Gineceo (botanica) e Stilbeae: differenze tra le pagine

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Il '''gineceo''', anticamente chiamato anche [[pistillo]] (''lat''. ''pistillum'': mano del mortaio), è la parte femminile dei [[fiori]] nelle piante [[angiosperme]]. È il quarto [[verticillo]] in un fiore completo.
|colore=lightgreen
|nome= Stilbeae
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|immagine=[[Immagine:Nuxia congesta, a, Walter Sisulu NBT.jpg|220px]]
|didascalia=''[[Nuxia congesta]]''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio = [[Eukaryota]]
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<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
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{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Angiosperme]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Eudicotiledoni]]}}
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|ordineFIL=[[Lamiales]]
|famigliaFIL=[[Stilbaceae]]
|tribùFIL='''Stilbeae'''<br><small>[[Thomas Hogg|Hogg]], [[1858]]</small>
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
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<!-- ALTRO -->
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* ''[[Campylostachys]]''
* ''[[Eurylobium]]''
* ''[[Euthystachys]]''
* ''[[Kogelbergia]]''
* ''[[Nuxia]]''
* ''[[Retzia]]''
* ''[[Stilbe]]''
* ''[[Thesmophora]]''
* ''[[Xeroplana]]''
}}
 
'''''Stilbeae''''' <small>([[George Bentham|Benth.]]) Benth., [[1876]]</small> è una [[Tribù (tassonomia)|tribù]] di piante [[spermatofite]], [[dicotiledoni]] appartenenti alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Stilbaceae]].<ref name=OLM>{{cita|Olmstead 2012}}</ref><ref name=Kadereit>{{cita|Kadereit 2004|pag. 433}}</ref>
== Caratteristiche ==
Il gineceo è formato dalle foglie carpellari o [[carpello (botanica)|carpelli]], sopra i quali si produranno gli [[Ovulo (botanica)|ovuli]] o primordi seminali che conterranno i [[gameti]] femminili. Il gineceo può essere formato da una o varie foglie carpellari libere o unite fra loro; nello stesso si possono distinguere differenti parti.
 
==Etimologia==
* [[Ovario (botanica)|Ovario]]: cavità che racchiude gli ovuli.
Il nome della [[Tribù (tassonomia)|tribù]] deriva dal suo [[genere tipo]] ''[[Stilbe]]'' <small>Berg., 1767</small> che, in [[lingua greca antica]], significa "luminoso, risplendente, brillante".<ref>{{cita|David Gledhill 2008|pag. 362 }}</ref>
* [[Stilo (botanica)|Stilo]]: parte sterile più o meno grande che serve come una "canna" dove si depositeranno i granuli di polline, i quali saranno trattenuti dalla secrezione del liquido stigmatico.
* [[Stigma (botanica)|Stigma]]: cavità superiore allo stilo.
 
Il [[nome scientifico]] della tribù è stato definito dal botanico [[Thomas Hogg]] (1777-1855) nella pubblicazione ''"Vegetable Kingdom, The; or, the Structure, Classification, and Uses of Plants, Illustrated upon the Natural System; 583. 1858"'' del 1858.<ref>{{cita web|url=http://www.plantsystematics.org/reveal/pbio/fam/allspgfileS.html|titolo=Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium|accesso=26 ottobre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPublicationSearch.do?id=6873-2|titolo=The International Plant Names Index|accesso=26 ottobre 2017}}</ref>
Il gineceo può mancare dello stilo e lo stigma (in questo caso detto stigma ''sessile'') viene a disporsi dunque direttamente sopra l'ovario.
 
==Descrizione==
Nei carpelli possono riconoscersi tre nervi principali, dei quali due percorrono i bordi della foglia carpellare e uniti ad essi nascono gli ovuli; questi nervi si denominano ''nervi placentari''. I nervi centrali del carpello, omologo al mezzo dei nomofili, è il nervo carpellare.
[[File:Nuxia congesta, habitus, Phalandingwe, b.jpg|upright=0.7|thumb|Il portamento<br>''[[Nuxia congesta]]'']]
Gli ovuli serviranno ad originare i semi, chiamati per questo motivo ''primordi seminali'', e appaiono come protuberanze globose nei bordi delle foglie carpellari.
[[File:Nuxia oppositifolia, loof, Krantzkloof NR.jpg|upright=0.7|thumb|Le foglie<br>''[[Nuxia oppositifolia]]'']]
[[File:Nuxia floribunda.jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza<br>''[[Nuxia floribunda]]'']]
[[File:Retzia capensis (heuningblom) - the only member of the family Retziaceae.jpg|upright=0.7|thumb|I fiori<br>''[[Retzia capensis]]'']]
* Il portamento delle [[specie]] di questa [[Tribù (tassonomia)|tribù]] varia da piccoli [[Arbusto|arbusti]] a [[Albero|alberi]]. Gli arbusti possono essere a singoli gambi o a gambi multipli con ramificazioni [[Glossario botanico#M|monopodiali]] (''Retzia'') o [[Glossario botanico#S|simpodiali]]. I giovani rami sono spesso a sezione angolare e [[Glossario botanico#P|pubescenti]]. In diverse specie (''Campylostachys'', ''Kogelbergia'', ''Retzia'' e ''Euthystachys'') alla base della pianta (corona della radice) è presente un gonfiore legnoso protettivo ("[[lignotubero]]'').<ref name=Kadereit/><ref name=Rourke>{{cita|Rourke 2000}}</ref>
 
