Edoardo Bennato e Ethel Minnie Lackie: differenze tra le pagine

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{{Artista musicale
|nome = Edoardo Bennato
|nazione = Italia
|genere = Rock'n'roll
|genere2 = Pop rock
|genere3 = RnB
|genere4 = Canzone d'autore
|anno inizio attività = 1959
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività =
|tipo artista = cantautore
|immagine = Edoardo Bennato 1.jpg
|didascalia = Edoardo Bennato
|url = [http://www.bennato.net/ www.bennato.net]
|band attuale =
|band precedenti = Trio Bennato
|etichetta = [[Parade (casa discografica)|Parade]], [[Numero Uno (etichetta discografica)|Numero Uno]], [[Dischi Ricordi]], [[Virgin Dischi|Virgin]], [[Cheyenne Records]]
|numero totale album pubblicati = 38
|numero album studio = 17
|numero album live = 6
|numero raccolte = 8
|correlati = [[Eugenio Bennato]], [[Giorgio Zito]], [[Tony Esposito]], [[Lucio Bardi]], [[Tony Cercola]], [[Roberto Ciotti]], [[Gianna Nannini]], [[Alex Britti]], [[Blue Stuff]], [[Herbert Pagani]], [[Mogol]], [[Bo Diddley]], [[Bruno Lauzi]], [[Roberto De Simone]], [[Shel Shapiro]], [[Enzo Avitabile]]
}}
{{Citazione|[[Eugenio Bennato|Eugenio]] dice che io sono un rinnegato,/ perché ho rotto tutti i ponti col passato: / guardare avanti, sì, ma a una condizione, / che tieni sempre conto della tradizione!|''Rinnegato'' di Edoardo Bennato, 1973}}
{{Bio
|Nome = Edoardo
|Cognome = Bennato
|Sesso = M
|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita = 23 luglio
|AnnoNascita = 1946
|NoteNascita = <ref>In internet erroneamente è riportato, in molti siti, il 1949 come anno di nascita; si tratta di un errore (cfr.: Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato. Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 19)</ref>
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = cantautore
|Attività2 = chitarrista
|Attività3 = armonicista
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
|Didascalia2 = {{Premio|Nastro d'argento|[[Nastro d'argento alla migliore colonna sonora|migliore colonna sonora]]|2002|x}}
}}
È ritenuto da molti critici e musicisti uno dei più grandi rocker italiani<ref>«Bennato per me è stato la più grande rockstar italiana. Nessuno è riuscito a superarlo», così ha affermato [[Ellade Bandini]] nel [[2011]]; cfr.:Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato. Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 274</ref><ref>«Il concerto di San Siro del 19 luglio 1980 è stata una serata da raccontare ai nipotini....''"Mi ricordo che anni fa..."'''...di gran lunga il miglior concerto italiano degli anni '70-80», secondo [[Carlo Massarini]], in Carlo Massarini, ''Dear Mister Fantasy'', [[Rizzoli|Rizzoli editore]], [[Milano]] [[2009]]</ref><ref>«La forza carismatica di Edoardo raggiunge l'apice proprio in quegli anni, 1976-1980...con una voce, la chitarra, il kazoo, l'armonica. Lui da solo era una forza della natura», [[Maria Laura Giulietti]], in Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato. Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 174</ref>; è stato il primo cantante italiano a riempire lo stadio milanese di [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] con più di sessantamila persone, il 19 luglio [[1980]]<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 271-276</ref><ref name="archiviolastampa.it">[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0019/articleid,1446_02_1980_0193_0019_20491600/ La Stampa - Consultazione Archivio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; è stato inoltre il primo cantante italiano in assoluto a suonare l'armonica a bocca<ref name="Edoardo Bennato 1980">[[Luigi Granetto]], [[Michelangelo Romano]] e [[Giuseppe Vettori]], ''Edoardo Bennato. Un mondo in canzonetta'', edizioni [[Lato Side]], 1980, pag. 35</ref><ref name="rockol.it">[http://www.rockol.it/recensione-3301/Edoardo-Bennato-SALVIAMO-IL-SALVABILE √ SALVIAMO IL SALVABILE - Edoardo Bennato - Recensione - Rockol<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="ReferenceA">Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 39</ref>. Alfred Schattschneider's son
 
Tra gli altri primati, Edoardo Bennato ha anche quello di essere stato il primo artista ad aver pubblicato due album a distanza di soli 15 giorni, nel marzo [[1980]], ''[[Uffà! Uffà!]]'' e ''[[Sono solo canzonette]]''<ref>Aldo Foglia, ''Così è se vi pare'', [[Baldini Castoldi Dalai Editore]], [[Milano]], [[2008]], pagg. 68-70</ref><ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pagg. 246-256</ref> (dodici anni dopo [[Bruce Springsteen]] effettuerà la stessa operazione con i due album ''[[Human Touch]]'' e ''[[Lucky Town]]''), e quello di essere stato, nel [[1974]] il primo cantante italiano ad essere etichettato dai giornalisti ''[[punk rock|punk]]''<ref>[[Manuel Insolera]], recensione del [[45 giri]] [[Salviamo il salvabile/Ma che bella città]], pubblicata su [[Ciao 2001]] n° 5 del 3 febbraio [[1974]]; la frase in questione è la seguente: ''"Ci troviamo forse di fronte al primo musicista italiano autenticamente e genuinamente punk?Parrebbe proprio di sì"''</ref>.
 
== Biografia ==
 
 
[[Chitarrista]], [[Armonica a bocca|armonicista]] e cantante, dopo un'esperienza [[Londra|londinese]] cominciò a proporsi come [[one man band|uomo orchestra]] suonando contemporaneamente, oltre alla chitarra e all'armonica, anche dei [[tamburello basco|tamburelli]], il [[kazoo]] e altre percussioni.
L'influenza di grandi del [[rock]] e della musica [[Musica leggera|pop]] ([[Bob Dylan|Dylan]] su tutti) caratterizzò subito il suo personaggio e la sua musica, nella quale però non potevano mancare influenze mediterranee e partenopee. Tra gli altri autori che ne hanno ispirato l'opera vanno citati anche [[Jimmy Smith|Jimmy "Hammond" Smith]], [[Paul Anka]] e [[Neil Sedaka]].
I suoi testi — specie quelli degli anni settanta — sono spesso ironici<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/29/bennato-dal-vivo-con-rock-ironia.html Bennato Dal Vivo Con Rock E Ironia - La Repubblica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e dissacranti<ref>[http://www.discoveryalps.it/5954,News.html Edoardo Bennato, il rinnegato in concerto sulle nevi di Aprica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2012/04/27/news/piazza-verdi-gremita-per-il-concerto-gratuito-di-bennato-1.4432227 Piazza Verdi gremita per il concerto gratuito di Bennato - Cronaca - il Tirreno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e rivolti in modo graffiante contro il potere, a qualsiasi livello e in qualsiasi forma si manifesti<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/edoardo-bennato/ Edoardo Bennato nell’Enciclopedia Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
=== Gli inizi ===
Figlio di Carlo Bennato, impiegato all'[[Italsider]], e di Adele Zito, casalinga, fratello di [[Eugenio Bennato|Eugenio]] e di [[Giorgio Zito|Giorgio]], si accosta sin da piccolo alla musica, da un lato spinto dalla madre, che invoglia i figli a suonare e li manda a lezione da un maestro di fisarmonica<ref>http://www.peterpanilmusical.com/musichetta.swf</ref>, dall'altro dal rock'n'roll, che lo appassiona sin dal suo arrivo in Italia, anche grazie ai soldati americani di stanza a Napoli<ref>[http://magazine.snav.it/edoardo-bennato/ Edoardo Bennato, rock 'n roll made in Napoli | Snav Magazine<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (in particolare il giovane Edoardo è colpito da [[Paul Anka]], [[Chuck Berry]] e [[Neil Sedaka]]<ref>[http://www.ultrasuoni-edizionimusicali.com/artisti/bennato/bio.php?m=2 Ultrasuoni Edizioni Musicali :: Edoardo Bennato :: Biografia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; altri influssi su Bennato provengono da cantanti napoletani come [[Renato Carosone]], [[Aurelio Fierro]] e, soprattutto per il modo di cantare, [[Peppino Di Capri]]<ref>[http://www.musicalstore.it/cantautori/BENNATO%20BIOGRAFIA.htm Edoardo Bennato - BIOGRAFIA<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>).
 
