Busto Arsizio e Ivan Kley: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{Divisione amministrativa
|Nome =Busto ArsizioIvan Kley
|Immagine =
|Panorama=Busto Arsizio- fiori e piante in piazza Santa Maria.jpg
|Didascalia =
|Sesso = M
|Bandiera=Flag of Busto Arsizio.gif
|CodiceNazione ={{BRA}}
|Voce bandiera=
|Disciplina = Tennis
|Stemma=Busto Arsizio-Stemma.png
|Squadre =
|Voce stemma=
|Vittorie =
|Stato=ITA
|RigaVuota =
|Grado amministrativo=3
{{Carriera tennista
|Divisione amm grado 1=Lombardia
| carriera_s = 14-41
|Divisione amm grado 2=Varese
| titoli_s = 0
|Amministratore locale=Gianluigi Farioli <!--nome, cognome SENZA titoli-->
| ranking_s = 81° (29 dicembre 1986)
|Partito=[[Il Popolo della Libertà|PdL]] - [[Lega Nord]]
| Australian_s =
|Data elezione=30/05/2006 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
| FrenchOpen_s = 1T ([[Open di Francia 1985 - Singolare maschile|1985]], [[Open di Francia 1987 - Singolare maschile|1987]])
|Data istituzione=
| Wimbledon_s = 1T ([[Torneo di Wimbledon 1987 - Singolare maschile|1987]])
|Latitudine gradi=45
| USOpen_s =
|Latitudine minuti=36
| MastersCup_s =
|Latitudine secondi=43.05
| Giochiolimpici_s =
|Latitudine NS=N
| carriera_d = 29-44
|Longitudine gradi=8
| titoli_d = 1
|Longitudine minuti=51
| ranking_d = 56° (29 luglio 1985)
|Longitudine secondi=06.48
| Australian_d =
|Longitudine EW=E
| FrenchOpen_d = 2T ([[Open di Francia 1985 - Doppio maschile|1985]], [[Open di Francia 1987 - Doppio maschile|1987]])
|Altitudine=226
| Wimbledon_d = 1T ([[Torneo di Wimbledon 1985 - Doppio maschile|1985]])
|Superficie=30.27
| USOpen_d = 1T ([[US Open 1985 - Doppio maschile|1985]])
|Note superficie=
| MastersCup_d =
|Abitanti=81744
| Giochiolimpici_d =
|Note abitanti= [http://www.demo.istat.it/bilmens2013gen/query.php?lingua=ita&Rip=S1&Reg=R03&Pro=P012&Com=26&submit=Tavola Dato Istat al 31/07/2013]
| carriera_m =
|Aggiornamento abitanti=31-12-2013
| titoli_m =
|Sottodivisioni=
| ranking_m =
|Divisioni confinanti=[[Cassano Magnago]], [[Castellanza]], [[Dairago]] ([[Provincia di Milano|MI]]), [[Fagnano Olona]], [[Gallarate]], [[Legnano]] ([[Provincia di Milano|MI]]), [[Magnago]] ([[Provincia di Milano|MI]]), [[Olgiate Olona]], [[Samarate]]
| Australian_m =
|Codice postale=21052
| FrenchOpen_m = 3T ([[Open di Francia 1985 - Doppio misto|1985]])
|Prefisso=[[0331]]
| Wimbledon_m = 1T ([[Torneo di Wimbledon 1985 - Doppio misto|1985]])
|Fuso orario=+1
| USOpen_m =
|Codice statistico=012026
|Codice catastale=B300
|Targa=VA
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=bustocchi (per chi è nato nella città) o bustesi (per chi non è nato nella città); per chi abita nelle frazioni di Borsano e Sacconago si usano rispettivamente i termini "borsanese" (Borsano) e "sinaghino" (Sacconago, dal nome dialettale della frazione, "''Sinàgu''")
|Patrono=[[San Giovanni Battista]] e [[San Michele Arcangelo]]
|Festivo=24 giugno
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Busto Arsizio (province of Varese, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Localizzazione del comune di Busto Arsizio nella provincia di Varese
|Sito=http://www.comune.bustoarsizio.va.it/
}}
|Aggiornato = definitivo
 
}}
{{citazione|D'Orïente il Battista occupa il lato, / l'alato san Michele l'Occidente; / Piazza central la Vergine beata.|[[Gian Alberto Bossi]], Carme ''Ad Bustienses'', f. 96r|''Eoum Baptista latus: tenet Aliger ipse <br />Occiduum: medium Virgo beata forum''<ref>Citato in: {{cita|Bondioli, 1937-54|vol. II, p.145}}</ref>|lingua=la}}
{{Bio
|Nome = Ivan
'''Busto Arsizio''' (''Büsti Gràndi'' in [[dialetto bustocco]]) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di 79.559 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Varese]], in [[Lombardia]]. È il [[Demografia della Lombardia#Popolazione e aree urbane|settimo]] comune della regione per popolazione.
|Cognome = Kley
 
|Sesso = M
Secondo l'ISTAT, è il comune più popolato della provincia e supera il capoluogo di alcune centinaia di abitanti.<ref>{{cita web|url=http://www.demo.istat.it/bilmens2013gen/query.php?lingua=ita&Rip=S1&Reg=R03&Pro=P012&Com=133&submit=Tavola|titolo=Demo Istat|accesso=19 ottobre 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.prealpina.it/notizie/busto-valle-olona/2013/1/10/busto-capoluogo-demografico/2371111/55/|titolo=Busto capoluogo demografico|accesso=26 gennaio 2013}}</ref> Busto Arsizio supera Varese anche per densità di popolazione.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/lombardia/provincia-di-varese/14-comuni/popolazione/|titolo=tuttitalia.it - dati istat popolazione comuni in provincia di varese|accesso=1º gennaio 2012}}</ref> I santi patroni sono [[San Giovanni Battista]] e [[San Michele Arcangelo]], a cui erano devoti i [[Longobardi]].
|LuogoNascita = Novo Hamburgo
 
|GiornoMeseNascita = 29 giugno
L'area era abitata anche in [[età romana]], come dimostrano l'andamento regolare delle vie del [[centro storico]] e il ritrovamento di alcuni oggetti di epoca tardo-romana, risalenti probabilmente al periodo che va dal [[II secolo d.C.|II secolo]] al [[IV secolo d.C.]]. Busto Arsizio è oggi un moderno centro industriale e commerciale, ed è considerata una [[Città d'Italia#Lombardia|città]] economicamente strategica grazie alla sua posizione al centro di un virtuale "quadrilatero" che ha come diagonale l'[[Strada statale 33 del Sempione|asse del Sempione]] e come vertici opposti [[Novara]] e [[Como]].
|AnnoNascita = 1958
 
|LuogoMorte =
Il nome dialettale locale ''Büsti Gràndi'' (''Busto Grande'') la distingue da ''Büst Picul'' (letteralmente ''Busto Piccola'', che indica la città di [[Busto Garolfo]]) e da ''Büsti Cava'' (attualmente [[Buscate]]/''Büscàa''). Alcuni studi sul [[dialetto bustocco]] hanno avanzato l'ipotesi che Busto Arsizio abbia origini [[liguri]].<ref name=Marinoni>{{Cita|Marinoni, 1957|pp. 37-50}}</ref><ref name=cultura>{{cita web|url=http://www.comune.bustoarsizio.va.it/default.cfm?docs=cultura.htm|titolo=Cultura - Sito istituzionale di Busto Arsizio|accesso=9 dicembre 2009}}</ref><ref name=lb>{{cita web|url=http://www.leganordcarmagnola.org/Celti/LaLinguaDiBustoArsizio.htm|titolo=La Lingua di Busto Arsizio|accesso=9 dicembre 2009}}</ref><ref name=Giavini>{{cita|Giavini, 2002|pp. 17-38}}</ref><ref name=isola>{{Cita|Rogora, 1981|p. 252}} citando {{Cita|Magni-Pacciarotti, 1977}} parlando di "isola" linguistica.</ref><ref name=antichi>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=64320|titolo=La Giöbia dai Liguri antichi al Duemila|accesso=9 dicembre 2009}}</ref>
|GiornoMeseMorte =
 
|AnnoMorte =
== Geografia fisica ==
|Epoca = 1900
{{Vedi anche|Geografia della Lombardia}}
|Attività = ex tennista
=== Territorio ===
|Nazionalità = brasiliano
{{vedi anche|Bustese (territorio)}}
[[File:20080106Cartello2m.jpg|thumb|Cartello di ingresso alla città, con lo stemma e il nome in italiano e in dialetto]]
Il territorio di Busto Arsizio è al limite settentrionale della [[pianura Padana]], nella zona alluvionale dell'alta pianura, a sud delle [[Prealpi Varesine]]. È situato nella zona interessata dai [[pianalto|pianalti morenici]] della [[Valle Olona]].
 
La collocazione del primo insediamento non è casuale; si trovava infatti su un percorso alternativo al [[Statale 33 del Sempione|Sempione]], detto "strada di Milano", che metteva in comunicazione Milano con il [[Lago Maggiore]].
 
La casa comunale è situata a 228,18 metri sul [[livello del mare]], come indicato su una facciata del Municipio. Le quote dei punti più alto e più basso sono rispettivamente 244 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m]] e 194&nbsp;m [[s.l.m.]], per un dislivello di 50 metri.<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/012/026/clima.html|titolo=Comuni italiani|accesso=9 dicembre 2009}}</ref>
 
Il terreno del territorio di Busto Arsizio è costituito da materiali staccatisi dalle [[Alpi]]<ref>{{Cita|Magni-Pacciarotti, 1977|p. 5}}</ref> a causa delle [[glaciazioni]]. Si tratta principalmente di ciottoli, ghiaia, sabbia e [[argilla]]. Un tempo era coperto da uno sottile strato di ''[[humus]]'' poco adatto alla crescita di boschi e successivamente alla coltivazione agricola, così da essere in gran parte [[brughiera]], nome che indica quel paesaggio nel quale domina una vegetazione che riesce a svilupparsi in un ambiente arido (il [[Calluna vulgaris|brugo]], l'[[erica]], il [[rovo]] e la [[robinia]]). Infatti, a causa della presenza di strati argillosi, il terreno fatica ad assorbire e trattenere l'acqua piovana, che cade abbondante in questa zona. La [[falda acquifera]] sotterranea si trova a parecchi metri di profondità. Nel territorio di Busto Arsizio sono presenti numerosi pozzi, interconnessi tra loro. Sotto il livello stradale scorrono anche due torrenti: il [[Torrente Tenore|Tenore]] e il [[Torrente Rile|Rile]], un suo [[affluente]]. La falda acquifera ha una soggiacenza media di circa 35&nbsp;m.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bustoarsizio.va.it/bandi-e-appalti/doc_details/881-relazione-geologica|titolo=Relazione geologica|accesso=13 gennaio 2013}}</ref>
 
* [[Classificazione sismica]]: zona 4 (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Milano Malpensa}}
[[File:20081223NebbiaBusto(2).JPG|thumb|Nebbia a Busto Arsizio in dicembre]]
Secondo la classificazione climatica il centro abitato è situato in "zona E", 2861 GR/G.<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-LOMBARDIA%202.htm|titolo=Classificazione climatica Lombardia, dati Confedilizia|accesso=9 dicembre 2009}}</ref>
 
Il clima di Busto Arsizio è di tipo [[Clima continentale|continentale]]. Gli inverni sono freddi e presentano molte giornate di gelo. Le estati sono calde e afose. È frequente, anche se sempre meno, il fenomeno della [[nebbia]]. La media niveometrica del territorio si aggira intorno ai {{M|40|c|m}} annui.
 
In base alla media trentennale di riferimento ([[1961]]–[[1990]]) della [[stazione meteorologica di Milano Malpensa]], situata a meno di {{M|10|k|m}} in linea d'aria dal centro di Busto Arsizio, secondo l'[[Organizzazione Mondiale della Meteorologia]], la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno a {{M|+1||°C}}; quella del mese più caldo, luglio, è di circa +22&nbsp;°C, quella media di circa +11&nbsp;°C. Le precipitazioni medie annue sono pari a {{M|1 082|m|m}} con picco primaverile e autunnale e minimo relativo invernale.<ref>{{cita web|url=http://www.wunderground.com/global/IY.html|titolo=Medie climatiche 1961-1990|accesso=9 dicembre 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.eurometeo.com/italian/climate|titolo=Dati climatologici medi|accesso=13 dicembre 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.meteoam.it|titolo=Tabelle e grafici climatici|accesso=9 dicembre 2009}}</ref>. La media niveometrica è di circa {{TA|35 cm}} annui.<ref>{{cita web|url=http://marcopifferetti.altervista.org/carte-2008-2009/carta%2061-09.htm|titolo=carta della nevosità media sulla pianura padana|accesso=29 luglio 2012}}</ref>
 
{{ClimaAnnuale
| nome = MILANO MALPENSA
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 6.1
| tempmax02 = 8.6
| tempmax03 = 13.1
| tempmax04 = 17.0
| tempmax05 = 21.3
| tempmax06 = 25.5
| tempmax07 = 28.6
| tempmax08 = 27.6
| tempmax09 = 24.0
| tempmax10 = 18.2
| tempmax11 = 11.2
| tempmax12 = 6.9
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = -4.4
| tempmin02 = -2.5
| tempmin03 = 0.4
| tempmin04 = 4.3
| tempmin05 = 9.0
| tempmin06 = 12.6
| tempmin07 = 15.3
| tempmin08 = 14.8
| tempmin09 = 11.5
| tempmin10 = 6.4
| tempmin11 = 0.7
| tempmin12 = -3.6
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 67.5
| pioggia02 = 77.1
| pioggia03 = 99.7
| pioggia04 = 106.3
| pioggia05 = 132.0
| pioggia06 = 93.3
| pioggia07 = 66.8
| pioggia08 = 97.5
| pioggia09 = 73.2
| pioggia10 = 107.4
| pioggia11 = 106.3
| pioggia12 = 54.6
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 6
| giornipioggia02 = 6
| giornipioggia03 = 8
| giornipioggia04 = 9
| giornipioggia05 = 10
| giornipioggia06 = 9
| giornipioggia07 = 6
| giornipioggia08 = 8
| giornipioggia09 = 6
| giornipioggia10 = 7
| giornipioggia11 = 8
| giornipioggia12 = 6
<!-- Umidità percentuali medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in %), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| umido01 = 78
| umido02 = 76
| umido03 = 69
| umido04 = 73
| umido05 = 74
| umido06 = 74
| umido07 = 74
| umido08 = 73
| umido09 = 74
| umido10 = 77
| umido11 = 80
| umido12 = 80
| vento01 = N
| intensità01 = 3.3
| vento02 = N
| intensità02 = 3.3
| vento03 = N
| intensità03 = 3.4
| vento04 = N
| intensità04 = 3.5
| vento05 = N
| intensità05 = 3.3
| vento06 = N
| intensità06 = 3.2
| vento07 = N
| intensità07 = 3.1
| vento08 = N
| intensità08 = 3.0
| vento09 = N
| intensità09 = 3.1
| vento10 = N
| intensità10 = 3.1
| vento11 = N
| intensità11 = 3.4
| vento12 = N
| intensità12 = 3.3
}}
 
== Storia Carriera==
In carriera ha vinto un titolo di doppio, il [[Madrid Tennis Grand Prix]] nel [[Madrid Tennis Grand Prix 1985|1985]], in coppia con il connazionale [[Givaldo Barbosa]]. Nei tornei del [[Grande Slam (tennis)|Grande Slam]] ha ottenuto il suo miglior risultato raggiungendo il terzo turno di doppio misto all'[[Open di Francia]] nel [[Open di Francia 1985 - Doppio misto|1985]], in coppia con la statunitense [[Pam Teeguarden]].
{{Vedi anche|Storia di Busto Arsizio}}
Secondo alcune ipotesi, Busto Arsizio ebbe origini liguri.<ref name=Marinoni/><ref name=cultura/><ref name=lb/><ref name=Giavini/><ref name=isola/><ref name=antichi/> La distribuzione urbanistica della città di Busto Arsizio dimostra la successiva presenza dei [[Civiltà romana|Romani]]. Nota nell'[[Alto Medioevo]] per la [[concia delle pelli]], la prima menzione della città risale al [[922]], anno in cui il nome del ''locus'' viene citato in alcuni documenti di notai.<ref>Notizia tratta dal libro {{Cita|Magni-Pacciarotti, 1977}}</ref> Con decreto del cardinale [[San Carlo Borromeo|Carlo Borromeo]], il 4 aprile [[1583]]<ref name=Borromeo>AA.VV.. ''Sommario di vita bustese dalle origini ai tempi nostri''. L.V.G. editrice. Azzate (1981). Pagina 40. Nello stesso anno, come si legge alla stessa pagina del libro citato, rovinò l'ultima delle sette torri della Busto medievale.</ref> Busto Arsizio, allora sotto il dominio del duca [[Filippo Maria Visconti]], venne staccata dal [[Vicariato]] del [[Seprio]] e messa a capo di quella che fino ad allora era la [[Pieve di Olgiate Olona]] con un [[podestà]] proprio.
 