* Le [[foglie]] cauline sono opposte, ternate, quaternate o in densi verticilli di 3 - 7 foglie (raramente sono alternate), sia [[Sessilità|sessili]] che [[Picciolo|picciolate]]. La lamina è semplice, più o meno di tipo ericoide, lineare o strettamente [[Glossario botanico#L|lanceolato]]-acuta con margini ricurvi, oppure è espansa. A volte i margini sono finemente seghettati. Le [[Stipola|stipole]] sono assenti oppure se presenti sono del tipo a anello (''Nuxia'').
== Approfondimento ==
[[Image:Ovary position.svg|thumbnail|right|Schema delle possibili posizioni dell'ovario '''I''' ovario supero, '''II''' ovario semiinfero, '''III''' ovario infero. a: androceo, g: gineceo, p: petali, s: sepali, r: ricettacolo.]]
[[Image:Ovule.png|thumb|right|Schema di un ovulo delle gimnosperme e angiosperme.]]
[[Image:Ovulo 1.jpg|thumb|right|Microfotografia di un ovulo di una [[Liliopsida|monocotiledone]].]]
 
* Le [[infiorescenze]] sono terminali o raramente con ramificazioni ascellari (''Retzia''); sono di tipo [[Glossario botanico#T|tirsoide]] o [[Glossario botanico#D|dicotomico]]. I rami terminali portano fiori solitari o raggruppamenti di tre o più fiori (fino a 20 - 35 in ''Thesmophora''). Nell'infiorescenza sono presenti [[Brattea|brattee]] e spesso anche due opposte fogliose bratteole con forme lanceolato-acute. In ''Campylostachys'' le infiorescenze sono "cascanti". I fiori sono sia [[Pedicello|pedicellati]] che sessili.
Nelle angiosperme il [[gineceo]], anche chiamato [[pistillo]], consta di uno o più carpelli o foglie carpellari che formano una cavità, l'[[ovario (botanica)|ovario]], dentro il quale restano protetti gli [[ovulo (botanica)|ovuli]] o primordi seminali, tanto dalla disseccazione quanto dall'attacco da parte di insetti [[fitofago|fitofagi]].
 
* I [[Fiore|fiori]], [[Glossario botanico#E|ermafroditi]] piccoli o grandi, sono tetraciclici (ossia formati da 4 [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[Glossario botanico#C|calice]]– [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e pentameri (i verticilli del [[Glossario botanico#P|perianzio]] hanno più o meno 5 elementi ognuno).
Il gineceo è costituito di tre parti: l'ovario, parte inferiore ingrossata che forma una cavità o loculo nel cui interno si trovano gli ovuli; lo [[stilo (botanica)|stilo]] è una colonna più o meno allungata che sopporta il terzo componente del pistillo: lo [[stigma (botanica)|stigma]]. Questi è costituito da un tessuto ghiandolare specializzato per la ricezione dei granuli di [[polline]]. In certe occasioni lo stilo può mancare, e in questi casi lo ''stigma'' viene detto ''sessile''. <ref name="D">{{Es}}Dimitri, M. 1987. ''Enciclopedia Argentina di Agricultura e Gardinaggio. Tomo I. Descrizione di piante coltivate''. Editorial ACME S.A.C.I., Buenos Aires.</ref> <ref name="valla">{{Es}}Valla, J.J. 2005. Botanica: morfologia delle piante superiori. Buenos Aires, Hemisferio Sur. ISBN 950-504-378-3</ref>
 
:* Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente [[formula fiorale]]:
Se i carpelli sono separati o liberi fra loro, il gineceo si definisce ''dialicarpellare'' o ''apocarpico'' (come succede nei generi ''[[Sedum]], [[Kalanchoe]]'' e ''[[Paeonia]]''); se, al contrario, i carpelli sono saldati fra loro allora si chiama ''gamocarpellare'' o ''sincarpico'', che è il più frequente.<ref name="valla"/>
:::X/* '''K''' (4-5), ['''C''' (4-5) '''A''' 2+2 o 5], '''G''' (2), supero, capsula.<ref name=Kadereit/>
 