Con i fratelli forma nel [[1958]] il ''Trio Bennato'', in cui Edoardo canta e suona la chitarra, Eugenio suona la fisarmonica e Giorgio le percussioni<ref name="ReferenceB">Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 23</ref>; i tre iniziano ad esibirsi in vari locali cittadini (il ''Circolo Canottieri'', il dopolavoro dell'Italsider, il Teatro Mediterraneo ed altri), e nel [[1959]] vengono chiamati come ospiti nel programma televisivo ''[[Il nostro piccolo mondo]]'', realizzato da [[Zietta Liù]]<ref name="ReferenceB"/>: è la prima apparizione televisiva per Bennato e i suoi fratelli.
 
Nello stesso anno a luglio, grazie all'armatore Aldo Grimaldi, i tre fratelli eseguono una serie di spettacoli in una crociera verso il [[America Meridionale|Sudamerica]] e poi in [[Venezuela]], apparendo anche nel programma televisivo ''Lo show de las doces'', trasmesso da ''Canal 7''<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 24</ref>.
 
Nel [[1965]] Bennato si diploma presso il Liceo Artistico di Napoli, e decide di trasferirsi a Milano per frequentare la facoltà di architettura, ma anche per mettersi in contatto con il mondo della discografia<ref>[http://www.rockol.it/biografia/Edoardo-Bennato √ Edoardo Bennato: biografia e discografia essenziale su Rockol - Rockol<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>: con questo obiettivo, su suggerimento della madre, contatta la [[Dischi Ricordi]], di cui è direttore artistico [[Vincenzo Micocci]], che è interessato all'artista. Vincenzo Micocci decide di ritornare a [[Roma]] e di fondare la [[Parade (casa discografica)|Parade]] (insieme a [[Carlo Rossi (paroliere)|Carlo Rossi]] e [[Ennio Morricone]]), per cui Bennato viene messo sotto contratto da questa etichetta, per cui incide il primo 45 giri, [[Era solo un sogno/Le ombre]].
 
Inizialmente Micocci cerca di proporre ''Era solo un sogno'' a [[Bobby Solo]] ma, fallendo l'operazione, decide di farla incidere allo stesso Bennato. Sul retro viene inserita la canzone ''Le ombre'', dove Edoardo suona l'armonica, diventando così il primo cantante italiano in assoluto a suonare questo strumento<ref name="Edoardo Bennato 1980"/><ref name="rockol.it"/><ref name="ReferenceA"/>; entrambe le canzoni vengono scritte per quel che riguarda il testo insieme a [[Alessandro Portelli]], professore di letteratura angloamericana all'[[Università La Sapienza di Roma]] e musicologo.
 
Il disco, pubblicato nel [[1966]], non riscuote il successo sperato.
 
Bennato riprende gli studi a Milano, e qui ritrova un giovane cantautore che ha già avuto modo di incontrare nei suoi soggiorni romani, [[Herbert Pagani]], presentatogli da [[Mia Martini]]; Pagani si interessa alle sue musiche, scrivendogli dei testi da abbinare, ed è così che nascono i successi di ''Cin cin con gli occhiali'' (1968), ''Ahi le Hawai'' (1969) e ''Fuoco bianco'' (1970), cantati da Pagani. Nel frattempo si laurea in Architettura.<ref>{{Cita news|autore = Gigi Vesigna|titolo = La gavetta dei VIP?|pubblicazione = [[Oggi (rivista)|Oggi]]|giorno = 12|mese=giugno|anno = 2013|pagina = 94-98}}</ref>
[[File:Edoardo Bennato e Marco Ghirardelli.jpg|left|250px|thumb|Edoardo Bennato nel 1969 dal vivo con il suo bassista [[Marco Ghirardelli]]]]
Il buon esito commerciale di questi dischi fa sì che la [[Numero Uno (etichetta discografica)|Numero Uno]], la nuova casa discografica fondata da [[Mogol]] e [[Lucio Battisti]], lo metta sotto contratto, grazie soprattutto all'intuito di [[Alessandro Colombini]]<ref>[http://www.angololibri.it/biografia/Alessandro_Colombini.html Biografia Alessandro Colombini - AngoloLibri<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, facendogli incidere un 45 giri, ''Marylou'' (scritta insieme al fratello [[Eugenio Bennato|Eugenio]], con testo di Mogol), con chiare influenze del rock'n'roll anni cinquanta, in particolare di [[Elvis Presley]]<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 50</ref>; la canzone sul retro, ''La fine del mondo'', è scritta da Edoardo su un testo di Herbert Pagani.
[[File:Edoardo Bennato nel 1969.jpg|right|250px|thumb|Edoardo Bennato nel 1969]]
In questo periodo Bennato scrive molte canzoni per altri autori: nel 1970 ''Perché... perché ti amo'' (insieme al fratello [[Eugenio Bennato|Eugenio]] per la musica, su testo di Mogol) per i [[Formula 3 (gruppo musicale)|Formula 3]], nel 1971 ''Lei non è qui... non è là'' per [[Bruno Lauzi]], che scrive il testo (nel disco di Lauzi Edoardo suona l'armonica a bocca), ''Un uomo senza una stella'' per [[Michele]] e ''The village'' per Bobby Solo; nel 1972 ''Perché perché'', presentata da [[Giovanna (cantante)|Giovanna]] a ''[[Un disco per l'estate 1972|Un disco per l'estate]]'' e, nel 1973, ''Apri gli occhi bambina'', ancora per i Nuovi Angeli.
 
Nel frattempo, nel 1970 esce un secondo 45 giri, contenente ''1941'', cover di una canzone dallo stesso titolo di [[Harry Nilsson]], scritta da Mogol e Alessandro Colombini, autore del testo del brano sul retro, ''Vince sempre l'amore''. L'anno dopo è la volta di ''Goodbye Copenaghen'' e ''Marjorie'', che sono le prime due canzoni a essere scritte interamente, testo e musica, da Edoardo. L'esito commerciale di questi dischi è però scarso, e Bennato, spinto anche da [[Alessandro Colombini]] (il quale, a causa di alcuni attriti avuti con Mogol, ha abbandonato la Numero Uno in favore della Ricordi) che si propone come suo produttore<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 67</ref>, decide di cambiare casa discografica e di passare alla [[Dischi Ricordi|Ricordi]] ottenendo da questa fiducia per la realizzazione di un intero LP.
 
Bennato, dopo aver trascorso qualche mese a [[Londra]] esibendosi suonando contemporaneamente oltre alla chitarra e all'armonica anche dei [[tamburello basco|tamburelli]], il [[kazoo]] e altre percussioni, torna a [[Milano]] dove incide il primo LP, ''[[Non farti cadere le braccia]]'': si tratta di un lavoro sperimentale, dove tra canzoni ispirate (come il brano omonimo, ''Rinnegato'' e ''Campi Flegrei'') vi sono alcune tracce che esulano dalla forma-canzone (''Ma quando arrivi treno'', ''MM'' o ''Tempo sprecato''); oltre alla canzone scritta con Lauzi, ''Lei non è qui... non è là'', eseguita in versione acustica. Dal sodalizio con [[Patrizio Trampetti]], componente della [[Nuova Compagnia di Canto Popolare]], nasce ''[[Un giorno credi]]'', tra le sue canzoni più amate<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 84-85</ref>. Nello stesso disco si trova ''Una settimana... Un giorno...'', brano che verrà ripreso più volte dallo stesso autore con diversi arrangiamenti nel corso della sua carriera.
 
Il disco non riscuote un gran successo di vendita: l'edizione originale, apribile con un fiammifero in rilievo, ultimo di un'ipotetica scatola di [[Minerva (fiammiferi)|Minerva]], diventa una rarità di valore nel mondo dei collezionisti<ref>[http://www.italianprog.com/it/a_bennato.htm Edoardo Bennato<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Per Bennato arrivano i primi passaggi radiotelevisivi, a ''[[Per voi giovani]]'' e ad ''[[Alto gradimento]]'', e i primi concerti.
 
Le scarse vendite dell'album però spingono l'allora direttore artistico della [[Dischi Ricordi]], [[Lucio Salvini]], ad invitare il cantautore a smettere di cantare per dedicarsi alla professione di architetto<ref>L'episodio è stato raccontato dallo stesso Bennato in [[Maurizio Becker]], ''Forever Young'', intervista ad Edoardo Bennato pubblicata in ''[[Musica Leggera (rivista)|Musica Leggera]]'' n° 10 di aprile [[2010]], pag. 6</ref>.
 