In [[Coppa Davis]] ha giocato un totale di 5 partite, ottenendo altrettante sconfitte.
Le origini di quello che fu un centro tessile di primaria importanza sono da ricercarsi nel Medioevo: nel [[1375]] "quasi in ogni casa batte un telaio", come testimoniato qualche secolo più tardi dallo storico Crespi Castoldi nella sua storia di Busto Arsizio (''De Oppido Busti Relationes'').<ref name=PS>{{cita web|url=http://www.bustoarsizio.org/docs/piano_strategico_ba.pdf|titolo=Piano Strategico di Busto Arsizio|accesso=15 novembre 2009}}</ref>
 
==Statistiche==
Nella seconda metà dell'[[Ottocento]] iniziò lo sviluppo del borgo al di fuori della cinta difensiva, lungo la ''strà Balon'' (attuale corso XX settembre) e la strada Garottola (attuale via Mameli).<ref name=spada18>{{Cita|Spada, 2004|p. 18}}</ref> Il 30 ottobre del [[1864]] Busto Arsizio ottenne nel [[Regno d'Italia]] il titolo di [[città d'Italia|città]].<ref name=araldica>{{cita web|url=http://www.araldicacivica.it/vecchio%20sito/Lombardia/Comuni%20va/busto%20arsizio.htm|titolo=Araldica Civica - Busto Arsizio|accesso=12 dicembre 2009}}</ref> Grazie all'attività di [[Enrico dell'Acqua]], sul finire dell'[[Ottocento]] acquistò la duplice natura di città cotoniera e meccanica, situazione che le assicurò a lungo fortuna e benessere.
===Doppio===
====Vittorie (1)====
{| class="wikitable"
|- bgcolor="#eeeeee"
|'''Numero'''
|'''Anno'''
|'''Torneo'''
|'''Superficie'''
|'''Compagno'''
|'''Avversari in finale'''
|'''Punteggio'''
|-
| 1.
| 19 maggio 1985
| {{bandiera|ESP}} [[Madrid Tennis Grand Prix]], [[Madrid]]
| Terra battuta
| {{bandiera|BRA}} [[Givaldo Barbosa]]
| {{bandiera|ESP}} [[Jorge Bardou]]<br />{{bandiera|ESP}} [[Alberto Tous]]
| 7-6, 6-4
|}
 
====Finali perse (1)====
Molti imprenditori costruirono le proprie ville nello stile in voga nei primi anni del [[Novecento]], [[Art Nouveau|stile Liberty]], tutt'oggi parte importante del patrimonio [[architettura|architettonico]] bustocco. Oggi Busto Arsizio è un moderno centro industriale e commerciale di 82&nbsp;635 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> che si colloca in una delle zone più industrializzate d'Europa, l'[[Altomilanese]].<ref>{{cita web|url=http://www.parabiago.net/|titolo=Parabiago|accesso=12 dicembre 2009}}</ref>
{| class="wikitable"
 
|- bgcolor="#eeeeee"
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
|'''Numero'''
{{Vedi anche|Monumenti di Busto Arsizio}}
|'''Anno'''
[[File:20071226SMaria.jpg|thumb|Santuario di Santa Maria di Piazza]]
|'''Torneo'''
Pur essendo una città essenzialmente industriale, l'urbe di Busto Arsizio conserva numerosi monumenti di carattere ecclesiastico. Inoltre lo sviluppo economico ad inizio del [[XX secolo]] ha comportato il fiorire di costruzioni in [[Art Nouveau|stile liberty]] e [[art déco]], che ancor oggi si possono osservare passeggiando per le vie della Città. L'importante testimonianza del Liberty bustocco ricorda gli antichi sfoggi di una grande potenza industriale che fu chiamata la "Manchester d'Italia".<ref name=garav12>{{cita|Garavaglia, 1997|p.12}}</ref>
|'''Superficie'''
 
|'''Compagno'''
=== Chiese ===
|'''Avversari in finale'''
{{Vedi anche|Chiese di Busto Arsizio}}
|'''Punteggio'''
* [[Basilica di San Giovanni Battista (Busto Arsizio)|Basilica di San Giovanni Battista]] ([[XVII secolo]])
|-
* [[Santuario di Santa Maria di Piazza (Busto Arsizio)|Santuario di Santa Maria di Piazza]] ([[XVI secolo]])
| 1.
* [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Busto Arsizio)|Prepositurale di San Michele Arcangelo]] (citata a partire dal [[XIV secolo]] e ricostruita nel XVII).
| 12 maggio 1985
* [[Chiesa di San Rocco (Busto Arsizio)|Chiesa di San Rocco]] ([[1706]]-[[1713]])
| {{bandiera|USA}} [[WCT Tournament of Champions]], [[Forest Hills (Queens)|Forest Hills]]
* Chiesa di San Gregorio Magno in Camposanto ([[1632]]-[[1659]])
| Terra battuta
* Chiesa di Madonna in Veroncora (citata dal [[1639]])
| {{bandiera|BRA}} [[Givaldo Barbosa]]
* Chiesa di San Bernardino ([[1663]]-[[1667]])
| {{bandiera|USA}} [[Ken Flach]]<br />{{bandiera|USA}} [[Robert Seguso]]
* Chiesa di Sant'Antonio abate (costruita nel [[1363]] e profondamente ampliata successivamente)
| 5-7, 2-6
* Chiesa di Madonna in Campagna ([[1702]]-[[1704]])
* Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo ([[Sacconago]], "chiesa vecchia", [[1708]]-[[1724]])
* Tempio civico di Sant'Anna ("Beata Vergine delle Grazie", [[1710]]-[[1714]])
* Chiesa di Sant'Antonio da Padova ([[Borsano]], [[1717]]-[[1719]] presso residenza del conte Carlo Rasini)
* Chiesa di Madonna in Prato ([[XVI secolo]])
* Santuario del Sacro Cuore di Gesù o "chiesa dei Frati" (dal [[1899]])
* Chiesa di San Giuseppe ([[1912]]-[[1914]])
* Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo ([[1923]])
* Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (Sacconago, "chiesa nuova", [[1928]]-[[1933]])
* Chiesa di Sant'Edoardo ([[1938]]-1939)
* [[Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (Borsano)]], ([[1939]])
* Chiesa di San Luigi e Beata Giuliana ([[Anni 1950|anni cinquanta]])
* Chiesa di Santa Croce di Brughetto ([[1951]])
* Chiesa del Santissimo Redentore ([[1962]])
* Chiesa di Santa Maria Regina o "chiesa di Madonna Regina" ([[1964]])
* Chiesa di Sant'Anna ([[1961]] quella in legno e [[1973]] quella attuale)
* Chiesa di San Carlo ([[2000]])
 
=== Cimiteri ===
* [[Cimitero Monumentale di Busto Arsizio|Cimitero monumentale]] ([[1894]])
* Cimitero di Sacconago
* Cimitero di Borsano
 
=== Architetture civili ===
* [[Civiche raccolte d'arte di palazzo Marliani-Cicogna|Palazzo Marliani-Cicogna]] (di origine [[XVI secolo|cinquecentesca]], ricostruito tra il [[1624]] e il [[1653]] e modificato nella prima metà del [[XVIII secolo]])
* [[Villa Ottolini-Tosi]] ([[1902]], di [[Camillo Crespi Balbi]])
* [[Villa Ottolini-Tovaglieri]] (di Camillo Crespi Balbi)
* Villa Leone ([[1910]], di [[Silvio Gambini]])
* [[Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio|Cotonificio bustese]] di Camillo Crespi Balbi
* [[Molini Marzoli Massari]] ([[1906]], di Silvio Gambini)
 
=== Aree naturali ===
* [[Parco Alto Milanese|Parco dell'Alto Milanese]]
* [[Parco Ugo Foscolo (Busto Arsizio)|Parco "Ugo Foscolo"]]
* [[Monumenti di Busto Arsizio#Parco degli Alpini|Parco degli Alpini]]
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Busto Arsizio è, tra le città non capoluogo di provincia, la sesta d'Italia per popolazione.
 
Dopo un periodo di crescita durato fino ai primi anni ottanta, la popolazione di Busto Arsizio si è stabilizzata per circa un ventennio. Nei primi anni del nuovo secolo è ripresa la crescita che si stima avrà una certa regolarità nei prossimi 20-25 anni.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bustoarsizio.va.it/attachments/878_piano_di_zona.pdf|titolo=Piano di zona 2009-2011|accesso=4 settembre 2011}}</ref>
 
{{Demografia/Busto Arsizio}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
I cittadini stranieri residenti a Busto Arsizio sono {{TA|6 445}}<ref>{{cita web|url=http://www.demo.istat.it/str2010/index.html|titolo=Dato Istat al 31/12/2010|accesso=25 febbraio 2013}}</ref>, così suddivisi per nazionalità (sono indicati solo i dati superiori alle 100 unità):
 
{{div col}}
# [[Albania]], 1 233
# [[Ecuador]], 755
# [[Marocco]], 626
# [[Romania]], 566
# [[Perù]], 533
# [[Tunisia]], 314
# [[Ucraina]], 208
# [[Cina]], 193
# [[Bangladesh]], 186
# [[Pakistan]], 183
{{div col end}}
 
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetto bustocco}}
La lingua parlata in città è l'[[Lingua italiana|italiano]]. Nel comune è relativamente diffuso anche il [[dialetto bustocco]]. Come tutti i [[Dialetto lombardo occidentale|dialetti lombardi occidentali]], anche il bustocco è sostanzialmente una [[lingua romanza]] derivata dal [[lingua latina|latino]]. In esso vi è chi trova tracce delle lingue dei popoli anteriori alla latinizzazione della regione, in particolare l'[[antico ligure]],<ref name=Marinoni/><ref name=cultura/><ref name=lb/><ref name=Giavini/><ref name=isola/><ref name=antichi/> anche se i dati sull'effettiva influenza di questo [[substrato (linguistica)|sostrato]] sono pochi e di varia interpretazione.
 
Ad esempio, alcuni vorrebbero vedere nella conservazione delle antiche vocali finali latine diverse da ''-a'' (in particolare la ''-u'' atona finale nei sostantivi e negli aggettivi maschili, nei verbi e negli avverbi), cadute in [[dialetto milanese|milanese]], un tratto dovuto ad un "sostrato ligure". Il fatto che nel dialetto bustocco tale conservazione sia più avanzata che ad esempio nel [[dialetto legnanese]] (es. ''gatu'', ''secu'', ''coldu'', ''büceu'', ''candu'' invece di ''gatt'', ''secch'', ''cald'', ''bicér'', ''quand'', tipiche del legnanese - e per questo il bustocco è considerato diverso dagli altri dialetti della zona<ref name="cultura"/> -) deriverebbe da una minore influenza di Milano su Busto Arsizio.<ref>Si veda in particolare {{cita libro| nome = Giorgio| cognome= D'Ilario| titolo= Dizionario legnanese - Proverbi e modi di dire dialettali - Con un'introduzione sulle parlate dall'Olona al Ticino| anno = 1991 | lingua = italiano}} "Si ebbe dunque subito una prima diversificazione del latino dovuta alle abitudini dei singoli popoli conquistati, ossia al diverso sostrato linguistico. La valutazione di questo elemento ha dato luogo ad ampie discussioni. Un tempo si credeva di poterlo facilmente determinare in questa o quella caratteristica fonetica; oggi si procede in questo campo con più dubitosa cautela" (ivi, p. 32).</ref> Altro tratto del bustocco che deriverebbe dal "sostrato ligure" sarebbe la sparizione di alcune consonanti intervocaliche (es. ''lauá'' invece di ''lavurá''),<ref name=Giavini/> al punto che è possibile comporre una frase di senso compiuto totalmente priva di consonanti: "''A öu i öi''" (Voglio le uova).
 
Dalla seconda metà del secolo scorso, il dialetto non viene più parlato abitualmente tra i cittadini, se non dagli anziani.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=111343|titolo=Quando muore un anziano è come se bruciasse una biblioteca|accesso=31 marzo 2012}}</ref> La valorizzazione del dialetto bustocco è pertanto sempre più affidata a singole iniziative di enti, associazioni o singoli. Nel [[2002]], ad esempio, si è tenuto un ciclo di conferenze intitolato «Lingue, letterature e tradizioni delle nostre genti» e riguardante il dialetto bustocco e più in generale quello dell'Insubria.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/marzo/16/Nasce_Busto_Arsizio_grammatica_lombarda_co_5_0203163310.shtml|titolo=Nasce a Busto Arsizio la grammatica lombarda|accesso=14 luglio 2012}}</ref> Nel [[2006]] il poeta bustocco Mariolino Rimoldi ha tradotto dal greco al dialetto cittadino 30 favole di [[Esopo]].<ref>{{cita web|url=http://opac.bncf.firenze.sbn.it/opac/controller.jsp;jsessionid=1DCA23D84088AE4AC75A4428A517DD78?action=notizia_view&notizia_idn=bve0418782&query_action=search_byautorefilter&query_filterterm=categoria%3Ali&query_position=81&query_maxposition=135&query_orderby=&query_filterterm=categoria%3Ali&query_querystring_1=CFIV065075&query_fieldname_1=vidtutti|titolo=Esopo: trenta favole scelte / traduzione in dialetto bustocco di Mariolino Rimoldi|accesso=14 luglio 2012}}</ref>
 
Un'altra opera importante è ''Ul vangèli tème lu cönta ul San Marcu'' (una traduzione al bustocco del Vangelo secondo Marco) della poetessa bustocca Carla Mocchetti.<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/recensioni_vuoto.php?p=immagini/ul_vangeli.jpg&t=Ul%20vang%E8li%20t%E8me%20lu%20c%F6nta%20ul%20San%20Marcu&d=Splendida%20opera%20di%20Carla%20Mocchetti%20che%20traduce%20in%20Bustocco%20il%20Vangelo%20canonico%20di%20San%20Marco.%20Una%20opera%20ineguagliabile,%20anche%20per%20il%20coraggio%20dimostrato%20dall%27autrice%20nell%27affrontare%20un%20tema%20cos%EC%20delicato|titolo=Ul vangèli tème lu cönta ul San Marcu|accesso=14 luglio 2012}}</ref>
 
Uno scioglilingua in dialetto bustocco molto celebre nella [[bustese|zona]] è il seguente:
 
{{citazione|Dü öi indüii in d'ü aca d'ü Öna.|Traduzione: «''Due uova indurite/sode nell'acqua dell'Olona.''»}}
 
=== Tradizioni e folclore ===
I cittadini di Busto Arsizio sono sempre stati attenti a conservare le proprie tradizioni ritenendo che la memoria delle proprie origini sia un fattore fondamentale per la crescita di una città.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bustoarsizio.va.it/tradizioni-e-feste-popolari|titolo=Cultura di Busto Arsizio|accesso=14 luglio 2012}}</ref> Sono testimonianza di questo spirito i tanti libri scritti sulla città, le numerose associazioni nate per mantenere il ricordo di pezzi di storia di Busto Arsizio<ref>Un esempio su tutti è l'associazione ''[[La Famiglia Bustocca]]'', nata nel 1951 con lo scopo di mantenere vive le tradizioni e il dialetto bustocco.</ref> e le molte manifestazioni religiose e folkloristiche che anche al giorno d'oggi scandiscono il passare del tempo.
 
