Samuel Eto'o e Atalanta Bergamasca Calcio: differenze tra le pagine

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{{Squadra di calcio
{{nota disambigua|il fratello di Samuel Eto'o, calciatore del Kadji Sports Academy|[[David Eto'o]]|Eto'o}}
|nome squadra= Atalanta Bergamasca Calcio
{{Sportivo
|nomestemma= Logo Atalanta Bergamo.svg
|Nome=Samuel Eto'o
|soprannomi=''Orobici'', ''la Dea'', ''Nerazzurri''
|NomeCompleto=Samuel Eto'o Fils
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|Immagine= Samuel Eto'o - Inter Mailand (1).jpg
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|Didascalia= Eto'o con la maglia dell'Inter
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|Altezza=180<ref name="Scheda Inter.it">{{cita web|url=http://www.inter.it/aas/squadra/player1?codgioc=G0854&L=it&stagione=2009/10|titolo=Samuel Eto'o Fils|accesso=03-01-2010|editore=www.inter.it}}</ref>
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|GiovaniliSquadre={{Calcio Kadji Sports Academy|G}}
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{{Carriera sportivo
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|1996-1997|{{Calcio Real Madrid B|G}}|? (?)
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|1997-1998|→ {{Calcio Leganes|G}}|28 (3)
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|colori={{simbolo|600px Azzurro e Nero (Strisce).png}} [[Nero]] e [[azzurro]]
|simboli= [[Atalanta (mitologia)|Atalanta]]
|inno= Atalanthem
|autore= [[I piccoli musici di Casazza]]
|città=[[Bergamo]]
|nazione={{ITA}}
|confederazione=[[UEFA]]
|bandiera=Flag of Italy.svg
|federazione=[[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]
|campionato=[[Serie A]]
|annofondazione=1907
|presidente={{Bandiera|ITA}} [[Antonio Percassi]]
|allenatore={{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Gasperini]]
|stadio=[[Stadio Atleti Azzurri d'Italia|Atleti Azzurri d'Italia]]
|capienza={{formatnum:21300}}<ref>[http://www.stadiumguide.com/atletiazzurri/ Stadio Atleti Azzurri d'Italia - The Stadium Guide<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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|coppe Italia=1
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|titoli nazionali= 6 [[Serie B|campionati nazionali cadetti]]<ref group=N>5 di [[Serie B]], uno di [[Prima Divisione]]</ref>
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|stagione attuale= Atalanta Bergamasca Calcio 2017-2018
}}
 
{{Carriera sportivo
L<nowiki>'</nowiki>'''Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A.''', meglio conosciuta come '''Atalanta''', è una [[Squadra di calcio|società]] [[Calcio (sport)|calcistica]] italiana fondata a [[Bergamo]] il 17 ottobre 1907<ref name=A>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/site/societa/storia.html|titolo=Storia|editore=atalanta.it|accesso=15 agosto 2014}}</ref>, la cui sede, con annesso centro sportivo, si trova a [[Zingonia]].<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/site/societa/contatti.html|titolo=Contatti|editore=atalanta.it|accesso=8 giugno 2016}}</ref>
|2000-2004|{{Calcio Maiorca|G}}|133 (54)
 
|2004-2009|{{Calcio Barcellona|G}}|144 (108)
Viene soprannominata la regina delle provinciali, non capoluogo di regione,<ref>{{cita news|url=http://sport.ilmessaggero.it/calcio/serie_a/nuova-serie-a-statistiche-curiosit-amp-agrave/822410.shtml|titolo=La nuova Serie A ai raggi X: tutte le statistiche e le curiosità|pubblicazione=[[Il Messaggero]]|data=29 luglio 2014|autore=Vanni Zagnoli|accesso=15 agosto 2014}}</ref> poiché, avendo preso parte a 57 edizioni della [[Serie A]] a girone unico, è la squadra col maggior numero di presenze nella massima divisione nazionale tra quelle che non rappresentano [[Capoluogo|capoluoghi]] di [[Regioni d'Italia|regione]], oltre che, al contempo, tra quelle che non hanno mai vinto lo [[Scudetto (sport)|scudetto]]. Il club detiene il record assoluto di promozioni nel massimo [[campionato italiano di calcio]]<ref group="N">Tredici volte, la prima nel campionato di [[Prima Divisione 1927-1928]] e l'ultima nel campionato di [[Serie B 2010-2011]].</ref> ed è, al pari del {{Calcio Genoa|N}}, quello che ha vinto più volte (sei) un campionato cadetto.<ref name=A/><ref group="N" name="pd">Cinque edizioni del campionato di [[Serie B]] vinte oltre alla vittoria della [[Prima Divisione 1927-1928]], che in quel periodo rappresentava il secondo livello del [[campionato di calcio italiano]].</ref>
|2009-|{{Calcio Inter|G}}|52 (27)
 
Ha disputato la finale di [[Coppa Italia]] in tre diverse occasioni, aggiudicandosi il trofeo nell'[[Coppa Italia 1962-1963|edizione 1962-1963]]. In ambito [[Union of European Football Associations|UEFA]] il club ha partecipato a due edizioni della [[Coppa delle Coppe UEFA|Coppa delle Coppe]] e successivamente a tre edizioni della [[UEFA Europa League|Coppa UEFA/Europa League]]. Avendo raggiunto, mentre militava in [[Serie B 1987-1988|Serie B]], la semifinale di Coppa delle Coppe nella [[Coppa delle Coppe 1987-1988|stagione 1987-1988]], è la squadra che ha ottenuto il miglior risultato in una [[Competizioni UEFA per club|competizione europea]] non partecipando ad un campionato di massimo livello nella propria nazione.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/22/Millwall_una_giornata_paradiso_co_9_040522120.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091007215419/http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/22/Millwall_una_giornata_paradiso_co_9_040522120.shtml|titolo=Millwall, una giornata in paradiso|accesso=23 maggio 2010|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=22 maggio 2004|pagina=47|autore=Filippo Maria Ricci|urlmorto=sì|dataarchivio=7 ottobre 2009}}</ref><ref group="N">Un precedente analogo si ravviserebbe nel caso del {{Calcio Cardiff City|N}} nella [[Coppa delle Coppe 1967-1968]]. Tuttavia, il Cardiff City non ottenne il titolo d'accesso alle coppe europee dalla federazione di riferimento del torneo cadetto che disputava, ossia l'[[Inghilterra]], bensì dal proprio, il [[Galles]], dove all'epoca non esisteva un campionato nazionale ma unicamente una coppa.</ref> Il miglior piazzamento di sempre in Serie A è stato il quarto posto al termine della [[Atalanta Bergamasca Calcio 2016-2017|stagione 2016-2017]], grazie al quale la società ha guadagnato la qualificazione alla fase a gironi della [[UEFA Europa League 2017-2018]].
 
La [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] considera l'Atalanta al dodicesimo posto nella graduatoria della [[Tradizione sportiva in Italia#Ranking di Serie A|tradizione sportiva]] dei club ad essa affiliati.
 
==Storia==
===Agli albori del calcio===
L'Atalanta Bergamasca Calcio trae le sue origini dalla scissione dalla ''Giovane Orobia'' nata nel 1901.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 21}}.</ref> La prima società di calcio a Bergamo è il ''[[Foot-Ball Club Bergamo]]'', fondato da emigranti svizzeri nel 1903, che prende parte a campionati lombardi [[FIGC|FIF]] fino al 1910.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 25-26}}.</ref>
 
Fondata il 17 ottobre 1907 dagli studenti liceali Eugenio Urio, Giulio e Ferruccio Amati, Alessandro Forlini e Giovanni Roberti come ''Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici Atalanta'', l'Atalanta deriva il suo nome dall'[[Atalanta (mitologia)|omonima eroina]] della [[mitologia greca]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 13}}.</ref> Già dal 1907 la società crea la propria sezione calcio,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 23}}.</ref> sodalizio ufficialmente riconosciuto dalla FIGC solo nel 1914, all'atto dell'inaugurazione e collaudo del campo di gioco:<ref name=autogenerato3>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 29}}.</ref> fino a quell'anno i bergamaschi, con colori sociali bianconeri, avevano giocato solo partite amichevoli prima nella Piazza d'Armi della città e in un secondo momento nel ''Campo di Marte'', un terreno sconnesso situato tra le vie Suardi e Fratelli Cairoli nel centro cittadino.<ref name=autogenerato4>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 24}}.</ref>
 
Il primo campo omologato, situato a Bergamo in via Maglio del Lotto, di 90x45 metri<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 26}}.</ref> e provvisto di una tribuna con 1000 posti a sedere, è a ridosso della ferrovia, tanto che all'inaugurazione ufficiale nel maggio 1914 un treno proveniente da Milano in fase di ingresso in stazione rallenta ulteriormente per permettere ai viaggiatori di assistere ad alcune fasi della partita<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 28}}.</ref>. A volerne fortemente la realizzazione era stato [[Piero Carminati]], un merciaio che in quegli anni dirigeva la sezione calcio della società<ref name=autogenerato3 />. Oltre che nel calcio, per diversi anni la società bergamasca fu attiva anche in altri sport tra i quali spiccano ginnastica, atletica, scherma e nuoto: tre atleti tesserati dall'Atalanta presero anche parte ai Giochi Olimpici. Due ([[Alfonso Orlando]], già campione italiano nei 5000 metri a Roma nel 1911, e [[Guido Calvi (atleta)|Guido Calvi]]) a quelli di Stoccolma nel 1912, con Orlando quinto classificato nella gara dei 5000 metri e Calvi eliminato in batteria<ref name=autogenerato4 />, e uno ([[Costante Lussana]]) sempre sulla stessa distanza ai Giochi di Anversa nel 1920.<ref name=autogenerato4 />
[[File:Atalanta 1913-14.jpg|thumb|Una formazione dell'Atalanta nella [[Atalanta Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici 1913-1914|stagione 1913-1914]].]]
 
Per quanto riguarda invece la sezione calcistica, nella [[Atalanta Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici 1914-1915|stagione 1914-1915]], la prima a livello ufficiale, la squadra partecipa alle eliminatorie del campionato di Promozione, classificandosi seconda nel girone B e riportando un lusinghiero quarto posto nel girone finale.<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|volume 2, pp. 30-31|Corbani e Serina}}.</ref> Durante la sospensione dell'attività ufficiale dovuta allo scoppio della [[Prima guerra mondiale]],<ref name=autogenerato10>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 32}}.</ref> l'Atalanta prende comunque parte a diversi tornei amichevoli lungo tutta la durata del conflitto: il primo è la Coppa Lissone, vinta dalla {{Calcio Pro Lissone|N}} padrona di casa in finale per 2-1 proprio contro l'Atalanta, che aveva vinto il suo girone eliminatorio schierando una delle sue formazioni giovanili<ref name=autogenerato11>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 33}}.</ref> dal momento che i calciatori della prima squadra erano quasi tutti andati a combattere.<ref name=autogenerato10 /> In seguito i bianconeri partecipano alla Coppa Lombardia nel 1916 e alla Coppa Legnano (1916-1917).<ref name=autogenerato19>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 32}}.</ref> Successivamente, a causa dei problemi economici dovuti al conflitto, la società è costretta per sopravvivere a vendere il terreno su cui sorgeva il campo di via Maglio del Lotto, restando quindi senza un campo stabile su cui giocare. L'11 novembre 1918, una settimana dopo la fine della guerra, Antonio Festa (ex calciatore della [[Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma]], l'altra squadra della città) con l'appoggio di [[Carlo Fenili]] e [[Francesco Berneri]] fonda il ''Circolo Studentesco'',<ref name=autogenerato18>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 33}}.</ref> volto a ricreare entusiasmo in città intorno al calcio.
 
All'inizio del 1919 l'Atalanta riprende l'attività, ritrovandosi però al primo raduno con un parco giocatori ridotto al minimo:<ref name=autogenerato11 /> sono infatti presenti solamente undici giocatori, due dei quali sono portieri.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 33-34}}.</ref> A risolvere il problema pensa però [[Francesco Angarano]], portiere celebre per la sua agilità fra i pali,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 35}}.</ref> che si offre volontario per giocare come centromediano, l'unico ruolo che rimaneva scoperto.<ref name=autogenerato5>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 35}}.</ref>
 
Il principale problema dell'Atalanta è però relativo al reperimento di un terreno di gioco adeguato alla disputa di un campionato ufficiale in sostituzione del vecchio impianto di via Maglio del Lotto; a proporre una soluzione al consigliere Osvaldo Terzi è Betty Ambiveri, che cinque anni prima era stata madrina nella giornata dell'inaugurazione del vecchio campo.<ref name=autogenerato9>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 34}}.</ref> La donna offre infatti gratuitamente un terreno di sua proprietà su cui sorgeva un vecchio ippodromo caduto in disuso, la ''Clementina'', in zona Daste vicino al confine con il comune di [[Seriate]]; l'unico inconveniente era la vicinanza del luogo all'ex manicomio cittadino,<ref name=autogenerato19 /> problema che venne però messo da parte da Terzi, che rispose ironicamente dicendo che era il luogo adatto per dei matti come loro.<ref name=autogenerato9/>
 
La società si prepara con diverse amichevoli per affrontare nel migliore dei modi l'ammissione alla [[Prima Categoria]], massima categoria FIGC dell'epoca<ref name=autogenerato5 />. Giunge però un comunicato federale secondo cui alla [[Prima Categoria 1919-1920]] avrebbe potuto prendere parte una sola società di Bergamo;<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 36}}.</ref> ad aver diritto alla disputa della massima serie erano sia l'Atalanta sia la Bergamasca, che nel 1911 aveva assorbito il ''Foot-Ball Club Bergamo'' e nel marzo 1913 aveva iniziato l'attività ufficiale nel campionato di Promozione. Le opzioni percorribili erano essenzialmente due: una fusione o uno spareggio; a causa della forte rivalità esistente tra le due società ogni tentativo di accordo viene rapidamente scartato,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 37}}.</ref> pertanto risulta necessario ricorrere a una gara di spareggio, disputata a Brescia il 5 ottobre 1919.<ref name=autogenerato18 /> L'Atalanta si guadagna l'accesso alla Prima Categoria della [[Società Bergamasca di Educazione Fisica Atalanta 1919-1920|stagione 1919-1920]] battendo i rivali biancoazzurri 2-0.<ref name=autogenerato18 /> Nel nuovo campionato la squadra si classifica terza su 6 squadre nel girone B lombardo, dietro a Milan ed {{Calcio Enotria Goliardo|N}}, mantenendo quindi il diritto a partecipare anche al successivo campionato di Prima Categoria.
 
Nel febbraio 1920, dopo un'assemblea memorabile, la ''Società Bergamasca di Educazione Fisica Atalanta'' e la ''[[Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma]]'' si fondono assumendo la denominazione di ''Atalanta e Bergamasca di Ginnastica e Scherma'', poi semplificata nell'attuale ''Atalanta Bergamasca Calcio''.<ref name=autogenerato17>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 38}}.</ref> Tuttavia, dissidi tra alcuni componenti dei due gruppi dirigenti si rivelano insanabili, tanto da costringere [[Umberto Battaglia]], dirigente e calciatore della vecchia Bergamasca, a operare una scissione per ricostituire, a distanza di qualche mese dalla fusione, la nuova ''Unione Sportiva Bergamasca'', che pur raccogliendo l'adesione di 117 soci<ref name=autogenerato17 /> avrà breve durata in quanto sciolta nel 1923 per problemi economici e lascerà il suo parco giocatori all'ALPE, società polisportiva cittadina militante nelle serie minori.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 39}}.</ref>
 
===Le prime sfide===
Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1920-1921|prima stagione dopo la fusione]], i bergamaschi arrivano al quarto posto nel girone E della Lombardia nel campionato di [[Prima Categoria]];<ref name=autogenerato14>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 34}}.</ref> [[Atalanta Bergamasca Calcio 1921-1922|l'annata seguente]], invece, riescono ad arrivare al terzo posto nel girone vinto dalla [[Cremonese]], nell'ambito del campionato FIGC (quell'anno infatti a causa della formazione della [[Confederazione Calcistica Italiana|CCI]], scioltasi l'anno seguente, si disputarono due distinti campionati di massima serie);<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 36}}.</ref> a fine campionato, i bergamaschi affrontano per la prima volta nella loro storia una squadra straniera, pareggiando 2-2 un'amichevole giocata contro gli svizzeri dell'{{Calcio Aarau|N}}.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 45}}.</ref>
 
La [[Atalanta Bergamasca Calcio 1922-1923|stagione seguente]] i bergamaschi riescono nell'impresa di vincere il loro girone di [[Seconda Divisione]], senza tuttavia ottenere l'ammissione alla categoria superiore per via di una ristrutturazione dei campionati da parte della Federazione:<ref name=autogenerato12>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 37}}.</ref> nonostante questo, la Dea riceve una coppa del Comitato Regionale per la vittoria del suo girone, e viene ammessa alle finali nazionali, perse contro il {{Calcio Carpi|N}} a seguito di un pareggio per 0-0 in casa e di una sconfitta per 2-0 in trasferta nella partita di ritorno.<ref name=autogenerato12 />
Dopo [[Atalanta Bergamasca Calcio 1923-1924|un'ulteriore annata]] in Seconda Divisione, chiusa con un terzo posto nel suo girone,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 38}}.</ref> l'Atalanta rischia la retrocessione nel [[Seconda Divisione 1924-1925|campionato 1924-1925]], quando arriva terzultima alla pari con {{Calcio Trevigliese|N}} e {{Calcio Canottieri Lecco|N}}, salvandosi solo al termine di un doppio spareggio.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 39-40-41}}.</ref>
 
Nel 1925 assume [[Cesare Lovati]] come primo vero allenatore professionista della sua storia, lasciando quindi definitivamente le varie commissioni tecniche che si erano alternate nel corso dei primi due decenni di storia societaria;<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 47}}.</ref> nello stesso anno, ingaggia i suoi primi due stranieri: si tratta degli [[Ungheria|ungheresi]] [[Gedeon Eugen Lukács]] e [[Jeno Hauser]], rispettivamente centravanti e mezzala.<ref name=autogenerato13>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 49}}.</ref> Lukacs mette a segno 13 gol in 20 partite risultando il capocannoniere della squadra,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 42-43}}.</ref> mentre Hauser non riesce ad ambientarsi, segnando comunque 7 gol in 19 partite;<ref name=autogenerato13 /><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 42-43}}.</ref> i bergamaschi chiudono al terzo posto in classifica a tre punti dalla {{Calcio Biellese|N}} capolista, migliorando quindi sensibilmente il loro piazzamento rispetto a quello dell'anno precedente, mancando però l'accesso alla categoria superiore. A fine stagione la FIGC riduce da due a uno il numero di stranieri tesserabili, e l'Atalanta svincola Hauser, decidendo di puntare su Lukacs per il nuovo campionato di Prima Divisione<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 50}}.</ref> (corrispondente in realtà alla vecchia Seconda Divisione a causa della creazione del campionato di [[Divisione Nazionale]] come massimo livello), che ripaga la fiducia accordatagli segnando 20 gol in 18 partite<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 43, 44, 45}}.</ref> (di cui cinque nella partita vinta per 6-0 il 9 gennaio 1927 a Bergamo contro la {{Calcio Monfalconese C.N.T.|N}}: si tratta del numero più alto di gol mai segnato in una singola partita da un calciatore della squadra nerazzurra<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 336}}.</ref>), che consentono alla squadra di conquistare 26 punti in 18 gare, arrivando così seconda ad un solo punto dalla [[Aurora Pro Patria 1919|Pro Patria]] vincitrice del girone.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 44}}.</ref>
[[File:InaugurazioneStadioBergamo.jpg|thumb|left|Atalanta-Dominante Genova, 23 dicembre 1928, inaugurazione stadio "Mario Brumana"]]
 
Nel tentativo di ottenere la promozione in Divisione Nazionale, massima serie dell'epoca, nel 1928 arrivano a Bergamo il primo allenatore straniero della storia nerazzurra (l'ungherese [[Imre Payer]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 53}}.</ref>) e il primo massaggiatore (Leone Sala);<ref name=autogenerato16>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 46}}.</ref> Lukacs deve invece lasciare la squadra, dopo un totale di 33 gol segnati in 37 partite, a causa del blocco degli stranieri imposto dalla FIGC.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 53}}.</ref>
 
Il 1928 è un anno molto importante per la società e per la città, poiché viene costruito uno stadio molto più grande di quello della Clementina, intitolato all'eroe fascista Mario Brumana, il quale, dopo ampliamenti e adattamenti, verrà nel 1994 ridenominato ''[[Stadio Atleti Azzurri d'Italia]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/412199/|titolo=Ecco il nuovo stadio di Bergamo: un «diamante» da 25 mila posti|editore=ecodibergamo.it|accesso=27 agosto 2014|data=12 aprile 2011}}</ref> ed è tuttora sede delle partite casalinghe della squadra. Nonostante la partenza di Lucaks, il campionato viene giocato ad alti livelli: i bergamaschi vincono infatti il loro girone di campionato con 30 punti (su 36 disponibili) in 18 partite,<ref name=autogenerato16 /> qualificandosi quindi alle finali nazionali contro {{Calcio Bari|N}}, {{Calcio Biellese|N}} e {{Calcio Pistoiese|N}}.<ref name=autogenerato20>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 55}}.</ref> L'Atalanta perde fuori casa contro Bari (1-0), Biellese (2-1) e Pistoiese (3-2) ma vince in casa contro tutte e tre le formazioni rispettivamente per 6-0, 3-1, 3-2:<ref name=autogenerato20 /> eliminato il Bari (a causa delle sue sconfitte contro Biellese e Pistoiese), rimangono tre formazioni alla pari: si rende a questo punto necessaria una seconda tornata di spareggi, da cui la Biellese si ritira volontariamente, perdendo quindi entrambe le rimanenti partite per 2-0 a tavolino. Rimane da disputarsi quindi solo una gara, sul campo neutro di [[Faenza]] contro la Pistoiese; la partita si disputa il 17 giugno 1928, e vede i bergamaschi imporsi con un netto 3-0 grazie a due gol di Buschi e Bonardi nei primi 17' di gioco e a una rete di Buschi nella ripresa.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 47}}.</ref> Si tratta della prima vittoria di un campionato di seconda serie dell'Atalanta (ne vincerà altri 5 nel corso dei decenni), che viene anche nominata, come d'uso all'epoca, ''Campione d'Italia di Prima Divisione''.
 
Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1929-1930|stagione 1929-1930]], con l'istituzione del campionato a girone unico, l'Atalanta, fallita l'ammissione alla massima serie durante il [[Divisione Nazionale 1928-1929|campionato di qualificazione 1928-1929]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 48-49}}.</ref> viene ammessa al campionato nazionale di [[Serie B]], organizzato per la prima volta in quella stagione: dopo una sola stagione di massima serie fa quindi ritorno in seconda serie. Nonostante la netta retrocessione (nella nascente [[Serie A 1929-1930|Serie A]] erano infatti ammesse solo le prime otto classificate di ciascuno dei due gironi), l'annata è comunque ricca di eventi notevoli per la storia dell'Atalanta: in primo luogo, è in questo campionato che avviene l'inaugurazione ufficiale dello stadio Brumana, uno dei più moderni dell'epoca anche per la sua avveniristica tribuna a sbalzo.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 58}}.</ref> La partita inaugurale si gioca il 23 dicembre 1928, e vede i bergamaschi sconfiggere per 2-0 La Dominante di Genova;<ref name=autogenerato2>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 49}}.</ref> la prima partita effettivamente disputata nel nuovo impianto era però stato il vittorioso (per 4-2) incontro con la Triestina del precedente 1º novembre 1928.<ref name=autogenerato2 /><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 57}}.</ref> L'altro evento degno di nota della stagione è l'esordio in prima squadra del portiere [[Carlo Ceresoli]], che all'età di 18 anni esordisce in massima serie il 13 gennaio 1929 in {{Calcio Roma|N}}-Atalanta (3-0);<ref name=autogenerato2 /><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 56}}.</ref> successivamente, dopo altri anni trascorsi a Bergamo in Serie B, passerà all'{{Calcio Inter|N}}<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 305}}.</ref> e vincerà due Mondiali, venendo ricordato tra i "Leoni di Highbury" e come uno dei migliori portieri della sua epoca.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 68}}.</ref>
 
Seguono campionati in cui la squadra milita nel campionato cadetto, sfiorando più volte la promozione in massima serie (soprattutto nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1930-1931|stagione 1930-1931]], nella quale arriva sesta in classifica a cinque punti dal Bari promosso in Serie A perdendo però un fondamentale scontro diretto con i pugliesi a due giornate dalla fine);<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 50, 51, 52}}.</ref><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 64}}.</ref> in questi anni con la maglia nerazzurra si distinguono tra gli altri [[Vittorio Casati]], tuttora recordman di presenze (202) in Serie B con la maglia dell'Atalanta (lascia la squadra nel 1936 per fare il militare nella Guerra di Etiopia),<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 303-304}}.</ref> [[Francesco Simonetti]] (in seguito anche viceallenatore della squadra negli [[anni 1950]] e per un breve periodo allenatore della medesima)<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 377}}.</ref> e [[Luigi Tentorio]],<ref name=autogenerato8>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 382}}.</ref> che dopo discreti trascorsi da calciatore<ref name=autogenerato8 /> dall'immediato [[Seconda guerra mondiale|secondo dopoguerra]] fino a metà degli [[anni 1960]] avrebbe ricoperto varie cariche in società (tra cui anche il ruolo di presidente per un brevissimo periodo),<ref name=autogenerato1>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 392}}.</ref> entrando anche a far parte per diversi anni della Commissione Tecnica della Nazionale italiana.<ref name=autogenerato1 /> Al termine della [[Atalanta Bergamasca Calcio 1932-1933|stagione 1932-1933]], per problemi economici, la società rischia di non iscriversi al campionato: ne segue una colletta tra sportivi<ref name=autogenerato6>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 65}}.</ref><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 59}}.</ref> e la cessione di [[Carlo Ceresoli]], l'elemento più rappresentativo, all'[[Ambrosiana Inter]] per {{TA|100 000}} lire.<ref name=autogenerato6 />
 