:* Il [[Calice (botanica)|calice]] è composto da 4 - 5 [[Sepalo|sepali]] generalmente fusi in un tubo basale (calice [[Glossario botanico#G|gamosepalo]]) e terminante con 4 - 5 lobi liberi con portamento da [[Glossario botanico#E|embricato]] a valvato (calice [[Glossario botanico#A|attinomorfo]]). Il tubo del calice varia da cilindrico a campanulato. Occasionalmente i lobi sono completamente liberi e su di essi possono essere presenti dei minuti peli ghiandolari. Il calice può essere persistente; in altri casi appiccicoso. I lobi hanno delle forme più o meno lanceolate con apici acuti.
Nel fiore dialicapellare ogni carpello costituisce un pistillo, mentre nel sincarpico vi è un solo pistillo. Per esempio, la ''Kalanchoe'', con quattro carpelli liberi, presenta quattro pistilli. Nel gineceo gamocarpellare o sincarpico l'unione dei carpelli può realizzarsi soltanto in una porzione dell'ovario, per cui restano liberi tanto gli stili quanto gli stigmi (esempio, il genere ''[[Turnera]]''); può includere gli ovari e gli stili, lasciando liberi gli stigmi (come accade nelle composite e nell'''[[Hibiscus]]''), per cui si può determinare il numero di carpelli che conformano il pistillo tramite l'osservazione della quantità di stigmi. Infine, in molte occasioni l'unione o saldatura dei carpelli è totale. In questi casi il numero di carpelli può determinarsi attraverso il numero dei lobuli stigmatici (per esempio, nelle [[bignoniacee]]).<ref name="D"/>
 
:* La [[corolla]] in genere è tubulare ([[Glossario botanico#G|gamopetala]]) e termina con 4 - 5 lobi liberi a simmetria radiale (corolla [[Glossario botanico#A|attinomorfa]]) o bilabiata (corolla [[Glossario botanico#Z|zigomorfa]] con struttura 2/3). Il tubo della corolla ha delle forme da cilindriche a imbutiformi e può essere sia lungo che corto (anche più corto dei lobi); in alcune specie si allarga intorno all'[[Ovario (botanica)|ovario]]. La parte interna della gola della corolla ha un anello [[Glossario botanico#P|pubescente]]. I lobi, con forme ovato-acute, sono da [[Glossario botanico#G|glabri]] a densamente villosi (a volte per peli ghiandolari). Talvolta la corolla è circumscissile (''Nuxia''). In ''Thesmophora'' la corolla è bilabiata (il labbro superiore è grande e arrotondato; quello inferiore è tripartito in due rotondi lobi laterali e uno centrale acuto). I colori della corolla sono bianco, crema o rosso.
Lo stilo è di lunghezza variabile, da meno 0,5&nbsp;mm (stigma subsessile) fino a più di 30&nbsp;cm in certe varietà di mais, conosciuto come [[pannocchia|barba della pannocchia]]. Generalmente nasce all'apice dell'ovario, ma può essere laterale o nascere apparentemente alla base (stilo ginobasico).<ref name="UNNE estilo">{{Es}}{{cita web|url=http://www.hiperbotanica.net/tema4/4_10estilo.htm|titolo= Fiore, stilo e stigma|accesso=15 aprile 2009|autore= González, A.M |opera= Morfologia delle Piante Vascolari|editore= Universidad Nacional del Nordeste|città=Argentina}}</ref> Dal punto di vista anatomico, lo stilo può essere solido o vuoto. Nelle piante con stilo vuoto il tessuto di trasmissione (dove crescono i [[tubo pollinico|tubi pollinici]] per effettuare la fecondazione) è costituito da uno strato di cellule epidermiche abbastanza differenziate che circondano un canale vuoto (il cosiddetto ''canale stilare''). I tubi pollinici crescono dallo [[stigma (botanica)|stigma]] verso l'ovario lungo la superficie di questo canale, normalmente attraverso un fine strato di [[mucillagine]]. Nelle piante che possiedono stili solidi, invece, le cellule epidermiche si trovano intimamente fuse e non lasciano nessuno spazio fra loro. I tubi pollinici, in questo caso, crescono fra le cellule del tessuto di trasmissione (come nel caso della ''[[Petunia]]'',<ref name="Sassen ">{{En}}{{cita pubblicazione
|autore =Sassen M. M. A
|anno=1974
|titolo=:Il tessuto trasmittente stilare
|pubblicazione=Acta Botanica Neerlandica
|numero=23
|pagine=99-108
|accesso= 25 aprile 2008
}}</ref>
) o attraverso le pareti cellulari (come nel ''[[Gossypium]]'',<ref name="Jensen W. A">{{En}}{{cita pubblicazione
|autore =Jensen W. A. & D. B. Fisher
|anno=1970
|titolo= Embriogenesi del cotone : il tubo del polline nello stigma e stilo.
|pubblicazione=Protoplasma
|numero=69
|pagine=215-235
|accesso= 25 aprile 2008
}}</ref>
). Il tessuto di trasmissione negli stili solidi include una sostanza intercellulare che contiene [[pectina]], comparabile alla mucillagine che si trova nel canale stilare degli stili vuoti.<ref name="Labarca">{{En}}{{cita pubblicazione
|autore =C. Labarca, M. Kroh, e F. Loewus
|anno=2002
|titolo=:La composizione dell'essudato stigmatico del ''Lilium longiflorum'': Studi di etichettatura con Myo-inositol, D-Glucose, e L-Proline
|pubblicazione=Plant Physiol
|numero=46
|pagine=150-156
|url=http://www.plantphysiol.org/cgi/content/abstract/46/1/150?ijkey=440d892be29dca63e25cf3e2ccf0239c4f3d7c1e&keytype2=tf_ipsecsha
|accesso= 25 aprile 2008
}}</ref>
Dal punto di vista della distribuzione di entrambi i tipi di stili tra le differenti famiglie di angiosperme, gli stili solidi si considerano tipici delle [[eudicotiledoni]] e sono rari nelle [[monocotiledoni]].<ref name="Eames ">{{En}}{{cita pubblicazione
|autore =Eames A. J
|anno=1961
|titolo=:''Morfologia delle angiosperme''
|pubblicazione=McGraw-Hill, New York, EE.&nbsp;UU
|numero=69
|pagine=215-235
|accesso= 25 aprile 2008
}}</ref>
<ref name="Kocyan y Endress 2001">{{En}}{{cita pubblicazione
|autore =Kocyan A. & P. K. Endress
|anno=2001
|titolo=:Struttura florale e sviluppo dell' ''Apostasia'' e ''Neuwiedia'' (Apostasioideae) e la loro relazione ad altre Orchidaceae.
|rivista=International Journal of Plant Sciences
|numero=162
|pagine=847-867
|accesso= 25 aprile 2008
}}</ref>
 
