Gabriel Batistuta e Leaving (Pet Shop Boys): differenze tra le pagine

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{{Album
{{P|Toni enfatici e promozionali, probabilmente inseriti da un tifoso|calciatori|dicembre 2011}}
|tipo album = Singolo
{{Sportivo
|titolo = Leaving
|Nome = Gabriel Batistuta
|artista = Pet Shop Boys
|Immagine= Gabriel batistuta.jpg|185px
|giornomese = 15 ottobre
|NomeCompleto = Gabriel Omar Batistuta
|Altezzaanno = 1852012
|Pesopostdata = 73
|durata = 3:47
|Sesso=M
|album di provenienza = [[Elysium (Pet Shop Boys)|Elysium]]
|CodiceNazione = {{ARG}}
|etichetta = [[Parlophone]]
|Disciplina = Calcio
|produttore = Pet Shop Boys, [[Andrew Dawson]]
|Squadra =
|genere = Synthpop
|TermineCarriera=2005
|registrato = 2011-2012
|Ruolo = [[Attaccante]]
|formati = CD, LP, Download Digitale
|GiovaniliAnni =1987-1988<br />1989
|copertina = Leaving video.jpg
|GiovaniliSquadre = {{Calcio Newell's|G}}<br />→ {{Calcio Deportivo Italiano|G}}
|info copertina = Screenshot tratto dal video del brano
|Squadre=
|precedente = [[Winner (Pet Shop Boys)|Winner]]
{{Carriera sportivo
|anno precedente = 2012
|1988-1989|{{Calcio Newell's|G}}|16 (4)<ref>24 (7) se si comprendono le partite giocate nella Liguilla.</ref>
|successivo = [[Memory of the Future]]
|1989-1990|{{Calcio River Plate|G}}|19 (3)<ref>21 (4) se si comprendono le partite giocate nella Liguilla.</ref>
|anno successivo = 2012
|1990-1991|{{Calcio Boca Juniors|G}}|30 (13)
|1991-2000|{{Calcio Fiorentina|G}}|269 (168)
|2000-2003|{{Calcio Roma|G}}|63 (30)
}}
{{Carriera sportivo
|2003|→{{Calcio Inter|G}}|12 (2)
|2003-2005|{{Calcio Al Arabi|G}}|21 (25)
}}
|AnniNazionale=1991-2002
|Nazionale = {{Naz|CA|ARG}}
|PresenzeNazionale(goal) = 78 (56)
|Allenatore=
{{Carriera sportivo
|2010-|{{Naz|CA|ARG}}|<small>(Vice)</small>
}}
|Vittorie=
{{MedaglieCompetizione|Confederations Cup}}
{{MedaglieOro|[[FIFA Confederations Cup 1992|Arabia Saudita 1992]]}}
{{MedaglieArgento|[[FIFA Confederations Cup 1995|Arabia Saudita 1995]]}}
{{MedaglieCompetizione|Copa América}}
{{MedaglieOro|{{AmC|1991}}}}
{{MedaglieOro|{{AmC|1993}}}}
|Aggiornato= 8 novembre 2010
}}
{{Bio
|Nome = Gabriel Omar
|Cognome = Batistuta
|ForzaOrdinamento = Batistuta, Gabriel
|Sesso = M
|LuogoNascita = Avellaneda
|LuogoNascitaLink = Avellaneda (Santa Fe)
|GiornoMeseNascita = 1º febbraio
|AnnoNascita = 1969
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = ex calciatore
|Attività2 = allenatore di calcio
|Attività3 = dirigente sportivo
|Attività4 = commentatore televisivo
|Nazionalità = argentino
|PostNazionalità = . Commentatore televisivo, dal [[2010]] fa parte dello staff tecnico della [[Nazionale di calcio dell'Argentina|Nazionale argentina]] e dal [[2012]] svolge il ruolo di ''Segretario Tecnico'' al [[Colon de Santa Fe]]
}}
'''''Leaving''''' è un [[Singolo discografico|singolo]] del [[gruppo musicale]] [[Pet Shop Boys]], il secondo estratto dall'undicesimo [[album in studio]] ''[[Elysium (Pet Shop Boys)|Elysium]]'' e pubblicato il 15 ottobre 2012.<ref>[http://www.petshopboys.co.uk/news/3326 Leaving formats]</ref>
 
Il brano ricevette la sua anteprima mondiale radiofonica la mattina del 31 agosto 2012 al [[Ken Bruce Show]] su [[BBC Radio 2]].<ref>[http://www.petshopboys.co.uk/news/-/201208 Leaving on the radio]</ref> Originariamente i Pet Shop Boys volevano pubblicare ''Leaving'' come primo singolo dell'album ma, dovuto al clima [[Giochi della XXX Olimpiade|olimpico di Londra]], la casa discografica pubblicò ''[[Winner (Pet Shop Boys)|Winner]]'' come singolo.
Era soprannominato ''Batigol''<ref name=polo>[http://www.repubblica.it/2009/02/sport/calcio/calciomercato/estero-varie/batistuta-polo/batistuta-polo.html?ref=search Imprevedibile Batigol. Debutterà nel polo.] Repubblica.it</ref> e ''Re Leone''.<ref>[http://kom.it/eurocalcio/dbase/231.html Gabriel Batistuta. Il re Leone.] Kom.it</ref>
 
== Il singolo ==
Con 56 gol è il miglior realizzatore nella storia della [[Nazionale di calcio dell'Argentina|Nazionale argentina]]; con 152 gol è il miglior marcatore della [[Fiorentina]] in [[Serie A]], squadra di cui è stato anche [[capitano (calcio)|capitano]] nel corso degli [[anni 1990|anni novanta]] ed è anche il marcatore assoluto della squadra con 212 gol. Inoltre, con 184 reti, è al 10º posto nella [[classifica dei marcatori della Serie A]]. Nel [[1994]] ha stabilito il nuovo record di gol in giornate consecutive nel campionato italiano (11), in precedenza appartenente ad [[Ezio Pascutti]]<ref name=recordpascutti>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/dicembre/19/rigore_toglie_dai_guai_Fiorentina_co_0_94121915751.shtml|titolo=Un rigore toglie dai guai la Fiorentina|editore=[[Corriere dello Sport]]|giorno=19|mese=dicembre|anno=1994|autore=Raffaello Paloscia|accesso=2-3-2011}}</ref>. Infine, detiene la miglior media gol in relazione alle partite giocate tra i giocatori con almeno 300 partite in Serie A dal 1965 ad oggi (0,58).
Anche ''Leaving'' fu, come il suo predecessore ''Winner'', pubblicata in due versioni: il disco singolo con nuovo materiale [[b-side]] e la versione "remixed" con vari remix del brano a cura degli stessi Pet Shop Boys e di [[Dusty Kid]] e [[Andrew Dawson]].
Nel disco singolo, oltre a ''Leaving'' vennero inclusi come [[b-side]] la sua versione demo del 2010, il demo del 2003 del brano ''Baby'' (consegnato agli [[Alcazar (gruppo musicale)|Alcazar]] nel 2003, i quali lo pubblicarono sei anni dopo nel loro album ''[[Disco Defenders]]'', e poi incluso, in piccola parte, nella colonna sonora ''[[The Most Incredible Thing]]'' per l'omonimo balletto del [[2011]]) e le due nuove canzoni ''Hell'' (scritta l'anno precedente con l'intenzione di includerla nell'album) e ''In His Imagination'' (scritta e registrata a [[Londra]] nell'estate 2012).
Poco dopo i Pet Shop Boys annunciarono che ''Leaving'' sarebbe stato pubblicato in una terza versione, ''Leaving Again'', la quale contiene le due versioni remix a cura degli stessi Pet Shop Boys.
 
== Video musicale ==
Inserito nella [[FIFA 100]], la lista dei 125 migliori calciatori della storia, redatta in occasione del Centenario della [[FIFA]]<ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/3533891.stm|titolo=Pele's list of the greatest|pubblicazione=[[BBC Sport]] |data=4 marzo 2004|accesso=11 agosto 2011}}</ref>, occupa inoltre la 23ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del [[XX secolo]] pubblicata da [[World Soccer]]<ref>{{cita web |url=http://www.englandfootballonline.com/TeamHons/HonsWldSocPlyrsCent.html |titolo=World Soccer 100 Players of the Century |editore=englandfootballonline.com |lingua=en |accesso=11 agosto 2011}}</ref>.
Il videoclip di ''Leaving'' fu disponibile su [[YouTube]] a partire dal 1º ottobre<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=U81VoqHxIp4 Il video]</ref>. Il video è un mix tra l'esibizione dei Pet Shop Boys a [[Berlino]] nel loro concerto promozionale dell'album ''Elysium'' del 5 settembre e frammenti di video girati in treno.
 
== Giudizio della critica ==
==Biografia==
Ancor prima che ''Leaving'' venisse pubblicata come singolo, i critici musicali (nell'analizzare l'album ''Elysium'') rimasero positivamente impressionati per la qualità del brano: anche diverse celebrità musicali e non espressero il loro favore sulla canzone; attraverso il suo account di [[Twitter]], [[Gary Barlow]] (membro dei [[Take That]]) si è dichiarato "innamorato" della canzone<ref>[http://www.petshopboys.co.uk/pettexts/3323 Pet Shop Boys — Pet Texts — Twitter<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
===L'infanzia e la giovinezza===
Secondo Slicing Up Eyeballs ''Leaving'' è la miglior canzone del 2012 da parte dei gruppi nati negli anni '80<ref>[http://www.slicingupeyeballs.com/2012/12/31/best-songs-2012/ Readers Poll 2012: Best songs of the year — slicing up eyeballs // 80s alternative music, college rock, indie<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Nato ad [[Avellaneda (Santa Fe)|Avellaneda]] e non, come erroneamente riportato da varie fonti, a [[Reconquista (Argentina)|Reconquista]]<ref name=bati11>{{Cita|Batistuta|p. 11}}</ref> da Osmar Batistuta, macellaio, e sua moglie Gloria, segretaria scolastica, vi dimora fino all'età di sei anni,<ref name=bati11 /> per poi trasferirsi a Reconquista, in via Pueyrredón 1024.<ref name=bati17>{{Cita|Batistuta|p. 17}}</ref> Gabriel Omar Batistuta cresce particolarmente legato al nonno paterno Melchior, principale artefice delle fortune della famiglia, poi svanite a causa di una crisi economica<ref name=bati12>{{Cita|Batistuta|p. 12}}</ref> e successivamente rimpinguate dal lavoro del padre di Gabriel, Osmar.<ref name=bati17 /> L'infanzia di Batistuta è piuttosto irrequieta, a causa della sua grande esuberanza, che lo porta spesso a procurarsi piccole ferite di vario genere.<ref>{{Cita|Batistuta|p. 13}}</ref> Riceve la [[prima comunione]] e la [[cresima]] nella chiesa di San Roque,<ref name=bati14>{{Cita|Batistuta|p. 14}}</ref> e frequenta la scuola, con buoni risultati.<ref name=bati18>{{Cita|Batistuta|p. 18}}</ref> Prende poi per la prima volta i contatti con il gioco del calcio, praticandolo saltuariamente, senza però manifestare, inizialmente, una grande passione.<ref name=bati17 />
 