===L'arrivo in massima serie===
Dopo diversi altri campionati di B chiusi a metà classifica,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 62, 63, 64, 65, 66, 67}}.</ref> con anche la vittoria di una Coppa Disciplina nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1935-1936|stagione 1935-1936]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 68, 69, 70}}.</ref> nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1936-1937|stagione 1936-1937]], con l'allenatore [[Ottavio Barbieri]] alla guida di una squadra composta prevalentemente da bergamaschi (sette undicesimi della formazione titolare),<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 71}}.</ref> raggiunge la prima storica promozione in [[Serie A]] in seguito al secondo posto conquistato nel [[Serie B 1936-1937|campionato di serie B]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 70}}.</ref> La partita d'esordio nella massima serie vide la [[Juventus]] ospite al Brumana, che per l'occasione si riempie al limite della capienza, con più di {{TA|15 000 spettatori}}.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 71}}.</ref> La stagione però, nonostante l'entusiasmo iniziale, si conclude con un'immediata retrocessione, per via di un penultimo posto in classifica, davanti solamente alla {{Calcio Fiorentina|N}}.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 74}}.</ref> Nell'estate seguente, la dirigenza cedette [[Giuseppe Bonomi (calciatore)|Giuseppe Bonomi]] alla {{Calcio Roma|N}} per {{TA|120 000}} lire.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 73}}.</ref> Tra i giocatori più significativi di questo periodo spicca [[Severo Cominelli]], autore nell'arco della sua carriera di 62 gol con la maglia nerazzurra,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 309}}.</ref>, che fanno di lui il secondo miglior marcatore in assoluto della storia societaria, dietro solamente a [[Cristiano Doni]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 452}}.</ref>
 
Ma il ritorno nella massima serie non si fa attendere, tant'è che dopo un buon piazzamento nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1938-1939|1938-1939]] (anno in cui gli orobici mancano l'immediato ritorno in serie A solo a causa del miglior quoziente reti del Venezia secondo classificato alla pari con loro),<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 77}}.</ref> nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1939-1940|1939-1940]] l'allora presidente [[Nardo Bertoncini]] affida all'allenatore [[Ivo Fiorentini]] una squadra che centra nuovamente la promozione in A, a seguito del primo posto conquistato nel campionato di Serie B senza subire nessuna sconfitta in casa:<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 80}}.</ref> si tratta della prima vittoria del campionato di Serie B nella storia dell'Atalanta,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 76}}.</ref> che viene raggiunta anche grazie ai 25 gol in 31 presenze di [[Giovanni Gaddoni]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 81}}.</ref> la cui ''performance'' realizzativa costituisce il numero massimo di reti mai segnate da un giocatore nerazzurro in un singolo campionato (per quanto riguarda la Serie A il record è di [[Filippo Inzaghi]], autore di 24 reti nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1996-1997|stagione 1996-1997]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 324}}.</ref> [[Serie A 1940-1941|L'anno successivo]] la squadra rifila tre gol a Juventus e Milan, sconfigge il [[Bologna Calcio|Bologna]] Campione d'Italia in carica e si classifica al 6º posto finale.<ref name=autogenerato7>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 83, 84, 85}}.</ref> L'Atalanta continua la sua esperienza in serie A, con alla guida l'allenatore ungherese [[János Nehadoma]], fino al [[Atalanta Bergamasca Calcio 1942-1943|1942-1943]], quando i campionati vengono sospesi per lo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]]. Nonostante la cessione dei migliori giocatori (Cominelli e l'argentino Pozzo nel 1941,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 78}}.</ref> Gaddoni nel 1942<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 89}}.</ref>) all'Ambrosiana Milano,<ref name=autogenerato7 /> infatti, i bergamaschi riescono a ottenere prima un tredicesimo e poi un nono posto in classifica.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 86, 87, 88, 89, 90, 91}}.</ref> In quest'ultimo campionato spiccano le vittorie sul Torino (1-0), contro il {{Calcio Milan|N}} in trasferta (1-0) e contro la {{Calcio Roma|N}} campione in carica (2-1).<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 89, 90, 91}}.</ref>
 
Nell'estate 1943, con la caduta del [[fascismo]] e la conseguente divisione dell'Italia in due parti diventa impossibile organizzare un normale campionato nazionale: al Nord viene comunque organizzato un torneo diviso per regioni, definito [[Divisione Nazionale 1943-1944|Campionato Alta Italia]]. L'Atalanta vi prende parte senza tuttavia riuscire a qualificarsi per la fase finale che avrebbe assegnato il titolo.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 92}}.</ref>
 
===Il dopoguerra e gli anni 1950===
[[File:Atalanta 1947-1948.jpg|thumb|L'Atalanta di [[Ivo Fiorentini]], quinta classificata nella [[Serie A 1947-1948]].]]
 
Al termine del [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], il presidente [[Daniele Turani]], con una cordata di personalità del tempo, si adopera per risanare un buco nel bilancio della società e, dopo un piazzamento a centroclassifica in [[Divisione Nazionale 1945-1946|Divisione Nazionale]] nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1945-1946|stagione 1945-1946]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 93, 94}}.</ref> (nella quale veste la maglia nerazzurra anche il due volte campione del mondo [[Giuseppe Meazza]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 343}}.</ref>), alla riapertura delle frontiere, porta a Bergamo gli ungheresi [[Mihály Kincses|Kincses]] e [[Sándor Olajkár|Olajkár]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 87}}.</ref>: solo il primo riesce a disputare una buona stagione (9 reti in 21 presenze),<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 96}}.</ref> mentre il secondo non incise in modo significativo sul rendimento della squadra, giocando solo 7 partite senza segnare alcun gol.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 90, 91}}.</ref>
 
In questi anni la squadra staziona stabilmente nella massima serie, acquisendo la nomea di provinciale terribile,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 95}}.</ref> in virtù dei buoni risultati che spesso otteneva contro le squadre metropolitane: degne di nota sono in particolare le quattro vittorie in otto partite dal 1945 al 1949 contro il [[Grande Torino]] dominatore del campionato in quegli anni.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 94, 95, 96}}.</ref> Nel [[Serie A 1947-1948|campionato 1947-1948]] l'Atalanta ottiene la quinta posizione, che rimarrà il miglior risultato in serie A per quasi settant'anni, fino alla stagione 2016-17. L'allenatore è ancora [[Ivo Fiorentini]], tornato in città dopo il triennio a inizio anni 1940, mentre si rivedono a Bergamo giocatori come Cominelli e Fabbri che avevano fatto bene negli anni precedenti la guerra. La stagione è ricca di soddisfazioni, come le vittorie contro il Grande Torino, poi vincitore dello Scudetto, il {{Calcio Milan|N}}, il {{Calcio Bologna|N}} e l'{{Calcio Inter|N}} (0-3 a San Siro).<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, pp. 99, 100}}.</ref>
[[File:Adriano Bassetto.jpg|thumb|left|[[Adriano Bassetto]]]]
 
L'[[Serie A 1948-1949|anno seguente]], nonostante le buone premesse legate all'organico della stagione precedente confermato quasi in blocco,<ref name=autogenerato15>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 100}}.</ref> si rivela piuttosto difficile per la squadra nerazzurra, dato che la salvezza arriva solamente all'ultima giornata<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 102}}.</ref> con la vittoria per 2-0 dello scontro diretto sul campo del {{Calcio Livorno|N}}<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 101}}.</ref>. Nel frattempo, il 6 marzo, Fiorentini dà le proprie dimissioni e viene sostituito dal direttore tecnico [[Carlo Carcano]] (con in panchina il terzino [[Alberto Citterio]]).<ref name=autogenerato15 />
 
Alla fine della stagione la guida tecnica viene affidata a [[Giovanni Varglien]], il che sancisce il definitivo passaggio al "Sistema", iniziato tra molte polemiche e ripensamenti a stagione in corso già l'anno precedente.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 97, 98}}.</ref> L'apertura al tesseramento fino a tre stranieri per squadra porta l'Atalanta all'acquisto dei danesi [[Jørgen Sørensen]] e [[Karl Aage Hansen]], che vanno ad aggiungersi a [[Bertil Nordahl]], in rosa già da una stagione.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 107, 108}}.</ref> Il club bergamasco si trova in testa alla classifica dopo due giornate, anche se un leggero calo nel finale di stagione porta a chiudere il campionato all'ottavo posto in classifica.
 
Nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1955-1956|1955]] la squadra orobica è protagonista della prima diretta televisiva per una partita di calcio sulla RAI: la partita in questione è Atalanta-{{Calcio Triestina|N}} (2-0), giocata il 15 ottobre 1955 a [[Bergamo]]. Due anni più tardi, dopo altrettante salvezze, l'Atalanta effettua un campionato vissuto nei bassifondi della classifica e quando si salva, all'ultima giornata espugnando il campo di [[Calcio Padova|Padova]], è accusata di ''combine'' e quindi retrocessa: tuttavia un anno più tardi i presunti testimoni e accusatori (tra cui [[Giovanni Azzini]], difensore del {{Calcio Padova|N}}) confessano di avere inventato tutto, e la società è completamente riabilitata. Nel frattempo la squadra, guidata dall'allenatore austriaco [[Karl Adamek]] (subentrato a metà della stagione precedente), conquista sul campo l'immediato ritorno in Serie A, grazie alla vittoria del secondo campionato di B della sua storia, davanti al {{Calcio Palermo|N}} secondo classificato.
 
===La Coppa Italia===
[[File:Atalanta Bergamasca Calcio 1961-62.jpg|thumb|L'Atalanta di [[Ferruccio Valcareggi]], sesta classificata nella [[Serie A 1961-1962]].]]
 
Gli [[anni 1960]] vedono l'acquisto di stranieri che danno importanti contributi, tra i quali spiccano [[Humberto Maschio]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 342}}.</ref> [[Flemming Nielsen]]<ref name=autogenerato14 /> e il capitano della Nazionale svedese [[Bengt Gustavsson|Gustavsson]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 329}}.</ref>, le prime apparizioni in Europa grazie alla [[Coppa Mitropa]] (con anche una semifinale nel [[Coppa Mitropa 1962|1961-1962]], persa a causa della differenza reti sfavorevole contro gli ungheresi del [[Vasas Sport Club|Vasas Budapest]]) e ad altre competizioni minori ([[Coppa dell'Amicizia]] e [[Coppa delle Alpi]], nella quale i bergamaschi giocano anche una finale, il 26 giugno 1963, perdendola però contro la Juventus per 3-2).
[[File:Atalanta BC - Coppa Italia 1962-63 - Angelo Domenghini e Piero Gardoni.jpg|thumb|left|Milano, 2 giugno 1963: il capitano atalantino [[Piero Gardoni]] solleva la [[Coppa Italia 1962-1963|Coppa Italia]] accanto ad [[Angelo Domenghini]], capocannoniere dell'edizione e protagonista della finale con la sua decisiva tripletta al Torino.]]
 
Ma l'apice viene raggiunto nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1962-1963|stagione 1962-1963]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 143}}.</ref> quando la società nerazzurra, reduce dall'ottimo sesto posto della stagione precedente,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 140}}.</ref> conquista per la prima volta nella sua storia la [[Coppa Italia 1962-1963|Coppa Italia]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 145}}.</ref> Questo trofeo, che tuttora è l'unico di una certa importanza conquistato a livello di prima squadra, arriva a Bergamo dopo una lunga cavalcata conclusasi con una vittoria per 3-1 in campo neutro allo [[Stadio Giuseppe Meazza]] contro il [[Torino Calcio|Torino]].<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 198, 200, 201}}.</ref> L'annata seguente vede il debutto in [[Coppa delle Coppe UEFA|Coppa delle Coppe]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 203}}.</ref> dove però l'Atalanta viene subito eliminata dai portoghesi dello {{Calcio Sporting Lisbona|N}} dopo uno spareggio in campo neutro a [[Barcellona]], terminato dopo i tempi supplementari sul punteggio di 3-1 e giocato in inferiorità numerica a causa dell'infortunio del portiere [[Pier Luigi Pizzaballa]] nelle battute iniziali del match.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 148}}.</ref><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 205}}.</ref>
 
===Da Turani ad Achille Bortolotti===
Nel 1964 muore il presidente Turani,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 209, 210}}.</ref> che viene sostituito alla guida della società nell'estate del 1964 da [[Attilio Vicentini]], coadiuvato inizialmente dall'ingegnere [[Luigi Tentorio]] (che ne aveva caldeggiato la nomina a presidente),<ref name=autogenerato1 /> il quale rinuncia però a tutti gli incarichi societari dal 1966 in poi<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 223}}.</ref> a causa della trasformazione, dovuta a una nuova norma federale, delle società di calcio in società per azioni, che lui non condivideva ritenendola troppo distante dal suo modo di operare e di intendere il calcio.<ref name=autogenerato1 /><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 224}}.</ref> La squadra continua il suo cammino nella massima serie fino al [[Atalanta Bergamasca Calcio 1968-1969|1968-1969]]<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 161, 162, 163}}.</ref> quando, complice la cessione al [[Bologna Calcio|Bologna]] del bomber [[Giuseppe Savoldi|Savoldi]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 375}}.</ref> retrocede in serie B dopo dieci campionati consecutivi in massima serie.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 245}}.</ref> Alla presidenza, [[Giacomo Baracchi]] subentra a Vicentini, ma dopo un solo anno il nuovo patron diventa [[Achille Bortolotti]], che già da alcuni anni possedeva alcune azioni della società bergamasca.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, pp. 246, 247}}.</ref>
 
Dopo un anno di transizione caratterizzato dal cambio di tre allenatori ([[Corrado Viciani]], [[Renato Gei]] e l'ex calciatore degli anni '50 e '60 [[Battista Rota|Titta Rota]])<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 164}}.</ref> e da una salvezza all'ultima giornata,<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 254}}.</ref> la squadra ritorna in A grazie all'allenatore [[Giulio Corsini]], capace di amalgamare una squadra di giovani (su tutti [[Gaetano Scirea]], il capocannoniere stagionale [[Adelio Moro]], [[Giuseppe Doldi]] e [[Giovanni Vavassori]]).<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 167}}.</ref> Dopo una tranquilla salvezza nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1971-1972|stagione 1971-1972]],<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 170, 171, 172}}.</ref> nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1972-1973|stagione 1972-1973]] l'Atalanta retrocede all'ultima giornata per differenza reti, nonostante avrebbe potuto salvarsi andando a punti nelle ultime tre giornate.<ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 2, p. 173}}.</ref><ref>{{Cita|Corbani e Serina|volume 1, p. 276}}.</ref> Questa volta la permanenza tra i cadetti dura più del solito, tant'è che per il ritorno nel massimo campionato bisognerà aspettare fino alla stagione [[Atalanta Bergamasca Calcio 1976-1977|1976-1977]], con promozione ottenuta da [[Battista Rota]] soltanto dopo gli spareggi allo [[Stadio Luigi Ferraris]] contro {{Calcio Cagliari|N}} e {{Calcio Pescara|N}}. L'anno seguente la squadra ottiene la salvezza, e nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1978-1979|1978-1979]] ritorna in B, ancora una volta a causa della differenza reti sfavorevole. L'anno seguente viene mancata la promozione e nella stagione [[Atalanta Bergamasca Calcio 1980-1981|1980-1981]] l'Atalanta retrocede in [[Serie C1]] per la prima volta nella sua storia.
 
===Il rilancio e le avventure continentali===
[[File:Atalanta 1987-1988.jpg|thumb|L'Atalanta di [[Emiliano Mondonico]] nella stagione 1987-1988, semifinalista di [[Coppa delle Coppe 1987-1988|Coppa delle Coppe]] pur militando in Serie B: è tuttora il miglior piazzamento nelle competizioni europee di un club non iscritto alla massima categoria nazionale.]]
 
Il presidente Bortolotti cede il comando al figlio [[Cesare Bortolotti|Cesare]], il quale centra l'immediato ritorno tra i cadetti dopo una marcia trionfale guidata dall'allenatore [[Ottavio Bianchi]], con appena 2 sconfitte nelle 34 gare giocate in campionato (una delle quali all'ultima giornata sul campo della {{Calcio Rhodense|N}}, a promozione già conquistata) e la netta vittoria del [[Serie C1 1981-1982#Girone A|girone A di Serie C1]]. L'anno successivo è una stagione di assestamento, utile come trampolino di lancio per la squadra che, guidata da [[Nedo Sonetti]], nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1983-1984|1983-1984]] vince il campionato di B, riportando così la città ai livelli di un lustro addietro; [[Marco Pacione]] e [[Marino Magrin]] sono i due migliori marcatori dell'intera categoria.<ref name=A/>
 
La permanenza nella categoria prosegue senza intoppi fino alla stagione [[Atalanta Bergamasca Calcio 1986-1987|1986-1987]], quando la Dea retrocede all'ultima giornata. Nonostante questo, la squadra di [[Nedo Sonetti|Sonetti]] riesce a raggiungere la finale di Coppa Italia, dove viene sconfitta dal {{Calcio Napoli|N}} campione d'Italia: si qualifica quindi di diritto per la Coppa delle Coppe per la seconda volta nella sua storia dopo il 1964.
 
La stagione [[Atalanta Bergamasca Calcio 1987-1988|1987-1988]] è quella della svolta, con il giovane allenatore [[Emiliano Mondonico]]. In Italia la Dea conquista la promozione in A, mentre in Europa raggiunge la semifinale della Coppa delle Coppe. Partita in sordina in quanto squadra di serie B, l'Atalanta elimina nell'ordine i gallesi del {{Calcio Merthyr Tydfil|N}}, i greci dell'{{Calcio OFI Creta|N}} e i portoghesi dello {{Calcio Sporting Lisbona|N}}, già incontrati nella precedente partecipazione alla Coppa delle Coppe, 24 anni prima. Gli orobici vengono eliminati in semifinale dai belgi del {{Calcio Malines|N}}, che il 20 aprile 1988 vincono per 2-1 nello stadio di Bergamo.
[[File:Glenn Strömberg - Atalanta BC.jpg|thumb|left|[[Glenn Peter Strömberg]]]]
 
L'anno successivo l'Atalanta ottiene un sesto posto finale in [[Serie A 1988-1989|Serie A]], che le vale la prima qualificazione della sua storia in [[Coppa UEFA]]. L'avventura europea però non è fortunata come la precedente, poiché l'eliminazione arriva al primo turno per mano dei sovietici dello {{Calcio Spartak Mosca|N}}, a seguito dello 0-0 casalingo nella gara di andata e della successiva sconfitta per 2-0 a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. La [[Atalanta Bergamasca Calcio 1989-1990|stagione 1989-1990]] vede di nuovo i nerazzurri tra i protagonisti del [[Serie A 1989-1990|campionato]]: essi infatti, anche grazie all'acquisto del nazionale argentino [[Claudio Paul Caniggia]], riescono a bissare, con un settimo posto, la qualificazione europea dell'anno precedente.
 
L'annata è caratterizzata dalla morte, avvenuta in un incidente stradale, del presidente [[Cesare Bortolotti]]. La presidenza torna per alcuni mesi al padre Achille Bortolotti, che traghetta la società fino all'acquisto del pacchetto azionario da parte dell'immobiliarista [[Antonio Percassi]], ex difensore del club orobico a metà degli [[anni 1970]].
 
La squadra nel frattempo ottiene buoni risultati nella [[Coppa UEFA 1990-1991]], dove elimina i croati della {{Calcio Dinamo Zagabria|N}}, i turchi del {{Calcio Fenerbahce|N}} e i tedeschi del {{Calcio Colonia|N}}, ma non può fare nulla nello scontro con l'Inter nei quarti di finale, nonostante lo 0-0 della gara di andata giocata in casa. L'Inter vincerà poi il trofeo superando in finale la Roma. Il campionato vede un avvicendamento alla guida tecnica tra [[Pierluigi Frosio]] e [[Bruno Giorgi (allenatore)|Bruno Giorgi]], che conclude la stagione in una posizione di centro classifica e ottiene la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. Nel 1992 viene indetto con cadenza annuale il [[Trofeo Bortolotti]] in memoria di Achille e Cesare Bortolotti, che vede affrontare i padroni di casa contro una compagine scelta di volta in volta. Negli anni seguenti, in cui in panchina si alternano Giorgi e [[Marcello Lippi]], la squadra si mantiene nei quartieri alti della classifica di Serie A, senza però centrare altre qualificazioni in coppa UEFA.
[[File:Atalanta 1992-93.jpg|thumb|L'Atalanta di [[Marcello Lippi]], settima classificata nella [[Serie A 1992-1993]].]]
 
Nell'annata [[Atalanta Bergamasca Calcio 1993-1994|1993-1994]] il presidente Percassi decide di puntare su un tecnico emergente, [[Francesco Guidolin]], per portare il cosiddetto "calcio-spettacolo" a Bergamo, e acquista [[Franck Sauzée]], centrocampista e capitano dell'[[Olympique Marsiglia]] campione d'Europa in carica. Le aspettative vengono però deluse e la squadra, dopo un campionato passato nei bassifondi della classifica, retrocede al penultimo posto, nonostante l'avvicendamento tra Guidolin e [[Cesare Prandelli]], tecnico della Primavera.
 
===L'era Ruggeri===
Nel 1994 Percassi decide di cedere la proprietà a [[Ivan Ruggeri]], che riaffida la squadra a [[Emiliano Mondonico]], il quale la riporta subito in Serie A dopo una prima parte di campionato alquanto sofferta, con la squadra ai limiti della zona retrocessione, ma con un girone di ritorno in cui la squadra inanella numerosi risultati positivi, tra cui una striscia di 7 vittorie consecutive, centrando la promozione all'ultima giornata dopo uno scontro diretto con la {{Calcio Salernitana|N}}.
 
Negli anni successivi, nel massimo campionato, la squadra orobica disputa due buone stagioni nelle quali si classifica a metà graduatoria, lanciando giovani giocatori come [[Christian Vieri]] e [[Filippo Inzaghi]]: quest'ultimo riesce nel [[Atalanta Bergamasca Calcio 1996-1997|1996-1997]], unico giocatore nerazzurro della storia, a vincere il titolo di capocannoniere nel massimo campionato, con 24 centri (impresa che non gli riuscirà più in futuro). L'annata viene però funestata dalla tragica fine dell'attaccante [[Federico Pisani]], vittima di un incidente stradale nel febbraio 1997. A lui viene intitolata la curva Nord dello stadio di Bergamo, quella riservata ai tifosi atalantini; viene inoltre ritirata la sua maglia numero 14. Nella stagione [[Atalanta Bergamasca Calcio 1995-1996|1995-1996]], inoltre, l'Atalanta gioca la terza finale di Coppa Italia della sua storia, perdendola contro la {{Calcio Fiorentina|N}}.
 
L'anno successivo, nonostante le ottime premesse e un discreto inizio di stagione, la squadra non tiene fede alle attese, ritrovandosi quasi subito ad arrancare nei bassifondi della classifica. La retrocessione tuttavia si materializza soltanto all'ultima giornata, ponendo termine al ciclo di [[Emiliano Mondonico]] sulla panchina nerazzurra. Per la [[Atalanta Bergamasca Calcio 1998-1999|stagione 1998-1999]] ci si affida a [[Bortolo Mutti]], vecchia gloria degli [[anni 1980]], per cercare un immediato ritorno nella massima serie; la promozione tuttavia non arriva, soprattutto a causa della sterilità offensiva e dei troppi pareggi nella fase finale del campionato.
 
===Il nuovo millennio===
[[File:Stefano Colantuono.jpg|thumb|left|Sotto la guida del tecnico [[Stefano Colantuono]], a Bergamo in due periodi tra gli anni 2000 e 2010, l'Atalanta ha vinto due campionati di Serie B.]]
 
Per l'annata [[Atalanta Bergamasca Calcio 1999-2000|1999-2000]] si punta su [[Giovanni Vavassori]], altra vecchia gloria, che bene aveva fatto come allenatore del settore giovanile nerazzurro; la Serie A viene centrata al primo tentativo, con l'utilizzo di numerosi giovani cresciuti nel vivaio. L'entusiasmo è talmente alto che l'anno successivo, il [[Atalanta Bergamasca Calcio 2000-2001|2000-2001]], l'Atalanta si ritrova al comando del campionato dopo il primo mese, giocando un calcio divertente e redditizio. Nel prosieguo della stagione la squadra accusa una leggera flessione, che però non le impedisce di concludere con un settimo posto e una salvezza ottenuta con sette giornate di anticipo.
 
Il presidente Ruggeri cerca allora di far fare il salto di qualità alla squadra, cedendo qualche giovane alle squadre economicamente più forti, ma acquistando giocatori di fama, tra i quali [[Gianni Comandini]] il cui acquisto, con 30 miliardi di lire, è il più caro della storia atalantina.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttoatalanta.com/?action=read&idnotizia=5943|titolo=Comandini, da mister 30 miliardi alla consolle del dj|editore=Tuttoatalanta.com|data=18 maggio 2011}}</ref> Ma i nuovi non si amalgamano e la stagione termina con un nono posto, pur con un punto in più di quella precedente. Si evita la retrocessione con i gol di [[Cristiano Doni]], convocato poi per i Mondiali di [[Campionato mondiale di calcio 2002|Corea-Giappone]] del 2002, nei quali gioca anche una partita da titolare. L'anno seguente la squadra allenata da [[Giovanni Vavassori]] retrocede al termine di una stagione culminata con l'esonero dell'allenatore (a favore di [[Giancarlo Finardi]], tecnico della formazione Primavera) e la sconfitta nello spareggio-salvezza giocato contro la {{Calcio Reggina|N}}. Si prova a risalire immediatamente con la guida tecnica di [[Andrea Mandorlini]] e l'impresa riesce nuovamente al termine di un campionato con 46 partite in cui nella prima parte la squadra si mantiene a lungo in testa ed eguaglia il record societario di 24 partite senza sconfitte, mentre nella seconda fase accusa un calo di rendimento che la porta fino al quinto posto, ultimo utile a salire direttamente nel massimo campionato.
 
Ma l'altalena tra le categorie continua, e una nuova retrocessione colpisce la squadra di [[Delio Rossi]], subentrato a stagione in corso al tecnico artefice della promozione dell'anno prima, nonostante un'incredibile rimonta nel girone di ritorno. Ci si affida quindi al giovane tecnico romano [[Stefano Colantuono]], il quale riporta nella categoria superiore la squadra dopo un solo anno di assenza, al termine di una stagione colma di record per la serie cadetta, conclusa al primo posto senza particolari affanni; la direzione della squadra gli viene confermata anche per l'annata [[Atalanta Bergamasca Calcio 2006-2007|2006-2007]], in cui l'Atalanta ottiene un ottavo posto, a ridosso della zona UEFA, ponendosi come una delle rivelazioni della massima serie. Al termine di quest'ultima stagione, però, Colantuono decide di abbandonare Bergamo per trasferirsi al {{Calcio Palermo|N}}, sicché la società decide di puntare su [[Luigi Delneri]].
 