=== Istituzioni, enti ed associazioni ===
==== AGESCI ====
[[File:20081224MacelloCivico(2).JPG|thumb|Ex Macello Civico (arch. Crespi Balbi) ora sede del ''Busto 3'']]
A Busto Arsizio sono presenti tre gruppi di [[Scautismo|scout]] [[Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani|AGESCI]]. Il ''Busto Arsizio 1'', fondato nel [[1945]],<ref>{{cita web|url=http://digilander.libero.it/scoutbustotre/busto1.htm|titolo=Come venne fondata l'Agesci a Busto|accesso=14 luglio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.geocities.ws/infobusto3/busto2.htm|titolo=La clandestinità|accesso=14 luglio 2012}}</ref> ha sede in via Pozzi. Essendo stato chiuso il ''Busto Arsizio 2'', il secondo gruppo, la cui attuale sede si trova in via Guglielmo Pepe, presso l'ex Macello Civico, è il ''Busto Arsizio 3'', fondato nel [[1980]].<ref>{{cita web|url=http://www.bustotre.org/|titolo=AGESCI Busto Arsizio 3|accesso=10 marzo 2013}}</ref> Dopo la breve esperienza del ''Busto Arsizio 4'', fu fondato presso la sede del P.I.M.E. di via Lega Lombarda il ''Busto Arsizio 5'', che attualmente costituisce il terzo gruppo scout di Busto Arsizio.
 
==== Associazione Ali d'Aquila ====
A Busto Arsizio vivono circa 50 persone senza fissa dimora. Sono in prevalenza uomini tra i 45 e i 60 anni, di cui una buona parte bustocchi. L'associazione ''Ali d'aquila'' si occupa in collaborazione con le parrocchie dei frati e di sant'Anna, della Caritas, della [[Croce Rossa Italiana]], della San Vincenzo, di restituire dignità a queste persone affinché si risollevino e si ricostruiscano una vita. I frati offrono servizio mensa e distribuiscono generi alimentari. Sant'anna gestisce un dormitorio con 10 posti letto. L'associazione ''Ali d'Aquila'' offre un servizio doccia e cambio indumenti presso le strutture dell'oratorio San Filippo Neri in collaborazione con la Croce Rossa, utilizzando i materiali e gli indumenti ricevuti dai bustocchi generosi.
 
==== Associazione Classe '47 ====
L'associazione "Classe '47" è nata nell'anno [[1987]], in occasione del 40º anniversario dei coscritti. È un'associazione senza scopo di lucro e apolitica, il cui intento è l'aggregazione dei nati nell'anno [[1947]] a Busto Arsizio.
 
==== Associazione Radioamatori Italiani ====
La locale Sezione Bustese dell'A.R.I. è nata nel luglio 1994 e raggruppa circa un centinaio di [[Radioamatore|Radioamatori]] di Busto Arsizio e hinterland con regolare licenza rilasciata dal Dipartimento delle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico (ex Ministero delle Poste e Telecomunicazioni) dietro superamento di un esame di radiotecnica. Non solo un hobby ma anche un servizio sociale, dato che molti soci sono attivamente coinvolti nel servizio di Radiocomunicazioni d'Emergenza, che si è distinto nel ripristinare in brevissimo tempo le telecomunicazioni dopo il sisma che ha colpito l'Abruzzo nel 2009. Maggiori informazioni sul sito di ''A.R.I. Busto Arsizio''.<ref>{{cita web|url=http://www.aribusto.it/|titolo=Associazione Radioamatori Italiani - Sezione di Busto Arsizio|accesso=14 luglio 2012}}</ref>
 
==== Canile comunale ====
Il canile comunale di Busto Arsizio, sito in via Canale 23, è gestito dall'''associazione piccoli animali randagi'' (A.P.A.R.). Oggi, accanto alla struttura del canile, che ospita più di 70 animali di ogni razza ed età, è presente un rifugio per cani anziani e/o malati, rinominato "Rifugio Elia". Presso il canile è possibile, oltre che adottare un cane da tenere a casa, adottare cani a distanza con la possibilità di portarli a passeggio quando si vuole e di mantenerli con una piccola donazione settimanale o mensile.
 
==== Famiglia bustocca ====
{{Vedi anche|La Famiglia Bustocca}}
Una delle associazioni culturali più importanti della città è senza dubbio [[La Famiglia Bustocca]], istituita il 13 marzo [[1951]] con lo scopo di promuovere, attraverso manifestazioni, pubblicazioni ed attività varie la conoscenza della tradizione storica, linguistica, artistica e culturale della città. La pubblicazione annuale più importante è l'[[Almanacco della Famiglia Bustocca]], una raccolta di proverbi, poesie, aspetti storico-artistici di Busto Arsizio ed episodi della vita cittadina.<ref>{{cita web|url=http://www.lafamigliabustocca.org/|titolo=La Famiglia Bustocca|accesso=7 febbraio 2014}}</ref>
 
==== Cooperativa Sociale Agricola Cascina Burattana ====
Cooperativa Sociale nata nel 2011 con lo scopo di promuovere l'agricoltara biodinamica, gestisce i terreni della Cascina Burattana, una delle ultime cascine del territorio bustocco costruita nel '600. Composta da decina di soci sostenitori e numerosi volontari che costantemente si impegnano, oltre che alla coltivazione degli orti ed alla commercializzazione a km0 dei loro prodotti, alla diffusione della cultura del vivere sano e naturale, organizzando periodicamente eventi a tema e biofiere.
 
== Cultura ==
[[File:20071226Sociale.jpg|thumb|upright=1.2|Cinema Teatro Sociale, fatto costruire nel 1891 dalla contessa Carolina Candiani Durini per esaudire le ultime volontà del padre, Giovanni Candiani.]]
[[File:20071226MoliniMarzoli 3.jpg|thumb|upright=1.2|Molini Marzoli Massari, sede bustocca dell'[[Università degli Studi dell'Insubria]].]]
[[File:villa calcaterra icma pic.jpg|thumb|upright=1.2|Villa Calcaterra, sede dell'[[Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni]].]]
[[File:20081224ScuolePontida(2).JPG|thumb|upright=1.2|Scuole elementari Pontida]]
Nella città si svolgono alcune manifestazioni di livello nazionale e internazionale, come il [[Bustock]], organizzato da [[Comunità Giovanile]] che è una rassegna di band rock emergenti, Festival Chitarristico Internazionale Bustese, o che stanno acquisendo prestigio, come il [[Busto Arsizio Film Festival]] (BAFF) o il Bustofolk (Festival Interceltico Città di Busto Arsizio), la cui settima edizione si è tenuta nel settembre del 2008.
Nei primi anni ottanta, Busto Arsizio fu la culla del neonato "movimento paninaro". La genesi della cultura paninara sembra essere avvenuta in Via Mameli, a Busto Arsizio, da parte delle compagnie di giovani che usavano ritrovarsi di fronte alla storica Pasticceria Paganini.<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/interni/dalle_moto_panini_quante_cantonate_anni_80/05-11-2009/articolo-id=396466-page=0-comments=3|titolo=Dalle moto ai panini, quante cantonate sugli anni ’80|accesso=19 settembre 2011}}</ref>
 
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
* Biblioteca capitolare S. Giovanni, Via don Minzoni 1
* Biblioteca Centro di Autoapprendimento, Viale Stelvio 173
* Biblioteca Comunale [[Gian Battista Roggia]], Via Marliani 7
* Biblioteca del Centro delle culture lombarde, Via Alberto da Giussano 10
* Biblioteca del Convento francescano dei frati minori, Piazza P. Gentile Mora 1
* Biblioteca dell'Istituto di Istruzione Secondaria Daniele Crespi, Via Giosuè Carducci, 4
* Biblioteca del Liceo scientifico statale Arturo Tosi, Via [[Tommaso Grossi]] 3
* Biblioteca della Casa circondariale, Via Cassano Magnago 102
* Biblioteca scientifica conte Dino Crespi, Piazzale Solaro 3
 
==== Scuole ====
A Busto Arsizio esistono le seguenti scuole: 3 asili nido, 11 scuole materne, 17 scuole elementari, 12 scuole medie e 13 scuole medie superiori (2 [[liceo scientifico|licei scientifici]], 1 [[liceo classico]] e linguistico, 2 [[liceo artistico|licei artistici]], 2 [[Istituto Tecnico Commerciale|Istituti Tecnici Commerciali]] (ITC), 1 [[Istituto Tecnico Industriale]] (ITIS), 2 Istituti Professionali per il Commercio (IPC) e 1 [[Istituto professionale per produzione industriale e artigianale]] (IPSIA)).
 
==== Università ====
A Busto Arsizio è presente una sede dell'[[Università degli Studi dell'Insubria]] nella quale vengono tenuti il corso di laurea specialistica in biologia applicata alla ricerca biomedica e il dottorato di ricerca in neurobiologia. È presente una sezione del Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale che si occupa di studiare le basi biologiche delle malattie in cui operano 12 docenti, 4 tecnici e 30 ricercatori a contratto. Tra le tematiche studiate compaiono la malattia di Parkinson, il cancro, la sindrome di Rett e le tossicodipendenze.
 
A Busto Arsizio è presente anche l'Accademia Cinematografica "[[Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni]]", dedicata allo studio delle arti e delle tecniche cinematografiche nel campo della [[regia cinematografica|regia]] e della [[recitazione]]. Nata nel [[2008]] con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, della [[Lombardia|Regione Lombardia]] e della Famiglia Antonioni, è l'unico Istituto Cinematografico italiano intitolato al grande maestro del cinema dell'incomunicabilità [[Michelangelo Antonioni]]<ref>{{cita web|http://www.istitutoantonioni.it|istitutoantonioni.it|16 dicembre 2009}}</ref>.
 
==== Musei ====
Busto Arsizio è una città ricca di opere d'arte anche se queste sono spesso nascoste. La volontà di mostrarle al pubblico per mantenere viva la tradizione è stata la molla che ha fatto sorgere i quattro musei che sono attualmente presenti in città.
 
In ordine cronologico, il primo a sorgere è stato un museo privato. Sotto il campanile della prepositurale di [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Busto Arsizio)|San Michele Arcangelo]] si iniziò a raccogliere materiale a partire dal [[1975]] e successivamente a sistematizzarlo, con la collaborazione della soprintendenza ai Beni Culturali della Lombardia.<ref>{{Cita|AA.VV., 2006|Vol. I, p. 257}}</ref>
 
Il primo museo cittadino fu aperto nel [[1990]]: si tratta delle [[Civiche Raccolte d'Arte di Palazzo Marliani-Cicogna]] che trovano spazio in quella che fu la dimora dei conti Marliani, proprietari della [[contea di Busto Arsizio]] tra [[XVII secolo]] e il [[XVIII secolo]]. Nel [[1997]], dopo anni di restauri, l'Amministrazione Comunale di Busto Arsizio inaugurò ufficialmente il [[Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio]].
 
Il quarto museo presente in città [[Museo delle Arti di Palazzo Bandera]] fu fondato nel [[1999]] per ospitare 100 opere tra [[scultura|sculture]], [[disegno|disegni]] e [[incisione|incisioni]], realizzate dal [[1938]] al [[1991]] dall'artista Carlo Paganini.
 
=== Media ===
==== Radio ====
''[[Radio Busto Libera]]'' fu la prima emittente del Nord Italia ad annunciare la liberazione dai nazi-fascisti, nel pomeriggio del 25 aprile [[1945]]. I partigiani bustocchi della brigata Alfredo di Dio<ref>{{cita web|url=http://www.lafamigliabustocca.it/bmiglierina.htm|titolo=Bartolomeo Nino Miglierina|accesso=31 marzo 2012}}</ref> infatti, quella mattina occuparono l'allora Radio Tevere che, spostata da Roma a Busto Arsizio dopo la liberazione di Roma da parte degli americani, trasmetteva programmi di sostegno al regime fascista, ed era collegata con la Repubblica di Salò. L'impegno di tutti, quel giorno, rese possibile mandare in onda, prima del tramonto ed in tutto il Nord Italia, l'annuncio dell’insurrezione. Radio Busto, nei giorni seguenti, funzionò a pieno regime e con un ascolto incredibile.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=20914|titolo=Radio Busto: la prima voce che annunciò la libertà|accesso=31 marzo 2012}}</ref> Venne poi chiusa il 23 maggio perché non era prevista una emittente a non molti chilometri da quella di Milano.
 
A Busto Arsizio, dal 1975 nacquero molte emittenti locali. La più importante di tutte fu certamente la stazione interprovinciale RBM 103 punto 8 (Radio Busto Music), FM 92,800, 103,800 e 96,500&nbsp;MHz (oggi denominata Radio News ed avente sede a Varese). Notevole riscontro ebbe anche Top Radio Busto, FM 101,150&nbsp;MHz e 101,300&nbsp;MHz, diffusa in quasi tutta la provincia di Varese. Degne di nota anche Radio Busto 3 FM 104,350&nbsp;MHz e Radio Studio 5 FM 93,800 (nata sulle ceneri di TRC di Cassano Magnago e oggi denominata Radio Millennium FM 93,700&nbsp;MHz, con sede a Milano).
 
==== Stampa ====
[[L'Informazione (settimanale dell'AltoMilanese)|L'Informazione]] è un [[settimanale]] dell'[[Altomilanese]] con sede a Busto Arsizio nato nel [[1995]] dalla fusione di "Busto Sport", mensile fondato nel settembre [[1980]] (e diventato quindicinale nel [[1987]]) e "La scelta", settimanale fondato nel settembre [[1990]]. L'Informazione tratta la cronaca, la politica, la cultura e le tradizioni della città di Busto Arsizio e dei comuni della [[valle Olona]].
 
Un altro periodico della città di Busto Arsizio è Busto Arsizio 24, curato da [[Il Sole 24 ORE Radiocor]]; il primo numero di tale periodico è uscito nel novembre [[2009]]<ref>{{cita web|http://www.comune.bustoarsizio.va.it/docs/Busto24_Novembre09.pdf|Busto Arsizio 24 - Anno I, n. 1, novembre 2009|16 novembre 2009}}</ref>.
 
==== Televisione ====
A Busto Arsizio fu creata la prima televisione<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/110803_busto_la_prima_annunciatrice_racconta_telealtomilanese/|titolo=
Busto, la prima annunciatrice racconta Telealtomilanese|accesso=10 gennaio 2010}}</ref> che, insieme a [[Telebiella]], fece concorrenza con la [[Rai]]: [[Telealtomilanese]], nata nel [[1975]]. In seguito gli studi televisivi furono trasferiti a [[Cologno Monzese]].
 