=== Tracce ===
Nasce poi la prima delle sorelle minori, Elisa, cui seguono Alejandra e Gabriela, e con tutte e tre Batistuta stabilisce un forte legame.<ref name=bati19>{{Cita|Batistuta|p. 19}}</ref> Dopo i sette anni di scuola elementare, sceglie di frequentare l'Enet, istituto tecnico, non completando però gli studi (mancando di sostenere l'esame finale) anche a causa della nascente attitudine per il calcio.<ref name=bati22>{{Cita|Batistuta|p. 22}}</ref> Dai dieci ai quattordici anni pratica [[pallavolo]] e [[pallacanestro]], ma a sedici anni, avendo ricevuto in regalo dall'amico Pitti Lorenzini un [[poster]] di [[Diego Maradona]] allegato a ''[[El Gráfico]]'', Batistuta si avvicina al calcio.<ref name=bati25>{{Cita|Batistuta|p. 25}}</ref> A diciassette anni, il [[26 settembre]] [[1986]], conosce Irina Fernández durante la sua ''[[quinceañera]]''.<ref name=bati23>{{Cita|Batistuta|p. 23}}</ref> Introdottosi nella festa grazie all'invito di un'altra ragazza di Goya, si infatua di Irina, con cui si fidanzerà otto mesi dopo, a [[maggio]] [[1987]].<ref name=bati25 /> Il [[28 dicembre]] [[1990]] i due si sposano<ref>{{Cita|Calamai, 2011|p.16}}</ref>, avendo in seguito quattro figli: Thiago (nato a Firenze, un attore), Lucas, Joaquín e Shamel.<ref name=thiago>{{Cita news|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo30494.shtml|titolo=Thiago Batistuta sul piccolo schermo|editore=sportmediaset.mediaset.it|accesso=28-2-2011}}</ref>
'''CD singolo di 4 tracce - Chris Lowe'''<ref>[http://www.petshopboys.co.uk/product/singles/leaving Leaving]</ref> <small>(disponibile anche per download digitale)</small>
# Leaving - 3:50
# Hell - 3:33
# In His Imagination - 4:54
# Baby (2003 demo) - 3:47
 
'''Leaving remixed - Neil Tennant'''<ref>[http://www.petshopboys.co.uk/product/singles/leaving_remixed Leaving remixed] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121227183627/http://www.petshopboys.co.uk/product/singles/leaving_remixed |data=27 dicembre 2012 }}</ref> <small>(disponibile anche per download digitale)</small>
===L'adolescenza e le prime esperienze calcistiche===
# Leaving (Lost Her Love remix) - 11:31
{{Nota|titolo=La famiglia Batistuta|contenuto=La famiglia dei Batistuta ha origini italiane: a metà [[anni 1990|anni Novanta]] l'esperto Livio Tofful contattò Gabriel per cercare di ricostruirne la [[genealogia]].<ref name=bati80 >{{Cita|Batistuta|p. 80}}</ref> I risultati portarono Tofful a scoprire che Domingo Batistuta, trisnonno di Gabriel, era di [[Borgnano]] ([[frazione geografica|frazione]] di [[Cormons]]), mentre la trisnonna era Maria Zorzon di [[Brazzano]].<ref name=bati80 /> A metà del [[XIX secolo]] emigrarono entrambi in [[Argentina]], ma le tracce si persero in seguito allo smarrimento dei documenti riguardanti Domingo: morto durante un naufragio, non vi fu modo, per Osmar Batistuta, di scoprire ulteriori informazioni all'Ufficio immigrazione di Buenos Aires.<ref name=bati80 /> Melchior e Catalina, genitori di Osmar, vivevano originariamente a Reconquista.<ref name=bati11 /> Melchior era un proprietario terriero, e possedeva allevamenti di bestiame di vario genere:<ref name=bati11 /> la fortuna della famiglia scemò notevolmente quando Osmar tornò dal servizio militare.<ref name=bati12 /> Toccò dunque a lui ricostituire il patrimonio perduto, lavorando al mattatoio Friar,<ref name=bati15>{{Cita|Batistuta|p. 15}}</ref> dapprima come dipendente e in seguito come dirigente.<ref name=bati16>{{Cita|Batistuta|p. 16}}</ref>}} Come già detto, Batistuta conosce il calcio a sedici anni: leggermente sovrappeso, gli viene dato il soprannome di ''gordo'' (grasso),<ref name=bati26>{{Cita|Batistuta|p. 26}}</ref> mentre per i suoi capelli biondi (colore poco comune in Argentina) viene chiamato ''[[gringo]]''.<ref name=bati33>{{Cita|Batistuta|p. 33}}</ref> Alle scuole superiori ebbe le prime occasioni di giocare a calcio: chiuso da compagni più abili nelle discipline di pallavolo e pallacanestro, sport cui Batistuta si era maggiormente avvicinato, per partecipare alle Intercollegiali, una competizione che coinvolgeva le scuole della zona, dovette segnarsi nella squadra di calcio.<ref name=bati29>{{Cita|Batistuta|p. 29}}</ref> Il primo campetto si trovava nel [[barrio]] Chapero, e Batistuta vi si ritrovava con gli amici per giocare: nacque così il ''Grupo Alegria'', la prima formazione amatoriale dell'argentino.<ref name=bati32>{{Cita|Batistuta|p. 32}}</ref>
# Leaving (HappySad remix) - 6:44
# Leaving (demo) - 4:16
 
'''Leaving Again - Neil Tennant e Chris Lowe'''<ref>[https://itunes.apple.com/gb/album/leaving-again-single/id568748245 Connecting to the iTunes Store<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131031225236/https://itunes.apple.com/gb/album/leaving-again-single/id568748245 |data=31 ottobre 2013 }}</ref> <small>(disponibile anche per download digitale)</small>
Passato poi nelle giovanili del Platense, partecipa con tale maglia alla prima partita ufficiale contro il Racing di Reconquista all'età di sedici anni e mezzo.<ref name=bati35>{{Cita|Batistuta|p. 35}}</ref> Con il Platense rimane per due anni, fino alla chiamata del Newell's, che grazie al proprio osservatore [[Jorge Griffa]] aveva scoperto il talento di Batistuta.<ref name=bati36>{{Cita|Batistuta|p. 36}}</ref> Insieme a Gustavo Masat (futuro partecipante al {{WCU|1989}}) si trasferisce a [[Rosario (Argentina)|Rosario]], dove trova [[Marcelo Bielsa]], suo primo tecnico.<ref name=bati3839>{{Cita|Batistuta|pp. 38-39}}</ref> Durante il suo periodo al Newell's Old Boys stringe amicizia con diversi giocatori, tra cui [[Darío Franco]] e [[Fernando Gamboa]], alternando partite a carte a visite al [[Parque de la Independencia]].<ref name=bati4041>{{Cita|Batistuta|pp. 40-41}}</ref> Lasciata la camerata comune ove abitavano i giocatori delle giovanili del Newell's, Batistuta e Masat trovano una sistemazione indipendente nelle vicinanze dello stadio.<ref name=bati43>{{Cita|Batistuta|p. 43}}</ref> Nel [[febbraio]] del [[1989]] Batistuta vive la sua prima esperienza lontano dal [[Sud America]], partecipando al [[Torneo di Viareggio 1989]],<ref name=bati46>{{Cita|Batistuta|p.46}}</ref> mentre nel [[giugno]] dello stesso anno si lega al [[procuratore sportivo|procuratore]] Settimio Aloisio, con cui rimarrà per molti anni a seguire.<ref name=bati47>{{Cita|Batistuta|p. 47}}</ref>
# Leaving (PSB Side-by-side remix) - 7:00
# Leaving (HappySad remix) - 6:14
# Leaving (PSB Freedom remix) - 7:05
 
===La maturità=Classifiche ==
Il giorno della sua pubblicazione, ''Leaving'' si piazzò al primo posto della classifica inglese di [[Amazon.com|Amazon]]. Anche ''Leaving Remixed'' entrò in classifica al terzo posto<ref>[http://www.petshopboys.co.uk/pettexts/3383 Pet Shop Boys — Pet Texts — Amazon<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Dopo il passaggio al River, il periodo al Boca Juniors fu molto positivo per Batistuta dal punto di vista personale, come lui stesso afferma nella propria [[autobiografia]].<ref name=bati52>{{Cita|Batistuta|p. 52}}</ref> In seguito al matrimonio con Irina Fernández, celebrato nella chiesa di San Roque a [[Reconquista]], il calciatore argentino trova una casa a [[Belgrano (Buenos Aires)|Belgrano]], quartiere di [[Buenos Aires]], e vi si trasferisce.<ref name=bati52 /> A ciò si aggiungono l'acquisto della prima auto (una [[FIAT]] Turbo) e il successo professionale; inoltre, lega particolarmente, sia in campo che nella vita, con [[Diego Latorre]], suo compagno di squadra al Boca.<ref name=bati52 /> Durante la [[Coppa Libertadores 1991]] Batistuta è coinvolto, come molti altri giocatori, nella rissa scoppiata durante l'incontro tra Boca Juniors e [[Colo-Colo]], squadra [[cile]]na, a [[Santiago del Cile|Santiago]]: lui e altri tre vengono trattenuti dalle forze dell'ordine cilene, poiché denunciati dai fotografi, che accusavano i calciatori di averli aggrediti.<ref name=bati5354>{{Cita|Batistuta|pp. 53-54}}</ref> Il caso è in seguito risolto, e i tre elementi del Boca sono lasciati liberi di tornare in patria.<ref name=bati5354 />
 