===Di padre in figlio===
[[File:Gianpaolo Bellini 01.JPG|thumb|[[Gianpaolo Bellini]], il più presente di sempre in maglia bergamasca.]]
 
A gennaio 2008 un aneurisma colpisce il presidente Ruggeri che, a causa della persistente criticità delle proprie condizioni di salute, ad aprile dello stesso anno viene affiancato alla presidenza dalla figlia Francesca, in qualità di vicepresidente, e dal figlio Alessandro in qualità di amministratore delegato. Nel frattempo la squadra si mantiene in una posizione di centro classifica. La qualificazione europea tuttavia non arriva, lasciando a ricordo di una buona annata la doppia vittoria contro il Milan e un nono posto in classifica.
 
Il 3 settembre 2008 viene nominato presidente [[Alessandro Ruggeri]].<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/atalanta/news.do?dispatch=read&id=797|titolo=Alessandro Ruggeri nominato presidente|editore=atalanta.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080906044609/http://www.atalanta.it/atalanta/news.do?dispatch=read&id=797|dataarchivio=6 settembre 2008|urlmorto=sì}}</ref>
La stagione vede la squadra navigare costantemente nelle zone medio/alte della classifica; nonostante nemmeno questa volta arrivi l'accesso in Europa, l'annata è caratterizzata da numerose soddisfazioni quali le sconfitte rifilate all'Inter campione d'Italia (3-1), alla Roma (3-0), alla Lazio (3-0), al Napoli (3-1) e all'Udinese (3-0).
 
Per l'anno successivo il presidente Alessandro Ruggeri ingaggia [[Angelo Gregucci]] come nuovo allenatore al posto di Delneri. La sua avventura sulla panchina nerazzurra però si conclude già il 21 settembre 2009 quando, dopo quattro sconfitte in altrettante partite di campionato, viene esonerato in favore di [[Antonio Conte]], ex tecnico di {{Calcio Arezzo|N}} e {{Calcio Bari|N}}. Questi però, dopo un inizio caratterizzato da cinque risultati utili consecutivi (2 vittorie e 3 pareggi), in seguito alla sconfitta casalinga subita per mano del {{Calcio Napoli|N}} il 7 gennaio 2010, e complice una pesante discussione con la tifoseria atalantina, si dimette dopo aver conquistato 13 punti in altrettante partite ed essere stato eliminato dalla [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]] per mano del {{Calcio Lumezzane|N}}, formazione di [[Lega Pro Prima Divisione]].<ref>{{cita web|url=http://www.romagnaoggi.it/sport/lite-con-i-tifosi-antonio-conte-lascia-l_atalanta.html|titolo=Lite con i tifosi, Antonio Conte lascia l'Atalanta „Lite con i tifosi, Antonio Conte lascia l'Atalanta“|editore=romagnaoggi.it|accesso=29 agosto 2014}}</ref> La società decide allora di affidare temporaneamente la panchina all'allenatore della Primavera [[Valter Bonacina]], ingaggiando dopo una sola partita [[Bortolo Mutti]], alla sua seconda esperienza alla guida della squadra bergamasca.<ref>{{Cita news|pubblicazione=L'eco di Bergamo|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/111004_lino_mutti_allenatore_dellatalanta_manca_solo_il_comunicato_ufficiale/|titolo=Lino Mutti allenatore dell'Atalanta|data=11 gennaio 2010|accesso=23 maggio 2010}}</ref> Il rendimento migliora tra le mura amiche, dove arrivano diversi buoni risultati (22 punti totali in 19 partite) che tengono la squadra in corsa per la salvezza fino a fine stagione, ma non in trasferta: in tutto il girone di ritorno i bergamaschi riescono infatti a conquistare un solo punto lontano da Bergamo (con un pareggio per 0-0 a [[Catania]]). La retrocessione è matematica alla penultima giornata, in seguito alla sconfitta patita sul campo del Napoli per 2-0.<ref>{{Cita news|pubblicazione=Gazzetta dello Sport|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Napoli/09-05-2010/napoli-onora-europa-603918037267.shtml|titolo=Il Napoli onora l'Europa. L'Atalanta saluta la A|data=9 maggio 2010|accesso=23 maggio 2010|autore=Sergio Stanco}}</ref>
 
===Il ritorno di Percassi===
Il 14 maggio 2010 Alessandro e Francesca Ruggeri, detentori del pacchetto azionario di maggioranza della società, ne annunciano la messa in vendita:<ref>{{Cita web|url=http://www.atalanta.it/atalanta/news.do?dispatch=read&id=1754|titolo=Comunicato stampa|data=14 maggio 2010|editore=Atalanta BC|accesso=25 marzo 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100606092634/http://www.atalanta.it/atalanta/news.do?dispatch=read&id=1754|dataarchivio=6 giugno 2010}}</ref> il 4 giugno 2010 [[Antonio Percassi]] riesce ad acquisire il 70% delle azioni della società, ritornando alla guida degli orobici dopo sedici anni.<ref>{{Cita web|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/269078/|titolo=L'Atalanta è di Antonio Percassi|editore=L'Eco di Bergamo|data=4 giugno 2010|accesso=25 marzo 2011}}</ref> Come nuovo allenatore viene scelto [[Stefano Colantuono]] che, dopo la finale dei play-off di [[Serie B 2009-2010|Serie B]] della stagione precedente persa con il Torino, torna alla guida degli orobici dopo 3 anni,<ref>{{Cita news|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_b/torino/2010/06/15-72783/Ufficiale%3A+Colantuono+%C3%A8+il+nuovo+allenatore+dell%27Atalanta|titolo=Ufficiale: Colantuono è il nuovo allenatore dell'Atalanta|pubblicazione=[[Tuttosport]]|data=14 giugno 2010|accesso=30 agosto 2014}}</ref> mentre come nuovo direttore generale viene scelto Roberto Spagnolo.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=213334|editore=Tutto Mercato Web|titolo=Roberto Spagnolo nuovo dg dell'Atalanta|data=17 giugno 2010|autore=Lorenzo Casalino|accesso=25 marzo 2011}}</ref> Alla fine della stagione l'Atalanta centra l'obiettivo societario, riuscendo sia a ritornare in Serie A con tre giornate di anticipo sia a vincere il [[Serie B 2010-2011|campionato]] con 79 punti, secondo miglior risultato di sempre dei nerazzurri dopo gli 81 conquistati sempre da Colantuono nel [[Serie B 2005-2006|2005-2006]].
[[File:Atalanta 2010-2011.JPG|thumb|left|La squadra riceve la [[Coppa Ali della Vittoria]] nel 2011.]]
 
L'estate del 2011 si rivela però movimentata, in quanto già il 1º giugno 2011 [[Cristiano Doni]] viene inserito nella lista degli indagati nell'ambito dell'[[Scandalo del calcio italiano del 2011|Operazione Last Bet]].<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/01-06-2011/maxi-inchesta-scommesse-801432985152.shtml|titolo=Maxi-inchiesta sulle scommesse "Falsati i campionati di B e C"|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=1º giugno 2011|accesso=30 agosto 2014}}</ref> Inizialmente vengono inflitti sei punti di penalità alla squadra, tre anni e sei mesi di squalifica a Doni e tre anni a [[Thomas Manfredini]] (nei successivi gradi di giudizio Manfredini viene però prosciolto da ogni accusa). La Dea, pur continuando le azioni legali a difesa della società, partecipa al [[Serie A 2011-2012|campionato]], conquistando 10 punti nelle prime 4 giornate del torneo; il rendimento degli orobici si mantiene costante per tutto l'anno (26 punti nel girone di andata e altri 26 in quello di ritorno), con 43 gol subiti in 38 partite, quarta miglior difesa del campionato alla pari col {{Calcio Bologna|N}}}; il 29 aprile 2012, grazie alla vittoria casalinga per 2-0 contro la {{Calcio Fiorentina|N}}, l'Atalanta conquista matematicamente la salvezza con tre giornate d'anticipo, stabilendo il proprio record di punti fatti in Serie A (52), nonostante 3 sconfitte nelle ultime 3 giornate di campionato contro Milan, Lazio e Juventus. Il 31 maggio l'Atalanta patteggia nella seconda fase dell'inchiesta di Cremona legata al calcioscommesse vedendosi infliggere due punti di penalità da scontare nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 2012-2013|stagione 2012-2013]] oltre a {{TA|25 000}} euro di multa per la partita Padova-Atalanta, con la società punita per responsabilità oggettiva. A Cristiano Doni, ormai ex capitano della squadra bergamasca, vengono inflitti altri due anni di squalifica. Durante la stagione il club, dopo essersi trovato al sesto posto solitario in classifica a metà girone di andata in seguito al successo casalingo con l'Inter per 2-1, ha un calo di rendimento nel girone di ritorno, conquistando comunque matematicamente la salvezza con due giornate d'anticipo.
 
Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 2013-2014|stagione 2013-2014]], dopo un inizio di campionato difficile (3 punti nelle prime 5 giornate, conquistati con la vittoria per 2-0 contro il Torino alla seconda giornata e 4 sconfitte) la squadra bergamasca ottiene con 6 vittorie consecutive (record in Serie A nella storia della società) e 46 punti conquistati, la salvezza con 7 gare d'anticipo, migliorando la salvezza ottenuta da Gigi Delneri nella stagione 2008-2009 con 5 giornate d'anticipo.<ref>{{Cita news|autore=Matteo Spini|titolo=Atalanta a ritmo scudetto|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=1º aprile 2014|pagina = 15}}</ref> Successivamente con i 4 punti conquistati nelle ultime sette giornate il club chiude il campionato all'undicesimo posto in classifica con 50 punti, eguagliando quindi il suo record di punti in massima serie. Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 2014-2015|stagione 2014-2015]] la squadra bergamasca ottiene per il quarto anno di fila la salvezza, anche se a seguito di un campionato meno brillante rispetto ai precedenti che la vede chiudere la stagione al quartultimo posto in classifica. Nel corso dell'annata viene inoltre esonerato dopo 5 anni (periodo più lungo mai trascorso da un allenatore alla guida del club orobico) il tecnico [[Stefano Colantuono]], che nelle prime 25 partite di campionato aveva totalizzato 23 punti; al suo posto subentra [[Edoardo Reja]], che raccoglie 14 punti in 13 partite grazie a 2 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte. Reja viene riconfermato anche per la [[Atalanta Bergamasca Calcio 2015-2016|stagione successiva]] nella quale, nonostante una striscia di 14 partite consecutive senza vittorie (record negativo nella storia della società), la squadra ottiene per il quinto anno consecutivo la salvezza, piazzandosi al tredicesimo posto in classifica.
 
[[File:Atalanta Bergamasca Calcio 2016-17.jpg|thumb|L'Atalanta di [[Gian Piero Gasperini]], quarta classificata nella [[Serie A 2016-2017]], miglior piazzamento societario di sempre in Serie A.]]
 
A fine anno Reja non viene riconfermato, e per sostituirlo per la stagione 2016-17 viene ingaggiato [[Giampiero Gasperini]], proveniente dal {{Calcio Genoa|N}}. Dopo soli 3 punti conquistati nelle prime 5 partite, le vittorie contro {{Calcio Crotone|N}} e {{Calcio Napoli|N}} in casa e il lancio da titolari di parecchi giovani provenienti dal vivaio (su tutti [[Roberto Gagliardini]], ceduto poi a gennaio all'Inter, [[Mattia Caldara]], [[Andrea Conti (calciatore 1994)|Andrea Conti]] e [[Franck Kessié]]), segnano una svolta nella stagione dei nerazzurri, che il 13 maggio 2017 grazie a un pareggio casalingo per 1-1 contro il Milan ottengono la matematica certezza di un piazzamento nelle prime sei posizioni della classifica, sufficiente<ref group="N">Grazie al fatto che la finale di [[Coppa Italia 2016-2017|Coppa Italia]] da disputare la settimana seguente coinvolgeva Juventus e Lazio, ovvero due formazioni già qualificate mediante il campionato alle coppe europee per la stagione 2017-2018.</ref> ad avere la matematica certezza di qualificarsi alla successiva edizione dell'[[UEFA Europa League|Europa League]]; la vittoria per 1-0 del successivo turno di campionato sul campo dell'{{Calcio Empoli|N}} quartultimo in classifica garantisce invece ai bergamaschi la certezza di un piazzamento tra le prime 5 posizioni in classifica e, quindi, la qualificazione alla fase a gironi dell'Europa League, senza bisogno di passare dai turni preliminari.
 
Infine, grazie alla sconfitta della {{Calcio Lazio|N}} a [[Crotone]] del 28 maggio 2017 la squadra bergamasca chiude il campionato al quarto posto in classifica, suo miglior piazzamento di sempre in Serie A; altri primati di squadra migliorati dai nerazzurri in questa stagione di Serie A sono i punti totali (72), i punti fatti in casa (40)<ref group="N">Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1947-1948|stagione 1947-1948]] i punti conquistati in casa furono 34, ma con la vittoria che valeva 2 punti: a parità di metodo di calcolo del punteggio, i punti in casa conquistati in questa stagione sarebbero quindi maggiori di quelli della stagione 2016-2017.</ref>, i punti fatti in trasferta (32), i punti in un girone (37), le vittorie totali (21) e le vittorie in trasferta (9).
 
[[File:Mura Bergamo Coerografia Atalanta.jpg|miniatura|Le mura di Bergamo "infuocate" in occasione della festa sabato 27 maggio 2017]]
La squadra Bergamasca ritrova l'europa dopo 26 anni, entrando direttamente ai giorni di Europa League senza passare dalle fasi preliminari. Correva la stagione 1990-1991 quando giocò l'ultima coppa UEFA venendo poi eliminata ai quarti di finale. Tutto l'ambiente e il movimento vivono una fase di grande cambiamento, quasi surreale alla luce dei risultati ottenuti con una rosa formata per raggiungere la media classifica.
 
La prima gestione Gasperini si trasforma in un vero successo e nel girone di ritorno arriva anche l'assegnazione del Bando dello Stadio di Bergamo a favore della società, coronando definitivamente una stagione memorabile. La città risponde in modo fantastico alla serie di risultati molto spesso con accoglienze festanti in Aeroporto ad Orio al Serio, tra le principali piazze storiche e sulle mura medioevali ( da poco patrimonio dell'Unesco ) della città vecchia; questo in occasione dell'ultima partita vinta in casa contro il Chievo il 27 maggio con un gol di A.Gomez nel secondo tempo. Da porta Sant’Agostino fino allo spalto di San Giacomo, centinaia di tifosi hanno illuminato le Mura trasformandosi in uno spettacolo "infuocato" lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva.
 
L'Atalanta è di fatto la rivelazione della stagione 2016-2017 anche in confronti con i maggiori campionati Europei, risultato arrivato grazie a giocatori giovani e non di fama, tra i quali: Freuler, Kessiè, Caldara, Spinazzola, Conti, Petagna. Tra questi nomi gli italiani si guadagnano la considerazione e la convocazione nel giro della nazionale, sintomo che il già acclamato settore giovanile orobico ha lavorato bene negli anni precedenti.
 
=== '''Lo Stadio di Proprietà''' ===
Atalanta si era aggiudicata lo scorso 10 maggio il bando che l’Amministrazione comunale di Bergamo aveva pubblicato a inizio anno per la vendita della struttura sportiva più importante della città.
 
Nella mattina dell'8 agosto 2017 nello studio del notaio Farhat viene firmato il contratto che sancisce il passaggio di proprietà dello Stadio Atleti Azzurri d’Italia dal Comune di Bergamo ad Atalanta Bergamasca Calcio.
 
Presenti il presidente Antonio Percassi e il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Lo stadio perciò non è più «comunale». L’Atalanta ha firmato il rogito di acquisto dell’impianto che passa dalle mani del Comune di Bergamo a quelle delle società nerazzurra. per la cifra di 8,6 milioni di euro. “Lo Stadio di Bergamo è da sempre la casa dell'Atalanta e dei tifosi atalantini". – dichiara il Presidente dell’Atalanta B.C. Antonio Percassi - " È una grande soddisfazione esserne diventati finalmente anche i proprietari. Si tratta di un passo fondamentale per il presente ed il futuro del nostro Club.  Oggi Bergamo fa la storia, ogni bergamasco dev’esserne orgoglioso. Abbiamo fatto un grande investimento con l'obiettivo di rendere lo stadio più moderno ed accogliente per i nostri tifosi”.
 
L'inizio dei lavori si prospetta per il 2018 con chiusura nel 2021 senza interferire con il decorrere delle stagioni e dell'affluenza di pubblico nello stadio, dando maggiore impulso di costruzione e modifica strutturale durante l'estate a stagione ferma.
 
=== La fase a gironi dell'Europa League ===
 
==Cronistoria==
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|-
!style="text-align:center; border:2px solid black; background:dodgerblue;"| <span style="color:black">Cronistoria dell'Atalanta Bergamasca Calcio</span>
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*17 ottobre 1907 - Fondazione della '''Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici "Atalanta"'''.
*1908 - Si affilia alla [[Affiliazioni alla FGNI#Un po di storia|FGI]]<ref group="N">La [[Federazione Ginnastica d'Italia|FGNI]] in questo documento del 1912 nel suo albo d'oro delle affiliazioni (vedi [[1905]]) erroneamente la considera affiliata come "Atalanta" e non come "Giovane Orobia" mentre effettivamente non ci fu rapporto diretto fra le due società ovvero la Giovane Orobia non cambiò nome ma cessò di esistere.</ref> (Federazione Ginnastica Italiana) e alla [[FIGC#Cenni storici|FIF]] con cui disputa dei tornei a carattere locale.
*1909-1913 - Non partecipa ad alcun campionato di calcio. Disputa soltanto partite amichevoli.
*[[Atalanta Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici 1913-1914|1913-1914]] - Si riaffilia alla [[FIGC]] e inaugura il suo primo campo polisportivo il 24 maggio.
*[[Atalanta Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici 1914-1915|1914-1915]] - 4ª nel girone finale della [[Promozione 1914-1915|Promozione Lombarda]] sospesa con lo scoppio della [[Prima guerra mondiale|guerra]].
*[[Atalanta Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici 1915-1916|1915-1916]] - Partecipa a tornei indetti dal Comitato Regionale Lombardo, con la squadra riserve.
*1916-1918 - A causa della partenza di troppi giovani per il fronte rinuncia a continuare l'attività ufficiale e vende il campo di Via Maglio del Lotto.
*1918 - Ricostituita la società disputa vari tornei precampionato e prima dell'inizio della stagione 1919-20 inaugura lo stadio della "Clementina" riadattando un ex ippodromo.
*5 ottobre 1919 - Vince a [[Brescia]] le qualificazioni con la Bergamasca e viene ammessa in Prima Categoria.
*[[Società Bergamasca di Educazione Fisica Atalanta 1919-1920|1919-1920]] - 3ª nel girone eliminatorio B del Comitato Regionale Lombardo di [[Prima Categoria 1919-1920|Prima Categoria]].
*febbraio 1920 - La società si fonde con la [[Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma|Bergamasca di Ginnastica e Scherma]] diventando '''Atalanta e Bergamasca di Ginnastica e Scherma'''.
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1920-1921|1920-1921]] - 4ª nel girone eliminatorio E del Comitato Regionale Lombardo di [[Prima Categoria 1920-1921|Prima Categoria]]. Retrocessa e successivamente ripescata.
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1921-1922|1921-1922]] - 3ª nel girone eliminatorio B del Comitato Regionale Lombardo di [[Prima Categoria 1921-1922|Prima Categoria]]. Il [[Compromesso Colombo]] l'assegna d'ufficio alla nuova Seconda Divisione della [[Lega Nord (calcio)|Lega Nord]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1922-1923|1922-1923]] - 1ª nel girone C della [[Seconda Divisione 1922-1923|Seconda Divisione Nord]]. Ammessa alla fase finale: arriva 2ª nel girone semifinale B.
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1923-1924|1923-1924]] - 3ª nel girone B della [[Seconda Divisione 1923-1924|Seconda Divisione Nord]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1924-1925|1924-1925]] - 7ª nel girone B della [[Seconda Divisione 1924-1925|Seconda Divisione Nord]] dopo aver vinto gli spareggi contro [[Circolo Sportivo Trevigliese|Trevigliese]] e [[Calcio Lecco 1912|Lecco]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1925-1926|1925-1926]] - 3ª nel girone A della [[Seconda Divisione 1925-1926|Seconda Divisione Nord]]. Ammessa nella nuova [[Prima Divisione]] (ora diventata secondo livello nazionale) del [[DDS]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1926-1927|1926-1927]] - 2ª nel girone B della [[Prima Divisione 1926-1927|Prima Divisione]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1927-1928|1927-1928]] - 1ª nel girone A della [[Prima Divisione 1927-1928|Prima Divisione]]. Ammessa al girone finale: arriva 1ª. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Divisione Nazionale'''.
*1928 - Inaugura lo stadio "Brumana", ora denominato [[Stadio Atleti Azzurri d'Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1928-1929|1928-1929]] - 14ª nel girone A della [[Divisione Nazionale 1928-1929|Divisione Nazionale]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1929-1930|1929-1930]] - 8ª in [[Serie B 1929-1930|Serie B]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1930-1931|1930-1931]] - 6ª in [[Serie B 1930-1931|Serie B]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1931-1932|1931-1932]] - 4ª in [[Serie B 1931-1932|Serie B]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1932-1933|1932-1933]] - 16ª in [[Serie B 1932-1933|Serie B]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1933-1934|1933-1934]] - 5ª nel girone B della [[Serie B 1933-1934|Serie B]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1934-1935|1934-1935]] - 7ª nel girone B della [[Serie B 1934-1935|Serie B]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1935-1936|1935-1936]] - 10ª in [[Serie B 1935-1936|Serie B]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1935-1936|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1936-1937|1936-1937]] - 2ª in [[Serie B 1936-1937|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Terzo turno di [[Coppa Italia 1936-1937|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1937-1938|1937-1938]] - 15ª in [[Serie A 1937-1938|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1937-1938|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1938-1939|1938-1939]] - 3ª in [[Serie B 1938-1939|Serie B]].
:Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia 1938-1939|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1939-1940|1939-1940]] - 1ª in [[Serie B 1939-1940|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Terzo turno di [[Coppa Italia 1939-1940|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1940-1941|1940-1941]] - 6ª in [[Serie A 1940-1941|Serie A]].
:Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia 1940-1941|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1941-1942|1941-1942]] - 13ª in [[Serie A 1941-1942|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1941-1942|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1942-1943|1942-1943]] - 10ª in [[Serie A 1942-1943|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1942-1943|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1944|1943-1944]] - 8ª nel [[Divisione Nazionale 1943-1944|Campionato Lombardo di Guerra]].
*1944-1945 - Sospensione attività sportive per [[Seconda guerra mondiale|cause belliche]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1945-1946|1945-1946]] - 9ª in [[Divisione Nazionale 1945-1946|Serie A Alta Italia]].
:Quarti di finale della [[Coppa Alta Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1946-1947|1946-1947]] - 9ª in [[Serie A 1946-1947|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1947-1948|1947-1948]] - 5ª in [[Serie A 1947-1948|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1948-1949|1948-1949]] - 16ª in [[Serie A 1948-1949|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1949-1950|1949-1950]] - 8ª in [[Serie A 1949-1950|Serie A]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1950-1951|1950-1951]] - 12ª in [[Serie A 1950-1951|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1951-1952|1951-1952]] - 12ª in [[Serie A 1951-1952|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1952-1953|1952-1953]] - 9ª in [[Serie A 1952-1953|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1953-1954|1953-1954]] - 10ª in [[Serie A 1953-1954|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1954-1955|1954-1955]] - 13ª in [[Serie A 1954-1955|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1955-1956|1955-1956]] - 15ª in [[Serie A 1955-1956|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1956-1957|1956-1957]] - 15ª in [[Serie A 1956-1957|Serie A]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1957-1958|1957-1958]] - 17ª in [[Serie A 1957-1958|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Non invitata alla [[Coppa Italia 1957-1958|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1958-1959|1958-1959]] - 1ª in [[Serie B 1958-1959|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1959-1960|1959-1960]] - 11ª in [[Serie A 1959-1960|Serie A]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1959-1960|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1960-1961|1960-1961]] - 9ª in [[Serie A 1960-1961|Serie A]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1960-1961|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1961-1962|1961-1962]] - 6ª in [[Serie A 1961-1962|Serie A]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1961-1962|Coppa Italia]].
:Semifinalista di [[Coppa Mitropa 1962|Coppa Mitropa]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1962-1963|1962-1963]] - 8ª in [[Serie A 1962-1963|Serie A]].
:{{simbolo|Coccarda Coppa Italia.svg|15}} '''Vince la [[Coppa Italia 1962-1963|Coppa Italia]]''' (1º titolo).
:Finalista di [[Coppa delle Alpi 1963|Coppa delle Alpi]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1963-1964|1963-1964]] - 11ª in [[Serie A 1963-1964|Serie A]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1963-1964|Coppa Italia]].
:Primo turno di [[Coppa delle Coppe 1963-1964|Coppa delle Coppe]].
:Girone eliminatorio di [[Coppa delle Alpi 1964|Coppa delle Alpi]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1964-1965|1964-1965]] - 11ª in [[Serie A 1964-1965|Serie A]].
:Terzo turno di [[Coppa Italia 1964-1965|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1965-1966|1965-1966]] - 14ª in [[Serie A 1965-1966|Serie A]].
:Terzo turno di [[Coppa Italia 1965-1966|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1966-1967|1966-1967]] - 11ª in [[Serie A 1966-1967|Serie A]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1966-1967|Coppa Italia]].
:Partecipa alla [[Coppa Piano Karl Rappan]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1967-1968|1967-1968]] - 13ª in [[Serie A 1967-1968|Serie A]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1967-1968|Coppa Italia]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Mitropa 1967-1968|Coppa Mitropa]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1968-1969|1968-1969]] - 16ª in [[Serie A 1968-1969|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1968-1969|Coppa Italia]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Mitropa 1968-1969|Coppa Mitropa]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1969-1970|1969-1970]] - 15ª in [[Serie B 1969-1970|Serie B]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1969-1970|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1970-1971|1970-1971]] - 2ª in [[Serie B 1970-1971|Serie B]] dopo aver vinto gli spareggi contro [[Bari Calcio|Bari]] e [[Unione Sportiva Catanzaro|Catanzaro]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1970-1971|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1971-1972|1971-1972]] - 10ª in [[Serie A 1971-1972|Serie A]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1971-1972|Coppa Italia]].
:Fase a gironi di [[Coppa Anglo-Italiana 1972|Coppa Anglo-Italiana]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1972-1973|1972-1973]] - 14ª in [[Serie A 1972-1973|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1972-1973|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1973-1974|1973-1974]] - 11ª in [[Serie B 1973-1974|Serie B]].
:Secondo turno di [[Serie A 1973-1974|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1974-1975|1974-1975]] - 6ª in [[Serie B 1974-1975|Serie B]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1974-1975|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1975-1976|1975-1976]] - 10ª in [[Serie B 1975-1976|Serie B]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1975-1976|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1976-1977|1976-1977]] - 2ª in [[Serie B 1976-1977|Serie B]] dopo vinto gli spareggi contro [[Cagliari Calcio|Cagliari]] e [[Pescara Calcio|Pescara]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1976-1977|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1977-1978|1977-1978]] - 9ª in [[Serie A 1977-1978|Serie A]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1977-1978|Coppa Italia]].
:Partecipa alla [[Coppa Piano Karl Rappan]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1978-1979|1978-1979]] - 15ª in [[Serie A 1978-1979|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1978-1979|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1979-1980|1979-1980]] - 9ª in [[Serie B 1979-1980|Serie B]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1979-1980|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1980-1981|1980-1981]] - 18ª in [[Serie B 1980-1981|Serie B]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie C1''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1980-1981|Coppa Italia]].
*[[Serie C1 1981-1982|1981-1982]] - 1ª nel girone A della [[Serie C1 1981-1982|Serie C1]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie B'''.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia Serie C 1981-1982|Coppa Italia Serie C]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1982-1983|1982-1983]] - 8ª in [[Serie B 1982-1983|Serie B]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1982-1983|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1983-1984|1983-1984]] - 1ª in [[Serie B 1983-1984|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1983-1984|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1984-1985|1984-1985]] - 10ª in [[Serie A 1984-1985|Serie A]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1984-1985|Coppa Italia]].
:Secondo posto in [[Coppa Mitropa 1984-1985|Coppa Mitropa]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1985-1986|1985-1986]] - 8ª in [[Serie A 1985-1986|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1985-1986|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1986-1987|1986-1987]] - 15ª in [[Serie A 1986-1987|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Finalista di [[Coppa Italia 1986-1987|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1987-1988|1987-1988]] - 4ª in [[Serie B 1987-1988|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1987-1988|Coppa Italia]].
:Semifinalista di [[Coppa delle Coppe 1987-1988|Coppa delle Coppe]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1988-1989|1988-1989]] - 6ª in [[Serie A 1988-1989|Serie A]].
:Semifinalista di [[Coppa Italia 1988-1989|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1989-1990|1989-1990]] - 7ª in [[Serie A 1989-1990|Serie A]].
:Girone di qualificazione di [[Coppa Italia 1989-1990|Coppa Italia]].
:Trentaduesimi di finale di [[Coppa UEFA 1989-1990|Coppa UEFA]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1990-1991|1990-1991]] - 10ª in [[Serie A 1990-1991|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1990-1991|Coppa Italia]].
:Quarti di finale di [[Coppa UEFA 1990-1991|Coppa UEFA]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1991-1992|1991-1992]] - 11ª in [[Serie A 1991-1992|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1991-1992|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1992-1993|1992-1993]] - 8ª in [[Serie A 1992-1993|Serie A]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1992-1993|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1993-1994|1993-1994]] - 17ª in [[Serie A 1993-1994|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Terzo turno di [[Coppa Italia 1993-1994|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1994-1995|1994-1995]] - 4ª in [[Serie B 1994-1995|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Secondo turno di [[Coppa Italia 1994-1995|Coppa Italia]].
:Fase a gironi di [[Coppa Anglo-Italiana 1994-1995|Coppa Anglo-Italiana]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1995-1996|1995-1996]] - 13ª in [[Serie A 1995-1996|Serie A]].
:Finalista di [[Coppa Italia 1995-1996|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1996-1997|1996-1997]] - 10ª in [[Serie A 1996-1997|Serie A]].
:Primo turno di [[Coppa Italia 1996-1997|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1997-1998|1997-1998]] - 16ª in [[Serie A 1997-1998|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1997-1998|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1998-1999|1998-1999]] - 6ª in [[Serie B 1998-1999|Serie B]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1998-1999|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 1999-2000|1999-2000]] - 2ª in [[Serie B 1999-2000|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1999-2000|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2000-2001|2000-2001]] - 7ª in [[Serie A 2000-2001|Serie A]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 2000-2001|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2001-2002|2001-2002]] - 9ª in [[Serie A 2001-2002|Serie A]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 2001-2002|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2002-2003|2002-2003]] - 15ª in [[Serie A 2002-2003|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B'' dopo aver perso lo spareggio contro la [[Reggina Calcio|Reggina]].
:Secondo turno di [[Coppa Italia 2002-2003|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2003-2004|2003-2004]] - 5ª in [[Serie B 2003-2004|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Fase a gironi di [[Coppa Italia 2003-2004|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2004-2005|2004-2005]] - 20ª in [[Serie A 2004-2005|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 2004-2005|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2005-2006|2005-2006]] - 1ª in [[Serie B 2005-2006|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2005-2006|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2006-2007|2006-2007]] - 8ª in [[Serie A 2006-2007|Serie A]].
:Terzo turno di [[Coppa Italia 2006-2007|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2007-2008|2007-2008]] - 9ª in [[Serie A 2007-2008|Serie A]].
:Terzo turno di [[Coppa Italia 2007-2008|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2008-2009|2008-2009]] - 11ª in [[Serie A 2008-2009|Serie A]].
:Quarto turno di [[Coppa Italia 2008-2009|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2009-2010|2009-2010]] - 18ª in [[Serie A 2009-2010|Serie A]]. {{simbolo|Red Arrow Down.svg|10}} ''Retrocessa in Serie B''.
:Quarto turno di [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]].
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*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2010-2011|2010-2011]] - {{simbolo|Coppa Ali della Vittoria.png|9}} 1ª in [[Serie B 2010-2011|Serie B]]. {{simbolo|Green Arrow Up.svg|10}} '''Promossa in Serie A'''.
:Terzo turno di [[Coppa Italia 2010-2011|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2011-2012|2011-2012]] - 12ª in [[Serie A 2011-2012|Serie A]].
:Terzo turno di [[Coppa Italia 2011-2012|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2012-2013|2012-2013]] - 15ª in [[Serie A 2012-2013|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2012-2013|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2013-2014|2013-2014]] - 11ª in [[Serie A 2013-2014|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2013-2014|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2014-2015|2014-2015]] - 17ª in [[Serie A 2014-2015|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2014-2015|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2015-2016|2015-2016]] - 13ª in [[Serie A 2015-2016|Serie A]].
:Quarto turno di [[Coppa Italia 2015-2016|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2016-2017|2016-2017]] - 4ª in [[Serie A 2016-2017|Serie A]].
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2016-2017|Coppa Italia]].
*[[Atalanta Bergamasca Calcio 2017-2018|2017-2018]] - Partecipa alla [[Serie A 2017-2018|Serie A]].
:Partecipa alla [[Coppa Italia 2017-2018|Coppa Italia]].
:Partecipa all'[[UEFA Europa League 2017-2018|Europa League]].
{{Div col end}}
|}
 