=== Cinema e Teatri ===
{{Vedi anche|Teatro Sociale (Busto Arsizio)}}
Il teatro più storico della città di Busto Arsizio, il Sociale, fu fatto costruire dalla contessa Carolina Candiani in Durini per esaudire le ultime volontà del padre, il cavaliere Giovanni Candiani.<ref>{{cita web|url=http://www.informazioneonline.it/LAY009/L00907.aspx?arg=1001&id=2347|titolo=Se centovent'anni vi sembrano pochi...|accesso=19 settembre 2011}}</ref> I lavori di costruzione terminarono nel [[1891]]. Durante gli anni quaranta, su iniziativa della parrocchia di San Michele Arcangelo, sorge il Teatro Alessandro Manzoni di via Calatafimi 5. Fu ristrutturato nel [[1971]] e messo a norma nel [[1996]].<ref>{{cita web|url=http://www.artevarese.com/av/admin/master/teatro/view.php?cmd=teatrishow&tab=info&tab2=3&id=3|titolo=Teatro Manzoni|accesso=27 settembre 2011}}</ref> Il Teatro Lux di piazza San Donato 5, nel quartiere di Sacconago, sorse nel [[1948]] al fine di ospitare una compagnia filodrammatica<ref>{{cita web|url=http://www.cineteatrolux.com/storia.html|titolo=Teatro Lux|accesso=27 settembre 2011}}</ref> Anche il quartiere di Borsano ha il suo teatro: il cinema Aurora di via San Pietro 15.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=195419|titolo=I "cuori senza frontiere" di giuliani e dalmati|accesso=27 settembre 2011}}</ref> Su iniziativa della parrocchia di Sant'Edoardo, tra il [[1951]] e il [[1953]], fu edificato nei pressi dell'oratorio, in via Bergamo 12, il cinema San Giovanni Bosco, dichiarato inagibile nel 1993 e riaperto nel 1998. Ad oggi è una delle sale più attive della città, sostenuto ed animato da un affiatato gruppo di volontari. Conta una compagnia stabile, "Gli Antagonisti", diretti dal regista cinematografico Matteo Andreolli, operante nel genere commedia e sperimentazione.<ref>{{cita web|url=http://www.artevarese.com/av/admin/master/teatro/view.php?cmd=teatrishow&tab=info&tab2=3&id=33|titolo=Teatro San Giovanni Bosco|accesso=27 settembre 2011}}</ref> Tra gli altri cinema chiusi vanno ricordati l'Oscar e il Mignon. Inaugurato nel 1997, il Cinema Teatro Fratello Sole, in via Massimo D'Azeglio 1, è l'ultimo teatro costruito a Busto Arsizio.<ref>{{cita web|url=http://www.artevarese.com/av/admin/master/teatro/view.php?cmd=teatrishow&tab=info&tab2=3&id=4|titolo=Teatro Fratello Sole|accesso=27 settembre 2011}}</ref>
 
==== Compagnie teatrali ====
* Filodrammatica Cittadina [[Paolo Ferrari (commediografo)|Paolo Ferrari]]<ref>Compagnia fondata nel 1905. {{cita web|http://xoomer.virgilio.it/compagniapferrari/|Filodrammatica Cittadina Paolo Ferrari|31 ottobre 2009}}</ref>
* Associazione culturale "Educarte" (compagnia stabile del teatro Sociale di Busto Arsizio)
* Gli Antagonisti (compagnia stabile del teatro San Giovanni Bosco di Busto Arsizio, diretti da Matteo Andreolli)
* Palketto Stage<ref>{{cita web|url=http://www.palchetto.it/it/chi-siamo/|titolo=Palketto Stage|accesso=12 luglio 2013}}</ref>
* Associazione culturale "Attori per caso" (compagnia stabile del teatro Sant'Anna di Busto Arsizio)
 
=== Musica ===
==== Complessi bandistici ====
* Corpo Musicale Pro Busto
* Corpo Musicale Santa Cecilia ([[Borsano]])
* Filarmonica Santa Cecilia ([[Sacconago]])
 
==== Orchestre ====
* Mandolinisti Bustesi<ref>Orchestra fondata nel 1905.{{cita web|url=http://www.mandolinistibustesi.it|titolo= Mandolinisti Bustesi|accesso=14 luglio 2012}}</ref>
 
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina lombarda|Prodotti agroalimentari tradizionali lombardi}}
* '''[[Brüscitt]]i''' (piatto di carne tagliuzzata cotta a lungo con semi di finocchio e vino);<ref>{{Cita|Magni-Pacciarotti, 1977|p. 58}}</ref>
 
A Busto Arsizio ha sede, dal [[1975]], l'associazione "''Magistero dei Brüscitti da Büsti Gràndi''", con lo scopo di diffondere la conoscenza, in città e fuori, della cucina rustica bustocca.
 
[[File:20080106MadonnaPrato1.jpg|thumb|Chiesa di Madonna in prato]]
 
* '''Cupeti''' (dolci di mandorle tostate e zuccherate).
 
La festa delle coppette si celebra ogni 8 dicembre nei pressi della chiesa di "Madonna in Prato". Tradizione vuole che i promessi sposi (''muusi'' in [[dialetto bustocco]]) delle ragazze bustocche portino queste tipiche cialde ripiene di mandorle all'amata proprio nel giorno dell'Immacolata per chiedere loro la mano.<ref>{{cita news|url=http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/754290/|titolo=Muusi e cupeti a Busto. La tradizione si rinnova|giorno=8|mese=dicembre|anno=2012|pubblicazione=La Provincia di Varese|accesso=28 agosto 2013}}</ref> La nascita della ''Cuppetta'' viene descritta nella poesia “'''A Madôna da Prà'''” del Comm. Avv. Pietro Tosi, riportata sull'etichetta delle confezioni.
 
{{citazione|Un bel giorno la Madonna del prato
ha voluto uscire di casa
e si è dispiaciuta
che a Busto non ci fosse nemmeno un dolce tipico.
con i piedi, passeggiando sotto gli alberi
ha trasformato tutti i sassi in croccanti,
e con le mani candide
li ha coperti di neve sopra e sotto
e vedendo passare il diavolo
per ucciderlo glieli ha tirati nel coppino [il collo]
e dopo averli benedetti ha voluto che si chiamassero "cuppetti".
||Un bel dì a Madôna da Prà
L'ha vorzü vegnì foeua dàa cà:
Ul so coeui ga renda cumpassion
Che in d'un Bust ga füss nanca un bumbon.
Chi pescitti, spassegiandu sutti i pianti
Han cambià tücci i sassi in crôccanti:
Chi manitti, inscì bianchi e devotti,
I han quatà cont'à a nevi sua e suttu
E vedendo a passà ul diavaén
Par cuppall gh'ì à tià in d’ul cuppén.
E peu, dopu d’avéi benedetti
L'ha vorzü ch'u ciamassen “cuppetti”.
|lingua=Dialetto bustocco}}
 
* '''Lüganiga'''
 
All'inizio del [[XX secolo]] la città di Busto Arsizio era anche conosciuta per i propri salumi, in particolare gli insaccati della tradizione lombarda (salamini e salsiccia, popolarmente indicata come "''Lüganiga''"). Da qui anche il detto dialettale "''Busti, città d'i lüganeghitti''", ovvero Busto, città della salsiccia.
 
== Persone legate a Busto Arsizio ==
Sono numerose e varie le personalità che sono nate a Busto Arsizio, o pur non essendovi nate, hanno vissuto a lungo oppure hanno operato significativamente ed hanno stabilito dei saldi rapporti con la città e il suo spirito. Con il termine ''bustocchi'' si indicano i cittadini nati a Busto Arsizio. Con il termine ''bustesi'' si indicano i cittadini non nati a Busto Arsizio.
 
==== Bustocchi ====
[[File:GiulianaPuricelli.JPG|thumb|Affresco della Beata [[Giuliana Puricelli]], di [[Biagio Bellotti]]]]
[[File:IMG 4009 - Milano, Palazzo di Brera - Bossi, Giuseppe - Foto Giovanni Dall'Orto19-jan 2007.jpg|thumb|Busto a Giuseppe Bossi nel Palazzo di Brera.]]
[[File:Daniele Crespi 001.jpg|thumb|Daniele Crespi — La Pietà ([[Madrid]], [[Prado]]).]]
[[File:IMG 6909 - Milano - Duomo - Lapide Eugenio Tosi † 1929 - Foto Giovanni Dall'Orto - 21-Feb-2007.jpg|thumb|Tomba di [[Eugenio Tosi]], Arcivescovo bustocco di Milano.]]
[[File:Alfredo Monza.jpg|thumb|[[Alfredo Monza]], ex-calciatore]]
[[File:PierGiacomoGrampa.JPG|thumb|[[Pier Giacomo Grampa]], [[diocesi di Lugano|vescovo di Lugano]].]]
[[File:Mina1972.jpg|thumb|[[Mina Mazzini]], cantante bustocca.]]
 
===== XIV secolo =====
* [[Simon da Borsano|Simone da Borsano]], nato nella frazione di [[Borsano]] nel [[1310]], [[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]] e [[cardinale]].
 
===== XV secolo =====
* [[Giuliana Puricelli]] ([[1427]] - [[Varese]], [[1501]]), religiosa e [[beatificazione|beata]].
* [[Gian Alberto Bossi]] ([[1450]] - [[1520]]), poeta, letterato e umanista italiano.
* [[Agostino Busti]] detto il Bambaia, (Busto Arsizio, [[1483]] - [[Milano]], [[1548]]), scultore.
* Francesco da Busto, medico e astrologo.<ref>Francesco da Busto è ricordato nel ''Proemio'' del [[De divina proportione]] di [[Luca Pacioli]] insieme a [[Leonardo da Vinci]] ed altri personaggi della corte sforzesca.</ref>
* [[Gian Alberto Bossi]], umanista.
* [[Bernardino de' Bustis]], morto nel [[1513]], beato, teologo e predicatore francescano.<ref>{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/91582|titolo=Beato Bernardino de' Bustis|accesso=13 ottobre 2011}}</ref>
 
===== XVI secolo =====
* [[Daniele Crespi (pittore)|Daniele Crespi]], (Busto Arsizio, [[1598]] - [[Milano]], [[1630]]) pittore [[Manierismo|manierista]].
 
===== XVIII secolo =====
* [[Biagio Bellotti]] ([[1714]] - [[1789]]), sacerdote, pittore, architetto, musicista e poeta.
* [[Stefano Bonsignori]] ([[1738]] - [[Faenza]], [[1826]]), teologo e [[Diocesi di Faenza|vescovo di Faenza]] dal 1807.
* [[Luigi Tosi (vescovo)|Luigi Tosi]] ([[1763]] - [[1845]]), vescovo cattolico.
* [[Giuseppe Bossi]] ([[1777]] - [[1815]]), pittore, saggista, pensatore e poeta [[neoclassicismo|neoclassico]].
 
===== XIX secolo =====
* [[Luigi Ferrario (storico)|Luigi Ferrario]] ([[1812]] - [[1871]]), archivista, paleografo e storico nato a [[Borsano]]
* [[Pasquale Pozzi]] ([[1820]] - [[1871]]), industriale e sindaco di Busto Arsizio.
* [[Cristoforo Benigno Crespi]] (Busto Arsizio, [[1833]] - Milano, [[1920]]), industriale, fondatore del villaggio operaio [[Crespi d'Adda]] ([[Provincia di Bergamo|BG]]).
* [[Eugenio Tosi]] ([[1864]] - [[Milano]], [[1929]]), vescovo cattolico e cardinale.
* [[Giuseppe Borri]] ([[1967]] - [[1926]]), industriale.
* [[Arturo Tosi]] ([[1871]] - [[Milano]], [[1956]]), pittore.
* [[Carlo Maria Piazza]] ([[1871]] - [[1917]]) pioniere dell'aviazione.
* [[Enrico Crespi]] ([[1877]] - [[1965]]), poeta dialettale, disegnatore e insegnante
* [[Francesco Olgiati]] ([[1886]]) monsignore onorario del capitolo metropolitano milanese, protonotario apostolico, cavaliere della corona d'Italia, medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte, medaglia d'oro dei benemeriti della provincia.
* [[Luigi Bellotti (storico)|Luigi Bellotti]] ([[1892]] - [[1965]]), storico e insegnante, medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte e medaglia d'argento al valor militare.
* [[Gastone Novelli (aviatore)|Gastone Novelli]] ([[1895]] – Padova 3 giugno [[1919]]), aviatore.
* [[Carlo Speroni]] ([[1895]] - [[1969]]) atleta, già primatista italiano di [[mezzofondo]].
* [[Carlo Tosi]] ([[1897]] - [[1956]]) pilota aeronautico pluridecorato al valor militare.
* [[Angelo Bottigelli]] ([[1987]] - [[1989]]), pittore, incisore e poeta.
* [[Carlo Azimonti]] ([[1898]] - [[1958]]), giornalista e militante socialista, sindaco più giovane d'Italia a 26 anni (nel [[1914]]).
* [[Mario Grampa]] ([[1899]] - [[1961]]), sindaco di Busto Arsizio e [[senatore della Repubblica|senatore della Repubblica Italiana]].
 
===== XX secolo =====
* [[Valentino Crosta]], ex-calciatore.
* [[Attilio Fizzotti]], ([[1900]]), ex-calciatore.
* [[Pio Mara]], (1900), ex-calciatore.
* [[Michele Mara]], ([[1903]] - [[1986]]), ciclista.
* [[Bruno Grampa]], ([[1904]] - [[1979]]), medico, docente, giornalista e antifascista.
* [[Giuseppe Cerana]], ([[1904]] - [[1984]]), dirigente sportivo e imprenditore.
* [[Aldo Borsani]], ([[1906]] - [[1978]]), ex-calciatore.
* [[Ivanhoe Gambini]], ([[1904]] - [[1992]]), architetto e pittore [[futurismo|futurista]].
* [[Enrico Tosi]], ([[1906]] - [[1962]]), deputato della Repubblica.
* [[Carlo Reguzzoni]], ([[1908]] - [[1996]]), ex-calciatore.
* [[Natale Masera]], ([[1910]]), calciatore.
* [[Cesare Pellegatta]], ([[Sacconago]], [[1910]] - Busto Arsizio, [[1996]]), calciatore.
* [[Alfredo Monza]], (Busto Arsizio, [[1911]] - [[Monterotondo]], [[1974]]), calciatore.
* [[Pietro Rimoldi]], ([[Sacconago]], 1911 - Busto Arsizio, [[2000]]), calciatore.
* [[Eros Sciorilli]], ([[1911]] - [[Milano]], [[1981]]), direttore d'orchestra, compositore e pianista.
* [[Giuseppe Rebesco]], ([[1911]] - [[1981]]), scultore.
* [[Enrico Mara]], ([[1912]] - [[1979]]), ciclista.
* [[Carlo Azimonti (calciatore)|Carlo Azimonti]], ([[1913]]), ex-calciatore.
* [[Giambattista Roggia]] ([[1913]] - [[1911]]), insegnante e fondatore della biblioteca civica
* [[Enrico Castiglioni|Richino Castiglioni]], ([[1914]] - [[2000]]), architetto, pittore, scultore e letterato.
* [[Gino Merlo]], ([[1917]] - [[Livorno]], [[2005]], ex-calciatore.
* [[Enrico Candiani]], ([[1918]] - [[2008]]), ex-calciatore.
* [[Aldo Marelli]]), ([[1919]]), ex-calciatore.
* [[Mario Caccia]], ([[1920]]), calciatore, di ruolo attaccante.
* [[Luigi Casola]], ([[1921]] - [[Certosa di Pavia (comune)|Certosa di Pavia]], [[2009]]), ciclista.
* [[Mariella Lotti]], ([[1921]]), attrice.
* [[Antonio Azimonti]], ([[1925]]), ex-calciatore.
* [[Carlo Ceriotti]], ([[1928]]), ex-calciatore.
* [[Francesco Forte]], ([[1929]]), politico, giornalista e professore universitario.
* [[Lucio Flauto]], ([[1930]] - [[1989]]), attore comico e conduttore televisivo.
* [[Albino Crespi]], ([[1930]] - [[Monza]], [[1994]]), ciclista.
* [[Paolo Marcora]], ([[1932]]), ex-calciatore.
* [[Giancarlo Amadeo]], ([[1934]]), ex-calciatore.
* [[Elio Letari]], (1934), ex-calciatore.
* [[Mario Colombo]], (1934), calciatore.
* [[Silvio Prandoni]], (1934), missionario laico direttore dell'ospedale di Wamba in Kenya.
* [[Natale Borsani]], ([[1935]]), calciatore.
* [[Pier Giacomo Grampa]], ([[1936]]) vescovo cattolico.
* [[Luigi Giavini]], (1936), storico e scrittore.
* [[Aldo Albanesi]], ([[1938]]), ex [[arbitro (pallacanestro)|arbitro]] di pallacanestro.
* [[Ercole Spada]], (1938), designer automobilistico.
* [[Rinaldo Prandoni]], ([[1939]]), chitarrista.
* [[Giorgio Azzimonti]], (1939), ex-calciatore.
* [[Mina Mazzini]], ([[1940]]), cantante celebre con lo pseudonimo di Mina.
* [[Alberto Sironi (regista)|Alberto Sironi]], (1940), regista televisivo.
* [[Roberto Busti]], (1940), vescovo cattolico.
* [[Walter Albini]], ([[1941]]-[[1983]]), stilista.
* [[Sandro Magister]], ([[1943]]), giornalista e scrittore.
* [[Giampiero Rosanna]], ([[1944]]), campione di biliardo.
* [[Uto Ughi]], ([[1944]]), violinista.
* [[Gianfranco De Bernardi]], ([[1945]]), calciatore.
* [[Francesco Enrico Speroni]] ([[1946]]), politico.
* [[Luigi Cozzi]], ([[1947]]), regista, sceneggiatore e scrittore.
* [[Roberto Ferrario]], ([[1947]] - [[2010]]), imprenditore, editore e giornalista.
* [[Gilberto Squizzato]], ([[1949]]), regista televisivo.
* [[Alessandro Turini]], ([[1950]]), calciatore.
* [[Laura Pariani]], ([[1951]]), scrittrice.
* [[Valerio Lualdi]], ([[1951]]), ciclista.
* [[Egidio Calloni]], ([[1952]]), calciatore.
* [[Carlo De Bernardi]], ([[1952]]), calciatore.
* [[Donatello Bellomo]], ([[1953]]), scrittore.
* [[Alessandro Solbiati]], ([[1956]]), compositore.
* [[Raimondo Fassa]], ([[1959]]), politico.
* [[Maurizio Colombo]], ([[1960]]), fumettista.
* [[Marco Sartori]], ([[1963]] - [[2011]]), politico e imprenditore.
* [[Edoardo Nordio]], ([[1963]]), doppiatore.
* [[Raffaella Corradini]], ([[1964]]), presentatrice televisiva.
* [[Umberto Pelizzari]], ([[1965]]), [[record mondiale|primatista]] mondiale di [[apnea]].
* [[Pietro Ferrario]], (1967), direttore del coro [[Ensemble vocale Calycanthus]], compositore e organista.
* [[Fabio Nebuloni]], ([[1969]]), atleta.
* [[Gabriele Baraldi]], (1969), ex-calciatore.
* [[Ivan Calcaterra]], (1969), autore di fumetti.
* [[Alessandro Maria D'Errico]], 1969, attore e doppiatore.
* [[Simona Denna]], ([[1970]]), disegnatrice e illustratrice.
* [[Sergio Carnevale]], (1970), batterista e percussionista dei [[Bluvertigo]].
* [[Federica Brunini]], ([[1971]]), giornalista, scrittrice e sceneggiatrice.
* [[Massimo Bulla]], (1971), attore.
* [[Marco Reguzzoni]], (1971), politico.
* [[Andrea Walter Castellanza]], (1971), regista.
* [[Dario Andriotto]], ([[1972]]), ciclista.
* [[Massimiliano Gioni]], ([[1973]]), critico d'arte.
* [[Francesca Palomba]], ([[1973]]), autrice di fumetti.
* [[Dario Aspesani]], ([[1974]]), cantautore polistrumentista.
* [[Cristian Stellini]], ([[1974]]), calciatore.
* [[Giovanni Gualdoni]], (1974), scrittore e autore di fumetti.
* [[Mavillo Gheller]], ([[1975]]), calciatore.
* [[Anna Prandoni]], (1975), scrittrice.
* [[Chiara Stefanazzi]], ([[1978]]), ex campionessa mondiale di [[twirling]].
* [[Isabella Arrigoni]], ([[1979]]), conduttrice televisiva.
* [[Gianni Carabelli]], ([[1979]]), atleta.
* [[Flavio Crespi]], ([[1980]]), [[arrampicata|arrampicatore]].
* [[Michele Ferri]], ([[1981]]), calciatore.
* [[Francesca Angelinelli]], ([[1982]]), scrittrice di [[narrativa fantastica]] e [[fantasy]].
* [[Ilenia Lazzarin]], ([[1982]]), attrice.
* [[Raffaella Calloni]], ([[1983]]), pallavolista.
* [[Stefania Dall'Igna]], ([[1984]]), pallavolista.
* [[Eros Pisano]], ([[1987]]), calciatore.
* [[Andrea Marusic]], ([[1989]]), cestista.
* [[Francesca Calabrese]], ([[1991]]), attrice.
* [[Ludovico Edalli]], ([[1993]]), ginnasta.
* [[Caterina Bosetti]], ([[1994]]), pallavolista.
 