{|class="wikitable"
In seguito alle vittoriose edizioni del [[1991]] e del [[1993]] della [[Copa América]], Batistuta ha anche l'opportunità di assistere alla Messa celebrata dal [[Papa]] [[Giovanni Paolo II]]: il calciatore definisce questa esperienza molto importante a livello personale.<ref>{{Cita|Batistuta|p. 59}}</ref> A metà del [[1991]] Batistuta viene acquistato dalla [[Fiorentina]] e deve pertanto trasferirsi a [[Firenze]]. Giunge all'[[Hotel Savoy]] e incontra, quella stessa sera, i futuri compagni di squadra e l'allenatore [[Sebastião Lazaroni]], impegnati in una sfida amichevole con la [[Sampdoria]].<ref name=bati64>{{Cita|Batistuta|p. 64}}</ref> Il primo impatto con l'[[Italia]] è di spaesamento: al [[capoluogo]] [[Toscana|toscano]], profondamente diverso da [[Buenos Aires]], Batistuta mal si abitua, vivendo inoltre periodi di contrasto con [[Dunga]] e [[Massimo Orlando]].<ref name=bati65>{{Cita|Batistuta|p. 65}}</ref> Con il passare del tempo l'argentino prende familiarità con l'ambiente, riuscendo a superare gli iniziali stress e vivendo anche la nascita del primo figlio, Thiago.<ref name=bati68>{{Cita|Batistuta|p. 68}}</ref> Nelle stagioni successive stringe amicizie con [[Francesco Baiano]]<ref name=bati72>{{Cita|Batistuta|p. 72}}</ref> e [[Rui Costa]].<ref name=bati79>{{Cita|Batistuta|p. 79}}</ref> Nel [[gennaio]] del [[1996]] alcuni ladri gli si introducono in casa mentre Batistuta è in [[Argentina]] e, nonostante il furto non coinvolga oggetti di particolare valore, il calciatore rimane scosso dall'avvenimento.<ref name=bati80 /> Il [[22 maggio]] 1996 nasce, sempre a Firenze, il secondogenito Lucas.<ref name=bati84>{{Cita|Batistuta|p. 84}}</ref> Nel [[1996]] il [[sindaco]] di [[Firenze]] [[Mario Primicerio]] consegna a Batistuta il [[Fiorino d'oro]],<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/14/in-nome-del-pallone-batistuta-fini.html|titolo=E in nome del pallone Batistuta finì ostaggio|editore=[[La Repubblica]]|giorno=14|mese=11|anno=1996|accesso=1-3-2011|autore=[[Emanuela Audisio]]}}</ref> onorificenza storicamente conferita a chi si distingua particolarmente per i servizi resi alla città.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.fi.it/comune/regolamenti/1801-1155.htm|titolo=Determinazione2|editore=comune.fi.it|accesso=1-3-2011}}</ref> Nel [[1999]] nasce il terzo figlio, Joaquín.<ref name=espn>{{Cita web|lingua=en|url=http://soccernet.espn.go.com/world-cup/player/bio/_/id/2658/gabriel-batistuta&cc=5739?ver=global|titolo=Gabriel Batistuta|editore=soccernet.espn.go.com|accesso=3-3-2011}}</ref>
!Nazione (2012)
 
!Posizione
Nel [[giugno]] [[2000]] si trasferisce a [[Roma]], acquistato dalla società dalla maglia giallo-rossa,<ref name=roma>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/giugno/06/arrivato_Batistuta_Roma_prepara_festa_ga_0_0006069938.shtml|titolo=E' arrivato Batistuta, Roma prepara la festa|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=6|mese=giugno|anno=2000|autore=Giorgio Lo Giudice|accesso=1-3-2011}}</ref> prendendo casa a [[Casalpalocco]],<ref name=intersogno>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/gennaio/16/Inter_vuole_regalarsi_sogno_Batistuta_co_0_0301163522.shtml|titolo=L'Inter vuole regalarsi un sogno: Batistuta|giorno=16|mese=gennaio|anno=2003|autore=Giancarla Ghisi|accesso=1-3-2011}}</ref> mentre, successivamente, nei sei mesi passati a [[Milano]] con la maglia dell'Inter Batistuta non porta con sé la famiglia.<ref name=thiago /> Nel [[2003]], dopo la stagione nel capoluogo [[Lombardia|lombardo]], Batistuta si trasferisce a [[Doha]], in [[Qatar]],<ref name=addio>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/03/15/addio-di-batistuta-al-calcio-tifosi.html|titolo=L'addio di Batistuta al calcio|editore=[[La Repubblica]]|giorno=15|mese=marzo|anno=2005|accesso=1-3-2011}}</ref> firmando un contratto molto remunerativo con l'Al-Arabi.<ref name=qatar>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/02/26/batistuta-sogna-un-gran-finale-firenze-quasi.031batistuta.html|titolo=Batistuta sogna un gran finale|autore=Benedetto Ferrara|giorno=26|mese=febbraio|anno=2004|accesso=1-3-2011|editore=[[La Repubblica]]}}</ref> Nella capitale del paese mediorientale nasce il quarto figlio, Shamel.<ref name=regalare>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/novembre/19/Voglio_regalare_ancora_gol_Firenze_co_0_031119106.shtml|titolo=Voglio regalare ancora un gol a Firenze|editore=[[Corriere della Sera]]|giorno=19|mese=novembre|anno=2003|accesso=3-3-2011|autore=Chiara Basevi}}</ref><ref name=nostalgia>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/28/Nostalgia_Batigol_volo_Firenze_pilota_co_0_0011284646.shtml|titolo=Nostalgia Batigol, in volo su Firenze da pilota|editore=[[Corriere della Sera]]|giorno=28|mese=novembre|anno=2000|accesso=1-3-2011|autore=Stefano Petrucci e Gaia Piccardi}}</ref>
 
===La vita dopo il ritiro dal calcio giocato===
Batistuta dà annuncio del suo definitivo ritiro dal calcio il [[13 marzo]] [[2005]], in seguito alla rescissione del contratto operata dall'Al-Arabi, squadra in cui militava.<ref>{{Cita news|url=http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a5.03.15.15.28|titolo=Batistuta annuncia l'addio al calcio|editore=nove.firenze.it|giorno=15|mese=marzo|anno=2005|accesso=1-3-2011}}</ref> Il [[12 gennaio]] [[2006]] [[Leonardo Domenici]], sindaco di Firenze, gli dona le Chiavi della città, in segno di riconoscenza per il rapporto che il calciatore ha avuto con i fiorentini.<ref>{{Cita news|url=http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a6.01.12.18.36|titolo=A Gabriel Batistuta le Chiavi della città|editore=nove.firenze.it|giorno=12|mese=gennaio|anno=2006|accesso=2-3-2011}}</ref> Inoltre, nello stesso mese Batistuta inaugura la propria linea d'abbigliamento, chiamata GB, presentandola in occasione di [[Pitti Uomo]] di quell'anno.<ref>{{Cita news|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2006/01/10/Cronaca/MODA-GABRIEL-BATISTUTA-LANCIA-LA-SUA-LINEA-DI-ABBIGLIAMENTO-MASCHILE-GB_095406.php|titolo=Moda: Gabriel Batistuta lancia la sua linea di abbigliamento maschile GB|editore=[[ADN Kronos]]|accesso=2-3-2011|giorno=10|mese=gennaio|anno=2006}}</ref>
 
In seguito, ottiene l'abilitazione ad allenare dopo aver frequentato l'apposito corso in Argentina,<ref name=espn /> dove era tornato per seguire più da vicino le proprietà di Reconquista.<ref name=polo /> Nel [[2009]] ha scelto di tornare all'attività sportiva, dedicandosi al [[polo (sport)|polo]] ed entrando a far parte della squadra Loro Piana;<ref name=polo /> debutta a [[Cañuelas]] nel [[marzo]] 2009 segnando due reti.<ref name=polobis>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/fiorentina/batistuta-a-polo-faccio-schifo/batistuta-a-polo-faccio-schifo.html?ref=search|titolo=Batistuta: "Nel polo faccio proprio schifo"|editore=[[La Repubblica]]|giorno=3|mese=marzo|anno=2009|accesso=3-3-2011}}</ref> Nel [[2010]] segue il {{WC|2010}} in qualità di commentatore televisivo per una emittente [[asia]]tica; stabilitosi a [[Johannesburg]], viene derubato, come altri personaggi nel corso della manifestazione, da ladri ignoti.<ref>{{Cita news|url=http://www.corrieredellosport.it/mondiali_2010/2010/06/16-116459/Ladri+in+albergo+Batistuta%3A+derubato+l'ex+attaccante|titolo=Ladri in alberto Batistuta: derubato l'ex attaccante|giorno=16|mese=giugno|anno=2010|editore=[[Corriere dello Sport]]|accesso=6-3-2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Mondiale/Mondiali-Gabriel-Batistuta-derubato-Johannesburg/16-06-2010/2-A_000112612.shtml|titolo=Mondiali: Gabriel Batistuta derubato a Johannesburg|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=16|mese=giugno|anno=2010|accesso=6-3-2011}}</ref>
 
L'[[8 novembre]] [[2010]] entra a far parte dello staff tecnico del ct dell'Argentina [[Sergio Batista]]. <br>
Il [[16 dicembre]] [[2011]] il presidente del [[Colon de Santa Fe]] [[German Lerche]] annuncia che Batistuta sarà "Segretario Tecnico" del club a partire dal [[2012]]. L'ex bomber viola sarà un anello di congiunzione tra la dirigenza ed i giocatori, e collaborerà con l'allenatore [[Mario Sciacqua]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-argentina-batistuta-segretario-tecnico-colon-da/4085440|titolo=Calcio, Argentina: Batistuta Segretario Tecnico Colon da 2012|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=16 dicembre 2011|pagina=|accesso=16 dicembre 2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.sportitalia.com/?action=read&idnotizia=70760|titolo=Batistuta segretario tecnico del Colon dal 2012|pubblicazione=[[Sportitalia]] |data=16 dicembre 2011|accesso=16 dicembre 2011}}</ref>.
 
