Palladio d'oro: differenze tra le versioni
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La '''Palladio d'oro''' è un premio promosso dall'amministrazione comunale di [[Vicenza]] che viene consegnato a personaggi di spicco della [[cultura]] italiana.
Nato su idea e progetto dello scultore [[Francesco Rienzi]] e per volontà dell'allora sindaco [[Enrico Hüllweck]] nel [[2003]], il premio consiste in una penna stilografica d'oro, intarsiata a mano con elementi architettonici [[Andrea Palladio|palladiani]] (specificatamente: [[Villa Emo]], [[Villa Caldogno]], la [[Basilica Palladiana]], [[Palazzo Chiericati]] e [[Villa Capra detta la Rotonda]]). Il cappuccio è decorato di [[lapislazzuli]] e presenta, sulla sommità, lo stemma del comune. L'oggetto nasce per riassumere in
I personaggi che hanno ricevuto il premio sono:
*[[Carlo Rubbia]], [[fisico]], [[Premio Nobel per la fisica]] nel [[1984]]
*[[Giorgio Albertazzi]], [[attore]] e [[regista]]
*[[
*[[András Schiff]], [[musicista]] e [[compositore]]
*[[Claudio Baglioni]], [[cantante]]
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== Il progetto ==
“La Palladio” è il risultato di una ricerca volta ad estrapolare motivi decorativi e criteri progettuali riscontrabili nella maggior parte delle architetture palladiane, e
Il primo elemento formale-decorativo di forte impatto visivo che caratterizza “La Palladio” è senza dubbio quello che richiama il [[frontone]] dentellato nella parte alta del cappuccio. Tale motivo architettonico, di chiara matrice classica e assai ricorrente nelle celeberrime [[ville palladiane]], è stato rappresentato in modo che guardando la penna frontalmente (ovvero con il [[fermaglio]] rivolto verso
▲“La Palladio” è il risultato di una ricerca volta ad estrapolare motivi decorativi e criteri progettuali riscontrabili nella maggior parte delle architetture palladiane, e l’osservazione guidata proposta di seguito chiarisce in modo più dettagliato come il legame tra il grande architetto vicentino sia riconoscibile in ciascun dettaglio della penna. Non per questo “La Palladio” va ritenuta il frutto di una sintesi dell’opera palladiana ma piuttosto di un’astrazione, in cui i riferimenti e le ispirazioni più dirette sono liberamente interpretate e mediate dalle necessità tecnico-formali dettate dalla specificità dell’oggetto penna.
Non casuale, naturalmente, la scelta della pietra, il [[lapislazzulo]] che, felicemente abbinato
▲Il primo elemento formale-decorativo di forte impatto visivo che caratterizza “La Palladio” è senza dubbio quello che richiama il [[frontone]] dentellato nella parte alta del cappuccio. Tale motivo architettonico, di chiara matrice classica e assai ricorrente nelle celeberrime [[ville palladiane]], è stato rappresentato in modo che guardando la penna frontalmente (ovvero con il [[fermaglio]] rivolto verso l’osservatore) fosse possibile cogliere all’istante l’idea di casa, e quindi di architettura, offrendo uno scorcio ideale sulla sommità decorata di un [[Timpano (architettura)|timpano]]; un particolare che richiama su di sé l’attenzione in modo del tutto evidente anche per la voluta discontinuità di materiale e colore realizzata grazie alle capacità combinate di artigiani abili nella lavorazione dell’oro e della pietra.
Il motivo decorativo geometrico utilizzato nella parte centrale del cappuccio è ripreso da quello adottato più volte dal [[Andrea Palladio|Palladio]] nei [[serramenti]] delle triple aperture ad arco, le “[[serliane]]”, che disegnano tipicamente le facciate delle sue ville (per es. [[Villa Caldogno]], [[Villa Emo]]). Questo semplice decoro che “vestiva” gli ampi archi vetrati costituiva
▲Non casuale, naturalmente, la scelta della pietra, il [[lapislazzulo]] che, felicemente abbinato all’oro, completa e arricchisce “La Palladio” dal punto di vista decorativo; il richiamo naturalistico è palese non solo per il fatto che la pietra in quanto tale è essa stessa elemento naturale, ma perché per le sue caratteristiche estetiche, un blu intenso non uniforme “punteggiato di stelle”, è parso che il [[lapislazzulo]] fosse perfetto per costituire lo sfondo di un [[Timpano (architettura)|timpano]].
Uno degli elementi architettonici più utilizzati nelle [[ville palladiane]] per “cucire” lo spazio costruito con
▲Il motivo decorativo geometrico utilizzato nella parte centrale del cappuccio è ripreso da quello adottato più volte dal [[Andrea Palladio|Palladio]] nei [[serramenti]] delle triple aperture ad arco, le “[[serliane]]”, che disegnano tipicamente le facciate delle sue ville (per es. [[Villa Caldogno]], [[Villa Emo]]). Questo semplice decoro che “vestiva” gli ampi archi vetrati costituiva l’unico filtro tra gli spazi interni ed esterni consentendo una grande permeabilità visiva verso i giardini e la campagna, un altro modo di sottolineare il forte legame tra architettura e natura e un eccellente spunto grafico per l’arricchimento estetico de “La Palladio”.