==== Bustesi ====
* [[Luigi Krumm]] ([[Legnano]], [[1828]] - [[1899]]), imprenditore e sindaco.
* [[Enrico dell'Acqua]] ([[Abbiategrasso]], [[1851]] - [[Milano]], [[1910]]), imprenditore.
* [[Amerigo Guasti]] ([[Montespertoli]], [[1872]] - Busto Arsizio, [[1926]]), attore.
* [[Silvio Gambini]] ([[Teramo]], [[1877]] - Busto Arsizio, [[1948]]), architetto.
* [[Pio Bondioli]] ([[Malesco]], [[1890]] - [[Milano]], [[1958]]), giornalista e storico.
* Don [[Ambrogio Gianotti]] ([[1901]] - Busto Arsizio, 13 aprile [[1969]]), [[presbitero]] e [[partigiano]].
* [[Cipriano Facchinetti]] ([[Campobasso]], 1889 – [[Roma]], 1952]]), giornalista e politico.
* [[Waifron Torresan]] (Villafranca di Verona, 1903 - Busto Arsizio 1982), pittore.
* [[Walter Vedrini]] ([[Sondrio]], 1910 - [[Sondrio]], 2004), scrittore, poeta e pittore.
* [[Nino Miglierina]] ([[Brebbia]], 1911 - [[Brebbia]], 1989), [[giornalista]] e partigiano.
* [[Bruno Bisterzo]] ([[Padova]], [[1914]] - [[Parabiago]], [[1955]]), pugile.
* Don [[Isidoro Meschi]] ([[Merate]], [[1945]] - Busto Arsizio, [[1991]]), prete, giornalista e [[martire]].
* [[Gianluca Genoni]] ([[Galliate]], [[1968]]), apneista.
* [[Lucia Bosetti]] ([[Tradate]], [[1989]]), pallavolista. Vive da sempre a Busto Arsizio.
* [[Angelo Volontè]] ([[Rovello Porro]], [[1899]] - Busto Arsizio, [[1975]]), sacerdote.
 
=== Eventi ===
[[File:20080131Giöbia04.jpg|thumb|text|Esempio di Giöbia a Busto Arsizio]]
==== La "''[[Giubiana|Giöbia]]''" ====
L'ultimo giovedì di gennaio la ''Giöbia'', un fantoccio di paglia vestito di stracci, viene bruciata per esorcizzare l'inverno.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=64320|titolo=La Giöbia dai Liguri antichi al Duemila|accesso=30 agosto 2011}}</ref> La tradizione bustocca ha un'origine millenaria che ha radici e motivazioni nella ripresa della fecondità della terra bruciata con il fuoco purificatore.<ref>{{cita web|url=http://www.univa.va.it/varesefocus/vf.nsf/web/560331262DD0B551C1256F8D004E1CF9?OpenDocument|titolo=Brüsa la Giôeubia|accesso=30 agosto 2011}}</ref> La pietanza tradizionale della festa è il "risotto con la ''luganiga''", simbolo anch'esso di fertilità a causa della porzione di carne che ricorda le interiora dell'animale che si sacrificava alle divinità.
 
==== Sagra dell’Angelo ====
[[File:Chiesetta_di_Madonna_in_Veroncora_a_Busto_Arsizio_(VA).jpg|thumb|left|Chiesa di Madonna in Veroncora]]
La parrocchia del Santissimo Redentore organizza ogni anno la Sagra dell'Angelo<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=47361|titolo=Sagra dell'Angelo alla Madonna in Veroncora|accesso=12 ottobre 2011}}</ref> presso la chiesa di Madonna in Veroncora, in dialetto ''Madòna in Verònca'', cioè ''in ves ai ronchi'', ossia verso i boschi. La sagra affonda la sua storia nel solco delle tradizioni bustocche, tra fede e lavoro. Si inizia il lunedì dell'Angelo con la tradizionale ''insalata e ciàpi'' (insalata e uova sode spaccate in due) in offerta a san Grato per l’inizio della primavera (la ''Madòna in Verònca'' era protettrice degli agricoltori). Durante la mattinata si svolge la sfilata dei trattori per le strade cittadine e nel pomeriggio vengono organizzati momenti di intrattenimento con giochi popolari ed accompagnamento musicale. La sagra ha il patrocinio del comune di Busto Arsizio e dal [[2007]] è organizzata dall'associazione "Amici della Madonna in Veroncora". Durante la festa si raccolgono i fondi necessari al restauro e la manutenzione della chiesetta della Madonna in Veroncora e del retrostante oratorio.
 
==== Carnevale ====
Durante il periodo del [[Carnevale]] si svolge una sfilata in [[maschera]] e di carri allegorici. Le maschere ufficiali della città, sono rappresentate da ''[[Tarlisu|ul Tarlisu]]'' e da ''[[Bumbasina|a Bumbasina]]''. Sebbene di creazione recente, entrambe riferite alle tradizionali attività della [[tessitura]], il primo al tessuto detto "traliccio", "cruciata" o federa per materassi e cuscini, a righe bianche e marroni, e la seconda relativa alla bambagia, o "bombasina".
 
Con la delibera n. 313/83 del 16 febbraio [[1983]] la Giunta Municipale di Busto proclamò il ''Tarlisu'' maschera tipica della Città di Busto Arsizio.<ref>Alcuni passi tratti dalla delibera sono i seguenti. ''Premesso che il termine ''Tarlisu'' è il corrispondente dialettale di “traliccio”, denominazione consuetudinaria di un particolare tipo di tessuto, particolarmente idoneo per le sue caratteristiche a mantenere all'interno il piumino d'oca o la lana di pecora, tinteggiato a righe bianche e marroni, prodotto sempre in quantità predominante nei tanti opifici della città, divenuta famosa anche all'estero per la sua produzione ed esportazione cotoniera tanto da essere chiamata la "Manchester d'Italia"[...]; [...]ritenuto che il ''Tarlisu'' abbia tutte le caratteristiche per poter essere considerato la maschera tipica della città e possa quindi essere proclamato tale, nel quadro di una giusta valorizzazione delle tradizioni locali e del patrimonio culturale e folkloristico bustocco, con un atto formale e solenne che consacri, per il carnevale in atto e per quelli a venire, il ''Tarlisu'' Maschera Bustocca; [...]delibera di proclamare a tutti gli effetti Maschera tipica della Città di Busto Arsizio il Tarlisu.''</ref>
[[File:20080828BeataGiuliana1.jpg|thumb|Chiesa di San Luigi e Beata Giuliana]]
[[File:20071226Museo 5.jpg|thumb|Stand natalizi al Museo del Tessile.]]
 
==== Palio delle contrade di Beata Giuliana ====
Ogni anno, dal [[1958]], durante la prima settimana di settembre la parrocchia della Beata Giuliana organizza una manifestazione che coinvolge i quattro rioni del quartiere omonimo, detti ''la luna'', ''stra gallarà'', ''a malavita'' e ''cascina dei poveri'' e simboleggiati rispettivamente dai colori rosso, giallo, verde e azzurro.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/tempo_libero/articolo.php?id=79336|titolo=Palio di Beata Giuliana|accesso=15 luglio 2012}}</ref> Si tengono competizioni di [[tiro alla fune]], taglio del tronco, [[freccette]], [[bocce]], tornei di [[briscola]], [[scopa d'assi]] e [[scala quaranta]]. L'evento culmina con la gara fra i [[Equus caballus|cavalli]] rappresentanti dei quattro rioni, che assegna un [[palio]] (la corsa dei cavalli non viene più effettuata dal 2008. Il cartellone delle attività è completato da esibizioni [[banda musicale|bandistiche]] e musicali (incluso il coro degli [[alpini]]), spettacoli teatrali, benedizioni delle automobili oltre che dalla sfilata degli sbandieratori e uno [[fuochi artificiali|spettacolo pirotecnico]]. Durante la manifestazione è possibile degustare i piatti tipici dell'[[Altomilanese]], incluso il tradizionale ''risotto e luganiga''.
 
==== Iniziative del comune ====
===== Giovedì sera in piazza =====
Tra le iniziative proposte dal comune di Busto Arsizio, una delle più importanti è "Giovedì sera in piazza":<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=52457|titolo=Giovedì sera, spettacolo e... quattro saldi in centro|accesso=15 luglio 2012}}</ref> durante tutto il periodo estivo, gli esercizi commerciali del centro restano aperti il giovedì sera fino a tardi. Inoltre, sempre di giovedì sera, vengono organizzati vari eventi, come concerti (a volte anche un genere musicale per ogni piazza del centro storico), [[spinning]] in piazza, tornei di [[scacchi]] o [[dama]], mercatini, piccole mostre ed altro ancora.
 
===== Villaggio di Natale =====
Un'altra iniziativa è il villaggio di [[Natale]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilmercatinodinatale.it/|titolo=Sito web del villaggio di Natale|accesso=15 luglio 2012}}</ref> che ogni anno, durante il periodo natalizio, si tiene nel parco del [[museo del tessile e della tradizione industriale di Busto Arsizio|museo del tessile]]. È costituito da un mercatino di Natale, stand gastronomici, ristorante [[Tirolo (Austria)|tirolese]], ruota panoramica, animazione per bambini e [[fuochi artificiali|spettacoli pirotecnici]]. È inoltre aperta dai primi di dicembre fino a febbraio una pista di pattinaggio su ghiaccio, presso la quale si possono spesso gustare tè caldo e ''[[vin brulé]]'', ma a volte anche aperitivi a base di [[sushi]].
 
Dal dicembre [[2010]], il villaggio di Natale è stato spostato in zone più centrali della città: piazza San Giovanni, piazza Santa Maria (dove è sempre presente, nel periodo natalizio, un [[presepe]] con statue a grandezza naturale) e via Milano. Anche la pista di pattinaggio su ghiaccio è stata spostata in piazza San Giovanni, mentre nel presso il parco del museo del tessile sono rimaste le attrazioni e le bancarelle per i più piccoli.<br />
In piazzale Facchinetti, invece, viene allestito un piccolo [[planetario]] mobile (dal diametro di {{M|6,7||m}}) che può ospitare una cinquantina di persone, all'interno del quale vengono proiettate più di {{TA|120 000}} [[stella|stelle]] in circa mezz'ora di spettacolo. Intorno al planetario ci sono anche spettacoli di burattini e stand dedicati ai bambini, il tutto organizzato da [[Agesp]].
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
[[File:20080828MadonnaRegina2.jpg|thumb|Chiesa del quartiere di Madonna Regina, che sarebbe rimasto isolato dal resto della città se fosse stato realizzato il progetto originale della "secante interna".]]
Fino alla prima metà dell'[[Ottocento]], l'abitato di Busto Arsizio si sviluppava principalmente all’interno del limite dell'antico borgo, che era stato delimitato nel [[Medioevo]] da un terrapieno e da un fossato, ormai parzialmente livellati già dal [[Seicento]]. Nel territorio attuale della città erano presenti altri due abitati, quello di [[Sacconago]] e, più a sud, quello di [[Borsano]].
 
A partire dalla seconda metà dell'Ottocento, dato il rapido incremento demografico ed a causa dello spostamento del tracciato della ferrovia, iniziò lo sviluppo del borgo al di fuori della cinta difensiva, lungo la ''strà Balon'' (attuale corso XX settembre) e la ''strada Garottola'' (attuale via Mameli). Vennero anche abbattute le porte della città e nel [[1911]] venne steso il Piano di Ampliamento,<ref>{{Cita|Magni-Pacciarotti, 1977|p. 43}}</ref> che prevedeva lo spostamento ad est delle Ferrovie dello Stato (completato nel 1924), l'apertura della circonvallazione ovest e l'inquadramento dell'area delle ferrovie Nord Milano, ormai raggiunta dall'urbanizzazione.
 
Le prime industrie iniziarono a situarsi attorno al centro storico, in cerca di manodopera. Ciò fu reso possibile grazie al miglioramento dei trasporti ed al conseguente calo del loro prezzo: le industrie non avevano più la necessità di essere ubicate vicino alle materie prime da trasformare, ma potevano stabilirsi nelle vicinanze dei centri abitati. Col passare del tempo, tali industrie furono inglobate dalla città in rapida espansione.
 
Dopo il piano regolatore del 1911, venne stilato quello del 1934. Il primo piano studiato per risanare la situazione del centro storico di Busto Arsizio risale al [[1940]], quando la popolazione aveva superato ormai le {{TA|40 000}} unità. Il progetto prevedeva l'apertura di una grande arteria fra piazza Manzoni e l'allora viale della Gloria, seguendo un tracciato est-ovest lungo le piazze Manzoni, Santa Maria, San Giovanni e Garibaldi.<ref>Rogora, Bellotti, Ferrario. Sommario di storia bustese. Pagina 356.</ref> A causa dello scoppio della [[seconda guerra mondiale]], il progetto non fu mai completamente attuato; tuttavia nel [[1953]], pochi anni dopo la stesura del piano regolatore del 1948, in via Milano cominciarono i lavori per la costruzione di nuovi edifici e l'allargamento della strada.
 