=== Esultanze ===
Batistuta è rimasto celebre anche per delle esultanze particolari divenute col tempo un proprio marchio di fabbrica.
In Argentina con la maglia del Boca Juniors era solito arrampicarsi sulle retine della curva dopo ogni rete.
Nella [[Serie A 1994-1995|stagione 1994-1995]] era solito dopo i gol andare alla bandierina e mettersi in posa reggendola con una mano, esultanza suggerita al bomber viola dall'allora compagno [[Francesco Flachi]]<ref name=Mitraglia>{{Cita news|autore=Alessio Da Ronch |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/settembre/22/Batigol_brevettato_una_nuova_esultanza_ga_0_9809226583.shtml|titolo=E Batigol ha brevettato una nuova esultanza: la raffica di mitra|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]] |data=22 settembre 1998|accesso=10 agosto 2011}}</ref>.
 
Celebri, anche se non premeditate, sono le esultanze con il Barcellona in Coppa delle Coppe, quando zittì l'intero Camp Nou, o in Supercoppa italiana con il Milan quando dichiarò il proprio amore alla moglie Irina in diretta televisiva da una delle telecamere<ref>[http://www.gabrielbatistuta.net/interview/article42b.html Gabriel tutto casa, famiglia e gol] Gabrielbatistuta.net</ref>.
 
Dalla [[Serie A 1998-1999|stagione 1998-1999]] Batistuta ha iniziato ad esultare imitando una mitragliatrice<ref name=Mitraglia/>, gesto che ha continuato ad utilizzare anche nelle stagioni successive, sia in maglia viola che con la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]]. Particolare l'esultanza in una vittoria per 1-0 con la Juventus sempre nella stagione 1998-1999 quando, dopo aver segnato il gol decisivo con un colpo di testa, spara con la solita mitraglia ma un attimo dopo preso dalla gioia incontenibile trasforma il gesto in un "assolo di chitarra elettrica"<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Battista Olivero, Alessandra Gozzini |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/aprile/17/Gila_contro_Matri_Non_solo_ga_10_110417014.shtml|titolo=Gila contro Matri Non solo Fiorentina-Juve Che intrecci per i duellanti|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]] |data=17 aprile 2011|accesso=10 agosto 2011}}</ref>.
 
==Caratteristiche tecniche==
Per le sue caratteristiche, Batistuta è considerato uno dei [[glossario calcistico#C|centravanti]] più forti della storia del calcio.<ref name=factory>{{Cita web|lingua=es|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20071020024834/futbolfactory.futbolweb.net/index.php?ff=historicos&f2=00001&idjugador=302|url=http://futbolfactory.futbolweb.net/index.php?ff=historicos&f2=00001&idjugador=302|datarchivio=20-10-2007|titolo=Batistuta|editore=Fútbol Factory|accesso=1-3-2011}}</ref><ref name=fim>{{Cita web|lingua=pt|url=http://terceirotempo.ig.com.br/quefimlevou_interna.php?id=4227&sessao=f|titolo=Que Fim Levou? - Gabriel Batistuta, o Batigol|editore=terceirotempo.ig.com.br|accesso=2-3-2011}}</ref><ref>{{Cita|Petrucci|p. 5}}</ref><ref name=worldsoccer>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.worldsoccer.com/forums/showthreaded.php/Number/15083|titolo=World Soccer: The Greates Strikers of All-Time|editore=World Soccer|accesso=2-3-2011}}</ref><ref name=ritratti>{{Cita news|url=http://www.ilfoglio.it/ritratti/181|titolo=Gabriel Batistuta|editore=[[Il Foglio]]|giorno=6|mese=maggio|anno=2001|accesso=2-3-2011|autore=Matteo Dotto}}</ref><ref name=treccani614>{{Cita|Treccani|p. 614}}</ref><ref name=atlante>{{Cita|AA. VV.|p. 230}}</ref>
 
Abile di testa come di piede, nei calci da fermo come nei movimenti smarcanti,<ref>{{Cita|Petrucci|p. 39}}</ref><ref name=senzapalla>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/11/22/batistuta-piu-pericoloso-senza-palla.html|titolo='Batistuta? Più pericoloso senza palla'|autore=Alessandro Di Maria|editore=[[La Repubblica]]|giorno=22|mese=novembre|anno=2000|accesso=2-3-2011}}</ref> risaltava particolarmente per la prolificità in zona gol, capacità che gli ha permesso di battere diversi primati in tal senso.<ref name=recordpascutti /><ref name=recordaddio>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/15/batistuta-prima-il-record-poi-addio-alla.html|titolo=Batistuta, prima il record poi l'addio alla Fiorentina|editore=[[La Repubblica]]|giorno=15|mese=maggio|anno=2000|accesso=2-3-2011}}</ref><ref name=treccani614 /><ref>{{Cita|Petrucci|pp. 57-58}}</ref> Oltre alle qualità strettamente tecniche, era considerato anche un [[Capo (ruolo)|leader]] in campo per via di [[carisma (psicologia)|carisma]], tenacia, coraggio e intelligenza tattica.<ref name=ritratti /><ref name=witzig179>{{Cita|Witzig|p. 179}}</ref><ref name=dopodie>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/06/05/batistuta-il-dopo-dieguito.html|titolo=Batistuta, il dopo Dieguito|autore=[[Maurizio Crosetti]]|giorno=5|mese=giugno|anno=1998|accesso=2-3-2011|editore=[[La Repubblica]]}}</ref><ref>A tale proposito, vari avversari e opinionisti si sono espressi: [[Giorgio Chinaglia]] ne ha sottolineato l'impatto sulla tifoseria, [[Eraldo Pecci]] la sua completezza, mentre [[José Altafini]] l'attitudine alla guida della squadra. {{Cita|Batistuta|pp. 129-130}}</ref> In campo si dimostrò spesso leale e corretto, venendo raramente sanzionato per falli non necessari.<ref>{{Cita|Petrucci|pp. 49, 52}}</ref><ref name=rosetti>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2001/gennaio/23/Rosetti_cosa_hai_detto_Batistuta_ga_0_0101232060.shtml|titolo=Rosetti, cosa hai detto a Batistuta?|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=23|mese=gennaio|anno=2001|accesso=3-3-2011}}</ref>
 
===Il tiro===
Batistuta era dotato di una notevole potenza di tiro: il record personale di velocità impressa a un pallone è di 106 [[km/h]].<ref name=calciopotenza>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/novembre/20/Quando_calcio_esalta_potenza_ga_10_0511206445.shtml|titolo=Quando il calcio esalta la potenza|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=20|mese=novembre|anno=2005|accesso=1-3-2011}}</ref> Il piede preferito era il destro, ma era in grado di tirare con simile precisione anche con il sinistro.<ref name=gemma>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/ottobre/29/Batistuta_una_gemma_tira_altra_ga_0_9910291791.shtml|titolo=Batistuta, una gemma tira l'altra|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=29|mese=ottobre|anno=1999|accesso=2-3-2011|autore=Alessio Da Ronch, Alberto Cerruti, Luca Calamai, Giancarlo Galavotti}}</ref><ref name=incantati>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/02/17/incantati-da-gabriel-non-sono-un.html|titolo=Incantati da Gabriel 'Non sono un divo'|editore=[[La Repubblica]]|giorno=17|mese=febbraio|anno=1996|accesso=2-3-2011|autore=Benedetto Ferrara}}</ref>
 
Il tiro di Batistuta era solitamente effettuato con potenza, preferibilmente di destro, indirizzando il pallone all'angolo opposto della porta avversaria.<ref name=gemma /> Con il tempo il giocatore affinò le sue capacità, arrivando a padroneggiare anche il mancino.<ref name=comete>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/gennaio/19/Batistuta_come_non_nessuno_ga_0_9901193016.shtml|titolo=Batistuta, come te non c'è nessuno|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=19|mese=gennaio|anno=1999|accesso=1-3-2011|autore=Luca Calamai}}</ref> Il punto di forza rimase però il tiro con il piede preferito: nel suo periodo alla Fiorentina, di 168 gol ne marcò 92 con il destro, mentre 15 furono realizzati con il sinistro.<ref name=mosti350>{{Cita|Mosti|p. 350}}</ref> Anche in acrobazia Batistuta era abile: segnò spesso al volo, in [[rovesciata]] o in sforbiciata.<ref name=worldsoccer /><ref name=gemma />
 
===Il colpo di testa===
Altro cardine del bagaglio tecnico di Batistuta era il colpo di testa.<ref name=worldsoccer /><ref name=pace>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/agosto/05/Batistuta_ore_della_pace_ga_0_9708051821.shtml|titolo=Batistuta, le ore della pace|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|autore=Alessio Da Ronch, Tiziana Bottazzo, Claudio Gregori|giorno=5|mese=agosto|anno=1997|accesso=3-3-2011}}</ref><ref>{{Cita|Petrucci|p. 48}}</ref><ref name=piacerecalcio>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/settembre/21/Ronaldo_Batistuta_piacere_del_calcio_ga_0_9709216353.shtml|titolo=Ronaldo e Batistuta, il piacere del calcio|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|autore=Luca Calamai, Nicola Cecere, Alessio Da Ronch|giorno=21|mese=settembre|anno=1997|accesso=3-3-2011}}</ref> Già nei primi anni di carriera, il gioco di testa era un suo tratto distintivo.<ref>{{Cita|Batistuta|p. 132}}</ref><ref name=gemma /> Successivamente, affinando le proprie doti naturali tramite intensi allenamenti, migliorò ulteriormente.<ref name=comete /><ref>{{Cita|Sappino|p. 62}}</ref> [[Kurt Hamrin]] disse che la sua capacità di elevazione lo favoriva notevolmente.<ref>{{Cita|Batistuta|p. 134}}</ref> Il computo di reti segnate alla Fiorentina include 30 marcature su 168, corrispondenti al 17,9% del totale.<ref name=mosti350 />
 