=== Il successo ===
La Ricordi, spinta dalle buone recensioni del disco, nel [[1974]] pubblica il secondo lavoro: si tratta di un [[concept album]] intitolato ''[[I buoni e i cattivi]]'', sulla difficoltà di distinguere il bene dal male, e su come i concetti di buono e cattivo siano spesso intrecciati, come ben rappresenta la copertina, in cui compaiono due carabinieri (lo stesso Bennato e [[Raffaele Cascone]]) ammanettati tra loro<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 119-120</ref>. ''Uno buono'' è dedicata al concittadino [[Giovanni Leone]], presidente della Repubblica in carica. Anche la scuola è presa di mira come istituzione apportatrice di una cultura dominatrice<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 122-123</ref> (''In fila per tre''); non mancano le critiche alle amministrazioni pubbliche (''Ma che bella città''), alle autorità (''Bravi ragazzi'') e alle classi dirigenti del dopoguerra (''Arrivano i buoni''). Viene riproposta ''Un giorno credi'', già pubblicata nell'album d'esordio.
Il disco riscuote un buon successo di vendite, entrando anche nelle classifiche.
 
Sempre nel 1974 esce un 45 giri contenente due nuove canzoni: ''[[Meno male che adesso non c'è Nerone]]'' e ''[[Meno male che adesso non c'è Nerone/Parli di preghiere|Parli di preghiere]]'', di discreto successo; la prima sarà inserita nell'album successivo, ''[[Io che non sono l'imperatore]]'', pubblicato dalla Ricordi agli inizi del 1975, mentre la seconda resterà inedita su LP (ma verrà inserita nella raccolta "Le Origini"). Anche ''Io che non sono l'imperatore'' vende discretamente: tra le canzoni più trasmesse dalle numerose trasmissioni radiofoniche ci sono ''Signor censore'', ''Feste di piazza'' (con un testo scritto nuovamente da [[Patrizio Trampetti]]) e il "divertissement" di ''Io per te Margherita'', dove Bennato si diverte a cantare ironicamente una triste storia d'amore. La canzone ''Affacciati affacciati'' è registrata dal vivo durante un concerto all'Università Bocconi di Milano, e prende di mira il [[Papa]]. La copertina raffigura sia all'esterno che all'interno la tesi di laurea di Bennato, e cioè un progetto per la realizzazione di una rete capillare della metropolitana di Napoli.
 
''[[La torre di Babele]]'' esce nel [[1976]] e prosegue sulla strada dell'impegno sociale dei testi, ma con venature musicali più vicine al rock e al blues, sempre in chiave acustica, grazie anche alla presenza del chitarrista [[Roberto Ciotti]] e di Dario Iori alla chitarra e banjo tenore. Il disco contiene tutti i temi cari a Bennato, che si schiera contro la guerra, l'[[arrivismo]], l'arroganza e il divismo della sua categoria (in ''Cantautore'').
 
=== Gli album più noti ===
Nel 1977 esce ''[[Burattino senza fili]]'', un disco che, sulla falsariga della storia del [[Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino|burattino]] di [[Carlo Collodi|Collodi]], analizza, critica e sentenzia su alcuni importanti aspetti sociali e filosofici che interessano la vita: il conflitto tra la sincerità dei piccoli e l'ipocrisia dei "grandi" (in ''Quando sarai grande''); l'arroganza dei potenti e dei privilegiati (in ''In prigione, in prigione''); la strumentalizzazione ipocrita della femminilità (in ''La fata''); lo stato di isolamento in cui si trova chi cerca di dire qualcosa di semplice e sensato, senza secondi fini né interessi personali (in ''Tu grillo parlante'')<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 203-205</ref>. Questi temi torneranno anche nei dischi successivi e sono già abbozzati in quelli precedenti. Ma qui trovano una organicità notevolissima, grazie anche alle scelte musicali che spaziano dal rock alla musica da camera in un impasto variegato di stili che riesce a cogliere da ognuno di essi le caratteristiche e le espressioni che più si adattano al messaggio di ciascun brano<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 206-207</ref>.
 
I tre anni di silenzio successivi (escluse le versioni in inglese de ''La torre di Babele'' e ''Cantautore'') preludono al momento più fortunato della carriera di Edoardo Bennato, che produce un altro disco ispirato a una favola, quella di [[Peter Pan]], che affianca ''[[Burattino senza fili]]''. L'album è ''[[Sono solo canzonette]]'', titolo che riassume il pensiero dell'autore<ref name="ReferenceC">Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 261-262</ref>.
 
Ma, con qualche giorno di anticipo, senza aver comunicato la cosa né ai giornalisti né al pubblico, e tantomeno ai media, esce ''[[Uffà! Uffà!]]'', disco irriverente anche per i contenuti folli e dissacratori di cui è ricco, nel quale sembra prevalere un'ispirata componente di divertimento e di distacco dal politicamente corretto che dà a Edoardo la possibilità di prendere e prendersi in giro con grande libertà e ironia. Non manca l'impegno sociale, almeno nel brano che dà il titolo al disco: una rabbiosa quanto magistrale incursione addirittura nel punk-rock, con testo a sfondo ecologico in cui 'Edo' tenta di spiegare quanto siano ridicole le ragioni delle guerre per il petrolio. È un album pensato sempre in chiave ironica e autoironica, senza mai eccedere nell'insulto, nello sberleffo, e tantomeno nella volgarità (eccetto lo sputo di protesta annunciato, proprio al termine dell'ultima canzone ''Uffà! Uffà'')<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 245-252</ref>.
 
Pochi giorni dopo l'uscita di ''Uffà! Uffà'', prendendo in contropiede il pubblico, critica, giornali e televisioni che in quel periodo lo tallonavano e che avevano ascoltato il disco non capendo come mai la canzone presentata precedentemente in televisione non vi comparisse, viene finalmente distribuito ''[[Sono solo canzonette]]''.
La favola di [[Peter Pan]] è il pretesto per sottolineare ancora una volta che il modo di pensare e di agire delle cosiddette persone serie, rispettate, consapevoli, equilibrate, colte, istruite, spesso sconfina nell'arroganza e nella presunzione e non riesce a soddisfare l'istinto di libertà e fantasia che è dentro ogni persona<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 255-262</ref>.
Il brano ''L'isola che non c'è'' è quello maggiormente ispirato. Si sviluppa da una frase ricopiata testualmente dalla fiaba e accompagnata da un arpeggio di chitarra acustica che poco per volta viene affiancata da una chitarra a 12 corde, dal contrabbasso e da un leggero tappeto di tastiere, fino al climax creato da un assolo di armonica a bocca: un piccolo manuale di rock popolare che sottolinea un testo di altissimo valore poetico ed evocativo<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 259-260</ref>.
Altri brani si muovono tra il rock e la musica lirica, tra echi rinascimentali e swing, tra sintetizzatori e ciaramelle, fino a quello che forse può essere considerato il manifesto spirituale dell'autore<ref name="ReferenceC"/>: "sono solo canzonette, non mettetemi alle strette"; in mezzo a tanti che coltivano la propria immagine di filosofi e di santoni, Edoardo Bennato confessa di non avere risposte da suggerire agli adepti. Il successo è notevole, i concerti dell'artista napoletano richiamano decine di migliaia di persone e Bennato riesce, il 19 luglio [[1980]], primo tra gli italiani<ref name="archiviolastampa.it"/>, a riempire lo stadio milanese di [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] con più di sessantamila persone, oltre ad avere il pienone negli stadi di tutta Italia<ref name="archiviolastampa.it"/>, partendo con le sessantamila persone accorse al [[Stadio San Paolo|San Paolo]] di Napoli e con le 50.000 del [[Stadio Olimpico (Torino)|Comunale]] di [[Torino]], totalizzando in totale mezzo milione di persone in tredici date.
 
Durante il tour viene registrato un programma televisivo in due puntate, ''...e invece no...e invece sì - Pensieri, parole, musica e dubbi di Edoardo Bennato'', curato da [[Gianni Minà]], con alcune canzoni tratte da vari concerti (in particolare da quello di [[Milano]]) ed interviste al cantautore ed ai suoi collaboratori, trasmesso il 13 e il 21 maggio [[1981]] su [[Raidue]]<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 279</ref>; nel [[2007]] il programma è stato pubblicato su [[DVD]] con il titolo ''[[Invece no - Invece sì]]''.
 
=== Gli anni ottanta ===
 
[[File:Edoardo Bennato.jpg|right|thumb|Edoardo Bennato in concerto nel 2007.]]
Edoardo Bennato è diventato uno dei cantautori più acclamati in Italia, le parole delle sue canzoni vengono lette nelle scuole e lui sembra quasi trovarsi nella posizione di profeta-santone che aveva tanto esorcizzato nelle sue stesse canzoni<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 254</ref>.
 
Il momento è perfetto per riprendere un brano di [[Ry Cooder]], cambiandone le parole, per pubblicarlo in un 45 giri, dal titolo ''[[E invece no]]'', nel quale ancora una volta Edoardo prende in giro sé stesso come cantautore di successo<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 281</ref>. Un altro singolo viene poi pubblicato con un orecchiabile motivo caraibico (''Nisida''), andando ad affiancarsi all'altro reggae che stava sul retro di ''[[E invece no]]'', ''[[Canta appress'a nuie]]''. I tre brani vengono subito apprezzati dal pubblico ed entrano stabilmente a far parte del repertorio dal vivo.
 