La parte alta del corpo della penna, quella celata dal cappuccio, ossia il puntale, è ispirata ad una forma classica rinascimentale molto utilizzata per la realizzazione degli elementi verticali delle [[balaustre]] e naturalmente molto presente nelle architetture del [[Andrea Palladio|Palladio]] (nonché in molti degli [[affreschi]] che abbelliscono gli interni delle ville).
▲Uno degli elementi architettonici più utilizzati nelle [[ville palladiane]] per “cucire” lo spazio costruito con l’ambiente esterno (la campagna veneta e gli splendidi giardini) è la scalinata. Su “La Palladio” le linee circolari di dislivello che assottigliano la penna rappresentano le scalinate e sono presenti sul cappuccio, nella parte inferiore, ed estesamente sul corpo, in modo regolare nella parte centrale e “a sfumare” verso l’infinito nella parte bassa.
▲La parte alta del corpo della penna, quella celata dal cappuccio, ossia il puntale, è ispirata ad una forma classica rinascimentale molto utilizzata per la realizzazione degli elementi verticali delle [[balaustre]] e naturalmente molto presente nelle architetture del [[Andrea Palladio|Palladio]] (nonché in molti degli [[affreschi]] che abbelliscono gli interni delle ville). L’armoniosa morbidezza del profilo del puntale si contrappone alla rigida geometria della parte restante del corpo-penna; questa forma però non risponde ad una semplice scelta estetica ma risolve perfettamente le necessità funzionali ed ergonomiche ovvero quelle di dare alloggiamento al corpo-scrittura e consentire al tempo stesso una comoda impugnatura. Il collarino del puntale è arricchito da una coroncina dentata che riprende in orizzontale il motivo estetico del [[frontone]].
Dal puntale emerge il [[pennino]] de “La Palladio” lo strumento tecnico per eccellenza di ogni penna: la sua linea, pur vincolata dalla funzione, risulta morbida e vicina a quella armoniosa del puntale. Il richiamo al maestro vicentino tuttavia è reso esplicito dal disegno e dalle scritte che anche questo elemento reca incise: una sintesi della pianta de “[[Villa Almerico Capra|La Rotonda]]”, la più celebre delle ville palladiane, e una sigla APV, è riportata in forma di [[bassorilievo]] sul fondello del corpo-penna.
Ne “La Palladio” il cappuccio costituisce
Il cappuccio si completa con il [[fermaglio]], un particolare di notevole spicco in cui il forte vincolo formale dato dalla funzione che deve assolvere ha “suggerito” al progettista la sua definizione estetica.
Tra gli elementi decorativo/evocativi presenti sulla penna, il motivo a [[Metopa|metope]] e [[Triglifo|triglifi]] della [[trabeazione]] e il disegno della pianta de “[[Villa Almerico Capra|La Rotonda]]” sono quelli riproposti sul cofanetto previsto per custodire “La Palladio”: la [[trabeazione]] ha qui un valore puramente decorativo di stampo classico e incornicia la pianta della villa che probabilmente rappresenta più di ogni altra l’idea di perfezione e armonia ricercata dal [[Andrea Palladio|Palladio]] nelle sue opere. Il modo in cui si manifestano l’amore per la [[simmetria]], il rapporto tra gli spazi interni, realizzato mediante l’uso dei numeri “perfetti” 10 e 6 che si ritrovano nelle proporzioni delle stanze interne, e lo stretto legame tra ambiente costruito e ambiente naturale, danno a questa splendida architettura un valore altamente simbolico e rappresentativo della figura e delle opere di [[Andrea Palladio]].▼
▲Tra gli elementi decorativo/evocativi presenti sulla penna, il motivo a [[Metopa|metope]] e [[Triglifo|triglifi]] della [[trabeazione]] e il disegno della pianta de “[[Villa Almerico Capra|La Rotonda]]” sono quelli riproposti sul cofanetto previsto per custodire “La Palladio”: la [[trabeazione]] ha qui un valore puramente decorativo di stampo classico e incornicia la pianta della villa che probabilmente rappresenta più di ogni altra
[[File:La Palladio - progetto penna.jpg|thumb|334x334px|L a Palladio d'Oro: penna.|left]]
[[File:La Palladio - progetto cofanetto.jpg|thumb|La Palladio d'Oro: cofanetto.]][[File:La Palladio - piede vicentino e penna.jpg|thumb|La Palladio d'Oro: proporzioni.|centre]]
== Voci correlate ==
* [[Andrea Palladio]]
{{Portale|Vicenza}}
[[Categoria:Premi in Italia]]
[[Categoria:Cultura a Vicenza]]
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