===I calci da fermo===
Con il passare del tempo, Batistuta acquisì una crescente abilità nell'eseguire [[calcio di punizione|calci di punizione]], fino a diventarne uno specialista.<ref name=comete/><ref name=piacerecalcio /><ref name=gemma /><ref name=bati129>{{Cita|Batistuta|p. 129}}</ref> Data la considerevole potenza del suo tiro, preferiva le lunghe distanze alle brevi, poiché la maggiore distanza permetteva al tiro di abbassarsi maggiormente, inquadrando meglio lo specchio della porta.<ref name=casella>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/novembre/14/Batistuta_manca_una_casella_ga_0_9811141586.shtml|titolo=A Batistuta manca una casella|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|autore=Luca Calamai|giorno=14|mese=novembre|anno=1998}}</ref> Diverso è il discorso per i [[calcio di rigore|calci di rigore]]: Batistuta ne sbagliò svariati,<ref name=casella /><ref>{{Cita|Petrucci|p. 51}}</ref> arrivando a fallirne 4 nella [[Serie A 1996-1997|stagione 1996-1997]]: in totale, con la maglia della Fiorentina sbagliò 9 tiri dal dischetto.<ref>{{Cita|Mosti|p. 273}}</ref>
 
==Carriera==
===Club===
Uscito dalle squadre minori del [[Newell's Old Boys]] di [[Rosario (Argentina)|Rosario]], [[Argentina]], gioca fra l'altro il noto Torneo di Viareggio - Coppa Carnevale (per formazioni Primavera) con la squadra argentina del Deportivo Italiano. Nella prima partita, giocata allo stadio "Roberto Strulli" di [[Monsummano]] contro i bulgari del Levski Sofia, mette a segno una tripletta nel 4-0 finale per la sua squadra. Ha giocato inoltre nel [[River Plate]] e nel [[Boca Juniors]] (ottenendo il titolo argentino nel [[1991]]); ed in [[Italia]] nella [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] (con cui ha vinto una [[Coppa Italia]] ed una [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppa italiana]]), nella [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] (con cui ha vinto uno [[Scudetto]] e una [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppa italiana]]) e nell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]]. Nel [[2005]] ha terminato la sua carriera, a causa di un infortunio ad un ginocchio, in una squadra del campionato del [[Qatar]], l'[[Al-Arabi Sports Club|Al-Arabi]].
 
====In Argentina====
Da bambino, Batistuta preferiva altri sport al calcio. Provò il [[basket]]<ref name=18miliardiRep>{{Cita news|autore=Benedetto Ferrara|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/08/10/un-colpo-da-18-miliardi.html|titolo=Un colpo da 18 miliardi|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=10 agosto 1991|pagina=|accesso=3 dicembre 2011}}</ref>, agevolato dalla sua altezza, ma l'evento che segnò la sua vita fu la vittoria della [[Nazionale di calcio dell'Argentina|Nazionale argentina]] ai [[Campionato mondiale di calcio 1978|Mondiali di calcio 1978]]: le gesta dei calciatori dell<nowiki>'</nowiki>''Albiceleste'', in particolare dell'attaccante [[Mario Kempes]], entusiasmarono il piccolo Gabriel che iniziò a dedicarsi al calcio. Dopo un po' di tempo di calci alla buona con gli amici per le strade e successivamente un'esperienza nel piccolo club Grupo Alegria, entrò nelle giovanili del [[Club Atlético Platense|Platense]]. Fu in questo periodo che vinse con una selezione di Reconquista il campionato provinciale, battendo peraltro la squadra giovanile del [[Newell's Old Boys]] di [[Rosario]]. I suoi 2 gol segnati attirarono su di sé l'attenzione della squadra rivale, che lo ingaggiò nel [[1988]].
 
Al Newell's Old Boys il diciannovenne Batistuta incontra il tecnico [[Marcelo Bielsa]], che l'avrebbe allenato in seguito nella nazionale argentina. La prima stagione professionistica del giocatore presentò delle difficoltà: distante da casa, dalla sua famiglia, dalla sua fidanzata Irina e costretto a dormire in una stanza dello stadio locale, dovette fare i conti anche con problemi di sovrappeso che lo tennero spesso distante dal campo di gioco. A fine stagione fu ceduto in prestito ad una squadra minore, il [[Club Sportivo Italiano|Deportivo Italiano]] di [[Buenos Aires]] e partecipò al [[Torneo di Viareggio]] in [[Italia]], diventando capocannoniere della manifestazione con 3 gol e entrando nelle grazie di alcuni ''talent scout'' italiani.
Con Newell's Old Boys ha giocato l'unica finale di Copa Libertadores della sua carriera, nel 1988 contro il Nacional (Uruguay).
 
Le buone prestazioni offerte col modesto Deportivo portarono Batistuta in uno dei più grandi club argentini, il [[River Plate]], dove segnò 17 gol. Nonostante ciò, le cose non andarono per il verso giusto, soprattutto con l'allenatore [[Daniel Passarella]]<ref>{{cita|Calamai, 2011|p.13}}.</ref>, che a metà stagione lo mise fuori rosa. Questi fatti favorirono la cessione del giocatore, che firmò nel [[1990]] per gli arcirivali di [[Buenos Aires]], il [[Boca Juniors]]. Nella prima stagione era fuori forma, quindi nel [[1991]], con l'arrivo di [[Oscar Washington Tabárez]] come allenatore della squadra, il Boca vinse il campionato e Batistuta la classifica cannonieri con 13 reti. In Copa Libertadores segna una doppietta al River Plate il [[20 marzo]] 1991, due reti al Corinthians e altrettante al Flamengo. Il Boca Juniors venne eliminato in semifinale dal Nacional di Montevideo.
 
====In Italia====
=====Fiorentina=====
Dopo il campionato col Boca Batistuta partecipò alla [[Copa América]] in [[Cile]]. I suoi 6 gol (tra cui uno di testa contro il Brasile e uno in finale contro la Colombia) lo portarono in vetta tra i cannonieri e sul tetto del [[America meridionale|Sudamerica]] con la propria Nazionale. Le gesta di Batistuta nell'estate [[1991]] in maglia bianco-celeste impressionarono il presidente della [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] [[Mario Cecchi Gori]] che decise di portarlo in [[Italia]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/07/25/batistuta-alla-fiorentina.html|titolo=Batistuta alla Fiorentina|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=25 luglio 1991|pagina=36|accesso=3 dicembre 2011}}</ref><ref name=18miliardiRep/>, pagandolo 12 miliardi di lire.<ref>{{cita libro|titolo=Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012|editore=Panini|anno=2012|mese=giugno|giorno=25|pagine=p. 10|volume=Vol. 8 (1991-1992)}}</ref>
 
[[File:Batistuta Fiorentina 1991-1992.jpg|thumb|200px|Un giovane Batistuta in maglia viola nel 1991]]
La prima presenza in [[Serie A]] avvenne contro la [[Juventus Football Club|Juventus]] al [[Stadio delle Alpi|Delle Alpi]]<ref name=dal1991Rep>{{Cita news|autore=Alessandro Di Maria|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/15/gabriel-firenze-un-legame-che-dura-dal.html|titolo=Gabriel e Firenze, un legame che dura dal 1991|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=15 maggio 2000|pagina=3 sezione:Firenze|accesso=3 dicembre 2011}}</ref>, mentre la prima rete una settimana più tardi contro il [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]]. La prima stagione in maglia viola, nel [[Serie A 1991-1992|1991-92]], si concluse con 27 presenze e 13 gol. La prima tripletta la realizzò contro il [[Unione Sportiva Foggia|Foggia]]<ref name=dal1991Rep/>, mentre la prima doppietta a Roma in un memorabile 1 - 3 per i viola. Nella sua prima stagione Batistuta apparve un giocatore giovane molto potente e prolifico ma ancora grezzo nel tocco di palla. Il centravanti argentino continuò il suo trend di realizzazioni l'anno successivo, con tre doppiette nelle prime sette partite contro [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], [[Football Club Internazionale Milano|Inter]] e [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] e segnando 16 gol in 32 partite: tuttavia la tormentata stagione viola, iniziata tra l'altro molto bene, finì con una inaspettata retrocessione in [[Serie B]]<ref name=dal1991Rep/>. Emblematiche e celebri divennero le immagini dell'ultima giornata di campionato, con Batistuta in lacrime per la retrocessione nonostante un 6 - 2 in casa contro il Foggia. Nel frattempo, in nazionale Gabriel regala un'altra Coppa America alla nazionale argentina, realizzando una doppietta in finale contro il [[Nazionale di calcio del Messico|Messico]].
 
Nella stagione seguente Batistuta sfruttò la discesa in serie B per crescere calcisticamente: nella [[Serie B 1993-1994|stagione 1993-94]] l'argentino collezionò 26 presenze e 16 gol, segnando non solo di potenza, ma anche in acrobazia o di fino. Le sue prestazioni gli valsero la convocazione al [[Campionato mondiale di calcio 1994|campionato mondiale]]. Fu la [[Serie A 1994-1995|stagione 1994-95]] quella della definitiva consacrazione di ''Batigol''<ref name=dal1991Rep/>, come anche i tifosi della Fiorentina ormai erano abituati a chiamarlo. Nella nuova stagione in Serie A con 26 gol vinse la classifica cannonieri<ref name=dal1991Rep/> e, inoltre, batté il record di [[Ezio Pascutti]], fermo da più di trent'anni, delle partite consecutive con almeno una rete segnata, avendo impresso il proprio nome sul tabellino dei marcatori per 11 giornate di seguito dall'inizio del campionato<ref name=dal1991Rep/>.
 
La stagione conclusa fece diventare Batistuta leader della squadra e soprattutto idolo della tifoseria. La stagione [[Serie A 1995-1996|1995-96]] non deluse le attese: Batistuta continuò a segnare tanto, migliorando la sua intelligenza tattica e la sua qualità tecnica. In una partita casalinga contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], in cui il centravanti festeggiava le 100 partite in serie A, i tifosi gli dedicarono una statua<ref name=dal1991Rep/> esposta davanti alla curva Fiesole. Il bilancio dell'anno fu positivo: 19 reti in campionato e prestazioni determinanti in [[Coppa Italia]] dove Batistuta segnò tutte le reti con le quali la Fiorentina eliminò l'Inter in semifinale (3-1 al Franchi e 1-0 a Milano) prima di aggiudicarsi il trofeo<ref name=dal1991Rep/> in finale contro l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] con gol sia nella finale d'andata a Firenze(1-0)che nel ritorno di Bergamo (0-2). Nell'estate del 1996 Batistuta guidò la Fiorentina alla vittoria nella [[Supercoppa Italiana]]<ref name=dal1991Rep/> contro il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]].
 
