Pipistrellus kuhlii e Mattina (Ungaretti): differenze tra le pagine

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{{Tassobox
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|colore=pink
|| **NON INSERITE IL TESTO DELLA POESIA** ||
|nome=Pipistrello albolimbato
|| ||
|statocons=LC
|| Giuseppe Ungaretti è morto nel 1970, dunque il ||
|statocons_versione=iucn3.1
|| copyright delle sue poesie scadrà nel 2041 ||
|immagine=[[Immagine:Pipistrellus_kuhlii.jpg|220px]]
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|didascalia =''Pipistrellus kuhlii''
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<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
{{F|componimenti poetici|febbraio 2013|Necessitano di fonti sia l'analisi che il commento, che allo stato si configurano come [[WP:RO|ricerche originali]]}}
|dominio=
{{libro
|regno=[[Animalia]]
|titolo = Mattina
|sottoregno=
|autore = [[Giuseppe Ungaretti]]
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|annoorig = 1919
|phylum=[[Chordata]]
|genere = poesia
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
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<!-- ALTRO: -->
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|nomicomuni=Pipistrello albolimbato<br>Pipistrello di Kuhl
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'''''Mattina''''' è una composizione poetica di [[Giuseppe Ungaretti]], parte della raccolta ''[[L'Allegria]]'', in ''Naufragi''.
Il '''Pipistrello albolimbato''' (''Pipistrellus kuhlii'', [[Heinrich Kuhl|Kuhl]], 1817) è un [[Chiroptera|pipistrello]] appartenente alla famiglia dei [[Vespertilionidae|Vespertilionidi]].
 
La più celebre di Giuseppe Ungaretti, consta di due soli versi:
== Habitat e distribuzione ==
Chirottero diffuso in tutto il [[Mediterraneo]], in particolare [[Europa meridionale]], [[Africa settentrionale]], [[Asia meridionale]] fino all'[[India]] orientale. In [[Italia]] è diffuso su tutta la superficie dal mare fino ai 1000m.<ref>[http://www.gisbau.uniroma1.it/scheda.php?id=308 Areale del ''Pipistrellus kuhlii'' sul GISBAU - Roma]</ref>
 
"M'illumino
L'areale della specie è molto variegato. Nei luoghi urbani, sfruttando gli interstizi e i buchi delle costruzioni umani. In campagne utilizza i buchi negli alberi e nelle rocce. Anche se rimane principalmente una specie antropofila.
 
d'immenso"
== Morfologia ==
Il pipistrello albolimbato raggiunge il peso di 5-8 grammi ed ha un'apertura alare di 22 cm. Il dorso è color nocciola mentre il petto è più chiaro.
Ha un pelo grigio fumo
 
==Analisi del testo==
== Riproduzione ==
La poesia fu scritta il 26 gennaio 1917 a [[Santa Maria la Longa]] e il suo titolo originario era '''''Cielo e mare'''''. La brevissima lirica, scritta dal poeta mentre era soldato sul fronte del Carso durante la prima guerra mondiale, esprime l'illuminazione dell'improvvisa consapevolezza del senso della vastità del cosmo.
L' accoppiamento avviene in tarda estate e in autunno in modo da poter dar vita ai piccoli tra giugno e luglio. Le femmine generalmente hanno due piccoli e sono fertili dopo il primo anno di vita.
 
Il messaggio che vuol comunicare è la fusione di questi due elementi contrapposti: il singolo, ciò che è finito, si concilia con l'immenso, ritrovando nella luce il principio e la possibilità di tale fusione.
== Protezione ==
La specie non è considerata minacciata anche se in Italia la specie è protetta come tutte le specie di chirotteri.<ref>{{IUCN|summ=17314|autore=Aulagnier, S. 2004}}</ref>
 
In questa poesia prevale la volontà di ricercare una nuova "armonia" con il cosmo. La poesia successivamente venne inserita nella raccolta ''"L'allegria"'' (1931).
== Bibliografia e note ==
*Bibliografia essenziale: Vernier E. (1997). Manuale pratico dei Chirotteri italiani. Società Cooperativa Tipografica, Padova, pp. 1-157.
<references/>
 
La lirica riflette una pausa di ritrovata serenità fra gli orrori della guerra, un momento di fiducioso abbandono al sentimento di armonia con la natura.
==Voci correlate==
*[[Mammiferi in Italia]]
 
==Commento==
== Altri progetti ==
Si tratta di una delle poesie più celebri e brevi di Ungaretti.
{{interprogetto|commons|wikispecies}}
 
Il titolo è molto importante poiché rievoca il momento della giornata nel quale il poeta, durante la guerra, viene come abbracciato da una luce molto intensa proveniente dall'alto, accompagnata da una sensazione di calore. Tale luce illumina lo spazio circostante, facendo risplendere interiormente il poeta e permettendogli così quasi di percepire la vastità immensa dell'infinito.
[[Categoria:Chirotteri]]
[[Categoria:Fauna europea]]
[[Categoria:Fauna asiatica]]
 
È un momento in cui il finito e l'infinito si uniscono quasi in un unico elemento: non esiste più niente intorno, solo una grande luce che origina un momento di intuizione nel quale egli si mette in contatto con l'assoluto.
[[de:Weißrandfledermaus]]
 
[[fr:Pipistrellus kuhlii]]
{{portale|letteratura}}
[[nl:Kuhls dwergvleermuis]]
 
[[pl:Karlik średni]]
[[Categoria:Opere di Giuseppe Ungaretti]]
[[Categoria:Componimenti poetici di autori italiani]]