All'apice del successo Edoardo Bennato torna in sala di registrazione con l'idea di registrare un grande musical sulla trama della fiaba del pifferaio magico rivisitata in chiave moderna. Il risultato è il disco ''[[È arrivato un bastimento]]'', che riscuote meno successo dei precedenti, per cui la realizzazione del musical viene accantonata. Il disco è realizzato con l'apporto di una produzione di alto livello, e di musicisti e tecnici di fama internazionale, con l'ormai consueta miscela di stili musicali, dalla lirica al rock duro, dal popolare allo ska, dal [[mandolino]] all'elettronica.
 
Ed è proprio su questo, l'elettronica, che sembra concentrarsi l'attenzione dell'autore quando di fronte allo ''Specchio delle mie brame'' (estemporanea sortita nella favola di Biancaneve) viene a sapere che c'è qualcuno più bravo, più apprezzato di lui; qualcuno che ha più successo, che piace di più alla gente, che fa ballare tutti con un ritmo perfetto. È il computer, che nella musica degli anni ottanta ha preso il sopravvento sull'abilità tecnica dei musicisti e che spopola nelle discoteche dove solo pochi anni prima la gente si entusiasmava al suono delle chitarre (vere) di Capitan Uncino.
 
Nel 1984 viene pubblicato il primo disco dal vivo, il cui titolo ''È goal'' è preso dall'inedito che ha fatto anche da sigla per quella stagione al rotocalco televisivo ''[[La domenica sportiva]]''. Riprendono l'energia e le sonorità degli spettacoli dal vivo brani storici come ''La Torre di Babele'', ''Cantautore'' (che già era nata live), ''Un giorno credi'', oltre a portare su un album due brani dei recenti singoli, sia ''Nisida'', sia ''Canta appress'a nuje'', anch'essa incisa "sul palco".
 
Nel 1985 esce il parzialmente deludente ''[[Kaiwanna]]'', il disco di rottura con la propria tradizione musicale, ricco di suggestioni elettroniche, completamente privo dei suoni acustici che avevano caratterizzato gran parte delle produzioni precedenti e logica conseguenza delle considerazioni che lo ''Specchio delle mie brame'' aveva suggerito: il computer domina incontrastato, accanto a chitarre rigorosamente elettriche e a un uso molto esteso delle tastiere elettroniche. Nella canzone ''Asia'', Bennato anticipa i tempi, parlando di città come Kabul e Baghdad, che diverranno anni dopo tristemente note. Tuttavia le vendite, in diminuzione rispetto al disco precedente, causano la rottura del contratto con la [[Dischi Ricordi]], e Bennato passa alla [[Virgin Dischi]].
 
''[[OK Italia]]'' esce nel 1987 e prosegue nella proposizione di un suono assolutamente slegato dalla genuinità elettro-acustica del passato<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 294</ref>; il lavoro gode di un buon successo commerciale, trainato dal brano che dà il nome all'album e dal relativo video, dove compaiono quali protagonista Miss Italia 1984 [[Susanna Huckstep]] e come comparsa una giovane [[Simona Tagli]]. Fa seguito nello stesso autunno un doppio disco dal vivo intitolato semplicemente ''Edoardo'', cui segue un mini LP pubblicato nell'estate seguente, ''Il gioco continua'', realizzato con l'amico [[Tony Esposito]]. Contiene due cover, due brani già editi, e la versione studio di ''Chissà chissà'', registrata prima solo nel doppio dal vivo.
 
Un buon successo commerciale è ottenuto anche nel [[1989]] da ''[[Abbi dubbi]]'', che, grazie al brano ''[[Viva la mamma]]'', può essere considerato l'ultimo successo discografico di Edoardo Bennato.
 
Negli anni successivi, non mancano tuttavia produzioni di rilievo. È il caso di ''[[Edo rinnegato]]'', che esce nel [[1990]] e che consiste nella registrazione di brani composti a partire dal [[1973]], in chiave rigorosamente acustica. Ritornano a collaborare [[Roberto Ciotti]], ormai affermatosi come importante chitarrista blues (e autore, tra l'altro, delle colonne sonore dei film ''[[Turné]]'' e ''[[Marrakech Express]]'' di [[Gabriele Salvatores]]); [[Lucio Bardi]], che da qualche anno si era spostato nella banda di [[Francesco De Gregori]]; [[Luciano Ninzatti]]; oltre alla collaborazione artistica di [[Massimo Tassi]] per gli arrangiamenti. Nel disco i brani più datati non risentono molto dell'operazione di rifacimento, data la già forte componente acustica delle versioni originali. Sono i brani più recenti che trovano invece nuova linfa dalla scelta di proporne la semplice struttura armonica e melodica, tralasciandone gli appesantimenti elettronici delle versioni originali<ref name=autogenerato1>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 298</ref>.
 
Nel 1990 ha inciso in coppia con [[Gianna Nannini]] il brano ''[[Un'estate italiana]]'', inno ufficiale in lingua italiana dei [[campionato mondiale di calcio 1990|mondiali di calcio Italia '90]], la cui versione in lingua inglese, ''To be number one'' è composta da [[Giorgio Moroder]], di cui hanno scritto il testo e curato l'arrangiamento. Tra gennaio e settembre, con qualche intervallo, ''Notti magiche'' risulterà il singolo più venduto in Italia e, storicamente, l'ultimo 45 giri a ottenere un massiccio riscontro commerciale prima della sua sparizione dal mercato discografico<ref name=autogenerato1 />.
 
=== Gli anni novanta ===
 
Interessante è anche l'episodio del [[1992]] intitolato ''[[È asciuto pazzo 'o padrone]]'', uscito sotto lo pseudonimo di [[Joe Sarnataro]]. L'album propone una serie di brani blues-elettrici in pieno Stile Chicago, con testi cantati in dialetto napoletano, in un tono di ironica denuncia dei difetti (e dei pregi) della città di Napoli e della napoletanità. In questo, Edoardo è aiutato da un gruppo di musicisti, i [[Blue Stuff]], che, dal vivo, nella successiva tournée rivisitano anche la precedente produzione discografica di Bennato. In una veste decisamente diversa rispetto al passato, Edoardo Bennato sfodera la sua grande abilità vocale per riproporre gli stilemi classici del blues in modo estremamente efficace<ref>Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato - Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pagg. 298-299</ref>.
 
Nel successivo album ''[[Il paese dei balocchi]]'', la canzone ''Attento Joe'', riferita all'alter ego Sarnataro, denuncia il potere della Rai e dei suoi dirigenti che, per consentire un passaggio nelle trasmissioni della rete nazionali, impongono la scelta di alcune località in cui tenere i concerti. In particolare Bennato in questo testo fa riferimento al giornalista [[Gianni Raviele]] e alla sua Rassegna di Spettacolo e Cultura San Martino Arte, nel suo paese natale, [[San Martino Valle Caudina]]. Per questa vicenda Bennato non venne invitato alla trasmissione Prisma<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/ottobre/25/Bennato_Prisma_ospite_mancato_co_0_9210257826.shtml Bennato a Prisma un ospite mancato<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.<br />
''E tanto per farti un esempio / se vuoi andare al Telegiornale / sotto quelle Forche Caudine / di San Martino ci devi passare...<br />
Bennato stesso, "mascherato" da Joe Sarnataro, si era infatti esibito in questa località amena, al pari dei più significativi artisti italiani sulla cresta dell'onda.<br />
''Attento Joe, bada a quello che fai, fai / non tirare troppo la corda, o te ne pentirai - rai!''
 
Con [[Quartetto d'archi]], nel [[1996]], riprende nuovamente vecchi successi e brani recenti, fondendoli in una unità stilistica data dall'utilizzo, insieme alla chitarra 12 corde, al tamburello a pedale, all'armonica e al kazoo (suonati tutti, come sempre, dal solo Edoardo), di un quartetto d'archi, i [[Solis String Quartet]], che accompagnano ogni esecuzione con nuovi arrangiamenti, riportando l'atmosfera alla musica da camera. Edoardo gradisce i nuovi arrangiamenti al punto che una pietra miliare come ''L'isola che non c'è'' d'ora in poi verrà sempre suonata così anche in assenza degli archi, con l'eventuale ausilio degli strumenti elettrici.
 
Per il resto, tra il [[1992]] e il [[2003]] escono alcune raccolte antologiche e diversi album di inediti che non riescono a trovare il successo commerciale e che vedono il progressivo affievolimento del fenomeno Edoardo Bennato che tanto aveva entusiasmato il pubblico negli anni passati.
 