==Colori e simboli==
===Colori===
Nel 1907, anno della sua fondazione, l'Atalanta adotta una casacca bianconera a strisce verticali sottili, con pantaloncini normalmente neri; questa divisa rimane fino al 1920, anno della fusione con la [[Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma|Bergamasca]], quando i colori sociali diventano nerazzurri: viene eliminato il bianco, colore comune delle due squadre, e portato in dote alla nuova divisa sociale l'altro rispettivo colore, nero per l'Atalanta, azzurro per la Bergamasca. Nei primi anni della sua vita, l'Atalanta Bergamasca di ginnastica e scherma indosserà maglie a quarti nerazzurre: le strisce arriveranno alcuni anni più avanti.<ref>{{Cita web|url=http://rivistasportiva.com/rubriche/item/1199-ogni-maglia-una-storia-le-squadre-che-hanno-cambiato-colori|titolo=Ogni maglia una storia: le squadre che hanno cambiato colori|data=7 aprile 2012|accesso=16 agosto 2014|editore=rivistasportiva.com}}</ref>
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|title=Divisa nerazzurra classica<br />&nbsp;}}
|}
 
===Simboli ufficiali===
====Stemma====
La denominazione della società deriva dalla figura mitologica di [[Atalanta (mitologia)|Atalanta]]. Spesso la società bergamasca viene soprannominata ''la Dea'', anche se la bellissima eroina da cui si era preso spunto non era effettivamente una [[divinità]], bensì la figlia di [[Iaso (figlio di Licurgo)|Iaso]], re dell'[[Arcadia]]. Il logo ufficiale della squadra è costituito dal viso della principessa, ritratto di profilo, su sfondo nerazzurro.<ref name=A/><ref>{{cita news|url=http://www.tuttosport.com/foto/calcio/serie_a/atalanta/2014/07/23-78110_0/Atalanta,+alla+festa+della+Dea+Percassi+arriva+sul+jet+militare|titolo=Atalanta, alla festa della Dea Percassi arriva sul jet militare|data=23 luglio 2014|pubblicazione=[[Tuttosport]]|accesso=16 agosto 2014}}</ref>
 
<gallery>
Logo Atalanta BC 1980-2007.svg|Il logo tra il 1980 e il 2007
File:Logo Atalanta Bergamo.svg|Il logo attuale, in vigore dal 2007
</gallery>
 
==Strutture==
===Stadio===
{{vedi anche|Stadio Atleti Azzurri d'Italia}}
[[File:Bergamo stadio dalla Rocca.JPG|thumb|upright=1.4|Il "Comunale"]]
L'Atalanta dal 1928 gioca le sue partite interne nello [[stadio Atleti Azzurri d'Italia]], il principale impianto cittadino che fino al 2017 è stato di proprietà del comune di Bergamo.<ref name=Bergamoarchitettura>{{cita web|http://bergamoartefascista.blogspot.com/2010/02/blog-post_465.html|titolo=1928 A. XVI E. F. Inaugurazione del nuovo stadio|accesso=16 agosto 2014}}</ref> Questo stadio fu costruito nel 1928 e inizialmente intitolato a Mario Brumana, giovane [[Squadrismo|squadrista]] nato a [[Costa Valle Imagna]] nel 1901 e ucciso a [[Gallarate]] nel 1922.<ref name=Bergamoarchitettura/>
 
Prima di allora, la società bergamasca aveva giocato le proprie partite casalinghe dapprima nel campo di via Maglio del Lotto (dal 1914 al 1918) e successivamente al campo della "Clementina" (dal 1919 al 1928).<ref name=Centoanni>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 35|Corbani e Serina}}.</ref>
 
La struttura venne inaugurata per ben due volte: la prima, in forma generale, il 1º novembre 1928 in occasione della partita di campionato Atalanta-{{Calcio Triestina|N}} (4-1). La seconda avvenne in pompa magna il 23 dicembre dove l'Atalanta batté la {{Calcio Dominante|N}} di [[Genova]] per 2-0 alla presenza di numerose autorità e di un foltissimo pubblico.<ref name=B>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/atalanta/show.do?dispatch=page&area=stadio|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070502002921/http://www.atalanta.it/atalanta/show.do?dispatch=page&area=stadio|dataarchivio=2 maggio 2007|titolo=1928 - Sorge lo stadio Mario Brumana|editore=Atalanta BC|accesso=16 agosto 2014|urlmorto=sì}}</ref>
 
Lo stadio era, per gli esperti di allora, uno dei più belli d'Italia. Con la [[caduta del fascismo]], lo stadio cambiò nome: prima semplicemente in "Comunale" e successivamente nella dicitura odierna dedicata agli "Atleti Azzurri d'Italia". Durante gli anni lo stadio è stato notevolmente modificato fino ad assumere la conformazione attuale.<ref name=B/> Nel maggio del 2017 il presidente nerazzurro [[Antonio Percassi]] si aggiudica il bando di vendita per circa 8 milioni di euro, permettendo all'Atalanta di divenire una delle pochissime società di calcio italiane con uno stadio di proprietà.
 
Durante la [[Atalanta Bergamasca Calcio 2017-2018|stagione 2017-2018]], le partite casalinghe di [[UEFA Europa League 2017-2018|Europa League]] sono disputate presso il [[Mapei Stadium]] di [[Reggio Emilia]] a causa della non conformità con gli standard [[UEFA]] dello [[Stadio Atleti Azzurri d'Italia]].
 
===Centro di allenamento===
Gli allenamenti della squadra maggiore e di quelle giovanili e le partite di campionato delle squadre giovanili si svolgono a [[Zingonia]], presso il "Centro Bortolotti" che dal 2004 è anche la sede attuale della società nerazzurra. Il Centro è composto da 5 campi di calcio regolari, uno per il calcio a 7 e uno "polivalente", tutti illuminati e con quattro tribune pronte ad accogliere i visitatori.<ref name=Bortolotti/>
 
L'impianto è anche dotato di sala wellness, sala massaggi, vasche per il ghiaccio, piscina, palestre con attrezzature all'avanguardia, sala riunioni, uffici, magazzini oltre che di spogliatoi per squadra e staff tecnico.<ref name=Bortolotti>{{cita news|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/atalanta-a-cinque-stelle-ecco-il-nuovo-centro-bortolotti_1032535_11/|titolo=Atalanta «a cinque stelle» Ecco il nuovo centro Bortolotti|pubblicazione=Ecodibergamo.it|data=17 agosto 2014}}</ref>
 
==Società==
===Organigramma societario===
Organigramma aggiornato al 1º settembre 2015.<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/site/societa/organigramma.html|titolo=Organigramma|editore=Atalanta.it|accesso=17 agosto 2014}}</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:450px; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0; text-align:left;">
{{finestra|align=left|width=80%|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|font-size=120%|titolo=Staff dell'area amministrativa|contenuto=
*{{bandiera|ITA}} [[Antonio Percassi]] - Presidente
*{{bandiera|ITA}} Luca Percassi - Amministratore delegato
*{{bandiera|ITA}} Enrico Felli - Consigliere consiglio di amministrazione
*{{bandiera|ITA}} Umberto Marino - Direttore generale
*{{bandiera|ITA}} Isidoro Fratus - Consigliere consiglio di amministrazione
*{{bandiera|ITA}} Marino Lazzarini - Consigliere CdA e Supporter Liaison Officer
*{{bandiera|ITA}} Maurizio Radici - Consigliere consiglio di amministrazione
*{{bandiera|ITA}} Roberto Selini - Consigliere consiglio di amministrazione
*{{bandiera|ITA}} Mario Volpi - Consigliere consiglio di amministrazione
*{{bandiera|ITA}} Fabio Rizzitelli - Segretario generale
*{{bandiera|ITA}} [[Giovanni Sartori (calciatore)|Giovanni Sartori]] - Responsabile area tecnica
*{{bandiera|ITA}} [[Gabriele Zamagna]] - Direttore sportivo
}}
</div>
|AnniNazionale=1997-
{{clear}}
|Nazionale={{Naz|CA|CMR}}
 
|PresenzeNazionale(goal)=100 (52)
===Sponsor===
|Vittorie =
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0; text-align:left;">
{{MedaglieCompetizione|Olimpiadi}}
{{finestra|allign=left|width=50%|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|font-size=120%|titolo= Cronologia degli sponsor tecnici|contenuto=
{{MedaglieOro|{{OE|Calcio|2000}}}}
*1914-1976 Non presente
{{MedaglieCompetizione|Coppa d'Africa}}
*1976-1980 [[Umbro (azienda)|Umbro]]
{{MedaglieOro|{{ACN2|2000}}}}
*1980-1981 [[Le Coq Sportif]]
{{MedaglieOro|{{ACN2|2002}}}}
*1981-1984 [[Puma (abbigliamento)|Puma]]
{{MedaglieArgento|{{ACN2|2008}}}}
*1984-1986 [[Ennedue|NR]]
|Aggiornato= 30 gennaio 2011
*1986-1987 [[Ennedue|N2]]
*1987-1989 Latas
*1989-1991 [[Ennedue|NR]]
*1991-1994 [[Lotto Sport Italia|Lotto]]
*1994-2007 [[Asics]]
*2007-2014 [[Erreà]]
*2014-2017 [[Nike (azienda)|Nike]]
*2017- [[Joma]]
}}
</div>
{{Bio
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0; text-align:left;">
|Nome = Samuel
{{finestra|allign=left|width=50%|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|font-size=120%|titolo= Cronologia degli sponsor ufficiali|contenuto=
|Cognome = Eto'o Fils
*1914-1980 Non presente
|ForzaOrdinamento = Etoo, Samuel
*1980-1981 Manifattura Sebina
|Sesso = M
*1981-1989 Sit-In
|LuogoNascita = Nkon
*1989-1995 [[Tamoil]]
|GiornoMeseNascita = 10 marzo
*1995-2000 [[Itema Holding|Somet]]
|AnnoNascita = 1981
*2000-2002 Ortobell
|LuogoMorte =
*2002-2005 [[Itema Holding|Promatech]]
|GiornoMeseMorte =
*2005-2006 Sit-In Sport - Elesite
|AnnoMorte =
*2006-2010 Sit-In Sport - [[Daihatsu]]
|Attività = calciatore
*2010-2011 [[AXA|AXA Assicurazioni]] - [[Daihatsu]]
|Nazionalità = camerunese
*2011-2014 [[AXA|AXA Assicurazioni]] - Konica Minolta
|PostNazionalità = , [[attaccante]] dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] e [[capitano (calcio)|capitano]] della [[Nazionale di calcio del Camerun|Nazionale camerunense]]
*2014-2017 (febbraio) SuisseGas - Konica Minolta / STONE CITY / Modus FM + Elettrocanali
*2017 febbraio - 2017 giugno TWS Modus FM + Elettrocanali
*2017-2018 Veratour, Modus FM, Elettrocanali e Radici Group (main sponsor per l'Europa League)
}}
</div>
{{-}}
 
===Settore giovanile===
Considerato uno dei più forti attaccanti del mondo<ref>{{cita web|editore=ilcalciomercato.it|url=http://www.ilcalciomercato.it/?sez=articolo&id=55082|titolo=Albertini: «Eto'o? Miglior attaccante del mondo»|autore=Francesco Gugliotta|data=19 luglio 2009|accesso=29-11-2009}}</ref><ref>{{cita web|editore=calciomercatonews.com|url=http://www.calciomercatonews.com/dettaglioNewsCategoria.asp?plink=calciomercato-maldini-eto'o&hdnIdCategoria=3&hdnId=26509&hdnCommenti=1|titolo=Maldini: "Eto'o, l'attaccante più forte al mondo!"|25 agosto 2009|accesso=29-11-2009}}</ref><ref>{{cita web|autore=Filippo Grimaldi|editore=gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Sampdoria/21-08-2009/cassano-pirotecnico-501095158205.shtml|titolo=Cassano pirotecnico: "Metto d'accordo Lippi e Mou"|data=21 agosto 2009|accesso=29-11-2009}}</ref><ref>{{cita web|editore=ilcalciomercato.it|url=http://www.ilcalciomercato.it/?sez=articolo&id=52977|titolo=Laporta: "Vorrei che Eto'o restasse"|autore=Massimo Confortini|data=21 giugno 2009|accesso=29-11-2009}}</ref><ref>{{cita web|editore=goal.com|url=http://www.goal.com/it/news/787/le-opinioni-di-goal/2009/06/22/1332868/dibattito-etoo-drogba-fabregas-chi-pu%C3%B2-rilanciare-il-calcio|titolo=Dibattito: Eto'o, Drogba, Fabregas... chi può rilanciare il calcio italiano?|data=22 giugno 2009|accesso=29-11-2009}}</ref><ref>{{cita web|editore=latinoamericando.it|url=http://www.latinoamericando.it/showPage.php?template=news&id=1519|titolo=Messi, l’attaccante più forte del mondo}}</ref>, ha militato in grandi club come [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]], [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]] e [[Football Club Internazionale Milano|Inter]], dove gioca ora.
Il settore giovanile dell'Atalanta è formato da quattro squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali ([[Campionato Primavera|Primavera]], [[Campionato Allievi Nazionali|Allievi Nazionali]] A e B e [[Campionato Giovanissimi Nazionali|Giovanissimi Nazionali]]) e due partecipanti a livello regionale (Giovanissimi Regionali A e B).<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/site/settore-giovanile.html|titolo=Settore Giovanile|editore=atalanta.it|accesso=20 agosto 2014}}</ref>
È l'unico calciatore africano eletto quattro volte [[Calciatore africano dell'anno|Pallone d'Oro Africano]], ([[2003]], [[2004]], [[2005]] e [[2010]]). Nel [[2005]] si è anche classificato al terzo posto nella graduatoria del [[FIFA World Player of the Year|FIFA World Player]]. È il capocannoniere assoluto della Nazionale camerunense con 52 gol in 100 presenze e detiene il primato di gol segnati in [[Coppa delle Nazioni Africane|Coppa d'Africa]], 18.<ref>{{cita web|editore=gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Coppa_Africa/Primo_Piano/2008/01_Gennaio/30/camerunegitto.shtml|titolo=Eto'o fa festa col Camerun Ai quarti anche l'Egitto|autore=Carlo Pizzigoni|data=30 gennaio 2008|accesso=30-11-2009}}</ref>
Nel [[2010]] viene eletto [[Bomber dell'anno IFFHS|Bomber dell'anno]] dall'[[IFFHS]]. È il calciatore africano con più presenze nella storia della [[Primera División spagnola|Liga spagnola]]: 303, sopra al portiere connazionale [[Thomas N'Kono]], che vanta 241 presenze.<ref>{{cita web|editore=news.bbc.co.uk|url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/africa/7383851.stm|titolo=Eto'o sets La Liga record|lingua=en|data=5 maggio 2008|accesso=30-11-2009}}</ref>
È anche il più grande goleador della storia del [[Real Mallorca|Maiorca]] nella Liga con 54 gol e l'ottavo marcatore assoluto della storia del Barcellona con 130 gol<ref>{{cita web|url=http://www.fcbarcelona.cat/web/downloads/centre_de_documentacio/annexes/catala/15_MxXIMS_GOLEJADORS_EN_PARTITS_OFICIALS.pdf|editore=fcbarcelona.cat|lingua=es|titolo=Màxims golejadores en partits oficials|data=maggio 2010|accesso=25-10-2010}}</ref>. Il [[18 ottobre]] 2007 ha acquisito anche la cittadinanza spagnola.<ref>{{cita web|editore=corrieredellosport.it|url=http://www.corrieredellosport.it/notizie/notizia_3404.shtml|titolo=Barcellona: Eto'o cittadino spagnolo}}</ref>
 
L'Atalanta ha sempre seguito con particolare attenzione l'attività calcistica a livello giovanile. La prima persona che si impegnò ad allestire delle squadre di giovani fu [[Giuseppe Ciatto]]. Ciatto fu un vero e proprio tuttofare: ogni aspetto organizzativo veniva affrontato e risolto da lui, che si occupava anche di allenare le varie squadre. Nel 1949 l'Atalanta conquista il titolo italiano [[Campionato Ragazzi|Ragazzi]].
È l'unico calciatore ad aver conseguito il prestigioso ''[[treble]]'' (o ''triplete'') per due volte (peraltro consecutive), avendo vinto campionato, coppa nazionale e [[UEFA Champions League|Champions League]] con il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]] nel [[Futbol Club Barcelona 2008-2009|2008-2009]] e con l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] nel [[Football Club Internazionale Milano 2009-2010|2009-2010]].
[[File:Gaetano Scirea - Atalanta BC 1972-73.jpg|thumb|Un giovane [[Gaetano Scirea]], uno dei più famosi calciatori usciti dal vivaio atalantino, in azione in maglia orobica nella stagione 1972-1973]]
 
Sul finire degli [[anni 1950]] l'ingegner [[Luigi Tentorio|Tentorio]] (all'epoca commissario straordinario della società) avverte la necessità di cominciare ad investire in modo più sistematico nei giovani: viene deciso di dar vita a un vero settore giovanile, con una sua struttura indipendente da quella della prima squadra.
== Caratteristiche tecniche ==
[[Attaccante]] rapidissimo<ref name="Scheda Inter.it"/>, in possesso di un innato fiuto del goal e un tiro preciso<ref name="Scheda Inter.it"/>, gioca prevalentemente da [[prima punta]] ma, all'Inter sotto la guida di [[José Mourinho]], è stato adattato anche come esterno in un tridente offensivo e [[trequartista]] esterno in un 4-2-3-1.<ref>{{cita web |url=http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1492408.html |titolo=Eto'o e la regola del tre |editore=it.uefa.com |data=25-05-2010}}</ref> Giocando in questi ruoli ha dimostrato un'ottima intelligenza tattica e pur non riuscendo a segnare con continuità ha dato un contributo difensivo importante alla squadra<ref>{{cita web |url=http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1490271.html |titolo=Eto'o, il gruppo prima di tutto |editore=it.uefa.com |data=20-05-2010}}</ref>. È stato considerato per le sue virtù dentro e fuori dal campo un [[leader]] silenzioso.<ref>{{cita web |url=http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=20382 |titolo=Un promemoria su Samuel Eto'o per Raiola |editore=fcinternews.it |data=31-05-2010}}</ref>
 
Affida l'incarico a [[Giuseppe Brolis]], che si mette al lavoro attorniandosi di collaboratori di fiducia, crea rapporti con società del Veneto e del Friuli, costruisce una rete di osservatori e assume allenatori giovani e motivati. I ragazzini vengono affidati a Raffaello Bonifaccio che di quei ragazzini diventa lo scopritore, il maestro sul campo, ma anche l'educatore. Arrivano a [[Bergamo]] giovani da fuori provincia che si allontanano dalle realtà nelle quali sono cresciuti ma soprattutto dalle loro famiglie: Brolis avverte la necessità di seguirli anche nella loro vita privata stipulando un accordo con la "Casa del Giovane" che diventa la seconda casa di molti ragazzi del vivaio. Con il passare degli anni viene ampliato il raggio d'azione del settore, creando vere e proprie società satelliti disposte in tutto il territorio nazionale.
== Carriera ==
=== Club ===
==== Esordi e Real Madrid ====
Comincia a giocare a calcio nell'UCB [[Douala]], squadra camerunese. Nel [[1996]], a 15 anni, entra nel settore giovanile del [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] e nel 1996-[[1997]] gioca con il [[Real Madrid B]], che retrocede in [[Segunda División B]]. Nel 1997-[[1998]] è in prestito al [[Club Deportivo Leganés|Leganés]], con cui disputa 28 partite e segna 3 gol.
 