La [[Serie A 1996-1997|stagione successiva]] è più altalenante: 13 gol su 32 partite in campionato, dove la Fiorentina manca la qualificazione alle coppe europee; in [[Coppa delle Coppe]]<ref name=dal1991Rep/> la Fiorentina, dopo essersi imposta in casa del [[Benfica]] grazie anche ad una rete di Batistuta che ricevette i complimenti del pluridecorato portiere [[Belgio|belga]] [[Michel Preud'homme]], fu eliminata in semifinale dal [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]], poi vincitrice del trofeo. Tuttavia fu proprio contro i blaugrana che l'argentino segnò uno dei suoi gol più belli: ricevette palla dal limite e lasciò partire un destro molto potente che si insaccò sotto la traversa; dopo questo gol Batigol zittì il [[Camp Nou]]<ref name=dal1991Rep/> colpevole di averlo fischiato tutta la partita; Batistuta non partecipa alla partita di ritorno in quanto squalificato<ref>{{Cita|Calamai, 2011|p.31}}</ref>.
 
Nella stagione [[Serie A 1997-1998|1997-98]] Batistuta segnò 21 gol in 32 partite di cui alcuni di pregevole fattura come quelli con l'[[Udinese Calcio|Udinese]] (tripletta) realizzati alla prima giornata. Nel finale di stagione si vociferava che il [[gol]] realizzato contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] alla penultima giornata fosse l'ultimo in maglia viola: Batistuta aveva infatti offerte importanti provenienti soprattutto dall'estero; alla fine comunque il bomber decise di rimanere convinto da una telefonata del nuovo allenatore [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]], il quale gli assicurò che la Fiorentina avrebbe lottato l'anno successivo per lo [[Scudetto]]<ref name=dal1991Rep/>.
 
La stagione [[Serie A 1998-1999|1998-99]] si rivelò amara per la Fiorentina e per Batistuta. I Viola infatti conclusero al primo posto il girone d'andata dopo una cavalcata impressionante: Batistuta trascinò con 17 gol in 17 giornate i suoi compagni che vinsero tutte le partite in casa e travolsero il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] 3-1 con una celebre tripletta proprio del Re Leone. Nel girone di ritorno la Fiorentina crollò, complice anche l'infortunio dello stesso Batistuta contro il Milan, e si piazzò terza in campionato. Batistuta conluse la stagione con 21 gol in sole 28 presenze piazzandosi secondo in classifica marcatori dietro al brasiliano [[Márcio Amoroso|Amoroso]].
 
L'estate del [[1999]] fu tranquilla per Batigol che avrebbe partecipato a una competizione prestigiosa quale la [[UEFA Champions League|Champions League]]. La stagione [[Serie A 1999-2000|1999-2000]] fu l'ultima alla Fiorentina per Batistuta: a fine stagione, dopo 23 gol in 30 partite di campionato, con i viola settimi e qualificati in [[Coppa UEFA 2000-2001|Coppa UEFA]] e diverse importanti segnature in [[Champions League]], decise di lasciare Firenze tra le lacrime, mentre il pubblico fiorentino si spaccò: chi lo accusò di tradimento, chi comprese i motivi della sua scelta.
In questa stagione Batistuta e la Fiorentina scriveranno pagine di storia in [[UEFA Champions League|Champions League]]. Inseriti nel girone con [[Arsenal Football Club|Arsenal]], [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]], e gli svedesi dell'[[Allmänna Idrottsklubben Fotboll|AIK Solna]], la Fiorentina, dopo aver incontrato delle difficoltà nel girone, arriva a giocarsi una partita fondamentale per il passaggio del turno contro l'[[Arsenal Football Club|Arsenal]], a pari punti nel girone.
 
Nello storico stadio di [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]], stracolmo di tifosi inglesi, Batistuta realizza una prodezza entrata nella storia: riceve palla dal tedesco [[Jörg Heinrich|Heinrich]], dribbla il diretto avversario allungandosi la palla e da posizione angolatissima segna il gol della vittoria. Quel gol ha una portata storica di spessore, in quanto, oltre a regalare la qualificazione alla squadra al girone successivo, renderà la Fiorentina l'unica squadra italiana ad aver vinto contro l'[[Arsenal Football Club|Arsenal]] nel vecchio stadio di [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]]. Nel secondo girone Batistuta realizza altri gol importanti come quelli contro il [[Manchester United Football Club|Manchester United]], uno in casa e uno spettacolare all'[[Old Trafford]] (destro da 30 metri). Tuttavia la Fiorentina non riesce a passare il suo girone, e si piazza terza alle spalle dei Red Devils e del [[Valencia Club de Fútbol|Valencia]]; Batistuta, rivelatosi un 'autentico trascinatore per i Viola, termina la sua Champions con 11 presenze e 6 gol all'attivo. Chiude il 1999 piazzandosi terzo nella classifica del Fifa World Player.
 
Con una tripletta all'ultima giornata di campionato, Batistuta diventò, con 152 gol, il maggior marcatore della Fiorentina in Serie A, superando lo svedese [[Kurt Hamrin]] che si era fermato a quota 151; questa prestazione, che coincise altresì con la sua ultima presenza con la squadra, gli valse un voto pari a 9 da parte de ''[[la Gazzetta dello Sport]]''<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/maggio/15/splendido_addio_Batistuta_ga_0_00051513586.shtml|titolo=Lo splendido addio di Batistuta|autore=Calamai Luca, Da Ronch Alessio, Calamai Franco|giorno=15|mese=maggio|anno=2000|pubblicazione=la Gazzetta dello Sport|pagina=17}}</ref>. Con la Fiorentina ha disputato un totale di 332 partite tra campionati e coppe segnando complessivamente 207 gol<ref name=SmetteRep>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/sport/calcio/batilascia/batilascia/batilascia.html|titolo=Batistuta smette di giocare "Vorrei fare l'allenatore"|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=14 marzo 2005|accesso=3 dicembre 2011}}</ref>.
 
=====Roma=====
 
Nell'estate del [[2000]], a 31 anni, Batistuta passò alla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] (per l'acquisto del giocatore il presidente giallorosso [[Franco Sensi]] sborsò 70 miliardi di lire<ref>{{Cita news|autore=Massimo Barchiesi|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/11/27/sensi-70-miliardi-ben-spesi-capello-gran.html|titolo=Sensi: 70 miliardi ben spesi. Capello: gran rete|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=27 novembre 2000 |pagina=4 sezione:Roma|accesso=29 settembre 2011}}</ref>). Al suo passaggio alla Roma, la sua maglia storica, la numero 9, era già di [[Vincenzo Montella]]. Dopo una lunga polemica durata tutta l'estate del [[2000]], alla fine Batistuta decise di prendere il numero 18<ref>{{Cita news|autore=Mattia Chiusano|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/08/23/rabbia-batistuta-tenetevi-la-maglia.html|titolo=Rabbia Batistuta Tenetevi la maglia|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=23 agosto 2000|pagina=49|accesso=29 settembre 2011}}</ref>. I due anni successivi invece utilizzò il 20 (come i gol da lui segnati nella sua prima stagione capitolina)<ref>{{Cita news|autore=Francesca Ferrazza|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/08/07/maglie-nuovi-numeri-batistuta-riparte-da-20.html|titolo=Maglie, i nuovi numeri Batistuta riparte da 20|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=7 agosto 2001 |pagina=10 sezione:Roma|accesso=29 settembre 2011}}</ref> e il 33 (i suoi anni nel [[2002]])<ref>{{Cita news|autore=Francesca Ferrazza|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/07/31/tutto-il-veleno-di-batistuta-vedrete-non.html|titolo=Tutto il veleno di Batistuta Vedrete, non sono finito|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=31 luglio 2002 |pagina=44|accesso=29 settembre 2011}}</ref>.
 
Alla Roma Batistuta disputò una stagione in cui segnò 20 gol, contribuendo alla vittoria del terzo scudetto della storia della squadra capitolina, il primo della carriera per l'argentino. Durante Roma-Fiorentina del [[26 novembre]] del [[2000]] Batistuta segnò negli ultimi minuti il gol della vittoria per i giallorossi; nell'occasione non esultò, e anzi scoppiò in lacrime, consolato poi dai compagni di squadra<ref>{{Cita news|autore=Benedetto Ferrara|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/11/27/le-lacrime-di-batigol-felice-ma-mi.html|titolo=Le lacrime di Batigol Felice, ma mi spiace|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=27 novembre 2000|pagina=40|accesso=29 settembre 2011}}</ref>. Il [[19 agosto]] [[2001]] inoltre l'argentino vinse la sua seconda [[Supercoppa Italiana]]<ref>{{Cita news|autore=Mattia Chiusano|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/08/20/per-la-roma-sempre-un-giro-onore.html|titolo=Per la Roma è sempre un giro d'onore|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=20 agosto 2001|pagina=37|accesso=29 settembre 2011}}</ref>.
I ben noti problemi alla caviglia cominciarono però a farsi sentire e infatti la stagione successiva non si rivelò brillante come la precedente, Batistuta segnò 6 gol.
 
===== Inter =====
Nel gennaio [[2003]], dopo aver segnato nel girone d'andata 4 gol, Batistuta venne ceduto in prestito dalla Roma all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]]<ref>{{Cita news|autore=Gianni Piva, Andrea Sorrentino|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/01/18/mercato.html|titolo=Mercato|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=18 gennaio 2003 |pagina=53|accesso=11 agosto 2011}}</ref>, dove rimase fino alla fine della stagione, collezionando 12 presenze e segnando 2 gol in Serie A<ref name=SmetteRep/> contro [[Piacenza Football Club|Piacenza]] e [[Calcio Como|Como]].
 
====In Qatar====
A 34 anni, dopo 12 anni di permanenza in Italia, Batistuta decise di concludere la sua carriera in [[Qatar]], firmando un contratto biennale per un totale di 8 milioni di [[dollaro|dollari]] con l'[[Al-Arabi Sports Club|Al-Arabi]], squadra di [[Doha]]<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/giugno/08/Batistuta_firma_due_anni_Qatar_co_0_030608132.shtml|titolo=Batistuta firma: due anni in Qatar|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=8 giugno 2003|pagina=41|accesso=11 agosto 2011}}</ref>. In 18 partite di campionato realizzò 25 gol. Nella stessa stagione vinse la scarpa d'oro come miglior calciatore dei campionati asiatici oltre a realizzare quattro reti in una sola partita. In quella formazione militavano anche [[Taribo West]] e [[Stefan Effenberg]].
La stagione successiva iniziò nel peggiore dei modi: infatti, dopo appena tre partite, Batistuta si infortunò alla caviglia e anticipò il suo ritiro dai campi.
 