:* L'[[androceo]] è formato da 4 [[Stame|stami]] uguali (in ''Retzia'' gli stami sono 5). Sono disposti in modo alternato ai [[Petalo|petali]] e in certi casi sporgono notevolmente dalla corolla. Sono [[Glossario botanico#A|adnati]] tra i lobi oppure nel tubo della corolla. I [[Glossario botanico#F|filamenti]] sono liberi, sia corti che lunghi, sia snelli che robusti. Le [[Antera|antere]] sono biloculari (a due [[Teca (botanica)|teche]]) [[Glossario botanico#D|dorsofisse]]. Le teche sono normalmente confluenti all'apice, parallele o spesso divergenti al di sotto. La [[Deiscenza (botanica)|deiscenza]] è longitudinale. Il [[Nettare (botanica)|nettario]] è piccolo o mancante.
Lo stigma ha forma variabile, piumoso nel caso delle [[graminacee]], a ''cabezuela'' nel ''[[Citrus]]'', lobulato nella ''[[Cucurbita]],'' petaloide nella ''[[Canna (botanica)|Canna]]'' e fino alla forma di ombrellimo invertito nel caso della ''[[Sarracenia]]''. Ha particolarità strutturali che permettono la germinazione del polline e lo sviluppo del tubo pollinico che arriverà fino agli ovuli. Si è accertato che lo stigma è coperto da proteine idrofile (''hidrofilicas'') sulla parete esterna; sono probabilmente quelle che agiscono nel riconoscimento del polline adeguato e nelle reazioni di [[autoincompatibilità]], nel qual caso a volte si deposita per fermare la germinazione del polline incompatibile.<ref name="UNNE estilo"/>
Gli stigmi si dividono in due grandi gruppi: stigmi umidi e secchi.<ref>{{En}}Heslop Harrison & K. R. Shivanna. 1997. La superficie ricettiva dello stigma dell'angiosperma. Ann. Bot. 41: 1233-1258</ref> Gli stigmi umidi liberano un essudato durante il periodo ricettivo e si presentano nelle famiglie come le [[orchidacee]], [[Scrophulariaceae|scrofulariacee]] e [[solanacee]]. Gli stigmi umidi possono presentare papille (''stigmi papillosi'', come nell' ''[[Annona (genere)|Annona]], [[Mandevilla]], [[Bignonia]]'' e ''[[Punica]]'') o non presentarle (stigmi non papillosi, nel ''[[Citrus]], [[Impatiens]], [[Opuntia]]'' e ''[[Tamarix]] ''). Gli stigmi secchi non liberano secrezioni liquide, bensì producono proteine o cere. Possono essere ''piumosi'' (graminacee) o non piumosi e, in questo caso, papillosi ''([[Cordyline]], [[Yucca]] [[Pelargonium]]'' o non papillosi ''([[Asclepias]], [[Capparis]], [[Cyperus]]'').<ref name="UNNE estilo"/>
 