Un passo cruciale nella storia del settore giovanile bergamasco avviene agli inizi degli anni novanta con il presidente [[Antonio Percassi|Percassi]] che attua una nuova politica degli investimenti, soprattutto a livello giovanile. Egli riesce a convincere [[Fermo Favini]] a lasciare il [[Calcio Como|Como]] affidandogli responsabilità con ampia libertà di gestione e assicurandogli tutti i mezzi che ritiene opportuno investire.
Il [[5 dicembre]] 1998 debutta nella [[Primera División spagnola|Liga]] contro l'[[Real Club Deportivo Espanyol|Espanyol]] (0-0), club che poi lo prende in prestito per metà stagione, ma che non lo schiera mai in campo.
 
Il vivaio non solo continua a incrementare la produzione di giocatori per la prima squadra, ma comincia ad ottenere affermazioni di prestigio nelle più importanti manifestazioni nazionali, diventando un esempio per molte società anche più blasonate. L'Atalanta della gestione Favini dal 1991 al 2014 ha conquistato con le varie squadre giovanili ben 17 titoli nazionali.
==== Maiorca ====
Nel [[2000]] lascia il Real Madrid per giocare nel [[Real Mallorca|Maiorca]], con cui inizia a farsi conoscere nel calcio spagnolo.
Nella stagione 2002-2003 è autore di due dei tre gol con cui il Maiorca batte il [[Recreativo de Huelva]] per 3-0 nella finale di [[Copa del Rey]] e li dedica a [[Marc-Vivien Foé]]<ref>{{cita web|editore=abc.net.au|url=http://www.abc.net.au/news/stories/2003/06/29/890669.htm|titolo=Two-goal Eto'o dedicates Spanish Cup win to Foe|lingua=en|data=29 giugno 2003|accesso=30-11-2009}}</ref>, amico e compagno di Nazionale morto tragicamente 48 ore prima, mentre stava giocando la semifinale di [[FIFA Confederations Cup 2003|Confederations Cup]] a [[Parigi]] contro la [[Nazionale di calcio della Colombia|Colombia]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2003/giugno/27/Muore_partita_leone_Foe_ga_0_0306277456.shtml|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|titolo=Muore in partita il leone Foe|autore=Luigi Garlando|data=27 giugno 2003|accesso=30-11-2009|pagina=2-3}}</ref><ref>{{citaweb|editore=la Repubblica.it|url=http://www.repubblica.it/online/sport/mortocamerun/mortocamerun/mortocamerun.html|titolo=Tragedia alla Confederation Cup muore giocatore del Camerun|data=26 giugno 2003|accesso=30-11-2009}}</ref>.
 
Molti sono i successi a livello giovanile, essendo il vivaio dell'Atalanta, gestito da Favini, uno dei più stimati d'Europa: secondo una classifica stilata dal centro studi di [[Coverciano]], la società bergamasca possiede il migliore settore giovanile d'[[Italia]] e il sesto in [[Europa]], dietro a [[Real Madrid]], {{Calcio Barcellona|N}} e tre squadre francesi. Il parametro utilizzato è quello dei giocatori di prima divisione prodotti dal vivaio. Nella stagione 2007-2008 22 giocatori provenienti dal vivaio dell'Atalanta hanno giocato nel campionato di serie A, 32 in quello di B e 3 all'estero.<ref>{{cita web|url=http://www.rovigooggi.it/articolo/2009-03-24/dal-vivaio-alla-prima-squadra-un-percorso-educativo/|titolo=Dal vivaio alla prima squadra, un percorso educativo|editore=rovigooggi.it|data=24 marzo 2009|accesso=23 maggio 2010}}</ref>
Rimane al Maiorca per cinque stagioni, in cui gioca 133 partite e segna 54 reti, diventando così il miglior marcatore nella storia del club nella Liga. Con il Maiorca disputa anche la [[UEFA Champions League]] e realizza due gol. Eto'o ha sempre detto nei suoi anni a Barcellona che il Maiorca è la sua squadra del cuore, dove vuole chiudere la carriera<ref>{{cita web|editore=gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Milan/Primo_Piano/2009/02/18/eto'o.shtml|titolo=Eto'o volta le spalle al Barça Primo contatto col Milan|autore=Carlo Laudisa e Filippo Maria Ricci|data=18 febbraio 2009|accesso=30-11-2009}}</ref>.
 
Nel 2014 uno studio globale del "CIES Football Observatory" pone il settore giovanile dell'Atalanta all'ottavo posto a livello mondiale con 25 giocatori usciti dalle giovanili che giocano nei top 5 campionati europei.<ref>{{cita web|url=http://www.calcionews24.com/atalanta-fabbrica-di-talenti-e-il-miglior-settore-giovanile-d-italia-364189.html|titolo=Atalanta, fabbrica di talenti: è il miglior settore giovanile d'Italia|data=24 gennaio 2014|accesso=16 aprile 2014|editore=calcionews24.com|autore=Giovanni Maffeis}}</ref>
==== Barcellona ====
Nel [[2004]] decide di trasferirsi al [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]. Già alla prima stagione in [[Catalogna]] sfiora il titolo di [[Pichichi]] (capocannoniere della [[Liga]]), sopravanzato di un solo gol da [[Diego Forlán]] del [[Villarreal CF|Villarreal]]<ref>{{cita web|editore=elmundo|url=http://www.elmundo.es/elmundodeporte/especiales/2004/08/liga/primeradivision/goleadores.html|titolo=Liga 2004-2005: Goleadores|lingua=es}}</ref>. In quella stagione conquista comunque il [[Campionato di calcio spagnolo 2004-2005|campionato spagnolo]].
[[File:Samuel Eto'o - 001.jpg|thumb|left|Samuel Eto'o in allenamento con il Barcellona]]
 
Nel 2015 uno studio globale del "CIES Football Observatory" pone il settore giovanile dell'Atalanta al 17º posto a livello mondiale con 23.6 milioni di euro guadagnati dai giocatori usciti dalle giovanili che sono stati ceduti a partire dal luglio 2012;<ref>{{cita web|url=http://www.football-observatory.com/IMG/pdf/wp102_eng-2.pdf}}</ref> nel medesimo anno Mino Favini lascia dopo 25 anni la società orobica.
La vittoria del campionato si ripete anche nella stagione [[Campionato di calcio spagnolo 2005-2006|2005-2006]], al termine della quale Eto'o si laurea capocannoniere del torneo grazie al gol all'ultima giornata contro l'[[Athletic Bilbao]]<ref>{{cita web|editore=elmundo.es|url=http://www.elmundo.es/elmundodeporte/especiales/2005/08/liga/primeradivision/goleadores.html|titolo=Goleadores Primera División Liga 2005-2006|lingua=es}}</ref>. Contemporaneamente vive il trionfo in [[UEFA Champions League 2005-2006|Champions League]] nella finale di [[Parigi]] contro l'{{fc|Arsenal}}: Eto'o realizza il gol del pareggio alla rete inglese di [[Sol Campbell]]<ref>{{cita web|editore=rainews24|url=http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=61667|titolo=Calcio. Al Barcellona la Champions. L'Arsenal va in vantaggio in 10, i catalani vincono nel finale|data=18 maggio 2006|accesso=1-12-2009}}</ref> (la rete decisiva del 2-1 sarà segnata da [[Juliano Belletti]]) e viene votato miglior giocatore della partita.<ref>{{cita web|url=http://www.diariosur.es/pg060518/prensa/noticias/Deportes/200605/18/SUR-SUBARTICLE-267.html|editore=diariosur.es|titolo=Eto'o, elegido mejor jugador de la final|accesso=1-12-2009|lingua=en}}</ref> Si afferma il grande tridente del Barça: Eto'o, Ronaldinho, [[Lionel Messi|Messi]].<ref>{{cita web|editore=uefa.com|url=http://it.uefa.com/competitions/ucl/history/season=2005/intro.html|titolo=2005/06: Ronaldinho fa sognare il Barça|data=17 maggio 2006|accesso=1-12-2009}}</ref>
 
Il 12 novembre 2015 uno studio globale del "CIES Football Observatory" pone il settore giovanile dell'Atalanta al diciottesimo posto tra le squadre dei 5 campionati europei più importanti come numero di calciatori lanciati nel massimo campionato (18).<ref>{{cita web|url=http://www.football-observatory.com/IMG/sites/mr/mr09/en/}}</ref>
Il [[28 settembre]] [[2006]], durante la partita di [[UEFA Champions League 2006-2007|Champions League]] contro il [[Werder Brema]], il camerunese subisce la rottura del [[menisco]] esterno e resta inattivo per 5 mesi<ref>{{cita web|editore=gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2006/09_Settembre/28/eto.shtml|titolo=Tegola Barça: Eto'o fuori 5 mesi|autore=Jacopo Gerna|data=28 settembre 2006|accesso=1-12-2009}}</ref>.
A [[dicembre]] [[2006]] si classifica 6º nel [[Pallone d'oro 2006|Pallone d'oro]] e 5º nel [[FIFA World Player of the Year 2006|FIFA World Player]].
 
==Diffusione nella cultura di massa==
Nell'estate 2007 il Barcellona compra [[Thierry Henry]] dall'{{fc|Arsenal}}, acquisto che suscita perplessità sulla contemporanea presenza in campo di Ronaldinho, Messi, Eto'o e Henry<ref>{{cita news|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/luglio/22/magnifici_diventano_rompicapo_del_Barca_co_9_070722088.shtml|titolo=I magnifici 4 diventano il rompicapo del Barça|data=22 luglio 2007|accesso=1-12-2009|autore=Luca Caioli|pagina=41}}</ref>, soprannominati dai media i "Fantastici 4"<ref name= fantastici4 >{{cita web|editore=gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/08_Agosto/14/folliabarcellona.shtml|titolo="Fantastici 4": è già follia Valanga umana per il Barça|autore=Filippo Maria Ricci|data=14 agosto 2007|accesso=1-12-2009}}</ref>. L'allenatore [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] deve trovare il modo di far giocare i quattro insieme, date le pressioni e l'entusiasmo di tifosi e addetti ai lavori, curiosi di vederli agire nella stessa formazione<ref name= fantastici4 />. Nel [[Trofeo Gamper]] dell'[[agosto]] [[2007]], tuttavia, Eto'o subisce un altro infortunio, il secondo in due anni, rimanendo fermo fino a [[dicembre]] 2007<ref>{{cita web|editore=gazzetta dello sport|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/08_Agosto/30/eto'o.shtml|titolo=Eto'o fuori 2 mesi|}}</ref> e quando torna in campo il camerunense, occorrono altri infortuni a Ronaldinho, Messi e Henry. L'idea di vedere i quattro campioni schierati insieme tramonta. Durante queste due stagioni con Eto'o a mezzo servizio il Barcellona non conquista neanche un trofeo.
L'Atalanta, essendo uno dei principali club d'Italia, è spesso presente in varie opere della [[cultura italiana]].
[[File:Etoo Joan Gamper Trophy 2008.jpg|thumb|Eto'o al Trofeo Gamper 2008]]
 
Per quanto riguarda la cinematografia, tra i film in cui compare la compagine nerazzurra ci sono ''[[Tifosi]]'' (1999), dove [[Nino D'Angelo]] e [[Peppe Quintale]] sono allo stadio a tifare per il {{Calcio Napoli|N}} che gioca proprio contro i bergamaschi,<ref>{{cita web|url=http://www.filmtv.it/film/19235/tifosi/|titolo=Tifosi (1999)|editore=filmtv.it|accesso=30 agosto 2014}}</ref> e ''[[L'allenatore nel pallone]]'' (1984), dove la Dea affronta la "Longobarda".<ref>{{cita web|url=http://www.imdb.com/title/tt0086874/|titolo= L'allenatore nel pallone (1984)|editore=imdb.com|accesso=30 agosto 2014}}</ref> È inoltre presente una fugace citazione ne ''[[Il ciclone (film)|Il ciclone]]'' di [[Leonardo Pieraccioni]] (1996).<ref>{{cita web|url=http://www.imdb.com/title/tt0115899/?ref_=fn_al_tt_1|titolo= Il ciclone (1996)|editore=imdb.com|accesso=30 agosto 2014}}</ref> I bergamaschi vengono altresì menzionati dall'autista di pullman in [[Eccezzziunale veramente - Capitolo secondo... me]] di [[Carlo Vanzina]] durante la scena del pellegrinaggio. È inoltre citata nel film [[Fratelli d'Italia (film 1989)|Fratelli d'Italia]] di [[Neri Parenti]] (1989).
Durante il calciomercato dell'estate [[2008]] il neo allenatore del Barcellona [[Josep Guardiola]] mette Eto'o nella lista dei partenti insieme a [[Deco]] e [[Ronaldinho]].<ref>{{cita web|editore=corriere.it|url=http://www.corriere.it/sport/08_giugno_17/calcio_mercato_riise_roma_milan_inter_juventus_27882050-3c47-11dd-bc39-00144f02aabc.shtml|titolo=I media inglesi: «Riise alla Roma»|accesso=1-12-2009|data=17 giugno 2008}}</ref> Fece scalpore l'offerta presentata al Barcellona dal club [[uzbekistan|uzbeko]] del [[Quruvchi PFK]], chiamato poi [[PFC Bunyodkor]], che offrì a Eto'o 40 milioni di [[euro]] di ingaggio per una sola stagione<ref>{{cita web|editore=eurosport.yahoo.com|url=http://it.eurosport.yahoo.com/17072008/41/offerta-40-milioni-stagione-eto-valuta-se-g-0.html|titolo=Offerta da 40 milioni a stagione Eto'o valuta se giocare in Uzbekistan|accesso=1-12-2009|data=18 luglio 2008}}</ref>; il giocatore decise tuttavia di declinare l'offerta<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Calciomercato/Primo_Piano/2008/07_Luglio/18/eto.shtml|editore=gazzetta.it|titolo=Eto'o dice no agli uzbeki può finire al Liverpool|data=18 luglio 2008|accesso=1-12-2009}}</ref> e, non trovando un sostituto all’altezza, il Barcellona tiene Eto’o, che a fine stagione risulterà decisivo per le vittorie della squadra.
 
Una rivista dedicata alla squadra bergamasca è invece ''Atalanta Mese'', la quale si impronta principalmente su vignette ed enigmistica, oltre che al settore giovanile e ai tifosi nerazzurri.<ref>{{cita web|url=http://digilander.libero.it/Piter3/riviste.htm|titolo=Quali sono le riviste dei club di serie A ???|editore=digilander.libero.it|accesso=30 agosto 2014}}</ref>
Segna la prima rete nella [[Campionato di calcio spagnolo 2008-2009|Liga 2008-2009]] alla terza giornata nel 6-1 al [[Real Sporting de Gijón|Gijón]]<ref>{{cita web|editore=fcbarcelona.com|url=http://www.fcbarcelona.com/web/english/futbol/temporada_08-09/arxiu_partits/lliga/jornada03/Sporting_Gijon_Barcelona/partit.html|titolo=Goals galore (1-6)|autore=Roger Bogunyà|lingua=en|accesso=2-12-2009}}</ref>, poi comincia ad andare a segno in quasi tutti i match; straordinarie le prestazioni con [[Unión Deportiva Almería|Almería]] (3 reti nel 5-0<ref>{{cita web|editore=gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/10/25/barcellona.shtml|titolo=La nona sinfonia del Barça Almeria annichilito: 5-0|autore=Stefano Cantalupi|data=25 ottobre 2008|accesso=2-12-2009}}</ref>) e con il [[Real Valladolid Club de Fútbol|Valladolid]], dove nel 6-0 finale, Eto’o firma addirittura 4 gol, arrivando così a 13 reti in 10 giornate, di cui 10 nelle ultime 4 al Camp Nou, una vera macchina da gol.<ref>{{cita web|editore=gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/11/08/liga.shtml|titolo=Poker Higuain ed Eto’o, Real e Barça vincenti|autore=Davide Chinellato|data=8 novembre 2008|accesso=2-12-2009}}</ref> Alla 15ª giornata c’è il [[El Clásico|Clásico]] con il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]]: finisce 2-0, Eto’o segna il primo gol, il 15º nella Liga.<ref>{{cita web|editore=mondopallone.net|url=http://www.mondopallone.net/2008/12/14/etoo-messi-e-il-camp-nou-esplode-di-gioia-barcellona-real-madrid-2-0/|titolo=Eto’o-Messi e il Camp Nou esplode di gioia, Barcellona-Real Madrid 2-0|accesso=2-12-2009}}</ref><ref>{{cita web|editore=it.eurosport.yahoo.com|url=http://it.eurosport.yahoo.com/02032009/45/liga-eto-messi-el-clasico-bar.html|titolo=La Liga - Eto'o-Messi, "El Clasico" va al Barça|autore=Marco Castellaneta|accesso=2-12-2009}}</ref> Alla 22ª giornata il camerunense sigla una doppietta al Gijón nel 3-1 finale, con cui arriva a 21 gol in 21 partite<ref>{{cita web|editore=tuttosport.com|url=http://www.tuttosport.com/calcio/calcio_estero/spagna/2009/02/08-17679/Barcellona%2C+ancora+una+vittoria%3A+Eto%27o+decisivo|titolo=Barcellona, ancora una vittoria: Eto'o decisivo|data=8 febbraio 2009|accesso=2-12-2009}}</ref><ref>{{cita web|editore=goal.com|url=http://www.goal.com/it/news/62/spagna/2009/02/08/1100172/liga-ancora-etoo-ancora-bar%C3%A7a-la-musica-in-spagna-non-cambia|titolo=Liga: Ancora Eto'o, ancora Barça! La musica in Spagna, non cambia proprio...|data=8 febbraio 2009|accesso=2-12-2009}}</ref>. Nella partita successiva, con il Barcellona sotto di 2 reti con il [[Real Betis Balompié|Betis Siviglia]], Eto’o sigla un'altra doppietta, pareggiando i conti e raggiungendo quota 23 reti in 22 partite, media gol devastante.<ref>{{cita web|editore=it.eurosport.yahoo.com|url=http://it.eurosport.yahoo.com/15022009/45/liga-betis-miracolo-c-eto.html|titolo=La Liga - Betis, quasi un miracolo...ma c'è Eto'o|data=15 febbraio 2009|accesso=2-12-2009}}</ref><ref>{{cita web|editore=gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2009/02/14/liga.shtml|titolo=Il Barça frena a Siviglia Super Eto'o acciuffa il Betis|data=14 febbraio 2009|accesso=29-11-2009|autore=Stefano Cantalupi}}</ref> In totale a fine campionato saranno 6 le doppiette del bomber, che arriva addirittura a 30 gol (2 rigori), battuto però nuovamente da [[Diego Forlán]], autore di 32 reti (6 su rigore), nella corsa per il titolo di [[Pichichi]].<ref>{{cita web|editore=sportlive|url=http://www.sportlive.it/calcio/classifica-marcatori-liga-stagione-2008-2009-pichichi-forlan.html|titolo=Classifica marcatori Spagna Pichichi|data=1 giugno 2009|accesso=2-12-2009}}</ref>
 
==Allenatori e presidenti==
Il Barcellona vince la Liga, la [[Coppa del Re 2008-2009|Coppa del Re]] e la [[UEFA Champions League 2008-2009|Champions League]]. In quest'ultima competizione Eto'o mette a segno 5 reti, di cui una molto importante a [[Roma]] nella finale contro il [[Manchester United Football Club|Manchester United]] vinta per 2-0, dove il camerunense mette a segno il primo gol.<ref>{{cita web|editore=gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Champions/27-05-2009/eto-o-messi-gol-50458811656.shtml|titolo=Eto'o e Messi gol, l'Europa è del Barca|accesso=2-12-2009|data=27 maggio 2009|autore=Stefano Cantalupi}}</ref><ref>{{cita web|editore=it.eurosport.yahoo.com|url=http://it.eurosport.yahoo.com/28052009/45/champions-league-eto-messi-per-trionfo-bar.html|titolo=Champions League - Eto'o e Messi per il TRIONFO del Barça|data=28 maggio 2009|accesso=2-12-2009|autore=Luca Stacul}}</ref> Il 2008-2009 è anche la stagione del tridente da record, quello composto da Eto'o, [[Lionel Messi]] e [[Thierry Henry]], autori in tre di 99 gol fra campionato e coppe: per Eto'o 35 gol, per Messi 38 e per Henry 26.
{{vedi categoria|Allenatori dell'Atalanta B.C.|Presidenti dell'Atalanta B.C.}}
{{finestra|allign=left|width=50%|border=1px |col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|titolo=Allenatori |contenuto=
{{Div col|3}}
*1913-1924 Commissioni tecniche
*1924-1927 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Cesare Lovati]]
*1927-1928 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Imre Payer]]
*1928-1929 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Imre Payer]] <small>(1ª-19ª)</small>
*:{{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Enrico Tirabassi]] <small>(20ª-30ª)</small>
*1929-1930 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Aldo Cevenini]]
*1930-1932 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[József Violak]]
*1932-1933 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[József Violak]] <small>(1ª-17ª)</small>
*:{{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Imre Payer]] <small>(18ª-34ª)</small>
*1933-1935 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Angelo Mattea]]
*1935-1936 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Imre Payer]]
*1936-1938 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Ottavio Barbieri]]
*1938-1939 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Geza Kertesz]]
*1939-1941 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Ivo Fiorentini]]
*1941-1945 {{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[János Nehadoma]]
*1945-1946 {{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[János Nehadoma]] <small>(1ª-6ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Meazza]] <small>(7ª-13ª)</small>
*:{{Bandiera|ARG}} {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luis Monti]] <small>(14ª-26ª)</small>
*1946-1947 {{Bandiera|ARG}} {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luis Monti]] <small>(1ª-9ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Ivo Fiorentini]] <small>(10ª-38ª)</small>
*1947-1948 {{Bandiera|ITA}} [[Ivo Fiorentini]]
*1948-1949 {{Bandiera|ITA}} [[Ivo Fiorentini]] <small>(1ª-27ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Alberto Citterio]] <small>(28ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Carcano]] <small>(29ª-38ª)</small>
*1949-1950 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Varglien]]
*1950-1951 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Varglien]] <small>(1ª-17ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Luigi Tentorio]] e {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Simonetti]] <small>(18ª)</small>
*:{{Bandiera|ENG}} [[Denis Charles Neville]] <small>(19ª-38ª)</small>
*1951-1952 {{Bandiera|ENG}} [[Denis Charles Neville]] <small>(1ª-6ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Ceresoli]] <small>(7ª-38ª)</small>
*1952-1953 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Ferrero]]
*1953-1954 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Ferrero]] <small>(1ª-18ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Francesco Simonetti]] e {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Tentorio]] (D.T.) <small>(19ª-34ª)</small>
*1954-1956 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Bonizzoni]]
*1956-1957 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Bonizzoni]] <small>(1ª-28ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Rigotti]] <small>(29ª-34ª)</small>
*1957-1958 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Rigotti]] <small>(1ª-9ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Bonomi (calciatore)|Giuseppe Bonomi]] <small>(10ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Rigotti]] <small>(11ª-12ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Bonomi (calciatore)|Giuseppe Bonomi]] <small>(13ª)</small>
*:{{Bandiera|AUT}} [[Karl Adamek]] e {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Tentorio]] (D.T.) <small>(14ª-34ª)</small>
*1958-1959 {{Bandiera|AUT}} [[Karl Adamek]]
*1959-1962 {{Bandiera|ITA}} [[Ferruccio Valcareggi]]
*1962-1963 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Tabanelli]]
*1963-1964 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Alberto Quario]] <small>(1ª-19ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Ceresoli]] <small>(20ª-34ª)</small>
*1964-1965 {{Bandiera|ITA}} [[Ferruccio Valcareggi]]
*1965-1966 {{Bandiera|URY}} {{Bandiera|ITA}} [[Héctor Puricelli]] <small>(1ª-5ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Stefano Angeleri]] <small>(6ª-34ª)</small>
*1966-1967 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Angeleri]]
*1967-1968 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Tabanelli]] <small>(1ª-27ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Stefano Angeleri]] <small>(28ª-30ª)</small>
*1968-1969 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Angeleri]] <small>(1ª-20ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Silvano Moro]] <small>(21ª-27ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Carlo Ceresoli]] <small>(28ª-30ª)</small>
*1969-1970 {{Bandiera|ITA}} [[Corrado Viciani]] <small>(1ª-13ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Renato Gei]] <small>(14ª-30ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Battista Rota]] <small>(31ª-38ª)</small>
*1970-1973 {{Bandiera|ITA}} [[Giulio Corsini]]
*1973-1974 {{Bandiera|ITA}} [[Giulio Corsini]] <small>(1ª-6ª)</small>
*:{{Bandiera|PRY}} [[Heriberto Herrera]] <small>(7ª-38ª)</small>
*1974-1975 {{Bandiera|PRY}} [[Heriberto Herrera]] <small>(1ª-9ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Angelo Piccioli]] <small>(10ª-38ª)</small>
*1975-1976 {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Cadè]] <small>(1ª-35ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Gianfranco Leoncini]] <small>(36ª-38ª)</small>
*1976-1980 {{Bandiera|ITA}} [[Battista Rota]]
*1980-1981 {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Bolchi]] <small>(1ª-18ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Giulio Corsini]] <small>(19ª-38ª)</small>
*1981-1983 {{Bandiera|ITA}} [[Ottavio Bianchi]]
*1983-1987 {{Bandiera|ITA}} [[Nedo Sonetti]]
*1987-1990 {{Bandiera|ITA}} [[Emiliano Mondonico]]
*1990-1991 {{Bandiera|ITA}} [[Pierluigi Frosio]] <small>(1ª-18ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Bruno Giorgi (allenatore)|Bruno Giorgi]] <small>(19ª-34ª)</small>
*1991-1992 {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Giorgi (allenatore)|Bruno Giorgi]]
*1992-1993 {{Bandiera|ITA}} [[Marcello Lippi]]
*1993-1994 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Guidolin]] <small>(1ª-10ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Andrea Valdinoci]] e {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Prandelli]] <small>(11ª-34ª)</small>
*1994-1998 {{Bandiera|ITA}} [[Emiliano Mondonico]]
*1998-1999 {{Bandiera|ITA}} [[Bortolo Mutti]]
*1999-2002 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Vavassori]]
*2002-2003 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Vavassori]] <small>(1ª-29ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Finardi]] <small>(30ª-34ª e spareggio)</small>
*2003-2004 {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Mandorlini]]
*2004-2005 {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Mandorlini]] <small>(1ª-14ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Delio Rossi]] <small>(15ª-38ª)</small>
*2005-2007 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Colantuono]]
*2007-2009 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Delneri]]
*2009-2010 {{Bandiera|ITA}} [[Angelo Gregucci]] <small>(1ª-4ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Antonio Conte]] <small>(5ª-18ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Valter Bonacina]] <small>(19ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Bortolo Mutti]] <small>(20ª-38ª)</small>
*2010-2014 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Colantuono]]
*2014-2015 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Colantuono]] <small>(1ª-25ª)</small>
*:{{Bandiera|ITA}} [[Edoardo Reja]] <small>(26ª-38ª)</small>
*2015-2016 {{Bandiera|ITA}} [[Edoardo Reja]]
*2016- {{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Gasperini]]
{{Div col end}}
}}
 