===Nazionale===
Con la "Albiceleste" vinse la [[Coppa America di calcio|Copa América]] del 1991 e del [[1993]] e la [[FIFA Confederations Cup|Confederations Cup]] del [[1992]] e disputò i [[campionati del mondo di calcio]] del [[1994]], [[1998]] e [[2002]].
 
La prima Copa América da lui disputata in [[Cile]] nel '91 lo consacrò capocannoniere con sei gol e lo portò all'attenzione dei club Europei, tra cui la Fiorentina che lo ingaggiò. Batistuta vinse la competizione con la propria squadra.
Nel [[1993]], Batistuta giocò la sua seconda Copa América, questa volta in [[Ecuador]], che la squadra argentina vinse di nuovo grazie anche ad una sua doppietta in finale contro il Messico.
Nelle qualificazioni ai mondiali del 1994 Batistuta si rivela autentico trascinatore della nazionale ma il gol più importante lo realizza a Buenos Aires nello spareggio decisivo contro l'Australia.
 
Finalmente l'anno dopo giunse la rassegna iridata, i [[Campionato mondiale di calcio 1994|Mondiali di calcio 1994]] disputatisi negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]: Batistuta, nonostante giocasse in Serie B, fu convocato e considerato titolare in attacco. I mondiali però si rivelarono una delusione: dopo un avvio roboante, l'Argentina fu eliminata dalla {{NazNB|CA|ROU}} agli ottavi di finale. Il morale della squadra era stato pesantemente compromesso dalla sospensione di [[Diego Armando Maradona]] per [[doping]]<ref>{{Cita|Calamai, 2011|p.23}}</ref>. Nonostante la deludente prestazione della propria nazionale, Batistuta segnò 4 reti, tre delle quali all'esordio contro la {{NazNB|CA|GRE}}.
 
Nella Copa Amèrica del 1995 in Uruguay, Batistuta è nuovamente capocannoniere ma L'Argentina viene eliminata nei quarti dal Brasile.
Nelle qualificazioni ai [[mondiali di calcio 1998]] Batistuta ebbe notevoli problemi con una sua vecchia conoscenza, [[Daniel Passarella]], divenuto CT dell<nowiki>'</nowiki>''Albiceleste'', che per contrasti col bomber lo lasciò a volte fuori squadra o lo rese vittima di alcune particolari ripicche, come quella di voler per forza i giocatori in campo coi capelli corti e curati e non lunghi e folti (l'imposizione arrivò anche a [[Claudio Paul Caniggia]]). Batistuta starà per circa 300 giorni senza indossare la maglia della nazionale, a volte reagendo con notevole disappunto alle mancate convocazioni: emblematico un episodio dove per la rabbia cadde a [[Firenze]] per le scale di casa rompendosi una mano e dovendo giocare la successiva partita con la Roma con una fasciatura rigida. I risultati abbastanza deludenti dell'Argentina, già eliminata nel [[1995]] dalla Copa América, portano però Passarella a richiamare Batistuta, che torna a segnare copiosamente. Memorabile la rete su punizione al Paraguay di Chilavert grazie al quale supera Maradona e a quota 36 reti diventa primatista di reti con la maglia albiceleste. A questo punto il CT arriverà ad affermare che l'unico posto certo per i 22 in Francia è proprio quello di Batistuta.<ref>[http://www.indianexpress.com/res/web/pIe/ie/daily/19980508/12850484.html Batistuta set to threaten Ronaldo's superstardom<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Ma il mondiale transalpino si rivela un'altra delusione per l'Argentina: Batistuta non delude le attese, segnando cinque gol durante la manifestazione contro Giappone, Inghilterra e tre nella gara contro la {{NazNB|CA|JAM}}, entrando nella storia come primo calciatore a realizzare una tripletta in due mondiali diversi e raggiungendo [[Sándor Kocsis]], [[Just Fontaine]] e [[Gerd Müller]] nell'impresa di aver fatto due triplette ad un mondiale. L'Argentina cede il passo all'{{NazNB|CA|NED}} ai quarti di finale, perdendo 2-1: in quel match Batistuta viene sostituito da un deludente [[Hernán Crespo]] e la sostituzione viene aspramente criticata al CT Passarella, che viene esonerato anche per l'esclusione dell'Argentina.
 
Da un vecchio rivale, la nazionale passa ad un vecchio estimatore, [[Marcelo Bielsa]], che l'aveva lanciato da giovane: l'Argentina si qualifica ai [[Campionato mondiale di calcio 2002|Mondiali di calcio 2002]] senza troppi problemi, con Batistuta alternato in attacco ad altri compagni di calibro elevatissimo come Crespo. Alla vigilia del mondiale, non pochi scommettevano su una vittoria finale dell'Argentina, che sulla carta sembrava effettivamente superiore alle altre compagini: Batistuta intanto annunciò che a fine mondiale avrebbe lasciato la nazionale. Le aspettative si rivelarono assolutamente fallaci: la nazionale argentina, finita in un gruppo difficilissimo con {{NazNB|CA|ENG}}, {{NazNB|CA|SWE}} e {{NazNB|CA|NGA}} fallì il passaggio del girone. Contro la Nigeria Batistuta tocca quota dieci gol ai Mondiali andando a segno con un bellissimo stacco di testa e regala la vittoria ai suoi. Nel secondo match però è tanta l'amarezza per la sconfitta contro gli inglesi. La sua ultima partita con la nazionale fu proprio il pareggio 1-1 con la Svezia, che costò all'Argentina l'eliminazione dai mondiali del 2002.
 
È il topscorer della nazionale argentina fin dal 1997, quando superò i 34 gol di Diego Armando Maradona. Nel 2002, nella partita Argentina-Nigeria 1-0 dei mondiali nippo-coreani segnò il suo gol numero 56, record tuttora imbattuto (il più vicino in attività è [[Hernán Crespo]] fermo a quota 36). Per questo motivo è stato premiato con una speciale targa dalla Federazione calcistica argentina il 7 settembre 2010 in occasione della partita amichevole Argentina-Spagna<ref>{{Cita news|lingua=es|url=http://www.clarin.com/deportes/Batistuta-Zanetti-reconocimiento_0_331167127.html|titolo=Zanetti y Batistuta tuvieron su reconocimiento|pubblicazione=[[Clarín]] |data=7 settembre 2010|accesso=11 agosto 2011}}</ref>.
 
È anche il primatista di gol segnati nelle fasi finali dei mondiali con la maglia argentina (10 gol, anche qui tolse il record a Maradona che nel 1994 si fermò a 8). Per la precisione segnò 4 gol a [[Campionato mondiale di calcio 1994|Stati Uniti '94]] (3 alla Grecia e 1 alla Romania), 5 a [[Campionato mondiale di calcio 1998|Francia '98]] (3 alla Giamaica, 1 al Giappone, 1 all'Inghilterra) e 1 a [[Campionato mondiale di calcio 2002|Giappone-Corea 2002]] (alla Nigeria).
 
== Statistiche ==
=== Presenze e reti nei club ===
{| {{prettytable|text-align=center|font-size=90%|width=99%}}
|-
|[[Belgio]] (Fiandre)
!rowspan="2"|Stagione
|align="center"|73
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppa nazionale
!colspan="3"|Coppe internazionali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
 
|-
|Belgio (Vallonia)
!Comp
|align="center"|45
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Pres
!Reti
 
|-
|[[Francia]]
|| [[Club Atlético Newell's Old Boys 1988-1989|1988-1989]] || {{Bandiera|ARG}} [[Club Atlético Newell's Old Boys|Newell's Old Boys]] || [[Campionato di calcio argentino 1988-1989|PD]] || 16 || 4 || - || - || - || [[Coppa Libertadores 1988|CL]] || 5 || 3 || - || - || - || 21 || 7
|align="center"|139
 
|-
|[[Germania]]
|| [[Club Atlético River Plate 1989-1990|1989-1990]] || {{Bandiera|ARG}} [[Club Atlético River Plate|River Plate]] || [[Campionato di calcio argentino 1989-1990|PD]] || 7 || 4 || - || - || - || - || - || - || [[Supercoppa Sudamericana 1989|SS]] || 2 || 0 || 9 || 4
|align="center"|35
 
|-
|[[Giappone]]
|| [[Club Atlético Boca Juniors 1989-1990|1990]] || rowspan=2|{{Bandiera|ARG}} [[Club Atlético Boca Juniors|Boca Juniors]] || [[Campionato di calcio argentino 1989-1990|PD]] || 10 || 2 || - || - || - || - || - || - || [[Recopa Sudamericana 1989|RS]] || - || - || 10 || 2
|align="center"|74
 
|-
|[[UK Singles Chart|Regno Unito]]
|| [[Club Atlético Boca Juniors 1990-1991|1990-1991]] || [[Campionato di calcio argentino 1990-1991|PD]] || 19 || 11 || - || - || - || [[Coppa Libertadores 1991|CL]] || 11 || 5 || [[Supercoppa Sudamericana 1990|SS]] || 1 || 0 || 31 || 16
|align="center"|44
 
|-
|[[Paesi Bassi]]
!colspan="3"|Totale Boca Juniors || 29 || 13 || || - || - || || 11 || 5 || || 3 || 0 || 43 || 18
|align="center"|69
 
|-
|[[Irlanda]]
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1991-1992|1991-1992]] || rowspan=9|{{Bandiera|ITA}} [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] || [[Serie A 1991-1992|A]] || 27 || 13 || [[Coppa Italia 1991-1992|CI]] || 3 || 1 || - || - || - || - || - || - || 30 || 14
|align="center"|77
 
