Palladio d'oro: differenze tra le versioni

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*[[Carlo Rubbia]], [[fisico]], [[Premio Nobel per la fisica]] nel [[1984]]
*[[Giorgio Albertazzi]], [[attore]] e [[regista]]
*[[AlvaroÁlvaro Siza]], [[architetto]]
*[[András Schiff]], [[musicista]] e [[compositore]]
*[[Claudio Baglioni]], [[cantante]]
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== Il progetto ==
“La Palladio” è il risultato di una ricerca volta ad estrapolare motivi decorativi e criteri progettuali riscontrabili nella maggior parte delle architetture palladiane, e l’osservazionel'osservazione guidata proposta di seguito chiarisce in modo più dettagliato come il legame tra il grande architetto vicentino sia riconoscibile in ciascun dettaglio della penna. Non per questo “La Palladio” va ritenuta il frutto di una sintesi dell’operadell'opera palladiana ma piuttosto di un’astrazioneun'astrazione, in cui i riferimenti e le ispirazioni più dirette sono liberamente interpretate e mediate dalle necessità tecnico-formali dettate dalla specificità dell’oggettodell'oggetto penna.
 
Il primo elemento formale-decorativo di forte impatto visivo che caratterizza “La Palladio” è senza dubbio quello che richiama il [[frontone]] dentellato nella parte alta del cappuccio. Tale motivo architettonico, di chiara matrice classica e assai ricorrente nelle celeberrime [[ville palladiane]], è stato rappresentato in modo che guardando la penna frontalmente (ovvero con il [[fermaglio]] rivolto verso l’osservatorel'osservatore) fosse possibile cogliere all’istanteall'istante l’ideal'idea di casa, e quindi di architettura, offrendo uno scorcio ideale sulla sommità decorata di un [[Timpano (architettura)|timpano]]; un particolare che richiama su di sé l’attenzionel'attenzione in modo del tutto evidente anche per la voluta discontinuità di materiale e colore realizzata grazie alle capacità combinate di artigiani abili nella lavorazione dell’orodell'oro e della pietra.
 
Non casuale, naturalmente, la scelta della pietra, il [[lapislazzulo]] che, felicemente abbinato all’oroall'oro, completa e arricchisce “La Palladio” dal punto di vista decorativo; il richiamo naturalistico è palese non solo per il fatto che la pietra in quanto tale è essa stessa elemento naturale, ma perché per le sue caratteristiche estetiche, un blu intenso non uniforme “punteggiato di stelle”, è parso che il [[lapislazzulo]] fosse perfetto per costituire lo sfondo di un [[Timpano (architettura)|timpano]].
 
Il motivo decorativo geometrico utilizzato nella parte centrale del cappuccio è ripreso da quello adottato più volte dal [[Andrea Palladio|Palladio]] nei [[serramenti]] delle triple aperture ad arco, le “[[serliane]]”, che disegnano tipicamente le facciate delle sue ville (per es. [[Villa Caldogno]], [[Villa Emo]]). Questo semplice decoro che “vestiva” gli ampi archi vetrati costituiva l’unicol'unico filtro tra gli spazi interni ed esterni consentendo una grande permeabilità visiva verso i giardini e la campagna, un altro modo di sottolineare il forte legame tra architettura e natura e un eccellente spunto grafico per l’arricchimentol'arricchimento estetico de “La Palladio”.
 
Uno degli elementi architettonici più utilizzati nelle [[ville palladiane]] per “cucire” lo spazio costruito con l’ambientel'ambiente esterno (la campagna veneta e gli splendidi giardini) è la scalinata. Su “La Palladio” le linee circolari di dislivello che assottigliano la penna rappresentano le scalinate e sono presenti sul cappuccio, nella parte inferiore, ed estesamente sul corpo, in modo regolare nella parte centrale e “a sfumare” verso l’infinitol'infinito nella parte bassa.
 
La parte alta del corpo della penna, quella celata dal cappuccio, ossia il puntale, è ispirata ad una forma classica rinascimentale molto utilizzata per la realizzazione degli elementi verticali delle [[balaustre]] e naturalmente molto presente nelle architetture del [[Andrea Palladio|Palladio]] (nonché in molti degli [[affreschi]] che abbelliscono gli interni delle ville). L’armoniosaL'armoniosa morbidezza del profilo del puntale si contrappone alla rigida geometria della parte restante del corpo-penna; questa forma però non risponde ad una semplice scelta estetica ma risolve perfettamente le necessità funzionali ed ergonomiche ovvero quelle di dare alloggiamento al corpo-scrittura e consentire al tempo stesso una comoda impugnatura. Il collarino del puntale è arricchito da una coroncina dentata che riprende in orizzontale il motivo estetico del [[frontone]].
 