{{clear}}
==== Inter ====
{{quote|Se devo dire la verità, sono contento che Eto'o sia andato all'Inter, è la fine del mio incubo!|[[Iker Casillas]]<ref>{{cita web|url=http://sport.sky.it/sport/calcio_estero/2009/08/04/casillas_eto_o_era_mio_incubo.html|editore=sport.sky.it|titolo=Casillas: "Eto'o in Italia? E' la fine del mio incubo"|data=4 agosto 2009|accesso=7-10-2009}}</ref>}}
[[File:Samuel Eto'o - Inter Mailand (5).jpg|170px|thumb|left|Eto'o in azione con la maglia dell'Inter]]
Il [[27 luglio]] [[2009]] Eto'o si trasferisce <ref>[http://www.reterete24.it/news.php?id_news=6866 Inter-Barcellona: scoppia il "giallo" Eto'o] Reterete24.it</ref> all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] nell'ambito della trattativa che ha portato l'attaccante [[Svezia|svedese]] [[Zlatan Ibrahimović]] al [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]], arrivando a Milano insieme ad un robusto conguaglio economico e firmando un contratto da 10,5 milioni di [[euro]] l'anno fino al [[2014]]<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/27-07-2009/eto-o-arrivato-milano-50876407938.shtml|editore=gazzetta.it|titolo=Eto'o ha firmato Inter per 5 anni|data=27 luglio 2009|accesso=7-10-2009}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.calciomercato.com/index.php?a=140641|titolo=Gli stipendi del calcio|data=03-11-2009|editore= calciomercato.it}}</ref> che lo rende il calciatore più pagato di tutta la Serie A per il 2009-2010.<ref>{{cita web|editore=sport.tiscali.it|url=http://sport.tiscali.it/articoli/calcio/09/09/03/giocatori_piu_pagati_888.html|titolo=Stipendi da serie A: Eto'o è il Paperone dei calciatori|}}</ref><ref>{{cita web|editore=calciomercato.com|url=http://www.calciomercato.com/index.php?c=20&a=140641html|titolo=Gli stipendi del calcio: ecco quanto guadagnano tutti i giocatori di serie A|}}</ref> [[File:Samuel Eto'o - Inter Mailand (4).jpg|200px|thumb|right|Eto'o in allenamento con la maglia nerazzurra]]
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:97%; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
L'[[8 agosto]] a [[Pechino]], in occasione della [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppa italiana]] persa contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], fa il suo debutto ufficiale con l'Inter segnando subito il primo gol in maglia nerazzurra.<ref>{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/Notizie/Calcio/77189/Mourinho:+%C2%ABAbbiamo+una+squadra+per+il+futuro%C2%BB|editore=corrieredellosport.it|titolo=Mourinho: «Abbiamo una squadra per il futuro»|data=8 agosto 2009|accesso=7-10-2009}}</ref>. Il primo gol in [[Serie A 2009-2010|campionato]] arriva su rigore alla prima giornata nel pareggio interno 1-1 con il [[AS Bari|Bari]].<ref>{{cita web|editore=inter.it|url=http://www.inter.it/aas/news/reader?N=45474&L=it|titolo=Inter-Bari: 1-1, Eto'o apre la serie positiva|}}</ref> Il [[1º dicembre]] [[2009]] si piazza al quinto posto nella classifica per il [[Pallone d'oro 2009]], dietro a [[Lionel Messi|Messi]], [[Cristiano Ronaldo]], [[Xavi]] e [[Andrés Iniesta|Iniesta]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/01-12-2009/pallone-d-oro-messi-602166682998.shtml|editore=gazzetta.it|titolo=Tre blaugrana nei primi quattro Eto'o, ora all'Inter, è quinto|data=1 dicembre 2009|accesso=1-12-2009}}</ref>
{{finestra|align=left|width=100%|logo=|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|font-size=120%|titolo=Presidenti|contenuto=
Il [[10 dicembre]] [[2009]] realizza il primo gol in [[UEFA Champions League 2009-2010|Champions League]] con l'Inter nella vittoria per 2-0 sul [[Futbol'nyj Klub Rubin Kazan'|Rubin Kazan']]<ref>{{cita web|url=http://city.corriere.it/2009/12/10/milano/documenti/champions-spietata-quattro-corazzate-retrocesse-europa-20613815422.shtml|editore=city.corriere.it|titolo=Si sblocca Eto'o, gemma di Balotelli e l'Inter passa|data=9 dicembre 2009|accesso=10-12-2009}}</ref>. Il [[16 marzo]], nel ritorno degli ottavi di Champions League con il [[Chelsea Football Club|Chelsea]] disputato a [[Stamford Bridge]], segna il gol decisivo per la vittoria dell'Inter<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/16-03-2010/special-inter-chelsea-ko-603329632593.shtml|pubblicazione=Gazzetta.it|titolo=Special Inter, Chelsea k.o. Sneijder ispira, Eto'o decide|data=16 marzo 2010|accesso=17-03-2010|autore=Valerio Clari}}</ref>, che si qualifica ai quarti della competizione dopo 4 anni. Nel ritorno della semifinale di [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]] disputato contro la [[Fiorentina]] e vinto per 0-1, realizza il suo primo gol nella competizione, portando l'Inter in finale<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/aprile/14/finale_Eto_Inter_stavolta_sbanca_ga_10_100414008.shtml|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|titolo=La finale è di Eto' o L' Inter stavolta sbanca Firenze e aspetta la Roma|accesso=16-04-2010|data=14 aprile 2010|pagina=2|autore=Luca Calamai}}</ref>.
{{Div col|3}}
*1913-1916 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Piero Carminati]]
*1919-1920 {{Bandiera|ITA 1861-1946|Italia}} [[Francesco Leidi]]
*1920-1926 {{Bandiera|CHE}} [[Enrico Luchsinger]]
*1926-1927 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Antonio Gambirasi]]
*1927-1930 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Pietro Capoferri]]
*1930-1932 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Antonio Pesenti (senatore)|Antonio Pesenti]]
*1932-1935 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Emilio Santi]]
*1935-1938 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Lamberto Sala]]
*1938-1944 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Nardo Bertoncini]]
*1944-1945 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Guerino Oprandi]]
*1945-1964 {{Bandiera|Italia 1861-1946}} [[Daniele Turani]]
*1964-1969 {{Bandiera|ITA}} [[Attilio Vicentini]]
*1969-1970 {{Bandiera|ITA}} [[Giacomo Baracchi|Mino Baracchi]]
*1970-1974 {{Bandiera|ITA}} [[Achille Bortolotti]]
*1974-1975 {{Bandiera|ITA}} [[Enzo Sensi]]
*1975-1980 {{Bandiera|ITA}} [[Achille Bortolotti]]
*1980-1990 {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Bortolotti]]
*1990 {{Bandiera|ITA}} [[Achille Bortolotti]]
*1990-1994 {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Percassi]]
*1994-2005 {{Bandiera|ITA}} [[Ivan Ruggeri]]
*2005 {{Bandiera|ITA}} [[Giacomo Randazzo]]
*2005-2008 {{Bandiera|ITA}} [[Ivan Ruggeri]]
*2008-2010 {{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Ruggeri]]
*2010-oggi {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Percassi]]
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}}
</div>
{{clear}}
 
==Calciatori==
Il [[5 maggio]] [[2010]] conquista il suo primo titolo con la maglia dell'[[Inter]]: la [[Coppa Italia]]. Il [[16 maggio]] [[2010]] si aggiudica lo [[scudetto]] ed il [[22 maggio]] [[2010]] vince anche la [[Champions League]], diventando così il primo calciatore a conquistare per due anni consecutivi campionato nazionale, coppa nazionale e Champions League <ref>{{cita news|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31778.shtml|pubblicazione=sportmediaset.mediaset.it|titolo=Eto'o, l'hombre del triplete|data=3 maggio 2010|accesso=23-05-2010|autore=Alessandro Franchetti}}</ref>. Il [[21 agosto]] contribuisce alla conquista del quarto titolo del [[2010]], realizzando una doppietta nella finale di [[Supercoppa italiana]] giocata contro la Roma<ref>{{cita news|url=http://www.inter.it/aas/news/reader?N=49223&L=it|pubblicazione=inter.it|titolo=Supercoppa '10: Inter-Roma 3-1, il 4° trofeo|giorno=21|mese=8|anno=2010|accesso=20-9-2010}}</ref>.
{{Vedi categoria|Calciatori dell'Atalanta B.C.}}
Durante la stagione si sacrifica moltissimo in fase difensiva<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtOTgyMQ|titolo=Benitez: "Eto'o di nuovo terzino? Cercheremo di avvicinarlo alla porta"|editore=tuttomercatoweb.com|data=15-8-2010|accesso=4-9-2010}}</ref>, soprattutto nella semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona, nella quale, con l'Inter in 10 uomini per più di un'ora, ha giocato da terzino sinistro<ref>{{cita web|url=http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=9843:barcellona-inter-1-0-trionfo-nerazzurro-una-grandiosa-difesa-mortifica-i-catalani&catid=58:calcio&Itemid=181|editore=dazebao.org|titolo=Barcellona-Inter 1-0. Trionfo nerazzurro. Una grandiosa difesa mortifica i Catalani|data=28-4-2010|accesso=4-9-2010}}
</ref>.
 
===Maglie ritirate===
Nella stagione 2010-2011 risulta decisivo nell'inizio di stagione segnando undici reti in nove partite ufficiali.<ref name= tripletta >{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/29-09-2010/triplo-eto-o-piu-sneijder-711297951919.shtml|pubblicazione=Gazzetta.it|titolo=Triplo Eto'o più Sneijder Poker Inter col Werder|giorno=29|mese=9|anno=2010|accesso=29-9-2010|autore=Valerio Clari}}</ref> Il [[29 settembre]] segna la sua prima [[tripletta]] nerazzurra nella partita di [[UEFA Champions League 2010-2011|Champions League]] contro il [[Werder Brema]]<ref name= tripletta />.
*12 come riconoscimento verso la Curva Pisani, considerata il 12º uomo in campo<ref>{{cita news|url=http://www.ilgiornalelocale.it/archives/3810|titolo=Non indossate quella maglia: gli storici "numeri" ritirati nel calcio|pubblicazione=ilgiornalelocale.it|autore=Raffaele Guida|data=1º luglio 2013|accesso=17 agosto 2014}}</ref>
Il 18 dicembre, nella finale contro i congolesi del [[Tout Puissant Mazembe|TP Mazembe]], realizza uno dei tre gol con cui l'Inter conquista la sua prima [[Coppa del Mondo per club FIFA|Coppa del Mondo per club]]. Alla fine della manifestazione, Eto'o riceve il premio come miglior giocatore del torneo.<ref>{{cita news|url=http://blog.panorama.it/sport/2010/12/18/linter-e-campione-del-mondo/|pubblicazione=Panorama.it|titolo=L’Inter è campione del mondo! Nella stessa stagione, fino al 15 gennaio, ha messo a segno 23 reti su 26 partite giocate. |accesso=19-12-2010|giorno=18|mese=12|anno=2010|autore=Matteo Politanò}}</ref>
*14 in memoria di [[Federico Pisani]], dopo il suo prematuro decesso<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/16/addio_Bergamo_Federico_Alessandra_co_5_9702161308.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150212063838/http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/16/addio_Bergamo_Federico_Alessandra_co_5_9702161308.shtml|titolo=L'addio di Bergamo a Federico e Alessandra|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=12 marzo 2012|accesso=17 agosto 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=12 febbraio 2015}}</ref>
*80 in occasione degli ottanta anni del giornalista e radiocronista [[Elio Corbani]]<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/live/-/articles/detail/article/123594|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120317213517/http://www.atalanta.it/live/-/articles/detail/article/123594|dataarchivio=17 marzo 2012|titolo=In onore di Elio Corbani l'Atalanta ritira la maglia 80|editore=atalanta.it|data=12 marzo 2012|accesso=17 agosto 2014|urlmorto=sì}}</ref>
 
===Contributo Nazionalealle Nazionali===
Tra i giocatori forniti dall'Atalanta alla [[Nazionale di calcio dell'Italia]] figurano l'ex capitano [[Cristiano Doni]] con 7 presenze e un gol segnato durante il biennio 2001-2002, [[Luciano Zauri]] con 5 presenze, [[Adriano Bassetto]] e [[Federico Peluso]] (autore anche di una rete) con 3, [[Giuseppe Casari]], [[Giacomo Mari]], [[Battista Rota]], [[Humberto Maschio]] e [[Sergio Porrini]] con 2.<ref name=Naz>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 444|Corbani e Serina}}.</ref> Il calciatore atalantino che ha segnato più gol in azzurro è [[Angelo Longoni (calciatore 1933)|Angelo Longoni]] con 2 marcature, seguono i già citati Doni e Peluso.<ref name=Naz/>
{{quote|Samuel Eto'o è il più grande calciatore africano della storia.|[[Patrick Mboma]]<ref>{{cita web|url=http://coupe-du-monde.tf1.fr/actu-coupe-du-monde/le-cameroun-face-a-l-eto-o-dependance-5864203.html|editore=coupe-du-monde.tf1.fr|titolo=Le Cameroun face à l'Eto'o dépendance|data=27 maggio 2010|accesso=28-05-2010}}</ref>}}
[[File:Eto'o.jpg|220px|thumb|left|Eto'o col [[Nazionale di calcio del Camerun|Camerun]] nel [[2008]]]]
È la stella della [[Nazionale di calcio del Camerun|Nazionale camerunense]]<ref>{{cita web|editore=Gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/01_Gennaio/14/coppafrica/Camerun.shtml|titolo=Il Camerun di Eto'o vuol tornare indomabile|data=17 gennaio 2008|accesso=7-12-2009|autore=Carlo Pizzigoni}}</ref>: primatista assoluto di gol (52) e, dall'estate 2009, [[Capitano (calcio)|capitano]].
 
Per quanto riguarda la [[Nazionale di calcio dell'Italia Under-21|Nazionale Under-21]], il calciatore con il maggior numero di presenze è [[Gianpaolo Bellini]] (15), seguito da [[Andrea Conti (calciatore 1994)|Andrea Conti]] (14), [[Davide Zappacosta]] (13), [[Andrea Consigli]] (12), [[Roberto Donadoni]], [[Daniele Baselli]] (11), [[Manolo Gabbiadini]], [[Andrea Lazzari]], [[Marino Defendi]] e [[Luca Cigarini]] (10).<ref name=Nazu>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|pp. 444-445|Corbani e Serina}}.</ref> Il miglior marcatore atalantino dell'Under-21 è il già citato Gabbiadini con 8 reti, al secondo posto a pari merito troviamo [[Sergio Magistrelli]] e [[Luigi Brugola]] con 3 reti ciascuno, al terzo [[Christian Vieri]], [[Alex Pinardi]] [[Andrea Lazzari]], [[Gaetano Monachello]] e [[Giuseppe De Luca (calciatore)|Giuseppe De Luca]] con 2.<ref name=Nazu/>
L'esordio in Nazionale avvenne il 9 marzo 1997 contro il [[Nazionale di calcio della Costa Rica|Costa Rica]] all'età di 15 anni e 11 mesi.
All'età di 17 anni Eto'o fu il più giovane giocatore dei [[Campionato mondiale di calcio 1998|Mondiali di calcio 1998]]<ref>{{cita web|editore=la Repubblica.it|url=http://www.repubblica.it/online/sport/numeri/campiona/campiona.html|titolo=Il mondiale delle nazionali ricche|data=4 giugno 1998|accesso=7-12-2009|autore=Andrea Galdi}}</ref>, dove esordì nel match perso con l'Italia.
[[File:Samuel Eto'o.jpg|200px|thumb|right|Eto'o capitano dei leoni indomabili]]
 
===Vincitori di titoli===
Ha vinto tre importanti tornei con la sua Nazionale: le [[Calcio ai Giochi della XXVII Olimpiade - Torneo maschile|Olimpiadi 2000]]<ref>{{cita web|editore=la Repubblica.it|url=http://www.repubblica.it/online/olimpiadi/finale/finale/finale.html|titolo=Calcio, l'oro resta in Africa|data=30 settembre 2000|accesso=7-12-2009}}</ref>, dove nella finale con la [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]] segna il gol del 2-2 e poi trasforma uno dei rigori utili alla vittoria dei leoni, e 2 vittorie nella [[Coppa delle Nazioni Africane|Coppa d'Africa]]: la prima nel [[Coppa delle Nazioni Africane 2000|2000]] con gol in finale contro la [[Nazionale di calcio della Nigeria|Nigeria]]<ref>{{cita web|editore=Raisport.rai.it|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/calcioestero/200002/13/38a6fa5904267/|titolo=Camerun campione d'Africa|data=13 febbraio 2000|accesso=7-12-2009}}</ref> e 4 gol totali nella manifestazione, la seconda nel [[Coppa delle Nazioni Africane 2002|2002]] ai rigori con il [[Nazionale di calcio del Senegal|Senegal]]<ref>{{cita news|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/febbraio/11/Camerun_rigori_vince_Coppa_Africa_co_0_0202117247.shtml|titolo=Il Camerun ai rigori vince la Coppa d' Africa|data=11 febbraio 2002|accesso=7-12-2009|pagina=41}}</ref>, segnando un gol nel corso del torneo, al Togo.
====Campioni d'Europa Under 21====
{{Colonne}}
*{{Bandiera|ITA}} [[Pierluigi Orlandini]]: [[Campionato europeo di calcio Under-21 1994|1994]]
*{{Bandiera|ITA}} [[Emanuele Tresoldi]]: [[Campionato europeo di calcio Under-21 1994|1994]]
*{{Bandiera|ITA}} [[Domenico Morfeo]]: [[Campionato europeo di calcio Under-21 1996|1996]]
*{{Bandiera|ITA}} [[Marco Zanchi]]: [[Campionato europeo di calcio Under-21 2000|2000]]
*{{Bandiera|ITA}} [[Nicola Ventola]]: [[Campionato europeo di calcio Under-21 2000|2000]]
{{Colonne fine}}
====Campioni del Sud America====
*{{Bandiera|ARG}} [[Claudio Caniggia]]: [[Copa América 1991]]
*{{Bandiera|ARG}} [[Leonardo Rodríguez]]: [[Copa América 1993]]
*{{Bandiera|CHL}} [[Mauricio Pinilla]]: [[Copa América 2015]], [[Copa América Centenario]]
 
====Vincitori della Confederations Cup====
Ha giocato anche i [[Campionato mondiale di calcio 2002|Mondiali di calcio 2002]] segnando la rete della vittoria con l'[[Nazionale di calcio dell'Arabia Saudita|Arabia Saudita]]<ref>{{cita web|editore=expressindia.com|url=http://www.expressindia.com/news/fullstory.php?newsid=11268|titolo=Cameroon's Eto'o eliminates Saudi Arabia|lingua=en|autore=Bill Barclay|data=6 giugno 2002|accesso=7-12-2009}}</ref> e firmando l'assist dopo un dribbling e un tunnel per la rete di [[Patrick Mboma]] nel match con l'[[Nazionale di calcio dell'Irlanda|Irlanda]].<ref>{{cita web|editore=Quotidiano.net|url=http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2002/06/01/3410009-SEGUI-CON-NOI.shtml|titolo=Eire-Camerun 1-1|data=1 giugno 2001|accesso=7-12-2009}}</ref>
*{{Bandiera|ARG}} [[Claudio Caniggia]]: [[Coppa re Fahd 1992|1992]]
 
====Campioni d'Europa Under-19====
Nel [[2003]] Eto'o partecipò alla [[FIFA Confederations Cup 2003|Confederations Cup]], arrivando fino alla finale persa con la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]], dopo la semifinale in cui perse la vita il compagno [[Marc Vivien Foé|Foé]];<ref>{{cita news|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2003/giugno/27/Muore_partita_leone_Foe_ga_0_0306277456.shtml|titolo=Muore in partita il leone Foe|data=27 giugno 2003|accesso=7-12-2009|pagina=2-3|autore=Luigi Garlando}}</ref><ref>{{cita web|editore=la Repubblica.it|url=http://www.repubblica.it/online/sport/mortocamerun/mortocamerun/mortocamerun.html|titolo=Tragedia alla Confederation Cup muore giocatore del Camerun|data=26 giugno 2003|accesso=7-12-2009}}</ref> nel primo match del torneo segnò un gol al Brasile permettendo alla sua Nazionale di ottenere la prima vittoria di sempre contro la ''Seleção''.<ref>{{cita web|editore=sport.it|url=http://www.sport.it/articoli/2003/06/20/443910.php|titolo=Guarda come ti batto il Brasile|data=20 giugno 2003|accesso=7-12-2009|autore=Gianluca Farina}}</ref>
*{{Bandiera|ITA}} [[Simone Padoin]]: [[Campionato europeo di calcio Under-19 2003|2003]]
*{{Bandiera|ITA}} [[Giampaolo Pazzini]]: [[Campionato europeo di calcio Under-19 2003|2003]]
 
==Palmarès==
La [[Coppa delle Nazioni Africane 2004|Coppa d'Africa 2004]] fu la peggiore per Eto'o, con l'eliminazione ai quarti di finale ad opera della [[Nazionale di calcio della Nigeria|Nigeria]], ed un solo gol realizzato nell'arco della competizione (proprio contro la Nigeria).
{{Colonne}}
===Competizioni nazionali===
Nel [[2005]], nonostante i gol di Eto'o nelle [[qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2006|qualificazioni]], il Camerun non riesce ad accedere alla fase finale del [[campionato mondiale di calcio 2006|Mondiale 2006]], dopo il pareggio in casa per 1-1 all'ultimo turno con l'[[Nazionale di calcio dell'Egitto|Egitto]] con il clamoroso rigore qualificazione fallito da [[Pierre Wome]] al 95º minuto.
*'''{{Calciopalm|Coppa Italia|1}}'''
:[[Coppa Italia 1962-1963|1962-1963]]
 
*'''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie B||var=coppa}} 5'''
Durante i quarti di finale della [[Coppa delle nazioni Africane 2006|Coppa d'Africa 2006]], Eto'o sbagliò il suo rigore decisivo contro la [[Nazionale di calcio della Costa d'Avorio|Costa d'Avorio]], alla fine di una serie di 24 rigori consecutivi, decretando l'eliminazione del Camerun, ma rivelandosi comunque capocannoniere del torneo con 5 gol.
:[[Serie B 1939-1940|1939-1940]], [[Serie B 1958-1959|1958-1959]], [[Serie B 1983-1984|1983-1984]], [[Serie B 2005-2006|2005-2006]], [[Serie B 2010-2011|2010-2011]]
 
*'''{{Calciopalm|Prima Divisione|1}}'''
Nella [[Coppa delle Nazioni Africane 2008|Coppa d'Africa 2008]] Eto'o si ripeté capocannoniere, ancora con 5 gol<ref>{{cita web|editore=Gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Coppa_Africa/Primo_Piano/2008/02_Febbraio/10/egittocampione.shtml|titolo=Egitto, l'Africa è sempre tua!|data=10 febbraio 2008|accesso=8-12-2009|autore=Carlo Pizzigoni}}</ref>, contribuendo a portare il Camerun in finale, dove venne però sconfitto per 1-0 dall'[[Nazionale di calcio dell'Egitto|Egitto]]. In questa competizione Eto'o diventò anche il goleador assoluto della storia della [[Coppa delle nazioni africane|Coppa d'Africa]] con 16 gol.<ref>{{cita web|editore=Quotidiano.net|url=http://quotidianonet.ilsole24ore.com/sport/2008/01/30/62186-egitto_camerun_quarti.shtml|titolo=Egitto e Camerun ai quarti, Eto'o è il re|data=30 gennaio 2008|accesso=8-12-2009}}</ref>
:[[Prima Divisione 1927-1928|1927-1928]]
 
*'''{{Calciopalm|Serie C1|1}}'''
Nelle [[qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2010]], il [[4 settembre]] [[2009]] il neo-capitano Eto'o guida i leoni contro il [[Nazionale di calcio del Gabon|Gabon]], Nazionale capolista a punteggio pieno nel [[Campionato mondiale di calcio 2010 (qualificazioni Africa - fase finale - gruppo A)|gruppo A]] con 6 punti, dicendo: «Siamo quasi morti, ma non siamo ancora del tutto morti. Anche su un piede solo si può combattere fino alla fine...».<ref>{{cita web|editore=it.eurosport.yahoo.com|url=http://it.eurosport.yahoo.com/04092009/45/qualificazioni-mondiali-2010-europa-quanti-rischi-ronaldo-anelka-ed-eto.html|titolo=Qualificazioni Mondiali 2010 Europa - Quanti rischi Ronaldo, Anelka ed Eto'o|data=4 settembre 2009|accesso=8-12-2009}}</ref> All'andata in [[Gabon]] trascina i compagni alla vittoria per 2-0 con un assist per [[Achille Emana|Emana]] e il gol del raddoppio;<ref>{{cita web|editore=Gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/05-09-2009/africa-colpo-egitto-501222268529.shtml|titolo=Africa, Eto'o trascinatore Il Camerun torna in corsa|autore=Filippo Maria Ricci|data=5 settembre 2009|accesso=29-11-2009}}</ref> al ritorno in casa un'altra vittoria, stavolta per 2-1, dove segna la seconda rete dopo quella di [[Jean Makoun|Makoun]].<ref>{{cita web|editore=Gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/09-09-2009/verso-sud-africa-tutte-gare-501256625474.shtml|titolo=Spagna e Capello al Mondiale Francia salva, Ibra ci crede|data=9 settembre 2009|accesso=8-12-2009|autore=Valerio Clari}}</ref> Il Camerun vince anche con il [[Nazionale di calcio del Togo|Togo]] 3-0 (un assist per Eto'o)<ref>{{cita web|editore=Gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/10-10-2009/costa-d-avorio-va-mondiale-501569680229.shtml|titolo=Drogba-gol, Costa d'Avorio al Mondiale Quasi fatta per il Camerun, l'Egitto spera|autore=Filippo Maria Ricci|data=10 ottobre 2009|accesso=29-11-2009}}</ref>, infine nell'ultimo match col [[Nazionale di calcio del Marocco|Marocco]] segna la rete del 2-0 finale che vale la sesta qualificazione dei leoni indomabili al Mondiale<ref>{{cita web|editore=Gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/14-11-2009/super-martins-nigeria-mondiale-601971962897.shtml|titolo=Eto'o e Martins vanno in gol Camerun e Nigeria al Mondiale|autore=Filippo Maria Ricci|data=14 novembre 2009|accesso=29-11-2009}}</ref>, con Eto'o miglior marcatore del Camerun nelle [[Campionato mondiale di calcio 2010 (qualificazioni Africa)|qualificazioni mondiali]] con ben 9 reti.
:[[Serie C1 1981-1982|1981-1982]] <small>(girone A)</small>
 
===Altri piazzamenti===
Realizza altre due reti nella [[Coppa delle Nazioni Africane 2010]], competizione dove il Camerun viene eliminato ai quarti di finale dall'[[Nazionale di calcio dell'Egitto|Egitto]].
*{{Calciopalm|Coppa delle Coppe|}}
:Semifinalista: [[Coppa delle Coppe 1987-1988|1987-1988]]
 
*{{Calciopalm|Coppa Italia|}}
Partecipa poi ai Mondiali di [[Sudafrica 2010]], dove i camerunensi vengono eliminati nel girone iniziale con una gara di anticipo dopo la sconfitta subita con la [[Nazionale di calcio della Danimarca|Danimarca]] per 1-2, realizzando due gol nella competizione, gli unici del Camerun.
:Finalista: [[Coppa Italia 1986-1987|1986-1987]], [[Coppa Italia 1995-1996|1995-1996]]
:Semifinalista: [[Coppa Italia 1988-1989|1988-1989]]
 
*{{Calciopalm|Campionato italiano Serie B|}}
== Statistiche ==
:Secondo posto: [[Serie B 1936-1937|1936-1937]], [[Serie B 1970-1971|1970-1971]], [[Serie B 1976-1977|1976-1977]], [[Serie B 1999-2000|1999-2000]]
=== Presenze e reti nei club ===
:Terzo posto: [[Serie B 1938-1939|1938-1939]]
''Statistiche aggiornate al 6 febbraio 2011.''
 