:* Il [[gineceo]] è bi[[Glossario botanico#C|carpellare]] ([[Glossario botanico#S|sincarpico]] - formato dall'unione di due carpelli [[Glossario botanico#C|connati]]). L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Ovario (botanica)#Classificazione del tipo di ovario in base alla sua posizione sul ricettacolo|supero]] con forme da ovoidi-cilindriche a obconiche leggermente compresse. Inoltre è biloculare oppure monoloculare per aborto a causa della perdita del setto divisorio. Gli [[Ovulo (botanica)|ovuli]] in ogni loculo usualmente sono 1 - 3 o molti (in ''Nuxia''). In ogni loculo la [[placentazione]] può essere [[Glossario botanico#A|assile]]-basale, assile o assile-apicale (in ''Thesmophora'' e ''Retzia'') o assile-[[Glossario botanico#P|peltata]] (''Nuxia''). Lo [[Stilo (botanica)|stilo]], diritto e affusolato, è terminale sull'ovario, è filiforme ed eretto. Lo [[Stigma (botanica)|stigma]] è capitato o minutamente bilobato.
L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è la parte inferiore del [[gineceo]] che contiene gli ovuli da fecondare. È formato da una o più [[foglia|foglie]] modificate che ricevono il nome di carpelli. Dentro l'ovario vi sono una o più cavità o "loculi" che contengono gli ovuli in attesa di essere fecondati. Gli ovuli sono inseriti dentro l'ovario in una zona chiamata placenta.
 
* I [[frutti]] sono delle [[Capsula (botanica)|capsule]] [[Deiscenza (botanica)|deiscenti]]. I [[Seme|semi]] hanno delle forme da ovoidi a fusiformi con striature longitudinali, reticolate o reticolato-striate.
Una delle terminologie di descrizione dell'ovario si riferisce al punto di inserzione sopra il ricettacolo dove le altre parti florali ([[perianzio]] e [[androceo]]) si uniscono e si fissano sulla superficie dell'ovario. Se l'ovario è situato sopra il punto di inserzione, sarà supero; se sotto, infero.
 
==Riproduzione==
Il rudimento seminale, anche detto [[ovulo (botanica)|ovulo]], è l'organo della [[Plantae|pianta]] che si forma nell'[[Ovario (botanica)|ovario]] e che contiene il [[sacco embrionale]] dentro il quale si trova la [[oosfera]] o gamete femminile, le cellule [[sinergide|sinergidi]], la cellula media con i due nuclei polari e le cellule antipodi. Cingente il sacco embrionale si trova la [[nocella (anatomia)|nocella]], i [[tegumento|tegumenti]], la [[calaza]] e un [[funicolo]] che connette l'ovulo con la placenta.<ref name="D"/><ref name="UNNE ovulo">{{Es}}{{cita web|url=http://www.hiperbotanica.net/tema4/4_11gineceo.htm|titolo= Fiore, ovulo e [[placentazione]]|acceso=20 aprile 2009|autore= González, A.M |opera= Morfologia delle Piante Vascolari|editore= Universidad Nacional del Nordeste|città=Argentina}}</ref>
* Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]]) ma anche tramite uccelli ([[impollinazione ornitogama]]).<ref name=Kadereit/>
* Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
* Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]).
 
==Distribuzione e habitat==
La [[oosfera]] proviene da una [[spora]], detta [[megaspora]] o macrospora, attraverso un processo, così definito, di [[megagametogenesi]] che consiste fondamentalmente in [[mitosi|divisioni mitotiche]]. Il suo [[Nucleo cellulare|nucleo]] in genere è [[aploide]], ovvero, possiede la metà dei [[cromosoma|cromosomi]] della pianta che l'ha originato. La oosfera si fonde con uno dei nuclei generativi del [[polline|granulo di polline]] durante la [[doppia fecondazione]] per originare l'[[embrione]]. L'altro nucleo generativo si fonderà con i nuclei polari della cellula media e originerá l'[[endosperma]].
Le specie di questa tribù sono presenti in [[Africa]], [[Madagascar]] e [[Isole Mascarene]] con [[habitat]] da tropicali a subtropicali. Diverse specie vegetano a quote montane.
 