=== Gli anni duemila ===
 
Nel [[2001]] collabora con il DJ italiano ''[[Gigi D'Agostino]]'' per il remix del suo brano ''[[Un giorno credi]]''.
 
Nel 2002 scrive con [[Gino Magurno]] e [[Ornella Della Libera]] ''Lo stelliere'', canzone vincitrice del [[Zecchino d'Oro (2002)|45° Zecchino d'Oro]].
 
Nel [[2003]] Edoardo torna infatti al pubblico con il disco ''[[L'uomo occidentale]]'', prodotto in gran parte sull'onda degli avvenimenti sociali e politici che sconvolgono il quadro internazionale. Aspra, come sempre, e soprattutto agli inizi della carriera, è la critica all'arroganza del mondo occidentale e alla violenza di chi cerca di porvi rimedio.
Accanto alle ormai solite citazioni, non mancano spunti interessanti.
 
È il caso di ''A cosa serve la guerra'', eseguita e composta con l'apporto del fratello [[Eugenio Bennato|Eugenio]], e di ''Non è amore'', frutto dell'evoluzione di un'idea che aveva visto la prima luce nel [[2001]], sulla colonna sonora del film ''[[Il principe e il pirata]]'' di [[Leonardo Pieraccioni]].
Edoardo è sorretto tra l'altro da un gruppo estremamente energico ed efficace, gli [[Hillside]] di Napoli, guidati dai fratelli [[Gennaro Scarpato]], alla batteria, e [[Giuseppe Scarpato]], alle chitarre.
La conclusione del disco è affidata a una riproposizione in chiave "[[Francesco Guccini|gucciniana]]" del carme di [[Alessandro Manzoni]] intitolato ''[[Marzo 1821]]''. Edoardo si diverte a cantare alla maniera di [[Francesco Guccini]] il testo manzoniano.
 
Nel 2005 viene pubblicato l'album ''[[La fantastica storia del Pifferaio Magico]]''. È un rifacimento di ''[[È arrivato un bastimento]]'' condito da qualche inedito e altre cover, e coinvolge cantanti italiani aventi grande successo commerciale (Jovanotti, Raf, Negrita, Piero Pelù, Irene Grandi, Max Pezzali).
 
Rimane aperto il canale che collega Edoardo ad [[Alex Britti]], in coppia col quale Edoardo pubblica, nel 2006, un singolo dal titolo ''[[Notte di mezza estate]]'', e dopo una turné con [[Alex Britti|Britti]], Edoardo torna a ingaggiare gli [[Hillside]] per proseguire l'attività dal vivo e proporre una sessione in studio, prodotta dall'etichetta napoletana [[Cheyenne Records]] (fondata dallo stesso Bennato insieme ai suoi fratelli Eugenio e Giorgio), ancora una volta con la collaborazione artistica di [[Massimo Tassi]].
 
Alla fine del [[2007]] Bennato torna in studio di registrazione e incide una serie di canzoni che fino all'inizio del [[2008]] non riescono a trovare uno sbocco discografico adeguato. Nell'attesa, egli propone alcuni brani al suo pubblico attraverso il proprio sito Internet e una pagina appositamente creata su [[MySpace]].
Nel giugno del [[2008]] decide di pubblicare un ulteriore disco dal vivo, però anche in questo caso parzialmente suonato in studio di registrazione, dal titolo ''Canzoni Tour 2008'', che contiene tre brani inediti e le versioni dal vivo dei brani eseguiti nei concerti. Il disco viene pubblicato ancora con l'etichetta [[Cheyenne Records]].
 
Nel [[2009]] ha suonato l'[[armonica a bocca]] nell'ultimo disco di [[Claudio Baglioni]] ''[[Q.P.G.A.]]'', nella canzone ''Stazione Termini''.
 
A ottobre [[2009]] sigla un contratto che lo legherà alla Universal Music Italia per la produzione di un nuovo disco che uscirà nei primi mesi del 2010.
 
Il 22 gennaio [[2010]] esce il singolo ''È lei'' con etichetta Universal Music Italia, che prelude all'uscita dell'attesissimo album di inediti con la produzione di Fabrizio Barbacci, già produttore di Ligabue e Negrita. Il 18 febbraio viene invitato come ospite alla terza serata di ''Sanremo 2010'', dove si esibisce cantando alcuni suoi pezzi storici.
 
Il 5 marzo [[2010]] esce, dopo 7 anni dall'ultimo, l'album di inediti ''[[Le vie del rock sono infinite]]''.
 
Il 4 aprile [[2010]] dopo il buon successo in radio del primo singolo ''È lei'' esce il secondo singolo dall'ultimo album intitolato ''[[In Amore]]''.
 
Nel [[2010]] suona al ''[[Concerto del Primo Maggio]]''; al termine della sua esibizione, durante la canzone ''In prigione, in prigione'', si fa portare via a forza da due attori travestiti da carabinieri, dopo aver recitato alcuni versi tratti da ''Il giuramento di Pontida'' di [[Giovanni Berchet]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/05/01/foto/concertone_bennato_portato_via_dai_carabinieri-3755760/1/|titolo=Concertone, Bennato portato via dai carabinieri|editore=[[La Repubblica]]}}</ref>.
Il 4 giugno 2010 ha ricevuto il [[Premio Mogol]] per il testo della canzone ''È lei'', a pari merito con [[Simone Cristicchi]].
 
Il 9 novembre [[2010]] pubblica il live [[Mtv Classic Storytellers]] (CD+DVD), registrazione del concerto del 10 settembre tenuto presso le ''Officine Meccaniche'' di [[Milano]], con la produzione di Giuseppe Scarpato e Raffaele Lopez, e con la partecipazione di ospiti come i [[Finley (gruppo musicale)|Finley]], [[Roy Paci]], [[Giuliano Palma & The Bluebeaters]] e [[Morgan (cantante)|Morgan]]<ref>http://www.accenno.info/2010/10/%E2%80%9Cedoardo-bennato-%E2%80%93-mtv-classic-storytellers%E2%80%9D/</ref><ref>[http://www.mantova.com/IMP000bennato.asp Mantova<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il 23 dicembre [[2010]] a sorpresa pubblica su [[YouTube]] un inedito dal titolo "La Sapienza", scritto nel [[2008]].
 
=== Gli anni 2010 ===
 
Nel corso della trasmissione "[[Centocinquanta (programma televisivo)|Centocinquanta]]" del 16 marzo [[2011]], per i 150 anni dell'Unità d'Italia, Edoardo ha presentato il nuovo singolo ''Italiani''.
 
Il 1º febbraio [[2011]] trasmette in diretta streaming un concerto organizzato presso il The Place di Roma<ref>[http://www.soundmagazine.it/blog/2011/01/12/edoardo-bennato-suona-sul-web/ Edoardo Bennato suona sul web | Sound Magazine<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nell'ultima parte del live intervengono anche [[Luca Barbarossa]], [[Neri Marcorè]], alcuni componenti dei [[Finley]] e [[Nino Frassica]]. La registrazione del concerto sfocia nella realizzazione di un CD più DVD, dal titolo
[[Canzoni Tour 2011]]<ref>[http://www.cheyennerecords.it/prodotti.php?id_prodotto=PR000100&id_lingua=it Cheyenne Records - CD Edoardo Bennato - Canzoni Tour 2011 CD DVD<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
La canzone "Italiani" è stata riproposta, con grande successo, durante il [[Concerto del Primo Maggio#2011|Concerto del Primo Maggio del 2011]] di piazza San Giovanni a Roma. L'esibizione dell'artista iniziata con ''L'Isola che non c'è'', il suo più grande classico, è proseguita appunto con il suo inedito sul 150º dell'Unità d'Italia. Bennato ha poi chiuso il suo set con ''Rinnegato''. Nel [[2009]], dove Edoardo presentò ''Il Paese dei Balocchi'', ''Affacciati affacciati'', ''Signor Censore'' e ''Rinnegato'', la diretta televisiva fu interrotta perché era oltrepassata la mezzanotte. Nel [[2010]], addirittura, si parlò di censura per lo stacco per la pubblicità quando, dopo ''È Lei'', in un intermezzo di ''In prigione in prigione'', Bennato inscenò un suo arresto da parte di due figuranti vestiti da Carabinieri (operazione scenica già proposta nei primi anni novanta, al tempo di Mani Pulite).
 
Nel [[2011]] prende parte anche allo ''[[Spiaggia 101 tour]]''. Esce a luglio il singolo ''[[La mia città]]'', dedicato alla sua Napoli, un progetto indipendente nato dall'incontro del cantautore partenopeo con Lorenzo Suraci, presidente di [[RTL 102.5]].
 