{| {{prettytable|text-align=center|font-size=90%|width=99%}}
*{{Calciopalm|Prima Divisione|}}
:Secondo posto: [[Prima Divisione 1926-1927|1926-1927]] <small>(girone B)</small>
 
*{{Calciopalm|Coppa Mitropa|}}
:Secondo posto: [[Coppa Mitropa 1984-1985|1984-1985]]
:Semifinalista: [[Coppa Mitropa 1962|1962]]
 
*{{Calciopalm|Coppa delle Alpi|}}
:Finalista: [[Coppa delle Alpi 1963|1963]]
 
===Onorificenze===
*[[File:MeritoSportivo1.png|100px]] '''[[Stella al merito sportivo|Stella d'oro al Merito Sportivo]]''': 1975<ref>{{cita web|url=http://www.coni.it/it/attivita-istituzionali/onorificenze/onorificenze/onoreficenze-societ%C3%A0/societa.html?anno=1975&nominativo=&tipo=13&linkpersone=%2Fit%2Fattivita-istituzionali%2Fonorificenze%2Fonorificenze%2Fonoreficenze-persone%2Fatleti.html&linksocieta=%2Fit%2Fattivita-istituzionali%2Fonorificenze%2Fonorificenze%2Fonoreficenze-societ%C3%A0%2Fsocieta.html&invia=|titolo=Onoreficenze società|editore=coni.it|accesso=21 novembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161031154607/http://www.coni.it/it/attivita-istituzionali/onorificenze/onorificenze/onoreficenze-societ%C3%A0/societa.html?anno=1975&nominativo=&tipo=13&linkpersone=%2Fit%2Fattivita-istituzionali%2Fonorificenze%2Fonorificenze%2Fonoreficenze-persone%2Fatleti.html&linksocieta=%2Fit%2Fattivita-istituzionali%2Fonorificenze%2Fonorificenze%2Fonoreficenze-societ%C3%A0%2Fsocieta.html&invia=|dataarchivio=31 ottobre 2016}}</ref>
 
{{Colonne spezza}}
 
===Competizioni giovanili===
*'''{{Calciopalm|Campionato Primavera|2}}'''
:[[Campionato Primavera 1992-1993|1992-1993]], [[Campionato Primavera 1997-1998|1997-1998]]
 
*'''{{Calciopalm|Campionato Ragazzi|1}}'''
:1948-1949
 
*'''{{Calciopalm|Coppa Italia Primavera|3}}'''
:[[Coppa Italia Primavera 1999-2000|1999-2000]], [[Coppa Italia Primavera 2000-2001|2000-2001]], [[Coppa Italia Primavera 2002-2003|2002-2003]]
 
*'''{{Calciopalm|Campionato Berretti|3}}'''
:2005-2006, 2009-2010, 2012-2013
 
*'''{{Calciopalm|Campionato Allievi Nazionali|4}}'''
:1991-1992, 2001-2002, 2004-2005, 2015-2016
 
*'''[[Campionato Nazionale Under-17#Supercoppa Under-17|Supercoppa Under-17]]: 1'''
:2015-2016
 
*'''{{Calciopalm|Campionato Giovanissimi Nazionali|6}}'''
:1994-1995, 2001-2002, 2003-2004, 2004-2005, 2007-2008, 2015-2016
 
*'''{{Calciopalm|Torneo di Viareggio|2}}'''
:[[Torneo di Viareggio 1969|1969]], [[Torneo di Viareggio 1993|1993]]
 
*'''{{Calciopalm|Blue Stars/FIFA Youth Cup|1}}'''
:1974
 
*'''{{Calciopalm|Trofeo Dossena|6}}'''
:1982, 1985, 1987, 1993, 1997, 1999
 
*'''{{Calciopalm|Memorial Pietro Martinelli|1}}'''
:1989
 
*'''{{Calciopalm|Coppa Gaetano Scirea|3}}'''
:1990, 1991, 1992
 
*'''{{Calciopalm|Torneo Città di Arco|5}}'''
:2006, 2008, 2009, 2016, 2017
 
*'''[[Torneo Internazionale Maggioni-Righi]]: 3'''
:2007, 2014, 2017
 
{{Colonne fine}}
 
==Statistiche e record==
{{vedi anche|Statistiche e record dell'Atalanta Bergamasca Calcio}}
===Partecipazione ai campionati===
<!--- NON MODIFICARE LA TABELLA IN DISACCORDO CON LE DELIBERAZIONI UFFICIALI DELLA FIGC. GRAZIE. --->
{| class="wikitable center" style="width:100%;"
|-
! style="width:10%;"| Livello
!rowspan="2"|Stagione
! style="width:25%;"| Categoria
!rowspan="2"|Squadra
! style="width:15%;"| Partecipazioni
!colspan="3"|Campionato
! style="width:20%;"| Debutto
!colspan="3"|Coppe nazionali
! style="width:20%;"| Ultima stagione
!colspan="3"|Coppe continentali
! style="width:10%;"| Totale
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
|-
| rowspan=2| '''1°''' || '''Divisione Nazionale''' || style="text-align:center;" |'''2'''|| style="text-align:center;"| [[Divisione Nazionale 1928-1929|1928-1929]] || style="text-align:center;" |[[Divisione Nazionale 1945-1946|1945-1946]]|| rowspan=2|'''59'''
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Pres
!Reti
|-
| '''Serie A''' ||'''57'''|| style="text-align:center;"| [[Serie A 1937-1938|1937-1938]] || style="text-align:center;"| [[Serie A 2017-2018|2017-2018]]
|| 1997-1998 || {{Bandiera|ESP}} [[Club Deportivo Leganés|CD Leganés]] || [[Segunda División spagnola|SD]] || 28 || 3 || [[Coppa del Re|CR]] || 2 || 1 || - || - || - || - || - || - || 30 || 4
|- style="background:#e9e9e9;"
|-
| rowspan=3| '''2°''' || '''Seconda Divisione''' || '''4''' || [[Seconda Divisione 1922-1923|1922-1923]] || [[Seconda Divisione 1925-1926|1925-1926]] || rowspan=3|'''34'''
|| 1998-1999 || {{Bandiera|ESP}} [[Reial Club Deportiu Espanyol|RCD Espanyol]] || [[Campionato di calcio spagnolo 1998-1999|PD]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 1 || 0
|- style="background:#e9e9e9;"
|-
| '''Prima Divisione''' || '''2''' || [[Prima Divisione 1926-1927|1926-1927]] || [[Prima Divisione 1927-1928|1927-1928]]
|| [[Real Madrid 1998-1999|1998-1999]] || rowspan=2|{{Bandiera|Spagna}} [[Real Madrid]] || [[Campionato di calcio spagnolo 1998-1999|PD]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 1 || 0
|- style="background:#e9e9e9;"
|-
| '''Serie B''' || '''28''' || [[Serie B 1929-1930|1929-1930]] || [[Serie B 2010-2011|2010-2011]]
|| [[Real Madrid 1999-2000|1999-gen. 2000]] || [[Campionato di calcio spagnolo 1999-2000|PD]] || 2 || 0 || - || - || - || [[UEFA Champions League 1999-2000|UCL]] || 3 || 0 || - || - || - || 5 || 0
|-
!colspan="3"|Totale Real Madrid || 3 || 0 || || || || || 3 || 0 || || || || 6 || 0
|-
| '''3°''' || '''Serie C1''' || '''1''' ||colspan=2 |[[Serie C1 1981-1982|1981-1982]] || '''1'''
|| gen.-giu. 2000 || rowspan=5|{{Bandiera|ESP}} [[Real Club Deportivo Mallorca|Mallorca]] || [[Campionato di calcio spagnolo 1999-2000|PD]] || 13 || 6 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 13 || 6
|- }
 
|| 2000-2001 || [[Campionato di calcio spagnolo 2000-2001|PD]] || 28 || 11 || [[Coppa del Re|CR]] || 5 || 2 || - || - || - || - || - || - || 33 || 13
===Partecipazione alle coppe nazionali===
|-
{| class="wikitable center" width="100%"
|| 2001-2002 || [[Campionato di calcio spagnolo 2001-2002|PD]] || 30 || 6 || [[Coppa del Re|CR]] || 1 || 1 || [[Coppa UEFA 2001-2002|CU]] || 9 || 3 || - || - || - || 40 || 10
! width="35%" | Competizione
|-
! width="15%" | Partecipazioni
|| 2002-2003 || [[Campionato di calcio spagnolo 2002-2003|PD]] || 30 || 14 || [[Coppa del Re|CR]] || 6 || 5 || - || - || - || - || - || - || 36 || 19
! width="20%" | Debutto
|-
! width="20%" | Ultima stagione
|| 2003-2004 || [[Campionato di calcio spagnolo 2003-2004|PD]] || 32 || 17 || [[Coppa del Re|CR]] || 2 || 1 || [[Coppa UEFA 2003-2004|CU]] || 7 || 4 || - || - || - || 41 || 22
! width="10%" | Totale
|-
!colspan="3"|Totale Mallorca || 133 || 54 || || 14 || 9 || || 16 || 7 || || || || 163 || 70
|-
| '''Coppa Italia''' || '''67''' || [[Coppa Italia 1935-1936|1935-1936]] || [[Coppa Italia 2017-2018|2017-2018]]
|| [[Futbol Club Barcelona 2004-2005|2004-2005]] ||rowspan=5|{{Bandiera|ESP}} [[Futbol Club Barcelona|Barcelona]] || [[Campionato di calcio spagnolo 2004-2005|PD]] || 37 || 25 || [[Coppa del Re 2004-2005|CR]] || 1 || 0 || [[UEFA Champions League 2004-2005|UCL]] || 7 || 4 || - || - || - || 45 || 29
| rowspan="3" |'''69'''
|- bgcolor="#e9e9e9"
| '''Coppa Alta Italia''' || '''1''' || colspan="2" | [[Coppa Alta Italia|1945-1946]]
|-
| '''Coppa Italia Serie C''' || '''1''' || colspan="2" | [[Coppa Italia Serie C 1981-1982|1981-1982]]
|| [[Futbol Club Barcelona 2005-2006|2005-2006]] || [[Campionato di calcio spagnolo 2005-2006|PD]] || 34 || 26 || [[Coppa del Re 2005-2006|CR]] || 0 || 0 || [[UEFA Champions League 2005-2006|UCL]] || 11 || 6 || [[Supercoppa di Spagna|SS]] || 2 || 2 || 47 || 34
|- bgcolor="#e9e9e9"
|-
|}
|| [[Futbol Club Barcelona 2006-2007|2006-2007]] || [[Campionato di calcio spagnolo 2006-2007|PD]] || 19 || 11 || [[Coppa del Re 2006-2007|CR]] || 2 || 1 || [[UEFA Champions League 2006-2007|UCL]] || 3 || 1 || [[Supercoppa di Spagna|SS]]+[[Supercoppa UEFA|SE]] || 2+1 || 0+0 || 27 || 13
 
===Partecipazione alle competizioni UEFA===
{| class="wikitable center" style="width:100%"
! style="width:35%"| Competizione UEFA
! style="width:15%"| Partecipazioni
! style="width:20%"| Debutto
! style="width:20%"| Ultima stagione
! style="width:10%"| Totale
|-
| '''Coppa delle Coppe''' || '''2''' || [[Coppa delle Coppe 1963-1964|1963-1964]] || [[Coppa delle Coppe 1987-1988|1987-1988]] || rowspan="2" |'''5'''
|| [[Futbol Club Barcelona 2007-2008|2007-2008]] || [[Campionato di calcio spagnolo 2007-2008|PD]] || 18 || 16 || [[Coppa del Re 2007-2008|CR]] || 3 || 1 || [[UEFA Champions League 2007-2008|UCL]] || 7 || 1 || - || - || - || 28 || 18
|-
|| [[Futbol'''Coppa ClubUEFA Barcelona/ 2008-2009|2008-2009]]Europa || [[Campionato di calcio spagnolo 2008-2009|PD]]League''' || 36 || 30'''3''' || [[Coppa delUEFA Re 20081989-20091990|CR1989-1990]] || 4 || 0 || [[UEFA ChampionsEuropa League 20082017-20092018|UCL2017]] || 12 || 6 || -[[UEFA ||Europa - ||League 2017- 2018|| 52 || 362018]]
|-
!colspan="3"|Totale Barcelona || 144 || 108 || || 10 || 2 || || 40 || 18 || || 5 || 2 || 199 || 130
|-
| [[Football Club Internazionale Milano 2009-2010|2009-2010]] || rowspan=2|{{Bandiera|ITA}} [[Inter]] || [[Serie A 2009-2010|A]] || 32 || 12 || [[Coppa Italia 2009-2010|CI]] || 2 || 1 || [[UEFA Champions League 2009-2010|UCL]] || 13 || 2 || [[Supercoppa italiana|SI]] || 1 || 1 || 48 || 16
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 2010-2011|2010-2011]] || [[Serie A 2010-2011|A]] || 20 || 15 ||[[Coppa Italia 2010-2011|CI]] || 2 || 2 || [[UEFA Champions League 2010-2011|UCL]] || 6 || 7 || [[Supercoppa italiana di calcio|SI]]+[[Supercoppa UEFA 2010|SU]]+[[Coppa del Mondo per club FIFA 2010|CMc]] || 1+1+2 || 2+0+1 || 32 || 27
|-
!colspan="3"|Totale Inter|| 52 || 27 || || 4 || 3 || || 19 || 9 || || 5 || 4 || 80 || 43
|-
!colspan="3"|Totale carriera|| 361 || 192 || || 30 || 15 || || 78 || 34 || || 10 || 6 || 479 || 247
|}
<!-- NON MODIFICARE SE NON CAPACI ---->
 
===Statistiche di squadra===
== Palmarès ==
L'Atalanta ha esordito in [[Divisione Nazionale 1928-1929|Divisione Nazionale]] il 30 settembre 1928<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 48|Corbani e Serina}}.</ref> e ad oggi ha partecipato a 93 campionati nazionali. Dall'istituzione della Serie A a girone unico nel 1929, il miglior piazzamento di sempre in massima serie è stato il 4º posto ottenuto al termine della [[Serie A 2016-2017|stagione 2016-2017]], mentre il peggior piazzamento è stato il 20º posto al termine del [[Serie A 2004-2005|campionato 2004-2005]].
{{MultiCol}}
=== Club ===
==== Competizioni nazionali ====
* {{Calciopalm|Campionato spagnolo|3}}
:Barcellona: [[Campionato di calcio spagnolo 2004-2005|2004-2005]], [[Campionato di calcio spagnolo 2005-2006|2005-2006]], [[Campionato di calcio spagnolo 2008-2009|2008-2009]]
* {{Calciopalm|Coppa di Spagna|2}}
:Maiorca: [[Coppa del Re|2002-2003]]
:Barcellona: [[Coppa del Re 2008-2009|2008-2009]]
* {{Calciopalm|Supercoppa spagnola|2}}
:Barcellona: 2005, 2006
* {{Calciopalm|Copa Catalunya|2}}
:Barcellona: 2004-2005, 2006-2007
* {{Calciopalm|Campionato italiano|1}}
:Inter: [[Serie A 2009-2010|2009-2010]]
* {{Calciopalm|Coppa Italia|1}}
:Inter: [[Coppa Italia 2009-2010|2009-2010]]
*{{Calciopalm|Supercoppa italiana|1}}
:Inter: 2010
 
Le vittorie col maggior numero di reti di scarto sono state ottenute tutte nel [[Serie B 1931-1932|campionato 1931-1932]] contro l'{{Calcio Udinese|N}}, il {{Calcio Parma|N}} e lo {{Calcio Spezia|N}} (tutte e tre per 7-0 e in Serie B; in Serie A la migliore vittoria risale al [[Serie A 1951-1952|campionato 1951-1952]], ed è un 7-1 contro la {{Calcio Triestina|N}}),<ref name="autogenerated462">{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 462|Corbani e Serina}}.</ref> Le peggiori sconfitte sono state invece subite nel [[Serie A 1941-1942|campionato 1941-1942]] contro il {{Calcio Torino|N}} (9-1) per quanto riguarda la Serie A e nel 1932 (7-0 contro il Padova) in Serie B.<ref name=ES>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 463|Corbani e Serina}}.</ref>
==== Competizioni internazionali ====
* {{Calciopalm|Champions League|4}}
:Real Madrid: [[UEFA Champions League 1999-2000|1999-2000]]
:Barcellona: [[UEFA Champions League 2005-2006|2005-2006]], [[UEFA Champions League 2008-2009|2008-2009]]
:Inter: [[UEFA Champions League 2009-2010|2009-2010]]
*{{Calciopalm|Coppa Intercontinentale|1}}
:Real Madrid: [[Coppa Intercontinentale 1998|1998]]
* {{Calciopalm|Coppa del Mondo per club|1}}
:Inter: [[Coppa del Mondo per club FIFA 2010|2010]]
 
Il record assoluto di 81 punti totalizzati in una singola stagione è stato raggiunto nella [[Serie B 2005-2006]]<ref name=CP>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|pp. 443-444|Corbani e Serina}}</ref>, mentre il record di punti in Serie A (72) è del [[Serie A 2016-2017|campionato 2016-2017]]. Nel [[Serie B 2005-2006|campionato 2005-2006]] ottiene il maggior numero di vittorie in assoluto (24), mentre nel [[Serie A 2009-2010|campionato 2009-2010]] subisce il numero record di sconfitte in una stagione (21).<ref name=ES/>
 
L'Atalanta ha ottenuto il maggior numero di reti segnate in una stagione nella [[Serie A 1949-1950]] (66), mentre il maggior numero di reti subite risale alla [[Serie A 1950-1951]] (69).<ref name=ES/> Dal [[Serie A 1940-1941|campionato 1940-1941]] a quello [[Serie A 1957-1958|1957-1958]] si ha il record di stagioni consecutive in Serie A (15);<ref name=CP/> infine, la "Dea" detiene il record italiano di maggior numero promozioni dalla seconda alla prima divisione del calcio italiano (13).<ref group="N" name="pd" />
{{ColBreak}}
[[File:Samuel-Etoo-7-5-2006.jpg|thumb|Eto'o alla festa per la conquista della Primera División spagnola 2006]]
[[File:Samuel etoo.JPG|thumb|Eto'o festeggia uno dei gol che lo ha reso Pichichi 2006]]
 
===Statistiche Nazionale individuali===
Il giocatore che detiene il maggior numero di presenze con la maglia dell'Atalanta è [[Gianpaolo Bellini]] con 435 apparizioni; il precedente record, di [[Valter Bonacina]], era di 331 presenze,<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 451|Corbani e Serina}}.</ref> mentre il record di presenze in partite di campionato, a sua volta appartenente a Bellini, è di 396 partite (il precedente record era di 317 e apparteneva a [[Stefano Angeleri]]<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 455|Corbani e Serina}}.</ref>).
* {{Calciopalm|Coppa d'Africa|2}}
Il calciatore non italiano con più presenze in partite ufficiali è lo [[svezia|svedese]] [[Glenn Peter Strömberg]], capitano tra gli [[anni 1980|anni ottanta]] e primi [[anni 1990|novanta]], presente in 273 incontri,<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 380|Corbani e Serina}}.</ref> 219 dei quali in campionato.<ref name="autogenerated462"/> Il record di marcature appartiene invece a [[Cristiano Doni]] con 112 reti<ref name=BBA>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 452|Corbani e Serina}}</ref> Il miglior marcatore non italiano è l'[[argentina|argentino]] [[Germán Denis]], autore di 56 reti.
: {{ACN2|2000}}, {{ACN2|2002}}
Tra i giocatori che figurano nella [[classifica dei marcatori della Serie A]] che abbiano giocato con la ''Dea'' figura [[Adriano Bassetto]] che a Bergamo marcò 57 delle sue 149 reti.<ref name=BBA/> Il miglior marcatore in gare di campionato è sempre Doni (103 gol),<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 456|Corbani e Serina}}.</ref> che con le sue 69 reti è inoltre anche il miglior marcatore in Serie A del club orobico. Il miglior marcatore atalantino nel campionato di Serie B è invece [[Giulio Panzeri]], autore di 44 reti,<ref name=BBB>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 459|Corbani e Serina}}.</ref> mentre per quanto riguarda la [[Serie C1]] il primato è dell'attaccante bergamasco [[Bortolo Mutti]] con 16 realizzazioni.<ref>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 460|Corbani e Serina}}.</ref> Per quanto riguarda invece le coppe, Valter Bonacina è il recordman di presenze in gare di [[Coppa Italia]] (51 apparizioni);<ref name=BBB/> nelle coppe europee tale primato è condiviso da [[Zaccaria Cometti]] e [[Piero Gardoni]] con 22 presenze ciascuno.<ref name=BBC>{{Cita|Elio Corbani e Pietro Serina|p. 461|Corbani e Serina}}.</ref> Infine, il miglior marcatore nerazzurro in Coppa Italia è [[Andrea Lazzari]] a quota 10 gol,<ref name=BBC/> mentre in Europa il top scorer atalantino di tutti i tempi è [[Dino da Costa]] con 10 segnature.<ref name="autogenerated462"/>
* {{Calciopalm|Oro olimpico|1}}
: {{OE|Calcio|2000}}
 
Di seguito i record presenze e marcature dei giocatori dell'Atalanta dall'anno di fondazione a oggi.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttoatalanta.com/gli-eroi-della-dea/gli-eroi-della-dea-gianpaolo-bellini-8707|titolo=Gli Eroi della Dea: Gianpaolo BELLINI|editore=tuttoatalanta.com|data=28 novembre 2013|accesso=19 agosto 2014|autore=Giuseppe Opromolla}}</ref>
=== Individuale ===
* [[Calciatore africano dell'anno|Pallone d'Oro africano]]: 4 (record)
:2003, 2004, 2005, 2010
* [[FIFPro World XI]]: 2
:2004-2005, 2005-2006
* [[Squadra dell'Anno UEFA]]: 2
:2005, 2006
* [[Pichichi]]: 1
:[[Campionato di calcio spagnolo 2005-2006|2006]]
* Capocannoniere della [[Coppa delle Nazioni Africane|Coppa d'Africa]]: 2
:[[Coppa delle Nazioni Africane 2006|2006]], [[Coppa delle Nazioni Africane 2008|2008]]
* Miglior giocatore della finale di UEFA Champions League: 1
:2006
* Miglior giocatore della [[Coppa del Mondo per club FIFA|Coppa del Mondo per club]] (Golden Ball): 1
:[[Coppa del Mondo per club FIFA 2010|2010]]
* [[Bomber dell'anno IFFHS]]: 1
:2010
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0; text-align:left;">
===Record===
{{finestra|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=Black |font-size=120%|titolo=Record di presenze|contenuto=
*Capocannoniere della storia del [[Real Mallorca|Maiorca]] nella [[Primera División spagnola]]: 54 gol
*434 {{Bandiera|ITA}} [[Gianpaolo Bellini]]
*Capocannoniere della storia della [[Nazionale di calcio del Camerun|Nazionale camerunense]]: 52 gol
*331 {{Bandiera|ITA}} [[Valter Bonacina]]
*Capocannoniere della storia della [[Coppa delle Nazioni Africane|Coppa d'Africa]]: 18 gol
*324 {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Angeleri]]
*Capocannoniere della storia della [[Supercoppa italiana]]: 3 gol <small>(a pari merito con [[Alessandro Del Piero]] e [[Andrij Ševčenko]])</small>
*323 {{Bandiera|ITA}} [[Cristiano Doni]]
{{EndMultiCol}}
*305 {{Bandiera|ITA}} [[Livio Roncoli]]
*294 {{Bandiera|ITA}} [[Fabrizio Ferron]]
*273 {{Bandiera|SWE}} [[Glenn Peter Strömberg]]
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-bottom:0; text-align:left;">
{{finestra|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=Black |font-size=120%|titolo=Record di reti|contenuto=
*112 {{Bandiera|ITA}} [[Cristiano Doni]]
*62 {{Bandiera|ITA}} [[Severo Cominelli]]
*57 {{Bandiera|ITA}} [[Adriano Bassetto]]
*56 {{Bandiera|ARG}} [[German Denis]]
*54 {{Bandiera|DNK}} [[Paul Rasmussen]]
*52 {{Bandiera|DNK}} [[Leschly Soerensen]]
*44 {{Bandiera|ITA}} [[Giulio Panzeri]]
}}
</div>
{{-}}
 