== Placentazione Tassonomia==
La famiglia di appartenenza della tribù ([[Stilbaceae]]) comprendente tre tribù con una dozzina di generi e circa 40 specie<ref name=OLM/><ref name=Kadereit/><ref name=APG>{{cita web|url=http://www.mobot.org/MOBOT/research/APweb/|titolo=Angiosperm Phylogeny Website|accesso=26 ottobre 2017}}</ref> solamente dopo gli studi condotti dal gruppo [[Angiosperm Phylogeny Group|APG]] è stata elevata definitivamente al rango [[Tassonomia|tassonomico]] di [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]].
{{vedi anche|Placentazione}}
Si chiama '''placentazione''' la disposizione degli [[Ovulo (botanica)|ovuli]] nella cavità dell'[[ovario (botanica)|ovario]]. Il numero di placente è, in generale, uguale al numero di carpelli che formano l'ovario. In certi casi, tuttavia, può atrofizzarsi qualcuna delle placente e un ovario pluricarpellare arriva a contenere un ovulo soltanto, come per esempio nelle graminacee ([[Poaceae]]) e le composite ([[Asteraceae]]).<ref name="D"/>
 
===Filogenesi===
Esistono diversi tipi di placentazione:
[[File:Stilbeae - Cladogramma della tribù.png|upright=3|thumb|Cladogramma della tribù]]
Il gruppo di questi generi hanno sempre fatto parte delle [[Stilbaceae]], anche se in alcune occasioni sono state incluse nelle [[Verbenaceae]] per le foglie disposte in modo opposto, per l'[[Ovario (botanica)|ovario]] [[Glossario botanico#B|bicarpellare]] supero, per la corolla simpetala e l'"anisomeria" tra i 5 lobi della corolla e i 4 stami dell'[[androceo]].<ref name=Kadereit/> Da un punto di vista [[Filogenesi|filogenetico]] i generi ''Nuxia'' e ''Euthystachys'' sono in posizione "basale" e quindi sono "[[Cladistica|gruppo fratello]]" al resto della tribù formato da due [[Clade|cladi]]. Il primo formato dal genere ''Campylostachys'' e da alcune specie del genere ''Stilbe''. Il secondo formato dai generi ''Retzia'', ''Kogelbergia'' e altre specie del genere ''Stilbe''. Il genere ''Stilbe'' quindi non è [[Monofilia|monofiletico]].<ref name=Korn>{{cita|KORN 2004|pag. 19 }}</ref>
All'interno della famiglia la tribù Stilbeae occupa una posizione centrale insieme alla tribù [[Bowkerieae]] (entrambe formano un "[[Cladistica|gruppo fratello]]") al resto della famiglia.
 
Il [[cladogramma]] a lato tratto dallo studio citato<ref name=Korn/> mostra l'attuale conoscenza filogenetica della tribù.
[[Image:Hegi placentation.png|thumb|right|tipi di placentazione: (a) parietale, (b) ascellare e (c) centrale]]
**'''Placentazione marginale''': è propria del gineceo unicarpellare ([[leguminose]]) o dialicarpellare ([[Magnoliacee]], [[Ranunculacee]]). Ogni carpello ha una sola placenta che corrisponde alla zona di saldatura della foglia carpellare.
**'''Placentazione parietale''': si realizza nel gineceo formato da due o più carpelli saldati ai bordi, formando così una sola cavità nell'ovario, in modo che ogni placenta corrisponde ai margini delle due foglie carpellari contigue. Alcune delle famiglie che presentano questo tipo di placentazione sono: [[Orchidee]], [[Violaceae|Violacee]], [[Passifloracee]] e [[Cucurbitacee]]. In certi generi si formano falsi ''divisori'' sopra la parete dell'ovario aumentando la superficie placentaria: è la cosiddetta ''placentazione laminare'', tipica del genere ''[[Papavero]].'' Nelle [[crucifere]] ([[Brassicacee]]) l'ovario consta di due carpelli uniti ai bordi che delimiterebbero dunque una sola cavità. Nonostante questo, tra le due suture si sviluppa un ''tramezzo'' membranoso chiamato ''replum'', il quale separa la cavità in due loculi. Gli ovuli si dispongono in entrambi i fianchi, in due serie per ogni carpello. Una variante di questo tipo di placentazione, difficile da interpretare tramite il mero esame dell'ovario, è quella delle [[Poaceae|Graminee]] ([[Poaceae]]). In queste specie l'ovario è bicarpellare, uniloculare e [[uniseminato]] <ref>Uniseminato o momospermo: frutto cha possiede un unico seme</ref>. La posizione dell'ovulo è laterale, come si deduce dalla posizione del filo, e la placentazione è, di conseguenza, parietale.
**'''Placentazione ascellare'''. Succede nel gineceo formato da due o più carpelli saldati dove ognuno porta la placenta nell'angolo centrale, in modo che le suture placentali formano una colonna dentro l'ovario. Gli ovuli di ogni loculo restano così isolati dai vicini tramite dei ''divisori'' carpellari. Questo tipo di placentazione è quella che si trova nel ''[[Solanum]]'', ''[[Citrus]]'', [[liliacee]], [[Iridacee]], e tante altre.
** '''Placentazione centrale'''. Il gineceo uniloculare è formato da due o più carpelli uniti e gli ovuli sono fissi sopra una colonna centrale e senza ''divisori'' con la parete dell'ovario. Questa colonna può essere un prolungamento basale della placenta, come nelle [[Primulacee]], o è l'insieme delle placente unite che persistono dopo la dissoluzione dei divisori, come nelle [[cariofilacee]].
** '''Placentazione basale'''. Questo tipo di placentazione si realizza nelle specie con gineceo pluricarpellare e uniloculare. L'ovulo si dispone nel centro basale della cavità dell'ovario. È tipico delle famiglie delle [[poligonacee]], [[chenopodiacee]] e [[composite]].<ref name="valla"/><ref name="UNNE ovulo"/>
 