Nel 2011 scrive il testo di ''Necessaria e sufficiente'' (su musica del fratello [[Giorgio Zito]]) per Luca Napolitano pezzo inserito nell'album "Fino a tre".Nel pezzo c'è un assolo di Bennato all'armonica.
 
Nel [[2012]] scrive ''Ma quale musica leggera'' per [[Loredana Berté]] che uscirà successivamente il 1º giugno [[2012]]. Sempre nello stesso pezzo Edoardo Bennato contribuisce suonando l'armonica<ref>http://www.radioitalia.it/news/nuova_uscita/4159_ma_quale_musica_leggera:_il_rit orno_di_loredana_bertè.php</ref>. Nello stesso anno reinterpreta uno dei suoi successi ''Meno male che adesso non c'è Nerone'' insieme al rocker [[Pino Scotto]].
Il 6 ottobre [[2012]] torna ad'esibirsi nel suo [[Bagnoli|quartiere natale]], all'arenile reload, con il concerto "Bagnoli la svendiamo al miglior offerente... o ce la teniamo per noi?".
 
Nel 2013 per l'allestimento del nuovo musical "Pinocchio il paese dei balocchi" Bennato pubblica il singolo "Al diavolo il grillo parlante", che suscita polemiche nel web e nei social network per l'esplicito riferimento a Beppe Grillo leader del Movimento 5 Stelle. L'ironia di Bennato, da sempre controcorrente, si scaglia verso il comico-politico personaggio del momento, un grillo parlante a cui Pinocchio, come sempre, non vuole dare retta.
Bennato sta inoltre lavorando alla preparazione di un nuovo disco di cui, per ora, non si conoscono dettagli.
 
 
== Curiosità ==
{{curiosità}}
{{F|cantanti italiani|luglio 2012}}
*È nato nella periferia industriale di [[Napoli]], nel quartiere [[Bagnoli (quartiere di Napoli)|Bagnoli]] una volta sede dell'[[Italsider]], in viale Campi Flegrei 55. Il numero civico ricorre nel nome delle edizioni musicali (chiamate appunto ''Cinquantacinque'') di molti suoi lavori e inoltre nel video della canzone Viva la Mamma si vede il cantante con una maglietta tipo football americano con scritto Campi Flegrei 55.
*Oltre a [[Eugenio Bennato|Eugenio]] ha un altro fratello di nome [[Giorgio Zito|Giorgio]], anch'egli musicista, che ha scelto come nome d'arte Zito, il cognome da nubile della madre Adele.
* La canzone "Così non va Veronica" tratta dall'album "Uffa! Uffa!" del 1980 è presente nel film "Rimini Rimini" (1987) diretto da Sergio Corbucci.. 
*In una puntata del [[1997]] della soap ''[[Un posto al sole (soap opera)|Un posto al sole]]'' interpreta sé stesso.
* Ha una figlia di nome Gaia, nata nel 2005.
*È membro onorario dell'Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori di Napoli.
*In un concerto del 1984 allo "Stadthalle" di [[Vienna]], ha sostituito per due ore [[Joe Cocker]], che non poté esibirsi in quanto si era ubriacato prima dello spettacolo.
*Nel settembre del 1981 è stato arrestato con l'accusa di diffamazione aggravata nei confronti dell'allora questore di [[Taranto]] Musumeci, definito dallo stesso Bennato un imbecille. La frase incriminata era stata pronunciata sul palco durante un concerto per il quale il questore non aveva dato agli spettatori il permesso di occupare il prato antistante il palco.
*Il brano ''Affacciati affacciati'' è stato scritto per [[Papa Paolo VI]].
*La sua tesi di laurea in architettura è incentrata sulla "Ristrutturazione della zona dei [[Campi Flegrei]] con particolare riferimento alle reti di trasporto urbano collettivo".
*Il 15 gennaio 1995 è stato coinvolto in un incidente autostradale costato la vita alla sua fidanzata, Paola Ferri, studentessa di psicologia ventitreenne di [[Scandiano]], in [[provincia di Reggio Emilia]], che viaggiava con lui<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/18/Con_lui_auto_amica_mori_co_0_9702185891.shtml Con lui in auto, l' amica mori' . Bennato patteggiò otto mesi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nello stesso anno Bennato ha perso anche la madre.
*Nel 2002 ha scritto con la collaborazione di altri autori la canzone "Lo Stelliere", vincitrice della 45ª edizione dello Zecchino d'Oro
 
== Discografia ==
=== Album di studio ===
* [[1973]] - ''[[Non farti cadere le braccia]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]], SMRL 6109)
* [[1974]] - ''[[I buoni e i cattivi]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]], SMRL 6129)
* [[1975]] - ''[[Io che non sono l'imperatore]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]], SMRL 6149)<ref>In copertina figura un progetto di Edoardo Bennato per la [[Metropolitana di Napoli]]</ref>
* [[1976]] - ''[[La torre di Babele]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]], SMRL 6190)
* [[1977]] - ''[[Burattino senza fili]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]], SMRL 6209)
* [[1980]] - ''[[Uffà! Uffà!]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]], SMRL 6169)
* [[1980]] - ''[[Sono solo canzonette]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]], SMRL 6279)
* [[1983]] - ''[[È arrivato un bastimento]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]] EB5509)
* [[1985]] - ''[[Kaiwanna]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]] EB79)
* [[1987]] - ''[[OK Italia]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]], EBLP 09)
* [[1989]] - ''[[Abbi dubbi]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]], EBLP 955)
* [[1992]] - ''[[È asciuto pazzo 'o padrone]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]] VDI 135, con lo pseudonimo [[Joe Sarnataro]]; registrato insieme ai [[Blue Stuff]]; ristampato nel [[2004]] dalla [[Cheyenne Records]], CYR 014)
* [[1992]] - ''[[Il paese dei balocchi]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]])
* [[1994]] - ''[[Se son rose fioriranno]]''<ref name=CD>Supporto CD</ref> ([[Virgin Dischi|Virgin]]) (ripubblicato nel 1995 con 2 brani addizionali)
* [[1995]] - ''[[Le ragazze fanno grandi sogni]]''<ref name=CD/> ([[EMI Italiana|EMI]]) (Pubblicato anche in vinile in 1.700 esemplari dalla [[EMI Italiana|EMI]], 7243 8 35567 1 7)
* [[1998]] - ''[[Sbandato]]''<ref name=CD/> ([[Warner Music]])
* [[2003]] - ''[[L'uomo occidentale]]''<ref name=CD/> ([[Warner Music]])
* [[2010]] - ''[[Le vie del rock sono infinite]]''<ref name=CD/> ([[Universal Records|Universal]])
 
=== Album dal vivo ===
* [[1984]] - ''[[È goal! (Edoardo Bennato live)]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]])
* [[1987]] - ''[[Edoardo live]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]], EBLP 209)
* [[2001]] - ''[[Edoardo Bennato. Live RTSI]]'' ([[RTSI Music]]: registrazioni del 1979)
* [[2006]] - ''[[...Io c'ero...]]'' ([[Cheyenne Records]], CYR 018; registrato dal vivo il 26 gennaio 1976 al "Tenda circo" di Roma)
* [[2007]] - ''[[Canzoni Tour 2007]]'' ([[Cheyenne Records]], CYR 021; registrato dal vivo in studio dei brani suonati dal vivo nel 2007)
* [[2008]] - ''[[Canzoni Tour 2008]]'' ([[Cheyenne Records]], CYR 024; registrato dal vivo, nuove registrazioni in presa diretta e 3 inediti 2008)
* [[2010]] - ''[[Mtv Classic Storytellers]]'' ([[Universal Music]])
* [[2011]] - ''[[Canzoni Tour 2011]]'' ([[Cheyenne Records]] CD+DVD dal vivo;contiene l'inedito "Italiani" composto per celebrare i 150 anni dell'unità d'Italia)
* [[2012]] - ''[[Canzoni Tour 2012]]'' ([[Cheyenne Records]] CD doppio dal vivo;contiene il brano "Un'estate italiana" lo storico inno dei mondiali 1990 mai pubblicato dal vivo sino ad oggi)
 
=== Raccolte di riarrangiamenti ===
* [[1990]] - ''[[Edo rinnegato]]'' (Reincisione con arrangiamenti acustici di vecchie canzoni) [[Virgin Dischi|Virgin]]
* [[1996]] - ''[[Quartetto d'archi (album)|Quartetto d'archi]]'' (Reincisione di vecchie canzoni con il quartetto d'archi [[Solis string Quartet]])
* [[2001]] - ''[[Afferrare una stella]]'' (2&nbsp;cd)
* [[2005]] - ''[[La fantastica storia del Pifferaio Magico]]'' (Duetti di vecchie canzoni con due inediti)
 