|-
|[[Stati Uniti]] ([[Hot Dance Club Play|Dance]])<ref>[http://www.billboard.com/news#/song/pet-shop-boys/leaving/30438984 Leaving on Dance]</ref>
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1992-1993|1992-1993]] || [[Serie A 1992-1993|A]] || 32 || 16 || [[Coppa Italia 1992-1993|CI]] || 3 || 3 || - || - || - || - || - || - || 35 || 19
|align="center"|10
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1993-1994|1993-1994]] || [[Serie B 1993-1994|B]] || 26 || 16 || [[Coppa Italia 1993-1994|CI]] || 4 || 3 || [[Coppa Anglo-Italiana|TAI]] || 2 || 2 || - || - || - || 32 || 21
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1994-1995|1994-1995]] || [[Serie A 1994-1995|A]] || 32 || 26 || [[Coppa Italia 1994-1995|CI]] || 5 ||2 || - || - || - || - || - || - || 37 || 28
 
|-
|| [[ACF Fiorentina 1995-1996|1995-1996]] || [[Serie A 1995-1996|A]] || 31 || 19 || [[Coppa Italia 1995-1996|CI]] || 8 || 8 || - || - || - || - || - || - || 39 || 27
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1996-1997|1996-1997]] || [[Serie A 1996-1997|A]] || 32 || 13 || [[Coppa Italia 1996-1997|CI]] || 2 || 0 || [[Coppa delle Coppe 1996-1997|CdC]] || 7 || 4 || [[Supercoppa italiana di calcio|SI]] || 1 || 2 || 42 || 19
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1997-1998|1997-1998]] || [[Serie A 1997-1998|A]] || 32 || 21 || [[Coppa Italia 1997-1998|CI]] || 5 || 3 || - || - || - || - || - || - || 37 || 24
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1998-1999|1998-1999]] || [[Serie A 1998-1999|A]] || 28 || 21 || [[Coppa Italia 1998-1999|CI]] || 6 || 4 || [[Coppa UEFA 1998-1999|CU]] || 3 || 1 || - || - || - || 37 || 26
 
|-
|| [[ACF Fiorentina 1999-2000|1999-2000]] || [[Serie A 1999-2000|A]] || 30 || 23 || [[Coppa Italia 1999-2000|CI]] || 3 || 0 || [[UEFA Champions League 1999-2000|UCL]] || 11 || 6 || - || - || - || 44 || 29
 
|-
!colspan="3"|Totale Fiorentina || 269 || 168 || || 39 || 24 || || 23 || 13 || || 1 || 2 || 332 || 207
 
|-
|| [[Associazione Sportiva Roma 2000-2001|2000-2001]] || rowspan=3|{{Bandiera|ITA}} [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] || [[Serie A 2000-2001|A]] || 28 || 20 || [[Coppa Italia 2000-2001|CI]] || - || - || [[Coppa UEFA 2000-2001|CU]] || 4 || 1 || - || - || - || 32 || 21
 
|-
|| [[Associazione Sportiva Roma 2001-2002|2001-2002]] || [[Serie A 2001-2002|A]] || 23 || 6 || [[Coppa Italia 2001-2002|CI]] || - || - || [[UEFA Champions League 2001-2002|UCL]] || 8 || 0 || [[Supercoppa italiana di calcio|SI]] || 1 || 0 || 29 || 6
 
|-
|| [[Associazione Sportiva Roma 2002-2003|2002-gen. 03]] || [[Serie A 2002-2003|A]] || 12 || 4 || [[Coppa Italia 2002-2003|CI]] || 2 || 1 || [[UEFA Champions League 2002-2003|UCL]] || 6 || 1 || - || - || - || 20 || 6
 
|-
!colspan="3"|Totale Roma || 63 || 30 || || 2 || 1 || || 16 || 2 || || 1 || 0 || 82 || 33
 
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 2002-2003|gen. - giu. 03]] || rowspan=1|{{Bandiera|ITA}} [[Football Club Internazionale Milano|Inter]] || [[Serie A 2002-2003|A]] || 12 || 2 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 12 || 2
 
|-
|| 2003-2004 || rowspan=2|{{Bandiera|QAT}} [[Al-Arabi Sports Club|Al-Arabi]] || [[Campionato di calcio del Qatar|QSL]] || 18 || 25 || [[Qatar Crown Prince Cup|QPC]] || 2 || 1 || - || - || - || - || - || - || 20 || 26
 
|-
|| 2004-2005 || [[Qatar Stars League|QSL]] || 3 || 0 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 3 || 0
 
|-
!colspan="3"|Totale Al-Arabi || 21 || 25 || || 2 || 1 || || - || - || || - || - || 23 || 26
 
|-
!colspan="3"|Totale || 382 || 246 || || 43 || 26 || || 52 || 22 || || 5 || 2 || 482 || 296
|}
 
==Palmarès Note ==
<references />
===Club===
*{{Calciopalm|Campionato argentino|1}}
:Boca Juniors: 1991
 
*{{Calciopalm|Coppa Italia|1}}
:Fiorentina: [[Coppa Italia 1995-1996|1995-1996]]
 
*{{Calciopalm|Campionato italiano|1}}
:Roma: [[Serie A 2000-2001|2000-2001]]
 
*{{Calciopalm|Supercoppa italiana|2}}
:Fiorentina: [[Supercoppa italiana 1996|1996]]
:Roma: [[Supercoppa italiana 2001|2001]]
 
*{{Calciopalm|Campionato qatariota|1}}
:Al Arabi: 2003-2004
 
===Nazionale===
*{{Calciopalm|Coppa America|2}}
:Argentina: [[Copa América 1991|1991]], [[Copa América 1993|1993]]
*{{Calciopalm|Confederations Cup|1}}
:[[FIFA Confederations Cup 1992|1992]]
 
===Individuale===
*[[Capocannoniere]] della [[Coppa America (calcio)|Copa América]]: 2
:[[Copa América 1991|1991]] <small>(6 gol)</small>, [[Copa América 1995|1995]] <small>(4 gol)</small>
*Capocannoniere della [[FIFA Confederations Cup|Confederations Cup]]: 1
:[[FIFA Confederations Cup 1992|1992]] <small>(2 gol)</small>
*Capocannoniere della [[Serie A]]: 1
:[[Serie A 1994-1995|1994-1995]] <small>(26 gol)</small>
*Capocannoniere del [[Campionato di calcio del Qatar|campionato del Qatar]]: 1
:2003-2004 <small>(25 gol)</small>
*Capocannoniere della [[Coppa Italia]]: 1
:[[Coppa Italia 1995-1996|1995-1996]] <small>(8 gol)</small>
 
==Note==
{{references|3}}
 
==Bibliografia==
*{{Cita libro|autore=AA. VV.|titolo=Atlante dei mondiali '98|editore=[[La Stampa]]|città=Torino|anno=1998|cid=AA. VV.}}
*{{cita libro| autore=AA. VV. | titolo=Enciclopedia dello Sport - Calcio | anno=2002|editore=Treccani|cid=Treccani}}
*{{Cita libro|autore=[[Gino Bacci]]|titolo=Storia del calcio italiano|editore=Gruppo Editoriale Armenia|città=Milano|anno=2006|cid=Bacci|id=ISBN 88-8113-350-4}}
*{{Cita libro|autore=Francesca Baldacci|titolo=Gabriel Batistuta|editore=Forte Editore|città=Milano|anno=1992|cid=Baldacci}}
*{{Cita libro|autore=Franco Baldasso; Annalisa Marchianò; Grazia Perugini|titolo=Con il viola nel cuore|editore=Pendragon|città=Bologna|anno=2007|cid=Baldasso et al.|id=ISBN 978-88-8342-582-0}}
*{{Cita libro|autore=Gabriel Batistuta|coautori=Bocci; Polverosi; Rialti|titolo=Io Batigol racconto Batistuta|editore=San Marco Sport Events|città=Roma|anno=1997|cid=Batistuta}}
*{{Cita libro|autore=Daniela Benassai|titolo=Firenze, un amore viola|editore=Scramasax|città=Firenze|anno=1998|cid=Benassai}}
*{{Cita libro|autore=Enzo Catania|titolo=Re di Roma. Un romanzo chiamato Batistuta|editore=Limina|anno=2000|cid=Catania|id=ISBN 88-86713-48-7}}
*{{Cita libro|autore=Oscar Mangione|titolo=Gabriel Batistuta: perfil de un crack que se construyó a sí mismo|editore=Editorial Sudamericana|anno=2002|cid=Mangione|id=ISBN 950-07-2214-3}}
*{{Cita libro|autore=Giansandro Mosti|titolo=Almanacco Viola 1926-2004|città=Firenze|editore=Scramasax|anno=2004|cid=Mosti}}
*{{Cita libro|autore=Stefano Petrucci|titolo=Batistuta|editore=Gremese Editore|città=Roma|anno=1999|cid=Petrucci|id=ISBN 8877422572}}
*{{Cita libro|autore=Marco Sappino|titolo=Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, volume 2|editore=[[Baldini Castoldi Dalai]]|anno=2000|cid=Sappino|id=ISBN 88-8089-862-0}}
*{{Cita libro|autore=Richard Witzig|titolo=The Global Art of Soccer|editore=CusiBoy publishing|anno=2006|cid=Witzig|id=ISBN 0-9776688-0-0}}
*{{Cita libro|autore=Luca Calamai|titolo=Il calcio di Batistuta ai raggi X|editore=La Gazzetta dello Sport - RCS Quotidiani S.p.A.|anno=2011|cid=Calamai, 2011}}
 
==Voci correlate==
* [[FIFA 100]]
 
==Collegamenti esterni==
*{{es}} [http://www.batistuta.com Sito ufficiale]
*{{en}} [http://www.argentinesoccer.com/jugadores/crbatien.html Statistiche su argentinesoccer.com]
*{{en}} [http://www.rsssf.com/players/arg-players-in-it.html#players2 Statistiche giocatori argentini in Italia] Rsssf.com
*{{Footballdatabase|gabriel.batistuta.863}}
*{{es}} [http://www.futbolxxi.com/Futbolista.aspx?ID=1109&SEOFutbolista=Batistuta+Gabriel+Omar Statistiche su futbolxxi.com]
*{{NFT|14069}}
*{{lingue|en|es|fr|pt}} [http://www.ogol.com.br/jogador/gabriel_batistuta/atual/ficha/0/default/5887 Statistiche su ogol.com.br]
*{{lingue|en|ru}} [http://www.once-onze.narod.ru/ARGENTINA/B/BA/Batistuta_Gabriel_Omar.mht Statistiche su once-onze.narod.ru]
*{{Transfermarkt|gabriel-batistuta|5959|G}}
*{{Worldfootball|gabriel-batistuta}}
 
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