Alcune delle idee alla base del piano di recupero del 1940 furono inoltre riprese nel [[1963]],<ref name="ReferenceA">{{Cita|Rogora, Bellotti, Ferrario|p.359}}</ref> alla presentazione di quello nuovo, che prevedeva la demolizione di quasi tutto il vecchio tessuto urbano, più o meno degradato, nell'intera area del centro storico. Fu aperto il corso Europa ed in via Milano continuò l'opera di rinnovamento già iniziata. Nuovi palazzi sorsero un po' ovunque: gli unici edifici che si sarebbero dovuti salvare erano solo quelli di un certo valore storico o artistico. Nel [[1967]], però, il [[Ministero dei Lavori Pubblici]], resosi conto che era in corso una vera e propria opera di cancellazione della storia bustese, bloccò i lavori.<ref name="ReferenceA"/> Dopo quella data iniziò un lungo periodo di immobilismo. La situazione si è sbloccata nei primi anni del nuovo millennio, quando è iniziata una fase di demolizione delle aree industriali dismesse che sorgevano intorno al perimetro del centro storico, soprattutto nella zona sud-ovest. In queste aree sono sorte nuove zone residenziali.
 
Due anni prima, nel 1965, venne approvato un nuovo piano regolatore che prevedeva la costruzione dei quartieri di beata Giuliana e di sant'Anna.
 
Nel [[1977]] venne approvato il Piano Regolatore adottato nel [[1975]]. Tra i punti importanti vi sono la previsione della zona industriale a Sacconago e della zona grossistica nei pressi del raccordo autostradale, la salvaguardia generalizzata delle aree industriali centrali dall'eccessiva edificazione, l'obbligo per le nuove costruzioni di portici al piano terreno, la previsione di piani (mai attuati) per i centri storici di Borsano e Sacconago e l'uso del quinto arco dello svincolo dei cosiddetti "cinque ponti" per uno svincolo verso il quartiere di sant'Anna.<ref>{{Cita|Rogora, Bellotti, Ferrario|pp.267–268}}</ref> Un successivo Piano Regolatore reca la data del [[1984]].
 
Nel [[1992]] arrivò la variante del Piano Regolatore,<ref>{{cita web|url=http://prg.bustoarsizio.org/nta_pdf/NTA_del_PRG_var_errori_16_10_07.pdf|titolo=Variante del P.R.G. (1992)|accesso=7 maggio 2012}}</ref> (approvato nel [[1996]])<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bustoarsizio.va.it/governo-della-citta/risultati-elettorali-precedenti-elezioni/doc_view/255-documento-di-inquadramento-dei-programmi-integrati-di-intervento?tmpl=component&format=raw|titolo=Documento di inquadramento dei programmi integrati di intervento|accesso=7 maggio 2012}}</ref> la quale confermò l'impianto precedente, con qualche previsione in più di terziario. Venne estesa inoltre la possibilità di sopralzare le abitazioni. Per quanto riguarda la cosiddetta "tangenziale interna detta secante", originariamente prevista in trincea tra il centro ed il quartiere di Madonna Regina, si pensa ad una strada a raso più ridotta, per non isolare il quartiere.
 
Con la legge regionale 12/2005<ref>{{cita web|url=http://www.bosettiegatti.it/info/norme/lombardia/2005_012.htm|titolo=Legge 12/2005 della Lombardia|accesso=7 maggio 2012}}</ref> viene abolito lo strumento del piano regolatore e istituito quello del piano di governo del territorio, articolato in tre atti: documento di piano, piano dei servizi e piano delle regole.
 
=== Quartieri ===
I [[quartieri]] di Busto Arsizio sono 13: Sant'Anna, San Michele, San Giovanni, Sant'Edoardo, Madonna Regina, Redentore, Beata Giuliana, San Giuseppe, Santi Apostoli, Frati, Santa Croce, [[Borsano]] e [[Sacconago]].
 
Storicamente sono sempre state presente le due ben distinte comunità di San Michele e San Giovanni, oltre che gli ex-comuni autonomi di Borsano e Sacconago e agli insediamenti, risalenti per lo meno al [[Medioevo]], di [[Cascina Brughetto]] e Cascina dei Poveri.
 
=== L'agglomerato urbano di Busto Arsizio ===
{{vedi anche|Bustese}}
L'[[Bustese|Agglomerato urbano di Busto Arsizio]] comprende, oltre alla città di Busto Arsizio, che ne rappresenta il maggiore centro, anche una serie di comuni limitrofi: [[Castellanza]], [[Olgiate Olona]], [[Marnate]], [[Gorla Minore]], [[Solbiate Olona]], [[Gorla Maggiore]], [[Fagnano Olona]]. Queste località sono tutte adagiate lungo la [[Valle Olona]]. I comuni della Valle Olona sono strettamente legati alla città di Busto, in quanto ospita una serie di infrastrutture e servizi pubblici, di cui sono sprovvisti i centri minori. Inoltre tutti i comuni dell'[[agglomerazione|agglomerato urbano]] sono compresi nell'Associazione Commercianti di Busto Arsizio e compongono il distretto socio-sanitario [[Azienda sanitaria locale|ASL]] di Busto Arsizio e Valle Olona. La popolazione residente nell'agglomerato urbano di Busto Arsizio supera le {{TA|145 000}} unità.
 
== Economia ==
[[File:20081224CascinaBurattana(3).JPG|thumb|Cascina Burattana]]
[[File:Bombyx mori Cocon 02.jpg|thumb|Un bozzolo]]
Il modello economico di Busto Arsizio è cambiato negli anni passando da prevalentemente agricolo a industriale fino a vedere negli ultimi decenni la crescita del settore terziario. Attualmente PIL pro-capite è superiore del 20% rispetto alla media europea mentre la disoccupazione si attesta al 4%.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/economia/articolo.php?id=157365|titolo=Fitch conferma, Busto più ricca della media Ue|accesso=24 novembre 2009}}</ref>
 
Il ramo industriale principale è quello del tessile, che affonda le sue radici nei primi secoli dell'età moderna.<ref>{{cita web|url=http://www.ledonline.it/acme/allegati/Acme-04-I-06-Bellunato.pdf|titolo=Mercanti-imprenditori ed operai a Busto Arsizio nel XVIII secolo|accesso=20 gennaio 2013}}</ref>
 
=== Agricoltura ===
Il suolo di Busto Arsizio non è mai stato particolarmente favorevole all'agricoltura.<ref>{{cita|Touring Club, 2002|p.12}}</ref> Per questo gli abitanti del luogo, fin dalle origini, dovettero affiancarvi altre attività, come la concia delle pelli nell'[[Alto Medioevo]]. Ciò nonostante il settore primario rimase quello predominante fino almeno al [[XVI secolo]].<ref>{{cita|Garavaglia, 1997|pp.7–12}}</ref> I raccolti più importanti erano quelli di cereali e [[vino]].
 
L'agricoltura biodinamica nasce dallo sviluppo degli impulsi dati da [[Rudolf Steiner]], fondatore dell'[[antroposofia]], per una nuova agricoltura che si basi sul potenziamento della fertilità del terreno. Una delle ultime realtà del patrimonio agricolo comunale è la ''Cascina Burattana'', angolo verde situato da quattro secoli a nord del quartiere.<ref>{{cita web|url=http://www.metteincircololeenergie.org/CascinaBurattana-web.pdf|titolo=Metti in circolo le energie|accesso=16 dicembre 2009}}</ref> Ormai realtà in espansione, la cooperativa sociale agricola Cascina Burattana, nata nel 2011 con lo scopo di promuovere l'[[agricoltura biodinamica]] ha acquisito pieno titolo per essere protagonista nella trasformazione della cascina. Originariamente di proprietà della famiglia nobiliare Durini, è stata acquistata dal comune di Busto Arsizio, insieme ai suoi terreni, negli anni novanta.<ref>{{cita web|url=http://www.cascinaburattana.it/CB01/?page_id=2|titolo=Cascina Burattana|accesso=16 dicembre 2009}}</ref> I terreni, dati attualmente in uso alla cooperativa sociale, sono in fase di certificazione biodinamica e gli stabili, soggetti a forte degrado, sono attualmente oggetto di un progetto di restauro che verrà presentato dalla cooperativa alle amministrazioni nell'ambito delle iniziative dell'Expo 2015.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=154956|titolo=L'Expo salverà la cascina Burattana|accesso=16 dicembre 2009}}</ref>
 
L'allevamento del [[bombyx mori|baco da seta]] (''i bigàti'') fu praticato nell'[[Altomilanese]] da tempo immemorabile. Fino all'avvento delle prime fibre artificiali (anni trenta del XX secolo) che portò al crollo del prezzo della [[seta]] sul mercato, l'Alto Milanese era la capitale della [[bachicoltura]] italiana, una delle prime al mondo. Si tratta di una tradizione secolare, che risale alla fine del Medioevo, e che era praticata in modo massivo nelle famiglie bustesi. Tale attività fu una di quelle che contribuirono a trasformare Busto Arsizio nella «Manchester d'Italia»,<ref name=garav12/> ossia in uno dei più importanti centri per la produzione tessile. Proprio a supporto della bachicoltura, a Busto Arsizio, nei cortili delle case, veniva coltivato il [[gelso]], indispensabile nutrimento dei bachi da seta.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/maggio/12/Busto_Arsizio_Manchester_co_5_0205121984.shtml|titolo=Busto Arsizio, Manchester|accesso=31 luglio 2012}}</ref>
 
=== Artigianato ===
Già nel [[XVI secolo]] Busto Arsizio era rinomata per la produzione del [[fustagno]], un tessuto robusto e resistente, che ha le sue origini nel [[Basso Medioevo]].<ref>{{cita web|url=http://www.vareseturismo.altervista.org/bustoarsizio.html|titolo=Busto Arsizio|accesso=31 luglio 2012}}</ref>
 
=== Industria ===
[[File:20080106Ciminiere1.jpg|thumb|Due delle "cento" ciminiere di Busto Arsizio.]]
Busto Arsizio è stata per anni uno dei più importanti centri tessili d'Italia, tanto da essere conosciuta anche all'estero.<ref name=IeS>{{cita web|url=http://www.itinerariesapori.it/itinerario_sempione_saronnese/busto-arsizio.htm|titolo=Busto Arsizio|accesso=1º gennaio 2010}}</ref> Già agli inizi dell'800 vi troviamo la ditta "[[Cristoforo Benigno Crespi|Benigno Crespi]]", appartenente ad una famiglia di lunga tradizione bustocca, soprannominata dei "Tengitt". Furono proprio Benigno Crespi e suo figlio Silvio che vollero costruire [[Crespi d'Adda]], un villaggio operario dominato dal castello del padrone, che simboleggiava l'autorità e benevolenza verso gli operai e le loro famiglie.<ref>{{cita web|url=http://www.villaggiocrespi.it/crespidadda/valore.html|titolo=Il valore e la storia|accesso=31 luglio 2012}}</ref>
 
Nel [[1995]], il villaggio industriale di Crespi d'Adda, fu accolto da parte del Comitato per il Patrimonio Mondiale dell'[[Unesco]] nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto in quanto "Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa".<ref>{{cita web|url=http://www.turismo.regione.lombardia.it/it/gli-speciali/i-siti-unesco/crespi-d-adda-l-insediamento-industriale/|titolo=Crespi d'Adda, l'insediamento industriale|accesso=31 luglio 2012}}</ref>
 
In città si ebbe formazione di un ceto di imprenditori che avviò le prime manifatture tessili. Contemporaneamente si creò la figura dell'operaio-contadino che trovava impiego in tali manifatture senza però mai trascurare completamente le attività agricole. Con il passare del tempo l'Altomilanese si apprestava a diventare un motore pulsante dell'economia lombarda ed un'area di eccellenza dell'industria manifatturiera nazionale. Busto Arsizio iniziò ad essere chiamata "la Manchester d'Italia" o "la città delle 100 ciminiere".<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=47281|titolo=Busto, dalle "cento ciminiere" alle 150 antenne|accesso=31 luglio 2012}}</ref>
 
Tra le industrie che hanno fatto la storia di Busto Arsizio, si possono ricordare la Tintoria Giovanni Garavaglia ([[1863]]), la Società Anonima Airoldi e Pozzi ([[1863]]), la Milani e Nepoti ([[1870]]), il Cotonificio Venzaghi ([[1876]]), il Cotonificio Enrico Candiani ([[1876]]), la Metallurgica Marcora ([[1878]]), le Officine Meccaniche Rodolfo Comerio ([[1878]]), il Cotonificio Giuseppe Pozzi ([[1878]]), la Tintoria Roberto Cerana ([[1880]]), la Tintoria Pietro Garavaglia ([[1880]]), le Industrie Grafiche Servi ([[1880]]) la Società Anonima Gas Molteni ([[1881]]), il [[Calzaturificio Giuseppe Borri]] ([[1882]]), il Cotonificio Lissoni Castiglioni ([[1888]]), la Manifattura Tosi ([[1888]]) e le Officini Meccaniche Ercole Comerio ([[1890]]).
 
Nel [[1917]] gli imprenditori dell'[[Bustese|area bustese]] diedero vita alla Federazione Industriale dell'Alto Milanese.<ref>{{cita web|url=http://www.univa.va.it/web_v3/areesito.nsf/dcb3587bc422dbf2c1257132004a0b80/a20a1b1efcfdbd0ac1257132005595da?OpenDocument|titolo=La nostra storia|accesso=31 luglio 2012}}</ref> Dopo la pausa corporativa del [[ventennio fascista]] (prima della seconda guerra mondiale contava la presenza di 65 industrie<ref>{{cita web|url=http://www.itinerariesapori.it/itinerario_sempione_saronnese/busto-arsizio.htm|titolo=Itinerari e Sapori|accesso=31 luglio 2012}}</ref>), gli imprenditori di Busto Arsizio si unirono nell'Unione Bustese degli Industriali nel [[1949]].
 
Nel [[1951]] fu creata, sul confine sud della città, la cosiddetta "Mostra del Tessile". Fu opera degli uomini più conosciuti e avveduti della città: il banchiere Benigno Airoldi, gli industriali Antonio Tognella, Carlo Schapira, Enrico Candiani, Alessandro Pozzi, il sindaco [[Giovanni Rossini]], i parlamentari [[Cipriano Facchinetti]], Morelli, Tosi.
 
Se negli anni cinquanta del [[XX secolo]], per quanto riguarda il settore tessile, Busto Arsizio era prevalentemente una scuola di taglio e cucito orientata alla produzione, al giorno d'oggi invece l'orientamento è quello dello sviluppo tecnico.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=2394|titolo=Una scuola che misura l'economia del territorio|accesso=31 luglio 2012}}</ref>
 
L'industria bustocca si è comunque molto diversificata, anche a causa della crisi che ha investito il settore tessile. La città ha saputo far fronte al declino del tessile in due modi: incentivando altri campi del settore secondario (l'[[industria meccanica]], la lavorazione della plastica e l'[[edilizia]]) e sviluppando costantemente il settore commerciale e del terziario.<ref name=IeS/>
 
=== Servizi ===
Anche per quanto riguarda il settore terziario, si hanno illustri esempi di eccellenza già nei secoli passati. Basti pensare che l'Antico Salumificio Bustese esportava in America già alla fine dell'Ottocento,<ref>{{cita web|url=http://www.univa.va.it/Varesefocus/VF.nsf/309cefbb99de4ca9c125697c00393e33/dd2c142ec8bf838dc125710100501112?OpenDocument|titolo=Il salame prealpino, da Alboino ai cerveleé|accesso=8 gennaio 2010}}</ref> oppure che in quegli stessi anni [[Enrico dell'Acqua]], pioniere dell’esportazione cotoniera in Italia e soprannominato "il principe mercante" da [[Luigi Einaudi]], aveva già creato una immensa rete di commercio soprattutto con l'America latina.<ref>Luca Colombo. ''L'impero del cotone''. Pianezza editore. Busto Arsizio(1999).</ref>
 
Al giorno d’oggi il terziario bilancia in numero di addetti l'attività manifatturiera, da sempre vocazione del comune di Busto Arsizio.<ref name=PS/> Secondo gli ultimi dati disponibile relativamente al tessuto economico della città<ref>Imprese attive iscritte al Registro Imprese nel 2005,</ref> complessivamente le imprese sono {{TA|7 342.}} Per quanto riguarda la ripartizione per settore, commercio {{TA|(1 846}} imprese) e attività immobiliari {{TA|(1 800}} imprese) ricoprono il maggior numero di imprese attive. Le attività manifatturiere contano {{TA|1 255}} imprese attive.
 
Recentemente Busto ha visto nascere il primo centro al mondo ad aver sviluppato un metodo di trattamento e crioconservazione delle [[cellule staminali amniotiche]] nei locali della Biocell Center.<ref>{{cita web|url=http://www.biocellcenter.it/it/|titolo=Biocell Center|accesso=1º gennaio 2010}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Per quanto riguarda le attività del [[trasporto di merci]], la città di Busto è importante anche per la presenza di una [[dogana]] e di un [[Terminal Hupac di Busto Arsizio]] destinato al [[trasporto intermodale]].
 