=== Raccolte ===
* [[1992]] - ''[[Capitan Uncino (album Edoardo Bennato)|Capitan Uncino]]''
* [[1996]] - ''[[All the Best (Edoardo Bennato)|All the Best]]''
* [[1996]] - ''[[Le origini (Edoardo Bennato)|Le origini]]'' (2&nbsp;cd) (BMG-Ricordi)
* [[1998]] - ''[[Gli anni settanta]]'' (2&nbsp;cd)
* [[2000]] - ''[[Sembra ieri]]'' (con 3 inediti)
* [[2002]] - ''[[L'isola che non c'è (album)|L'isola che non c'è]]
* [[2006]] - ''[[Salviamo il salvabile (album Edoardo Bennato)|Salviamo il salvabile]]'' (3 cd)
* [[2009]] - ''[[Tutto Edo Cantautore]]'' (2 cd)
 
=== Colonne sonore ===
* [[2001]] - ''[[Il principe e il pirata (colonna sonora)|Il principe e il pirata]]''
* [[2003]] - ''[[Totò Sapore e la magica storia della pizza (colonna sonora)|Totò Sapore e la magica storia della pizza]]'' (con [[Eugenio Bennato]])
 
=== EP ===
* [[1988]] - ''[[Il gioco continua]]'' (mini LP; [[Virgin Dischi|Virgin]])
 
=== Singoli ===
* [[1966]] - ''[[Era solo un sogno/Le ombre]]'' ([[Parade (casa discografica)|Parade]], PRC 5017, 7")
* [[1969]] - ''[[Marylou/La fine del mondo]]'' ([[Numero Uno (etichetta discografica)|Numero Uno]], ZN 50004, 7")
* [[1970]] - ''[[1941/Vince sempre l'amore]]'' ([[Numero Uno (etichetta discografica)|Numero Uno]], ZN 50024, 7")
* [[1971]] - ''[[Goodbye Copenaghen/Marjorie]]'' ([[Numero Uno (etichetta discografica)|Numero Uno]], ZN 50123, 7")
* [[1973]] - ''[[Detto tra noi/Non farti cadere le braccia]]'' ([[Dischi Ricordi]], SRL 10.701, 7")
* [[1974]] - ''[[Salviamo il salvabile/Ma che bella città]]'' ([[Dischi Ricordi]], SRL 10714, 7")
* [[1974]] - ''[[Meno male che adesso non c'è Nerone/Parli di preghiere]]'' ([[Dischi Ricordi]], SRL 10.745, 7")
* [[1975]] - ''[[Feste di piazza/Io per te Margherita]]'' ([[Dischi Ricordi|Ricordi]], SRL 10.788, 7")
* [[1976]] - ''[[Cantautore/Venderò]]'' ([[Dischi Ricordi]], SRL 10822, 7")
* [[1976]] - ''[[Franz è il mio nome/Viva la guerra]]'' ([[Dischi Ricordi]], SRL 10828, 7")
* [[1977]] - ''[[Il gatto e la volpe/Mangiafuoco]]'' ([[Dischi Ricordi]], JB 120, 7")
* [[1980]] - ''[[Restituiscimi i miei sandali/Così non va, Veronica]]'' ([[Dischi Ricordi]], JB 181; pubblicato solo in versione juke-box, 7")
* [[1981]] - ''[[E invece no/Canta appress'a nuje]]'' ([[Dischi Ricordi]], SRL 10.939, 7")
* [[1982]] - ''[[Nisida/A freva a quaranta]]'' ([[Dischi Ricordi]], SRL 10.966, 7")
* [[1984]] - ''[[È arrivato un bastimento/Sarà falso, sarà vero]]'' ([[Dischi Ricordi]]/Tutto, EBNP 9; allegato alla rivista [[Tutto Musica e Spettacolo]], 7")
* [[1985]] - ''[[Zero in condotta/Kaiwanna]]'' ([[Dischi Ricordi]], JB 301, 7")
* [[1985]] - ''[[Guarda là/In cerca del futuro]]'' ([[Dischi Ricordi]], JB 305, 7")
* [[1987]] - ''[[Ok Italia/Era una festa]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]], 7")
* [[1989]] - ''[[Viva la mamma/Abbi dubbi]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]], 7")
* [[1989]] - ''[[Vendo Bagnoli/ZEN]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]], VIN 45319, 7")
* [[1989]] - ''[[Abbi dubbi rock club/Abbi dubbi special/ABbi dubbi dub]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]], ADEB 919, Mix 12")
* [[1989]] - ''[[Abbi dubbi (Rock Version)/Viva la mamma/Abbi dubbi]]'' (Virgin, EBSIN 249 CD)
* [[1990]] - ''[[Un'estate italiana/Versione karaoke]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]], VIN 45312 con [[Gianna Nannini]], 7")
* [[1992]] - ''[[Il paese dei balocchi/Buon compleanno bambina]]'' ([[Virgin Dischi|Virgin]], VIN 45330, 7")
* [[1993]] - ''[[Tu chi sei?/Eugenio]] ([[Virgin Dischi|Virgin]], 8 91983-2, 7")
* [[1995]] - ''[[Mare chiaro, mare scuro]]'' ([[EMI Italiana]], 086 1796002, CD)
* [[1999]] - ''[[Finestre/T'amo/L'isola che non c'è]]'' (Warner Fonit, CD)
* [[2000]] - ''[[Sembra ieri]]'' (Warner Fonit, PR 02293, CD)
* [[2001]] - ''[[Puramente Casuale/Tema di Gimondi/Puramente Casuale-strumentale]]'' (Wea, CD)
* [[2006]] - ''[[Notte di mezza estate]]'' (con [[Alex Britti]]) ([[Universal Domestic]], CD)
* [[2010]] - ''[[È lei (Edoardo Bennato)|È lei]]'' ([[Universal Italia]], CD)
* [[2010]] - ''[[Perché (Edoardo Bennato)|Perché]]'' ([[Collaborazione musicale|feat.]] [[Morgan (cantante)|Morgan]], CD) ([[Universal Music]])
* [[2011]] - ''[[La mia città]]'' (CD)
* [[2012]] - ''[[Il meglio arriverà]]'' (con i [[Finley (gruppo musicale)|Finley]], CD)
* [[2012]] - ''[[Credo solo a te]] (CD)
* [[2013]] - ''[[Al Diavolo il Grillo Parlante]] (CD)
 
== Discografia estera ==
=== 45 giri ===
 
* [[1978]] - ''[[Rock'n'Roll Hero/The Tower Of Babel]]'' ([[Dischi Ricordi]]/[[Metronome Musik]]; pubblicato in [[Germania]])
* [[1980]] - ''[[Sei come un juke-box/Uffà! Uffà!]]'' ([[Dischi Ricordi]]/[[Metronome Musik]]; pubblicato in [[Germania]])
* [[1980]] - ''[[Sono solo canzonette/L'isola che non c'è]]'' ([[Dischi Ricordi]]/[[Metronome Musik]], 0035.053; pubblicato in [[Germania]])
* [[1983]] - ''[[Una ragazza/Assuefazione]]'' ([[Virgin Records]], 106&nbsp;195; pubblicato in [[Germania]])
* [[1987]] - ''[[Ok Italia/Era una festa]]'' ([[Virgin Records]], 109&nbsp;062; pubblicato in [[Germania]])
* [[1988]] - ''[[Tu vuoi l'America/Mestieri che s'inventano]]'' ([[Virgin Records]], 109&nbsp;495; pubblicato in [[Germania]])
 
=== CD ===
 
*[[1996]] - ''[[Viva la mamma]]'' ([[Cheyenne Records]]; pubblicato in Sudamerica nel 1996; raccolta di brani cantati in castigliano, tranne ''Nisida'', unica canzone in italiano)
 
== Videografia ==
 
=== VHS ===
* [[1993]] - ''[[Persone Pulite]]
 
=== DVD ===
 
* [[2001]] - ''[[Edoardo Bennato. Live@RTSI]]'' ([[RTSI Music]]: registrazioni del 1979)
* [[2007]] - ''[[Invece no - Invece sì]]'' ([[Cheyenne Records]], CRD 015; registrato dal vivo durante il [[Tour 1980]])
* [[2010]] - [[Edoardo Live]] ([[Cheyenne Records]]; registrato dal vivo a [[Milano]] nel 1986)
* [[2010]] - [[Abbi Dubbi Live]] ([[Cheyenne Records]]; registrato dal vivo nel 1990)
 
