Medico sociale
}}
</div>
{{-}}
 
==Note==
===Esplicative===
<references group="N"/>
===Bibliografiche===
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{Cita libro|autore= [[Elio Corbani]]|coautori=Pietro Serina| titolo= Cent'anni di Atalanta - Vol 2| anno= 2007| editore= Sesaab| città=Bergamo|isbn=978-88-903088-0-2|cid=Corbani e Serina}}
*{{Cita libro| Daniele| Belotti| Atalanta folle amore nostro - 30 anni di storie dalla Curva Nord| 2005| Studio Lito Clap| Bergamo|cid=Belotti_2005}}
*{{Cita libro| Daniele| Belotti| Atalanta folle amore nostro 2 - 2003-2013 Le storie dalla Curva Nord continuano| 2013| e.20 s.r.l.| Alzano Lombardo|cid=Belotti_2013}}
 
==Voci correlate==
*[[Bergamo]]
*[[Derby calcistici in Lombardia]]
*[[Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma]]
*[[Sport in Lombardia]]
*[[Stadio Atleti Azzurri d'Italia]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Atalanta B.C.}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{Sito ufficiale}}
*{{transfermarkt|josip-ilicic|80351}}
*{{Transfermarkt|800|S}}
*{{sl}} [http://www.prvaliga.si/klubi/mostvo/igralec.asp?idi=44619&id=151&all=1 Statistiche su Prvaliga.si]
*[http://it.soccerway.com/teams/italy/atalanta-bergamo/1255/ Scheda su Soccerway.com]
*{{NFT|42125}}
*{{soccerway|josip-ilicic|74539}}
*[http://www.ilpalermocalcio.it/it/1011/scheda.jsp?id=7716 Profilo su Ilpalermocalcio.it]
 
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{{Atalanta storico}}
{{Portale|biografie|calcio}}
{{Serie A}}
{{Vincitori Serie B}}
{{Vincitori Serie C1/Lega Pro Prima Divisione}}
{{Vincitori Coppa Italia}}
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[[en:Josip Iličić]]
[[pl:Josip Iličič]]
[[ru:Иличич, Йосип]]