=== Strade ===
[[File:20091227Panorama04.JPG|thumb|Svincoli in località "Cinque Ponti" a Busto Arsizio]]
La città di Busto Arsizio è collegata tramite una fitta rete di strade di diversa categoria a tutti i paesi limitrofi ed ai principali centri del nord-ovest della Lombardia e del nord-est del Piemonte. Per quanto riguarda le autostrade, 21 settembre del [[1924]] venne inaugurato il primo tratto di quella che diverrà l'[[Autostrada dei Laghi]] e che sarà la prima [[autostrada]] a [[pedaggio]] realizzata in Italia e la seconda nel mondo, dopo l'[[AVUS]] di [[Berlino]] (progettata nel [[1909]] ed aperta al traffico nel [[1921]]). Con questo nome si indica, oltre al tratto originario, che oggi costituisce la A8, anche la A9, per [[Como]], raggiungibile da Busto Arsizio anche tramite la SS527 [[Bustese]]. La città è collegata anche alla A4 tramite la [[Strada statale 336 dell'Aeroporto della Malpensa|Superstrada dell'Aeroporto della Malpensa]], che ha il suo inizio proprio a Busto Arsizio e termina a [[Boffalora sopra Ticino|Boffalora]]. Tale statale collega la città anche alla [[Aeroporto di Milano-Malpensa|Malpensa]], già Aeroporto Città di Busto Arsizio.
 
==== Strade statali e provinciali ====
{{Vedi anche|Strade provinciali della provincia di Varese}}
* [[Strada statale 33 del Sempione|strada statale del Sempione]] collega Busto Arsizio con [[Milano]].
* [[Strada statale 341 Gallaratese|strada statale Gallaratese]] collega Busto Arsizio con [[Varese]].
* [[Strada statale 341 Gallaratese|strada statale Gallaratese]] collega Busto Arsizio con [[Novara]].
* [[Strada statale 527 Bustese|strada statale Bustese]] collega Busto Arsizio con [[Monza]] in una direzione ed [[Oleggio]] nell'altra.
* strada provinciale del Barbarossa collega Busto Arsizio con il quartiere di [[Borsano]].
 
==== Superstrade ====
* [[Strada statale 336 dell'Aeroporto della Malpensa|Strada statale dell'Aeroporto della Malpensa]]: uscita di Busto Arsizio-Solbiate Olona, oppure di Busto Arsizio-Cassano Magnago, oppure di Busto Arsizio Nord-Gallarate.
 
==== Autostrade ====
* [[Autostrada A8 (Italia)|Autostrada Milano-Varese]], uscita Busto Arsizio.
* [[Autostrada A26 (Italia)|Autostrada Genova-Gravellona Toce]] uscita per autostrada A8.
* [[Autostrada A9 (Italia)|autostrada Lainate-Como-Chiasso]], uscita [[Saronno]] - [[Strada statale 527 Bustese]].
* [[Autostrada A4 (Italia)|autostrada Torino-Trieste]], uscita [[Marcallo con Casone|Marcallo]]-[[Mesero]].
 
=== Ferrovie ===
[[File:Busto Arsizio Stazione RFI Fascio binari 2007.jpg|thumb|Binari della linea delle Ferrovie dello Stato.]]
[[File:Mappa ferr Busto Arsizio-Malpensa Aeroporto.png|thumb|Ferrovia Busto Arsizio-Malpensa Aeroporto]]
{{vedi anche|Stazioni ferroviarie di Busto Arsizio}}
La città di Busto Arsizio è attraversata da due linee ferroviarie con due [[stazione ferroviaria|stazioni]] ferroviarie ben distinte, recentemente collegate dalla [[ferrovia Busto Arsizio-Malpensa Aeroporto]].
* la [[Stazione di Busto Arsizio|stazione delle Ferrovie dello Stato]], di proprietà di [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI S.p.A.]], lungo la ferrovia [[ferrovia Domodossola-Milano|Milano - Domodossola - Sempione]];
* la [[Stazione di Busto Arsizio Nord|stazione delle Ferrovie Nord Milano]], di proprietà di [[FerrovieNord]], posta lungo la linea [[ferrovia Novara-Seregno|Novara–Seregno]].
 
La stazione delle ferrovie dello Stato è fermata della [[Linea S5 (servizio ferroviario suburbano di Milano)|linea S5]] (Varese-Milano-Treviglio) del [[Servizio ferroviario suburbano di Milano]].
 
Le stazioni delle Ferrovie dello Stato e delle Ferrovie Nord sono fermate della [[Linea S30 (S-Bahn Canton Ticino)]] (Bellinzona - Aeroporto di Malpensa).
 
=== Mobilità urbana ===
Con la concessione alla ditta Locatelli di Milano dell'esercizio di due linee urbane per il collegamento dei due poli ferroviari ([[Stazione di Busto Arsizio|Ferrovie dello Stato]] e [[Stazione di Busto Arsizio Nord|Ferrovie Nord Milano]]) con le zone centrali di Busto Arsizio, ha inizio la storia del trasporto pubblico cittadino su strada. Dal [[1972]], i trasporti di pubblica utilità all'interno della città sono stati gestiti dall'[[Agesp|Agesp trasporti s.p.a.]]. Alla fine del 2008 STIE ha acquistato l'intero pacchetto azionario di Agesp Trasporti, partecipata indiretta del Comune di Busto Arsizio attraverso Agesp Holding. STIE era già socia al 40% di Agesp Trasporti. Busto Arsizio è anche collegata tramite autolinee dell'[[ATINOM]] a [[Busto Garolfo]] e della [[Stie]] a [[Castellanza]], [[Legnano]], [[Milano]], [[Fagnano Olona]], [[Solbiate Olona]], [[Olgiate Olona]] e [[Gallarate]].
 
== Amministrazione ==
{|
|width=60% valign=top cellspacing=30px |
 
|width=50% valign=top cellspacing=30px |
{{Nota|right
|titolo=[[Consiglio Comunale dei Ragazzi]]
|larghezza=100%
|contenuto=
 
Il [[Consiglio Comunale dei Ragazzi]] ha il compito di deliberare in via consultiva nelle seguenti materie: politica ambientale, sport, tempo libero, giochi, rapporti con l’[[associazionismo]], cultura e spettacolo, pubblica istruzione, assistenza ai giovani e agli anziani, rapporti con l’[[UNICEF]].
}}
|}
 
== Collegamenti esterni ==
=== Elenco dei sindaci di Busto Arsizio ===
* {{Collegamenti esterni}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1850]]
|[[1853]]
|[[Carlo Tosi]]
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1853]]
|
|Cesare Rossi
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1856]]
|[[1863]]
|[[Pasquale Pozzi]]
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1863]]
|[[1868]]
|Carlo Crespi (detto Cordafina)
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1868]]
|[[1872]]
|[[Carlo Tosi]]
|
|[[Sindaco]]
|<ref>Eletto sindaco per la seconda volta.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1872]]
|1º gennaio [[1874]]
|[[Luigi Krumm]]
|
|[[Assessore anziano]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2 gennaio [[1874]]
|11 luglio [[1875]]
|[[Luigi Krumm]]
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1875]]
|[[1884]]
|Giuseppe Lualdi
|
|
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1884]]
|
|Orsino Orsini
|
|[[Commissario]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1884]]
|
|Angelo Gambero
|
|Sindaco f.f.
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1884]]
|[[1885]]
|Ernesto Travelli
|
|Sindaco f.f.
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1885]]
|[[1889]]
|Paolo Crespi Porro
|
|Sindaco f.f.
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Leopoldo Candiani
|
|
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Ercole Marinoni
|
|
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1890]]
|[[1895]]
|Attilio Ballarati
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1896]]
|[[1902]]
|Pietro Tosi
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1903]]
|[[1904]]
|Cesare Rossi
|
|
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1906]]
|[[1907]]
|Giuseppe Rossi
|
|
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1909]]
|[[1914]]
|Pietro Tosi
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1914]]
|[[1923]]
|[[Carlo Azimonti]]
|[[Partito Socialista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|<ref>Era il più giovane sindaco d'[[Italia]], essendo nato nel [[1888]].</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1924]]
|[[1930]]
|Ottorino Maderna
|
|[[Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1931]]
|1º settembre [[1943]]
|Ercole Lualdi
|
|[[Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2 settembre [[1943]]
|25 aprile [[1945]]
|[[Carlo Azimonti]]
|
|[[Commissario prefettizio]]
|<ref>Destituito dal [[prefetto]] per alcuni mesi a partire dal 17 novembre [[1943]].</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 aprile [[1945]]
|[[1946]]
|Camillo Tosi
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1946]]
|[[1947]]
|[[Mario Grampa]]
|[[Partito Socialista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|<ref>Eletto senatore nel [[1955]].</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1947]]
|[[1961]]
|[[Giovanni Rossini]]
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1961]]
|[[1970]]
|Gian Pietro Rossi
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|<ref>Eletto senatore nel [[1976]].</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1970]]
|[[1972]]
|Giuseppe Castiglioni
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1972]]
|[[1974]]
|Giorgio Ughetto Haraszthy
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1974]]
|[[1975]]
|Gian Luigi Baratelli
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1975]]
|[[1976]]
|Gian Pietro Rossi
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1976]]
|
|Ascanio Besnati
|[[Partito Repubblicano Italiano]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1976]]
|[[1977]]
|Felice Pozzi
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1977]]
|[[1979]]
|Giancarlo Tovaglieri
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1979]]
|[[1985]]
|Angelo Borri (il "sindaco buono"<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/borri.htm|titolo=Angelo Borri: tifoso e sindaco|accesso=1º gennaio 2010}}</ref>)
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1985]]
|[[1988]]
|Gian Pietro Rossi
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1988]]
|[[1990]]
|Luigi Caccia
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1990]]
|[[1993]]
|Gian Pietro Rossi
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1993]]
|
|Umberto Calandrella
|
|[[Commissario straordinario]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|Dicembre [[1993]]
|25 maggio [[2002]]
|Gianfranco Tosi
|[[Lega Nord]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 maggio [[2002]]
|30 gennaio [[2006]]
|Luigi Enrico Rosa
|[[Lega Nord]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1º febbraio [[2006]]
|29 maggio [[2006]]
|Paolo Guglielman
|
|[[Commissario prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1º febbraio [[2006]]
|''In carica''
|Gianluigi Farioli (detto Gigi o Gigione)
|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]/[[Il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Domodossola}}<ref name=gemellaggi>{{cita web|url=http://aiccrelombardia.files.wordpress.com/2010/09/lista_aiccre_lombardia.pdf|titolo=Gemellaggi della Regione Lombardia|editore=AICCRE|data=settembre 2010|accesso=19 aprile 2014}}</ref>
* {{Gemellaggio|Francia|Épinay-sur-Seine}}<ref name=gemellaggi/>
* {{Gemellaggio|Eritrea|Nacfa}}<ref name=gemellaggi/>
 
Il 20 maggio 2012 è stato siglato un patto di amicizia con il comune di [[Scopello]].
 
== Sport ==
Le società e associazioni sportive di Busto Arsizio sono attualmente 44: G.S. Beata Giuliana, U.C. Bustese Olonia, G. B. S. Anna, C.S.O. Borsanese, G.S. San Marco Calcio, Pro Patria Bustese Atletica, U.S. Acli Borsanese, G. B. Borsanese, International Skating, Hockey Club Busto Arsizio, [[Pro Patria Calcio|Pro Patria Bustese Sportiva]], Pallacanestro Busto Arsizio, A.D.S. Centro Sportivo Busto A., Pro Patria Palla al Cesto, [[Futura Volley Busto Arsizio|Futura Volley-Yamamay]], Pro Patria Judo, Club Amici dello Sport-C.A.S., Club Twirling Sacconago, A.S.D. New Project, Bu Do Kan, Pool Bustese, G.S. Antoniana, U.S. Ardor calcio, A.S.D. oratorio San Filippo, P.G.S. Amicizia, Polisportiva Rekord, G.S.C. Borsano, P.G.S. S.I.C., A.S.D. Atletica San Marco, Pro Patria Pallavolo, Centro Studi Karate, Pro Patria Calcio Amatori, P.G.S. Primavera, Ardor Basket, Polisportiva P.A.D., S.C. Antoniana calcio, Polisportiva San Marco, Bustese 92, Fukyu Karate Club, Accademia Bustese Pattinaggio, A.R.C. Busto A. 1991, Busto Rugby, Tiro a Segno Nazionale sezione di Busto Arsizio, A.S. BU.DO.KAN, Busto Arsizio Palla Ovale.
 
=== Atletica leggera ===
[[File:Pista di atletica leggera di Sacconago.jpg|thumb|La pista di atletica leggera di Sacconago, luogo di allenamento della Pro Patria ARC Busto Arsizio.]]
A Busto Arsizio si sono tenute alcune prove dei campionati italiani di [[atletica leggera]], con i seguenti risultati:
* [[1922]]: {{TA|"20 000 metri":}} vittoria di Ettore Blasi (1h 10' 19")
* [[1999]]: "Mezza maratona maschile": vittoria di [[Giuliano Battocletti]] (1h 02' 20")
La società locale di [[atletica leggera]] è la Pro Patria ARC Busto Arsizio. Società di [[Podismo]] amatoriale sono l'Atletica San Marco e la P&C PodismoECazzeggio.
 
[[Assunta Legnante]] ha raggiunto i {{M|19,04||m}} con un lancio il 24 settembre [[2006]] alla Finale Oro dei Campionati italiani di società di getto del peso tenutasi a Busto Arsizio.
 
=== Calcio ===
[[File:20081224Speroni(2)m.JPG|upright=1.8|thumb|Stadio Speroni]]
La squadra più prestigiosa della città è la "[[Aurora Pro Patria 1919|Pro Patria]]", che milita nel campionato di C1, (Lega Pro Prima Divisione)<ref>{{cita web|url=http://www.radionews.it/home/default.asp?id_pannello=2&id_news=25218|titolo=Pro Patria in prima divisione|accesso=1º gennaio 2010}}</ref> ed il cui campo di gioco è quello dello [[Stadio Carlo Speroni]], situato vicino al confine coi comuni di Olgiate Olona e Castellanza. La Pro Patria vanta 16 campionati in [[Serie A]] dei quali 12 a girone unico, l'ultimo dei quali nella stagione 1955-56. Il miglior piazzamento nella massima divisione nazionale fu l'ottavo posto conquistato nel campionato 1947-48. La stagione 1965-66 fu l'ultima in [[Serie B]].
 
Lo stadio Carlo Speroni, costruito ed inaugurato nel [[1927]] per la prima promozione della squadra in Serie A, ha subito varie ristrutturazioni ed ampliamenti, l'ultima delle quali nel luglio [[2007|2011]] con la creazione di un'ulteriore curva nel settore ospiti.
 
Il 22 aprile [[2013]], è stato ospite l'[[arbitro di calcio]] di [[Serie A]] [[Paolo Silvio Mazzoleni]] presso la Sede bustocca dell'[[Associazione Italiana Arbitri]], importante realtà cittadina.
 
=== Cheerleading ===
Nel [[2012]] nascono le [[Thunder Cheers|Thunders]] gruppo di [[Cheerleading|Cheerleader]] associato alla squadra di football americano dei [[Blue Storms Gorla Minore|Blue Storms]].<ref>{{cita web|autore=|url=http://www.varesesport.com/2012/i-blue-storms-da-oggi-sono-piu-rosa/|titolo=I Blue Storms da oggi sono più… rosa!|pubblicazione=VareseSport|giorno=26|mese=ottobre|anno=2012|accesso=16 febbraio 2013}}</ref>
 
=== Ciclismo ===
Busto Arsizio è stata tre volte sede di tappa al [[Giro d'Italia]]:
* 17 maggio [[1985]], prima tappa, con arrivo sul viale Duca d'Aosta, all'altezza del Municipio, e vittoria dello [[Svizzera|svizzero]] [[Urs Freuler]]. Il giorno successivo la ripartenza vide una cronometro a squadre da via Magenta, davanti agli stabilimenti della [[Coca-Cola]], e arrivo a [[Milano]].
* 8 giugno [[2001]], diciannovesima tappa, con vittoria di [[Mario Cipollini]].
* 20 maggio [[2012]], quindicesima tappa, con partenza da via Volta, davanti al [[Museo del tessile e della tradizione industriale di Busto Arsizio|Museo del Tessile]].
Per alcuni anni vi si tenne anche la "[[Coppa Città di Busto Arsizio]]" (poi "G.P. Busto Arsizio"), fra i cui vincitori figurano [[Tranquillo Scudellaro]] ([[1954]]) e [[Rino Benedetti]] ([[1958]]), quinto l'anno precedente. In tutto si ebbero 19 edizioni.
Dal 2007 si corre agli inizi di marzo il "Trofeo città di Busto Arsizio", gara riservata però alla categoria juniores ed organizzata dall'U.C. Bustese Olonia.
 