===Composizione della tribù===
== Note ==
La tribù si compone di 9 [[Genere (tassonomia)|generi]] e 31 [[specie]]:<ref name=OLM/><ref name=Kadereit/><ref name=APG/>
<references />
{| class="wikitable"
! Genere||Specie||Distribuzione
|-
||''[[Campylostachys]]''<br><small>Kunth, 1832</small>||Una specie:<br>''[[Campylostachys cernua]]'' <small>(L. f.) Kunth</small>||[[Sud Africa]]
|-
||''[[Eurylobium]]''<br><small>Hochst., 1842</small>||2||[[Sud Africa]]
|-
||''[[Euthystachys]]''<br><small>A.DC., 1848</small>||Una specie:<br>''[[Euthystachys abbreviata]]'' <smal>(E. Mey) A.DC.</small>||Zone montagnose in prossimità del [[Capo di Buona Speranza]]
|-
||''[[Kogelbergia]]''<br><small>Rourke, 2000</small>||2||[[Sud Africa]]
|-
||''[[Nuxia]]''<br><small>Lam., 1791</small>||15||Dal [[Sud Africa]] alla [[Liberia]], [[Etiopia]], [[Arabia]], [[Madagascar]] e [[Isole Mascarene]]
|-
||''[[Retzia]]''<br><small>Thunb., 1776</small>||Una specie:<br>''[[Retzia capensis]]'' <small>Thunb.</small>||Zone montagnose del [[Sud Africa]]
|-
||''[[Stilbe]]''<br><small>Berg., 1767</small>||6||[[Sud Africa]]
|-
||''[[Thesmophora]]''<br><small>Rourke, 1993</small>||Una specie:<br>''[[Thesmophora scopulosa]]'' <small>Rourke</small>||Zone montagnose in prossimità della città di [[Ceres (Sudafrica)|Ceres]] ([[Sud Africa]])
|-
||''[[Xeroplana]]''<br><small>Briq., 1896</small>||2||[[Sud Africa]]
|-
|}
 
Note:
== Bibliografia ==
* alcune [[checklist]] considerano il genere ''Euthystachys'' sinonimo di ''Stilbe'';<ref name=APG/>
*{{Es}} {{cita libro
* il genere ''Kogelbergia'', di recente costituzione, in questa circoscrizione deve essere considerato "[[incertae sedis]]" (in alcuni studi non è incluso<ref name=OLM/>, oppure è considerato come sinonimo di ''Stilbe''<ref name=APG/>);
| autore = Font Quer, P.
* il genere ''Thesmophora'', di recente costituzione, in questa circoscrizione deve essere considerato "[[incertae sedis]]" (in alcuni studi non è incluso<ref name=OLM/>);
| titolo = Dizionario di Botanica. 8ª ristampa
* alcune [[checklist]] considerano il genere ''Retzia'' sinonimo di ''Stilbe'';<ref name=APG/>
| anno = 1982
* il genere ''Eurylobium'' in alcune [[checklist]] è considerato come sinonimo di ''Stilbe''<ref name=APG/><ref name=Kadereit/>;
| editore = Barcellona: Editorial Labor, S. A.
* il genere ''Xeroplana'' in alcune [[checklist]] è considerato come sinonimo di ''Stilbe''<ref name=APG/><ref name=Kadereit/>;
| id = 84-335-5804-8
 