Dal puntale emerge il [[pennino]] de “La Palladio” lo strumento tecnico per eccellenza di ogni penna: la sua linea, pur vincolata dalla funzione, risulta morbida e vicina a quella armoniosa del puntale. Il richiamo al maestro vicentino tuttavia è reso esplicito dal disegno e dalle scritte che anche questo elemento reca incise: una sintesi della pianta de “[[Villa Almerico Capra|La Rotonda]]”, la più celebre delle ville palladiane, e una sigla APV, è riportata in forma di [[bassorilievo]] sul fondello del corpo-penna.
 
L’elementoL'elemento estetico-decorativo tradizionalmente deputato a conferire valore ad una penna è la fascetta terminale del cappuccio, riproposta in questo caso in corrispondenza del fondello del corpo: “La Palladio”, con la realizzazione di questi decori, coglie l’opportunitàl'opportunità di mostrare una volta di più l’abilitàl'abilità artigiana degli orafi vicentini. Le due fascette ripropongono l’elementol'elemento architettonico classico della [[trabeazione]] presente in numerose opere del [[Andrea Palladio|Palladio]] (per es. la chiusura superiore della loggia di [[Casa Cornaro]], [[Palazzo Chiericati]], La Basilica di [[Vicenza]], [[Villa Pisani (Montagnana)|Villa Pisani]]); il motivo a [[Metopa|metope]] e [[Triglifo|triglifi]] è intervallato da elementi in [[lapislazzulo]] incastonati.
 
Ne “La Palladio” il cappuccio costituisce l’elementol'elemento in cui si concentrano maggiormente i riferimenti concettuali all’arteall'arte dell’architettodell'architetto vicentino; si è deciso di celebrare la città veneta inserendo sulla sommità della testa in [[lapislazzulo]] un terminale circolare sul quale è inciso un emblema, lo Stemma del Comune di [[Vicenza]] (nel quale ovviamente la corona patriziale Veneta, le medaglie al valor militare e i rami di quercia e alloro sono rappresentati in forma stilizzata).
 
Il cappuccio si completa con il [[fermaglio]], un particolare di notevole spicco in cui il forte vincolo formale dato dalla funzione che deve assolvere ha “suggerito” al progettista la sua definizione estetica. L’immagineL'immagine di un [[pennacchio]] che emerge dal tetto di una villa e ritaglia una porzione di cielo è quella che si è cercato di interpretare: ne “La Palladio” l’astal'asta della [[Fermaglio|clip]] riprende la forma di un pennacchio rovesciato e l’insertol'inserto in [[lapislazzulo]] ripropone liberamente quel “ritaglio di cielo” da cui prende ispirazione.
 
L’interaL'intera penna e ciascuno dei suoi elementi sono stati dimensionati rispettando l’unitàl'unità di misura adottata dal [[Andrea Palladio|Palladio]], il Piede Vicentino che si suddivide in dodici once e quattro minuti; per necessità progettuali la più piccola frazione del Piede è stata ulteriormente divisa in quattro parti. La penna misura in altezza 178,5 mm, ovvero l’equivalentel'equivalente esatto di mezzo Piede Vicentino, ed è in rapporto 10:1 con la sua larghezza (diametro).
 
Tra gli elementi decorativo/evocativi presenti sulla penna, il motivo a [[Metopa|metope]] e [[Triglifo|triglifi]] della [[trabeazione]] e il disegno della pianta de “[[Villa Almerico Capra|La Rotonda]]” sono quelli riproposti sul cofanetto previsto per custodire “La Palladio”: la [[trabeazione]] ha qui un valore puramente decorativo di stampo classico e incornicia la pianta della villa che probabilmente rappresenta più di ogni altra l’ideal'idea di perfezione e armonia ricercata dal [[Andrea Palladio|Palladio]] nelle sue opere. Il modo in cui si manifestano l’amorel'amore per la [[simmetria]], il rapporto tra gli spazi interni, realizzato mediante l’usol'uso dei numeri “perfetti” 10 e 6 che si ritrovano nelle proporzioni delle stanze interne, e lo stretto legame tra ambiente costruito e ambiente naturale, danno a questa splendida architettura un valore altamente simbolico e rappresentativo della figura e delle opere di [[Andrea Palladio]].
[[File:La Palladio - progetto penna.jpg|thumb|334x334px|L a Palladio d'Oro: penna.|left]]
[[File:La Palladio - progetto cofanetto.jpg|thumb|La Palladio d'Oro: cofanetto.]][[File:La Palladio - piede vicentino e penna.jpg|thumb|La Palladio d'Oro: proporzioni.|centre]]
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