=== Football americano ===
Tra il [[1984]] e il [[1986]] Busto Arsizio è stata sede dei [[Frogs Legnano|Frogs]], provenienti da [[Gallarate]] e in seguito trasferitisi a [[Legnano]], che il primo anno della loro breve storia bustese vinsero il loro primo [[Superbowl italiano]]; nello stesso periodo è stata attiva anche la squadra di [[flag football]] degli [[Eels Busto Arsizio]].<br />Nel [[2011]] presso lo [[Stadio Carlo Speroni]] si sono giocate le finali del campionato giovanile di flag football, vinte dai [[Blue Storms Gorla Minore]] e il Ninebowl (finale nazionale del [[CIF9|Campionato italiano di football a 9]]) vinto dalle [[Aquile Ferrara]] sui [[Crusaders Cagliari]]. Alla fine dello stesso anno è stata fondata l'associazione Busto Arsizio Palla Ovale, che compete nel campionato senior di flag football col nome di ''Flames Busto Arsizio''.<br />
A partire da Luglio [[2012]] i [[Blue Storms Gorla Minore|Blue Storms]], grazie alla collaborazione con il "G.S. Beata Giuliana Calcio", si trasferiscono da [[Gorla Minore]] a Busto Arsizio con tutte le attività sportive, tra cui la nuova formazione di ''[[cheerleader]]'' e la prima squadra femminile di Tackle Football della [[provincia di Varese]], le Tempeste<ref>{{cita news|autore=Barbara Allaria|titolo=Comunicato Stampa: Dopo il Super Bowl è già tempo di progetti|url=http://www.bluestorms.it/2012/07/16/dopo-il-super-bowl-e-gia-tempo-di progetti|pubblicazione=Bluestorms.it|giorno=16|mese=luglio|anno=2012|accesso=6 febbraio 2013}}</ref>
<ref>{{cita news|autore=|titolo=Blue Storms, il nuovo coach è Giovanni Ganci|url=http://www3.varesenews.it/busto/blue-storms-il-nuovo-coach-e-giovanni-ganci-252818.html|pubblicazione=VareseNews|giorno=16|mese=gennaio|anno=2013|accesso=6 febbraio 2013}}</ref>.
 
=== Hockey ===
La squadra cittadina è l'Hockey Club Busto Arsizio, che partecipa al campionato maschile di serie B.
 
Nel [[2010]] sono partiti i lavori per la realizzazione di un palaghiaccio nel quartiere di Beata Giuliana, sulla [[Strada statale 33 del Sempione]], grazie all'impegno del comune e della [[provincia di Varese]]. La struttura avrebbe dovuto essere inaugurata nel [[2011]]<ref>{{cita news|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=168658|titolo=Palaghiaccio di Beata Giuliana, "pronto per l'autunno 2011"|pubblicazione=VareseNews|giorno=25|mese=marzo|anno=2010|accesso=12 dicembre 2011}}</ref>, ma ci sono stati dei ritardi nei lavori di esecuzione, che hanno rimandato la consegna a marzo [[2012]]<ref>{{cita news|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=215069|titolo=Palaghiaccio, la scelta spetta al Comune|pubblicazione=VareseNews|giorno=6|mese=ottobre|anno=2011|accesso=12 dicembre 2011}}</ref>. Il 14 dicembre [[2011]], l'assessore all'edilizia della [[provincia di Varese]] ha annunciato la sospensione dei lavori nel cantiere a causa di difficoltà sopraggiunte nella gestione dell'[[appalto]]<ref>{{cita news|autore=|titolo=Stop ai lavori del palaghiaccio, l'impresa non andrà avanti|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=221229|pubblicazione=VareseNews|giorno=14|mese=dicembre|anno=2011|accesso=20 dicembre 2011}}</ref>.
 
=== Nuoto e pallanuoto ===
Nel dicembre [[1997]], dalla fusione delle attività agonistiche di Bustese Nuoto e Busto Pallanuoto, è nata Busto Nuoto A.S. La squadra della città è campione invernale di nuoto sincronizzato nel [[2007]].
 
La squadra di nuoto sincronizzato sta crescendo molto e nel 2013 ha conquistato il titolo italiano nei campionati italiani estivi juniores
 
=== Pallacanestro ===
Per quanto riguarda la [[pallacanestro]], la ''Pallacanestro Busto Arsizio Associazione Dilettantisca'' è la principale squadra della città e attualmente milità in serie C-Dilettanti (ex C1) dopo essere stata promossa perfino in B1. La storia della pallacanestro bustese è legata alla figura di Peppino Vidali a cui è stata recentemente intitolata la palestra secondaria del PalaPiantanida, conosciuto anche come [[PalaYamamay]].<ref>{{cita web|url=http://www.pallacanestrobusto.it/|titolo=Sito ufficiale Pallacanestro Busto Arsizio Ass. Dil.|accesso=1º gennaio 2010}}</ref>
 
=== Pallavolo ===
[[File:20080106PalaPiantanida2.jpg|thumb|[[PalaYamamay]], uno dei tre palazzetti dello sport di Busto Arsizio]]
[[File:Futura Volley Busto Arsizio 1.jpg|thumb|left|[[Futura Volley Busto Arsizio|Yamamay Busto Arsizio]]]]
La principale squadra locale di pallavolo femminile è la [[Futura Volley Busto Arsizio|Yamamay Busto Arsizio]], [[Serie A1 italiana di pallavolo femminile 2011-2012|Campione d'Italia]] 2011-2012.
 
A Busto Arsizio è stata disputata il 3 giugno [[2005]], al [[PalaYamamay]], una partita di [[World League di pallavolo|World League]] tra le nazionali di [[Italia]] e [[Cuba]], vinta da Cuba col punteggio di 1-3.
 
Nel settembre del [[2011]] il [[Campionato europeo di pallavolo femminile]], organizzato dall'[[Italia]] e dalla [[Serbia]], ha fatto tappa a Busto Arsizio. Alcune partite della prima fase si sono svolte infatti al [[PalaYamamay]].
 
=== Pattinaggio ===
Nel 1956 nasce la gloriosa società Accademia Bustese Pattinaggio grazie all'incontro tra il dottor Luigi Kullmann e Giancarlo Castiglioni (a cui poi sarà intitolata la pista di via Ariosto). L'Accademia Bustese vince il titolo italiano di società negli anni 1959, 1960, 1961, 1962. Il suo più grande atleta è stato Antonio Merlo, attualmente commissario tecnico della Nazionale Italiana di pattinaggio artistico. L'Accademia Bustese vince altri due titoli italiani di società (2011 e 2012) ed i titoli mondiali individuali con Barbara Bossi e Davide Piacentini. È una delle società italiani di più antica affiliazione alla F.I.H.P. (Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio).
 
=== Rugby ===
Fondata nel [[2008]] per iniziativa di alcuni cittadini con il supporto di studenti e giocatori di rugby della LIUC, [[Università Carlo Cattaneo]], è la Busto Rugby. Scopo dell'associazione è la promozione di questo sport tra i ragazzi di età compresa tra 6 e 11 anni (Minirugby) attraverso allenamenti bisettimanali e la partecipazione a concentramenti con altre squadre.
 
=== Scherma ===
La società schermistica di Busto Arsizio è la Pro Patria et Libertate.
 
=== Tiro a segno ===
La ''Società Mandamentale di Tiro a Segno'' di Busto Arsizio (ora ''Sezione di Tiro a Segno Nazionale''), viene fondata il 23 dicembre [[1883]]. Trent'anni dopo la sua fondazione, il 28 giugno [[1914]], [[Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta]], conte di [[Torino]], inaugurò un nuovo campo di tiro destinato oltre che ai cittadini di Busto Arsizio e zone limitrofi, anche all'addestramento dei militari della più vicina e nota Caserma "S.Ten. Ugo Mara" di [[Solbiate Olona]]. Attualmente l'organizzazione di tiro a segno, assolve senza fini di lucro, in ambito territoriale, i compiti istituzionali e sportivi dell'Unione Italiana Tiro a Segno.
 
La Sezione istituzionalmente esplica:
* l'attività di addestramento prevista dalle vigenti disposizioni legislative e che si concretizza nello svolgimento di corsi di lezioni regolamentari di tiro a segno per coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e per coloro che sono obbligati ad iscriversi e frequentare una Sezione di Tiro a Segno Nazionale ai fini della richiesta di una licenza di porto d'armi, nonché per tutti coloro che vi sono obbligati per legge;
* l'attività dello sport del Tiro a Segno, organizzando manifestazioni sportive e curando la preparazione tecnica dei suoi iscritti, al fine di ottenere l'affiliazione all'UITS per praticare l'attività agonistica;
* l'attività promozionale, propagandando lo sport del tiro a segno anche con lo svolgimento, per i ragazzi, di attività ludiche con l'uso di attrezzi sportivi ad aria compressa, autorizzate dall'Unione Italiana Tiro a Segno.
 
=== Tennis ===
A Busto Arsizio si è disputato dal 18 al 24 giugno 2012 il [[Busto Arsizio Open 2012]], torneo facente parte della categoria [[ITF Men's Circuit]] nell'ambito dell'[[ITF Men's Circuit 2012]].
 
== Galleria fotografica ==
<gallery mode="packed-hover">
File:20080828Redentore1.jpg|Chiesa del Santissimo Redentore
File:Fiori_e_piante_in_piazza_Santa_Maria_(Busto_Arsizio).jpg|Piazza Santa Maria: fiori e piante davanti alla chiesa
File:Tempio civico di busto arsizio (interno).JPG|Tempio civico
File:20071226Judi.jpg|Villa Judi
File:20071226SGregorio 1m.JPG|Chiesa di San Gregorio
File:20071226VillaLeone.jpg|Villa Leone
File:20071226Gambini2.jpg|Villino Dircea Gambini
File:20071226Castiglioni 2.jpg|Palazzina Castiglioni
File:20071226ParcoLiberty.jpg|Parco degli Alpini
File:Casa Frangi (Busto Arsizio).jpg|Casa Frangi
</gallery>
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Pio Bondioli|titolo=Storia di Busto Arsizio (2 voll.)|editore=Lativa|anno=1937-54|cid=Bondioli, 1937-54}}
* {{cita libro|autore=Augusto Marinoni|titolo=I dialetti da Saronno al Ticino. Busto Arsizio-Legnano|editore=Rotary Club|anno=1957|cid=Marinoni, 1957}}
* {{cita libro|autore=Magni-Pacciarotti|titolo=Busto Arsizio - Ambiente storia società|editore=Freeman editrice|città=Busto Arsizio|anno=1977|cid=Magni-Paciarotti, 1977}}
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Sommario di vita bustese dalle origini ai tempi nostri|editore=L.V.G. editrice|città=Azzate|anno=1981|cid=AA.VV., 1981}}
* {{cita libro|autore=Giampiero Magugliani|titolo=Busto Arsizio. Storia di una città attraverso le sue vie e le sue piazze|editore=Pianezza s.r.l.|città=Busto Arsizio|anno=1985|cid=Magugliani, 1985}}
* {{cita libro|autore=Amici del Liceo|titolo=Vita bustese. Rassegna di vita bustese, documenti ed immagini 1920-1940|editore=Bramante editrice.|città=Busto Arsizio|anno=1989|cid=Amici del Liceo, 1989}}
* {{cita libro|autore=Francesco Bertolli|autore2=Umberto Colombo|titolo=La peste del 1630 a Busto Arsizio|editore=Bramante editrice|città=Busto Arsizio|anno=1990|cid=Bertolli, 1990}}
* {{cita libro|autore=Bertolli-Pacciarotti-Spada|titolo=Chiese minori a Busto Arsizio: San Gregorio e Beata Vergine delle Grazie (Sant'Anna)|editore=Libreria della Basilica|città=Busto Arsizio|anno=1991|cid=Bertolli Paciarotti Spada, 1991}}
* {{cita libro|autore=Ferrario Mezzadri-Langè-Spiriti|titolo=Il Palazzo Marliani Cicogna in Busto Arsizio|editore=Arti Grafiche Baratelli|città=Busto Arsizio|anno=1992|cid=AA.VV., 1992}}
* {{cita libro|autore=Maurizio Sbicego|titolo=Busto città amata - testi storici di Franco Bertolli e Augusto Spada|editore=Macchione Editore|città=Azzate (Varese)|anno=1996|cid=Sbicego, 1996}}
* {{cita libro|autore=Garavaglia|titolo=Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio|editore=Freeman editrice|città=Busto Arsizio|anno=1997|cid=Garavaglia, 1997}}
* {{cita libro|autore=Daniela Maffioli|titolo=La Capitolare di Busto Arsizio attraverso la storia e alcuni suoi codici (XII-XV secolo)|editore=Mariani Artigrafiche s.r.l.|città=Olgiate Olona|anno=1998|cid=Maffioli, 1998}}
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=La Basilica di San Giovanni Battista a Busto nell'opera di Francesco Maria Ricchino|editore=Freeman editrice|città=Busto Arsizio|anno=2001|cid=AA.VV., 2001}}
* {{cita libro|autore=Giuseppe Tettamanti|titolo=Zibaldone Cronaca Altri Scritti|editore=Edizioni de "la Provvidenza"|città=Busto Arsizio|anno=2001|cid=Tettamanti, 2001}}
* {{cita libro|autore=Elisabetta Palmisano|titolo=Il Settecento a Busto Arsizio|editore=Freeman editrice|città=Busto Arsizio|anno=2002|cid=Palmisano, 2002}}
* {{cita libro|autore=Gian Franco Ferrario|titolo=Busto Arsizio. Emozioni Liberty|editore=Macchione editore|città=Busto Arsizio|anno=2002|cid=Ferrario, 2002}}
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Molini Marzoli Massari. Un recupero di eccellenza. La Tecnocity di Busto Arsizio|editore=Macchione editore|città=Busto Arsizio|anno=2002|cid=AA.VV., 2002}}
* {{cita libro|autore=Luigi Giavini|titolo=Le origini di Busto Arsizio dai Liguri ai Longobardi|editore=Nomos edizioni|anno=2002|cid=Giavini, 2002}}
* {{cita libro|titolo=Varese e provincia: le Prealpi, le valli, i laghi : ville, monasteri, castelli|anno=2002|cid=Touring Club, 2002}}
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Busto Arsizio, anno 1604 e dintorni|editore=Edizioni de "la Provvidenza"|città=Busto Arsizio|anno=2004}}
* {{cita libro|autore=Augusto Spada|titolo=Conoscere la città di/Getting to know the city of Busto Arsizio|editore=Freeman editrice|città=Busto Arsizio|anno=2004|cid=Spada, 2004}}
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=La chiesa di San Michele. Origine e storia, 2 voll.|città=Busto Arsizio|editore=Arti Grafiche Baratelli s.n.c.|anno=2006|cid=AA.VV., 2006}}
 
== Voci correlate ==
* [[Associazione Consortile dei Comuni dell'Alto Milanese]]
* [[Altomilanese]]
* [[Borsano]]
* [[Bruscitti]]
* [[Bumbasina]]
* [[Bustese]]
* [[Busto Arsizio Film Festival]]
* [[Bustock]]
* [[Contea di Busto Arsizio]]
* [[Dialetto bustocco]]
* [[Pro Patria]]
* [[Sacconago]]
* [[Società Aeroporto di Busto]]
* [[Tarlisu]]
* [[Yamamay Busto Arsizio]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Busto Arsizio}}
{{Provincia di Varese}}
{{Pieve di Gallarate}}
{{Portale|Altomilanese|Lombardia}}
 
{{vetrina|22|gennaio|2009|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Busto Arsizio|arg=Lombardia}}
 
{{Portale|biografie|tennis}}
[[Categoria:Busto Arsizio| ]]