}}
===Chiave per i generi principali===
*Gola, G., Negri, G. e Cappeletti, C. 1965. ''Trattato di Botanica''. 2da. edición. Editorial Labor S.A., Barcellona, 1110 p.
Per meglio comprendere ed individuare i vari generi della tribù l’elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro).<ref name=Kadereit/>
*Strassburger, E. 1994. ''Trattato di Botanica''. 8va. edizione. Omega, Barcellona, 1088 p.
 
:* '''Gruppo 1A''': la lamina delle foglie è espansa; l'[[Ovario (botanica)|ovario]] contiene numerosi [[Seme|semi]] per [[Glossario botanico#L|loculo]];
::::::::* ''[[Nuxia]]''.
:* '''Gruppo 1B''': la lamina delle foglie ha una forma più o meno ericoide con margini [[Glossario botanico#R|revoluti]]; l'ovario contiene da 1 a 3 semi per loculo;
::* '''Gruppo 2A''': il tubo della [[corolla]] è lungo 45 - 55 mm; ogni loculo dell'ovario contiene 2 - 3 [[Ovulo (botanica)|ovuli]];
::::::::* ''[[Retzia]]''.
::* '''Gruppo 2B''': il tubo della corolla è meno lungo di 12 mm; ogni loculo dell'ovario contiene un ovulo;
:::* '''Gruppo 3A''': la corolla termina con 4 lobi;
::::::::* ''[[Campylostachys]]'': i [[Sepalo|sepali]] del [[Calice (botanica)|calice]] sono liberi; i lobi della corolla sono [[Glossario botanico#G|glabri]].
::::::::* ''[[Thesmophora]]'': i sepali del calice sono fusi nella parte basale; i lobi della corolla sono [[Glossario botanico#P|pubescenti]].
:::* '''Gruppo 3B''': la corolla termina con 5 lobi;
::::* '''Gruppo 4A''': la corolla è bilabiata (i lobi posteriori sono allargati, quelli anteriori sono stretti);
::::::::* ''[[Stilbe]]'' (compresi ''Eurylobium'' e ''Xeroplana'').
::::* '''Gruppo 4B''': la corolla è [[Glossario botanico#A|attinomorfa]]; i lobi hanno più o meno tutti la stessa lunghezza;
::::::::* ''[[Kogelbergia]]'': i lobi della corolla sono pubescenti.
::::::::* ''[[Euthystachys]]'': i lobi della corolla sono glabri.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
== Voci correlate ==
{{div col|cols=2}}
* [[Pistillo]]
* {{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica |anno=1996 | editore=Edagricole |città=Bologna|cid=Musmarra 1996 }}
* [[Carpello (botanica)|Carpello]]
* {{cita pubblicazione|url=http://depts.washington.edu/phylo/classifications/Lamiales.html |autore=Richard Olmstead |titolo=A Synoptical Classification of the Lamiales |data= 2012| |cid=Olmstead 2012 }}
* [[Stilo (botanica)|Stilo]]
* {{cita libro| autore=Kadereit J.W|titolo=The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales. |città=Berlin, Heidelberg |anno= 2004|cid=Kadereit 2004}}
* [[Stigma (botanica)|Stigma]]
* {{cita libro|autore=Judd S.W. et al|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007 |editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova|p=496 |ISBN=978-88-299-1824-9|cid=Judd 2007 }}
* [[Ovario (botanica)|Ovario]]
* {{cita libro|autore=Strasburger E|wkautore=Eduard Strasburger |titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |ISBN=88-7287-344-4|cid=Strasburger 2007 }}
* {{cita pubblicazione|url=https://uu.diva-portal.org/smash/get/diva2:164068/FULLTEXT01.pdf |autore=Per Kornhall |titolo=Phylogenetic studies in the Lamiales with special focus on Scrophulariaceae and Stilbaceae |rivista=Acta Universitatis Upsaliensis |data=2004 |cid= KORN 2004}}
* {{cita pubblicazione|url=https://www.researchgate.net/publication/283983666_A_review_of_generic_concepts_in_the_Stilbaceae |autore=J.P. Rourke |titolo=A review of generic concepts in the Stilbaceae |rivista=Bothalia |data=2000 |volume=30 |numero=1 |pp=9-15 |cid= Rourke 2000}}
{{div col end}}
 
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