==Tifoseria==
== Azioni ed attività extracalcistiche ==
Secondo un sondaggio del 2008, pubblicato dal quotidiano [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]], la squadra può contare su circa {{TA|119000}} tifosi in Italia, la maggioranza dei quali proviene dalla città e dalla provincia di Bergamo.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2003/h/rubriche/spycalcio/tifo-nascosto/tifo-nascosto.html?ref=search|titolo=La mappa segreta del tifo in Italia|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|accesso=20 agosto 2014|data=15 dicembre 2008}}</ref>
{{quote|Vivo in Europa, ma dormo in Africa.<ref>{{cita news|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2009/luglio/19/Eto_una_storia_movimentata_per_co_8_090719053.shtml|titolo=Eto'o, una storia movimentata per non accettare compromessi|data=19 luglio 2009|accesso=8-12-2009|autore=Arianna Ravelli}}</ref>}}
 
Da segnalare le numerose iniziative che la tifoseria ha portato e porta avanti: oltre a coreografie, manifesti e giornalini, dal 2002 è abitudine tradizionale la "Festa della Dea": una festa popolare a base di musica, cucina nostrana con l'intrattenimento di protagonisti nerazzurri contemporanei e non.
=== Razzismo ===
Oltre a questo la tifoseria da tempo porta avanti iniziative di solidarietà, anche attraverso la raccolta di fondi: dopo il [[terremoto dell'Aquila del 2009]] la tifoseria atalantina sostiene [[L'Aquila Rugby]] con {{TA|15000}} euro, l'incasso dell'edizione 2009 della Festa della Dea, più {{TA|5000}} euro provenienti da sottoscrizioni libere.<ref>{{cita web|url=http://www.calciomercato.com/news/festa-della-dea-2013-festa-di-popolo-la-straordinaria-passione-d-547368|titolo=Festa della Dea, festa di popolo: la straordinaria passione della Curva Nord Atalanta contagia 50 mila tifosi|editore=calciomercato.com|accesso=25 agosto 2014}}</ref>
Eto'o è stato vittima di insulti razzisti in alcune partite<ref>{{cita web|editore=Raisport.rai.it|url=http://www.raisport.rai.it/dl/RaiSport/ARTICOLO/ContentItem-ca2bc99e-cfcf-417f-999f-6ec3e8a31aba.html?cat=Calcio_|titolo=Malaga: cori razzisti per Eto'o|data=2 novembre 2008|accesso=8-12-2009}}</ref><ref>{{cita news|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/10/Eto_Inglesi_razzisti_Mourinho_disgraziato_co_9_050310093.shtml|titolo=Eto' o: «Inglesi razzisti, Mourinho un disgraziato»|data=10 marzo 2005|accesso=8-12-2009|autore=Filippo Maria Ricci|pagina=47}}</ref>, al cospetto dei quali ha agito con fermezza per denunciare gli episodi e combattere il problema.<ref>{{cita web|editore=Repubblica.it|url=http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/sport/marrese/marrese/marrese.html|titolo="Io, scimmia contro i razzisti perché ogni giorno va peggio"|data=15 febbraio 2005|accesso=8-12-2009|autore=Emilio Marrese}}</ref><ref name= farenet >{{cita web|editore=farenet.org|url=http://farenet.org/default.asp?intPageID=9&intArticleID=896|titolo=Eto'o - FARE chiede alla Federcalcio spagnola di intraprendere azioni concrete|data=27 febbraio 2006|accesso=8-12-2009}}</ref> Ha anche affermato che non porta i suoi figli allo stadio, proprio a causa del razzismo.<ref>{{cita web|editore=news.lazio.net|url=http://news.lazio.net/2007/04/04/etoo-a-causa-del-razzismo-non-porto-i-miei-figli-allo-stadio-adnkronos/|titolo=Eto’o: A causa del razzismo non porto i miei figli allo stadio|data=4 aprile 2007|accesso=8-12-2009}}</ref>
 
===Storia===
Un episodio significativo risale al [[febbraio]] [[2006]], quando Eto'o rimase vittima di alcuni insulti verbali molto pesanti da parte di alcuni spettatori di [[Real Saragozza]]-Barcellona. Durante l'incontro dalle tribune qualcuno cominciò ad imitare il verso della scimmia e a lanciargli noccioline ogni volta che toccava la palla. Profondamente offeso, il calciatore manifestò la volontà di abbandonare il campo a gara in corso, ma venne fermato dai suoi compagni di squadra, avversari e arbitro.<ref name= farenet /><ref>{{cita news|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/26/Cori_razzisti_Eto_minaccia_lasciare_co_8_060226005.shtml|titolo=Cori razzisti:Cori razzisti, Eto' o minaccia di lasciare|data=26 febbraio 2006|accesso=8-12-2009}}</ref> Nella conferenza stampa dopo-partita dichiarò:
[[File:CurvaNordBergamo.jpg|upright=1.2|thumb|Coreografia della Curva Nord in occasione della finale di [[Coppa Italia 1995-1996]].]]
{{quote|Questo non ha nulla a che vedere con il calcio. Ho preso quella decisione perché i tifosi avversari mi attaccavano solo per il colore della pelle.}}
 
I primi gruppi di tifo organizzato nascono verso la metà degli [[anni 1960]] quando si forma il primo centro di coordinamento del tifo orobico, denominato "Club Amici dell'Atalanta". Prima di allora il [[Tifo sportivo|tifo]] come lo si intende al giorno d'oggi è pressoché inesistente.<ref>{{cita news|pubblicazione=L'eco di Bergamo|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/97505_club_amici_dellatalanta_eletti_i_nuovi_8_consiglieri/|titolo=Club Amici dell'Atalanta - Eletti i nuovi 8 consiglieri|data=25 ottobre 2009|accesso=23 maggio 2010}}</ref>
[[Ronaldinho]], anch'egli vittima, seppur saltuariamente, di episodi di razzismo, si schierò al fianco di Eto'o, dicendo che se Eto'o avesse abbandonato il campo lui l'avrebbe seguito.<ref name= farenet /> In seguito alla vicenda il Real Saragozza venne multato di 9.000 euro, sanzione definita da Eto'o non sufficiente: il camerunense disse anche che a suo giudizio lo stadio sarebbe dovuto rimanere chiuso per almeno un anno.<ref>{{cita news|pubblicazione=[[la Repubblica]]|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/02/il-papa-mai-piu-discriminazioni-razziali.|pagina=52|titolo=Il Papa: Mai più discriminazioni razziali|data=2 marzo 2006|accesso=8-12-2009}}</ref>
 
Il 12 dicembre 1971 durante una trasferta organizzata dal "Club Amici", alcuni partecipanti decidono di creare il primo gruppo organizzato di tifosi nerazzurri: nascono così gli "Atalanta Commandos" che si posizionarono dapprima nella curva Sud dello [[Stadio Atleti Azzurri d'Italia|stadio Comunale]] e successivamente in curva Nord (dal 1997 intitolata a [[Federico Pisani]]), luogo in cui si riunisce tutt'oggi il tifo atalantino.<ref name=ultras>{{cita news|url=http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cronaca/12_novembre_16/bocia-ultra-atalanta-tifosi-inchiesta-galimberti-bergamo-2112730193632.shtml|titolo= «Non va allo stadio ma il Bocia comanda ancora 400 ultrà»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|accesso=25 agosto 2014}}</ref> Il gruppo, di stampo apolitico, porta ad un'innovazione del tifo a Bergamo, con cori e striscioni e basandosi sul concetto della non-violenza. Di anno in anno, l'organizzazione fa sempre più proseliti, e si distingue anche fuori dallo stadio, organizzando partite di calcio, camminate, pullman propri e distribuendo un giornalino per diffondere la mentalità ''ultras''.<ref name=ultras/>
L'incidente aprì una discussione generale sul razzismo nel calcio, dopo gli episodi di inciviltà verificatisi in [[Spagna]], [[Germania]], [[Danimarca]] e [[Italia]], dove i calciatori di colore sono stati oggetto di insulti razziali da parte dei tifosi delle squadre avversarie. La reazione di Eto'o è stata la stessa di [[Marco André Zoro]], calciatore del [[Football Club Messina Peloro|Messina]], che, come il camerunense, cercò di lasciare il campo dopo aver ricevuto offese di natura razziale da parte di tifosi dell'Inter.<ref>{{cita news|pubblicazione=[[la Repubblica]]|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/11/28/lo-schiaffo-di-zoro-ai-razzisti-basta.html|titolo=Lo schiaffo di Zoro ai razzisti Basta, sospendiamo la partita|data=28 novembre 2005|accesso=8-12-2009|pagina=44|autore=Lucio Luca}}</ref> Eto'o invitò tutte le vittime di insulti razzisti a imitare Zoro, dicendo che aveva fatto una scelta giusta e coraggiosa.<ref>{{cita news|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/dicembre/01/Contro_razzismo_imitiamo_tutti_Zoro_co_9_051201120.shtml|titolo=«Contro il razzismo imitiamo tutti Zoro»|data=1 dicembre 2005|accesso=8-12-2009|autore=Filippo Maria Ricci}}</ref>
Anche grazie alla reazione di Eto'o la piaga del razzismo nel calcio è stata portata all'attenzione dei dirigenti della [[FIFA]], il cui presidente [[Joseph Blatter|Blatter]] ha imposto sanzioni più dure nel quadro della lotta alle discriminazioni.
 
Pochi anni più tardi, sull'esempio dei Commandos, nascono nuovi gruppi organizzati; tra i più importanti gli "Ultras-Fossa" (di stampo meno pacifista del precedente), gli "Sbandati" e le "Brigate Neroazzurre". Queste ultime nascono da una costola dei Commandos, dei quali non condividevano l'eccessiva moderatezza, dando un'impronta più trasgressiva. Da qui in avanti, per le Brigate inizia un'ascesa continua che le porterà in breve tempo a diventare uno dei club ultrà più ammirati e rispettati di tutta Italia.<ref name=ultrasbis>{{cita web|url=http://mondocalcio.info/storie-di-stadio-atalanta-b-c#.U_sx5mOdUxw|titolo=Storie di calcio: Atalanta B.C.|editore=mondocalcio.info|accesso=25 agosto 2014}}</ref>
Il [[17 ottobre]] [[2010]], durante la partita [[Cagliari Calcio|Cagliari]]-Inter, Eto'o è nuovamente vittima di cori razzisti da parte dei tifosi di casa. La partita è stata interrotta per due minuti dall'arbitro [[Paolo Tagliavento]] che ha invitato lo speaker dello stadio ad annunciare il rischio di sospensione della partita, facendo cessare i cori razzisti.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2010/10/17/news/minaccia_sospensione_cagliari-inter-8150008/|titolo=Cori razzisti, Tagliavento
[[File:Abbonamenti Atalanta.PNG|thumb|left|upright=1.4|L'andamento del numero di abbonati dal 1961 al 2014]]
minaccia la sospensione||giorno=17|mese=10|anno=2010|accesso=20-10-2010|autore=Andrea Sorrentino}}</ref> In seguito il Cagliari ha ricevuto dal giudice sportivo una multa di 25.000 euro.<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2010/10/19/visualizza_new.html_1730838379.html|titolo=Giudice: cori razzisti, Cagliari multato|giorno=19|mese=10|anno=2010|accesso=20-10-2010|editore=ANSA.it}}</ref>
 
La nuova mentalità favorevole allo scontro trova molti consensi, soprattutto tra i più giovani, il che porta ad una profonda divisione all'interno della curva e negli stessi gruppi.<ref name=ultras/> Nascono così le prime tensioni e i primi scontri con gli altri tifosi, su tutti quelli del Genoa, del Torino e delle milanesi. Più avanti, si inaspriscono i rapporti anche verso altre tifoserie, diffondendo in tutto lo "Stivale" la fama di tifoseria "calda".<ref>{{Cita|Belotti, 2005|p. 205|Belotti_2005}}.</ref>
=== Vita privata ===
Eto'o ha due fratelli entrambi giocatori professionisti: [[David Eto'o|David]], attaccante del [[Kadji Sports Academy]], e [[Etienne Eto'o|Etienne]], militante nel [[Pobla de Mafumet CF]].
 
Agli inizi degli [[anni 1980]] il tifo a Bergamo è in una fase cruciale di profondo cambiamento: si sposta verso la linea più dura ed estrema portata avanti dalle Brigate (che nel frattempo avevano assorbito gli ''Ultras-Fossa'') e che in poco tempo era diventato il gruppo leader della Nord. Il 14 ottobre 1982, dopo un declino dovuto all<nowiki>'</nowiki>''escalation'' del nuovo modo di tifare, vengono sciolti ufficialmente i Commandos.<ref>{{Cita|Belotti, 2005|p. 127|Belotti_2005}}.</ref>
È sposato con Georgette, di nazionalità [[Costa D'Avorio|ivoriana]], dalla quale ha avuto 3 figli: Etienne, Maelle e Siena.<ref name= figli >{{cita web|editore=Quotidianonet.ilsole24ore.com|url=http://quotidianonet.ilsole24ore.com/gossip/2009/11/20/262588-figlia_segreta.shtml|titolo=Eto'o ha una figlia segreta L'ha avuta sette anni fa da una giovane sarda|data=20 novembre 2009|accesso=8-12-2009}}</ref>
 
Nel 1983 nascono nuovi gruppi da una serie di scissioni nelle Brigate e che poco più tardi si uniscono per formare un nuovo gruppo che segnerà, negli anni seguenti, la storia del mondo ultrà italiano: i "Wild Kaos". Il motivo della scissione dal gruppo più importante della tifoseria bergamasca è lo stesso che aveva comportato la separazione dai Commandos: troppo poco caos.<ref>{{Cita|Belotti, 2005|p. 172|Belotti_2005}}.</ref>
Ha inoltre un'altra figlia di nome Annie, nata nel 2002 dalla relazione con una donna di [[Iglesias]] di nome Anna Barranca, che attualmente vive in [[Sardegna]]<ref name= figli />. Nel 2004 un tribunale spagnolo ha accertato la paternità del calciatore e lo ha obbligato a versare 3.000 euro mensilmente per gli alimenti.<ref>{{cita web|editore=L'UnioneSarda.it|url=http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20051111&Categ=2&Voce=1&IdArticolo=1194960|titolo=L'asso del Barcellona respinge la figlia|data=11 novembre 2005|accesso=8-12-2009}}</ref>
 
Per quasi vent'anni, i gruppi Brigate e Kaos reggono le redini della Nord sebbene non ci siano sempre stati buoni rapporti tra le due compagini.
=== Beneficenza ===
Gli attriti si devono soprattutto alle diverse ideologie politiche (le Brigate sono storicamente di [[Sinistra (politica)|sinistra]], mentre i Kaos [[Lega Nord|filoleghisti]]); in molte situazioni i due gruppi si sono anche scontrati.<ref name=ultras/><ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 252-260|Belotti_2005}}.</ref> Diventa molto sentito in questo periodo, il [[Derby calcistici in Lombardia|derby lombardo]] contro il [[Brescia Calcio|Brescia]] che porta a numerosi episodi di violenza prima, durante e dopo la partita.<ref name=ultras/>
* È ambasciatore [[Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia|Unicef]].<ref>{{cita web|editore=Gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Calciomercato/17-07-2009/eto-o-uomo-finali-50790020031.shtml|titolo=Eto'o, l'uomo delle finali|data=23 luglio 2009|accesso=8-12-2009|autore=Stefano Cantalupi}}</ref>
 
Nei primi anni del [[Anni 2000|nuovo millennio]] questi gruppi organizzati si sciolgono e, complici leggi molto restrittive, il fenomeno-violenza diminuisce sempre più. Dal 2005 in Curva Nord l'unico gruppo di tifo organizzato rimasto sono i "Dell'Atalanta Supporters", ora chiamati "Curva Nord Bergamo 1907", a sottolineare l'unità del tifo atalantino. Questo gruppo nasce da ex-membri di Brigate e Wild Kaos con l'intento di unificare il tifo bergamasco sotto un'unica entità apolitica, in modo da rilanciare la Nord.<ref name=ultras/> In Curva Sud dal 2006 ex membri delle Brigate, insieme ad altri sottogruppi, formano il gruppo "Forever Atalanta", tuttora attivo.<ref name=ultrasbis/>
* Insieme al suo agente e amico Josè Maria Mesalles ha creato la fondazione "L'Africa sta morendo" per aiutare i ragazzini del Camerun.<ref>{{cita news|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/luglio/25/Mesalles_agente_amico_del_camerunese_ga_10_090725005.shtml|titolo=Mesalles l'agente-amico del camerunense|data=25 luglio 2009|accesso=8-12-2009|pagina=5|autore=Elisabetta Russo}}</ref>
 
===Gemellaggi Altroe rivalità===
{{Vedi anche|Derby calcistici in Lombardia}}
* Il [[31 maggio]] 2008, nel ritiro della [[Nazionale di calcio del Camerun|Nazionale del Camerun]], ha aggredito con una testata il [[giornalista]] Philippe Bony, reo di avere avuto in passato parole dure nei confronti dell'attaccante.<ref>{{cita web|editore=Gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/05_Maggio/31/eto.shtml|titolo=Un Eto'o alla Zidane Testata a un giornalista|data=31 maggio 2008|accesso=8-12-2009}}</ref> Nei giorni seguenti il giocatore si è scusato ufficialmente per la testata data al giornalista, le cui spese mediche sono state pagate da Eto'o.<ref>{{cita web|editore=news.bbc.co.uk|url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/africa/7438122.stm|titolo=Eto'o apologises for head butt|lingua=en|data=5 giugno 2008|accesso=8-12-2009}}</ref>
La tifoseria atalantina conserva un solido gemellaggio con la {{Calcio Ternana|N}},<ref name="ReferenceA">{{Cita|Belotti, 2005|p. 199|Belotti_2005}}.</ref> al quale si aggiungono quelli con i [[Germania|tedeschi]] dell'{{Calcio Eintracht Francoforte|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2013|p. 180|Belotti_2013}}.</ref> e con la squadra di [[rugby a 15|rugby]] dell'[[L'Aquila Rugby Club|Aquila]].<ref>{{Cita|Belotti, 2013|p. 301|Belotti_2013}}</ref> Vi è inoltre un rapporto di amicizia con la tifoseria del {{Calcio Cosenza|N}}<ref>{{cita web|url=http://www.bergamopost.it/da-vedere/tutti-cavallo-tranne-de-roon-che-si-presenta-ai-tifosi-forza-scecc/}}</ref>.
 
Al contrario, sono note le storiche rivalità [[Lombardia|regionali]] nei confronti di {{Calcio Brescia|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 325, 434, 452|Belotti_2005}}.</ref>, {{Calcio Como|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|p. 259|Belotti_2005}}.</ref>, {{Calcio Inter|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 268, 320, 418|Belotti_2005}}.</ref> e {{Calcio Milan|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 268, 279|Belotti_2005}}</ref>. Nel resto d'Italia si segnalano i cattivi rapporti con le tifoserie organizzate delle principali squadre di Roma ({{Calcio Lazio|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 268, 262|Belotti_2005}}.</ref> e {{Calcio Roma|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 176, 194, 269, 300, 323|Belotti_2005}}.</ref>) e Torino ({{Calcio Juventus|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|p. 426|Belotti_2005}}.</ref> e {{Calcio Torino|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 25, 217|Belotti_2005}}.</ref>), nonché con quelle di {{Calcio Fiorentina|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 281, 355|Belotti_2005}}</ref>, {{Calcio Genoa|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 103, 283, 299|Belotti_2005}}</ref>, {{Calcio Napoli|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 273, 279, 301, 335|Belotti_2005}}</ref>, {{Calcio Perugia|N}}<ref name="ReferenceA" /> e {{Calcio Hellas Verona|N}}<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 40, 183, 194, 257, 363|Belotti_2005}}</ref>.
* Gli è stata dedicata una canzone dal gruppo spagnolo La Granja intitolata ''Eto'o (Su jugador favorito)''.<ref>{{cita web|editore=musicoscopio.com|url=http://www.musicoscopio.com/la-granja/singles/750/|titolo=La Granja - ''Eto'o (Su jugador favorito)''|accesso=8-12-2009}}</ref>
 
==Organico==
{{Vedi anche|Atalanta Bergamasca Calcio 2017-2018}}
 
===Rosa===
Aggiornata al 18 gennaio 2018.<ref>{{Cita web|url=http://www.atalanta.it/site/team-staff/team.html|titolo=Rosa 2017-2018|sito=Atalanta.it}}</ref>
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=black|col2=white}}
{{Calciatore in rosa|n°=1|nome=[[Etrit Berisha]]|ruolo=P|nazione=ALB}}
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===Staff tecnico===
Aggiornato al 18 luglio 2017.<ref>{{cita web|url=http://www.atalanta.it/site/team-staff/staff.html|titolo=Staff tecnico|editore=atalanta.it|accesso=14 febbraio 2017}}</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-bottom:0; text-align:left;">
{{finestra|align=left|width=80%|border=1px|col1=dodgerblue|col2=white|col3=black|font-size=120%|titolo=Staff dell'area tecnica|contenuto=
*{{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Gasperini]] - Allenatore
*{{Bandiera|ITA}} [[Tullio Gritti]] - Vice allenatore
*{{Bandiera|ITA}} Massimo Biffi - Allenatore dei portieri
*{{Bandiera|ITA}} Mauro Fumagalli - Collaboratore tecnico
*{{Bandiera|ITA}} [[Cristian Raimondi]] - Collaboratore tecnico
*{{Bandiera|ITA}} Domenico Borelli - Preparatore atletico
*{{Bandiera|ITA}} Francesco Vaccariello - Recupero infortunati
*{{Bandiera|ITA}} Luca Trucchi - Recupero infortunati
*{{Bandiera|ITA}} [[Gabriele Zamagna]] - Manager sportivo
*{{Bandiera|ITA}} Simone Campanini - Massaggiatore
*{{Bandiera|ITA}} Marcello Ginami - Massaggiatore
*{{Bandiera|ITA}} Alessio Gurioni - Massaggiatore
*{{Bandiera|ITA}} Michele Locatelli - Massaggiatore
*{{Bandiera|ITA}} Paolo Amaddeo - Responsabile sanitario
*{{Bandiera|ITA}} Marco Bruzzone - Medico sociale
}}
</div>
{{-}}
 
==Note==
* È testimonial della [[Puma (abbigliamento)|Puma]] da diversi anni, ed è stato protagonista di diversi spot pubblicitari apparsi in televisione in [[Italia]] e all'estero.<ref>{{cita web|editore=sporteconomy.it|url=http://www.sporteconomy.it/articolo-Atletica-Puma-partner-della-federazione-Ghanese-_16520_14_1.html|titolo=Atletica - Puma partner della federazione Ghanese|accesso=8-12-2009|data=26 ottobre 2005}}</ref><ref>{{cita web|editore=dellamoda.it|url=http://dellamoda.it/news/2006-11/il_camerun_ruggisce_con_puma_1.php|titolo=Il Camerun ruggisce con Puma|data=9 gennaio 2004|accesso=8-12-2009}}</ref>
===Esplicative===
<references group="N"/>
===Bibliografiche===
<references/>
 
== Note Bibliografia==
*{{Cita libro|autore= [[Elio Corbani]]|coautori=Pietro Serina| titolo= Cent'anni di Atalanta - Vol 2| anno= 2007| editore= Sesaab| città=Bergamo|isbn=978-88-903088-0-2|cid=Corbani e Serina}}
{{references|2}}
*{{Cita libro| Daniele| Belotti| Atalanta folle amore nostro - 30 anni di storie dalla Curva Nord| 2005| Studio Lito Clap| Bergamo|cid=Belotti_2005}}
*{{Cita libro| Daniele| Belotti| Atalanta folle amore nostro 2 - 2003-2013 Le storie dalla Curva Nord continuano| 2013| e.20 s.r.l.| Alzano Lombardo|cid=Belotti_2013}}
 
==Voci Altri progetti correlate==
*[[Bergamo]]
{{interprogetto|commons=Category:Samuel Eto'o|q}}
*[[Derby calcistici in Lombardia]]
*[[Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma]]
*[[Sport in Lombardia]]
*[[Stadio Atleti Azzurri d'Italia]]
 
==Altri progetti==
== Collegamenti esterni ==
{{interprogetto|commons=Category:Atalanta B.C.}}
* [http://www.gazzetta.it/speciali/2008/calcio/Players/player_p42041.shtml Statistiche su Gazzetta.it]
*{{Transfermarkt||4257}}
* {{footballdatabase.com|1026}}
*{{en}} [http://www.footballdatabase.eu/football.joueurs.samuel.eto-o.1330.en.html Statistiche su Footballdatabase.eu]
* {{fussballdaten|etoosamuel}}
* {{soccerbase|19122}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Calcio Inter rosa}}
*{{Sito ufficiale}}
{{Nazionale camerunese mondiali 1998}}
*{{Transfermarkt|800|S}}
{{Nazionale camerunese Coppa d'Africa 2000}}
*[http://it.soccerway.com/teams/italy/atalanta-bergamo/1255/ Scheda su Soccerway.com]
{{Nazionale camerunese Olimpiadi 2000}}
{{Nazionale camerunese confederations cup 2001}}
{{Nazionale camerunese Coppa d'Africa 2002}}
{{Nazionale camerunese mondiali 2002}}
{{Nazionale camerunese confederations cup 2003}}
{{Nazionale camerunese Coppa d'Africa 2004}}
{{Nazionale camerunese Coppa d'Africa 2006}}
{{Nazionale camerunese Coppa d'Africa 2008}}
{{Nazionale camerunese Coppa d'Africa 2010}}
{{Nazionale camerunese mondiali 2010}}
{{Calciatore africano dell'anno}}
{{Portale|biografie|calcio}}
 
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[[Categoria:Calciatori della Nazionale camerunese]]
{{Atalanta storico}}
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{{Serie A}}
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[[Categoria:Atalanta B.C.| ]]
[[ar:صامويل إيتو]]
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