== Canzoni scritte da Edoardo Bennato per altri artisti ==
 
*[[1968]]: ''Cin cin con gli occhiali'' per [[Herbert Pagani]] (Testo di [[Herbert Pagani]]; musica di Edoardo Bennato)
*[[1969]]: ''Ahi le Haway'' per [[Herbert Pagani]] (Testo di [[Herbert Pagani]]; musica di Edoardo Bennato)
*[[1970]]: ''L'amore con la grande A'' per [[Bobby Solo]] (Testo di [[Herbert Pagani]]; musica di Edoardo Bennato; pubblicato solo in [[Giappone]])
*[[1970]]: ''Color cioccolata'' per i [[Nuovi Angeli]] (Testo di [[Mogol]] e [[Felice Piccarreda]]; musica di Edoardo Bennato<ref>La canzone risulta però depositata in [[Siae]] a nome di [[Renato Angiolini]]; questo perché a causa di un impegno contrattuale del gruppo la canzone doveva avere la firma di un compositore legato alla loro etichetta, la [[Durium]], come era Angiolini (e non Bennato); cfr.: Francesco Donadio, ''Edoardo Bennato. Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]], pag. 54</ref>)
*[[1970]]: ''Fuoco bianco'' per [[Herbert Pagani]] (Testo di [[Herbert Pagani]]; musica di Edoardo Bennato)
*[[1970]]: ''Perché...perché ti amo'' per la [[Formula 3 (gruppo musicale)|Formula 3]] (Testo di [[Mogol]]; musica di Edoardo ed [[Eugenio Bennato]])
*[[1971]]: ''Lei non è qui...non è là'' per [[Bruno Lauzi]] (Testo di [[Bruno Lauzi]]; musica di Edoardo Bennato)
*[[1971]]: ''Dios mio'' per [[Herbert Pagani]] (Testo di [[Herbert Pagani]] e [[Gloria Simonetti]]; musica di Edoardo Bennato; pubblicato solo in [[Cile]])
*[[1971]]: ''Verano in Valpara'' per [[Herbert Pagani]] (Testo di [[Herbert Pagani]] e [[Gloria Simonetti]]; musica di Edoardo Bennato; pubblicato solo in [[Cile]])
*[[1971]]: ''The Village'' per [[Bobby Solo]] (Testo di [[Cristiano Minellono]] e [[Alessandro Colombini]]; musica di Edoardo Bennato e [[Roberto Satti]])
*[[1972]]: ''Un uomo senza una stella'' per [[Michele Maisano|Michele]] (Testo di [[Cristiano Minellono]] e [[Alessandro Colombini]]; musica di Edoardo Bennato)
*[[1972]]: ''Perché perché'' per [[Giovanna (cantante)|Giovanna]] (Testo di [[Luigi Albertelli]]; musica di Edoardo Bennato)
*[[1973]]: ''Apri gli occhi bambina'' per i [[Nuovi Angeli]] (Testo di [[Mogol]]; musica di Edoardo Bennato)
*[[2012]]: ''Ma quale musica leggera'' per [[Loredana Bertè]]
 
== Canzoni di Edoardo Bennato reinterpretate da altri artisti ==
 
{| class="wikitable" style="width:100%;margin:auto;clear:both;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Canzone
! Artista
! Anno
! Incisione
|-
| ''Cantautore'' (''Solitaire'' - traduzione in francese)
| [[Antoine]]
| [[1981]]
| [[Solitaire]]
|-
| ''Feste di piazza''
| [[Patrizio Trampetti]] & [[Letti sfatti]]
| [[2009]]
| [[Come fiori tra i marciapiedi e l'asfalto]]
|-
| ''La torre di Babele'' (''La tour de Babel'' - traduzione in francese)
| [[Antoine]]
| [[1981]]
| [[Solitaire]]
|-
| ''L'isola che non c'è''
| [[Alex Britti]]
| [[2008]]
| [[Alex Britti MTV Unplugged]]
|-
| ''Salviamo il salvabile''
| [[Fratelli di Soledad]]
| [[1994]]
| [[Salviamo il salvabile (album)|Salviamo il salvabile]]
|-
| ''Tutto sbagliato, baby''
| [[Mia Martini]]
| [[1994]]
| [[La musica che mi gira intorno]]
|-
| ''Uffà! Uffà!''
| [[Folkabbestia]]
| [[2006]]
| [[25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana]]
|-
| ''[[Un giorno credi]]''
| [[Gianni Morandi]]
| [[1980]]
| [[Cantare (album)|Cantare]]
|-
| ''[[Un giorno credi]]''
| [[Gigi D'Agostino]]
| [[2001]]
| [[L'amour toujours (I'll Fly with You)]]
|-
| ''[[Un giorno credi]]''
| [[Patrizio Trampetti]]
| [[2005]]
| [[Un giorno credi (album)|Un giorno credi]]
|-
| ''Una settimana, un giorno''
| [[Luca Bonaffini]]
| [[1997]]
| [[Prima di oggi era già domani]]
|-
| ''Una settimana, un giorno''
| [[Velvet (gruppo musicale)|Velvet]]
| [[2002]]
| [[Cose comuni]]
|-
| ''Venderò'' (''Je viendrai'' - traduzione in francese)
| [[Antoine]]
| [[1981]]
| [[Solitaire]]
|-
| ''Venderò''
| [[Luca Carboni]]
| [[2009]]
| [[Musiche ribelli]]
|}
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
 
* Autori Vari (a cura di [[Gino Castaldo]]), ''Il dizionario della canzone italiana'', editore Armando Curcio ([[1990]]); alla voce ''Bennato Edoardo'', di [[Massimo Cotto]], pagg. 147-149
* [[Simone Dessì]], ''Cercando un altro Egitto'', ed. Savelli, 1976; al capitolo su ''Edoardo Bennato''
* Edoardo Bennato "Tutti i testi delle canzoni" con un'intervista di Michelangelo Romano, immagini originali di Edoardo Bennato, Maxfield Parrish, Kay Nielsen, Luigi Granetto, [[Anteditore]] Verona 1976
* Enzo Gentile & S. Angiolini, ''Note di pop italiano'', ed. Gammalibri, 1978; alla voce ''Bennato, Edoardo''
* Edoardo Bennato, ''Dirotterotti'', edizioni Modulo Uno, 1979
* Enzo Gentile, ''Guida critica ai cantautori italiani'', ed. Gammalibri, 1979; alla voce ''Bennato, Edoardo''
* Luigi Granetto, Michelangelo Romano e Giuseppe Vettori, ''Edoardo Bennato. Un mondo in canzonetta'', ed. [[Lato Side]], 1980
* [[Andrea Angiolino]] e Brigitte Urban, ''Edoardo Bennato - Da Rinnegato a Eroe Fantasy'', ed. Ripostes, 1986
* Collana "I tuoi big", ''Bennato'', Forte Editore, Milano, 1987
* Giorgio Darmanin e Lucio Seneca, ''Il succo del nocciolo'', ed. Gremese, 1988
* Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), ''Dizionario della canzone italiana'', ed. Curcio, 1990; alla voce ''Bennato, Edoardo''
* Autori Vari (a cura di [[Enrico Deregibus]]), ''Dizionario completo della canzone italiana'', Giunti editore [[2006]]; alla voce ''Bennato, Edoardo''
* [[Renato Marengo]] e [[Michael Pergolani]], ''Song 'e Napule'', ed. Rai-Eri, 1998, al capitolo 12 (tutto su Edoardo Bennato)
* [[Renato Marengo]] e [[Michael Pergolani]], ''Enciclopedia del Pop Rock Napoletano'', ed. Rai-Eri, 2003, al capitolo ''Rock 'n'roll hero'' (su Edoardo Bennato)
* Aldo Foglia, ''Così è se vi pare'', [[Baldini Castoldi Dalai Editore]], [[Milano]], [[2008]]
* [[Maurizio Becker]], ''Forever Young'', intervista ad Edoardo Bennato pubblicata in [[Musica Leggera (rivista)|Musica Leggera]] n° 10 di aprile 2010, pagg. 6-12
* [[Maurizio Becker]], ''Edo l'incantatore'', intervista a Lucio Salvini pubblicata in [[Musica Leggera (rivista)|Musica Leggera]] n° 10 di aprile 2010, pagg. 13-17
*[[Francesco Donadio]], ''Edoardo Bennato. Venderò la mia rabbia'', [[Arcana Editore]], [[Roma]], [[2011]]
* Vari numeri di [[Ciao 2001]] - Annate dal 1969 in poi
 
== Voci correlate ==
* [[Lista degli artisti musicali italiani per stime di vendita]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Edoardo Bennato|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.bennato.net Sito ufficiale]
 
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{{Portale|biografie|musica|rock}}
 
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Vincitori del Festivalbar]]
[[Categoria:Nastri d'argento alla migliore colonna sonora]]
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[[Categoria:Cantautori legati a Napoli]]
[[Categoria:Chitarristi legati a Napoli]]